Davide Russo portofolio

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Riding is my life Design is my creed.


Informazioni Nazionalità: Data di nascita:

Abilità:

Italia 03/01/’93

indirizzo:

Augusta (SR) C/da Campolato cap: 96011

cellulare:

+39 327 7112611

e-mail:

daviderusso-design@outlook.it

Lingue:

Italiano (Madre lingua) Inglese (Fluente)

Sketching a mano

Adobe Photoshop

Alias Automotive

Davide Russo Bike Designer

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Indice 9

SCT

8v3

RX-1000 29

Boost Bike TZ-R3

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SCT

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SCT

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concreta IL concetto di una moto che sia concreta è quello di un mezzo solido, affidabile, utile, comodo, e allo stesso tempo divertente, una due ruote che difficilmente vi farà rimpiangere l’automobile: non un’alternativa all’auto, bensì una prima scelta quando si decide con cosa uscire da casa. L’obiettivo principe, è trascendere il concetto della moto come giocattolo per i più grandi. Essa si trasforma, finalmente, in un mezzo di trasporto a 360°, pensato e progettato con cognizione perchè dia un’ esperienza completa di guida, in modo da soddisfare l’utenza più esigente che davvero vive la moto come mezzo da usare tutti i giorni, sia per spostarsi, che divertirsi sulle curve di montagna, che per fare lunghi viaggi senza dover accusare la fatica.

Per svolgere appieno tutti questi ambiziosi obiettivi, bisogna sviluppare una moto che inglobi più tipologie di moto in una sola, che abbia una posizione di guida che permetta l’agilità per l’uso cittadino, la stabilità per quello sportivo, e la comodità necessaria a viaggiare. Le componentistiche devono essere ben studiate per ottimizzare pesi e ingombri e capacità di carico. Deve avere l’attitudine alla Human Machine Interface, essere in grado di comunicare con il pilota in tempo reale, in modo semplice, intuitivo e sicuro. Un propulsore potente, pronto, reattivo, e modulabile e infine l’anima lo spirito e la passione che trasmette una Aprilia.

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SCT

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Dettagli La SportCityTouring è studiata appositamente per essere guidata da tutte le generazioni, grazie al motore 800cc da 35kw ottimo anche per i neopatentati. Ergonomicamente disegnata per essere sagomata al pilota offre una guida fluida con il giusto equilibrio tra confort e sportività. Gli spazi sono ottimizzati per la capacità di carico che la rendono versatile e comoda nell’uso quotidiano. Interattiva e intelligente, la strumentazione olografica è completa e chiara.

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RX-1000


Storia La suzuki RE5 era una moto con motore wankel, costruita dal 1974 al 1976. La Suzuki presentò la sua prima (ed unica) moto equipaggiata con un motore Wankel al Salone di Tokio del 1973. Il motore prodotto in germania aveva eccezionali caratteristiche di regolarità di funzionamento e potenza con la quasi totale assenza di vibrazioni. Ciò era possibile grazie all’assenza di masse in moto alterno. La linea della RE5, disegnata da Giugiaro, non fu rivoluzionaria quanto il suo propulsore. Il pannello degli strumenti e il fanalino posteriore erano contenuti in un contenitore cilindrico per riprendere il tema del “rotativo”, mentre il resto della moto riprendeva le linee della Suzuki GT750. In una versione successiva, prodotta per pochissimo tempo e denominata “B”, anche la strumentazione e il fanalino posteriore furono identici a quelli adottati sulla GT750, conferendo alla RE5 un aspetto ancora meno innovativo.

Il pubblico trovò interessante il progetto della RE5, ma non molti di ebbero il coraggio di acquistare il modello, in quanto la nuova tecnologia spaventava i clienti. Nonostante tutto la Suzuki investì enormi somme di denaro per il progetto e per la costruzione di intere catene di montaggio che producevano il nuovo tipo di motore. Il modello e la produzione e progettazione del motore rotativo furono abbandonate nel 1977.

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RX-1000


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RX-1000


RX 1000 nasce dalle caratteristiche principe del modello degli anni 70 disegnato da Giugiaro. dalla forma del rotore, al mastodontico radiatore. Il concetto è sfruttare le grandi potenzialità del motore wankel per creare una grossa e cattiva street fighter che trasmette “ignoranza” ogni volta che si apre il gas. La scelta di una ruota senza raggi è dovuta all’idea di montare una trasmissione a cinghia che segua il perimetro del cerchione posteriore, garantendo così lo scarico di tutta la coppia direttamente a terra, offrendo uno stile di guida del tutto nuovo.

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RX-1000


Wankel Il principio di funzionamento del Wankel è molto semplice: un pistone a tre lobi ruota eccentricamente intorno all’albero motore, generando con il suo movimento camere di lavoro, all’interno delle quali si compiono ciclicamente le quattro classiche fasi di aspirazione compressione - combustione - scarico. Il Wankel è molto più leggero e compatto dei normali propulsori a pistoni perché possiede solo due parti mobili; ha poi cicli di aspirazione e di scarico più vantaggiosi, dal momento che i fluidi hanno più tempo per entrare e uscire dalla camera di combustione e quindi ha minori perdite di carico.

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Boost Bike

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Boost Bike nasce dalla volontà di pensare un nuovo tipo di competizioni nel 2040, dove, quella che può somigliare a una supermotard è, invece, un mezzo da velocità estreme. Le competizioni sono pensate per svolgersi ad altezze a volte vertiginose con percorsi ricchi di sbalzi di quote e salti nel vuoto.

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oostBBike ike BBoost


Le Boost Bike sono dotate in un potentissimo e sofisticatissimo propulsore elettrico in rado di scaricare tutta a potenza immediatamente. Non sono pensati per garantire autonomia. Per tutto il percorso sono predisposti dei tappeti che conducono energia elettricca attraverso dei conduttori negli pneumatici che portano energia dal cerchione alla batteria. Questa iniezione di ellettricità carica repentinamente le batterie e scarica l’ulteriore potenza direttamente sulla trasmissione. CosÏ, a ogni passaggio su questi tappeti elettrici, le Boost Bike hanno una repentina accelerazione che permettono salti su rampe e curve ad altissima velocità .

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Boost Bike


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Boost Bike


TZ-R3


Sketches Ritorno all’essenza corsaiola di un grande mito: TZR. Nata dallo spirito corsaiolo delle 125 e 250, e diventata poi un cinquantino per quattordicenni, TZR viene riproposta non come un banale restyling, ma come un ritorno al concetto originale delle piccole pistaiole. Ricerca di uno stile familiare alle corse moto GP e alle sorelle magiori della Yamaha, in modo da rendere l’idea di sportività e competitività, cardini principe della filosofia Yamaha.

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TZ-R3


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TZ-R3


300cc al servizio del divertimento. TZ-R3 è pensata sia per l’uso stradale che in pista, complice, anche, un sistema di mappature che offre due modalità: la prima per l’uso regolare conforme alle regole stradale che limita l’erogazione della potenza dell’esuberante bicilindrico 4 tempi raffreddato a liquido sovralimentato, la seconda, invece, mappa la centralina perchè il motore sprigioni tutta la sua potenza in pista. Agile, veloce, intuitiva e incollata all’asfalto, è la giusta prima moto per chi sogna le sorelle grandi della casa del diapason.

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TZ-R3


TO BE CONTINUED...

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TZ-R3


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