RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°34 * FEBBRAIO 2022 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
Una sezione molto convincente, epifanica, è La porta semichiusa, dove incontriamo L'Aquila, Calcinaia, Vagliagli, Norcia, Querceto e, in due versi, Lilo, il falegname che "ti stringe con mani ruvide". Siamo di fronte, come dice Giovanni Bonacci nella sua introduzione, a "un evidente atto d'amore nei confronti della parola poetica e di ciò che di essa resiste, nonostante tutto, nel tempo". E non possiamo non concordare anche con il compianto Gabriele Galloni, che parla di "voce fuori dal coro", di libro "anomalo" e "bruciante" che trova il suo momentaneo punto di equilibrio nello haiku (nella sezione Archeologica. Oltre lo specchio). Per il poeta, si sa, è sempre in agguato "l'abisso di un foglio", e la sfida delle "parole farsi sabbia, / farsi soglia/ tra le mani"; la poesia però, alla fine, viene alla luce e riesce a restituire l'insopprimibile rumore di fondo della vita - "L'infinito / ronzio delle
braci, / di tutto quello che sempre e da sempre vive sotto...".
Arlecchini di stracci, pulcinella di nuvole e sangue. Siamo luoghi, inesplorati e già visti. Amori e passioni. Ritratti in bianco e nero, voci in processione; di professione "facciamo versi", forse per ricordare agli altri, ma soprattutto a noi stessi, davvero chi siamo.
Errando nell’immaginazione: L’atto creativo in Baudelaire di Silvia Peronaci Recensione di ANTONIETTA FLORIO165 Non vi è alcun metodo più sicuro per evadere dal mondo che seguendo l’arte, e nessun metodo più sicuro di unirsi al mondo che tramite l’arte. (J. W. GOETHE)
Il «poète maudit», il poeta dello Spleen e Idéal, l’autore di Fleurs du mal, il precursore della modernità: tutto questo è Charles Baudelaire. Ma non è solo questo. Come evidenzia Silvia Peronaci nell’essai philosophique intitolato L’atto creativo in Baudelaire, edito dalla casa editrice Solfanelli nel 2020, nell’individuo-Baudelaire si cela un’ulteriore polarizzazione tra «esistenza costruita, perfetta ma impersonale, ed esistenza vissuta, imperfetta ma personale». Tale approccio ermeneutico stabilisce una liaison tra l’arte e la fenomenologia, entro i confini della quale si evince quanto l’espediente artistico sia uno strumento di studio, ricerca e comprensione della realtà, in modo da fare di essa il proprio “habitat” poetico. Detto ANTONIETTA FLORIO (Foggia, 1993) si è laureata in Lingue all’università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. È autrice del saggio filosofico La gnoseologia di Marsilio Ficino. Conoscere attraverso la creatività dell’«imaginatio-phantasia» (2021). Per «Bérénice», rivista semestrale di studi comparati e ricerche sulle avanguardie, ha pubblicato «La Mail Art tra Futurismo e Inismo» di Eugenio Giannì. 165
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