“Sintesi Collettiva” PROGETTO HOME Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci Sabrina Morreale
Sintesi Collettiva Grafica e Frammentazione Ad ottanta anni dalla morte di Gramsci pare impossibile dare una sua immagine unitaria. Da un lato, egli e’ per natura una figura molteplice - il Gramsci giovane appena arrivato a Torino, il Gramsci politico, il Gramsci prigioniero e il Gramsci padre sono soltanto alcune delle sfaccettature che lo caratterizzano. Dall’altro, nel guardarsi indietro, il filtro obbligato e schizofrenico del pensiero contemporaneo rende difficile ricostruire una visione unitaria del suo percorso storico. La sua vita si puo’ definire frammentata, segnata da innumerevoli eventi, professioni, idee in continua evoluzione. L’opera traduce questi frammenti, graficizzando i luoghi, i momenti e le parole che Gramsci ci ha tramandato, raccogliendoli in una narrativa circolare – come ricomposti in una fluida interezza. Il progetto si presenta come una stratigrafia storica, ma anche urbana, dei luoghi che ha vissuto e visitato, esaltando sempre la contemporaneita’ della sua figura in questo mare di frammenti storici. E’ solo tramite questa multitudine che pero’ e’ possibile definire questo personaggio, rendendolo attuale e eterno. Foulard e Materializzazione Il supporto - insolito per un’ illustrazione - e’ il tessuto, la seta. Il rimando ai fazzoletti dei partigiani, seppur velato ed impreziosito nella materia prima, e’ evidente. Tuttavia, l’utilizzo del foulard ha principalmente una ragione compositiva : tramite la simmetria e la circolarita’ – proprieta’ naturali del disegno di sciarpe, scialle e affini – si stabilisce ordine, un’armonia grafica tra i diversi frammenti, rendendo unitaria una storia che senno’ rimarebbe spezzettata nelle sue molteplici parti. L’opera puo’ essere letta come una “sintesi collettiva”. Piegando il fazzoletto in modi differenti, si possono leggere diverse parti della stessa storia separatamente, ma in modo simultaneo, in maniera sintetica e puntuale. Osservando l’omogeneita’ apparente del disegno, improvvisamente si faranno incontri, scontri, repentini cambi di essere e di visioni in quella che puo’ essere considerate architettura, illustrazione e artigianato. Si potra’ cosi trovare, quell’unitarieta’, che all’inizio pareva impossibile. “ Sintesi Collettiva “ Collage digitale, stampato su seta, 900x900
2
3
15. 1.
36.
16. 13.
3. 14.
17.
11. 2.
35.
18.
12.
4.
19.
26.
20.
30. 34.
24.
21. 9.
32.
22.
5.
31.
25.
10. 7.
29.
28.
27.
33.
8. 23. 6.
1. A Giuliano scrivera’: come va il tuo cervellino? e chiedera’ al figlio Delio: ma il cervello senza mani a che avrebbe servito? 2. I 33 Quaderni del carcere vengono pubblicati 1948-51 3. “L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”. 11 febbraio 1917 4. La Mole Antonelliana, simbolo di Torino, la sua citta’ d’adozione. 5. Da “Odio gli indifferenti”. Gli operai della Fiat, uomini in carne ed ossa: togliamoci il cappello dinanzi alla loro umiliazione 6. Le lettere che scrive ai familiari, ai suoi bambini e al mondo esterno 7. I suoi occhiali 8. In una lettera a Delio, gli racconta se conosce le lucertole: “una specie di coccodrilli che rimangono sempre piccini” 9. Da “Odio gli indifferenti”. I doveri di un giudice, elogio di Ponzio Pilato 10. Assieme ad Angelo Tasca e Palmiro Togliatti fonda L’ordine Nuovo, nel 1919 11. Sandro Pertini 12. Amadeo Bordiga 13. Carlo Levi. Disegni dal carcere 1934 14. Il cappotto di Gramsci 15. Le case a ballatoio Torinesi, dove vivevano gli operai 16. In una lettera a Teresa Gramsci scrivera’: cio’ che ha nociuto alla sua formazione intellettuale e ha messo una camicia di forza alla sua fantasia. 17. Torino, Livorno, Mosca, Vienna, Lione e Roma e’ dove e’ atttivo come giornalista, politico e fondatore di partiti e quotidiani 18. Gramsci e’ sepolto al cimitero Acattolico di Roma, con Pasolini che lo guarda. Hinc sunt cinera Antonii Gramscii
19. Antonio Gramsci, detto “Nino” 20. Karl Marx e il “Capitale” pubblicato nel 1867 21. Nel 1922 e’ a Mosca per il IV Congresso dell’internazionale, dove conosce la sua futura moglie Giulia Schucht 22. Charlie Chaplin in “Tempi Moderni”, 5 febbraio 1936 23. Gruppo della sinistra extraparlamentare italiana attivo fra il 1967 e il 1973, ispirato da “Operai e Capitale” 24. Piero Gobetti 25. Il sistema descritto da Gramsci: “tutto e’ collegato e intessuto strettamente; se un elemento del tutto viene a mancare o fa difetto, l’intero si spappola.” 26. “Gli uomini sono pronti ad operare quando sono convinti che nulla e’ stato a loro nascosto, che nessuna illusione e’ stata volontariamente o involontariamente creata in loro. 27. Parco Michelotti, dove si riunivano 28. “Gramsci and Language” di Alessandro Carlucci 29. Giulia Schucht con Giuliano e Delio 30. Umberto Cosmo 31. Matteo Bartoli 32. Benedetto Croce 33. La Fiat 34. In una lettera a Teresa Gramsci, da San Vittore il 26 Marzo 1927, sperava di insegnare ai suoi figli di cantare: “Lassa sa figu, puzone”, canzone sarda, ma le zie si erano opposte energicamente. 35. Ales, Sardegna 36. Nasce a Mosca suo nipote, Antonio Gramsci, figlio di Giuliano
4
5