15-01-2019 ENERGIA Temenuzhka Petkova, al via la gara d’appalto per la centrale nucleare di Belene Il ministro dell’Energia, Temenuzhka Petkova, ha dichiarato di essere “speranzosa” in merito alla possibilità di dare il via il mese prossimo alla gara d’appalto per la ripresa delle attività di costruzione della centrale nucleare di Belene. Il capo del dicastero ha dichiarato in un’intervista rilasciata alla televisione nazionale bulgara Bnt, che sarebbero già in corso i preparativi per l’avviamento della procedura. Secondo Petkova è fondamentale che la ripresa delle attività dell’impianto sia disposta sulla base delle regole di mercato, senza investimenti pubblici o la stesura di contratti per la fornitura di elettricità a lungo termine. Il ministro ha presentato il documento preliminare sulla procedura al parlamento il mese scorso, senza però indicare una data specifica per la pubblicazione del bando di gara. Il progetto, stando alle informazioni diffuse dai media bulgari, avrebbe goduto dell’attenzione di grandi compagnie internazionali, come China National Nuclear Corporation, Korea Hydro & Nuclear Power, Framatome e General Electric. “Nessuna modifica sarà consentita al progetto in termini di sicurezza. Inoltre, l'impianto dovrà essere costruito con l'attrezzatura disponibile”, ha aggiunto il ministro. I termini implicano il blocco delle quote per lo stato e la partecipazione delle aziende locali alla costruzione. La realizzazione dovrebbe costare meno di nove miliardi di lev. DIFESA Il parlamento voterà domani sulla proposta del governo per l’acquisto degli F-16 I deputati voteranno domani sulla proposta del governo per l’acquisto degli F-16 di fabbricazione statunitense. Lo ha dichiarato il vice presidente dell’Assemblea nazionale e parlamentare del partito di maggioranza Gerb, Emil Hristov. A suo dire, il voto rappresenta un'opportunità per consentire i negoziati tra le parti, in quanto i criteri discussi dovrebbero essere nuovamente sottoposti all'approvazione del parlamento. L’esponente di Gerb ha poi respinto le critiche rivolte dal presidente bulgaro, Rumen Radev, che ha definito la raccomandazione dell'opzione F-16 come un “trionfo del lobbismo”, rilevando che le accuse mosse dal capo dello Stato devono essere provate dal momento che l'offerta degli Stati Uniti è stata significativamente migliore rispetto a quella della svedese Gripen. “L'F-16 è polivalente, mentre Gripen offre una piattaforma che richiede un equipaggiamento extra dagli Stati Uniti”, ha affermato Hristov. Il ministro della Difesa, Krassimir Karakachanov, ha annunciato lo scorso 9 gennaio che il governo avrebbe proposto al parlamento di adottare una bozza di accordo per avviare i negoziati con gli Stati Uniti per l'acquisizione di velivoli militari F-16.
“Quando si redige il contratto internazionale, la squadra di negoziazione deve includere i ministri della Difesa, Economia, Affari esteri e Finanze”, ha osservato Karakachanov. Intervenuto nei giorni scorsi sulla questione, il presidente Rumen Radev aveva affermato che la procedura per l'acquisizione di aerei da combattimento per l'Aeronautica militare bulgara è stata gestita male. “Ho insistito sulla necessità di garantire il rispetto delle regole procedurali e il quadro finanziario, che garantirebbe la scelta migliore a prescindere dal tipo di aeromobile. Il governo ha fatto esattamente il contrario: ha proclamato un vincitore, contrario alle sue stesse regole e alle regole stabilite dall'Assemblea nazionale, e ha persino accettato di pagare un'enorme somma aggiuntiva di denaro”, aveva detto Radev. BULGARIA-MACEDONIA Ekaterina Zaharieva, nessun compromesso sui requisiti che Skopje dovrà rispettare per entrare nell’Ue La Bulgaria non scenderà a compromessi in merito ai requisiti da far rispettare alla Macedonia per poter dare inizio ai negoziati per la sua adesione all’Unione europea. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri bulgaro, Ekaterina Zaharieva. “Una delle condizioni che abbiamo espresso molto chiaramente sin dall’inizio è la creazione di rapporti di fiducia e di buon vicinato durante i negoziati per l’adesione. Non vogliamo essere spettatori della promozione di politiche isolazioniste o nazionaliste in Macedonia, né vogliamo vedere i nostri vicini negare la storia che abbiamo in comune”, ha aggiunto il capo della diplomazia bulgara.