Federica Venanzi
www.rossovenexiano.com
In silenzio Alla fine della strada sabbia e polvere tra i denti. Di pioggia amara sono gonfi, nere nuvole gli occhi miei. Stanche palpebre su questo scempio, come sipario improvvise cadono. Su illusioni, sogni e segni. Su ricordi, mani e corpi. Graffia ruvida quest’aria, brucia ancora la mia pelle. Una corda che si spezza, carne e sangue nel dolore. Mentre annegano i miei passi La mia voce chiama ancora. Con parole mai svelate. Con dolore mai placato. In silenzio.
1
Giorno Com’è amaro questo giorno che si scioglie in fredde lacrime scure e dense, lividi sparsi sui declivi dell’anima mia. Com’è freddo questo giorno che si svolge in bianche spire sorde e stanche, come lontani abbracci lasciati andare e ormai perduti. Com’è infranto questo giorno che si sbriciola, lieve sabbia rossa come sangue nuovo che stilla goccia dopo goccia. Com’è incerto questo giorno che confuso e muto si dissolve, come nebbia tra le ciglia, che improvvise si dischiudono.
2
Alba Accarezzo con lo sguardo quel cancello che si chiude, quella strada che si perde come un bimbo nella neve. Lunghi giorni nella nebbia troppe ore immote e stanche tante lacrime a bagnare quella terra sorda e muta. Ora è tempo di voltarsi, di ridipingere le stanze di questa vita nuova e lieve come un soffio sulla pelle. Come piuma va nel vento Ora io vado lontano Dai ricordi ormai disciolti Dal passato ormai estirpato.
3
Silenzi S'affacciano tra le ciglia socchiuse i miei sogni destati come albe nascenti. Sono perle cadute tra i passi confusi di viandanti sorpresi, di bambini smarriti. Sono gocce di pioggia, pozzanghere agli incroci di vite parallele, di strade sempre uguali. Affiorano dalle labbra ormai mute le mie parole bianche come nevi perenni. Sono vento che soffia sopra i volti nascosti dalla polvere amara di desideri infranti. Sono musica che cura, balsamo sulle ferite di battaglie mai vinte, di guerre mai finite.
4
Tracce Quando bambina correvo nel sole il cielo sfioravo con mani incantate. Un universo ondeggiante di rugiada salata mi dissetava la pelle e cullava i miei giochi. Ora affondo i miei passi in quest'oro flessuoso cercando i ricordi dei miei piedi bambini. Son tracce bagnate son gioie passate vissute e svanite in un giorno d'estate.
5
Risveglio Muta stoffa d’organza e vaniglia silenziosa scivoli su declivi d’argento (spalle nude al desiderio). Di cieli cobalto questa stanza riluce su lenti respiri si addormentano i fianchi. E mi risveglio battuta dal volger dei giorni sui gradini del tempo a rincorrer carezze.
6
Pensieri Pensieri corde di vetro e sabbia avvolgono il giorno di un manto vermiglio. Di rabbia e sale queste lacrime sparse su ricordi sgualciti come pagine stanche. E mi fermo a guardare dentro scatole chiuse la tempesta che esplode come un giglio tra i sassi.
7
Brivido Notte d’argento A solleticar stelle Tendo la mano.
8
Utopie Se il tempo oscillasse dentro gabbie di ricordi dietro sbarre di rimpianti il tempo avrei per ricucire tutti i pezzi dei miei sogni infranti come vetri sotto i piedi. Se la speranza rifiorisse tra le pieghe del dolore su distese di amarezza la speranza avrei per ridipingere i percorsi delle nostre vite scolorite come conchiglie perse nella sabbia. Se la forza ritornasse nei pensieri vuoti e freddi nelle braccia nude e stanche la forza avrei per raccontare nuove albe dei miei giorni mai vissuti intensi come pioggia sulla pelle.
9
Crepuscolo Lievi come dita tra i capelli si sciolgono i pensieri (nodi tra le reti) e tu pescatore chino sulla riva mentre il giorno si scolora. Sospeso nell’aria di verbena e terra umida il profumo degli istanti spesi a fabbricar promesse con il sale sulle mani a rinnovar dolori antichi. E improvviso tra spuzzi di luce e lingue di libeccio a illuminar sorrisi nuovi giunge il canto delle stelle.
10
La Prugna Sembra un nero pipistrello questo frutto un po’ funesto per quel manto suo violetto di cui fa vanto nel frutteto. Ma se saprai andare oltre all’aspetto poco allegro ti si svelerà la polpa assai succosa e zuccherina. Alcune gialle puoi trovarne Più solari ma poco ardite… Perché al palato per mio conto Quella viola non ha confronto!
11
Ancora Come lacrima tra le ciglia TREMO mentre ascolto i miei pensieri che si spengono veloci (mozziconi gettati al vento). Non c’è inganno che cancelli ORMAI tutti i graffi e le ferite di istanti infranti e polverosi, eppure adesso sgorga ancora SANGUE come un’alba cristallina, dipinto di un nuovo giorno. E nei miei polsi sento scorrere IMPETUOSO il bisogno di rialzarmi e camminare ancora verso il sole.
12
Senza Fine Dentro un mare di vetro AFFOGO il mio dolore senza tempo mentre fredda brilla ancora la luce pallida delle stelle. E non c’è alba che mi riscaldi non c’è vento che mi accarezzi (in questa notte senza fine) come le tue labbra sulla mia pelle come le tue mani sulle mie spalle.
13
Aspettando Cos’è questo dolore che contro le pareti rimbalza come onda sugli scogli come lingua tra i denti… È sangue che pulsa (negli occhi e nelle orecchie) è fuoco che avvampa è vento che estirpa. Cos’è questo pianto che sotto la cenere sgorga come fiume tra i sassi come musica dalle mani… È linfa che nutre (tra le ciglia e sulle labbra) è acqua che disseta è ombra che si dilegua.
14
Nuvole Di Carta Schegge impazzite contro i muri del tempo questi miei desideri si infrangono e sfumano. Sono frecce infuocate dentro un tempio deserto, polvere e ruggine sulle palpebre stanche. S’affacciano sui gradini della memoria, nuvole di carta immobili come bolle di vetro sperdute come stelle cadute. E mentre il vento raccoglie i resti del giorno lontano riecheggia l’eco sorda di un pianto.
