Frontiers - Africa Sub-Sahariana

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l ic a ngo

della r Le guide ai nuovi mercati emergenti k e n ya

Frontiers r e p u b b l ic a d e m o c r at ic a del congo

rua n da

b u ru n di

ta n z a n i a

africa sub–sahariana m a l aw i

ngol a

mibi a

kenya

u g a n da

comor e

m o z a m b ic o

za mbi a

zimba bw e

m a dag a s c a r

s e yc h e l l e s

poten nel set turist dell’av produ di gas

tanzania

b o t s wa n a

s wa z i l a n d

m au r

lesotho

s u da F r ic a

crescita del pil prevista ne 2014 +8,5% (una delle più al nell’africa sub-sahariana) mozambico

Angola / Ghana / Kenya / Mozambico / Senegal / Tanzania


un contesto istituzionale stabile fa da sfondo a opportunità nel settore minerario-estrattivo e nell’agribusiness ghana tunisi a

aumenta la richiesta di meccanica strumentale nell’industria minerario– estrattiva

m a rocco

algeria

libi a

sah ar a o c c i d e n ta l e

m au r i ta n i a mali

ca po v er de

n ig e r ciad

senegaL

senegal ga mbi a

bu r k ina Fa s o

g u i n e a b i s s au guinea sier r a leon e

benin c o s ta d ’avo r io

liber ia

n ig e r i a

togo

r epubbl centr aFr

gh a na

c a m e ru n

g u i n e a e quat o r i a l e s ao t o m e e p r i n c i p e

il settore petrolifero fa da traino allo sviluppo di infrastrutture e costruzioni

r e p u b b l ic a del congo

re dem d

ga bon

a ngol a

na mibi a

angoLa

su

Angol numero verde 800 269 264

www.sace.it


nuovi protagonisti della “Frontiera africana” egitto

eritrea

s u da n

gibuti

e t io pi a s u da n del su d

l ic a r ic a n a

som a li a

kenya

u g a n da

e p u b b l ic a m o c r at ic a del congo

numerose opportunità in un’economia tra le più diversificate e dinamiche della regione

k e n ya rua n da

s e yc h e l l e s

b u ru n di

ta n z a n i a

m a l aw i

comor e m o z a m b ic o

za mbi a

zimba bw e

m a dag a s c a r

potenzialità nel settore turistico in attesa dell’avvio della produzione di gas naturale tanzania

b o t s wa n a

s wa z i l a n d

m au r i t i u s

lesotho

u da F r ic a

crescita del pil prevista nel 2014 +8,5% (una delle più alte nell’africa sub-sahariana) mozambico

la / Ghana / Kenya / Mozambico / Senegal / Tanzania


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FRO NTI E R S AFR I C A SU B –SAHAR IANA

INDICE

Destinazione: nuovi mercati

5

L’Africa sub-sahariana: un continente in movimento

7

Ottimisti o scettici, da che parte stare?

42

Oltre gli emergenti africani: i nuovi protagonisti della “Frontiera africana”

43

I PAESI

Angola 46

Ghana 58

Kenya 70

Mozambico 82

Senegal 94

Tanzania 106

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I proventi petroliferi guideranno la domanda di beni di consumo e di investimento.

Secondo produttore di cacao al mondo, opportunità nel comparto agroalimentare.

ANGOLA

GHANA

Hub economico, finanziario e logistico in Africa Orientale. KENYA

Ambiziosi programmi di espansione dell’industria minerarioestrattiva.

Alluminio, carbone e gas naturale traino della crescita nei prossimi anni. MOZAMBICO

SENEGAL

L’economia sfrutta il potenziale turistico in attesa dell’avvio della produzione di gas naturale. TANZANIA

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Destinazione: nuovi mercati Frontier markets è il nome con cui si identificano, sui mercati internazionali dei capitali, Borse valori di Paesi emergenti caratterizzate da scarsa liquidità e da una ridotta capitalizzazione di mercato. In questa nuova pubblicazione dell’ufficio studi di SACE, utilizziamo lo stesso nome per definire una serie di Paesi che, pur presentando profili di rischio piuttosto elevati, offrono interessanti opportunità di investimento e di esportazione alle imprese italiane che intendano crescere all’estero in direzioni meno scontate: Paesi dalle dimensioni economiche e demografiche non eccessivamente ridotte, con mercati dei capitali in fase di sviluppo, ancora poco aperti all’export italiano e capaci, quindi, di offrire buoni margini di crescita se adeguatamente approcciati. La nuova collana di studi “Frontiers” nasce come vera e propria guida di viaggio per accompagnare le nostre imprese verso queste destinazioni. Il primo numero è dedicato all’Africa sub-sahariana: quintessenza del concetto di mercato di frontiera, è un’area geografica in forte crescita economica, con grandi potenzialità e allo stesso tempo fragilità ancora consistenti a livello politico, economico, operativo. La prima parte dello studio fornisce un quadro sintetico degli elementi di forza del continente: la ricchezza mineraria, certamente, ma anche la crescente stabilità politica, l’emergere della classe media, l’utilizzo originale delle nuove tecnologie Ict. Questo senza dimenticare le difficoltà che restano da affrontare per chi voglia concretamente operare in loco: il contesto operativo difficoltoso, la carenza di infrastrutture, il persistere di sacche, più o meno diffuse, di tensioni socio-politiche. La seconda parte, contiene le schede dedicate ai sei Paesi identificati come “frontier markets”: Angola, Ghana, Kenya, Mozambico, Senegal e Tanzania. Economie molto diverse tra loro, ma accomunate dal fatto di rappresentare, secondo le nostre rilevazioni, potenziali obiettivi per quelle aziende coraggiose che vogliano partire, ben equipaggiate e magari in compagnia di SACE, nell’esplorazione della frontiera.

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SAC E F R O N T I E R S

+8% 350 49 export italiano nei prossimi quattro anni

— Disponibilità attuale e

— Miglioramenti socio-economici,

con l’emergere di una “classe

— Processi di diversificazione

media” a sostegno dei consumi

a maggiore valore aggiunto — Progressi in termini di stabilità politica e democratizzazione delle istituzioni — Dividendo demografico

Opportunità

potenziale di materie prime produttiva verso attività

Forze

Paesi differenti

milioni di consumatori

— Attivo coinvolgimento

privati — Accesso ai mercati dei capitali internazionali per finanziare progetti infrastrutturali — Aumento dell’interesse di esportatori e investitori internazionali

finanziario e tecnico da

— Ripresa della crescita

parte delle Istituzioni

e della domanda nei Paesi

Finanziarie Internazionali

avanzati

— Conflitti aperti e tensioni

— Andamento futuro della

politiche ancora presenti

domanda e dei prezzi delle

in alcuni Paesi

materie prime

— Capacità di formulare

— Ri-orientamento dell’appetito degli

e finanziarie sostenibili

investitori internazionali

nel lungo periodo — Governance e carenze nel quadro regolamentare — Criticità nel sistema delle infrastrutture, soprattutto

Minacce

Debolezze

politiche macroeconomiche

verso i mercati avanzati — Domande della popolazione in materia di sviluppo socio-economico disattese dalle istituzioni politiche

energetiche e dei trasporti

6

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

L’Africa sub-sahariana: un continente in movimento Da “hopeless” a “hopeful”: com’è cambiata la percezione riguardo l’Africa sub-sahariana

Agli inizi del nuovo secolo le previsioni sul futuro dell’Africa sub-sahariana erano caratterizzate da un diffuso scetticismo, legato agli scarsi miglioramenti che gran parte dei Paesi della regione riusciva a registrare e consolidare, sia in campo economico che politico. Il titolo “The Hopeless Continent”, che campeggiava sulle immagini di guerre e carestie nella copertina di un famoso settimanale economico internazionale1, ben descriveva la comune opinione di quel periodo e giustificava il limitato interesse degli operatori economici internazionali verso il continente africano. Nell’ultimo decennio la percezione nei confronti dell’Africa sub-sahariana è progressivamente cambiata in meglio. Tra le imprese e gli investitori si è andata via via diffondendo l’opinione che il continente africano sia ormai avviato lungo un sentiero di progresso economico e politico lineare. A riprova di questo, una dinamica di crescita diffusa e sostenuta ormai da diversi anni, in grado di superare l’impatto della crisi nei mercati avanzati in maniera abbastanza positiva, grazie anche all’attenuarsi di molte delle situazioni di conflitto

Paesi che hanno sperimentato la maggiore crescita del Pil Fonte: Fmi

0

5

10

15 %

Sierra Leone Liberia Costa d’Avorio Ghana Cina Ruanda Etiopia Mozambico Tanzania Gabon Burkina Faso Gambia Nigeria Rep. Dem. Congo Niger Zambia Kenya Rep. Congo Uganda Angola India Brasile Russia Crescita Pil 2013 Crescita Pil 2013 dei Bric

ancora presenti alla fine del secolo scorso. Il dibattito tra ottimisti e pessimisti sul destino del continente africano

Crescita media annua del Pil nel periodo 2000-2012

rimane aperto. Gli argomenti sostenuti dalle due parti rimangono validi e attuali: da un lato, si esaltano i punti di forza e i progressi del continente, evidenziando le opportunità di business che si aprono nel futuro prossimo di questi Paesi; dall’altro, si sottolineano le fragilità ancora presenti e le minacce che potrebbero bloccare il processo di sviluppo in atto. 1– “The Economist”, maggio 2000.

7

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SAC E F R O N T I E R S

Le ragioni del successo africano A partire dal 2000, la regione sub-sahariana ha

Tra i principali fattori, è possibile individuare alcuni

registrato una dinamica economica positiva, con

elementi, che abbiamo suddiviso in esogeni ed

tassi di crescita del Pil reale attorno al 5% medio

endogeni al continente africano.

annuo. Due aggettivi caratterizzano in particolare quello che alcuni descrivono come il “nuovo corso” economico africano: si tratta di una crescita prolungata – in quanto è in essere dagli inizi del 2000 – e diffusa, perché non ha interessato soltanto le economie basate sull’export di materie prime energetiche, ma quasi tutti i Paesi dell’area. Parallelamente, il continente ha registrato

ELEMENTI ESOGENI — Aumento dei prezzi delle commodity — Crescita degli investimenti diretti esteri in Africa — Cancellazione del debito e sostegno delle Ifi — Accesso ai mercati obbligazionari internazionali

importanti progressi nelle condizioni socioeconomiche della popolazione, misurabili sia in termini di aumento del Pil pro capite sia in termini di miglioramento degli indicatori di sviluppo umano. Le ragioni che possono spiegare questa dinamica positiva sono molteplici e tra loro concatenate.

ELEMENTI ENDOGENI — — — — —

Pacificazione e democratizzazione Urbanizzazione e classe media Dividendo demografico Commercio intraregionale Sviluppo tecnologie Ict

Tassi di crescita del Pil reale del continente africano, suddiviso per classi di Paesi Fonte: Fmi

2004-2009 2010 2011 2012 2013 2014

Africa sub-sahariana (totale) 6,4

5,4

5,3

5,1

5,4

5,7

2

di cui Produttori petroliferi

8,5 6,6 6,1 6,4 6,6 6,8

Paesi a medio reddito

5,0

4,0

4,7

3,3

3,6

4,0

Paesi a basso reddito

7,3

6,4

5,6

5,7

6,3

6,6

Paesi fragili

2,5 4,2 2,4 7,0 6,8 6,5 Crescita media annua del Pil reale (variazione %)

8

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

Le ragioni del successo africano: elementi esogeni AUMENTO DEI PREZZI DELLE COMMODITY

Paesi produttori di greggio nella regione sono:

Un consenso diffuso individua nel “super-ciclo

Guinea Equatoriale, Repubblica del Congo, Gabon,

delle commodity” il principale traino economico

Sudan del Sud, Ciad, Ghana, Camerun 4 . Attività di

della crescita del continente africano negli ultimi

esplorazione in vista di una futura estrazione ed

quindici anni. Dagli inizi del 2000, infatti, i prezzi

esportazione di greggio sono inoltre in corso in

internazionali delle principali materie prime,

altri Paesi, in particolare Uganda, Kenya ed Etiopia.

soprattutto energetiche e minerarie, hanno

Per quanto riguarda il gas naturale, l’Africa sub-

registrato forti incrementi.

sahariana si prevede possa migliorare il proprio

Il boom dei prezzi delle materie prime è da

ruolo nello scacchiere mondiale con le recenti

ricondurre principalmente alla forte domanda da

scoperte di cospicui giacimenti in Mozambico

parte dei Paesi emergenti – in particolare i Bric

e Tanzania, la cui capacità, secondo alcune

(Brasile, Russia, India e Cina) – legata ai processi

valutazioni5, potrebbe superare quella di Emirati

di industrializzazione e urbanizzazione in atto in

Arabi Uniti e Venezuela.

queste economie. Anche a causa dell’attuale crisi internazionale, i Paesi emergenti hanno rivestito un ruolo sempre più importante per l’Africa: il rallentamento della domanda di import da parte dei Paesi avanzati, registrato a partire dal 2008, è stato più che compensato dall’aumento della richiesta di materie prime proveniente dalle economie

Andamento dell’indice dei prezzi internazionali delle commodity Fonte: Thomson Reuters Datastream

emergenti, in particolare dall’Asia. La forte crescita dei prezzi delle commodity ha permesso a numerosi Paesi africani ricchi di materie prime, in particolare energetiche (oil & gas) e minerarie (minerali e metalli preziosi), di aumentare

(indice, 1990 = 100)

+256%

+101% +257%

notevolmente i volumi e il valore del loro export e di incrementare di conseguenza il gettito fiscale legato allo sviluppo di queste industrie. Nel 2012 l’Africa sub-sahariana ha rappresentato circa il 7% della produzione globale di petrolio, ed è stimata possedere il 5% circa delle riserve totali di questa risorsa3. Nigeria e Angola sono i primi player dell’area per produzione e per riserve stimate. Su volumi minori, ma comunque importanti, altri 2– Produttori petroliferi: Angola, Camerun, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Gabon, Nigeria, Sudan del Sud. Paesi a medio reddito: Botswana, Capo Verde, Ghana, Lesotho, Sudafrica, Swaziland, Zambia. Paesi a basso reddito: Benin, Burkina Faso, Etiopia, Gambia, Kenya, Madagascar, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Ruanda, Sierra Leone, Tanzania, Uganda. Paesi fragili: Burundi, Repubblica Centrafricana, Comore, Costa d’Avorio, Eritrea, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, São Tomé e Príncipe, Togo, Zimbabwe.

Metalli preziosi

Metalli industriali

Petrolio greggio

3– U.S. Energy Information Administration, Oil and Natural Gas in Sub-Saharan Africa, agosto 2013. 4– Anche altri Paesi africani producono greggio, seppure a livelli contenuti: Costa d’Avorio (38 mila b/g), Repubblica Democratica del Congo (20 mila b/g), Niger (20 mila b/g), Mauritania (6,6 mila b/g) e Sudafrica (3,9 mila b/g). Fonte: U.S. Energy Information Administration (Eia), dati 2012. 5– Africa Progress Panel, Africa Progress Report, 2013. L’Africa Progress Panel, presieduto da Kofi Annan, è composto da dieci illustri personalità provenienti dal settore pubblico e privato, impegnate a promuovere uno sviluppo equo e sostenibile per l’Africa.

9

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SAC E F R O N T I E R S

Mappa dei minerali in Africa sub-sahariana

Sono stati rinvenuti giacimenti di gas naturale anche nella zona occidentale della regione sub-sahariana, in particolare in Angola, Camerun, Guinea Equatoriale e

Fonte: The Economist

Gabon. L’Africa sub-sahariana produce una porzione significativa dell’output minerario mondiale6: 74% del platino, 62% del cobalto, 54% dei diamanti, 42% del cromo, 30% del manganese e 19% di oro e uranio. La Uranio

Ferro M AU R I TA N I A

produzione di questi minerali è concentrata in pochi Paesi e, per citarne solo alcuni, Sudafrica, Repubblica Democratica del Congo, Botswana, Burkina Faso e Namibia figurano tra i primi produttori mondiali di

Oro

GH ANA

rodio, platino, diamanti, rame, oro e altri minerali. Un grande potenziale non ancora sviluppato riguarda la produzione di iron ore, il minerale di ferro, la

R EPU BBLICA D E M O C R AT I C A DEL CONGO

seconda commodity più scambiata a livello mondiale

Diamanti

Rame

Bauxite

Fosfati

GUINEA

Cobalto

NIGER

SENEGAL

ZA MBIA MOZ A M BICO

B O T S WA N A

produttivo dell’acciaio. Dal momento che i costi di produzione in Paesi tradizionalmente esportatori, come Brasile e Australia, stanno crescendo, negli ultimi anni è aumentato, soprattutto in Guinea, Sierra Leone e Liberia, il flusso di investimenti esteri in

Alluminio

Platino

S U DA F R I C A

dopo il petrolio per il suo utilizzo nel processo

attività esplorative legate a tale minerale. CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN AFRICA L’attenzione degli investitori internazionali nei confronti del continente africano è cresciuta costantemente negli ultimi anni, con ricadute positive sulle economie dei Paesi interessati in termini di flussi di investimento. Gli Investimenti Diretti Esteri (Ide) verso l’Africa sub-sahariana sono stati pari a 42 miliardi di dollari nel 2013, in aumento del 10% rispetto al 2012 consolidando la tendenza positiva degli ultimi anni7. La buona performance del mercato africano come meta di destinazione degli Ide è in parte spiegata dal progressivo aumento degli investimenti provenienti dai mercati emergenti, che ha compensato il calo dei flussi dai mercati avanzati. Tra i maggiori investitori emergenti risultano esservi Malesia, Sudafrica, Cina e India, con uno stock di investimenti complessivi nel continente pari a 67 miliardi di dollari. 6– Africa Progress Panel, Africa Progress Report, 2013. 7– Unctad, World Investment Report, 2013.

10

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

RAPPORTI TRA CINA E AFRICA Le relazioni tra Cina e Africa

Le imprese di Stato cinesi potrebbero

I rapporti commerciali tra la Cina e il continente

infatti rivolgere l’attenzione verso l’Africa

africano iniziano a intensificarsi nel 2003, per

per investimenti produttivi, soprattutto

registrare una crescita esponenziale a partire

nell’industria pesante (es. acciaio e costruzioni),

dal 2006, in concomitanza con lo svolgimento

o nei settori labour intensive (es. settore

del Forum per la Cooperazione tra Cina e Africa,

tessile), sfruttando un mercato del lavoro con

tenutosi a Pechino. Da allora la Cina

manodopera a basso costo. Inoltre, l’Africa

è divenuta un punto di riferimento economico

può rappresentare per gli investitori cinesi

per il continente africano, sorpassando

un’opportunità di accesso agevolato al mercato

già nel 2009 gli Stati Uniti come principale

degli Stati Uniti, beneficiando dei vantaggi

partner commerciale. L’export africano

legati all’African Growth and Opportunity Act

verso la Cina proviene prevalentemente da

delle merci made in Africa.

Sudafrica, Angola e Repubblica Democratica del Congo, che rappresentano da soli il 79%

Non solo Cina

di tutte le esportazioni dal continente verso

Il 2009 non è soltanto l’anno in cui la Cina

il Paese asiatico. L’insieme dei Paesi africani

è divenuta primo partner commerciale per

importatori di prodotti cinesi è, al contrario,

l’Africa, ma anche l’anno in cui il continente

più eterogeneo. Le importazioni dalla Cina

asiatico ha sorpassato l’Unione Europea

sono composte sia da beni di consumo (tessili,

nei rapporti commerciali con l’Africa. L’Asia

abbigliamento, elettronica e telecomunicazioni),

rappresenta oggi il 34,8% del commercio

sia da beni capitali strumentali, nonché da

estero africano, contro il 24,8% dell’Unione

progetti infrastrutturali realizzati sempre più

Europea. L’interscambio commerciale tra

frequentemente da aziende cinesi.

l’Africa sub-sahariana e l’Asia è stato pari nel 2012 a circa 130 miliardi di dollari, pressoché

Effetti sull’industria locale africana

il doppio degli scambi registrati con gli Usa.

Secondo alcuni economisti , questo modello

Sebbene la Cina rappresenti oggi il centro

di commercio con la Cina (export di prodotti

delle relazioni tra Asia e Africa, altri

energetici e import di beni di consumo a

Paesi asiatici potranno in futuro divenire

basso costo) ha costituito in questi anni

protagonisti delle relazioni economiche

un ostacolo allo sviluppo di un’industria

e commerciali tra i due continenti. India e

manifatturiera locale africana, limitando i

Giappone sono, dopo la Cina, i principali

processi di diversificazione settoriale di queste

partner commerciali. Entrambi sono Paesi

economie e l’aumento dei livelli di occupazione.

oil importer e il Giappone, dopo la decisione

Tuttavia, l’attuale rallentamento della crescita

di ridurre la propria dipendenza energetica

cinese e la maggiore attenzione di Pechino ai

dall’energia nucleare, potrebbe rappresentare

consumi domestici potrebbero rappresentare

un mercato di sbocco interessante per i Paesi

un’opportunità per l’Africa.

africani esportatori di gas naturale.

8

8– Come l’ex governatore della Banca centrale nigeriana Lamido Sanusi che sul “Financial Times” ha affermato: “Africa must get real about Chinese ties”, marzo 2013.

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ŠGustave Deghilage

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SAC E F R O N T I E R S

Principali Paesi di destinazione degli Ide nell’Africa sub–sahariana

2011 2012 Valori espressi in milioni di dollari

Destinazione degli investimenti greenfield nell’Africa sub–sahariana

2.000

(R ep . Co ng o

Gh an a

Su da fr ic a

Mo za mb ic o

De m. )

Ni ge ri a

4.000

6.000

8.000

10.000

Fonte: Unctad

Parallelamente, è cresciuta l’attività di investimento estero degli stessi Paesi africani, i cui Ide in uscita sono passati da 5 miliardi di dollari del 2011 a circa 14 miliardi nel 2012; di questi, una componente

Fonte: Unctad (% degli Ide totali)

2011

industria primaria

2012

importante è destinata a investimenti intraregionali nell’Africa sub-sahariana, provenienti principalmente

27% 15%

da Sudafrica e Angola, con valori rispettivamente pari a 4 miliardi e 2,7 miliardi di dollari. Il settore di maggior interesse per gli investitori esteri nell’Africa sub-sahariana resta quello estrattivo. Tuttavia negli ultimi anni è aumentato l’interesse

servizi

34%

39%

anche in comparti produttivi diversi, legati in particolare alla crescente domanda per consumi privati. Gli investimenti esteri diretti al settore manifatturiero e a quello dei servizi sono cresciuti

37% manifattura

44%

regolarmente negli ultimi anni, passando dal 7% del totale degli investimenti nel 2008 al 23% nel 20129.

14

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

Dinamica del debito pubblico Fonte: Fmi

media 2004-2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Produttori petroliferi 29,3 21,8 20,5 20,1 20,9 22,8 23,8 Paesi a medio reddito

32,0

31,6

35,6

38,8

41,6

42,7

44,2

Paesi a basso reddito

48,0

33,3

35,6

35,7

34,9

36,3

37,2

Paesi fragili

113,6 91,0 64,1 68,0 46,6 45,5 44,4

Debito pubblico (% del Pil)

Paesi con programmi di assistenza finanziaria Fmi

Esempi di tale trend sono la crescita del settore automotive in Sudafrica (l’industria contribuisce al 6% del Pil e vi operano gruppi internazionali quali Bmw, Ford, Gm e Toyota tra le altre), dell’industria del pellame in Etiopia (attratti Ide in più di cinquanta

Fonte: Fmi

progetti nel settore tra il 2003 e il 2012, per un valore superiore a 100 milioni di dollari) e dell’abbigliamento in Lesotho (con oltre 40 mila lavoratori risulta essere

TUNISIA M A ROCCO

il maggiore settore di impiego nel Paese, godendo

ALGERIA

LIBIA EGITTO

di ampie agevolazioni fiscali destinate alle industrie

SAHAR A O C C I D E N TA L E

esportatrici).

M AU R I TA N I A MALI

NIGER CIAD

CANCELLAZIONE DEL DEBITO E SOSTEGNO DELLE IFI Al miglioramento delle condizioni macroeconomiche del continente africano hanno contribuito in misura rilevante le iniziative di cancellazione del debito

SENEGAL GA MBIA GUINEA B I S S AU

GUINEA

BENIN

SIER R A C O S TA TOGO LEONE D ’AVO R I O GH ANA LIBERIA

GIBUTI NIGER I A

ETIOPI A S U DA N R EPU BBLICA DEL SU D CENTR A FR ICA NA

CA M ERUN GUINEA E Q UAT O R I A L E S ÃO T O M É E P R Í N C I P E

SOM A LIA U G A N DA

R EPU BBLICA DEL CONGO

K E N YA R UA N DA

R EPU BBLICA D E M O C R AT I C A DEL CONGO

BU RU N DI

e il sostegno finanziario e tecnico da parte delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (Ifi). In particolare,

TA N Z A N I A M A L AW I A NGOL A

le iniziative internazionali di cancellazione del debito estero hanno alleggerito l’onere del servizio del

ERITREA

S U DA N

BUR K INA FA S O

ZA MBIA

ZIMBABW E NA MIBIA

COMOR E

MOZ A M BICO

M A DAG A S C A R

B O T S WA N A

debito di numerosi Paesi africani, liberando risorse per un incremento della spesa pubblica verso

LESOTHO S U DA F R I C A

progetti “produttivi” in campo infrastrutturale e 9– Unctad, World Investment Report, 2013; fDi Markets.

15

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SAC E F R O N T I E R S

L’INIZIATIVA HIPC DI CANCELLAZIONE DEL DEBITO Lanciata nel 1996 dal Fondo Monetario

hanno la facoltà di decidere formalmente

Internazionale (Fmi) e dalla Banca Mondiale

sull’ammissibilità del Paese all’iniziativa Hipc;

(Bm), l’iniziativa Heavily Indebted Poor Countries

in caso di decisione positiva, la comunità

(Hipc) si prefigge l’obiettivo di sanare la

internazionale si impegna a ridurre il debito

posizione debitoria dei Paesi a basso reddito,

del Paese su livelli giudicati sostenibili. Questa

laddove essa risulti su livelli insostenibili rispetto

prima fase dell’Iniziativa è nota come “decision

alle capacità di rimborso del Paese.

point”. Già a questo stadio il Paese può ricevere

Attraverso accordi di riduzione o di

una parziale cancellazione del debito (c.d.

cancellazione del debito estero, le istituzioni

“interim debt relief”).

multilaterali e i governi si sono impegnati a

Per ottenere la completa cancellazione del

migliorare la situazione finanziaria di queste

debito, il Paese deve in una seconda fase:

economie, consentendo di indirizzare le risorse,

1– mantenere una buona performance

altrimenti destinate al servizio del debito, verso

in relazione ai programmi di assistenza

programmi di sviluppo economico e sociale.

da parte di Fmi e Bm;

Per accedere all’iniziativa Hipc, un Paese deve

2– implementare in maniera soddisfacente

soddisfare i seguenti requisiti: 1– avere le caratteristiche per accedere ai

le riforme-chiave definite al momento d el decision point;

prestiti agevolati della Banca Mondiale

3– mettere in atto il Prsp per almeno

e del Fondo Monetario Internazionale10;

un anno.

2– avere una situazione debitoria

Una volta soddisfatti questi criteri, il Paese può

insostenibile11;

raggiungere il “completion point”, fase finale

3– aver adottato riforme collegate a

dell’iniziativa in cui viene concessa dai creditori

programmi di riequilibrio economico

la cancellazione del rimanente debito previsto

finanziario sostenuti dal Fondo Monetario

all’inizio dell’iter.

e dalla Banca Mondiale;

Dei 39 Paesi dichiarati ammissibili all’iniziativa

4– avere elaborato un Documento di

Hipc, 35 economie (di cui 29 dell’Africa sub-

Strategia di Riduzione della Povertà

sahariana) hanno già completato l’iniziativa e

(Prsp) attraverso un processo

raggiunto il completion point; un Paese, il Ciad,

partecipativo che coinvolga la società

è nella fase intermedia tra decision e completion

civile, i donatori e gli organismi

point; tre Paesi (Eritrea, Somalia e Sudan) sono

internazionali. In presenza di tali requisiti, Fmi e Bm

stati dichiarati ammissibili all’iniziativa Hipc ma non hanno ancora raggiunto il decision point.

10– L’accessibilità ai programmi di finanziamento agevolato della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale dipende principalmente dal livello del Pil pro capite di un Paese. Ogni anno è stabilita una soglia minima (per il 2014 pari a 1.025 dollari), al di sotto della quale un Paese è ritenuto ammissibile ai finanziamenti agevolati. 11– Secondo la Banca Mondiale, i livelli di debito di un Paese sono considerabili insostenibili se il rapporto tra debito estero ed esportazioni è superiore al 150%; oppure, nel caso di economie molto aperte dove un’analisi esclusiva degli indicatori esterni potrebbe non riflettere adeguatamente il peso fiscale del debito estero, se il rapporto tra debito ed entrate fiscali è superiore al 250%.

