Citta' visibile 2010 brochure

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Comune di Grosseto

2010

la

© FOTO DI EUGENIO BENESPERI

CITTà VISIBILE FOTOGRAFIA - mostre d’arte e architettura M A N I F ES T I U R B A N I - C O N F E R E N Z E

11-26

settembre 2010 Cassero Senese

3 mostre sulla città

ARTE PUBBLICA E IDENTITà a cura di Mauro Papa


U Comune di Grosseto

Coordinamento Mauro Papa, Claudia Gennari, Arianna Bianchi Stampa e Progetto grafico SEMAR ARTI GRAFICHE - Grosseto Ufficio stampa e comunicazione Comune di Grosseto Stefano Generali

La Città Visibile 2010 è dedicata a Renato Pollini

Foto in copertina di Eugenio Benesperi

www.cedav.comune.grosseto.it

portato disequilibri ma anche pianificazio-

L

a città, i suoi colori e i suoi

descrivere. A differenza degli altri

ni urbanistiche di sorprendente moderni-

capoluoghi toscani non si caratterizza

tà. La “Città Visibile” lavora quindi sulla

gio

per le sue origini medievali, ma le rile-

percezione del proprio ambiente da parte

guardato distrattamente e sottovalutato.

vanti tracce storiche che ne segnano il

degli abitanti, cercando di richiamare l’at-

La città visibile è la città degli uomini

tessuto urbano non permettono neanche

tenzione su ciò che prima passava inos-

e delle donne che la abitano e la vivo-

di considerarla come una “realtà nuova”,

servato, e con l’intenzione di sollecitare

no. È la città delle tante culture e delle

Si ringraziano

anche se la comunità che la abita è

un comportamento creativo nei processi

diverse prospettive, dei sogni e dei

Piero Ardenghi Luana Barbato Enza Bernardini Vanna Bertoncelli Carlo Bonazza Emilio Bonifazi Moreno Canuti Marco Cappuccini Cinzia Carini Benedetta Carletti Massimo Carolla Barbara Catalani Claudio Chimenti Rossana Chionsini Massimo Cinelli Maurizio Cont Lavinia Federici Simone Ferretti Alessandro Fichera

sostanzialmente non autoctona. Di fronte

di riappropriazione degli spazi pubblici.

bisogni. E’ la città delle impercettibili

a questa identità ibrida e sfuggente, l’am-

Quest’ultimo aspetto mi pare di grande

sfumature. Penso che il vero obiettivo

ministrazione ha il dovere di impegnarsi

importanza, perché una città che permet-

della manifestazione “La Città Visibile”

in una lettura complessiva che raccolga

te una pianificazione condivisa e parteci-

sia proprio questo: accendere i rifletto-

non solo le analisi degli esperti ma anche

pata perde più difficilmente la qualità che

ri sulla città reale e su quegli elementi

la percezione e le valutazioni dei suoi

è le più preziosa, il senso di comunità che

di straordinarietà che vengono vissuti

abitanti e dei suoi artisti. Per questo il

rende civile e coesa la sua popolazione.

come ordinari e quotidiani.

La Città Visibile 2010, organizzata dal CEDAV, è un’iniziativa promossa dal Comune di Grosseto e dalla Fondazione Grosseto Culturale

Progetto Mauro Papa

na città come Grosseto è difficile da

Valerio Fusi Alessandro Gabbrielli Stefano Generali Roberta Giorgi Simone Giusti Gianfranco Gorelli Emilio Guariglia Giovanna Leoni Uliano Lucas Riccardo Lucetti Francesco Mangani Massimiliano Marcucci Andrea Massaro Lucia Matergi Marco Milaneschi Serena Pacchiani Giampaola Pachetti Germano Paolini Concetta Relli

Gennarino Salvo Gianmarco Serra Beatrice Sgherri Cinzia Tacconi Federica Vivarelli Piergiorgio Zotti e tutti coloro che hanno reso possibile questa manifestazione

Comune promuove con convinzione una

suoni compongono un paesagcomplesso

che

a

volte

viene

Altro merito è quello di aver unito in

manifestazione come “La Città Visibile”,

Emilio Bonifazi

questo progetto varie declinazioni arti-

perché non rappresenta solo una mostra

Sindaco di Grosseto

stiche e contributi eterogenei, creando

diffusa sulla Grosseto di oggi, ma anche

un vero e proprio spazio di riflessione

l’occasione per “vivificare” i luoghi, i volti,

e creatività che, rivolgendosi all’ester-

le diverse anime di una città che ha cono-

no, è stato arricchito dall’esperienza

sciuto, tra la seconda guerra mondiale e

di artisti non grossetani, perché la

l’età contemporanea, uno sviluppo che ha

città visibile non è quella che si arroc-

cedav@gol.grosseto.it Infoline: 0564.488584 – 0564.488547

la CITTà VISIBILE

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ca dentro le sue mura ma quella che si apre al confronto per conoscersi

C

’è ancora chi mi chiede la ragione del

presenti in una iniziativa del genere (più

nome “La Città Visibile”. Ed io ogni

di cento), che si apre agli artisti forestieri (il

volta spiego che “la città visibile” è la città

concorso per manifesti urbani d’arte e la

reale e attuale che è sotto gli occhi di tutti,

rassegna di mail art hanno raccolto decine

Simone Ferretti

grossetani o immigrati, secondo un punto

di adesioni provenienti da tutto il mondo)

assessore alla cultura

di vista ancora troppo sottovalutato che

e che cerca di stimolare – con il proget-

vuole andare a integrare, più che a contra-

to delle fotocamere usa e getta – tutti i

stare, una tradizionale e immobile conce-

cittadini a dare il loro contributo attivo e

zione di Grosseto come “città invisibile”,

creativo. La città visibile è la nostra città.

cioè presente solo nella mente dei nostal-

Godetevela.

meglio e crescere.

gici (la città del passato e della memoria) o nei progetti di marketing dei tourist opera-

Giampaola Pachetti

tors (la città dei butteri e del cinghiale). La

Presidente della Fondazione Grosseto Cultura

città visibile che vogliamo indagare e valorizzare è quella moderna e in movimento, quella che riesce a creare un “urban center” e a dialogare sull’arte pubblica e monumentale cercando di coinvolgere non solo gli artisti, ma anche i cittadini che quell’arte devono quotidianamente “subire”. La città visibile è la città della partecipazione, che con la sua mostra diffusa registra il record di artisti maremmani

La Città Visibile 2010 Arte pubblica e identità La Città Visibile giunge al suo terzo anno. Nel 2008 la manifestazione fu dedicata ai creativi, nel 2009 alla trasformazione e quest’anno all’arte pubblica, definita così dalla sua collocazione nei luoghi pubblici come strade e piazze. Il filo conduttore, in tutte e tre le esperienze, è stato e continua a essere il controverso tema dell’identità nel suo legame con il territorio. All’identità e all’arte pubblica sono dedicati due incontri specifici (il 14 e il 17 settembre) durante la manifestazione, mentre il progetto espositivo più significativo è legato ai manifesti urbani d’arte con una “mostra diffusa” negli spazi pubblici della città. La città è un organismo semiotico, un grande schermo sul quale proiettare modi, gusti, immagini e culture del momento. Per lo più questo grande schermo è utilizzato per invogliare al consumo di massa attraverso una pubblicità sempre più invasiva, nella logica di una progressiva privatizzazione dello spazio pubblico che ammette

manifesti e auto (pensate al parcheggio che ci sottrae Piazza della Palma) ma non venditori ambulanti, giochi e concerti spontanei, madonnari e artisti di strada. Le opere di arte pubblica dovrebbero servire a produrre uno scenario in cui gli abitanti non siano solo fruitori passivi ma necessari attori della scena urbana. Per questo motivo La Città Visibile apre al pubblico tutti gli spazi espositivi della città, facendo dialogare gli artisti con la comunità, e offre a tutti – artisti o no – la possibilità di partecipare al concorso per manifesti urbani d’arte. Per una volta, grazie al concorso, il tabellone pubblicitario perderà la sua funzione commerciale per diventare spazio di riflessione creativa in cui il tema della città verrà messo in evidenza nel quotidiano degli spazi condivisi. Inoltre, la Città Visibile prende posizione: Per un’ arte pubblica “Post Monument” Molto spesso l’efficacia comunicativa dei grandi manifesti oscura la visibilità dei monumenti pubblici, di fronte ai quali i cittadini passano distratti o indifferenti. La