15
Lacrime Lacrime come gocce d’inchiostro sulla pagina del tuo viso celano parole di una vita raccontata tra singhiozzi a fior di labbra.
16
Pagine Di pagine sparse questa mia vita, collage di giorni sfogliati da una mano frettolosa. Raccontano di istanti sgualciti come abiti addormentati in un armadio polveroso, si stingono come vernice al sole di auto dimenticate su strade sconosciute. E muoiono come falene stanche sui lampioni d’estate.
17
Ti Aspetto Ancora Sgocciolano i miei giorni nell’attesa di un segno come ghiaccio che cola in un mattino di marzo. Ti aspetto. Si dileguano le ore si distendono gli istanti mentre le ombre si allungano e le stelle si infiammano. ‌ Ancora. Se la tua mano sentissi dolcemente sul mio capo posarsi schiuderei queste mani per accoglier le tue, scioglierei i miei capelli morderei queste labbra che troppo spesso han cantato della tua assenza sicura.
18
E sei già qui… e già te ne vai “…E sei già qui. Lieve è il tuo passo, petali sgualciti al tuo incedere si sollevano e nella polvere affondano. Di mandorle acerbe lasci un’amara scia, gusci frantumati tra i denti e nella gola sangue freddo, sorseggi un triste calice di aspro vino. Gelido è il tuo abbraccio, umida ruggine al tuo tocco si sgretola e sotto la pelle penetra. …E già te ne vai.”
19
D’autunno Disfatta come un letto d’albergo mi sorprende l’alba in questo giorno d’Autunno.
20
Ti aspetto da sempre “Su banchi di sale si distende il mio sguardo mentre i minuti s’incollano come lingua al palato. Ti aspetto da sempre, seduta agli incroci di istanti sognati, di ricordi svenduti a passanti svogliati. E quando il giorno ripone la sua luce screziata silenziosa ti cerco… Nella penombra di un gesto nel barlume di un segno attendo i tuoi passi sulla strada di casa”
21
Notte Stellata Notte stellata velluto e diamanti, coltre discesa a sopir stanche membra. E sotto il morbido manto tra certezze e speranze imperioso irrompe il silenzio.
22
Rewind Se solo potessi riavvolgere il nastro la mia vita vedrei passarmi davanti. Ampi sprazzi d'azzurro dopo piogge violente, notti fredde e stellate su distese silenti. Spettatore unico di un film giĂ trasmesso, giudice supremo di una gara senza vincitori. Se solo potessi i miei passi ripeterei sui binari tracciati dal passato ormai andato, percorrerei quella strada troppo spesso segnata dalle cadute piĂš amare, troppo spesso bagnata dalle lacrime piĂš calde. Se solo potessi tutto questo rivivrei perchĂŠ nel tempo che resta ai miei giorni futuri 23
io possa ancora gioire della tua presenza a mio fianco.
24
Meduse Aquiloni del mare in leggero librarsi tra nuvole di schiuma mentre il blu si colora di stelle vermiglie e dagli anemoni in fiore giĂ si sente salire come lieve carezza il canto delle sirene.
25
Faro Affacciato sull’ignoto su distese sconfinate resti immobile a guardare… Tu sei con gli uomini…. …Tu sei nel mare. E resti immobile a vegliare naviganti e pescatori in una guerra senza tempo col nemico silenzioso, braccia nude sotto il sole a frenar l’ira funesta, occhi al cielo nella notte a interrogare stelle amiche, voci roche in mezzo ai flutti a invocarti nella nebbia. Ma nelle sere di primavera dolce profumo delle ginestre impresso sulla pelle scura giunge lieto a calmare i ricordi ancora vivi di labbra arse sotto il sole di preghiere sussurrate che raccontano di vento e sale mentre lo sguardo correva a cercare 26
la tua luce la tua croce. Tu sei per gli uomini… …Tu sei del mare.
27
Luna Quante volte con il naso all’insù nelle notti serene siamo stati a guardare la tua faccia d’argento aspettando nel buio come belve in agguato, fremendo come foglie al primo alito di vento. Quante volte con lo sguardo a te fisso nelle notti d’estate siamo stati a sognare una storia d’amore respirando speranze come boccioli in fiore sospirando parole come preghiere sull’altare.
28
Cucciolo d’uomo Carezze di vetro lasciano solchi il sangue vi scorre, si raccoglie in conche di dolore, si mescola alle lacrime bambine, si fonde con la paura di reagire. Mani di pietra squarciano cieche la pelle vellutata di un cucciolo indifeso, dipingono violenze amare dentro agli occhi, imprimono terrore sordo nei ricordi. E lasciano profondi lividi dentro l’anima.
29
Ed è già sera Si chiudono gli usci dietro tavole imbandite mentre lenta si spegne l’ultima luce del giorno. Sotto un tetto cobalto al riparo tra i rami si spengono piano gli ultimi canti dei merli. E dietro un vetro appannato lo sguardo di un bimbo si appoggia leggero su distese ormai informi. Ed è già sera.
30
Nonostante Piova Ancora Piovono pensieri sotto un cielo brunito, si raccolgono sui palmi schiusi di queste mani livide‌ Sgocciolano paure in pozzanghere di dolore, allagano i percorsi segnati dai binari del tempo‌ Ma ancora scolpisco con tenacia i miei giorni intagliati nel tronco coriaceo di una neonata speranza.
31
Aspettando l’alba Dolcemente si schiude la tua mano lasciando scivolare la stoffa tra le dita. Cade il lenzuolo, sui nostri corpi si adagia come perla di argentea brina su un fragile stelo. Affiorano nel sonno che sopraggiunge i sogni, come polvere dal vento sollevati e nella notte abbandonati. …Già dormi. Nell’attesa che giunga l’alba a colorare ancora il giorno io ti guardo veleggiare su distese di dolore. Tu solo in silenzio. Tu mi troverai domani al tuo risveglio 32
ancora accanto a te.
33
Ormai Lontani Carezze distratte scivolano stanche sul mio capo chino‌ Chiusi son gli occhi. Spenti i pensieri. Rotola via la tua scia di profumo a colmar le distanze dai tuoi passi tracciate lungo i percorsi sconnessi del mio stare con te.
