Rivista Donna Maggio 2013

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Il giornale di interviste per le donne

la donna sarda

dall'Australia a New York con gli stilisti Alex Perry e Antonio Marras Sexy plexy

VLinea) ortrucchi

Valeria Orlando "Chessa"

Il tappeto sardo all'estero UFFA LA CRISI!

stasera esco lo stesso vado all'apericena!

Make-up artist

Valeria Orlando Estate 201 3 "Ilaria"

la Sardegna a Sanremo

Anna Perra la fiorista

Un altro tempo

l'universo creativo di Marras S'offelleria dolci e tradizione


sfilata Antonio Marras 201 3 Milano




Valeria Orlando make-up artist


Giada Scano Photo Franco Felce www.facebook.com/francofelce




I l a ri a P orce d d u S a n re m o 2 0 1 3




Antonio Marras "Un altro tempo"

Linea trucchi Valeria Orlando Chessa il tappeto sardo all'estero

La Sardegna

Fiorista Anna Perra

Giada Scano

Ketty Corona women-economic

Il Papa e la rock star Patty Smith


Ilaria Porceddu Sanremo 201 3

La donna sarda in Australia

Alex Perry

Le sexy tendenze estate 201 3

L'apericena vince la "crisi S'offelleria di Luca Zorco

Valeria Orlando Make-up artist

I s abel S ard u Le s carpette d i N i ki l i n a

Daniela Ducato premio internazionale per l'ambiente 201 3

La Chiesa valdese e il ministero femminile

Anna Mereu


Sommario

Donna

Rivista al femminile in Sardegna Numero MAGGIO 201 3 Reg. Tribunale di Cagliari N. 1 4/8 del 9/6/2008

Editoriale

Donne nel mondo

Responsabile Editoriale

Patrizia Floris

Incontriamoci online Daniela Ducato

Direttore Responsabile Sandra Sulcis

Anna Perra

Art Director

Michele Campus

Antonio Marras

Hanno Collaborato:

Valeria Orlando

La fiorista

Un altro tempo

Michela Murgia, Anna Perra, Caterina Murino, Enrica Pintore, Luca Zorco, Antonio Marras, Valeria Orlando, Ilaria Porceddu, Giovanna Chessa, Ketty Corona, Daniela Ducato, Giada Scano, Cristiana Sarritzu, Alex Perry, Anna Mereu, Padre Stefano Mascia, Cristina Arcidiacono, Isabel Sardu, Michele Campus, Patrizia Floris, Sandra Sulcis, Marta Floris, Alessandra Cocco, Franco Felce .

Make Up Artist

Storie che ci piacciono Isabel Sardu Le scarpette di Nichilina

In copertina:

Ilaria Porceddu

Foto di Copertina:

Giada Scano

La Sardegna a Sanremo

Giada Scano

Immagine di copertina

Franco Felce www.facebook.com/francofelce Studio: “Lo Zoom” Via San Domenico n°36 Cagliari

Alex Perry

Donna sarda in Australia

Foto Internet

www.055firenze.it ; www.style.it ; www.prezzofelice.it www.portedilo.it/danieladucato www.alexperry.com.au www.angelocossetta.com www.centridelsolera.it www.esteticaedonna.it

Giovanna Chessa

Fonti articoli :

Un apericena a cena Le sexy tendenze

Il tappeto sardo trionfa all'estero

S'Offelleria

Un mondo di tradizione e innovazione

www.michelamurgia.com L'ho uccisa perchè la amavo falso ed. Laterza www.sardiniafashion.com/enricapintore www.liquida.it/caterinamurino ww.alexperry.com.au www.style.it ; www.055firenze.it ; www.portedilo.it

Estate 201 3

Ketty Corona

Women-economic

Grafica e impaginazione

Michela Murgia

Michele Campus

L'ho uccisa perchè l' amavo

Donna

Redazione: Via Dante, Cagliari Email: redazione@rivistadonna.com www.rivistadonna.com

L'origine delle origini Papa Francesco

La rock star Patty Smith

Ci piace cucinare

Ci piace

La Sardegna

Anna Mereu

Aspettando l'estate

Padre Stefano Mascia Sei la nostra stella

Cristina Arcidiacono 14

Una donna a predicare il culto


Donne nel

mondo

"Le donne nel mondo" . Ecco la forte motivazione che ci spinge ad attivare una sempre più forte cooperazione e interazione nella rete. Cercheremo di trarre quello spirito femminile e le grandi tendenze che sono il segno dei tempi.

Ci siamo su www.rivistadonna.com Rivista Donna su Facebook e Twitter Mi piace vedere una donna sempre più "creatrice" e mai imitatrice.

Una donna protagonista e eccellente di sè stessa per questo terzo millennio. Incontriamoci con la gente, comunichiamo, raccogliamo opinioni varie e mutevoli. Arte, creazione, sviluppo e la curiosità ci portano nel mondo. 15

Patrizia Floris


www.

rivistadonna. com

incontriamoci online Seguiteci su facebook e twitter

Raccontateci la vostra storia Lei è Daniela Ducato una donna sarda imprenditrice a capo della rete di aziende sarde "casa verde c0.0" polo produttivo per la bio-edilizia. Capo di un piccolo esercito di operatori sardi. Premio Internazionale per l'ambiente 201 3, Mimosa d'oro.

Online ci siamo. fate un giro su facebook e ci trovate alla voce Rivista Donna contattateci e scriveteci.

Raccontateci la vostra storia

Potete raccontare la vostra storia online, mandarci le vostre foto e chiederci una intervista che verrĂ pubblicata su rivista donna online. Segnalateci un argomento per Per apparire voi importante se volete apparire come modelle scrivete che potrebbe su: redazione@rivistadonna.com diventare se volete parlare di moda e bellezza argomento per il contattate la nostra art director Patrizia prossimo Floris numero.

Abbi a mobi s ognodel l e vost r e iesprdee,propost e chepot e t e i m eredi r et t a ment e conl e nostregiornaliste diDonna 16


Antonio Marras

Sfilata donna primavera estate 201 3


lafiorista. com

WWW.

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lafioristaanna.perra facebook.com

La fiorista Anna Perra “con Portate il sole i fiori colorati nelle vostre case”

Anna Perra conosce il linguaggio particolare dei fiori. Le sue creazioni esprimono colori, risvegli, soprattutto a Maggio, il mese in cui ci si lascia dietro le spalle il grigiore dell'inverno e i colori della primavera. “Portate il sole con i fiori colorati nelle vostre case” . Cosa rappresentano per te i fiori?

Sono tutto ciò che mi far star bene, seguono tutti i miei stati d'animo e mi danno calore. Mi fanno esprimere la mia personalità e la mia creazione, non mi ci vedrei a fare nessun altro lavoro, io sono fortunata mi sono scelta il mio lavoro e continuo tutti i giorni a sentirmi totalmente realizzata.

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Via Piave 1 39 Assemini Cagliari


Le risvegliati asciati dietro il grigiore dell'inverno dai colori della primavera Come è nata l'idea di aprire un negozio di fiori? E’ maturata nel tempo, all’epoca mi occupavo di un lavoro attinente, ma non mi sentivo realizzata in modo creativo, con basi artistiche come le mie aspiravo a formazioni professionali più avanzate, ma ero limitata. L'idea era li ferma fin quando sono venuta a conoscenza di corsi professionali che organizzava la Federfiori e da lì ho iniziato, a seguire corsi, ho aperto il negozio e conseguito il Diploma di Fiorista Europeo.

Una nascita, una festa, un matrimonio. Quali fiori rappresentano meglio questi momenti? Secondo il linguaggio dei fiori, per la nascita di un bambino, bisogna evitare fiori troppo profumati, potrebbero infastidire la neo mamma, sono indicati in questa circostanza un bouquet di roselline o di tulipani bianchi, anche se in effetti si cerca sempre di rappresentare la nascita o in rosa o in celeste. Mentre per una festa, dipende dall'occasione, se fosse un compleanno, consiglio di seguire i gusti del festeggiato, oppure un centrotavola o un bouquet colorato, vivace in modo da esprimere gioia e allegria anche attraverso i fiori! Mentre per un Matrimonio, dipende dai gusti della sposa, se c'è un tema, o un colore che si mantiene per tutto il matrimonio. Il fiore più gettonato è la rosa di qualsiasi colore abbinata ad accessori e nastri, è sempre stato un fiore elegante, delicato e di buon gusto. Negli ultimi anni sono aumentate le spose che si interessano completamente all'organizzazione del matrimonio, scrupolose, precise e attente ai dettagli, in modo da rendere indimenticabile il giorno più importante della loro vita. Quale fiore non dovrebbe mai essere regalato a una donna? I fiori sono tutti belli, rappresentano i nostri stati d'animo, ci ricordano momenti belli o brutti, dipende dai gusti, ognuno di noi ha un fiore preferito, se conosciamo bene la persona a cui dobbiamo regalarlo di sicuro non sbagliamo! 20


