PARROCCHIA SANT’ANTONIO DI PADOVA ▪ SAN CESARIO DI LECCE ▪
Giovedì 11 giugno 2020
IN GINOCCHIO. TEMPO PER L’ADORAZIONE PERSONALE.
SEDUTI.
Tibi, Deo, gloria. Dio, da’ al re il tuo giudizio, * al figlio del re la tua giustizia; regga con giustizia il tuo popolo * e i tuoi poveri con rettitudine. Le montagne portino pace al popolo * e le colline giustizia.
Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, † salverà i figli dei poveri * e abbatterà l’oppressore. Il suo regno durerà quanto il sole, * quanto la luna, per tutti i secoli. Scenderà come pioggia sull’erba, * come acqua che irrora la terra. Nei suoi giorni fiorirà la giustizia † e abbonderà la pace, * finché non si spenga la luna. E dominerà da mare a mare, * dal fiume sino ai confini della terra. A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, * lambiranno la polvere i suoi nemici. I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, * i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. A lui tutti i re si prostreranno, * lo serviranno tutte le nazioni. Gloria al Padre. Beati, voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Egli libererà il povero che invoca * e il misero che non trova aiuto, avrà pietà del debole e del povero * e salverà la vita dei suoi miseri. Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, * sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue. -2-
Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia; † si pregherà per lui ogni giorno, * sarà benedetto per sempre. Abbonderà il frumento nel paese, * ondeggerà sulle cime dei monti; il suo frutto fiorirà come il Libano, * la sua messe come l’erba della terra. Il suo nome duri in eterno, * davanti al sole persista il suo nome. In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra * e tutti i popoli lo diranno beato. Benedetto il Signore, Dio di Israele, * egli solo compie prodigi. E benedetto il suo nome glorioso per sempre, † della sua gloria sia piena tutta la terra. * Amen, amen. Gloria al Padre. Laudate, omnes gentes, laudate Dominum. (BIS) ▪ Cfr. Ap 11,17-18; 12,10b-12a
Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, * che sei e che eri, perché hai messo mano alla tua grande potenza, * e hai instaurato il tuo regno.
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Le genti fremettero, † ma è giunta l’ora della tua ira, * il tempo di giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, † ai profeti e ai santi * e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi. Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio * e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’Accusatore; † colui che accusava i nostri fratelli, * davanti al nostro Dio giorno e notte. Essi lo hanno vinto per il sangue dell’Agnello † e la testimonianza del loro martirio, * perché hanno disprezzato la vita fino a morire. Esultate, dunque, o cieli, * rallegratevi e gioite, voi tutti che abitate in essi. Gloria al Padre. ▪ Col 1,3-6
Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi, per le notizie ricevute circa la vostra fede in Cristo Gesù, e la carità che avete verso tutti i santi, in vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa speranza voi avete già udito l’annunzio dalla parola di verità del Vangelo, il quale è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa.
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▪ Festa dei santi Innocenti, 14
Osserva che ci sono tre tipi di mensa, e in ognuna c'è una propria refezione. La prima è la mensa della dottrina: «Davanti a me tu prepari una mensa, di fronte a quelli che mi perseguitano» (Sal 22,5), cioè contro gli eretici. La seconda è la mensa della penitenza: «Tranquillità alla tua mensa, piena di grasse vivande» (Gb 36,16). Felice quella penitenza che produce la quiete della coscienza e abbondanza di bene, cioè opere di carità verso i fratelli. La terza è la mensa dell'Eucaristia, di cui dice l'Apostolo: Non potete partecipare alla mensa di Cristo e alla mensa dei demoni (cf. 1Cor 10,21). Nella prima mensa la refezione è la Parola di vita, nella seconda i gemiti e le lacrime, nella terza la carne e il sangue di Cristo. E anche qui fa' attenzione che non è detto «alla mensa», ma «intorno alla mensa». Intorno a queste mense deve stare ogni cristiano, a somiglianza di coloro che girano avidamente intorno a ciò che desiderano vedere e trovare, ma dove non riescono ad entrare. Così costoro devono girare intorno alla mensa della dottrina, per imparare a distinguere il bene dal male, e tra bene e bene; devono girare intorno alla mensa della penitenza per suscitare in sé il dispiacere dei peccati commessi e anche dei peccati di omissione, per confessare le loro colpe, precisando le circostanze, per riparare il danno arrecato, per restituire ciò che hanno illecitamente tolto, per elargire le cose proprie a chi è nel bisogno; devono girare intorno alla mensa eucaristica per credere con fermezza, per accostarsi ad essa con devozione, e ricevere il corpo di Cristo dopo profonda riflessione, reputandosi indegni di tanta grazia. Preghiamo dunque il Figlio di Dio che ci conceda di ristorarci a questa triplice mensa per essere degni di saziarci alla mensa celeste insieme ai beati Innocenti. Ce lo conceda colui che è benedetto nei secoli dei secoli. Amen. IN PIEDI. -5-
Tutta l’assemblea ascoltava da Barnaba e Paolo i segni e i prodigi del Signore in mezzo ai popoli pagani. ▪ Lc 1,46-55
L’anima mia magnifica il Signore * e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. * D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente * e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Gloria al Padre. Tutta l’assemblea ascoltava da Barnaba e Paolo i segni e i prodigi del Signore in mezzo ai popoli pagani. -6-
Rendiamo grazie al Padre che ci ha chiamati alla fede mediante l’annunzio del vangelo. Ogni credente lo invochi: Santifica la tua Chiesa nella verità, Signore. O Dio della vita, che hai risuscitato dai morti Cristo, capo della Chiesa, rendici testimoni della nuova vita che viene dal Vangelo. Hai inviato il Figlio tuo ad evangelizzare i poveri, donaci la povertà di spirito per gustare le beatitudini evangeliche. Il Messia, da te mandato, ha sparso la buona semente della parola, concedi un raccolto abbondante a quanti annunziano il vangelo nella fatica e nel dolore. Hai riconciliato a te il mondo nel Cristo, rivesti di misericordia e di santità i ministri della riconciliazione. Confermaci nella fede della risurrezione e glorificazione del Figlio tuo, e fa’ che i nostri fratelli defunti risorgano alla gloria. Accogliendo la parola di Cristo ai suoi apostoli, cantiamo insieme: IN CANTO.
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IN GINOCCHIO. IL SACERDOTE IN PIEDI.
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. È IMPARTITA LA BENEDIZIONE CON IL SANTISSIMO SACRAMENTO. IN GINOCCHIO.
Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo Nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe, suo castissimo Sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. IN PIEDI.
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