16

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

sociale. Di fondamentale importanza per il riequilibrio

rappresentato per gli investitori esteri una sorta

macroeconomico dei Paesi dell’area è stata l’“Iniziativa

di “garanzia internazionale” di buona gestione

Hipc” (Heavily Indebted Poor Countries), adottata nel

economica e finanziaria.

1996 al Vertice G7 di Lione, nel quadro delle azioni intraprese dalla comunità internazionale per rendere

ACCESSO AI MERCATI OBBLIGAZIONARI

sostenibile nel medio/lungo periodo il debito estero

INTERNAZIONALI

dei Paesi a basso reddito. Parallelamente, i programmi

Complici gli scarsi rendimenti ottenibili negli ultimi

pluriennali di assistenza finanziaria del Fondo

anni sul mercato dei capitali dei Paesi avanzati, alcuni

Monetario Internazionale (Fmi) hanno garantito ai

Paesi africani hanno approfittato dell’appetito dei

Paesi beneficiari il sostegno finanziario necessario

fondi di investimento per finanziarsi sui mercati

a superare temporanee crisi valutarie e di bilancia

internazionali a tassi di rendimento competitivi. Alcuni

dei pagamenti. L’assistenza tecnica da parte delle Ifi

Paesi – come Ghana, Zambia e Ruanda – sono stati in

nella formulazione di misure di politica economica,

grado (taluni per la prima volta in assoluto) di attirare

in particolare in materia fiscale e monetaria, ha

capitali internazionali con l’obiettivo di finanziare

Emissioni di Eurobond nell’area sub-sahariana

Valori espressi in miliardi di dollari

7,3

Fonte:Thomson Reuters Datastream

3,2

Default Lehman-Brothers

2007

2,2

2,2

2,2

2009

2010

2011

2012

2013

Ghana (2017) 750 milioni

Senegal (2014) 200 milioni

Senegal (2021) 500 milioni

Zambia (2022) 750 milioni

Ghana (2023) 1 miliardo

Gabon (2017) 1 miliardo

Sudafrica (2019) 2 miliardi

Costa d’Avorio (2032) 2,5 miliardi

Nigeria (2021) 500 milioni

Sudafrica (2024) 1,5 miliardi

Gabon (2024) 1,5 miliardi

Sudafrica (2022) 1 miliardo Congo (2029) 447 milioni

Paese (maturity) importo

2008

4,5

Sudafrica (2020) 2 miliardi

Namibia (2021) 500 milioni Sudafrica (2041) 750 milioni

Nigeria (2018) 500 milioni (2023) 500 milioni Mozambico (2020) 850 milioni Ruanda (2032) 400 milioni Sudafrica (2025) 2 miliardi Tanzania (2020) 600 milioni

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SAC E F R O N T I E R S

grandi opere infrastrutturali oppure rifinanziare il

Nonostante la rapida crescita dell’attività di emissione, lo

vecchio debito estero a costi più contenuti rispetto

stock di titoli di debito africano sui mercati internazionali

ai livelli “storici”.

rimane ancora limitato in termini nominali (il volume

Oltre ai “giganti” economici africani, come Sudafrica

dei titoli sovereign offerti sul mercato internazionale

e Nigeria, ben integrati nei processi finanziari

dai governi dell’area dal 2007 a oggi non raggiunge,

internazionali già dagli anni Novanta, altri Paesi della

nel complesso, i 24,8 miliardi di dollari, di cui circa 12,7

regione sub-sahariana hanno fatto il loro ingresso

riconducibili a Sudafrica e Nigeria), se comparato con

sul mercato internazionale dei capitali a partire

le altre economie emergenti dell’America Latina e

dal 2007, con le prime emissioni di titoli di debito

dell’Asia-Pacifico. Le principali fonti di finanziamento

pubblico sui mercati internazionali da parte di Ghana,

per i governi africani restano i finanziamenti agevolati

Gabon e Repubblica del Congo. Dopo una pausa

erogati dalle banche multilaterali e i prestiti governativi

di un anno nel 2008, pausa legata all’esplodere

bilaterali (che coprono, rispettivamente, il 40% e il 31%

della crisi sui mercati finanziari internazionali, nel

del totale delle fonti), piuttosto che le obbligazioni

2009 le emissioni sono riprese e si sono susseguite

(pari a circa il 17% del totale)15.

costantemente, sino al recente debutto da parte

Altri Paesi africani puntano ad approcciare i

del Mozambico, avvenuto il 9 settembre 2013.

mercati internazionali alla ricerca di finanziamenti:

L’emissione di bond sovrani denominati in dollari

nel 2014 si attende il debutto sul mercato

statunitensi è legata in particolare a tre motivazioni:

internazionale dei capitali di Kenya (il governo

i) il finanziamento del deficit pubblico (in particolare

ha in programma un Eurobond da 1,5 miliardi

in relazione all’incremento della spesa pubblica in

di dollari) e Uganda. Spesso la scelta di ricorrere

infrastrutture)12; ii) l’attività di benchmarking, volta

a emissioni internazionali è dettata dalla scarsa

ad agevolare l’accesso ai mercati internazionali per

profondità dei mercati dei capitali locali: ove questi

i grandi corporate del Paese13; iii) la gestione del

esistono, infatti, si tratta di mercati di modeste

debito pubblico, in termini di rifinanziamento e

dimensioni e scarsamente sviluppati, con tassi di

ristrutturazione del debito in essere14.

interesse più elevati rispetto a quelli ottenibili sul più liquido mercato internazionale dei capitali. Non bisogna tuttavia trascurare i rischi connessi

Confronto rendimenti Eurobond in dollari a gennaio 2013 e marzo 2014

all’indebitamento estero in valuta forte: indebitarsi in valuta estera significa assumersi un rischio di cambio che può minare la sostenibilità di lungo periodo di tale debito. Questo è particolarmente

Fonte:Thomson Reuters Datastream

vero per quelle economie caratterizzate da ridotte

Rendimento (%) 01/2013 03/2014

Ghana (2007)

4,5

8,2

Senegal (2011)

5,6

6,7

Namibia (2011)

3,8

4,7

Nigeria (2011)

3,8

5,8

Zambia (2012)

5,1

8,0

Italia (2003)

5,2

4,6

(anno di emissione del titolo)

riserve internazionali e vulnerabili a shock dei prezzi delle commodity.

12– È il caso di Ghana, Senegal e Zambia la cui emissione di bond era volta a finanziare alcuni progetti nei settori dell’energia, dei trasporti e delle infrastrutture. 13– In Nigeria e Sudafrica l’emissione di Eurobond ha consentito lo sviluppo di un mercato obbligazionario per entità governative sub-sovrane e società private. 14– Quattro Paesi (Seychelles nel 2006 e 2010; Gabon e Repubblica del Congo nel 2007; Costa d’Avorio nel 2010) hanno emesso Eurobond nell’ambito di processi di ristrutturazione del debito estero. 15– Banca Mondiale, World Economic Prospects, giugno 2013.

18

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

©Archivio SACE – Cristina Morelli

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SAC E F R O N T I E R S

Le ragioni del successo africano: elementi endogeni

secolo scorso sono diminuite le aree di conflitto tra Stati e le situazioni di guerra civile interna. In quel decennio numerosi Paesi vivevano una situazione di conflitto

PACIFICAZIONE E DEMOCRATIZZAZIONE

costante16; le aree di maggiore tensione sono oggi

Lo sviluppo economico africano ha trovato il giusto

circoscritte a un numero limitato di Paesi, in particolare

humus politico e operativo in un continente sempre più

Ciad, Repubblica Centrafricana, Mali, Sudan e Sudan

pacifico e democratico. Rispetto agli anni Novanta del

del Sud. Parimenti, sono diminuiti drasticamente i colpi

Ibrahim Index of African Governance17 2013 Fonte: Mo Ibrahim Foundation

Africa meridionale 59,2 Nordafrica 54,0 Africa occidentale 52,5 Africa orientale 47,9 Africa centrale 40,1

Africa meridionale 63,0 Africa occidentale 54,9 Nordafrica 50,0 Africa orientale 47,8 Africa centrale 39,7 SICUREZZA E STATO DI DIRITTO Media 52,7

GENER ALE Media 51,6

Africa meridionale 57,6 Africa occidentale 53,4 Africa orientale 43,4 Nordafrica 41,5 Africa centrale 35,0

Africa meridionale 57,6 Nordafrica 53,3 Africa occidentale 45,7 Africa orientale 44,1 Africa centrale 37,4

PARTECIPAZIONE E DIRITTI UMANI Media 48,4

OPPORTUNITÀ ECONOMICHE SOSTENIBILI Media 47,8

Nordafrica 70,4 Africa meridionale 63,1 Africa orientale 56,2 Africa occidentale 55,9 Africa centrale 48,3

SVILUPPO UMANO Media 58,3

16– In particolare Angola, Burundi, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, Liberia, Mozambico, Ruanda e Sierra Leone.

20

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

di Stato e la transizione al potere avviene sempre più diffusamente attraverso processi elettorali. Dal 1960 al 1989 si sono contate ventisei elezioni multipartitiche

Transizioni al potere Fonte: Ispi

in Africa, mentre tra il 1990 e il 2012 gli appuntamenti elettorali nel continente africano sono stati 168. Diverse variabili possono spiegare questi miglioramenti.

1960 1989

1990 2012

1960 1989

1990 2012

1960 1989

Paesi donatori e Istituzioni Finanziarie Internazionali hanno vincolato il loro intervento finanziario allo svolgimento di elezioni pacifiche e democratiche. Da

41

35

non trascurare l’elemento geopolitico internazionale: la fine della Guerra Fredda ha interrotto quella logica di aiuto incondizionato da parte di Washington

11

15

1990 2012

72

23

e Mosca che avevano sostenuto politicamente, economicamente e militarmente numerosi regimi africani, spesso non democratici, costringendo i leader politici a crearsi internamente il proprio sostegno politico. Il conseguente peso crescente di fasce della popolazione tradizionalmente più deboli, come gli abitanti nelle aree rurali e le donne, ha

Colpi di stato

agevolato processi decisionali inclusivi delle opinioni e

Transizioni pacifiche non elettorali

Elezioni multipartitiche

degli interessi della società civile. URBANIZZAZIONE E CLASSE MEDIA A partire dal 1990, il continente africano ha registrato, in media, un progressivo aumento della

Crescita della classe media in Africa Fonte: Silk Invest

ricchezza della popolazione: il Pil pro capite in Ppp nell’area sub-sahariana è passato da 1.221 dollari nel 1990 a 2.554 dollari nel 201318. Nel corso di questo

1980

194 264 35

ventennio, inoltre, la popolazione dell’area che

1985

243 291 35

vive al di sotto della soglia di povertà (con meno di

1990

272 340 43

1,25 dollari al giorno) è passata dal 56 al 48% della

1995

318 379 46

19

popolazione complessiva . Nello stesso periodo è

2000

322 456 63

migliorata la distribuzione del reddito nella maggior

2005

312 545 85

parte dei Paesi della regione: il coefficiente di Gini

2010

293 654 105

ha registrato una riduzione dal 43 al 39%, a indicare

2015*

267 775 129

una distribuzione del reddito più equa 20.

2020*

230 911 152

2025*

181 1.051

17– Elaborato dalla Mo Ibrahim Foundation, Ibrahim Index fornisce ogni anno una valutazione della governance dei Paesi dell’Africa continentale, attraverso l’utilizzo di informazioni quantitative e qualitative internazionali e locali. I dati sono classificati in quattro macrocategorie: sicurezza e stato di diritto; partecipazione e diritti umani; opportunità economiche sostenibili; sviluppo umano. 18– Fmi, World Economic Outlook, ottobre 2013. 19– Un, The Millennium Development Goals Report, 2013. 20– Banca Mondiale, World Development Indicators.

*Previsioni

185

milioni di persone

Al di sotto della soglia di povertà Tra soglia di povertà e 5.000 dollari procapite Sopra i 5.000 dollari procapite

21

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ŠTommaso Saccarola

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SAC E F R O N T I E R S

MILLENNIUM DEVELOPMENT GOALS Gli obiettivi del Millennio

nell’educazione primaria, mentre 38 Paesi su

Nel settembre 2000, con l’approvazione

50 hanno attivato politiche efficaci nella tutela

unanime della Dichiarazione del Millennio, 191

delle foreste.

capi di Stato e di governo hanno sottoscritto

Progressi, seppur più lenti, sono stati registrati

un patto globale per promuovere la crescita

in materia di sanità ed educazione. Con

socio-economica dei Paesi in via di sviluppo. In

riferimento all’obiettivo 6 si è registrato un

particolare sono stati individuati otto obiettivi

avvicinamento al target relativo alla contrazione

concreti (Millennium Development Goals, Mdg)

del virus dell’Hiv: la frequenza nell’insorgenza

che Paesi avanzati e Paesi in via di sviluppo si

di nuovi casi ha infatti registrato una riduzione,

sono impegnati congiuntamente a raggiungere

dal 5,9% del 2001 al 4,9% nel 2013, grazie

entro il 2015:

all’adozione da parte dei governi di specifiche

1– sradicare la povertà estrema e la fame;

politiche di prevenzione e a un migliore

2– rendere universale l’educazione primaria;

accesso alle terapie antiretrovirali; tuttavia tale

3– promuovere l’eguaglianza di genere e

miglioramento ha interessato solo alcuni Paesi

dell’area, e circa la metà degli Stati interessati

l’empowerment delle donne;

4– ridurre la mortalità infantile;

risulta ancora in ritardo nell’attuazione di misure

5– migliorare la salute materna;

di prevenzione. Con riferimento all’obiettivo 2 si

6– combattere l’Aids, la malaria e le altre

rileva un miglioramento nell’accesso universale

all’educazione primaria (il tasso di iscrizione alla

malattie endemiche;

7– assicurare la sostenibilità ambientale;

scuola primaria è migliorato in media dal 58%

8– sviluppare una partnership globale per

del 2000 al 77% nel 2013), sebbene più della

metà dei Paesi non sarà in grado di ottenere i

lo sviluppo.

Ciascun obiettivo è declinato attraverso

risultati previsti entro il 2015.

specifici parametri quantitativi (target)

Gli obiettivi 1, 4 e 5 sono invece ancora ben

utili al monitoraggio e all’individuazione

lontani dall’essere raggiunti. In dettaglio, sul

delle opportune politiche volte al suo

fronte della riduzione della povertà, mentre

raggiungimento.

il target del dimezzamento della fascia di popolazione che vive con meno di 1,25 dollari

Gli sviluppi nell’Africa sub-sahariana

al giorno è stato raggiunto nelle altre aree

Per quanto riguarda il continente africano, il

geografiche (Asia, America Latina, Medio

grado di raggiungimento degli obiettivi e dei

Oriente e Nordafrica), nell’Africa sub-sahariana è

target a essi associati risulta disomogeneo.

ancora molto ampia la proporzione di persone

L’Africa è riuscita a registrare progressi

in condizioni di estrema povertà: tale quota è

significativi, soprattutto con riferimento agli

passata dal 56,5% nel 1990 a circa il 48,5% nel

obiettivi 3 e 7. Per entrambi gli obiettivi, infatti, i

2013, rimanendo così distante dall’obiettivo.

relativi target sono stati raggiunti nella maggior

Anche gli obiettivi 4 e 5 sono lontani dall’essere

parte dei Paesi dell’area: nel primo caso, ad

raggiunti: la mortalità infantile e la cura della

esempio, 31 Paesi su 50 sono oggi in grado

salute materna restano ancora su livelli critici in

di garantire un accesso paritario alle donne

oltre la metà dei Paesi della regione.

24

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

Sebbene rimangano marcate differenze tra i Paesi dell’area, tali sviluppi positivi hanno permesso l’emergere di una “classe media” in grado di sostenere livelli di consumo sempre più elevati. La Banca Africana di Sviluppo 21 – che definisce come “classe media” la popolazione con un livello di spesa giornaliero compreso tra 2 e 20 dollari – sottolinea come questa fascia sia aumentata dall’11% nel 1990 al 15% nel 2000 all’attuale 34% della popolazione complessiva, ovvero 350 milioni di africani. Le previsioni della Banca indicano che nel 2030 la classe media africana raggiungerà una dimensione pari a circa un miliardo di individui, il 42% della popolazione complessiva nell’Africa sub-sahariana. La crescita della classe media avrà ricadute positive sui consumi privati, a beneficio della performance economica dei Paesi dell’area: si stima, infatti, che tra il 2012 e il 2020 i settori collegati ai beni di consumo in Africa sperimenteranno una crescita di 410 miliardi di dollari22. Tra i fattori che hanno contribuito allo sviluppo della classe media e, in generale, a un innalzamento della ricchezza pro capite, è da sottolineare il rapido processo di urbanizzazione: nel 1980 solamente il 28% della popolazione africana viveva nelle città, mentre oggi si è passati al 40% della popolazione (una proporzione comparabile a quella della Cina e superiore a quella dell’India). Lo spostamento dalle campagne alle città ha contribuito a una maggiore diversificazione della struttura produttiva, con il progressivo passaggio da un’economia di sussistenza basata sull’agricoltura allo sviluppo di comparti a più alto valore aggiunto (industria e servizi). Parallelamente, l’urbanizzazione ha portato con sé un generale miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione, in termini di un maggiore coinvolgimento nell’attività economica e nei processi decisionali da parte di segmenti della popolazione prima esclusi (ad esempio, donne e giovani) e di un miglioramento 21– Afdb, The making of the middle class in Africa, ottobre 2012. 22– Deutsche Bank, Sub-Saharan Africa: a bright spot in spite of key challenges, 2013.

©Archivio SACE – Maddalena Cavadini

25

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SAC E F R O N T I E R S

3,8

%

Crescita della popolazione urbana Fonte: Onu

2,0

%

Crescita media annua nel periodo 2012-2030

1,7

%

1,8

%

1,9

%

1,5

%

1,2

%

0,5

Crescita della popolazione in etĂ lavorativa

%

1,2

America settentrionale

Asia sud-orientale

%

0,5

%

Africa sub–sahariana

Nordafrica

Asia

Medio oriente

Mondo

America latina

America settentrionale

Europa

%

1,3

2,3

%

Fonte: McKinsey

%

26

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Africa

America Latina

Europa

Crescita media annua nel periodo 2010-2020

-0,3

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

nella fornitura e nell’accesso ai servizi di base (in

integrazione regionale in chiave commerciale

particolare, educazione e sanità).

e finanziaria, come nel caso della East African Community (Kenya, Tanzania, Uganda, Ruanda

DIVIDENDO DEMOGRAFICO

e Burundi), dove il commercio intraregionale

La popolazione del continente africano è la più

pesa ormai per più del 20% del totale dei flussi

giovane e quella che sta sperimentando la crescita

commerciali internazionali di queste economie.

più rapida a livello mondiale: il tasso medio di crescita

Nell’area sub-sahariana sono molteplici gli

demografica dell’ultimo decennio è stato pari al

accordi commerciali, noti anche come comunità

2,6%. Entro il 2050 il continente africano ospiterà

economiche regionali (Regional Economic

complessivamente oltre due miliardi

Communities – Recs), molte delle quali annoverano

di persone23. La composizione demografica del

membri presenti contemporaneamente in più

continente evidenzia le enormi opportunità (nonché

comunità. Lo scopo originario alla base della

le sfide) presenti e future per il sistema economico

creazione di queste comunità è la promozione dello

africano. La fascia della popolazione in età lavorativa,

sviluppo dei Paesi coinvolti attraverso la maggiore

ovvero compresa tra i 15 e i 54 anni, si sta espandendo

integrazione commerciale e politica. Attualmente

più rapidamente che in qualsiasi altra parte del mondo:

le principali Recs sono:

attualmente si stima che la popolazione compresa

Common Market for Eastern and Southern Africa

tra i 15 e i 54 anni nell’intero continente sia pari a 500

(Comesa): Angola, Burundi, Comore, Repubblica

milioni, un numero destinato a raggiungere 1,1 miliardi

Democratica del Congo, Gibuti, Egitto,

di individui entro il 2040 .

Eritrea, Etiopia, Kenya, Madagascar, Malawi,

In combinazione con la graduale riduzione del

Mauritius, Namibia, Ruanda, Seychelles,

tasso di fertilità, questo processo comporterà una

Sudan, Swaziland, Uganda, Tanzania,

progressiva riduzione del dependency ratio25 e,

Zambia, Zimbabwe;

quindi, un costante aumento potenziale del reddito

Economic Community of West Africa States

pro capite nel prossimo decennio, tenuto conto

(Ecowas): Benin, Burkina Faso, Capo Verde,

che attualmente circa il 40% della popolazione ha

Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea,

un’età inferiore ai 15 anni, mentre il 20% del totale

Guinea-Bissau, Liberia, Mali, Mauritania,

24

ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni .

Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo;

Se i governi africani saranno in grado di coinvolgere

Southern Africa Development Community (Sadc):

questi giovani nei processi economici nazionali

Angola, Botswana, Repubblica Democratica

e implementare corrette politiche in materia di

del Congo, Lesotho, Malawi, Mauritius,

educazione, tali sviluppi demografici potranno

Mozambico, Namibia, Seychelles, Sudafrica,

avere impatti positivi sulle economie africane,

Swaziland, Tanzania, Zambia, Zimbabwe;

sostenendone la diversificazione e l’emergere di

Economic Community of Central Africa States

processi produttivi a più alto valore aggiunto.

(Eccas): Angola, Burundi, Camerun, Repubblica

26

Centrafricana, Repubblica Democratica COMMERCIO INTRAREGIONALE

del Congo, Repubblica del Congo, Guinea

Nell’ultimo decennio si sono intensificate le

Equatoriale, Gabon, Ruanda, São Tomé e Príncipe;

relazioni economiche tra i Paesi dell’area

East African Community (Eac):

sub-sahariana, dando luogo a processi di

Burundi, Kenya, Ruanda, Tanzania, Uganda;

23– Afdb, One billion Opportunities for Africa. 24- Le Nazioni Unite prevedono che entro il 2040 la popolazione africana in età lavorativa sorpasserà quella cinese (United Nations World Population Prospects).

25– Il numero di individui lavorativamente inattivi (come bambini e anziani) economicamente a carico di ogni lavoratore. 26– McKinsey, Rise of the African consumer, 2012.

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ŠAlessandro Gandolfi – Parallelozero

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SAC E F R O N T I E R S

Interscambio commerciale intraregionale in Africa sub-sahariana

Southern African Customs Union (Sacu): Botswana, Lesotho, Namibia, Sudafrica, Swaziland. Il valore degli scambi commerciali intraregionali è più che triplicato nell’ultimo decennio, passando da circa 30 miliardi di dollari nel 2002 a 116 miliardi

Fonte: Unctad Valori espressi in miliardi di dollari

97

nel 201227. Sebbene le carenze infrastrutturali ostacolino il raggiungimento delle piene potenzialità del commercio intraregionale, tali accordi commerciali hanno avuto importanti impatti positivi sulle economie coinvolte, incentivando una maggiore apertura nelle politiche commerciali e una progressiva specializzazione nei settori a maggior vantaggio comparato. SVILUPPO TECNOLOGIE ICT Il settore della Information and Communication Technology (Ict) ha sperimentato una rapida crescita nell’ultimo decennio, grazie a politiche di liberalizzazione degli ex monopoli pubblici nel comparto delle telecomunicazioni e a un forte interesse degli investitori internazionali. Il settore Ict è stato tra i principali destinatari di finanziamenti privati e si stima che negli ultimi dieci anni l’80% dei flussi di investimenti privati nel settore infrastrutturale nell’Africa sub-sahariana sia stato

42

diretto al comparto delle telecomunicazioni28. I segmenti della telefonia mobile e Internet hanno contribuito positivamente alla crescita economica della regione: circa l’1% della crescita del Pil pro capite regionale nell’ultima decade è da ricondurre

26

allo sviluppo delle tecnologie legate alla telefonia cellulare29; la società di consulenza McKinsey stima che la tecnologia Internet abbia contribuito al Pil sub-sahariano per un valore pari a 18 miliardi di dollari nel solo 201230. Secondo la stessa società di consulenza, 720 milioni di africani possiedono oggi un telefono cellulare, 167 milioni hanno accesso a Internet e 52 milioni utilizzano social network.

media 1995-2000

media 2001-2006

media 2007-2012

L’espansione delle tecnologie Ict ha comportato diversi vantaggi economici e tecnologici, ovviando

27– Unctad, UnctadStat, dicembre 2013.

30

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

alle carenze strutturali del continente in materia di distribuzione delle reti di telefonia fissa e favorendo processi di integrazione economici delle aree rurali più isolate. Benefici tangibili si sono registrati in

Diffusione dei servizi di telefonia e internet Fonte: Banca Mondiale

particolare nei seguenti settori: servizi finanziari: grazie alle tecnologie di mobile banking, è aumentato l’accesso ai servizi bancari della popolazione, anche al di fuori dei centri urbani, dove solitamente sono concentrati gli istituti finanziari. Utenti internet

Grazie alle tecnologie digitali si stima che entro il 2025 più del 60% degli africani potrà avere accesso ai servizi bancari31; agricoltura: lo sviluppo di programmi di informazione e assistenza via cellulare e Internet32 nella gestione economica dei terreni agricoli e

Utenti telefonia fissa

degli allevamenti (dalla produzione alla vendita dei prodotti finali) ha impatti positivi in termini di maggiore produttività ed efficienza nel settore primario; retail: la possibilità di avere accesso a una maggiore varietà di beni, di qualità superiore e a prezzi più

Utenti telefonia mobile

contenuti aumenta l’interesse dei consumatori negli acquisti via web. Si calcola che entro il 2025 l’e-commerce rappresenterà circa il 10% delle vendite retail nelle maggiori economie africane33;

Europa e Asia Centrale

130 25 42

informatiche in grado di raggiungere anche le

America Latina

112

comunità lontane dai grandi centri urbani;

sanità: la diffusione di strumenti tecnologici di

Medio Oriente e Africa settentrionale

87 16 34

Asia Orientale e Pacifico

80 18 27

Africa sub-sahariana

55

istruzione: l’offerta formativa sia primaria sia specialistica è agevolata attraverso tecnologie

remote diagnostics consente una copertura più capillare del territorio e un abbattimento dei costi nel trattamento delle malattie croniche.

28– 29– Moody’s, Sovereign Monitor, giugno 2013. 30– 31– McKinsey, Lions go digital: The Internet’s transformative potential in Africa, novembre 2013. 32– Il Farmers Call Centre creato in Uganda fornisce agli agricoltori, da parte di esperti in quattro lingue, assistenza su temi come colture, cura del bestiame, meteo e quotazioni di mercato. La piattaforma iCow sviluppata in Kenya fornisce informazioni e video esplicativi ai piccoli allevatori e ha consentito un incremento della produzione di latte del 30% tra i suoi utilizzatori. Fonte: Technologies and practices for small agricultural producers (Teca), Fao. 33– McKinsey, Lions go digital: The Internet’s transformative potential in Africa, novembre 2013.

19

2

39

13

Numero di utilizzatori ogni 100 abitanti

31

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SAC E F R O N T I E R S

I timori di una rinascita solo apparente e di improvvisi e imprevedibili “passi indietro”

Concentrazione dell’export su una singola commodity Fonte: Ecobank

L’ECCESSIVA DIPENDENZA DALLE

Peso sul totale dell’export, %

MATERIE PRIME La visione eccessivamente ottimista sul destino

81

%

africano viene messa in discussione da chi crede

75

%

che l’Africa sia caratterizzata da troppe debolezze strutturali ancora irrisolte, sia dal punto di vista economico sia politico. Una delle principali fragilità viene identificata in una crescita economica trainata dal boom delle commodity, per sua natura instabile

63

perché dipendente da una domanda esogena

%

(ancora in larga misura proveniente dai Paesi avanzati) e storicamente volatile. Nelle economie basate sulla produzione ed esportazione di materie prime, la resource curse (“maledizione delle risorse”) danneggia i settori non direttamente collegati all’industria minerario-estrattiva, come il settore

38

primario (agricoltura, pesca) e quello manifatturiero.

%

Quest’ultimo risente dello scarso sviluppo di filiere industriali, necessarie per dare valore aggiunto alle produzioni ed esportazioni di materie prime. Inoltre, le produzioni minerarie capital-intensive spesso non comportano benefici tangibili per il mercato del lavoro domestico, ricorrendo solo in minima parte a

19

manodopera locale e per lavori meno qualificati.

