Revolution Magazine N°6

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FLORIANA MESSINA Io ed Elisabetta Canalis? Giocatrici ... non pedine! MAKE UP Lezioni di trucco Intervista Incrociata

GOSSIP Sonia Colabelli: Il matrimonio non è solo un affare di cuore

INTERVISTA INCROCIATA EVENTI KAMASUTRA SPETTEGULESSS EDITORIALE I CONSIGLI DELL’ESPERTO TANTO ALTRO ...

MARZO 2011 N° 6 - I QUINDICINALE

SIMONA UCCHEDDU Stilista, modellista sarta e Modella di me stessa

CURIOSITA’ Krav Maga: la tecnica di combattimento Israeliana MUSICA - F. ROMANO La mia musica nasce con me “JUNE 1974” SPORT - CALCIO NOCERINA: dopo 32 anni, di nuovo in SERIE B TESTIMONIANZE Il Crack Alvi continua a fa parlare di se! Da accertare altri 100 milioni di debiti SESSO E’ pericoloso avere rapporti nell’ultimo mese di gravidanza?


REVOLUTION DIRETTORE RESPONSABILE BARBARA BASSO GRAPHIC & ART DIRECTOR Santina Barba HANNO COLLABORATO Roberta Basso, Santina Barba Giorgia Scarpa, Paola Rapari Fabio Rigoni, Francesco Bacco Kevin Miller SI RINGRAZIANO Simona Uccheddu, Francesco Romano, Almalisa Gerosi, Floriana Messina, Jennyfer Di Benedetto, Giovanni Esposito, Tiziano Toma, Cristina Schiavoni, Evelyn Ampon PER COLLABORARE Per inviare un articolo o altri contenuti staff@revolutionmag.eu

REVOLUTION Eâ€&#x; ANCHE SU FACEBOOK AL LINK http://www.facebook.com/pages/Revolution-Magazine/153050448076349 SITE : www.revolutionmag.eu I NUMERI SONO SFOGLIABILI ONLINE


N. 6 - I QUINDICINALE MARZO 2011

In questo numero... FLORIANA MESSINA IO E LA CANALIS? GIOCATRICI ... NON PEDINE!

35 FOCUS ON 6. Simona Uccheddu : Modella di me stessa GOSSIP PEOPLE 12. Il matrimonio non è solo un affare di cuore! 13. Volevo dirti che … 14. F. Messina: Revolutionary girl MODA 18. Lo stile di J. Di Benedetto 23. “Le farfalle in volo” di Evelyn Ampon 29. Accessori: di Almalisa 32. T. Toma: L’opera d’arte nasce dalla fusione tra fantasia e realtà TESTIMONIANZE 40. Il crack Alvi continua a far parlare di se. Altri 100 Milioni di debiti EDITORIALE 42. I nuovi mostri ESPERTO 43. Essere circoncisi influisce sulla prestazione sessuale

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r e v o C

Photo di Tiziano Ornaghi Model Simona Uccheddu REVOLUTION è una rivoluzionaria rivista online. Del tutto assimilabile, nella struttura, alle altre che abitano il web, ma che si dissocia, da queste, nei contenuti. Sceglie, di fatto, di seppellire il concetto di "VIP" lasciando che siano le altre a curarne la propaganda. Esalta e da voce alle opinioni della "gente comune” PUBBLICITA‟ & CONTATTI staff@revolutionmag.eu


Indice HOW-TO 27. Come preparare una maschera di bellezza a base di avocado VIAGGI 45. Qual è il colore dei tuoi viaggi

LEZIONI DI TRUCCO

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BELLEZZA & SALUTE 47. Lezioni di trucco - Intervista incrociata 48. I segreti per un buon make up di M.Loiodice E C. Schiavoni (50) SPETTEGULESSS 52. Non solo Vip: I miracoli di Photoshop MUSICA 54. F. Romano: la musica nasce con me “JUNE 1974” CALCIO 58. I pronostici di Fabio Rigoni 59. Nocerina: Dopo 32 anni, di nuovo in serie B SESSO 60. E’ pericoloso avere rapporti nell’ultimo mese di gravidanza? EVENTI 62. Gli eventi più interessanti selezionati da RM SVAGO 64. Cinema - RM Consiglia 65. Krav Maga: la tecnica di combattimento Israeliana 66. KAMASUTRA Rivoluzionario

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MODA

& a t r a s , a t s i l l e d a o s s m e t , s a t e s i m l i i t d S a l l e mod


FOCUS ON SIMONA UCCHEDDU Intervista a cura di Santina Barba

Un fiume in piena quando si parla di moda con Simona. C‟è energia, passione, fermento e innumerevoli idee in cantiere. Accade spesso in redazione di attribuire dei simpatici nomignoli agli intervistati … lei era “L‟inarrestabile” per noi! Ricordo di esserne rimasta colpita e di averla segnalata alla redazione, quando lessi nel suo profilo di facebook, alla voce “info”: stilista, modellista, sarta. E‟ il caso di dirlo: la personificazione del celeberrimo proverbio “impara l‟arte e mettila da parte”, e aggiungerei che i risultati saranno entusiasmanti … come nel suo caso. Oggi Simona ci presenterà in anteprima, la sua nuova mini collezione e per noi di Revolution, si lascia immortalare avvolta dai preziosissimi tessuti dei suoi abiti, dedicandoci la copertina. Con la preziosissima collaborazione di Tiziano

Ornaghi photographer ornaghitiziano@tiscali.it www.modelshoot.net/ user/tiziano che ringraziamo vivamente.

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Interview

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incorre spesso, da profani in materia, nell'errore di parlare di stilista anche quando si è di fronte ad un modellista: ti va di spiegarci qual è la sostanziale differenza? Sicuro. Effettivamente la figura del modellista spesso viene confusa con quella dello stilista, anzi spesso non si sa neanche che esiste come figura professionale. Mi è capitato più di una volta che nel momento in cui dicevo di essere una modellista, mi replicassero : ahhh stilista!! La causa di tale ignoranza è dovuta sicuramente al fatto che a livello di immagine nel mondo della moda viene sempre pubblicizzata la figura dello stilista. Il modellista si può considerare come l‟ INGENERE della moda. Un capo di abbigliamento non avrebbe possibilità di essere confezionato se egli non progettasse l‟ abito con una serie di calcoli geometrici e matematici senza i quali, un abito rimarrebbe solo un bel figurino disegnato su carta o una bella pezza di stoffa! Ricapitolando lo stilista crea il figurino (diciamo che cura la parte creativa), dopo di che lo passa al modellista che lo trasforma in progetto, dandogli vestibilità, forma e

volumi, necessari affinchè l‟ abito sia indossabile. Solo dopo il tutto passa ai confezionisti che lo assemblano seguendo le indicazioni riportate dal modellista sul progetto, il famoso CARTAMODELLO..!! La figura del modellista ovviamente oltre a saper realizzare un progetto deve anche essere a conoscenza di tutto quello che concerne i tessuti ,la loro resa il calo una volta fatto il lavaggio il modo in cui rendono a seconda del taglio che li si dà .. ma non vorrei addentrarmi troppo nel tecnica e concludo dicendo che il nostro lavoro, anche se meno sotto la luce dei riflettori, è determinante in una azienda di moda.

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R: Ciò detto. Nelle moderne aziende di moda si fa spesso ricorso a software per la realizzazione dei modelli ma quando lavora in realtà artigianali, i suoi strumenti sono ancora carta velina, matita e forbici. Come organizzi il tuo lavoro da modellista? Oggi come oggi il sistema CAD (detto a video), per la realizzazione dei modelli è diventato indispensabile in quanto nettamente più veloce di quello tradizionale (detto a tavolo). Un po‟ come succede per gli ingeneri edili nella progettazione di una casa. Ovviamente ci sono dei capi che non possono essere realizzati a video ma necessitano ancora della mano del modellista, della velina, della matita e della squadra, sia in realtà artigianali sia di larga produzione. Io personalmente mi sono ritrovata dopo quasi 20 anni di lavoro a tavolo a dover imparare anche il sistema a video che non amo particolarmente ma è un trauma iniziale subito da tutti i modellisti della, diciamo, vecchia guardia. Personalmente io continuo a lavorare a tavolo ,visto e considerato che ho scelto di fare la modellistica più strutturata e artigianale occupandomi della progettazione dei capi di stilisti emergenti che deve essere a tavolo. Questo perchè spesso i capi che mi si chiede di fare sono tendenzialmente da passerella e quindi da progettare, sdifettare, e adattare alla modella che li indosserà.

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R: Ma non solo modellista, anche stilista. Che rilievo hanno le idee nel tuo lavoro? E si lo ammetto son o anche stilista …. anzi nasco come stilista nel vero senso della parola. Ho iniziato a disegnare abiti prima ancora che imparassi a leggere e avendo una madre modellista e sarta, ho imparato prestissimo anche a cucire. Di lì scelsi di frequentare il liceo artistico nella prospettiva di iscrivermi poi all‟ accademia di belle arti (indirizzo moda) e laurearmi come stilista ... per una serie di eventi mi sono ritrovata a Roma a frequentare la mia prima Accademia di moda come stilista dove si facevano anche lezioni di modellistica. Alla fine, forse anche per il fatto di avere una madre modellista, ho scelto di cambiare corso di studi e dedicarmi alla modellistica indirizzando i miei studi verso il sogno futuro di aprire un mio Atelier che mi permettesse di curare in prima persona l‟intero processo creativo (dal figurino al confezionamento). Ho coronato il mio sogno nel 2004 aprendo il mio negozio. Le idee la creatività sono alla base di questo lavoro e soprattutto la passione senza della quale è praticamente impossibile andare avanti in questo mestiere … mi piace definirlo mestiere e non lavoro ci tengo a precisarlo. R: Determinazione, femminilità e austerità, sembrano caratterizzare la mini collezione che ci presenti oggi: puoi dirci altro?


Sono il frutto della mia personalità. Come in tutti i percorsi creativi negli anni si cambia tendenza, stile, modo di vivere e affrontare le cose ...i miei abiti rispecchiano il mio stato d animo e la mia condizione attuale. Sicuramente la determinazione fa parte del mio carattere da sempre (da buona sarda) ,la femminilità è un qualcosa che si sviluppa con gli anni e io avendone già 41 ho ovviamente un concetto della femminilità differente di come potevo averlo a 20 anni ... infatti questa mini collezione è una rivisitazione degli anni 40 in chiave moderna, periodo storico che amo moltissimo dal punto di vista della moda dove le linee degli abiti erano aggraziate ma anche severe per dare l‟ idea del “carattere” e della sua femminilità senza bisogno di scoprire tanto. R: Il valore aggiunto di Ereux e il concetto di "versatilità" per Simona Uccheddu. Il valore aggiunto stà proprio nel dare personalità ad ogni capo cercando di interpretare quelle che sono le esigenze reali delle donne e di chi indossa i miei abiti. La versatilità stà nel saper adeguare la propria creatività ed esperienza a quello che poi sono anche le esigenze delle persone. Lo stilista dovrebbe interpretare la donna nei suoi percorsi di vita, nelle sue esigenze anche quotidiane e non dettare uno stile senza tener conto di cosa le donne abbiamo realmente bisogno … il risultato è una marea di donne che si vestono senza sapere neanche perché si stanno

mettendo un determinato capo. E qui vi

rimando alla domanda successiva….

