portfoliorobertosanna

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Roberto Sanna, ArchITECT

Portfolio Architecture+Landscape+Photography


iNDEX 3 cURRIcULUM 6 contentS 8 cURatoRIaS 14 aRchItectURe 66 PhotoGRaPhY 83 contactS

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cV

Roberto Sanna roberto.sanna88@gmail.com nato a Nuoro, Sardegna vive a Cagliari, Sardegna +393463539889 23.07.1988

percorso educativo 2014-2015

Abilitazione alla professione di Architetto Esame di Stato, sessione invernale, Cagliari

2012-2014

facoltà di ingegneria e Architettura, Università di Cagliari, italia Laurea Magistrale in Architettura 110 e lode

2009-2012

facoltà di ingegneria e Architettura, Università di Cagliari, italia Laurea in Architettura 110

2007-2009

facoltà di Architettura, Università di Cagliari, italia corso di Edilizia

2002-2007

liceo Classico, Nuoro, italia Maturità Classica 96/100

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esperienze lavorative 2015

Curatorias - overview of an island fondatore

2014-2015

VPS architetti, Cagliari, italia architetto collaboratore

2011-2013

Edilogica s.r.l, Cagliari, italia tirocinio

2011-2013

type Architettura Cagliari, italia collaboratore per i concorsi internazionali Europan 11, 12

esperienze post-lauream 2015

rurban lab Tutor presso il corso a scelta RurbanLab a cura di Adriano Dessì, facoltà di Ingegneria e Architettura, Cagliari

2015

lab.integrato Progetto e Costruzione ii, Mod.Architettura tecnica Tutor presso il modulo di Architettura Tecnica a cura di Emanuele Mura, secondo anno del corso di laurea in Scienze dell’Architettura, Cagliari

2015

Progetto esecutivo del restauro di un casolare in toscana collaboratore per VPS architetti

2015

Concorso Piazza repubblica, Varese collaboratore per VPS architetti

2015

Appalto integrato per l’ampliamento del Cimitero di Pirri, Cagliari collaboratore per VPS architetti

concorsi e incarichi

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2009-2012

Europan 12, the adaptable city, Hoganas collaboratore per Type Architettura

2012-2014

Nausicaa festival, Siracusa, italy partecipazione al concorso

2009-2012

Europan 11, resonance between territories, Clermont collaboratore per Type Architettura


workshops 2015

PArAtoPoS fragments of life alongside the military in South Sardinia collaborazione e supporto grafico-visivo a una mostra di antropologia visiva a Manchester, UK, a cura dell’antropologa Elena Adorni

2015

Smart Cityness presentazione Curatorias al workshop ‘I nuovi Sistemi Informativi Territoriali e la pianificazione partecipata’ a cura di Nordai S.R.L

2015

SiNNoVA presentazione Curatorias e selezione tra i progetti innovativi del 2015

2013

facoltà di Architettura di Cagliari workshop ‘Energia’

2010

facoltà di Architettura di Cagliari workshop ‘Castrum Lab’

abilità AutoCad | Revit | SketchUp | VRay | ArcGis Adobe Illustrator | Adobe Photoshop | Adobe InDesign Microsoft Office | Google Earth

lingue Italiano

native language

English

speak fluently, write and read with high proficiency

altro fotografia | graphic design | paesaggio

pubblicazioni e articoli pubblicazione tesi di laurea articoli su Curatorias: Il Fatto Quotidiano Sardinia Post Sinnova Associazione Khorakanè ELOE 5


CoNtENtS

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CUrAtoriAS Photography | Landscape

Master thesis | tessere a margine Landscape | Urban | Architecture

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Bachelor thesis | Karaleido Construction | Architecture

Europan 11 | Clermont ferrand Landscape | Urban | Residential

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Europan 12 | Hoganas Landscape | Urban | Residential

rurban lab | Korrias Landscape | Urban

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Masterlab.1.2 | Wonderwall Landscape | Urban

Mastelab.1.1 | Ville Suspendue Urban | Architecture

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Mastelab.2.1 | StampaxiCommon Construction | Architecture

Masterlab.2.2 | Market Place Urban | Architecture

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Competition | Nausicaa Construction | Architecture

Bachelorlab.2.2 | tuvumannu Landscape | Architecture

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Competition | Progettorepubblica Architecture | Landscape

