Il popolo dei rugi

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Roberto Casati (Rugi) Carlotta Casati, Simone Casati

Il POPOLO dei RUGI 2000 anni di storia, fra leggenda e realtĂ


Finito di stampare nel giugno 2011 Tutti i diritti riservati Roberto casati Rugi, Carlotta Casati, Simone Casati

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il popolo dei RUGI Un piccolo popolo antico nato nelle terre più glaciali Un popolo quasi invisibile che si è mischiato alla storia. Che si è spostato con la storia, inseguendola nseguendola e vivendola da da oltre duemila anni… anni…

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Fa un certo effetto scoprire che una delle famiglie più famose del nostro territorio che ha anche intitolati luoghi di rilievo come il Teatro del Gorinello ad una personalità importante come Cesare Rugi, abbia radici così antiche ed addirittura possa derivare da un popolo ben preciso. Questo lo veniamo a sapere grazie ad una ricerca certosina e paziente che, come ci dicono gli autori, è durata ben 14 anni ed è stata svolta contattando tante famiglie dei Rugi e attraversando molti comuni della Toscana. Una ricerca che è un work in progress e che ha la voglia e il desiderio di essere nei prossimi mesi ampliata e ancor più approfondita. Non solo per ricostruire i molteplici rivoli lungo i quali i Rugi si sono mossi ma anche per capire in maniera più definita se questo filo rosso tra la famiglia e il popolo dei Rugi esiste o meno. Mi sembrano obiettivi ambiziosi e importanti da perseguire, obiettivi che stimolano interesse e possono solleticare la fantasia di tanti. Anche quella di una comunità come la nostra nella quale il nome Rugi è un nome importante. Compito nostro è capire da dove veniamo, anche ripercorrendo le strade e i percorsi, di una famiglia che ha lasciato impronte indelebili (così importante), per meglio comprendere chi siamo. Cercare di capire le scelte, i sentieri attraversati, le avventure del passato ci aiuta a conoscerci meglio e ad aprirci con più forza al futuro. Quindi un grazie agli autori per questo bel lavoro e un in bocca al lupo per tutto quello che ancora hanno da fare.

Emiliano Fossi Assessore alle politiche educative e culturali del comune di Campi Bisenzio


Sono un Rugi da parte di madre e mi sono sempre riconosciuto, in parte, un Rugi. Quando Quando scoprii che la famiglia dei Rugi proveniva dall’antico popolo dei Rugi, mi sono emozionato. emozionato. Non so spiegare esattamente il perché quella notizia, di per sé quasi insignificante, avesse mosso tanta tanta della mia fantasia. So solo che che da quel momento mi è diventato più forte il desiderio di ricostruire la storia della famiglia, fino ad arrivare alle sue origini. origini. Quelle del Popolo dei Rugi… In verità, come cerco obiettivamente di spiegare nel corso del libro, il filo diretto fra il nome della famiglia ed il popolo dei Rugi Rugi non è visibilmente tracciato. tracciato. Ma certo ho trovato molte tracce tracce che possono ricondurre a questa teoria. Innumerevoli sono i casi, dove la storia e gli esperti ci raccontano che i nomi attuali vengono da nomi dei luoghi. E i nomi dei luoghi, spesso vengono dai popoli e dalle famiglie che in quei luoghi hanno abitato… Per chiamare un uomo, si citava citava la famiglia da cui proveniva (Matteo degli Goti … Giuseppe dei Franchi Franchi …) …) e talvolta, si citava sia il riferimento del padre che quello quello della famiglia. famiglia. Non deve quindi trarre in inganno inganno il fatto che i Rugi dal VI° secolo in poi abbiano lasciato poche tracce. Eravamo nel periodo più buio della storia, dove quasi quasi tutte le notizie si perdono. A solo termine di paragone, basti pensare che i Longobardi (nella (nella seconda metà del VI° secolo avevano occupato l’Italia intera) intera), hanno lasciato relativamente poche poche tracce di sé. Nel nostro specifico specifico i Rugi hanno lasciato tracce sotto forma di nomi. nomi. Dall’Isola di Rugen Rugen al centro Europa, all’Istria e all’alta Italia. Anche per i Rugi quindi possiamo ragionevolmente accreditare la prassi oramai riconosciuta agli altri nominomi-popoli (Franchi, Longobardi, etc.)


CAPITOLO I°I°, iL iL POPOLODEI RUGI Scendemmo giù da quelle terre buie, a cercar l’ascolto del tepore… A cercare mari più sicuri, e cibo per sfamare i nostri figli… A sfuggire da nemici tanto imprevisti e cruenti... cruenti... E quell’isola, quell’isola, a poche braccia dalla terra, sembrava il posto ideale. Ben difendibile e ricca di selvaggina. Ma la terra lì poco distante era ancora più fertile e ricca. Lì molti di noi trovarono la loro donna e costruito la loro famiglia. E finì così che tutti tutti ci andammo. andammo. Lì credevamo credevamo di avere trovato l’eden per il futuro della nostra gente e invece, invece, di lì a poco ci trovammo coinvolti in mille battaglie, stretti fra mille popoli agguerriti, selvaggi e razziatori. razziatori. Finì in continue guerre, guerre, in continui spostamenti, spostamenti, spesso al soldo di altri. Fino alla dispersione… dispersione…

CAPITOLO II, i RUGI E d’improvviso è un pullular di RUGI, RUGI, in un minuscolo fazzoletto di terra (Campi – Lecore - Signa), abitato da poche migliaia di persone, spunta una una moltitudine di famiglie RUGI. RUGI. Decine, centinaia di RUGI. RUGI. Una Una vera anomalia rispetto alla popolazione totale… E poiché impensabile siano spuntati lì e tutti assieme, occorrerà usare gli anni a venire per approfondire le ricerche. Quantomeno per aggiungere altri indizi, per andare più indietro indietro nella nostra storia. storia. Con una certezza. Tanti ceppi familiari a metà del ‘700 significano che i RUGI sono qui almeno da 44-500 anni…

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Prologo … Quando nel 1997 iniziai iniziai le ricerche, prima al Comune e poi nella Pieve di Campi (poi a Signa, Firenze, Prato, Prato, Lastra, nel Senese e nel Livornese), Livornese), non pensavo di trovarci trovarci di fronte ad un numero così vasto di ceppi familiari. Prima di allora i Rugi parevano, non solo ai miei occhi, una piccola quantità di nuclei familiari sull’orlo della scomparsa. Invece apparve apparve subito evidente che fra il 1700 ed il 1800 fra Campi e Signa c’erano decine e decine di nuclei familiari Centinaia di Rugi… E c’erano numerosissimi numerosissimi Rugi anche a Colle Val D’Elsa, D’Elsa, a Siena e nel Livornese… Dopo una serie serie di analisi e ripensamenti, ripensamenti, assieme assieme ai miei figli decidemmo quindi di indirizzare la ricerca ricerca non ad un dettaglio analitico delle radici del ceppo dei RUGI, ma al al dare una vasta panoramica panoramica di di vari CEPPI. Utilizzando ai fini della ricerca anche le più moderne moderne tecnologie (Internet e Facebook). Facebook). Così da tracciare una serie di “foto” sull’esistito e l’esistente. Con la speranza di trovare, prima o poi, quanti più interessati possibili ad aggiungere i vari tasselli mancanti. A riannodare i fili del tempo. Il primo primo passo fù quello di creare un un archivio da condividere con tutti gli eventuali eventuali interessati. Nel 2007 iniziammo così a costruire l’albero genealogico dei Rugi su My Eritage. Ma ci rendemmo conto che ben pochi fra i Rugi rintracciati rintracciati attraverso internet, avevano la nostra stessa voglia di andare a trovare le proprie origini. Molto più interesse abbiamo invece trovato nei contatti telefonici e diretti. Così abbiamo continuato continuato a cercare indizi, nomi e date, al al fine di pubblicare questa prima parte della ricerca. Per chi trovi interessante interessante arricchirla e contribuire al suo ampliamento futuro, futuro, può contattarci r.casati@spicciano.it. contattarci all’indirizzo r.casati@spicciano.it.

…per riuscire a tracciare tracciare le proprie origini e lasciare lasciare ai nipoti in modo di capire chi eravamo e chi erano i Rugi. Rugi.

Roberto Casati Rugi, Rugi, Carlotta Casati, Simone Casati

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I RUGI, Un POPOLO, un NOME… PIANO dell'OPERA.

Capitolo I. Il popolo dei Rugi 1. STORIA del Popolo dei RUGI. Dalla Rugolandia Rugolandia a… 1.1 da dove vengono i Rugi; Rugi; 1.2 dall'anno menomeno-zero all’epoca all’epoca delle invasioni barbariche; 1.3 la dispersione dopo il VI secolo; 1.4 Rugi diventa un cognome (Rugi, Ruggi.. Ruggi... ...)

Capitolo II. I Rugi. 2. I Rugi a Borgo San Lorenzo (Fi). (Fi). 2.1 albero genealogico, gli antenati di Roberto (e Paolina) Rugi; Rugi; 2.2 albero genealogico, i discendenti di Roberto (e Paolina) Rugi; 2.3 albero genealogico i discendenti di Belisario / Vasco / Fedora; Fedora; 2.4 albero genealogico i discendenti di Belisario / Oliviero 2.5 albero genealogico i discendenti di Cesare (Campi Bisenzio);

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3. Fra il 1700 ed ed il 1800 i Rugi in Toscana 3.1 Una moltitudine moltitudine di Rugi. Ai primi del 1800 fra Campi e Signa c’erano Meno di 10. 10.000 abitanti. I Rugi residenti erano almeno 200. 200. Può sembrare un niente, ma si pensi che oggi, oggi, nella stessa zona vivono poche decine di Rugi, contro una popolazione di 50.000 abitanti… 3.2 Cinquanta alberi genealogici… 3.3 Documenti

4. Curiosità 4.1 Un libro sui Rugi D’America D’America (vedi tavola 9); 9); 4.2 L’Isola L’Isola dei Rugi? Historical Island USA – Mariana Islands (Oceania) (Oceania) Lat. 14.1736 long. 145.2667 (lat./DMS 14° 10’ 25N; long./DMS 145° 16’ 0E. 0E. (vedi tavola 10) 10) 4.3 Luigi Rugi, Un Eroe nella II guerra Mondiale. 4.4 Galep disegna “La leggenda dei Rugi” Rugi” (Nerbini, Firenze) Firenze) 4.5 I Rugi in Calabria? Calabria? Rubiniamin, Terra Rugiani,Rugliano e infine in Roggiano Gravina (terra dei Rugi ?). 4.6 Mario Rugi fotografo della storia. Archivio Fotografico Mario Rugi (1935, Wikipedia). 4.7 Il Teatro Cesare Rugi e Cesare Rugi, l’anima del teatro. 4.8 Il Trofeo Rugi, corsa podistica di di 10 Km a Colle V. Elsa.

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5. Alcuni dati statistici. Quanti Rugi per il Mondo.

