![](https://static.isu.pub/fe/default-story-images/news.jpg?width=720&quality=85%2C50)
5 minute read
DALLO SCIOPERO GENERALE POLITICO DI MILANO ALLA VIGILIA DELLA
FONDAZlONE DI « UTOPIA»
(19 GIUGNO 191> - 21 NOVEMBRE 1913)
Advertisement
D opo lo sciopero genera.le politico di Milano, Mussolini p olemizza sull'agitazione con l'.Azion t!' S0,ùJi1ta (201 , 387) e la Crilica Sociale (208); recensisce un libro di Panfilo Gentile ( 20:\); ospita un a lettera di Filippo Tur11.ti (214); redige alcuni petti polemici per la rubrica Pu'!li 1ugli «i» (21', 218, 221, 229, 20); parla durante le i\S.$embltt dC'l.la sei.ione socia.lista milanese (217, 224) e nel (()("SO di una riunione della dire:zione del partito socialista (22 6), in mer ito alla quale manda una lettera a LA Polla (231); invia una precisazione di carattere personale ad un giornale mil anese ( 228); si occupa de lla formula •Via dalla Libia ! » (232).
A Milano, la. ma.ttina del 18 giugno 19 13, parecchi operai delle officine Miani e Silvestri presentatisi per riprendere il lavoro O). erano stati licenz.iati per avere partecipato attivamente aHo sciopero gmerale politico. ln segno di protesta, il personale delle offi cine Miani e Silv~tri a.veva abbandonato il lavo ro e l'unione sindacale milanese aveva votato in massima lo sciopero del peuonale del materiale mobi le ferroviario. Lo sciopero era stato attuato nei giorni seguenti. L'l luglio, in tutti gli. stabi limenti del materia le mobile ferroviario H lavo ro c-ra stato ripreso, previo ritirn dei Licenziamenti e prlM'ia 3S5icurazione da p arte dei dirigenti di discutere un memoriale che chiedeva un aumento dei salari. Ma le trattative fra Je commìssfoni d egli operai e degli industriali erano naufragate, pokhé questi ultimi avevano rifiu tato -ogni e qualsiasi aumento collr!ttivo, promettendo soltan to da semplici ritocchi aUe paghe individuali Tali concessioni no n avevano soddisfatto la massa. operaia degl i stabi limeoti dd ITl~teriale mobile ferroviario, che, il 4 Ju, glio, a veva iniziato un ' nuovo sciopero. Le trattative erano state riprese, ma senza su«esso. Di conseguenia, il 20 lugl io, era stato proclamato lo sciopero general e metalh1rgjco di solidarietà. II 27 la proclamazione era stata. confermata; il 28 l'agitazione aveva avuto infaio. Il :!, agosto , infine, non n sendo le due par t i in ca.usa ,giunte a nessun accordo, la commissione esecutiva dell'unione sindacale milant5e proclama per l'indo mani lo sciopero generale di tutte le categorie per solidarietà con gli operai degli stabilimenti del materiale mobile ferrov iario ( 235~ 237, 239). L'ag itazione tennina la sua dt!I 12 agosto (241)
Al termine dello sdopuo, Mussolini accusa Pulvio Zocchi, segretario dell'unione sindacaJe .milanese, di avere compiuta una «mistificazione ~ in· danno degli scioperanti (241). Fulvio Zocchi reagisce ingiuriosamente (390, 393), ma il direttore dell'A wmti! non replica. L' anno seguente p erò lascerà i ntendere chiar2mcate il motivo di questo silenzio . (V«li ,,,.,/ . VI, appendice, lettcn. di M ussolini al socialista Umberto Pa&ani io data 7 rrum:o 191 4). Nella schermaglia interviene anche !'on. Eugenio Chiesa ( 26 1, 263)
Poi Mussolini redige Dopo l o !(iop"o ge,r«aJ- di Milano 11 d'I1Alù1 (247); poleniua. sullo sciopero con La GùlSlizio (243, 262), Il Secolo ( 267), Enrico Leone (269), i sindacalisti ( 272); postilla una corrispondenza sullo sciopero dei fal egnami di Maniglia ( 261) ; si occupa delle polemiche ferrarni {276, 287) ; recensisce uo libro di F.ran~ Cwnont (278); partiedp a alrasfflnblea d ella. sei.ione socialista milanese convocata per d iscutere in merito '&i p rovvedimenti da prendere nei riguardi dei soci della sezione iscritti a ll'un ione siGdacaJe (289); anima la campagna e lettorale politica del partito socialista (284, 291, 31), 3H, 335); com· menta ìl convegno del consig lio nazionale della confederazione gmerale del lavoro tenutosi a Bologna il 22 set tefflbre (294, 297, 301); ,esamina la relazione-pc(>. granuna ministeriale che precede il decreto di scioglimento deUa Ca.mera e fusa la data de lJe nuove elezioni (305, 307, 312); ha una polemica_personale con Tomaso MOnicelli (318, 319, 320, 394); riafferma il dissenso trorico e pratico» che lo divide dalla democrazia (HO).
