News le prospettive finanziare 2015 maggio 2015

Page 1

NEWS

MAGGIO 2015

NEWS LE PROSPETTIVE FINANZIARIE 2015 LA SINTESI Con il recente “Rapporto sulla stabilità finanziaria” (Aprile 2015), Banca d’Italia fa il punto della situazione. Vengono affrontati gli scenari: macro-economici, le famiglie e le imprese, il sistema bancario, assicurativo e i mercati finanziari. La stabilità finanziaria 1/2% al fine di favorire la c o m p l e s s i v a d e l l ’ e c o n o m i a produzione e l’occupazione in un mondiale tiene seppur i rischi mercato molto concorrenziale. rimangono elevati. I tassi d’interesse a medio e a Nel 2015 dovrebbero migliorare le economie dei Paesi avanzati, sia per la diminuzione del prezzo del petrolio sia per le espansive politiche monetarie.

lungo termine nell’area dell’euro stanno scendendo a seguito dell’intervento dei QE, ma resta l’incognita Grecia che sta causando oscillazioni in aumento dello Si notano segnali di crescita spread. produttiva, soprattutto, negli Stati Le condizioni delle banche Uniti e nel Regno Unito, a ritmi migliorano. I costi di copertura del m o d e s t i i n G i a p p o n e e rischio credito delle obbligazioni un’accelerazione nell’area dell’euro. bancarie sono scese consentendo Sembrano, invece, peggiorate una riduzione dei costi del la le prospettive delle economie raccolta. emergenti, in particolare quelle di Per quanto concerne l’offerta Brasile, Cina, Russia e di altri Paesi del credito, i tassi d’interesse esportatori di materie prime. applicati sono scesi e si é attenuata Le tensioni geopolitiche e le la stretta creditizia che resta, però, difficoltà di soluzione della crisi significativa in Italia e Spagna. greca restano, ancora, fattori Sotto osservazione restano i rilevanti di rischio. possibili scenari di reperimento di I rischi del tasso d’inflazione finanziamenti alternativi al settore molto basso in area euro viene bancario che al momento risultano ed il parziale contrastato dall’acquisto di titoli m o d e s t i miglioramento delle condizioni dei pubblici, mediante Quantitative Easing della BCE, per riassorbire m e r c a t i f i n a n z i a r i s e m b r a n o più facilmente il debito pubblico e favorire l’afflusso di capitali privati privato e nel contempo tentare di in Italia.

“I rischi globali diminuiscono, ma restano significativi …. la situazione in Grecia è un fattore di potenziale instabilità ….. l’Eurosistema ha avviato misure per contrastare i r i s c h i d e r i v a n t i d a l l a ba s s a inflazione... con modalità volte a preservare l ’o rd i n a t o funzionamento dei mercati …. il miglioramento macroeconomico può favorire il riequilibrio dei conti pubblici .… la situazione patrimoniale delle famiglie resta buona …. la redditività delle imprese è diminuita, ma migliorano le prospettive di crescita …… la debolezza congiunturale continua a pesare sulla qualità del credito seppur il livello di patrimonializzazione delle banche c o n t i n u a a m i g l i o ra r e … . . l’esposizione al rischio di tasso è limitata sia per le banche che per le assicurazioni … la liquidità dei mercati italiani si mantiene buona”.

riequilibrare l’inflazione tra un

A CURA DEL DOTT. ROBERTO PATERNICO’

PAGINA 1


mente ampie, soprattutto in corrispondenza della fine di ogni mese per effetto di scadenze tecniche e di operazioni temporanee che vengono generalmente riassorbite nei giorni successivi. NEWS

5"3(&5 NFEJB NFOTJMF

5"3(&5 GJOF NFTF

(1) Utilizzando l’identitĂ contabile della bilancia dei pagamenti, un miglioramento del saldo passivo della Banca d’Italia nei confronti della BCE sul sistema dei pagamenti TARGET2 può riflettere investimenti in Italia da parte dei non residenti (maggiori passivitĂ ), disinvestimenti di attivitĂ estere da parte dei residenti (minori attivitĂ ) o un saldo di conto corrente e conto capitale in attivo. I flussi di capitali dei non residenti sono cumulati a partire da luglio 2011. – (2) Investimenti diretti esteri, derivati, altri investimenti, errori e omissioni. – (3) Inclusa la raccolta intermediata da controparti centrali residenti. – (4) Dati aggiornati al 24 aprile.

MAGGIO 2015

1.2 I MERCATI IMMOBILIARI IL MERCATO IMMOBILIARE

Nell’area dell’euro Nell’area dell’euro i prezzi Figura 1.8 In alcuni Paesi dell’area i prezzi delle prosegue delle euro case sono di nuovo auPrezzi delle abitazioni in Europa (1) il recupero dei prezzi abitazioni sono di nuovo aumentati, mentre ĂŠ mentati (fig. 1.8); il rappor(dati trimestrali; numeri indice 2000=100) delle abitazioni proseguita la discesa in Italia numero to traseppur prezzi eil affitti si è di sta240 240 bilizzato su prossimi compravendite è stata superiore di valori circa un 5% 220 220 a quelli lungo periodo (media deglidell’anno anni 1995rispetto al diperiodo di riferimento 200 200 2013). In alcuni paesi, come la Spagna, l’aumento precedente. 180 180 delle quotazioni riduce i rischi connessi con la Resta forte il divario tra i prezzi dell’oerta e 160 160 debolezza del settore immobiliare. In altri vi sono quellisegnali della domanda. 140 140 di surriscaldamento: dopo Svezia e Regno 120 120 Unito, recentemente anchemoderatamente, le autoritĂ macropruLe prospettive sono, 100 100 denzialiseppur irlandesi hanno attivatolemisure volte a favorevoli sono migliorate aspettative 80 80 i rischi per il sistema finanziario deri'00 h h h h h h h h h h h h h h deglicontenere agenti immobiliari. vanti dall’eccessiva crescita del credito al settore 1BFTJ #BTTJ Germania Brea dell'euro

