BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
CONTENTS Foreword
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Industriæ - Attraverso Porto Marghera
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120 GRAMMI - LABORATORIO DI ARCHITETTURA
Stand Chantecler Baselworld
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CORREA GRANADOS ARCHITECTS
Showroom in Sanremo
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Mario Bellini. Italian Beauty. Architettura, design e altro
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Olivetti Makes in Mexico. That is quality as a system. 2018/2019
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Leica Istanbul
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Osvaldo Borsani
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NOI. Storie di comunità, idee, prodotti e terre reggiane
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SenSai
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Design reversibile per allestire la Divina Commedia
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Showroom Ideal Standard
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Pinto Srl in Made Expo 2019
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White Ben-Essere, San Carpoforo
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Piazza Tecla
80
Can you see me now?
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The magic box
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Lampi surrealisti nel centro di Napoli
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The Egg
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Pedrali Palace Of Wonders
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Mood Shop
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Behind the scene
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Essedue stand
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Bob Krieger Imagine. Living through fashion and music ’60 ’70 ‘80 ’90
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Ferrania Film Museum
AIRALDI+BORRO CON FRECCERO E MENARDO
ALESSANDRO COLOMBO
ARCHIVIO OSVALDO BORSANI
ARCHIZERO
BALDO BATTAGLIA E MANUELA ZECCA
BARBARA CANDONI + SYLVA GORTANA
BOFFA PETRONE & PARTNERS
BTARCHITETTI
CALVI BRAMBILLA
CAMILLA BENEDINI ARCHITETTO
CARLO COLOMBO
DARIO CURATOLO ARCHITETTO
DC10 ARCHITECTS
FRANCESCO LIBRIZZI STUDIO
GAMBARDELLARCHITETTI
GRANESE ARCHITECTURE & DESIGN STUDIO
HOFLAB
ILARIA MARELLI DESIGN
LUCA MOLINARI STUDIO
LUCA SOAVE ARCHITETTO
MARASMASTUDIO ARCHITETTURA
MARCO CIARLO ASSOCIATI
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CONTENTS
Arcipelago Italia
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Russian Copper Company Pavilion
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Pollution 2018 – RefleAction
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Sala del Cartone di Raffaello
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Museo Villa Bernasconi
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Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri
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Elia Festa. Nato Soprattutto a Milano
116
Museo Scuola Bombardieri del Re
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Padiglione Italia - 4 Elements Taking Care
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Aldabra @Light + Building 2016
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Segb Gb Exhibit Pavilion
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Paolo Pellegrin. Un’antologia
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Labirinto e… per novarArchitettura 2.0.17
128
Mido 2019 Fashion District
176
Stand CALIA Italia
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Designing the complexity: Materials Colors Textures
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La foresta di violini
136
Gualini Lamiere
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The walkable summit journal
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Scollamenti temporali
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Musicaliquida
144
Cantiere periferie, alla ricerca di una città normale
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Milano Unica XXVIII Roadshow
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Acqua, luce, benessere. Un’architettura alpina contemporanea
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MARIO CUCINELLA ARCHITECTS
MARIO CUCINELLA ARCHITECTS
MAT MORETTO ARCHITETTURA TORINO
MATTEO FANTONI STUDIO
MIGLIORE + SERVETTO ARCHITECTS
NAT OFFICE
NOLOGO|ARCHITETTURA
OBLIQUA STUDIO
PIUARCH SRL
PLASMA STUDIO ITALIA
ROSA VETRANO
SGS ARCHITETTI ASSOCIATI
SIMMETRICO
STEFANO BOERI ARCHITETTI
STEFANO LODESANI STUDIO
STUDIO ANDREANI SPAZI DI VALORE
STUDIO ASIA
STUDIO BIANCHI ARCHITETTURA
STUDIO CAVALETTI + PAGLIARICCIO
STUDIO MARCO PIVA
TARAMELLI
TOTAL TOOL
T-STUDIO
VUDAFIERI-SAVERINO PARTNERS
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FOREWORD ANGELO DADDA
L’exhibition design è sicuramente quella parte dell’architettura che testimonia meglio i rapidi mutamenti in fatto di organizzazione e fruizione dello spazio, di comunicabilità di un brand, di esposizione di un prodotto o di un opera e di innovazione riguardo alle tecnologie e ai materiali. Una disciplina specifica sviluppatasi nei primi anni del secolo scorso, con il mutare del concetto di museo e lo sviluppo della museologia oltre che con la nascita di nuove forme d’arte, come le installazioni temporanee o con l’avvento delle grandi esposizioni internazionali. L’allestimento architettonico rappresenta da cento anni in italia e soprattutto all’estero una vera e propria macchina artigianale capace di emozionare e raccontare opere, oggetti, servizi e aziende. Nel corso degli anni è stato creato e diffuso nel mondo un “modo italiano” di esporre, colto ed innovativo, connotato da una forte ricerca insieme di gusto ed efficacia, che ha segnato il corso della storia, ha espresso delle tendenze, divenendo anche continua fonte di ispirazione per le generazioni successive. Gli allestimenti espositivi sono per i progettisti anche un’importante palestra in cui sperimentare tecniche e materiali, sentirsi liberi di mettere in discussione alcuni capisaldi del pensiero progettuale ed elaborare profonde riflessioni per giungere a soluzioni innovative e introdurre nuovi percorsi comunicativi. Questa nuova selezione di progetti d’allestimento curata e promossa da Platform è uno specchio del nostro tempo, una fotografia istantanea delle aspirazioni delle aziende o delle istituzioni, una rappresentazione delle continue mutazioni del comportamento dei visitatori e dei bisogni dei consumatori. Uno degli obiettivi di questa selezione consiste anche nel mettere a confronto molti esempi di eccellenza progettuale, analizzando diverse soluzioni spaziali, differenti tecniche allestitive, di materiale e di dettaglio che possano dare un quadro dell’evoluzione raggiunta e dei cambiamenti del linguaggio dell’”arte italiana dell’esporre”.