5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 5.8 5.9

I Rugi nel Mondo (dati 2009); I Rugi In Italia (dati 2008); I Rugi in Toscana (dati 2008); I Rugi nei Comuni Toscani (dati 2008); Cartina delle presenze dei Rugi in Toscana; Cartina Cartina delle presenze dei Rugi in Italia; Alcuni Rugi nel Mondo; Alcuni Rugi nei Cimiteri Toscani; Ruggi & Rugi …; …;

6. Le schede monografiche Nelle pagine di questo capitolo cerco di raccontare alcuni frammenti di vita della mia famiglia, dei miei avi. Sono Sono storie che ho spesso trovato simili nelle varie interviste che ho condotto presso altre famiglie Rugi. 6.1 Roberto Rugi da Borgo San Lorenzo Lorenzo (Fi) 6.2 Paolina Zipoli nei Rugi; Una storia di lavoro, semplicità, famiglia e fantasia; 6.3 la soffitta in Malacoda; 6.4 frammenti di ricordi… ricordi…

7. I RUGGI 8. Altri nomi derivati da nomi di popoli antichi…

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Capitolo I. Il popolo dei Rugi

…Quando finalmente la nebbia si alzò, il campo apparve come uno sterminato cimitero di corpi. Tutt’intorno le fiamme delle tende ancora bruciavano e l’acridità del fumo che ci mozzava la gola… Ci avevano messo a ferro e fuoco, rapito le donne e trucidato i figli, fino a far rosso il fango. Fewa (il Re) era stato preso in catene e finalmente Odoacre ed i suoi se ne andavano appagati. A noi, pochi superstiti feriti e moribondi, ci rimaneva solo un filo di vita. Il cuore gonfio di rabbia e di vendetta mista a rassegnazione. E una gran voglia di fuggire… Fummo in pochi quella sera a radunarci nella vecchia grotta. E dopo mille discussioni, decidemmo. Saremmo andati a scavalcare i monti centrali per cercare di raggiungere Teodorico e la sua gente (Giso, moglie di Fewa era una Principessa Ostrogota). Un cammino lungo e impervio su ghiacciai e dirupi, che ci avrebbe ulteriormente decimati. Ma non c’erano altre strade, se i guerrieri di Odoacre ci trovavano, avrebbero finito la loro turpe opera infilzandoci alle loro lunghe lance. Il cammino fù lungo e quelle fredde notti ci riportarono più vivi i ricordi dei tanti anni passati in mille battaglie, in mille feste… 11


Ricordi e racconti maturati la sera nelle tende dei tempi lontani, ed ora usati a scaldare le ultime speranze. Ricordi di quando la nostra Regina Hafilda sposò il Re dei Franchi (121 d.c.) e nessun popolo osava attaccarci. E ancor prima, quando, in fuga da una terra perennemente circondata dai ghiacci, buia, inospitale e tempestosa, arrivammo a sistemarci per anni in quell’isola a poche braccia dal continente(Rugen), isolati dal mondo e sicuri dai tanti predoni. Lontani dai pericoli, a crescer le nostre famiglie. Poi lentamente scegliemmo di spostarci sul Continente, attratti dalla copiosa cacciagione e dai vicini popoli amici. E lì, sulle foci dell’Oder passammo un lungo periodo odi pace… Ma tutto cambiò dopo che i Goti e gli altri popoli ci sospinsero con furia fin qui(Europa Centrale, III° secolo d.c.). Coinvolti in mille guerre, travolti dal destino, costretti a continui spostamenti e a subire l’arrogante barbarie di nuovi guerrieri che venivano dall’Est. E poi arrivarono le feroci orde degli Unni che spazzarono via in un batter d’occhio le ultime nostre difese. Tanti giovani furono uccisi e noi sopravvissuti, prigionieri e quasi schiavi, seguimmo l’esercito Unno in marcia verso sud - ovest. Ecco, fu allora che il nostro popolo si disgregò (V secolo d.c.). Fù allora che molti di noi scelsero di andare in guerra al soldo dei Romani e delle altre gens barbare.


Pochi altri cercarono una vita più pacifica nelle terre degli avi (foci fiumi Oder e Vistola). Altri ancora si stanziarono fra i monti centrali (Tibisco). A cercare di riorganizzarsi, a dare luce a nuovi figli, a formare nuove e più forti famiglie, a prepararsi meglio per nuovi inevitabili scontri. E quando Fewa il coraggioso riaccese le nostre speranze di popolo unito dei Rugi, in tanti corremmo a sostenerlo. Ed in breve diventammo mille e mille, pronti a battagliare per la nuova libertà. Per il nostro orgoglio, per la nostra gente… Fewa poi sposò Giso, Principessa degli Ostrogoti. Un popolo forte e numeroso in cui avremmo trovato sicuro sostegno. Ma il destino volle beffarci l’ultima volta. Odoacre (detto il Rugus), pretendeva a se il trono dei Rugi e, dopo avere unito vari popoli sotto il suo dominio, ci attaccò e ci braccò in tutte le terre. Fino a ieri, quando è riuscito a catturato e giustiziare Fewa e Giso… Chiudendo definitivamente quest’ultima speranza. Ora, ci siamo uniti a Teodorico e alla sua gente e stiamo marciando verso l’Italia. Facciamo parte di un esercito sterminato (100.000 uomini) e Teodorico è un grande guerriero. Nel nostro cuore pulsante, l’ultima indomita speranza. Ritrovarci e ancora una volta ricostruire il nostro popolo dei Rugi, libero in altre terre …


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1. storia del popolo popolo dei Rugi; Gli storici riconducono il popolo dei Rugi alla regione Rogaland, sita presso l'attuale Stavanger sul Borknefjord (Boknafjord) in Norvegia. Norvegia. Latitudine – 59° 30’00 Nord 06° 10’00 Est. 59.5,6.16667. 59.5,6.16667. Per una immediata immagine visiva sulla posizionatura del luogo, si pensi che Boknafjord è più a nord delle ultime ultime terre di scozia (vedi cartine 6 e 15). 15). Quindi un popolo di origine Scandinava affine ai Goti, ed ai Vandali e, assieme ai Burgundi e gli Eruli, provenienti dall'alta Europa. Successivamente, Successivamente, sembra fra il I° secolo a.c ed il I° secolo d.c., i Rugi si si stanziarono sull'isola sull'isola di Rugen (Germania), (Germania), una delle numerose isole vicino allo sbocco del fiume Oder (vedi (vedi cartine 1 e 15) 15) e successivamente sulla vicina terraferma. terraferma. Secondo altre fonti, fonti, si sarebbero invece stanziati alle foci della Vistola (Polonia), (Polonia), alle spalle dei Burgundi e dei Vandali (vedi (vedi cartine 2 e 15) 15). Molte mappe identificano i Rugi fra i due fiumi. Le due indicazioni potrebbero essere entrambe vere, in ragione alle continue continue migrazioni dei popoli.

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Ma più verosimilmente i Rugi, dalla Norvegia si spostarono prima nell’Isola di Rugen (secondo molte fonti l’Isola prese appunto il nome dai Rugi) e poi, poi, lì poco distante, sulla terraferma nei pressi della foce dell’Oder, in Germania Germania. rmania. Ciò sarebbe avvalorato anche dai riferimenti sulla nascita e sulla vita di Hafilda, Principessa dei Rugi (vedi) che si sposa con il Re dei vicini Franchi. Franchi. E ciò darebbe un filo conduttore anche ai futuri spostamenti spostamenti e insediamenti (Olanda, (Olanda, cartina 3) 3) Nel 104 d.c. in Germania Germania nacque Hafilda, Hafilda, citata come figlia del Re dei Rugi. Nel 121 d.c. Hafilda sposò Clodomir IV°, Re dei Franchi. Franchi. Dalla loro unione, nel 122 d.c. nacque Farabert che divenne Re dei dei Franchi e da lui la discendenza fino a Carlo Carlo Magno Hafilda morì nel 176 d.c. Riferimenti: Storia e antenati di Carlo Magno (Clodomir è stato il ventiquattresimo antenato di Carlo Magno) Magno) Riferimenti: secondo Tacito, i Rugi erano affini ai Goti, sia nell’armamento che nella vita sociale.

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Le campagne militari di Augusto – 12 a.c > 9 d.c., portarono i confini Romani fino ai fiumi Elba e Danubio. Furono all’epoca “identificati e collocati” collocati” I principali popoli barbari che stanziavano al di là dei nuovi confini. Secondo alcune fonti, nel nel III secolo secolo d.c., sotto la pressione dei Goti, i Rugi si spostarono nella valle della della Tiza (valle del Tibisco, Ungheria). Verso la metà del secolo successivo (VI° d. c.), c.), caddero, come tanti altri popoli, popoli, sotto l'egemonia degli Unni e si trasferirono nella bassa Austria. Secondo altre fonti, Il popolo dei Rugi sarebbe invece risalito in alta Europa e si sarebbe stanziato, assieme agli Eruli, nell’attuale Olanda / Germania (vedere (vedere cartina 3, anno 453). 453). Anche qui è diffici difficile ifficile dire quale sia l’esatta verità. In primis primis perché come gli altri popoli i RUGI non erano stanziali. stanziali. Era un popolo i cui guerrieri si prestavano spesso ad essere mercenari e quindi lo si poteva trovare coinvolto in varie battaglie e guerre, in vari luoghi anche molto distanti fra loro. E talvolta talvolta si avevano battaglie con RUGI posti su ambedue gli schieramenti. Rugi contro Rugi. All’epoca molti popoli erano in lotta fra loro e spesso fra loro alleati contro i Romani. Le vittorie o le sconfitte sconfitte determinavano spostamenti di interi popoli (o parte parte di essi). essi). Fra il secolo III° e gli inizi del secolo V° , Roma subì varie importanti sconfitte e queste furono la causa di ancora più ampi spostamenti e rimescolamenti fra le varie etnie.

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Alcune date di riferimento: riferimento: - nel 378 i Romani subirono la disfatta di Adrianopoli, - nel 395 persero persero contro i Visigoti, - nel 402 Alarico alla testa dei Visigoti arrivò a penetrare in Italia e ad assediare Mediolanum, Mediolanum, - Negli stessi anni, gli Unni dilagarono dilagarono in più parti dell’Impero, - nel 410 ancora ancora Alarico mette a sacco la stessa Roma, Roma, - nel 410 la Britannia era considerata oramai perduta. - Successivamente gli Unni misero ancora a ferro e fuoco gran parte dell’Impero. Quindi alcuni decenni decenni caotici, caotici, che hanno rivoluzionato le mappe e gli insediamenti insediamenti. Nel 451, dopo dopo la vittoria di Ezio alla testa dell’esercito Romano e dei suoi alleati (vari (vari popoli Barbari stanchi dell’oppressione Unna) Unna) su Attila, gli Unni persero gran parte del loro predominio anche sugli sugli altri popoli popoli. li. Nel 455, dopo un nuovo sacco di di Roma Roma da parte di vari popoli barbari, l’Impero d’Occidente iniziò a sfaldarsi definitivamente. E, nel decennio 450/460, sulle ceneri dell' Impero iniziarono a formarsi I vari Regni costituiti dall’unione di più popoli barbari. barbari. In questo periodo, periodo, alcuni storici indicano i Rugi spostati più a sud, sud, immediatamente alle spalle degli degli ultime Province Romane del Norico(Bassa Norico(Bassa Austria nei pressi di Graz, oppure bassa Germania nei pressi di Monaco). Monaco).

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In quegli anni Odovacar (Odoacre), definito anche “Rugus” cioè cioè uno dei Rugi, Rugi, divenne capo capo di vari popoli barbari. La storia riferisce che Odoacre fù molto cruento (o vendicativo) verso il popolo dei Rugi. Rugi. Forse Forse perché gli fù usurpato il il trono che riteneva legittimo. legittimo. Li attaccò e sconfisse ferocemente più volte e, in modo definitivo, definitivo, nell'inverno del 487. Nel suo esercito militavano anche molti guerrieri Rugi. Il Re dei Rugi Fewa e la sua consorte, l'ostrogota Giso, furono fatti prigionieri e giustiziati in Italia. Nel 488 vi fù un tentativo di rivolta dei Rugi capeggiati capeggiati da Friederic, figlio di Fewa. La rivolta fu sventata da Unulf, il fratello di Odoacre. Odoacre. Alcune fonti riportano che Unulf, dopo avere fatto giustiziare Fewa e Giso, Giso, volle fare trasferirne la popolazione dei Rugi in Italia (Veneto, Istria). Istria). Altre fonti riportano invece che molti Rugi superstiti si dispersero dispersero verso il centro Europa alla ricerca del sostegno degli Ostrogoti. Questi Rugi superstiti si unirono, unirono, nei pressi di Novae (odierna Svistov, Svistov, confine Romania Romania), mania), alla gens di Theoderic (gli Ostrogoti parenti della Regina Giso), in marcia marcia verso l’Italia. l’Italia. Qui, i Rugi finirono per stanziarsi stanziarsi. iarsi. Nel Nel Veneto, nell'Istria e nell'alta Lombardia … In un certo modo, ambedue le teorie riportano allo stesso dato di fatto. fatto. Lo Lo stanziamento dei Rugi in alta Italia.