R: In una nostra conversazione, mi hai detto e cito testualmente: "Più che un abito cerco di creare un look". Cosa intendi con questa espressione? … quando dico che creo un look intendo proprio questo (in riferimento alla domanda precedente) : cerco di capire quali sono i bisogni e come un abito potrebbe aiutare a far fronte a questi bisogni , spesso con le miei clienti instauro un rapporto di amicizia proprio per capire di cosa necessitano e creare un qualcosa per loro che sicuramente non rimarrà nell‟ armadio ma che potranno sfruttare al meglio. Un abito deve avere un‟ “anima” in simbiosi con quella di chi lo indossa … il nostro è anche un mestiere di profonda conoscenza del sociale fondamentale se si vuol rendere le persone felici di indossare un abito. Posso dire che la soddisfazione più grande è quando sento chi ha un mio abito a distanza di anni dirmi: Sai Simo quell‟ abito che mi hai fatto lo indosso ancora mi stà sempre bene …!! Ecco mi piace che si “affezionino” a quello che creo per loro . Questo vuol dire creare un look .. R: Ritornando alla tua collezione: dove esporrai gli abiti? Ho due progetti in attivo ma ancora attendo conferma. Non posso dire altro .. R: Qual è stato l'impulso che ha dato vita al processo creativo?

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L impulso che dà vita alla creatività è tutto quello che mi circonda ,quello che stò vivendo oggi come oggi. L‟ ispirazione arriva così improvvisamente. Ci sono dei periodi in cui hai il vuoto totale in quanto sei in fase di ricostruzione e periodi fertili dove magari disegni e crei di continuo. Ciò detto, mi riferisco anche alla modellistica visto che al contrario di quello che si può pensare non è solo un mestiere di freddi calcoli. C‟è anche la parte creativa nel costruire nuove linee , nuovi volumi .anzi spesso è durante lo studio di nuove forme modellistiche che mi ispiro e creo poi il figurino di un abito . R: Simona, mi addentro nel tuo lavoro da modellista con una domanda tecnica. Il ciclo operativo consta di diverse fasi tra cui quella concernente lo "sviluppo delle taglie". Mi sono sempre chiesta: "cosa prevede questa particolare fase e cosa si intende per sviluppo personalizzato"? Ahia mi fai una domanda da un milione di dollari …!! Cercherò di rispondere in modo semplice e comprensibile ai non adetti ai lavori. Allora, lo sviluppo taglie prevede una tabella antropometrica di riferimento dalla quale si costruiscono i modelli (in poche parole le misure reali delle persone un esempio: una tg 42 avrà il torace-petto 86-88 il fianco 94-96 la vita 64-66). Con queste misure si stabilisce una taglia che poi verrà “sviluppata” nelle successive taglie.

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Posto questo, il problema delle aziende oggi è quello di riadattare le tabelle antropometriche in quanto la figura umana giustamente negli anni subisce dei mutamenti: quella che 20 anni fa era una tg 42 ora è una tg 44-46 perché ad esempio è aumentato il benessere e di conseguenza anche le forme. Da notare quanto l‟obesità ha preso piede. Pertanto, le aziende si ritrovano con l‟ esigenza di dover cambiare i punti di riferimento tenendo conto che l‟ immaginario collettivo vuole che una donna che prima indossava una 42 (quindi magra), vesti ancora la stessa taglia. Gioca un ruolo fondamentale l‟importanza dell‟estetica diffusasi in questo decennio. A tal punto l‟azienda cosa fa? Finge che un capo sia 42 mentre in realtà è una 44-46 per i modellisti che lo andranno a “trasformare”. Aggiungo che il successo di una linea di abbigliamento è dettato soprattutto dalla buona vestibilità del capo che più si avvicina a quelle che sono le misure della maggior parte popolazione più viene venduto ovviamente. Credo sia capitato a tutti di comprare un capo che và bene come larghezza ma magari è troppo lungo oppure al contrario è giusto di lunghezza ma stretto. Ecco quello dipende dallo sviluppo taglie che fa il modellista! Se è vero che con il cad bastano due click per farlo, è anche vero che i valori giusti li deve inserire il modellista che spesso in quanto giovane e di poca


esperienza, o con delle tabelle sbagliate, non tiene conto che il capo si sviluppa in larghezza più che in lunghezza e perché chi ingrassa non si allunga. Comunque sia dà la possibilità alle sarte che fanno riparazioni, di continuare a lavorare e se vogliamo questo è il lato positivo. R: Ultima domanda. C'è un link o un indirizzo di posta dove raggiungerti per qualsiasi domanda? Sto creando un nuovo sito in un portale dedicato ai modellisti che presto sarà on line. Per il momento ho come punto di riferimento il mio facebook ht tp://w w w.facebook.com/ SimyEreuxStilist


Gossip People Il matrimonio non è un affare solo di cuore! Di Giorgia Scarpa

Loro lo programmarono … Lui era innamorato di lei ... Lei, per il danaro di lui, accettò compiaciuta!

“Questo matrimonio non s‟ha da fare” - chi non ricorda questa celeberrima espressione che apre il dramma vissuto dai promessi sposi? Il lettore dispiaciuto, esclamava: “poveri ragazzi, non possono vivere serenamente il loro amore per colpa di Don Rodrigo!”. E‟ il caso di dirlo … Nella storia che andrò a raccontarvi fra poco, tornava proprio utile un “Don Rodrigo” che impedisse le nozze. A raccontarla è lei, Sonia Colabelli. Apre la sua e-mail con: “il matrimonio non è un affare solo di cuore oggigiorno”. Poi un fiume di parole, talvolta incomprensibili, ma per tal motivo, vere! A tratti si rimproverava, altri sembrava volesse domandarci se poi “aveva tutti i torti”. Alternava rabbia, delusione, rimpianti, tali da riuscirli a trasmettere. “Ero una ragazza semplice e con pochi € in tasca. Lavoravo in una mensa scolastica. Lui invece, era medico e stranamente invaghito di me. Mia madre ad ogni litigio mi gridava che ero una stupida sognatrice, che cercavo il principe azzurro … che non esisteva!” Furono proprio i rimproveri della madre, che semplicemente non controllava la sua rabbia, e le delusioni passate, a mettere Sonia nella condizione di credere che tutto sommato, aveva ragione quella anziana donna che per credere all‟amore, era rimasta sola con il suo misero lavoro di collaboratrice domestica. Trascorsero solo 14 mesi e il matrimonio ci celebrò. “Gli volevo bene e gliene voglio ancora. Forse mi ha salvata con la separazione, o forse no! E non so il perché, sento male dentro quando penso alle attenzioni che solo lui sapeva darmi … mi convinco che forse era tale il desiderio di essere amata come nelle favole, da credere di averlo “ Chiude così la sua storia che lei stessa definisce “Gossip”. Eh si, perché Sonia sostiene che un lieto fine c‟è in questa storia: “Lui è rimasto accanto a me come amico. Era davvero innamorato … Allora, MAMMA lo vedi che il principe azzurro esiste?”

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A mia madre - Sonia


Music People Ti dedico una canzone Volevo dirti che ... Dammi solo un minuto - G. DIVERSI ... Non so di chi dei due possa esser la colpa non m'importa adesso ascolta ciò che conta è non bagnare con le lacrime una fiamma morta che si è gia spenta potremo piangere domani senza che l'altro ci senta e attenta questo non vuol dire che sia solo tu a soffrire ma penso che star male adesso non possa servire per poterci riunire non è che voglia fuggire ma preferisco non mentire è tardi per capire perché ad un tratto è arrivato il maledetto freddo che col suo ghiaccio ha coperto ciò che abbiamo fatto e detto e nel suo viaggio si è portato il nostro caldo con te vivevo un sogno ma ora sono sveglio.

MESSAGGIO Era la nostra canzone una volta, la colonna sonora del nostro amore. Stavano dando questa canzone quando ti vidi per la prima volta. Oggi te la dedico con profonda tristezza. Non avrei mai pensato di dedicarti proprio queste parole.. Io ho mille difetti. Sono distratto, sfuggente, stronzo e strafottente ma ti amavo e ti amo. Vederti andare via con lui mi ha logorato l‟animo per mesi e sono ancora qui a provare dolore a solo pensiero di saperti nel suo letto. Forse lo meritavo ma se potessi tornare indietro, ti darei tutto l‟amore che provo.. Dove sei finita? Vorrei avere tue notizie. Se leggi queste parole sono certo capirai chi sono...BIMBA TI AMO

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Revolutionary Girl - a cura di Giorgia Scarpa Una mora tutto pepe e curve mozzafiato a vestire i panni della revolutionary girl per questo numero. Modella, inviata televisiva per le reti sky, speaker radiofonica nel programma "a qualcuno piace presto", conduttrice della rubrica "sexy oroscopo", vera e propria icona di bellezza e cultura per le teenager che la seguono ‌... Floriana Messina ci racconta le sue esperienze professionali e riconosce che nello spettacolo, vince chi gioca dâ€&#x;astuzia e non si lascia muovere come una pedina.

Io ed Elisabetta Canalis? Giocatrici e non pedine! Credo che nella vita il talento e la fortuna siano due componenti essenziali ma non bisogna esser travolti dalla naturalitĂ degli eventi ... bisogna esser giocatori e non pedine e sfruttare e captare le occasioni giuste ed Elisabetta credo in questo abbia tanto da insegnare.

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R. Modella, inviata televisiva per le reti sky,speaker radiofonica su una rete nazionale ovvero M2o, prestando la voce per delle gag all'interno del programma "a qualcuno piace presto", conduttrice della rubrica "sexy oroscopo", vera e propria icona di bellezza e cultura per le teenager che ti seguono. Oggi per noi di revolution, incarni perfettamente la nostra revolutionary girl. Quanto hai faticato per far si che gli altri vedessero di te non solo la bellezza ma anche l'intelligenza? F.M. Credo che per me sia una continua lotta per cui vale la pena battersi ogni giorno soprattutto se oltre ad un impatto fisico prorompente si hanno tante altre caratteristiche che a volte potrebbero distogliere l'attenzione e canalizzarla solo su una questione fisica ma devo dire che con il tempo ho iniziato a provarci anche gusto in questa, se cosi vogliamo definirla, impresa. Mi piace stupire e vedere la faccia delle persone che incantate davanti ad un decoltè naturale rimane ancora di più basita quando dalla mia bocca escono aforismi di Oscar Wilde, Nietzsche, Ovidio e altri classici. Studio Giurisprudenza sono iscritta al terzo anno e amo leggere sin da quando ero bambina tanto da avere all'età di otto anni già in mano ''Sogno di una notte di mezza estate'' di William Shakespeare per poi leggere 'Amleto' affascinata dalla figura femminile di Ofelia tanto da leggere ad alta voce i suoi monologhi per emularla. Detesto le persone superficiali che si soffermano sul lato estetico ma il mio intento è proprio quello di dimostrare che 'oltre le gambe c'è di più' costituendo cosi per me un continuo dover dimostrare e fare sfoggio della mia cultura. Le persone che mi hanno conosciuta e con la quale sono cresciuta artisticamente una volta conosciutami hanno creduto in me e sulle mie potenzialità dandomi cosi fiducia e un'opportunità per dimostrare quanto valgo. R. Per un'esposizione esauriente: quali sono le tue esperienze in campo artistico? F.M. Ho studiato recitazione per alcuni anni facendo spettacoli teatrali e per poi lavorare come speaker radiofonica per reti locali sul Lazio.Ho lavorato come fotomodella per servizi glamour che sono stati venduti all'estero per poi aver avuto l'opportunità di esser immortalata da fotografi importanti come Armando Cattarinich conosciuto anche all'estero per le sue qualità artistiche e per esser fotografo ufficiale della Cotton Club e ad altri marchi importanti. Ho lavorato poi come inviata televisiva per reti sky come roma1 con il nipote del regista Claudio Fragasso per il programma Stress di Notte per Enzo Pellegrino e come opinionista televisiva nel programma sky Twelve Girl per la Ducci Enterprise.Adesso lavoro come speaker radiofonica nel programma A qualcuno piace presto su rete nazionale M2o.