Cosa trovano nel tuo negozio i clienti che altri fiorai non hanno? Io sono una Fiorista e mi impegno molto con i miei clienti cerco di instaurare un rapporto serio, professionale e di rispetto. Ho lo stesso impegno con tutti dalla realizzazione di un bouquet di Compleanno all'organizzazione del servizio Matrimoniale. Il rapporto con i clienti è molto importante, se si trovano bene e hanno fiducia ritornano ogni qualvolta hanno bisogno della mia competenza. A questa domanda rispondo con Professionalità, Serietà, Competenza e Creatività, ecco ciò che trovano da me. Le composizioni che realizzi esprimono la tua personalità o quella dei tuoi clienti? Questa è una bella domanda! In base alla richiesta del cliente cerco di realizzare una composizione di buon gusto e che soddisfi l'idea di partenza, penso che le mie composizioni esprimono la mia personalità e la mia tecnica con l'idea del cliente, lavoriamo insieme per la creazione di un opera. Se Fossi un fiore quale saresti? Questa domanda mi viene fatta spesso! Tra tutti i miei fiori preferiti probabilmente una Phalaenopsis è un'orchidea, bella delicata ma allo stesso tempo forte ha bisogno di cure particolari, ma se entri in sintonia con lei e capisci le sue esigenze fiorisce due volte all'anno, ma in modo spettacolare, tenendo i fiori per diversi mesi. E per concludere parliamo dei corsi. Oltre ad occuparmi del mio negozio organizzo anche corsi per principianti e di livello 1 , sono corsi base per tutti coloro che si vogliono avvicinare al fantastico e meraviglioso mondo delle piante e dei fiori, per una cultura personale o professionale, scoprendo i segreti e le curiosità per coltivare e curare le piante e le tecniche di composizione per i fiori recisi.


Antonio Marras

Un altro tempo

un tuffo nel passato.

E' una scenografia unica, imperdibile, quella che si può ammirare nelle stanze di Palazzo Clerici a Milano. Le sale della settecentesca dimora nobiliare accolgono scene di vita vissuta tratte dagli anni Trenta e Quaranta del novecento. Siamo a Bloomsbury, quartiere londinese dove l'arte e la letteratura hanno visto protagoniste donne come Virginia Woolf, Vanessa Bell, Edith Sitwell. E' in questa cornice, che Antonio Marras continua a stupire, affascinare,emozionare il suo pubblico con una collezione che ci catapulta in “Un altro tempo”. Questo è il tema della sfilata per la collezione 201 3/201 4, un tuffo nel passato il cui titolo è ... “Un altro Tempo” ispirato alla mostra che lo stilista ha curato con Lea Vergine, seguendo l'invito di Cristiana Collu direttrice del museo al Mart di Rovereto. Nelle stanze addobbate con fiori, pile di libri, tavolini e poltrone, le modelle sfilano a passo di musica. Sono donne eccentriche e cosmopolite, eleganti, di classe, ognuna unica e fedele alla propria personalità. Hanno una pelle perfetta e luminosa, sono curate in ogni dettaglio, a proprio agio con se stesse e con ciò che indossano. 22

sfilata di moda 2013 nel palazzo Clerici a Milano


I loro abiti hanno intarsi di tessuti con rose, fiori, perle, pizzi, suggestivi ricami per forme e fantasie. Le stampe appaiono come dipinti sugli abiti. Indossano giacche da uomo su grandi gonne. Un mix di vintage e modernità grazie alle gonne oltre il ginocchio e ai tagli retrò, arricchiti di particolari contemporanei. I tessuti seta, raso, cotone sono grigi e marroni illuminati dal colore giallo abbagliante, fucsia intenso e bianco, rosso accesso. Una 23

esplosione di colore, fantasia, creatività che esalta la donna in “un viaggio nel tempo” che ricorda lo stile British del' 900 fino ai giorni nostri, in un incontro unico e senza tempo. Marras ancora una volta ha superato se stesso. Creativo e dinamico, il suo talento è indiscusso e le sue creazioni inconfondibili. Patrizia Floris


Make up Valeria Orlando

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Make up artist

Valeria Orlando

La parola d'ordine è libertà!

ome ogni anno l’estate è alle porte e noi donne siamo pronte a sfoderare il nostro Ccharme,il nostro sex appeal e la nostra voglia di sentirci DONNE e sempre più

desiderate! Il makeup offre vari spunti per rendere ogni donna unica e, aggiungo,per far risaltare la propria femminilità,che è estremamente personale a prescindere dai colori naturali che indossa. Il consiglio per la stagione estiva alle porte, è quella di indossare nuance colorate,”imperfette” volontariamente,ossia niente grafismi o smookey eyes decisi come il classico black, ma via libera a tonalità come blu denim, turchese, limone, arancio, menta, rosa e fucsia.In questo modo ogni donna potrà impostare il trucco basandosi sul suo gusto e sulla sua personalità, uscendo dal rigore delle regole, la parola d’ordine infatti è libertà!


" I l m ake u p

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diventa un gioco, proprio come la mia linea make up Vor, il mio acronimo Valeria Orlando, lanciata quest' anno al Cosmoprof".

opo 23 anni sui set di moda ho elaborato un nuovo concetto di trucco.

labbra potrà concentrarsi su labbra perfette colorate con rossi aranci decisi stile pin up o fucsia e viola super lucidi, molto più new sixty years!Il makeup diventa un gioco, proprio come la mia linea makeup Vor, il mio acronimo Valeria Orlando, lanciata quest’anno al Il romanticismo e la femminilità pacata potrà L’idea diCosmoprof. realizzare una linea trucco è nata da essere espressa con sfumature delicate di un esigenza lavorativa. rosa,blu denim, fucsia o di arancio con 23 anni sui set di moda, ho elaborato applicazione di mascara tor sur ton,mentre Dopo un nuovo concetto di trucco,qualcosa che invece chi vuole esagerare potrà puntare su fosse estremamente professionale ma al fucsia, blu accesi o rossi decisi come visto tempo stesso che permettesse a me, come sulle passerelle. La differenza ed il donne che hanno sposato la mia linea, di suggerimento più prezioso da destinare alle alle avere un trucco perfetto avendo prodotti donne è quello di scegliere il makeup altamente tecnologici con cui divertirsi evidenziando il livello della sfumatura non uscendo dalle regole. Normalmente un della tonalità. rossetto ed una matita si usano sulle labbra, Scegliere il colore dell'ombretto significa ombretto sugli occhi ed un fard sulle puntare allo sguardo,la parte più espressiva un guance. Nella mia linea invece, priva di del volto. C'è chi lo associa agli abiti, chi lo e petrolati(derivati della abbina al colore dell'iride e chi invece sceglie parabens plastica),ricca di pigmenti spinti al 59%,privi di i contrasti netti. Il mio consiglio: e cere facilmente deperibili,e con un SPF Donne con carnagione chiara stenderanno il oli ogni elemento può essere usato a proprio colore delicatamente sulla rima ciliare senza 60, piacimento; questo consente la massima estendersi vistosamente con la sfumatura di inventare un trucco diverso ogni ,donne invece con carnagione scura e tratti flessibilità giorno, ironizzando con se stesse decisi punteranno a colori più intensi e sfumature ampie.Chi invece opta per le 26


Ecco quindi fondotinta fluidi e compatti, che con pochissimo prodotto uniformano anche le discromie più difficili,neutralizzatori al posto dei normali correttori,la parola stessa lo dice “neutralizzano” il tono dell’occhiaia ovvero la eliminano piuttosto che correggerla; rossetti ultra pigmentati che possono diventare fantastici ombretti wet o fard cremosi senza migrare come farebbe un normalissimo rossetto,oppure ombretti ultraresistenti, che grazie ai suoi pigmenti spinti al 59% contro i normali che stanno al 30% , diventano magnifici eye-liner o rossetti cremosi e stabili solo aggiungendo acqua mineralizzata. Normalmente gli ombretti se diluiti diminuiscono l’intensità del loro colore, perché il pigmento non è alto, nel mio caso invece raddoppiano la loro intensità, proprio perché hanno pochi oli, sono privi di talco ma ricchissimi di pigmenti. Anche le matite, con la stessa logica, possono prima essere usate per delineare occhi o labbra e se riscaldate da un accendino in seguito, rossetti long lasting oppure ombretti cremosi tor sur ton. Per me creare la mia linea, oltre che il coronamento di una carriera, ha rappresentato un modo innovativo di lavorare, non amo le regole, sono sempre stata anticonformista e sperimentale. Per i professionisti che si affacciano a questo mestiere poter assicurare loro un risultato ottimale senza dover portare tanti prodotti nel proprio borsone. Per le donne che sposano la mia filosofia sentirsi libere di poter cambiare il proprio look, avendo a disposizione una piccola palette che in realtà è una grande trousse di colori, come dire giocare con il colore, è il motto che mi rappresenta. Per chi volesse avere più info o acquistare il mio prodotto potrà dal mese di Maggio 201 3 collegarsi al mio sito www.vormakeup.com chi invece volesse vedere i miei lavori www.valeriaorlando.com Auguro a tutte le lettrici una splendida stagione estiva 201 3 all’insegna del colore e ringrazio Rivista Donna per l’affetto e la stima che mi riserva da tempo Valeria Orlando 27


Ci piace!

