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SCIRE
riserva e fu sostituito da Zozzoli. Il 14 gli incursori furono portati via aerea in Spagna e nascosti di nuovo sulla Fulgor, che ormai era diventata la nave appoggio della Decima. Nella notte del 18 lo Scirè vi si afiancò e caricò gli equipaggi dei maiali, che all’una e sette minuti del 20 settembre 1941 furono lasciati in mare per dirigersi silenziosi verso la Rocca.
E inalmente arrivò il successo, anche se non contro navi militari. Poche ore dopo, furono affondati nella rada di Algeçiras circa ventunomilacinquecento tonnellate di naviglio mercantile. Amedeo Vesco e Antonio Zozzoli affondarono la nave cisterna Fiona Shell, di duemilaquattrocentoquarantaquattro tonnellate; Decio Catalano e Giuseppe Giannoni la motonave armata Durham, di diecimilaottocentonovantatré tonnellate; Licio Visentini e Giovanni Magro la nave cisterna militare Denb-
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Quel giorno fatale era di guardia presso il pezzo numero due della batteria centrale antinave del molo di Haifa. Sostanzialmente affermava che già dal giorno precedente tutte le difese erano in allarme e che si stava aspettando l’arrivo di un sommergibile, anche se non si sapeva esattamente quale o quando. Oltre all’artiglieria costiera erano pronti navi e aerei. Tutto il sistema di difesa antisommergibile di Haifa era allertato e allo Scirè non fu lasciata possibilità di resa. Nel 1984, all’epoca della prima missione della Marina Italiana, Eliav affermò che ”valorosi marinai italiani persero la vita per effetto di una esecuzione che l’ammiraglio Cunningham ordinò e guidò dal suo uficio di Alessandria…”. Affermazioni molto forti di un testimone che comunque avevano bisogno di una veriica storica ben documentata. Alle undici e un quarto lo Sciré fu intercettato da un idrovolante Walrus nel punto di coordinate 33°11’ N - 35°08’ E, nelle acque al conine con il Libano, a nord della città di Naharia, e da quel momento partì la caccia, che terminò alle sedici e dieci, come riportano i documenti inglesi: il sommergibile emerse poco a largo del porto di Haifa, non si sa esattamente perché, forse perché già danneggiato da cariche di profondità, forse per permettere all’equipaggio di salvarsi. In emersione fu però facile bersaglio dei colpi dell’artiglieria costiera e di quelli degli aerei e delle navi che lo inseguivano. Una grandinata di colpi gli piovve addosso, alla ine uno, probabilmente dell’artiglieria costiera secondo la testimonianza di Eilav, lo colpì a proravia della torretta e lo fece inabissare. Subito il trawler HMS Islay (T-172), una insigniicante unità comandata dal Lt. C. H. L. Clarke, si pose sulla sua verticale e lo inì con sei bombe di profondità. Solo due corpi furono trovati sulla spiaggia di Haifa pochi giorni dopo e seppelliti nel cimitero inglese di Kayatt Beach: erano quelli di due incursori, il capitano commissario Egil Chersi e il secondo capo Eugenio Del Ben. Probabilmente erano le due “civette” pronte in prossimità della garitta per l’uscita, quasi certamente già in acqua quando furono investite dallo scoppio delle cariche di profondità.
La tesi della spietata esecuzione dello Scirè era molto forte, ma aveva una base di validità e sicuramente non gettava una buona luce sul comportamento inglese. Era una tesi che doveva comunque essere dimostrata da documenti e la mia formazione storica richiedeva di rintracciare le fonti che avrebbero potuto confermarla o negarla. Dopo un po’ di arrovellamento nel pensare in quali archivi avrei potuto trovarle, ebbi la folgorazione: Bletchley Park!
Bletchley Park, conosciuta anche come Station X dell’Intelligence Service, durante la Seconda Guerra Mondiale, era stata la sede della Government Code & Cyphers School, nome in codice che indicava il centro di intercettazione e decrittazione dei messaggi in cifra delle forze dell’Asse. Al culmine della guerra ebbe novemila persone in organico, delle quali ben settemila erano ausiliarie addette alle telescriventi e agli uffici. Furono reclutati i migliori professori e ricercatori delle università di Cambridge e Oxford affinché mettessero le loro menti al servizio dello spionaggio e controspionaggio nelle trasmissioni in cifra. Enigma era la macchina crittograica tedesca, ma molte altre con svariati codici erano in servizio nelle forze dell’Asse. La macchina segreta inglese che le decrittava fu chiamata Ultra Secret e fu una specie di antesignana dei moderni computer, con base appunto a Bletchley Park, una villa vittoriana di campagna esattamente a metà strada tra Oxford e Cambridge. Se avessi avuto fortuna, lì avrei trovato