News CCIB 16 01 2019

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16-01-2019 ELEZIONI UE Serghey Staniscev, siamo a favore di una larga intesa di centrosinistra Il Partito socialista europeo (Pse) è a favore della formazione di un’alleanza politica di centro-sinistra per le prossime elezioni europee. Lo ha dichiarato a Sofia il leader della formazione, Serghey Staniscev. “Ci aspetta una battaglia difficile. Voglio ribadire che i nostri nemici, tanto in Bulgaria quanto in Europa, sono gli esponenti della destra e dell’estrema destra che sono riusciti a creare un blocco nel nostro paese, in Austria e nel parlamento europeo”, ha detto Staniscev, definendo le imminenti elezioni europee come “estremamente importanti per il nostro paese”. “È importante che l’Unione europea riesca a creare le condizioni necessarie ad avviare un processo di cambiamento”, ha aggiunto. “La pazienza della gente di diversi settori sociali in Bulgaria e in molti altri paesi europei sta per esaurirsi e chi non se ne rende conto sta facendo un errore fondamentale”, ha concluso Staniscev. ECONOMIA L’inflazione annuale al 2,7 per cento a dicembre 2018 Il tasso annuale d’inflazione in Bulgaria si è attestato, il mese scorso, al 2,7 per cento rispetto al dicembre del 2017. Lo riferisce l’Istituto nazionale di statistica bulgaro, aggiungendo che l’indice dei prezzi al consumo non avrebbe rilevato, per lo scorso mese, alcuna inflazione rispetto al novembre del 2018. Per quanto riguarda invece l’inflazione media annuale, il tasso relativo all'anno scorso nella sua totalità ha toccato il 2,8 per cento. Nello specifico, rispetto a novembre, i dati hanno rilevato un aumento dei prezzi per l’alcol e il tabacco (0,5 per cento), le comunicazioni (0,3 per cento), le attività culturali e d’intrattenimento (4,3 per cento) e i ristoranti (0,3 per cento). Hanno registrato un calo, invece, i prezzi relativi al cibo e alle bevande analcoliche (0,1 per cento), all'abbigliamento (1,1 per cento), ai trasporti (2,7 per cento) e all'istruzione (0,1 per cento). LAVORO La disoccupazione al 6,2 per cento nel 2018 Il numero medio mensile dei disoccupati in Bulgaria lo scorso anno è stato di quasi 203 mila persone, su una popolazione di poco più di sette milioni di abitanti, ovvero quasi 34 mila persone in meno rispetto al 2017, secondo quanto riportato dall'Agenzia statale per l'occupazione. Il tasso di disoccupazione annuo nel 2018 è stato del 6,2 per cento, con un calo di un punto percentuale rispetto all'anno precedente. Su base annua, il numero delle persone con disabilità rimaste disoccupate è cresciuto del 12,3 per cento, da quasi tredicimila persone alla fine del 2017 a quasi 14 mila e 500 alla fine del 2018. I posti di lavoro vacanti sul mercato primario del lavoro a dicembre erano 7.526, dei quali l'80,4% nel settore privato. La quota maggiore di posti


vacanti si è registrata nell'industria di trasformazione (31,0 per cento), nel settore del commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (15,2 per cento) e nel settore dell'alberghieristica e della ristorazione (7,8%). POVERTÀ I pensionati più a rischio sono nei paesi Baltici e in Bulgaria Quattro Paesi dell'Unione europea - Estonia, Lettonia, Lituania e Bulgaria hanno registrato una percentuale molto alta di pensionati a rischio povertà, assai superiore alla media Ue del 14,2%. Secondo i dati diffusi da Eurostat, nel 2017 i pensionati a rischio povertà erano il 46% in Estonia, il 44% in Lettonia, il 37% in Lituania e il 32% in Bulgaria. Tra il 2010 e il 2017, gli stati baltici in particolare hanno registrato un forte aumento della percentuale di pensionati in difficoltà. Dati Eurostat segnalano che la crescita è stata del 28% in Estonia e del 24% in Lettonia e Lituania, mentre nessun cambiamento rilevante è stato evidenziato in Bulgaria e Croazia. Un leggero aumento è stato invece registrato in Romania, una diminuzione moderata in Slovenia. A livello Ue, la percentuale è in moderato ma costante aumento dal 2013, quando era al 12,6%, fino al 14,2% attuale. La quota di pensionati a rischio povertà rimane alta anche in altri Paesi dell'Europa centroorientale, tra cui Croazia (24,5%), Romania (16,1%) e Slovenia (15,9%), mentre i numeri più bassi sono stati registrati, oltre che in Francia (7%), anche in Slovacchia (7,6%), in Ungheria (9,1%) e in Repubblica Ceca (10,8%). MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 Si alza il sipario su Matera: attesi centinaia di migliaia di turisti per il grande evento Mancano ormai soltanto tre giorni alla cerimonia inaugurale: il 19 Gennaio 2019 i riflettori saranno tutti puntati su Matera che verrà incoronata capitale europea della cultura 201. Il titolo torna in Italia a 15 anni di distanza, dopo Genova nel 2004. La città della Basilicata ospiterà le bande dei comuni lucani e le bande marcianti che attraverseranno i quartieri trasformando la città in una vera e propria festa. Lo spettacolo darà poi il via a mostre, concerti e altre iniziative che si terranno nel corso dell’anno. Il programma di eventi di Matera Capitale della Cultura 2019 durerà 48 settimane, dal 19 gennaio fino al 19 dicembre 2019 e comprenderà centinaia di eventi per accontentare tutti i tipi di pubblico, con il coinvolgimento di 27 Paesi europei. Un’occasione unica per far conoscere la storia e le tradizioni di un piccolo grande gioiello dell’Italia, una giornata all’insegna dell’entusiasmo e della partecipazione collettiva. Così Matera si apre al futuro, trasformando il passato ricco di storia e cultura in un’occasione di rinascita, uno spazio urbano pieno di spinte e incontri creativi, unendo cittadini e istituzioni. Matera condivide il titolo di capitale europea della cultura 2019 insieme a Plovdiv, che ha dato il via ai festeggiamenti il 12 gennaio scorso.



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