Le vacche “sacre” di Gioia dei Marsi e la piana di Templo, due storie intrecciate
The intertwining stories of Gioia dei Marsi’s “sacred” cows and the flatland of Templo
a cura di Stefano Orlandini
written by Stefano Orlandini, translated by Clara Maria Bori
A metà maggio un episodio ha riproposto all’attenzione generale un problema annoso che affligge il PNALM e tutte le nostre aree protette in Appennino centrale, vale a dire il pascolo brado di centinaia di vacche in aree ecologicamente delicate e molto importanti per la loro funzione ecologica, aree ricche di preziosissima biodiversità.
Around mid-May, an event brought the public attention to an age-old problem affecting the Abruzzo, Lazio and Molise National Park and all our protected areas in the Central Apennines - the wild grazing of hundreds of cows in areas that are environmentally delicate and very important due to their ecological role, areas rich in invaluable biodiversity.
Alcuni nostri volontari impegnati nel monitoraggio della fauna selvatica si sono imbattuti in una vacca agonizzante nell’area di Sperone, nel territorio di Gioia dei Marsi. Gli stessi si sono poi resi conto che un’intera mandria si era stabilita nell’area, almeno un mese prima dell’avvio autorizzato della monticazione, così come viene regolato dalla Legge regionale, e ne hanno quindi segnalato la presenza ai guardiaparco. Il proprietario delle bestie, un allevatore di Gioia dei Marsi, ha tentato in un primo tempo di giustificare la presenza delle vacche in un’area vietata fino al 15 giugno lamentandosi che gli animali gli erano “scappati” a causa di un attacco dei lupi. Ora, a parte che le vacche non temono i predatori se non in limitatissimi casi, per esempio quando una vacca si isola per partorire, la giustificazione non ha retto ai controlli, perché né lui né i suoi
Some of our volunteers were monitoring the wild fauna and came across a dying cow in the area of Sperone, in Gioia dei Marsi. They then realized that an entire herd had settled in the area, a month before the authorized release for pasture established by the regional laws. Hence, they informed the situation to the park rangers. The owner of the cattle, a breeder from Gioia dei Marsi, at first tried to justify the presence of the cows in an area banned until June 15, complaining that the animals had “escaped” due to a wolf attack. Apart from the fact that cows are not afraid of predators but in limited cases, for example when they isolate themselves to give birth, the justification did not hold up. This was because neither the 77