Ilimmobiliare. numero, comunque, delle abitazioni Regno Unito Irlanda Belgio invendute si attesterebbe intorno alla media di 4QBHOB Italia Francia 200.000 unitĂ , ma con punte e valori piĂš elevati n In Italia In Italia è proseguito il calo Fonte: elaborazioni su fonti nazionali e BCE. emergono segnali alcune aree del territorio nazionale. dei prezzi delle abitazioni (1) Indici ricavati da dati sul valore nominale dei prezzi. – (2) Stime della basate sulla media degli indici di ogni paese, ponderati con il peso del RISCHI SETTORIALI di miglioramento del I (fig. 1.9.a), ma il numero di BCE rispettivo PIL. mercato immobiliare compravendite, al netto del- ITALIANA DELL’ECONOMIA Figura 2.2 dalla scorsa la stagionalitĂ , Debito delle famiglie estate si è stabilizzato su livelli in media superiori del 5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno (b) prestiti(fig. per acquisto di abitazioni: precedente Nel comparto nonLE residenziale si sono osservati andamenti simili (fig. 1.9.c). FAMIGLIE 2.1 1.9.b). LE FAMIGLIE

2

nibile lordo)

condizioni di domanda e offerta e nuove erogazioni (2) (indici di diffusione e miliardi di euro; dati trimestrali)

La debolezza dei prezzi Nel secondo 18semestre dello scorso anno il rapporto tra prezzi e affittiFigura ha conti2.1 Le condizioni La famiglie situazione italiane finanziaria La situazione economica delle delle abitazioni nuato a diminuire (fig. 1.10), collocandosi su valori molto bassi nel confronto finanziarie Composizione del portafoglio delle 15famiglie italiane è nel 0,4 2014 e il la passato. diminuzione dei tassise- delle famiglie 120sembra finanziario delle famiglie (1) è in aver linea retto dellenel famiglie italiane con Anche la Nella capacitĂ di accedere al mercato immobicomplesso solida. 0,2 12 100 (valori percentuali) d’interesse sui titoli di Stato e le obbligazioni rimangono solide con le condizioni conda metĂ del 2014 il liare, misurata dal rapporto tra il servizio dei nuovi mutui ipotecari e il reddito 0,0 9 80 100 100 reddito disponibile è migliorata; auha spinto gli investitori a spostarsi su azioni della nostra economia 60 bancarie disponibile, è ulteriormente alla fine dello scorso anno risultava 90 lar90 -0,2 6 mentato per dello 0,8 per cento rispetto ai sei mesi 40 e fondi d’investimento 80 80 ottenere migliori risultati, gamente piĂš favorevole rispetto alla media di lungo periodo. -0,4 3 70 70 precedenti. Le piĂš recenti indagini indicano che 20 ma-0,6con rischi piĂš elevati. 60 60 0 0 il clima di fiducia delle famiglie è migliorato, ri160

0,6

140

'08 '12 '14 '08 '12 '14

2005 2006 2007 2008 2009 2010

2011 2012

2013 2014

flettendoè lecontenuto attese di crescita L’indebitamento (63%dell’economia circa del e surroghe e sostituzioni (3) d’acquisto dovuto alla erogazioni nette (3) l’incremento del potere redditodomanda disponibile) edeidella riduzione dei tassi (4) (4) altri debiti finanziari riduzione offerta prezzi dei prodotti energetici. Rapporto sulla stabilitĂ fi nanziaria 1 / 2015 12 d’interesse deld’Inghilterra credito neUnito,hanno beneficiato le i dell’area dell’euro, Office for National Statistics e Banca per il Regno Federal Reserve Analysis per gli Stati Uniti. duttrici e includono le sofferenze; per gli Stati Uniti il datoAumentano si riferisce alle gli sole famiglie consumatrici. dati Nei Iprimi nove mesi del famiglie piĂš indebitate. riscono alle sole famiglie consumatrici – (3) Scala di destra. – (4) Per l’indice di domanda valori maggiori Regno Unito

Stati Uniti

50

50

40

40

30

30 20

20

10 BANCA D’ITALIA

10 0

2000

2006

2011

2013

2014

0

EFQPTJUJ F DJSDPMBOUF 2014 la ricchezza netta è BTTJDVSB[JPOJ GPOEJ QFOTJPOF F 5'3 PCCMJHB[JPOJ aumentata dello 0,7 per B[JPOJ F GPOEJ DPNVOJ altro cento, principalmente per Tavola 2.1 effetto dell’incremento dei Fonte: conti finanziari. Prestiti a famiglie consumatrici (1) I dati si riferiscono alle famiglie consumatrici e produttrici; quelli del 2014 prezzi delle attivitĂ finan- (1) (milioni di euro e composizione percentuale) sono riferiti al 3° trimestre. ziarie. La diminuzione dei tassi di interesse, giĂ Giugno 2014 verosimilmente quelbassi, 2014 ha spinto Dicembre le famiglie, le piĂš abbienti, a ridurre la quota del portafoglio investita in titoli di Stato e obbligazioni bancarie e a sottoscrivere azioni e100,0 quote di fondi comuni, attivitĂ piĂš remunerative benchĂŠ piĂš rischiose Totale 550.853 100,0 548.154 (fig. 2.1). Ăˆ invece rimasta invariata la percentuale delle attivitĂ destinate agli strumenti piĂš liquidi (depositi89,6 e circolante). in bonis 493.413 489.124 89,2

investimenti in azioni e fondi comuni, ma i rischi sono contenuti

per l’indice di offerta segnalano restrizione (allentamento).