Amateur Photography Photography | Landscape

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CUrAtoriAS

2015 Sardinia Google Earth SardegnaGeoPortale

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date place camera


Curatorias – overview of an Island è un progetto geo-fotografico sullo stato dei paesaggi nell’isola di Sardegna Attraverso l’utilizzo di uno strumento imparziale come la fotografia aerea, rielaborata nei canoni della fotografia panoramica, si cerca di diffondere una maggiore consapevolezza sui luoghi dell’isola, nelle loro dinamiche e staticità. Se il paesaggio è quella parte di territorio così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni, diventa allora necessario divulgare una maggiore consapevolezza su questi rapporti, sia nella loro evoluzione sia nei rapporti di margine tra le parti, per renderlo un patrimonio collettivo, non oggetto statico di consumo ma esito materiale di scelte consapevoli. Curatorias si propone di indagare sulla percezione dei luoghi della Sardegna, un’isola non mero oggetto storico, ma soggetto attivo la cui storia produce esiti e conseguenze che si riflettono sulla percezione e sull’uso degli spazi. Se l’uso delle riprese dal satellite e dei navigatori informatici è ormai generalizzato grazie ai dispositivi mobili, lo è meno la diffusione di queste immagini nell’uso comune, come strumenti capaci di far interrogare le persone sulla qualità del proprio habitat. Le diverse riprese aeree, estratte dal geoportale della regione autonoma della Sardegna, sono riunite per album tematici, in modo da costituire col tempo un archivio che copra l’intera isola nei diversi campi d’indagine.

curatorias@gmail.com curatorias.wordpress.com 9


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Master thesis | tessere a margine 2014 Orosei, Sardinia C. Atzeni, A. Dessì

date place supervisors

il parco agricolo sperimentale di tanca idda, tra orosei e il Cedrino Il progetto, elaborato durante il laboratorio di tesi sui margini nei contesti minori, indaga sulle dinamiche di margine tra urbano e rurale di Orosei. Attraverso il progetto di un parco agricolo sperimentale tra l’insediamento e il fiume Cedrino, si cerca allora di riallacciare i rapporti interrotti o resi critici tra l’uso storico degli spazi - che ha prodotto il paesaggio di margine - e la memoria collettiva della comunità - che vive il paesaggio e continua a rielaborarlo come forma propria e cosciente del proprio divenire storico. Il parco viene definito “sperimentale” in quanto le dinamiche evolutive del margine sono state studiate a fronte di un approccio non statico al progetto, ma come un palinsesto, ovvero sia come una struttura di paesaggio che rifondasse una trama di margine, sulla quale portare avanti pratiche storiche o provare nuovi usi delle spazialità reinventate alle soglie dell’agro. Il parco è costituito da una struttura trasversale tra paese e fiume, lungo la tessitura storica dell’agro, che viene così ricaricato di un significato che si era oramai indebolito, nonché di un gradiente parallelo al fiume, che definisce nuove soglie di uso e di interfaccia tra spazi in successione. La possibilità di recuperare un edificio rurale in abbandono ha permesso così di rielaborare il tema del recinto, quale aggregatore di usi sociali diversificati.

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to colonize

to pass through

to connect

river gateway

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Bachelor thesis | Karaleido 2012 Cagliari, Sardinia C. Atzeni, A. Dessì

date place supervisors

Piazza e Palazzo: progetti per ripensare la città storica La tesi approfondisce il tema del rapporto tra città storica e contemporanea vista come ricerca di una dialettica tra l’architettura storica e i nuovi interventi in un’ottica di continuità, affrontandone la complessità del progetto nel costruito per svelarne i meccanismi e le ragioni. La città attuale non è più assimilabile ad un testo, come la città tradizionale con le sue stratificazioni, le sue memorie e le sue permanenze, ma ad un ipertesto, ossia ad una rete i cui ‘documenti’ ne costituiscono i nodi. E tra le molteplici letture dell’ipertesto si vuole partire dalla lettura dei nodi, assimilati alle grandi ‘masse’ dismesse disperse nel tessuto, punti strategici che divengono in alcuni casi entità dinamiche,‘centri’, in grado di provocare continue variazioni nel contesto, innescando in questo modo una rigenerazione dell’urbano. Nello studio si prova a comprendere come individuare e trasformare, attraverso il progetto, queste grandi masse dismesse in centri strategici, ridando loro un senso e ipotizzare, attraverso la progettazione di spazi aperti e percorsi, una interrelazione tra i centri strategici e il tessuto urbano. Il progetto di recupero nel castello di Cagliari del suo centro rappresentato dalla piazza del Palazzo Regio e della cattedrale come museo della città diviene riferimento per portare avanti la sperimentazione sul complesso della rete ecomuseale di Cagliari. Il progetto si colloca in un vuoto, una mancanza che segna fortemente lo skyline di Castello. L’intervento intende definire il continuum del palazzo: senza distaccarsene, attraverso lo studio dei caratteri del palazzo rielabora una forma nuova inserendosi come un tassello sul filo della rocca che guarda alla città bassa. E’ questo suo collocarsi come emergenza del paesaggio che genera un forte senso percettivo tale da acuire il ruolo di cardine dell’ecomuseo urbano. 24