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colpa di questa indifferenza non è dei cittadini, né dei manifesti. E’ dei monumenti. Prendendo come riferimento “Post monument”, titolo della XIV Biennale di Scultura di Carrara di quest’anno, La Città Visibile intende stimolare un analogo dibattito critico sulla necessità di realizzare ancora “monumenti”, soprattutto scultorei. Se la città è esibizione tangibile dell’anima comunitaria (in greco città è “polis”, cioè “molti”), i monumenti tradizionali rischiano di incarnare solo il protagonismo di alcuni, cioè degli individui che li realizzano o li fanno realizzare. In più, il monumento permanente mira a bloccare l’immagine della città nel tempo e nello spazio, o a appagare il desiderio illusorio di riaffermare un senso di identità e di caratterizzazione, o peggio a inventare un’immagine di facile consumo a esclusivo vantaggio dei turisti. Invece sarebbe opportuno creare opere che, oltre ad essere realmente contemporanee, cioè capaci di leggere il presente e comunicative, siano “in trasformazione” e assecondino la crescita della comunità residente, opere che possano

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la CITTà VISIBILE


quindi anche essere effimere come le installazioni o gli interventi ambientali, a patto che non si risolvano in eventi episodici e semplicemente spettacolari. Effimere o no, le opere d’arte pubblica dovrebbero comunque inserirsi in un progetto di progressivo rinnovamento e adeguamento funzionale che sia in grado di parlare con continuità ai cittadini, anche a quelli di domani. Perché le nostre città, così fitte di segni, non hanno bisogno né di retoriche celebrazioni né di decorazioni autoreferenziali, che dopo un primo momento di attenzione mediatica si deteriorano e che senza manutenzione, non solo in termini materici ma anche simbolici, sono destinate a diventare corpi morti. Così, per realizzare progetti legati alla città è necessario capire le peculiarità attuali e le prospettive di sviluppo del territorio e dei suoi abitanti, ed evitare di calare negli spazi opere prodotte in atelier. Bisogna sempre ricordare che i veri proprietari dell’opera pubblica sono i fruitori: se la vandalizzano o la evitano, o semplicemente non la proteggono, vuol dire che non la comprendono. Dare strumenti di comprensione ai cit-

tadini, o farli partecipare alla ideazione di nuove opere, dovrebbe essere parte integrante del progetto di arredo urbano. L’arte pubblica non ha difatti valore assoluto, ma relazionale. Se non serve a qualificare lo spazio relazionandosi con i cittadini fallisce miseramente, come è successo per esperienze innovative a Grosseto come il Boschetto degli artisti o il Parco dell’immaginario. Per una psicologia della città Secondo lo psicologo junghiano James Hillman, se è possibile riconoscere la vera essenza dell’uomo non solo nell’inconscio individuale, ma anche negli oggetti che lo circondano, che possiede, frequenta o ama, allora modificare il mondo esterno può essere più efficace di una terapia psicanalitica. Il quartiere dormitorio dove è impossibile relazionarsi con gli altri, il traffico e il degrado sono cause, come quelle psicologiche, di uno stato ansioso o di un umore depresso. Il vero malessere, l’ottundimento psichico, deriva dall’anestesia della nostra sensibilità che una città brutta o priva di stimoli estetici concorre ad acu-

ire. Non la meditazione e il raccoglimento, l’introspezione e la fuga dal mondo, ma la capacità di produrre immagini nuove e di essere creativi è la migliore cura per lo stress. La creatività e l’immaginazione non sono doti innate, ma sono il frutto di stimoli. Senza una immaginazione stimolata ed esercitata si rischia di soccombere ai modelli imposti dalla televisione e dalla pubblicità che sollecitano un individualismo senza freni ostile alla solidarietà e alla comprensione. Senza una immaginazione esercitata si risponde al mondo sensibile con i sensi indeboliti, reagendo agli stimoli più triviali (razzismo, pornografia..) in modo meccanico e impersonale. L’immaginazione anestetizzata diventa sociopatica e amorale. Seguendo quest’ottica, è possibile ricondurre le deturpazioni dei monumenti a disperate affermazioni di sé, rese possibili dalla bruttezza dell’ambiente e dal dilagante narcisismo: siccome la bellezza del mondo non esercita alcun richiamo, il “vandalo” cerca e trova quella bellezza nello sguardo fisso concentrato su sé stesso, e danneggia i monumenti perché li riconosce privi di valore (“il van-

dalo è quella parte di noi al quale la città non parla”) o veicoli di messaggi ostili. Perché i graffiti deturpanti, a Grosseto, sono sul Cassero e non sul Duomo? Per una questione di semplice controllo o forse perché il Cassero è visto come territorio abbandonato e terra di nessuno? Dal bello all’utile: per una nuova arte pubblica Se la bellezza decorativa (o la bellezza omologata imposta dai media) non coinvolge più i cittadini, le opere d’arte pubblica sono “belle” nella misura in cui riescono a far riflettere e a liberare spazi di libertà immaginativa. Sfidando la corrente (e sostanzialmente corretta) idea che vede nell’arte una convenzione definita da contesti storici mutevoli e contingenti, la scommessa è quella di imporre una nuova definizione non legata al prodotto finale (l’opera d’arte), ma al processo di ricerca del valore, dell’utilità, dell’eticità che si concretizza nell’opera. L’arte pubblica deve essere socialmente utile: oggi il problema più grande, dovuto a uno sfrenato individualismo insofferente a ogni logica

comunitaria, è l’egoismo sociale che viene colpevolmente e irresponsabilmente avallato dall’ideologia dominante del neo capitalismo dei consumi tanto da divenire “disgregazione della socialità”. Da qui deriva la frantumazione dell’immagine urbana e la compartimentazione, cioè la crisi di cittadinanza che porta i cittadini a respingere lo spazio pubblico, i momenti di condivisione e la vita relazionale. Di conseguenza, se scopo dell’arte pubblica è rendere la città migliore in virtù del fatto che può curare i cittadini dalle ansie e dalle patologie legate ad un contesto degradato, è facile ammettere che ha più bisogno di arte pubblica la zona periferica e abbandonata, che rischia l’emarginazione e la privatizzazione dei suoi spazi, piuttosto che gli spazi centrali di rappresentanza e frequentazione comunitaria spontanea. Proprio il contrario di quello che genericamente vogliono artisti e amministratori, i quali preferiscono collocare le opere in centro per motivi di prestigio e visibilità. Anche la città storica, però, necessita di riqualificazione, soprattutto se si raggruma intorno a pochi spazi realmente

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frequentati in natura della loro funzione di vetrina. Cos’è arte utile? Può essere l’illuminazione creativa di una piazza o la cura di aree verdi; può essere la street art o i graffiti che riqualificano gli spazi abbandonati; può essere la videoproiezione su una facciata; può essere l’arte multidisciplinare che non solo dialoga, ma si integra con l’architettura e l’urbanistica, o che si esprime nei momenti di aggregazione come concerti e feste. Può essere l’arte del progetto torinese dei “Nuovi committenti”, che si basa sulle richieste e le esigenze degli insegnanti, studenti, bambini o residenti di un quartiere specifico. Soprattutto, deve essere l’arte che serve a demistificare il falso concetto di identità. Per un concetto di identità che superi il genius loci Ancora oggi c’è chi ripropone il concetto di “genius loci” come veicolo di significati di appartenenza e radicamento. Secondo Norberg Shulz, “Il Genius Loci, lo spirito del luogo, e’ quanto sopravvive alle continue modifiche degli assetti funzionali e conferisce un carattere indelebile a città

