Una nuova scuola per Lauria

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UNA NUOVA SCUOLA PER LAURIA



UNA NUOVA SCUOLA PER LAURIA Università degli studi di Napoli “Federico II” - Dipartimento di Architettura Tesi di laurea magistrale 5UE a.a. 2016/2017

Relatore: Pasquale Miano

Candidato: Salvatore Diana


S 01.

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M

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I

DESCRIZIONE DELL’INSEDIAMENTO IN RELAZIONE ALL’AREA D’INTERVENTO

01.1 01.2 01.3 01.4

Lauria Area d’intervento Sezione urbana nord-sud Foto dell’area e del contesto

02. CONTESTO DELL’AREA DI PROGETTO 03.

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PERCORSI E CAMPUS COME FULCRO DEL SISTEMA DI CONNESSIONI

06. pag pag pag pag

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04. CONCEPT 04.1 Una scuola attrattiva 04.2 Sviluppo dell’architettura

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05. IL PROGETTO 05.1 05.2 05.3 05.4 05.5 05.6 05.7 05.8 05.9 05.10 05.11

Approccio allinsegnamento Organizzazione degli spazi Aule/Laboratori flessibili Connettivi relazionali Masterplan Pianta con indicazione percorsi e pav. Pianta livelli -3,20, 0,00, +3,20 Piante livelli -3,50, -7,00 Sezione nord-sud Sezione est-ovest Sezione nord-sud/prospetto est-ovest

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20 21 22 22 25 26 28 30 32 34 36

06.1 06.2 06.3 06.4 06.5

DETTAGLI Materiali Struttura Auditorium Aula tipo Palestra

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07. OBIETTIVI PERSEGUITI

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Conclusioni Bibliografia Sitografia

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INTRODUZIONE La scuola è stata, per secoli, l’unica fonte di istruzione ed educazione per tutti coloro i quali potevano permettersi il “lusso” di frequentarla. Oggi la situazione è nettamente cambiata specialmente per la diffusione dei mass-media, veri e propri strumenti progettati per mettere in atto molte forme di comunicazione a distanza, aperte e libere a tutti. Oggi una scuola, per poter essere considerata realmente formativa, non deve esclusivamente occuparsi della formazione culturale delle future generazioni, ma deve, altresì, essere proiettata alla formazione della personalità dei singoli, al fine di renderli cittadini attivi più che passivi, entusiasti, desiderosi di fare e conoscere, piuttosto che individui disincantati ed abituati ad assistere più che ad agire. In questo contesto l’architettura assume un ruolo fondamentale ai fini dell’organizzazione della didattica e delle attività formative. Tale approccio innovativo richiede, quindi, un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, come anche la disponibilità di luoghi attrezzati che consentano di approcciarsi operativamente alla conoscenza delle scienze, della tecnologia, delle lingue comunitarie, alla produzione musicale, al teatro, alle attività pittoriche ed a quelle motorie. In questo lavoro di tesi viene estrinsecato un progetto che si pone come modello di scuola sostenibile, all’avanguardia e a misura dello studente. Il tema trattato rappresenta uno dei 51 progetti del concorso di idee internazionale indetto dal MIUR nel 2016 inerente alle scuole innovative. Tema SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “GIOVANNI XXIII” COMUNE DI LAURIA (PZ) Importo lavori 3.980.000 € n° 280 alunni

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01. DESCRIZIONE DELL’INSEDIAMENTO IN RELAZIONE ALL’AERA D’INTERVENTO 01.1 LAURIA