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Europan 11 | Clermont ferrand summer 2010 Clermont Ferrand, France C. Atzeni, A. DessĂŹ, S. Mocci

date place supervisors

As a fundamental aspect of the new settlement, the project plan lays its foundations on the recognition of the integration between living, working and enjoying free-time in accordance with a framework which is typical of young service-industry societies, which allows the new settlement to remain alive and lived-in: not just a physical, woven fabric of spaces, roads and houses but a well-structured fabric of functions and activities which are superimposed onto it. This strategic programme is transferred into a new district which is hybridized: - sections of introverted and strictly individual habitats - sections of fabric of a collective nature as demonstrated by the residential blocks and the public and semi-public spaces, with businesses and district amenities - sections of fabric providing services - a huge park which on a local scale acts as a linking element between the various parts of the fabric, and on a wider scale represents a strategic place in urban reconcilitation with significant landscape importance. The challenge actually lies here in the desire to make Saint Jeans a complex settlement with complex functions, not merely a dormitory satellite-town for a class of averagely well-to-do workers but a new centrality actually based on the presence of this part of the community, which is so dynamically active in it exchanges. The choice falls on the idea of a functional mix which does not abandon the individual dimension but introduces new, densities that are more substantial than those currently in existence, which re-evoke the models of the historic town by bringing them into the present, and the new kinds of collective habitation which are well endowed with spaces of an individual nature, where, moreover, the everyday dimension of the district comes to the fore, which also and particularly rests upon micro-scale connections. 30


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Europan 12 | a growing habitat spring 2012 Hoganas, Sweden C. Atzeni, A. DessĂŹ, S. Mocci

date place supervisors

Hoganas is a tangible expression of a motion seeking the re-appropriation of the interstitial areas of the city by part of the community which calls for it to be used in a way that has so far been denied, through the acknowledgement of the value of looking again at its layout on an urban scale and also in detail, so as to generate links between its parts. And it is the desire to give life to this process that lies at the base of our project proposal, in accord with the Europan12 theme, with the idea of developing the rur-urban habitat of Hoganas together with the specific requirements for the site. Our proposal intends to bring together the request for high quality collective spaces on a chronological scale that allow the theme of nature, of sustainability and of landscape relationships to be introduced and re-inforced, and for living spaces that are specific to an intermediate settlement model, which through proximity and functional mix may ensure, in consistency with the local tradition, a high level of social exchange, solidarity and sense of belonging. This strategic program is transferred into a new settlement which is hybridized: . a linear park alongside the new rail system, which on a local scale acts as a linking element between the various parts of the fabric, and on a wider scale represents a strategic place in urban reconcilitation with significant landscape importance. - a form of habitat structured by the sharing of collective spaces which are gather up around the cleanings of the connective woods, served by capillar facilities - a wide green grid served by facilities which connects different parts of the town to the countryside and to the seashore, generating a form of reappropiation by the community of the void within the urban frame. 32


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rurban lab | korrias autumn 2011 Monserrato, Cagliari A. Dessì