34
Lucciole Gocce di luce disegnano la notte con nastri d’argento e mentre il bosco s’accende d’ambra e di muschio cammino in silenzio sfiorando incantata col viso e le mani volubili stelle.
35
Domenica E cosÏ scivola via anche questa domenica, quattro amici raccolti intorno a un complice tavolo. Sulle labbra sorrisi dentro agli occhi distese di prati colmi di viole di cieli d’azzurro vestiti.
36
Immoto Sopra un letto disfatto si appoggia lieve la sera col suo seguito stanco di reiterate parole. Aspetta che al suo risveglio domani l’alba bianca cancelli le grigie rughe del tedio.
37
F‌ Antasticando Foglie farfalle festose, fiori frementi. Felici fronzoli, fulgidi fantocci fuggono fluttuando dai funesti fantasmi figli del freddo che frettoloso giunge.
38
Nel Buio A piccoli passi incerta mi inoltro (gli occhi ancor chiusi) nella notte che avanza con lentezza infinita. Lontana è l’alba e nel marmoreo buio si affacciano tetri PENSIERI PAURE DOLORE. Ma se distendo la mano e apro gli occhi smarriti… ecco …intravedo dentro al buio più nero la tua sagoma immobile che riposa a mio fianco con azzurro respiro. E svaniscono rapidi (come piume nel vento) tutti i fantasmi chiassosi che infestavan dapprima la mia mente spaurita.
39
Argo Morbido amico in silenzio a mio fianco …sempre. Tu non parli ma i tuoi occhi raccontano la tua devozione… la tua tenerezza. Tu mi scaldi il petto quando su me ti accoccoli mi scaldi il cuore quando mi guardi attento… Io ti regalo una carezza. Tu mi regali tutta la tua dolcezza.
40
Solitudine Sassi. Si sgretolano scivolano si sciolgono sulle spalle, sulla schiena. Sola sulla sabbia scavo sentimenti, scorgo solitudine. Solo sale sugli scogli. Sento sopraggiungere stanchezza. Stelle si spengono sulla spiaggia, sfumano silenziose. Se solo sapessi stare senza sorrisi‌
41
Seta e velluto Sentieri di seta lungo i quali perdermi (e io mi perdo) sulla tua pelle lungo le tue spalle. Scolpite nella carne come pietra le tue vene il tuo sangue che pulsa, che scorre… …mi chiama. Verbo senza voce (io lo vedo) Il velluto dei tuoi occhi, mi accarezza mi sfiora… Come mano come bocca sul mio ventre … Sul mio seno.
42
Il mio triste regalo Il regalo che nessuno vuole aprire che sotto l’albero rimane dimenticato abbandonato come passi nella neve che nessuno riconosce come oggetto alla stazione che nessuno vuole più. Questo natale io voglio scartare l’incarto dorato di quell’unico pacco sotto il quale si svela il mio triste regalo, e ancora una volta tra le sbarre rinchiusa di quest’effimera gabbia che profuma di festa tra luci e colori, tra nastri e festoni tra cori e canzoni, indosserò il mio rimorso scintillante prezioso 43
come il gioiello piÚ bello e me ne andrò a capo chino a tender la mano a elemosinare il perdono di chi da sempre rimane ai margini smunti delle nostre sporche coscienze, di chi da sempre ci guarda con occhi severi dietro il vetro appannato delle nostre vacue vite.
44
Robin Tra pareti d’acciaio (la tua dimora è l’inverno) spruzzi lampi vermigli che lo sguardo rincorre cercando tracce cremisi. Riposi sopra braccia nodose, degli alberi sei il fiore l’orgoglio. Nero l’occhio sfavilla -ha già scorto le briciole!e un frullo d’ali ti porta col becco verso quel piatto che la mia mano furtiva depose a terra omaggiando la tua sfuggente beltà.
45
Naufragio Questa notte si scioglieranno le vele si leveranno le ancore e su distese d’ambrosia prenderemo il largo. Naufraghi saremo su rive bianche d’amore, sulla pelle avvamperanno indelebili i lividi del perdono.
46
Gocce Di Sale Lacrime gocce di sale cadono sui tagli dell’anima stillano dentro ferite antiche colano sui deserti aridi dei pensieri, sulle cime spoglie dei desideri. Ma ecco… come un’eco lontana s’accende lieve tra le labbra un canto nuovo, come fiamma che arde …come speme che s’accende.
47
La pioggia continua a cadere “Lontani. Siamo nuvole nel cielo senza briglie …senza sogni. Leggeri siamo lievi come piume Eterei … fragili. Qui solo calici vuoti e le nostre facce sgualcite contro il muro… È un drappo granitico la tua fronte china. Fuori la pioggia continua a cadere.”
48
Azzurra conchiglia Una sull’altra scivolano via (quando al buio della sera affido i ricordi) le tacite immagini dell’ infanzia perduta. E sempre le ritrovo accatastate come carte vecchie in un baule polveroso, logore come pieghe antiche di un abito liso. Frammenti di un passato dai margini consunti, briciole di anni consumati sbiaditi. ‌Se potessi d’incanto tornare bambina ignara pura rivivrei i miei giorni come azzurra conchiglia che alle onde si affida 49
e di null’altro si cura.
50
Come Tremano queste mani sui pensieri si appoggiano, come oceano su tristi tesori affondati come sabbia su bianchi scogli ormeggiati. Cercano queste mani, le carezze che calmano l’affanno il tuo viso che sazia la fame. Son cambiate queste mani come cielo che col vento muta vestito come canto che col dolore si tramuta in pianto.
51
5 Febbraio Mastico vetro ingoio rabbia e dolore frammenti taglienti nella gola feriscono come parole sfuggite da una bocca ribelle. Schegge tra i denti E mi vesto di sangue che cola che impregna questi giorni strappati come stracci dal vento questa pelle consunta come scoglio dal mare. Là dove lo sguardo si posa sulle algide nubi s’incaglia il mio urlo s’infrange il mio orgoglio.
52
Inverno Mi hai rubato l’estate e l’ inverno infinito solitario governa sulla mia gelida terra. Hai prosciugato le lacrime dentro ai fragili occhi hai cancellato i miei sogni hai consumato il mio pane e solo briciole amare mi restano in mano. Quando il vento chiassoso spegne il pianto dei vinti il mio lamento silente si erge possente… …si insinua profondo. Corrode i pallidi giorni con incedere lento fin là dove il sole più non sorge.