trimestre del sso annuo di renze in rapale dei prestiti e è stato pari ento, in linea nte. L’incidenregistrato un ssivamente la malie nei rimIl debito scende, dal grado di bancarie indebitamento a essere contenuti. lli scaduti, rideteriorati 57.440 10,4 59.030 I rischi 10,8 che derivano Le soerenze suicontinuano prestiti hanno registrato un tuttavia le erogazioni 10,8 per cenI debiti, ancora in flessione (-0,8 per cento, su base annua, a dicembre del contenuto incremento (1,4% circa III trimestre 2014) e le scaduti 4.587 0,8 4.306 2014), 0,8 sono pari al 63 per cento del reddito disponibile (fig. 2.2.a). Nel 2014 di nuovi mutui ). Le difficoltĂ da sospensioni sono in ripresa‌ diďŹƒcoltĂ di rimborso sono state mitigate dalle sospensione sono lievemente cresciute le erogazioni di nuovi mutui (23 miliardi, a fronte di incagli (2) 15.668 2,8 16.703 3,0 cibili al Fondo 21 nel 2013), ma loro ammontare è statoallargamente ai valoriper medi deiilpagamenti relativi Fondo diinferiore solidarietĂ i mutui acquisto della osservati negli anni precedenti la crisi (fig. 2.2.b). Alla ripresa, proseguita nel primo bimestre dell’ansofferenze 37.185 6,8 38.021 6,9 per l’acquisto della prima casa. dal 2010 ed è no in corso, hanno contribuito sia il miglioramento delle prospettive del mercato immobiliare, sia le di euro sia per Fonte: segnalazioni di vigilanza individuali. piĂš vantaggiose condizioni di offertaPer del credito. i bilanci delle famiglie il rischio potrebbe derivare da (1) I prestiti includono i pronti termine e non comprendono le cartolaanno ha accol- rizzazioni. I dati comprendonocontro i prestiti concessi dalle societĂ finanziarie. – (2) I prestiti in incaglio comprendono quelli ristrutturati. una dinamica del reddito piĂš debole. utuatari in dif‌favorite anche L’allentamento dei criteri di offerta si è riflesso nella riduzione dei tassi di inle associazioni dalla riduzione teressele(al 2,5 per cento sui mutui a tasso variabile e al 3,5 su quelli a tasso tto un accordo che, rispetto al Fondo di solidarietĂ , estende dei tassisuperiore di interesse fisso ea afebbraio del 2015). Ne hanno tratto vantaggio anche le famiglie giĂ i prestiti per scopi di consumo di durata ai 24 mesi indebitate: nel 2014 le surroghe e le sostituzioni di mutui sono raddoppiate uzione del rapporto di lavoro o una riduzione dell’orario nell’amrispetto all’anno precedente e l’incidenza delle rinegoziazioni su quelli in essere è salita dal 5,9 al dagni.

per cento. A CURA DEL DOTT. 7,2 ROBERTO PATERNICO’

bilanci delle famiglie potrebbero derivare da una dinamica del redle piÚ debole di quella attesa. Nostre simulazioni indicano che, in di graduale ripresa del reddito nominale e di bassi tassi di interesse, BANCA D’ITALIA

PAGINA 2

Rapporto sulla stabilitĂ finanziaria 1 / 2015

15


NEWS

MAGGIO 2015 LE IMPRESE

La situazione delle imprese italiane ĂŠ molto eterogenea e le piccole e medie aziende continuano a incontrare diďŹƒcoltĂ di accesso al credito ed operare con risorse finanziarie molto ridotte per cui potrebbero non trarre pieno vantaggio dalla possibile ripresa economica. Figura 2.3

Indicatori della condizione finanziaria delle imprese (a) leva finanziaria (1) (valori percentuali)

(b) debiti finanziari, patrimonio netto e leva finanziaria (2) (punti percentuali)

(c) prestiti alle imprese, per classi di rischio (3) (variazioni percentuali sui 12 mesi)

50

50

5

5

0

0

45

45

4

4

-1

-1

3

3

-2

-2

2

2

-3

-3

1

1

-4

-4

40

40

35

35

30

30

0

0

-5

-5

25

25

-1

-1

-6

-6

20

20

-2

-2

-7

Italia (ermania 'rancia Spagna 3FHOP 6OJUP

2007

2011

Stati 6OJUJ

1°

2°

3°

4°

quartili di leverage

1°

2°

3°

quartili di MOL/attivo

WBSJB[JPOF EFM MFWFSBHF contributo del patrimonio netto contributo dei debiti finanziari

2014

4°

-7 sane

vulnerabili

2013

rischiose

2014

Fonte: Banca d’Italia, Istat, Cerved, BCE per i paesi europei, Federal Reserve System per gli Stati Uniti. (1) Rapporto tra i debiti finanziari e la somma degli stessi con il patrimonio netto valutato ai prezzi di mercato. I dati si riferiscono al settore delle societĂ non finanziarie; quelli relativi al 2014 si riferiscono al 3° trimestre. – (2) Contributo dei debiti finanziari e del patrimonio netto, considerato al valore di bilancio, alla variazione della leva finanziaria. I dati si riferiscono a un campione chiuso di circa 480.000 societĂ di capitale nel biennio 2012-13. – (3) Prestiti concessi da banche e societĂ finanziarie. I dati, che includono le sofferenze, sono riferiti a un campione di circa 410.000 societĂ di capitale ripartite tra classi di rischio in base a un punteggio assegnato da Cerved.