%

16

%

CARENZE NEL SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE Il contesto di business climate nella maggior parte dei Paesi dell’Africa sub-sahariana è ancora difficoltoso. L’attività degli operatori economici nazionali e internazionali in questi Paesi risente

Sudafrica

Tanzania

Camerun

Zambia

Gabon

Nigeria

del sottosviluppo delle infrastrutture, nella duplice accezione di hard infrastructures – infrastrutture energetiche e dei trasporti – ma anche di soft infrastructures – sistema normativo e giudiziario,

32

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ŠAlessandro Gandolfi – Parallelozero

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SAC E F R O N T I E R S

LA “MALEDIZIONE DELLE RISORSE”

L’espressione “maledizione delle risorse”34

su altri settori produttivi. L’apprezzamento

viene normalmente utilizzata in relazione a

del tasso di cambio legato all’avanzo delle

quei Paesi che, pur dotati di ampie disponibilità

partite correnti implica infatti: i) una perdita

di risorse naturali (minerarie ed energetiche),

di competitività per i beni venduti sui

mostrano livelli di crescita economica e di qualità

mercati internazionali, che tradizionalmente

delle istituzioni peggiori (o comunque non

sono prodotti manufatti e, nei Paesi in via

significativamente migliori) rispetto a nazioni

di sviluppo, beni agricoli; ii) un aumento

prive di tali risorse.

dei prezzi dei beni locali non soggetti a

I fattori alla base di tale fenomeno sono

competizione internazionale (ad esempio

riconducibili alle caratteristiche peculiari del

il real estate). Nel medio/lungo termine vi

settore estrattivo:

possono essere impatti negativi sia in termini

– capacità di sviluppo autonomo: il settore

di crescita economica sia di distribuzione

estrattivo risulta in larga misura

del reddito nella popolazione; a essere

indipendente da altri processi economici.

danneggiati saranno i settori a maggiore tasso

Il livello di coinvolgimento della forza

di innovazione tecnologica (i.e. manifatturiero)

lavoro locale (spesso non specializzata)

e di intensità di lavoro (i.e. agricolo);

e l’effetto traino sullo sviluppo di altri settori

2– bassi investimenti in altri settori. La presenza

produttivi sono estremamente ridotti;

di un settore estrattivo che contribuisce in

– continuità nei flussi attesi di revenues: una

maniera determinante alla formazione del

volta effettuati, gli investimenti nel settore

Pil nazionale può disincentivare i governi

estrattivo consentono al governo locale

a condurre politiche di investimenti al di

di poter contare, con ragionevole certezza,

fuori del comparto minerario-estrattivo. In

su di un flusso di ricavi assicurato per un

particolare, la ridotta domanda nell’attività

elevato numero di anni.

estrattiva di forza lavoro specializzata implica

La maledizione delle risorse ha impatti rilevanti

la minore necessità di investire in istruzione e

sui Paesi interessati sia dal punto di vista

ricerca. Parimenti, le infrastrutture di trasporto

economico sia dal punto di vista socio-politico.

e comunicazione sono rilevanti solo nella misura in cui risultano strumentali al trasporto

Impatti di natura economica

delle risorse naturali dai punti di estrazione a

1– dutch disease. L’ingente afflusso di valuta

quelli di raccolta/vendita;

estera (derivante dalla vendita delle risorse estratte) può comportare effetti negativi

3– vulnerabilità a shock esogeni. La dipendenza da un numero limitato di risorse rende

34– J. Frankel, The Natural Resource Curse: A Survey, 1994.

34

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

un Paese soggetto alle fluttuazioni nella

di un apparato burocratico efficiente, sia per

domanda e nei prezzi di tali risorse, con

la riscossione di tributi sia per l’erogazione di

impatti negativi diretti, su valore dell’export e degli introiti pubblici, e indiretti, sull’afflusso

servizi; 2– corruzione. L’ampia disponibilità di risorse

di capitali esteri. Storicamente le commodity

finanziarie stimola la corruzione, soprattutto

energetiche e minerarie hanno mostrato

in presenza di strutture istituzionali fragili,

un’elevata volatilità, per quanto il “super

prive di robusti sistemi di controllo e di

ciclo” degli anni 2000 abbia visto fino a

meccanismi di separazione dei poteri. Le

oggi una dinamica di crescita costante dei

stesse modalità di estrazione delle risorse

prezzi. Dal lato dell’offerta fenomeni fisici,

naturali, basate su concessioni pluridecennali

come l’esaurimento dei giacimenti, oppure

rilasciate dalle autorità pubbliche, spingono

politici, come il blocco delle attività estrattive

le società nazionali e internazionali coinvolte

causato da scioperi o proteste, possono

a percorrere tutte le strade possibili per

avere ripercussioni negative immediate

l’aggiudicazione dei diritti di sfruttamento;

sull’economia del Paese.

3– forte capacità di controllo sulle opposizioni. L’accentramento nelle mani del partito

Impatti di natura socio-politica 1– Stato rentier. Il flusso di ricchezza proveniente

al potere dei profitti derivanti dal settore estrattivo può indurre l’esecutivo a utilizzare

dall’attività estrattiva consente allo Stato di

tale rendita sia per indebolire le forze di

non dover dipendere dalla tassazione dei

opposizione, se non addirittura “comprarle”,

cittadini per la copertura della spesa pubblica.

sia per operare uno stretto controllo della

L’assenza di una necessità impositiva può

popolazione attraverso la creazione di un

portare a due conseguenze negative: i) si indebolisce il rapporto diritti/doveri tra Stato

sistema militare-poliziesco ipertrofico; 4– distribuzione geografica della rendita.

e cittadini, con effetti negativi sul livello e

La presenza di aree di estrazione spesso

la qualità dei servizi pubblici; lo Stato non

localizzate in regioni lontane rispetto alle zone

è percepito dalla popolazione come un

di consumo (normalmente concentrate nelle

soggetto dal quale pretendere servizi efficienti

capitali) può inasprire tensioni tra le regioni

in cambio delle tasse versate ma piuttosto

periferiche e il centro politico-amministrativo,

come un erogatore di favori e sussidi, in

esacerbando fratture già esistenti di tipo

cambio del mantenimento dello status quo

etnico o religioso e aumentando i rischi di

politico; ii) non risulta necessaria la costruzione

instabilità politica o di conflitto armato.

35

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procedure burocratiche, trasparenza e correttezza nell’azione dei pubblici ufficiali35. Le carenze nelle reti infrastrutturali dei trasporti (porti, aeroporti, strade, ferrovie) e dell’energia (produzione e distribuzione) pesano sulla performance economica di gran parte dei Paesi africani e aggravano le difficoltà operative di chi sceglie di installare stabilimenti produttivi in questa regione. La Banca Africana di Sviluppo calcola che i costi di trasporto in Africa siano 136 volte più elevati che nelle altre regioni emergenti (basti considerare che solo il 22,7% delle strade risulta attualmente asfaltato) e che per migliorare i collegamenti sulle sole arterie principali occorrerebbero investimenti per 32 miliardi di dollari nei prossimi quindici anni36. A risentire particolarmente delle carenze nel sistema delle infrastrutture di trasporto è il commercio intraregionale che, nonostante il rapido sviluppo degli ultimi anni, rimane ancora lontano dal suo potenziale, rappresentando solo il 12% del totale dei flussi di import ed export della regione sub-sahariana, un trend inferiore rispetto a quanto registrato nelle altre aree emergenti e avanzate37. Con riferimento al comparto energetico, e in particolare al settore elettrico, nell’area sub-sahariana appena una persona su cinque ha un accesso regolare all’elettricità; la regione può inoltre contare su una capacità installata di 68 GW, pari alla capacità elettrica della sola Spagna. Della capacità elettrica installata, si calcola che più di un quarto risulti non sfruttabile a causa della presenza di impianti obsoleti e con insufficiente manutenzione. La scarsa affidabilità dei sistemi di produzione e distribuzione di energia ha impatti negativi sul funzionamento delle industrie: la Banca Africana di Sviluppo sottolinea che in più di trenta Stati africani si registrano giornalmente blackout e interruzioni dei servizi38, esponendo le società locali al danneggiamento dei macchinari coinvolti nel processo produttivo (si stimano perdite medie di

©Tommaso Saccarola

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35– 36– Banca Africana di Sviluppo, Border Posts, Checkpoints and Intra-African Trade: Challenges and Solutions, 2012.

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

fatturato comprese tra il 6 e il 16% annuo sulla base

adotta in maniera unilaterale e discriminatoria

della dimensione dell’impresa) e al sostenimento

contro le imprese estere. Sotto l’ombrello del

di ingenti costi per l’acquisto di generatori elettrici

nazionalismo delle risorse possono ricondursi

indipendenti. Nel complesso la Banca calcola che

i classici atti di esproprio e nazionalizzazione,

il costo economico legato ai deficit nel comparto

ma anche una pluralità di altri interventi che lo

energetico si aggiri ogni anno attorno al 2% del Pil

Stato può attuare nell’esercizio del suo potere

dell’area sub-sahariana.

sovrano, modificando i termini contrattuali precedentemente sottoscritti o le condizioni di

INCERTEZZA LEGISLATIVO-REGOLAMENTARE

operatività delle imprese straniere. Tra questi

E NAZIONALISMO DELLE RISORSE

interventi possono inserirsi, ad esempio: l’adozione

I sistemi legali dei Paesi africani sono nella maggior

di tassazioni specifiche sugli operatori esteri,

parte dei casi adeguatamente sviluppati, basandosi

restrizioni all’esportazione delle merci, l’obbligo

solitamente su modelli legislativi delle ex potenze

di stabilire una serie di attività di lavorazione delle

colonizzatrici. Tuttavia, la commistione con leggi

materie grezze in loco, un aggravio strumentale

locali e consuetudinarie e, soprattutto, la mancanza

degli adempimenti in materia ambientale.

di una concreta applicazione di tali norme da parte

Il rischio del verificarsi di fenomeni riconducibili al

dei tribunali rappresentano elementi di incertezza,

nazionalismo delle risorse è tra i principali fattori di

soprattutto laddove siano in gioco gli interessi

criticità percepiti dagli operatori internazionali attivi

di investitori esteri nei confronti di operatori o

nel continente africano: la società di consulenza

istituzioni locali. Il contesto operativo in numerosi

Ernst&Young colloca il nazionalismo delle risorse

Paesi è gravato da lente e inefficienti procedure

al primo posto tra i rischi connessi alle attività

burocratiche e da elevata corruzione nelle

estrattive nell’Africa sub-sahariana nel 201340.

istituzioni pubbliche. Solo otto Paesi dell’Africa sub-sahariana si classificano nelle prime 100

INSTABILITÀ POLITICA E APPUNTAMENTI

posizioni del Doing Business 2014 elaborato dalla

ELETTORALI

Banca Mondiale, il resto dei Paesi africani si colloca

Sebbene il continente sia in larga misura “pacificato”,

tra la posizione 121 e 189 (l’ultima)39. Allo stesso

solo negli ultimi due anni si sono registrati colpi di

tempo, secondo Transparency International, l’Africa

Stato in Mali e in Guinea-Bissau e restano focolai di

sub-sahariana resta l’area dove la percezione

tensione in particolare nella Repubblica Centrafricana,

della corruzione è più elevata, annoverando gran

oltre che nella Repubblica Democratica del Congo, in

parte dei Paesi dell’area agli ultimi posti del suo

Somalia e nei rapporti tra Sudan e Sudan del Sud.

Corruption Perceptions Index 2013.

Il continente africano è caratterizzato da un limitato

La scarsa trasparenza normativa e l’incertezza

ricambio politico: la frequenza delle elezioni,

nella corretta applicazione delle regole da parte

l’alternanza al governo e la dialettica tra opposizione

dei tribunali creano i presupposti per il cosiddetto

e maggioranza sono migliorate negli ultimi anni, ma

“nazionalismo delle risorse”, ovvero quell’insieme di

non in tutti i Paesi africani. La lunga permanenza al

provvedimenti che uno Stato ricco di materie prime

potere di alcuni leader (presidenti o primi ministri),

37– L’export intraregionale dei Paesi asiatici emergenti nel 2012 è stato pari a circa il 54% del totale delle esportazioni, mentre nell’area dell’America Latina esso è stato pari al 20% del totale. Con riferimento alle aree avanzate, invece, in Nord America il commercio intraregionale rappresenta circa il 40% del totale, mentre in Europa tale percentuale supera il 60%. Fonte: UnctadStat. 38– Banca Africana di Sviluppo, Understanding the Barriers To Regional Trade Integration In Africa, 2013.

39– L’indice Doing Business, elaborato annualmente dalla Banca Mondiale, definisce la qualità e l’applicabilità delle regolamentazioni e procedure che possono avere un impatto sull’attività economica svolta in 189 Paesi al mondo. 40– Ernst&Young, Business risks facing mining and metals, 2012-2013.

37

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SAC E F R O N T I E R S

Permanenza al potere dei leader politici nell’Africa sub-sahariana

come nel caso del Camerun (il presidente Biya è in

Fonte: “The Economist”

politica ancora presente nella regione sub-sahariana.

carica dal 1982) e della Guinea Equatoriale (dove il presidente è in carica da quasi 35 anni) è una conferma di una cristallizzazione della leadership La presenza di governanti al potere da lungo tempo aumenta i rischi di instabilità politica in occasione dei ricambi al vertice delle istituzioni. In alcuni casi,

41

i timori legati a un possibile vuoto di potere e a anni

una lotta per la successione sono particolarmente elevati: non è stato, ad esempio, ancora individuato

Paul Biya C A M E RU N

un possibile sostituto di Mugabe, presidente dello Zimbabwe da oltre 33 anni, e la scelta del prossimo leader potrebbe creare tensioni e avere un impatto sostanziale sulle linee politiche ed economiche

35

anni

di governo. Se l’assenza di ricambio al vertice rappresenta

Teodoro Obiang Nguema Mbasogo GUINEA E QUAT O R I A L E

un rischio latente per la stabilità di un Paese, è altresì vero che in alcuni casi è stato proprio l’appuntamento elettorale a scatenare l’instabilità: Kenya e Costa d’Avorio ne sono esempi recenti. Nel 2009, la notizia della riconferma elettorale del presidente uscente ha innescato in Kenya

35

anni

violenti scontri tra sostenitori del candidato dell’opposizione e quelli del candidato vincente,

José Eduardo dos Santos A NGOL A

destabilizzando la vita politica del Paese anche negli anni successivi. Nel 2011, il mancato riconoscimento della sconfitta da parte del presidente ivoriano Gbagbo ha alimentato violenze nell’intero Paese, provocando la morte di oltre

33

anni

Robert Mugabe ZIMBA BW E

tremila persone e risolvendosi solo a seguito di un intervento militare internazionale. Vi sono anche Paesi in cui la successione si svolge pacificamente, talvolta anche contro tutti i pronostici, come nel caso dell’Etiopia. Nell’agosto 2012, la morte di Meles Zenawi, da diciassette anni primo ministro

28

e figura centrale nella vita politica ed economica del anni

Yoweri Museveni U G A N DA

Paese, aveva provocato timori di instabilità e conflitto nel Paese; la nomina a primo ministro del vice di Zenawi, in linea con quanto stabilito nelle regole costituzionali, ha permesso un pacifico riassetto istituzionale, consentendo di mantenere un equilibrio

38

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

Prossimi appuntamenti elettorali nell’Africa sub-sahariana Fonte: Electoral Institute for Sustainable Democracy in Africa

Botswana

OTTOBRE 2014

OTTOBRE 2014

Costa d’Avorio

OTTOBRE 2015

Mozambico

OTTOBRE 2014

OTTOBRE 2014

Sudafrica

MAGGIO 2014

MAGGIO 2014

DICEMBRE 2016

Namibia

NOVEMBRE 2014

Gabon

OTTOBRE 2016

GENNAIO 2015

Nigeria

NOVEMBRE 2014

APRILE 2015

APRILE 2015

Tanzania

OTTOBRE 2015

OTTOBRE 2015

2015 Elezioni presidenziali

Elezioni parlamentari/ legislative

interno fino alle elezioni parlamentari del 2015.

osservazione anche la Nigeria, che dovrebbe indire

Nel prossimo biennio il calendario elettorale non

nel 2015 sia le elezioni per il parlamento sia quelle

prevede elezioni particolarmente critiche nell’Africa

per il presidente; l’attenzione è concentrata sulla

sub-sahariana. Nel 2014 sono previste elezioni

capacità del governo federale di rafforzare il controllo

presidenziali o parlamentari in Paesi istituzionalmente

sull’intero territorio, assicurando in particolare la

consolidati, come Botswana, Namibia e Tanzania,

pacificazione etnico-religiosa nel Nord-Est del Paese

o avviati già da diversi anni su un percorso di

e la sicurezza delle infrastrutture petrolifere.

rafforzamento delle istituzioni, come il Mozambico. Nel 2014 sono attese anche le consultazioni presidenziali e parlamentari in Sudafrica: la leadership del presidente Zuma e del partito Anc non sembra in discussione, ma l’appuntamento potrebbe alimentare ulteriori tensioni sociali, legate alle istanze salariali di differenti categorie di lavoratori. Maggiore cautela invece sembrano dettare le elezioni presidenziali del 2015 in Costa d’Avorio, a causa della recente crisi e della fragilità delle istituzioni locali. Sotto 39

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SAC E F R O N T I E R S

ŠAlessandro Gandolfi – Parallelozero

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SAC E F R O N T I E R S

Ottimisti o scettici, da che parte stare? A un’analisi superficiale, le diverse posizioni espresse sul destino africano, oscillanti tra quelle fortemente ottimistiche e quelle radicalmente pessimistiche, sembrano tra loro inconciliabili. In realtà, le due visioni sono entrambe veritiere e

10 CONTR ADDIZIONI NEL CONTINENTE AFRICANO

–1–

PE G GIOR E

73,9 anni

47,8 anni

C A P O V E R DE

–2–

SI E R R A L E ON E

46°

187°

SE YCH E L L E S

–3–

N IGE R

–4–

ERITR EA

–5–

C OMOR E

M IGL IOR E

Aspettativa di vita

Indice Hdi (ranking su 195 Paesi)

Abbonamenti cellulari (ogni 100 persone)

basate su osservazioni oggettive, ma sono incapaci

187,36

di catturare, da sole, una realtà più complessa.

G A BON

La visione negativa concentra un’eccessiva attenzione sul volano economico esercitato dallo sfruttamento delle materie prime, senza notare l’avvenuta adozione di riforme economiche e politiche interne ai Paesi africani. La visione ottimista punta a esaltare le tendenze positive di macrovariabili economiche e politiche, sottostimando le difficoltà sociali e operative ancora irrisolte e mascherando nei trend regionali quei singoli Paesi e quelle peculiari situazioni che risultano decisamente peggiori rispetto alle medie aggregate. Un “giusto mezzo” tra le due posizioni è l’interpretazione corretta di quanto sta accadendo in Africa. Dovendosi sbilanciare, è forse la visione ottimista quella che coglie meglio l’attualità africana, soprattutto in prospettiva. Questo è almeno ciò che noi pensiamo. Con una condizione: bisogna andare oltre la percezione di un’Africa

Donne in parlamento (% del totale) 56,3%

Paesi che a oggi la compongono.

3%

RUA N DA

Spesa sanitaria pro capite (dollari) 689 SU DA F R IC A

14

–6–

ERITR EA

Corruzione percepita (ranking su 177 Paesi) 30° posto BO T S WA NA

177° posto

–7–

S OM A L I A

–8–

R E P. DE M . C ONG O

–9–

A NG OL A

Aiuti internazionali (milioni di dollari) 21

5.522

SE YCH E L L E S

Indice di diversificazione produttiva 34,7 SU DA F R IC A

1,1

Logistic Performance Index (ranking su 155 Paesi)

sub-sahariana come blocco unico e omogeneo e comprendere le differenze e le peculiarità dei 49

5,47

23° SU DA F R IC A

155°

–10–

BU RU N DI

Sportelli Atm (ogni 100 mila adulti) 60,0

0,33

SU DA F R IC A

E T IOPI A

42

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A F R I C A S U B –SA H A R I A N A

Oltre gli emergenti africani: i nuovi protagonisti della “Frontiera africana”

Sono stati inoltre esclusi i Paesi ancora sostanzialmente chiusi ai mercati finanziari internazionali, per i quali non siano stati assegnati

rating ufficiali44, o dove le istituzioni finanziarie internazionali (come l’Fmi) non sono in grado di effettuare un monitoraggio costante45. Un ulteriore filtro applicato è stato quello della dimensione, intesa sia dal punto di vista economico (esclusione dei Paesi con un Pil nominale inferiore a 1 miliardo di dollari)46 sia della popolazione (esclusione dei Paesi con meno di 5 milioni di abitanti)47, perché la ridotta dimensione può

L’obiettivo che ci siamo prefissi è stato quello di

rappresentare per gli operatori economici un

individuare quali Paesi nell’Africa sub-sahariana

limite alla capacità di assorbimento da parte

possano verosimilmente affiancare le attuali

della domanda interna, sia pubblica sia privata.

economie emergenti nel medio periodo. In

Per i Paesi restanti sono state fatte delle

quest’ottica, la scelta è stata frutto di un’analisi

considerazioni aggiuntive, sulla base delle

del rischio paese e delle potenzialità economiche

nostre analisi di rischio e opportunità,

dei 49 Paesi africani.

dell’esperienza assicurativa di SACE e delle

In prima battuta, sono stati esclusi quei Paesi

opinioni espresse dal nostro personale

con un profilo di rischio basso (con una categoria

distaccato nel continente africano48 .

di rischio paese Ocse 41 non superiore a 3), che

In conclusione, i più interessanti “nuovi orizzonti”

rappresentano già un obiettivo consolidato

individuati nell’Africa sub-sahariana sono sei:

delle strategie di internazionalizzazione degli

Angola, Ghana, Kenya, Mozambico, Senegal e

operatori economici . Parallelamente, non sono

Tanzania. Nella seconda parte sarà presentato

state tenute in considerazione quelle nazioni

un quadro sintetico di queste economie,

dove le criticità di natura politico-operativa

approfondendo in particolare i rischi e le

ed economico-finanziaria impediscono ancora

opportunità associati all’operare in questi mercati.

42

l’avvio di uno sviluppo duraturo e sostenibile nel medio/lungo periodo (con una categoria di rischio paese Ocse pari a 7) 43.

41– La categoria di rischio Paese Ocse misura il livello di rischio paese su una scala da 0 a 7, con 0 corrispondente a un livello di rischio trascurabile e 7 un livello di rischio massimo. 42– Quattro Paesi: Botswana, Mauritius, Namibia, Sudafrica. 43– Ventinove Paesi: Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, Gambia, Gibuti, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Niger, Ruanda, São Tomé e Príncipe, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sudan del Sud, Togo, Zimbabwe.

44– Ventotto Paesi: Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, Gambia, Gibuti, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Niger, São Tomé e Príncipe, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sudan del Sud, Swaziland, Tanzania, Togo, Zimbabwe. 45– Tre Paesi: Eritrea, Madagascar, Somalia. 46– Quattro Paesi: Gambia, Guinea-Bissau, Comore, São Tomé e Príncipe. 47– Sedici Paesi: Botswana, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Comore, Repubblica del Congo, Gabon, Gambia, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Lesotho, Liberia, Mauritius, Namibia, São Tomé e Príncipe, Seychelles, Swaziland. 48– In particolare, è stata aggiunta la Tanzania, cui le agenzie di rating non hanno ancora assegnato un giudizio sul merito di credito sovrano, ma per la quale è attesa una prima assegnazione di rating nel 2014. Sono stati invece esclusi la Nigeria (Paese “grande” dal punto di vista economico – secondo Paese dopo Sudafrica per Pil – e per popolazione, per diversi aspetti già considerabile come Paese emergente e oggetto di importanti flussi di esportazioni e investimenti esteri); e di converso sono stati esclusi Benin, Camerun, Uganda e Zambia, perché ancora economicamente poco sviluppati o di dimensioni economiche ridotte (il Benin in particolare).

43

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Paesi

94 70 106 58 46 82 senegal

ghana

kenya

tanzania

Angola

mozambico


ANGOLA Luanda Capitale 20,8 milioni Popolazione al 2013

PIL (PPP, 2013)

131,8 miliardi di dollari 6.330 $

Categoria OCSE

5/7

contesto operativo in angola Index of Economic Freedom Doing Business Corruption Perceptions Index

S&P’s

Moody’s

Fitch

BB-

Ba3

BB-

(outlook stabile)

(outlook positivo)

(outlook positivo)

Ranking

PIL pro capite (PPP, 2013)

180

178

170 160

158

150

153

140 130 120 2009

Angola vs Bric

2010

2011

100

Brasile 72

RUSSIA

INDIA 94

CINA 80

0

20

Ranking

46

139 127

119

Corruption Perceptions Index

40

60

80

2013

118

111

Index of Economic Freedom Doing Business

2012

131 136

99

100

120

140

160

180


Angola

Crescita economica trainata dal settore energetico I progressi compiuti dopo la fine della guerra civile nel 2002 hanno sub-sahariana. Il Paese rappresenta la terza economia dell’area, dopo Sudafrica e Nigeria, e il secondo esportatore di petrolio dopo la Nigeria. Diversificazione produttiva attesa nei prossimi anni

Ghana

Punti di forza

portato l’Angola alla ribalta sulla scena economica dell’Africa

Il governo punta a sviluppare i comparti non-oil, attraverso ingenti investimenti pubblici nello sviluppo dei servizi e nel miglioramento dell’apparato infrastrutturale e delle costruzioni. In questi settori si profilano interessanti opportunità per gli investitori esteri nei prossimi anni.

Kenya

Stabilità politica La stabilità politico-istituzionale è rafforzata dall’accentramento del potere nella presidenza di José Eduardo dos Santos e nel partito di maggioranza. L’agenda di politica estera mira al consolidamento delle relazioni commerciali con i partner strategici, in particolare Cina, Brasile

Mozambico

e Portogallo.

Dipendenza dal settore energetico ancora elevata dell’economia angolana a fattori esogeni, quali la volatilità della domanda e dei prezzi internazionali degli idrocarburi. Criticità nel contesto operativo Strutture finanziarie inadeguate, inefficienze burocratiche e carenze infrastrutturali rappresentano tuttora un limite alla crescita

Senegal

Punti di debolezza

L’attuale centralità del settore petrolifero accentua la vulnerabilità

del settore privato locale e al pieno sviluppo delle potenzialità di investimento offerte dal Paese.

Il tema della successione a Dos Santos e la capacità del governo di distribuire in maniera più equa la ricchezza petrolifera alla popolazione restano due questioni fondamentali per il mantenimento della stabilità politico-sociale dell’Angola nei prossimi anni. 47

Tanzania

Incognita post Dos Santos


Perché l’Angola?

Produzione, consumo ed export di greggio 000 barili/giorno

La crescita del Pil continuerà a essere trainata dalla produzione petrolifera, stimata in aumento nel prossimo quinquennio.

3.000 2.500 2.000 1.500 1.000

Fonte: Business Monitor International

500

Produzione

*I maggiori produttori al mondo sono Russia (10 milioni b/g), Arabia Saudita (9,7 milioni b/g) e Usa (7,4 milioni b/g)

Fonte: Moody’s, Ministero delle Finanze dell’Angola

2020P

2019P

2018P

2017P

2016P

2015P

2014P

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2013P

P= Previsioni

Riserve (miliardi di barili, 2013)

Nigeria

2.380

37,2

Angola

1.776

10,5

Guinea Equatoriale

255

1,1

Rep. del Congo

265

1,6

Gabon

242

2,0

Ciad

100

1,5

Ghana

95

0,7

Camerun

61

0,2

120 100 80 60 40 20 0 2001

2003

2005

Prezzo del petrolio angolano

48

Export

Prezzo del petrolio e budget, dollari per barile Dollari al barile

Grazie alla formulazione di stime conservative sul prezzo del petrolio nella definizione dei budget annuali, il governo mantiene un approccio prudente alla gestione dei conti pubblici.

Consumo

Produzione di petrolio* (000 barili/giorno, gen.-ott. 2013)

L’Angola rappresenta a oggi il secondo Paese produttore di greggio dell’Africa sub-sahariana, dopo la Nigeria. Fonte: Us Energy Information Administration

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

0

2007

2009

Prezzo a budget

2011

2013

Prezzo break even


Fonte: Moody’s

Angola

L’Angola ha una posizione debitoria contenuta, rispetto ai Paesi con un paragonabile merito di credito sovrano.

Debito pubblico governativo (% del Pil, 2012)

% 120 100 80 60

Ghana

40 20 Irlanda (Ba1)

Portogallo (Ba3)

Barbados (Ba1)

Marocco (Ba1)

Ungheria (Ba1)

Croazia (Ba1)

El Salvador (Ba3)

Slovenia (Ba1)

Tunisia (Ba2)

Montenegro (Ba3)

Armenia (Ba2)

Filippine (Ba1)

Bangladesh (Ba3)

Bolivia (Ba3)

Georgia (Ba3)

Suriname (Ba3)

Kinshasa Khartoum Abidjan Nairobi

Mozambico

Durban Lagos Cape Town Luanda Johannesburg 0

100

0,6

200

300

400

500

2012-2030

Senegal

Valore dell’indice

2012

Crescita economica e stabilità politica hanno contribuito a migliorare il contesto socio-economico.

