run magazine n°000

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Foto realizzata da Sergio Baselice - Raduno Nazionale Parkour.it - Tor Bella Monaca


EDITORIALE

Cari lettori,

questo numero 0 nasce con molti sogni e speranze, con la voglia e l’entusiasmo di riuscire a creare uno spazio tutto italiano, che riesca ad essere veramente la voce di gruppo di tante voci che compongono l’italia ed unificare i differenti punti di vista che i vari gruppi sparsi per o stivale hanno in merito alle discipline che tratteremo. Parkour, Freerun e Art du Déplacement.

La strada è tracciata

- Fare un giornale digitale potrebbe anche non essere difficile: il materiale scritto, le foto, i video (si anche i video riusciamo a mostrarvi), un buon impaginatore, un po’ di fantasia e si è pronti per pubblicare un nuovo numero. Questo sarebbe vero se l’impegno, mensile o quotidiano, che si deve rispettare per avere una certa continuità di discorso viene visto in maniera quasi ludica. È ben diversa la situazione quando, attraverso una rivista come questa, si vuole costruire un discorso che numero dopo numero, sappia delineare una voce univoca della situazione italiana relativa agli sport che ci interessano, ed anche delle questioni ideologico-filosofiche che ci sono dietro. Cercando di dare sempre una visione globale, pur rispettando le differenze intrinseche delle diverse voci che collaboreranno di volta in volta alla redazione dei numeri che seguiranno. Ovviamente senza dimenticare di lanciare sguardi al resto del mondo. Proprio quando ci si mette all’opera su un discorso di tipo, proprio in quel momento la pagina bianca diventa un nuovo ostacolo da superare, che ci dà l’impressione di essere insormontabile, mentre si comprendono in tutta la loro vastità i motivi per i quali le parole, talvolta sono pietre. È nostro fermo intento fare in modo che questo progetto, cresca sempre di più, con la stessa forza e determinazione, di tutti quelli che si alzano per andare a correre ed allenarsi per migliorare sempre di più se stessi. Allo stesso modo noi continueremo a sudare, correre e progredire per creare contenuti di buona levatura e cercare di coinvolgere sempre più elementi in questa avventura. E chi vorrà seguirci in questa avventura non ha che da infilare le scarpe e tracciare con noi nuovi percorsi. - Shin -


SOMMARIO

Editoriale

Origins

Parkour.it un’esperienza tutta italiana

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- di Stefano Pulcini -

Stories

Go Girls - le ragazze e il Parkour - di Roberta Igliozzi BIKòRN! - Rabbia Creativa - di BIKòRN! TeaM -

Dossier

Il Parkour e le periferie urbane

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- di Gianpaolo Anastasi -

Others

Parkour Graphics - Parkour e Freerunnig in grafica, pubblicità e... - di Sergio Baselice -

Extra

Insegnare - istruzioni gioie e dolori senza troppe pretese - di Fabio (Flow) -

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Parkour.it

un’esperienza tutta italiana le tecniche e i movimenti per praticarla.

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a quasi cinque anni ormai un gruppo di ragazzi romani appassionati della disciplina si impegna a promuovere questo sport, questa filosofia.

Il successo più grande di questo sito è stato quello di creare dal nulla gruppi di ragazzi che condividevano la stessa passione nella stessa città senza saperlo.

Importanti crew come Milano e Napoli per Con la creazione del portale www.parkour.it esempio si sono formate grazie al (Ottobre 2004) i ragazzi della PK forum del portale nazionale. COLOSSEUM entrano in contatto potremmo far con altre crew sparse in tutta coincidere la nascita Ad oggi sono oltre 8000 gli iscritti al Italia. Bolzano, Prato, Cremona, sito per un totale di circa 1 MILIONE del parkour in Italia Ferrara e Roma instaurando così contatti all’anno. con quella del sito un rapporto collaborativo sempre www.parkour.it Parkour.it non è nient’altro che più stretto e creando una vera un’agorà, un posto dove i traceur e propria comunità italiana di praticanti. La volontà di Parkour.it è stata fin dall’inizio quella di far conoscere questa nuova disciplina, nel modo più corretto possibile, a tutti coloro che cercano un’alternativa alla noia dell’immobilità fisica e mentale: per farlo si è creata una sezione in cui viene spiegata l ’e s s e n z a d e l l a disciplina e tutte