Lauria è un comune italiano di 12 766 abitanti della provincia di Potenza, in Basilicata. È il centro storicamente più grande, territorialmente e demograficamente, della regione storico-culturale della Lucania sud occidentale. Il suo territorio è posto come crocevia delle Valli del Sinni, del Mercure, del Noce e dell’Agri. Divisa ancora nei due classici agglomerati medievali, il castello e il borgo, conserva ancora i tipici tratti della pittoresca città medievale, ricca, in ogni angolo, di tracce di storia della civiltà tra Lucania e Mediterraneo. La città, una delle più popolate della Basilicata, situata tra Campania e Calabria, è punto di snodo di tre principali direttrici viarie: l’autostrada A3 Napoli–Reggio Calabria, che ricalca pressappoco l’antica via romana Capua-Rhegium, la Fondovalle Sinnica, che porta alla costa ionica lucana, e la Fondovalle del Noce che collega l’autostrada A3 con la costa tirrenica calabro–lucana. Inoltre la città rappresenta il punto d’incontro di tre valli: del Noce, del Sinni e del Mercure. Ad esse si dovrebbe aggiungere storicamente anche la Val d’Agri raggiungibile tramite l’antico percorso per Moliterno, ormai di livello secondario e in lunga attesa di adeguamento. Lauria è collocata in uno dei più suggestivi paesaggi dell’Appennino Meridionale, comprendente la cittadina turistica di Maratea, il Parco nazionale del Pollino, il Parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese (5,8% del territorio comunale, pari a 1016 ettari) e il massiccio del Sirino. Il comune fa parte della provincia di Potenza e confina con i centri, della stessa provincia, di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Latronico, Castelsaraceno, Moliterno, Lagonegro, Nemoli, Trecchina, e con quelli della provincia di Cosenza, Tortora e Laino Borgo. Il territorio comunale è collocato in una zona esposta ad un rischio sismico di media entità, come dimostrano gli eventi calamitosi registrati negli ultimi decenni; l’ultimo dei quali, di particolare rilevanza, si è verificato il 9 settembre 1998. La città ebbe una drammatica battuta d’arresto nel corso della sua storia con il massacro di Lauria del 1806, dovuto a una sfortunata vicenda che portò Lauria, sede del potere costituito, a divenire luogo di un’ostinata resistenza borbonica contro l’avanzata napoleonica. Le conseguenze di questa sanguinosa repressione furono gravi per la città: oltre al devastante incendio e alla perdita dell’archivo cittadino, si operò il trasferimento di tutti i presidi statali (l’ospedale, il tribunale e le forze dell’ordine) verso i centri limitrofi minori (Lagonegro e Trecchina). Tuttavia, grazie alle caratteristiche geografiche della città, alle sue dimensioni territoriali, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, all’inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è oggi il centro più popoloso dell’area. La presenza di un numero cospicuo di abitanti nel territorio rurale, molto più popolato rispetto al centro cittadino, rende l’intero territorio comunale quasi totalmente antropizzato.

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01.2 AREA D’INTERVENTO

Il contesto dell’area d’intervento prevalentemente naturale è composto dalla montagna ad est dell’area da dove nasce il torrente Carroso. A valle vi troviamo una diga che ospita un piccolo parco, poi il torrente scorre passando dal confine nord del lotto che lo delilimita rispetto alla pista di automodellismo situata dall’altra sponda del torrente in direzione nord. A sud confina con un grande parco pubblico attrezzato, con alcune strutture sportive al suo interno, tra i quali, campo da calcio e tennis, ed un ristorante. All’interno della particella 772 vi è un edificio degli anni 80’ sede dell’AIAS (associazione italiana spastici). L’area presenta un forte dislivello con esposizione a nord, non vi è rischio idrogeologico.

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L’area d’intervento è dislocata rispetto ai vari centri urbani del comune di Lauria. Nella condizione attuale l’unico modo per raggiungere il sito è con autoveicoli attraverso i percorsi carrabili. Della particella 772, assegnata da bando, vi è una parte deI lotto d’interesse edificabile identificata in arancione nell’immagine sottostante, mentre per la restante parte si può prevedere una funzione di verde pubblico, parco, orti urbani e attività all’aperto che non richiedano cubatura ulteriore.

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01.3 SEZIONE URBANA NORD-SUD



01.4 FOTO DELL’AREA E DEL CONTESTO

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PAGINA PRECEDENTE sulla destra il lotto d’interesse visto dalla montagna in relazione con il centro abitato a sinistra dell’immagine

IN QUESTA PAGINA In alto a sinistra la diga In alto a destra la montagna vista dal lotto In basso il lotto visto dalla montagna