Storie che ci piacciono.

che ci ispirano scelte da Donna

www.sardiniafashon.com/enrica pintore

Lei ci piace!

Enrica Pintore originaria di Ottana ma nata a Nuoro è stata finalista di Miss Italia nel 2003, ha lavorato nel mondo della pubblicità con Ceres, Samsung e in Fiction come Don Matteo e i Cesaroni. Ha partecipato al programma di Rai Uno condotto da Carlo Conti l'Eredità. Il suo debutto al cinema sul grande schermo è avvenuto lo scorso anno con “1 0 regole per fare innamorare” di Cristiano Bortone con Francesco Salemme, il Trio Medusa e Guglielmo Scilla.


www.liquida.it/Caterinamurino

Caterina Murino , nata a

Cagliari

è diventata attrice di fama internazionale per la sua interpretazione da Bond Girl in “Casino Royal” nel 2006, ora ritorna ad Hollywwod per un nuovo lavoro. Sarà la protagonista del Film “In seach of Ingrid” diretto dalla Venezuelana Betty Kaplan dedicato alla politica colombiana Ingrid Betancourt ex ostaggio delle Farc. La trama del film si basa sui due libri di Joan Carlos Lecompte, l'ex marito di Ingrid, ” Buscando a Ingrid” e “Ingrid y yo, una libertad agridulce”. Il ruolo del marito di Ingrid nel film sarà interpretato dall'attore messicano Valentino Lanus.

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Lei ci piace!


“L e scarpette di Nikilina “,

l’ultimo romanzo di Isabel Sardu L’autrice raccontaY • “Le scarpetta di Nikilina” il quarto romanzo di Isabel Sardu, ventinove anni, regista e attrice teatrale oltre che scrittrice, è il racconto di una storia personale. E’ la prima volta che Sardu decide di ispirarsi a se stessa. Al centro del racconto le emozioni, “La storia di come esse ci diano la forza e al contempo la paura di sentirci completamente vivi”, spiega l’autrice. La trama: Una ragazza "I" scopre come incanalare le energie negative e positive attraverso l'arte della clown-terapia, riscoprendo la gioia nelle piccole cose, nei piccoli gesti e nel contatto umano. Nikilina è il nome del suo clown che scoprirà essere assopito dentro di sé e che porterà allo scoperto nuove emozioni: il coraggio e la vitalità della protagonista. Nikilina è anche il bambino interiore che tutti noi nascondiamo e che tendiamo a dimenticare. Il testo cerca di ricordare come superare le difficoltà, il senso di inadeguatezza che ogni tanto ci pervade e la sfiducia, lasciandoci scoprire che tutti i limiti possono essere superati e che messi sotto prova, se lo vogliamo siamo capaci di azioni e di gesti che mai avremmo potuto credere di compiere. “Il libro”, spiega l’autrice, “ induce me stessa ad essere protagonista del racconto come Nikilina e come "I", interfacciando queste due figure come se fossero ben distinte e come se l'una potesse descrivere l'altra. Non potendo e non essendo troppo portata all'auto-descrizione, per ciò che riguarda il personaggio di "I" nel capitolo finale ho lasciato spazio alle "voci degli altri" per permettere in totale onestà di lasciar percepire attraverso gli altri, appunto, qualcosa di più specifico del mio carattere e dunque di quello di "I"”. L’emozione più intensa, il desiderio più grandeY Mettere in gioco me stessa con qualcosa di personale, sottopormi per la prima volta al pubblico con qualcosa di mio. E' stato emozionante vivere ogni parola di questo racconto e proprio per questo è stato difficile e articolato il lavoro che mi ha portato alla sua pubblicazione: scrivere sapendo che tutto ti appartiene è più complicato. Vorrei che questo romanzo portasse l'attenzione sul rispetto per se stessi e gli altri, vorrei che il lettore lasciasse andare la sua immaginazione vedendo le azioni descritte. Non ho nessuna aspettativa, vivo alla giornata, felice delle mie scelte, piano piano il tempo ti ripaga sempre e arrivano le soddisfazioni, vorrei stupirmi sempre come farebbe un bimbo, e se fosse possibile stupire. Cristiana Sarritzu 30



Ilaria

P orceddu

La Sardegna a Sanremo 2013

Ilaria, sei giovane e molto brava, quando hai iniziato ad appassionarti di musica?

Molto presto in realtà. In casa ho sempre respirato musica seppur nessuno dei miei genitori fosse un professionista. Così all'età di sei anni ho chiesto di mia spontanea volontà di cominciare a prendere lezioni di pianoforte.

Cosa è per te la musica?

La musica è il viaggio. Il viaggio che ti permette di volare anche quando non ti sposti di un millimetro dal luogo in cui ti trovi.

Nei tuoi testi c'è un forte richiamo alla tua terra. Cosa rappresenta per te la Sardegna?

La Sardegna è la terra che mi ha fatto nascere. È un po' mia madre. È sempre stata dentro di me, ma l'ho "capita" solo quando l'ho lasciata. Questo mi ha portato a fare una ricerca interna ma anche esterna su me stessa e su questa terra, ed è diventato inevitabile portarla con me in questo nuovo progetto. La Sardegna è la semplicità e la purezza. Riesci ancora a conoscere persone felici che vivono di cose essenziali in un luogo che sembra creato in tutto e per tutto da Dio.

Riu (Fiume) ha un testo scritto interamente in sardo. Come mai questa scelta?

Perché la melodia al pianoforte, nata prima del testo, ha immediatamente chiarito le idee a me e Attilio Fontana (Coautore e produttore artistico del disco) sul fatto che le parole perfette per questa musica sarebbero state in sardo. E Dario Dessì, autore del testo, è riuscito a creare una poesia magica.

Hai partecipato a X Factor. Quanto aiuta un talent show nella carriera di un artista?

In questa epoca storica tanto. È quasi l'unico mezzo rimasto a un artista emergente per farsi ascoltare. Però in realtà aiuta nel momento in cui un giovane ci arriva con un progetto solido e soprattutto con la propria personalità ben definita. In caso contrario non aiuta ma distrugge.

Il brano portato a Sanremo “In equilibrio” cosa racconta?

Parla del circo come metafora della vita. Io penso che in questo periodo siamo tutti circensi della vita su un filo. Ma è proprio in questi momenti di totale incertezza che riusciamo a tirare fuori quello che siamo realmente e insieme, la capacità e la volontà di affermare noi stessi per quello che siamo, nella più totale verità. È quindi una canzone assolutamente di speranza.

Quale canzone ti rappresenta di più? Vola Via.Perché è la mia storia. "Siamo talenti o sagome vite tutte da scrivere Solo per chi sa leggere..."

Progetti per il futuro?

Cominciare davvero a disegnare la mia vita artistica. Più concretamente, fare i miei concerti in tutta Italia partendo dall'Auditorium Parco della Musica a Roma il 21 Aprile. Patrizia Floris 32


La sua musica: un viaggio in Sardegna, la sua terra madre

Il suo ultimo album

"In Equilibrio"


Giada Scano Sobrietà ed eleganza. Il mio stilista preferito? Valentino. Giada Scano di Cagliari, trentadue anni, ha le idee chiare. “Amo l’arte in tutte le sue espressioni. Moda, cinema e teatro”. A tredici anni sfilava in Sardegna per vestiti teen agers, a diciannove collaborava con un’agenzia di moda. Successivamente la prima apparizione in TV a Canale 5 nella trasmissione “Veline” condotta da Teo Mammucari. Poi le esperienze in teatro, tra laboratori e veri e propri spettacoli anche come figurante, ballerina e mimo al teatro lirico di Cagliari. Non è tutto: appare sugli schermi cinematografici nel film “Finalmente la felicità” di Leonardo Pieraccioni e “Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu. Infine, gli studi accademici: giurisprudenza. La tua fotomodella simbolo?

Kate Moss. Adoro il suo sguardo, la profondità. Kate Moss, non ebbe successo soltanto per la sua perfezione fisica, ma anche e soprattutto per il suo fascino e mistero.

Il tuo colore?

Il rosso. Rosso Valentino, quella tonalità cangiante fra rosso e arancione. Il vestito rosso Valentino va indossato con semplicità e pochi accessori.