Nel frattempo Odoacre era stato proclamato Re delle genti Germaniche in Italia e qui regnò regnò con un sistema dittatoriale, dittatoriale, dal 476 al 493 (anno in cui fù fatto uccidere da Teodorico a Ravenna). Nel 489 Teodorico aveva varcato le Alpi orientali a capo di un esercito di 100.000 Ostrogoti (e altri popoli barbari). Teodorico, Teodorico, (Teoderico detto il Grande) Grande), dal goto Þiudareiks (Pannonia, Pannonia, 454 – Ravenna, Ravenna, 526), 526), fu Re degli Ostrogoti dal 474 e Re d'Italia dal 493 al 526. 526. Fù il secondo dei Re barbari di Roma. Roma. Con Teodorico iniziò un periodo di relativa stabilità. Teodorico fù personaggio leggendario. Anche nella sua morte…

“Poi dal cielo scese un cavallo nero che che lo caricò in groppa e andò a gettarlo nel cratere dell’Etna…” Riferimenti: Dal Comune di Voghera: Nel corso degli anni è verosimile che l’insediamento del primo abitato di Voghera venga ripetutamente devastato dal passaggio di vari eserciti, tra i quali vengono ricordati quelli di Magno Clemente Massimo (387 d.c.), Attila (452), dei Borgognoni e dei RUGI (fine IV secolo). Da Zanichelli: 454 d.c., San Severino incontra i RUGI. Da Zanichelli: La zona delimitata tra le odierne città tedesche e austriache di Ratisbona, Passau e Vienna, era abitata da Romani e dai RUGI, citati come una tribù germanica, che vi era giunta al seguito di Attila… Da Zanichelli: Giso,la moglie del re dei RUGI, impose il battesimo ariano ad alcuni cattolici e li fece deportare oltre il Danubio. Nonostante le preghiere e le rimostranze di San Severino, che chiedeva il rispetto degli accordi presi... Da Fonti varie (Milano e Lombardia): Sul finire del V° secolo Appiano (Gentile) era già un centro di u na certa importanza. Alcuni documenti riportano che nel 493 Papa Gelasio I° co ncedette al beato Teodoro, Arcivescovo di Milano, il diritto di riscuotere le decime di Vedano, Varese, Castel Seprio, Appiano, Cantù, Mariano e Saronno. Al cadere dell’Impero romano, i barbari che discesero dalle Alpi ed inondarono per quasi tre secoli i campi del comasco, furono gli Eruli, i RUGI, i Turcilingi, gli Unni, i Goti, i Visigoti, gli Ostrogoti, i Borgognoni, i Longobardi. Razzie, guerre, Peste e fame, decimarono la popolazione di Appiano. Da letteratura Carabinieri: Il 4 settembre del 476 d.c, Odoacre, un generale che era stato al seguito di Attila, poi divenuto Re degli Sciri, dei RUGI e dei Turcilingi, dopo avere ucciso Oreste, depose Romolo Augustolo. Da fonti varie. Lo scontro avvenne proprio a Milano nei primi mesi del 491: dalla parte di Odoacre si schierarono l’imperatore d’Oriente Anastasio e i mercenari Burgundi e RUGI. Gli Ostrogoti chiamano in loro soccorso i Visigoti. Fu un’ecatombe che pose le basi del successivo declini odi Odoacre e del dominio di Teodorico.


1.1 da dove vengono i Rugi; All’inizio della storia, databile anteriormente al II° secolo a.c., siamo in Norvegia, non lontano da Oslo. Una Una zona climaticamente glaciale, vicino al circolo Polare Artico (vedere cartine cartine 6 e 15). 15). Per una immediata focalizzazione, l’altitudine è pressappoco quella della punta nord della Scozia. Coordinate: 59°30′00 59°30 00″N 00 N 06°10′00 06°10 00″E 00 E / 59.5, 6.16667 Da qui, attorno al I° secolo avanti Cristo i Rugi si spostarono nell’Isola di Rugen Rugen sul mar Baltico - Germania (vedi cartine 14 e 15) 15), zona climaticamente simile, alla precedente, ma immediatamente a ridosso del continente. Rugen, 926 Kmq, 574 Km di sviluppo costiero, definita isola continentale. Stato Germania, Land Macleburgo - Pomerania Occidentale (nel (nel 2001 contava 73.000 abitanti) abitanti).

Ed ancora successivamente, successivamente, attorno al I° secolo d.c., si spostarono sul continente, proprio davanti all’isola di Rugen, in una zonazona-confine fra la Germania e la Polonia, Polonia, alla foce del fiume Oder (oppure secondo altri, alla alla foce del fiume Vistola). Vistola). Vedere cartina 15. Poi, nel V° secolo si spostarono nell’Europa centrale (Bassa Germania, Ungheria, alta Austra…) e di qui in Italia (Triveneto). Xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Inserire cartina 6

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1.2 dall'anno menomeno-zero a‌‌

Cambiare colori 7 evidenziare rugi


27 A.c. (morte di Augusto) e primo secolo I° D. C.. C.. Gli storici posizionano il Popolo dei Rugi Rugi fra l’Oder e la Vistola. Vistola. Nel 453 alcuni storici posizionano il popolo dei Rugi pressappoco nell’attuale Olanda / Germania. Cioè più ad ovest dell’Oder (dove erano stanziati nel I° secolo)

collocano llocano alla foce della Vistola, Mentre nel 480 circa (Regno di Odoacre), altri li co vicino ai Baltic People (alla sinistra sulla cartina)


Diverse collocazioni e interpretazioni. Dovute in primis ai continui spostamenti dei vari popoli barbari (vedi cartina). Alle vittorie ed alle sconfitte, fra di loro e contro i Romani. Romani. Ma anche al fatto che i RUGI erano spesso guerrieri mercenari, prestati ad altri condottieri, condottieri, interessi e popoli. Guerrieri che più o meno frequentemente si fermavano nelle terre che trovavano più accoglienti. Di qui, la loro successiva presenza in varie località

Alcuni periodi che furono particolarmente importanti, basilari per ilfuturo dei Rugi: - lo spostamento a ovest dei Franchi (che lasciarono il piccolo popolo dei Rugi senza importanti alleati); - la pressione dei Goti, che li costrinse a spostarsi spostarsi verso il Centro Centro Europa; - l’arrivo degli Unni Unni che li disperse definitivamente …..

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Le tappe degli spostamenti. Da Rogaland (secondo secolo avanti Cristo e precedenti), all’isola di Rugen (primo secolo avanti Cristo – primo secolo dopo Cristo), alle foci foci dell’Oder (o della Vistola), al centro Europa (Austria/bassa Germania/Ungheria), all’Istria ed all’Italia…

Da Rogaland a Rugen, alle foci dell’Oder e della Vistola, all’Europa centrale,al nord Italia ed infine alla Toscana (e…)

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1.3 la dispersione dispersione dopo il VI secolo; Dal V° - VI° secolo le informazioni sul popolo dei Rugi si perdono...... Le ragioni sono diverse. C’è il fatto che i RUGI sono oramai un popolo semidisperso e mischiato alla tanta gens barbara semiromanizzata arrivata in modo sparso in Italia… Italia… C’è l’arrivo dei Longobardi, che occuparono tutta la penisola (fine VI° secolo), imponendo nuovi costumi ed usi. Entriamo in un periodo storico dove tutte le informazioni sono rarefatte Scritti più dettagliati si avranno nuovamente solo verso il il 900900-1000. Il periodo buio che va dal 55-600 al 1000 circa è problematico per tutte le ricerche. Si pensi che le tracce dei Longobardi, un popolo numeroso che ha dominato per vari secoli l’Italia, l’Italia, sono minime. E quelle poche riaffiorano solo ora, attraverso attraverso le più accurate ricerche e tecnologie. E che anche per gli altri popoli barbari (spesso ben più numerosi e presenti dei RUGI), in quel periodo si sono perse le tracce… Tracce del passaggio dei RUGI sono presenti in varie ricerche / libri. libri. Nell’Est Italia nelle Italia e nell’Istria sono rimaste tracce del nome dei RUGI per secoli ((nelle colline di Montecchia di Crosare c’è un’antica Contrada che portava il nome dei Rugi (scritto Rugi e non Ruggi). Ruggi). Non numerose ma significative le ricerche, anche da parte dell’Università dell’Università di Trieste, che in uno studio identifica che “Campo “Campo Rusio" verrebbe dai barbari RUGI - Università Università di Trieste (i Rugi in Istria) & altri vari.

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1.4 Rugi diventa un Nome Nome. ome. Dai primi del 1600 ad oggi; Non ho trovato il filo diretto d’unione che ci porta dal popolo dei Rugi che varie fonti indicano come insediato in alta Italia nel VI°VI°- VII° secolo, secolo, alle prime tracce delle famiglie dei Rugi risalenti ad inizio del 1600. Per una analisi più generale, occorre precisare che i nomi (cognomi) provengono provengono in genere: 1. da nomi di popoli antichi (ad esempio Franchi, Goti, Longobardi, etc.); 2. da distorsioni e variazioni dialettali di altri nomi/cognomi (come (come ad esempio Rugio e Ruggi ); 3. da luoghi; luoghi; Credo che, seguendo le numerose altre analogie storicostorico-culturali, culturali, per il cognome Rugi sia corretto il filo logico: logico: Il Popolo dei RUGI ha lasciato il proprio nome sia a luoghi che a Famiglie (con leggere distorsioni dialettali) > Luoghi (Campo Rusio nel Veneto, Veneto, Campo Ruggio in Basilicata, Basilicata, Campo Rugio vicino ad Avellino Avellino…..) llino…..) >> Nomi (cognomi) derivati (RUGI, RUGGI, RUGIO, … ) Il popolo dei Rugi ha vagato vari secoli per l’Europa. Come popolo, come guerrieri mercenari al servizio di altri, come vincitori o vinti in mille battaglie. Ha quindi lasciato varie tracce in molti paesi (guerrieri o gruppi di guerrieri che dopo le battaglie si fermavano in quel luogo, luogo, oppure un gruppo di Rugi che si aggregava ad altri gruppi tribali e si insediava con loro in nuove terre) terre). E questo spiegherebbe perché, perché, dai dai registri degli degli immigrati immigrati in America (1600, 1700, 1800), troviamo numerose famiglie Rugi provenienti provenienti da vari Stati (Germania, Svizzera, Italia…). Italia…). Di Di qui la conferma delle varie provenienze. E proprio proprio da da quegli stati dove gli storici hanno identificato di passaggio de del popolo dei Rugi

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Vi è quindi un chiaro filo conduttore. Un Un popolo che ha lasciato varie tracce in vari paesi d’Europa d’Europa e che ha infine dato il il nome alle varie famiglie (RUGI ma anche a RUGGI e RUGIO che appaiono evidenti e semplici “distorsioni dialettali dialettali” ali” del nome originario). Distorsioni che non appaiono in Toscana proprio per la caratteristica della lingua… Come i Rugi, anche i Ruggi di Salerno vengono ritenuti di origine nord Europea /Normanna … La teoria che quindi RUGI, RUGGI (e RUGIO) RUGIO) vengano tutti tutti dallo stesso popolo è avvalorata dai vari indizi che ho evidenziato. evidenziato. Ma c’è un’ulteriore indizio. Rugi.. Ma, Ad una attenta verifica, in Italia vi sono più Ruggi che Rugi Ma, curiosità non di poco conto, Lazio io, conto, i Ruggi sono presenti soprattutto in Lombardia, Laz io, Campania Campania ed Emilia (vedere 5.9) 5.9) ed i Rugi, Rugi, sono presenti praticamente solo in Toscana (dove la forma dialettale mantiene intatto il nome). Ed anche qui un’altra piccola curiosità. I Ruggi sono presenti nella Provincia di Lucca (dove (dove non vi sono Rugi) Rugi), Provincia a ridosso e da sempre ben collegata con il Modenese, dove i Ruggi sono invece numerosi ed il dialetto… Infine, vi sono più Ruggi che Rugi anche nel Grossetano. Provincia a confine con il Livornese (con molte presenze Rugi), ma anche con il Lazio (tante presenze Ruggi). Diverso è per Ruggeri, Ruggeri, di cui troviamo varie tracce in varie località Italiane. Italiane. Questo nome è più assimilato ed assimilabile a Roger (Roger (Roger Bacon, Francescano Inglese del 1200 che è stato da sempre tradotto in Ruggero Bacone) e a un nome anziché ad un cognome (anche (anche il Gran Conte Ruggero I° di Sicilia era nato nel 1031 in Francia) Un nome poco poco o per niente assimilabile assimilabile a Rugi o Ruggi. E anche se vi sono alcuni casi di distorsione interpretativa dovuti alla brutta calligrafia di chi scriveva o l’interpretazione di chi leggeva, non è verosimile poter collegare i due sinonimi. Spero che con il tempo si possa avere il modo modo di colmare queste lacune. lacune.