Restano ampie differenze nelle condizioni di finanziamento delle imprese, in ragione della dimensione, della soliditĂ patrimoniale e dei mercati di sbocco. Per le ĂŠ, ulteriormente, di circa l’1% chiesto in rapporto al 2013,credito, seppur con aziende piĂš piccole ladiminuita quota di quelle che hanno e non ottenuto previsione di una crescita per di maggiore dimensione per quelle esportatrici. pur le in imprese calo, rimane nettamente piĂš elevata erispetto alle imprese di maggiore dimensione. I dati individuali della Centrale dei rischi indicano che nel 2014 la riduzione dei finanziaL’aumento del patrimonio aziendale, per eetto della crescita del valore di mercato delle azioni e degli menti si è pressochĂŠ annullata tra le imprese con condizioni di bilancio equilibrate (fig. 2.3.c). Secondo aumenti di stime capitale favoriti, probabilmente, dagli incentivi fiscali introdotti neldei2011 l’Aiuto alla nostre le aziende esportatrici hanno beneficiato nell’ultimo triennio di un calo tassi con di interescrescita economica (ACE) ha ridotto l’esposizione bancaria. Il credito bancario ĂŠ, ancora, contratto a se all’incirca doppio rispetto a quello delle altre imprese. causa della debole domanda e del merito creditizio, mentre i tassi d’interesse per i nuovi prestiti sono Continua a salire Prosegue la diversificazione delle afonti di debito: il peso delle obbligazioni diminuiti di oltre un 1% punto percentuale, attestandosi febbraio 2015 intorno al 2,4 per cento. sul il peso totale dei debiti finanziari ha raggiunto il 12 per cento, un valore quasi doppio Ladelle percentuale trova diďŹƒcoltĂ ad ottenere sembra lorde ridursi circa un obbligazionidelle aziende rispetto che a quello osservato prima della crisi.finanziamenti Nel 2014 le emissioni di di tito3% (dati Istat - imprese manifatturiere I trimestre 2015). sul debito li sono state pari a 28 miliardi, in calo dal livello massimo raggiunto nel 2013 Figura 2.4 1.000 addettima valutava lei disponibilitĂ in- rispetto a quelle registrate in media (39lemiliardi), superiori di oltreliquide un terzo Restano, quindi, ampie dierenze per finanziamenti Numero di liquidazioni volontarie e fallimenti sufficientidipernuovi i successivi tre mesi, pari controa il97, 17,0ha raggiunto delle societĂ piĂš di capitale (1) dal tra il 2002ine ilfunzione 2008. Il numero emittenti, il livello elevato delle imprese delle di quelledimensioni, con meno di 200 della addetti. soliditĂ (migliaia) 2009; la maggior parte di queste imprese è di piccola e media dimensione e molte di esse hanno patrimoniale e dei mercati di riferimento. 48 12 Le imprese sonoraccolti Nonostante la riduzione emesso minibond. Parte dei capitali sul mercato è statadeiutilizzata per ridurre l’indebitamento 40 ancora vulnerabili, interesse, molte imSono aumentate le banche: emissioni, da campione parte tassi delle imprese nei confronti delle per un didi aziende chedihanno collocato titoli nel 2014, rappre- 10 ma si osservano prese incontrano difficoltĂ 32 sentativo di oltre tre quarti delle emissioninel lorde complessive, che i prestiti bancari si siano 8 medio-piccola dimensione, dimiglioramenti obbligazioni aziendali, anche, rimborso del debito.si stima 24 6 del 18 perdei cento. Nel 2014intorno il numero dei tramiteridotti lo strumento minibond che si attestano adfal16 4 limenti è rimasto elevato (fig. 2.4) cosĂŹ come il un 12% delle fonti di debito e nel contempo i prestiti bancari si3.2). flusso di nuove sofferenze bancarie (cfr. il par. 8 La liquidità è elevata, Le riserve di liquiditĂ delle imprese continuano ad aumentare, riflettendo l’incer- 2 sono ridotti di circa un 18%. Ăˆ tuttavia in miglioramento la puntualitĂ dei pain particolare 0 tezzagamenti sulle prospettive ripresa dell’economia; nel complesso lo scorso settembre 0 '08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 commerciali: di secondo i dati Cerved, nel le grandi societĂ Laper liquiditĂ risulta elevata, soprattutto, le aziende piĂš del l’8,0 per cento i depositi il circolante avevano raggiunto delvolontarie totale del passivo 2014 i eprotesti sonoper diminuiti su base annua liquidazioni fallimenti (2) 17 per cento e i tempi di pagamento si sono lieve(6,4 in media tra il 2004 e il 2008). La liquidità è elevata soprattutto per le aziengrandi che a causa dell’incertezza economica non investono Fonte: Cerved. mente ridotti. La recente sottoscrizione di un (1) Dati riferiti alle societĂ di capitale che hanno depositato almeno un bilande piĂš grandi: secondo l’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita dello scorso marzo, condotta cio nei 3 anni precedenti la data di riferimento. – (2) Scala di destra. anche se molte imprese incontrano diďŹƒcoltĂ nel del nuovo accordo tra l’ABI e lerimborso principali associaziodalla Banca d’Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore, solo il 5,1 per cento delle imprese con piĂš di ni imprenditoriali per la sospensione dei pagadebito, nonostante i bassi tassi d’interesse. Nel 2014 il numero menti dei debiti è un sostegno alla liquiditĂ delle imprese nella fase di uscita dalla recessione. I requisiti dei fallimenti è rimasto elevato cosĂŹ come il flusso di nuove per l’accesso alla sospensione dei rimborsi sono lievemente piĂš restrittivi rispetto a quelli stabiliti negli accordi precedenti: le banche potranno infatti aumentare i tassi di interesse (fino a un massimo di 75 soerenze bancarie. ‌soprattutto per alcune tipologie Ladibassa impresaredditivitĂ

18

punti base) alle aziende che presentano difficoltĂ nel rimborso dei prestiti e che non si avvalgono del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese.

Rapporto sulla stabilitĂ finanziaria 1 / 2015

A CURA DEL DOTT. ROBERTO PATERNICO’