date place supervisor

La città può essere considerata, nel suo insieme, come una densificazione dei segni presenti in tutto il sistema territoriale. Il progetto di paesaggio diventa il progetto di un nuovo modo di abitare il territorio. In presenza di una situazione insediativa diffusa, incoerente o complessa, come quella che più comunemente riguarda il paesaggio tra città e campagna, la trama rurale si assume il compito, oltre che di connettere, anche di ordinare, disegnare, dislocare, dare senso all’intorno più o meno prossimo. La lettura dei percorsi viari e fluviali che strutturano il paesaggio rurale, permette di individuare assi privilegiati di connessione e ridisegno del territorio. Il progetto del parco è il momento iniziale del processo che dovrà riscoprire i caratteri del luogo, e rendendoli infine palesi, alla percezione come all’uso; strumento capace di ridare significato al luogo attraverso la ricucitura di trame, la narrazione di percorsi, di ristabilire relazioni indebolite o dimenticate ma ancora efficaci. Il progetto cerca di ragionare sulla logica del tessuto e di innestarsi all’interno delle strigae storiche che disegnano il paesaggio immettendo degli elementi di trasversalità che si dipartono da una serie di quattro corridoi fondamentali individuabili alla scala metropolitana. Le trasversalità di progetto vanno a generare una maglia nuova sovrapposta all’esistente su cui poi si andrà a configurare lo scenario di sviluppo dell’area che studierà le dinamiche delle varie componenti dell’area, come le residenze di vario tipo e il parco agricolo.

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Masterlab.1.2 | wonderwall autumn 2013 Quartu Sant’Elena, Sardinia C. Siddi, F. Sau

date place supervisors

La strategia di progetto è partita con l’analisi dei 3 assi che infrastrutturano il territorio compreso tra l’edificato dell’area metropolitana di Cagliari e Quartu e i rispettivi contesti rurali e costieri.L’intervento mira a costituire un sistema assiale dotato di una forte trasversalità, che va a ricucire i brani isolati e sconnessi di paesaggio lineare dei 3 assi, andando a disegnare sul territorio delle cuciture seriali tra gli elementi del paesaggio I vuoti individuati andranno trattati come possibilità di connessione e ampliamento delle potenzialità pubbliche delle varie aree, La definizione di un forte tessuto dei vuoti, orientati in senso trasversale alle assialità e declinati da striscie lunghe e strette di territorio (korrias), intende essere l’ordito su cui strutturare un rapporto più bilanciato tra crescita urbana e campagna. Il sistema dei 3 assi va perciò a costituire un’infrastruttura rururbana che ha il compito di gestire e indirizzare l’espansione edilizia e di favorire l’agricoltura a km 0, le pratiche rurali non nocive, la salvaguardia delle aree umide e boscose. Il progetto di paesaggio dei 3 assi assume una valenza osmotica e porosa, implementando le possibilità connettive dei sistemi viari non solo in senso classico, lineare, ma anche trasversale, di attraversamento. La sezione stradale assume così una valenza non più anisotropa, orientata, ma isotropa, progettata come possibilità di passaggio, di scansione spaziale e temporale attraverso diversi contesti ambientali. Si introduce così il concetto di ‘wonderwall’, un muro, costituito dall’asse viario, che implementa la sua condizione urbana, diventando il palinsesto di una riappropriazione dello spazio sacrificato, di risulta della crescita urbana, dando così occasione di liberare energie e idee attraverso spazi comuni e di legame tra differenti vocazioni territoriali. 40


Il muro diventa cosi ‘meraviglioso’ in quanto, senza intaccare la primaria funzione connettiva dell’asse, diventa attraversabile, vivibile in quanto tale nella sua sezione, e punto di partenza, ma anche di arrivo, di buone pratiche che partono dall’urbano e dal rurale e trovano nell’asse la loro unione, come ad esempio, la concatenazione di orti e giardini, dagli spazi di risulta urbani fino a quelli rurubani, la riappropriazione di ambiti di margine degradati attraverso partecipazioni che partono dal basso e rinsaldano i legami, ormai sopiti, tra la popolazione e il territorio. L’idea cerca di definire il wall come un sistema a gradazioni di verdi, in cui si va da un sistema di spazio attraversato (infra-green), allo spazio residuo (chip-green), introducendo due elementi che potrebbero poi avviare i corridoi che passano il wall formato da over-green, ovvero verde che si sovrappone all’esistente, mediante una riqualificazione dell’esistente, insieme al wide-green che comprende i grandi appezzamenti agricoli e boschivi. Il wall diventa cosi una barriera a vari gradi di percolazione di verde interno, che però non definisce funzioni, ma forme di spazi diversi atti ad usi differenti. Le mutazioni e le gradazioni del verde all’interno del wall disegnano al suo interno la sua vocazione morfologica, diventa quasi un sistema analogo ad un fiume che gradualmente dilata la sua sezione,i alcuni tratti viene attraversato, in altri ne viene ridefinito il letto. L’intervento progettuale va dalla rilettura dei lotti con la definizione dei residui e la riqualificazione dell’esistente.

