REWIND MAGAZINE - Aprile/Giugno (Versione Italiana)

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REWIND MAGAZINE

Editori

Un paio di mesi rock.

Roberto Ragno Simone Savo

Grazie per leggere la seconda edizione di Rewind Magazine, una rivista online che ha lo scopo di promuovere giovani fotografi da tutto il globo, ed ispirare i nostri lettori.

Fotografi in evidenza

Come sempre, in questa edizione parliamo di fotografia,. Abbiamo avuto il

Art Wolfe Cristina Hoch Eleonora Pellegri Giovanni Licitra Ilaria Ingravalle Karolina Ryvolova Leon Neal Luca Pareto Luigi di Loro Mikko Lagerstedt Nicole Lim Siiri Kumari Timea Ruman-Roka Vivianne Izzo Will Tee Yang

piacere di conoscere tanti fotografi che hanno trasformato la loro passione in un vero lavoro. Ad esempio, il fotoreporter Leon Neal, che ci parla della sua esperienza nei Giochi Olimpici Invernali a Sochi, Russia. Abbiamo anche fatto una bella chiacchierata con il fotografo del National Geographic Art Wolfe, le cui foto riusciranno a far vagare la vostra mente nei più bei angoli del nostro pianeta. Rewind Magazine, è anche tornata alle origini della fotografia, dal momento che il 27 Aprile abbiamo celebrato la giornata della Fotografia Stenopeica, con la fotografa Eleonora Pellegri, che ci dice come la fotografia è nata. A proposito di fotografia analogica, puoi anche guardare e leggere dei lavori di Nanni Licitra, che ci trasmette la carica del rock! Da questo mese abbiamo inoltre introdotto una nuova sezione nella rivista: Il Portfolio dei Lettoria. Se sei un giovane fotografo e vuoi condividere i tuoi lavori con i nostri lettori, questo è il posto che fa al caso tuo! La foto nella copertina è del fotografo americanoWill Tee Yang, che ci racconta qualche segreto della fotografia fashion, mentre la foto sulla sinistra è di Karolina Ryvolova. Roberto Ragno Simone Savo

REWIND MAGAZINE rewindstaff@gmail.com Facebook: rewindmagazineit Twitter: @Rewind_Magazine

www.rewindmagazine.it


Indice 02

APRILE MAGGIO

2014

Pag. 17

Pag. 11

Art Wolfe

Nanni Licitra

Pag. 04

Leon Neal


Pag. 22

Le foto dei lettori

Pag.58

Le nostre Selezioni Pag. 35

Portfolio dei lettori Pag. 27

Eleonora Pellegri


L

eon Neal ci ha dato l’opportunità di parlare con lui per un’intervista. E’ un fotoreporter per l’Agence France-Presse. Essendo una persona molto gentile e con i piedi per terra, ci spiega in dettaglio come un fotografo lavora dietro le foto che vediamo ogni giorno nei quotidiani. Leon, ci parla di come ha

fotografato anche gli scontri durante la Rivoluzione Libica, ma ha anche coperto altri momenti sulla scena internazionale, come il grande Royal Wedding, catturando il bacio che tutti aspettavano di William e Kate di Inghilterra. Abbiamo deciso di concentrare l’intervista sulla sua esperienza nei Giochi Olimpici Invernali che si sono tenuti a Sochi, in Russia. Questo grande evento si è svolto questo anno a Febbraio, e ha coperto più di 15 discipline. Leon era lì come team leader per catturare ogni momento dell’evento, e ci mostra alcune delle sue foto preferite. Impara qualcosa in più sulla routine giornaliero di un fotografo della stampa, e dai un’ultima occhiata alla neve, prima che l’estate la sciolga completamente.

leon


Neal


L’

REWIND MAGAZINE - LEON NEAL

approfondimento

Il tuo lavoro può essere avvincente, dal momento che ti

dei fotografi che lavoravano nell’area denominata Coastal

permette di viaggiare per il mondo. Puoi dirci uno degli

Cluster.

aspetti negativi del tuo lavoro?

E’ sempre meglio essere preparati più del necessario, comun-

Come ogni fotografo professionista ti direbbe, il 90% del

que, perché sarà sempre quella cosa di cui ritenevi di poter

lavoro consiste nell’aspettare, il 7% consiste nell’aspettare

fare a meno che diventerà indispensabile al momento del bi-

che succeda “quella cosa” da un momento all’altro, e il 3%

sogno. I siti olimpici sono spesso degli ambienti molto sterili,

è scattare. La pazienza è un requisito fondamentale del la-

con nessun accesso a negozi regolari, quindi se ti trovi in

voro, quindi se non ne hai, vai avanti. Ero a lavoro questa

disperato bisogno di un souvenir, sei fortunato. Se invece sei

mattina quattro ore prima dell’evento, e non è nulla di extra

alla ricerca di un caricabatterie per il tuo cellulare, potresti

ordinario. A parte questo, dipende molto dall’area in cui la-

avere dei problemi.

