Portfolio architettura Sara Ghiraldini

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Sara Ghiraldini

Po r t fo l i o A r c h i t e tt u ra


Progetti accademici

Concorsi

Curriculum vitae

Workshop


Sara Ghiraldini Curriculum vitae 3889511055 sara.ghiraldini@yahoo.it it.linkedin.com/pub/sara-ghiraldini/107/329/526

ISTRUZIONE SUPERIORE Anno di conseguimento 2009 Diploma MATURITA’ TECNICA PER GEOMETRI-Votazione 80/100 UNIVERSITARIA Periodo 26/09/2009 - 28/02/2013

deTTAGLI PERSONALI

Conoscenze informatiche

Data di nascita: 11 novembre 1990

Pacchetto office

Luogo di nascita: Aosta

Autocad

Cittadinanza: Italiana

Photoshop

Codice fiscale: GHRSRA90S51A326O

Indesign

Residenza: Loc.Grand Pollein 9 11020 Pollein (AO)

Sketchup

Domicilio: Strada della Commenda 7/3 10149 (TO)

Rhinoceros

Formazione

Lingue

Dialux

Periodo 10/07/2007 - Durata 20 giorni

ArcGIS

Tirocinio extracurriculare Architetto Anna Patrizia Pignataro, Aosta

Italiano Inglese livello A1/A2

Echo6

Francese livello B2

Attestati Anno 2008- Attestato di partecipazione per certificatori energetici rilasciato dell’ARPA Aosta Anno 2009-Lingua Francese-Certificazione Attestato di bilinguismo Anno 2012-Lingua Inglese-Certificazione IELTS Anno 2012-Attestato di partecipazione al concorso-“Un logo per la Fondazione Achille Castiglioni” Anno 2013- Attestato di partecipazione a International summer school from

ecological landscape to architectural design

Corso Laurea in Architettura Per Il Progetto (3 anni), Politecnico di Torino Tesi Vivere nel parco urbano della Cascina Alpis-Votazione 95/110 Periodo 05/03/2013 - 25/09/2015 Corso Architettura Per Il Progetto Sostenibile (2 anni), Politecnico di Torino Tesi Ristorto: un modulo agricolo urbano inclusivo-Votazione 107/110

Periodo 15/01/2008-Durata 4 mesi Corso per tecnici certificatori degli edifici Istituto ARPA, Aosta Periodo 01/07/2008-Durata 30 giorni Tirocinio extracurriculare ARTEC, Aosta Periodo 15/05/2009-Durata 1 mese Tirocinio extracurriculare Tonino Alder architettura e urbanistica- Studio associato, Aosta Periodo 10/03/2012-Durata 75 ore Tirocinio curriculare Comitato Parco Dora, Torino Periodo 02/09/2013 - 20/09/2013-Durata 18 giorni International summer school from ecological landscape to architectural design, Politecnico di Milano,Piacenza Periodo 09/10/2014-21/11/2014- Durata 250 ore Tirocinio curriculare Studio Settanta7, Torino


I luoghi dell’abbandono-Borgata Campofei

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o r a t o r i d id a ttici

Ragionando a vasta scala, su quali siano oggigiorno alcuni punti di forza dell’area del cuneese, è stato rilevato l’esempio dell’università delle Scienze Gastronomiche di Pollezo. Da qui l’idea di creare un polo di Pollenzo all’interno di questa borgata. Con questi presupposti sarebbe interessante ripristinare a Campofei, botteghe e laboratori di arti e mestieri che oramai non si svolgono più. Restaurando gli attuali ruderi che compongono Campofei Sottana e Campofei Soprana, si riuscirebbe a creare spazi didattici, laboratori e alloggi per studenti interessati a intraprendere percorsi didattico-disciplinari ad alta quota. Interessante sarebbe riuscire a trasformare Campofei in un punto di riferimento per soggetti, come ad esempio agricoltori locali, interessati a lavorare le materie autoprodotte, usufruendo di servizi messi a disposizione dalla scuola. Inoltre la politica di utilizzare esclusivamente le risorse reperibili in loco ci riporta alla filosofia del km 0 e di SlowFood, in cui si unta ad accorciare la filiera alimentare e ridurre il consumo energetico creando un microeconomia indipendente.