Durante la campagna elettorale, MussoJipi a•;eva parlato ad Oneglia (303). Dopo aver ri.6..utato numerose candida.tu.re (396}, aveva accett3to quella per il collegio di Forlì: (395), dove, j( 18 ottobre, avC"Va i llustrato i l programma del partito socialista (322, 329). Nci giorni seguenti indi rizza una lettera ai socia.· listi forlivesi (3 36). Ma non viene eletto poiché ottiene una minoranza. di 3312 voti su un blocco di circa 12.000 socialisti. Tuttavia le elez.ioni. svoltesi il 26 ottobre ed il 2 n ovembre, segnano una vittoria per il putito sociailista che ottieni! un rn.iliooe di voti {}38, 342, 344, 3 46, 348, 349, 352).
Tirapiedi Di Allara 1
Ed ora che con una amplissima documentazione abbiamo dimostrato qual è il pensiero unanime del Partito - 11nani111e perché anche i scttima.nali riformisti hanno esaltato, e liricamente, lo scio pero generale e di ciò vivamente ci compiacciamo - poche ri ghe di tisposta a certo gio rnale che si stampa a Roma. Poche righe, perché non sfamo mai scesi sino a polcmiz2are .coi questurini. L'attacco dcli' Az.ion, sedie.ente soria/is/a contro di n oi, è semplicemente e scon ciamente p o li- · z.iesco. Pa rlare di un « dittato re che si trae dietro le turbe in una fant asmagorica tregenda, innanzi alla borghesia allibita» significa non solo falsare la verità dei fatti, ma rubare il mestiere ai procuratori del re, Lasciamo ai « destri » tutto il loro ottimismo socialoide, smentito clamorosamente della realtà.
Limitiamoci a rettificare le loro consapute menzogne. N on è vero che il Mussolini abbia « formato il blocco o conglomera to socialista, Sindà.calista, anarchico, rcpù.bblicano ». Dal « Comitato Unico » furono esclusi i partiti politici consenziente il Mussolini che voleva cosl rivendicato al Partito Socialista il suo splendido isolamento e conseg uentemente la completa libertà d'azio ne. Sapet e chi propose in seno alla C. E. della Camera del Lavor o l'approccio colrUnio n e Sindacale ? Sapete chi ? Il destrissimo Boninsegni. Quei signori del]' Azio111 sono enfoncb.
E come qualificare il semplicismo di questa gente che riduce un cosl grandioso movimentò di masse a U'oper:i di un uomo solo ? Sono o no, nella zona degli articoli 246, 247 del Codice Penale? Udite con quale intima, profonda, segreta_, ineffabile soddjsfazione_ i tirapiedi di Allara prendono nota che la ·borghesia non « allibl » dinanzi a l.la invasione del centro di Milano....
• La borg hesia. - :.<rive l'Azione - mandò soldati e qutsturi ni a sba.rrue gJi accessi al 1..--c.ntro della città ed a proteu;ere i suoi svaghi nei teatri e nei riuovi pubblici g,mniti.... ».
Cari e innocenti quegli «svag hi» della borghesia I Tutto l'articolo è permeato di v eleno e di collera. I destri su perarono nella lo.cc requisitoria stolta e fer oce, tutti i giornali borghesi. Ma sono so li, tremendamente soli. Questa è la loro condanna I
L'Azione, che definisce « follia generale » lo sciopero di Milano, è in perfetto accordo coli'Idea Nazionale che l o chiama <i criminale e bestiale »~ e co11' 0uervalort Romano che invoca contro le nuove « orde comunarde» i rigori della legge. La ufficiosa Tribuna dichiara che « il p ensiero dei riform..isti )) collima in gran parte col suo. E 1a Perseveranza (quella del '911) laco nicamente a"mmette di essere d'accordo coi d estri. I q uali sono magnificamente a p osto in questo cong lomerato foccom o der o-papalin o, Signori destri : n oi no n ci occuperemo più di voi perché siete una miserabile e neglig ibile entit à politica dall'anima bavabeccarisiana. Si gnori destri: voi potete continuare sino all'esaurimento la vostra masturbazion e polemica. N oi vi rispondiamo col g ddo che v i spaventa perché mette in pe ricolo le vostre ambizioni di potere : Viva lo sciopero generale I Viva il grande sciopero generale I
D all'.rf t1an1i!, N. 174, 25 giugno 1913 , XVII • .
• L'tfrion, Sodaliltd, N. 26, 29 giugno 19H. III: « ·· Nt;n poJ,minitfflfo ,oi g1m t11ri11i" , Cosl l'A'l'a11ti!, il quale, senza uo filo di originalità, ricorre a delle nplotioni polemiche che non impressionano più alcuno, tanto sono · diventate ridicole (+) i quindi possibile pigliare sul serio i petardetti di Benito? • ·