Guatemala (Ba1)

Maggiori città africane: famiglie con reddito superiore a 70.000 dollari*

Dar es Salaam

Fonte: Oxford Economics *prezzo in dollari nel 2012

Nigeria (Ba3)

Addis Abeba

Kenya

Sviluppi nel benessere economico: dopo Johannesburg, Luanda è destinata a registrare il maggior incremento nel numero della popolazione benestante.

Angola (Ba3)

Paraguay (Ba3)

0

Trend in Angola dell’Hdi (Human Development Index) 2000-2012

0,5

Fonte: Undp

0,4

Tanzania

0,3 2000

2005 Aspettativa di vita

2010 Istruzione

2015

Rnl pro capite

Hdi

49


il quadro politico e operativo

ma è invece il capo del partito

questione irrisolta e potrebbe

di maggioranza. Sebbene sia

accentuare le tensioni

stato introdotto un limite di

politiche all’interno del

due mandati quinquennali,

Mpla e fra la popolazione

tale norma non si applica

angolana. La nomina a vice-

retroattivamente: Dos Santos

presidente di Manuel Vicente

può restare teoricamente alla

(precedentemente a capo

presidenza fino al 2022.

della società petrolifera statale Sonangol) può rappresentare

Contesto politico-sociale

+ Grazie alla normalizzazione

una possibile soluzione

dei rapporti con i creditori

istituzionalmente condivisa.

internazionali (in particolare + Alla presidenza dal 1979, il

il Fondo Monetario

- Dagli inizi del 2011 si sono

presidente José Eduardo dos

Internazionale), il Paese

registrate proteste nella capitale,

Santos e il suo partito Movimento

punta a diversificare le fonti

con manifestazioni incentrate

Popular de Libertação de Angola

di finanziamento estero, oltre

sulla richiesta di una maggiore

(Mpla) hanno rafforzato la loro

Portogallo e Brasile, anche sui

e più equa ridistribuzione della

posizione alle elezioni legislative

mercati finanziari internazionali.

ricchezza petrolifera tra la

tenutesi nell’agosto del 2012,

Resta cruciale il ruolo

popolazione, in particolare in

ottenendo la maggioranza

ricoperto dalla Cina, tramite

favore delle fasce meno abbienti.

assoluta in Parlamento.

la concessione di generose linee di credito oil-backed

- Nonostante il recente

+ L’adozione di una nuova

(ovvero ripagate con forniture

allentamento della pressione

Costituzione a inizio 2010 ha

petrolifere) e investimenti

inflazionistica, l’Angola resta tra

consolidato i poteri di Dos

infrastrutturali.

i Paesi più “costosi” al mondo, in

Santos, stabilendo un sistema

particolare per le tariffe aeree, gli

istituzionale dove il presidente

- Il tema della successione

hotel, la ristorazione e gli affitti

non è più eletto direttamente

a Dos Santos rimane una

degli immobili.

50

3,2

5,4

3,9

20,1

204,4

0,6

Mosca

4.600

11,6

7,6

9,9

8,3

6,5

169,1

1,0

Litro di benzina

10,4

Paio di jeans

Quotidiano internazionale

6.500

Menu fast-food

Litro di latte

Luanda

Tazza di caffè

Biglietto cinema

Fonte: 2013 Cost of Living Survey, Mercer Valori in dollari

Affitto mensile appartamento di lusso

Costo della vita

Tokyo

4.513

19,3

3,1

5,4

6,9

7,3

135,4

1,7

Ginevra

4.350

18,5

1,7

4,4

6,5

12,5

141,3

2,0

Singapore

3.795

9,3

2,6

3,6

4,9

5,6

129,1

1,8


Contesto operativo

tra i gruppi ribelli del Front for

investire in Angola.

the Liberation of the Enclave of

finanziarie intraprese negli ultimi

- L’apparato giudiziario del

Luanda.

anni hanno migliorato l’accesso

Paese è carente e le procedure

alla valuta straniera e facilitato

burocratiche sono spesso lunghe

le operazioni di conversione e

e complesse. Nonostante gli

rimpatrio di capitali all’estero. Il

sforzi intrapresi dal governo, la

+ Le riforme economiche e

Angola

società straniere interessate a

Cabinda (Flec) e il governo di

corruzione è percepita come ancora elevata e diffusa.

+ Il governo ha istituito un

- Benché la forza lavoro

Guichê Único da Empresa, un

specializzata locale sia tuttora

servizio pubblico che raggruppa

insufficiente e inadeguata,

rappresentanti di diversi

permangono condizioni molto

ministeri in un unico ente al

restrittive per l’impiego di

fine di semplificare e accelerare

personale non angolano da

le procedure di costituzione,

parte di investitori stranieri.

modifica o estinzione di

Ritardi o mancate concessioni

società da parte di investitori

dei visti per lavoro sono fra

internazionali presenti nel Paese.

le difficoltà cui l’investitore

Ghana

rischio di confisca ed esproprio è limitato.

Kenya

straniero deve fare fronte. + Nel tentativo di rafforzare i - Le tensioni legate alle

petroliferi e le aree geografiche

richieste di maggiore autonomia

meno sviluppate, il governo

nell’exclave di Cabinda

angolano concede generosi

restano irrisolte, nonostante la

incentivi di natura fiscale per le

conclusione di accordi di pace 200

Facilità di fare impresa: indicatori selezionati* *Punteggi alti indicano maggiori

Avvio di un’impresa

100

Risoluzione

Senegal

Fonte: WB, 2014 Doing Business Indicators.

Mozambico

settori economici nazionali non

Ottenere

per insolvenza

credito

ostacoli all’attività di impresa

0

Protezione

Applicabilità dei contratti

Tanzania

degli investitori

Scambi commerciali con l’estero Angola

Brasile

Cina

Nigeria

51


il quadro economico e bancario

Pil), nella ingente disponibilità di liquidità in valuta forte (nel

- Nonostante i recenti

2013 riserve valutarie pari a 33

sviluppi, la crescita del settore

miliardi di dollari, ovvero sette

privato resta limitata da un

mesi di spesa per import) e nel

quadro operativo carente. In

basso livello di indebitamento

alcuni settori strategici (come

(nel 2013 debito estero del

quello minerario-estrattivo,

settore pubblico pari a 17,3%

trasporti e costruzioni) le

del Pil, prevalentemente a

società pubbliche mantengono

medio/lungo termine).

un’assoluta prevalenza e, in

Contesto economico

alcuni casi, risultano le uniche + Nei prossimi anni è attesa

concessionarie.

+ Il settore petrolifero è

una crescita del comparto non-

una componente essenziale

oil, guidata dai settori retail e

- Per cercare di incrementare

dell’economia del Paese,

agricoltura, oltre a ingenti

l’accountability e la trasparenza

rappresentando circa la metà

investimenti pubblici per il

nella gestione delle

del Pil, il 75% delle entrate

miglioramento dell’apparato

risorse statali, la Banca Africana

fiscali e oltre il 90% delle

infrastrutturale che faranno

di Sviluppo ha attivato nel

esportazioni totali.

da driver all’industria delle

marzo 2013 un programma di

costruzioni.

Institutional Capacity Building

+ Gli introiti petroliferi

for Public Investment.

rendono solida la posizione

- La centralità del settore

macroeconomica, come

petrolifero accentua la

evidenziato dalla posizione in

vulnerabilità dell’economia

attivo nei conti pubblici e con

angolana a fattori esogeni,

l’estero (nel 2013 surplus fiscale

quali la volatilità della domanda

pari a 1,5% del Pil e avanzo delle

e dei prezzi internazionali degli

partite correnti pari a 5,0% del

idrocarburi.

Crescita del Pil per settori (variazione % media 2006-2012)

% 20

Fonte: Ministero delle Finanze dell’Angola, Moody’s

15

10

5

52

Costruzioni

Manifatturiero

Servizi commerciali

Elettrico

PIl non petrolifero

Agricoltura

Altri

Petrolio

Diamanti

0


Sistema bancario

costituire una vulnerabilità in

pagamenti tramite banche

caso di nuovo stress finanziario

+ Il sistema bancario angolano

locali domiciliate nel Paese.

in Europa: nove banche

sta crescendo a un ritmo

L’obiettivo è quello di rafforzare

commerciali sono di proprietà

sostenuto: il numero degli

la richiesta di kwanza – la

straniera e contano per circa il

istituti di credito è raddoppiato

valuta ufficiale dell’Angola – e

40% degli asset, dei prestiti e

dal 2009 e ora conta 23

consolidare il settore finanziario

del capitale dell’intero sistema.

istituti, con indici di liquidità e

locale.

Inoltre, le filiali locali tendono

capitalizzazione mediamente

Angola

facciano transitare tutti i

a depositare nelle parent bank - L’accesso al credito della

all’estero parte del loro eccesso

best performers della regione

popolazione resta ancora poco

di liquidità.

sub-sahariana in termini di

sviluppato (meno del 10%

profittabilità, con un Roe

della popolazione ha un conto

(Return On Equity) al di sopra

corrente bancario).

Ghana

adeguati. Il settore è tra i

del 20%. - Il sistema bancario presenta alcune criticità in termini di

miglioramenti dal punto di vista

governance degli istituti e

della supervisione e

di elevata dollarizzazione. I

regolamentazione del

portafogli di alcuni istituti

comparto. L’Angola ha infatti

sono concentrati su attività di

adottato i criteri internazionali,

breve termine nel settore delle

recependo i principi di Basilea.

costruzioni.

+ Una legge approvata a fine

- La presenza straniera,

2011 e in corso di applicazione

specialmente di banche

prevede che le società

portoghesi, nella proprietà

petrolifere operanti in Angola

di alcuni istituti angolani può

* Riduzione del prezzo di una deviazione standard

cambiamento % crescita Pil Malawi Kenya

Senegal

Fonte: Banca Mondiale

Mozambico

Impatto della flessione del prezzo del petrolio in Paesi selezionati*

Kenya

+ Si registrano importanti

Sierra Leone Ruanda Togo Comore Mauritius Namibia Capo Verde Botswana

Tanzania

Costa d’Avorio Rep. Dem. del Congo Nigeria Gabon Angola -10

-8

-6

-4

-2

0

2

4

53


il settore degli idrocarburi L’Angola è il secondo produttore di petrolio nella regione subsahariana, dopo la Nigeria, con una produzione pari a 1,82 milioni di barili/giorno (Mb/d) nel 2012, in aumento del 2% rispetto al 2011. Il settore petrolifero è una componente essenziale dell’economia del Paese, rappresentando circa la metà del Pil, il 75% delle entrate fiscali e oltre il 90% delle esportazioni totali. Il Paese è membro dell’Opec, che ha stabilito per l’Angola una quota produttiva di 1,57 Mb/d, a cui tuttavia il governo non si attiene già dal 2009 citando come motivazione la necessità di maggiori entrate necessarie per interventi La maggior parte delle attività estrattive è attualmente concentrata in giacimenti offshore di grandi dimensioni – gestiti dalle principali compagnie estere (Eni, Bp, ChevronTexaco, ExxonMobil, Total) –, in particolare nell’exclave settentrionale di Cabinda, da cui proviene più della metà della produzione petrolifera complessiva. Il greggio angolano è generalmente di alta qualità e a basso contenuto di zolfo, caratteristica che lo rende particolarmente appetibile per le raffinerie occidentali. L’export angolano di greggio è concentrato verso gli Stati Uniti e la Cina. Il settore petrolifero è un esempio dell’intenzione di Luanda di mantenere un controllo stretto sull’economia del Paese. Se da un lato, infatti, le concessioni governative favoriscono le imprese estere per l’estrazione del greggio, ciò non vale per tutte le altre attività correlate al settore petrolifero: la compagnia di Stato Sonangol continua a detenere il monopolio di raffinazione, stoccaggio, trasporto e distribuzione del petrolio. Le prospettive del settore sono comunque molto promettenti. Le stime della International Energy Agency indicano che nei prossimi anni il Paese potrebbe divenire il primo produttore di greggio nella regione sub-sahariana, superando la Nigeria.

54

– Angola –

– Insight –

di sviluppo infrastrutturale del Paese.


ON AIR STRADE VERSO SUD

Angola

Intervista a Dario Foschini, amministratore delegato di Cmc Ravenna

D

ario Foschini, amministratore delegato

trovati costretti a sospendere le attività dei

di Cmc Ravenna così ha dichiarato:

cantieri perché i crediti non venivano pagati.

«Per raccontare come siamo arrivati in

Mentre ci impegnavamo per recuperare i

Angola, dobbiamo partire… dal Mozambico.

crediti, abbiamo ridotto le attività e preservato

i tempi turbolenti del conflitto fino alla firma

fermati in tempo: quando i crediti non pagati

della pace. È dal Mozambico che abbiamo

non sono stati pari all’anticipazione ricevuta per

iniziato a guardare con crescente attenzione

i lavori, abbiamo sospeso le attività. Eravamo

anche agli altri Paesi dell’Africa australe:

coscienti del contesto in cui operavamo.

il Sudafrica e poi l’Angola. I legami culturali

Le differenze si stanno assottigliando nella

e linguistici tra Mozambico e Angola sono

geografia dei rischi e delle opportunità

importanti e il nostro personale aveva acquisito

dell’Africa australe. Il Mozambico un tempo

ormai una grande dimestichezza con il mondo

era considerato un mercato a potenziale non

lusofono. Era l’inizio del Duemila, e l’Angola

eccessivamente elevato, ma le cose stanno

all’epoca appariva un Paese dalle enormi

cambiando, con nuove opportunità sul fronte

potenzialità, nonostante la profonda instabilità

delle risorse energetiche. L’Angola, invece, da

politico-sociale», prosegue Foschini. «Abbiamo

sempre ha un grande potenziale ma anche

preso il primo appalto stradale a fine 2006 nella

una carenza assoluta di infrastrutture, con un

provincia di Uíge: un progetto che definirei

contesto in cui è difficile operare. Le sorprese

“medio”, da 60 milioni di dollari, ottimo per

di natura burocratica sono frequenti… e le

iniziare l’inserimento nel Paese. Era da tempo

relazioni contano per muoversi in sicurezza.

che attendevamo lo stabilizzarsi del contesto

«C’è poi il tema concorrenza. Ci sono i brasiliani

post-bellico. Il potenziale c’era, le risorse non

e i portoghesi, con legami storici imbattibili. E poi ci sono i cinesi, capaci di realizzare in breve tempo grandi opere (per esempio, la ferrovia del

importante nel 2008 per la costruzione di

Benguela), anche se con manodopera totalmente

una strada N’zeto-Soyo, un lotto di cinquanta

cinese, senza un reale coinvolgimento della

chilometri, un progetto da 330 milioni di dollari

popolazione locale. Invece, le imprese italiane

americani. Era questa, per noi, l’opportunità per

in Angola possono dare un contributo reale di

stabilirci definitivamente in Angola». Tuttavia

crescita e sviluppo reciproco. Il Paese africano ha

nel 2009-2010 il contesto economico-finanziario

fame di infrastrutture: noi possiamo realizzarle bene, trasferire know-how e creare occupazione. Il supporto delle istituzioni in loco non ci manca,

senza, però, un’adeguata supervisione da parte

con l’Ambasciata italiana in prima linea».

Tanzania

del Paese è peggiorato. Negli anni precedenti, i vari enti avevano preso molti impegni finanziari

Senegal

mancavano e ci aspettavamo una forte crescita. Abbiamo firmato un secondo contratto piuttosto

Mozambico

Gradualmente, ci è stato ripagato tutto. Ci siamo

Kenya

i macchinari con piccole manutenzioni.

in Africa, già dagli anni Settanta, attraversando

Ghana

È stato qui che abbiamo messo il “primo piede”

del Ministero delle Finanze; ciò aveva portato il Paese a una situazione di scarsa liquidità e di esaurimento delle riserve. «A fine 2010 ci siamo

55


Rapporti con l’Italia

Previsioni

L’Angola è il terzo mercato di destinazione dell’export

Continuando la tendenza positiva degli ultimi anni,

italiano e il quarto mercato di approvvigionamento

nel 2014 l’export italiano in Angola si conferma

nell’Africa sub-sahariana. La bilancia commerciale

in crescita, oltre i 350 milioni di euro. A trainare le

presenta un deficit da parte italiana stimato in 194

esportazioni italiane nel Paese africano saranno i beni

milioni di euro nel 2013. Tale deficit è in diminuzione

di investimento (in particolare macchinari e apparecchi

rispetto al 2012, grazie al trend di riduzione delle

elettrici), che rappresenteranno il 60 per cento circa del

importazioni dal Paese, legato al minore import

valore totale dell’export. In crescita, anche se su valori

di greggio angolano dopo la normalizzazione dei

più contenuti, le vendite di beni agroalimentari e beni di

flussi di petrolio dalla Libia, la cui interruzione aveva

consumo, come legno e carta. Nel 2017 stimiamo che

fatto aumentare sensibilmente, nel 2011, il deficit

l’export italiano in Angola potrà superare i 400 milioni

commerciale con l’Angola.

di euro.

Interscambio commerciale Italia-Angola

Previsioni sull’export italiano in Angola

2.000

(2014-2017, milioni di euro) milioni di euro

milioni di euro

(2003-2013, milioni di euro)

1.500 1.000

400

12 10

350 8

300 250

500

%

6

200 4

150

0 -500

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

100

2

50

-1.000

0

0 2014

-1.500 Import

Export

Saldo

Fonte: Coeweb Istat

2015

Agricoltura e alimentari Beni di consumo

2016

2017

Beni intermedi Beni di investimento

Variazione annuale export beni (asse dx)

Export italiano in Angola per settori (2013, %) Mobili e manufatti (4,9%)

Altro (13,2%)

Import italiano dall’Angola per settori (2013, %)

Meccanica strumentale (39,6%)

Settori best performers per l’export italiano in Angola (variazione media 2014-2017, %)

Petrolio greggio (98,7%)

3,8

Apparecchi elettrici (5,3%)

7

8,5 Mezzi di trasporto (4,9%)

9 Metallurgia e prodotti in metallo (17,2%) Prodotti alimentari (14,9%)

56

Altri prodotti (1,3%)

12,1

Estrattiva

Prodotti in legno

Meccanica strumentale

Apparecchi elettrici

Alimentari e bevande


Opportunità di business in Angola Angola

INFRASTRUTTURE Il National Development Plan 2013-2017 prevede

La compagnia di Stato Endiama inizierà la

un riammodernamento delle infrastrutture sociali

produzione in quattro nuove miniere di diamanti

e dei servizi di base: distribuzione di acqua potabile,

nel 2014, mentre sono in fase di approvazione

espansione della fornitura di energia elettrica e

108 concessioni minerarie nelle province di

costruzione di nuove abitazioni rappresentano le

Lunda Norte, Lunda Sul, Malanje, Kwanza Sul. Nei

principali aree di intervento.

prossimi anni si prevede inoltre un incremento nella

Ghana

MINERARIO

Kenya

produzione di minerale di ferro, rame e fosfati.

Mozambico

AGRIBUSINESS

TURISTICO Per rafforzare l’immagine dell’Angola tra gli

dell’economia, il Ministero dell’Agricoltura ha

itinerari internazionali il governo punta al

approvato piani di sviluppo del potenziale agricolo

potenziamento di diversi poli turistici: il Parco

nazionale. Tra i comparti su cui il governo punta,

naturale di Quissama, le cascate di Kalandula,

anche attraverso progetti di partenariato pubblico/

la riserva naturale di Okwango, la Baia Azul di

privato, vi è la produzione di zucchero, che

Benguela, il deserto e la costa della provincia di

potrebbe raggiungere circa le 200 mila tonnellate

Namibe.

Senegal

Per promuovere una maggiore diversificazione

entro il 2017.

Tanzania 57


GHANA accra Capitale 25,6 milioni Popolazione al 2013

PIL (PPP, 2013)

90,4 miliardi di dollari 3.537 $

Categoria OCSE

5/7

contesto operativo in ghana Index of Economic Freedom Doing Business Corruption Perceptions Index

S&P’s

Moody’s

Fitch

B

B1

B

(outlook negativo)

(outlook negativo)

(outlook negativo)

Ranking

PIL pro capite (PPP, 2013)

120 110 100 90 77

80 70

63

60

62

50 2009

ghana vs Bric

2010

2011

100

Brasile 72

RUSSIA

INDIA

127

94

CINA 80

0 Ranking

58

139

119

Corruption Perceptions Index

20

40

60

80

2013

118

111

Index of Economic Freedom Doing Business

2012

99

100

131 136

120

140

160

180


Angola

Stabilità del sistema politico-istituzionale Dall’instaurazione di una democrazia multipartitica nel 1992, il Ghana di libere elezioni e di alternanza al governo tra i due principali partiti.

Ghana

Punti di forza

è tra i Paesi più stabili nell’Africa sub-sahariana, vantando una storia

L’economia ghanese continua ad attirare l’interesse degli investitori internazionali Facilitati da un contesto politico e operativo stabile, gli operatori stranieri puntano a cogliere le opportunità di un sistema produttivo e industriale diversificato, che dalla fine del 2011 beneficia anche dell’attività di produzione ed esportazione di idrocarburi.

Kenya

Il Ghana ha di recente raggiunto lo status di economia lower middle-income, grazie anche agli ampi progressi ottenuti nella riduzione dei tassi di povertà e al consolidamento della classe media. Il nuovo governo ha adottato un’agenda politica ambiziosa, incentrata su diversificazione economica, ridistribuzione della ricchezza e creazione di posti di lavoro.

Mozambico

Nel breve termine sono elevate le criticità nei conti pubblici e In concomitanza con le consultazioni elettorali nel 2012, il bilancio fiscale e quello delle partite correnti hanno subito un forte deterioramento.

Senegal

Punti di debolezza

con l’estero

Suscettibilità all’andamento dei prezzi internazionali delle commodity Una struttura produttiva basata su tre materie prime (oro, cacao e petrolio) lascia l’economia ghanese vulnerabile a eventuali shock nelle relative ragioni di scambio.

come principali ostacoli alla crescita Nonostante i recenti progressi, le difficoltà di accesso al credito e il relativo sottosviluppo del settore elettrico rappresentano un onere soprattutto per le piccole e medie imprese locali e i settori labor-intensive. 59

Tanzania

Accessibilità al credito e affidabilità delle forniture energetiche


Perché il Ghana?

350

000 barili/giorno

L’avvio dell’attività petrolifera nel 2011 ha dato slancio a una economia già diversificata.

Produzione petrolifera in Ghana (000 barili/giorno)

300 250 200

Fonte: Banca Mondiale

150

Sanfoka

100

Ten Jubilee

50

I nuovi introiti hanno permesso al Ghana di consolidare la crescita del Pil pro capite, la cui dinamica è stata migliore di quella regionale negli ultimi venti anni. Fonte: Fmi

%

14

2021

2020

2019

2018

2017

2016

2015

2014

2013

2012

2011

2010

0

Crescita del Pil procapite (variazione % annua)

12 10 8 6 4 2 0 2004

2005

2006

Ghana

L’interesse degli investitori esteri nel Paese è elevato e non si limita ai settori dell’energia e del minerario.

180

Fonte: Bmi, Ghana Investment Promotion Center (esclusi settori energetico e minerario)

120

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Africa sub-sahariana

94

Q113

105 94

95

Q412

117

109 75

105

Q210

97

108

Q110

81

Q309

58

83

Q209

82

80

78

100

127

140

108

160

102

161

Numero di nuovi investimenti esteri registrati in Ghana

60 35

40 20

60

Q213

Q312

Q212

Q112

Q411

Q311

Q211

Q111

Q410

Q310

Q409

Q109

Q408

Q308

0


Fonte: Thomson Reuters Datastream

Punti

Angola

L’appetito internazionale è diretto anche al mercato finanziario locale: nel 2013 la borsa ghanese risulta tra i best performer al mondo.

2.400 Andamento dell’indice di riferimento della borsa ghanese 2.200 2.000 1.800 1.600

Ghana

1.400 1.200 1.000

Mar-14

Gen-14

Set-13

Nov-13

Lug-13

Mar-13

Mag-13

Gen-13

Set-12

Nov-12

Lug-12

Mar-12

Mag-12

Gen-12

Set-11

Nov-11

Lug-11

Mar-11

Mag-11

800

Ghana Composite Gse-Ci

Angola

178

158

153

Camerun

162

133

144

Ciad

189

164

163

Rep. del Congo

186

167

154

Gabon

169

99

106

Ghana

62

77

63

Guinea Equatoriale

164

170

163

Nigeria

138

120

144

Persone che si aspettano miglioramenti di vita nei prossimi due anni (% della popolazione totale) Ghana

97

Nigeria

74

Senegal

73

Etiopia

71

Angola

71

Sudafrica

66

Kenya

52

Algeria

29

Egitto Marocco % 0

Tanzania

Fonte: McKinsey

Corruption Perceptions (177 Paesi)

Senegal

Gli sviluppi positivi nell’economia nazionale sono avvertiti anche dalla popolazione, che si aspetta miglioramenti nella propria condizione socio-economica nei prossimi anni.

Economic Freedom (185 Paesi)

Mozambico

Fonte: Banca Mondiale, Heritage Foundation, Transparency International

Doing Business (189 Paesi)

Kenya

Il Ghana vanta un buon business climate, soprattutto se confrontato con gli altri sette Paesi produttori di petrolio nell’Africa sub-sahariana.

23 12 20

40

60

80

100

61


il quadro politico e operativo

contenere un’inflazione in crescita. + Il Ghana beneficia di buone

La gestione di questo difficile

relazioni con i principali Paesi

equilibrio fra esigenze diverse

donor, in particolare Gran

metterà alla prova il partito al

Bretagna e Stati Uniti. Solide le

potere nel prossimo biennio.

relazioni commerciali con la Cina:

Contesto politico-sociale

Pechino fornisce finanziamenti

- Nonostante i progressi, restano

e servizi di costruzione per lo

forti disparità regionali negli

sviluppo delle infrastrutture,

indicatori di sviluppo umano e

ottenendo in cambio accesso alla

nei tassi di povertà tra la fascia

produzione petrolifera ghanese.

meridionale del Paese (più ricca) e le tre regioni settentrionali,

+ Le pacifiche elezioni di fine

+ Le prossime elezioni sono

così come consistenti sono le

2012 hanno rafforzato il contesto

previste nel 2016: la riconferma di

differenze occupazionali tra le

democratico del Ghana, con la

Mahama dipenderà dalla capacità

città e le aree rurali.

riconferma del presidente John

del governo di mettere in pratica

Dramani Mahama, del National

l’ambiziosa agenda politica e,

- Le fragilità politiche ed

Democratic Congress (Ndc),

in particolare, di garantire alla

economiche di alcuni Paesi

con un margine sullo sfidante di

popolazione l’accesso ai benefici

limitrofi nell’Africa occidentale e

meno del 3% dei voti. Il partito

legati ai redditi provenienti dalla

nel Golfo di Guinea possono

di opposizione, il New Patriotic

neonata industria energetica.

in parte compromettere la

Party (Npp), che aveva presentato

percezione degli investitori

ricorso per presunte irregolarità

- Nella popolazione si fanno

internazionali riguardo alle

nei conteggi, ha prontamente

più pressanti le aspettative di

condizioni di sicurezza in tutta

accettato la decisione di fine agosto

miglioramento delle condizioni di

l’area.

2013 della Corte Suprema, che

vita – e quindi di un aumento dei

rigettando il ricorso ha rafforzato la

salari; contestualmente, il governo

validità delle elezioni.

tenta di ridurre i sussidi per

La governance in Ghana*

Evoluzione degli indicatori di governance della Banca Mondiale

Fonte: Banca Mondiale *Gli indicatori variano da un livello a +2,5 (migliore performance)

valore dell’indicatore

minimo di -2,5 (peggiore performance)

0,6 0,4 0,2 0 -0,2 -0,4 -0,6 2002 2003 2004

62

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Qualità delle leggi

Partecipazione e accountability

Stabilità politica

Efficacia del governo

Stato di diritto

Controllo della corruzione


Contesto operativo

dei piccoli minatori, i galamsey, e l’utilizzo

+ Il sistema legale è basato

etniche nella popolazione e la

di mercurio nell’estrazione

sul common law anglosassone;

stabilità dell’assetto politico e

dell’oro rappresentano

alcune materie, come le questioni

istituzionale mitigano i rischi di

una concreta minaccia

connesse alla proprietà terriera,

violenza politica e di sicurezza.

ecologica.

Angola

+ L’assenza di profonde fratture

restano regolamentate da leggi - Sebbene costituzionalmente

operatori economici esteri non è

indipendente, il funzionamento

discriminata e può contare sulle

dell’apparato giudiziario è

facilitazioni offerte dalla presenza

rallentato da inefficienze

di un ufficio unico di riferimento, il

e scarsità di risorse umane

Ghana Investor Promotion Center

e finanziarie. L’apparato

(Gipc).

infrastrutturale, in particolare

Ghana

consuetudinarie. L’attività degli

il sistema dei trasporti e di generazione e distribuzione

Centrale ha ridefinito in senso

dell’energia elettrica,

restrittivo alcune procedure

rappresenta un ostacolo allo

valutarie, in parte rientrate, per

sviluppo delle potenzialità

allentare le pressioni sulla bilancia

dell’economia ghanese.