BANCA D’ITALIA

PAGINA 3


NEWS 3.2 I RISCHI DELLE BANCHE

MAGGIO 2015

IL SISTEMA BANCARIO E FINANZIARIO

Il credito

L’interdel vento QE (Quantitative Figura 3.2 L’andamento credito dei Il rapporto tra credito verso Easing), la riduzione dei costi di copertura del rimane debole, Tasso di deterioramento del credito residenti e PIL è in Italia e tasso di ingresso in sofferenza (1) rischio credito default swap) hanno anche rispetto(CDS - credit ampiamente al di sotto del (valori percentuali) all’attività a economica contribuito migliorare valore la solidità delle banche tendenziale di lungo 7 7 italiane. L’erogazione del periodo; credito rimane debole in nel terzo trimestre 6 6 del 2014, stime dello European Systemic relazione allesecondo attivitàleeconomiche e l’insolvenza Risk éBoard (2), lo scostamento (credit-to-GDP 5 5 nel 2014 aumentata. gap) era negativo per otto punti percentuali. Tra i 4 4 Sono allopaesi soluzioni ridurre i crediti maggiori europei per il valore era positivo solo 3 3 deteriorati e consentire l’aumento della capacità per la Francia. 2 2 erogare nuovi prestiti, anche, attraverso la 1 1 creazione di una società specializzata per I tassi di insolvenza Nell’ultimo trimestre del l’acquisto cartolarizzazione tornano ad(vendita aumentare o 2014 0 0 il flusso di nuovecon sof2013 2014 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 cancellazione dal bilancio) delle esofferenze ferenze quello deldelle comtasso di deterioramento tasso di ingresso in sofferenza plesso deiL’intervento crediti deteriorati risaliti inlimitato rappor-alle sofferenze ed banche italiane. dell’AMC sono potrebbe essere escludere le altre categorie di crediti Fonte: Centrale rischi. to ai prestiti (fig. L’interruzione del deteriorati (incagli e ristrutturati), permiglioraconsentire di dei continuare a sostenere la clientela L’istituzione di 3.2). una società specializzata per alle banche Flussi trimestrali di prestiti deteriorati rettificati e di sofferenze rettificate mento nella qualità del credito è dovuta sia alAl fine(1) che versa in situazioni di difficoltà temporanea. di evitare un eccessivo in rapporto alle consistenze deiaggravio prestiti, al operativo netto di tali per poste alla fine del l’acquisto dil’AMC, deteriorati consentirebbe al trimestre annua. Dati depurati dalla componente staacquisti potrebbero escludere le posizioni di valoreprecedente, inferioreinaragione una certa soglia e riguardare protrarsi crediti della gli debolezza dell’attività economica gionale, dove presente. sistema bancario di avere costi di gestione, i soli alle imprese, che rappresentano la componente principale dei crediti deteriorati. Alcune nel corso delprestiti 2014, siaminori al recepimento nei bilanci ipotesi prevedono unbilanci, programma di acquistidi per un valore di circa 100 miliardi al lordo delle rettifimigliore trasparenza dei capacità bancari che dei dirisultati della revisione della qualità degli attivi (asset quality review, AQR). Informazioni valore. attrarre capitali, ridurre i vincoli nell’offerta di Tavola 3.1 prestiti, favorire In base allal’aggregazione normativa europea, bancaria,la qualora l’istituzione di un’AMC su iniziativa pubblica configurasse Qualità del credito: importi, incidenze dei crediti deteriorati e tassi di copertura (1) concorrenzaun e aiuto l’efficienza di Stato,etc. dovrebbero essere adottate diverse misure (richiesta alle banche aderenti di piani di euro e valori percentuali; dicembre 2014) di ristrutturazione, misure(miliardi di burden sharing, cioè di condivisione degli oneri con azionisti e credi-

tasso di copertura

composizione percentuale

ammontare

tasso di copertura

composizione percentuale

ammontare

tasso di copertura

composizione percentuale

ammontare

tasso di copertura

composizione percentuale

ammontare

tasso di copertura

composizione percentuale

ammontare

Se questa fosse pubblica, si dovrebbe evitare il cd.aiuto di Stato,dell’intervento. vietato dalla normativa toriiniziativa subordinati) che, nel contestoBanche italiano, appaiono incoerenti con la realizzazione Primi 5 gruppi grandi Banche piccole Banche minori Totale europea ed inoltre non sarebbe praticabile quanto avviene in altri Paesi europei in vengono condivisi L’AMC dovrebbe pertanto avere caratteristiche diverse da quelle realizzate in altri paesi cui europei. In particolare, a differenza di quanto accaduto altrove, il veicolo acquisterebbe i prestiti in sofferenza al gli oneri di ristrutturazione con gli azionisti ed i creditori subordinati (coloro che hanno prestato denaro mercato: il suo intervento non configurerebbe quindi aiuto di Stato.soddisfatti gli altri creditori alla banca evalore che dipotrebbero essere rimborsati solo dopo cheunsiano stati bancari ovvero con gli strumenti ibridi di patrimonializzazione per cui le banche potrebbero sospendere il pagamento degli interessi od utilizzarne il controvalore per coprire le proprie perdite). Le esposizioni al rischio sovrano e a quello delle attività sull’estero

LCrediti ’acquisto delle sofferenze al valore mercato non configurare un aiuto Stato, 1.231 100 bancarie 9,2 434 100 di6,9 131 pare, 100 invece, 8,2 177 100 6,6 1.974 100 di8,4 verso clientela: tuttavia unaL’esposizione efficiente riforma ridurre i tempiitaliani e le modalità di Tradella lugliogiustizia del 2014 ecivile marzopotrebbe, del 2015 glicertamente, acquisti netti di titoli pubblici delle banche 1.003 81,5 in bonis 0,7 delle 366banche 84,2 sono 0,6stati 108 82,2 0,6 147 83,2 0,6 0,7 da parte molto contenuti (0,6 miliardi; fig. 1.624 3.4.a); 82,3 le recupero dei crediti. verso il settore deteriorati

consistenze sono 228 18,5 46,6 68 lievemente 15,8 40,8

aumentate 23 17,8a 392 42,9miliardi 30 (fig. 16,83.4.b; 36,5 il 10,6 350 per 17,7 44,4

pubblico italiano Tra Luglio 2014 sino a Marzo 2015 le banche hanno acquistato pochi titoli italiani cento del totale dell’attivo) per effetto della rivalutazione delpubblici portafoglio, sti- che dallo sofferenze 132 10,7 60,3 36 8,3 56,9 14 10,5 55,7 15 8,6 52,1 197 10,0 58,7 rimane stabile mata in circa 9 miliardi. Le cessioni effettuate nel secondo semestre dello scorstesso mese QE. 25,9 incaglisono oggetto 75dell’intervento 6,1 29,0 24dei 5,6 8 6,0 25,9 12 6,7 22,0 119 6,0 27,5

14 7

ristrutturati scaduti

so anno hanno generato utili netti valutabili in circa 2 miliardi (3).

1,2 0,6

26,7 5 1,1 16,3 1 0,5 31,6 1 16,9 4 0,8 12,4 1 0,9 11,1 2 Investimenti bancari in titoli pubblici italiani (1)

0,5 0,9

17,6 5,9

20

1,0

Figura 13 3.40,7

24,1 13,9

Fonte: segnalazioni di vigilanza consolidate per i gruppi bancari, individuali il resto del sistema. (datiper mensili) (1) Il tasso di copertura è dato dall’ammontare delle rettifiche di valore in rapporto alla corrispondente esposizione lorda. Nel caso dei crediti in bonis è calcolato come rapporto tra gli accantonamenti generici e imensili crediti inper bonis. in classi dimensionali(b) è effettuata sullaebase dellamedia composizione (a) acquisti netti tipoLadisuddivisione banca ammontare durata residua dei gruppi bancari a dicembre 2014 e del totale dei fondi intermediati non consolidati ai di gruppi (miliardi di euro) a dicembre 2008. Primi 5 gruppi: banche appartenenti (miliardi euroUniCredit, e anni) Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi di Siena, UBI Banca, Banco Popolare. Le categorie “grandi”, “piccole” e “minori” comprendono banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati, nell’ordine, superiori a 21,5 miliardi di euro, compresi tra 3,6 e 21,5 inferiori a 3,6 miliardi. Sono escluse le filiali di banche estere. 25 25 miliardi, 9 450 Il totale può non corrispondere alla composizione percentuale è calcolata sulla base degli importi espressi 8 400 in milioni di euro. 20 somma delle componenti a causa degli arrotondamenti. La 20 7

