Il Direttorio e le prime campagne di Napoleone UnitĂ IV, capitolo 1
Sezioni La Costituzione moderata del 1795 Difficoltà economiche e tumulti sociali La campagna d'Italia La campagna d'Egitto
La Costituzione moderata del 1795
Parigi, Estate 1794
Si allenta la tensione e la pesante atmosfera caratteristica dell'epoca del governo giacobino Riappare la discussione politica Liberati diversi detenuti arrestati a causa del Terrore, chiuso il club dei giacobini, eliminati i busti di Marat Lione i cui cittadini si erano ribellati alla repubblica giacobina nel 1793 subì più delle altre città la violenza rivoluzionaria uccisi un centinaio di giacobini
La Costituzione moderata del 1795 Approvata la nuova Costituzione (la terza) Preceduta da una Dichiarazione dei doveri del cittadino Soppresso ogni riferimento al diritto di insurrezione e al principio della democrazia diretta 22 agosto 1795
Potere esecutivo: Direttorio (collegio di 5 direttori) Potere legislativo: Due camere (Consiglio dei 500, che proponeva le leggi e Consiglio degli Anziani o Senato che le approvava) Camere elette a suffragio censitario
Difficoltà economiche e tumulti sociali Ulteriori segnali del nuovo clima politico: Riapertura al culto delle chiese Abolizione del maximum > svalutazione dell'assegnato > grande ascesa dei prezzi Primavera 1795, il popolo di Parigi insorse chiedendo "Pane e Costituzione del 1793" (a suffragio universale) Congiura degli eguali, tentata da Gracco Babeuf, prima vera insurrezione socialista, cioè finalizzata all'abolizione della proprietà. Documento: Manifesto degli eguali, Sylvain Maréchal) I tumulti furono facilmente repressi dalle truppe governative
La campagna d'Italia  Per salvare la Francia dal collasso finanziario fu organizzata un'offensiva su due fronti:  Reno: Nonostante le venne data maggior importanza, l'offensiva fu bloccata dagli austriaci
1796, Parigi sull'orlo della bancarotta
 Italia: Armata destinata all'offensiva contro il Regno di Sardegna e la Lombardia guidata dal giovane Napoleone Bonaparte
La campagna d'Italia Bonaparte sconfigge l'esercito nemico, respinge gli austriaci fuori dall'Italia e stipula: Il trattato di Campoformio del 1797 Francia acquisisce Belgio, terre della riva sinistra del Reno e Lombardia Concede all'Austria di occupare la Repubblica di Venezia Destò lo sdegno di molti intellettuali, che avevano accolto Napoleone come un liberatore e avevano dato vita al movimento dei giacobini italiani Le aspettative di una nuova era di libertà, democrazia e giustizia sociale si spensero quando fu chiaro che il Direttorio ordinò a Napoleone di trattare l'Italia come una terra di conquista, da depredare sistematicamente
La campagna d'Egitto Dopo il trattato di Campoformio la Francia era in guerra solo con l'Inghilterra Maturò l'idea di disturbare l'Inghilterra nelle sue colonie in India, possibile solo con la conquista dell'Egitto Spedizione assegnata a Bonaparte Napoleone sconfisse i Mamelucchi, che detenevano il potere nel Paese La flotta francese incaricata di rifornire l'esercito fu distrutta dagli inglesi guidati da Horace Nelson nella rada di Abukir Intervennero contro la Francia anche l'impero turco e la Russia
La campagna d'Egitto Fallimento sul piano militare Effetti positivi in campo culturale: trovata la Stele di Rosetta (stele di basalto nera con un'iscrizione in tre lingue, tra cui i geroglifici egizi) 1799, austriaci, russi e inglesi occuparono l'Italia e mincacciarono di invadere la Repubblica francese Crisi militare, si fece strada l'idea di costruire un regime più stabile, capace di organizzare una valida resistenza e di garantire l'ordine sociale Bonaparte abbandonò l'esercito, bloccato in Egitto e tornò in Francia
La campagna d'Egitto 1799 messo in atto un colpo di Stato: Soppresso il Direttorio Nacque un governo di tre consoli, insediato il 1 Gennaio 1800 Di fatto il potere passò nelle mani di Napoleone, che assunse il titolo di primo console 1802 trasformò la sua carica in quella di console a vita Soppresse le due camere e introdotti: Tribunato, Senato e Consiglio di Stato Formalmente la Repubblica continuava a esistere, ma era di fatto una dittatura militare