Kenya

+ A febbraio 2014 la Banca

dei pagamenti. La normativa - Lo sfruttamento di

operatori da misure di esproprio

risorse naturali e l’attività di

e nazionalizzazione, stabilendo

deforestazione compromettono

specifiche eccezioni e

il raggiungimento dell’obiettivo

chiare procedure per un’equa

7 dei Millennium Development

compensazione.

Goals sulla sostenibilità

Mozambico

relativa agli investimenti tutela gli

ambientale: l’attività illegale

0

2007 20 1

20

2 005 2 0

2

Senegal

Lesotho

2007 201

p enti res *P

2012 top 10

Egitto

Mauritius* Botswana*

Capo Verde* Seychelles* Sudafrica* Namibia* Ghana*

20 0 5

São Tomé e Príncipe

Tanzania

er tutto il periodo 20 0 0-

20 1

2

2

Performance dei paesi secondo il Mo Ibrahim Index

2011

Senegal

Fonte: MO Ibrahim Index 2013

10

2

Sviluppo delle istituzioni e contesto operativo in Africa

20

02

Tunisia* Lesotho Senegal

Madagascar 20

1 0 20 1 2

Benin

63


il quadro economico e bancario

(il Ghana è il secondo Paese

pubblico (+47% in termini

produttore al mondo dopo

nominali rispetto all’anno

la Costa d’Avorio). Secondo le

precedente), oltre a minori

previsioni dell’Fmi, nel 2017

entrate fiscali e aumentato costo

il petrolio prenderà il posto

degli interessi.

dell’oro come prima voce dell’export ghanese.

- Gli aumenti dei salari e dei prezzi dell’energia, questi

+ Il governo punta a estendere

ultimi legati alla riduzione dei

i risultati ottenuti nell’aumento

sussidi pubblici a carburante

della produzione di cacao

e utility, si sono tradotti in un

all’intero settore agricolo, in

incremento dell’inflazione.

+ Dopo aver superato il livello

particolare al sottocomparto

Pressioni aggiuntive derivano da

record del 15% nel 2011, la

della silvicoltura, e alla pesca.

una valuta che si è indebolita (il

crescita del Pil reale si mantiene

Una forte espansione è attesa

cambio cedi/dollaro è passato da

su valori sostenuti, prossimi

anche nel settore dei servizi,

1,9 nel gennaio 2013 a 2,7 a fine

al 6% annuo, grazie anche

grazie agli sviluppi nelle

marzo 2014, un deprezzamento

all’avvio della produzione ed

telecomunicazioni e nelle

del 40%), rendendo più costosa

esportazione di idrocarburi dal

costruzioni.

la spesa sostenuta per le

Contesto economico

giacimento di Jubilee.

importazioni. - La principale sfida del

+ Il petrolio rappresenta

governo è quella di rimettere in

- L’economia ghanese resta

un ulteriore elemento di

ordine i conti pubblici: nel 2013 il

fortemente basata sul settore

diversificazione della struttura

deficit fiscale è stato pari al 11%

agricolo e sulle risorse naturali

produttiva, al fianco dell’oro (il

del Pil (superiore al target fissato

e la maggior parte dei posti di

Ghana è il decimo produttore

del 9%), a causa dell’incremento

lavoro è assorbita dall’economia

mondiale e il secondo in Africa,

della spesa corrente legata

informale.

dopo il Sudafrica) e del cacao

all’aumento dei salari nel settore

Inoltre, una struttura dell’export

Maggiore diversificazione dell’export ghanese

Export di materie prime (% del totale delle esportazioni)

Fonte: Fmi

% 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2007 Oro

64

2008 Cacao

2009

2010 Petrolio

2011

2012


e fondo pensione Ssnit (Social

al credito da parte della

(oro, cacao e petrolio) rende

Security and National Insurance

popolazione, sebbene solo il

l’economia nazionale vulnerabile

Trust), le banche presentano

30% degli adulti abbia un conto

a eventuali shock nelle ragioni di

in generale buoni livelli di

presso un istituto bancario

scambio.

capitalizzazione e di redditività.

formale. Una fetta consistente

Angola

concentrata su tre materie prime

della popolazione si affida alle Sistema bancario

società di microfinanza e ai

del Fondo Monetario

singoli agenti intermediari (noti

+ Il sistema bancario è

Internazionale, la Banca Centrale

come susu) presenti nel Paese.

composto da 26 istituti,

ha rafforzato le sue funzioni

in crescita rispetto alle 17

di regolamentazione e di

- Nel medio periodo, gli alti

banche operative nel 2003.

supervisione e sta valutando di

tassi di interesse sul debito

Le quattro banche pubbliche

dismettere le sue partecipazioni

pubblico possono ulteriormente

rappresentano circa un quarto

dirette negli istituti commerciali,

ridurre gli incentivi delle banche

del mercato in termini di attività,

al fine di non compromettere la

all’attività di prestito al settore

mente gli istituti stranieri (tra

sua credibilità di supervisione.

privato, preferendo investire in

cui numerose banche europee,

Ghana

+ In linea con le raccomandazioni

titoli di debito sovrano. - L’aumento della competizione

per circa la metà del totale.

nel sistema bancario ghanese

Kenya

nigeriane e sudafricane) pesano

non si è finora tradotto in una riduzione dell’ampio

da bassa concentrazione,

differenziale tra tassi di prestito

soprattutto se paragonato

e di deposito, che di fatto

alla media africana: le cinque

ostacola l’accesso al credito della

principali banche contano per

popolazione ghanese.

Mozambico

+ Il settore è caratterizzato

il 45% degli asset complessivi. A eccezione di due istituti,

- Le banche rurali e comunitarie

partecipati da Banca Centrale

sono un canale di accesso

Spread tra i tassi sui prestiti e sui depositi (%)

35

Senegal

30 25 20 15 spread

10

Tanzania

5 Dic-12

Dic-11

Dic-10

Dic-09

Dic-08

Dic-07

Dic- 06

0 Dic- 05

Fonte: Banca Centrale del Ghana

%

Dic- 04

Difficoltà nell’accesso al credito in Ghana

Tasso sui prestiti Tasso sui depositi

65


il settore cacao Con una produzione di circa 880 mila tonnellate nel 2012 (fonte: International Cocoa Organization), pari a circa il 21% della produzione globale, il Ghana è il secondo Paese produttore di cacao al mondo, dopo la Costa d’Avorio (che nel 2012 ha prodotto circa 1,5 milioni di tonnellate di cacao, pari al 34,5% della produzione globale), seguito da Nigeria e Camerun. Il settore del cacao costituisce una componente fondamentale per l’economia del Paese, rappresentando il 23% circa dell’export totale e la seconda fonte di ricavi in valuta forte. Vista la sua rilevanza strategica, il comparto è interamente controllato dallo Stato, che mantiene il monopolio di (Cocobod). Il Cocobod ha mandato di monitoraggio sul commercio interno, sulle esportazioni, sui controlli di qualità e sulle tecniche di lavorazione del cacao. Nonostante il monopolio pubblico, negli ultimi anni è stata avviata una parziale liberalizzazione del settore sul fronte del commercio interno, attualmente gestito da ventisei società private (Licensed Buying Companies, Lbcs) che dispongono di licenze rilasciate dalla Cocobod. Le Lbcs sono obbligate a vendere le fave di cacao a prezzi prestabiliti alla Cocobod, che a sua volta si occupa della vendita sui mercati internazionali. Il settore continuerà a essere tra i driver dell’economia del Paese, grazie a tassi di crescita annuale stimati intorno al 4,5%. Nel 2017 la produzione ghanese di cacao dovrebbe attestarsi a circa 990 mila tonnellate (pari al 24% del consumo globale attuale). Si rendono tuttavia necessari investimenti nel comparto per migliorarne la produttività, dal momento che l’industria ghanese del cacao, come quella di Camerun e Costa d’Avorio, mostra ancora bassi livelli di valore aggiunto. Oltre il 70% delle quantità esportate è infatti costituito da fave di cacao non lavorate, e solo un quinto dell’export è semilavorato. Notevole è il contrasto con gli altri Paesi produttori, soprattutto in America Latina, le cui esportazioni sono costituite prevalentemente da prodotti semilavorati o finiti.

66

– Ghana –

– Insight –

acquisto ed esportazione del cacao attraverso il Ghana Cocoa Board


ON AIR Strada facendo

Angola

Intervista a G.G. Gellini, amministratore delegato di C.A.B.

L’

Africa ha un bisogno primario di

circa 25 anni, con diverse imprese già attive

infrastrutture. Un bisogno che

sui grandi progetti. Nei cantieri ho visto

diventa un’opportunità per chi

operare aziende all’avanguardia provenienti

realizzare questi progetti. Diamo la parola

soluzioni più avanzate di quelle impiegate in

a Gian Giacomo Gellini, trentasettenne

Italia».

amministratore delegato della C.A.B.,

Perché solo sfruttando al massimo le proprie

microimpresa aretina che ha colto questa

capacità, sostiene Gellini, ci si può inserire con

sfida, in Ghana.

successo in un mercato nuovo. Per operare

La sua azienda si occupa di prodotti e

in Ghana la C.A.B. ha scelto la formula della

tecnologie per le pavimentazioni stradali e,

joint venture locale. «Ho curato in prima

dopo aver lavorato in diversi mercati europei,

persona i contatti fin dall’inizio, a partire

ora si confronta con un mercato

da quattro anni fa. Ho poi curato l’acquisto

decisamente più lontano: il Ghana, appunto.

dell’impianto. Esplorare il mondo in cerca di

«Un Paese in piena crescita», dice Gellini,

nuove possibilità è ormai necessario anche

«che si prepara al boom petrolifero, mentre

per aziende relativamente piccole come la C.A.B.», afferma Gellini che dal 2011 è anche

Oltre alla capitale Accra con i suoi 3 milioni

presidente dei Giovani Imprenditori Toscani

di abitanti, vanno segnalate Kumasi (1,5

di Confindustria.

milioni), dove si colloca il 50% dell’industria

«Il Ghana si trova a sette ore da qui ma ben

della lavorazione del legno dell’intero Paese;

pochi sanno esattamente dove si trovi.

e poi Sekondi-Takoradi, anch’essa molto

Andare in un Paese così particolare, arrivarci

sviluppata per la lavorazione del legno e del

con tanto anticipo rispetto ad altre aziende

compensato, e infine Tamale, altro importante

europee costituiscono vantaggi competitivi

centro amministrativo-commerciale.

importanti».

Mozambico

le città sono ancora povere di infrastrutture».

Kenya

da Germania, Stati Uniti e Francia, applicando

Ghana

ha l’esperienza e gli strumenti giusti per

Considerato che il trasporto merci e passeggeri è affidato per oltre il 90% al

Senegal

trasporto su gomma, e che meno del 20% della rete stradale ghanese è asfaltata, è intuibile il valore strategico di un intervento in questo settore. Tanto più se la situazione politica lascia ben sperare. Spesso l’Africa sub-sahariana spaventa perché la si associa a contesti

Tanzania

operativi oggettivamente complessi, ma il Ghana offre prospettive più solide rispetto alla media regionale. «È stabile ormai da

67


Rapporti con l’Italia

Previsioni

Il Ghana è il quinto mercato di destinazione dell’export

Nel 2014 l’export italiano in Ghana supererà i 270

italiano e il terzo di approvvigionamento nell’ Africa

milioni di euro, registrando un incremento di circa

sub-sahariana. Negli ultimi tre anni il saldo della

il 15% rispetto al 2013. A trainare le esportazioni

bilancia commerciale è passato in terreno negativo per

italiane nel Paese saranno i beni di investimento

l’Italia, a seguito del netto incremento dell’import di

(macchinari, mezzi di trasporto e apparecchi elettrici),

greggio dal Ghana. Prosegue la tendenza di aumento

che rappresenteranno il 43% circa del valore totale. In

dell’export italiano nel Paese: dopo aver superato quota

crescita, anche se su valori più contenuti, le vendite di

200 milioni di euro nel 2012, nel 2013 l’export italiano è

beni agroalimentari, beni di consumo, come legno e

ulteriormente cresciuto del 15% in termini tendenziali,

carta. Nel 2017 stimiamo che l’export italiano in Ghana

guidato dalla positiva dinamica del comparto della

si porterà su valori superiori ai 345 milioni di euro.

meccanica strumentale.

Interscambio commerciale Italia-Ghana

Previsioni sull’export italiano in Ghana

1000

(2014-2017, milioni di euro) milioni di euro

milioni di euro

(2003-2013, milioni di euro)

800 600

350

12

300

10

250

8

200

200

150 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

-200

14

400

400

0

6 4

100

2

50 0

0 2014

-400

2015

Agricoltura e alimentari

-600

Import

Saldo Fonte: Coeweb Istat

Export

%

Beni di consumo

2016

2017

Beni intermedi Beni di investimento

Variazione annuale export beni (asse dx)

Export italiano in Ghana per settori (2013, %)

Altro (24,3%)

Meccanica strumentale (30,8%)

Import italiano dal Ghana per settori (2013, %)

Petrolio greggio (86,3%)

Metallurgia e prodotti in metallo (7,9%) Apparecchi elettrici (5,5%) Mezzi di trasporto (8,6%)

68

Prodotti chimici (6,0%)

Prodotti alimentari (16,9%)

Altro (6,3%)

Prodotti agricoli e pesca (7,4%)

Settori best performers per l’export italiano in Ghana (variazione media 2014-2017, %)

8,4

Meccanica strumentale

9,5

Alimentari e bevande

9,8

Prodotti in legno

10,9

Apparecchi elettrici

10,9

Mezzi di trasporto


Opportunità di business in Ghana Angola

rinnovabili Lo Strategic National Energy Plan intende

nei prossimi anni, soprattutto nei comparti

promuovere, entro il 2020, lo sviluppo delle aree

dell’edilizia civile, con la realizzazione di circa

rurali attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili.

un milione e mezzo di abitazioni, della rete di

Numerosi i progetti nei diversi comparti: nel

trasporto idrico, con un progetto (Greater Accra

solare, la realizzazione del più grande impianto

Metropolitan Area Sanitation and Water) da 150

fotovoltaico dell’Africa (da 155 MW) ad Awaso,

milioni di dollari finanziato dalla Banca Mondiale,

nella regione occidentale; nell’eolico, la costruzione

delle infrastrutture di trasporto, con l’ampliamento

di sei impianti per una capacità totale di 150 MW

e la ristrutturazione dei due porti di Tema e

nelle zone costiere di Winneba e Ada- Keta e interne

Takoradi.

presso Techiman e Gambaga; nell’idroelettrico,

Kenya

Il settore beneficerà di importanti investimenti

Ghana

INFRASTRUTTURE

l’individuazione di diciassette siti lungo il Volta Nero, l’Oti e il Tano.

Mozambico

AGRIBUSINESS

Trattamento dei rifiuti

solidi vengano smaltiti correttamente e grazie

agroprocessing che permettano di esportare un

al supporto della Banca Mondiale, con la

prodotto a più alto valore aggiunto. Nell’ambito

realizzazione dell’“Urban Environmental Sanitation

della promozione di investimenti in impianti di

Project”, il Paese sta sviluppando dei piani volti

trasformazione in loco, il Paese prenderà parte

all’apertura di impianti per il trattamento dei rifiuti

all’Expo 2015 nel cluster cacao.

nelle aree di Accra, Kumasi e Takoradi.

Tanzania

Si stima che nel Paese solo il 10% dei rifiuti

cacao, nel Paese mancano impianti di

Senegal

Pur essendo il secondo produttore mondiale di

69


KENYA nairobi Capitale 43,3 milioni Popolazione al 2013

PIL (PPP, 2013)

80,5 miliardi di dollari 1.858 $

Categoria OCSE

6/7

contesto operativo in KENYA Index of Economic Freedom Doing Business Corruption Perceptions Index

S&P’s

Moody’s

Fitch

B+

B1

B+

(outlook stabile)

(outlook stabile)

(outlook stabile)

Ranking

PIL pro capite (PPP, 2013)

180 160 140

136 122 114

120 100 80 60

KENYA vs Bric

2009

2010

2011

100

Brasile 72

RUSSIA

INDIA

127

94

CINA 80

0 Ranking

70

139

119

Corruption Perceptions Index

20

40

60

80

2013

118

111

Index of Economic Freedom Doing Business

2012

99

100

131 136

120

140

160

180


Angola

Crescita economica positiva Il Kenya è uno dei Paesi economicamente più dinamici dell’Africa dei settori finanziario e tecnologico rafforzano la leadership economica e politica del Kenya all’interno della East African Community. Stretta collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali

Ghana

Punti di forza

sub-sahariana. La diversificazione dell’economia nazionale e lo sviluppo

Il programma triennale di assistenza finanziaria Extended Credit Facility del Fondo Monetario Internazionale, approvato a gennaio 2011 per un valore di circa 750 milioni di dollari, ha portato all’adozione di riforme in campo fiscale e allo sviluppo degli investimenti in infrastrutture.

Il pacifico passaggio di poteri alla nuova amministrazione, seguito alla vittoria del presidente Kenyatta alle elezioni di marzo 2013, segnala

Kenya

Stabilità politico-istituzionale

un miglioramento del quadro politico-istituzionale, dopo le violenze scoppiate all’indomani delle precedenti consultazioni di fine 2007.

Il doppio deficit di bilancio pubblico e delle partite correnti rappresenta Le partite correnti sono finanziate in buona misura da flussi di capitali a breve termine. L’economia keniota resta suscettibile a fattori esogeni La volatilità nei prezzi delle commodity sui mercati internazionali, le condizioni meteorologiche e la ripresa economica dei mercati avanzati possono condizionare la performance economica del Paese.

Senegal

Punti di debolezza

un elemento di vulnerabilità del sistema macroeconomico keniota.

Mozambico

Il contesto macroeconomico presenta alcune fragilità

Rinnovate tensioni in merito alla sicurezza L’attentato al Westgate Mall a settembre 2013 da parte delle milizie governo di salvaguardare la popolazione keniota e gli interessi degli investitori esteri da attacchi terroristici esterni.

71

Tanzania

somale Al-Shabaab può mettere in discussione la reale capacità del


Perché il Kenya? Il Kenya riveste un ruolo economico importante nella regione sub-sahariana.

Top 10 economie in Africa sub-sahariana (Pil PPP, miliardi di dollari)

478,5

Ad eccezione del rallentamento nel 2008-2009, legato alle violenze post-elettorali e alla crisi internazionale, l’economia keniota ha registrato nell’ultimo decennio tassi di crescita superiori al 5% annuo.

53,2

43,7

Costa d’Avorio

Camerun

54,4

Uganda

Tanzania

Kenya

79,3

% 10 8 6 4 2 0

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Kenya

Fonte: Banca Mondiale

80,5

Crescita del Pil (variazione % annua)

Fonte: Fmi

Africa orientale

Africa sub-sahariana

Indice di concentrazione dell’export, confronto tra Paesi Valore dell’indice

La buona dinamica economica è riconducibile, tra le altre cose, a una struttura produttiva e di export abbastanza diversificata rispetto alla media regionale.

90,4

Ghana

Etiopia

Angola

Nigeria

131,8 118,2

Sudafrica

miliardi di dollari

Fonte: Fmi

595,7

600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0

1,0 0,8 0,6 0,4 0,2

Africa orientale

72

Altri paesi in Africa sub-sahariana

Nigeria

Botswana

Zambia

Ghana

Senegal

Nambia

Tanzania

Uganda

Kenya

0,0


Fonte: Thomson Reuters Datastream

Angola

Andamento dell’indice di riferimento della borsa keniota Punti

L’interesse degli investitori internazionali verso l’economia keniota è in crescita, traducendosi in una positiva performance del mercato azionario...

5.500 5.000 4.500 4.000

Ghana

3.500 3.000 2.500

Mar- 09 Giu-09 Set-09 Dic-09 Mar- 10 Giu-10 Set-10 Dic-10 Mar-11 Giu-11 Set-11 Dic-11 Mar-12 Giu-12 Set-12 Dic-12 Mar-13 Giu-13 Set-13 Dic-13 Mar-14

2.000

Nairobi Securities Exchange (Nse 20)

miliardi di dollari

Aumento previsto degli Ide nel settore degli idrocarburi (miliardi di dollari)

3,0

2,5 2,3

2,5 1,9

2,0 1,4

1,5

0,7

1,0

0,8

2012

2013

Mozambico

Fonte: Governo del Kenya

Kenya

... e in un aumento degli Ide, finora su livelli contenuti. Il 2014 può rappresentare un punto di svolta, con una forte accelerazione degli Ide nel settore degli idrocarburi.

0,5 0,0 2011

2014P

2015P

2016P

2017P

P= Previsioni

GIBUTI

Gibuti ampliamento terminal

Senegal

Il governo keniota punta a mantenere il suo ruolo di hub regionale con l’ammodernamento del porto di Mombasa e la costruzione di una nuova struttura a Lamu.

capacità | 3 milioni di container per anno costo | 300 milioni di dollari stima | 2015

Lamu nuovo porto

capacità | 2,5 milioni di container per anno costo | 5,3 miliardi di dollari stima | 2030

Mombasa secondo terminal KENYA

capacità | 1,2 milioni di container per anno costo | 342 milioni di dollari stima | 2020

Dar es Salaam secondo terminal TANZANIA

Tanzania

capacità | 1 milione di container per anno costo | 500 milioni di dollari stima | 2014

Fonte: Oxford Analytica

Nacala ampliamento terminal

capacità | 250 mila container per anno costo | 200 milioni di dollari stima | 2014

Maputo terminal

capacità | 400 mila container per anno costo | 110 milioni di dollari stima | 2015 MOZAMBICO

73


il quadro politico e operativo

di pesi e contrappesi tra le

per gli episodi di violenza

istituzioni. Si delinea inoltre una

post-elettorale del 2007-2008.

devolution di poteri fiscali e di policy making verso le nuove

- Come ribadito nelle ultime

contee. Il nuovo ordinamento

elezioni, i dibattiti politici e

riconosce la protezione dei diritti

le modalità di voto ricalcano

civili, politici e socio-economici

fortemente le divisioni etniche

fondamentali attraverso

e tribali all’interno del Kenya.

l’inclusione di una Carta dei

Il Paese ha avuto finora solo

Diritti nel testo costituzionale.

presidenti delle etnie Kikuyu e

Contesto politico-sociale

Kalenjiin; resta latente il rischio + La politica estera è

di tensioni sociali da parte degli

+ Le elezioni presidenziali

incentrata sulle relazioni con

altri gruppi etnici in assenza di

di marzo 2013 hanno visto la

i donor internazionali e sul

politiche trasversali realmente

vittoria, seppur con un margine

rafforzamento dell’integrazione

inclusive.

minimo, di Uhuru Kenyatta,

regionale tramite la East African

figlio del primo presidente del

Community (Eac). Restano forti i

- Nonostante una consistente

Kenya. Il rivale e presidente

legami (inclusa la cooperazione

quota di popolazione abbia

uscente, Odinga, ha presentato

militare) con gli Stati Uniti e

livelli di reddito propri della

ricorso alla Corte Suprema, poi

con importanti Paesi emergenti

classe media, resta critica la

respinto. L’assenza di violenze, in

come Cina, India e Sudafrica.

disparità nella distribuzione della

netto contrasto con le elezioni

ricchezza nella popolazione tra

del 2007, conferma i progressi

- Un potenziale elemento di

aree urbane e rurali e tra regioni

politici e istituzionali del Paese.

instabilità politica resta, a oggi,

interne e aree costiere.

la posizione del presidente Kenyatta e del suo vice William

approvata a metà del 2010,

Ruto, entrambi incriminati presso

introduce un chiaro sistema

la Corte Penale Internazionale

Dinamica Hdi superiore alla media regionale

Andamento dell’indice di sviluppo umano in Kenya

Fonte: Onu

Valore dell’indice

+ La nuova Costituzione,

0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 1980

1985

Africa sub-sahariana

74

1990 Mondo

1995 Kenya

2000

2005

2010


Contesto operativo

commerciali e uffici di cambio e

capitale keniota il 21 settembre

può essere acquistata e venduta

2013.

da parte di investitori locali e

basato sul diritto del common

stranieri.

- Lo stato delle infrastrutture

law anglosassone ed è tra i più

rappresenta un freno al potenziale + L’esproprio della proprietà

di sviluppo del Paese. Dei 147

regione. L’iniziativa economica

privata è possibile solo in casi di

mila chilometri di strade, solo

privata è riconosciuta e

sicurezza nazionale o pubblico

9 mila sono asfaltati; il porto di

tutelata e non c’è, in generale,

interesse ed è prevista una rapida

Mombasa, che funge anche da

discriminazione tra soggetti locali

ed equa compensazione. Non

hub regionale e da unico sbocco

ed esteri. La Kenya Investment

risultano casi recenti di esproprio,

al mare per i Paesi landlocked

Authority offre servizi e assistenza

sebbene prima dell’estate 2013

come Sudan del Sud e Uganda,

agli investitori stranieri così da

si siano registrate temporanee

rappresenta un classico “collo di

facilitare l’avvio e l’operatività

revoche delle concessioni nel

bottiglia” logistico. Solo il 25%

Ghana

sviluppati e indipendenti della

settore minerario, in relazione

della popolazione keniota ha

al processo di revisione delle

accesso all’elettricità, ma nelle

Zones, aree a fiscalità agevolata

modalità di assegnazione

aree rurali la quota di popolazione

per le società (anche straniere)

delle licenze, successivamente

si abbassa al 5%.

orientate all’esportazione.

riassegnate.

Kenya

dell’attività d’impresa. Esistono nel Paese delle Export Processing

- L’agenda di governo è - La partecipazione militare alle

incentrata sul superamento di

con libertà nei movimenti di

operazione Onu di peacekeeping

alcune criticità in ambito

capitali e un regime di cambio

in territorio somalo alimenta

operativo, quali la lentezza

flessibile. Gli investitori esteri

la minaccia di rappresaglie da

del sistema giudiziario e delle

possono convertire e rimpatriare

parte delle milizie somale del

procedure burocratiche, la

capitali, dividendi e profitti. La

gruppo insurrezionale islamista

definizione dei diritti di proprietà

valuta estera è prontamente

Al-Shabaab, come avvenuto

sulla terra, la corruzione percepita

disponibile presso banche

nell’attacco al Westgate Mall nella

negli ambienti pubblici.

Mozambico

+ Il Kenya è un’economia aperta,

Il Kenya affronta un deficit infrastrutturale significativo

Angola

+ Il sistema legale keniota è

Produzione di elettricità in paesi selezionati (KWh procapite)

Senegal

Fonte: Moody’s, Banca Mondiale

0

1000

2000

3000

Libano

3717

Albania

2366

Mongolia

1626

Rep. Dominicana

1603

Zambia

Tanzania

875

Sri Lanka Ghana

4000 KWh

521 343

Senegal

239

Kenya

185

75


il quadro economico e bancario

infrastrutture ha comportato + La recente scoperta della

un progressivo deterioramento

presenza di idrocarburi nell’area

nei conti pubblici e con l’estero,

nord-occidentale rappresenta

entrambi in deficit, creando

un elemento importante per

pressioni sullo scellino keniota.

le prospettive di sviluppo economico del Kenya. Numerose

- L’economia del Paese resta

società petrolifere internazionali

vulnerabile alle oscillazioni nei

hanno concluso con il governo

prezzi delle commodity sui mercati

keniota contratti di esplorazione

internazionali (a causa della

sia sulla terraferma sia al largo

dipendenza dalle importazioni

Contesto economico

delle coste nazionali.

di beni alimentari e petrolio) e

+ L’economia keniota è tra

+ Il settore delle costruzioni è

(che impattano sulla produzione

le più dinamiche dell’area e

stato un importante traino di

di beni agricoli e di energia

beneficia di una crescente

crescita negli ultimi anni: il settore

idroelettrica).

classe media e di una buona

privato ha investito ingenti risorse

integrazione regionale.

nel comparto immobiliare e il

- La ripresa dei mercati avanzati,

Nel 2013 la crescita è stata pari a

governo si è impegnato in un

in particolare quelli dell’Unione

circa il 6%, in particolare grazie

massiccio programma di sviluppo

Europea, è un fattore critico: l’Ue è

ai settori dei servizi bancari

delle infrastrutture, in particolare

il principale partner commerciale

e delle telecomunicazioni.

impegnandosi nella rete stradale

e di investimento, fonte di reddito

Turismo, rimesse estere ed

e nella fornitura di residenze a

da turismo ed erogatore di crediti

esportazioni di tè costituiscono

basso costo.

di aiuto.

alle condizioni meteorologiche

le principali fonti di valuta estera, le cui riserve coprono

- La necessità di finanziare

circa quattro mesi di import.

ingenti progetti nel settore delle

L’importanza del turismo per l’economia keniota

Settore turistico in Kenya: arrivi e introiti

2,2

1,2

2,0

1,1

1,8

1,0

1,6

0,9

1,4

0,8

1,2

0,7

1,0

0,6

0,8

0,5 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Turisti (asse sx)

76

Introiti (asse dx)

miliardi di dollari

milioni

Fonte: Autorità nazionali in Kenya


Sistema bancario

crescita per il settore, ma

a oggi un terzo del Pil circola

richiedono un rafforzamento

+ Il sistema bancario keniota

su M-Pesa, il sistema di

delle pratiche interne di risk

è tra i più grandi e sviluppati

trasferimento di denaro via

management e del sistema

dell’area sub-sahariana e i suoi

cellulare lanciato dalla società

di regolamentazione e

istituti sono presenti nei Paesi

telefonica Safaricom.

sorveglianza.