Exhibition Design is definitely the part of architecture that best testifies to the rapid changes that have taken place in terms of the organization and use of space, of brand communicability, of the display of a product or an opus, and of innovation as regards technologies and materials. A specific discipline was developed in the early years of the last century with the mutating of the concept of the museum and the development of museology, as well as the creation of new forms of art such as temporary installations, or the advent of large international exhibitions. For almost a hundred years, architectural fitting-out has been a genuine artisanal machine, in Italy and especially abroad, which is able to excite and to communicate works, objects, services and companies. Over the years, an “Italian way” of exhibiting has been created and has spread around the world. It is cultured and innovative, and characterized by a determined search for taste and efficacy, which has marked the course of history, set trends, and even become a continuous source of inspiration for subsequent generations. Exhibition installations are also an important training ground for designers to experiment with new techniques and materials, where they feel free to question some of the sacred cows of design thinking and to elaborate profound reflections through which to arrive at innovative solutions and introduce new communication paths. This new selection of exhibition projects curated and promoted by Platform is a mirror of our times, a snapshot of the aspirations of companies and institutions, and a representation of the continuous changes in the behaviour of visitors and the needs of consumers. One of the objectives of this selection is also to compare many examples of design excellence, analysing different spatial solutions and different fitting-out techniques, materials and details that can give a picture of the evolution that has been reached, and of the changes in the language of the “italian art of exhibiting”.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
Industriæ - Attraverso Porto Marghera
120 Grammi - Laboratorio di Architettura VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Via delle Industrie, 15 – 30175 Marghera Venezia www.120lab.net
Photo by Giorgio Bombieri
LOCATION
Venice, Porto Marghera, Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECTS
Carlo Pavan + Nicola Pavan
PROJECT DESCRIPTION
INDUSTRIÆ racconta i cent’anni di Porto Marghera focalizzando l’attenzione sui processi e sui prodotti, come chiave per comprendere la natura di questo complesso paesaggio contemporaneo. Un luogo intriso di storie di uomini, di conquiste sociali e tecnologiche, di emancipazioni, di lotte sui temi dello sviluppo, della società e dell’ambiente. Tutti aspetti che, sono stati analizzati, esaltati, criticati, ma che spesso hanno messo in secondo piano un dettaglio fondamentale: sono esistiti, esistono ed esisteranno sino a quando da Porto Marghera usciranno prodotti, materiali,servizi. La mostra si articola su diversi livelli narrativi e intreccia i volti dei lavoratori, i documenti, i contenuti multimediali, le suggestioni sonore, intorno a tre grandi teche, vere e proprie wunderkammer che custodiscono i prodotti e gli strumenti della produzione. INDUSTRIÆ tells about the manufacturing process and the production cycles of one-hundred working activity of Porto Marghera as a key to understand this complex contemporary landscape. This place is steeped in workers’ stories, social conquests, emancipations, awareness of different topics such as the environment. All these aspects, which have been analyzed, highlighted and criticized, although they paid less attention to the most important detail, that is they have existed, will exist till materials, products and services are exported from Porto Marghera. A journey in space and time which employs different narrative levels: stories and workers’ faces, documents, media, sound recordings are wrapped around three huge wunderkammer that keep the tools and the products of the industrial process.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
STUDIO PROFILE
120 grammi: laboratorio di architettura raccoglie le esperienze di Carlo Pavan e Nicola Pavan. Un foglio bianco, della giusta grammatura, è il supporto per un’attitudine artigianale verso il progetto, inteso come strumento critico di interpretazione della realtà. 120 grammi ricerca, costruisce e racconta contenuti capaci di innescare e accompagnare processi di trasformazione. Lo studio lavora in modo trasversale su diverse scale progettuali, dagli allestimenti alle strategie di rigenerazione urbana. 120 grammi lavora sulle interazioni fra persone e luoghi come fondamento del progetto di paesaggio. 120 grammi: laboratorio di architettura collects the experiences of Carlo Pavan and Nicola Pavan. A white sheet, of the right weight, it’s the support for a handmade attitude towards the project, intended as a critical instrument of interpretation of reality. 120 grammi investigates, builds and narrates contents capable of setting off and accompanying transformation processes. The studio works in a transversal way on different scale projects, from exhibitions to strategies of urban regeneration. 120 grammi works on the interactions between people and places as the foundation of landscape project.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