livello nazionale: “Associazione Italiana Parkour.it”. Lo scopo di questa associazione no profit di promozione sociale è la tutela e il riconoscimento della figura del traceur come praticante del parkour e la promozione L’età dei tracciatori di percorsi italiani varia della cultura del Parkour in Italia attraverso dai 16 ai 29 anni, una forbice d’età l’organizzazione e la partecipazione molto ampia che caratterizza ad incontri, corsi di formazione, Visto il forte grandi differenze di allenamento seminari, stage, rassegne, e di visione globale del parkour. interesse, diverse improntate alla valorizzazione Le caratteristiche che accomunano crew italiane hanno delle metodologie di preparazione deciso di creare tutti i traceur italiani sono però il e cura dell’allenamento e rispetto del proprio corpo, il rispetto un’associazione dell’apprendimento delle tecniche sportiva per l’ambiente e soprattutto per le fondamentali del Parkour. persone che lo vivono. L’Associazione Italiana Parkour.it nasce Regola fondamentale per esempio è quella di formalmente a Roma il 05/04/2005. A breve non praticare davanti ai bambini per evitare sarà possibile associarsi online attraverso il fenomeni di emulazione. sito www.aipit.it. Visto il forte interesse creatosi attorno al L’associazione nella sua opera di promozione Parkour, diverse crew italiane hanno deciso del Parkour ha collaborato con diverse testate di creare un’associazione sportiva e culturale giornalistiche, quali Repubblica, Il Messaggero, che racchiuda tutte le singole esperienze Il Venerdì di Repubblica, Il corriere della Sera, locali per farne un punto di riferimento di nazionali ed internazionali si riuniscono per vivere e sognare uniti da una passione che certamente resterà per sempre un bellissimo ricordo della gioventù.

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Disney Magazine, Panorama e FlemingRoma, e attraverso numerosi reportage televisivi (SkySport, Studio Aperto, Lucignolo, Cronache Marziane, Tg2 Costume e Società, Rai Oltremoda). Attualmente l’Associazione sta realizzando un documentario filmato con l’intento di scrivere un Libro sul Parkour con DVD esplicativo, curato dallo staff tecnico – artistico dell’associazione. presidente associazione: Stefano Pulcini vicepresidente associazione: Luca Della Grotta segretario associazione: Giorgio Rossi Botticelli

I nostri valori

Il rispetto, la stima, la voglia di condividere emozioni aiutandosi l’un l’altro, sono soltanto alcuni aspetti di un universo pieno di simili punti fermi che ci guidano nel comprendere al meglio il reale significato della nostra disciplina.

Il parkour in Italia ha fin da subito preso una via emozionale, basata sui tipici valori del gruppo.

Il parkour è un linguaggio di comunicazione, è la capacità di sentirsi liberi, è riuscire a trasformare i blocchi mentali propri di

responsabile area tecnica: Gianpaolo Anastasi

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ogni persona in un ostacolo fisico; superare l’ostacolo fisico ci aiuta a superare le barriere mentali. La mappa dei nostri valori si snoda partendo da una parola fondamentale AGGREGAZIONE Questa parola racchiude tutti i seguenti valori, senso che noi diamo al parkour:

all’abbattimento di tutte quelle barriere che inibiscano le persone diversamente abili. Giuseppe Trieste, Presidente del Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche, con la sua figura, rappresenta per noi dell’associazione italiana parkour.it un modello di tenacia da prendere come esempio per affrontare in maniera positiva tutti gli ostacoli che la vita pone nel percorso di ognuno di noi.

amicizia - coraggio - talento sacrificio - goliardia - empatia FIABA & PARKOUR.IT L’associazione Italiana Parkour.it ha sottoscritto un protocollo d’intesa - rispetto - positività - cretività un’intesa per con FIABA il 23 giugno 2007 in forza - impegno - grinta - onestà abbattere ogni tipo occasione dell’annuale raduno - determinazione di barriera, sia fisica nazionale. ed è proprio a portare avanti che mentale L’intero movimento parkour, da questi valori che ci impegnamo noi rappresentato, è sostenitore in quotidianamente, anche con qualsiasi attività svolta degli ideali e dei valori diversi eventi o impegni. sostenuti da FIABA. Chi ci segue da un po’ di tempo, avrà Per maggiori informazioni: www.fiaba.org partecipato e vissuto diverse situazioni, come la raccolta di giocattoli fatta a tor bella Stefano Pulcini monaca, o il protocollo d’intesa con Fiaba. Il Protocollo d’intesa tra Fiaba - Parkour.it Le barriere sono intorno a noi ma sono anche dentro di noi e vincolano le nostre azioni e le nostre relazioni. l’Associazione Italiana Parkour.it condivide i valori propri di FIABA (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche); superare ogni tipo di barriera è la cosa che accomuna le nostre due associazioni, oltrepassare ogni tipo di ostacolo fisico e mentale. L’associazione Italiana Parkour.it è solidale 6


Foto realizzata da Emiliano Celli - Fabio “Flow” Saraceni - Tor Bella Monaca


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Gole ragazze Girls!!! e il parkour

o scoperto il Parkour guardando un po’ di video su internet circa tre anni fa. Era divertente ed interessante guardarli, però non avevo il coraggio, di iscrivermi in una palestra (non sapevo se c’erano dato che non mi ero neanche informata) o andare a praticarlo per strada come i ragazzi dei video.

amico non venga più, non ho perso la voglia di continuare ad allenarmi, anzi, se non faccio un po’ di parkour durante la settimana, ne sento proprio la mancanza, come fosse una droga.

