Biografie Autori Bookstock 2017

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Biografie autori Bookstock

Andrea Beaty

De Agostini

“Il mio sogno segreto era di recitare in un musical di Broadway. Oggi canto e ballo nella sezione dei surgelati del mio negozio di alimentari. Hanno una buona illuminazione”. È questa l’eccentrica Andrea Beatry, scrittrice di libri per bambini spesso annoverati tra i Bestseller del New York Times. Biologa e informatica, ha lavorato per una società produttrice di software. Vive a Chicago con la sua famiglia e oggi esce in Italia per De Agostini “Ada la scienziata” (2017) un omaggio, splendidamente illustrato, a tutte le donne di scienza e a tutti i piccoli lettori che, animati dalla stessa irrefrenabile curiosità di Ada, vogliono inseguire le loro passioni.

Antonio Jorge Goncalves

Equilibri

Il mondo sulla metropolitana prende un ritmo diverso, veloce, le figure si sfumano, si allungano. Si incontra tanta gente, capita di intercettare frammenti di conversazione, litigi, racconti, indicazioni. A volte ci sente uniti da una sorta di complicità. Dal 2000 Jorge Gonçalves disegna i volti di persone incontrate sulla metropolitana in più di sedici città sparse nei cinque continenti. Il sito web di questo progetto è stato nominato nella categoria Arte del Festival di Flash. Nato a Lisbona, è da quando ha quattordici anni che pubblica Graphic Novel, dedicandosi ai fumetti, alla realizzazione di scenografie e costumi per il teatro, e insegnando presso l’Università Nova di Lisbona. Le sue vignette di satira politica, per cui è stato premiato più volte al World Press Cartoon, appaiono sul giornale “Publico” ogni settimana dal 2003. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Nazionale di Illustrazione (Portogallo) e oggi esce in traduzione italiana per Equilibri Edizioni il suo libro illustrato per ragazzi “Voglio la mia testa” (2017).


Aaron Becker

Christophe Léon

Emma Lewis

Feltrinelli

“I mondi che disegno sono riflessi di posti dentro di me”, così Aaron Becker racconta la sua passione per le storie illustrate. Abbandonata l’idea di una carriera da astronauta - c’era troppo da studiare - è diventato illustratore e creativo per la Disney e la Pixar. Ha vissuto in Giappone e in Africa e si è avventurato con lo zaino in spalla per tutto il mondo finché non è arrivato ad Amherst, nel Massachusetts, dove si è stabilito con la moglie e la figlia. Il primo libro della sua trilogia senza parole, “Viaggio” (2014), è stato per settimane nella bestseller list del New York Times e ha ottenuto la menzione speciale Caldecott Honor Book. Sempre per Feltrinelli, gli altri due successivi titoli della trilogia: “Scoperta” (2015) e “Ritorno” (2016). Becker sostiene di essere diventato un’astronauta a tutti gli effetti, ogni giorno torna quel bambino che vola sulla nave che è il suo disegno.

Sinnos Camelozampa

Christophe Léon, nato in Algeria nel 1959, ha cominciato a scrivere tardi, a quarantadue anni, dopo una carriera da sportivo professionista. Bloccato a letto da un periodo di malattia, ha preso carta e penna e ha cominciato a raccontare. La sua quarta figlia gli ha chiesto di scrivere qualcosa per lei. “Le ho risposto di no” racconta con un mezzo sorriso, “ma lei ha insistito.” Da allora non si è più fermato, pubblicando in Francia oltre trenta romanzi per bambini e ragazzi, vincitori di numerosi premi. È arrivato in Italia con “Granpa” (2012), un western ecologista dietro una grande storia d’amore tra nonni e nipoti, vincitore del Premio Un libro per l’ambiente 2015. In “Reato in fuga” (2015) Lèon cambia registro e pone il lettore davanti al dramma di un grave incidente: il padre di Sebastien investe una persona e scappa. Sebastien incontra poi il figlio della vittima, e tra i due nasce un’amicizia indissolubile. Il libro ha vinto il Premio Andersen ed è ora un film. Con “La ballata di Jordan e Lucie” (2016) racconta invece come l’handicap non è un ostacolo all’amicizia ma un elemento in più che la rende speciale. Con il suo libro illustrato “The museum of me” Emma Lewis ha vinto il Bologna Ragazzi Award Opera Prima 2017. Illustratrice e designer di Londra, ha studiato illustrazione presso l’University College Falmouth and Camberwell College of Arts. Durante i suoi anni di studio, è stata premiata al Macmillan Children's Book Prize. Scrive e illustra libri per bambini, collabora con le redazioni di moltissime riviste, come The Loop children's magazine, London Festival of Architecture, e il Tate Publishing, e realizza poster e design per il packaging. La maggior parte delle sue influenze artistiche vengono dall’arte popolare e dei libri illustrati di metà secolo.