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02. CONTESTO DELL’AREA DI PROGETTO L’area di progetto è immersa nel verde. Nel circondario troviamo: Partendo dalla destra dell’immagine sottostante, vi è la montagna dove è collocata l’attuale scuola secondaria di I grado, a scendere verso valle troviamo la diga che ospita un parco pubblico con accesso dalla strada e dal quale si potrebbe riuscire a raggiungere la nostra area di intervento fiancheggiando il torrente. Vi è una pista di automodellismo ma a quanto pare risulta essere sottoutilizzata. Il centro per gli spastici che si trova all’interno della particella 772, potrebbe integrarsi ed usufruire delle attrezzature e dei servizi della futura scuola. Il parco pubblico a sud dell’area si estende per circa 16.000 mq è caratterizzato da percorsi nel verde, panchine, aree di sosta, all’interno vi sono anche un campo da tennis coperto e un campo da calcio, inoltre all’ingresso del parco vi è un ristorante di cucina tipica locale. i.

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La nuova scuola ha la possibilità di fare sistema con il contesto e far si che si attivino maggiormente tutte le attività presenti nel circondario. Questa parte di Lauria come già accennato in precedenza attualmente si presenta purtroppo isolata dai maggiori centri urbani e raggiungibile soltanto atttraverso percorsi carrabili. Da un analisi delle opportunità e delle minacce, dei dei punti di forza e debolezza dell’area e del contesto è venuto fuori un quadro piuttosto positivo, ma con delle problematiche, che se affrontrontate nel modo giusto potrebbe essere un opportunità di sviluppo per la comunità Lauriota. I punti principali che emergono sono la necessità di creare un sistema di connessioni alternativo a quello carrabile che possa permettere una mobilità ciclopedonale in direzione della nuova scuola. Un altra caratteristica fondamentale che condiziona molto l’approccio progettuale, è il forte dislivello del terreno così come abbiamo visto nell immagini precedenti, con esposizione a nord. Quindi è fondamentale creare un architettura che non faccia ombra a se stessa, per poter sfruttare la luce e la radiazione solare, nella logica della sostenibilità ambientale.

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03. PERCORSI E CAMPUS COME FULCRO DEL SISTEMA DI CONNESSIONI Dallo studio della viabilità finalizzato a comprendere le possibili connessioni dell’area con i centri urbani, emerge che oltre alla viabilità carrabile, data la vocazione naturalistica del territorio di Lauria, la zona è ricca di percorsi naturalistici molti dei quali sono stati identificati grazie a WikiLoc un app che permette di individuare e condividere tali percorsi. Da qui nasce l’idea di una migliore organizzazione di questi percorsi con piccoli interventi progettuali finalizzati non solo a connettere la scuola ai vari centri abitati, ma a migliorare l’intera mobilità cittadina. Inoltre, si potrebbero creare opportunità per nuove attività commerciali e aree di sosta nei punti di accesso a tali percorsi. Data la natura del contesto e il potenziale che le preesistenze hanno nel poter fare sistema con la nuova scuola, si ipotizza un organizzazione dell’area tendendo conto di questo rapporto di sinergia. La nuova scuola diventa il centro di questo “Campus” che al tempo stesso diviene fulcro del sistema di connessione, motore sociale del territorio. .

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IN QUESTA PAGINA In alto esempi di percorsi naturalistici e punti di accesso In basso schema di sintesi organizzazione percorsi

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04. CONCEPT 04.1 UNA SCUOLA ATTRATTIVA Molti docenti e alunni esprimono il proprio disagio rispetto alle scuole, ritenendole anestetizzanti, tanto da arrivare a definirle “non luoghi”. Oggi emerge la necessità di vedere lo spazio della scuola come il risultato del sovrapporsi di diversi tessuti ambientali: quello delle informazioni, delle relazioni, degli spazi, dei componenti architettonici e dei materiali. Abbiamo bisogno di una scuola in grado di garantire l’integrazione, la complementarietà e l’interoperabilità dei suoi spazi. L’uso diffuso delle tecnologie permette e richiede un’organizzazione diversa dello spazio dell’apprendimento. Spazi flessibili che si adattano alle diverse attività, e tale adattabilità degli spazi si estende anche all’esterno, offrendosi alla comunità locale e al territorio configurandosi come civic center in grado di fungere da motore del territorio in grado di valorizzare istanze sociali, formative e culturali. 04.2 SVILUPPO DELL’ARCHITETTURA Partendo dagli studi precedenti sull’area e dai principi innovativi in materia di edilizia scolastica, tenuto conto anche dell’esposizione a nord del lotto, si è voluto sviluppare un architettura, che innanzitutto non avesse un impatto eccessivo sul contesto naturale, ma che si integrasse ad esso tenendosi bassa a livello della strada, con un tetto verde praticabile, che si sviluppasse verso il torrente, senza fare ombra a se stessa, che inglobasse anche le preesistenze in prossimità dell’area di progetto, che creasse una spazio urbano aperto piuttosto che il classico cortile chiuso, anche per questa ragione si è scelto una forma a corte aperta, con percorsi nel verde che salgono anche al livello della copertura. Spazi relazionali esterni in contatto con la natura e con i nuovi spazi urbani generati dal progetto.