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Queste le tracce rilevate. Nei primi anni del 1600 Il NOME (cognome) RUGI, RUGI, lo ritroviamo su alcuni documenti riferiti all’immigrazione in America (1607) e successivi. Come dicevo, il fatto che vi siano RUGI provenienti da varie località e Nazioni, non è affatto affatto strano. Anzi è la conferma che il nome discenda direttamente da alcuni RUGI fermatisi nelle nelle varie terre (vedere anche al capitolo 5.7 i Rugi nel Mondo). Mondo). Alcuni esempi: Nel giugno 1607 a New York sbarca, proveniente dalla Germania ELISABETHA RUGI. RUGI. All’immigrazione è registrata come appartenente alla Chiesa Evangelica e proveniente da Pforzheim, Pforzheim, Karlsruhe, Baden (Germania) Nel 1777, 1777, sempre a New York, proveniente da Eriswil, Berna (Svizzera), sbarca BARBARA RUGI; Nel 1813, 813, a New York, sbarca GIOVANNI RUGI, proveniente da Atina (?) Italia; Nel 1852, a New York arriva ULRICH RUGI,proveniente da Berna,Svizzera; Nel 1931 a New York, arriva Paul Rasmousson RUGI, da Copenhagen, Danimarca Ma anche a Siena, dove le cronache del del 1720 riferiscono dell’uccisione di FRANCESCO RUGI, Oste di anni 42… Per i RUGGI, una delle numerose notizie è del del 31 luglio luglio 1890, con lo sbarco a New York di CHIARA RUGGI, proveniente dal porto di Napoli (una nota dice che rimarrà negli USA). USA). Ed un’altra un’altra molto precedente, precedente, nel 1392, 1392, PETRUZIO de RUGIO a Salerno (vedi 7, i RUGGI)

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Capitolo II. I Rugi. Roberto Rugi da Borgo San Lorenzo (Fi). Alberi genealogici da Andrea Rugi (prima metĂ del 1700) a Belisario Rugi. Ascendenti e discendenti di Roberto.

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_______ gli alberi genealogici di robertoe Co. ______ 2.1 albero genealogico genealogico ANDREA RUGI, RUGI, gli antenati di Roberto; 2.2 albero genealogico dei discendenti di Roberto; 2.3 Ceppo Andrea Rugi (1730 circa) Luigi / Belisario – Vasco (e Fedora) / Carmen, Walter, Rudy, Rugi. 2.4 Ceppo Andrea Rugi (1730 circa) – Luigi / Belisario / Oliviero – Impeia, Giovanna, Maurizio, Rosella, Andrea, Lucia 2.5

Ceppo Andrea Andrea Rugi (1730 circa) – Luigi/ Luigi/Cesa Cesare - Renzo/Cesare/Miranda

31, 32, 33, 34, 35


3. Fra Fra il 1700 ed il 1800 alcuni ceppi dei Rugi in Toscana. Toscana. I RUGI a Campi Bisenzio. Dalla prima metà del 1700 in poi sono numerosi i RUGI censiti presso la Pieve di Campi Bisenzio (vedi alberi genealogici). Questo il dettagli odi alcune delle famiglie: •

• • •

• •

• • • • • •

Giuseppe Giuseppe Rugi, nacque a San Martino (Campi B.) il 13.12.1796 da Antonio Rugi (nato il ?) e Maria Teresa Zanobini. Zanobini. Giuseppe sposò Anna Casini ed ebbe 7 figli (il primo, Maria Pia Annunziata, nel 1821). Professione, Professione, Cappellaio; Stefano Rugi, nato nato attorno alla fine del 1700 (il ?) , sposò Luisa Ballerini ed ebbe 9 figli . Il pr primo, Raffaello nacque nel 1828. Michele Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Teresa Moradei ed ebbe 1 figlio (Massimiliano, 1831). Francesco Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Teresa Mattei ed ebbe 7 figli. Il primo, Maria Pia Agata, nacque nel 1822. Di lavoro faceva il canapaio. Giovacchino Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Colomba Brini ed ebbe 6 figli. Il primo (Maria Assunta) nacque nel 1826. Agostino Rugi Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Paolina Sernisi ed ebbe 3 figli. Il primo, Egisto Affortunato, Affortunato, nel 1835. Professione Cappellaio. Gaetano Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Rosa Azzavvi ed ebbe 8 figli. figli. Il primo, Agostino, nel 1827. Angiolo Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Luisa Ciulini ed Professione,, operaio. ebbe 2 figli. Il Primo, Arcangelo Raffaello nel 1834. Professione Angiolo Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Teresa Boretti ed ebbe 2 figli. Il primo (Maria Annunziata) Annunziata) nel 1826. Professione cappellaio. Sabatino Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Rosa Conti ed ebbe 2 figli. Il primo, Maria Maddalena, nel 1829. Costantino Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Ancilla Paoli ed ebbe 1 figlio (Pietro) (Pietro) nel 1821. Professione contadino. Stefano Rugi, nacque attorno alla fine del 1700, sposò Maria Assunta Fortunata Contini ed ebbe 1 figlio (Maria Concetta) nel 1843. Professione funaiolo.


alcuni alberi genealogici. genealogici. 36. Ceppo Ceppo Antonio Rugi, cappellaio - ante 1799 & Ceppo Angiolo Rugi, ………… 37. Antonio & Agostino 38. Angiolo & Andrea 39. Angiolo & Antonio 40. Bartolomeo 41. Costantino & Donatello 42. Eugenio & Emilio 43. Francesco 44. Fulvio & Giovacchino 45. Gaetano 46. Giuseppe 47. Giuseppe & Giobatta 48. Gaetano & Giovanni & Giovanni 49. Michele 50. Michele 51. Orlando 52. Piero 53. Pietro & Pasquale 54. Paolo 55. Pasquale 56. Pasquale & Pasquale 57. Pietro & Savino 58. Stefano 59. Sabatino & Stefano 60. Salvatore 61. Santi 62. Santi & Tommaso 63. Vittorio & Virgilio 64. Da questa questa ricerca effettuata presso presso le Pievi di Campi Bisenzio e Signa, Signa, dalle dalle ricerche presso varie Anagrafi e da testimonianze dirette, vengono evidenti i ricorrenti mestieri dell’epoca, le numerose morti dei bambini appena nati e la scaramanzia di dare ai nuovi nati lo stesso nome, aggiungendo aggiungendo talvolta Affortunato. Ma è anche evidente che le mogli lavoravano e spesso con diversi mestieri dai mariti.

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4. Curiosità & altro 4.1 C’è un un libro sui Rugi D’America D’America; merica; ancestry.com The Rugi name in history – libro 82 pagine – 54,13 sterline. sterline.

4.2 C’è un’Isola un’Isola dei Rugi? RUGI Historical Island USA – Mariana Islands (Oceania) Lat. 14.1736 long. 145.2667 (lat./DMS 14° 10’ 25N; long./DMS 145° 16’ 0E. C’è un’isola un’isola che si chiama Historical Rugi Island. Nelle varie ricerche non sono riuscito a risalire sul perché questa isola sperduta nell’Oceano Pacifico abbia il nome Rugi.

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RUGI Historical Island USA – Mariana Islands (Oceania) Lat. 14.1736 long. 145.2667 (lat./DMS 14° 10’ 25N; long./DMS 145° 16’ 0E.


4.3 Il teatro Cesare Rugi Rugi (Rione (Rione Gorinello). Gorinello).

via del Santo, San Piero a Ponti / Campi Bisenzio (Circolo MCL Rugi c/o Teatro rione Gorinello ). Il teatro nasce nel 1973 con Don Mario Gabrielli, parroco del paese. paese. Nasce la compagnia Histriones Nel 1974 Don Gabrielli chiese a Cesare Rugi (che conosceva come regista amante del teatro) di occuparsi dello sviluppo e della gestione dell’appena nato Teatro. Cesare diventa subito l’”anima” del teatro. Assieme a Nedo Pecchioli, Gabriele Pieralli (lo storico sempresempre-presente scenografo) e ai tanti giovani del paese guidati da Sandra Castellani. Castellani. Tutti si tassano entusiasticamente per fare diventare quel vecchio capannone di di telai un vero teatro (ben 4000 lire al mese ciascuno, che per dei giovani studenti di allora era quasi tutta la paghetta). paghetta). Nel 1974, questa compagnia di giovani volenterosi, volenterosi, magistralmente guidati da Cesare (con Nedo, Gabriele e Sandra) Sandra), mette in scena ben quattro commedie teatrali teatrali: trali: l’Antenato; la Pera è matura; l’Uomo della luce; l’Ascensione; Le opere erano di eccellente eccellente qualità. I giovani attori erano bravissimi bravissimi e le rappresentazioni rappresentazioni riscontrarono un grande successo. Un tutto esaurito continuo. Negli anni successivi il Teatro divenne un vero punto di riferimento. Una specie di scuola che molti altri seguirono. Tante le commedie di grande successo. Alcune “seguite” anche da importanti importanti commediografi (fra i quali Luciano Baroni).


Alla squadra della prima ora si unì Attilio Lotti, che dopo la morte di Cesare diverrà uno dei punti punti di riferimento della compagine. compagine. Quando nel 1998 Cesare Rugi venne improvvisamente a mancare (durante la IIa de “le forche caudine”, venne unanimemente deciso di intitolargli quel teatro che aveva così entusiasticamente fatto crescere. Dal 1998 il teatro del Gorinello è intitolato a Cesare Rugi.

4.4 - Cesare Rugi. Rugi. Cesare Rugi è nato ad Alessandria d’Egitto d’Egitto il 2 luglio del 1927. Suo nonno, Cesare Rugi aveva una grande fabbrica di cappelli (con oltre 100 operai) e negli anni ’20 inviò il figlio Sestino ad Alessandria a sviluppare gli affari di famiglia. Qui Sestino aveva impiantato due grandi ed importanti importanti negozi di abbigliamento (uno ad Alessandria e uno al Cairo, quest’ultimo diretto da fratello Iago). ago). Una attività florida e promettente fino all’arrivo della guerra,quando i negozi vennero sequestrati e venduti all’asta. Cesare torno in Italia nel 1940 e rimase alcuni anni in un collegio di Montepulciano. A fine guerra si riunì con la famiglia al Gorinello e qui ripartirono da zero, zero, con una produzione di borse in paglia. Nel 1954 conobbe Clara Lotti la futura compagna della vita (si sposarono nel 1956), 1956), con la quale ebbe due figli. Cesare morì improvvisamente il 18 marzo 1998 Clara ricorda Cesare con orgoglio e grande amore. amore. Fù un uomo buono d’animo, istruito ed obiettivo. Severo Severo ma anche pieno di attenzioni. Per la famiglia (e prima ancora per il teatro) dava il cuore. Tanta era la passione per il teatro che spesso faceva anche finta di andare a letto, per poi sgattaiolare appena mi addormentavo! La nostra unione è stata ferrea. ferrea. E io gli sono sempre stata accanto. Anche Anche a “strappare” i biglietti al teatro le sere delle rapprese rappresentazioni. ntazioni. Sandra Castellani, brava attrice e stretta collaboratrice, collaboratrice, ricorda Cesare come un padre, un confidente, un uomo straordinario nel gestire le relazioni relazioni umane, umane, gratificare e dirigere autorevolmente il lavoro di tutti. Gabriele Gabriele Pieralli e Attilio Lotti ricordano come la sua regia fosse particolarmente attenta a tutti i dettagli, come abbia saputo motivare tanti giovani ad un impegno di puro volontariato, volontariato, che portava soddisfazioni morali e spese. Ma non soldi.


Nedo Pecchioli cita “Cesarone” (così veniva chiamato per la sua stazza) come un uomo schietto, educato e umoristico. Sempre pronto ad aiutare chiunque. Le nostre opere erano così avvincenti che i bambini in prima fila le seguivano “a bocca aperta ed occhi sgranati”. sgranati”. Cesare Rugi ha rilasciato una bella testimonianza diretta nel libro “Gorinello, un borgo attraverso la storia” di Mauro Lodovisi e Maria Serena Quercioli. Ed. Idest 1997

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4.5 Luigi Rugi. Un Eroe (dimenticato) della della II guerra Mondiale. “Il partigiano del Cielo” pilota della resistenza Jugoslava, addestrato e diretto dalla RAF. Babbo Toscano, mamma Croata, combatte e muore per la liberazione della Jugoslavia .(libreria .(libreria Militare ed altri). Erano anni strani quelli, sembra che le aviazioni degli Alleati e quella Russa sperimentassero varie intese segrete a Bari. Un certo numero di piloti italiani combatterono con la “stella rossa” in Jugoslavia. Uno di questi è Luigi Rugi. Rugi. Un eroe jugoslavo, qui da noi completamente dimenticato… * In quegli anni e in quei luoghi, nell’Aviazione Italiana si è cimentato Mario Rugi, motorista e 1° aviatore dello stormo Gorizia 1931 – 1943

4.6 Galep disegna “La leggenda dei Rugi” (Nerbini, (Nerbini, Firenze). Galeppini, mitico creatorecreatore-disegnatore di Tex Willer, nel 1940 si trasferi a Firenze e qui, nel 1941 disegnò la sceneggiatura per la storia “La leggenda dei Rugi” Rugi” (storia pubblicata nel 1941, 1941, casa editrice Nerbini, Firenze) Firenze)

4.7 I Rugi in Calabria? Rubiniamin, Terra Rugiani, Rugliano ed infine ROGGIANO GRAVINA. Secondo alcuni storici il Paese di Roggiano deriverebbe da TERRA dei RUGI…

4.8 Mario Rugi un fotografo della storia. L’Archivio L’Archivio Fotografico di Mario Rugi è una preziosa testimonianza degli degli anni a cavallo delle due guerre. Una bella foto dell’archivio, pubblicato da Federico Rugi, è anche visibile su wikipedia.