Angola

diffusione del mobile banking:

limitrofi con proprie filiali. In - L’elevata crescita del credito

13 di proprietà straniera: i primi

bancario si è accompagnata

sei istituti detengono circa la

di recente a un aumento della

metà del mercato, mentre il resto

quota dei non performing loans

è disperso tra istituti minori.

sui prestiti complessivi. In

Ghana

Kenya operano 43 banche, di cui

controtendenza rispetto alle significative riduzioni registrate

un’efficace funzione di

negli ultimi anni, infatti, questo

indirizzo e controllo: nella

rapporto è passato dal 4,4% nel

nomina del management delle

2011, al 4,6% nel 2012, al 5,3%

banche, nel controllo di dati e

registrato a metà del 2013.

Kenya

+ La Banca Centrale esercita

informazioni richiesti su base - I portafogli degli istituti

periodiche ispezioni. Il mercato

denotano un’elevata esposizione

interbancario è molto attivo e

verso il debito sovrano,

il sistema presenta in generale

stimata attorno al 130%

buoni indici di redditività e di

dell’equity degli azionisti (Fonte:

qualità del capitale.

Moody’s). La regionalizzazione

Mozambico

settimanale e mensile e nelle

del sistema bancario e il mobile + L’accesso al credito della

banking rappresentano

popolazione è favorito dalla

interessanti opportunità di

% 100 91,0 90 80 65,2

70 60

54,9

51,7

50

45,4

45,5

40

37,7 25,9

30

Tanzania

20 10 Zambia

Angola

Nigeria

Senegal

Botswana

Kenya

Namibia

0 Sudafrica

Fonte: Fmi

Sistemi bancari a confronto in Africa sub-sahariana (asset totali, % del Pil)

Senegal

Il sistema bancario keniota tra i più sviluppati in Africa sub-sahariana

77


il mobile Banking L’economia keniota beneficia della positiva performance del settore delle telecomunicazioni che, a partire dal 2007, ha rappresentato il driver fondamentale del sistema finanziario nazionale, rendendolo uno dei più avanzati dell’intera Africa sub-sahariana. Nel 2007 la compagnia telefonica Safaricom, leader del mercato, ha lanciato l’innovativo sistema M-Pesa (la M sta per “mobile” e pesa per “denaro” in lingua swahili) che permette di ricevere e trasferire denaro, pagare le bollette e fare acquisti senza appoggiarsi a un conto bancario, ma esclusivamente tramite il telefono cellulare. L’obiettivo iniziale del progetto era quello di agevolare (relativamente troppo alto rispetto ai modesti importi trasferiti) dell’intermediazione bancaria e garantendo la massima capillarità sul territorio. Ciò che era partito come un esperimento è diventato negli anni un vero e proprio schema di sviluppo per il sistema finanziario del Paese: attualmente in Kenya si contano 17 milioni di utilizzatori (su una popolazione adulta di circa 25 milioni). Inoltre la Banca Mondiale (Global Financial Development Report 2014) stima che, dal 2000 a oggi, il comparto mobile ha contribuito per l’1% annuo alla crescita del Pil. Alla base del successo vi è la struttura socio-economica del Paese: il 78% delle famiglie keniote vive in zone rurali, difficilmente collegate ai centri urbani dove sono reperibili i servizi finanziari di base, mentre il 30% dipende dalle rimesse per il proprio sostentamento. Questi elementi, uniti alla larga diffusione dei servizi di telecomunicazione mobile (oltre il 60% della popolazione possiede un telefono cellulare), hanno consentito un rapido sviluppo del mobile banking. Interessanti prospettive sono attese anche nei Paesi limitrofi, come la Tanzania, dove il sistema M-Pesa è stato lanciato nel 2008.

78

– Kenya –

– Insight –

il trasferimento di denaro, abbattendo il costo


ON AIR SETE D’AFRICA

Angola

Intervista a Vittorio Della Toffola, presidente di Ave Technologies

I

l Kenya è per molti aspetti il traino

ma bisogna tenere in considerazione la

dell’Africa orientale: ha un’industria

necessità di avere un collegamento locale per

locale dinamica e aperta, capace

fidelizzare il cliente», ha continuato Vittorio Della Toffola. «E poi bisogna essere in grado

dimensione; offre buone opportunità di

di offrire dilazioni di pagamento a condizioni

business nei settori agricolo e turistico, nelle

competitive che incentivino l’operatore locale

telecomunicazioni e nei trasporti, oltre che in

a concludere il contratto di fornitura».

tutta la filiera della distribuzione dei beni di

Già dai primi anni Settanta, Ave Technologies

consumo.

ha cominciato a spingersi verso mercati

Da questo business climate favorevole

esteri promettenti, lavorando con importanti

Ave Technologies, società del Gruppo

partner in tutto il mondo. La scelta del Kenya

Della Toffola, ha saputo trarre il meglio.

non è stata solo un caso fortunato ma ha e propria strategia d’espansione nell’area. Il

impianti completi per l’imbottigliamento e il

Kenya gode di collegamenti aerei e marittimi

confezionamento, ha imparato a conoscere

di primo ordine e ha sviluppato nel tempo

il Kenya proprio grazie al contatto con una

un’articolata ed efficiente rete di servizi per

società locale. «Abbiamo iniziato a collaborare

le imprese, da quelli finanziari e doganali alle

con una società di rappresentanza di Nairobi

comunicazioni e ai servizi di assistenza da

conosciuta in una fiera internazionale del

parte di istituzioni ed enti parastatali, senza

settore beverage, poi sono seguiti viaggi di

contare le molte iniziative del governo volte a

approfondimento commerciale nel territorio

incentivare gli investimenti diretti dall’estero.

e la stipula dei primi contratti di vendita», ha

«Effettivamente utilizziamo la base keniota

dichiarato Vittorio Della Toffola, presidente

per visitare, proporre e vendere i nostri

di Ave Technologies. «Le prime referenze

impianti a potenziali clienti in Uganda,

positive hanno poi trainato il nostro business

Tanzania e negli altri Stati vicini», spiega Vittorio Della Toffola. «Riteniamo che per

regolarità nell’alternanza di offerte e ordini.

gli impianti beverage ci sia un mercato in

In collaborazione con quella società keniota

espansione in tutta l’Africa proprio perché il

siamo riusciti anche a installare un punto di

consumo di acqua e bevande in bottiglia è in

servizio e ricambistica per l’assistenza

crescita. Molti gruppi internazionali attivi in

post-vendita».

questo settore hanno uffici e filiali nell’Africa sub-sahariana con la sede di riferimento in Kenya e quindi anche per noi il Paese

per il successo di un’impresa, ovunque

può essere la base per sviluppare le nostre

questa operi. Ma in una realtà come quella

penetrazioni in tutta l’area».

Tanzania

Identificare, agganciare e affidarsi ai contatti giusti è sicuramente un fattore chiave

Senegal

e ora il lavoro si svolge con una certa

Mozambico

consentito di mettere le basi per una vera

Kenya

L’azienda veneta, attiva nella progettazione, costruzione e commercio di macchine e

Ghana

di interfacciarsi con imprese di ogni

keniota, diventa fondamentale. «Questo è un Paese dove si può fare un buon business

79


Rapporti con l’Italia

Previsioni

Il Kenya è il settimo mercato di destinazione dell’export

Nel 2014 l’export italiano in Kenya è previsto superare i

italiano e il sedicesimo mercato di approvvigionamento

180 milioni di euro, consolidando la tendenza positiva

nell’Africa sub-sahariana. La dinamica positiva

degli ultimi anni. A trainare le esportazioni italiane nel

dell’export italiano in Kenya, trainato dalla performance

Paese saranno i beni di investimento (in particolare

del comparto della meccanica strumentale, mantiene

macchinari e apparecchi elettrici), che rappresenteranno

il saldo commerciale tra i due Paesi positivo per l’Italia:

il 57% circa del valore totale. In crescita, anche se su

nel 2013 tale saldo supera il valore di 110 milioni di

valori più contenuti, le vendite di beni agroalimentari,

euro. Le importazioni italiane dal Kenya, in larga

beni di consumo come legno e carta, beni intermedi

misura composte da prodotti del settore tessile e

come i prodotti chimici. Nel 2017 stimiamo che l’export

abbigliamento, restano su livelli più contenuti.

italiano in Kenya si porterà su valori intorno ai 230 milioni di euro.

Interscambio commerciale Italia-Kenya

Previsioni sull’export italiano in Kenya (2014-2017, milioni di euro)

250

milioni di euro

milioni di euro

(2003-2013, milioni di euro)

200

% 14

250

12

200

10

150

150

8

100

100

6

50

50

4

0

2 0

0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Import

Export

Saldo

2014

Fonte: Coeweb Istat

2015

Agricoltura e alimentari Beni di consumo

2016

2017

Beni intermedi Beni di investimento

Variazione annuale export beni (asse dx)

Export italiano in Kenya per settori (2013, %) Altro (21,1%)

Import italiano dal Kenya per settori (2013, %)

Meccanica strumentale (42,7%)

Prodotti alimentari (26,2%)

Settori best performers per l’export italiano in Kenya (variazione media 2014-2017, %)

Tessile e abbigliamento (53,1%)

Prodotti alimentari (11,6%)

Gomma, plastica e materiali da costruzione (6,9%) Apparecchi elettrici (8,1%)

80

Prodotti delle miniere e delle cave (11,0%) Prodotti chimici (9,6%)

Prodotti agricoli e pesca (6,9%)

8,2

Chimica

10,1

Prodotti in legno

10,2

Alimentari e bevande

10,5

Apparecchi elettrici

10,6

Meccanica strumentale

Altro (2,8%)


Opportunità di business in Kenya Angola

INFRASTRUTTURE

ICT

un prestito da 9,5 miliardi di dollari per la

e del sistema dei trasporti, anche attraverso

realizzazione del parco tecnologico a Konza. Un

forme di partenariato pubblico-privato. La China

vasto numero di aziende locali e internazionali – tra

Communications Construction Company sarà

cui la Safaricom, la Wananchi Online, l’Università di

coinvolta nella realizzazione dei primi tre ormeggi

Nairobi, la cinese Huawei Technologies, la coreana

del porto di Lamu, nel nord del Paese. Importanti

Samsung e la statunitense Telemac – sta facendo

investimenti interesseranno anche il comparto

richiesta per occupare il sito. La realizzazione del

del trasporto aereo, con l’ammodernamento

parco tecnologico darà slancio ai settori dei servizi,

dell’aeroporto di Nairobi.

delle telecomunicazioni e dell’ingegneria.

Kenya

La Banca Africana di Sviluppo sosterrà il Paese con

indirizzati verso i comparti dell’edilizia abitativa

Ghana

I principali investimenti nel settore saranno

Mozambico

TURISMO

elettricità

annunciato di voler portare la generazione elettrica

provenienti dai Paesi dell’Asia e dello stesso

nazionale a 5000 MW nei prossimi tre anni con

continente africano, stanno affiancando quelli

l’obiettivo di ridurre l’elevato costo dell’energia

tradizionali da Europa e Nord America. Si prevede

elettrica. I principali progetti nel settore riguardano

che entro il 2016 nel Paese il flusso turistico

la realizzazione di una centrale a carbone nella

supererà i due milioni di individui, un incremento di

zona di Lamu e di una centrale a gas a Mombasa.

Tanzania

Il Ministero dell’Energia e del Petrolio ha

del mercato mondiale. Nuovi flussi turistici,

Senegal

Il Kenya è una delle principali destinazioni turistiche

circa l’11% rispetto ai livelli attuali.

81


mozambico maputo Capitale 22,9 milioni Popolazione al 2013

PIL (PPP, 2013)

28,1 miliardi di dollari 1.229 $

Categoria OCSE

6/7

S&P’s

Doing Business Corruption Perceptions Index

Fitch

B1

B+

(outlook stabile)

(outlook stabile)

(outlook stabile)

contesto operativo in Mozambico Index of Economic Freedom

Moody’s

B

Ranking

PIL pro capite (PPP, 2013)

150

142

130 123

110

119

90 70 50 2009

Mozambico vs Bric

2010

2011

100

Brasile 72

RUSSIA

INDIA

127

94

CINA 80

0

20

Ranking

82

139

119

Corruption Perceptions Index

40

60

80

2013

118

111

Index of Economic Freedom Doing Business

2012

99

100

131 136

120

140

160

180


Crescita economica positiva Nell’ultimo decennio il Pil reale del Mozambico è cresciuto in media oltre

Angola

grazie all’avvio delle esportazioni di carbone. Vi sono prospettive positive in numerosi settori, dai trasporti alle telecomunicazioni, dal turismo ai servizi finanziari. Interesse degli investitori internazionali Lo sfruttamento delle risorse minerarie (alluminio e carbone) e l’avvio di grandi progetti infrastrutturali (energetici ed edili) hanno attirato

Ghana

Punti di forza

il 7% annuo e nei prossimi anni si prevede in ulteriore accelerazione

nel Paese ingenti flussi di Ide. Le recenti scoperte di giacimenti di gas naturale al largo delle coste nazionali alimentano interessi commerciali e di investimento dei principali Paesi asiatici importatori di Gnl (Gas naturale liquefatto). Stabilità politica Il Mozambico ha ormai superato il trauma della guerra civile degli

Kenya

anni Novanta e mantiene buoni rapporti con i Paesi vicini. Le prossime elezioni presidenziali, previste a ottobre 2014, vedono favorito il candidato del partito di maggioranza, il Frelimo (Frente de Libertaçao de Moçambique), sullo sfidante della forza di opposizione, il Renamo (Resistência Nacional Moçambicana).

Si amplia il deficit delle partite correnti, a fronte delle maggiori importazioni di beni capitali per i megaprogetti nel settore minerario. Simile tendenza si registra nei conti pubblici, dove il deficit fiscale è spinto dagli aumenti nei salari pubblici e dalla necessità di finanziare investimenti capitali. Elevata dipendenza dal settore minerario La dipendenza dall’export di alluminio è in calo grazie all’avvio dell’export di carbone e agli sviluppi di medio periodo nel settore del gas naturale, lasciando comunque l’economia vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi internazionali delle materie prime. La diversificazione produttiva,

Senegal

Punti di debolezza

Mozambico

Il quadro macroeconomico è ancora fragile

con lo sviluppo dei settori agricolo e turistico, è ancora agli inizi. Basso livello di Pil pro capite del livello di povertà. Sebbene il Fondo Monetario Internazionale preveda nei prossimi anni un tasso di inflazione stabile attorno all’attuale 5,5%, pressioni al rialzo sui prezzi potrebbero alimentare tensioni sociali, soprattutto nelle città, dove la disoccupazione giovanile è più diffusa. 83

Tanzania

La crescita degli ultimi anni non si è tradotta in una significativa riduzione


Perché il Mozambico?

Mozambico

Africa sub-sahariana

2014

2013

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2006

2005

2002

Fonte: Fmi

2004

Crescita del Pil (variazione % annua)

% 14 12 10 8 6 4 2 0 -2 -4

2003

Nonostante il rallentamento internazionale, l’economia del Mozambico ha registrato negli ultimi anni tassi di crescita positivi, superiori alla media regionale.

Economie avanzate

Contributo dei megaprogetti al Pil (valore aggiunto a prezzi correnti, % del Pil)

Tra i fattori determinanti per la crescita passata e futura troviamo lo sviluppo di megaprogetti, dall’alluminio all’energia idroelettrica, dal carbone al gas naturale. Fonte: Fmi

% 25 20 15 10 5 0

2010

2013

2016

Cabora Bassa (elettricità)

2019

2022

2025

Mozal (produzione di alluminio)

Altri progetti minerari (inclusi Sasol, Kenmare, sabbie pesanti) Vale e Rio Tinto (carbone)

Fonte: Unctad

Investimenti diretti esteri in Mozambico % miliardi di dollari

Il deficit delle partite correnti è ampio e rimarrà tale nel medio periodo, ma sarà finanziato da ingenti flussi di Ide e da finanziamenti privati.

Anadarko ed Eni (Gas naturale liquefatto)

6

40

5

35 25

4

20

3

15

2

10

1

5 0

0 2009

2010

2011

Ide (in valore, asse sx)

84

2012

2013

2014

Ide (% del Pil , asse dx)


120 100 80 60 40 20 0

Espansione del sistema bancario in Mozambico % 600

40

450

30

300

20

150

10

0

0 2005 2006

2007 2008 2009 2010

Numero di filiali (asse sx)

Fonte: Banca Mondiale

2011

2012

Rapporto credito/Pil (asse dx)

Senegal

La governance è in progressivo miglioramento e supera la performance della regione sub-sahariana, soprattutto dal punto di vista della stabilità politica.

Mozambico

Fonte: Fmi, Bmi

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Kenya

Sviluppi positivi si sono osservati nel sistema bancario nazionale, con una crescita dei livelli di liquidità e di concessione del credito.

Debito estero (% del Pil)

% 140

Ghana

Fonte: Ministero delle Finanze del Mozambico, Fmi

Angola

Dopo il completamento delle iniziative internazionali di cancellazione del debito nei primi anni del 2000, la posizione debitoria estera è rimasta su livelli contenuti.

Indicatori di governance in Mozambico e Africa sub-sahariana Partecipazione e accountability 60 40

Efficacia del governo

Stato di diritto 20

Tanzania

0

Controllo della corruzione

Stabilità politica Mozambico

Africa sub-sahariana

85


il quadro politico e operativo

principale forza di opposizione,

al 185° posto su un totale di 187

il Renamo, e del nuovo partito,

Paesi.

il Movimento Democrático de Moçambique (Mdm) che

- Il Mozambico è ancora tra i

governa le municipalità di Beira e

Paesi più poveri al mondo, con

Quelimane, le uniche due, su un

un reddito pro capite di 640

totale di 43, non controllate dal

dollari (a prezzi correnti) nel 2013.

Frelimo.

Circa la metà della popolazione vive al di sotto della soglia

+ Il Mozambico cerca di

di povertà, soprattutto nelle

rafforzare la propria posizione

aree rurali; migliori condizioni

internazionale sfruttando le

sono presenti nelle regioni

+ Nel 2012 il Mozambico ha

potenzialità offerte dalle sue

meridionali, specialmente

celebrato il ventennale dalla fine

risorse naturali. Restano cruciali

nell’area di Maputo.

della guerra civile, dopo che nel

i rapporti con il Portogallo e il

1992 il Trattato di Roma aveva

Sudafrica, ma si intensificano le

- L’industria estrattiva è

posto fine a sedici anni di conflitto.

relazioni con Cina, Brasile, India

capital-intensive e crea

La situazione politica interna è

e Australia, in particolare nello

(direttamente) pochi posti di

stabile, dominata dal partito di

sviluppo della rete ferroviaria e

lavoro. L’agricoltura occupa i

governo Frelimo e dal presidente

del comparto minerario.

tre quarti della popolazione

Contesto politico-sociale

Armando Emílio Guebuza, rieletto

economicamente attiva,

nel 2009 per un secondo e ultimo

- Nonostante i progressi

principalmente in attività di

mandato.

in chiave macroeconomica

sussistenza e con una bassa

registrati negli ultimi vent’anni, la

produttività. La popolazione,

+ Alle prossime elezioni

situazione socio-economica della

giovane e in media poco

presidenziali previste per ottobre

popolazione è ancora difficile:

qualificata professionalmente,

2014, il candidato del Frelimo

nell’Indice di Sviluppo Umano

cresce a un tasso medio annuo

è favorito sugli sfidanti della

2013 della Undp, il Mozambico è

del 3%.

La crescita del Pil riduce la povertà? Fonte: Overseas Development Institute

Paese

86

Periodo

Tasso crescita Pil medio annuo

Tasso di povertà (% popolazione)

Totale

Pro capite

Inizio periodo

Fine periodo

Elasticità della povertà alla crescita

Etiopia

1999-2004

5,4

2,7

44,2

38,9

-0,9

Ghana

1998-2006

4,9

2,5

39,5

28,5

-1,4

Mozambico

2002-2008

7,7

5,0

54,1

54,7

0,0

Tanzania

2000-2007

6,8

3,9

35,6

33,4

-0,3


Contesto operativo

definite dalla legge, e dietro - Le forti alluvioni occorse agli

+ Negli ultimi anni il Mozambico

conversione della valuta è

inizi del 2013 e le ripercussioni

ha implementato numerose

possibile per le transazioni

sull’economia mozambicana

riforme nel sistema legislativo

correnti, mentre è oggetto di

(raccolti distrutti e infrastrutture

e giudiziario, con l’obiettivo

autorizzazione da parte della

dei trasporti severamente

di migliorarne efficienza e

Banca Centrale in caso di

danneggiate) evidenziano

trasparenza. In linea generale,

movimenti di capitali.

la vulnerabilità del Paese a

la legge non discrimina tra

Angola

equa compensazione. La libera

fenomeni climatici avversi. - Nonostante i recenti

pone limiti alla proprietà o al

miglioramenti, la competitività

controllo di società locali da

del Paese è ancora carente:

parte di operatori stranieri.

le aree di miglioramento

Ghana

investitori stranieri e locali, né

riguardano i processi burocratici, le infrastrutture dei trasporti,

l’investimento estero, in

i servizi collegati a sanità ed

particolare nelle regioni meno

educazione e la lotta alla

sviluppate del nord e del

corruzione.

Kenya

+ Il governo incentiva

centro del Paese. Il Centro di Promozione degli Investimenti

- In Mozambico, la proprietà

funge da punto di contatto con il

terriera è stata interamente

governo nelle diverse fasi dell’iter

nazionalizzata dopo

autorizzativo.

l’indipendenza dal Portogallo

+ La Costituzione salvaguarda

concede l’usufrutto della terra

gli investitori da misure di

sotto forma di leasing di lungo

esproprio, possibili solamente

periodo.

Mozambico

avvenuta nel 1975. Lo Stato

per ragioni di pubblica utilità,

Global Competitiveness Index, 2013-2014 (ranking su 148 Paesi)

Senegal

Competitività: confronto tra Mozambico e altre economie africane Fonte: World Economic Forum

53

Sudafrica

Kenya

96 113

Senegal

Tanzania

120

Etiopia

127

Tanzania

Uganda

129

Mozambico

137 0

20

40

60

80

100

120

140

Ranking

87


il quadro economico e bancario

della povertà) e l’adesione agli

significativo sia del deficit fiscale,

standard della Eiti (Extractive

sia del debito pubblico.

Industries Transparency Initiative) rappresentano presupposti

- Nel contempo, gli aiuti

positivi per la formulazione di

dall’estero, che contribuiscono

politiche economiche accorte e

in maniera significativa alle

sostenibili nel lungo periodo.

entrate fiscali mozambicane, sono in progressivo calo,

Contesto economico

+ A settembre 2013, l’agenzia

dall’attuale 11% del Pil a

governativa Ematum ha emesso

circa il 5% del Pil nel 2018. Le

debito in dollari

minori risorse a disposizione

statunitensi (500 milioni di

potrebbero compromettere il

+ Nonostante una leggera

dollari a sette anni). L’emissione

necessario incremento della

flessione legata alle alluvioni che

di bond in dollari costituisce un

spesa destinata ai servizi sociali.

hanno colpito il Paese a inizio

inedito assoluto per il Paese;

2013, la crescita economica di

il rendimento all’emissione

- Nell’ultima Debt

breve e medio periodo rimane

(circa 8,5%) sottolinea un

Sustainability Analysis svolta

sostenuta, con un’ulteriore

discreto appetito da parte degli

da Fmi e Bm nel giugno 2013,

accelerazione attesa nei prossimi

investitori esteri.

il rischio di debt distress è

anni grazie all’export di carbone

passato da basso a moderato.

e, dopo il 2020, all’avvio delle

- Parte dei necessari

Ciò riflette il significativo

esportazioni di Gnl.

investimenti in infrastrutture è

aumento dei livelli di debito

finanziata dal settore privato (in

contratto dal Paese negli ultimi

+ Il continuo supporto da

primis società multinazionali attive

anni, collegato all’ambizioso

parte dell’Fmi (il Policy Support

nel settore minerario-estrattivo),

programma di investimenti

Instrument 2013-2016 punta al

ma il coinvolgimento pubblico

pubblici in infrastrutture e nello

consolidamento del quadro

rimane forte. La spesa in conto

sviluppo delle risorse naturali.

macroeconomico e alla riduzione

capitale comporterà un aumento

Incremento dell’attività Gnl dal 2020

Produzione ed export di gas naturale in Mozambico (valori in Bcm)

Bcm

Fonte: Eia, Bmi

25 20 15 10

Produzione S= stime, P= previsioni

88

Esportazione

2022P

2021P

2020P

2019P

2018P

2017P

2016P

2015P

2014P

2012S

2013P

2011

2010

0


Sistema bancario - Il settore resta concentrato, con circa l’85% degli asset totali

mozambicano è composto da 18

detenuti dalle prime tre banche,

banche, 8 microbanche, 7 unioni

tutte di proprietà straniera

del credito, 11 istituti di credito e

(due possedute da istituti

risparmio, oltre a circa duecento

portoghesi, la terza da una

operatori di microcredito e

banca sudafricana).

Angola

+ Il sistema bancario

tremila agenti di mobile banking.

Ghana

- Nonostante un recente miglioramento dovuto anche

sono in aumento, ad esempio

allo sviluppo del mobile banking,

in termini di numero delle

l’accesso al credito resta limitato,

filiali e rapporto credito su

soprattutto nelle aree rurali: circa

Pil. L’efficienza e l’affidabilità

l’80% delle agenzie bancarie

del sistema bancario sono

e degli sportelli Atm sono

in miglioramento, grazie al

localizzati nelle aree urbane, e di

buon livello di liquidità e di

questi circa la metà a Maputo.

Kenya

+ Le dimensioni del settore

capitalizzazione. - I tassi di interesse sui prestiti restano elevati e il credito

portoghesi dominino il sistema

è diretto principalmente al

bancario mozambicano,

consumo da parte di famiglie

quest’ultimo è in grado di

a medio reddito, a scapito

finanziarsi sul mercato locale e

dei settori produttivi, quali

le operazioni effettuate sono

agricoltura e industria.

Mozambico

+ Sebbene le banche

in larga misura separate dagli sviluppi in Portogallo.

Indice di inclusione finanziaria per Province % 100

Senegal

Attività creditizia concentrata nella zona di Maputo Fonte: Fmi, Banca Mondiale

80 60 40 20

Tanzania

Città di Maputo

Maputo

Gaza

Inhambane

Sofala

Manica

Tete

Zambezia

Nampula

Cabo Delgado

Niassa

0

89


i megaprogetti nel settore minerario-estrattivo I megaprogetti hanno giocato un ruolo essenziale per lo sviluppo dell’economia del Mozambico nel dopoguerra. Tali progetti si caratterizzano per essere capital-intensive, concentrati nel settore minerario-estrattivo, gestiti da società multinazionali estere e finalizzati all’esportazione della quasi totalità della produzione. A cominciare dai primi progetti a Cahora e Mozal, per lo sviluppo rispettivamente di una centrale idroelettrica e di una fonderia di alluminio, la cui costruzione

– Insight –

della produzione del gas naturale nel bacino di Rovuma, l’Fmi stima che i megaprogetti nei soli comparti del carbone e del gas naturale possano potenzialmente comportare un contributo aggiuntivo della crescita annua del Pil di due punti percentuali nel periodo 2013-2023 (il Mozambico possiede riserve di carbone stimate a 32 miliardi di tonnellate e riserve di gas per 130 trilioni di piedi cubici). Attualmente sono operativi sul territorio sei megaprogetti finalizzati alla produzione di: – energia idroelettrica, dalla diga di Cahora Bassa; – alluminio, dalla fonderia Mozal; – gas naturale onshore, operato da Sasol; – sabbie bituminose, operate dalla Kenmare; – carbone, dalla società brasiliana Vale; – carbone, dalla società britannica Rio Tinto. Altri progetti, in particolare nei segmenti dell’idroelettrico e delle sabbie bituminose, sono attualmente in fase di esplorazione. Tra i megaprogetti più interessanti per il business italiano, lo sviluppo di un giacimento di gas offshore che coinvolge Eni, Statoil e Petronas.