vori. Ho fatto esperienza di fotografia di guerra durante la

Per quanto riguarda l’attrezzatura fotografica, Agence

rivoluzione in Libia, e molto rapidamente ho deciso che non

France-Presse ha una relazione molto stretta con la Nikon,

era per me. Avere quattro arti che funzionano, una ragazza

quindi abbiamo accesso ad ogni lente che producono. Questo

ed un figlioletto a casa, è per me molto più importante di

ci permette non solo di giocare con i loro ultimi giocattolini,

una foto di qualcuno che ha una pistola in mano. In un sin-

ma ci permette anche di risparmiare sull’impacchettatura di

golo giorno, ho sperimentato quattro esperienze vicine alla

ogni lente del tuo corredo ogni volta.

morte. Conosco tanti fotografi che ambiscono a questo tipo di cose. Ma molti, sfortunatamente, sono solo interessati all’azione e non a condividere immagini che porteranno la guerra ad una fine.

Come prepari il tuo scatto visivamente? Di solito le tue aspettative risultano essere vere? Le aspettative sono la peggior cosa che un fotografo della stampa può avere. Al contrario di un fotografo di studio, che può modellare il mondo perché si avvicini alle proprie idee, noi lavoriamo con ciò che ci viene dato. Ho perso il conto di tutte le volte che, nei miei primi anni del lavoro, mi eccitavo per un certo evento perché avevo un’immagine nella mia testa che sarebbe stata la grande foto del giorno. Quando arriva il momento, hai poco controllo su ciò che succede. E’ una lama a doppio taglio però. perché il lato negativo è che sei alla mercé della situazione, mentre quello positivo è che non sai mai quando scatterai la foto che rimarrà nel tuo portfolio per molti anni. Non è un lavoro per i maniaci del

Oltre all’attrezzatura fotografica, cosa dovrebbe portare assolutamente un fotografo con lui per i Giochi Invernali? E’ una domanda difficile e la mia risposta onesta è “molto meno di quanto ho portato”. Per coprire dei Giochi Invernali, uno si aspetterebbe che portare vestiti caldi, guanti per il ghiaccio, guanti termici, scaldamani e torce sia una priorità, ma Sochi richiedeva crema solare e parasole per molti

controllo!

LE ASPETTATIVE SONO LA COSA PEGGIORE CHE UN FOTOREPORTER PUÒ AVERE 6


Parlando di decisioni affrettate: sperimentare con un

Quando i giochi finiscono, e realizzi che tutto è finito,

panning in certe situazioni può essere un successo o una

quali sono le tue sensazioni? E’ un sollievo per te?

grande delusioni.

I Giochi Olimpici sono davvero estenuanti. Senza dubbio,

Come eviti di rovinare una foto importante??

il primo pensiero che passa per la testa virtualmente nel-

La risposta è molto semplice, cerca di non sperimentare du-

la mente di ogni persona, non appena la fine si avvicina è:

rante un evento importante! Ci sono delle volte in cui sei

“Letto! Cuscino! Cibo!”. E’ solo una volta che sei riuscito a

costretto, ma io faccio di tutto per assicurarmi che tutto sarà

tornare a casa, scaricare le tue foto, ricaricare le tue energie

a regola e funzionerà prima che il momento arrivi. Per for-

interne e tecniche, avere un pasto decente che inizi ad avere

tuna, a Sochi, la natura delle discipline olimpiche che stavo

un senso di orgoglio per ciò che sei riuscito ad ottenere nelle

coprendo permetteva ad un fotografo di avere tante possibil-

tue precedenti tre settimane. AFP, come molte altre agenzie,

ità di lavorare sullo ‘scatto’ che volevano prima che arrivasse

hanno una festa per la fine dei giochi, ma di solito sono mol-

la gara finale del giorno. Nello slittino, Skeleton e Bob, gli

to felice di gattonare verso il mio letto e dormire.

atleti completano due corse a sessione. Nella prima corsa, i migliori vanno primi e nella seconda corsa i migliori vanno per ultimi. Questo funziona perfettamente per i media, perché abbiamo la possibilità di avere una prima foto ‘perfetta’ dei potenziali vincitori, prima di sperimentare un po’ con la tecnica, attrezzatura o location degli eventuali migliori 5 atleti quando ripasseranno. Sfortunatamente, gli atleti nei gradini più bassi spesso servono solo come test per le nostre foto.

Considerazioni finali: è stato un successo? Sochi 2014 è stata la mia prima Olimpiade da leader di squadra, quindi avevo più responsabilità del solito, e nonostante una grande quantità di lavoro e di domanda per i contenuti, i fotografi e gli editor della AFP hanno fatto un grande lavoro. Personalmente, ero preoccupato che andando ai giochi, non sarei stato in grado di trovare nuovi angoli

Le foto presenti nell’articolo sono di proprietà esclusiva di Leon Neal per Agence France-Presse. Puoi seguire Leon sul suo blog: www.leonneal.com

sugli sport, considerando che ho ricoperto le stesse discipline a Vancouver 2010. Per fortuna, credo di esserci riuscito, quindi sono felice di dire sì, lo è stato.