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4.9 Corrispondenze, ricerche & altro ancora Il Ceppo MICHELE RUGI (vedi) (vedi) si è sviluppato con due figli. Suor MARIA CATERINA RUGI RUGI (che prestò la sua opera presso l’Istituto di Sales a Firenze) e GIOVACCHINO RUGI, Commendatore, che sposò Matilde De Agostinis. Giovacchino Giovacchino e Matilde si trasferirono a Roma Roma e, negli anni 7070-80, Matilde, fece effettuare varie ricerche sui Rugi. Il sunto sunto del lavoro fu una pergamena pergamena con un albero genealogico della famiglia ed uno stemma. Matilde mi mise gentilmente a disposizione questa parte dei documenti inerenti la ricerca.


4.10 – e ancora, ancora, frammenti di notizie… Luca RUGI è stato Sindaco di Poggibonsi; Poggibonsi; Lidia RUGI è la rinomata chef del ristorante Perucà a S. Gimignano I RUGGI d’Aragona (vedi 7) RUGGI, RUGGI, Ferdinando. - Patriota (Salerno 1760 - Napoli 1799); RUGGI, RUGGI, Francesco. - Musicista Musicista (Napoli 1767) RUGGI, RUGGI, Giuseppe. - Chirurgo (Bologna 1844 - ivi ivi 1925). Primario dell'Ospedale Maggiore Maggiore di Bologna, poi alla clinica chirurgica a Modena. Modena. Eseguì, fra i primi in Italia, le operazioni chirurgiche con la paratomia; paratomia; Domenico RUGI "scaricatore di carbone" a La Spezia e membro della "Fratellanza dei Facchini" di Spezia - 1907 (Il Secolo XIX°, 3.8.1907)


RUGI BriefhüllenBriefhüllen-Manufaktur, Manufaktur In Germania è un un importante produttore nel settore della carta carta da lettere (www.rugiwww.rugi-ohg.de) ohg.de) RUGI è anche un nome proprio. Ad esempio, Rugi (nome) Kielfa (cognome) da da Kangaroo Island (corrispondenza face book) book) RUGI in alcuni casi è diventato un cognome, cognome, abbreviando l’originaria Murugi (Africa, Kenya Nairobi, da una tribù chiamata Embu). Embu). Fonte: Maculata Rugi RUGI è anche un soprannome è il caso di Rugi Kehrli Kehrli Svizzera di Zurigo che conosce bene l’Italiano. Questa la sua risposta: caro Roberto. mi dispiace ma il mio

nome e annette kehrli. rugi e solo un sopranome ::-) pero e una idea carina.

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5. Alcuni dati statistici, i Rugi nel Mondo; Dai dati statistici torna ancora una volta evidente che l’ombelico dei RUGI (almeno da alcune centinaia di anni) è la Toscana. Secondo Ancestry in Toscana vivrebbero l’80% dei Rugi Italiani (400 su 500) e due terzi dei Rugi di tutto il Mondo. Seguendo gli elenchi degli abbonati al telefono, in Toscana vivrebbero più del 90% dei Rugi Italiani… Un dato che ci riporta ad una convinzione: I Rugi amano ed hanno sempre amato la Toscana. E ad un enigma: come mai un popolo nato in terre fredde ha scelto i climi miti della Toscana? 5.1 I RUGI nel MONDO 5.2 I RUGI in ITALIA 5.3 I RUGI in TOSCANA 5.4 I RUGI nei COMUNI della TOSCANA 5.5 Cartina delle presenze dei Rugi in Toscana 5.6 Cartina delle presenze dei Rugi in Italia 5.7 Alcuni Rugi nel Mondo (elenco (elenco nomi / stati) 5.8 Alcuni Rugi nei Cimiteri Toscani 5.9 Ancora alcuni dati…

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5.1 Dati rilevati il 14.02.2009 (Internet) Quanti Rugi per ogni milione di abitanti. Regioni (Mondo). (Mondo).

TOSCANA

112,49

(la (la Toscana conta circa 3,6 milioni di abitanti. Quindi i Rugi sarebbero circa 400)

PROVENCEPROVENCE-ALPESALPES-COTE D'AZ. (FR) 5,83 UMBRIA

4,00

EMILIA ROMAGNA

3,13

AQUITAINE (FR)

2,78

LAZIO

2,57

SARDEGNA

2,49

LANGUEDOCLANGUEDOC-ROUSSILLON (FR)

2,35

MIDI MIDIDI-PYRENEES (FR)

2,08

PIEMONTE

1,49

La presenza in alcuni Stati. Quanti Rugi per ogni milione di abitanti. abitanti. ITALIA

9,04 (su 55 milioni circa = 500 Rugi circa)

FRANCIA

0,94

GERMANIA

0,21

GRAN BRETAGNA

0,02

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5.2 La presenza dei dei RUGI i n ITALIA. ITALIA. Dati rilevati nel 2008 Fonte: elenchi telefonici 2008 Toscana 125 (FI 56; SI 49; LI 14; PO 7; GR 6; AR 3; PT 2; PI 1) Emilia Romagna 3 Lombardia, Piemonte, Veneto (1+1+1) 3 Lazio 4 (* vedi corrispondenza, corrispondenza, 11,12,13) 11,12,13)

5.3 La presenza dei Rugi nelle Province Toscane. Toscane. Fonte: elenchi telefonici 2008. 2008. Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Pisa Pistoia Prato Siena

3 47 5 11 0 0 1 2 7 48

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5.4 La presenza presenza dei Rugi nei Comuni Comuni Toscani, Toscani, secondo gli elenchi telefonici. Signa 14 Campi Bisenzio 9 Siena 9 Colle Val D’Elsa 8 Poggibonsi 8 Prato 3

5.5 cartina presenze dei Rugi in Toscana (elenchi telefonici)

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Naturalmente gli abbonati sono un numero esiguo rispetto rispetto ai ai Rugi reali (quanti realmente vivono in quel luogo) luogo). Và infatti considerato che la maggior parte delle donne sono segnate negli elenchi a nome dei mariti, che i minori non hanno abbonamento (eventualmente sono segnati con la famiglia), che alcuni sono registrati con nomi di aziende e/o di fantasia e, e, infine, che altri che non hanno telefono fisso. A solo titolo esemplificativo, si pensi che nel Comune di Prato vi sono registrati 3 abbonati (sugli elenchi), elenchi), ma che all’anagrafe dello dello stesso Comune Comune vi sono ben 18 Rugi residenti (dati 2008).

5.6 Da altre altre fonti di ricerca, ricerca, nel Mondo: Mondo: Alcuni cognomi Rugi riscontrati da ricerche varie. Su Internet, presso le compagnie telefoniche, presso le Camere di Commercio, su Facebook, etc…

FRANCIA - Marc, Paris Paris - Thomas, Paris (e(e-mail facebook 18.10.08) - Sanzio, Nizza - Sanzio, Tolouse - Daniel, Marsiglia - Christophe, Saint Zacharie - Andrè, Le Rove - Cristel, Beziers - Daniel, Magalas - Frédéric, Magalas - Eric, Pontonx Sur L'adour - Franck, S. Martin du Fouilloux Fouilloux


- Albin, Verdun - Viviane, Seremenge Erzange - Beatrice, 57420 – Goin - Francis, 40990 - St Paul’lés - Hervè, Marseille - Vally, Nice

GERMANIA - RUGI Briefhullen Manufaktur, Rodgau, Germany - Dmitrji Rugi, Dortmund - Ida Rugi, Gernsbach,

BRASILE BRASILE - A. Franhols Rugi, Sao Paolo - Rovilio J. Rugi, Sao Paolo

DANIMARCA - Allan Rugi Nielsen, Randers Sv - Kaia Annamarie Rugi, Randers Sv - Julie Rugi, Randers C. C. - Susanne Rugi, Randers Nv. Nv.

U.S.A.

(Rugi di cui è stata tracciato l’arrivo e/o e/o la residenza in USA)

- August(o) Chicago 03.03.1912 03.03.1912 (morto a 48 anni)


- Annie Illinois 29.11.1926 (? 1826) - Emma Illinois 03.08.1925 (? 1825) - Melania Chicago 07.02.1946 (? 1846) (Rugis) - Giuseppe New York lavoratore arrivato 18.11.1901 – anni 21 - Anna Anna New York 04.06.1881 – anni 22 - Herm (?) New York 04.06.1881 – anni 18 - Ferdinando New York 07.06.1870 – anni 42 - Ben Rugi, Florida, Florida, - Dagoberto Rugi, Florida - J. & R. Richardson Rugi.... - Mama's Rugi, Dallas (ristorante) - Giacomo Rugi 1875 - 1930 San Francisco, California - Giacamo Rugi 1820 N. Y.da Italy - Richard Rugi 1890 - 1930 Queens, New York - Cecelia Rugi 1899 -1930 Queens, New York - Hine Rugi (sorella di Annie) Annie) abt 1848 -1920 Cook (Chicago), Illinois - Annie Rugi (sorella di Hine) abt 1854 - 1920 Cook (Chicago), Illinois - John Rugi (figlio) abt 1883 -1920 Cook (Chicago), Illinois - Bernstein Rugi, nato 1872, porto di arrivo, N.Y. - Bhondy Rugi N.Y. - Lagasse Rugi, nato 1816 N.Y. - Poul Rasmousson Rugi nato 1931, da Copenhagen - Danimarca Danimarca - Giovanni RUGI – censimento 1813, da Atina, Italy. Italy.


- Barbara Rugi – Femmina, 1777 sbarca a N.Y proveniente da Eriswil,

Berna, Svizzera - Ulrich Rugi – Maschio, 1852 , a N.Y. proveniente da Zurigo, Svizzera - ELISABETHA ELISABETHA RUGI – Femmina, sbarca a N.Y. 1607, proveniente da Baden, Germania. - Mary Rugi – Femmina, nata il 12 febbraio 1894 a Detroit - Marie Rose Esmeralda Rugi - Joe Rugi British Columbia, Yale and Cariboo 1899

INGHILTERRA 14.02.2009 - John Rugi, Londra anni 30 - Eleonora, Eleonora, Londra anni 29, moglie - John W. Rugi, Londra anni 1, 1, figlio

SVIZZERA 2010 - Elisabetta Rugi, Zurigo

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5.7 Dai Cimiteri Toscani

Nei cimiteri di Campi Bisenzio (Comunale, delle frazioni, della Misericordia) vi sono sepolti 40 Rugi (Fra i quali, Argia, Cesare, Giuseppe Icilio). Icilio). Nei Cimiteri di Signa sono sepolti oltre 50 Rugi (i registri sono andati persi in un incendio negli anni ’80). Abbiamo rintracciato una parte delle tombe più antiche.