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05. IL PROGETTO 05.1 APPROCCIO ALL’INSEGNAMENTO Prima di procedere alla trattazione dell’argomento relativo all’organizzazione degli spazi interni, appare opportuno premettere una doverosa considerazione sull’evoluzione dei metodi di insegnamento. Dallo studio di alcuni dei molteplici metodi di insegnamento innovativo si è dedotto che a differenza dei metodi classici di insegnamento, principalmente basati sulle lezioni frontali e che riescono a funzionare in spazi standardizzati, i nuovi metodi necessitano di spazi variabili poiché le attività che coinvolgono lo studente sono solo in minima parte basati sulle lezioni frontali. Tali metodi si basano piuttosto su diverse attività atte a stimolare la creatività e a coinvolgere lo studente in maniera attiva. Spazi variabili si traduce in spazi flessibili poichè gli ambienti devono mutare a seconda delle attività svolte. Lo schema in basso mette a confronto i due diversi approcci all’insegnamento.

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05.2 ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI Partendo dal concetto di scuola attrattiva (civic center) capace di canalizzare e valorizzare le istanze sociali, nasce il bisogno di una scuola aperta che possa funzionare sempre anche al di fuori dell’orario della didattica. Ecco perchè si è scelto di compartimentare la scuola creando dei blocchi funzionali indipendenti, in modo che possano vivere sempre e non solo durante le ore di lezione. Dal diagramma a torta notiamo che i connettivi occupano un alta percenuntuale in termini di spazio rispetto all’intera scuola, poiché sono concepiti in maniera diversa da i classici corridoi, i connettivi così strutturati non servono solo a connettere un punto all’altro della scuola ma anch’essi diventano il luogo dell’apprendimento e dell’incontro, generando spazi informali, individuali dove potersi confrontare e relazionare.

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05.3 L’AULA/LABORATORIO FLESSIBILI L’aula è ancora intesa come lo spazio pensato per interventi frontali, il luogo dove il docente introduce temi nuovi, fornisce indicazioni per le attività da svolgere o gestisce momenti di sintesi e valutazione. tuttavia nel darle forma non si è mirato a differenziarla dai laboratori, ma piuttosto ad offrire degli spazi con caratteristiche simili, e lasciare a chi organizza la didattica la scelta di svolgere le attività negli spazi che si ritengono più adeguati sia come dimensione che come posizione all’interno nel complesso scolastico. Le aule/ laboratori sono inoltre dotate di pareti manovrabili in modo da essere flessibili e poter mutare a seconda delle attività da svolgere.

05.4 CONNETTIVI RELAZIONALI I connettivi diventano spazi di apprendimento e non solo semplici connessioni da un punto all’altro della scuola, Si tratta di uno spazio dove lo scambio di informazioni avviene in modo meno strutturato, dove si istaurano le relazioni tra gli studenti, si può studiare da soli o in piccoli gruppi, approfondire alcuni argomenti con un insegnante, ripassare, rilassarsi, tutto ciò in contatto visivo con la natura.