La moda?

Nella moda c’è verità, poiché l’immagine della donna non risulta essere artefatta come quella televisiva. La bellezza deve essere naturale, e le caratteristiche fisiche personali vengono valorizzate nella loro unicità. La moda deve essere poi adattata al fisico e alla personalità. Il mio gusto personale si avvicina maggiormente ad uno stile sinuoso piuttosto che ad uno stile ampio.

Creatività èC

Un modo di esprimersi e misurarsi con se stessi. Porsi nuovi obiettivi e scacciare la monotonia.

Apparire?

Non dipende dalla perfezione dell’immagine, ma dal fascino, dalla personalità.

I servizi fotografici?

Le fotografie fermano attimi. Mi piacciono i servizi perchè immortalano immagini che resteranno nel tempo.

La donna che non si trucca?

Dipende. Il trucco non sempre si adatta bene a tutti i tratti somatici, perchè in certi casi li appesantisce. Per esempio un trucco “smoke eyes” valorizza e dona intensità ad un occhio scuro, mentre appesantisce eccessivamente un occhio chiaro. Comunque è sempre la personalità che fa lo stile, il make up migliore.

L’abbigliamento giusto?

Il vestito è una parte importante della persona, in quanto espressione del suo essere. Deve sempre essere adeguato al luogo e alla persona. Io cerco sempre di essere adeguata al contesto.

Cinema e teatro

Amo entrambi. Ma in teatro il contatto con il pubblico è diretto e l’emozione è più intensa. Mi piace interpretare personaggi del passato perché riscopro in loro emozioni autentiche.

Nel tuo futuro c’è spazio perC?

Moda, cinema e teatro sono al tempo stesso lavoro e passione, e nonostante abbia studiato giurisprudenza continuerò comunque a portare avanti il lavoro anche in questo settore. Credo che riuscirò a conciliare le diverse attività. Infine mi affiderò a ciò che la vita riserverà. 34 Di Cristiana Sarritzu


“Amo l’arte in tutte le sue espressioni. Moda, cinema e teatro”

foto di Franco Felce 35


Alex Perry

il famoso stilista australiano Alex Perry si ispira alla donna sarda

www.alexperry.com.au 36


In Australia, si è svolto il famoso Melbourne Fashion Festival con Alex Perry La Sardegna conquista sempre di più l’attenzione nel mondo della moda e del mondo in generale, dall’altra parte dell’emisfero, più precisamente in Australia, si è svolto il famoso Melbourne Fashion Festival dove Alex Perry, stilista australiano piuttosto quotato a livello mondiale, si è ispirato alla Donna Sarda 37


Il tappeto di Nule trionfa all'estero Giovanna Chessa



n Sardegna il tappeto è il vero principe dell'artigianato artistico. Ispirato a una comune filosofia, differisce da paese a paese quanto a tessitura, colore e iconografia. Realizzato in lana, anticamente tinta con essenze vegetali, il tappeto sardo adempie tradizionalmente la funzione di complemento d'arredo della casa. I motivi che si ripetono sono soprattutto geometrici e floreali. I fiori stilizzati compongono figure geometriche, tipica la 'mustra' della vite, simboli magici come il sole, le stelle, la luna, la clessidra; araldici come la torre, il castello e, religiosi della prima cristianità, come la spiga, l'uovo, la colomba oltre che animali vari spesso anche fantasiosi come il cervo e l'agnello, l'aquila, il leone e i cavalli. Il disegno è influenzato dalla tecnica di lavorazione. Particolarissima è la tecnica detta 'a pibiones' acini d'uva, realizzata monocromaticamente, in bianco, ocra o rosa, con un particolare annodato che crea un raffinato effetto di bassorilievo ottenuto grazie all'utilizzo, fra una passata di trama e l'altra, di un ferretto sottilissimo su cui si forma il 'pibione'. Nei secoli passati era una delle attività più importanti svolte dalle donne sarde all’interno delle mura domestiche, le quali, attraverso la tessitura e la creazione di manufatti potevano partecipare attivamente al sostentamento familiare. L’abile e paziente lavoro della tessitrice è il vero segreto di questa lunga tradizione che si è evoluta con il passare del tempo. Fino a poche generazioni fa, nelle domus sarde, le tessitrici preparavano il corredo nuziale per le donne e allo stesso tempo insegnavano loro l’arte della tessitura di tappeti sardi, arazzi e tende. Sino a trenta, quaranta anni fa era possibile, percorrendo i paesi dell'isola, vedere quasi tutte le donne davanti al telaio di legno intente alla composizione. Purtroppo questa lunga tradizione rischia di scomparire a causa dell’enorme progresso. Al faticoso lavoro manuale con i vecchi telai di un tempo si è soliti ormai preferire i nuovi macchinari, che riescono a produrre manufatti tessili e tappeti sardi in poco tempo e con meno fatica. Per questo iniziative come il Concorso e Festival Diart “l’Arte della Tessitura Mediterranea”, si pongono come momenti importanti per conoscere, tramandare e riscoprire antichi mestieri ormai in disuso. Il Concorso, organizzato da Assadakah Sardegna, Centro italo

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arabo del Mediterraneo, insieme al partner tunisino Centre Tecnique de Crèation, D'innovation, nell’ambito del progetto “Diart- Le Dialogue Interculturel à trevaers l'art du tapis” è partito lo scorso settembre, ha visto la partecipazione di 40 tessitrici di cui 5 sarde. Un grande progetto di cooperazione, un ponte sul Mediterraneo che ha unito le due culture attraverso l’artigianato e l’arte del tappeto. Il primo posto è stato assegnato a Giovanna Chessa, tessitrice di Nule, al secondo posto l’opera del tunisino Taieb Ben Aziz, mentre al terzo posto la tessitrice di Urzule Elena Mulas. “E' stata forte l'emozione al momento della premiazione - afferma Giovanna Chessa. Per la prima volta i tappeti di Nule hanno oltrepassato la Sardegna e giunti a Cartagine hanno ottenuto il primo premio. Realizzo tappeti da più di 40 anni - racconta Giovanna - ero una ragazzina che aveva concluso il corso di studi delle scuole medie. Da allora è trascorso molto tempo ma, sono orgogliosa di aver intrapreso questo lavoro. Ogni tappeto è unico e originale. E' il risultato di tanto lavoro e impegno, un'arte antica tramandata da madre in figlia. I tappeti sardi sono prodotti artigianali dal valore inestimabile che è giusto far conoscere in tutto il mondo. Per questo ho partecipato volentieri al concorso e sono ancora più felice di aver vinto”. Il concorso si è rivelato un' occasione per approfondire la storia della propria terra, per scoprirne segreti, usanze, tradizioni. Le storie tunisine si sono intrecciate con quelle dell’entroterra sardo. Sono molti i tratti in comune tra il tappeto sardo e quello tunisino, la lavorazione della lana e il processo di cardatura, la tintura del filato, i gialli intensi ottenuti con l’utilizzo di materie prime naturali. Il tappeto narra storie di popoli antichi, esprime emozioni, diventa un tela sulla quale narrare il proprio vissuto e raccontarlo alle generazioni future. Patrizia Floris

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Un mondo di tradizione e innovazione S'Offelleria, la pasticceria di Luca Zorco a Vallermosa rievoca emozioni del passato. Qui il profumo del dolce antico richiama sapori unici e genuini, avvolgenti e caratteristici della storia gastronomica sarda. Ogni creazione ha un forte legame con il territorio. Tutti gli ingredienti sono di primissima qualità. Nel suo negozio aperto dal 2002, Luca accoglie i suoi clienti con professionalità e gentilezza. Ogni dettaglio è curato nei minimi particolari e i prodotti tradizionali si arricchiscono di innovazione e creatività. Impegno, amore per la propria terra, tenacia e intraprendenza sono elementi indispensabili. Luca prepara tutti i dolci tipici sardi tra cui il suo punto di forza sono i morettus, un dolce tramandato dalla sua famiglia e rivisitato da Luca, e le pardule fatte secondo una antica ricetta. La sua maggiore creatività la esprime nella realizzazione delle torte, ognuna è unica e rappresenta le emozioni, i desideri e le differenti personalità di ogni cliente. Luca vive e opera a Vallermosa, suo paese natale che vuole valorizzare e far conoscere magari anche oltre i confini regionali.