Grazie a questo sport sono riuscita a superare un po’ di paure, ad avere maggiore fiducia in me stessa e non mi riferisco solo al superare gli ostacoli, a fare salti e vari vault, ma anche a come affrontare la vita, le persone e tutto quello che mi è intorno.

Ripetevo a me stessa che era uno sport troppo pericoloso e soprattutto solo per ragazzi, dato che nei video comparivano solo loro. ...grazie ad un mio

Essendo una ragazza molto insicura La mia timidezza, inoltre, non mi ha amico ho iniziato e timida, qualsiasi novità mi spaventa aiutato certo a superare queste paure. un corso di parkour ad esempio anche il semplice parlare È stato grazie ad un mio amico che con persone che non conosco mi l’anno scorso... ho cominciato un corso di Parkour mette un po’ di agitazione. Ho l’anno scorso: da sola non avrei sempre avuto paura di fare cose avuto il coraggio. È stato lui infatti nuove, sconosciute, per evitare di ad interessarsi e trovare una palestra grazie ad mettermi in gioco ma così facendo evitavo di internet. Eppure adesso, nonostante quel mio crescere. Nel parkour accade proprio questo:

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se rimango ferma davanti all’ostacolo, come posso mai pretendere di diventare brava se non provo neppure a superarlo? E anche se non lo supero mi sento ugualmente soddisfatta per aver almeno tentato perché comunque avrò imparato qualcosa e la volta seguente riuscirò a farlo meglio. Così ho trasferito questo ragionamento nella vita di tutti i giorni: se non affronto il problema, come posso pretendere di crescere o migliorare? E anche se sbaglierò avrò imparato sicuramente qualcosa.

penso che questo sia dovuto al fatto che riuscivo veramente a sfogare tutto quell’odio, quella tristezza che avevo dentro e mi sentivo decisamente meglio dopo aver scaricato le tensioni (quindi direi che il paragone con la droga è sempre più calzante, ma decisamente più salutare e con minori risvolti negativi).

Ormai sono otto mesi che faccio quest’attività e quando mi è possibile, mi vedo con gli amici anche fuori dalla palestra. Ci andiamo ad allenare spesso a Tor Bella Monaca, quartiere Anche il fatto che sono poche le ragazze che di Roma famoso purtroppo per essere uno fra praticano questo sport mi ha reso più sicura i più degradati, ma dove sono stati fatti diversi di me stessa e quando mi trovo ad raduni di parkour e quindi gli abitanti affrontare anche semplici problemi di questo quartiere si sono anche Anche se rimane uno quotidiani e mi sale la paura di non abituati a vederci. riuscire a risolverli allora mi ripeto: sport prettamente È bello vedere come uno stesso ostacolo maschile, ma “Cavolo, fai parkour e ti spaventa venga superato diversamente da noi questo?”, e molto spesso questo tipo non c’è alcuna traceur e traceuse, come riusciamo d’incoraggiamento auto indicato: discriminazione a sfruttare le diverse barriere FUNZIONA! verso le ragazze... architettoniche che si trovano in Proprio ultimamente ho affrontato città per creare un percorso (parkour un periodo un po’ negativo: classici appunto) tutto nostro. periodi un po’ storti che capitano a quasi Anche se rimane uno sport prettamente tutti. Devo dire che il Parkour è stato l’unico maschile, ma non c’è alcuna discriminazione mezzo che mi ha aiutato a stare meglio. E nei confronti di noi ragazze, anzi, è proprio il 9


contrario. Siamo incoraggiate a fare esercizi con loro, magari con difficoltà diverse, è vero, ma comunque ci ritroviamo tutti insieme per condividere la stessa passione. Sicuramente da quando faccio questa attività la mia muscolatura si è rafforzata, soprattutto le braccia e le spalle, quindi si è andato a definire un fisico non propriamente da ragazza. Però non è un problema che mi sono mai posta, anche perché faccio uno sport che adoro e che mi fa sentire bene, di tutto il resto non mi importa granché.

sport non toglie femminilità alle ragazze che lo praticano. Tant’è vero che una di loro mostra alle sue amiche le scarpe appena comprate e, in particolare, scarpe eleganti col tacco, accessorio caratteristico di una donna.

Sicuramente i pericoli non mancano, bisogna stare sempre attenti a quello che si fa, sempre concentrati. Forse è questo il problema maggiore per noi ragazze: siamo meno avventate dei ragazzi, pensiamo molto alle conseguenze che ci sono nel fare un salto o qualsiasi altra cosa. Sono più blocchi mentali che limitazioni fisiche, nella maggior parte Su youtube adesso si trovano dei casi. Almeno per me è così: so anche molti più video in cui ci sono benissimo che potrei fare molto di delle ragazze che fanno parkour, ...adesso si trovano più, eppure la mia mente mi blocca a testimonianza del fatto che non anche molti più spesso in quello che faccio; è come se è solo per ragazzi. In un video video in cui ci sono dentro di me ci fosse una vocina che particolarmente carino ci sono delle delle ragazze che dicesse: “Tanto non ce la fai!”. Spero amiche che si danno appuntamento fanno parkour... di riuscire presto ad azzittirla, come per vedersi e ognuna raggiunge sono riuscita a superare le mie tante il luogo di incontro applicando altre paure, e dimostrare più a me tecniche del parkour. Il video termina con la stessa che agli altri che io ce la posso fare. frase “le ragazze che amano le scarpe amano il parkour” proprio a sottolineare il fatto che lo Roberta Igliozzi