53
Ciò che resta Solo ruggine rimane tra le dita e polvere che si fonde con le macchie del sangue che cola sul fango incrostato che si scioglie tra le lacrime sparse. Piango oggi questa Terra che si muove questa Terra che ora soffre questa Terra che ora geme, che si accascia sopra un letto di macerie che sprofonda nelle crepe del dolore. Rimane solo sale da spalmare su ferite sporche e amare sopra sguardi tristi e fieri.
54
Ăˆ ancora presto Pallide carezze a squarciare l’immoto disteso su un letto disfatto. Un fazzoletto di luce filtra furtivo dagli scuri socchiusi. Fuori il tempo indomabile implacabile fugge. Dentro attendo in silenzio il risveglio del giorno.
55
Rovine Rovine. Rimangono in silenzio tra i resti di vite passate, sommersi dai relitti di ricordi, rabbia e rimpianti. Raccolgono l’eco di lontane risate di voci bambine, luci nel buio, caldi rifugi dopo il fortunale. E la sera sopraggiunge leggera una candida nenia come neve d’inverno a coprire gli affanni del giorno a sopire il dolore profondo. (dedicata a tutti coloro che erano, sono e sempre saranno accanto a chi soffre)
56
Giorno che muta Pallida sera come seta sui fianchi cadi leggera.
57
Davanti al mare Ogni volta è davanti al mare che mi fermo. Nudi i piedi, socchiuse le labbra. Affondano nella sabbia pensieri e paure insieme ai passi percorsi fino ad ora, fino a qui. Lo sguardo raccoglie l’infinito profondo, in silenzio abbraccia tra le ciglia l’azzurro. Qui davanti al mare non c’è attimo che non abbia senso non c’è atomo che non mi vibri dentro.
58
Ombre Riflessi di sĂŠ Al limitar del giorno sfumano lievi.
59
Equilibrista Equilibrista senza vocazione incerta procedo lungo il filo dei giorni. Come timidi passi i pensieri barcollano sopra avidi sguardi, sopra mute speranze. LassÚ dove lieve è il respiro sono foglia che danza son libellula bianca.
60
Scatole vuote Scatole vuote queste sere d’autunno lontana da te.
61
Capolinea Come fiamma che muore come polvere al vento è lo sguardo dell’uomo che ha finito i suoi giorni e attende sul ciglio di una vita percorsa di tornare gabbiano per il suo ultimo volo.
62
Solo sale Solo sguardi stanchi ormai ciò che resta tra noi. Tra le mani indugiano come gocce di sale, amara rugiada avide bramano le mie aride labbra. Non placano piÚ ormai la mia sete di te.
63
Seta Seta è il tuo sguardo che scivola lieve sulle mie nude spalle che morbido avvolge i miei solidi fianchi. Del tuo sguardo ora fiera mi vesto col tuo sguardo come fiera mi nutro.
64
Filastrocca di Halloween S’accendon le zucche s’indossan parrucche svolazzan mantelli… questa è la notte dei monelli! Biscotti e dolcetti dolce glassa sui confetti miele, zenzero e vaniglia già aleggian… che meraviglia! Di fantasmi le lenzuola strappan brividi e urla in gola pipistrelli e streghe nere coloran la notte come bandiere. Se nel buio ti avventurerai ossuti in frack incontrerai che a braccetto vanno a spasso di cenciose dame facendo chiasso!
65
Lento a svanire Come semi leggeri affidati alla terra sotto il cielo d’aprile cosÏ lacrime sparse su mani nervose si aggrappano salde. Dita come radici tra i ricordi e nei pensieri. Di mirto e ginestra tra pietraie soleggiate lungo la ferrovia s’ode ancora l’olezzo.
66
D’inverno Fluttano bianchi questi gelidi fiocchi, tingon d’argento le chiome silenziose di alberi assopiti.
67
Fiocchi e festoni Frullano fiocchi fra fronde festose, favole e fiabe fan facce felici, filanti festoni a finestre e finestroni‌ finalmente fa freddo! Fan fumo foglie e frasche, frantumandosi fan frizzi, flicorni e flauti flirtan fiochi ‌ma fra fredde folate festeggiamo al fuoco fra frementi fanfare che fomentan le fiamme!
68
HAITI, 13 gennaio 2010 Arcano clangore che risuona con eco testarda, un’onda tagliente di schegge affilate trafigge le stordite coscienze. Sanguinano i pensieri nell’immobile attesa che il tempo cancelli quell’orrore dagli occhi, quello stridore di denti come di stelle in frantumi.
69
Risveglio Arretrano stanchi i miei sogni notturni come ombre incalzate dal sole nascente.
70
La mia vita in soffitta Come scarpe logore ho appeso i miei sogni a un chiodo e ho riposto in un cassetto il verde intenso dei miei anni. Ăˆ un palloncino incolore il giorno che si allontana nel silenzio della sera. Tra le dita mi restano solo briciole di vento.
71
In bianco e nero Ho lasciato andare i miei passi sui bianchi sentieri del tempo dove ogni cosa ritorna in silenzio e anche il dolore riverente s’inchina. Sussurrati ricordi s’affacciano fresca brezza a scompigliare i pensieri come pennelli volteggiano lievi a colorare i miei giorni passati. E mentre un canto sgorga leggero simile all’acqua tra tumide rocce l’amarezza piano svanisce come neve al tiepido sole.
72
Pescatore Capo chino nel tramonto le dita antiche di sabbia e sale a liberar mute speranze impigliate tra i nodi della vita come frantumate conchiglie sgretolate dal tempo. All’orizzonte solitario un biancheggiar di gabbiani.
73
Oltre il dolore Nella culla del tempo sussurrano lievi le voci lontane delle anime spente. Una nenia sommessa accompagna fedele i ricordi feriti, le parole smarrite. Fremono i petali accarezzati dal vento. Ăˆ tempo di sciogliere le catene del dolore.
74
D’aprile È un foglio di carta sgualcito questo cielo spruzzato d’inchiostro e le nuvole grasse sbiadiscono come bandiere stinte dal tempo. Irrompe nel silenzio improvviso mentre lo sguardo leggero s’allunga un nero volteggiare di uccelli come di stracci presi dal vento.