Di Luca Zorco

Vallermosa, via Salvo D'Acquisto, 4 Tel:340/3776947 - 347/0658423


Come nasce S'Offelleria? S'Offelleria è un termine sardo che vuol dire pasticceria. S'Offellano era il pasticcere. É originale e ricorda le antiche botteghe in cui si preparavano i dolci impastando a mano gli ingredienti. La pasticceria tradizionale sarda ci propone una richissima varietà di dolci per ogni occasione. É un arte da custodire e tramandare. Per questo ho aperto il mio negozio. S'Offelleria è un pasticceria di dolci tradizionali? La tradizione è alla base di ogni attuale conoscenza ma l'innovazione non può mancare. Ogni dolce sardo ha un preparazione e un gusto inconfondibile. Io amo sperimentare e inventare nuove ricette. In questo sono innovatore. Tutto ciò che so fare l'ho imparato da autodidatta. Non ho mai frequentato corsi o scuole. Quale è la sua creazione? Il Morettus, dolce antico composto di pasta di mandorle, l'aggiunta di ingredienti diversi gli conferiscono un gusto inimitabile.Tramandato dai nostri antenati é diventato il nostro prodotto esclusivo. I tuoi lavori sono particolarmente ricchi ed elaborati. Il tuo pezzo forte? Le torte. Sono i dolci che richiedono più impegno per il tempo di preparazione e per l'unicità. Rispecchiano desideri e gusti dei clienti. Rappresentano il dolce più importante di ogni occasione: compleanno, battesimi, comunioni, cresime e matrimoni. Cerimonie importanti che segnano la vita di ogni persona e che devono rappresentare al meglio l'importanza della festa. Per questo prima di realizzarle parlo molto con i clienti per soddisfarli in ogni richiesta. Prima di preparare la torta ufficiale della ricorrenza, propongo una torta con differenti accostamenti di gusti, così possono assaporare e scegliere la preferita. Inoltre studio colori, forma, gusto e grandezza. Quella più stravagante? Sono tutti pezzi personalizzati, alcune più classiche, altre più colorate, decorate e ricche. Quelle per i bambini sono per lo più dedicate ai personaggi dei cartoni animati. Tra le più originali ho realizzato una torta a forma di piastra per dj. L'ho realizzata sotto richiesta di un ragazzo che faceva il dj. La torta più grande? Per 450 persone da 40 Chilogrammi . Sono le donne le clienti più ricercate, cosa hai realizzato per loro? Le donne sono attente ai dettagli e amano la raffinatezza e l'eleganza. Quando realizzo torte per loro cerco di assecondare i loro gusti e desideri apportando però un particolare unico e originale, come per esempio una decorazione di fiori freschi, un modo per stupirle e sorprenderle. Quale è lo spirito con cui svolgi il tuo lavoro? In primo luogo accontentare il cliente,colpirli per originalità e professionalità. Voglio che apprezzino il mio lavoro e trovino da me servizi eccellenti. Il miglior servizio consiste nel rendere speciali con i nostri dolci le loro feste. Obiettivi per il futuro? Continuare a lavorare con impegno. Accrescere l'azienda. Organizzare ricevimenti e feste. Un desiderio che creerebbe anche numerosi posti di lavoro. Credo nel lavoro di equipe nella professionalità e nella solidarietà. Quanto devi al tuo paese? Ogni soddisfazione è il frutto del mio lavoro e delle persone che mi sono sempre vicine. Sono molto riconoscente al mio paese,Vallermosa, e a tutti coloro 43


Un' apericena a cena

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www.055firenze.it

L'invito arriva via Facebook con indirizzo e orario.I destinatari si impegnano a partecipare all'invito con soli 1 0 Euro, invitare qualche amico e ritrovarsi ad un appuntamento di gruppo alla faccia della crisi! Funziona cosi'! Ormai il servizio alla carta sta sparendo. Un tam tam di amici per soli 7/1 0 Euro nelle piu svariate location di Cagliari e dintorni. I bellissimi ristoranti e hotel cedono il passo alla crisi, tutti pronti a cedere l'organizzazione per la serata ad agenzie private, musica dal vivo, disco e cucina a volte raffinata. Inizialmente la fascia d'etĂ era al di sotto dei 30 ma ormai sono gli over 40 ad essere a capo di questo fenomeno. uffa Il passaparola la crisi !! via facebook stasera esco lo e via SMS agli amici e stesso amici degli vado amici funziona all'apericena! davvero.

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DONNA

Ci piace!

Questa primavera estate non potete usicre di casa senza un accessorio o un bijoux in plexiglass. Si, avete capito bene, il PVC trasparente (ma anche anche colorato) è un must di stagione, visto anche in passerella: su tacchi e calzature da Fendi, Stella McCartney e Givenchy, ma anche nei trench da Valentino e nelle borse da Burberry Prorsum . E divertente ma allo stesso tempo anche molto molto chic. Tra i pezzi preferiti ci sono le borse a tracolla di Chanel e Valentino, le décolleté di Gianvito Rossi e le collane di Dior e Michael Kors. Da usare di giorno o di sera, con blu jeans e t-shirt o con mini gonne e camicia bianca. L’importante è che sia plexi!

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Sexy plexy le sexy tendenze estate 2013

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Ketty Corona Womenomic lavoro delle donne motore 48


ketty Corona Ketty Corona, presidente di Sardegna Ricerche è convinta che nelle società dove le donne sono più presenti l'economia è più vivace, come dimostra la teoria economica Womenomics (Women + economic termine coniato dall'Economist nel 2006) secondo la quale il lavoro delle donne è oggi il più importante motore dello sviluppo mondiale. Sardegna Ricerche attua politiche volte a sostenere l'innovazione del sistema produttivo, favorendo il trasferimento di tecnologia dalle Università e dai centri di ricerca verso le aziende, favorisce la nascita di imprese innovative e l'attrazione in Sardegna di imprese high-tech, valorizza il capitale umano con programmi di formazione specialistica e di tirocinio, eroga servizi a favore delle piccole e medie imprese sarde.

cs (women + economic) il e dello sviluppo mondiale 49


Come vede il ruolo della donna nella società? Il lavoro per le donne non solo è una necessità economica ma anche uno strumento per la realizzazione di tutte le loro potenzialità. Riconoscere alle donne pari opportunità economiche, sociali e politiche per conciliare tempi di vita e di lavoro, significa approdare ad una società più giusta. Più donne entrano nel mercato del lavoro, maggiore è la crescita economica di un paese e, più alto è il tasso di crescita demografica, come dimostra la teoria economica Womennomics (Women + economic). Lo stipendio delle donne aumenta la ricchezza della famiglia. Questo deve sensibilizzarci ad attuare politiche a favore dell'occupazione delle donne e a creare servizi a sostegno della famiglia.

Quale è il ruolo delle istituzioni? Le istituzioni hanno la responsabilità di attuare programmi specifici. Chi svolge incarichi importanti e prende decisioni politiche ha il potere di modificare la vita delle persone. Il datore di lavoro deve stare vicino ai lavoratori sia nel settore pubblico che in quello privato. In Italia non c'è ancora una reale parità di sessi tra uomo e donna. E’ necessario offrire con programmi e scelte mirate i servizi di cui hanno bisogno. 50


Quale è lo stato di salute dell'impresa femminile in Sardegna? Lo sviluppo dell'imprenditoria, con particolare attenzione per quella femminile e giovanile, è sostenuta dalla Regione con finanziamenti e agevolazioni che rendono più facile creare da sé il proprio lavoro. Strumenti come la Legge 1 /2002 e la Legge 26/2000 permettono, rispettivamente, a giovani sardi tra i 1 8 e i 35 anni e alle donne di creare nuove iniziative di impresa per la produzione di beni e servizi, attraverso contributi e agevolazioni, anche a fondo perduto. Tutte le informazioni per bandi e finanziamenti è possibile trovarle sul sito www.sardegnaricerche.it

Quali sono le iniziative nell'ambito di Sardegna Ricerche? All'interno di Sardegna ricerche sosteniamo l'innovazione tecnologica, favoriamo la nascita di nuove imprese, organizziamo corsi di formazione. Polaris è specializzato in tre aree: tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni Biotecnologie, biomedicina e biotecnologie agroindustriali e bioinformatica per le Energie rinnovabili. Il nostro obiettivo è stare vicino agli utenti, lavorare in equipe e creare reti di sinergie tra aziende e ricercatori. Organizziamo workshop, convegni e seminari anche in collaborazione con le scuole. Uno dei progetti rivolto alle scuole è “il porto e la stella” un viaggio alla scoperta della scienza rivolto alle terze elementari articolato in 1 0 tappe annuali che impegneranno i bambini, alla scoperta tecnologica, in un ambiente estraneo alle aule scolastiche.

Si sente una donna più fortunata di altre? Ho sempre lavorato molto senza privarmi della gioia di essere madre. Ho svolto ogni attività con responsabilità e senza strafare anche se ho fatto dei sacrifici non ne ho mai sentito il peso. Questo auguro alle donne: cercate di sentirvi felici in ogni cosa che fate e darete felicità. Non si può dare agli altri ciò che non si possiede. 51

Patrizia Floris

"Il lavoro per le donne non solo è una necessità economica ma anche uno strumento per la realizzazione di tutte le loro potenzialità. Riconoscere alle donne pari opportunità economiche, sociali e politiche per conciliare tempi di vita e di lavoro, significa approdare ad una società più giusta".