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Foto realizzata da Sergio Baselice - Fabrizio Pagodo - Allenamenti corso PK.it - Palestra Aristofane


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elle periferie più disagiate ci sono tanti opprimere l’Uomo. modi per esprimere la propria rabbia: in Questa era solo un’idea, un quartiere come Tor Bella Monaca puoi farti destinata a rimanere risucchiare dal degrado e distruggere tale senza te stesso e ciò che ti circonda, oppure l’aiuto dei ...un messaggio lottare per rendere migliore il luogo miei due insolito per il in cui vivi, anche semplicemente amici. marketing: “Non cambiando il tuo punto di vista. farti fottere” Andrea: Se è vero che “Dai diamanti non - “Don’t Get Frequentavo nasce niente, dal letame nascono Fucked”... la sua stessa i fiori”, a Tor Bella Monaca sta comitiva ed sbocciando il progetto BIKòRN! avendo idee simili, decisi (www.BIKORN.com), mix di rabbia e creatività di abbracciare la causa portato avanti da Stefano “Steely”, Andrea mettendo a disposizione le mie “Save” e Fabio “Flow”. capacità di grafico, rovinando Li abbiamo incontrati e ci siamo fatti spiegare così la mia vita...ahahhaah!!! il loro punto di vista: Flow: Praticavo parkour dal 2004, una Steely: Ho studiato marketing e col tempo mi disciplina che consiste nel muoversi in maniera sono avvicinato al pensiero “No Global”. Mi fluida ed acrobatica in ambiente urbano. Presto resi conto che le più grandi aziende del mondo mi resi conto che dietro il fascino di quelle adottano pratiche non rispettose dell’uomo e acrobazie si celavano forti valori positivi come del pianeta, esclusivamente tese al massimo Disciplina, Forza mentale e fisica, Rispetto profitto. Non volendo diventare servo del di sè, degli altri e dell’ambiente. Molte sistema decisi di creare un progetto alternativo, grandi aziende cominciavano ad usare questo che affermasse un messaggio insolito per il potente mezzo comunicativo in spot, videoclip marketing: “non farti fottere” (“Don’t Get e film: forse potevo comunicare anche io la Fucked”). Il nome “BIKòRN!” (ed il logo) mi rabbia e la frustrazione che provavo nel subire vennero in mente guardando B-movies italiani le solite stronzate in Tv e durante le elezioni. (tipo “L’Esorciccio”, nota parodia del film Quando seppi che Steely stava mettendo su “L’Esorcista”): il senso era usare un’immagine questo progetto non esitai ad unirmi a lui. legata alla scaramanzia per “esorcizzare” tutte S: A quel punto il team principale era fatto, le false credenze del giorno d’oggi imposte occorreva iniziare a lavorare da maghi, religiosi, politici con lo scopo di 12


sull’immagine del brand e definire le molteplici attività. Data la complessità dell’operazione, abbiamo creato 2 divisioni: BIKòRN! Street w(e)ar (abbigliamento street-sport di alta qualità legato al parkour) e BIKòRN! ProudAction (produzioni video atte a diffondere il messaggio “Don’t Get Fucked” in modo artistico). A: L’obiettivo era dare un’immagine sportiva-street tipica dei marchi skate & Co. arricchita dall’irriverente ironia delle borgate romane.

propria forza mentale e fisica, ovvero l’essenza del parkour. Momento clou del film è il salto da un tetto ad un altro che Flow compie per lasciarsi alle spalle gli inseguitori, simbolo del coraggio di essere liberi. A: Alcuni media si sono interessati a noi grazie al parkour ed al nostro primo corto, rendendoci una sorta di riferimento per chi volesse venire a TBM a fare qualche intervista o a dare un’occhiata al “temuto quartiere”, che da un po’ di anni sembra migliorare, anche se ai giornalisti fa sempre comodo avere un quartiere adibito alla cronaca nera.

Nel 2007 iniziammo a lavorare sulla prima collezione di t-shirts BIKòRN! Street w(e)ar, decidendo di esordire con grafiche basiche ma accattivanti. L’alta qualità dei nostri prodotti è assicurata dalla produzione Europea, altro che Made in China!