Showroom In Sanremo
Airaldi+Borro con Freccero e Menardo Sinapsi_Workshop - Via Sollai, 29 - 17021 Alassio (SV) Andrea Borro - Via Francia, 17 - 18038 Sanremo (IM) www.sinapsiarchitettura.com www.archilovers.com/andrea-borro/ Photo by Aldo Amoretti
LOCATION
Sanremo, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECTS
Giacomo Airaldi+Andrea Borro with Stefano Freccero and Margherita Menardo PROJECT DESCRIPTION
A Sanremo, all’interno dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco, è stato realizzato il nuovo showroom di una storica azienda ligure attiva nella vendita di materiali, sanitari e termoidraulica. L’edificio caratterizzato all’esterno da una facciata rigorosa con ampie superfici finestrate e all’interno dalla fitta trama del soffitto in calcestruzzo, si presentava piuttosto frazionato. Il progetto è stato quindi improntato sul recupero e sulla valorizzazione dell’edificio-contenitore e sulla migliore integrazione al suo interno dell’esposizione- contenuto. Gli spazi sono stati completamente rinnovati con un progetto e un allestimento essenziale che comprende un’ampia area showroom a pianta libera, un’area dedicata ai professionisti e un’area operativa di uffici oltre a spazi di servizio. L’allestimento riprende la modularità e l’estetica industriale per dare dignità e valore alla struttura, rafforzando il rapporto interno-esterno e la trasparenza visiva per realizzare uno spazio nuovo e contemporaneo in armonia con la storia e la cultura dell’azienda. In Sanremo, a former fire station houses the new showroom of a well-known Ligurian company supplying tiles, sanitary appliances and plumbing materials. The building, featuring a rigorous façade with large windows and a concrete coffered ceiling inside, was very compromised. The project has thus focused on the restoration and valorisation of the building-container and on the integration of the exhibit-content inside of it. The spaces have been completely renovated with an essential exhibition design that includes: a large open plan showroom area, an area dedicated to architects and interior designers, an office area and support areas. The exhibition design recalls the modularity and the industrial style to enhance the dignity and value of the building, reinforcing the interior-exterior relationship and the visual transparency in order to achieve a new and contemporary space, in harmony with the company history and culture.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
STUDIO PROFILE
Giacomo Airaldi Nato ad Alassio nel 1972 si è Laureato con dignità di stampa in Architettura a Genova. Si occupa di progettazione a differenti scale, incentrando la sua attività principalmente sulle idee, sulla qualità del progetto, sulla sostenibilità ambientale, sulla luce. Fonda nel 2016 con Freccero Stefano, Menardo Margherita il coworking Lab-Afm, una nuova realtà con sede ad Alassio e Savona, un laboratorio di architettura dove convergono le esperienze passate dei singoli componenti con nuove energie e sinergie. Andrea Borro Nato a Sanremo nel 1966, dove ha lo studio, nel 1994 si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Genova. Ha partecipato, nei primi anni della professione, ad alcuni Concorsi di Progettazione. I suoi lavori si trovano prevalentemente nella Provincia di Imperia oltre a qualche realizzazione nella limitrofa Costa Azzurra, nel Principato di Montecarlo e nel Piemonte. Giacomo Airaldi Born in Alassio in 1972, he graduated in Architecture in Genoa with recommendation for publishing his thesis. He deals with design on different scales, focusing his activity mainly on ideas, on the quality of the project, on its environmental sustainability, and on light. In 2016, together with Freccero Stefano and Menardo Margherita, he founded Lab-Afm co-working, a new reality based in Alassio in Savona, an architecture laboratory where the past experiences of the individual components converge to yield new energies and synergies. Andrea Borro Born in 1966 in Sanremo, where his firm is located, he graduated in Architecture from the University of Genoa in 1994. In the early years of his career, he participated in some Public Design Competitions. His works are mainly found in the Province of Imperia, as well as a few projects in the nearby Cote d’Azur, in the Principality of Monte Carlo and in Piedmont.
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Olivetti Makes in Mexico. That is quality as a system. 2018/2019
Alessandro Colombo Via Zenale, 5 - 20123 Milano
LOCATION
Mexico City, Puebla, Mexico YEAR
2018/2019 LEAD ARCHITECTS
Alessandro Colombo, Paola Garbuglio
PROJECT DESCRIPTION
