Tesina Daniela Sgariglia Primo Anno Estetica

Page 1

TESINA MESE 03 / MARZO 2013

PRIMO ANNO ESTETICA S .P. E . FUTURA

Corsi di formazione professionali

il piede diritto inglese

92

Daniela Sgariglia


IL PIEDE come è fatto come funzione I piedi sono importantissimi per il benessere di tutto l’organismo per la bellezza del corpo,per l’anima dell’andatura,questi spesso vengono trascurati e trattati come parte del corpo di secondaria importanza. La scienza ci propone un’immagine del piede molto più ricca, ma soprattutto la condizione di salute del piede ha importante riflesso sull’intero organismo, conoscere il piede quindi è importante. Infatti l’arto inferiore è definito “organo di deambulazione”, che è costituito dall’osso dell’anca che si articola con il femore che è l’osso della coscia, la gamba è costituita dal perone e dalla tibia che si articola in basso con il tarso, metatarso, e falangi. Il calcagno e astragalo congiungono il piede con l’osso della gamba, quindi il piede lo possiamo suddividere in Retro piede e Avampiede. Il primo comprende il tarso, che è composto da sette ossa: 1. Astragalo 2. Calcagno 3. Navicolare 4. Cuboide 5. Tre cuneiformi Mentre il secondo è formato dal metatarso e dalle falangi, costituito da cinque ossa, che fanno parte del metatarso e quattordici ossa per le faringi , due per l’alluce e tre per le altre dita. La parte ossea però è solo una dei tre aspetti fondamentali della struttura dei nostri piedi. Importanti sono anche l’aspetto nervoso e circolatorio,incominciando dal primo c’è una zona del piede detta “Seno del Tarso”, ricchissima di derivazioni nervose come pochissime altre parti dell’organismo costituendo una specie di “occhio” anzi un “Radar”, perché fornisce al cervello tutti i dati necessari per consentire di adattarci al terreno,alla luce, agli ostacoli , al buio, senza cadere , e ciò ci permette di camminare regolando istante per istante la deambulazione. È importante il piede anche per quanto riguarda la componente circolatoria, poiché viene considerato come “secondo cuore “; poiché come il cuore è il punto di parte del sangue. Il piede è il punto di partenza della circolazione venosa , che riporta il sangue al cuore. Se questo meccanismo di vera e propria pompa non funziona vi sono disturbi di circolazione, la cui spia è il classico gonfiore ed è un campanello di allarme. I disturbi circolatori non coinvolgono soltanto i nostri piedi, ma anche le gambe,infatti da studi effettuati su donne che usano frequentemente i tacchi dove la posizione del nostro corpo è incentrata, spesso la circolazione venosa e linfatica viene rallenta, oltre al gonfiore anche il colore della pelle può suggerirci molto sulla loro salute: il colore troppo pallido ci dice che il sangue non circola molto bene, se il colore tende al violaceo qualcosa difetta nell’ossigenazione del sangue, per entrambi i casi sarà


Morfologia del piede Dal punto di vista della sua forma il piede può variare. Si parla allora di classi morfologiche diverse. Quello che fa la differenza sono e dita, ecco quali sono: 1. Piede Egizio: le cui caratteristiche è quello di avere l’alluce più lungo delle altre dita, in particolare del secondo dito. 2. Piede Greco: la cui caratteristica è di avere il secondo dito più lungo dell’alluce, ed è il tipo di piede più comune. 3. Piede Quadrato: la cui caratteristica è costituita dalle prima due dita uguali e si tratta di una variante apparente del piede greco. La definizione “egizio -greco” non ha nulla a che vedere con l’appartenenza alle popolazioni dell’ Egitto o della Grecia. Si tratta invece di nomi scelti per la somiglianza a sculture e dipinti di quelle due civiltà: i piedi che non sono perfetti e manifestano qualche malformazione come “Alluce Valgo “ classificarli diventa complicato.