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REWIND MAGAZINE - LEON NEAL


LEON NEAL FOR AGENCE FRANCE PRESSE ©

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LEON NEAL FOR AGENCE FRANCE-PRESSE ©

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REWIND MAGAZINE - ART WOLFE

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ualche giorno fa, abbiamo contattato un fotografo naturalista americano, Art Wolfe. Le sue immagini e la sua stratta connessione alla natura, legate alla volontà di preservarla nella sua poetica bellezza, fanno in modo che le sue foto non solo abbiamo un valore estetico, ma anche uno morale. Ogni cosa, nei lavori di Art, sembra eterea ed immutabile, come le testimonianze delle popolazioni native che il fotografo ha conosciuto nei suoi lunghi viaggi intorno al mondo. Non è facile condividere un messaggio che viene da qualcosa di così statico come la flora naturale, ma Art è in grado di cogliere il messaggio segreto, quasi criptico che il nostro pianeta ci manda. « Ciò che chiamiamo natura, è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili», così parlo una volta il filosofo tedesco Friedrich Schelling. Leggiamolo nelle foto di Art Wolfe


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Come trascorri il tempo quando non fotografi? Sono un fotografo ed un artista fino all’osso, e ci sono davvero poche occasioni in cui non scatto, ad essere onesto. E’ davvero un “lavoro” da 365 giorni all’anno per me. Detto questo - quando torno da un viaggio, ho un bellissimo giardino a casa mia a West Seattle, Washington ispirato dalle montagne dell’Hang Shan in Cina. Ho ruscelli che scorrono, cascate, bonsai di pini ed aceri ed un tappeto di muschio con delle piante native. Quando torno da ogni mio viaggio, tras-

giornata la stessa sera, non permettendo mai a me stesso di restare indietro. Cancello le immagini immediatamente e non guardo mai indietro, tenendo soltanto quelle che credo davvero speciali. Le edito con Adobe Lightroom, e una volta tornato in ufficio do i ritocchi finali (eliminazione del rumore, maggiore definizione) con Adobe Photoshop. In ufficio stampiamo con stampanti Epson, carte ed inchiostro fino a 60 pollici per lato.

corro 4-6 ore dello stesso giorno a potare piante, tagliare le

Qual è il tuo segreto per una foto speciale?

erbacce, togliere le foglie secche, pulire i ruscelli.. è un lavoro

Non c’è nessun “segreto speciale”, di certo, perché ogni im-

che mi lega molto alla terra ed amo farlo.

magine è diversa da un’altra.

Di certo è la mia seconda passione.

Direi che un’immagine che evoca una risposta emotiva nell’osservatore è quella che ha successo. Una che da all’os-

Parlaci del tuo processo fotografico, dall’idea grezza alla fine. Ho una libreria molto estesa a casa mia, piena di libri di arte dai fotografi ai pittori, agli scultori. Da qui traggo molta ispirazione per gli ultimi lavori, per viaggiare per il mondo verso nuove località e spesso faccio un abbozzo dei miei futuri shooting sulla carta. A volte, questi possono essere utili quando c’è una barriera di linguaggio - uno schizzo veloce di ciò che avevo in mente può raffigurare un’idea in maniera più veloce di cercare di descriverlo attraverso un interprete (quando ce n’è uno disponibile). Una volta nel campo, vado assieme al flusso, non sono rigido e fermo su ciò che avevo

servatore un attimo di tregua per pensare e riflettere sull’immagine, per studiarla. Gli elementi di posa e forma danno un grande contributo a queste immagini di successo. La bella luce e l’attimo giusto, si aggiungono a questi elementi. Un uso studiato e giudizioso dello spazio negativo e positivo nell’immagine, il pattern e le ripetizioni giocano tutte un ruolo chiave per far ‘riuscire’ una foto. Sono inoltre fortemente influenzato dai miei studi in Storia dell’Arte e gli stessi elementi che rendono un quadro grandioso che è stato apprezzato per millenni, si troveranno anche nella foto più apprezzata di tutti i tempi.

visualizzato in precedenza e spesso è l’inaspettato e il caso

Potresti raccontarci uno degli aspetti negativi del viagg-

fortuito che la ha vinta. Scatto senza luce artificiale per la

iare costantemente?

maggior parte del tempo (il mio lavoro in studio chiamato

Adoro viaggiare, una volta che sono giunto a destinazione.