La mostra Olivetti Makes - organizzata dal Politecnico di Torino e dall’Instituto Nacional de Bellas Artes, a cura di Pier Paolo Peruccio, allestimento Alessandro Colombo e Paola Garbuglio – si è tenuta al Palacio de Bellas Artes di Città del Messico dal 2018 al 2019 e al Museo TEC di Puebla nel 2019. La mostra ha ripercorso un capitolo non ancora indagato sulla storia della Olivetti, fondata nel 1908 in Italia ad Ivrea, città industriale inserita nel 2018 dall’Unesco nella lista dei siti del patrimonio mondiale. Olivetti Makes ha illustrato la dimensione concreta della politica culturale e industriale di Olivetti in Messico, a partire dal dicembre 1949, quando è stato istituito il primo nucleo di un’azienda per la vendita di prodotti Olivetti. La mostra è concepita come un sistema modulare in grado di essere montato e smontato per permettere l’itineranza della manifestazione. Il modulo è costituito da una sezione geometrica su base ottagonale che permette di avere a favore del pubblico 3 grandi pannellature sostenute da una leggera quanto stabile struttura metallica. Il modulo (cm 100 in larghezza e 360 in altezza) permette di essere completamente graficizzato e di diventare il supporto per l’esposizione dei pezzi originali. The Olivetti Makes exhibition - organized by the Polytechnic of Turin and Instituto Nacional de Bellas Artes, curated by Pier Paolo Peruccio, exhibition design Alessandro Colombo and Paola Garbuglio - held at the Palacio de Bellas Artes in Mexico City from 2018 thorugh 2019 and at Museum TEC in Puebla on 2019. The exhibition has retraced a chapter not so far investigated the history of Olivetti, founded in 1908 in Italy in Ivrea, an industrial city registered in 2018 by Unesco in the List of World Heritage Sites. Olivetti Makes illustrated the concrete dimension of Olivetti’s cultural and industrial policy in Mexico, starting in December 1949, when the first nucleus of a company for the sale of Olivetti products was established. The exhibition is conceived as a modular system that can be assembled and disassembled to allow itinerancy of the event. The module consists of a geometric section on an octagonal base that allows the public to have 3 large panels supported by a light and stable metal structure. The 100 cm width and 360 height module allows to be completely graphic and to become the support for the display of the original pieces.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
STUDIO PROFILE
Alessandro Colombo Nato a Milano si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1987 con Marco Zanuso. Nel 1991 vince con Paola Garbuglio il Major of Osaka City Prize della Japan Design Foundation. Nel 2004 vince il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor, e nel 2006 il Premio Nazionale Ance In/Arch per la Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano. È docente presso il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, Naba e presso il Master in Exhibition Design Idea. Nel 2017-2018-2019 è stato nominato ambasciatore per il Design Italiano in Canada, Indonesia, Paraguay. Paola Garbuglio Pittrice ed architetto, laureata al politecnico di Milano. Dal 1989 al 1998 collabora con lo studio Gregotti Associati per progetti in Italia ed Europa. Nel 1999 fonda con Alessandro Colombo lo studio “Terra”, luogo d’incontro tra arte, design ed architettura. Allieva di Gino Cosentino da anni conduce ricerche sul colore ed i materiali che spesso sperimenta nei suoi lavori di architettura. Alessandro Colombo He is born in Milan. After classical and musical studies, he graduated from Politecnico di Milano with Marco Zanuso. In 1991 he won with Paola Garbuglio the Major of Osaka City Prize, awarded by the Japan Design Foundation. Among the awards Compasso d’Oro in 2004, Premio Nazionale Ance In/arch for his project for Fondazione Arnaldo Pomodoro in Milan. He is teacher at the Design school (Interior Design), at the IDEA Master in Exhibition Design of Politecnico di Milano, at Politecnico of Turin and at NABA, Milan. In 2017-2018-2019 he was appointed Ambassador of Italian Design in Canada, Indonesia, and Paraguay.
Inullect otatum ni dolupta temodit et, ut quis necerum etur? Ro derum dolupta aut et, corrum faccus ut ut odis as aliatiatam, ommodist et, ea dit velis consequibus es as quam, sitam ne ipitestem ut labo. Itas accument quis ipsam quam utate eum si quia qui blab imendaessi consed et aceped que porio officil leceper ferupient aceroru mquatis cident volores rem rerum que voluptate ilis es accum volores enditi officillore nos sincture, cum fuga. Itat. Maio di as et anihica tumquate volorior apeles aut ad eostiss imentius, cum quoditem aliam, essit estio veraece strunda eos sitios atur, asinimped que elescient, is dolupid eiciende vit eumque et, non cuptatibus, comnien delitaecte dit volo doluptaepro vendebis erit, sum, eaquas simus. Postempe si blaccaborum exped quis pero volupta de verovid excerspis et ullest pos sequid quaes idus que prorehe nderro eum inis ma pa volo iducipis mo imperecabo. Ur? Quia nossitios dolum rerende rspici beaquat. Necersp iendipsa nimeturit aped exceped eost, occatem olorro minvelicil essuntem dolum quiam at est et venis aut pro blandam aut ium ulpa velenti beaturit quam rerum doluptincte quunt optae
Paola Garbuglio Painter and architect, graduated from the Milan Polytechnic. She worked in the Gregotti Associati Studio from 1989 to 1998 in charge of projects in Italy and Europe. In 1999 she founded “Terra” with Alessandro Colombo, a place of contact between art, design and architecture. Pupil of Gino Cosentino she always conducts research on color and matter, that often experiences into her architecture projects.