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la CITTà VISIBILE


e paesaggi, rendendo fenomeni architettonici differenti, nelle forme e nel tempo, parti di un’unica e riconoscibile esperienza”. Il luogo e l’architettura, visti come elementi di rispetto del “genius loci” e di integrazione con lo specifico ambiente che li ospita, sono però il centro di una riflessione che, privilegiando un concetto artificiosamente identitario, rischia di mettere in secondo piano l’idea che la città possa svilupparsi sulla base delle esigenze dei suoi abitanti reali. Spostando l’attenzione dal luogo agli abitanti (come nelle pratiche artistiche più attuali si sposta l’attenzione dal “site specific” al “audience specific”), quindi al “paesaggio” inteso come costruzione culturale più che come dimensione fisica e oggettiva (il paesaggio, secondo la convenzione europea del paesaggio del 2000, è “territorio quale viene percepito dagli abitanti o dai visitatori”) e riflettendo sui massicci fenomeni di immigrazione e sulla struttura della cosiddetta “società liquida”, risulta evidente che può aver senso parlare di genius loci solo laddove esistono comunità di residenti chiuse da secoli e tradizionaliste. Se una

città è prevalentemente formata da “gente nuova”, come ad esempio Grosseto – che non è medievale né Kansas City, ma Città malgrado l’assenza di una caratterizzazione fisionomica (come sosteneva Elia) – il richiamo identitario non è solo inutile ma pretestuoso. “Che cos’è oggi l’identità se non un mito? – si chiede Francesco Remotti – L’identità è una forte richiesta di riconoscimento, che non tiene conto della ricchezza e della vitalità delle relazioni con gli altri e le riduce drasticamente a quelle con l’estraneo (da cui distinguersi e da cui difendersi) e con il nemico (da respingere, da combattere, finanche da eliminare). L’identità è dunque un fattore e un segno di impoverimento culturale, forse una riedizione più attuale, seducente ed accettabile, e quindi più subdola, di razzismo”. Oggi più che mai si scontrano due opposte visioni della comunità: quella conservatrice, identitaria, tenuta insieme da tradizioni quasi sempre inventate; e quella solidale, capace di integrare e rinnovare allo stesso tempo, aliena da ogni forma di tirannia dei valori. La seconda visione è quella che deve caratterizzare l’opera

degli artisti nella sfera pubblica. Più che arte di espressione della individuale e soggettiva libertà creativa, c’è bisogno di arte legata al contesto e alla sfera degli interessi condivisi, c’è bisogno di una processualità partecipata che coinvolga i destinatari stessi dell’operazione artistica: non si lavora “per” una comunità ma “con” una comunità. Non esistono “spettatori” ma “partecipanti”. L’espressione più vitale dell’arte pubblica è quindi l’arte relazionale, quella che risponde alla domanda: “Il cittadino si deve adattare o può ambire a creare una città diversa?” Arte e architettura: per un Urban Center a Grosseto. L’arte in città, storicamente in ritardo rispetto all’urbanistica, è stata spesso considerata una protesi dell’architettura o del ridisegno urbano. E’ necessario invece che i diversi ambiti si integrino in modo paritetico, soprattutto perché oggi non è più la relazione tra arte e architettura la frontiera da indagare, ma il ruolo di entrambi nei confronti della comunità. Libero da protocolli disciplinari rigidi, il progetto d’ar-

te contemporanea può allora dimostrarsi uno strumento critico e al contempo flessibile, capace di dialogare con la progettazione e i processi di rigenerazione urbana e di svolgere, in questo contesto, da un lato un ruolo propositivo per la comunità, e dall’altro una funzione di supporto per i soggetti interessati (amministratori pubblici, urbanisti, progettisti etc) nel reperire dati preziosi per la lettura del territorio. L’idea è di far collaborare artisti, videomaker, architetti e paesaggisti all’interno di un laboratorio multidisciplinare (Urban Center) che serva a definire un polo culturale, aperto ai cittadini e alle loro proposte ed esigenze, necessario per divulgare i nuovi linguaggi della città contemporanea attraverso la progettazione architettonica e la valorizzazione e produzione di arte pubblica e relazionale. La partecipazione dei cittadini sarà indispensabile, perché la definizione di un nuovo “paesaggio urbano” non può prescindere dall’attualizzazione culturale espressa dalla comunità che lo abita. La città è di tutti e tutti devono poterla abitare sentendosi ovunque come a casa propria.

Riferimenti Sull’arte pubblica, vedi: Lorenza Perelli, Public art: arte, interazione e progetto urbano, Angeli, Milano 2006.

Su “Grosseto, città malgrado”, vedi: Gianfranco Elia, Città malgrado, in “Rassegna storica toscana”, Anno XLVIII, n. 2, luglio-dicembre 2002, pp.560-581.

Per una psicologia della città, vedi: James Hillman, Politica della bellezza, Moretti Vitali, Bergamo 1999. Per il concetto di “genius loci”, vedi: Christian Norberg-Shulz, Genius Loci. Paesaggio, Ambiente, Architettura, Electa, Milano, 1979. Per il concetto di “identità”, vedi: Francesco Remotti, Contro l’identità, Laterza, Roma Bari 1996 e L’ossessione identitaria, Laterza, Roma Bari 2010. Per l’arte relazionale, vedi: Nicolas Bourriad, Estetica relazionale, Postmedia, Milano 2010.

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Bedbugs Castles 4 di Claudia Maina

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la CITTà VISIBILE


Il concorso per manifesti urbani d’arte,

sabato 11 settembre ore 17

legato al tema Grosseto: visioni urbane

Opening:

2010

sabato 11 settembre ore 17,30

la

CITTà VISIBILE 11-26 settembre 2010 3 MOSTRE SU L L A C I T T À

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CASSERO SENESE

CASSERO SENESE

Vernissage:

contemporanee, ha raccolto 41 elaborati pervenuti da tutta Italia. Il progetto vincitore è risultato quello di Luca Lillo (Bari),

Orari di apertura:

ma sono state segnalate anche le opere

tutti i giorni 9,30 / 12,30 e 17 / 20

di Paolo Bini (Salerno), Marco Battaglia

Lunedì mattina chiuso

(Grosseto), Gianluca Rossi (Bologna)

Ingresso gratuito

e Marco Tisi (Grosseto). Queste opere, insieme ad altre, sono esposte al Cassero e in una grande “mostra diffusa all’aperto” allestita in 28 impianti pubblicitari di m.6x3 e m.2x1,4 collocati all’interno della

Marco Tisi

città di Grosseto.

Manifesti urbani d’arte a cura di Mauro Papa

2010

Tripoli Street a cura di Associazione Fotografia e Territorio Città malgrado a cura di Claudia Gennari

Paolo Bini

CONCORSO PER MANIFESTI URBANI D’ARTE

Comune di Grosseto

MANIFESTI URBANI D’ARTE 11-26 SET.

visioni urbane contemporanee

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CASSERO SENESE

CASSERO SENESE

Marco Battaglia

Hanno partecipato: Ambrosio Francesco/ Arroyo Chiara Lukacs/ Bacherini Luca/ Bartalucci Chiara/ Battaglia Marco/ Bini Paolo/ Boynarowicz Milosz/ Carniani Enrico/ Carolla Massimo/ Ciavarella Francesco/ Cerocchi Giulio/ Chelo Anna Carla/ Colia Alessio/ Colucciello Antonella/ Corbani Mauro/ Corrado Vincenzo/ Davitti Marie Louise/ De March Deborah/ Di Fraia Martina/ Falciani Giacomo/ Gallo Sonia/ Giusti Nadia/ Gonnelli Federica/ Falsaci Massimo/ Fichera Giuseppe/ Lancellotti Irene/ Ligato Beatrice/ Lillo Luca/ Maggio Matteo/ Maina Claudia/ Mariottini Marco/ Masiero Valentina/ Piccinini Maria/ Pomerigi Claudia/ Riga Christian/ Rago Emanuela Maria/ Rimauro Valentina/ Robecchi Giuliana/ Rossi Gianluca/ Russo Francesco/ Salvo Gennarino/ Scamporrino Francesco/ Sgarbi Gianna/ Simeoni Lapo/ Tiburzi Matteo/ Tisi Marco/ Venturi Cecilia.