Alcuni Rugi nei nei cimiteri di Campi Bisenzio NIDA RUGI 15/2/1925 - 02/9/2006 CESARE RUGI ../01/1868 - 26/2/1946 INES RUGI ../03/1892 - 14/07/… CLORINDA RUGI MARIA RUGI 08/05/1917 - 25/11/2007 IAGO RUGI 19/08/1896 - 24/10/1947 Sposato con Emilia Wolf ROSA RUGI 07/02/1941 SESTINO RUGI 1896 - 16/02/1956 GIUSEPPE RUGI 1882 - 1921 Sposato con Nativa Conti ROBERTO RUGI 1910 - 1967 ARNOLDO RUGI 23/4/1980 RUGI 24/10/192…24/10/192…ALESSANDRO RUGI Senza data … ARGIA RUGI

Alcuni Rugi nei nei cimiteri di Lastra a Signa DON BRUNO RUGI CESARE RUGI Francesca Cecconi nei RUGI NELLA RUGI Bartolomei DINA RUGI

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cappella famiglia 1876 -1932 cappella famiglia 19251925- 2002 cappella cappella famiglia 1911 - 2002 1914 -2000


Alcuni Rugi nei nei cimiteri di Signa Vi sono un pittore ed un Cav. Di Vittorio Veneto. LAVINIA RUGI nei Bonciani 10.09.1852 - 16.01.1925 ALDO RUGI pittore 1920 - 1989 GINA RUGI nei Tamburini 1905 - 1972 ELENA Cambi nei RUGI 1905 - 1973 GIORGIO RUGI Cav. di Vittorio Veneto 22.09.1898 - 30.11.1992 RENZO RUGI 20.07.1903 - 5.12.1977 marito di GINA GINA Fei nei RUGI 1908 - 1989 (moglie di RENZO) ENEA RUGI 11.02.1865 11.02.1865 (62?) - 21.08…… EUGENIO RUGI 18…. - 1918 (?) LISINDO RUGI 15.03.1903 15.03.1903 - 7.12.1973 CLEMENTINA Bertini nei RUGI 19041904-1974 RENATO RUGI 7.5.1918 - 17.9.1976 ALFREDO RUGI 1867 - 194… VIRGINIA CaciagliCaciagli-Giannetti nei RUGI 1872 - 194.. PALMIRA PALMIRA RUGI nei Lumini (metà (metà '800? '800?) GIULIO RUGI 1871 - 14.1.1919 CARLO RUGI 1866 - 1928 MAURIZIO RUGI 10.3.1888 - 26.9.1924 sposa ASIA ASIA Camiciotti nei RUGI 1891 - 1962 ENRICHETTA RUGI nei Villa 20.9.1865 - 4.12.1949 EMILIO RUGI 13.7.1871 - 31.12.1947 sposa ASSUNTA ILARIO RUGI morto all'età di 65 anni (metà '800?) DIOMIRA RUGI 1850 - 24.11.1918 NEDO RUGI 1924 - 19.11.1930 (morto a 6 anni) ANNA Gori nei RUGI 1865 - 195… moglie di ALDO ALDO RUGI 1925 - … marito di ANNA

Alcuni Alcuni Rugi nei nei cimiteri di Borgo San Lorenzo. RUGI ROBERTO 1904 -1951 & PAOLINA ZIPOLI - RUGI 1907 - 1978 RUGI ROBERTA 1932 - 1987 RUGI ROSSANA 19281928- 1989 RUGI BELISARIO 1864 - 1950 & EMILIA ROCCI RUGI 1878 - 1948 RUGI VASCO 19181918- 1979 RUGI OLIVIERO 1912 - 1995 & GIUSEPPINA GRAZZINI RUGI 1911 - 1985 83


5.8 RUGGI, RUGGI, RUGGIO & RUGI in Italia In Italia, vi sono circa 800 800 RUGGI, RUGGI, circa 200 RUGGIO e circa 400 RUGI. Secondo gli elenchi telefoni (2008), si ha conferma che i RUGI sono dislocati sostanzialmente solo in Toscana, i RUGGIO in poche Regioni del sud (Puglia in particolare) ed i RUGGI in Emilia, Lombardia e varie Regioni del centro - sud.

In Abruzzo ci sono 01 RUGGI (d’Aragona) e nessun RUGI In Basilicata ci sono 05 RUGGI e nessun RUGI In Campania ci sono 24 RUGGI, RUGGI, 05 RUGGIO e nessun RUGI In Calabria ci sono 05 RUGGI e nessun RUGI In Emilia Romagna ci sono 91 RUGGI e 02 RUGI In Friuli Venezia Giulia 01 RUGGI e nessun RUGI In liguria ci sono 04 RUGGI e nessun RUGI In Lombardia ci vi sono 26 RUGGI, RUGGI, 02 RUGGIO e 01 RUGI Nel Lazio ci sono 13 RUGGI, 08 RUGGIO RUGGIO e 06 RUGI Nelle Marche nessun RUGGI e nessun RUGI Nel Molise ci sono 24 RUGGI e nessun RUGI In Piemonte Piemonte ci sono 12 RUGGI, 07 RUGGIO e 01 RUGI In Puglia ci sono 24 RUGGI, RUGGI, 86 RUGGIO e nessun RUGI In Sardegna non ci sono RUGGI ma ci sono 03 RUGGIO e 01 RUGI (albergo) In Sicilia ci sono 02 RUGGI e nessun RUGI In Toscana ci sono 20 RUGGI (12 nella Lucchesia, Lucchesia, 6 nel Grossetano) Grossetano) e 125 RUGI In Trentino Alto Adige nessun RUGGI RUGGI e nessun RUGI In Umbria nessun RUGGI e nessun RUGI Nel Veneto ci sono 08 RUGGI, 02 RUGGIO e 01 RUGI In Valle d’Aosta nessun RUGGI e nessun RUGI Evidenziare come all’inizio

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6. Le schede monografiche 6.1 Roberto Rugi da Borgo San Lorenzo Lorenzo (Fi) 6.2 Paolina Zipoli nei Rugi… Una storia di lavoro, semplicità, famiglia e fantasia;

6.3 La soffitta in Malacoda …. Le zie come mamme, gli zii come fratelli

6.4 Piccoli ricordi di famiglia… Zio Faliero Zia Roberta Zio Paolo Zio Sandro (Alessandro) Zia Mariapia & la mamma Zio Beppe (Giuseppe)

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6.1 Roberto Rugi ….. Roberto Rugi, rinomato calzolaio di Borgo, nacque dalla seconda unione di Belisario, trasferitosi a Borgo dalla natia Campi Bisenzio. Belisario e Emilia Rocci tenevano un un banco di rigatteria rigatteria (guanti (guanti, cappelli, sciarpe, etc.) al mercato mercato di Borgo e in altri paesi vicini. Roberto fù il loro primo figlio. Roberto sposò Paolina Zipoli nel 1928. Paolina era figlia di nonno Cencio, allora commerciante in pollame. pollame. Roberto e Paolina ebbero 7 figli in 18 anni anni Minuto, quasi esile, di bel portamento (qualsiasi vestito gli andava a pennello, pennello, lo rendeva “signorile” signorile”) era era un abilissimo calzolaio, calzolaio, tanto che già prima della guerra era a lavorare da Ferragamo a Firenze. Da Borgo a Firenze ci sono 30 chilometri ed i mezzi di allora erano pochi (sia per viaggiare che come soldi) e giocoforza, giocoforza, finì per aprire bottega sul Canto a Borgo. Ma tanto era bravo a fare (costruire) e riparare calzature, tanto era “minchione” a farsi pagare. pagare. Riservato e timoroso a chiedere il suo, suo, come molti suoi discendenti. Il sabato mandava i figli più giovani (Maria Pia e Beppe) a portare i conti ai debitori. Ma finiva che i conti aumentavano ed i soldi per sfamare la famiglia non c’erano… Cosicché, Cosicché, poco dopo la fine della guerra fù costretto, costretto, sospinto dalla necessità e dalla nonna Paolina, a tornare a chiedere lavoro da Ferragamo (tanta era le vergogna solo per il fatto di essere venuto via, che non osava neppure neppure pensare di tornare a chiedere nuovamente di essere riassunto) riassunto). Quel giorno, accompagnato accompagnato dalla nonna e dalla zia Maria Pia (ancora bambina) presero il treno fino a Firenze e poi il tram (una cosa stupevole per zia Maria pia) e si presentarono alla villa di di Ferragamo. Il nonno a rimarcar la sua vergogna, vergogna, aspettò timoroso in giardino, giardino, mentre la nonna andò a parlare coi Ferragamo. Bastarono pochi minuti, perché tanta era la stima che Ferragamo conservava in lui come lavoratore che subito invitò la nonna a farlo tornare rapidamente rapidamente al suo banco. A lavorare alla loro prestigiosa fabbrica. E quella quella mattina visto che si era fatto tardi i Ferragamo gli offrirono anche di restare a pranzare nel loro guardino. Ma durò poco. poco. Il nonno si ammalò (tumore ai polmoni) polmoni) e fini la sua esistenza all’ospedale di Ognissanti (era il 1951 ed aveva appena 47 anni)…


6.2 Paolina Zipoli nei Rugi; Paolina Zipoli nei Rugi Roberto Rugi e Paolina Zipoli si sposarono sposarono a Borgo San Lorenzo nel 1928 Negli anni ’50 e ’60, nonna Paolin Paolina era una specie di punto di riferimento di tutto il paese. paese. Energica e decisa (diversamente, (diversamente, come avrebbe potuto tirar su 7 figli senza il anni…??), marito, che era morto quando Sandro, il più piccolo, aveva appena 5 anni… disponibile ad aiutare chiunque, infaticabile infaticabile e dolcemente nonna. Nonna Paolina si divideva in mille lavori. Faceva da mangiare alle scuole elementari (fin dal 1952) e l’estate ai campi estivi dei Salesiani. Molte notti andava a far la veglia ai malati della Clinica (strada per Vicchio), poi andava andava a pulire il Comune di Borgo e quindi tornava a casa per la colazione dei figli… La sua cucina e i suoi sughi erano mitici. Tanta la stima che aveva conquistato nei nei Borghigiani di allora, allora, tanta la voglia (e la necessità) necessità) di lavorare e tanto semplice e pratica era la sua cucina, che gli venivano continuamente offerti nuovi lavori. Anche dall’Americano, che aveva da poco costruito la sua villetta (piena di diabolici marchingegni, tipo l’aspirapolvere) appena fuori da Borgo, verso Vitereta. Ai primi ca campi estivi, con le spese ridotte all’osso, all’osso, diede ampia soddisfazione a tutti. Tanto che i genitori a fine settimana venivano di proposito a farsi invitare alla sua tavola (portando, per atto di convincimento Cristiano, Cristiano, prosciutti, salami, formaggi e quant’altro quant’altro servisse a convincere Don Torracchi ad ad invitarli a sedere). Il primo anno (1961) il campo estivo a Castagno D’Andrea era appena abbozzato. La casa colonica in via di restauro, il grande spiazzo sul retro assestato a mò di campo di calcio. La zona pranzo pranzo era stata ricavata ricavata più in basso sul davanti della casa e coperta da una tettoia semivolante. L’acqua era quella del ruscello lì a 70 metri. Ed era ben ghiaccia! Di levata (ci buttavano giù dal letto alle 5,00!), ognuno ognuno con il suo sapone ed il suo asciugamano asciugamano a lavarsi nelle bozzette del ruscello…


Fra scappellotti e richiami vari, tutti trovavamo utile lavarci anche se le mani non riuscivano a toccare l’acqua da quanto era gelida. gelida. (pane, ane, caffellatte e Al rientro, nonna Paolina aveva già preparato la ricca colazione (p marmellata, marmellata, naturalmente). naturalmente). Nonna Paolina e l’amica Laura (mamma di zia Maria – moglie di zio Giuseppe), si occupavano del mangiare. Colazioni, pranzo, merende, cena (se non ricordo male eravamo una settantina, e la domenica, per i motivi motivi citati, passavamo i 100), degli approvvigionamenti approvvigionamenti e delle pulizie, della vendita dei gelati… Noi Noi dormivamo in alcune camerate al primo piano, piano, Nonna Paolina e Laura nel locale che una volta era usato a stalletto. stalletto. La zona era isolata e la notte si sprangavano sprangavano dentro… Un ricordo…. Era il 1963, avevo avevo 11 anni e questo era il secondo anno che facevo campeggio a Castagno coi Salesiani. Salesiani. Nel frattempo era stata portata l’acqua con tubature fino alla casa, era stata costruita la piscina (dove ho imparato a nuotare nuotare) re) e tanto altro ancora. ancora. Due gli impegni fissi della settimana: La messa di Domenica mattina alla Pieve di Castagno (ogni giorno prendevamo messa, ma al campo, con l’alzabandiera) e il film del sabato sera al cinema di Castagno. Fra i mille ricordi di nonna nonna Paolina (non basterebbe un libro per citarli tutti), mi piace citare questo…

Quella sera avevamo fatto proprio tardi al cinema. Era oramai più di mezzanotte e Don Torracchi ci sospingeva ad affrettare il passo. La strada che da Castagno portava al campo non era breve… Quando arrivammo eravamo cotti (l’età dei ragazzi andava dai 9 ai 13-14 anni) e tutti eravamo prontissimi a buttarci nel letto… Ma che brutta sorpresa ci aspettava!!! I letti si rivelarono impraticabili. I Fiorentini (1) ci avevano fatto il sacco! E perdipiù avevano cosparso i lenzuoli con l’ortica!