R. Secondo la tua esperienza, quante e quali difficoltà si incontrano per entrare ed im

settore della moda e dello spettacolo? F.M. Le difficoltà sono tante soprattutto perchè ormai è un mondo talmente inflaziona soggetti ad un riciclo continuo soprattutto se l'unica carta che si possiede sia quella de co. Credo che non sia tanto importante arrivare per poi ricevere una popolarità di b che magari programmi come Uomini&Donne possono dare ma credo sia importante a sciare il segno sapendo, ovviamente, saper far qualcosa e per saper far qualcosa occo gavetta dopo varie esperienze anche per reti minori ma che al tempo stesso danno l' di avere una crescita lavorativa ed un miglioramento in campo artistico. R. Se dovessi dare un consiglio a coloro che vogliono addentrasi in questo mondo? F.M. Il mio consiglio è quello di studiare e di non puntare solo ed esclusivamente sul la R. Spesso sotto i riflettori di pettegolezzi giornalistici. Senza scendere nei particolari a non voglia condividerli con i nostri lettori: quali sono i pro e i contro a salvaguardia d ne? F.M. Credo sia importante capire certi ingranaggi e salvaguardare sempre se stessi perchè ci sono tante persone che fanno di tutto per avere una possibile nemica in men tutto perchè siamo in un paese che pur di fare gossip e audience è pronto ad infanga me. R. Cosa pensi della chirurgia estetica? F.M. Non sono contraria alla chirurgia estetica ma sono contraria ad un accanime continua ricerca della perfezione. Sono favorevole a ritocchini purchè non vadano a c proprie particolarità a volte ancora più caratteristiche e ricercate rispetto a visi finti e come ha fatto Carla Bruni che insoddisfatta di se stessa ha creato di sè un immagine c no Woody Allen ha voluto più nel suo film. R. Il tuo uomo ideale quali requisiti deve possedere? F.M. Il mio uomo ideale deve esser soprattutto intelligente, passionale ma non scontat le. Amo chi sa sorprendermi giorno per giorno, chi è galante e raffinato per poi darm e farmi sentire importante. Mi piacciono gli uomini che mi viziano perchè fondamental una viziata sia d'amore che materiale. R. Attualmente sei impegnata? F.M. Attualmente sono impegnata ma non dico chi.. :-)

R. "Emancipazione" per Floriana? F.M. Emancipazione per me significa dimostrare giorno per giorno che le donne non

oggetto sessuale ma esseri straordinari capaci di saper far tutto e componenti essenzia miglia per il lavoro e per la società.

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ato da esser el lato estetibreve durata arrivare e laorre tanta 'opportunitĂ

ato estetico. a meno che dell'immagi-

i soprattutto no e sopratare il tuo no-

ento ed una cambiare le ed innaturali che nemme-

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Moda Stlyle di Jennyfer Di Benedetto

La sua cresci ta

I t c z N l c t c Sempre nel 2009 me da bagno uffic lezza MISS DEL GA partecipa come sp sua crescita, mentre seconda collezion anni 80â€&#x;. Sono pro particolari a fare d lezione dal sapore scuri e decisi, com questa giovane stili

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Ha soli 23 anni ma il coraggio di un adulto, Jennyfer Di Benedetto una giovane stilista nata in Sicilia nel 1987. Scopre la sua passione per la moda proprio in questa calda terra dove passa la sua infanzia tra le Barbiè che le facevano da modelle e quei tessuti rubati quasi di nascosto alla mamma, è così che Jennyfer dava vita alla sua creatività. All‟età di soli 12 anni si trasferisce a Treviso, dove intraprende gli studi presso un istituto tecnico, diplomandosi nell‟anno scolastico 2006/07 come Modellista e Tecnico della Moda. Terminati gli studi accetta alcune proposte di lavoro in alcune aziende di abbigliamento, ma dopo aver capito di non poter sviluppare al meglio la sua creatività, decide che il suo tempo libero doveva dedicarlo alla progettazione e realizzazione di capi che portavano il suo nome. Il suo obbiettivo era quello di creare un prodotto interamente artigianale, dal disegno, scelta di tessuti e colori, per finire alla confezione del capo.

a professionale

Il 2009 fù un anno di crescita professionale per Jennyfer, che crea la sua prima collezione di abiti prét a portèr. Nello stesso anno inizia a lavorare come Stylist con alcuni fotografi di moda, mettendosi in discussione anche con le proprie creazioni. progetta e realizza il costuciale per un concorso di belARDA alla quale ponsor tecnico. Inizia così la e il 2009 termina con la sua ne ispirata al mondo rock e oprio i tessuti da protagonisti in questa cole forte e intenso e dai colori me una parte del carattere di ista.

Il 2010 è l‟anno delle conferme, è proprio così che si apre per Jennyfer l‟anno appena trascorso, viene ricontattata per creare il nuovo costume di MISS DEL GARDA così inizia per lei un nuovo capitolo professionale. Sempre nel 2010 partecipa come Stylist alla realizzazione di un catalogo dedicato a Venezia collaborando con alcuni fotografi importanti. Il catalogo verrà chiamato Donna Senza Tempo dove viene illustrata Venezia ieri, oggi e domani, rappresentata da modelle fotografate in abiti del passato, del presente e del futuro, immersi negli scenari splendidi di una città romantica. Jennyfer è alla sua terza collezione, ed è arrivata con determinazione e passione a sfilare durante la settimana più importante per la moda. Il suo obbiettivo oggi è quello di riuscire a trasmettere tutto quello che mette nel realizzare questi capi, dalla creatività , alla passione e coraggio nell‟inseguire un sogno che fin da piccola spera

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Interview

Jennyfer, quali emozioni si provano a vedere le proprie creazioni sfilare sulle passerelle di tutta Italia e ottimamente recensite? È un‟emozione indescrivibile, sicuramente il coronamento del sogno di tutti gli stilisti, ma spero sia solo l‟inizio di una lunga carriera. Sono convinta che continuando con un umiltà e sacrificio i risultati premieranno il mio impegno. Tra i tanti, quale è stato il momento che ti ha dato maggiore soddisfazione? Sicuramente è aver visto sfilare le mie creazioni durante la settimana della moda milanese, appuntamento importante per le firme più famose e occasione fondamentale per tutti i giovani stilisti emergenti come me. Quali pensi siano i tuoi punti di forza? Sono sempre molto critica su di me, cerco sempre di fare le cose migliorando di volta in volta ed ascoltando molto i pareri di chi mi segue, ma credo che l‟originalità dei dettagli dei miei abiti e la qualità dei tessuti accostata alla produzione artigianale siano i miei punti di forza.


Con riferimento alla collezione A/I 2012 presentata di ultimo a Treviso e Milano, qual è lo stile dei capi che la compongono? Per questa collezione, ho pensato di accostare la parola ECO al mondo animale, ribadendo il concetto che per essere alla moda senza rinunciare alla raffinatezza, si possono utilizzare tessuti che non portano allo sfruttamento di animali: infatti vedremo delle pellicce ECOlogiche che, secondo il mio punto di vista, hanno un valore più genuino ma ugualmente di classe. Accostate ad esse, abiti in ECOpelle che seguono uno stile rock. Ti sei ispirata a qualcuno o a qualcosa in particolare? No non mi sono ispirata a qualcosa o a qualcuno in particolare, ma come anticipato precedentemente ho unito la mia passione per la moda all‟amore per gli animali ( infatti possiedo 2 cani e 4 gatti). Abbiamo parlato di ispirazione, ma oltre all'ispirazione c'è anche la 'destinazione' di un'idea. Chi sono le donne a cui si rivolge la tua ultima collezione? Mi rivolgo alle donne che amano seguire le tendenze della moda, ma allo stesso tempo vestire in modo unico perché i miei capi vengono realizzati anche su misura, cercando di soddisfare il cliente personalizzando il modello.

Tessuti e colori che prediligi nelle tue creazioni? In merito ai tessuti, prediligo quelli leggeri e lucidi come il raso di seta, che scolpisce le curve del corpo come una scultura, ma, ovviamente, dipende dalla stagione e dal modello che voglio realizzare. Non a caso ho utilizzato il termine “scultura”: secondo me la moda è un‟arte che unisce l‟anima all‟aspetto estetico. Per quanto riguarda i colori, in tutte le collezioni sono presenti il nero e il rosso che amo e preferisco utilizzare; per il resto, come per il tessuto, faccio delle ricerche di tendenza stagionale. "Anticipare le tendenze" : semplice a dirsi, ma a farsi? E‟ una responsabilità non da poco, certo in alcuni casi non è facile. È un lavoro di attenta ricerca e di osservazione, soprattutto ai dettagli. Personalmente ascolto molto la gente, e osservo i modi di vestire anche dei paesi stranieri. In questa collezione penso di aver interpretato al meglio cio‟ che farà tendenza nel prossimo inverno. Molti gli stilisti che si confanno alle tendenze di un determinato momento ma diversi, sono quelli che esulano. Con questa collezione a quale delle due correnti appartieni?

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Io cerco di essere entrambi, creo dei modelli unici ma che abbiano una componente di tendenza che porta il cliente ad indossarlo, sia nei momenti importanti che nella vita quotidiana. Dove è possibile acquistare un capo di abbigliamento firmato Jennyfer Di Benedetto? I miei modelli al momento sono acquistabili presso il mio studio che si trova in provincia di Treviso, dove progetto, realizzo le collezioni e anche i capi su misura. Tutto questo contattandomi tramite il mio sito web www.jennyferdibenedetto.it dove si trovano i miei contatti e le foto delle mie collezioni. Un saluto ai nostri lettori? Ringrazio tutti i lettori e coloro che mi seguono sempre, le persone che apprezzano il mio stile e che amano la mia originalità . Un saluto a tutti e alla prossima!!!

www.salvomorana.eu photographer

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E se gli abiti portassero il nome di una farfalla? Una collezione variopinta firmata Recobot che promuove l‟incontro stilistico tra due mondi diversi: quello Africano ed Europeo.

“Ho scelto questo tema per la mia collezione perché ho pensato alla delicatezza, all'eleganza, alla leggerezza delle farfalle, che in qualche modo assomigliano alle cose che faccio, ai tessuti leggeri e colorati dei miei abiti, ma anche perché le donne, proprio come le farfalle, oltre alla loro bellezza e al loro fascino, sono fondamentali per la vita e la società.” Evelyn Ampon


Recobot di Evelyn Ampon Collezione Primavera/Estate 2011 Contrariamente

all‟influenza che ha saputo esercitare sulla musica, l‟Africa ha fatto fatica ad imporsi nell‟universo della moda. Ma negli ultimi anni, il continente è riuscito a sfondare, anche grazie al talento dei suoi designer. La svolta avviene nel 1967 con l‟indimenticabile collezione di pezzi africani targati Yves Saint-Laurent e le sfilate di Christian Dior (“ispirate all‟arte negra”) Di fronte a tanta ricchezza, gli stilisti italiani non risparmiano i loro sforzi: Armani e Dolce & Gabbana si avventano nella fusione moderna delle culture. L‟incontro stilistico dei due mondi offre i suoi risultati migliori con la collezione alta moda femminile presentata nel 2004 da Jean-Paul Gautier.