Luca Lillo

Gianluca Rossi

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la CITTĂ VISIBILE

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una Grosseto multiculturale composta da

nata espressione di Gian Franco Elia,

studenti universitari, piccoli imprenditori,

professore di sociologia urbana presso

pensionati e disoccupati che vivono una

l’Università di Pisa.

esistenza contemporanea, con la voglia

“Città

malgrado”

perché

CASSERO SENESE

CASSERO SENESE

L’esposizione mutua il titolo da una fortu-

malgrado

e il diritto di volere una città a misura

mancassero le condizioni sociali, econo-

delle loro esigenze. Gli artisti in mostra

miche e geografiche, Grosseto è diventa-

-arduo il loro compito- ci regalano la loro

ta una città a tutti gli effetti, almeno a parti-

‘città visibile’. Provengono da esperienze

re dal secondo dopoguerra. La rapida

diverse, giovani fotografi si affiancano a

e sregolata crescita, lasciando cicatrici

personalità più esperte, alcuni sono nati

nel tessuto urbano e accogliendo nuove

e cresciuti in Maremma altri la frequenta-

comunità di cittadini, ha diffuso una spic-

no per scelta o per dovere. Il percorso è

cata vocazione anti-identitaria proprio nel

diviso in tre segmenti: frammentaria, linee

momento in cui la città ha assunto una

dell’urbano, reali prospettive; il video di

propria qualificazione di centro urbano.

Gaetano Mendola accompagna lo spetta-

Eugenio Benesperi

Di conseguenza, questa qualificazione

tore in un’ideale passeggiata in una città,

Lorenzo Bocci

non si esaurisce in una percezione unica

malgrado tutto, aperta al futuro.

Alessandro Butteri

da parte dei suoi abitanti: se esiste una

Claudia Gennari

Massimo Carolla

Fast City di Gaetano Mendola

Grosseto da cartolina, fatta di butteri e pini

Luca Coscarelli

marittimi, di malaria e contadini analfabeti,

Daniele Fabiani

corrispondente ad una visione approssi-

Gaetano Mendola

mativa e nostalgica della città, c’è anche

Sebastien Pageot

Notes d’Italie di Sebastien Pageot

Frammenti di Eugenio Benesperi

Marco Tisi

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GROSSETO, CITTà MALGRADO a cura di Claudia Gennari

Samuele Tronchi

11-26 SET.

la CITTà VISIBILE

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11-26 SET.

frammentaria


CASSERO SENESE

CASSERO SENESE

Contemporanee visioni di ieri di Daniele Fabiani

Contrasti architettonici di Samuele Tronchi

Nuove inclinazioni di Massimo Carolla

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19

reali prospettive

11-26 SET.

la CITTĂ VISIBILE


CASSERO SENESE

CASSERO SENESE

Agorafobia di Marco Tisi

Geometrie d’arredo urbano di Alessandro Butteri

Passaggi di Luca Coscarelli

City of light di Lorenzo Bocci

Lapo Simeoni, Senza titolo

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linee dell’urbano

11-26 SET.

la CITTà VISIBILE

11-26 SET.

Massimo Cinelli, Divisibile, invisibile, visibile

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interventi


fisici alle persone, in un gioco concettuale

che, riecheggiando l’ironia del Bianciardi

no stampate in fototipìa, con un procedi-

accentuato dal mantenimento delle dida-

traduttore, invitano ad abbandonare il filtro

mento che si avvaleva del sale di argento

scalie con titoli in inglese (Tripoli street,

identitario o la nostalgia, per godere di una

per il nero e di una modulazione dei toni

Peace Avenue, Brothers Rosselli Square)

città “aperta al vento e ai forestieri”.

non ingabbiata da retini tipografici, e per questo motivo presentano una qualità mai più raggiunta dalle riproduzioni a stampa industriale. Nei modi della raffigurazio-

CASSERO SENESE

CASSERO SENESE

Queste cartoline degli anni Cinquanta furo-

ne sono evidenti le tracce dell’estetica in voga negli anni in cui sono state prodotte: una metafisica attardata, ma anche il cinema americano hard boiled e i cinegiornali Luce. Nell’allestimento al Cassero, però, grazie all’ingrandimento fuori scala queste vecchie cartoline diventano oggetti nuovi e visivamente potenti di una città perduta ma non evanescente. Inoltre usando semplicemente dei dettagli già presenti, ma difficilmente visibili a causa delle piccole dimensioni, sono state create nuove cartoline “figlie”delle prime. Qui l’occhio scandaglia i particolari e l’attenzione si sposta dai luoghi Grosseto, Basilica del Sacro Cuore

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TRIPOLI STREET

associazione fotografia e territorio

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11-26 SET.

la CITTà VISIBILE


ARTE INVISIBILE Cosa

XX secolo. Questo novello Darwin scopre una terra diversa dalle altre, con una evoluzione particolarissima della flora e

sarebbe

successo se una civiltà aliena avesse avuto contatti con i nostri ante-

della fauna. I visitatori della mostra, attraverso le “cronache del viaggio in Maremma” di questo esploratore si troveranno immersi in un mondo nuovo, inconsueto e fantastico. Melanoides Phantera Tigris

nati in Maremma? Quali sarebbero state le conseguenze? La mostra si propone di ricostruire un

Organizzazione: Marco Cappuccini Margherita Faragli Manuel Pace Jury Squarcia

ambiente fantastico popolato da creature del nostro habitat modificate nella loro struttura e nel loro comportamento in seguito all’esposizione di radiazioni provenienti da entità aliene atterrate Cinghiale Erculeo

in passato nella zona. La descrizione di questa “nuova natura” è resa attraverso gli scritti e i disegni del diario di viaggio

Lumbricos Lykos Terrestris

Grafica e allestimento: Margherita Faragli Manuel Pace Jury Squarcia

di un ipotetico esploratore degli inizi del

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GROSSETO WHAT IF...

visioni dal futuro della nostra città

12-26 SET.

www.arteinvisibile.com arteinvisibile@yahoo.it

Inaugurazione 12 sett. ore 18, apertura ore 17 / 20

la CITTà VISIBILE

Testi: Elisa Bellumori Tommaso Bonitatibus Roberto Comandi Margherita Faragli Marzia Grechi Vanya Guidi Giovanni Mayer Manuel Pace Michele Paoli Stefania Pieroni

CHIESA DEI BIGI

CHIESA DEI BIGI

Associazione culturale

Artwork: Marco Cappuccini Susanna Fierli Vanessa Legaluppi Elena Martini Govanni Mayer Stefania Pieroni Jury Squarcia Martina Vescera Gemma Vinciarelli Special Thanks: Giovanni Mayer & Stefania Pieroni, per la loro costante ed attiva collaborazione, risultata determinate ai fini della realizzazione del progetto.

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EVENTI

Argentina: Beatriz Makaroff Australia: Denis Mizzi Brasile: Alex Cabral Eire: Barry Edgar Pilcher Finlandia: Paul Tiililà Germania: Sugar Irmer Zilling Giappone: Dada Kan Keiichi Nakamura Ryosuke Cohen Inghilterra: M. Greenfield Consuelo Giorgi Macedonia:

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Martina Cavassi Mauro Ceselli Bruno Chiarlone Marco Conoci Alessandro Conti Elisa Coppola Filomena Cristiano Mauro Dal Fior Daniele Davalli Christiane Debeugny Mario De Filippis Michelangelo D’Elia Daniela Dente Filippo Di Cristina Mario Di Donato Marcello Diotallevi Carlo Durano Lina Ferrara Vito Genovese Antonella Giordano Daniele Govi Anastasia Gurova Giuseppe La Favia Pietro Lambertini Antonio Lazari Oronzo Liuzzi Ruggero Maggi Francesco Mandrino Albano Marcelli Anna Maria Maremmi

Zlatko Krstvski Polonia: Pawel Petasz Russia: Dimitry Babenco Serbia: Slavo Mali Spagna: Valdor Montblanc Manuel Ruiz Ruiz Uruguay: Clemente Padin U S A: Michael Goetz Judith A. Skolnik Mark Sonnenfeld Jokie X. Wilson Italia: Alessandra Airoldi Antonio Amato Piero Ardenghi Joel Baldo Tiziana Baracchi Vittore Baroni Edoardo Brezzi Patrizia Battaglia Carlo Canè Bruno Capatti Tommaso Cardelli Lucia Cartoni

COMUNICARTE

esposizione internazionale di Mail Art

www.gruppoeventi.net 13-22 SET.