90

– Mozambico –

è avvenuta tra il 1995 e il 2000, fino agli attuali piani di espansione


ON AIR MOZAMBICO, UN MARE DI POSSIBILITà

Angola

Intervista a A. Clavarino, vicepresidente di Coeclerici SpA

I

scuola, a livello internazionale: Coeclerici. In

aggiudicati un tender internazionale a cui

Mozambico, il Gruppo italiano specializzato

hanno partecipato almeno una decina di

in mining, trading, logistica e shipping è

altri competitor, dopo lunghi negoziati e una

arrivato già nel 2009.

fase preliminare di assessment complessa».

Testa di ponte il gigante minerario Vale e il

Su cosa voglia dire per un occidentale

suo progetto di sfruttamento della miniera

vivere in Mozambico, qualcosa potrebbero

di Moatize, il più grande investimento del

raccontarci i marinai che operano per

colosso brasiliano nel settore del carbone.

Coeclerici. «Attorno al porto di Beira fino

Un progetto vasto e complesso, anche dal

a pochi anni fa non c’era niente a livello

punto di vista logistico. Per connettere la

di strutture sia in termini di accoglienza

miniera al porto di Beira, Vale ha costruito

sia per gli approvvigionamenti», prosegue

una ferrovia di circa 600 chilometri (già

Clavarino. «Sulla terraferma oggi invece

ribattezzata Sena Corridor) su cui transitano

possiamo contare su nuovi complessi

ogni anno circa 6 milioni di tonnellate di

abitativi, nuove infrastrutture e servizi: oggi

carbone. Ed è al largo del porto di Beira,

l’area di Beira è molto cambiata proprio

n un Paese dove la logistica riveste un

«La nostra esperienza in Mozambico è

ruolo chiave, raccontiamo l’esperienza

senz’altro positiva», continua Clavarino. «La

di un Gruppo che nel settore fa

definisco una “bella storia italiana”. Ci siamo

con il Sudafrica è fondamentale.

«Ci inseriamo a valle della catena del valore

«La nostra rete di supporto logistico in

del carbone della Vale. Le nostre navi

Mozambico è di derivazione sudafricana,

specializzate (transhipper) trasportano il

anche grazie ad accordi doganali tra i due

carbone dalla banchina del porto fino a un

Paesi». Il Sudafrica si conferma un hub di

punto di ancoraggio, a venti miglia dalla

riferimento fondamentale: conosce bene

costa, dove il carbone è caricato su navi da

il potenziale di questo mercato su cui sta

180 mila tonnellate. Un piccolo porto come

investendo, avendo anche una maggiore

quello di Beira avrebbe potuto ospitare solo

familiarità con il contesto operativo

navi di piccola stazza che avrebbero reso

e i suoi rischi. «Il Mozambico, tuttavia, ha ancora molti limiti infrastrutturali: dovrà creare nuove

meteorologiche e ambientali molto difficili, con

strade, ferrovie, impianti di vario genere»,

25 nodi di vento e correnti marine di 4-5 nodi».

conclude Clavarino. «Lo dovrà fare

Le due unità transhipper utilizzate da

perché possiede troppe risorse preziose

Coeclerici, “Bulk Zambesi” e “Bulk Limpopo”,

– gas, petrolio, alluminio, carbone – che

sono state acquistate con un finanziamento

costituiscono il futuro dello sviluppo

di 90 milioni di dollari.

economico del Paese».

Tanzania

antieconomico l’intero progetto», spiega Clavarino. Noi operiamo in condizioni

Senegal

carbone, che interviene Coeclerici.

Mozambico

Nell’ambito di quest’ultimo, il rapporto

Kenya

grazie a questo progetto».

grandi navi oceaniche per il trasporto del

Ghana

troppo piccolo per consentire l’approdo alle

91


Rapporti con l’Italia

Previsioni

Il Mozambico è il diciannovesimo mercato di

Nel 2014 l’export italiano in Mozambico è previsto

destinazione dell’export italiano e il sesto mercato di

superare i 45 milioni di euro. A trainare le esportazioni

approvvigionamento nell’Africa sub-sahariana. Le

italiane nel Paese saranno i beni di investimento (in

consistenti importazioni dal Mozambico, composte

particolare macchinari e mezzi di trasporto), che

pressoché totalmente da prodotti della metallurgia,

rappresenteranno il 63% circa del valore totale. In

lasciano il saldo commerciale tra i due Paesi in terreno

crescita, anche se su valori più contenuti, le vendite di

negativo per l’Italia. Sebbene su valori ancora

beni intermedi, come i metalli, e di beni di consumo,

contenuti, le esportazioni italiane in Mozambico

come legno e carta. Nel 2017 stimiamo che l’export

mostrano una dinamica positiva, trainate dal comparto

italiano in Mozambico potrà portarsi su valori vicini ai

della meccanica strumentale, dai prodotti della chimica

60 milioni di euro.

e della metallurgia.

Interscambio commerciale Italia-Mozambico Previsioni sull’export italiano in Mozambico (2014-2017, milioni di euro)

500

milioni di euro

milioni di euro

(2003-2013, milioni di euro)

400 300

% 60

14

50

12

200

40

100

30

0

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

10 8 6

20

4

10

-100

2 0

0 2014

-200

2015

2016

Agricoltura e alimentari

-300 Import

Export

Saldo

Fonte: Coeweb Istat

Beni di consumo

2017

Beni intermedi Beni di investimento

Variazione annuale export beni (asse dx)

Export italiano in Mozambico per settori (2013, %) Meccanica strumentale (25,1%)

Prodotti chimici (24,5%)

Altro (20,9%) Elettronica (5,1%)

92

Import italiano dal Mozambico per settori (2013, %) Prodotti delle miniere e delle cave (6,7%)

Prodotti alimentari (2,6%) Altro (0,6%)

Metallurgia e prodotti in metallo (18,3%) Apparecchi elettrici (6,1%)

Metallurgia e prodotti in metallo (90,1%)

Settori best performers per l’export italiano in Mozambico (variazione media 2014-2017, %)

7,1

Metalli

9,5

Tessile e abbigliamento

9,6

Prodotti in legno

10,0

Meccanica strumentale

12,5

Mezzi di trasporto


Opportunità di business in Mozambico Angola

minerario Il Mozambico è destinato ad attrarre grandi

prossimi anni, soprattutto nel comparto dei

investimenti nel settore minerario, che si prevede

trasporti, con il progetto da 400 milioni di dollari

crescerà a un tasso del 20% su base annua

per l’ammodernamento dell’autostrada che collega

nel corso dei prossimi cinque anni. Aziende

il porto di Beira alla zona occidentale del Paese e i

internazionali, come la brasiliana Vale e la

lavori per la creazione di una linea ferroviaria tra

britannica Rio Tinto, hanno interesse a sviluppare le

il porto di Nacala e la regione di Moatize, tra i siti

riserve minerarie del Paese, soprattutto il carbone. Il

estrattivi più rilevanti del Paese.

Paese potrebbe divenire un importante esportatore

Kenya

Diversi progetti riguarderanno il settore nei

Ghana

INFRASTRUTTURE

di carbone già dal 2018, con un flusso di export indirizzato prevalentemente verso la Cina e l’India.

Mozambico

AGRIBUSINESS

turistico Il governo punta a valorizzare il potenziale turistico

settore agricolo e agroalimentare, con l’obiettivo

del Mozambico con iniziative di richiamo: una serie

di soddisfare la crescente domanda interna e

di incentivi che ruotano attorno alla formula dei

consolidare i flussi di export verso l’Africa australe,

“resort turistici integrati”, infrastrutture a 4 o 5 stelle

il Medio Oriente e l’Asia. I prodotti agricoli più

dotate di servizi e programmi di animazione, campi

promettenti sono riso, mais, canna da zucchero,

da golf, piscine, centri commerciali e residenziali.

Senegal

Il governo punta a investire ingenti risorse nel

Tanzania

cotone e manioca (con nuovi utilizzi nella filiera alimentare e dei biocarburanti).

93


SENEGAL Dakar Capitale 13,5 milioni Popolazione al 2013

PIL (PPP, 2013)

27,7 miliardi di dollari 2.059 $

Categoria OCSE

6/7

contesto operativo in senegal Index of Economic Freedom Doing Business Corruption Perceptions Index

S&P’s

Moody’s

B1

(outlook stabile)

(outlook stabile)

-

176

180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60

116

77

2009

senegal vs Bric

Fitch

B+

Ranking

PIL pro capite (PPP, 2013)

2010

2011

100

Brasile 72

RUSSIA

94

CINA 80

0

20

Ranking

94

139

40

60

80

127 119 131

INDIA

Corruption Perceptions Index

2013

118

111

Index of Economic Freedom Doing Business

2012

99

100

136

120

140

160

180


Angola

Stabilità politica In un quadro regionale critico sotto il profilo del rischio paese, il testimoniato dal pacifico passaggio di potere alle forze di opposizione nel 2012.

Ghana

Punti di forza

Senegal rappresenta un esempio di democrazia consolidata, come

Crescita economica positiva L’economia è trainata da un ambizioso programma di investimenti nello sviluppo del settore agricolo e nell’ammodernamento delle infrastrutture, in particolare dell’energia e dei trasporti. Il nuovo governo ha avviato un ampio processo di riforme delle istituzioni e del contesto operativo, con l’obiettivo di razionalizzare l’utilizzo

Kenya

delle risorse pubbliche e consolidare l’interesse degli investitori internazionali nello sviluppo economico del Senegal. Attivo coinvolgimento di attori internazionali Le istituzioni finanziarie internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale, collaborano con il governo di Dakar nella macroeconomico del Paese.

Il quadro macroeconomico è ancora debole

Mozambico

formulazione delle politiche economiche utili a consolidare il contesto

di sussidio al comparto dell’energia continuano a pesare sulle finanze pubbliche, limitando la capacità di intervento statale a sostegno di una maggiore competitività e crescita economica.

Senegal

Punti di debolezza

I conti pubblici e le partite correnti rimangono in deficit. Le politiche

Aspettative crescenti nella popolazione La nuova amministrazione politica è chiamata a implementare riforme economiche capaci di creare posti di lavoro e risolvere le criticità nelle forniture di acqua ed elettricità alla popolazione.

Le rivendicazioni dei separatisti della regione di Casamance e le criticità del contesto geopolitico regionale, in particolare in Mali, rappresentano fattori di rischio latente per la stabilità politica del Senegal.

95

Tanzania

Tensioni latenti


Perché il Senegal?

Dopo il rallentamento del 2011, l’economia è prevista in crescita trainata da un ambizioso programma di investimenti nel settore agricolo e nelle infrastrutture. Fonte: Fmi

Crescita del Pil (variazione % annua)

% 6 5

4,3

4,6

4,7

4,9

2014

2015

2016

5,1

3,5

4

4,0

3 2,6

2 1 0

L’appartenenza alla zona del franco Cfa e il trasferimento della sovranità monetaria e valutaria a livello sovranazionale rafforzano la stabilità dei prezzi.

% 25

2012

2013

2017

Tasso d’inflazione (variazione %, media 2002-2012)

20 15 10 5 0 Albania Argentina Bielorussia Bosnia-Erzegovina Cambogia Rep. Dem. del Congo Isole Fiji Ghana Honduras Kenya Libano Moldavia Mongolia Mozambico Nicaragua Papua Nuova Guinea Senegal Serbia Sri Lanka St. Vincent e Grenadine Venezuela Vietnam Zambia

Fonte: Moody’s

2011

2010

I mercati di destinazione dell’export senegalese sono molteplici, sia nell’Africa sub-sahariana che in Europa. In crescita anche i rapporti con i Paesi asiatici.

Principali partner commerciali del Senegal (% export, 2012)

Europa (28%) Altri Africani (30%)

Svizzera (14%)

Fonte: Moody’s

Francia (5%) Italia (2%) Spagna (2%) Altri (5%)

Mali (14%)

Americhe (1%) India (12%)

96

Vari (10%) Altri Asiatici (5%)


Angola

Le rimesse dei senegalesi all’estero rappresentano una significativa fonte di reddito e di valuta forte per il Paese.

Flussi stimati di rimesse (in dollari) per Paese di origine, 2012

Costa d’Avorio (3%)

Gabon (4%)

Altri (13%)

Stati Uniti (5%) Mauritania (7%)

Fonte: Banca Mondiale

Francia (21%)

Ghana

Spagna (11%)

Italia (18%) Gambia (18%)

Fonte: Banca Mondiale

44

30

Tasso di alfabetizzazione femminile (% delle donne tra i 15 e i 24 anni)

28

41

56

Tasso di mortalità al di sotto dei 5 anni (ogni 1000 nascite)

136

130

65

Parti assistiti da personale sanitario qualificato (% totale)

45

58

65

Accesso all’acqua potabile (% della popolazione totale)

61

66

72

0,50

Evoluzione degli indicatori di governance della Banca Mondiale*

0,25 0,00 - 0,25 - 0,50

Tanzania

*Gli indicatori variano da un livello

66

Senegal

Gli indicatori di governance mostrano nell’ultimo biennio una inversione di tendenza positiva rispetto al deterioramento registrato a partire dal 2000.

Popolazione con reddito inferiore a 1,25 dollari al giorno (PPP, % della popolazione totale)

minimo di -2,5 (peggiore performance) a +2,5 (migliore performance)

Mozambico

Fonte: Banca Mondiale

Obiettivi del Millennio 1990 2000 2011

Kenya

Il contesto socio-economico senegalese è migliorato negli ultimi anni, come evidenziato nei passi in avanti compiuti verso il raggiungimento dei Millennium Development Goals.

- 0,75 2002

2004

2006

2008

2010

Qualità delle leggi

Partecipazione e accountability

Stabilità politica

Efficacia del governo

Stato di diritto

Controllo della corruzione

2012

97


il quadro politico e operativo

della nuova amministrazione + La coalizione del nuovo

politica, soprattutto in termini

presidente, la Benno Bokk Yakaar

di creazione di posti di lavoro e

(Bbk), ha ottenuto una solida

di risoluzione delle criticità nelle

maggioranza nell’Assemblea

forniture di acqua ed elettricità.

Nazionale alle legislative del luglio 2012; l’ex partito maggioritario,

- Permangono irrisolte,

Parti Démocratique Sénégalais

seppure affievolite rispetto

(Pds), ne è uscito ridimensionato. Il

agli anni passati, le tensioni

presidente Sall ha annunciato

collegate all’attività dei

l’accorciamento del mandato

separatisti del Mouvement des

presidenziale da sette a cinque

forces démocratiques (Mfdc)

+ Nel marzo 2012 l’ex primo

anni. Le prossime presidenziali

nella regione meridionale di

ministro Macky Sall è stato

sono previste nel 2017.

Casamance.

grazie alla vittoria ottenuta al

+ La reputazione internazionale

- Restano tese le relazioni con

ballottaggio contro il presidente

del Senegal è in miglioramento a

alcuni Paesi limitrofi, come il

uscente Abdoulaye Wade, al

seguito dell’insediamento del

Gambia e la Guinea-Bissau,

potere dal 2000. Le elezioni

nuovo governo. Si sono rafforzate

quest’ultima sospettata

non hanno innescato nuove

le relazioni con gli Stati Uniti – a

di sostenere le istanze del

violenze, come invece avvenuto

marzo 2013 il presidente Sall

separatismo di Casamance.

pochi mesi prima all’indomani

è stato uno dei quattro leader

L’instabilità in Mali e il timore

dell’annuncio di Wade di una sua

africani ricevuti alla Casa Bianca –,

di propagazione nella regione

terza candidatura, in violazione

oltre che con la Cina e alcuni Paesi

del conflitto hanno spinto il

del limite costituzionale di due

del Golfo.

governo senegalese a partecipare

Contesto politico-sociale

eletto alla guida del Senegal,

mandati.

all’azione militare internazionale - La popolazione nutre aspettative elevate nei confronti

Paesi che adottano il franco Cfa.

Franco Cfa dell’Africa occidentale Franco Cfa dell’Africa centrale

98

nel Paese vicino.


Contesto operativo

sotto formale accusa per + Il presidente Sall ha avviato

corruzione.

dei progetti in cui è coinvolto

- Non ci sono fattori di rischio

apporre particolari restrizioni in

lo Stato, con l’obiettivo di

elevato in termini di sicurezza nel

termini di partecipazione

risparmiare risorse pubbliche

Paese. Tuttavia, la partecipazione

totale o maggioritaria, o

(motivazione, questa del

senegalese alle missioni

discriminazioni in favore di

risparmio, ad esempio, alla

internazionali contro i ribelli in

operatori locali. L’agenzia di

base dell’abolizione del

Mali può alimentare un rischio,

promozione Apix funge da

Senato senegalese nel 2012)

sebbene remoto, di attacchi

servizio “one stop” per agevolare

e consolidare la fiducia degli

terroristici.

gli investitori esteri

investitori internazionali.

Ghana

una revisione delle istituzioni e

di investimenti esteri, senza

Angola

+ Il Senegal incentiva l’ingresso

nella registrazione e nell’ottenimento delle dovute

- Forti carenze si registrano dal

autorizzazioni.

punto di vista della produzione e distribuzione di energia e nelle infrastrutture di trasporto. La

centro-occidentale, il Senegal

dotazione di infrastrutture nel

adotta il franco Cfa, una valuta

settore delle telecomunicazioni

ancorata all’euro a un tasso fisso

risulta invece adeguata.

Kenya

+ Come altri Paesi dell’Africa

e la cui convertibilità è garantita - Il contesto operativo risente

fattore rappresenta un elemento

dell’inefficienza della burocrazia e

di mitigazione del rischio di

della corruzione, percepita ancora

trasferimento e convertibilità

come diffusa nella Pubblica

valutaria.

Amministrazione. Diversi ex

Mozambico

dal Tesoro francese. Questo

ministri, tra cui il figlio dell’ex presidente Wade, sono

Accesso all’energia elettrica.

Ranking nell’accesso all’energia elettrica, Doing Business 2014

Fonte: Banca Mondiale

Senegal

Camerun

62

Ghana

85

Guinea

91

Togo

96

Mali

118

Tanzania

Media regionale (Africa sub-sahariana)

135 153

Costa d’Avorio Senegal

162 1

Ranking

189

99


il quadro economico e bancario

altre voci nella già diversificata struttura dell’export senegalese,

- Il contenimento del deficit

composta da oro, commodity

fiscale è ostacolato da una scarsa

agricole e petrolio.

performance dal punto di vista delle entrate, che

Contesto economico

+ Nel quadro del Policy Support

necessitano di un ampliamento

Instrument, in scadenza a

della base imponibile: a

dicembre 2014 (l’accordo

oggi, circa l’80% delle entrate

triennale, attivato nel 2010, è

fiscali in Senegal è pagato dalle

stato prolungato di un anno), il

grandi società e l’economia

Fondo Monetario Internazionale

informale è stimata essere

assiste Dakar nelle riforme

attorno al 45% del Pil.

+ L’economia del Senegal

economiche mirate alla

è trainata nel medio

riduzione del deficit fiscale,

- L’economia senegalese resta

periodo da un ambizioso

al rafforzamento del sistema

suscettibile alla volatilità dei

programma di investimenti

bancario, al coinvolgimento del

prezzi internazionali delle

nel settore agricolo e nelle

settore privato e all’aumento

commodity alimentari e

infrastrutture, finanziato in

della trasparenza nella gestione

del petrolio, che contano,

parte dall’Eurobond da 500

delle risorse pubbliche.

rispettivamente, per il 21% e il

milioni di dollari emesso nel

28% delle importazioni totali di

maggio 2011 e dal sostegno

- Tra le principali criticità

di donor nazionali e istituzioni

dell’economia senegalese, si

multilaterali.

evidenzia il livello del deficit

beni nel 2012.

pubblico, in parte collegato alle + A fronte di un calo delle

politiche di sussidio al settore

esportazioni di prodotti

energetico, che pesano

tradizionali, come cotone e

ogni anno per oltre il 2% del Pil.

arachidi, sono in aumento

Senegal - Esportazioni totali (2012) Fonte: Ecobank

Altri (15%)

Oro (18%)

Ferro e acciaio (4%) Coltivazioni agricole (15%)

Acido fosforico (11%)

Cemento (11%)

Prodotti petroliferi (14%) Pesca (12%)

100


Sistema bancario - Solo circa il 7% della

+ Il sistema finanziario

presenta, in media, adeguati

popolazione ha un conto

senegalese è composto da

livelli in termini di

formale presso un istituto

diciannove banche commerciali

capitalizzazione e liquidità.

bancario. La maggior parte dei

Angola

+ Il sistema bancario senegalese

senegalesi ha invece un conto

e due istituzioni finanziarie - Alcuni istituti presentano

presso uno degli oltre 200 istituti

Waemu (West African Economic

debolezze strutturali in termini

di microfinanza; ciò contribuisce

and Monetary Union), è

di concentrazione (i

a innalzare a circa il 20% il tasso

supervisionato

portafogli sono concentrati

di accesso della popolazione al

dalla Central Bank of West

in pochi settori e società ed

sistema finanziario nazionale.

African States.

è ampia l’esposizione verso il

Ghana

e, in quanto membro della

settore pubblico) e di qualità del credito (i non performing loans

maggioritaria nel sistema

sono intorno al 18%

bancario senegalese: circa il

dei prestiti complessivi). Il

60% è riconducibile a filiali

mercato interbancario resta

di gruppi bancari francesi,

ancora poco sviluppato.

Kenya

+ La presenza straniera è

marocchini e nigeriani. Il settore - L’accesso al credito è difficile e

il 36% del capitale dell’intero

ha costi elevati, specialmente per

sistema.

le Pmi. Anche la distribuzione

La partecipazione statale

degli istituti non è omogenea sul

è ridotta al restante 4% e

territorio nazionale: le banche

concentrata in tre istituti (Bicis,

commerciali sono difatti

Bhs e Cncas).

concentrate nelle tre principali

Mozambico

privato senegalese detiene circa

2014

2013

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2006

%

2005

Difficoltà nella gestione dei conti pubblici in Senegal

2004

città del Paese.

Senegal

0

Fonte: Fmi

-2 -4 -6 -8

Tanzania

-10

Saldo di bilancio pubblico (esclusi doni, % del Pil)

101


il settore minerario estrattivo ll settore minerario-estrattivo è uno dei driver dell’economia del Senegal e da solo rappresenta il 22% del Pil e costituisce una componente trainante dell’export senegalese. Nel 2012 il 17,7% del valore totale delle esportazioni è stato costituito dall’oro, il 14,6% dal petrolio e l’11% da fosfati*. Si stima inoltre che nel 2013 gli investimenti totali nel settore minerario-estrattivo abbiano raggiunto i 5 miliardi di dollari*. Il Paese è ricco di risorse minerarie: dai minerali preziosi (oro e platino), ai minerali di base (minerale ferroso, nichel, rame), ai minerali industriali principali player africani, essendo il terzo produttore nell’area subsahariana (dopo Sudafrica e Togo) e il sedicesimo a livello globale. Il comparto è essenziale per l’economia del Paese, rappresentando una delle principali fonti di entrate in valuta forte. L’attuale produzione senegalese si attesta sulle 650 mila tonnellate metriche, ma grazie alle ingenti riserve disponibili (stimate pari a circa 80 milioni di tonnellate metriche nei soli giacimenti già esistenti) e agli impegni del governo nello sviluppo di giacimenti in diverse aree del Paese, si stima che la produzione potrà raggiungere il milione di tonnellate metriche nei prossimi dieci anni. La principale azienda operante nel settore è la compagnia pubblica Industries Chimiques du Sénégal (Ics) che controlla la maggior parte delle riserve conosciute nelle regioni di Taiba e Thiès. Attualmente sono in essere progetti di sviluppo dei giacimenti situati nei centri di Coki, Gossas e Niakhene. Il principale progetto nel settore attualmente in fase di realizzazione, per un valore di 500 milioni di dollari, è collocato nella provincia di Matam. Il giacimento, che dovrebbe avere riserve per 40 milioni di tonnellate metriche, verrà sviluppato direttamente dal governo, attraverso il consorzio Serpm (Société d’étude et de réalisation des phosphates de Matam), a maggioranza pubblica, ma con quote di partecipazione di società minerarie private internazionali. *Fonte: Moody’s.

102

– Senegal –

– Insight –

(soprattutto fosfati). Nel segmento dei fosfati il Paese è uno dei


ON AIR GENERARE ENERGIA PER CRESCERE

Angola

Intervista a N. Pagliai, direttore finanziario di Pramac

N

ata negli anni Sessanta con

particolarmente sentito, con la maggior parte

Mario Campinoti, oggi Pr

della popolazione che soffre l’insufficienza

Industrial sviluppa, produce e

della rete distributiva. Tensioni sociali sono

commercializza a livello mondiale macchinari

culminate nel 2012 in un moto di proteste popolari. La domanda di energia, come

e sistemi per la generazione di energia

ha recentemente dichiarato il ministero competente, cresce a un ritmo del 7% l’anno e il Paese non può più permettersi i continui

(betoniere ed elevatori) destinati all’utilizzo

blackouts, alcuni della durata di dieci ore.

locale; a metà anni Ottanta ha avviato

La società per l’energia elettrica nazionale,

una prima linea di produzione di gruppi

Senelec, ha peraltro attraversato una fase

elettrogeni e, dieci anni dopo, con la seconda

critica negli ultimi anni, penalizzata dal

generazione Campinoti ha preso il via una

mancato rinnovamento degli impianti, dai

vera e propria espansione estera del gruppo.

problemi nella rete di distribuzione, dalla

«Sono stati gli anni a maggior crescita»,

mancanza di fondi necessari per acquistare

spiega Nicola Pagliai, Cfo di Pramac Group/

il combustibile da bruciare nelle centrali

Pr Industrial, «che hanno portato il fatturato a

elettriche, che funzionano con gruppi

oltre 200 milioni di euro».

elettrogeni diesel. africana del gruppo attiva a Dakar, oltre ai

e Cina e una rete distributiva composta da

generatori, realizza e commercializza sistemi

quindici filiali commerciali a livello globale.

di split, moduli fotovoltaici, motopompe,

«Solo meno del 10% del fatturato, ormai, è

gruppi di saldatura autonoma, pulitori ad

realizzato in Italia», aggiunge Pagliai.

alta pressione, pali di illuminazione, pallet e

Mentre cresce la rilevanza dei mercati

microturbine. Beni che offrono importanti

emergenti, l’Africa si conferma un mercato a

margini di crescita nelle vendite, in un Paese

elevato potenziale, per tutta la gamma dei

che sta investendo nello sviluppo urbano

prodotti, ma in particolare per la vendita di

e che punta a favorire anche le energie

gruppi elettrogeni. «Il Senegal è il Paese che

rinnovabili.

Senegal

La Pramac Lifter Afrique Trading, filiale

Mozambico

Oggi il gruppo opera su scala mondiale, con stabilimenti produttivi in Francia, Spagna, Usa

Kenya

elettrica. All’inizio concentrava la sua attività essenzialmente nei macchinari per l’edilizia

Ghana

per la movimentazione logistica interna

ci fa da ponte per distribuire nel continente ed è per noi una realtà ormai da qualche anno. Quando si parla di paesi in via di sviluppo come questi, chiaramente l’approccio è sempre difficile. Bisogna andare attrezzati e

Tanzania

preparati». Il contesto operativo in effetti non è dei più semplici, in Senegal. Proprio il tema dell’approvvigionamento energetico è

103


Rapporti con l’Italia

Previsioni

Il Senegal è l’ottavo mercato di destinazione

Nel 2014 l’export italiano in Senegal è previsto attorno ai

dell’export italiano e il diciannovesimo mercato di

160 milioni di euro. A trainare le esportazioni italiane

approvvigionamento nell’Africa sub-sahariana. Trainate

nel Paese saranno i beni intermedi (prodotti chimici,

dai prodotti energetici raffinati e dal comparto della

minerari, gomma e plastica), che rappresenteranno

meccanica strumentale, le esportazioni italiane in

il 43% circa del valore totale. In crescita, su valori

Senegal hanno registrato negli ultimi cinque anni

significativi, le vendite di beni di investimento (in

un progressivo aumento e nel 2013 hanno superato

particolare meccanica strumentale) e, su valori più

i 170 milioni di euro. A fronte di un relativo calo delle

contenuti, i prodotti agroalimentari. Nel 2017 stimiamo

importazioni negli ultimi tre anni, si è ampliato il saldo

che l’export italiano in Senegal si porterà su valori vicini

commerciale positivo a favore dell’Italia.

ai 200 milioni di euro.

