LOMBARDIA A CONVEGNO CON L’EUROPA DELL’EST Il Presidente Cattaneo all'incontro “Rilanciare la crescita e gli investimenti senza gli enti locali è impossibile”
“Rilanciare la crescita e gli investimenti senza il ruolo degli enti locali è impossibile. Dobbiamo insieme creare le condizioni per rilanciare lo sviluppo che passa anche aumentando il ruolo delle Regioni e delle Città. Le ultime scelte dell’Unione europea vanno nella direzione di ricentralizzare gli investimenti, passando dagli Stati nazionali e tagliando fuori di fatto gli Enti locali. Occorre unire le forze, anche attraverso relazioni più forti e lo sviluppo di azioni concrete, perché le istituzioni che sono più vicine alle istanze dei cittadini possano tornare al centro delle politiche europee. Nei Paesi dell’Europa dell’Est la crescita ha
un ritmo più elevato ed è importante perciò anche per la Lombardia avere la possibilità di rivolgersi a economie che hanno prospettive di sviluppo ancora più significative”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, introducendo questa mattina a Palazzo Pirelli il convegno “La Lombardia incontra l’Europa dell’Est”, promosso da Assocamerestero e Unioncamere Lombardia e alla cui realizzazione ha dato un forte contributo il Consigliere Marco Tizzoni (Lista Maroni), componente della Commissione regionale “Attività produttive”. “La Commissione regionale è in costante contatto con il sistema camerale –ha detto Tizzoni- perché siamo consapevoli che anche il Consiglio regionale, espressione diretta del territorio lombardo, deve avere un ruolo attivo per creare e facilitare le relazioni tra le nostre imprese e le istituzioni dei Paesi esteri: il lavoro di accompagnamento e di sostegno è ancora più importante e fondamentale se rivolto soprattutto alle imprese di piccole dimensioni, quelle che da sole fanno fatica a sviluppare un progetto di internazionalizzazione. Per questo motivo ci faremo promotori nei prossimi mesi di numerosi focus specifici sulle opportunità e le possibilità di investimento all’estero”. Il Presidente di Unioncamere Lombardia e Assocamerestero Gian Domenico Auricchio ha quindi evidenziato come le aziende lombarde siano sempre più attente e presenti sui mercati dell’Est europeo. “La Lombardia –ha ricordato Auricchio- vanta il 31% dell’import manifatturiero nazionale e da sola costituisce un quarto della produzione manifatturiera italiana destinata all’estero”. Come relatori, presentando le rispettive realtà e opportunità di investimento, si sono quindi succeduti i rappresentanti delle Camere di Commercio e dell’Industria italiane in Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Russia, Serbia e Ungheria. Al convegno in Sala Pirelli erano presenti anche alcuni Consoli di questi Paesi.
Presidente Cattaneo a convegno “La Lombardia incontra l’Europa dell’Est” "Rilanciare la crescita e gli investimenti senza il ruolo degli enti locali è impossibile. Dobbiamo insieme creare le condizioni per rilanciare lo sviluppo che passa anche aumentando il ruolo delle Regioni e delle Città. Le ultime scelte dell'Unione europea vanno nella direzione di ricentralizzare gli investimenti, passando dagli Stati nazionali e tagliando fuori di fatto gli Enti locali. Occorre unire le forze, anche attraverso relazioni più forti e lo sviluppo di azioni concrete, perché le istituzioni che sono più vicine alle istanze dei cittadini possano tornare al centro delle politiche europee. Nei Paesi dell'Europa dell'Est la crescita ha un ritmo più elevato ed è importante perciò anche per la Lombardia avere la possibilità di rivolgersi a economie che hanno prospettive di sviluppo ancora più significative". Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo,introducendo questa mattina a Palazzo Pirelli il convegno “La Lombardia incontra l’Europa dell’Est”, promosso da Assocamerestero e Unioncamere Lombardia e alla cui realizzazione ha dato un forte contributo il Consigliere Marco Tizzoni (Lista Maroni), componente della Commissione regionale “Attività produttive”. “La Commissione regionale è in costante contatto con il sistema camerale –ha detto Tizzoni-
perché siamo consapevoli che anche il Consiglio regionale, espressione diretta del territorio lombardo, deve avere un ruolo attivo per creare e facilitare le relazioni tra le nostre imprese e le istituzioni dei Paesi esteri: il lavoro di accompagnamento e di sostegno è ancora più importante e fondamentale se rivolto soprattutto alle piccole e medie imprese, quelle che da sole fanno fatica a sviluppare un progetto di internazionalizzazione. Per questo motivo ci faremo promotori nei prossimi mesi di numerosi focus specifici sulle opportunità e le possibilità di investimento all’estero”. Il Presidente di Unioncamere Lombardia e Assocamerestero Gian Domenico Auricchio ha quindi evidenziato come le aziende lombarde siano sempre più attente e presenti sui mercati dell’Est europeo. “La Lombardia –ha ricordato Auricchio- vanta il 31% dell’import manifatturiero nazionale e da sola costituisce un quarto della produzione manifatturiera italiana destinata all’estero”. Come relatori, presentando le rispettive realtà e opportunità di investimento, si sono quindi succeduti i rappresentanti delle Camere di Commercio e dell’Industria italiane inBulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Russia, Serbia e Ungheria. Al convegno in Sala Pirelli erano presenti anche alcuni Consoli di questi Paesi.
