22-01-2019 BRUXELLES Ekaterina Zaharieva, la disinformazione è una grande sfida per la sicurezza europea La Bulgaria considera la disinformazione come una delle più grandi sfide per la sicurezza dell’Unione europea. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Ekaterina Zaharieva, durante una discussione al primo per quest’anno Consigli Affari esteri dell’Ue a Bruxelles. Durante la discussione è emerso che la task force East StratCom, che sviluppa prodotti e campagne di comunicazione incentrati su una migliore spiegazione delle politiche dell'Ue nei paesi del partenariato orientale, ha rilevato circa 4.700 casi di disinformazione. L'Ue ha aumentato il bilancio per la lotta contro le minacce e gli attacchi ibridi tramite campagne di disinformazione da 1,9 milioni di euro nel 2018 a 5 milioni di euro nel 2019. I ministri degli Esteri hanno concordato sulla necessità di esposizione pubblica della disinformazione, non solo per la sua individuazione tempestiva, rilevando che nessun paese può affrontarlo da solo. ECONOMIA La ALC Bulgaria EOOD di proprietà canadese dichiara bancarotta La società ALC Bulgaria EOOD di proprietà canadese, produttrice di rivestimenti per automobili, ha dichiarato bancarotta. Secondo quanto reso noto dal ministero delle Politiche sociali e del Lavoro di Sofia, l'Agenzia per l'impiego e l'Ispettorato del lavoro forniranno consulenza a circa 1.600 lavoratori in esubero nelle tre fabbriche su territorio bulgaro. La società ha presentato istanza di fallimento presso il tribunale distrettuale di Sofia. La decisione della società è stata motivata dalla carenza di manodopera. ALC ha fabbriche a Musachevo, Ihtiman e Blagoevgrad. Secondo la stampa bulgara, si tratterebbe della seconda impresa produttrice di componenti per automobili a lasciare la Bulgaria. La belga Malmar, che produce componentistica di autobus e camion per Volvo e Renault, ha dichiarato circa un anno fa l’intenzione di ritirarsi dal paese pure per carenza di manodopera. VANDALISMO Il Congresso ebraico mondiale condanna l’atto di vandalismo contro la sinagoga di Sofia Il Congresso ebraico mondiale condanna l’atto di vandalismo contro la sede della Sinagoga centrale di Sofia, una delle più grandi d'Europa. La reazione arriva dopo che un uomo ha lanciato delle pietre contro le finestre dell'edificio sabato scorso a poco più di una settimana da un altro atto di vandalismo verso un monumento nella capitale bulgara in onore delle vittime dell'Olocausto. “Il Congresso mondiale degli ebrei è con la nostra comunità in Bulgaria nel denigrare questo spregevole atto di vandalismo contro un centro di vita
ebraica a Sofia”, ha dichiarato il presidente della Federazione internazionale delle comunità e delle organizzazioni dell'ebraismo, Robert Singer. “Esortiamo le autorità a prendere ogni misura possibile per garantire la loro sicurezza e il benessere di fronte a una serie di episodi antisemiti, e riconoscere che questo non può essere trattato come un semplice atto di vandalismo criminale”, ha aggiunto Singer nella dichiarazione. CITTADINANZA BULGARA Iliana Yotova, cresce l’interesse per acquisire la cittadinanza bulgara Il vicepresidente Iliana Yotova ha dichiarato ai giornalisti che di anno in anno sta crescendo il numero delle persone straniere che chiedono di ottenere la cittadinanza bulgara. Questa tendenza sta crescendo in particolar modo, a suo dire, negli ultimi quindici anni, dopo che la Bulgaria è diventata membro della Nato e dell’Ue e il passaporto bulgaro è diventato più potente dando la possibilità di accesso senza visto in 156 paesi nel mondo. Negli ultimi anni, la Commissione per la cittadinanza bulgara presso il vicepresidente ha esaminato circa 22.000 domande di persone interessate. Molto spesso gli stranieri richiedenti la cittadinanza sono persone che hanno radici bulgare, ha precisato Yotova. A suo avviso, però, chi chiede la cittadinanza in base alla sua origine bulgara dovrebbe saper parlare anche la lingua bulgara, cosa alla quale attualmente si dà poco peso da parte delle autorità.