Andrea Massaro Massimo Medola Emanuela Mezzadri Giulia Morabito Emilio Morandi Francesca Naso Irene Papini Veronica Pellegrini Benedetta Petrilli Susi Pianta Lara Pompei Mari Grazia Pulvirenti Valentina Rimauro Claudio Romeo Marco Ronconi Michele Ruffaldi Santori Caterina Ruzzante Luigino Salamito Antonio Salzano Antonio Sassu Roberto Scala Eugenia Serafini Carlo Settembrini Sofia Sironi Alberto Sordi Giovanni Strada Rodolfo Tagliaferri Tamara Tammaro Chiara Tanganelli Leonardo Viti Maria Grazia Zanella

Inaugurazione 13 sett. ore 18, apertura ore 18 / 20

la CITTà VISIBILE

SEDE EVENTI VIA VARESE 18

SEDE EVENTI VIA VARESE 18

associazione CULTURALE

Andrea Massaro

Alex Cabral

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non esiste alcun futuro perché ogni dopo è ora

un lavoro di

maurizio cont gianmarco serra

FARE PRESENTE IL PRESENTE il presente contro la retorica del futuro

CONTRO IL FUTURO, CHE È GIÀ PASSATO IL FUTURO ABUSATO, ABUSIVO, PASSIVO

INDICAZ IONI DI V(U)OTO

aderire al presente

CONTRO L’IDENTITÀ

ovvero l’incapacità di stare nel presente

incontro pubblico

siste e n o n la maremma 28

Mostra d’arte

inaugurazione 14 sett. ore 17 14-19 apertura ore 17 / 20 SET.

CEDAV VIA MAZZINI 97

contro il sogno dell’appartenenza e contro il veleno dell’identità, delle radici e della cultura

no nonn esist esiste pe perch alcun rchéé og e alc un fu m ogni futur ni do mas asch dopo turoo chere ere im po èè or giu giusti oraa stific impo poste ste pe ilil v( ficare are-(p per -(perc v(u) ercep r u)oto l’i oto de l’ide ire)) dell’ideepire denti nticit identi citàà dell’ ntità tà dell’ ll’ide identi ntità tà

CEDAV VIA MAZZINI 97

M (n)DI

ARTE COME AUTENTICA POLITICA di conoscenza, conforto e confronto, continuattivo

14 settembre ore 18,00 Ridotto del Teatro degli Industri INTERVERRANNO gianmarco serra Documentarista simone giusti L’Altra Città R&S lucia matergi Consiglio Regione Toscana valerio fusi Direttore Biblioteca Chelliana piergiorgio zotti Archivio Tradizioni Popolari Maremma

29

ore 18

la CITTà VISIBILE

14 SET.

Incontro


LE SEDI DELLA MANIFESTAZIONE 1 2

4

5 6

3

7 8 9

1

Cassero Senese della Fortezza Medicea

2

Museo Storia Naturale, Piazza della Palma

3

Palazzo della Provincia

4

Chiesa dei Bigi, Piazza Baccarini

5

Sede Circoscrizione Centro, Via Varese 26

6

Sede Eventi, Via Varese 18

7

Sede Primavera Maremmana, Piazza Valeri

8

Sede Agaf, Via Mazzini 61

9

CEDAV, Via Mazzini 97

Quale è la tua idea di città visibile? Venti macchinette fotografiche “usa e getta” sono a disposizione di chiunque voglia mostrarci la sua personale visione di Grosseto. Puoi trovare le macchine fotografiche in tutte le sedi della manifestazione: prendine una liberamente, fai qualche foto in giro per la città e restituiscila. Confidiamo nella tua correttezza: ti preghiamo di non scattare molte foto e di riconsegnare la macchinetta una volta terminato, così che tante persone possano partecipare al progetto. Le fotografie verranno stampate ed esposte il 24 settembre al Cassero Senese. Cosa aspetti...scatta!

LA MIA CITTà VISIBILE 31


associazione culturale

Paola BARDI

AGAF

photodigital grosSETO

Lina BARTOLI L’associazione Agaf vuole portare

l’arte

per la strada, riqualificando spazi degradati. Così, per tre giorni (dal 15 al 17 settembre) “occupa” il sottopassaggio ferroviario di Via Sauro – che collega anche simbolicamente il centro con la periferia – per trasformarlo in una galleria d’arte. Dal 18 al 26 la mostra verrà allestita nella sede di Via Mazzini.

Angelo BRUNO Mauro CESELLI Sabina CHIARELLO

in collaborazione con associazione “NicKartS”

Nadia GIUSTI Luisa LENZERINI Antonio MAGNANI

Periferia di Gennarino Salvo

Anna MANNELLA Silvia MONTECCHI Rita POGGIARONI Albertina ROSSI Gennarino SALVO Beatrice SGHERRI Cirillo SPINELLI

Il sottopassaggio di Via Sauro, ingresso della mostra dal 15 al 17 settembre

34

PERIFERIA

a cura di AGAF

inaugurazione 15 sett. ore 17.30 15-16 sottopassaggio ferroviario Via Sauro SET.

Daniele Andreini Eugenio Benesperi Lorenzo Bocci Susy Bocci Francesco Boni Davide Bulli Alessandro Butteri Guido Capirci Massimo Carolla Lorena Fattori Fabrizio Felici Enrica Frati Paolo Fuso Franca Gazzarri Giulio Giuggioli

Giancarlo Guarguaglini Francesco Lepri Alfredo Mancini Jenny Mariottini Daniele Meschini Aldo Milani Elisa Orlando Paolo Parmeggiani Emanuela Peroni Gamini Rajapakse Alberto Romano Luca Serafini Raffaella Socci Guido Tamburro Samuele Tronchi Riccardo Veltroni

Senza titolo di Samuele Tronchi

www.photodigitalgrosseto.com

Inaugurazione 16 sett. ore 18 apertura ore 17 / 20 16-26

la CITTà VISIBILE

CIRCOSCRIZIONE CENTRO VIA VARESE 26

SEDE AGAF VIA MAZZINI 61

associazione CULTURALE

SET.

Tutti giù per terra La città vista dal basso.

35


Relatori: Vanna Bertoncelli, psicologia urbanistica Giù dal piedistallo

Mostra del Forum provinciale degli artisti Il forum provinciale degli artisti è un’esperienza innovativa voluta dall’amministrazione provinciale e dal Cedav, e consiste in un tavolo di confronto reale e virtuale (sul sito www.regesto.grosseto.it) tra le istituzioni e gli operatori attivi sul territorio nel settore delle arti visive contemporanee. La mostra raccoglie le testimonianze di coloro che hanno aderito al progetto “La Città Visibile” e si ispira nell’ordinamento alle Città Invisibili di Italo Calvino.

Barbara Catalani, architettura Dal concetto di spazio pubblico a quello di paesaggio urbano Mauro Papa, storia dell’arte Post monument ore 18,30 interventi ore 19,30 conclusioni

Ore 17 inaugurazione della mostra del Forum provinciale degli artisti

Run di Armando Orfeo

Confine di Biagio Cuomo

Nilo Bacherini Ennio Busonero Stefano Corti Biagio Cuomo Franca De Santis Annalisa Giovannelli Daniele Govi Romano Minucci

Ore 17,30 introduzione: Cinzia Tacconi assessore alla cultura della Provincia di Grosseto Moreno Canuti assessore governo e pianificazione del territorio del Comune di Grosseto

Maurizio Nardini Armando Orfeo Lucio Parigi Enrico Pompeano Cinzia Ricci Giuliana Robecchi Fioralba Simi

SALA PEGASO DEL PALAZZO DELLA PROVINCIA

SALA PEGASO DEL PALAZZO DELLA PROVINCIA

Durante l’incontro si cercherà di definire a cosa serve l’arte pubblica, al di là della retorica dei monumenti celebrativi e dell’abuso di decorazioni autoreferenziali, e quale importanza può rivestire per Grosseto, la cui immagine è stata martoriata negli anni dall’assenza di un progetto organico e controllato per l’arredo urbano. L’auspicio è quello di favorire le condizioni per creare in città un organismo istituzionale che si occupi di arte pubblica, delegato quindi a valutare ipotesi di realizzazione, conservazione o spostamento di quelle opere (come sculture, installazioni etc) che qualificano gli spazi pubblici di Grosseto.