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Osvaldo Borsani
Archivio Osvaldo Borsani Via San Michele, 1 - 20814 Varedo (MB) www.osvaldoborsani.com
Norman Foster Foundation Monte Esquinza, 48 - 28010 Madrid, Spain www.normanfosterfoundation.org/ Photo by Altopiano - Agostino Osio
LOCATION
Triennale di Milano, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECTS
Norman Foster, Tommaso Fantoni
PROJECT DESCRIPTION
Nel trentennale della morte di Osvaldo Borsani, la famiglia decide di onorare la complessa figura di architetto, artista, designer e imprenditore, raccontando i sessant’anni emblematici del suo lavoro: dalla modernizzazione del mobile in stile nell’’Atelier di Varedo’ alla creazione di Tecno, l’azienda fondata da Osvaldo e Fulgenzio Borsani. La mostra è stata organizzata cronologicamente dal 1925 al 1985 e comprende mobili su misura, arredi in serie Tecno, schizzi dell’archivio Borsani, fotografie d’epoca e opere d’arte degli amici artisti che hanno collaborato. Da un lato dello spazio espositivo si sviluppa la struttura con gli oggetti 3D, ad ogni pezzo esposto corrisponde sulla parete opposta un’immagine, disegno o un’acquerello che aiuta il visitatore a comprendere il processo progettuale. La struttura su più livelli permette di affiancare diversi stili e materiali mantenendo un aspetto leggero con varie prospettive. La piattaforma su cui vengono esposti gli oggetti è stata realizzata o con una griglia di cubi da 60x60 cm realizzata con listelli in legno di sezione 3,5 cm. Il materiale é stato trattato in modo naturale e successivamente riciclato dopo il disallestimento. On the thirty anniversary of Osvaldo Borsani death, the family decides to honour the complex personality of the architect, artist, designer and entrepreneur, narrating his sixty years career: starting by renovating the design of “Atelier di Varedo” he continues creating Tecno, a company established by Osvaldo and Fulgenzio Borsani. The exhibition is chronologically organised from 1925 to 1985 and includes custom furniture, which has never been shown to the public before, sketches from the Borsani archive, vintage photographs and interviews on film with Borsani’s collaborators. On one side the display with the 3D objects, on the other side the wall with 2D images, drawings and watercolours. 3D and 2D are cross referenced in front of one and another to help the visitor understand the design process. The display on multiple levels allows to combine different styles and materials keeping an equilibrated appearance with various perspectives. Structure display is built with a 60x60 cm cubes grid made with 3,5 cm section pine wood sticks, finished with a very light white varnish. The material was treated naturally and subsequently recycled after dismantling.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
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STUDIO PROFILE
Lord Foster, laureato alla University School of Architecture and City Planning di Manchester nel 1961. Nel 1967 ha fondato Foster Associates divenuta poi Foster+Partners, di cui è ancora presidente. Si è laureato come Pritzker Prize nel 1999 e nel 2002 ha ricevuto il Praemium Imperiale Award a Tokyo. Nel 2009 è stato insignito del premio Prince of Asturias per le arti e nominato cavaliere della Repubblica tedesca. Nel 1997 è stato nominato cavaliere dalla Regina di Inghilterra e nel 1999 onorato con la nomina a Lord Norman Foster di Thames Bank. Tommaso Fantoni fonda Tomoarchitects nel 2011, dopo un’esperienza decennale con Norman Foster a Londra e New York. Lo studio multidisciplinare si basa su principi di sostenibilità, eleganza e ricerca nell’architettura di spazi residenziali e culturali, design e allestimenti. Tommaso guida l’Archivio Osvaldo Borsani per preservarne l’integrità e come strumento di riferimento a servizio di studenti, collezionisti, galleristi e musei. After graduating from Manchester University School of Architecture and City Planning in 1961, Norman Foster won a Henry Fellowship to Yale University. In 1967 he established Foster Associates, which has since evolved as Foster+Partners. He became the 21st Pritzker Architecture Prize Laureate in 1999 and was awarded the Praemium Imperiale Award for Architecture in Tokyo in 2002. In 2009, he became the 29th of the prestigious Prince of Asturias award for the Arts and was awarded the Knight Commander’s Cross of the Order of Merit of the Federal Republic of Germany. In 1997 he was appointed by the Queen of the United Kingdom to the Order of Merit and in 1999 was honoured with a peerage, taking the title of Lord Foster of Thames Bank. Tommaso Fantoni established Tomoarchitects in 2011, returning to Milan after a decade working in the London and New York offices of Foster+Partners. The studio was founded on the principles of sustainability and simplicity in contemporary architecture. For residential interiors, cultural institutions, design and installations. Tommaso is now leading the Archivio Osvaldo Borsani with the aim to preserve its integrity.
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SenSai
Archizero Corso Cavour, 17 - 28100 Novara www.archizero.com
Photo by Matteo Piazza
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2016 LEAD ARCHITECTS
Archizero
PROJECT DESCRIPTION
L’installazione, ideata da Michele Cazzani con franchiumbertomarmi, mette in relazione e fa convivere leggerezza e massa: l’elemento marmoreo è utilizzato quasi come la montagna lo offre, alla ricerca del SenSai, un canone della bellezza giapponese che pone l’accento sulla forza intrinseca dei materiali e si basa sulla relazione naturale tra linee e piani, tra vuoti e pieni, tra interni ed esterni. La finalità dell’opera è di poter inserire in questo sottile equilibrio l’uomo, rispecchiando cosi la filosofia di franchiumbertomarmi che lo pone al centro di questo universo. The installation, based on an idea by Michele Cazzani, establishes a relationship of coexistence between lightness and mass: the marble is utilized almost as it is taken from the mountain, in search of SenSai, a Japanese canon of beauty that puts the accent on the intrinsic force of materials and is based on the natural relationship between lines and planes, voids and solids, interiors and exteriors. The goal of the work is to insert human beings in this subtle balance, reflecting the philosophy of franchiumbertomarmi which places them at the centre of this universe.