Human Canvas è una ovvia eccezione) perché credo che i

Credo che non vivrò abbastanza a lungo per vedere il tele-

flash e le luci non possano spesso riprodurre la bellezza dei

trasporto, dove puoi eliminare la fase delle 20 ore di volo

soggetti illuminati naturalmente. Scatto meno immagini

dall’equazione. Una volta raggiunta la meta, non mi impor-

oggi di quanto facevo prima con la pellicola perché posso

ta molto del cibo e degli hotel, e trovo che le persone siano

verificare la messa a fuoco e la composizione direttamente

universalmente ospitali e gentili. Credo che questo sia legato

con la mia camera in maniera semplice - so che ce l’ho fatta

all’immagine che proietto loro, un’immagine di pace e felic-

e vado avanti. Edito tutte le immagini che ho scattato nella

ità - ed è lo stesso che ricevo in cambio. 13


REWIND MAGAZINE - ART WOLFE

Cos’ è che ti lega alla natura? Sono sempre stato un naturalista ed un conservazionista da quando ero un ragazzino. Ho vagato per le gole di legno di West Seattle e crescendo ho imparato a riconoscere la flora locale e la fauna, attraverso libri guida. Una volta che ho imparato a guidare la mia cerchia si è espansa e non si è mai fermata. Il mio obiettivo è sempre stato di condividere tutti i bei angoli del nostro pianeta, le bellezze nascoste che la maggior parte delle persone non vedrà mai con i propri occhi nella speranza che più e più persone capiranno quanto è bello il posto in cui viviamo ed è per questo che dovremmo preoccuparci e fare il possibile per preservarla, perché uniti possiamo essere i migliori ‘bodyguard’ della natura.

Se potessi scegliere un artista del passato con cui cooperare, chi sarebbe? Avrei una lunga lista - i miei preferiti sarebbero i pittori classici, come Monet e Manet, ma anche contemporanei come Toby e Pollack. Ma se dovessi sceglierne soltanto uno sicuramente la mia scelta ricadrebbe su M.C. Escher. Ho anche pubblicato un libro chiamato “Migrazioni”, dove è possibile vedere la sua influenza nelle mie immagini. Quindi, credo sarebbe divertente collaborare con lui in uno dei miei progetti.

Nella tua carriera, hai pubblicato più di 65 libri. C’è un libro che ami in particolare che vorresti suggerire ai lettori che hanno appena scoperto il tuo lavoro? Ho sempre amato i libri. Compro sempre libri dei miei amici fotografi in quantità esagerate, ed ho una libreria esageratamente piena a casa. Il mio miglior libro, la mia opera maggiore, sarà rilasciato questo anno e sarà chiamato “La Terra è la mia testimone”. Questa è una collezione dei miei migliori lavori di tutta la mia carriera, ed ho passato 3 anni a viaggiare il mondo con questo libro in mente cercando nuove locations e fotografano nuove specie di animali che ho sempre voluto scattare (Megattere sott’acqua, Puma in Patagonia, e Giaguari nel Pantanal ad esempio) e questo sarà il libro che i lettori vorranno vedere.

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REWIND MAGAZINE - ART WOLFE

Le foto nell’articolo sono di proprietà esclusiva di Art Wolfe. Puoi seguire altri lavori di Art sul suo sito web: www.artwolfe.com 15


REWIND MAGAZINE - NANNI LICITRA

NANNI LICITRA

Nell’intervista delle prossime pagine incontriamo un nostro lettore, nonchè un fotografo per passione che vive a Bologna. Prima di leggere, indossa un paio di cuffie e metti della buona musica sul tuo iPod, perchè parleremo di musica! Infatti, le foto particolari di Giovanni, amichevolmente chiamato Nanni, sono ispirate ai grandi nomi del rock rock, di cui lui è grande fan.


REWIND MAGAZINE - NANNI LICITRA

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REWIND MAGAZINE - NANNI LICITRA

Ciao Giovanni, presentati ai nostri lettori.

Fotografia: Testa o Cuore?

Sono un ragazzo siciliano di 25 anni. Da 6 anni vivo

Più che testa o cuore, penso si tratti di occhio o meglio di

a Bologna, dove studio giurisprudenza. Oltre a cercare

“punto di vista”. Ognuno di noi ne ha uno.

di laurearmi, passo le mie giornate ascoltando musica

Solo che quello di alcuni è più interessante di quello di

e immaginando cose che non esistono. Mi piacciono le

altri.

fotocamere analogiche, i Joy Division e la pizza.

Sei entrato a far parte del mondo della fotografia

da solo, oppure questa passione ti é stata trasmessa da qualcun altro? Sin da piccolo subivo una grossa attrazione da parte del cassetto di casa dove i miei genitori tenevano tutte le vecchie foto di famiglia. Passavo delle ore a guardarle, mi rilassava molto sfogliare quegli album - quindi più che farle le foto, diciamo che mi piaceva guardarle. Poi a convincermi a comprare la mia prima fotocamera è stato un amico, “Peppe” che ringrazio soprattutto per avermi insegnato le basi.

Abbiamo notato che scatti prevalentemente in

C’è una camera o una pellicola che preferisci?

Non ho una macchina preferita. Mi piace molto variare e provarne diverse anche se prediligo le fotocamere meccaniche da 35 mm per una questione di comodità

analogico, come mai questa scelta?

(numero di foto, sviluppo e costi).