350

6

300

-10

1

50

-15

0

15

15

10

10

-10 -15

5 250 di attenzione (2) Cfr. ESRB, ESRB Risk Dashboard, 11, 2015 (https://www.esrb.europa.eu/pub/rd/html/index.en.html). La soglia 5 5 4 200 per il credit-to-GDP gap, oltre la quale le autorità competenti 0sarebbero chiamate a valutare misure per il contenimento dei rischi 0 3 150 sistemici, è fissata a un valore positivo di due punti percentuali. -5 -5 2 100

2012 primi 5 gruppi

BANCA

banche piccole e minori D’ITALIAtotale sistema

2013

2014

'15

2009

2010

altre banche grandi o appartenenti a gruppi grandi

fino a 1 anno (2)

filiali di banche estere

vita media residua

2011

oltre 2 anni e fino a 5 anni (2)

2012

2013

20 h1

0

oltre 1 anno e fino a 2 anni (2) oltre 5 anni (2)

Rapporto sulla stabilità finanziaria 1 / 2015

21

Fonte: segnalazioni di vigilanza. (1) I valori degli acquisti sono al netto delle fluttuazioni dei corsi di mercato; le quantità in portafoglio sono espresse ai valori di mercato. Sono inclusi tutti i tipi di titoli pubblici, compresi quelli emessi dalle Amministrazioni locali. È esclusa la Cassa depositi e prestiti. – (2) Scala di destra.

(3) La stima si riferisce agli utili netti derivanti dalle cessioni dei titoli di debito inclusi nel portafoglio disponibile per la vendita (i titoli pubblici italiani rappresentano l’84 per cento di tali titoli). Nel portafoglio disponibile per la vendita è contabilizzato circa l’80 per cento dei titoliPATERNICO’ pubblici detenuti dalle banche. A CURA DEL DOTT. ROBERTO PAGINA 4

24

Rapporto sulla stabilità finanziaria 1 / 2015

BANCA D’ITALIA


Margine di interesse 1,02 1,50 Altri ricavi netti 1,20 1,40 Margine di intermediazione 2,21 2,89 Costi operativi 1,35 1,70 NEWS di cui: per il personale bancario (2) 0,69 0,92 Risultato di gestione 0,87 1,19 Rettifiche e riprese di IL valore e accantonamenti 0,29 SISTEMA BANCARIO1,09 E FINANZIARIO di cui: su crediti 0,84 0,21 Utile prima delle imposte (ROA) (3) -0,23 0,91

2015

Il sistema bancario italiano, alla fine del 2014, risulta poco esposto verso i Paesi più a rischio, tra Consistenze cui la Grecia, per un valore di circa un miliardo di euro. Totale attività (miliardi di euro)

3.219

2.704

1.291

Cresce la raccolta di rifinanziamento, Dipendenti (migliaia) che riduce i rischi di liquidità e298 338é ridotto il rischio 333 di rialzo 31,6 32,6 24,6 dei tassi d’interesse così come quello di mercato ed é diminuito il rischio operativo. Sportelli (migliaia) patrimonio delle banche italiane è in linea, alla fine del 2014, con quello di altre banche Fonte:Ilsegnalazioni di vigilanza. (1) Dati riferiti all’intero sistema bancario. Sono escluse le banche che non hanno inviato le informazioni di conto economico. Per ciascun periodo sono europee nell’ambito dei parametri di calcolo di qualità (Common equity tier 1, CET1) riportate le medie dei dati annuali. I dati annuali delle attività totali e dei dipendenti sono calcolati come media di dati mensili. – (2) Comprendono le competenze, gli oneri per il trattamento di fine rapporto e quelli previdenziali, nonché le provvidenze varie per il personale bancario; i dati includono anche

L’economia debole riduce i ricavil’interruzione bancarianticipata erosi, del anche, rettifiche di valore suisottraendo prestiti. gli oneri straordinari sostenuti per agevolare rapportodalle di lavoro. Il personale bancario è ottenuto dal numero totale

dei dipendenti gli addetti alle esattorie e quelli distaccati presso altri enti, e sommando i dipendenti di altri enti distaccati presso la banca. – (3) L’utile prima delle imposte è calcolato al netto di proventi e oneri straordinari.

Figura 3.5

bancari europei esi CEE

Figura 3.6

Crescita della raccolta bancaria: Nelcontributi 2014 il delle rendimento del capitale diverse componenti (1)

1,0

e delle riserve (ROE) delle banche italiane, netto delle (punti percentuali e variazioni percentuali sui 12almesi) svalutazioni su avviamenti, è stato pressoché nulnel 15 lo (-0,2 per cento, fig. 3.12; -0,9 per cento 15 12 2013); quello medio dei cinque maggiori 12gruppi 9 è risultato pari a -1,8 per cento. Il margine 9 di in6 termediazione è sceso dello 0,3 per cento.6 Le ret3 3 tifiche di valore su crediti hanno assorbito quasi 0 0 interamente il risultato di gestione.