Oggi l‟influenza africana è stata ulteriormente confermata da Evelyn Ampon nella collezione P/E 2011 “Le farfalle in volo” che vede come protagoniste, 13 farfalle . Uno spunto creativo questo, da cui trae origine uno stile unico, originale e variopinto. Un‟ispirazione, che imprime eleganza, leggerezza,e delicatezza, traducendo in abiti caratteri e caratteristiche comuni a donne e farfalle.

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R: Ciao Evelyn, anzitutto benvenuta tra noi. Come nasce il brand Rocobot? e prima ancora, quando cominci a coltivare la tua passione per la moda? Grazie del benvenuto. La passione per la moda la coltivo da sempre da quando ho iniziato a interessarmi al modo con cui erano fatti i vestiti: ho scucito tutti i vestiti europei che erano in casa, miei o di mia madre. Ero curiosa soprattutto di vedere come erano fatte le pences, molto utilizzate nella moda europea, poco nel modo di cucire africano. Ho iniziato allora a sperimentare questa scoperta, realizzando abiti con pences nei posti piĂš inusuali.

Inizialmente lavoravo per le boutiques, ho anche insegnato sartoria in unâ€&#x;organizzazione umanitaria da qui poi ho deciso di creare un mio brand: non era piĂš il momento di fare prove ed esperienze...dovevo guadagnare, fare le cose seriamente. Ho unito quindi la necessitĂ alla voglia di tirare fuori dal cassetto un sogno, far conoscere le bellezze della cultura africana, ed io come stilista posso far conoscere solo questa piccola parte: la moda, per questo nasce Recobot! R: Piacevolmente colpita dalla tua ultima collezione P/E 2011 "Le farfalle in volo", mi domandavo: "come nasce l'idea di dare agli abiti il nome di 13 farfalle?"

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Avevo da poco iniziato a realizzare questa collezione, stavo spolverando la libreria e ho visto un piccolo libro nel quale venivano descritte varie specie di farfalle. Così ho iniziato a curiosare, a leggere i nomi, la prima farfalla che ho incontrato aprendo il libro è stata Kallima. Il suo nome e la sua immagine mi affascinavano, così ho continuato a sfogliare e mi sono detta che poteva essere uno spunto anche per parlare delle donne. Così ho continuato a fare ricerche e i miei abiti hanno preso vita e nomi. R: Eleganza, leggerezza, delicatezza, tre concetti che prendono forma nei tuoi tessuti, nelle donne che vesti e nelle farfalle a cui ti ispiri. Vorrei fossi tu a spiegarci il perchè. Sono convinta che l‟eleganza sia una dote naturale, un dono che ogni donna ha in sè, serve solo un piccolo tocco per rendere questa eleganza visibile a tutti. Leggerezza e delicatezza proprio perché all‟eleganza non si deve aggiungere molto, non c‟è bisogno di esagerare con look e make up. Nell‟ultima collezione, questi sono sicuramente i tre concetti predominanti, ma ciò non vuol dire che Recobot nel futuro non possa essere anche altro. R: Contrariamente all‟influenza che ha saputo esercitare sulla musica, l‟Africa ha fatto fatica ad imporsi nel mondo della moda. La prima svolta avviene nel 1967 con la collezione di pezzi africani targati Yves Saint-Laurent, di lì una sempre crescente fama che giungerà ben presto in Italia.

Sin da quando sono arrivata a Roma nel 1993 avevo portato con me elementi della mia terra: piccole cose create con la tecnica del tie&die e alcuni quadri, volevo capire come erano viste le nostre cose in Italia e ho compreso immediatamente che non erano apprezzate. Ho cominciato a realizzare dei miei lavori, come ad esempio tovaglie, accessori per la casa, e per le persone.


Recobot

La difficoltà non era la mia, non avevo problemi nell‟unire le due culture attraverso le mie creazioni … si trattava di una chiusura mentale. È sicuramente difficile proporre contaminazioni culturali, oggi un po‟ meno ma lo è; non posso fermarmi a questa constatazione , le mie creazioni devono andare avanti. In altri paesi le cose sono arrivate a buon punto, basta pensare agli USA, lì ce l‟hanno fatta, in Italia le persone stanno iniziando ad aprirsi… iniziano oggi a guardare la qualità e non solo l‟origine! R: Sempre con riferimento all'incontro stilistico dei due mondi: possiamo definirlo il valore aggiunto della tua collezione? O diversamente, quali sono i tuoi punti di forza in merito? È senza dubbio il valore aggiunto della mia collezione. Nella moda si inventa sempre qualcosa, ma lo si fa perché i grandi del passato hanno preparato una buona base sulla quale lavorare. Questa base mi ha permesso di tirare fuori “la mia Africa”, ciò che creiamo oggi non è altro che lo sviluppo di cose del passato attraverso le nostre esperienze, nel mio caso attraverso la mia cultura. I miei punti di forza si racchiudono nelle origini. Il mio punto di forza?Sono africana! R: 13 farfalle diverse che imprimono il loro carattere e la loro immagine ai

tuoi capi. Ti va di farci qualche esempio? Certo, vi presento tre farfalle, tre abiti Kallima, Vanessa Atalanta e Apatura Iris. KALLIMA Il nome di questa farfalla viene dal greco kalòs, bello. Ha infatti bellissimi colori nella parte superiore delle ali, mentre la parte inferiore, quella visibile quando le chiude, somiglia in modo perfetto a una foglia secca (il suo nome inglese è infatti oak leaf butterfly). Anche se gli entomologi affermano che questa caratteristica mimetica le serve per difendersi, a me piace pensare che si tratti di una specie di modestia per cui, quando si posa in mezzo agli altri, non vuole sfoggiare il proprio fascino ma mostrarsi simile a tutti. VANESSA ATALANTA Durante l'inverno, mentre noi ci “rifugiamo” in cappotti e maglioni per scaldarci, le vanesse Atalanta si riparano all'interno delle fessure delle rocce o nelle cavità di vecchie mura di pietra. All'inizio della primavera sono tra le prime a risvegliarsi mostrando i loro meravigliosi colori e annunciando il cambio della stagione. Anche questo vestito, come la vanessa Atalanta, vuole “gridare” per annunciare l'arrivo della primavera. APATURA IRIS (Purple Emperor) La natura è bella,

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La natura è meravigliosa, La natura è semplice, A volte complicata. Il sorgere della vita, Il tramonto della vita Mi fanno pensare. L'inizio e la fine Mi inducono a riflettere. Proprio come l'Apatura Iris È sfuggente, eppure è vera. La natura si ricicla. Nulla in lei può essere guardato con disprezzo. L'Apatura Iris esprime tutto questo. La sua vita, il suo carattere Mi inducono a riflettere. Sia lode a Dio. R: Non solo forma, tessuti e colori, quindi. Recobot, col binomio farfalladonna, non ha curato solo l'immagine della stessa ma le ha anche attribuito un "carattere". La donna che sceglierà di indossare i tuoi capi, abbraccerà la tua filosofia sartoriale e ci dirà di più di sé? Non so dire se le donne che indosseranno i miei abiti abbracceranno la mia filosofia sartoriale. In realtà sono io che parlo con le donne attraverso i miei abiti, come se raccontassi qualcosa ad una mia amica, raccontandole storie di farfalle e fornendole spunti su cui riflettere. Non so cosa comunicheranno all‟esterno mi auguro che sia un senso di gioia, felicità, allegria.

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R: Alle persone interessate alla tua collezione, dove possono visionarla per intero e magari contattarti per maggiori info? A quanti fossero interessati a conoscermi meglio e a scoprire la mia nuova collezione non posso che mandare un invito a visitare il m io s ito www.recobot.it e a chi volesse mettersi in contatto diretto con me dico: non esitate a scrivermi evelyn@recobot.it ! … e per tutti coloro che vogliono sapere come acquistare Possono scrivere a commerciale@recobot.it R: Un saluto ai nostri lettori… Pace e Amore a tutti!


Moda Accessori di Almalisa Gerosi A cura di Santina Barba Fin da bambina ho sempre avuto uno spiccato senso estetico,avevo 4 anni e già disegnavo abiti per le mie bambole e giocavo a farle sfilare. Crescendo la mia passione è diventata via via sempre più forte, così terminate le scuole dell'obbligo,mi sono iscritta alla scuola di moda. Ho il diploma di Stilista,attestato di maestra di taglio,attestato di ricamo d'alta moda quello di costumi teatrali e sto' per conseguire al diploma di Designer accessori...

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Quando nasce il marchio Almalisa? Il mio marchio è un gatto sulla luna. Un marchio che ho scelto da poco e significa: LA LUNA perché adoro la notte e il mistero; IL GATTO perché amo questo animale e perché i miei amici mi chiamano così Cosa ti ha spinto a scegliere per la realizzazione delle tue creazioni, la moda gotica? Tanti i motivi che mi hanno spinti a scegliere questo stile. Prima di tutto, l‟essermi imbattuta nella conoscenza di un ottimo materiale che tuttora utilizzo per le mie creazioni: il “polymer clay”. In secondo luogo, il successo inaspettato per le creazioni “tortine” sul canale di vendita e-bay Qual è il target di riferimento? Per la stragrande maggioranza, sono le giovani ad acquistare i miei gioielli. Ma accade spesso che anche donne adulte si rivolgano a me … quelle che si sentono un po‟ bambine Quali sono le tue creazioni? Una linea “dolci” e una “gothic”, aggiunta da poco. Questo per quanto riguarda i gioielli. Per quanto riguarda le altre creazioni (borse e abiti), lo stile è quello Gotico, Vittoriano e Steampunk Com'è possibile acquistarle? In attesa del mio sito, è possibile contattarmi su face book sotto il nickname “almalisa creations” Prevedi la possibilità di creazioni on demand? Si, mi è capitato spesso. La cliente mi espone l‟idea, di lì realizzo uno schizzo e, se piace, la realizzo. Qual è il materiale che prediligi usare? Per quanto riguarda i gioielli utilizzo il POLYMER CLAY (pasta modellante e sintetica), cristalli e pietre dure. Per gli abiti e accessori invece, prediligo velluti, pelle, pizzi, merletti e crinoline Ti ispiri a qualcuno o qualcosa in particolare? L' ispirazione mi può venire semplicemente (come nell‟ultima collezione) guardando un video musicale. Il mio stile è gotico, sia nelle mie creazioni sia personalmente. Per tale motivo i miei accessori sono romantici e retrò . Fra i stilisti che prediligo di più, ci sono “Alexander Mcqueen” e “Vivienne Westwood”. Ci tengo a precisare che le mie creazioni sono interamente realizzate da me. Vorrei ringraziare R.Basso e S.Barba per avermi dato la possibilità di farmi conoscere ai lettori di Revolution. Un grazie particolare alle mie amiche dolcissime, che si sono prestate a farmi da modelle: Cecilia, Federica, Linda … Vi voglio bene ragazze.

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L’ opera d’arte nasce dalla fusione tra fantasia e realtà Tiziano Toma - tank girl project


Intervista a Tiziano Toma photographers A cura di Santina Barba Oggi ci presenterai il tuo ultimo lavoro intitolato "Tank girl": ti va di spiegare esattamente di cosa si tratta? Il progetto realizzato " Tank Girl " prende spunto dall'omonimo fumetto creato da Jamie Hewlett e Alan Martin divenuto un'icona che ha aiutato a riportare il concetto punk in auge nella prima metà degli anni '90. Tank Girl rappresenta anche una delle più grandi icone anti-fashion esistenti. Da qui l'idea di rappresentare in fotografia proprio il contrario di quel che tutti cercano di creare nelle foto moda, cioè dar vita ad una serie di scatti dove la predominante non è la bellezza della modella ma il suo carattere.