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IN QUESTA PAGINA Articolazione degli spazi

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05.5 MASTERPLAN

La scuola si inserisce in un contesto naturale integrandosi ad esso, formando nuovi spazi e creando una nuova centralità. Lo spazio esterno costituisce naturale estensione di quello interno, parte integrante del progetto. La corte urbana è costituita da vari terrazzamenti a divesi livelli dove poter rilassarsi o fare attività all’aperto. Nella parte bassa la piazza offre uno spazio grande con gradonate, in modo da per poter accogliere eventi quali concerti, spettacoli teatrali o assemble. La copertura giardino che si ispira nella sua varietà di colori ai lavori del garden designer danese Piet Oduolf, si pone come parco pubblico aperto, luogo di relazioni, dove rilassarsi e godersi il panorama mozzafiato, con la montagna, il torrente e tutto il circondario. Nella parte in alto a sinistra vi è un ulteriore spazio dove poter organizzare eventi o semplicemente godere della vista. Un percorso che parte dal parcheggio, incontrando i vari accessi tra cui quello dai sentieri ciclopedonali, conduce all’ingresso della scuola. Il piazzale antistante il centro di assistenza agli spastici è stato collegato con un percorso diretto in direzione della palestra oltre che al percorso che conduce all’ingresso principale della scuola in modo che l’AIAS diventi parti del nuovo sistema scuola e che possa usufruire dei nuovi sevizi messi a disposizione da quest’ultima.

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05.6 PLANIMETRIA CON INDICAZIONE DEI PERCORSI E DELLE PAVIMENTAZIONI

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05.7 PIANTA LIVELLI -3.20, 0.00, +3.20

La scuola è concepita come un unico corpo, ambienti interconnessi e spazi che comunicano tra loro. L’organizzazione interna di tali spazi è così strutturata: Partendo dalla parte bassa a sinistra della pianta vi è la parte amministrativa, con segreteria, stanza del preside con bagno privato, sala riunioni per i professori, stanze professori per il colloquio con i genitori o con gli studenti stessi, i servizi con spogliatoi e docce ed una cucina disposta a mo di saletta relax dedicata al corpo docente. Proseguendo vi uno spazio individuale con postazioni computer dove poter approfondire e fare ricerca, poi si procede verso il primo connettivo relazionale dove vi è situato un’ingresso secondario con ascensore, le scale che portano al piano superiore sono integrate a dei gradoni in modo da creare uno spazio di relax e di socialità. Salendo ci si collega al primo blocco aule/laboratorio flessibili, dotati di pareti vetrate e armadietti, con affaccio sullo spazio verde centrale e altri tavoli e arredi ad hoc per studiare consultare un libro rivedere gli appunti. A fianco il primo blocco di servizi igienici e altre due aule/laboratorio flessibili che danno sul grande auditorium predisposte a poter essere utilizzate come sale musica essendo anche più distaccate dalle altre aule/laboratorio. Sull’auditorium si affaccia la vetrata ingresso principale alla scuola. Dove infatti vi è collocata la reception che funziona sia come accettazione che come biglietteria in caso di eventi. Proseguendo 28


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ancora verso le scale troviamo al lato destro il bar che si prevede possa funzionare a orario continuato in modo tale che con lo spazio dell’auditorium si crei una sorta di piazza pubblica interna e che diventi luogo di riferimento per i giovani e meno giovani del territorio. Troviamo poi le scale integrate ai gradoni che creano un ulteriore spazio relazionale e insieme all’ascensore porta al piano superiore dove vi è la mensa sulla destra con dei tavoli predisposti anche allo studio quando non funziona come mensa. La cucina ha la dimensione e le caratteristiche per poter accogliere anche grandi eventi, potrebbe funzionare come mensa anche al di fuori della didattica e così come il bar e l’auditorium potrebbero portare proventi nella logica della sostenibilità economica. Troviamo poi proseguendo i giardini d’inverno che nei quali si può anche entrare stare soprattuto d’inverno apputno quando le temperature sono più rigide. Questi creano un ulteriore relazione con la natura anche all’interno dell’architettura stessa. Poi le due sale lettura con le pareti attrezzate dove i libri tutti vengono esposti, il concetto di libreria chiusa viene sostituito da l’idea di libreria diffusa all’interno della scuola , creando delle sale lettura che funzionano anche come mediateca. La logica è quella che avendo a disposizione vai spazi all’interno della scuola per potersi dedicare alla lettura avviene la biblioteca intesa nella sua accensione classica muta di significato. Proseguendo a destra un altro blocco servizi, e in alto poi le aule/laboratorio con tutte le pareti manovrabili che permettono di creare un grande spazio aperto che si collega allla parte connettiva, con una vista mozzafiato sul panorama e ben predisposta ad acogliere mostre ed esposizioni sia di lavori di studenti che di opere esterne. Arriviamo poi al connettivo che è composto da gradoni relazionali, da dove scendendo di 2 livelli si raggiungere la palestra dall’interno stesso della scuola.