0,5

-6

enti a fine 2014;

ancia

2,50 0,97 3,48 2,37 MAGGIO 1,51 1,11 0,75 0,57 0,37

3,0 2,5 2,0 1,5

0,0 Italia

riache verso la Russia – (2) Scala di destra.

e verso la Greoco superiore al euro alla fine quelle verso la amente di 17,7 delle posizioni dell’esposizione a fine del 2014 iane a residenti erano 24,4 miposizioni com-

-3

-9

-3 -6

Il ritorno La ripresa della redditività -9 h 2011 2012 del 201 alla 2010 profittabilità sistema201 bancario nel passività verso controparti centrali sirifinanziamento fonda da Eurosistema corsonette del prossimo biennio obbligazioni all'ingrosso depositi da non residenti sul miglioramento dipende depositi da residenti dall’evoluzione obbligazioni al dettaglio del quadro raccolta complessiva dello scenario macroecomacroeconomico nomico, in primo luogo

Figura 3.12

Indicatori di redditività (valori percentuali; 2014) 120

3 1,7

100 80

2 -0,2

60 40

0 -1,8

-1

20 0

1

-2 primi 5 gruppi

altre banche

totale sistema

-3

rettifiche su crediti su risultato di gestione costi operativi su margine di intermediazione altri ricavi su margine di intermediazione (1) 30& BM OFUUP EFMMF TWBMVUB[JPOJ TV BWWJBNFOUJ

Fonte: segnalazioni di vigilanza. (1) La somma dei contributi è pari alla variazione percentuale sui 12 mesi della raccolta complessiva. Le variazioni percentuali delle singole componenti sono calcolate al netto degli effetti di riclassificazioni, variazioni del cambio, aggiustamenti di valore e altre variazioni non derivanti da transazioni. Non sono considerate le passività nei confronti di istituzioni finanziarie monetarie residenti. Le passività nette nei confronti di controparti centrali rappresentano la raccolta in pronti contro termine con non residenti effettuata per mezzo delle controparti centrali.

segnalazioni di vigilanza. attraverso l’impatto sui Fonte: (1) Gli altri ricavi si riferiscono al risultato netto da commissioni e alla gestiomargini operativi e sulla rischiosità del credito. ne finanziaria. – (2) Scala di destra. Un contributo rilevante potrà derivare anche dalle recenti misure di politica monetaria decise dall’Eurosistema (cfr. il riquadro: L’impatto del programma di acquisto di titoli sulla redditività delle banche).

Figura 3.7

Obbligazioni emesse e scadute (1) (dati trimestrali; miliardi di euro)

BANCA D’ITALIA

30 20 10

30

Rapporto sulla stabilità finanziaria 1 / 2015

31

20 IL SISTEMA ASSICURATIVO PRIVATO 10

Le Compagnie di assicurazioni italiane vedono in rialzo le proprie azioni sui mercati. Sono scarsi i 0 0 rischi di liquidità nel ramo Vita a seguito della riduzione delle richieste di riscatto ed un aumento della -10 -10 raccolta premi di circa un 30%. Le Imprese di assicurazione hanno iniziato un processo di iquidità diversificazione degli investimenti, dai Titoli-20di Stato verso l’acquisto di altri titoli pubblici e privati, in -20 2011 2012 2013 2014 '15 nell’area euro oltre che in obbligazioni emesse da imprese non quotate (minibond) e in fondi ifinanziamento particolare scadenze emissioni non garantite scadenze emissioni garantite emissioni garantite e italiane sono chiusi. emissioni non garantite emissioni nette one grazie alla A seguito della recente legge 11 agosto 2014, n. 116 e dalla relativa normativa IVASS non si registra, o e all’ingrosso Fonte: Dealogic. per ilDatimomento, alcun finanziamento diretto all’economia reale. riferiti all’emissione di titoli di banche italiane sui mercati internaziol 2015 le emis- (1) nali con taglio superiore a 200 milioni di euro. Non sono incluse le emissioni mercati interna- trattenute La redditività dieassicurazione è rimasta elevata con un ROE del 9,2 per cento nel in bilancio, quelledelle destinatecompagnie al mercato al dettaglio quelle di controllate estere di banche italiane. rdi (fig. 3.7). Il ramo vita e del 9,3 nel ramo danni. Per quest’ultimo pur in presenza di un calo della raccolta (-3 per cento riormente sce- rispetto al 2013) vi è stata una minore incidenza dei sinistri. 0,81 per cento (1,15 a febbraio del 2014), un valore storicamente nibilità di risorse sui diversi mercati a costi molto bassi ha consenività verso l’Eurosistema (cfr. il par. 4.2).

iata dalla raccolta al dettaglio (funding gap) rimane contenuta ultimi tre anniAha riguardato tutte le categorie di banche, soprattutCURA DEL DOTT. ROBERTO PATERNICO’

PAGINA 5


NEWS

MAGGIO 2015 IL SISTEMA ASSICURATIVO PRIVATO Figura 3.16

Principali indicatori delle società assicurative italiane (valori percentuali) (a) ROE (1) 40

ramo vita

(b) combined ratio del ramo danni (2) ramo danni

40

20

110

110

ramo danni

400

400

350

350

300

300

250

250

200

200

150

150

20 100

0

0

-20

-20

100

90

-40

(c) indice di solvibilità (3) ramo vita

2011 2012 2013 2014

2011 2012 2013 2014

-40

80

90

2011 2012 2013 2014

100

2011 2012 2013 2014

2011 2012 2013 2014

100

EJGGFSFO[B JOUFSRVBSUJMF

media

mediana

80

Fonte: Ivass. (1) Rapporto tra utile e patrimonio netto. – (2) Rapporto tra la somma di oneri e spese di gestione e premi di competenza. – (3) Rapporto tra patrimonio di vigilanza posseduto e patrimonio di vigilanza richiesto, calcolato su base individuale e riferito al mercato italiano. I valori elevati per la media riflettono la presenza di imprese (in genere capogruppo di conglomerati, anche internazionali) che presentano a livello individuale indici di solvibilità nettamente superiori aiFigura minimi4.8 richiesti. Mercati dei derivati sul debito sovrano (a) futures sul BTP a 10 anni: volumi e open interest (1)

(b) CDS sovrani: volumi nozionali netti

(dati giornalieri; numero di contratti in migliaia) (dati settimanali; miliardi di dollari) rative italiane a ridurre le garanzie finanziarie sulle nuove polizze e a privilegiare la commercializzazione di prodotti unit-linked, per i quali il rischio di investimento ricade sugli assicurati. Nel 2014 la raccolta di questi prodotti, che rappresenta poco più del 20 per cento del totale, ha registrato una forte crescita I rischi per il settore assicurativo italiano potrebbero derivare dal mancato consolidamento della (41 per cento, contro il 27 dei prodotti tradizionali). ripresa economica, che ridurrebbe la domanda di prodotti assicurativi e inciderebbe sulla redditività del settore, dal riacutizzarsi dellemesi tensioni e, initaliano particolare, sui mercati …ma nonché permangono Nei prossimi rischisui permercati il settorefinanziari assicurativo potrebbero derivaredei daltitoli di Stato. i rischi connessi mancato consolidamento della ripresa economica, che ridurrebbe la domanda di con l’incertezza prodotti assicurativi e inciderebbe sulla redditività del settore, nonché dal riacueconomica tizzarsi delle tensioni sui mercati finanziari e, in particolare, sui mercati dei titoli Fonte: elaborazioni su dati Thomson Reuters Datastream e Depository Trust & Clearing Corporation. IL MERCATO FINANZIARIO EDaperti I TITOLI DI e finanziaria è dato dalla somma di tutti i contratti futures a una certa data; i volumi sono STATO calcolati sul contratto più scambiato nelle singole giornate di Stato.(1) L’open interest 300