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? ASSE FUNZIONALE attraversa il paesaggio senza connessioni con esso

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ASSE INTEGRATO diventa uno strumento di conscenza del territorio

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ASSE FUNZIONALE attraversa il paesaggio senza connessioni con esso

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ASSE INTEGRATO diventa uno strumento di conscenza del territorio ASSE ANISOTROPO orientato esclusivamente nel senso longitudinale

ASSE ANISOTROPO orientato esclusivamente nel senso longitudinale

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ASSE ISOTROPO diventa un’infrastruttura complessa e stratificata

ASSE ISOTROPO diventa un’infrastruttura complessa e stratificata WONDERWALL strumento per vedere, conoscere, attraversare

WONDERWALL strumento per vedere, conoscere, attraversare

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Masterlab.1.1 | ville suspendue autumn 2012 Cagliari, Sardinia G. Cocco, C. Giannatasio, F. Mistretta

date place supervisors

La presenza di un vasto vuoto urbano in una posizione di cerniera tra il castello di Cagliari e la città bassa, è stata l’occasione per avviare un laboratorio di progetto sulla ricucitura dei frammenti urbani irrisolti della città. L’area è stata studiata sia come oggetto definito e indipendente, con una sua storia minima e diacronica, sia in rapporto sincronico con l’intorno più o meno prossimo. Questo ha permesso l’acquisizione di un bagaglio informativo tale da poter riqualificare l’area in un’ottica di continuitò insediativa con i precedenti usi sociali e urbani. Il progetto trova la sua ragion d’essere nell’ottica di un collegamento tra due quote diverse, non come un tassello puramente funzionale, ma come un’esperienza urbana in se stessa. L’area è stata dotata di una serie di funzioni legate alle vicine strutture universitarie, e pertanto biblioteche, centri di recupero e conservazione di libri e beni archeologici, con laboratori e spazi di servizio e ristoro, oltre a strutture dedicate ai residenti giovani e anziani. Si costituisce così una piccola città nella città, un microcosmo connesso con gli altri microcosmi che la circondano e con essi messo in relazione da necessità sociali e funzionali alla scala urbana. 44


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Masterlab.2.1 | StampaxiCommon autumn 2012 Cagliari, Sardinia A. Tramontin, S. Leone,G. Cossu

date place supervisors

Nonostante la topografia e l’assetto urbano della città consolidata non cambino, le logiche sociali e abitative sono in continua mutazione. La composizione sociale degli abitanti all’interno dei quartieri storici della città di Cagliari, come di tante altra città europee è drasticamente cambiato e con questo anche i modi di vivere, i flussi, l’appropriazione degli spazi. L’intervento si configura in un ambito di margine tipologico tra il tessuto storico a lottto gotico di stampace e gli edifici a padiglione che costituiscono il campus naturale universitario, secondo tre principi insediativi: integrazione studenti_residenti esempio puntuale di residenza studentesca diffusa modularità e modificabilità degli spazi abitativi

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Masterlab.2.1 | a market place spring 2013 Cagliari, Sardinia C. Siddi, F. Sau

date place supervisors

Il masterplan cerca di individuare un nuovo modo di vivere la città, attraverso la messa a sistema di vecchi e nuovi spazi pubblici, che vanno a costituire una rete di processi di sviluppo virtuosi, aree di confronto e scambio delle comunità che vivono i quartieri e che si spostano attraverso la città. Le aree di progetto vengono concepite come occasioni di sviluppo delle comunità attraverso un processo di crescita bottom-up, dal basso, attraverso la partecipazione di city users e dei residenti. I nodi di progetto sono connessi tra loro attraverso percorsi trasversali che li collegano alla rete della metropolitana leggera, che diventa, attraverso le sue fermate, spina dorsale del masterplan. In concetto di ‘’ground up’ è alla base degli interventi di progetto, strutturati su tre scale di intervento che costituiscono un sistema di layers che rispondono a precise esigenze progettuali:

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ground: il suolo come componente di progetto base. Rappresenta sia le aree di intervento che le potenzialità connettive dei vari settori individuati. Si struttura come una trama che individua aree degradate o suscettibili di interventi rispetto alla rete metropolitan frame: sulle aree individuate si individuano delle densità di flusso esistente e potenziale e si rafforza attraverso degli interventi effimeri e reversibili. gli involucri sono delle strutture leggere e rimovibili che strutturano degli orientamenti privilegiati e costituiscono delle ossature sensoriali tra parti di città, andando a connettere e a indirizzare matrici di sviluppo shape: le forme sono gli edifici suscettibili di modifica e di intervento all’interno delle aree di progetto, secondo principi legati all’efficienza energetica e alle pratiche comunitarie. In questa categoria rientrano sia edifici pubblici (mercati, scuole, stazioni, biblioteche) che edifici abitativi. Costituiscono il potenziale umano dell’intervento, grazie alle persone che abitano e vivono questi edifici e che si spostano per raggiungerli.