ECONOMIA: 13% EXPORT LOMBARDIA 1* TRIM VERSO EST EUROPA (ASSOCAMERESTERO) MILANO (MF-DJ)--Il 13% dell'export della Lombardia e' diretto verso i mercati dell'Est Europa di Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Ungheria, per un valore di 2,3 miliardi di euro nel primo trimestre. Il dato e' emerso durante il convegno "La Lombardia incontra l'Europa dell'Est" organizzato dalla Regione Lombardia in collaborazione con Assocamerestero, Unioncamere Lombardia - Camere di Commercio Lombarde e le Camere di Commercio Italiane all'estero di Russia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Serbia, Repubblica Ceca e Slovacchia. La Polonia e' stato il mercato di sbocco con i risultati piu' brillanti con un valore di 741.164.266 di euro ed una variazione positiva dell'8,8% nel primo trimestre 2016 rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Seguono la Repubblica Ceca, al secondo posto con un valore di 440.269.228 di euro ed una variazione positiva del 5,9%, e la Slovacchia con un valore di 203.138.172 di euro ed una variazione del 3,7%. "L'economia lombarda e' fortemente vocata all'apertura ai mercati internazionali, in meno di 10 anni il fatturato estero delle imprese e' aumentato di ben dieci punti percentuali. Ciononostante, soprattutto le piu' piccole, pur con un forte potenziale, faticano ad avere un presidio stabile all'estero e necessitano del supporto di soggetti di prossimita', che parlino il loro linguaggio e vadano incontro alle loro esigenze", afferma Gian Domenico Auricchio, Presidente di Assocamerestero e di Unioncamere Lombardia. " con questo obiettivo, e attraverso iniziative come quella di oggi, che intendiamo rafforzare ulteriormente la partnership del sistema camerale lombardo con la Regione e la rete delle CCIE, affinche' queste aziende possano essere accompagnate nel loro percorso di sviluppo internazionale". com/mur rosario.murgida@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS
EXPORT: LOMBARDIA GUARDA A EST EUROPA, IN 2016 VENDITE PER 2,3 MLD (2) (AdnKronos) - Dei sette Paesi dell’Est Europa presi in considerazione, la Polonia ha riportato i risultati più brillanti con un valore di 741.164.266 di euro ed una variazione positiva dell’8,8% nel primo trimestre 2016 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. A seguire, vi sono stati la Repubblica Ceca, che si è attestata al secondo posto con un valore di 440.269.228 di euro ed una variazione positiva del 5,9% e la Slovacchia con un valore di 203.138.172 di euro ed una variazione del 3,7%. "L’economia lombarda – afferma Gian Domenico Auricchio, presidente di Assocamerestero e di Unioncamere Lombardia - è fortemente vocata all’apertura ai mercati internazionali: in meno di 10 anni il fatturato estero delle imprese è aumentato di ben dieci punti percentuali". Ciononostante, "soprattutto le più piccole, pur con un forte potenziale, faticano ad avere un presidio stabile all’estero e necessitano del supporto di soggetti di prossimità, che parlino il loro linguaggio e vadano incontro alle loro esigenze". È "con questo obiettivo e attraverso iniziative come quella di oggi - prosegue Auricchio - che intendiamo rafforzare ulteriormente la partnership del sistema camerale lombardo con la Regione e la rete delle CCIE, affinché queste aziende possano essere accompagnate nel loro percorso di sviluppo internazionale".
EXPORT: LOMBARDIA GUARDA A EST EUROPA, IN 2016 VENDITE PER 2,3 MLD Milano, 11 lug. (AdnKronos) - Nel primo trimestre 2016, il 13% delle esportazioni della Lombardia a livello europeo si è rivolto ai mercati dell'Est Europa di Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Ungheria, per un valore complessivo delle vendite pari a 2,3 miliardi di euro. E' quanto emerge da alcune elaborazioni realizzate da Assocamerestero su dati Istat presentate oggi a Milano, in occasione di un incontro a Palazzo Pirelli. L'iniziativa, organizzata dalla Regione Lombardia in collaborazione con Assocamerestero, ha fornito un importante momento di confronto e di dibattito sulle prospettive della Regione sia in termini di apertura verso i mercati esteri sia per le future opportunità di business a livello europeo: "Dobbiamo creare tutti insieme le condizioni per rilanciare lo sviluppo che passa anche attraverso il ruolo delle Regioni e delle Città - spiega il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, sottolineando come "rilanciare la crescita e gli investimenti senza il ruolo degli enti locali" sia impossibile. Le "ultime scelte dell'Unione europea - afferma Cattaneo - vanno nella direzione di ricentralizzare gli investimenti, passando dagli Stati nazionali e tagliando fuori di fatto gli enti locali". Occorre dunque "unire le forze, anche attraverso relazioni più forti e lo sviluppo di azioni concrete, perché le istituzioni che sono più vicine alle istanze dei cittadini possano tornare al centro delle politiche europee". Nei Paesi dell'Europa dell'Est "la crescita ha un ritmo più elevato ed è importante perciò anche per la Lombardia avere la possibilità di rivolgersi ad economie che hanno prospettive di sviluppo ancora più significative".