Crescendo, e cominciando ad ascoltare musica la mia

Per quanto riguarda le pellicole ce ne sono tante che uso

attenzione si era spostata sulle foto delle grandi band

spesso, ma le mie preferite in assoluto sono per il bianco

del passato (The Smiths, The Doors, Pink Floyd, The

e nero le pellicole Ilford (se voglio un po’ più di grana

Velvet Underground). Ascoltare la loro musica e vedere

uso l’HP5 400, se ne voglio meno il Delta 400); per il

quelle foto datate, così realistiche quanto surreali, mi af-

colore preferisco i Kodak Portra, specialmente le ISO

fascinava tantissimo. Non avevano niente a che vedere

400 e 800: rendono i colori molto saturi, specialmente in

con il moderno digitale. Questo mi ha spinto a comin-

scarse condizioni di luce.

ciare a scattare in analogico, sperimentando vari tipi di pellicole, formati (35mm, 120mm,110mm, Instant) e tecniche fino ad usare polvere e impronte digitali sui negativi da scannerizzare, come una post produzione “manuale”: restando ogni volta sempre più soddisfatto e sorpreso dai risultati. Recentemente, grazie a David La Tache, fondatore del sito ishotpix.com, mi è stata data la possibilità di ottenere pass foto per vari eventi musicali dove scatto gallery in analogico cercando di ricreare le atmosfere di quelle foto che tanto mi hanno affascinato (cosa che mi diverte moltissimo).

Le foto presenti nell’articolo sono di proprietà esclusiva di Giovanni Licitra. Puoi seguire Nanni sul suo sito web: http://oneimaginaryboy88.tumblr.com/

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REWIND MAGAZINE - NANNI LICITRA

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REWIND MAGAZINE - NANNI LICITRA

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REWIND MAGAZINE - ELEONORA PELLEGRI

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REWIND MAGAZINE - ELEONORA PELLEGRI

I

l 27 Aprile, il mondo della fotografia ha festeggiato la Giornata della Fotografia Stenopeica. In questo giorno, abbiamo ricordato sulla nostra pagina online come è nata la fotografia grazie al foro stenopeico. Su questo tipo di fotografia, la nostra amica, Eleonora Pellegri, ha basato il suo modus vivendi. Prima di leggere l’intervista, vi diamo qualche notizia di base sul mondo del foro stenopeico. Immaginate che questa tecnica esiste da oltre 800 anni. Un foro stenopeico è un foro molto piccolo fatto su una scatola che contiene una pellicola. Il foro, ha la funzione di ‘obiettivo’ e la luce di una scena passa attraverso questo singolo punto e proietta un’immagine invertita sul lato opposto della scatola. L’immagine risultante, non è molto definita, e di solito un foro più piccolo da risultati migliori, richiedendo però in cambio un tempo di esposizione maggiore. La foto a sinistra, è stata scattata da Eleonora nella Giornata della fotografia Stenopeica quest’anno. Leggiamo cosa ha da dirci su questo processo!

Ciao Eleonora, per favore presentati ai nostri lettori. o abito a Castelnuovo Magra, un angolo di paradiso in provincia di La Spezia con le Alpi Apuane alle spalle ed un meraviglioso mare di fronte, per vivere mi occupo di contabilità e lavoro presso due aziende della zona come impiegata

goli fotogrammi del primo rullo, questo, a mio parere ci aiuterà a prendere confidenza con lo strumento usato e ci darà un’idea approssimativa dei tempi adatti alle scene che si vorranno ritrarre.

amministrativa, ho cinque cani, una decina di gatti e un

Cosa ti rende appassiona di questo tipo di fotografia?

pensiero fisso: la fotografia.

Mi piace usare questa tecnica per i tempi lenti di “preparazione” dell’immagine, per i secondi contati mentre scatto, per la sorpresa e per l’emozione che ogni volta provo in camera

Da dove nasce la passione per la fotografia? Il mio primo ricordo riguardo ad una macchina fotografica è di un giocattolo regalatomi a Torre Del Lago (LU), quei

oscura quando finalmente vedo apparire l’immagine nella bacinella dello sviluppo.

souvenir venduti nelle bancarelle dove nel mirino vedevi piccole diapositive raffiguranti i luoghi turistici, forse avevo cinque anni o giù di lì, ho ottenuto la mia prima “polaroid vera” quando avevo sette anni, un regalo dello zio, sostituita a dieci anni da una kodak instamatic. La fotografia, il disegno e alcune prove di scultura hanno occupato i miei pomeriggi solitari, pigri ed assolati tipici della nostra terra ligure. Da circa sette anni ho cominciato ad approfondire la conoscenza della tecnica fotografica, grazie anche all’incontro con il pittore, incisore, fotografo Paolo Navalesi

Come ti prepari per il Pinhole Day? La mattina del Pinhole Day carico la Panda Van gialla di scatole, scatolette e macchine fotografiche, precisamente: la mia nuova StenopeiKa 4x5, una Kiev 88 da me modificata, un bauletto di legno costruito dall’amico Guido D’Apuzzo e qualche barattolo di latta. Giudico il pinhole day una vera e propria festa e pretendo di tornare a casa con almeno un’immagine decente da inserire nella galleria di foto del Pinhole Day, la cosa mi riempie di orgoglio. Questo anno ho puntato sulla StenopeiKa, per