Ipercheratosi Plantare - Calli e duroni Possiamo definire la callosità, come un’ area localizzata di ipercheratosi , cioè un accumulo di cellule cornee dovuto alla pressione o allo sfregamento sulla parte, da un corpo esterno il callo contiene al suo interno una massa concentrata di ipercheratosi chiamata “Nucleo”. Questo nucleo ha la forma conica, terminando con l’apice del cono a ridosso delle papille dermiche e vanno a irritare le terminazioni nervose e da luogo al dolore. Nella stessa callosità se ne posso trovare più di uno: 1. Callo duro: è il tipo di callo più comune si trova generalmente sopra al quinto dito o ai lati dell’alluce, sulle articolazioni interfalangee, in zona plantare all’apice detto volgarmente “occhio di pernice”. 2. Callo molle: detto anche interdigitale, si forma quando si ha lo sfregamento delle dita, si forma anche per l’eccessiva sudorazione, e la seguente macerazione . l’aspetto di questo callo è molle e biancastro. La parte più dura di questo callo è a forma di anello ed è la più difficile da rimuovere. Il callo molle si forma anche nel punto di unione delle due dita. 3. Callo vascolare: è un callo complicato dalla presenza di capillari, che posso essere incorporati (gocce di sangue) è molto doloroso è può essere anche procurato da un cattivo trattamento precedente. Si trova in genere all’apice del quarto dito in zona plantare e dove non vi è tanto tessuto adiposo. 4. Callo neuro vascolare: insieme ai capillari troviamo dei piccoli punti bianchi o giallastri. Sia il callo vascolare che neuro vascolare hanno ben poche cellule cornee. 5. Callo miliare: non sono calli veri e propri perché non dipendo da sfregamento o pressione, ma sono anomalie della pelle, dovute ad u accumulo di colesterolo, sono molto duri lo si può trovare vicino all’unghia del quinto dito, se sono sottoposti a pressione sono dolorosi. Il durone, invece è di dimensione maggiore e non possiede il nucleo. Si possono avere in oltre formazioni miste, vale a dire callo durone.

12


Sviluppo ( del callo e del durone)

01

Per lo sfregamento le terminazioni nervose vengono irritate e rispondono con una dilatazione dei capillari dello strato papillare; che apportano maggior sangue e stimolano una maggior produzione di cellule. Questa super produzione non è bilanciata da un eguale smaltimento delle cellule cornee a livello superficiale. Se la pressione intermittente continua, l’accumulo di cellule cornee viene spinto verso il derma e si può avere la formazione del nucleo. Le papille sotto la callosità vengono schiacciate e appiattite. Le forze che agendo sul piede determinano la formazione di ipercheratosi sono forze da taglio, compressione e stiramento.

Cause

02

scarpe larghe o strette; scarpe corte; scarpe con il tacco ; pelle o cuoio troppo duri corpi esterni( terra o sabbia); pelle sudata, alterazioni del piede ( la forma):dita contratte,alluce valgo, piede piatto, piede cavo , ecc. La formazione della callosità più o meno veloce dipende molto dal tipo di pelle, cioè una pelle chiara è sottile è più sensibile di una scura e spessa.


DIRITTO L’imprenditore L’articolo 2082 del codice civile definisce imprenditore colui che esercita professionalmente un’attività economica e organizzata al fine della produzione o dello scambio dei beni e di servizi. Da questa definizione è possibile dedurre quali sono i requisiti che un soggetto deve avere per poter essere considerato imprenditore : 1. Professionalità 2. Organizzazione 3. Scambio con il mercato 4. Economicità La professionalità si identifica con l’esercizio dell’attività in modo sistematico, cioè stabile nel tempo e non occasionale. Tuttavia l’attività non deve essere necessariamente interrotta. Infatti la professionalità esiste anche per le imprese stagionali (esempio stabilimento balneare). L’attività deve comportare un’organizzazione di mezzi e persone. Lo scambio con il mercato : l’attività deve essere destinata al mercato, cioè deve soddisfare bisogni di terzi ( non deve essere rivolta ad autoconsumo). Infine l’attività deve essere astrattamente idonea a produrre un risultato positivo cioè nel tempo i ricavi dovrebbero coprire i costi per ottenere un utile.


L’ imprenditore commerciale La legge non dà esplicitamente una definizione di imprenditore commerciale, ma si limita ad elencare le attività di natura commercia ledi conseguenza si considera imprenditore commerciale chi svolge una di queste attività. Esse sono: 1. Attività industriale, diretta alla produzione di beni o di servizi (ne sono esempi: le imprese automobilistiche, chimiche, edilizie, alberghiere, emittenti radio televisive ecc.) 2.

Attività intermediaria nella circolazione di beni (centri commerciali, negozi)

3.

Attività di trasporto (autobus, ferrovie, ecc.)

4.

Attività bancaria o di assicurazione.

L’imprenditore commerciale è sottoposto allo statuto del imprenditore commerciale. Che prevede: • L’iscrizione nel registro delle imprese • Tenuta delle scritture contabili obbligatorie • Assoggettabilità al fallimento (procedura concorsuale).

L’ imprenditore agricolo E’ un imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: • Coltivazione del fondo • Selvicoltura (cura del bosco) • Allevamento di animali e tutte le attività connesse all’agricoltura (esempio: agriturismo).