Children’s Book


Gabi Swiatkowska

Gaia Guasti

Joelle Alexander

Children’s Book Della Polonia Gabi Swiatkowska ricorda i corvi, e la di Bologna carta igienica che mangiava il suo cane, compagno fedele quando è emigrata a New York City, a sedici anni, per iscriversi alla Cooper Union School of Art. Ora vive in Francia, con il marito e la figlia, dove organizza mostre sui suoi dipinti e le sue sculture, canta e scrive canzoni. Ma soprattutto, disegna. “Fin da piccola mi sentivo una principessa, come quelle delle favole russe che si perdono e non vengono più trovate”, ed è proprio una principessa la protagonista del suo nuovo libro, “La regina del Mercoledì” (2017), pubblicato in Italia da Feltrinelli. Artista poliedrica, la Swiatkowska ha illustrato oltre quindici libri per bambini che hanno vinto numerosi premi, tra cui l’Ezra Jack Keats Award con “My name is Yoon” (2003) tra i 100 Great Children’s Books della New York Public Library, “Mary Cassatt” (2015) e “Arrowhawk” (2004).

Camelozampa Editore

Gaia Guasti è nata a Firenze e si è trasferita a Parigi a diciotto anni. Da allora non ha più lasciato la Francia, dove lavora come sceneggiatrice e come scrittrice per ragazzi. Si è riavvicinata alla letteratura per bambini grazie alla nascita delle sue figlie. “Il mio desiderio più grande è che i miei lettori pensassero del libro cose completamente diverse, cioè vorrei che li spingesse a pensare con la propria testa”. Influenzata dal realismo magico latinoamericano, esce oggi per Camelozampa “Lettere di un cattivo studente” (2017) dopo “Maionese, Ketchup o Latte di Soia” (2016), finalista al Premio Strega ragazze e ragazzi.

Newton Compton

Da oltre quarant’anni la Danimarca domina il World Happiness Report, la classifica dei Paesi più felici stilata ogni anno dalle Nazioni Unite, tanto da diventare oggetto di studi sociologici. Dopo tredici anni di ricerca e collaborazione, Jessica Joelle Alexander e Iben Sandahl ritengono di aver scoperto il vero segreto della felicità del piccolo Paese del nord e lo svelano in questo manuale rivoluzionario: “Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni” (Newton Compton, 2016). Sembra che alla base dell’appagamento ci sia il modo in cui genitori e figli si relazionano tra di loro. Jessica Joelle Alexander è autrice e giornalista americana. Laureata in psicologia, è da sempre appassionata di studi sulle differenze culturali. Collabora con l’Huffington Post, The Copenhagen Post e il Local Denmark, parla quattro lingue e vive in Danimarca con suo marito e i suoi figli.