75
Cercavo le parole Cercavo le parole da dirti frugando tra pensieri confusi rovistando tra desideri delusi e nella scarpa stupita ho trovato un piccolo sasso, chissĂ lĂŹ da quanto a rovinare il mio passo convinto su questa strada beffarda e stonata.
76
Selene D’argento è il tuo incedere lento quando la notte giunge furtiva a placare affanni e sospiri, mentre tu fiera e solitaria procedi col tuo improbabile esercito di poeti, musicanti e sognatori. Fedele chissà dove, un cane qualunque si strugge d’amore per te.
77
A capo chino Di polvere d’ossa il capo mi cospargo. Pietre son gli occhi, catene son le mani. S’infrangono i pensieri.
78
Meriggio estivo Tese al cielo son le spade ondeggiano nel vento, riluce l’oro delle spighe. Tutto è silenzio. Solo all’ombra di un leccio sonnecchia un randagio. Sussulta improvviso scuotendo l’orecchio al ronzar di un’ape.
79
Qui Oltre ogni rimpianto oltre tutti gli affanni quando anche i sogni tardivi scoloriranno al tramonto e solo il tempo avremo di ricordare il passato perchÊ il tempo di vivere sarà ormai finito qui ci ritroveremo come stanchi bambini che riposano all’ombra dopo i giochi felici, come bianchi gabbiani che attendon soltanto che il vento li afferri.
80
Tempus fugit Sfugge ormai il tempo come sabbia nel vento come luce al tramonto e tra le dita socchiuse solo istanti consunti.
81
Panni ad asciugare C’è stato un tempo lontano in cui baci e abbracci ostentavi come panni da stendere al sole in un caldo mattino d’estate. Poi improvviso col vento è arrivato come un canto di note stonate e stese al sole ora restan soltanto le foglie secche dei rami spezzati.
82
Vite Rami. Mani sulle mani dita tra le dita e nodi ad imbrigliare il tempo a catturarne un senso sempre piÚ vecchi ‌sempre piÚ stretti.
83
Nel vigneto Dita nella terra. Radici. Terra sotto le unghie calda come il sangue nelle vene. Terra che sfama, sangue che scorre, sotto la pelle dentro le vene. Destini di uomini chinati dall’alba al tramonto tenaci e silenziosi. Tra sudore e dolore, tra speranze e rassegnazione, rilucono al sole i tralci dorati che profumano di viole.
84
Gocce Raccolgo gocce tra le ciglia son perle che rischiarano il cielo tra le nubi son gigli che raccontano incanti tra i pensieri son stelle.
85
Sul lago di Annone Impavidi alfieri s’ergono su specchi d’acqua e roccia. Un silenzio antico, che profuma di legno e terra umida. Lontano uno svasso s’immerge. Io con lui nei miei pensieri affondo come passi nella nebbia.
86
Dentro una casa Dentro una casa s’affacciano timide al riparo dal vento le mie stanze assonnate. Distese su un letto le mie scarpe consunte troppi passi han calcato. Dentro una casa s’allungan sinuose le mie strade ferrate come binari sepolti in un giardino di sterpi che aspettan soltanto che giunga la pioggia.
87
Tempo che muta Dal fondo dei viali s’alzano leggeri granelli di polvere. Tempo che muta. Con incedere lento un passero solitario s’arrocca su un ramo. Sui gradini di pietra s’appoggia sfinita una foglia. Nuvole d’inchiostro macchiano l’azzurro del cielo. S’ode giungere da lontano lieve, il soffio del vento.
88
Sospesa Rimango sospesa a un filo d’argento sottile e lucente che infonde speranza ma si squarcia la pelle, stilla il sangue silenzioso. Perle vermiglie rotolano a ricordare un gioco antico e tra le dita mi rimane solo un’ombra che sbiadisce.
89
Dissonanze Siamo Re senza corone come lavagne senza gesso che mute se ne restano appese a muri di incertezze. Siamo pendoli da riavviare fermiamo un tempo senza moto che congelato fissa un istante di un mattino sempre uguale. Siamo scale senza gradini come altalene senza corde Violini senza archetti da scordare in un baule.
90
Come vento D’ambra e di muschio m’inebrio, china sui tuoi rossi declivi vibranti come falene al tramonto. Suggono le mie labbra, sono vento che l’ultima foglia ha rapito, sfinita e tremante come un’ombra seduta sui gradini del giorno.
91
Solo polvere Come polvere su un vetro vola via il desiderio, treman e sussultano le tende della notte.
92
Incanto Morderò le tue labbra vermiglie di melagrana e orchidea vestite e incetta farò dell’ambrosia a calmar la mia sete che avvampa come fuoco che consuma le messi, nel clangor di un’estate che stinge come inchiostro su pagine stanche.
93
Tornerò Tornerò con il vento d’aprile a sfiorare leggera il tuo viso tornerò con le viole di campo a colorare d’incanto il tuo sguardo tornerò con la brezza del mare a rinfrescare il tuo sonno bambino tornerò con la pioggia d’autunno a cantar nei tuoi giorni stonati tornerò con la neve d’inverno a coprir le tue notti perenni.
94
Fiordalisi Gocce di cielo dal vento sospinte, pennellate di seta sussurrano note d’un dolce canto sospeso nel tempo.
95
Attesa Aspetto un'alba di sole che rischiari il mio procedere incerto, miele tra le labbra socchiuse delicato acquarello Che ricolora la notte. Aspetto un giorno di Maggio, azzurra distesa di mare infinito nelle fulgide acque i coralli d'incanto s'ergono fieri. Aspetto una notte intessuta d'argento che accompagni il mio sguardo oltre le nubi, sangue e catene di un'antica danza che scandisce leggera il mio freddo respiro.
96
Illusioni Sassi scagliati da acque rabbiose, tu sfogli le mie pagine stinte da un cielo rovente. Il tuo sguardo è cera che cola. S’accende lontano l’eco di un pianto, cinereo spartito di giorni sbiaditi di passi inchiodati, oscuri riflessi caduti nel fango.