Piccolo imprenditore Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commerciati e coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e con i componenti della famiglia. Pure esercitando un’attività commerciale il piccolo imprenditore non è soggetto alla tenuta di scritture contabili obbligatorie né al fallimento. Talvolta viene avvicinata alla figura del piccolo imprenditore quella dell’impresa famigliare. In realtà si tratta di un’impresa che resta individuale dove solo il titolare risponde dei debiti. Il rapporto dei familiari con l’imprenditore non si basa né su un contratto di lavoro subordinato né di società, ma si colloca nel ambito di quei vincoli di cooperazione propri della famiglia intesa come comunità. La legge è intervenuta con la riforma del diritto di famiglia per tutelare i familiari, garantendo loro al diritto di mantenimento, il diritto a partecipare alle decisioni più importanti e il diritto di predizione in caso di ces-


L’ artigiano L’attività artigiana per l’importanza economica che tradizionalmente riveste nel nostro paese (sarti, parrucchieri, calzolai, ecc.) è regolata da una legge speciale sull’ artigianato (legge 443/85). In base a questa legge è considerato imprenditore artigiano chi: esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare l’impresa, assume la piena responsabilità dell’impresa, con tutti gli oneri e i rischi inerenti alla gestione. Svolge prevalentemente l’attività intervenendo anche manualmente. L’impresa artigiana può essere svolta dal singolo mediante una ditta individuale (E ciò succede anche quando l’imprenditore da luogo a un’impresa familiare) oppure costituendo una società e quindi in forma collettiva. La legge dispone che possono essere costituite per l’esercizio di un’impresa artigiana in forma collettiva le seguenti forme giuridiche: SNC (società in nome collettivo), SAS (società in accomandita semplice), S.r.l. (società a responsabilità limitata), cooperative. In questi casi è necessario che la maggioranza dei soci svolga in prevalenza lavoro personale. Ogni imprenditore che abbia le caratteristiche previste dalla legge 443/85 è tenuto ad iscriversi all’albo delle imprese artigiane, tenuto dalla camera di commercio. Dall’iscrizione derivano importanti conseguenze: l’obbligo dei pagamenti dei contributi all’INPS per la previdenza e l’assistenza sanitaria, e il diritto di usufruire di importanti sgravi fiscali, di finanziamenti agevolati e di altri benefici quali abbattimenti contributivi per i dipendenti. In base al tipo di attività svolta la legge stabilisce il numero massimo di dipendenti, che posso essere diretti dall’artigiano, numero che varia da otto a quaranta. L’imprenditore artigiano può essere titolare soltanto di un’impresa artigiana, potrebbe svolgere anche

Legge 4 gennaio 1990 N1 disciplina delle attività dell’estetista

L’attività di estetista comprende tutte le presentazione ed trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano, il cui scopo esclusivo o prevalentemente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, migliorarne o proteggerne l’aspetto estetico, modificandolo attraverso l’eliminazione e l’attenuazione degli inestetismi viventi. Sono escluse dall’attività di estetista le presentazioni dirette a finalità terapeutiche. L’estetista che intende esercitare professionalmente l’attività in modo autonomo è tenuto a recarsi ad iscriversi all’albo provinciale delle imprese artigiane. La qualificazione professionale di estetista si intende conseguita, dopo l’espletamento dell’obbligo scolastico, mediante il superamento di un apposito esame teorico-pratico preceduto dalla svolgimento: Di un apposito corso regionale di qualificazione della durata di due anni, con un minimo di 900 ore annue; tale periodo dovrà essere seguito da un corso di specializzazione della durata di un anno oppure da un anno di inserimento presso un’impresa di estetica; Oppure di un anno di attività lavorativa qualificata in qualità di dipendente, presso uno studio medico specializzato o presso un’impresa di estetica e seguita da appositi corsi regionali, di almeno trecento ore, di formazione teorica, integrativi delle cognizioni pratiche acquisite nell’impresa di estetica. Le imprese che svolgono l’attività di estetica possono essere esercitate in forma individuale o di società, nei limiti dimensionali e con requisiti previsti dalla legge. Alle imprese artigiane che vendono o comunque cedono alla clientela prodotti cosmetici strettamente inerenti allo svolgimento della propria attività e al sol fine della continuità dei trattamenti in corso, non si applicano le disposizioni relative all’inserzione nel


ENGLISH! Hair lain: attaccatura dei capelli Hair: capelli Cheek Bon: zigomo Cheek: guancia Nose: naso Leg: gamba Nail: unghia Nek: collo Leg: gamba Foot: piede Feet: piedi Finger: dito Stomach: stomaco Skin: pelle Oil Skin: pelle grassa Combination Skin: pelle mista Foundation: fondotinta Eyes: occhi


INDICE Il Piede: - Come è fatto e come funziona Ipercheratosi plantare: - Calli e duroni - Sviluppo del callo e del durone - La classificazione dei calli Diritto: - L’imprenditore - Commerciale, agricolo, piccolo imprenditore - Legge 4 gennaio 1990 n 1 - Disciplina dell’attività di estetista IInglese: - Terminologie


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.