Interscambio commerciale Italia-Senegal

Previsioni sull’export italiano in Senegal (2014-2017, milioni di euro)

200

milioni di euro

milioni di euro

(2003-2013, milioni di euro)

150 100

250

10

200

8

150

6

100

4

50

2

50 0 -50

%

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

0

0 2014

Import

Export

Saldo

Fonte: Coeweb Istat

2015

Agricoltura e alimentari Beni di consumo

2016

2017

Beni intermedi Beni di investimento

Variazione annua export beni (asse dx)

Export italiano in Senegal per settori (2013, %)

Import italiano dal Senegal per settori (2013, %)

Metallurgia e prodotti in metallo (5,3%) Prodotti chimici (8,3%)

Gomma, plastica, materiali da costruzione (10,9%)

Altro (21,2%) Prodotti energetici raffinati (4,2%)

Prodotti energetici e raffinati (26,1%) Meccanica strumentale (15,8%) Mezzi di trasporto (12,4%)

104

Altro (4,0%)

Tessile e abbigliamento (9,5%) Prodotti delle miniere e delle cave (9,5%)

Settori best performers per l’export italiano in Senegal (variazione media 2014-2017, %)

Prodotti alimentari (48,9%)

Prodotti agricoli e pesca (16,2%) Trattamento rifiuti (7,7%)

6,3

Gomma e plastica

6,4

Estrattiva

6,5

Chimica

9,3

Prodotti in legno

9,4

Meccanica strumentale


Opportunità di business in Senegal Angola

INFRASTRUTTURE

Ghana

MINERARIO Il governo ha sottoscritto un accordo con la

Paese per favorire le connessioni nazionali e

Teranga Gold Corporation, la società canadese che

incrementare l’integrazione regionale, si prevede

opera nella sola miniera d’oro attualmente attiva

la realizzazione di 1000 chilometri di strade

nel Paese, per estendere i permessi di esplorazione

entro il 2017, a cominciare dal completamento

e aumentare le royalty pubbliche connesse

dell’autostrada Dakar-Diamniadio, e la

all’attività. L’esecutivo intende inoltre sviluppare

realizzazione di un ponte che collegherà il

la produzione di minerali di ferro dalla miniera di

Senegal al Gambia, sull’omonimo fiume. In fase di

Falémé, che ha riserve stimate di circa 750 mila

costruzione anche l’Aéroport International Blaise

tonnellate.

Kenya

Nell’ottica del miglioramento della rete viaria del

Diagne, il cui completamento è previsto entro novembre 2014.

Mozambico

AGRIBUSINESS

ICT

Investissements Agricoles 2011-2015” che si

digitale in molti settori (telemedicina, e-learning,

propone di incrementare la produzione agricola

digitalizzazione del sistema televisivo), mentre il

attraverso l’introduzione di moderne tecniche di

Paese si configura già come un hub regionale per

coltivazione, il Paese è entrato a far parte anche

la rete Internet. A metà 2013 Sonatel, il principale

della New Alliance for Food Security and Nutrition

operatore del settore nel Paese, ha annunciato un

promossa dal G8. Nell’ambito dell’accordo, il

piano per un lancio di prova della rete 4G, primo

Senegal ha ricevuto, da dieci società locali e

esperimento nell’area africana occidentale.

Tanzania

L’esecutivo punta all’introduzione del sistema

Senegal

Assieme al “Programme National des

internazionali, 134 milioni di dollari da destinare alla promozione dell’efficienza del settore agricolo. Il Paese parteciperà all’Expo 2015, nel cluster Agricoltura nelle Zone Aride. 105


Tanzania Dodoma Capitale 46,3 milioni Popolazione al 2013

PIL (PPP, 2013)

79,3 miliardi di dollari 1.713 $

Categoria OCSE

6/7

contesto operativo in tanzania Index of Economic Freedom Doing Business Corruption Perceptions Index

S&P’s

Moody’s

-

Ranking

PIL pro capite (PPP, 2013)

Fitch

-

-

140

136

130 120 111 110 98

100 90 2009

tanzania vs Bric

2010

2011

100

Brasile 72

RUSSIA

INDIA

127

94

CINA 80

0

20

Ranking

106

139

119

Corruption Perceptions Index

40

60

80

2013

118

111

Index of Economic Freedom Doing Business

2012

99

100

131 136

120

140

160

180


Angola

Crescita economica positiva L’economia della Tanzania ha registrato tassi di crescita annua finanziari, delle telecomunicazioni e del settore turistico. L’avvio dell’export di uranio dal 2014 e le recenti scoperte di gas offshore

Ghana

Punti di forza

superiori al 6% nell’ultimo decennio, grazie allo sviluppo dei servizi

saranno cruciali per la crescita futura della Tanzania. Integrazione economica regionale La creazione nel 2010 di un mercato comune tra i Paesi membri della East African Community (Eac, che comprende, oltre alla Tanzania, Kenya, Uganda, Ruanda e Burundi) garantisce opportunità di sviluppo economico per il Paese e maggiore attrattività per gli investitori

Kenya

internazionali. Stabilità politica La Tanzania beneficia di un assetto politico-istituzionale stabile. L’agenda di politica estera punta al rafforzamento delle relazioni con i Paesi donatori e i partner strategici, in particolare Cina, India e Stati

Mozambico

Uniti. Le prossime elezioni sono previste a ottobre 2015.

Deficit fiscale in aumento pubblici e nelle partite correnti, i cui saldi hanno di recente registrato pressioni al ribasso. L’importanza di oro, cotone e caffè per l’export nazionale sottolinea una certa vulnerabilità del Paese all’andamento dei prezzi internazionali delle commodity. Distribuzione della ricchezza In attesa dell’avvio della produzione di gas naturale, il governo deve

Senegal

Punti di debolezza

L’economia della Tanzania è caratterizzata da fragilità nei conti

costruire un corretto contesto istituzionale e operativo in grado di garantire un’equa e diffusa distribuzione dei potenziali benefici economici alla popolazione.

Il sistema giudiziario e l’apparato burocratico risultano lenti e poco efficienti. I problemi legati alla produzione e distribuzione di energia elettrica costituiscono un freno alle piene potenzialità economiche della Tanzania. 107

Tanzania

Contesto operativo ancora critico


Perché la Tanzania?

L’economia della Tanzania ha registrato tassi di crescita superiori al 6% nell’ultimo decennio. Anche l’inflazione è attesa in diminuzione dopo il picco del 2012.

% Andamento del Pil e del tasso di inflazione (variazione annua, %)

%

8

18

7

16

6

14 12

5

10

4

8

3

6

Fonte: Fmi

2

4

1 0

2 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Tra i fattori trainanti, la maggiore integrazione regionale nell’ambito della East African Community, che dal 2010 ha avviato un mercato comune tra i suoi membri.

milioni di dollari

PIl (asse sx)

3.000

0

Inflazione (asse dx)

Flussi commerciali tra i Paesi dell’Eac

2.500 2.000 1.500 1.000

Fonte: Unctad

500 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Import

Fonte: World Travel Tourism Council

Contributo del turismo al Pil e all’occupazione, 2012

1.236 2.908 2.368

Pil (miliardi di scellini tanzaniani)

Il settore turistico contribuisce in maniera rilevante all’economia nazionale, sia in termini di Pil sia di occupazione.

Export

Occupazione (‘000)

442 Diretto + Indiretto + Indotto 108

515

262


Angola

Transito container nei porti di Kenya e Tanzania (valori in Teu) 800.000

Assieme a Mombasa, il porto di Dar es Salaam è cruciale per lo sviluppo della Tanzania e l’accesso al mare di Paesi privi di uno sbocco diretto come Uganda e Ruanda.

700.000 600.000

Fonte: Bmi, Autorità portuale della Tanzania

400.000

Ghana

Teu

500.000

300.000 200.000 100.000 0

2009

2010

Porto di Mombasa

Kenya

Nel medio periodo, la scoperta e lo sfruttamento delle risorse di gas naturale offshore rappresentano un elemento chiave per lo sviluppo economico della Tanzania.

2011

Porto di Dar es Salaam

Produzione ed export di gas naturale in Tanzania (valori in Bcm)

10

5

Bcm

Bcm

5

Mozambico

0

Fonte: Eia, Bmi

Produzione (asse sx)

2022P

2021P

2020P

2019P

2018P

2017P

2016P

2015P

2014P

2013P

2011

2012S

2010

2009

2008

2007

2006

2005

0

Esportazione (asse dx)

S= stime P= previsioni

50 40 30 20 10

Popolazione totale (asse sx)

2050

2045

2040

2035

2030

2025

2020

2015

2010

2005

2000

1995

1990

1985

1980

1975

1970

1965

0 1960

Milioni

%

60

Popolazione urbana (asse dx)

% di urbanizzazione (asse dx)

109

Tanzania

Fonte: Nazioni Unite

Urbanizzazione in Tanzania 90 80 70 60 50 40 30 20 10 -

Senegal

L’urbanizzazione è in rapida crescita: entro il 2030 più di 25 milioni di abitanti vivranno nelle aree urbane, con ricadute positive sulla domanda per consumi privati.


il quadro politico e operativo

per ottobre 2015. Chi sarà

accordo del 2012 tra i presidenti

scelto a capo del Ccm sarà

di Tanzania e Zanzibar, che

probabilmente anche il nuovo

attribuisce all’arcipelago il

presidente della Tanzania,

pieno controllo sulle riserve

tenuto conto della forza ancora

energetiche presenti nel suo

predominante del Ccm.

territorio, ha contribuito ad allentare le tensioni tra le due

+ Le relazioni con i Paesi

parti.

donatori e i partner strategici sono in consolidamento, in

- Vi sono forti spinte della

particolare con la Cina, principale

società civile per una revisione

controparte commerciale della

della Costituzione, con

+ Il presidente Jakaya

Tanzania, seguita da India e Stati

l’obiettivo di moderare i poteri

Mrisho Kikwete e il partito

Uniti. Parallelamente, continua

dell’esecutivo e assicurare

di maggioranza, Chama Cha

l’impegno di Dodoma per una

un processo elettorale più

Mapinduzi (Ccm) rimangono

maggiore integrazione in seno

trasparente e rappresentativo.

saldamente al potere dopo

alla East African Community,

le elezioni del 2010. In

come visibile dall’avvio, a partire

- Come evidenziato dalle

Contesto politico-sociale

rafforzamento il peso politico del

da luglio 2010, di un mercato

proteste nella regione di Mtwara,

principale partito di opposizione,

comune con gli altri Paesi

ricca di gas naturale, una

Chadema, a sottolineare

membri (Kenya, Uganda, Ruanda

potenziale instabilità può

il consolidamento di una

e Burundi).

scaturire dall’insoddisfazione

democrazia multipartitica.

della popolazione riguardo - Le richieste di maggiore

alla distribuzione degli introiti

+ Al secondo e ultimo mandato

autonomia continuano ad

collegati allo sviluppo del settore

alla guida del Paese, il presidente

alimentare le proteste di alcune

gas.

Kikwete non potrà candidarsi

minoranze nell’arcipelago

alle prossime elezioni, previste

semiautonomo di Zanzibar. Un

Competitività dell’economia della Tanzania

Livello di sviluppo economico della Tanzania (Global Competitiveness Index, 2013)

Fonte: World Economic Forum

Istituzioni Innovazione Sviluppo del business

Dimensione del mercato

7 6 5 4 3 2 1

Sviluppo della tecnologia Sviluppo del settore finanziario

110

Infrastrutture

Contesto macroeconomico Sanità e istruzione primaria Istruzione superiore e formazione

Efficienza del mercato del lavoro

Efficienza del mercato dei beni

Tanzania


Contesto operativo

blackout nella fornitura di

+ Il Paese è tra i principali

dello Stato, che può concederne

pubblica Tanesco) e sul settore

mercati di destinazione degli

in locazione i diritti di

agricolo.

investimenti diretti esteri verso

occupazione; la legislazione

l’Africa orientale. La legge

riguardante l’utilizzo e il

- Le condizioni di sicurezza sono

sugli investimenti garantisce

trasferimento di proprietà

migliorate, sebbene ultimamente

la possibilità di trasferire

della terra è attualmente in

si sia innalzata l’allerta per il

liberamente, attraverso i canali

fase di rivisitazione, al fine di

rischio di attacchi terroristici da

bancari autorizzati, profitti e

una maggiore trasparenza e

parte delle milizie somale di

interessi finanziari associati a Ide,

snellimento nei processi.

al-Shabaab, come evidenziato

anche se le procedure possono

Ghana

elettricità, operata dalla utility

dagli attacchi nella città di

comportare tempi lunghi.

- Il sistema giudiziario e la

La possibilità di espropriare

burocrazia sono ancora lenti e

proprietà privata è circoscritta

inefficienti e, nonostante i

in caso di interesse nazionale e

provvedimenti del governo,

previa equa compensazione.

permane elevata e diffusa la

Angola

+ La terra rimane di proprietà

Arusha agli inizi del 2013.

Kenya

corruzione. Il sistema giuridico, di + Per promuovere e agevolare

derivazione occidentale, appare

gli operatori esteri sono attivi il

spesso inadeguato a garantire

Tanzania Investment Centre (Tic) e,

una efficiente esecuzione delle

a Zanzibar, la Zanzibar Investment

sentenze.

Promotion Agency (Zipa). Sono - Si registrano di frequente

Zones (Sez) ed Export Processing

periodi di siccità, con

Zones (Epz), come nelle aree di

impatti molto negativi

Pemba e Zanzibar e nei porti di

sull’approvvigionamento

Tanga e Kingoma.

idroelettrico (con frequenti

Principali impedimenti nel contesto operativo in Tanzania

Principali ostacoli nel contesto operativo (risposte su 100 imprese intervistate) Burocrazia inefficiente

15

Tariffe e barriere commerciali

Senegal

Fonte: Indagine Kpmg/Bm

Mozambico

presenti diverse Special Economic

18

Accesso al credito

24 29

Regolamentazioni e oneri fiscali

43

Corruzione

0

10

20

30

40

50

60

Principali carenze nel sistema infrastrutturale (risposte su 100 imprese intervistate) Aeroporti

13

Tanzania

Ferrovie

16

Elettricità

27 29

Porti

54

Strade

0

10

20

30

40

50

60

111


il quadro economico e bancario

attesa di sviluppi positivi in + Lo sviluppo delle risorse

termini di riduzione delle

energetiche ha già attirato

esenzioni fiscali di una crescita

ingenti investimenti dall’estero

dell’export di uranio e di

(stimati a 2,8 miliardi di dollari

una progressiva sostituzione

nel 2014, pari all’8% del Pil), in

dell’import di greggio con fonti

parte destinati alla costruzione

domestiche di gas naturale.

di un impianto Gnl (gas naturale liquefatto) del valore complessivo

- La struttura dell’export

di circa 15 miliardi di dollari. La

nazionale, per circa il 30%

produzione domestica di gas

costituito da oro, seguito da

naturale (attesa a partire dal 2020)

cotone e caffè, sottolinea una

+ La performance economica

diminuirà la dipendenza del

certa vulnerabilità all’andamento

del Paese è positiva e il tasso di

Paese dalle costose importazioni

dei prezzi internazionali di queste

crescita del Pil è previsto

di petrolio.

commodity.

nei prossimi anni. I servizi

+ Il governo tanzaniano ha

- La vulnerabilità a fenomeni

contribuiscono a circa il 50%

individuato come settori prioritari

climatici, come la siccità, impatta

del Pil, grazie alla crescita

l’agricoltura, la produzione e

sia sulla performance

del settore finanziario, delle

distribuzione di energia elettrica

del settore agricolo (che

telecomunicazioni e del turismo.

e il sistema dei trasporti. Tra le

contribuisce per circa il 25% alla

L’avvio dell’export di uranio dal

ipotesi per il finanziamento delle

formazione del Pil e assorbe

2014 e le recenti scoperte di gas

spese, l’emissione del primo

circa il 70% della forza lavoro

offshore (secondo le autorità

Eurobond (indicativamente pari a

nazionale), sia sulla produzione di

nazionali stimate pari a circa 40

un miliardo di dollari).

energia elettrica, in larga misura

Contesto economico

mantenersi attorno al 7%

trilioni di piedi cubici) saranno

dipendente da fonti idriche.

cruciali per la crescita futura della

- I conti pubblici e le partite

Tanzania.

correnti restano in passivo, in

Posizione negativa nei conti pubblici e con l’estero

Bilancio pubblico e delle partite correnti (% del Pil)

%

2006 2007

2008 2009 2010

2011 2012 2013

2014

0

0

-2 -5

-4 -6

-10

-8 -15

-10 -12

-20

Saldo di bilancio pubblico (asse sx)

112

Saldo delle partite correnti (asse dx)

%

2005

Fonte: Fmi


Sistema bancario

concentrate a Dar es Salaam

agricoltura e pesca, trasporti e

e nelle altre principali città:

comunicazioni, manifatturiero).

sia da banca centrale, sia da

Angola

+ La Bank of Tanzania funge

nazionali (servizi commerciali,

Mwanza, Arusha, Dodoma e Mbeya.

- Il sistema risulta piuttosto

Le dimensioni del sistema

concentrato, con più della metà

bancario sono aumentate negli

degli asset complessivi

ultimi anni e a oggi le banche

detenuto dalle prime quattro

commerciali operative nel

banche commerciali del Paese,

Paese sono 34, in larga misura

ovvero Crdb Bank Plc, Nmb Plc,

di proprietà straniera.

National Bank of Commerce (Nbc

Ghana

organo di vigilanza del sistema.

Ltd) e Standard Chartered Bank. + Il settore non ha risentito - L’accesso al credito da parte

internazionale e rimane

dell’imprenditoria privata, in

adeguatamente capitalizzato.

particolare delle piccole

La qualità dei portafogli

e medie imprese, è ancora

creditizi delle banche è

esiguo, a causa di un costo

in miglioramento, come

mediamente elevato nella

dimostrato dalla diminuzione

concessione di credito da parte

del rapporto tra prestiti non

delle banche.

Kenya

degli effetti della crisi

performing e totale prestiti, - Nonostante la diffusione

al 7,8% nel marzo 2013.

dei servizi di mobile banking,

Mozambico

sceso dall’8,3% nel giugno 2012

l’accesso al credito da parte + I portafogli delle banche

della popolazione resta limitato,

sono diversificati nei

soprattutto nelle aree rurali.

principali settori economici

Le filiali delle banche sono

Dimensioni del sistema bancario

Crescita degli asset del sistema bancario nazionale (miliardi di scellini tanzaniani)

Senegal

Fonte: Bank of Tanzania

18.000

16.984 14.537 12.570

14.000 10.000 8.000

10.038 8.442

6.000

Tanzania

miliardi di scellini tanzaniani

16.000

4.000 2.000 2008

2009

2010

2011

2012

Totale asset

113


il turismo Il settore turistico è una componente importante per l’economia della Tanzania, avendo creato, nel 2012, 422 mila posti di lavoro (pari al 4% dell’occupazione totale) e avendo contribuito al 4,8% del Pil. Le entrate generate nel corso dello scorso anno sono state pari a 1,4 miliardi di dollari e le previsioni del World Travel & Tourism Council indicano per il prossimo decennio una crescita media del comparto nell’ordine del 5,9% annuo. Nel 2023 le sole revenues dirette collegate al settore (escludendo l’indotto relativo a tutti i servizi connessi a quelli turistici) dovrebbero raggiungere i 2,7 miliardi di dollari. I flussi turistici nel Paese hanno sfiorato il milione di unità nel 2012, e di questi l’81% circa è legato a vacanze.

– Insight –

rappresentano circa il 44% del totale del flusso turistico nel 2012. Il turismo nel Paese è prevalentemente di tipo naturalistico, diretto principalmente nella zona costiera, in particolare verso l’isola di Zanzibar, e nella parte interna, soprattutto nei parchi naturali dove si concentrano le attività di safari. Il 28% del territorio del Paese è riservato a parchi naturali**; il World Economic Forum, nel suo Travel & Tourism Competitiveness Report, posiziona la Tanzania al secondo posto dopo il Brasile in termini di estensione di aree protette. Consapevole dell’enorme risorsa che il turismo rappresenta per l’economia nazionale, il governo ha lanciato un programma (Tanzania’s International Tourism Marketing Strategy) che, attraverso un maggiore utilizzo del web marketing, mira a portare il flusso turistico annuale a 2 milioni entro il 2018. Tale obiettivo verrà perseguito puntando sulla diversificazione del bacino di utenza, attraverso la promozione della Tanzania in Paesi ritenuti di grandi potenzialità come i Brics e i Paesi del Golfo.

**Fonte: Tanzanian Tourist Board

114

– Tanzania –

** Fonte: Tanzania Tourist Board

La gran parte dei turisti proviene dall’Europa (in particolare Italia, Regno Unito e Germania) e dagli Stati Uniti, che assieme


ON AIR Intervista a Giuseppe di Carpegna, Chief Executive Officer, e a

Angola

Emmanuele Imperiali, Chief Financial Officer, di Mazzoni Lb SpA

S

pesso sottovalutato dagli operatori

di questo continente e vogliamo fare parte di

italiani, la Tanzania è oggi un mercato

questo sviluppo». La Tanzania è sicuramente

molto promettente. Per questo la

un mercato importante nella regione.

fare affari nel Paese già alcuni anni fa e prevede

ultimi anni, il Paese oggi può contare su un

un’ulteriore espansione del business. Il Gruppo

clima politico relativamente stabile e su una

Mazzoni, leader mondiale nella progettazione

popolazione giovane di circa 50 milioni di

e fornitura di macchine e impianti per la

abitanti che domanda consumer goods, come il

produzione di sapone e glicerina con un

sapone, appunto. «Una tendenza confermata

market share che supera il 50%, ha avuto da

anche dalle scelte del nostro cliente che ha

sempre un respiro internazionale che le ha

programmato nuovi investimenti in macchinari

consentito di commercializzare i suoi prodotti

e impianti», ha continuato Di Carpegna.

in tutto il mondo, compreso il continente

Ma approcciare un Paese così complesso

africano. «Nel caso specifico della Tanzania»,

necessita di alcune accortezze per le imprese.

ha dichiarato Giuseppe di Carpegna, Ceo di

«Il mercato tanzaniano nei prodotti di largo

Mazzoni Lb, «abbiamo messo a disposizione

consumo è caratterizzato dalla presenza di

del cliente il nostro know-how tecnologico e

gruppi locali importanti e in forte crescita,

dei mercati, per permettere al Paese di definire

quindi molto esigenti in termini di supporto «Un’azienda interessata al mercato deve essere

cliente opera. Il cliente tanzaniano ha deciso

adeguatamente strutturata per accompagnare

così di premiarci assegnandoci la fornitura di

i progetti in modo accurato e continuo, sin dalla

un impianto per la produzione di sapone da

fase di sviluppo commerciale iniziale».

bucato». L’Africa sub-sahariana è da sempre

Dall’esperienza della Mazzoni Lb in Africa è

una regione chiave per la Mazzoni che nel

chiaro quanto è importante oggi il presidio

continente realizza oltre il 40% del fatturato,

dei mercati emergenti, diventati ormai una

con previsioni ancora più ottimistiche per

meta imprescindibile per tutti gli operatori

gli anni a venire. «Recentemente, al fine

economici. «Il successo riscontrato dalla

di accrescere ancora la nostra presenza

Mazzoni negli ultimi cinque anni, che ci ha

nella regione, abbiamo stretto un’alleanza

permesso di crescere a una media di poco

con una società sudafricana specializzata

meno del 10% l’anno, è attribuibile a una

nell’esecuzione di lavori civili, nel montaggio

“aggressiva” politica commerciale che ci ha

impianti e nella fornitura di apparecchiature

consentito di presidiare i mercati emergenti,

di servizio (utility) prodotte localmente», ha

visitandoli più e più volte», ha concluso Di Carpegna. «Nel futuro ci aspettiamo che alla nostra crescita continuino a contribuire, oltre

clienti una più ampia gamma di servizi e

all’Africa, i Paesi dell’America Latina e del

prodotti. Crediamo davvero nelle potenzialità

Sud-est asiatico».

Tanzania

detto Emmanuele Imperiali, Cfo di Mazzoni Lb. «Questo ci consentirà di offrire ai nostri

Senegal

pre- e post-vendita», ha precisato Imperiali.

coerente con le esigenze dei mercati in cui il

Mozambico

la configurazione dell’impianto affinché fosse

Kenya

Nonostante una crescita contenuta negli

Ghana

Mazzoni Lb di Busto Arsizio ha cominciato a

115


al

Rapporti con l’Italia

Previsioni

La Tanzania è il quattordicesimo mercato di

Nel 2014 l’export italiano in Tanzania è previsto superare

destinazione dell’export italiano e il venticinquesimo

gli 85 milioni di euro, registrando un incremento di

mercato di approvvigionamento nell’Africa

circa il 10% rispetto al 2013. A trainare le esportazioni

sub-sahariana. La bilancia commerciale tra i due

italiane nel Paese saranno i beni di investimento

Paesi presenta un avanzo da parte italiana stimato

(macchinari, apparecchi elettrici e mezzi di trasporto),

nel 2013 pari a circa 30 milioni di euro. Sulla scia della

che rappresenteranno il 66% circa del valore totale. In

performance registrata negli ultimi anni, le

crescita, anche se su valori più contenuti, le vendite di

esportazioni italiane si attestano a circa 80 milioni di

beni agroalimentari e beni di consumo, come legno

euro nel 2013, sostenute dal comparto della meccanica

e carta. Nel 2017 stimiamo che l’export italiano in

strumentale e dei prodotti della metallurgia.

Tanzania si porterà su valori superiori ai 115 milioni di euro.

Interscambio commerciale Italia-Tanzania

Previsioni sull’export italiano in Tanzania (2014-2017, milioni di euro) milioni di euro

milioni di euro

(2003-2013, milioni di euro) 120 100 80

14

250

12 200

10

150

60

8 6

100

4

40 50

20 0

%

2

0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Import

Export

Saldo

Fonte: Coeweb Istat

0 2014

2015

Agricoltura e alimentari Beni di consumo

2016

2017

Beni intermedi Beni di investimento

Variazione annua export beni (asse dx)

Export italiano in Tanzania per settori (2013, %)

Altro (22,8%)

Meccanica strumentale (26,0%)

Import italiano dalla Tanzania per settori (2013, %) Prodotti agricoli e pesca (62,5%)

Metallurgia e prodotti in metallo (19,1%) Apparecchi elettrici (15,5%)

116

Altro (8,9%) Trattamento rifiuti (11,1%)

Mezzi di trasporto (8,2%)

Prodotti alimentari (8,4%)

Settori best performers per l’export italiano in Tanzania (variazione media 2014-2017, %)

Prodotti alimentari (17,5%)

9,8

Prodotti in legno

10

Alimentari e bevande

10

Apparecchi elettrici

10,2

Meccanica strumentale

11,8

Mezzi di trasporto


Opportunità di business in Tanzania Angola

INFRASTRUTTURE

Ghana

ELETTRICITà Le infrastrutture elettriche nel Paese sono

infrastrutture di trasporto del Paese attraverso

sottosviluppate (il World Economic Forum

una serie di progetti, a cominciare dall’autostrada

classifica il Paese al 126° posto su 148 per la

che collegherà la città di Arusha con il Kilimanjaro

qualità del proprio sistema elettrico nel Global

International Airport. Il progetto vede il

Competitiveness Report 2013-2014) e nei

coinvolgimento della Banca Africana di Sviluppo

prossimi anni sono previsti importanti investimenti

per un ammontare di circa 300 milioni di dollari.

nell’ambito del “Power System Master Plan

Kenya

Il governo di Dodoma intende migliorare le

2007-2031“.

Mozambico

AGRIBUSINESS

TELECOMUNICAZIONI Con l’obiettivo di promuovere la concorrenza nel mercato interno (attualmente le società attive nel

3Adi (African [Accelerated] Agribusiness and

settore sono Vodacom, Airtel, Tigo, Ttcl e Zantel) e

Agro-industries Development Initiative), sotto

il miglioramento del processo di integrazione nel

il coordinamento dell’Unido e del Ministero

network globale, è stato introdotto il “Converged

del Commercio e Industria della Tanzania. Il

Licensing Framework” che facilita gli investimenti

programma vuole accelerare lo sviluppo del settore

nel settore anche da parte di società estere.

Senegal

Il settore è previsto in crescita nei prossimi anni anche grazie all’attivazione del programma

agroalimentare e delle agroindustrie per assicurare

Tanzania

la creazione di catene del valore efficienti. I segmenti identificati sono tre: lavorazione degli anacardi e della carne bovina e utilizzo delle pelli per industria conciaria.

117


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Questa pubblicazione è stata redatta da SACE solo a scopo informativo. In nessun caso questo documento deve essere utilizzato o considerato come un’offerta di vendita o come una proposta di acquisto di prodotti assicurativi o finanziari. Le informazioni qui riportate provengono da fonti considerate attendibili o sono state elaborate sulla base di una serie di ipotesi che potrebbero rivelarsi essere non corrette. Di conseguenza SACE non può garantirne l’accuratezza e la completezza. Questa pubblicazione è stata redatta con le informazioni disponibili al 15 marzo 2014. Per ulteriori dettagli, scrivere a Ufficio.Studi@sace.it


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il settore petrolifero fa da traino allo sviluppo di infrastrutture e costruzioni angoLa

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