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Hanno collaborato per la realizzazione: la modella Candida Bove,la MUA Monica Adrenalina e lo stilista Augusto Diamanti. Quanto ha contato per te la loro collaborazione nel progetto? Credo che definire collaborazione sia quasi riduttivo. Il lavoro svolto è stato indispensabile per ognuno dei componenti. Candida Bove ( http:// www.facebook.com/#!/profile.php? id=1298524897 ) è riuscita ad entrare nel personaggio con una semplicità sconvolgente, ha dato vita alla tank girl del fumetto e l'ha non solo riprodotta ma incamerata e fatta sua, rielaborandola per darle così un carattere personale.


Adoro il suo modo di posare, così divertente ed anticonvenzionale. La Mua Monica Adrenalia ( http:// w w w. f a c e b o o k . c o m / p a g e s / AdrenalinaMakeUp/10569938617 3531) è riuscita invece a dare le sembianze di Tank Girl alla modella basandosi sulle proprie conoscenze del personaggio e credetemi che quando vidi il primo trucco rimasi sbalordito di come fosse riuscita a tradurre l'idea che avevo per gli scatti, in colore. Monica ha quindi aiutato molto a caricare le espressioni facciali e quindi a determinare su Candida il carattere anticonformista del fumetto.

Per quanto riguarda Augusto Diamanti ( http://www.facebook.com/ #!/profile.php?id=1179930121 ) con il quale ho collaborato altre volte posso esprimere il mio apprezzamento sia del suo lato umano che creativo. Riesce a mettere a suo agio qualsiasi persona a dare un apporto indispensabile alla creazione del set. Crea dal nulla un indumento adattandolo "magicamente" a chi lo dovrà indossare. Anche lui è stato unico nel suo lavoro ed è riuscito con poco a dare l'effetto che speravo alla modella.

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Come nasce l'idea di realizzare degli shooting a tema? Nasce dalla semplice idea che ho della fotografia legata alla vita di tutti i giorni. Ci si trova sempre a dover rappresentare volenti o meno un personaggio.. dal lavoro alla famiglia al tempo libero ma spesso non riusciamo mai a tirar fuori veramente ciò che vorremmo essere. E' importante invece a mio avviso poter dar sfogo alla propria creatività in uno shooting e quindi dar vita alle proprie passioni seppur canalizzate nell'ambito di un progetto ben specifico. Credo che posare debba essere equiparato al recitare per poter riuscire a trasmettere senza l'uso della voce ma serve anche la capacità di voler dimostrare il proprio carattere e le proprie attitudini per personalizzare una lavoro di posa. Questo concetto a mio avviso vale per ogni componente dal trucco in poi che si adopera nella realizzazione di uno shooting ed in questo caso Monica, Augusto e Candida hanno espresso al meglio le loro attitudini... mi ritengo fortunato ad aver collaborato con tutti loro.

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C'è un preciso messaggio che intendi trasmettere? Se si, qual è quello intrinseco di "Tank girl"? C'è un messaggio ricorrente che emerge spesso dai miei scatti. La vita è composta da una miriade di situazioni e la fotografia ha il dovere di descriverle per quel che sono. C'è del bello e del brutto, del male e del bene in ogni frangente, non esiste la bellezza oggettiva e nulla è perfetto, quindi i dettagli che costruiscono una situazione si devono fondere fino a far divenire reale e credibile ciò che ci viene mostrato in uno scatto, seppur talvolta metaforico ed irriverente, forte, crudo, semplice o complesso. Ecco, il messaggio che traspare è : " La realtà e la fantasia creano delle opere d'arte solo quando fanno l'amore." Credo che anche in Tank Girl tutto questo si possa notare, osservando attentamente. Qual è la cadenza dei tuoi shooting? Ne realizziamo almeno due al mese, ma spesso accade che arriviamo a farne anche quattro in un solo periodo mensile.


C'è la possibilità di collaborare ad un tuo progetto? E piÚ propriamente, la partecipazione è aperta a qualsivoglia operatore del settore che intende prendervi parte? Amo il confronto e la fusione delle idee anche se non adoro farmi stravolgere troppo la fantasia. Per le collaborazioni con altri fotografi credo che vi debba essere una profonda conoscenza e rispetto prima di lavorare assieme. Se vi fossero invece modelle/i o aspiranti tali che volessero collaborare possono contattarci in qualsiasi momento.


Qual è il fine ultimo del tuo progetto (con riferimento a tutti gli shooting precedentemente realizzati e a quelli futuri)? Raccontare, promuovere, divulgare l'idea che ognuno di noi può essere qualcuno o qualcosa se si applica nell'esercizio del rappresentare con passione e dedizione un concetto a lui caro. Tiziano, cosa pensi del concetto di fotografia modernamente inteso e diffuso?

A quando il prossimo shooting? Anticipazioni? A brevissimo... il tema è la follia...ma non sarà nulla di usuale, vi assicuro. Dove è possibile visionare i tuoi scatti? Su FaceBook : http://www.facebook.com/#!/ tizianotoma.photo Su Flickr : http://www.flickr.com/ photos/tizianotoma/ Noi ci salutiamo qui ma restiamo in attesa del prossimo capolavoro. Un saluto ai nostri lettori?

Credo che vi sia un grande appiattimento anche in questo campo, un voler svuotare le persone delle idee e convogliarle in format utili al commercio privo di anima. Io e chi collabora con me crediamo nel perfetto contrario e se non piace ciò che realizziamo, fa nulla, basta guardare e non osservare come dovrebbe sempre accadere.

Speriamo di leggerci di nuovo sulla vostra rivista e di poter interagire sempre più con chi ama osservare i nostri lavori. Un saluto a tutti!

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Tiziano Toma waiting follia project


Testimonianze Il Crack Alvi continua a fa parlare di se! a cura di Santina Barba Da accertare altri 100 milioni di debiti

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Sono trascorsi due anni da quando la procura di Salerno ha dichiarato il fallimento del gruppo ALVI, gruppo che contava 120 tra discount, supermercati e ipermercati. L'accusa mossa contro Angelo Villani, ex presidente della Provincia di Salerno, era quella di 'bancarotta fraudolenta'. Una vera e propria saga che continua a mietere vittime. E se nulla avranno da temere i dipendenti, chi quasi certamente non vedrá un soldo saranno i fornitori. Stando all'ultimo rapporto riepilogativo del procedimento fallimentare dell'ex gruppo, infatti, la procedura di liquidazione, nonostante azioni revocatorie, vendita dei rami d'azienda, di beni mobili e immobili, si chiude con un passivo pari a 130 milioni di €. A questa cifra si andranno poi a sommare altri 100 milioni di debiti da accertare nella prossima udienza del 17 Marzo, portando così il totale a 200.

A tu per tu con Luigi Petti - ex dipendente Alvi Luigi, come avete avuto la notizia del fallimento? Il paradosso è proprio questo. Noi abbiamo appreso prima dell'accusa e poi dell'arresto di Angelo Villani, solo dalla tv. Negli ultimi mesi di lavoro, i depositi della Fisciano Logistica continuavano a svuotarsi. Le giacenze finivano ma rifornimenti non venivano fatti. Quando esternavamo qualche dubbio, ci veniva detto che andava tutto bene e non c'era da preoccuparsi Cosa accadde poi? Nel novembre del 2009 ci fu comunicato che a causa di una momentanea crisi finanziaria, saremmo stati cassintegrati. Una cassa integrazione che doveva durare solo 45 giorni e durò anche di meno, poichè solo pochi giorni dopo, la procura di Salerno dichiarò il fallimento del gruppo. Fu in quel momento che in prenda all'ira avete occupato la sede di Fisciano Logistica? Si. A Novembre vantavamo due mensilità arretrate e la tredicesima maturata fino ad allora. Eravamo sconvolti e per strada ... non avevamo nulla da perdere. L'occupazione è stata smembrata dal'arrivo delle forze dell'ordine e la digos scortò a casa i Villani rinchiusi nei loro uffici, per paura di esser linciati.

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Cosa ne fu della cassa integrazione ordinaria? Non fummo mai collocati in cassa integrazione ordinaria. Dicembre trascorse senza vedere un solo € della cassa, così presidiammo durante le feste natalizie il supermercato a Nocera Superiore. A gennaio poi ci comunicarono che la c.i fu respinta e decidemmo di occupare per 3 giorni di seguito, l'aula consiliare del Comune di Fisciano. Insomma le tentavamo tutte. Quali furono i risvolti? Che le istituzioni cominciarono ad ascoltarci oltre che a sentirci ma i risultati tardarono di molto a vedersi A distanza di due anni qual è il tuo stato d'animo? Quando ho preso coscienza di cosa stava accadendo, ero avvilito e a pezzi. Oggi, è pressante la speranza che l'asta del 28 Febbraio si sia conclusa per il meglio aprendosi nuovi orizzonti per noi

E proprio ieri, al Centro Sociale di Pagani (Sa), si è tenuto l'incontro tra gli ex dipendenti Alvi e i Sindacati. Lo scopo era quello di essere aggiornati sull'esito dell' asta tenutasi il 28 febbraio scorso e firmare i moduli per la cassa integrazione di Febbraio. Purtroppo, della prima ancora incerte sono le notizie. Fumata bianca, al momento, solo per i 41 dipendenti dell'ex Iper Alvi di Contrada Scrofeta (Av) che saranno presto assunti a tempo indeterminato, stavolta alle dipendenze della Decò.

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Editoriale di Roberta Basso

I nuovi mostri A lei piaceva Beautiful e si comportò come Brooke! Carissimi, anche se il titolo non è affatto originale, oggi vi racconto una storia che in quanto ad originalità, le batte tutte. Mi sono incontrata con un‟amica in queste sere, la classica pettegola che popola i saloni di bellezza ogni giorno. Ad un certo punto della serata ci raggiungono altre persone e mentre si discuteva di un fatto molto delicato, lei irrompe con questa frase: “a me piace beautiful, e a voi?”. Inutile dirlo, silenzio tombale! Lei incurante degli sguardi esterrefatti di tutti, va avanti dicendo: “che rimanga tra noi, ma lo sapete che adoro così questa fiction che mi piace comportarmi come Brooke”. A quest‟affermazione qualcuno non è riuscito proprio a star zitto e ha domandato: “cioèèèèèè?”. E lei, con aria soddisfatta e giuliva risponde che una volta “è andata in fissa” per il moroso della sorella e ha fatto di tutto per toglierglielo. Raggiunto lo scopo, come avrebbe fatto Stefany (dice lei), sarebbe andata da lei e le avrebbe detto in “TUTTA SINCERITA‟” che il loro era amore e non poteva fare nulla per ostacolarlo. Concludendo . Il titolo di questa rubrica, non vuole riferirsi solo a questa mia “amica” (che mostro purtroppo lo è) ma anche, ed in generale, a tutti i “mostri” concepiti da madre mediaset. Le reti mediaset mettono a punto veri e propri “omicidi psicologici” che riducono l‟unico neurone che possediamo, in poltiglie. La televisione educativa di una volta, non esiste più e queste, purtroppo, sono le spiacevoli conseguenze: gente che se la ride per il male fatto. E di qui una domanda: se rideva per il male fatto alla sorella, quanta soddisfazione proverà nel farlo ad altri?

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Esperto a cura di Kevin Miller

Essere circoncisi influisce sulla

E’

prestazione sessuale?