05.8 PIANTE LIVELLI -3.50, -7.00

I livelli che danno verso il fiume sono così composti: dal piano superiore e quindi internamente alla scuola si accede ad un livello intermedio prima della palestra composto da uno spazio studio con vetrata che affaccia sulla palestra e 2 aule/laboratori. Scendendo ancora si arriva al livello -7.00 della palestra dove troviamo un accesso diretto agli spogliatoi. Per il concetto di indipendenza funzionale della palestra dagli orari della didattica, è costituita oltre che da un accesso dall’ interno della scuola, da uno che troviamo in alto a destra nel’immagine in basso dedicato agli atleti ed un altro in basso a sinistra, dove possiamo notare in adiacenza un volume dedicato all’amministrazione e all’eventuale vendita di biglietti in caso di eventi sportivi aperti al pubblico. La palestra è di tipo A2 con campo di pallavolo, tribune telescopiche, ed uno spogliatoio diviso per sesso con docce e servizi igienici. Vi è anche un ufficio docenti, che funziona anche come infermeria al servizio dell’intera scuola. 30


livello -3.50

livello -7.00

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05.9 SEZIONE NORD-SUD

L’edificio si pone a livello della strada nel suo punto più alto, dalla sezione si evidenzia: partendo dal lato destro, l’auditorium si va ad innestare con il blocco centrale della scuola, creando una sorta di piazza pubblica interna luogo di incontro e delle relazioni, in oltre predisposta ad ospitare grandi eventi, concerti, rappresentazioni teatrali e assemblee di istituto (vista render in alto a destra). Proseguendo verso sinistra troviamo il blocco centrale con i giardini di inverno, la mensa, le sale lettura e i servizi igineici che si collegano al blocco palestra, composto da un piano intermedio con altre aule/laboratori e uno spazio informale per lo studio. I connettivi attraverso i quali ci si collega alla palestra sono composti da gradonate che integrano la scale anch’essi concepiti come luogo delle relazioni, spazio informale e di relax con vista sulla vetrata che da direttamente all’interno della palestra (vista render in basso a destra).

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05.10 SEZIONE EST-OVEST

Partendo dalla destra dell’immagine sottostante troviamo l’auditorium, poi proseguendo verso sinistra un blocco aule/laboratori da diverse dimensioni con pareti manovrabili, all’esterno delle aula troviamo uno spazio dove poter studiare confrontarsi, rilassarsi. Quasi tutte le aule sono dotate di armadietti dove poter riporre il materiale di studio. Particolare importanza ai lucernai esposti a sud e posizionanti sul tetto, che portano luce e calore all’interno degli ambienti. (immagine in alto a destra) Proseguendo verso sinistra troviamo il blocco dei connettivi, composti da gradonate con scale integrate e con ascensore annesso in modo da creare spazi relazionali, di studio e di confronto (immagine in basso a destra)

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05.11 SEZIONE NORD-SUD / PROSPETTO EST-OVEST

Lo spazio centrale è stato progettato con l’intento di accogliere varie funzioni, così da poter ospitare eventi di piccola o grande rilevanza. Luoghi dove si può anche semplicemente rilassarsi, studiare seduti sulle panchine o sdraiati sul prato. Dalla sezione (immagine in alto) notiamo i salti di quota e le rampe laterali pensate in modo da creare uno skate park integrato all’architettura. Il prospetto nord (immagine in basso) è quello che da sul torrente ed anche quello visibile quando si arriva dal ponte in automobile.

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06. DETTAGLI 06.1 MATERIALI

Pavimentazioni esterne

Per lo spazio urbano oltre alle aree verdi, si dispone di pavimentazione in Rasocrete, il quale è un prodotto a tre componenti ecocompatibile portante, drenante, incombustibile, esente da bitume e cemento, composto da inerti selezionati e leganti polimerici, Scale, gradoni e sedute sono in pietra di Latronico un paese non molto distante da Lauria, pietra molto utilizzata in Basilicata.