Consigli per usare una fotocamera a foro stenopeico? Vorrei consigliare di non farsi intimidire dal supporto usato, mi spiego meglio, all’inizio della mia avventura stenopeica mi preoccupavo soltanto dell’esposizione corretta quindi l’ansia che mi attanagliava distruggeva il piacere dello scatto e faceva passare in secondo piano la bellezza della scena da ritrarre. Ogni macchina pinhole, sia acquistata che autocostruita, ha bisogno di un test; muniti di carta e penna si possono annotare i tempi di esposizione dei sin-

ottenere negativi interessanti per alcune stampe da effettuare con la tecnica del cyanotipo.

Puoi parlarci di un progetto che hai fatto utilizzando questa tecnica? Vi mostro volentieri un trittico di immagini attualmente esposte nella mostra d’arte collettiva Artiste/i per la Resistenza a Fosdinovo (Ms). L’opera è intitolata “Pellegrinaggi”. (foto a pagina seguente)

Le foto presenti nell’articolo sono di proprietà esclusiva di Eleonora Pellegri. Puoi seguire altri lavori di Eleonora su: www.eleonorapellegri.wordpress.com

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Da questo numero abbiamo inserito una nuova sezione chiamata Portfolio dei Lettori. Per chiarezza spieghiamo cosa intendiamo per portfolio. Si intende per portfolio una serie di immagini finalizzate ad esprimere un idea centrale, un tema ricorrente oppure mediante l’utilizzo di una tecnica particolare di ripresa. Nel nostro caso vi chiediamo di inviare un portfolio a tema libero in numero minimo di 4 e in numero massimo di 12 foto, nelle dimensioni massime di 20x30 a 300DPI via mail a rewindstaff@gmail.com inoltrando anche una breve descrizione del portfolio che state presentando.

Rewind Staff


REWIND MAGAZINE -FILIPPO DANILO LIVERA

Filippo Danilo Livera

Arabeschi di Fuoco Le foto che andrò a presentarvi rappresentano un momento particolare che vivo in maniera intesa quando fotografo i fuochi:la felicità.Da ciò scaturisce il titolo del mio portfolio “Arabeschi di Fuoco”.Sembrerà strano,ma tra tutti gli oggetti o cose che i comuni fotografi vanno a immortalare con la propria macchina fotografica,ho scelto di fotografare i fuochi d’artificio con la modalità delle lunghe esposizioni.Quest’ultimi esplicano in pieno il concetto di gioia,felicità,armonia,libertà.....Questa tipologia di foto mi ha portato a girare tanti posti,condividendo la gioia assieme ad altre persone nel vedere questi giochi di fuoco stagliarsi nel cielo,illuminando di piacevoli sensazioni le migliaia di persone che vi assistono.La tipologia di scatto che di più preferisco è quello di accostare allo spettacolo dei fuochi particolari monumenti o oggetti che possono risaltare ancora meglio la particolarità del luogo e l’emozione che questo spettacolo suscita in me. Ho utilizzato una Canon Eos 1100D e una Canon Eos 70D con un Tamron 17-50 mm F2.8,un Samyang 8 mm F3.5,un Tamron 10-24 mm F3.5-4.5

Foto di © Filippo Danilo Livera 27



REWIND MAGAZINE -FILIPPO DANILO LIVERA

Foto di © Filippo Danilo Livera 29


Andrea Facco Panocreative Le foto che qui presento fanno parte di un progetto fotografico sulla fotografia d’architettura che ho chiamato “Panocreative”, termine che unisce le parole panoramica e creatività. Come si può capire dal titolo questi scatti sono molto diversi dalle tipiche foto panoramiche, spesso applicate principalmente ai paesaggi piuttosto che alle architetture come in questo caso e in particolare si discostano di molto dalla fotografia d’architettura e dalle sue regole. L’idea di scattare delle panoramiche verticali di alcune strutture ed edifici nasce dalla mia ricerca di un modo del tutto personale per documentare e fotografare le architetture. Infatti, essendo uno studente della Facoltà di Architettura di Genova, nel corso degli anni di studio, ho dovuto più volte affrontare questo genere di fotografia. Per questa ragione ho poi ideato un lavoro interamente dedicato alla fotografia di architettura, che potesse in qualche modo rappresentarmi ed essermi congeniale. La tipica tecnica fotografica di ripresa delle architetture, spesso legata ad un’estrema precisione, ad esempio con l’uso del banco ottico, risulta difficile da utilizzare in determinate situazioni e personalmente trovo che sia troppo rigorosa e poco interpretativa delle emozioni e sensazioni che può suscitare un edificio sull’osservatore. Ho scelto una tecnica del tutto differente e anche controcorrente per documentare gli edifici che potesse risultare descrittiva degli ambienti ma che in qualche modo, utilizzando un punto di vista personale con inquadrature insolite e maggiormente dinamiche, risultasse anche un’interpretazione di ciò che ho visto. Le foto seguono e riprendono il punto di vista di un ideale osservatore che sposta il suo sguardo in diverse direzioni, da ciò che gli sta più vicino: il pavimento, fino a guardare anche ciò che si trova al di sopra della sua testa: un soffitto, una vetrata, un rosone o una volta, consentendo non solo di entrare nell’architettura ripresa ma anche di ritrovare e rivivere il punto di vista del fotografo. Tecnicamente queste foto sono state realizzate con una serie di scatti a mano libera in panoramica con una nikon D300s e un 12-24 mm f4 della tokina. Gli scatti sono stati realizzati in diverse città, a partire da Genova, mia città natale, seguita da Milano, Torino e Barcellona. Ho cercato tipologie di edifici simili in ogni città in modo da creare un confronto tra queste e tra i diversi stili per ogni epoca. Segui Andrea su: Sito: www.andreafacco.com Facebook: https://www.facebook.com/andrea.facco