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A.A 2012/2013

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Progetti accademici

Creazione di un guscio con materiali del posto che lascino intatta l’identità della borgata



Progetti accademici A.A 2013/2014

Movement Park-Ivrea La linea di progetto è stata quella del minimo intervento in modo da lasciare l’isola il più naturale possibile. Gli interventi quindi sono stati finalizzati principalmente alla creazione di percorsi e punti di sosta con materiali naturali che si integrassero perfettamente con il luogo. Abbiamo inteso l’energia come MOVIMENTO quindi la creazione dei canali ha permesso all’isola di variare costantemente nel tempo anche grazie all’installazione dei landmark che, illuminandosi, attraggono flussi di persone. La scelta delle tipologie arboree è stata finalizzate al cambiamento stagionale quindi sono stati inseriti alberi che, a seconda della stagione, modificassero il loro aspetto variando la loro cromaticità. Abbiamo inoltre progettato un’area riservata principalmente ai dehors con l’inserimento di un food point. Un ulteriore area è quella relax and sound, un parco un pò più riservato, nel quale il fruitore può rilassarsi leggendo un libro sul waterfront oppure ascoltare della musica grazie all’installazione delle arpe sonore.

Minimo Intervento Movimento =stagionalità


Area relax and sound

Lightscape Per poter scegliere la tipologia di apparecchi di illuminazione da inserire nel nostro progetto, abbiamo optato per gerarchizzare i percorsi e quindi le sorgenti. Abbiamo individuato tre esigenze di illuminazione: 1.Sistemazione di illuminazione per i percorsi principali, che permettesse al fruitore di passeggiare in sicurezza; 2.Sistema di illuminazione per percorsi secondari , che permettesse di segnalare il percorso; 3.Sistemi di illuminazione scenografici, che permettessero di evocare l’idea di progetto.

Area ristoro

Movement park

Soundscape Il progetto è innestato in un’idea di organicità. Una musica è generata in tempo reale dal calcolatore a partire da una melodia, trattata automaticamente secondo principi omeotetici. Non ci sono timbri campionati, tutti i suoni sono prodotti in real time. La musica è poi modulata da variabili ambientali captate da una stazione meteo installata nella seduta.


Progetti accademici A.A 2013/2014

L’erba voglio-Torino L’analisi storica dell’area prospiciente il fiume Sangone di concentra prevalentemente su come si è sviluppato il tessuto urbano dal 1805 a oggi. L’osservazione delle carte storiche ci ha permesso di identificare come si è evoluta la trama dei pieni e dei vuoti, andando ad identificare un “ritmo”. La maglia creata dall’intersezione delle strade viene rappresentata come un pentagramma, su cui vengono scritte le note musicali-individuate dal costruito- e le pause-evidenziate dalle aree verdi agricole. Unendo le singole parti (pentagramma, note musicali e pause) si viene a creare una musica, un ritmo che mette in luce il “ritmo della città”. L’andamento musicale delle aree considerate è stato analizzato secondo tre tipi di ritmo: - LENTO, presenza di un’area verde non coltivata; -ADAGIO, individuata dalle aree verdi coltivate; -ANDANTE, parte di territorio costruito; -LA PAUSA, interruzione del ritmo dovuto alla presenza di una via stradale molto importante.