97
Illusioni Ricordo gli istanti appesi al desio, lanterne bianche accese d'incanti. Poi l'alba d'ambrosia ci colse disarmati, frammenti d'infinito sbriciolati tra le dita, pennellate nel blu di un cielo ramingo che sordo s'insinua tra le pieghe del tempo.
98
In bianco e nero Se leccassi le ferite di una vita in bianco e nero tra le labbra rimarrebbe il sapore della terra, negli occhi brucerebbe il vento freddo dell’inverno, dura pietra dentro al cuore sale amaro sulla pelle.
99
Fotogrammi Se ti prendo le mani sento schegge di fuoco vedo un velo d’incanto, fotogrammi scattati agli incroci di un tempo che profuma di mirto che ha sapore di miele. E sotto un cielo diaspro s’incaglian le parole gettate ormai nel vento, frammenti di cemento del nostro vivere stanco.
100
Ricordi Ricordo di un istante ormai lontano, tenda d’alabastro distesa tra i miei pensieri s’allunga sul palcoscenico dei miei anni, chiazza stillante di affanni e dolori, come sabbia sotto ai piedi stridono i miei passi spogli, garrula ode alla mia vita si srotola stanca, spinoso sentiero calpestato dal rimpianto s’adagia leggero sospinto dal vento dei graffi del mio tempo ferito fa macabra mostra.
101
Notte d’inverno Lacera seta questa notte d’inverno scivola lenta, copri di scuro fango pallide ore.
102
Flashback Cadeva la neve sui prati assopiti sugli alberi in lutto vestiti d’argento. Bruciava il ricordo dei giorni infiniti dei mandorli in festa danzanti nel vento.
103
Con le ali (Se le avessimo‌) Nuvole di zucchero sotto un cielo fecondo potremmo assaggiare se avessimo le ali. Delle rondini altere il volo chiassoso potremmo inseguire se avessimo le ali. Col libeccio imperioso su sentieri di fiamme ci potremmo scaldare se avessimo le ali. Dagli affanni del giorno con lievi volteggi ci potremmo staccare se avessimo le ali. Se avessimo le ali se avessimo il tempo il coraggio di alzare lo sguardo da terra i piedi leggeri le mani dischiuse potremmo librare come aquiloni 104
danzanti nel vento.
(poesia ispirata da “Se avessimo le ali� di Emily Dickinson)
105
Rondini Rondini. GiĂ le vedo volteggiare leggiadre, spumeggiante onda nera che si abbatte e si ritrae sulla battigia azzurra del cielo. Fresche di vento ed ebbre di sole, gocce di pioggia che profuma d'aprile s'adagiano lievi sugli acquarelli dei rami intonando un canto che ha il sapore del mare.
106
Se le tue mani Se le tue mani sapessero come raccogliere il pianto seguendo i percorsi incisi sul viso calpestati dal tempo -le scarpe consunte le gambe tremanti gli occhi socchiusi offesi dal ventomi farei accarezzare offrendo sicura la mia pelle tremante -spalle nude nell'ombra di un silenzio che copre come coltre d'inverno gli affanni del giornoe scioglierei i miei capelli intrecciati tra i rami, -i graffi e le spine incatenati sui fianchi troppo deboli e stanchiseminerei come pianta che cresce nel fango -nella polvere stesa tra i sassi protesa107
i miei anni strappati le mie paure celate affidando all'eco che sussurra leggero le note di un canto che profuma di viole.
108
Filastrocca del Cucù Un vecchio orologio a cucù dipinto di giallo e di blu stanco di suonar le sue ore decise di usar le parole. Attese che a scoccar fosse l'una e pronto disse: "Attenti, ecco un puma!" creando uno scompiglio assai stupito nella casa del tenente Scottadito. Quando poi scoccaron le due la volta di comparire fu di un bue ma la signora Franca attese invano di vederlo saltellare sul divano. Nell'istante in cui suonaron le tre il cucù annunciò l'arrivo di sei re che in testa ai loro splendidi cavalli portarono in salotto mille bagagli. Alle quattro fu la volta di una quaglia che fece le sue uova sulla tovaglia alle cinque invece lesto il cucù disse che a giocare era giunto proprio Ulisse. Alle sei il cucù predisse arzillo che c'era anche un grosso coccodrillo mentre un gregge di splendide caprette annunciò allo scoccare delle sette. Alle otto fu la volta di tappeto 109
misteriosamente comparso nel roseto mentre un piccolo aereo bimotore volando creò un gran terrore. Alle nove puntuale il cucù annunciò le famose tre civette sul comò alle dieci invece fu il momento di un grande e colorato mulino a vento. Alle undici il cucù parlò pian piano perché a comparir fu un grosso indiano che con arco e frecce a un vecchio quadro dei gran buchi procurò con far leggiadro. Infine alle dodici il cucù di parlare e predicare non ne poté più decise quindi con saggezza di tornare a suonare e cantare le sue ore con gran soddisfazione di tutti quanti che per la gioia ballaron assai contenti!
110
Un mattino andando (Forse) Forse un mattino andando per prati raccoglierò terra fredda e primule timide regalerò al vento il colore dei crochi mi cospargerò il capo di petali e foglie e sollevando lo sguardo verso un cielo diaspro inseguirò il volo delle silfidi bianche. Ma tra i denti terrò le mie parole di vetro che si frantumeranno come torri di sabbia dimenticate da tempo su spiagge deserte tra stanchi gabbiani ancorati al tramonto. (poesia ispirata da “Forse un mattino andando” di E. Montale)
111
Le parole non dette Le parole non dette sono rami spezzati nidi abbandonati sono scarpe slacciate. Si spengono stanche sono stinte dal sole come vecchi ombrelli Su marciapiedi scordati. Son bottoni caduti chiavi scordate matite spuntate sono strade smarrite.
112
Il boia Eccoti qui con la tua faccia coperta di fango con le tue mani sporche di colpe col tuo bagaglio pieno di morte. Eccoti qui con la tua bocca mai sazia di inganni col tuo vestito decorato dall'odio con la tua ombra macchiata di sangue. Ascolta nel silenzio le voci di quelli che c'erano di quelli che avevano un nome di quelli che non erano cose. Respira l'odore di quelli innocenti di quelli che avevano un corpo di quelli che non avevan le ali. Per volare lontani. Per ritornare a riempire il vuoto colmo di orrore.