REWIND MAGAZINE -ANDRA FACCO

Foto di © Andrea Facco 31



REWIND MAGAZINE -ANDRA FACCO

Foto di © Andrea Facco 33


Le nostre selezioni Ogni immagine e testo in Rewind Magazine sono di proprietà esclusiva dell’autore. Autori Selezionati:

Will Tee Yang, Ilaria Ingravalle, Viviane Izzo, Karolina Ryvolova, Luigi di Loro, Luca Pareto, Mikko Lagerstedt, Siiri Kumari, Cristina Hoch, Nicole Lim.



Will Tee Yang “...Scattare su pellicola mi fa rallentare tutto il processo, e mi fa

mettere a fuoco e comporre lo scatto, e premere l’otturatore al momento giusto. Mi sento inoltre più connesso quando lavoro con vecchi corpi manuali a pellicola. Mi piace anche il mistero di non sapere precisamente come lo scatto verrà fuori quando scatti a pellicola...” Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/81715252939/willteeyang Sito: http://blog.willteeyang.com Facebook: https://www.facebook.com/willteeyangphotography Vimeo: http://vimeo.com/willteeyang


REWIND MAGAZINE -WILL TEE YANG

Foto di © Will Tee Yang 37


Ilaria Ingravalle “...Il cuore ci indirizza, ci guida, inizia a battere forte quando vediamo qualcosa che ci attira. Fare una fotografia è innamorarsi del soggetto, desiderarlo...”

Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/82130157900/ilariaingravalle Flickr: https://www.flickr.com/photos/ikorosphotography/ Lomography: http://www.lomography.it/homes/ophelia Sito: http://asibrokethesilence.tumblr.com


REWIND MAGAZINE -ILARIA INGRAVALLE

Foto di ©Ilaria Ingravalle 39


Viviane Izzo “...La fotografia e l’amore sono strettamente legati per me;

entrambi hanno infatti la capacità di rendere speciali, cose e persone che ai più, risultano ordinarie. Sono del parere però, che la fotografia abbia una marcia in più, in quanto essa è capace di immortalare la particolarità percepita e renderla una realtà tangibile e riconosciuta anche da chi prima non riusciva a distinguerla...” Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/83603222813/vivianeizzo Sito: http://vivianeizzophotography.wordpress.com Facebook: https://www.facebook.com/vivianeizzophotography


REWIND MAGAZINE - VIVIANE IZZO

Foto di © Viviane Izzo 41


Karolina Ryvolova “...Sono ispirata per lo piĂš dalla natura, luoghi, foto ed arte che vedo ogni giorno.

I vestiti di solito sono il frutto di una grande improvvisazione in base alla location; la maggior parte sono creati da tessuti e vestiti che portiamo con noi. Ho anche iniziato a fare corone di fiori e cappelli - mi piace molto creare, ma non sono mai come li ho pianificati. Dovrei davvero migliorare...� Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/84358442579/karolinaryvolova Facebook: https://www.facebook.com/KarolinaRyvolovaPhotography 500px: http://500px.com/KarolinaRyvolova


REWIND MAGAZINE - KAROLINA RYVOLOVA

Foto di © Karolina Ryvolova 43


Luigi Di Loro “...Amo ritrarre persone, osservo i loro visi, leggo le loro

storie e le racconto attraverso gli scatti. I Soggetti principali della mia fotografia sono attimi, vita comune che diventa poesia, luoghi che raccontano una storia, particolari e contrasti...� Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/84761550885/luigidiloro


REWIND MAGAZINE - LUIGI DI LORO

Foto di © Luigi Di Loro 45


Luca Pareto “...Ho sempre ammirato i servizi fotografici riguardanti il mood

fashion, anche se difficili da interpretare per diverse ragioni: la modella con caratteristiche idonee al genere, la reperibilità degli outfit ed altro...” Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/85462728480/lucapareto Sito: http://lucaparetophotographer.tumblr.com Facebook: https://www.facebook.com/LucaParetoPhotographer Facebook Studio: https://www.facebook.com/carpediemstudio.lucap