“E’ un libro sulle parole che usano (e talvolta noi stesse usiamo) per raccontarci, sia vive che morte"

Michela Murgia , scritttrice

il suo ultimo libro scritto con la giornalista Loredana Lipperini.

casi ( due donne su tre) è il coniuge, il convivente, il fidanzato libro che Michela Murgia ha scritto ad uccidere la propria compagna. assieme alla giornalista Loredana Dati che devono far riflettere e su Lipperini. Ottantacinque pagine in cui bisogna soffermarsi per cui le autrici con un linguaggio comprendere le ragioni di un semplice raccontano un fenomeno fenomeno che non si arresta e in in continua aumento, Il cui le parole assumono un ruolo femminicidio. All’interno del testo fondamentale nella descrizione di ci sono diversi racconti e riflessioni fatti, eventi, sentimenti ed emozioni su delitti nei confronti delle donne che coinvolgono i protagonisti e le che nascono per “troppo amore” I vittime. dati riportati sono allarmanti. In “E’ un libro sulle parole che usano questi ultimi anni mentre gli (e talvolta noi stesse usiamo) per omocidi in Italia sono calati del raccontarci, sia vive che morte – 57% circa, i delitti passionali sono sono queste le parole che Michela aumentati del 98% , nel 66,7dei Murgia “L’ho uccisa perchè l’amavo” Falso , questo è il titolo dell’ultimo

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scrive nel suo Blog per descivere il libro. L’ho uccisa perchè l’amavo – continua Michela - parla dell’equivoco della violenza scambiata per amore. Risponde a chi ha paura che parlare di femminicidio esasperi la “guerra tra i sessi”. Prova a confutare la tentazione di ridurre la seduzione a una caccia. Lo fa con parole semplici, in poche pagine, perchè questo non è un discorso complicato. E’ molto più complicato farlo percepire come necessario, urgente e non più rimandabile a tutte quelle persone che ne sono spaventate in buona fede”. Patrizia Floris 53


L'origine delle origini

Nel bicentenario della nascita di Charles Robert Darwin (1809–1882) e a 150 anni dalla pubblicazione del suo capolavoro sull'Origine delle specie, una vicenda poco nota ricorda come egli fu ad un passo dal perdere la paternità della teoria sulla quale aveva meditato per oltre 20 anni.

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a lettera di Alfred Russel Wallace giunse a Darwin come un fulmine a ciel sereno. Proveniva da Ternate, nelle isole della Malesia, dove il giovane naturalista si era fermato per riprendersi da una febbre contratta nel corso della spedizione che aveva intrapreso a sue spese fin dal 1 854 per studiare la flora e la fauna delle Indie Orientali. Era il mese giugno del 1 858 e nella tranquillità della sua casa di Down, nel Kent, Darwin era intento ormai da più di due anni alla stesura del suo grande abbozzo di storia naturale. Considerate le cagionevoli condizioni di salute procedeva alacremente, secondo un piano di lavoro assai più ampio di quello che poi sarebbe stato accolto nel suo libro dedicato all'origine delle specie. Alla lettera Wallace allegava il manoscritto di un articolo datato “febbraio 1 958”: gli chiedeva gentilmente di leggerlo e qualora l’avesse reputato interessante lo pregava di inoltrarlo a Charles Lyell (1 797-1 875) geologo di chiara fama e autorevole membro della Linnean Society, perché lo scrutinasse in vista di una sua pubblicazione. Ciò che colpì Darwin lasciandolo di stucco non fu il tenore della richiesta. In quegli anni la fama di Darwin nel campo delle scienze naturali, soprattutto in zoologia e in botanica, era già ben consolidata sia in patria che all’estero: membro di numerose società scientifiche, era in rapporti di amicizia o di corrispondenza con le maggiori autorità scientifiche del tempo. Un giudizio preventivo sul lavoro di un più

giovane collega costituiva pertanto una richiesta alla quale era abituato. Fu la lettura del saggio che sconvolse Darwin a un punto tale da costringerlo ad interrompere bruscamente il progetto nel bel mezzo della sua stesura. La ragione, come lo stesso Darwin scriverà in seguito nella sua Autobiografia, dipendeva dal fatto che l’articolo di Wallace «conteneva esattamente la mia medesima teoria». D’improvviso una banale cortesia si mutò in un dilemma a dir poco increscioso e imbarazzante. Per un verso, Darwin non aveva dubbi sull’importanza scientifica dell’articolo di Wallace, e pertanto non poteva esimersi dal raccomandarne la pubblicazione, come del resto fece. Per l’altro verso, la pubblicazione avrebbe conferito de facto la paternità della teoria a Wallace, ponendo Darwin nell’infelice condizione di dover rivendicare il suo primato nella scoperta delle leggi naturali che spiegano la mutazione delle specie: una teoria che egli era andato sviluppando negli ultimi 20 anni. Dopo la lettura del saggio di Malthus sulla Popolazione, avvenuta nel settembre del 1 838, Darwin aveva elaborato per suo conto gli elementi utili ad inquadrare il ruolo giocato dall’ambiente nell'evoluzione delle specie, secondo una teoria alla quale aveva dato il nome di «selezione naturale», per evocare l’analogia di funzione svolta dall’ambiente con quanto praticato dagli agricoltori e dagli allevatori, che attraverso ripetuti incroci selezionano, cioè conservano e riproducono, Per finanziare i suoi viaggi e le sue ricerche Wallace era stato costretto a vendere le sue collezioni, a tenere conferenze e scevre articoli e nonostante avesse dato alle stampe tra il 1 869 e il 1 880 tre opere importanti nel campo della zoogeografia, viveva in ristrettezze economiche.

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quelle specie più adatte ai loro scopi. Ma in tutto questo lungo arco di tempo, nonostante le ripetute insistenze dei suoi amici, tra cui il botanico John D. Hooker e lo stesso Lyell, Darwin non aveva pubblicato niente su questo argomento. Deliberatamente si era voluto astenere dallo scrivere persino il benché minimo resoconto dei risultati teorici raggiunti. Impegnato in altri lavori, trovava difficile passare da un argomento all’altro e temeva che la fretta nel comunicare la sua teoria senza il sostegno di prove adeguate potesse pregiudicare l’accoglienza presso la comunità scientifica. Solo nel 1 842 si era deciso a scrivere «a matita» un breve sommario di 35 pagine che aveva poi esteso nell'estate del 1 844 fino a un totale di 230 pagine, ricopiate «in bella copia» dal maestro di Down dietro un compenso di 2 sterline. Vi era anche una lettera da lui inviata nel settembre del 1 857 al Prof. Asa Grey di Boston nella quale delineava l’abbozzo di un suo imminente lavoro sulla selezione naturale, e che poteva servire a dimostrare come le sue idee al riguardo fossero rimaste inalterate tra il 1 839 e il 1 857. Ma sarebbe bastato questo materiale a dimostrare il suo primato nella spiegazione scientifica delle mutazioni delle specie? La questione era particolarmente ingarbugliata. Oltretutto perché si trattava di testi che non erano stati concepiti per essere pubblicati come tali, e che pertanto ad avviso dello stesso Darwin risultavano «scritti malamente», mentre il saggio di Wallace «era scritto in modo ammirevole e del tutto chiaro». Darwin sottopose la questione a Lyell e a Hooker rimettendosi interamente al loro consiglio, non senza aver dovuto prima superare la sua iniziale contrarietà derivante dal timore di essere mal giudicato da Wallace. Si decise innanzitutto di evitare ogni competizione sulla priorità e quindi di pubblicare al più presto possibile gli scritti di entrambi gli autori. Accompagnati da una lettera di Lyell e Hooker indirizzata il 30 giugno 1 858 al Segretario della Linnean Society di Londra, in cui si riassumeva l'intera vicenda, i manoscritti di Darwin, costituiti da un estratto del lavoro del 1 844 e da un estratto della lettera al Prof. Asa Grey, furono letti insieme all’articolo di Alfred Russel Wallace, nel corso della riunione del 1 ° luglio 1 858 e furono quindi