F: Qui a TBM, affiancandoci al progetto MOMU, stiamo attuando una riqualifica sociale ed ambientale: durante le lezioni di parkour, oltre a ripulire dai rifiuti le aree dove ci alleniamo, riusciamo a coinvolgere quei ragazzi “difficili” attratti dalla spettacolarità e poi affascinati dai valori più profondi della disciplina. F: Per forza devono essere di Ormai TBM è uno dei posti ...immagine qualità! I nostri capi sono testati preferiti dai praticanti di parkour, sportiva-street quotidianamente da me e dai che vengono da tutta Roma: con il ragazzi che alleno; col tempo mi tipica dei marchi portale web Parkour.it siamo riusciti vengono in mente accortezze che skate, ma con ad organizzare raduni a cui hanno rendono i prodotti più tecnici e l’irriverente ironia partecipato esponenti internazionali resistenti. delle borgate del calibro dei Parkour Generations romane... e degli Yamakasi (i fondatori della S: Nello stesso periodo BIKòRN! disciplina). ProudAction lanciava il suo primo cortometraggio “13B (of Life)”: apparentemente S: Inoltre nel 2009 abbiamo organizzato “Rocka una semplice parodia del famoso film di parkour – Street Sagra”: una 3 giorni di rap, “B13”, in realtà mostriamo come si possa sfuggire alle moderne oppressioni grazie alla writing e parkour nell’insolita location dei 13


Castelli Romani, con ospiti come Gente de Borgata, Broken Speakers e crew di writers come 23records, FS, TLM, mentre per il parkour sono venuti Yann degli Yamakasi (dalla Francia) e le crew Milan Monkeys e Rhizai, tra le più importanti in Italia. L’evento è piaciuto molto e nel 2010 replicheremo in formato extra!!!

uscita l’anteprima di “Discipline”, il prequel di “13B (of Life)” ed a breve concluderemo la trilogia con il terzo capitolo... chissà che non arrivi una bella scomunica!!! A: eh si, ci potremmo fare una bella campagna pubblicitaria!!!

F: Ma la cosa più importante a cui ci stiamo A: Quest’anno faremo un salto di qualità per dedicando ora è l’ingresso nei negozi street/ non rimanere “un altro marchietto del cazzo”: skate per l’autunno 2010, con la prima stiamo collaborando con Grab, Quadraro collezione di Felpe e Tute (bellissime!!). Basement ed altre realtà per organizzare eventi importanti e promuovere artisti emergenti (vedi Una cosa interessantissima che proponiamo l’iniziativa “Save Hip Hop”). Rap e writing sono è il Parkour Korner, un angolo BIKòRN! forme di espressione che fanno parte dedicato a questo sport. del nostro DNA quando veicolano ...Rap e writing Speriamo che i negozianti ne un messaggio profondo: chi ha un sono forme di comprendano le potenzialità microfono o uno spray in mano appoggiando il nostro marchio. ;-) espressione che ha un’arma potente e preziosa con fanno parte del cui esprimere il proprio pensiero.

nostro DNA...

S: Crediamo che arte e messaggio debbano andare di pari passo, a modo nostro vogliamo essere una cellula del movimento contestatore: più siamo (organizzati) e meno ci fotteranno in futuro!!! Da poco è

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- BIKòRN! TeaM -


Foto realizzata da Sergio Baselice - Domenico Patronaggio - “parco dei conigli� - Aprilia


Foto realizzata da Guendalina Rocca - Palestra EuroParadise - Pomezia


Ile parkour le periferie V

ivo in uno dei quartieri più popolosi di Roma, Tor Bella Monaca, conosciuto e temuto alla fine degli anni ottanta come il “Bronx”, il più grande agglomerato di case popolari mai realizzato a Roma. Io parlo di Roma, ma sappiamo tutti che le zone “grigie” delle periferie, sono le stesse in qualunque città del mondo.

urbane

Quartiere moderno, a misura d’uomo, senza barriere architettoniche con scuole e servizi parchi e piste ciclabili, questi erano i presupposti, quel che fu realizzato tutt’altra cosa...

Nel 1985 gran parte di una bellissima ...avevo 15 anni pineta, la tenuta Vaselli, venne rasa e vedere quello al suolo per dar spazio al progetto di “schifo” mi trasformazione della borgata di Tor generava una rabbia Bella Monaca in quartiere periferico che non avevo modo romano, si realizzano palazzine e torri di scaricare... per ospitare circa 20.000 famiglie disagiate e non.

Tonnellate di cemento ed asfalto nessun parco e pista ciclabile, pochi servizi e cosa scandalosa edifici che dovevano ospitare disabili con barriere architettoniche da frenare anche un traceur esperto.


All’epoca avevo 15 anni e vedere quello “schifo” mi generava una rabbia che non avevo modo di scaricare, cercavo di fuggire dal mio quartiere, frequentavo altre zone di Roma e spesso mi rifugiavo in centro, dove tutto sembrava più bello. Oggi tutto è cambiato, anzi forse sono cambiato solo io e non solo perché sono più grande ma perché ho conosciuto il Parkour.