REWIND MAGAZINE - LUCA PARETO

Foto di © Luca Pareto 47


Mikko Lagerstedt “...Quali sono le parole che un fotografo di paesaggi odia sentire? “Se solo avessi la stessa camera”. Beh, non è male avere una buona fotocamera, ma non è la cosa più importante nella fotografia paesaggistica, come del resto in molti tipi di fotografia...” Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/86015883802/mikkolagerstedt Facebook: https://www.facebook.com/pages/Photography-Mikko-Lagerstedt/137616549627247 Sito: http://www.mikkolagerstedt.com


REWIND MAGAZINE -MIKKO LAGERSTEDT

Foto di ©Mikko Lagerstedt 49


Siiri Kumari “...Migliora il modo con cui comunichi con la modella o il modello. Ci sono molti

libri di posa fatti bene. Personalmente, raccomanderei “Picture Perfect Posing” di Roberto Valenzuela (il libro è in inglese). Lui spiega come dirigere il tuo soggetto, e cosa evitare se vuoi avere un look naturale. Ogni piccolo dettaglio - dita, dita dei piedi, posizione della mandibola - tutto è importante più di quanto si immagini...” Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/86537903958/siirikumari Facebook: https://www.facebook.com/siirikumariphoto Sito: http://siirikumari.com


REWIND MAGAZINE -SIIRI KUMARI

Foto di © Siiri Kumari 51


Cristina Hoch “...Cerco di fotografare la gente in maniera naturale, non voglio

pose da modelle fashion - voglio solo che ai miei modelli piaccia la natura - ed è questo che voglio ritrarre...” Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/87237619958/cristinahoch Sito: http://cristinahoch.tumblr.com Flickr: https://www.flickr.com/photos/whiteface_greeneyes/


REWIND MAGAZINE - CRISTINA HOCH

Foto di © Cristina Hoch 53


Nicole Lim “...Ho iniziato a fare ritratti nella natura per la sfocatura del bokeh. Sono sempre stata affascinata da come i diversi sfondi possono produrre effetti di sfocatura totalmente diversi, e, se dovessi scegliere, la luce naturale sarebbe sempre al primo posto per me...� Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/88601510367/nicolelim Facebook: https://www.facebook.com/thepixelbunny Instagram: http://instagram.com/jesuistigerlily


REWIND MAGAZINE -NICOLE LIM

Foto di © Nicole Lim 55


Timea Ruman-Roka “...Credo che in ognuno di noi ci sia nascosta una passione, basta tirarla fuori. Ho sempre

coltivato la passione per le immagini e le emozioni che mi raccontava mia cugina, entrata da poco alla scuola di fotografia, hanno alimentato ancora di più la mia curiosità per la fotografia. Di conseguenza dopo il liceo ho frequentato e concluso la scuola ufficiale di fotografia di Budapest. Successivamente ho conseguito l’attestato per la partecipazione a Film & Studio Photography Lighting Master Course...” Intervista completa: http://rewindmagazine.it/post/89271659247/timearumanroka Sito: http://rumanka.wix.com/rumanka-photography Facebook: https://www.facebook.com/pages/Rumanka-Photography/104670469576855


REWIND MAGAZINE - TÌMEA RUMAN-ROKA

Foto di © Timea Ruman-Roka 57


Concorso Flickr

REWIND MAGAZINE - CONCORSO FLICKR

Nella precedente edizione del magazine, vi abbiamo chiesto di mandarci le vostre foto sul nostro pool di Flickr: www.flickr.com/groups/rewindmagazine/. Il tema scelto era la luce naturale. Avete partecipato in tanti, ma solo a tre di voi è data la possibilità di comparire sulla rivista. Ecco a voi i vincitori!


REWIND MAGAZINE - CONCORSO FLICKR

1st Nico Coratella

Flickr: https://www.flickr.com/photos/nicocoratella/10266423706/

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2째 CRY BOY

REWIND MAGAZINE - CONCORSO FLICKR

Flickr: https://www.flickr.com/photos/cryboy/13938572587/

3째 Lollo

Flickr: https://www.flickr.com/photos/lorenzoborghi/13968654104/


I

REWIND MAGAZINE -CONCORSO FLICKR

nviaci una foto

Continua a condividere con noi le tue foto, inviandocele su Flickr. Per il prossimo concorso, vogliamo vedere qualche foto a lunga esposizione. Armati dunque di un buon cavalletto e tanta pazienza e vai a fotografare dei paesaggi, un edificio o un modello/a. L’immagine deve essere piÚ lunga di 2 secondi.

Non sai come inviarci le tue foto? Vai nel nostro Pool di Flickr seguendo questo link: www.flickr.com/groups/rewindmagazine/ 61


REWIND MAGAZINE rewindstaff@gmail.com Facebook: rewindmagazineit Twitter: @Rewind_Magazine

www.rewindmagazine.it


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