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pubblicati sul Journal of the Proceedings of Linnean Society, dell’anno 1 858, alle pagine 45-62. Nel presentare i fatti la lettera di Lyell e Hooker rimetteva in buona sostanza al giudizio della comunità scientifica ogni valutazione in merito alla priorità sulla teoria. Né Wallace né Darwin presero parte alla riunione: il primo perché si trovava ancora nelle Indie Orientali dove si sarebbe trattenuto per altri quattro anni, fino al 1 862; il secondo perché impedito dal una grave malattia di uno dei suoi figli. La presentazione congiunta dei due saggi fu seguita con scarsa attenzione dai presenti. E secondo i ricordi di Darwin, l’unica notizia che fu data dell’evento riportava il drastico commento del Prof. Haugton di Dublino: ciò che è stato presentato come nuovo è falso, e ciò che vi è di vero è vecchio. La questione della priorità fu in tal modo congelata e in seguito non diede mai luogo ad alcuna disputa. Resta comunque ben appurato il fatto che sia Darwin che Wallace, indipendentemente l'uno dall'altro, arrivarono agli stessi risultati. Nella sua Autobiografia Darwin rese merito alla «generosità e nobiltà» di Wallace e in seguito troverà modo di dimostrargli la sua riconoscenza.Venutone a conoscenza Darwin s’interessò e assieme a Thomas H. Huxley riuscì a fargli ottenere nel 1 881 una pensione annua di 200 sterline. Dopo la riunione della Linnean Society, Lyell e Hooker ammonirono severamente Darwin a pubblicare con urgenza un “estratto” del lavoro che aveva intrapreso sulla selezione naturale. Scosso dalla vicenda, Darwin finalmente comprese che non poteva più sottrarsi al loro perentorio invito. Nel mese di settembre riprese in mano il lavoro che aveva interrotto a seguito della lettera di Wallace ed estraendo da questo e dal precedente abbozzo del 1 844 quei fatti e quegli aspetti che risultavano più consoni a corroborare la sua teoria, in tredici mesi completò il manoscritto e lo consegnò alle stampe. Era il 24 novembre 1 959 quando apparve la prima edizione di quello che come ha scritto John van Wyhe, professore di storia della scienza all'Unversità di Cambridge, «sarebbe diventato uno dei libri più famosi di sempre». Stampato in 1 250 esemplari, che andarono esauriti lo stesso giorno della pubblicazione, il capolavoro di Darwin poteva finalmente vedere la luce con un titolo che per esteso suonava: On the origin of species by means of natural selection, or the preservation of favoured races in the struggle for life. London: John Murray 1 859 (Sull'origine delle specie mediante selezione naturale, o la conservazione delle razze favorite nella lotta per l'esistenza). Patrizia Floris


Papa e la ro Patty

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Francesco ock star Smith

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” Quando Benedetto XVI, spiega la cantante, “ha annunciato la sua rinuncia, ho pregato che potessimo avere un Papa di nome Francesco”. ”Pensavo – aggiunge – che se avessimo avuto un Papa che sceglieva il nome Francesco, egli avrebbe potuto indicare al mondo che è venuto per servire i poveri, per avvicinarci di più alla natura, per preoccuparsi del nostro ambiente, proprio come San Francesco”. Dal momento della fumata bianca, rivela la cantante, “per un’ora intera, ho continuato a pregare perché chiunque si fosse affacciato al balcone si chiamasse Francesco. E così è stato”. In quel momento, “ho pianto, ero tanto felice. Ho promesso che sarei venuta, sperando di incontrarlo”. Nel concerto che terrà all’Auditorium romano Parco della Musica, Patti Smith dedicherà a Papa Francesco e a Papa Luciani una canzone.


DONNA

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Cucinare Un piatto tipico sardo

La fregola sarda con le arselle Ingredienti per 4/6 persone: 1 /2 kg di fregola grossa 1 kg di cozze 1 /2 kg di vongole 20 gamberoni 1 bustina zafferano olio, aglio, prezzemolo e peperoncino quanto basta Tempo di preparazione: 1 ora circa

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Pulire e far aprire in una padella antiaderente a fuoco vivace le cozze e le vongole. In una padella a fondo alto, eseguire un soffritto di olio, aglio e peperoncino, aggiungere la fregola e ultimare la cottura a fuoco lento, aggiungendo un po’ di brodo di pesce quanto basta per evitare che la pietanza si asciughi troppo. Aggiungere lo zafferano e a metà cottura i gamberi. Lasciato trascorrere un quarto d’ora circa, aggiungere i molluschi preparati in precedenza e del prezzemolo tritato quanto basta. Impiattare e servire. 59

Marta Floris


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Porto Cervo, Costa Smeralda

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La

Sardegna

DONNA

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Le I m m a g i n i i l l u m i n a n ti d i u n a S a rd e g n a m ozza fi a to. Qu e s to i l l i n g u a g g i o vi s i vo d i u n I s ol a ch e vĂ vi s i ta ta i n tu tte l e s u e m e ra vi g l i e , s tu p i s ce e a ffa s ci n a . I l b l u d e l ci e l o e i l col ore d e l m a re s on o u n i ci i n tu tto i l m on d o. P a rti a m o d u n q u e d a l l e p i Ăš ri n om a te s p i a g g e p e r a d d e n tra rci n e l l a s e l va g g i a e m i s te ri os a S a rd e g n a .

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DONNA

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Bosa

Bosa

Lungo il fiume Temo 62

foto di Marta Floris


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L'unico centro della Sardegna navigabile con iimbarcazioni a basso pescaggio grazie alla presenza del fiume Timo

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foto di Marta Floris


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i llasimius visione dal mare

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DONNA

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foto di Marta Floris 65


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a chiesa valdese e il ministero L

femminile

Cristina una donna a predicare il culto

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ristina Arcidiacono è alla guida della chiesa Battista in Sardegna dal 2008. Nel suo ruolo di Pastora ha la responsabilità morale di sostenere spiritualmente e concretamente i fratelli e le sorelle che appartengono alla comunità . Cura i rapporti ecumenici con le altre chiese del territorio cittadino. Ogni anno, assieme alla chiesa luterana, celebra la Giornata di Preghiera Ecumenica delle Donne, un appuntamento a cui partecipano donne da tutte le nazionalità e di diverse confessioni religiose. 66


Quale è il messaggio principale delle vostra fede? La chiesa Battista è una chiesa Cristiana, dunque il messaggio è quello di Cristo che libera l'umanità dalla schiavitù di se stessa. Per noi Gesù è l'unico mediatore tra Dio e l'umanità. Questo vuol dire che grazie a Cristo possiamo vivere nella speranza e nella certezza della salvezza concessa a tutti per grazia e per amore. Possiamo ricevere questo grande e stupendo dono gratuito solo mediante la Fede, credendo alla parola di Dio e apportando un cambiamento radicale di mentalità e di vita, in cui tutti siamo liberi ma, responsabili delle nostre azioni. La parola di Dio, la Bibbia è alla base della nostra fede. In cosa consiste il battesimo dei credenti? La fede è un dono tuttavia per rispondere alla chiamata di Dio bisogna essere consapevoli. Ognuno è responsabile davanti a Dio della propria fede. Si diventa parte della chiesa quando si risponde liberamente e spontaneamente a questa chiamata. Ci si immerge nella vasca battesimale per prendere parte a una nuova rinascita in Cristo. Una scelta di vita in cui è fondamentale la preparazione biblica che continua poi per tutta la vita. Il battesimo vuole anche sottolineare la vicinanza di Cristo al mondo, la sua piena solidarietà con le nostre miserie e invita il credente e la credente a vivere pienamente amando Dio e il prossimo.

Da quando le donne possono predicare? Alla base della predicazione nelle chiese battiste c'è il riconoscimento del “Sacerdozio universale dei credenti”, che si fonda sul fatto che in Cristo abbiamo il nostro sacerdote, come è scritto nel nuovo testamento. Per questo motivo nelle chiese battiste ogni uomo o donna può predicare. La chiesa Valdese in Italia è stata la prima, tra le chiese protestanti a riconoscere il ministero femminile e la prima pastora valdese risale agli anni '60, quella battista agli anni 80. La storia narra di donne che predicavano già nel medioevo. Le scritture bibliche confermano che lo stesso Gesù ha con la sua predicazione, rotto le barriere anche sociali del suo tempo, accogliendo le donne e rivelandosi proprio ad una donna, Maria di Magdala, al momento della resurrezione. Papa Francesco in cosa si differenzia dal suo predecessore? Come Vescovo di Roma, Francesco sembra voler richiamarsi ad uno sguardo più umano e meno divinizzante del suo ruolo: sarebbe un gesto importante di cambiamento riconoscere “chiese” le confessioni cristiane diverse dalla cattolica romana, che al momento sono definite “comunità ecclesiali”: la chiesa è quell'assemblea di credenti riunita nel nome del Signore e sono certa che Dio stesso sia più grande delle singole confessioni. S:S 67


Al'estate spettando Non abbiamo ancora riposto gli ombrelli, ma l'estate arriva velocemente e la prova costume è alle porte ! E se le piu previdenti hanno già iniziato da tempo massaggi, palestra e medico estetico, qualcuna solo ora nota quel rotolino, quella macchietta e quella sporgenza nel fianco? non sembrava, ma ora è proprio insopportabile!.. Le signore più avanti negli anni e quelle reduci da diete dimagranti sono alle prese con un po' di pelle di troppo e pensano con dispiacere alle magliette senza maniche che non potranno indossare. Niente paura: per loro, come per le neo mamme, qualche trattamento con radiofrequenza e rivitalizzanti, un pò di punturine e qualche peeling e la situazione migliorerà in fretta. Potranno continuare anche d'estate a curare la pelle così da farla diventare piu liscia e compatta, uniforme e luminosa. La scienza va sempre avanti e chimica e fisica, genetica e cibernetica, offrono sempre più frecce all'arco della medicina e della chirurgia estetica. E se prima i peeling erano sconsigliati d'estate, nuovi prodotti sono ora disponibili per chi non

vuole interrompere la cura di una pelle acneica, per esempio, e giusto le irriducibili appassionate di tintarella estrema devono rinunciare, col solleone, alle sclerosanti . Trattamenti tonificanti e rivitalizzanti possono essere proseguiti tutta l'estate. E per coloro per cui l'estate significa ancor di più un cercare affannoso dell' ultimo antitraspirante? Meno male che c’è il botulino e per 7- 8 mesi potranno dimenticare abiti macchiati, mani sudate, insomma quell'imbarazzante iperidrosi...