113
Olocausto… variazioni sul tema 543297. "Avanti il prossimo!" ...Quello che fu. "Mamma, ma perché il babbo non torna? Aveva detto che sarebbe stato con noi... Dov'è? Perché non è qui con noi?" "SH... Figlio mio, 'sta zitto..." ...SHOA. ...Quello che fu. Fumo... L'odore nel vento... ...Stracci luridi a mucchi. Fumo... Il pianto nell'eco... ...Cataste di ossa. Fumo... I treni fantasma... ...Le fosse stracolme. Fumo... "Ah... Era ora!! Finalmente una doccia!" ...La cenere in terra. Fumo... Le case svuotate... ... I campi negati. 114
Cos'è che si può scrivere ancora Che non sia già stato scritto? Cos'è che si può dire ancora Che non sia già stato detto? Quali lacrime si possono ancora versare Che non siano già state versate? Quali numeri si possono ancora contare Che non siano già stati contati? …La vergogna dei figli i silenzi infiniti la Memoria di tutti per non dimenticare nessuno …perché non riaccada mai più.
115
I will miss you Raccolte che si furono le ombre funeste del tuo dolore m'investÏ il boato del tuo ruvido pianto. Un'onda di polvere calda cascata sotto la doccia copre i miei piedi coi tuoi amari ricordi. Te ne vai avvolta nell'eco dei tuoi errori. S'accendono una ad una sullo schermo della memoria variegate le scintille dei ricordi a dipingere un quadro sfocato che in silenzio appenderò sulle pareti del mio rimorso. I will miss you.
116
S-olitudine Solitudine. Se soltanto sapessi stare senza sentirti... Scarpe sporche stringhe slacciate suole sulla sabbia su sentieri smarriti. Sassi scagliati sulle spalle. Solchi, strappi... Sento sibilare sussurri, sospiri, sensi spaccati segni sfumati. Senza speranze sogni stracciati. Specchi sinistri stanze svuotate. Sono solo, spoglio. Solo sale
117
senza sangue... ...Senza senso.
118
Nella tua tela Resto impigliata nella tua argentea tela -succosa e zuccherinavittima e preda immobile attendo. Impaziente ti avvicini -mi avvolgi e mi stravolgi‌di me ti nutri di me ti sazi. Di te sono pasto per te sono questo‌ che ora hai e sempre avrai.
119
Sono solo con dolor Sono solo dormo poco cor sconvolto… …dolor non domo. Mordo ombroso -lo scontro trovocon orror sogno onor non provo. (poesia monovocalica in “o”; lipogramma in “a,e,i,u”)
120
Mora e vaniglia Mora e Vaniglia s’abbracciano lieti elfi del bosco al limitar della notte. La luna al suo posto nella culla del cielo racconta di luoghi che profuman di miele. Mora e Vaniglia si scambiano sguardi che suonan d'argento come cascate di nuvole. Mora e Vaniglia si stringono muti perchÊ al loro amore non servon parole.
121
Senza titolo Chi è che non ha mai pianto lacrime amare per amore che brucia come fuoco nel vento... Siamo petali incerti, fiori sbocciati su sentieri di ghiaccio dentro boschi incantati. Coloriamo l'inverno le sue grigie pareti che han sapore di sale come scogli del mare.
122
Tristezza Tremano le mie mani... Rimane di te soltanto sabbia. I piedi nudi, chino il capo Su questa misera terra vago. Ti cerco nel vuoto che hai lasciato E ritrovo me stessa: Zitta assaporo le lacrime che ora Zampillano, mandorle amare... Aspetto soltanto che ritorni l'estate.
123
Il palloncino rosso S'apron le dita cancello che si schiude, scivola il filo... ...Catena che si spezza. Trattengo il respiro ma è tardi ormai... Si avvicina il cielo, precipitano i miei sogni. E mentre scompare rosso il mio palloncino nel cielo calpesto i frantumi dei miei giorni con te.
124
Solo silenzio Ho steso sul filo dei ricordi tutte le mie stanche parole che ora rilucono opache, come vecchia pelle di rettile abbandonata distrattamente tra i rovi. Si son frantumati i miei sogni, tutti i miei desideri appesi a pareti di vetro offuscate dal tempo consunto, imbrattate da mani cosparse di vecchi e appiccicosi rimorsi. E soltanto silenzio mi resta che mi avvolge col suo pesante mantello mentre davanti ai miei occhi ora scorre lento come un vecchio film muto torbido il fiume dei miei giorni in te.
125
Parole per te Su strade d'inchiostro corrono le mie parole imbrattate di blu nastri di seta e organza delicato intrico che ingabbia i sensi e la ragione. Scivolano come perle tra le dita solcando placide pagine sono barche riverse nel mare dirette a un porto sicuro
da mano che freme d’amore.
126
21 Marzo Di verbena e ginestra il capo cingo sopra un letto di muschio libero i passi tra le dita trattengo petali e fiori scivolati col vento e respiro l'incanto che cancella il mio pianto.
127
La cicoria Come vorrei trovare le parole per descrivere l’incanto della cicoria in fiore Gocce di cielo cresciute tra le viti e gli ulivi.
128
Storia di “uan”ito C’era una volta Uanito, piccolo calzino sparito. Lavato in lavatrice col suo compare al momento della stesura esso scompare e la massaia disperata lo cerca invano accasciandosi sconsolata sul divano. Chissà che fine fece quel calzino, di certo infelice ne fu il destino, e a memoria del suo ricordo mi unisco al dolore della massaia e mi intristisco.
129
Alba Alba. Notte che si scioglie Ăˆ ghiaccio sui vetri di una primavera che avanza. Ansia. Nodo che strozza le ore dei giorni di un tempo stagnante. Noia. Corda che incide lividi opachi sulla fragile pelle. Sono un aliante con le ali di carta.
130
Sta mai ferma la notte? Sta mai ferma la notte per modo di dire con questo caldo si fa fatica a dormire le ore si allungano come elastici sparsi e di sogni sereni è un’impresa il da farsi. Se ci fosse un rimedio a quest’afa imperante è senza dubbio che io lo adotterei all’istante ma la notte imperterrita non scorre davvero e per me queste ore sono un tormento sincero!