Jordi Sierra i Fabra

Notes De Agostini

Marìa Teresa Andruetto Equilibri / Bompiani / Biblioteca della legalità

È uno degli autori più amati dagli adolescenti spagnoli. Scrittore incredibilmente prolifico dal 1998 fa ininterrottamente incetta di premi in tutti i paesi di lingua ispanica. Esperto di musica rock, viaggiatore incallito, è un’artista poliedrico e capace di scrivere delle tematiche più svariate. Ha iniziato a scrivere a otto anni, durante un ricovero in ospedale dovuto a un grave incidente che gli è quasi costato la perdita del naso e di una mano. A dodici, ha finito il suo primo romanzo, debuttando poi nel 1975 con “El mundo de las ratas doradas”. Tra i suoi libri più famosi pubblicati in Italia da De Agostini: “Bob Dylan. 99 motivi per scoprirlo insieme a tuo figlio” (2017), “Il club degli strani” (2016), “Il mistero del quadro scomparso” (2002). Nel 2004 ha creato la Fondazione Jordi Sierra i Fabra a Barcellona, nata per promuovere la scrittura creativa tra i giovani. Ogni anno, convoca un premio letterario per i minori di 18 anni. Con “Kafka e la bambola viaggiatrice” (Salani, 2010) ha vinto il Premio Nacional de Literatura Infantil y Juvenil 2007 e il Premio Protagonista Jove 2009. Discendente di antenati piemontesi, vive vicino a Córdoba, circondata da un boschetto di pini e carrube. Ha un orto e alcuni animali domestici. La natura è molto importante per la sua scrittura e la sua vita. Ha scritto numerose opere, sia per adulti ma soprattutto per ragazzi, tra cui “Per una letteratura senza aggettivi” (Equilibri, 2014) “La bambina, il cuore e la casa” (2016), Il viaggio di Stefano (2015), e “Il paese di Juan” (2014). Tra gli argomenti a lei cari ci sono la ricerca delle origini, l'universo femminile e la diversità. Da trent'anni è attiva nel campo della letteratura infantile, dove ha lavorato nella formazione dei maestri, ha fondato centri di studio e riviste specializzate e diretto collane. Il suo impegno le è stato riconosciuto con l’assegnazione del premio Hans Christian Andersen 2012 e altri prestigiosi riconoscimenti, fra cui il Premio Iberoamericano SM e il White Ravens.


Melvin Burgess

Robert Domes

Stefan Boonen e Melvin

Equilibri

Melvin Burgess è nato nel Sussex nel 1954. Era un bambino con la testa fra le nuvole, poco concentrato a scuola. Finché non ha incontrato la sua passione, la scrittura. Da allora ha deciso che non voleva far altro, ma ha dovuto cimentarsi in lavori di tutti i tipi prima di veder pubblicato il suo primo libro. “Junk”, il romanzo che pubblica nel 1996, lo consacra come uno dei migliori scrittori contemporanei per adolescenti, acuto interprete del disagio sociale e psicologico dei giovanissimi, e grazie a lui si aggiudica la Carnegie Medal e il Guardian Children’s Fiction Prize. Nel 2001 firma la trasposizione letteraria del film Billy Elliot, basata sulla sceneggiatura di Lee Hall. Di questo autore anticonformista e capace di intelligenti provocazioni, in Italia sono stati pubblicati “Lady” (2002), “Il chiodo fisso” (2005), “Kill all enemies” (2013) e “Il grido del lupo” (2017) con Equilibri Edizioni.

Mondadori

“Il simbolo di un’infanzia negata e della violenza contro il diverso”, questo la storia più famosa e più importante di Robert Domes, da oggi anche un film, sulla vita di Ernst Lossa, bambino zingaro di quattordici anni ucciso dagli esperimenti genetici della Germania nazista. “Nebbia in agosto” (2017) edito da Mondadori è un libro toccante e terribile, di un bambino che non si arrende all'immagine di sé che vede riflessa negli sguardi degli altri, non si sente né diverso, né sbagliato, stringe amicizie e si innamora. Robert Domes (1961), scrittore, editore e giornalista bavarese di Ichenhausen, ha dedicato cinque anni di ricerca alla vicenda di Ernst Lossa, intervistando centinaia di persone e consultando decine di archivi. Attualmente insegna giornalismo e dirigi progetti artistici e teatrali.