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STUDIO PROFILE
Nato nel 2006 Archizero si propone come laboratorio di confronto sui temi dell’abitare contemporaneo e sulle nuove esperienze dello spazio da vivere. Negozi, abitazioni, uffici, edifici in ristrutturazione o di nuova costruzione, sono oggetto di un lavoro accurato che parte dallo studio del contesto arrivando fino alla consegna del lavoro finito, attraverso un percorso articolato di progettazione volto a privilegiare il confronto diretto fra le dinamiche degli attori in scena. Progettazione come momento creativo trasversale, in un continuo fondersi tra architettura, grafica e design. Dalla collaborazione con Paolo Rivolta, Elisa Crippa, Guido Celada, Mariacristina Bottini, Tony Matijas e Judith Tittel si sperimentano nuovi canali comunicativi, design dai contenuti ibridi e contaminazioni architettoniche. Founded in the 2006 Archizero proposes an incubator in which ideas on the theme of the contemporary living are developed. Homes, offices, retail, refurbishments of old buildings and new buildings are objects of a work which begins from the study of the context and then given the commitment resulting in a finished work, through a multilayer of planning that empower the relationship between client, context and architecture. Project as a dialectical tension, cognitive process, emotional reflection flow to the maximum potential of the elements used Design considered as creative moment in continuous blend between architecture and graphics. From collaboration with Paolo Rivolta, Elisa Crippa, Guido Celada, Mariacristina Bottini, Tony Matijas, Judith Tittel, new communication channels, hybrid content design and architectural contamination are being experimented with.
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Showroom Ideal Standard
Baldo Battaglia e Manuela Zecca Via Domenichino, 19 - 20149 Milano www.baldobat.it www.manuelazecca.com
Photo by Paolo Balbo
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2016 LEAD ARCHITECTS
Baldo Battaglia, Manuela Zecca
PROJECT DESCRIPTION
Ideal Standard ha una lunga storia alle spalle e un occhio puntato al futuro. Il lavoro e la ricerca non si fermano mai e, partendo da questo presupposto, anche i luoghi di lavoro hanno bisogno di svilupparsi e migliorare. Nasce così il nuovo Showroom Ideal Standard, un progetto per far crescere nuove idee, condividere storie e presentare nuovi prodotti. Nel nuovo Showroom si coglie la passione di Ideal Standard per la ceramica. L’ambiente è stato progettato con forti connotazioni naturali; metallo, legno, pietra e cotto, abbinati a colori scuri e terrosi, per ricreare un’atmosfera calda ed accogliente. La luce naturale inonda lateralmente l’intero spazio, filtrata dagli ambienti espositivi, caratterizzati da colori chiari che amplificano i raggi solari. I tagli a soffitto nascondono i corpi illuminanti quasi a creare dei cretti che interrompono la sua continuità e ordinano lo spazio. Questi giochi di luce naturale e mirata esaltano la ceramica bianca, sottolineando le sue linee pure e moderne, disegnate dai più celebri design internazionali. Ideal Standard has a long history in the field, but it also keeps one eye trained on the future. It works and undertakes research tirelessly; this approach also applies to developing and improving its work premises. The result is the new Ideal Standard Showroom, a project to foster new ideas, share stories and present new products. The new Showroom conveys all Ideal Standard’s passion for ceramics. The premises have been designed with strikingly natural features: metal, wood, stone and terracotta have all been teamed with dark, earthy hues to recreate a warm, welcoming atmosphere. Natural light pours in through the side of the premises, filtered by the display settings designed to feature light colours that enhance the sun’s rays. Slits in the ceiling conceal the lights, creating cracks that interrupt its continuity and adding order to the premises. These targeted natural light effects showcase the white ceramic, underscoring its pure, modern silhouettes designed by top-flight international designers.
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STUDIO PROFILE
Baldo Battaglia si laurea presso la Facoltà di architettura di Palermo, dal 1997 vive e lavora a Milano nell’ambito dell’architettura d’interni prevalentemente nel campo della ristorazione commerciale ed alberghiera. Manuela Zecca (Lecco, 1961) si laurea presso il Politecnico di Milano e nel 1989 apre il suo studio a Sondrio. Opera in vari settori, dall’edilizia residenziale a quella industriale e all’urbanistica. Inizia da subito a sperimentare la progettazione d’interni realizzando serie limitate di componenti d’arredo e corpi illuminanti. Nel 2007 apre uno studio a Milano per seguire più da vicino gli sviluppi del design e dell’architettura contemporanea. Partecipa a concorsi nazionali ed internazionali. Sempre interessata all’esperienza artistica che la circonda, esprime nelle sue opere artistiche e pittoriche il suo mondo interiore, mai sganciato dai riferimenti architettonici del suo lavoro. Baldo Battaglia graduated in architecture from Palermo University. Since 1997 he has lived in Milan, and works in the field of interior architecture, chiefly in the field of business and hotel catering. Manuela Zecca (Lecco, 1961) graduated from Milan Polytechnic, and in 1989 she opened her own studio in Sondrio. She has worked in a variety of fields, from residential to industrial construction and town planning. From the very outset, she has experimented with designing interiors, creating limited series of furnishing elements and lights. In 2007, she opened a studio in Milan to enable her to keep a close eye on developments in contemporary design and architecture. She participates in national and international competitions. She has long nurtured an interest in the artistic experience surrounding her, and the art and pictorial projects she undertakes express her inner world, which is always closely connected to the architectural reference points of her work.