131
Il gufetto buffo Filastrocca un poco sciocca di un gufetto molto buffo che dormir lui voleva nonostante fosse sera. Tutti i gufi di notte stanno nella tana pronti al balzo su topini e roditori per un gran concerto di sapori! Ma il gufetto assai buffo di mangiar non ha poi voglia quindi molto si trastulla su due rami con qualche foglia.
132
Panta Rei Scivolano sui sassi strisce di sangue salmastro sono sacco che si svuota su una soffitta polverosa. Dimenticato. Pellicola di un film mai concluso scorrono fotogrammi nebbiosi sono istantanea di una vita in continuo flash back. Sconclusionata. Si deformano le ore orologi senza lancette sono tempo che si altera dentro un’alba sempre nuova. Scolorita.
133
Scorrono i pensieri Penso ai sogni del passato abbandonati sul selciato come scarpe esauste di tanti passi stesi al suolo. Penso ai rami del mio albero sono radici ma non foglie quello che le nuvole oscurano. Penso all'acqua che tutto lava sono lacrime scese sul mio viso come pioggia asporta ghiaia la mia tristezza vorrei non appaia.
134
Bianche parole (scritta il 17 agosto 2012) Bianche parole si ricongiungono al passo dopo una notte stanca stese lenzuola di ricordi Se c’è qualcosa che stinge il respiro nudo nel petto son desideri che scemano come acquerelli affogati.
135
Indice In silenzio ................................................................... 1 Giorno ........................................................................ 2 Alba ............................................................................ 3 Silenzi ........................................................................ 4 Tracce ........................................................................ 5 Risveglio .................................................................... 6 Pensieri ...................................................................... 7 Brivido ....................................................................... 8 Utopie ........................................................................ 9 Crepuscolo ............................................................... 10 La Prugna ................................................................. 11 Ancora ......................................................................12 Senza Fine ................................................................13 Aspettando ...............................................................14 Nuvole Di Carta........................................................ 15 Lacrime .....................................................................16 Pagine ....................................................................... 17 Ti Aspetto Ancora ................................................... 18 E sei già qui… e già te ne vai ....................................19 D’autunno................................................................ 20 Ti aspetto da sempre................................................21 Notte Stellata........................................................... 22 Rewind..................................................................... 23 Meduse .................................................................... 25 Faro .......................................................................... 26 Luna ......................................................................... 28 136
Cucciolo d’uomo ..................................................... 29 Ed è già sera ............................................................ 30 Nonostante Piova Ancora........................................ 31 Aspettando l’alba .................................................... 32 Ormai Lontani ........................................................ 33 Lucciole ....................................................................35 Domenica ................................................................ 36 Immoto.....................................................................37 F… Antasticando ..................................................... 38 Nel Buio................................................................... 39 Argo ......................................................................... 40 Solitudine ................................................................. 41 Seta e velluto ........................................................... 42 Il mio triste regalo .................................................. 43 Robin ....................................................................... 45 Naufragio ................................................................ 46 Gocce Di Sale ...........................................................47 La pioggia continua a cadere ................................. 48 Azzurra conchiglia .................................................. 49 Come......................................................................... 51 5 Febbraio ................................................................52 Inverno .....................................................................53 Ciò che resta ............................................................ 54 È ancora presto ........................................................55 Rovine ..................................................................... 56 Giorno che muta ...................................................... 57 Davanti al mare....................................................... 58 Ombre...................................................................... 59 137
Equilibrista.............................................................. 60 Scatole vuote ............................................................61 Capolinea................................................................. 62 Solo sale ................................................................... 63 Seta .......................................................................... 64 Filastrocca di Halloween ........................................ 65 Lento a svanire ........................................................ 66 D’inverno ................................................................. 67 Fiocchi e festoni ...................................................... 68 HAITI, 13 gennaio 2010 ......................................... 69 Risveglio .................................................................. 70 La mia vita in soffitta ............................................... 71 In bianco e nero ...................................................... 72 Pescatore ................................................................. 73 Oltre il dolore .......................................................... 74 D’aprile .................................................................... 75 Cercavo le parole ..................................................... 76 Selene........................................................................77 A capo chino ............................................................ 78 Meriggio estivo ........................................................ 79 Qui ........................................................................... 80 Tempus fugit ........................................................... 81 Panni ad asciugare .................................................. 82 Vite........................................................................... 83 Nel vigneto .............................................................. 84 Gocce ....................................................................... 85 Sul lago di Annone .................................................. 86 Dentro una casa ...................................................... 87 138
Tempo che muta ..................................................... 88 Sospesa .................................................................... 89 Dissonanze .............................................................. 90 Come vento .............................................................. 91 Solo polvere............................................................. 92 Incanto .................................................................... 93 Tornerò.................................................................... 94 Fiordalisi ................................................................. 95 Attesa....................................................................... 96 Illusioni ....................................................................97 Illusioni ................................................................... 98 In bianco e nero ...................................................... 99 Fotogrammi .......................................................... 100 Ricordi .................................................................... 101 Notte d’inverno ......................................................102 Flashback ...............................................................103 Con le ali (Se le avessimo…) ..................................104 Rondini...................................................................106 Se le tue mani......................................................... 107 Filastrocca del Cucù...............................................109 Un mattino andando (Forse) ................................. 111 Le parole non dette ................................................ 112 Il boia...................................................................... 113 Olocausto… variazioni sul tema 543297. ................................................................... 114 I will miss you ........................................................ 116 S-olitudine.............................................................. 117 Nella tua tela .......................................................... 119
139
Sono solo con dolor............................................... 120 Mora e vaniglia....................................................... 121 Senza titolo .............................................................122 Tristezza .................................................................123 Il palloncino rosso................................................. 124 Solo silenzio............................................................125 Parole per te .......................................................... 126 21 Marzo ................................................................. 127 La cicoria ............................................................... 128 Storia di “uan�ito .................................................. 129 Alba ........................................................................ 130 Sta mai ferma la notte? .......................................... 131 Il gufetto buffo .......................................................132 Panta Rei ................................................................133 Scorrono i pensieri .................................................134 Bianche parole .......................................................135
140
141
eBook edito dall’Ass. Culturale Rosso Venexiano Promozione e organizzazione: Manuela Verbasi Grafica e impaginazione: Anna De Vivo