Sinnos

La storia di Teo è la nuova e originale prova degli autori di “Weekend con la nonna” (2015), qui alle prese con una spericolata avventura dal sapore preistorico. Stefan Boonen ai testi, Melvin alle illustrazioni, sono la squadra vincente di “Mammut!” (Sinnos, 2017) il nuovo fumetto della collana Leggimi Graphic. Marchio di fabbrica della coppia di autori fiamminghi è la brillante commistione di scanzonato realismo e immaginazione scatenata. Anche in questo secondo libro incontriamo un bambino come tanti, alle prese con una famiglia e un’educazione fuori dal comune. Dal 2000 Stefan Boonen ha pubblicato più di ottanta libri, che hanno vinto numerosi premi, tradotti dall’America alla Corea del Sud. Vive in Belgio con la sua famiglia. Melvin è incisore e illustratore dal 1992. Ha studiato al Royal College of Art di Londra, espone da anni alla Royal Accademy, al Royal College of Art e alla Somerset House.


Stephanie Blake

Babalibri

Il coniglio Simone è forse uno dei personaggi più amati dai bambini. Per le sue storie, la sua disegnatrice Stephanie Blake si ispira quotidianamente alle avventure e agli entusiasmi dei suoi figli. La cosa più importante quando scrive? Far ridere i ì bambini! Tra le storie più divertenti del coniglio Simone pubblicate in Italia da Babalibri, vanno ricordate: “Pappamolla” (2014), “No, il vasino no” (2013), “Pidocchi!” (2009), Caccapupù” (2006). Quando è nato il suo primo figlio, Stephanie ha deciso di rinunciare al lavoro d’interprete per dedicarsi alla sua passione: scrivere e disegnare libri per bambini. Stephanie Blake è infatti bilingue, nata in Minnesota (1968) e cresciuta Parigi. Oggi sta lavorando con Thomas Forwook alla realizzazione di una serie animata dedicata proprio al Coniglio Simone.

Steve Antony

Zoolibri

Steve Antony scrive di qualsiasi cosa, dal chiedere “per favore” alla guerra e la sua futilità. Si è licenziato dal callcenter dove lavorava per inseguire il suo sogno: nel 2014 ha debuttato con “The Queen’s hat” che ha vinto l’Oscar’s First Book Prize e il Children’s Book Prize, è poi stato adattato per un concerto alla London Symphony Orchestra e ha fatto guadagnare 15 mila sterline a un’associazione no profit per bambini. Ha scritto e illustrato numerosi libri, tradotti in tutto il mondo, pubblicati in Italia da Zoolibri: “Betty fa i capricci” (2015) e “Per favore signor Panda” (2016). Nato in Inghilterra e cresciuto in New Messico, ha scoperto tardi di essere daltonico e questo l’ha portato a scegliere pochi ma essenziali colori, rendendo unica la sua voce d’illustratore.


Suzy Lee

Corraini

Cosa accadrebbe se le componenti fisiche del libro diventassero parte della storia? E se il libro stesso diventasse parte dell’esperienza di lettura? Questa è l’idea che ha ispirato Suzy Lee nei libri “Mirror” (2003), “L’onda” (2008) e “Ombra” (2010), editi da Edizioni Corraini. Ma è nella “Triologia del limite” (2012) che l’autrice svela il suo metodo di lavoro. In questo manuale, Suzy Lee svela i segreti di composizione e creazione dei suoi libri, ridefinendo i limiti del foglio bianco e delle sue componenti fisiche: la forma, la carta, la direzione in cui le pagine vengono sfogliate. Tutti e tre hanno il loro fulcro nella piega centrale del libro, che diventa specchio su cui riflettersi, confine tra realtà e fantasia, limite psicologico, ingresso in un’altra dimensione. Suzy Lee è nata a Seoul (1977), vive e lavora a Singapore. Dopo aver conseguito un Master of Arts in Book Arts presso il Camberwell College of Arts, ha partecipato a numerose mostre di book arts e pittura in tutto il mondo, vincendo il New York Times’s Best Illustrators, il Golden Medal della Società degli Illustratori e disegnando il poster della US Nation Book Festival del 2013.


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