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White Ben-Essere, San Carpoforo
Barbara Candoni + Sylva Gortana DAS 16.8 - Via Nazionale, 47 – 33010 Tavagnacco (UD)
Photo by L. Sechi, F. Marini, A. Candussio
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECTS
Barbara Candoni + Sylva Gortana
PROJECT DESCRIPTION
Nella chiesa sconsacrata di San Carpoforo l’azienda “Oikos colore e materia per l’architettura” racconta il Bianco nelle sue sfaccettature cromatiche e simboliche: il concept progettuale è dare forma alla percezione del “ben-essere” punto di partenza e di incontro fra progetto etico e materia sostenibile. Nella navata centrale una galleria realizzata con l’uso di delicati tendaggi ripropone una volta a botte (velario) a effetto ottico convergente che illuminata segue, pulsando, una melodia; la vibrazione del tessuto accompagna come un soffio d’aria pura lo sguardo del visitatore al punto focale/abside, in cui vi si erge la parete materica/cretto con le finiture Oikos. Nelle navate laterali il volume d’aria è reso palpabile/visibile grazie all’uso di tubi atossici sospesi. Il transetto accoglie 187 tipi di bianchi che prendono vita grazie ad una esperienza immersiva (video mapping) che crea continuità e dinamicità con le pareti il cui scenario dialoga grazie all’incontro di esperienza materica e integrazione digitale. L’abside accoglie la parte più maestosa e al contempo intima: una passeggiata per sperimentare finiture progettate per il benessere dell’ambiente e del vivere quotidiano. In the deconsecrated church of San Carpoforo, the company “Oikos color and material for architecture” explains the color White in its chromatic and symbolic facets. The concept of the design is to give shape to the perception of “well-being” as the starting and meeting point between ethical project and sustainable matter. The highlights of the intervention are the use of delicate curtains in the central nave gallery created a barrel vault (Velario) with a convergent optical effect that, when lit, follows a pulsating melody. The vibration of the fabric takes the visitor’s gaze to the focal point / apse, like a breath of fresh air, where the “materica/cretto” has Oikos finishes. In the side aisles the volume of air is made palpable / visible thanks to the use of suspended non-toxic tubes. The transept welcomes 187 types of whites that come to life thanks to an immersive experience (video mapping) that creates continuity and dynamism with the walls. The scene on the walls, thanks to the encounter of material experience and digital integration, creates a dialogue. The apse houses the most majestic and at the same time intimate part: a walk to experiment finishes designed for the well-being of the environment and everyday life.
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STUDIO PROFILE
Un unico spirito progettuale unisce Barbara Candoni e Sylva Gortana. Rispettivamente architetto e designer collaborano insieme definendo la loro progettazione uno scorrere fluido dal design di interni dedicati all’accoglienza, agli allestimenti di mostre e stand, arrivando alla definizione di prodotti custom e completa direzione artistica. Guidate da un’anima comune, il loro approccio progettuale si basa sulla consapevolezza che ogni partner ha esigenze specifiche ed una unicità che, attraverso una ricerca storica, aziendale, e di radicamento sul territorio, permette loro di interpretare forme, spazi e materia, dando vita a progetti sartoriali. Nel 2016 hanno deciso di portare il loro know-how internazionale dal settore contract “Luxury Hotel Design” verso un panorama local-nazionale, curando ogni aspetto della progettazione architettonica: dagli studi preliminari-concept, ai rilievi, alla progettazione esecutiva e direzione cantiere, con ricerca su nuovi materiali e tendenze. A unique design spirit unites Barbara Candoni and Sylva Gortana. The architect and designer work together with their design as a fluid flow that goes from interior design of welcoming spaces, to the setting up of exhibitions, and the definition of custom products to complete artistic direction. Guided by a common soul, their approach to design is based on the awareness that each partner has specific needs and a uniqueness that, through historical research, corporate experience, and local roots, allows them to interpret shapes, spaces and materials, giving life to projects to fit the specific needs of clients. In 2016 they decided to bring their international knowledge from the “Luxury Hotel Design” to a localnational level, taking care of every aspect of the architectural design: starting from preliminary-concept studies and surveys, to the execution and site management, with research on new materials and trends.
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Can you see me now?
Boffa Petrone & Partners The Number 6 - Via Alfieri, 6 – 10121 Torino boffapetrone.it
Photo by Francisco Hernandez Marzal
LOCATION
Shenzhen, China YEAR
2019 LEAD ARCHITECTS
Boffa Petrone & Partners
PROJECT DESCRIPTION
Boffa Petrone & Partners realizza la grande installazione d’ingresso alla fiera del mobile di Shenzhen. L’intervento simboleggia l’internazionalità dell’epicentro tecnologico e hi-tech della Cina. Oggi si viaggia, si incontrano persone, si visitano posti nuovi, ma spesso ma spesso si passa davanti alle cose in modo superficiale, si notano, si percepiscono, ma non sempre si scava a fondo per scoprirne l’essenza nascosta. L’obiettivo del progetto è quello di portare il visitatore ad andare oltre le apparenze, superare i propri limiti, guardare con gli occhi dell’anima per riscoprire l’essenza dell’umanità. L’occhio si scompone e l’iride esplode in un caleidoscopio di colori riportati in 25 pareti verticali che delimitano il luogo in cui ci si incontra, “can you see me now?”. Le pareti sono parallele, molto vicine una all’altra e sono di forma differente, cosa che trasforma il padiglione in continuazione a seconda del punto di osservazione. Tra un corridoio e l’altro si aprono varchi irregolari che permettono di attraversare l’installazione anche trasversalmente. Gli spazi che vengono a crearsi sono surreali ambientazioni metafisiche colorate, ogni sfumatura suscita una diversa emozione e l’utente si ritrova immerso in una dimensione differente, quasi fosse all’interno di un’opera d’arte. Nowadays you travel, you meet people, you visit new places, but often you focus only on what your eyes capture. You look at things in a superficial way, you notice, you perceive, but you don’t always dig deep to discover the hidden essence. The goal of the project is to bring the audience beyond appearances, overcome their limits, look with the eyes of the soul to rediscover the essence of humanity. The eye, at the centre of the project, breaks down. The iris explodes in a kaleidoscope of colours shown on 25 walls and becomes the venue where the action takes place, “can you see me now?” The walls are parallel, very close one to the other; they have different shapes so that the pavilion seems to change depending on where you are. You may walk through the installation in surreal coloured metaphysical settings. Every nuance creates a different emotion and you find yourself in another dimension, almost as if you were inside a work of art.