Cinepresa di Giuliana Robecchi

36

GROSSETO e l’arte pubblica incontro con artisti e cittadini

Comune di Grosseto

17 SET.

LE CITTà INVISIBILI

37 Inaugurazione 17 sett. ore 17 Apertura: lun./ven. 9/18; sab. 9/13.30 17-24 a cura di Benedetta Carletti e Serena Pacchiani

la CITTà VISIBILE

SET.


CASSERO SENESE

BIBLIOTECA E MEDIATECA VIA MAZZINI 99

associazione

ARTE FACTO Sabato 18 settembre, nella Piazza d’ArRegesto 2009 è l’Archivio degli Artisti della

mi del Cassero senese, dalle 17 alle 21

Provincia di Grosseto, che ha come obiet-

i writers dell’associazione Arte Facto,

tivi la documentazione e la promozione

accompagnati da un DJ set, saranno

del lavoro degli artisti dell’area maremma-

coinvolti in una performance artistica sul

na. L’archivio è finalizzato alla documen-

tema della Città.

tazione (archivio cartaceo, biblioteca e mediateca presso Via Mazzini 99) e a dare

Arte relazionale a Saturnia, una sfida a butteri

Associazione Arte Facto

visibilità agli artisti, pubblicando gratuita-

e cinghiali

Via Limonite 4 Grosseto.

mente il loro lavoro su internet e creando una lista di contatti utili al fine di comunicare bandi, avvisi, concorsi, informazioni. Da questo mese, sul sito è aperto anche un forum virtuale in cui tutti possono inserire le proprie opinioni e commenti sulle vicende dell’arte in Maremma.

Sabato 31 Luglio 2010 11:29 Scritto da cedav

www.associazione-artefacto.org

Un tavolo in piazza su cui dipingere una pellicola 16mm vergine; un microfono acceso su rumori, voci, interferenze sonore più o meno casuali; una cucina improvvisata e tanta voglia di condividere l’esperienza di partecipare. Una piccola folla si raduna nel pomeriggio intorno a questo laboratorio di creatività, allestito nel centro di Saturnia, ed è entusiasta di abbandonare il ruolo dello spettatore: colora, taglia, suona, cucina e finalmente, all’ora del crepuscolo, si gode all’aperto la proiezione del “suo” film e della colonna sonora artigianale mentre divora festosamente tortelli “fatti in piazza”.

www.regesto.grosseto.it

Stesso luogo, altro scenario: due compositori baschi tengono un seminario sul suono, insegnando ai cittadini di Saturnia la...

Commenti (2)

38

REGESTO 2009

archivio degli artisti della provincia di Grosseto

GROSSETO ANNI ZERO

Sabato 18 sett. dalle 17 alle 21

la CITTA VISIBILE

18 SET.

performance di Street Art e Dj Set

39


associazione CULTURALE

merato di spazi aperti e spazi interni che dialogano in una rete

PRIMAVERA MAREMMANA

di strade, ma è

anche sobborgo, campagna industrializzata e campi coltivati. La mostra cerca di

Mario Bambagini Bruno Caponi Cristina Mambrini Germano Paolini Graziano Papini Pasqualino Salvarelli Fosco Tarsi

sottolineare queste antinomie, presentando dipinti con scorci urbani, discariche, strutture d’archeologia industriale, nel tentativo di portare lo sguardo del visitatore sui luoghi meno “nobili” e meno noti della nostra città, a volte decontestualiz-

Mura medicee di Graziano Papini

zati in accostamenti fantastici. Pietro Corridori

Periferia di Pasqualino Salvarelli

www.gol.grosseto.it/proloco/ Senza titolo di Pietro Corridori

40

VISIONI URBANE

Inaugurazione 19 sett. ore 18 dipinti di Pietro Corridori 19-26 apertura ore 17 / 20 SET.

Inaugurazione 20 sett. ore 18 apertura ore 17 / 19.30 20-26

la CITTà VISIBILE

SET.

SEDE PRIMAVERA MAREMMANA PIAZZA VALERI

SEDE PRO LOCO, PIAZZA DEL POPOLO 3

La città non è semplicemente un conglo-

SE UN POMERIGGIO D’ESTATE UN VIAGGIATORE... 41


Le interviste, realizzate dai volontari dell’Associazione Rumeno Italiana Hora Unirii, raccolgono in forma narrativa le

Dopo il 2009, in cui vennero esposti i progetti di aree di potenziale sviluppo e riqualificazione della città, così come erano state immaginate dai giovani architetti nelle loro tesi di laurea, quest’anno la mostra incentra il suo interesse su quello che sarà invece l’effettivo nuovo aspetto della città, con l’esposizione di alcuni progetti che verranno realizzati entro breve.

storie dei cittadini stranieri residenti in provincia di Grosseto (la loro città di oggi e la loro città di origine, ovvero le loro storie di vita) per individuare le buone pratiche da cui far scaturire un modello partecipativo di “città ideale”. La raccolta delle narrazioni serve, inoltre, come strumento di conoscenza reciproca e integrazione, riattribuendo alla comunicazione il ruolo di mediazione e inclusione che

Dalla percezione dello spazio così come poteva essere, allo spazio così come sarà. La scelta dei progetti è stata effettuata prendendo avvio dall’analisi del Piano Strutturale realizzato dal gruppo di lavoro del Comune di Grosseto, coordinato dal Prof. Gianfranco Gorelli dell’Università

dovrebbe sempre avere. Le interviste sono pubblicate sul sito internet www.lacittaditutti.com

42

degli Studi di Firenze, concentrando l’attenzione su quegli interventi di interesse pubblico che nei prossimi anni andranno a modificare alcune parti della città, caratterizzando principalmente i suoi luoghi di espansione, lungo i suoi margini o ai limiti delle periferie oggi esistenti, dando quindi un nuovo volto soprattutto a quelli che sono i nevralgici punti di ingresso e uscita della città.

degli Etruschi in Piazza Barsanti, fulcro del nuovo PIUSS in previsione a Grosseto; una scelta quindi effettuata allo scopo di offrire uno sguardo complessivo anche se non esaustivo di quello che sarà la futura conformazione della città.

Troviamo così esposti attraverso tavole, plastici e proiezioni, gli interventi di tipo residenziale e di tipo sociale, che si snoderanno ai quattro angoli della città: ad ovest, verso la costa, il progetto per la nuova area PEEP Pizzetti, a nord-est il progetto di ampliamento dell’ospedale della Misericordia e il già realizzato ampliamento del pronto soccorso, a sud il progetto per l’area PEEP di Via dei Barberi, ed infine ad est il progetto preliminare del Centro di Documentazione Nazionale

CEDAV VIA MAZZINI 97

SALA CONFERENZE DEL MUSEO DI STORIA NATURALE

Nuove ipotesi di sviluppo urbanistico ed edilizio

Proiezioni di video-interviste.

Nuovo Pronto Soccorso

Peep Via dei Barberi

LA CITTà IDEALE

a cura di ARCI Grosseto e Associazione Hora Unirii

21 settembre ore 17,30, ingresso libero 21 SET.

NUOVE IPOTESI

43 Inaugurazione 23 sett. ore 18 apertura ore 17 / 20 23-26 a cura degli architetti Luana Barbato e Francesco Mangani

la CITTà VISIBILE

SET.