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Competition | Nausicaa Construction | Architecture

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Bachelorlab.P2.2 | tuvumannu Landscape | Architecture

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competition | progettorepubblica spring 2015 Varese, Italy G. Vallifuoco, F. Lai

date place coworkers

concorso internazionale per la progettazione del recupero e riqualificazione funzionale della ex caserma Garibaldi e riqualificazione dell’intera piazza della Repubblica incluse in un unico sub-ambito di intervento situato in Varese e compreso tra piazza della Repubblica - via Magenta - via San Michele.

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TAV I PLANIVOLUMETRICO SCALA 1:1000 collegamenti a quota inferiore

slargo di accesso al portico

MARGINE ESISTENTE

nuova corte urbana ingresso carrabile alla corte nuova uscita del parcheggio CONTINUITA’ DEL VERDE

via Pavesi lucernari deposito libri EX CASERMA ingresso parcheggio

INTERFACCIA FLESSIBILE

ingresso carico/scarico centro commerciale anfiteatro verde presa d’aria parcheggio monumento ai caduti ingresso al centro commerciale foyer all’aperto del nuovo teatro collina verde rampa di ingresso al parcheggio nuovo teatro presa d’aria parcheggio connessione con via Giardini spazio verde palco eventi temporanei margine verde

rampa di uscita dal parcheggio centro commerciale

prima fase ripristino continuità della piazza

connessioni tra piazza e parcheggio

connessioni tra piazza e intorno

connessioni tra edifici di servizio

restauro del piano terra dell’ex caserma

seconda fase costruzione della ‘collina verde’ costruzione deposito libri sotto la corte demolizione e ricostruzione ala ovest

terza fase restauro 3° piano dell’ex caserma completamento della piazza e dei suoi margini

6QAUAFCC

composizione degli spazi aperti e relazioni con il contesto La ricerca di una forte continuità spaziale è sintetizzata dalla linea sinuosa che, a partire dall’ex caserma, descrive il nuovo rapporto tra piazza e pendici della collina del Bosto. La nuova piazza si configura come uno spazio dai confini variabili, compreso tra due “domini”: la collina, che si estende a comprendere il monumento ai caduti e il teatro e la città del ‘900 con le sue infrastrutture, che, sul lato opposto, si insinua ad includere le rampe (invertite) su via Manzoni. Il risultato è uno spazio continuo e variato, misurato da trame capaci di fondere insieme verde, pavimentazioni e arredo urbano e dall’incrocio dei percorsi. Le pendici della collina, ampliate rinaturalizzando parte della piazza, ospitano il futuro complesso formato dalla nuova università e dal nuovo teatro. Le rampe lungo via Bizzozero vengono incorporate nell’estensione della collina che, in quel punto, si configura come una sorta di “ponte verde”. Innovatività della proposta come “spazio pubblico contemporaneo” La flessibilità di utilizzo è stata preferita alla specializzazione dello spazio. Si vuole restituire alla piazza la capacità di ospitare, nelle diverse ore e nelle varie stagioni, quelle attività che costituiscono l’essenza del vivere sociale e determinano i caratteri di centralità e di rappresentatività. La parte pavimentata si configura come uno spazio disponibile, in vari modi, per diverse attività culturali, di socializzazione e legate al tempo libero 63


