1 minute read
PREMESSA METODOLOGICA
Il testo si presenta in forma di incartamento così strutturato:
1 – una parte manoscritta, composta da novanta cartelle autografe datate 1919 ma evidentemente rimaneggiate posteriormente con cancellature, aggiunte ed annotazioni;
Advertisement
2 – una parte dattilografata su fogli leggeri, trenta cartelle in cui l’autore si accinse a riordinare il materiale autografo senza peraltro pervenire a completare l’opera (la trascrizione si arresta durante il paragrafo “La battaglia” e non è stata proseguita per motivi difficilmente appurabili). La grafia risulta piuttosto arzigogolata e di non facile decifrazione; parimenti, la redazione dattilografa risulta incerta, zeppa di errori e rimaneggiamenti soprattutto a livello di nomi e toponimi, tanto da indurre il sospetto di un lavoro affidato dall’autore ad una terza persona, forse in vista di una pubblicazione mai avvenuta.
Nel lavoro di edizione del testo si è proceduto seguendo alcuni dettami logici:
Il livello culturale elevato dell’Autore impone di interpretare errori ortografici e grammaticali come evidenti “sviste” da correggere senza timore di alterare l’impianto originale del lavoro;
Considerando la parte dattiloscritta più tardiva e presumibile frutto di rielaborazioni concettuali nel tempo, nell’edizione la si è privilegiata ovunque possibile, attingendo al manoscritto solo là ove risultasse indispensabile per la corretta comprensione del pensiero dell’Autore;
La narrazione risulta in alcune parti affrettata, nervosa, di difficile comprensione: si è proceduto ad un sistematico riordino sintattico del testo, intervenendo in particolare sulla punteggiatura per consentire una più agevole lettura;
Particolarmente impegnativo è risultato il lavoro di uniformazione dei toponimi; al riguardo si è proceduto scegliendo la grafia più attestata e stabilita nella cartografia coeva.
Alcuni nomi di personaggi citati restano incerti, mentre si è proceduto a correggere gli eventuali errori di trascrizione riguardo ai protagonisti più noti;
Alcune note risultano apposte in calce al testo dallo stesso Autore: risalteranno quindi in carattere corsivo per distinguerle dalle note del curatore, inserite laddove necessario;
Nell’approccio al testo il lettore non dimentichi gli studi forensi compiuti dall’Autore e comprenda come il lessico non possa non esserne rimasto intrinsecamente impregnato: talora sembra, leggendo, di ascoltare un’accaldata arringa che inquisisce, confuta, ironizza e accusa.