Facciate

Frontone costituito da lastre in cemento rinforzato Aquapanel della Knauf, Rivestimento facciata in legno di cedro. Finti pilastrini anche essi in legno di cedro. le vestrate sono costituite da cellule strutturali con ritegno meccanico del vetro modello Metra Poliedro Sky fast 80.

Copertura

Aree verdi, percorsi in terra battuta e Frangisole in alluminio modello Metra compongono il tetto.

Finiture interne

Le pareti sono rivestite in legno di abate naturale, con parapetti in vetro struturale modello Faraone Ninfa 3 pavimento in resina autolivellante di colore bianco. Pareti insonorizzanti manovrabili in legno modello Aunaunia PMI maxi. vetrate giardini di inverno ed aule sono costituite da cellule strutturali con ritegno meccanico del vetro modello Metra Poliedro Sky fast 80. controsoffittatura in pannelli modulari per soffitti in lana minerale AMF di Knauf. 06.2 STRUTTURA Nella scelta della tipologia di struttura da adottare si prevede: per le fondazioni ipotizzate a platea in cls armato. La struttura è per la maggiore in acciaio con tre tipologie profili a seconda di se si tratta di trave principale, secondaria o di collegamentodi. Le dimensioni dei profili sono emerse dai calcoli di predimensionamento, quindi andrebbero poi verificati nel momento in cui si procede al progetto esecutivo. Per la copertura della parte d’ingresso con l’auditorium che presenta grandi luci si è ipotizzato sempre tramite dimensionamento preliminare l’uso di travi reticolari con altezza H 1500mm. Anche per la copertura della palestra si ipotizza una maglia reticolare. L’edificio presenta più parti controterra e per queste si prevedono pareti di contenimento in cls armato. 38


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06.3 L’AUDITORIUM L’auditorium è chiuso tra pareti di contentimento in cls armato rivestite in legno con i dovuti strati di isolamento li dove occorrono, Partendo dalla parte in alto a sinistra dell’immagine sotto troviamo il bar con delle sedute, l’ascensore il quale oltre a collegare al piano superiore, porta al livello del palcoscenico raggiungibile con un corridoio di collegamento. Nella parte alta troviamo alcune postazioni dove poter studiare individualmente ho in piccoli gruppi. Al centro la grande platea che può ospitare più di 320 persone durante gli eventi, in basso a destra troviamo due aule/laboratori che data la posizione potrebbero funzionare come sala prove o laboratorio musicale, poi procedendo verso sinistra troviamo la reception con la grande vetrata dell’ingresso principale alla scuola.

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Dalla sezione vediamo la copertura composta da verde intensivo, con i necessari strati di isolamento sorretta da una maglia di travi reticolari. Vari piccoli lucernai illuminano in maniera naturale lo spazio. A livello del controsoffitto vi sono pannelli fotoriflettenti mobili che calati alla giusta altezza favoriscono un acustiva ideale durante gli eventi musicali. La struttura che sorregge le tribune è fatta in acciaio zincato.

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06.4 AULA TIPO

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Le aule oltre ad avere quasi tutte una rapporto visivo con l’esterno e con la natura, alcune sono collocate in prossimità dei giardini di inverno i quali oltre ad essere piacevoli alla vista hanno una funzione termoregolatrice che varia a seconda della stagione, grazie ai frangisole inclinati a 31° posti sullla copertura degli stessi i quali d’inverno accumulano calore per effetto serra e lo cedeno all’ambiente e d’estate non permettendo ai raggi del sole di entrare hanno la funzione inversa, cioè quella di assorbire il calore dall’ambiente interno. In ogni ambiente e sopratutto in ogni aula/laboratorio troviamo dei lucernai in copertura che svolgono anch’essi una funziona termica, poiché l’inclinazione a 31° lascia entrare luce e raggi del sole d’inverno in modo da riscaldare gli ambienti e non lascia invece entrare i raggi diretti d’estate. Inoltre è stata dedicata particolare attenzione alle aperture in modo che fossero collocate più a sud possibile in modo da poter contribuire al microclima interno, mentre si è cercato per la parte a nord di mantere una massa termica tale da evitare dispendiose dispersioni di calore. 43


06.5 PALESTRA

Come già accennato in precedenza la palestra è di tipo A2 (vedi normativa del 75), nella parte alta dell’immagine sottostante troviamo il persorso ciclopedonale con il porticato della palestra che affaccia su di esso, una vetrata che da sul porticato e dall’interno della palestra mentre si fa attività si può godere della vista sul torrente. All’interno troviamo partendo da sinistra il blocco amministrativo distaccato, il campo da pallavolo regolamentare, con tribune. Al lato destro troviamo la parte degli spogliatoi e ancora l’accesso tramite scale ed ascensore dall’interno della scuola.