Chan e le sue fughe acrobatiche. Tornato a Roma rispolverando dei rudimenti del percorso guerra studiato durante il mio servizio militare e le tecniche di movimento marziale incominciai a fare una sorta di jogging a ostacoli e girando per Tor Bella Monaca mi resi conto delle innumerevoli situazioni di ostacoli naturali che mi erano messe a disposizione. Il Parkour era

venuto a me come Grazie al supporto telematico di il detto di Confucio internet ben presto capii che quanto Cinque anni fa in un villaggio turistico, sulla montagna e stavo abbozzando con fatica era in in cui lavoravo, conobbi due ragazzi realtà una vera disciplina sportiva e Maometto... torinesi che mi raccontarono di uno sport in cui si correva in città e si superavano tutti gli ostacoli che s’incontravano.

Mi venivano in mente, da appassionato e maestro di Arti Marziali, il funambolico Jackie 18

cosa più bella una filosofia di vita.

Il Parkour era venuto a me come il detto di Confucio sulla montagna e Maometto e tutto era già cambiato. I miei occhi non vedevano più degrado e il grigio


del cemento, dell’asfalto non era più così triste e freddo. Guardandomi intorno, la prima cosa che pensai fu: “se lo avessi capito prima avrei vissuto quegli anni più in armonia e forse Oggi dopo cinque anni di fatiche, dolori e avrei potuto grandi soddisfazioni giro per Tor Bella aiutare amici che più sfortunati di ...in periferie come Monaca sereno e felice di vedere me sono stati risucchiati dal vortice della rabbia”, che in periferie come la mia, la rabbia ragazzi che da tutta Roma vengono porta troppo nel mio quartiere non più timorosi la mia porta inevitabilmente nella ma felici di condividere uno spazio spesso a percorrere droga e nella criminalità. strade di droga e e una pratica sportiva con umiltà e Il Parkour è la via per chi non si condivisione oltre il pregiudizio e criminalità... arrende mai e vive il mondo con la paura pronti a rialzarsi sempre e occhi attenti a tutte le sfumature comunque dopo ogni caduta. della vita che sa guardare oltre gli ostacoli fisici Buone tracciate a tutti! e mentali e può disegnare il suo percorso con i colori della fantasia e della speranza. Gianpaolo Anastasi

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Foto realizzata da Mari - Street Sagra 2009 - Rocca Priora


Parkour Graphic Parkour e Freerunning in Grafica, Pubblicità e... N

altri alteti del freerun hanno accompagnato egli ultimi tempi sempre più prodotti la cantante nel suo spettacolo stregando, a ed eventi, vengono sponsorizzati per mezzo di sensazionali esibizioni, dove velocità, dir poco, gli spettatori. Eppure sempre più spesso abbiamo esempi di pratica del parkour fluidità, potenza ed “antigravità” la fanno da in pubblicità, videoclip e film. Un esempio su padrone. Sembra che finalmente la pubblicità tutti la pubblicità del Powerade con Gennaro abbia trovato un’alternativa al sesso per vendere qualcosa, ed è anche un Gattuso che si esibisce in una “tracciata” di allenamento, esibendo vero e proprio, spettacolo allo stato ...la pubblicità puro. le grandiose abilità di Oleg Vorslav, ha trovato che fa da controfigura al calciatore Per non incappare nell’ira dei puristi, un’alternativa al della nazionale (gli addetti ai lavori, dirò che non è sempre parkour quello sesso per vendere, sanno che le capacità di Vorslav sono che si vede nelle pubblicità, spesso ed è spettacolo allo ben maggiori rispetto a quelle viste invece sono proprio le esibizioni stato puro... nello spot). acrobatiche ad alto tasso di adrenalina Altra pubblicità molto nota in del freerun che rendono l’esibizione questo periodo è quella delle Vigorsol Cult, più godibile. Come è stato ad esempio nel dove assistiamo ad un gruppo di ragazzi che tour di Madonna, dove Sebastien Foucan ed

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ci danno dimostrazione delle loro abilità. Questa pubblicità l’ho trovata particolarmente interessante, anche per la dimostrazione di aggregazione che è tipica di questa disciplina. Si vede chiaramente che tutti i componenti aiutano il ragazzo, diciamo “meno bravo”. E questo è ciò che accade realmente durante allenamenti e raduni, ci si aiuta e ci si scambiano dettagli tecnici per migliorare. Anche la nuova stazione televisiva Deejay Tv ha utilizzato uno spot incentrato sul parkour per cercare i suoi nuovi Vj, e l’esecutore di 22

questa rocambolesca fuga nelle vie di milano, è “l’inafferrabile” (no, non Lupin!) Meme dei Milan Monkeys. Belle, Foucan, gli Yamakasi, Ilabaca e molti altri partecipano ed hanno partecipato alla creazione di diversi films, spot e video musicali (Yamakasi - i samurai dei tempi moderni; Banlieue 13; Casinò Royale; I figli del Vento; Banlieue 13 Ultimatum; Jump di Madonna; Love don’t let me go di David Guetta; Midnight Madness dei Chemichal Brothers; lo spot delle Ariake K-Swiss;). Anche altri campi sono stati invasi dalla “moda”