TAV II ESISTENTE

PROGETTO

ASSONOMETRIA SEZIONATA NOTTURNA

NATURA

EVENTI gerarchizzazione

flessibilità d’uso

CULTURA

concentrazione

permeabilità

spazio formalizzato

spazio disseminato

GIOCO

SOCIALITA’

verde scollegato

verde continuo

6QAUAFCC e al gioco. La collina verde introduce attività legate allo sport e alla cura del corpo e il suo bordo diventa l’interfaccia “organica” tra piazza, centro commerciale e parcheggio. Gli elementi tecnologici vengono risignificati diventando il supporto di sedute e il disegno circolare, scelto per assecondare la fluidità dello spazio, viene proposto anche per il palco/seduta, che affiora sull’angolo ovest. La proposta si fonda, più che su una rigerarchizzazione dello spazio, sulla possibilità di consentire ai fruitori esperienze diversificate. Il verde ha caratteristiche differenti: prato con arbusti ed alberature autoctone nella collina verde, prato intervallato ad elementi di pavimentazione nella parte che insiste sul parcheggio interrato. I percorsi che attraversano la collina sono previsti in calcestre. Il progetto, introducendo differenze tra i livelli delle sistemazioni, migliora il rapporto spaziale del visitatore con il contesto circostante determinando un continuo effetto sorpresa. Gli edifici accessori vengono demoliti e sostituiti da un diaframma curvilineo che definisce il perimetro della corte e accompagna in modo fluido verso il suo ingresso, il portico e la piazza. La corte, orientata verso i portici interni è attrezzata per ospitare eventi all’aperto. La demolizione e ricostruzione (stesso sedime ed inviluppo) dell’ala lungo via S. Michele consente la realizzazione di un nuovo portico di collegamento. Un pannello scorrevole, che chiude lo spazio della corte, collega il nuovo recinto al paramento interno del portico sulla piazza, che crea un fondale colorato visibile da lontano, un segnale della presenza del nuovo polo culturale, un ponte visivo tra piazza e corte. 64


TAV III

DIAGRAMMA PERCORSI

portico storico sedute

percorsi pedonali

nuovo paramento del portico nuovo portico di collegamento

prospetto su piazza della repubblica

percorsi carrabili

DIAGRAMMA FUNZIONI

ingresso ai servizi

diaframma tra corte e piazza

sezione AA’

A

A

3° p.

I H D 2° p.

F G C

50 m

1° p.

E

40 m

G

A piano terra

A primo piano

A

F p. t.

E

A

G D

C

B

A

30 m

A 20 m

A A

B L

10 m

LEGENDA accessi principali distribuzione biblioteca

distribuzione servizi

spazi biblioteca: A B C D E F G H I L

ingresso gestione prestiti emeroteca sala multimediale ludoteca centro anziani sala libera lettura letture specialistiche uffici personale deposito libri

servizi pubblici e privati: A B C D E F G

sede polizia urbana caffetteria e bookshop sale polifunzionali auditorium 90 posti laboratori e sale prova spazi per associazioni corte

A secondo piano

A piano sottotetto

6QAUAFCC

La biblioteca è stata disposta su via Magenta. Al piano terra, accessibile anche dalla corte, che costituisce una naturale espansione delle funzioni a questo livello, troviamo: ingresso, gestione prestiti, emeroteca, sala multimediale e centro anziani, al primo e al secondo piano: sale lettura, al terzo: letture specialistiche e uffici del personale. Il deposito libri, collegato da un montacarichi, è interrato. I servizi pubblici e privati, sono ospitati nell’ala affacciata sulla piazza. Al piano terra, lungo il portico, troviamo: polizia urbana, caffetteria e bookshop. Al primo piano: laboratori e sale prova e al secondo gli spazi per le associazioni. L’ala ricostruita su via S. Michele ospita al primo piano due sale polifunzionali e al secondo un auditorium da 90 posti. Quest’ala, rialzata da terra dal nuovo portico che collega la piazza con la corte e con via Pavesi, è accessibile sia dal primo e secondo piano dell’ala contigua, consentendo un utilizzo in continuità con le attività del nuovo polo culturale, che direttamente dalla piazza. Soluzione dei problemi viabilistici al contorno La demolizione delle superfetazioni lungo via Pavesi fa sì che quest’ultima, ampliandosi, non solo diventi a doppio senso, ma, avvicinandosi a via S.Michele, perda la sua connotazione esclusivamente stradale, diventando uno slargo. La demolizione e ricostruzione dell’ala lungo via S. Michele consente la realizzazione della nuova rampa di uscita dal parcheggio interrato, separata dal nuovo portico dalla nuova struttura portante, parzialmente celata da un doppio diaframma curvilineo 65


Amateur photography 2012 - 2014 Sardinia Canon EOS 400D 18-55 mm

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tHANK YoU

roberto.sanna88@gmail.com it.linkedin.com/pub/roberto-sanna/94/888/862/ https://www.behance.net/robertosanna http://instagram.com/roberto_sanna

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