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15 Museo della Grande Guerra 1914-18, Passo Fedaia

fronte, ove è più facile immaginare gli orrori e le sofferenze causati dalla guerra. Tra le aree più interessanti, la zona di Costabella è caratterizzata da trincee di cresta, talvolta esposte e in ambiente di alta montagna, per visitare le quali si richiede un equipaggiamento adeguato e una buona tecnica alpinistica. Il territorio di Cima Bocche è meno esposto, ma sempre in ambiente di alta quota e raggiungibile solo con lunghe camminate. La zona di Fango, sulla strada che collega Moena al Passo di San Pellegrino, è invece accessibile a tutti e presenta lunghi tratti di trincee che oggi si snodano attraverso boschi e pascoli, a poca distanza dalla strada provinciale.

Attività e servizi

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Presso il Museo è possibile acquistare una selezione di libri dedicati all’ambito locale. Nei mesi estivi, l’Associazione Storica “Sul fronte dei ricordi” in collaborazione con l’Azienda per il Turismo della Val di Fassa propone ai turisti visite guidate sui percorsi della Prima guerra mondiale.

MUSEO DELLA GRANDE GUERRA 1914-18 PASSO FEDAIA

Passo Fedaia - Canazei Tel. 0462 601181, 347 7972356 debernardin@libero.it Orari: da metà maggio alla prima settimana di ottobre 10-12.30 e 14-17, chiuso il martedì

Dopo esserne stato geloso custode per quasi un secolo, il ghiacciaio della Marmolada, che negli ultimi anni ha subìto un forte regresso, ha restituito poco alla volta molte testimonianze della Grande Guerra e cimeli appartenuti ai combattenti austro-ungarici e italiani. A partire dall’ingresso in guerra dell’Italia, nel 1915, anche sulle più alte cime dolomitiche vennero costruite trincee, gallerie, baraccamenti e i soldati occuparono quote fino ad allora impensabili. La Marmolada divenne il più alto campo di battaglia dell’intero fronte dolomitico e uno dei più alti di tutta la guerra. Nell’autunno del 1917, dopo la rotta di Caporetto, il fronte si spostò sul Piave e il silenzio finalmente tornò a regnare su queste montagne.

La famiglia De Bernardin, proprietaria fin dagli anni Cinquanta del Rifugio alla Seggiovia sul Passo Fedaia, colleziona con passione reperti della Grande Guerra raccolti direttamente sulla montagna o provenienti dalle case delle sottostanti vallate. Fra molte difficoltà, nel 1997 iniziarono i lavori per allestire una mostra. Dal 2004 il sogno di Andrea De Bernardin è stato coronato con la trasformazione del ristorante in spazio espositivo.

La collezione è costituita da circa 700 pezzi: si va dal kit da cucito fornito in dotazione ad ogni soldato, alla piastrina di riconoscimento, dal bisturi delle infermerie da campo alle armi, tra le quali una mitragliatrice Schwarzlose ed una Maxim, un proietto da 30,5 cm sparato da un mortaio a Penia in Val di Fassa, il telefono da campo, una macchina da scrivere Erika ancora funzionante, un periscopio da trincea

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