del momento – moda per chi la guarda ma stile di migliorare tecniche e fluidità in una eterna di vita per chi lo pratica – stiamo parlando dei sfida contro se stessi (e perché no anche con videogame che molto spesso traggono a piene gli altri), e dall’altra ci porta a confrontarci con mani dalle movente di queste discipline, per un mondo di grafici, fotografi, video makers, rendere l’eroe di turno più agile nel superare illustratori ed art director che cercano di gli ostacoli. Parliamo di giochi come Mirror’s assimilare ed utilizzare queste pratiche per Edge, Assassin’s Creed, Free Running esprimere dei concetti che sono ed altri ancora. ...il mondo della FORZA – VELOCITA’ – FLUIDITA’ – pubblicità e Insomma è ormai ufficiale il mondo AFFIDABILITA’ – INNOVAZIONE – dell’entertainment della pubblicità e dell’entertainment CREATIVITA’ e molto, molto altro ha finalmente ha finalmente scoperto e sdoganato, ancora. parkour e freerun. Ovviamente sdoganato parkour e Un esempio di grande creatività, ci freerun... all’estero tutto ciò è arrivato molto viene dato dall’illustratrice Serene prima che da noi, immagino che Teh, che usa una lunga serie di disegni molti di quelli che praticano o hanno interesse per creare un corto intitolato “paper parkour” in queste attività abbiano visto il video intendiamoci non è una animazione classica, pubblicitario con protagonista David Belle per la ma una serie di disegni studiati ad hoc per BBC. Se l’avete perso potete vederlo per intero essere animati girando, piegando mostrando http://www.youtube.com/watch?v=C6a6YSRGzcA e nascondendo disegni precedenti legati ai Ma stiamo divagando, quello che voglio dirvi successivi, che scivolano via generando un è che queste discipline, parkour, freerun e percorso nato prima nella mente, (esattamente art du deplacement sono ormai, de facto, come nelle tracciate di parkour applicato). nell’immaginario collettivo, e ciò comporta una La post produzione fatta da Noel Lee rende il sempre maggiore ricerca da parte dei traceur tutto molto piacevole e scorrevole in un corto

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che vorremmo non finisse così presto.

per matti ma alla fine tutti ammirano chi ha il coraggio di “buttarsi”. Un esempio è quello Questo video a mio avviso potrebbe essere di Munari nella realizzazione di una lampada tranquillamente lo spot di presentazione di di forma spontanea: la lampada di maglia Serene Teh dove dire, la creatività e la grafica Falkland. Il materiale è un tubo di filanca. sono frutto di molto lavoro, coraggio e “Da molto tempo pensavo all’elasticità come sperimentazione, ed io ho tutto ciò che serve. componente formale di oggetti e un giorno Personalmente se avessi un’agenzia creativosono andato in una fabbrica di calze per vedere pubblicitaria l’assumerei. se mi potevano fare una lampada. – Creatività, forza di volontà, capacità ...quando dicono: Noi non facciamo lampade, signore. di rischiare e TRACCIARE sentieri mai questo lo so fare – Vedrete che le farete. E così fu.” (da battuti prima, penso sia questo che anch’io, vuol dire Fantasia) manca al mondo della grafica italiana Perché proprio come dice Bruno che lo sa rifare, oggi, c’è un gran bisogno di innovare altrimenti l’avrebbe Munari: “Quando qualcuno dice: e uscire dal seminato di chi è arrivato questo lo so fare anch’io, vuol dire prima, invece di seguire idee già già fatto prima... che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe sperimentate e collaudate. In quanto, già fatto prima.” senza sperimentazione non c’è innovazione. Per concludere ecco il trait d’union che Vi porto un esempio pratico, se volessimo potrebbe e dovrebbe esserci fra Parkour e realizzare l’insegna di un colorificio, qual è Grafica (intesa in senso ampliato tutto ciò la prima idea che vi viene in mente? Esatto che riguarda il design grafico, video, web...) una scritta colorata, ogni lettera di un colore contaminare la mente con nuove esperienze, diverso magari o con un arcobaleno colorato, senza avere insensate paure di errori o giudizi quelli più innovativi magari l’assocerebbero che frenano la creatività, ma con la gioia di ai colori dell’iride o ad una scomposizione sperimentarecreareinnovare, con la stessa prismatica della luce nello spettro dei colori. forza e gioia che ha un bambino provando ad Io invece la farei BIANCA su una colata di arrampicarsi ovunque e correndo a perdifiato. colore (anche un colore solo) che erompe da un tubo o un secchiello di colore rovesciato e Siate vivi, siate creativi. che inonda anche parte della strada. Tutto sta Sergio Baselice nel pensare in modo diverso, senza limitazioni ed osare. Magari le prime volte ci prenderanno

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e r a n g e s n Iistruzioni, gioie e dolori I

l mio nome è Fabio ma molti mi conoscono come “Flow”, pratico parkour ormai da molti anni e un po’ per caso, un po’ per il bisogno di diffondere quella che per me è diventata presto una passione, ho cominciato ad insegnarlo.

senza troppe pretese...