Dopo la mostra allestita nel luglio del

CEDAV VIA MAZZINI 97

CEDAV VIA MAZZINI 97

Un ringraziamento all’amministrazione comunale, nella figura dell’arch. Rossana Chionsini

2010 a cura dell’assessorato all’urbanistica e dell’ordine degli architetti, con la mostra

Referenti:

“Nuove ipotesi” si prosegue il percorso di

Progetto PEEP Pizzetti – EOS CONSULTING www.eosconsulting.it

istituzione, nella sala espositiva del Cedav, di un laboratorio multidisciplinare (Urban

Nuovo Ospedale e Nuovo Pronto Soccorso – USL 9 GR – Arch. Alessandro Lenzi a.lenzi@ usl9.toscana.it Progetto PEEP Via dei Barberi – Consorzio Etruria www.consorzioetruria.it

Center) di progettazione urbana aperto ai Centro Etruschi

cittadini e alle loro proposte. Questo laboratorio costituirà anche il luogo in cui si racconterà, attraverso esposizioni tempo-

Centro Documentazione Etruschi – Giuseppe Chigiotti s.r.l. www.chigiotti-archlab.com

ranee, la trasformazione degli spazi urbani nella realtà concreta e in quella percepita come paesaggio urbano. Proprio per colmare il “vuoto di percezione” che spesso i cittadini hanno nei confronti di quanto accade nella loro città, le mostre di architettura e urbanistica saranno affiancate da progetti espositivi che diffonderanno i linguaggi della città contemporanea. Tra questi linguaggi, particolare attenzione sarà riservata ai progetti di arte pubblica e

Nuovo Ospedale

Peep Villa Pizzetti Vista Generale

relazionale che scaturiranno da un tavolo di confronto tra architetti, artisti, videomaker,

44

fotografi, paesaggisti e semplici cittadini. Comune di Grosseto

la CITTà VISIBILE

URBAN CENTER

proposte per un laboratorio multidisciplinare

45


CASSERO SENESE, SALA MATRIMONI

CASSERO SENESE, SALA MATRIMONI

Una città si può leggere e raccontare in tanti modi diversi, perché tutto ciò che essa comprende ed amalgama ne crea una immagine unica ed irripetibile. Anche ciò che, a lungo andare, sembra usuale e banale è di sicuro qualcosa di importante, che passa da una generazione all’altra con il suo carico di memoria e di futuro. La Fondazione Luciano Bianciardi propone una città narrata attraverso una dimensione diversa del linguaggio: immagini e testo scritto giocano ruoli diversi ed autonomi, ma combinati a fornire un codice unico, che va aldilà di ciò che appare nella quotidianità di una vicenda urbana. Copyright Uliano Lucas

“La città narrata” a cura della Fond. Bianciardi, reading con la partecipazione del fotografo Uliano Lucas

Fondazione Luciano Bianciardi Copyright Uliano Lucas

46

LA CITTà NARRATA

foto di Uliano Lucas e testi di Beppe Corlito

24 SET.

www.fondazionebianciardi.it Cassero Senese ore 17.30

la CITTà VISIBILE

47


Daniele Andreini nato a Pisa nel 1956............................... p. 35 Nilo Bacherini nato a Grosseto nel 1929 www.nilobacherini.it................................ p. 37

Angelo Bruno, nato a Lusciano (LE), artedellasabbia@gmail.com.................. p. 34

Mario Bambagini nato a Grosseto nel 1932 06 8606604............................................. p. 41

Davide Bulli nato a Grosseto nel 1961 info@davidebulli.it.................................. p. 35

Paola Bardi, nata a Roccalbegna (GR) nel 1941,franco.minucci@tin.it.............. p. 34

Ennio Busonero nato a Grosseto nel 1927 enniobusonero@libero.it ...................... p. 37

Enrico Bartolacci nato a Siena nel 1976 street@libero.it....................................... p. 35 Elisa Bellumori nata a Roma nel 1990 elisa.bellumori@libero.it......................... p. 25 Eugenio Benesperi nato a Roccastrada (Gr) nel 1939 eose39@alice.it...................................... p. 17 Lorenzo Bocci nato a Ribolla (Gr) nel 1972 lorenzob72@gmail.com......................... p. 20 Francesco Boni nato a Sassuolo (Mo) nel 1979 francescoboni79@libero.it..................... p. 35 Tommaso Bonitatibus nato a Grosseto nel 1970 bonitatibus.tb@gmail.it.......................... p. 25

50

Giancarlo Bonucci nato a Grosseto nel 1954 g.giancarlo@gmail.it.............................. p. 35

Alessandro Butteri nato a Manciano (Gr) nel 1967 alebutteri@alice.it................................... p. 21 Guido Capirci nato a Campagnatico (Gr) nel 1951 guido.capirci@libero.it........................... p. 35 Bruno Caponi nato a Orbetello (GR) nel 1929 0564 453904........................................... p. 41 Marco Cappuccini nato a Grosseto nel 1968 arteinvisibile@yahoo.it........................... p. 25 Simona Carli nata a Napoli nel 1973 simonacarli@alice.it............................... p. 35 Massimo Carolla nato a Roma nel 1957

INDICE DEGLI ARTISTI

pixxelgr@hotmail.it................................. p. 18 Mauro Ceselli nato a Grosseto nel 1962....................... p. 34 Roberto Comandi nato a Grosseto nel 1974 roberto.com@inwind.it........................... p. 25 Maurizio Cont nato a Bolzano nel 1955 contm@lacommenda.it . ....................... p. 28 Pietro Corridori nato a Grosseto nel 1972 pietro.corridori@gmail.com................... p. 40 Eugenio Coscarelli nato a Toronto (Canada) nel 1964 pastriomio@tele2.it................................ p. 20 Stefano Corti nato a Grosseto nel 1966....................... p. 37 Biagio Cuomo nato a Ripi (Fr) nel 1953 b.cuomo@alice.it................................... p. 37 Francesco De Luca nato a Grosseto nel 1973 francesco.deluca73@virgilio.it............... p. 35 Franca De Santis nata a Grosseto nel 1941 0564578098............................................ p. 37

Ettore De Tora nato a Cassino (Fr) nel 1959 editti@inwind.it....................................... p. 35 Daniele Fabiani nato a Grosseto nel 1947....................... p. 19 Margherita Faragli nata a Grosseto nel 1983 mfaragli@tiscali.it................................... p. 25 Lorena Fattori nata a Vicenza nel 1968 lormax@hotmail.it................................... p. 35 Fabrizio Felici nato a Grosseto nel 1972 maxmurd@gmail.com............................ p. 35 Enrica Frati nata a Grosseto nel 1970 enrica_frati@yahoo.it.............................. p. 35 Paolo Fuso nato a Strabella (PV) nel 1973 fusopaolo@yahoo.it............................... p. 35 Franca Gazzarri nata a Grosseto nel 1948 altagnana@yahoo.it............................... p. 35 Annalisa Giovannelli nata a Grosseto nel 1946 0564413232............................................ p. 37 Giulio Giuggioli nato a Castiglione della Pescaia (GR) nel 1943 giulio.giuggioli@email.it......................... p. 35

Nadia Giusti, 0564 456106..................... p. 34 Daniele Govi nato a Piombino (LI) nel 1960 3471236233............................................ p. 37

Alfredo Mancini nato a Roma nel 1965 mancini1965@libero.it........................... p. 35 Anna Mannella, 0564 27267................. p. 34

Marzia Grechi nata a Grosseto nel 1965 bettyboop11665@yahoo.it.................... p. 25

Jenny Mariottini nata a Roccalbegna (Gr) nel 1960 jenny27gen@yahoo.it............................ p. 35

Giancarlo Guarguaglini nato a Monterotondo M.(GR) nel 1939 guarguaglinigiancarlo@yahoo.it............ p. 35

Giovanni Mayer nato a Trieste nel 1962 giovannimayer@alice.it.......................... p. 25

Vanya Guidi nata a Grosseto nel 1976 guidivanya@libero.it............................... p. 25

Gaetano Mendola nato a Grosseto nel 1981 gaetano@gaesart.com.......................... p. 16