300

30

30

250

250

25

25

200

200

20

20

150

150

15

15

100

100

10

10

50

50

5

5

0

0

0

2012

2013

volume

2014

2015

2012

open interest

Italia

2014

2013

Francia

Germania

Regno Unito

0

2015

Spagna

di contrattazione.

Figura 4.9

situazioni normali, trasmettere STRESS TEST DELL’EIOPA PER IL RISCHIO BASSI TASSI DI ILOmercati finanziari possiedono altaDIpuò liquidità e rapidail INTERESSE Titoli pubblici italiani: ripartizione mente gli shock di liquidità tra i due mercati, per categoria di detentore (1) programma di acquisto di titoli pubblici dell’Eurosistema accentuando la volatilità infragiornaliera delle (dati a fine dicembre 2014; valoriassicurativo percentuali) Il persistere di bassi tassi di interesse costituisce una rilevante fonte di rischio per il settore quotazioni in condizioni di stress. Le consicon i QE dovrebbe generare più liquidità per l’economia poiché deprime la redditività stenze delle dei compagnie e riduce la loro capacità di far fronte agli obblighi nei conCDS in dollari sulla Repubblica itareale sia sul mercato azionarioliana, sia su quello obbligazionario dopo una crescita nella prima del fronti degli assicurati; ciò in quanto una parte rilevante delleparte passività delle assicurazioni ha un valore fisso 2014, hanno registrato una flessione nei primi privato. in termini nominali e durata elevata, tipicamente maggiori di quelle delle attività poste a loro copertura.

8,

3,6

5,3

29,3

14,4

mesi di quest’anno (fig. 4.8.b) in connessione

con l’ulteriore riduzione del per il riI titoli di Stato hanno migliorato la liquidità sulpremio mercato schio richiesto dal2014 mercato per l’Italia e (1) Nell’ambito dello stress test effettuato nel dall’EIOPA seppur con l’aumento della l’apprezzamento volatilità causato, in l’euro. modo con è stato valutato l’impatto sui requisiti del cambio con di capitale e suisituazione flussi di cassa generatoAlla da due diversi scenarilarelativi alla struttura a termine dei tassi di particolare, dalla in Grecia. fine del 2014 La quota di titolisu tutte Alla fine del 2014 la il secondo analizzava gli effetti di una interesse: il primo prevedeva tassi bassi le scadenze, mentre composizione degli investitori pubblici in titoli italiani degli era detenuti pubblici composizione incurva dei tassi inclinata negativamente. Per ogni Stato membro le imprese incluse nell’analisi rappresenè stabileprima. vestitori titoli pubblipressoché invariata rispetto a all’estero sei mesi Si èin ridotta tavano almeno il 50 per cento del mercato e le sono state condotte secondo i principi stabiliti civalutazioni italiani era pressoché lievemente la quota detenutainvariata dallerispetto famiglie, hanno a seivigore mesiche prima (fig.gennaio 4.9); si 2016 (Solvency II). dal nuovo regime prudenziale che entrerà in dal 1° è ridotta lievemente la quota detenuta dalle investito in attività più rischiose. Fonte: conti finanziari. 3,2

5,7

Eurosistema, esclusa la Banca d'Italia (2) gestioni e fondi comuni esteri riconducibili a risparmiatori italiani (3) banche italiane Banca d'Italia detentori esteri (4) fondi comuni italiani assicurazioni italiane famiglie italiane altri detentori italiani (5)

famiglie, che hanno investito in attività più

(1) Dati provvisori. Quote calcolate su dati ai prezzi di mercato e al netto dei titoli

36 miliardi).

rosistema (esclusa la Banca d’Italia). – (5) Include le società non finanziarie, i fondi pensione e altre tipologie di investitori.

dalle Amministrazioni pubbliche italiane. Le quote relative a detentori non rischiose (cfr. il par. rimasto stabile detenuti La continua e forte interconnessione tra 2.1); gli èoperatori residenti sono modo separato rispetto alle altre.le I dati utilizzati sono (1) Lo stress test comprendeva duel’ammontare moduli: il core stress dai test,non perresidenti. i gruppi In assicurativi, e raffigurate il lowinyield scenario, per singodetenuto stati oggetto di una revisione statistica e quindi non sono comparabili con quelli finanziari sta inducendo le autorità a valutare e prevenire nei precedenti numeri di questa pubblicazione. – (2) Stima, basata le imprese. I risultati sono disponibili sito di dell’EIOPA basesul ai dati bilancia dei(https://eiopa.europa.eu/Publications/Surveys/Stress%20Test%20 pagamenti, in gen- presentati su fonti di mercato, dei titoli pubblici italiani detenuti dall’Eurosistema (al netto Report%202014.pdf ). naio(cyber-attack) e in febbraio, l’aumento fiducia degli di quelli della Banca d’Italia) nell’ambito del Securities Markets Programme. – possibili attacchi informatici al disettore (3) Gestioni patrimoniali e fondi comuni amministrati da operatori esteri ma investitori esteri nei confronti dei titoli italia- riferiti a risparmiatori italiani. Dati parzialmente stimati. – (4) Al netto dei titoli finanziario e alle infrastrutture di mercato. ni si è tradotto in ingenti acquisti netti (circa detenuti da gestioni e fondi comuni esteri riferiti a risparmiatori italiani e dall’Eu-

BANCA D’ITALIA

Rapporto sulla stabilità finanziaria 1 / 2015

A CURA DEL DOTT. ROBERTO PATERNICO’

44

Rapporto sulla stabilità finanziaria 1 / 2015

35

PAGINA 6 BANCA D’ITALIA


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.