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Dalla sezione si evince anche parte del prospetto, la forma del frontone e i materiali utilizzati. La copertura della palestra e verde praicabile che con i dovuti strati di isolamento scarica il suo peso su di una maglia reticolare. Notiamo anche alcuni lucernai che aumentano l’apporto di luce. La grande vetrata che affaccia sulla palestra che ospita la sala studio. Le tribune telescopiche offrono circa centocinquanta posti a sedere.

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07 OBIETTIVI PERSEGUITI

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CONCLUSIONI Le scelte progettuali messe in campo hanno portato allo sviluppo di un’architettura capace di integrarsi al contesto, senza però la necessità di mimetizzare con lo stesso, facendo percepire la propria presenza. Viene generato un grande spazio urbano capace di creare una nuova centralità per l’intero circondario. Tetti verdi, percorsi nel verde, terrazzamenti e rispetto delle presistenze rendono il progetto in armonia con il contesto circostante, e allo stesso tempo, in grado di creare nuove possibilità, date dalle varie attività che la scuola è predisposta ad ospitare. Attività all’aperto con nuovi punti di vista panoramici su un paesaggio caretterizzato da un’estrema bellezza. La struttura, i materiali, le finiture giocano un ruolo essenziale nel dare ai fruitori la percezione di ambienti caldi e accoglienti. La compartimentazione che permette ad ogni funzione della scuola di vivere al di la della didattica si sposa con il concetto di scuola aperta, luogo attrattivo dove volentieri si va anche per il tempo libero oltre che per le varie attività. Polo culturale di riferimento per l’intera comunità, capace di valorizzare le istanze sociali e creare nuove opportunità per le future generazioni.

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Bibliografia Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 Mazria E, Sistemi solari passivi, soluzioni per una migliore qualità ambientale degli edifici, Padova, Franco Muzzio Editore, 1990 Paolino L, Cagelli M, Pavesi A.S. Guida alla progettazione di edifici scolastici, Milano, Maggioli editori, 2011 Miur, linee guida per l’edilizia scolastica, Roma, 11 aprile 2013 Franco Lorenzoni, Cari architetti, rifateci le scuole! Sole 24 ore, 16 marzo 2014 Weyland B. Attia S., Progettare scuole, Milano, Guerini scientifica 2015 Allen E. Come funzionano gli edifici, Bari, edizioni Dedaldo, 2017 di G. Biondi (a cura di), S. Borri (a cura di), L. Tosi Dall’aula all’ambiente di apprendimento Dake Wells Architecture, Lo studente al centro, Reed Spring Middle school Missuori USA in “The plan”, a. III, n. 102, novembre 2017.

Sitografia Gluck, Lakeside Retreat Archdaily (Ultimo accesso: 12 gennaio 2018). https://www.archdaily.com/359982/lakeside-retreat-gluck Verstas Architects, Saunalahti School Archdaily (ultimo accesso: 12 gennaio 2017) https://www.archdaily.com/406513/saunalahti-school-verstas-architects “Cascading” Secondary School in Virginia / BIG (Ultimo accesso: 21 gennaio 2018) https://www.archdaily.com/780089/big-reveals-design-for-cascading-secondary-school-in-virginia Duchess Park Secondary School / HCMA (Ultimo accesso: 21 gennaio 2018) https://www.archdaily.com/434376/duchess-park-secondary-school-hcma Lakeside Retreat / GLUCK (Ultimo accesso: 21 gennaio 2018) https://www.archdaily.com/359982/lakeside-retreat-gluck ZHANGJIANG FUTURE PARK/ MDRDV (Ultimo accesso: 21 gennaio 2018) https://www.mvrdv.nl/en/projects/zhangjiang-future-park

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Università degli studi di Napoli “Federico II” Dipartimento di Architettura Tesi di laurea magistrale 5UE


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