Nonostante esistano molti aspetti interessanti dell’Art Du Deplacement o Parkour, quello che preferisco è il ritorno alle origini, l’entrare Fabio “Flow” pratica direttamente a contatto parkour da anni con le caratteristiche e la passione per dell’Animale - Uomo. quello che fa lo ha Come i cuccioli di portato a volerlo tutte le specie, anche insegnare... i bambini giocano correndo, saltando ed arrampicandosi. Negli animali questo gioco è parte fondamentale della crescita psicomotoria. I giochi servono a prendere confidenza con il proprio corpo, con l’ambiente, ad affinare tecniche di attacco o fuga necessarie alla sopravvivenza. L’essere umano ha sviluppato una tecnologia che gli permette di avere uno stile di vita dove tutte le abilità che dovrebbe naturalmente evolvere non sono più necessarie. L’art Du Deplacement o Parkour è semplicemente lo specchio di come sarebbe l’uomo continuando a sviluppare le doti che naturalmente possiede. Ovviamente l’intelletto (lo Spirito dell’Uomo) consente la creazione di un metodo, che attraverso lo studio permette la trasmissione di tale disciplina alle generazione future. Come in ogni arte anche nel parkour lo studio è alla base di tutto. Qualsiasi artista, pittore o musicista che sia, anche se dotato di una particolare attitudine alla propria arte, non potrà mai raggiungere un buon livello senza una profonda conoscenza dello strumento che usa per esprimersi. 25


Nel caso del Traceur lo strumento è Per saper spiegare qualcosa è fondamentale rappresentato dal proprio corpo conoscerla a fondo, perché così sarà e la tela è l’ambiente nel quale si Un buon insegnante sempre possibile trovare la strada per muove. far arrivare allo stesso concetto menti deve guidare diverse. Non entrando nel dettaglio gli allievi verso Un buon insegnante deve guidare si possono comunque delineare i propri allievi lungo un percorso un percorso che dei passaggi fondamentali che un che necessariamente differisce per necessariamente praticante di parkour deve seguire: ognuno, quindi deve essere per prima differisce per cosa molto abile nel comunicare, - Conoscenza del proprio corpo. ognuno... adattando a differenti persone Quello che naturalmente dovrebbe differenti metodi comunicativi. avvenire durante la crescita purtroppo viene 26


ostacolato da uno stile di vita dove anche per salire al primo piano si prende l’ascensore. Il punto di partenza per un praticante di Parkour è riacquistare questa confidenza con il proprio corpo e con l’ambiente. Esercizi di equilibrio, precisione e coordinazione sono molto utili allo scopo. - Preparazione del corpo alla realizzazione dell’opera. A questo proposito ci sono due concetti di fondamentale importanza.

Ciò che naturalmente percepiamo come pericolo è fondamentale per la sopravvivenza, il problema è che questa naturale propensione per la salvaguardia della vita ci porta a sottostimare le nostre capacità, specialmente se l’allenamento fatto ci consente di portare più in là i nostri limiti. Per essere in grado di percepire le nostre reali capacità è necessario un durissimo allenamento non fisico, bensì mentale. Un esempio banale è il caso di una persona che soffre di vertigini: camminare anche a due metri di altezza può sembrare un’impresa insormontabile.

...il consiglio a chiunque abbia sentito una Il primo è l’allenamento volto ad aumentare le capacità fisiche, per vocina interiore è: La sfida mentale sta nel riuscire ad saltare più in alto, in lungo, correre PROVATE! più veloce ed essere più scattanti;

il secondo è preparare il corpo ad assorbire i traumi dovuti ad una pratica costante e duratura nel tempo, quindi rinforzare le articolazioni, rendere più resistenti ed allo stesso tempo elastici i muscoli. - Abbattimento barriere e schemi mentali.

eliminare i fattori condizionanti esterni, in questo caso l’altezza, e muoversi come se ci si trovasse a terra. Credo che questa sia la fase più difficile per un praticante, tuttavia può superarla agevolmente se seguito da un istruttore capace di trovare la chiave per liberare la mente da questi blocchi condizionanti.

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Questo breve articolo non ha ovviamente nessuna pretesa, è solamente la mia visione dell’insegnamento, il consiglio che in ogni caso do a chiunque abbia sentito una vocina interiore mentre guardava un praticante è: PROVATE! Vi garantisco che ne rimarrete affascinati. Praticare il parkour non equivale semplicemente a praticare uno sport, è abbracciare uno stile di vita che oggi potrebbe rivelarsi la sola alternativa a uno schema imposto dall’alto, creato per appesantirci e intrappolarci in corpi costretti in un’enorme gabbia. Buon allenamento a tutti Fabio “Flow” Saraceni

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tornerĂ molto presto, continuate a seguirci


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