E‟ questo un altro mito nato probabilmente dal fatto che da alcuni studi è emerso che le partner degli uomini circoncisi sono colpite con meno frequenza dal tumore della cervice. In realtà, però, non è mai stato dimostrato che esista davvero una relazione tra le due situazioni, quindi gli uomini non circoncisi non devono assolutamente temere di poter nuocere alla compagna. Per quanto riguarda sia la sensibilità del pene sia la prestazione sessuale, la circoncisione è del tutto ininfluente. Infatti non è altro che la rimozione, tramite un piccolo intervento chirurgico, del prepuzio, cioè della parte terminale del manicotto di pelle mobile di cui il pene è rivestito e che normalmente ricopre il glande (parte superiore del pene da cui escono sperma e urina). Qui da noi, così nel resto dell‟Europa e in America, viene effettuata in genere nella prima infanzia per motivi igienici e di salute: sono in molti infatti gli specialisti convinti che asportare il prepuzio comporti dei vantaggi sia perché la pulizia del glande risulti più facile, e quindi si riduce il rischio di infezioni e infiammazioni, sia perché alcune ricerche hanno

dimostrato che l’uomo circonciso è più protetto dal tumore del pene, malattia peraltro rarissima. D’altra parte, un buon numero di medici è altrettanto convinto che se la natura ha predisposto l’esistenza del prepuzio, non c’è una ragione davvero chiara che ne giustifichi l’asportazione: se l’uomo per abitudine segue un’igiene intima accurata e corretta non ha certo nulla da temere perché non è stato circonciso. Ma a prescindere dal fatto che sia meglio o peggio essere circoncisi, sotto il profilo sessuale non cambia assolutamente nulla. Non è vero infatti,che diminuisce la sensibilità erotica del glande perché, non essendo più protetto dal prepuzio si viene a trovare continuamente a contatto con gli indumenti. Non è vero neppure, come molti credono, che la circoncisione possa essere causa di eiaculazione precoce. La credenza nasce dall’idea che il glande,rimanendo scoperto durante il coito,riceva sensazioni talmente forti da provare l’orgasmo in tempi brevissimi. Questa teoria però non ha alcun fondamento visto che il prepuzio si ritrae comunque durante il rapporto sessuale, anche se non è stata effettuata la circoncisione

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1. PREN

DERE UN AVOCA Sbucciamo l'avoc DO ado e priviamolo del nocciolo. Fac l'avocado. ciamo a pezzetti 2. PREND

ERE LIMONE E O Poniamo i pezzi d LIO i avocado dentro una ciotola. Unia trato di limone e mo il succo fill'olio extravergine d'oliva (un cucch ingrediente) iaino per ogni

3. AM

ALGAMARE IL TUT Con l'aiuto di una TO forchetta, schiac ciamo l'avocado succo di limone e amalgamando il l'olio, fino ad otte nere una purea o mogenea e liscia .

How-to

COME PREPA RARE UNA M ASCHERA DI BELLEZZA A BASE DI AVO CADO 4. AP

PLICAZIONE SUL A questo punto, VISO con un pennello da cosmesi sten sul volto. diam

o questa purea

5. POSA Lasciamo in pos a per 15 minuti circa e poi sciac acqua tiepida quare con abbon dante

Per pelle secca e disidratata

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Viaggi - Qual è il colore dei tuoi viaggi a cura di PAOLA RIPARI

Per la nostra rubrica qual è il colore dei tuoi viaggi nell‟articolo precedente abbiamo trattato il BLU nella sua sfumatura blu navy. Prima di passare a un nuovo colore, terminiamo la trattazione parlando delle altre due sfumature. In dettaglio, cerchiamo di vedere le mete preferite di coloro che amano il TURCHESE e il CELESTE. Come già detto, il blu è il colore più rilassante e piacevole dello spettro e simboleggia l'acqua e il cielo, l'armonia e la quiete. Ora, tornado ai viaggi, per gli amanti del TURCHESE consigliamo: - COSTA AZZURRA: già dal nome si comprende bene che il colore predominante di questa costa è l‟azzurro turchese del mare, che ha catturato l‟attenzione di molti artisti e pittori. Le montagne verdi la fanno da contorno come il mare blu e le notti vip di questa costa, che consentirà al visitatore di poter anche andare nei locali più alla moda… per sentirsi sempre un po‟ più nobili di sangue “blu”;

- MALDIVE: queste isole immerse in un mare turchese come quello dell‟Oceano Indiano che le circondano sono veri e propri paradisi: atolli corallini naturali tra acque cristalline che rendono realtà ogni vostro sogno; - AUSTRALIA – GRANDE BARRIERA: forse molti di voi non sanno, che la grande barriera corallina australiana costituisce l‟ottava meraviglia del mondo. E‟ anche l‟unico organismo vivente della terra visibile dallo spazio ed è composto da quasi 2000 chilometri di coralli. Sicuramente un viaggio indimenticabile, tra il turchese dei mari che la compongono, che portano il viaggiatore in una dimensione fuori dal comune. Un viaggio non per molti ma che vi consigliamo sicuramente di fare una volta nella vita; - SUD AFRICA – CITTA‟ DEL CAPO: in posizione invidiabile, questa città con vista su due oceani, ha alle sue spalle numerosi rilievi: Tafelberg, Lions Head, Devil‟s PeaK eccetera.

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Tra le principali attrazioni: Il Waterfront: il molo più famoso della città dove si trova anche un museo marittimo e un acquario ricco di fauna proveniente sia dall‟oceano Indiano che Atlantico; L‟ascesa alla Table Mountain in funivia dalla quale si gode uno spettacolo fantastico. Agli amanti del CELESTE consigliamo invece: - CAPRI E LA GROTTA AZZURRA: anche in questo caso la colorazione della grotta sicuramente ne rende apprezzata la visita se amante il blu ed in dettaglio il celesteazzurro. Ovviamente, per entrare nella grotta, bisogna utilizzare delle piccole imbarcazioni a remi per cui bisogna trovare bel tempo e non soffrire il mal di mare ma lo spettacolo è davvero mozzafiato; - CARAIBI – ANTIGUA E BARBUDA: spiagge di sabbia bianchissima e finissima con acque celesti bellissime dove si può trovare un silenzio quasi irreale interrotto solo dal canto degli uccelli, cosa volere di più dalla vita per godersi un paradiso se il celeste è il tuo colore preferito?

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- POLINESIA: terra leggendaria, la Polinesia ha da sempre ha fatto innamorare di se ogni viaggiatore, tanto che Gauguin scelse queste isole come sua seconda patria e ispirazione per i suoi quadri. In tantissimi sognano di vedere l‟azzurro cobalto di quest‟angolo incontaminato dell‟Oceano Pacifico e non potrete non apprezzarla se amate il blu. - USA – SAN FRANCISCO: Una bellissima baia di fronte a tante colline sulle quali è costruita questa città che le donano un‟eleganza e una nobiltà tutta da scoprire e sicuramente da visitare quanto prima. A voi fare la prova … al prossimo numero!


Bellezza -

Lezioni di trucco

Monica Loiodice, Cristina Schiavoni Due make up artist Sei trucchi del mestiere Una sola intervista

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Monica Loiodice make up artist 1) Ci piacerebbe anzitutto conoscerla meglio e capire qual è stato il suo percorso formativo e professionale che l‟ha portata a diventare una truccatrice. Mi chiamo Monica, ho 24 anni e sono di Roma, ho cominciato ad interessarmi al mondo del Make up quando due anni fa h frequentato un corso per trucco base, dopo è seguito un corso per trucco fotografico. Ho collaborato con degli amici fotografi quasi per gioco, fino a quando non ho collaborato per un corto cinematografico, ero assistente del Make Up Artist, Moreno Salerno. Ad oggi, ho avuto l‟immensa fortuna di incontrare Tiziano toma con la quale sto lavorando in alcuni shooting. 2) Monica quali sono i colori che andranno di moda quest'estate in fatto di make up? Quest‟anno per un trucco da giorno vanno di moda i colori chiari, come il rosa, il pesca ecc ecc..insomma tutto quello che ricorda la primavera, mentre per la sera il discorso cambia, si ritorna allo stile anni 80, occhi con effetto Smoky eyes, rossetto rosso, sia lucido che opaco, insomma un look molto Rock! 3) Per un buon make up è necessario prima di tutto prendersi cura della propria pelle. Sempre più spesso però, molte donne lamentano problemi di pelle grassa che al sol contatto col fondotinta, rende la pelle effetto lucido e poroso. C'è davvero un fondotinta capace di ovviare a tale problema? Puoi consigliarci qualcosa? L‟unica cosa per ovviare il problema è usare un fondotinta che sia non oil (privo di minerali oleosi) e che dia un effetto Mat, cioè un effetto opaco che rende la pelle compatta e uniforme anche nel punto T del viso (fronte, naso e mento) 4) Rossetti, matite e lip gloss: I trucchi per correggere le labbra sottili? Prima di tutto con un correttore coprire il contorno labbra e disegnarlo con una matita appena poco fuori dal proprio contorno labbra, ovviamente senza esagerare per non dare un effetto troppo finto. Evitare accuratamente rossetti troppo scuri, ma predilite il gloss e colori chiari. Mi raccomando, un tocco di lucido al centro delle labbra fa da punto luce e da un effetto volumizzante. 5) Ci puoi indicare 3 cose che una donna non dovrebbe mai fare quando si trucca? Non usare un fondotinta troppo diverso dal proprio incarnato, darebbe un effetto troppo finto.

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Non eccedere con il fard, non usare toni troppo differenti dal vostro colore, come per il fondotinta, e sfumarlo solo sugli zigomi. Evitare che il mascara faccia dei grumi sulle ciglia, per questo è sempre meglio pulire il pennello prima di passarlo. 6) Contrariamente. Le tre cose da fare prima di tutto per un make up impeccabile? Prima di tutto lavare bene il viso e mettere una crema idratante come base per il trucco. Usare il correttore solo dopo aver passato il fondotinta per evitare macchie. La matita del contorno labbra deve essere dello stesso, o simile, del rossetto, altrimenti darete un effetto „‟pagliaccio‟‟ 7) Se ti dico "bellezza", tu... Contrariamente a quello che si pensa, il Make Up non serve a rendere più belle, ma a mettere in evidenza i punti forti del viso di ogni donna. Il trucco troppo pesante rende il tutto troppo „‟pacchiano‟‟ quindi quando mi dici bellezza mi viene in mente solo una parola: Naturale 8) La bellezza mediterranea secondo Monica? Beh che dire, in Italia ne abbiamo dei bellissimi esempi. La bellezza mediterranea è ovviamente con carnagione olivastra/abbronzata, con occhi e capelli scuri, e con forme rotonde e sinuose. Basti vedere la Ferilli, la Bellucci e la Cucinotta. 9) Puoi ideare un make-up per Revolution qui, adesso, di tendenza per le nostre teen-agers? Per una teen agers andrebbe bene anche solo un contorno occhi sfumato con la matita, soprattutto nella parte esterna dell‟occhio, molto rimmel per mettere gli occhi al centro dell‟attenzione, e un gloss trasparente. 10) Quali progetti hai per il futuro? Spero prima di tutto di continuare a lavorare con Tiziano Toma, un compagno di lavoro meraviglioso, e poi spero di lavorare il più possibile, magari anche per qualche sfilata, anche se prediligo il campo fotografico. 11) Come è possibile contattarti? Tramite la mia pagina Facebook: AdrenalinaMakeUp 12) Un salutino alle nostre lettrici ... Un saluto a tutte, spero di essere stata utile con i miei consigli e soprattutto spero che avrete ancora la possibilità di leggermi. ;)

Monica è su face book http://www.facebook.com/pages/AdrenalinaMakeUp/105699386173531