Sante Laruccia nato a Taranto nel 1959 sante.laruccia@yahoo.it ....................... p. 35

Daniele Meschini nato a Valpiana (Gr) nel 1964 danimesk@gmail.com........................... p. 35

Vanessa Legaluppi nata a Grosseto nel 1988 bloodyviolet89@yahoo.it....................... p. 25

Aldo Milani nato a Grosseto nel 1969 aldomilani@alice.it................................. p. 35

Luisa Lenzerini luisalenze@yahoo.it............................... p. 34

Romano Minucci nato a Magliano in Toscana (GR) nel 1937, 056422509.............................. p. 37

Francesco Lepri nato a Montevarchi (Ar) nel 1968 france.lepri@gmail.com......................... p. 35

Silvia Montecchi silviamontecchi@hotmail.it.................... p. 34

Antonio Magnani nato a Terracina (LT) nel 1950 magnaniantonio@hotmail.it................... p. 34

Maurizio Nardini nato a Livorno nel 1938 nardiniarte@libero.it............................... p. 37

Cristina Mambrini nata a Grosseto nel 1964 0564 452853........................................... p. 41

Armando Orfeo nato a Marina di Grosseto nel 1964....... p. 37

la CITTĂ VISIBILE

51


Elisa Orlando nata a Grosseto nel 1979 elisaorlando79@gmail.com................... p. 35 Manuel Pace nato a Grosseto nel 1974 alabamaman@email.it........................... p. 25 Sébastien Pageot nato a Le Mans (France) nel 1976 seb56000@laposte.net.......................... p. 17 Michele Paoli nato a Piombino (LI) nel 1966 mikpaoli@libero.it................................... p. 25 Germano Paolini nato a Brescia nel 1950 0564 24671............................................. p. 41 Graziano Papini nato a Grosseto nel 1957 0564 493914........................................... p. 41 Lucio Parigi nato a Grosseto nel 1926....................... p. 37 Paolo Parmeggiani nato a Verona nel 1955 paoloemilioparmeggiani@yahoo.com....... p. 35 Emanuela Peroni nata a Canino (Vt) nel 1965 uni.rasenna@gmail.com........................ p. 35 Stefania Pieroni nata a Grosseto nel 1967 faffa2010@hotmail.com......................... p. 25

Rita Poggiaroni ritapoggiaroni@virgilio.it........................ p. 34

Beatrice Sgherri nata a Grosseto, 0564/410584............... p. 34

Crediti e ringraziamenti.......................... p. 2

Arte invisibile........................................... p. 24

Arte Facto................................................ p. 39

Enrico Pompeano................................... p. 37

Raffaella Socci nata a Grosseto nel 1955 raffart@tin.it............................................. p. 35

Presentazione Bonifazi........................... p. 3

Eventi...................................................... p. 26

Pro Loco................................................. p. 40

Presentazione Ferretti............................. p. 3

Indicazioni di v(u)oto.............................. p. 28

Primavera maremmana.......................... p. 41

Gamini Rajapakse nato in Sri Lanka nel 1957 gamini@genie.it...................................... p. 35 Cinzia Ricci nata a Grosseto nel 1960 cinziaricci60@libero.it............................ p. 37 Patrizia Ricci nata Siena nel 1973 ricci_patrizia@virgilio.it........................... p. 35 Giuliana Robecchi nata a Grosseto nel 1967 g_robecchi@yahoo.it............................. p. 37 Alberto Romano nato a Pisa nel 1963 digitals@interfree.it................................. p. 35 Albertina Rossi, albertinarossi@hotmail.it........................ p. 34 Alessandro Rossi nato a Scansano (Gr) nel 1959 foto@rossialessandro.com.................... p. 35 Pasqualino Salvarelli nato a Scansano (GR) nel 1944 0564 490556........................................... p. 41

Presentazione Pachetti........................... p. 4

MAPPA SEDI MOSTRE.......................... p. 30

Arci.......................................................... p. 42

Jury Squarcia nato a Grosseto nel 1978 j-78@hotmail.it........................................ p. 25

Mauro Papa, Arte pubblica e identità..... p. 5

Agaf......................................................... p. 34

Nuove Ipotesi.......................................... p. 43

3 Mostre al Cassero............................... p. 12

Photodigital............................................. p. 35

Urban center........................................... p. 45

Guido Tamburro nato a Grosseto nel 1978 guido.tamburro@gmail.com.................. p. 35

Manifesti urbani d’arte............................ p. 13

Incontro arte pubblica............................ p. 36

Fondazione Bianciardi............................ p. 46

Città malgrado........................................ p. 16

Mostra forum provincia.......................... p. 37

Indice artisti............................................. p. 50

Tripoli Street............................................ p. 22

Regesto 2009.......................................... p. 38

Fosco Tarsi nato a Grosseto nel 1925 0564 417014........................................... p. 41 Samuele Tronchi nato a Grosseto nel 1961 samuele61@interfree.it.......................... p. 19 Riccardo Veltroni nato a Grosseto nel 1977 riccardo.veltroni@gmail.com................. p. 35 Martina Vescera nata a Grosseto nel 1987 mvescy@hotmail.it................................. p. 25 Gemma Vinciarelli nata a Grosseto nel 1976 gemma19761@interfree.it...................... p. 25

Gennarino Salvo nato ad Agrigento nel 1950.................... p. 34

SOMMARIO

52

la CITTà VISIBILE

53


Programma DEGLI Eventi

11-26 SET. 12-26 SET.

“La Città Visibile”, 3 mostre sulla città, Cassero Senese inaugurazione 11 settembre ore 17,30 “Grosseto What if” mostra a cura di Arte Invisibile, Chiesa dei Bigi inaugurazione 12 settembre ore 18

13-22 “ComuniCarte”, mostra di Mail Art, sede Eventi Via Varese 18 SET. inaugurazione 13 settembre ore 18 14 “Contro l’identità”, incontro con G.Serra e S.Giusti SET. ore 17, 30 Ridotto del Teatro degli Industri 14-19 mostra “Indicazioni di v(u)oto”, Sala Espositiva CEDAV, SET. Via Mazzini 97 inaugurazione 14 settembre ore 17 15-26 mostra “Periferia” a cura di AGAF inaugurazione 15 sett. Ore 17,30 SET. sottopassaggio ferroviario Via Sauro; 18-26 sett. Sede AGAF Via Mazzini 61 16-26 “Tutti giù per terra” mostra Photodigital, Circoscrizione SET. Centro Via Varese 26 inaugurazione 16 settembre ore 18

17 SET. 17-26 SET.

“Grosseto e l’arte pubblica”, convegno ore 17,30 Sala Pegaso del Palazzo della Provincia mostra a cura del Forum degli Artisti, Palazzo della Provincia inaugurazione 17 settembre ore 17

18 “Grosseto Anni Zero”, performance di street art e dj set SET. dalle 17 alle 21, Piazza d’Armi del Cassero Senes 19-26 “Visioni urbane” mostra di Pietro Corridori, sede Pro Loco, SET. Piazza del Popolo 3 inaugurazione 19 settembre ore 18 20-26 “Se un pomeriggio d’estate un viaggiatore” sede Primavera SET. Maremmana, Piazza Valeri inaugurazione 20 settembre ore 18 21 “La città ideale” proiezione di video-interviste a cura di ARCI SET. ore 17,30 sala conferenze del Museo di Storia Naturale 23-26 “Nuove ipotesi” mostra a cura di Luana Barbato e Francesco SET. Mangani, CEDAV inaugurazione 23 settembre ore 18 24 “La città narrata” a cura della Fond. Bianciardi, reading con la SET. partecipazione del fotografo Uliano Lucas ore 17,30, Cassero Senese

Associazione Arte Invisibile Alla Chiesa dei Bigi Alla Circoscrizione Centro

PRO-LOCO GROSSETO

Associazione Primavera Maremmana

Infoline: 0564.488547 - 0564.488584 http://cedav.comune.grosseto.it - cedav@gol.grosseto.it

Fondazione Luciano Bianciardi


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