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MAGGIO 2016
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L’EDUCAZIONE FINANZIARIA DEGLI ITALIANI L’EDUCAZIONE FINANZIARIA DEGLI ITALIANI La crescente complessità e differenziazione dei prodotti bancari, finanziari e assicurativi, causati dalla sfrenata competizione tra i vari intermediari bancari e/o finanziari, ne ha reso quasi impossibile la comprensione per l’utenza.
In l i n e a d i p r i n c i p i o l a prospettiva é quella di rafforzare l ’ a l f a b e t i z z a z i o n e fin a n z i a r i a dell’intera popolazione adulta con l’augurio che, anche, in ambito scolastico si possa dare inizio all’istruzione degli alunni.
Si dovranno definire le linee comuni delle politiche nazionali per la comunicazione e la diffusione delle informazioni volte a promuovere la conoscenza e l’acquisizione delle competenze di base per la gestione del privato, La proposta di Legge, in sintesi, r i s p a r m i o individuandone gli obiettivi ed i si articola verso: programmi. 1) la promozione della Con una programmazione conoscenza finanziaria, anche, annuale, poi, determinare i settori mediante la relativa pianificazione. prioritari d’intervento, anche, in Comprendere i benefici ed i rischi r i f e r i m e n to alle indicazioni associati alle varie forme di provenienti dagli organismi gestione del risparmio; internazionali circa l’educazione 2 ) r e a l i z z a r e m a t e r i a l i finanziaria nonché in attuazione di divulgativi ed attività educative; disposizioni provenienti 3) offrire un servizio di consu- dall’Unione europea. lenza aperto a tutti i cittadini Incentivare, quindi, lo scambio insieme ad iniziative congiunte con di informazioni tra i sog getti altri soggetti pubblici e privati. istituzionali interessati, per un Questi ultimi, ci auguriamo non uniforme applicazione delle linee controparti degli utenti. comuni e delle politiche nazionali L’agenzia, dotata di personalità giuridica e di autonomia contabilegestionale, dovrebbe garantire un’adeguata capacità d’intervento e d’indipendenza con il controllo e l’indirizzo del Ministro dell’economia e delle finanze.
O r i e n t a r s i e s ce g l i e r e l e soluzioni più idonee per i propri fabbisogni nella gestione del risparmio é lasciata, in linea di massima, alle controparti (bancarie/ finanziarie) o ad eventuali consulenti indipendenti. L’Italia, purtroppo, si colloca per tali necessità agli ultimi posti in rapporto alle maggiori economie i n te r n a z i o n a l i ( 4 4 ° p o s to n e l Mondo e all’ultimo posto tra i Pa e s i d e l G 8 i n t e r m i n i d i d i ffu s i o n e d e l l e co n os ce n z e finanziarie di base). La proposta di Legge n.3666, presentata alla Camera dei Deputati il 9 Marzo 2016, prevede l’istituzione di un’Agenzia nazionale, controllata dal Ministro del l’economia e del le finanze, in analogia al “Money Advice S e r v i c e ” i n g l e s e . Un’ a u t o r i t à indipendente, istituita nel 2010 nel Regno Unito nel 2010, per illustrare e far comprendere alla popolazione le tematiche finanziarie ed assisterle nella gestione del risparmio.
dell’azione pubblica nonché incentivare l’attuazione di misure innovative per favorire la diffusione di conoscenze e competenze in materia di gestione del risparmio privato.
A CURA DEL DOTT. ROBERTO PATERNICO’
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MAGGIO 2016 L’EDUCAZIONE FINANZIARIA DEGLI ITALIANI Per realizzare gli obiettivi prefissati potranno intervenire, anche, i soggetti privati che con le necessarie competenze professionali, intendano esercitare le attività di divulgazione in tale ambito. Il tutto in ottemperanza ai parametri stabiliti dall’Agenzia e sottoposti a vigilanza. L’Agenzia dovrà raccogliere e pubblicare attraverso il proprio sito internet contenuti di carattere digitale volti a favorire la diffusione di conoscenze e competenze di base sulla gestione del risparmio privato e potrà stipulare convenzioni con Associazioni rappresentative di categorie produttive, ordini professionali, organizzazioni senza fini di lucro e università per la realizzazione d’interventi di informazione e di
comunicazione istituzionale. Si prevede, anche, l’attribuzione all’Agenzia di poter acquisire informazioni e documenti da altre amministrazioni pubbliche e da tutti i soggetti pubblici e privati che svolgono attività in materia di comunicazione e diffusione d’informazioni volte a promuovere la conoscenza e l’acquisizione delle competenze di base sulla gestione del risparmio. Per verificare l’efficacia dell’attività agenziale in termini di “accountability” (delega di processo) saranno, annualmente, valutati i risultati raggiunti ed i programmi sia a consuntivo che per gli obiettivi dell’anno successivo. L’augurio, per il successo di tale iniziativa risiederà nell’oggettiva illustrazione delle tematiche finanziarie e nella capacità di far comprendere con semplicità le complicate costruzioni della “finanza creativa”. Da evitare, invece e soprattutto, che il sistema non diventi uno strumento d’“indottrinamento di massa” verso obiettivi speculativi o d’indirizzo di organismi nazionali, europei ed internazionali.
A CURA DEL DOTT. ROBERTO PATERNICO’
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