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Estate per molte significa ferie. E quale miglior periodo dell'anno per fare finalmente quell'intervento chirurgico da tanto sospirato? La ripresa sara' più tranquilla senza il pensiero del lavoro e alla ripresa autunnale saranno ormai invisibili i segni del bisturi. Continuando però la vacanza al mare o in montagna. Si, perchè sarà sufficiente proteggere le cicatrici con un pò di filtro solare o stando qualche giorno all' ombra di un ombrellone o di un cappello, aspettando di sgonfiarsi del tutto con un pò di coccole che ci offre la medicina estetica, potranno fare più


Un maggior benessere si puo' ottenere con qualche piccolo cambiamento nella vita di tutti i giorni, sulla guida di esami poco invasivi come un mineralogramma (ottenuto dallo studio dei capelli ). E chi potra piu fermarle queste donne energiche e sicure di sè, conscie della loro unicità e forza? Piacendosi e sorridendo andranno incontro al futuro e a tutto ciò che di bello e nuovo porta con sè. I segni del tempo? C'è il medico estetico per quelli. Complice e disponibile, d'estate come tutto il resto dell'anno, a venire incontro alle esigenze di tutte. Originali e diverse, come tutte noi. E che bene sa quanto psiche e corpo siano uniti, quanta forza ci sia nel prendersi cura di sè e della propria bellezzza. E allora non faranno paura quegli specchi dei camerini di prova ( ma li scelgono apposta?) e che la prova costume cominci! Buona estate, il vostro medico chirurgo estetico è con voi!

attenzione magari ad una dieta fresca o ad un pò di attivita fisica leggera. Insomma dedicarsi di più a sè stesse e al proprio benessere con la medicina funzionale. Il tutto migliorerà e accelererà la cicatrizzazione.

Chirurgia e medicina. Sempre più sfumato il limite fra loro e sempre piu l'una al servizio dell 'altra. Sempre meno bisturi e più utilizzo di materiale "proprio". Lipofilling, cellule staminali, gel rivitalizzanti con le nostre piastrin (PRP). Fili elastici che sostituiscono lifting. Il proprio grasso a sostituire le protesi, daranno risultati più naturali e in minor tempo. Certo, per i difetti minori. Talvolta è indispensabile effettuare i classici interventi, ed anche lì, endoscopia e materiali sempre piu sofisticati fanno si che i segni residui siano piu piccoli e la ripresa piu veloce. E cosi potranno indossare abiti e costumi che prima non sembravano adatti, Lo specchio rimanderà finalmente l'immagine di una silhouette che piace.

Dottoressa Anna Mereu 69

specialista in chirurgia plastica e chirurgia generale


DONNA

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DAnna ottoressa Mereu

Specialista in chirurgia plastica e chirurgia generale 70


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Sei la nostra stella

Madre della vita, gli angeli cantano le tue lodi, il cielo brilla delle tue virtù, la terra fiorisce d'amore per il tuo cuore immacolato, noi uomini, peccatori, bisognosi della tua misericordia, ti cerchiamo e invochiamo la tua dolce protezione. Madre della salvezza, riempici della tua santità.

Madre della vita, madre della salvezza, sei apparsa al'orizzonte dell'umanità dispersa in questa valle di buoi; sei entrata nei cuori sommersi dalla palude dei nostri egoismi; sei la mamma tenera che ci prende per mano e ci libera dalle paure.

Madre della vita, una gioia immensa riempie i nostri giorni; tu vieni a noi con dolcezza, ci inondi del tuo amore, ci stringi al tuo cuore; una pace senza fine segna la monotonia del tempo; tu sei la nostra vita, in te ogni certezza, tu sei la nostra salvezza.

Madre della vita, sei venuta a sorriderci con la luce del tuo candore, con la dolcezza del tuo amore, sei venuta a liberarci con la tenerezza infinita del tuo cuore di mamma; sei venuta ad illuminarci col dono immenso del tuo figlio divino fatto uomo per noi.

Madre della vita, il cuore si apre al canto; sei venuta per noi: Grazie! Ci hai mostrato il volto di Dio, ti sei presa cura di noi, ci hai liberato dal male: Grazie! Madre dolcissima, hai aperto il cielo dell'amore, abbiamo trovato la "vita vera", ci hai donato il sorriso di Dio. Sei la nostra salvezza.

Madre della vita, nel cielo azzurro dell'infinito è sorta una stella più luminosa del sole, dolce, tenera, umile: è la stella del cammino è la stella della vita è la stella dell'amore è la stella dell'eternità. Madre della salvezza, sei la nostra stella. 72

Madre dell'amore, Regina della famiglia, una gioia incontenibile riempie i nostri cuori: un desiderio struggente ci ha portati davanti a te, ai tuoi piedi immacolati; abbiamo bisogno di te, abbiamo bisogno del tuo aiuto per sentirci forti. Abbiamo bisogno del tuo amore.


Madre dell'amore, Regina della famiglia, siamo qui, davanti all'altare: tu ci hai sorriso dolcemente e noi siamo corsi a te. Quanti tormenti! Quanti giorni bui! Tu hai dissipato tutto, hai riportato la luce, ci hai indicato la strada. Madre,rimani con noi.

Madre dell'amore, Regina della famiglia, i giorni fuggono, niente ci fa paura, non siamo più soli: tu sei accanto a noi, tu ci accompagni sempre nella gioia e nel dolore, nel buio e nella luce. Nelle tempeste della vita tu sei la salvezza.

Madre dell'amore, Regina della famiglia, quanta dolcezza! I giorni sono carichi d'amore, ogni passo è dono, ogni respiro è pieno dell'amore eterno. Madre, la tua presenza ha portato la pace, ha profumato la casa. Madre, rimani con noi.

Madre dell'amore, Regina della famiglia, ancora grazie! Siamo i tuoi figli Tu sei la mamma, siamo deboli e lo sai Tu sei il nostro conforto. Madre, prendici per mano e ci sentiremo sicuri. Madre, sorridici sempre e incontreremo Gesù.

Madre dell'amore, Regina della famiglia, grazie perchè ci ami, grazie per la fiducia, grazie per la gioia. Madre, siamo poveri, ti offriamo le miserie ti doniamo il nostro nulla. Madre, sei tu la ricchezza dei nostri cuori, sei la nostra mamma.

Padre Stefano Mascia

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Un mondo di tradizione e innovazione S'Offelleria, la pasticceria di Luca Zorco a Vallermosa rievoca emozioni del passato. Qui il profumo del dolce antico richiama sapori unici e genuini, avvolgenti e caratteristici della storia gastronomica sarda. Ogni creazione ha un forte legame con il territorio. Tutti gli ingredienti sono di primissima qualità. Nel suo negozio aperto dal 2002, Luca accoglie i suoi clienti con professionalità e gentilezza. Ogni dettaglio è curato nei minimi particolari e i prodotti tradizionali si arricchiscono di innovazione e creatività. Impegno, amore per la propria terra, tenacia e intraprendenza sono elementi indispensabili. Luca prepara tutti i dolci tipici sardi tra cui il suo punto di forza sono i morettus, un dolce tramandato dalla sua famiglia e rivisitato da Luca, e le pardule fatte secondo una antica ricetta. La sua maggiore creatività la esprime nella realizzazione delle torte, ognuna è unica e rappresenta le emozioni, i desideri e le differenti personalità di ogni cliente. Luca vive e opera a Vallermosa, suo paese natale che vuole valorizzare e far conoscere magari anche oltre i confini regionali.

Di Luca Zorco

Vallermosa, via Salvo D'Acquisto, 4 Tel:340/3776947 - 347/0658423


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