DOPO

PRIMA


Progetti accademici A.A 2014/2015

Tesi di laurea Magistrale-Ristorto: modulo agricolo urbano inclusivo Se ne parla, lo si fotografa, è trasmesso in tutte le sue forme in televisione, alla radio e sul web, è al centro del dibattito giornalistico e almeno due volte al giorno ognuno di noi lo dovrebbe consumare. Di cosa si tratta? Naturalmente del cibo, un argomento che, per alcuni aspetti incredibilmente, da qualche anno è al centro delle attenzioni di tutti. La nostra è quasi diventata un società di foodie, neologismo inglese che indica un individuo dalla profonda e raffinata cultura gastronomica, fine conoscitore dei ristoranti stellati e delle osterie più alla moda, à la page insomma in campo gastronomico. Nell’anno in cui il nostro paese ospita un evento dall’enorme importanza come l’Esposizione Universale, dedicata proprio all’alimentazione, abbiamo in qualche modo il dovere di avviare una riflessione critica costruttiva che vada oltre ciò che semplicemente mangiamo, interrogandoci sui processi produttivi che vi stanno dietro in un’ottica anche – ma non solo – di sostenibilità ambientale e di maggiore giustizia sociale. La terra, i prodotti che vi si possono coltivare, i piccoli e grandi sistemi di distribuzione, la qualità dei prodotti e lo spreco alimentare sono tutti argomenti inerenti il progetto protagonista delle prossime pagine. RistOrto è una struttura che non solo racchiude l’intera filiera che porta il cibo nei nostri piatti (dalla semina al piatto cucinato), ma che si propone di dare risposta alle recenti esigenze che consumatori sempre più attenti hanno nei confronti di quella che dovrebbe essere un’alimentazione buona, pulita e giusta, per dirla con gli aggettivi di Carlo Petrini. Grazie a Ristorto quindi si semina, coltiva, raccoglie, cucina e consuma il cibo – ortaggi nella fattispecie – nello stesso modulo, una struttura che è allo stesso tempo espandibile in loco e, una volta scomposta, riproducibile altrove.



PVC trasparente Ferro piatto 3x10 mm Elemento tendi PVC Pannello in policarbonato traslucido

Vasca di zinco 2 mm Pannello di legno

Elemento di sostegno

Montante a sezione rettangolare di sostegno al vetrocamera Frangisole in alluminio METRA automatizzati con celle fotovoltaiche Telaio a nervature 6x15 cm legno lamellare a sezioni sottili Vetrocamera 0.4+0.15+0.4 cm

Rivestimento eterno in pannelli di legno riciclato 3 cm Camera di ventilazione Guaina impermeabilizzante 0.2 mm Isolante foamglass 15 cm Struttura di supporto per involucro termicamente isolato THERMAX Parafoglie e grondaia Pluviale scarico delle acque meteoriche8 cm Pannello di rivestimento interno in legno Parete interna in cartongesso 20 cm per passaggio impianti

Pavimentazione 1.35 cm Massetto in pannelli betonwood 4 cm Barriera al vapore Isolante foamglass 10 cm Lamiera grecata 15 cm Trave in alluminio METRA 15X30 cm

Pavimentazione 1.35 cm Massetto in pannelli betonwood 4 cm Barriera al vapore Isolante foamglass 10 cm Lamiera grecata 15 cm Trave in alluminio METRA 15X30 cm


Design del servizio Ho bisogno di conoscere la storia di un alimento, devo sapere da dove viene, devo immaginarmi le mani che hanno coltivato, lavorato e cotto ciò che mangio. Carlo Petrini

un modulo agricolo urbano inclusivo

Il progetto è pensato per un inserimento all’interno di un quartiere periferico e di futura trasformazione urbana quindi inevitabile è stato il ragionamento su come tenere in sicurezza la struttura. Volendo scartare le più comuni possibilità di recintare il lotto o allarmarlo abbiamo optato per una soluzione dalla duplice valenza ovvero quella di una smart security che controlla tramite telecamere lo stato del sito e trasmette le immagini in strutture pubbliche o ricettive con un secondo fine di propaganda e pubblicizzazione. Il sistema, già brevettato, si avvale di semplici telecamere che possono lavorare anche in rete e trasmette h 24 situazioni comuni su come viene coltivata la terra e come ci si prende cura dei prodotti, sia dissuadere possibili atti vandalici.


Workshop A.A 2012/2013

Rediscoved Water-Piacenza


WATER MUSEUM

RESEARCH CENTER


concorso A.A 2012/2013

ZOOart-comunitĂ -Cuneo


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