Dallo stupore alla rabbia ed alla voglia di vendetta il passo fù breve. Ma i Fiorentini lo sapevano e ci aspettavano maligni al varco con un’altra brutta sorpresa. I primi di noi non avevano ancora fatto in tempo ad uscire dalla porta che dava sul campo di calcio, che erano stati investiti da getti d’acqua. I Fiorentini li dirigevano su di noi con le gomme attaccate (collegate) alle due cannelle esterne. Fù un bel bagno! Dopo attimi di sgomento e disorientamento, Don Torracchi prese in mano la situazione e Iniziò a dare ordini e mansioni ai vari gruppi. E, mentre i più grandi badavano a barricare le porte per non subire incursioni (in quel momento, con il disorientamento generale sarebbero state disastrose), altri andarono, uscendo dal retro, a chiudere l’acqua alla fonte. Nonna Paolina io ed altri due ragazzini, quatti, quatti, passando dalla strada (che era poco più bassa del campo), con la testa china a non farci vedere, ci dirigemmo al campo tende dei fiorentini. Un blitz felpato. Quando arrivammo dietro le tende, ai margini del boschetto, nonna Paolina diede una fiala di puzzolina a ciascuno di noi. Ognuno scelse la sua tenda-vittima e, badando a restare invisibili (alcuni fiorentini erano rimasti sul davanti delle tende, probabilmente a controllare nostri eventuali contrattacchi), le buttammo nelle tende. Che puzzo! E poi via di corsa, con il cuore in gola a cercare di tornare alle nostre linee senza essere presi.. Nel frattempo i nostri si erano impossessati dell’acqua e delle gomme ed ora eravamo noi a fare le docce ai Fiorentini!


Nel frattempo nonna Paolina era andata a preparare i rinforzino. Un paniere con cioccolate e bevande calde per sostenerci nella battaglia. E, dopo due ore di battibecchi, lanci di bombe d’acqua (sacchetti gavettone), di attacchi e arretramenti, Don Torracchi ed il parroco dei fiorentini decisero per l’armistizio. Tutti a letto! Domani avremmo lavato l’onta in una partita di calcio… (1). Quell’anno i Salesiani di di Firenze avevano acquisito il campo estivo (i salesiani di Borgo erano erano troppo poveri per potersi permettere di continuare) continuare) e, per per quell’anno ancora, ci saremmo divisi il territorio. Noi nella casa e loro nelle tende al di là del campo di calcio.

Castagno Castagno D’Andrea, 1963, Zio Sandro (Aless (Alessandro Alessandro Rugi) Rugi) assieme ad un amico, vestiti da Preti… Preti…

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6.3 La soffitta in Malacoda Le zie, come altre mamme, gli zii come fratelli… Sarà stato perché sono nato (quasi) quasi) tappatappa-tappa dietro allo zio Sandro (Alessandro nacque nacque nel 1946, nonno Roberto morì nel 1951 ed io sono nato nel 1952), o forse perché ero il primo nipote o perché ero nato in soffitta e per i primi anni ci ho abitato assieme a tutti… Stavamo in Malacoda, (via Mazzini) Mazzini) al n. 57 e la porta della soffitta si apriva dopo due piani di scale ben ripide (dove scivolando, ci ho lasciato un mezzo dente). E subito dopo la porta e un’altra rampa di scale, c’erano le tre stanze dell’abitazione (e (e due soffitte semisemi-impraticabili che finivano quasi ad alzo zero). Forse l’insieme di tutto, o forse altro ancora, ancora, ma il bello è che mi trovai coccolato da una nonna, tre mamme (mamma Rossana, Zia Roberta, zia Mariapia) e vari fratelli (zio Sandro, zio Beppe, zio Faliero, zio Paolo), che cercavano di proteggermi in ogni dove… dove…di ove…di farmi divertire in ogni momento. La soffitta poi era fantastica. Piena di mille mille nascondigli per giocare, di finestre sui tetti tetti (dalla camera, posta dopo un’altra rampa di scale sopra la cucina, le basse finestre permettevano di salire agevolmente agevolmente sul sul tetto che finiva a guardare la vecchia caserma dei Carabinieri), ai mille anfratti, dai vecchi mobili pieni di curiosità alle finestrinefinestrine-oblò che davano su Malacoda senza essere visti… Non c’era riscaldamento naturalmente. L’unica fonte di calore era in in cucina (stufa e camino) e la sera si andava a letto con gli scaldini protetti dagli dagli arcolai a cupola e tre pesanti coltroni sopra…. Quasi scomparivo! La cucina con con il grande camino, la sala, dove nonna Paolina ha continuato per decenni a riunire rigorosamente rigorosamente tutti i figli a Natale (e guai a chi solo pensava di mancare), la camera coi tre lettoni. lettoni. Fra il 1952, ed il 1954 in queste tre stanze ci vivevamo tutti. I 5 zii (solo zio Faliero Faliero era momentaneamente “dislocato” presso zia Rosina, una sorella della della nonna), il meraviglioso babbo Bruno (Federico), la mamma, la nonna ed io. Nove persone in tre stanze! (nella camera vi erano tre lettoni. Io mamma e babbo eravamo dislocati in sala, per darci una riverosa intimità…). Anche quando ci trasferimmo, prima prima in via Garibaldi accanto al Faini, Faini, poi al Ponte Rosso (in un’aia dietro al distributore) ed infine ancora in Malacoda al n. n. 67, 67, e anche quando i vari zii viavia-via si sposarono ed andarono a stare in altri luoghi, luoghi, il legame con la nonna, le mamme zie e gli ziizii-fratelli, rimase fortissimo.


6.4 piccoli ricordi di famiglia…. Le chiocciole di zia Roberta… Zia Roberta, dopo che sposò zio Franco, si trasferì a Quarto, vicino a Careggi e poi in una casa di portierato a Villa Villa Pietraia (lo zio era una specie di bravo cicerone della bellissima Villa Medicea). Medicea). Lì zia Roberta imparò a fare delle chiocciole in umido a dir poco fantastiche. Lo zio veniva da Lajatico, terra di chiocciole marinelle e la zia, con la maestria che si trovava nei fornelli, imparò ben presto presto a superare superare tutti i maestri (ed insegnare anche all’ all’Elisa ll’Elisa, Elisa, mia moglie) moglie) La materia prima lì non mancava. I giardini della Pietraia sembrava fossero degli allevamenti superaffollati. Ce n’erano talmente tante che quando andavamo a cercarle si finiva per schiacciarle schiacciarle. hiacciarle. Erano talmente troppe che ogni anno venivano dati dei prodotti per limitarne l’affollamento (con la loro voracità danneggiavano i giardini). giardini). E ce n’erano di tutte le razze. Marinelle, martinacci, e varie altre mezze misure. Gli zii erano sempre felicissimi di ospitarci e noi (io e Elisa, liberi fidanzati e poi liberi sposini) non ci facevamo pregare…….

La falegnameria di zio Faliero …. Zio Faliero sposò Graziella nel 1958 e subito tornarono a stare in via Brocchi vicino alla Sieve. Tanto vicino che nel ’66 rimasero praticamente isolati per un paio di giorni (l’acqua aveva raggiunto le scale e superato qualche scalino….) scalino….) Zia Graziella veniva da Cafaggiolo, da una casa colonica armoniosamente costruita su un ridente poggetto (chiamato Malnome..!) Malnome..!), da dove si dominava un bel pezzo del vecchio circuito del Mugello (dal dirittone di Bilancino fino alle salite per San Piero) e nell’occasione nell’occasione eravamo tutti ospiti di suo fratello Guido (con la moglie Ottovina ed i genitori Francesco e Maria) a guardare la la gara da una posizione privilegiata. Zio Faliero era un vero artigiano falegname, come si intendeva un tempo…. Lavorava in un’azienda industriale che faceva mobili da cucina (allora chiamati all’americana), all’americana), ma la sua passione a modellare il legno legno lo portò prima a cimentarsi in piccoli lavori nella vecchia bottega sul Canto Canto (già di nonno Roberto e di nonno Cencio) Cencio) e poi, una volta in pensione, pensione, a sistemarsi in un fondo in via Porciaia (oggi via Pasquino e già via della Fogna) Fogna) Lì, con calma e passione (e con l’aiuto di Danilo, marito della figlia Laura), si cimentò in pregiati restauri di vecchi mobili ottocenteschi, ma anche nell’intarsio di piccoli accessori, accessori, utili a recuperare a nuovo splendore il vecchio cassettone cassettone o l’antica camera … Sempre curando curando ogni dettaglio dettaglio per restituirci il caldo calore del legno. legno.


Gli orti (e le schiacciate!) di zio paolo… Zio Paolo, si sposò nel 1957 con zia Piera e torno di casa a Grezzano (un paesino quasi eremo a pochi chilometri da Borgo, con tanto di macina ad acqua ancora funzionante) insieme all’Argia (madrina di zia Piera). Per sopravvivere con dignità misero misero su qualche orto qua e là per Grezzano. Aveva sempre tutte le primizie! E curava quegli orti come fossero figli. Ordinati, puliti, mai un qualcosa che sembrasse fuori fuori posto… Sembravano dei dei giardini, una fotografia del suo portamento distinto e signorile Alla domenica sovente sovente andava ad aiutare il Penni (fratello dell’ Argia) alla sua bottega di alimentari e ristoro. Un giorno che capitammo lì con due due amici (Sonia e Piercarlo), Piercarlo), in occasione di una festa con tanto di palo della cuccagna (pieno di ogni ben di dio, ma anche ben grassato), scoprimmo che era anche un pizzaiolo di primordine… senza, za, Quel giorno, tanto era il successo di quelle schiacciate all’olio (coi ciccioli o sen sfornate bollenti da quel fornetto in curva sulla strada), che non faceva in tempo a levarle. Arrivammo a buio con una lista delle ordinazioni ancora piena zeppa e la gente a far la fila per averne ancora….

Zio Sandro (Alessandro) al Campo estivo... estivo... Zio Sandro a Castagno d’Andrea era una una sorta di aiutante in campo di Don Torracchi e degli altri Preti – Salesiani. Sia per l’età (un po’ maggiore agli altri) che, soprattutto, per quello spirito gaio e burlone, era il fondamentale supporto della vita al campo. campo. Soprattutto in occasione di quelle stravaganti iniziative che spesso Don Torracchi zitto, zitto, intraprendeva.

Una mattina Don Torracchi svegliò tutti con la tromba alle 3, 3, per andare alla Badia di là dall’Alpe (a piedi naturalmente). naturalmente). E poiché non era era stato organizzato niente, mettemmo velocemente qualche panino e delle tavolette di cioccolata negli zaini e poi via a camminar lesti! La colazione (le tavolette di cioccolata) fatta mentre camminavamo perché non c’era da perder tempo, fatta verso le nove, nove, dopo avere superato la Foresta di Campigna… Campigna… E poi camminare lesti fino al tramonto per tornare a casa… In un’ un’altra occasione partimmo alle tre del mattino (e chi non si alzava veloce prendeva una secchiata d’acqua gelata addosso…) addosso…) per andare a vedere sorgere il sole sul sul Falterona (lì sorge alle 5,20!). 5,20!). Poi, un giro turistico attorno al Falterona fino alle foci dell’Arno, dell’Arno, una visita a qualche Convento lì vicino (i cui Frati per fortuna comprendevano la nostra fame)


e, dopo 16 ore di cammino quasi ininterrotto, ininterrotto, a rivedere rivedere il campo. Quella volta to tornammo a buio e francamente, nessuno ci sperava più… In queste situazioni, il supporto, l’allegria e le battute di zio zio Sandro erano erano fondamentali a tenere su il morale e frenate le contestazioni. Talvolta, vestito da Prete, Prete, accoglieva le famiglie dei ragazzi in visita (quelle che ancora non lo conoscevano) e si complimentava sulla serietà dei loro ragazzi… ragazzi…

L’esuberanza di Zio Beppe (Giuseppe) Zio Beppe è (stato) sicuramente il più vivace e scapestrato degli zii. Vedeva la vita in rosa rosa e tutto il mondo a portata di mano. mano. Intraprendente, quasi subito un un lavoro in proprio (il trombaio, trombaio, ovvero l’attuale l’attuale idraulico), idraulico), la moto e l’auto quando in Borgo ce n’erano davvero poche (e non una qualunque ma un millecento quasi uguale a quello dello zio Vasco), l’allegra spensieratezza, le burlonerie e le donne… Mi portava spesso in moto a scorrazzare per Borgo (e fino a Vicchio, a Grezzano, a San Piero) e si curava sempre di farmi divertire (una volta impie impiegò mezz’ora su e giù per la strada a ricercare il fischio che avevo perso per strada mentre andavamo in moto a Vicchio). Nei primi anni di lavoro a Firenze, si divertiva divertiva un mondo a suonare il campanello di chi aveva richiesto un rapido intervento dell’idraulico (per un rubinetto rotto, per un tubo che perdeva…) e ad urlare, a chi chiedeva “chi è?” è?”