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Cristina Schiavoni make up artist 1) Ci piacerebbe anzitutto conoscerla meglio e capire qual è stato il suo percorso formativo e professionale che l‟ha portata a diventare una truccatrice. In realtà sono entrata nel mondo del make up si potrebbe dire dalla porta di servizio: infatti quello che mi ha portata ad intraprendere questa strada è stata la passione immensa per tutto ciò che è colore, nelle sue sfumature a livello grafico e pittorico, nonché nei suoi significati più profondi e psicologici. Partendo quindi da un‟istruzione di grafica pubblicitaria e fotografia e attraverso i filtri di entrambe le cose sono arrivata allo studio del trucco, frequentando attualmente l‟accademia di trucco professionale di Roma ed impegnandomi in diversi stage. 2) Cristina quali sono i colori che andranno di moda quest'estate in fatto di make up? Con la stagione estiva i colori abbandoneranno le nuance naturali lasciando spazio alle pigmentazioni più accese ed intense delle tinte fluo. 3) Per un buon make up è necessario prima di tutto prendersi cura della propria pelle. Sempre più spesso però, molte donne lamentano problemi di pelle grassa che al sol contatto col fondotinta, rende la pelle effetto lucido e poroso. C'è davvero un fondotinta capace di ovviare a tale problema? Puoi consigliarci qualcosa? A mio avviso è importante porre l‟attenzione sull‟inestetismo cutaneo e sulla cura specifica della pelle grassa, in quanto nonostante le formulazioni dei fondotinta prevedano differenti principi attivi, essi non possiedono comunque funzioni specifiche nella risoluzione del problema. Detto questo, per la mia esperienza ho trovato funzionale “Miracle Touch” della Max Factor: avendo una composizione compatta e può essere applicato con la spugnetta più o meno umida, offre versatili possibilità per i diversi tipi di pelle. 4) Rossetti, matite e lip gloss: I trucchi per correggere le labbra sottili? La bocca è un elemento molto importante per il bilanciamento delle proporzioni nel viso. Per rendere più grandi le labbra si utilizzerà una matita così da ricreare la forma delle stesse tenendosi appena al di fuori della bordatura naturale, procedendo poi a sfumare la matita agli angoli della bocca lasciando più chiara la parte centrale. Applichiamo dunque un rossetto, preferibilmente di colore chiaro così che metta in risalto la nuova forma creata, per finire con una punta di gloss. In più, qualora voleste dare ancora maggior risalto alle labbra così create, con una matita chiara contornate gli angoli esterni, la connessura labiale e la parte centrale del labbro inferiore, avendo cura di sfumare per non lasciare che questa linea chiara risulti troppo artificiosa. 5) Ci puoi indicare 3 cose che una donna non dovrebbe mai fare quando si trucca?


La prima cosa da non fare è cadere nell‟errore di pensare che un fondotinta più scuro sia più coprente di uno chiaro o viceversa, in quanto ogni incarnato ha delle esigenze cromatiche differenti; evitare di eccedere nell‟applicazione del blush, rischiando così di creare delle macchie di colore eccessive; evitare di applicare il rossetto direttamente dallo stick ma aiutandosi con un pennellino o, in caso, con i polpastrelli in modo da avere più controllo del prodotto. 6) Contrariamente. Le tre cose da fare prima di tutto per un make up impeccabile? Pareggiare ed illuminare l‟incarnato, intensificare lo sguardo con della matita e del mascara, impreziosire le labbra con un velo di rossetto o di gloss. Da questo punto in poi, intensificare il make up diventa solo una questione di gusto personale e scelta delle situazioni. 7) Se ti dico "bellezza", tu... Penso all‟estetica come dimostrazione della serenità interiore, espressa con l‟aiuto del make up e dell‟abbigliamento. 8) La bellezza mediterranea secondo Cristina? E‟ una bellezza prosperosa, resa tale da capelli corposi e scuri, da uno sguardo intenso e profondo con le iridi corvine o marroni e da labbra carnose o comunque ben delineate; una bellezza da impreziosire attraverso un make up dai colori naturali sugli occhi e mettendo in evidenza la bocca attraverso un trucco trasparente o con dei rossetti dalle nuance rosso acceso. 9) Puoi ideare un make-up per Revolution qui, adesso, di tendenza per le nostre teen-agers? Per proiettarsi direttamente alla stagione che verrà, creando una base luminosa ho scelto come colore per gli occhi un color lilla con cui colorare l‟intera palpebra mobile dopo aver applicato una base chiara; colorate poi un ombretto viola o blu lungo la piega palpebrale così da creare una tridimensionalità e dare maggior risalto al colore più chiaro della palpebre e completate con un punto luce avorio. Delineate una linea sottile con la matita nera o con l‟eyeliner e passate il mascara. Le labbra verranno impreziosite semplicemente con un velo di gloss rosato per chi ha l‟incarnato chiaro e appena aranciato per chi ha la pelle più scura. Stesso discorso per il colore del fard. 10) Quali progetti hai per il futuro? Di continuare a studiare e conoscere quanto più possibile il colore e le sue applicazioni e significati, in modo da potermi avvicinare a questo lavoro nel miglio modo possibile. 11) Come è possibile contattarti? Su face book - http://www.facebook.com/Cristina.Schiavoni.MakeUp 12) Un salutino alle nostre lettrici ... Un saluto a tutte e buon divertimento con i Colori!

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Non solo Vip - I miracoli di Photoshop! Continuano i mass media a bombardarci di immagini femminili che rasentano la perfezione. Corpi scultorei e incarnato perfetto, vengono immortalati dai Guru della fotografia italiana offrendoci una vera e propria opera d‟arte. Stratosferiche bellezze o illusioni ottiche? Indubbia bravura è riconosciuta ai professionisti della fotografia che, con il proprio staff, organizzano set dai scenari paradisiaci. Il grosso è fatto. Ma cosa accade dopo lo shooting? Le statuarie bellezze, vere protagoniste dello scatto e icone della bellezza per le teen-agers di tutto il mondo, sono così statuarie poi? Non importa. Ad ovviare ai “piccoli difetti di fabbrica” ci pensa il celeberrimo programma per la post-produzione: “PHOTOSHOP”. Un leggerissimo abuso dello stesso et voila … cosa ne viene fuori!

E L‟OMBELICO? … questo è l‟ombelico del mondo!

E L‟ACNE? … Altro che laser e chirurgia estetica. La Britney è ricorsa al Photoshop!

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MA E‟ LEI? E‟ il caso di dirlo … Cara la nostra Christina Ricci, ti sei calata tanto nella parte di mercoledì della famiglia Addams che hai confuso finzione e realtà. Chissà che un buon regista non ti scritturi per il ruolo di DOMENICA nei nuovi episodi …... Perché domenica? Perché sei arrivata alla fruttaaaaa! Christina Aguilera in seguito al lancio del suo album “Stripped” dichiarò: “c o n q u es t ‟ a l b u m m i s p o g l i o dell‟immagine di teenager ingenua e vi presento una nuova immagine più matura e sexy ” Christina Christina, perché aspettare il lancio dell‟album per mostrarti per quella che sei AU NATURE … matura si, ma come un fico secco

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Musica -

Recensione June 1974 project

June 1974 è un progetto musicale creato nel 2009. Composto attualmente da 19 singoli e 3 album, June 1974 rappresenta una raffinata miscela di musica elettronica, lounge, jazz e classic in chiave ambient e progressive. Una miscela musicale realizzata da Federico Romano, uno straordinario artista italiano già noto sulla scena underground italiana e che vanta innumerevoli collaborazionidi spicco con artisti come la scrittrice Isabella Santacroce e il fotografo Giuseppe Del Duca. Oggi per revolution Federico ci presenta il suo ultimo EP “Devotion”, etichetta 'Areasonica Records'. In questa sua raccolta Federico apre il cd con le tracks "Emotionography" (4'32")e "Opera 696 Of Divine Absinth And Heroin (7'04") dove con una base ambient/ classic, e ritmi alterni, si crea un livello maggiore di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica. Una finalità estetica che rende i due brani, delle vere e proprie opere d'arte arricchite dalla prestigiosa voce di Ann Mari Thim Nel dettaglio: particolarità della prima track sono i ritmi alterni e lo stacco dopo il primo minuto circa (1'20'') con una ripresa lenta caratterizzata da suoni ampiamente atmosferici e naturali. A caratterizzare la seconda track invece sono i ritmi incalzanti e l'atmosfera di suspance che si crea durante l'ascolto. Si prosegue con Kissing Aurora (5'06"), brano con una base ambient morbida che, con la preziosa collaborazione di Daniele Pensa, ci dona un arcano e misterioso tappeto musicale ideale per iniziare i nostri viaggi cercando la massima concentrazione. Con gli occhi chiusi si finisce nel giardino musicale realizzato dalla voce di Virginie Goncalves de Kells nel brano Visages Intemporels (3'10"); quella di Heather Downing in „Only Wind Now‟ (4'50")e „When We'll Be Dreams‟ (3'28"). Tracce che prendono forma e colori da voci e sonorità dolci. FRANCESCO BACCO

Federico Romano

La mia musica nasce con me ...

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1) June 1974 è il tuo progetto musicale che al momento conta 19 singoli e 3 album. C'è un particolare motivo che ti ha spinto nell'ideazione e creazione dello stesso? La musica mi accompagna da sempre appena ho avuto modo e tempo ho iniziato subito a comporre .Direi che attraverso il suono esprimo me stesso al 100% e sono davvero felice di ciò che ho realizzato finora .In poco più di un anno ho scritto più di 40 canzoni e attualmente ne sto ultimando altre. Ho talmente tanto materiale che non so più dove metterlo. Il nome della band June 1974 e' semplicemente il mese e l' anno in cui sono nato quasi a ricordare un giorno che la mia musica e' nata con me....che la mia musica e' la mia vita 2) Nel tuo ultimo album “Devotion” il genere ambient si combina perfettamente con degli spunti melodici. Quale l‟origine di questa struttura musicale? Tutte le mie canzoni sono ricche di influenze,non amo essere monocorde, con ciò preciso che nulla e' studiato a tavolino ma tutto estremamente spontaneo. Sicuramente c'e un origine classica che era la musica che suonava e ascoltava mia madre quando ero piccolo. 3) Sempre con riferimento a quest'ultimo album. Quanto ha contato per te la collaborazione artistica di Ann Mari Thim (Arcana / Settimo cantante armonica), Virginie Goncalves (cantante Kells), Heather Downing (cantante), Pensa Daniele (chitarrista Oblivio). A parte qualche singolo questo e' il primo Ep cantato. Quindi tutti coloro che hanno partecipato a "Devotion" hanno dato quel tocco in più ad ogni singolo pezzo. Un lavoro straordinario effettuato a distanza ma che e' stato davvero piacevole e il risultato direi sopra ogni aspettativa. 4) Ho avuto modo (aggiungerei con estremo piacere) di ascoltare ogni singolo pezzo del progetto e mi sono reso conto che abbraccia diversi generi musicali. Dal lounge all'ambient, passando per il progressive: qual è il genere che maggiormente preferisci? Io ascolto di tutto dall' ambient al classic/rock/pop/shoegaze/techno/jazz al death metal,dipende dal mio stato d' animo. Amo tutta la musica allo stesso modo tranne l' hip hop e il reggae 5) Sei piuttosto giovane ma sembra che non ti interessi in particolare nessuna delle nuove tendenze musicali. Forse gli anni Settanta e i primi anni Ottanta ti mettono a disposizione un maggior numero di idee musicali rispetto alla musica odierna...


Direi di si' il mio precedente Ep "Artestetica"e' un disco totalmente electro/ambient sicuramente influenzato dalla dance anni 80 ma attualissimo ancora adesso. Le nuove tendenze musicali non mi interessano sinceramente non riesco a trovare quello che secondo me e' fondamentale anche nella musica: la spontaneitĂ 6) Quali sono i dischi che consideri alla base della tua formazione musicale? Sono tantissimi ci vorrebbe un libro per scriverli tutti.... 7) Hai giĂ suonato dal vivo in Italia? No purtroppo live non ne posso fare anche se ho ricevuto parecchie proposte purtroppo riprodurre l' universo sonoro dei June 1974 dal vivo da solo e' problematico. Magari in futuro chissa'...

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Calcio - I pronostici di Fabio Rigoni

Carissimi amici ben ritrovati. Vorrei profittare del nostro appuntamento per ringraziare tre amici in particolare che hanno vinto con il precedente pronostico e hanno segnalato immediatamente alla redazione. Ciò detto ringrazio: Mario Tommasini, Manuel Tommasini e Carmine Barrella per la fiducia accordatami. Oggi vi farò un pronostico piccolo piccolo, di sole due partite. La cifra che si andrà a vincere è, allo stesso modo, esigua ma a noi interessa vincere piccole somme e spesso … siete d‟accordo? Allora, vi lascio alla previsione e mi auguro che anche stavolta, vada a buon fine :-) In bocca al lupo a tutti da Fabio

PRONOSTICO 08/03/2011 - champions league SHAKHTAR - ROMA = vittoria Roma ore 20.45 ( quota 4 ) BARCELONA - ARSENAL = Over 3.5 ore 20.45 ( quota 1.92 )

INGHILTERRA CHAMPIONSHIP

HULL - BURNLEY = Vittoria Hull ore 20.45 ( quota 2.10 ) IMPORTO SCOMMESSA= 5€ VINCITA= 80,64€

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Calcio - Nocerina: Dopo 32 anni di nuovo in serie B E comincia nel lontano 1910 il sogno durato 100 anni che diventa oggi realtà. Nella più rosea aspettativa, i molossi festeggiano l'anziana età della loro squadra e lo fanno nel migliore dei modi: posizionandosi in vetta alla classifica del campionato Prima Divisione girone B. Emozioni queste, che la signora rossonero aveva già regalato ai suoi tifosi nel 78 e che durarono solo un anno, prima della regressione in C1 e poi C2. Insomma, un alternarsi di emozioni e delusioni per i molossi che ciononostante, sono rimasti sempre accanto alla loro squadra sedendo quei gradini dello Stadio S. Francesco oramai nella quasi totalità liberi. A quanto pare parte di questa risalita e' dovuta a due personaggi molto importanti per la squadra, ed uno in particolare anche per la città: l'allenatore Gaetano Autieri ed il presidente Giovanni Citarella. A quest'ultimo va il merito indiscusso di aver proposto al tecnico siracusano il progetto di tre anni per approdare nei cadetti. Un progetto, quello di Citarella, che suonava per Autieri come una sfida ... una sfida che ha accettato e conduce a pieni voti con un credo calcistico dove c'è lavoro, sacrificio e schemi prettamente offensivi.

Un sincero augurio da Revolution

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Sesso - E’ pericoloso avere rapporti nell’ultimo mese di gravidanza? Tranne in casi particolari, da un punto di vista strettamente medico non esiste alcuna ragione che impedisce di avere una normale vita sessuale per tutta la durata della gravidanza. Per secoli si è creduto che il rapporto sessuale nei primi mesi di gestazione potesse favorire l‟aborto e negli ultimi essere causa di parto prematuro. Molte donne sono ancora suggestionate dall‟eco di questa antica e infondata credenza e quindi temono, non solo negli ultimi mesi ma anche nei primi, di poter danneggiare il bambino. Invece tutti i ginecologi sono ormai concordi nel ritenere che una gravidanza che procede senza problemi non può in nessun caso essere interrotta da un amplesso. L‟unico suggerimento che viene dato dai medici è quello di condurre il rapporto in modo dolce, soprattutto nel primo trimestre e nei giorni “del passaggio del mese”, che corrispondono al periodo nel quale normalmente arrivano le mestruazioni. Negli ultimi tre mesi di gravidanza si può quindi fare l‟amore senza paura: l‟unico problema che può sorgere in quest‟epoca è di tipo psicologico. Alcune donne infatti, dal settimo mese in poi, quando il pancione diventa vistoso, non si piacciono più fisicamente, si sentono goffe e poco desiderabili e quindi pensano che anche il compagno provi gli stessi sentimenti nei loro confronti. La paura di non essere più attraenti per il compagno, e quindi di esserne rifiutate, spinge talvolta a soffocare il proprio desiderio sessuale fino a non sentirlo più. Questa reazione talvolta non trova riscontro nella realtà: è stato infatti ampiamente dimostrato che un buon numero di uomini ama ancora di più il corpo della donna trasformato dalla maternità perché al desiderio sessuale si aggiunge nuova tenerezza.

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I rapporti in gravidanza sono tassativamente vietati in sette casi. Vediamoli: 1) Nei primi tre mesi se la donna precedentemente ha subito un aborto spontaneo 2) Nelle settimane successive ad una minaccia di aborto 3) Nei giorni di passaggio del mese se ha avuto una minaccia di aborto 4) Se la donna ha dovuto sottoporsi a cerchiaggio (intervento con il quale viene messo un laccio intorno all‟utero per chiuderlo) 5) Nel terzo trimestre quando c‟è il rischio di un parto prematuro (cioè quando il ginecologo attraverso la visita si è accorto che il collo dell‟utero è già aperto) 6) Nel terzo trimestre dopo che il ginecologo ha fatto una diagnosi di

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Eventi - Una selezione accurata degli eventi più belli In collaborazione con Il 8/9-03-2011 - CONCERTI ELISA AL TEATRO MANZONI DI BOLOGNA E' un' Elisa in stato di grazia. Questa è la prima sensazione che si ha ascoltando Ivy, il suo nuovo disco. Diciassette le tracce tra brani inediti e rivisitazioni dei lavori precedenti che strizzano l'occhio al lontano 2003 quando Elisa ci propose il meraviglioso Lotus. Protagonista delle classifiche di vendita delle ultime settimane con il suo nuovo progetto discografico, Elisa riempirà della sua musica i più importanti teatri delle principali città italiane, passando per Bologna l'8 e il 9 marzo al Teatro Manzoni. Per informazioni: Auditorium Tea-

tro Manzoni - 051/2759997 www.auditoriumanzoni.it

Il 23-03-2011 - CONCERTI FRANCESCO RENGA AL TEATRO DELLE CELEBRAZIONI Inizierà il prossimo mese il nuovo tour quasi tutto italiano di Francesco Renga, che attraverserà l‟Italia con quattordici date tra marzo ed aprile 2011. L‟occasione è la presentazione del nuovo disco Un giorno bellissimo, ma Renga negli spettacoli ripercorrerà tutta la sua carriera, compresi alcuni brani realizzati al tempo con i Timoria, per arrivare alle aperture sinfoniche più recenti della sua carriera solista, che saranno realizzate sul palco dall‟ Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno ed affiancata naturalmente da una band rock. Per info rivolgersi all‟organizzazione Teatro delle Ce-

lebrazioni - 051/6176130 www.teatrodellecelebrazioni.it

IN COLLABORAZIONE CON www.eventi-bologna.it

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Dal 26 febbraio all'8 marzo il centro di Roma si maschera per a festa Dopo due edizioni di grande successo, con più di duecentomila partecipanti, il Carnevale Romano "istituzionale" prende corpo anche quest'anno, colorando il centro della capitale conatmosfera di festa ed eventi di grande rilievo. Dal 26 febbraio all'8 marzo sarà allestito un villaggio a Piazza del Popolo: una proiezione video architetturale sarà visibile da tutta via del Corso, spettacoli teatrali in collaborazione con il Teatro dell'Opera, costumi, maschere e scenografie uniche per godere nel migliore dei modi lo spirito di festa. Il villaggio sarà provvisto di uno spazio ristoro alletito in collaborazione con il Gambero Rosso. Il 26 febbraio si parte alle 17,30 con la grande sfilata di Apertura del Carnevale. Il 28 andrà in scena uno spezzone del musical La Bella e La Bestia (dalle 20). Il primo marzo spettacoli equestri in un omaggio alla Cavalleria Italiana. Il 3 marzo vi aspetta un evento di tradizione russa: Il Carnevale secondo Maslenitsa. Il 5 marzo sarà la Giornata dell'Orgoglio Buttero, mentre domenica 6 marzo toccherà alla cultura Latino Americana condividere i propri festeggiamenti con il resto della capitale. L'8 marzo si chiude con un grande spettacolo di fuochi d'artificio.

CARNEVALE ROMANO Piazza del Popolo - Roma info: 0682077371 dal 26 febbraio all'8 marzo ingresso libero IN COLLABORAZIONE CON http://www.2night.it/

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Svago - Cinema: Revolution ti consiglia Trama del film Mia moglie per finta: Per anni Patrick ha finto di essere sposato per non impegnarsi con le donne. Un giorno finalmente incontra la ragazza dei suoi sogni e si toglie la fede ma, quando lei nota il segno dell'abbronzatura che gli è rimasto sul dito, vuole incontrare l'ex moglie prima di andare avanti nella relazione. Chi lo conosce meglio della sua assistente Katherine per impersonare il ruolo di moglie? USCITA CINEMA: 01/04/2011 GENERE: Commedia, Romantico

TRAILER http://www.youtube.com/watch?v=4qywN-X_sY8

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Svago - Krav Maga: la tecnica di combattimento Israeliana E’ il Krav Maga, tra le tecniche di combattimento più diffuse in Italia. A segnalarcelo è Giovanni Esposito, istruttore di II livello, che ci conduce tra i meandri di questa disciplina molto spesso indicata come difensiva ma che nella realtà, ha una marcata componente offensiva che prevede forme di attacco anche quando l’avversario non ha sferrato alcun colpo. Tuttavia, il Krav Maga è una tecnica di combattimento di facile comprensione, adatta anche a donne e bambini ed indicata per la self defence. La semplicità di questo sistema, ritrova le sue radici proprio nella nascita, che avviene circa 60 anni fa. Nasce in Israele intorno al 1950, infatti. Ideato e creato da Imi Lichtenfeld su commissione del Governo Israeliano, il Krav Maga doveva essere insegnato alle neonate forze speciali israeliane impiegate per un’immediata e durissima lotta, nel più breve tempo possibile. Altra componente importante del K.M è la rapidità: neutralizzare il nemico prima che questi diventi una minaccia, è fondamentale in questa disciplina. Prevede a tal uopo “tipologie di colpi” puntati prevalentemente a zone vitali del corpo. Per lo stesso motivo, non può essere praticato in forma sportiva come tutti gli altri sport di combattimento che tali colpi li escludono a priori. Attualmente Silvio Izzo è Responsabile della Formazione di Aspiranti Istruttori, di forze dell’ordine e forze armate in tutto il territorio nazionale. Pertanto per entrare in contatto con la “Special Combat Solution Academy Associations” bisogna rivolgersi a lui. Dr. Silvio Izzo: 3492949769 Sito web: www.specialcombat.org

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Svago - Il Kamasutra rivoluzionario E‟ il caso di dirlo … SENZA MANI, GUARDATE SIGNORI!

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Vi da appuntamento al 21 Marzo

CONTATTI: MAIL: redazione@revolutionmag.eu MESSENGER: redazione@revolutionmag.eu

GRUPPO FACEBOOK: http://www.facebook.com/pages/RevolutionMagazine/153050448076349?ref=sgm RESPONSABILE FB: ROBERTA BASSO


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