“il trombaio signora” . Alle rimostranze sul genere “screanzato” “screanzato” “cafone” –e peggio ancoraancora-, rispondeva

“ma se mi ha chiamato lei signora”

Zia Mariapia e gli scherzi con mamma Rossana… Rossana… Zia Mariapia e mamma Rossana Rossana erano veramente unite e affiatate. Quando nel ’66 si tratto di spostarci più vicini al lavoro del babbo, babbo, la mamma scelse Prato. O meglio, Mezzana, dove viveva zia Mariapia. Prima in una casa in via Fauli (dove nel 1966 c’era già il riscaldamento!) e poi, non appena possibile (due anni dopo), dopo), nella palazzina di via dei dei Caselli sotto all’appartamento di zia zia Mariapia. Era una casa della corte dei Moradei, defilata all’interno della strada. Non c’era giorno che la zia intentasse uno scherzo alla mamma (che (che faceva l’arrabbiata ma non gli pareva il vero…). vero…).


Scherzi e burlonerie fraterne. fraterne. Senza la minima cattiveria, cattiveria, tanto per fare 4 risa di gusto. Quando ad una certa ora del giorno non c’era stato ancora nessuno scherzo la mamma si preoccupava‌. Ed andava a vedere in giro cosa gli poteva avere combinato che ancora non si era accorta‌. Finiva sempre con strilli e grasse risate che coinvolgevano piacevolmente tutta la vita della corte.

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7.

I RUGGI

Dopo l’epoca buia del 600600-1000, fra le prime tracce, troviamo quella dei RUGGI Salernitani. Nonostante che i Ruggi siano presenti in varie Regioni (vedi 5.9), i cenni storici recuperati si riferiscono quasi esclusivamente al ceppo Salernitano. Ceppo che diventò Nobile ed al quale verrà riconosciuto l’appellativo di d’Aragona (RUGGI d’ARAGONA) Fra i primi dati rilevati, nel 1392 si cita PETRUZIO PETRUZIO de RUGIO (ancora una volta, ancora una distorsione, Rugio, che è anche nome del campo Rugio in Lucania e del Piano di Ruggio, vicino al lago Laceno in Provincia di Avellino). Petruzio era il medico del Re Lanislao Durazzo e da questi ebbe in dono dei possedimenti ad Amalfi. Nel 1328 viene citato l’Abate Petrus de Rugio (?) e nei primi del 1400 Angelillo Ruggio (o Rugio) sposa Agnese Beltrando di Caiazzo, parente degli Sforza di Milano. Già dalla fine del 1300 e poi nel 1400 la famiglia è particolarmente particolarmente vicina ai Re d’Aragona. Prima Venutio e poi Antonello vennero nominati dai Re d’Aragona gestori del sale (bene preziosissimo all’epoca) e Benedetto fù inviato come ambasciatore del Re, prima a Firenze e poi a Venezia. Il 3 luglio 1500 il Re Federico d’Aragona, concedette a GABRIELE RUGGI di usare l’appellativo d’ARAGONA. Da qui in poi la famiglia sarà Ruggi d’Aragona I RUGGI d’ARAGONA, hanno lasciato molte tracce nei secoli ed hanno cumulato vari titoli nobiliari Patrizi di Salerno e di Trani, Baroni, Baroni, Conti e Marchesi. La grande importanza di questa famiglia a Salerno ha varie testimonianze. La collezione d’arte Sacra dei Ruggi d’Aragona e l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi, né sono due splendidi esempi. L’Ospedale Ruggi nasce da un testamento testamento del 1870 di Giovanni Ruggi d’Aragona. Testamento con il quale Giovanni Ruggi lasciò in eredità i suoi beni tutti… … al Comune di Salerno affinché questi edificasse un ospedale per la cura di tutti l’OSPEDALE Ruggi d’Aragona.

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Dopo la prima guerra Mondiale l’Ospedale Ruggi d’Aragona venne riunito con l’altro Ospedale Salernitano (l’antico Ospedale di San Giovanni di Dio), per dare vita a quello che oggi è l’OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Presso il Museo Diocesano di Salerno può essere visitata visitata la splendida collezione storica di Arte Sacra dei Rugi d’Aragona (pezzi dal ‘600 all’800) Per gli altri ceppi dei Ruggi (nelle altre Regioni in cui sono presenti) le notizie sono frammentarie e soprattutto recenti (rare le informazioni antecedenti il 1900) 1900). 900). Cosa certa è che numerosi Ruggi (ma anche Rugio e Ruggia), alla fine dell’800 sono partiti da Napoli e da Genova alla volta dell’America.

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8. ALTRI COGNOMI DERIVATI DA (ANTICHI) ANTICHI) POPOLI E’ appurato che i vari popoli venuti venuti in Italia abbiano lasciato varie tracce. In particolare nei nomi di luoghi e nei cognomi delle famiglie. Ecco alcuni alcuni cognomi correlati a nomi di antichi popoli (barbari e non), non), ALBANESI; ALBANESI; ALAMANNI (popolo Germanico) Germanico) CIATTI (Chatti, Catti, sec. 1° zona Francia Franciancia-Olanda) FRANCHI (molte migliaia, in Toscana 1700 circa) GOTI (Ghoti, Goti); Anche questo Popolo Germanico che ha lungamente dominato l’Italia e sembrava stanziato nella Lombardia e parte del Veneto Veneto è invece presente sostanzialmente solo in Toscana. Toscana. Sugli elenchi elenchi telefonici troviamo 242 abbonati in tutta Italia, dei quali 206 in Toscana). Le Province di maggior insediamento sono Arezzo (74) e Prato (60). GRECI GALLI (numerosissimi) GALATI (probabile (probabile distorsione di come i Romani chiamavano i Galli), hanno hanno dato nome alla Galizia (ed a Galatina?) LONGOBARDI Ben 1705 in Italia e frantumati in molte regioni (112 nel Lazio, 101 in Lombardia, circa 50in Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, etc…) PITTI (popolo prepre-Celtico) RUGI (Rugii, Rugi) SCOTTI (popolo Celtico Celtico di origine Scozzese) SVEVI (popolo Germanico, Germanico, distretto della Germania


PER LA RICERCA: Ricerche & riferimenti: -

Pieve di Santo Stefano, Campi Bisenzio 1996-1998; Pieve di Signa (2010) Chiesa del Ges첫 Cristo dei Santi degli ultimi giorni (Mormoni), Firenze (1998-9) Comune di Borgo San Lorenzo (1996-1998) Comune di Campi Bisenzio (1996-1998) Comune di Firenze (1998-1999) Comune di Lastra a Signa (1998-1999) Comune di Signa (1998-1999) Comune di Prato (2007-2008) Comune di Voghera Comune di Appiano Gentile (nel medioevo arrivano i Rugi) Delle Rivoluzioni D'Italia (pubblicato 1769) San Severino incontra i Rugi, vedi Enciclopedie varie Interviste varie (vedi, 1996 - 2010) Cimiteri di Campi, Signa, Lastra a Signa, Prato, Borgo San Lorenzo (1996-1999) Ricerche varie attraverso internet (2006-2007-2010) Ricerche attraverso Facebook. 63 RUGI contattati 8 risposte (2008-2010) Ricerche varie attraverso elenchi telefonici (1999-2008)

Nel complesso abbiamo rintracciato (tracciato) 115 tombe dei RUGI; Contattato (telefonicamente, attraverso mail e/o Facebook, 122 RUGI).


NOTE: Le Chiese, con le registrazioni delle Fonti Battesimali sono state il basilare aiuto per quest’opera. Purtroppo non tutte le Chiese fanno accedere ai propri archivi (a causa del del cattivo uso che né hanno fatto molti ricercatori degli anni passati). Voglio ringraziare sentitamente i Parroci (ed i loro collaboratori) che mi hanno dato la fiducia a visionare materiale così prezioso. Le principali difficoltà sono venute dalla decifrazione dei manoscritti. I Cimiteri sono stati una discreta fonte di informazioni. Purtroppo fra i dati delle fonti Battesimali e quelli posti sulle lapidi vi è uno scollamento abissale. Difficile riannodare i fili. C’è inoltre inoltre da aggiungere che i Cimiteri sono piuttosto recenti (la loro istituzione risale alle leggi Napoleoniche), spesso hanno poche decine di anni di vita e quindi sono di vago aiuto in ricerche che pretendono di arrivare lontano nei secoli. E spesso non vi sono sono gli elenchi dei morti… I Comuni sono stati di poco aiuto. Le anagrafi raccolgono raccolgono dati relativamente recenti. I “cartellini” (o schede nominative), raramente risalgono a prima del 1900 Sono cartacee e di difficile consultazione / reperimento. Un buon aiuto aiuto è venuto dai ricordi. Dalle memorie che molti Rugi hanno voluto mettere a disposizione. E di altri altri che hanno voluto collaborare… Infine le ricerche generali. Difficoltose e frammentarie hanno comunque dato importanti tracce e documenti documenti (ad esempio, l’arrivo l’arrivo dei Rugi in America, le cronache cittadine che riportano l’omicidio di un Rugi nella Siena del 1700, e così via…)

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TERZULTIMA PAGINA………….. (101) Questa lunga ricerca durata 14 anni (dal 1997 al 2010), 2010), si è snodata nei contatti con tante famiglie famiglie Rugi, nelle Pievi, nei cimiteri e nelle anagrafi di molti Comuni Toscani .Ha .Ha prodotto una discreta mole di dati e documenti. Una serie di fotografie di chi sono stati i Rugi, chi sono oggi e quali sono i territori dove si sono fermati nel tempo. Una serie serie di dati che speriamo di ampliare nel futuro con l’aiuto di quei Rugi (e non solo) che avranno piacere di farlo. Un ringraziamento particolare a tutte le persone che ci hanno dato disponibilità e aiuto nelle varie ricerche. Roberto Casati Rugi Simone Casati Carlotta Casati

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Indice.

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Due note sugli autori della ricerca.

Roberto Casati Casati Rugi Rugi ,

Borgo San Lorenzo (Firenze) 1952.

Creativo per passione, organizzatore per professione. Attualmente, come libero professionista professionista è coordinatore del sistema TT-Serve da lui ideato. Nel 2010 ha ideato kasauovo, una futuristica abitazione ecosostenibile a forma di uovo (www.casauovo.it (www.casauovo.it) www.casauovo.it).

Fra il 2010 ed il 2011 ha realizzato i marchi marchi “Distretto Verde” & “Riciclopolis” Precedentemente ha lavorato lavorato nel campo della moda (Gucci (Gucci spa & altri) altri) Assieme alla alla moglie Elisa Mantellassi Mantellassi ha recentemente editato la ricerca storica

“Spicciano dal 1000 al 2000, mille anni di solitudine” solitudine”. ne”.

Carlotta Carlotta Casati è studentessa studentessa presso la facoltà di medicina e chirurgia di Firenze. Ha maturato esperienze in ricerche storiche (Spicciano) (Spicciano) ed attivamente collaborato alla stesura di questo libro. libro. Ha maturato esperienze presso l’Ospedale di Teresina (Brasile) e presso la biblioteca di Carggi. Carggi.

Simone Casati è studente presso la facoltà di economia aziendale di Firenze. Firenze. Ha maturato esperienze in ricerche storiche (Spicciano) ed attivamente collaborato alla stesura di questo libro. Collabo Collabora ollabora presso uffici dell’ACI di Prato

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RETRO DI COPERTINA

Il POPOLO dei RUGI 2000 anni di storia, fra leggenda e realtà

All’attacco! All’attacco! Roberto Casati – acquarello sparso sparso a dito e grafite (2010) (2010) (libera interpretazione su disegno anonimo) anonimo)


Ricerca Storica Storica Spicciano, edita 2011


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