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STUDIO PROFILE
Boffa, Petrone & Partners, nasce a Torino nel 2015 dall’unione dell’esperienza di due professionisti che lavorano insieme dal 2000: l’imprenditore e architetto Piero Boffa e l’architetto Luca Petrone. Lo studio di architettura ha firmato molti progetti di successo sin dall’inizio. Solo per citarne alcuni recenti: il premio di ArchDaily come miglior edificio dell’anno 2015 nella categoria “ristrutturazione” e l’interior design di Snodo, un lounge bar con ristorante situato a Torino, all’interno di un edificio post industriale della fine del diciannovesimo secolo. Grazie all’ottimo supporto dato dalla ricerca e alla scelta di tecnologie innovative Boffa, Petrone & Partners è in grado di soddisfare le più svariate esigenze; dalla progettazione di un centro commerciale alla progettazione di un nuovo arredo, unico nello stile. Infine, l’azienda è orgogliosa di avere un team giovane e capace, pieno di passione per questo fantastico lavoro, ed è grazie a questo team che l’azienda è in grado di affrontare qualsiasi sfida che incrocia la sua strada. Boffa, Petrone & Partners was founded in Turin 2015 from the union of experience of two man who worked together since 2000: the businessman and architect Piero Boffa and the architect Luca Petrone. This Italian architectural firm signed a lot of successful projects since the beginning. Just to mention a few recent ones: the award of Archdaily as the best building of the year 2015 in the refurbishment category and the interior design of Snodo, a Restaurant lounge bar located in Turin, inside a post industrial building of late nineteen century. Thanks to the great support given by the research and the choice of innovative technologies the Boffa, Petrone & Partners is able to meet the most challenging and diverse design requirements, from the design of a shopping centre to the design of a new piece of furniture, unique in style. Finally the firm is proud to have a young capable team on its back, full of passion for this amazing work we chose to pursue, it is thanks this team that the firm is able to satisfy whatever need and challenge crosses its way.
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Lampi surrealisti nel centro di Napoli
BTArchitetti Via F. Orabona, 104 – 81031 Aversa (CE) www.btarchitetti.com
Photo by Mario Ferrara
LOCATION
Naples, Italy YEAR
LEAD ARCHITECTS
Fabio Baratto and Concetta Tavoletta with Gianmaria Radice, Rosalia Mezzacapo, Antonio Soreca
Ph. Tonia Capriello
2018
PROJECT DESCRIPTION
Nel cuore di Napoli il progetto di BTArchitetti si relaziona senza temere il passato e diventa una scenografia pop, un allestimento in cui la trama è un viaggio tra colori e luci e che dichiara fortemente la sua storia modificandone il presente. Il sistema di illuminazione si trasforma in isole sospese che suddividono gli spazi, lampi surrealisti che galleggiano riecheggiando alla Belle Époque napoletana. Le luci pop illuminano le volte e gli affreschi, il nero lucido e i led ultracolorati sono una rilettura cromatica del passato che sorride al suo nuovo abito. Lo spazio per la bellezza diventa interno ed esterno attraverso una sovrascrittura inattesa per il commercio e per l’immagine in serie. Nelle strette trame dello spazio del retail, della modularità e del lavoro in serie, il progetto dichiara la sua unicità nella relazione con il luogo puntando ad esaltarlo in un cortocircuito temporale. In the heart of Naples the project of BTArchitetti relates without fearing the past and becomes a pop scenography, an installation in the plot of a journey through colors and lights and strongly declares its history by modifying its present. The lighting system turned into suspended that divides the spaces, surrealistic flashes that float in the space that echoes the Neapolitan Belle Époque. Pop lights illuminated the vaults and frescoes, glossy black and ultra-colored LEDs are a chromatic reinterpretation of the past that smiles at her new dress. The space for beauty becomes internal and external through an overwrite for commerce and for the image in series. In the narrow plots of the retail space, of modularity and series of works, of the project declares its uniqueness in the relationship with the place aiming at exalt it in a temporal short circuit.
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STUDIO PROFILE
BTArchitetti: Fabio Baratto e Concetta Tavoletta sono architetti e PhDs in Progettazione architettonica e urbana. Lo studio ha come obiettivo quello di interpretare la reale condizione del presente attraverso una rilettura dei fenomeni della contemporaneità. Il retail è per loro un campo di sperimentazione e di riedizione del tema della serialità e della modularità. Lo studio conduce la propria ricerca definendo la serialità con uno specifico codice interpretativo progettando spazi commerciali puntando alla spettacolarizzazione senza dimenticare le necessità dei brand. Nell’ambito degli spazi domestici il loro lavoro enfatizza la struttura nuda immaginando gli spazi consueti della casa come un percorso emozionale e ribaltando il punto di vista degli elementi di connessione. Hanno ottenuto premi in concorsi di architettura nazionali e internazionali ed esposto a mostre in Italia e all’esterno. Ad oggi hanno realizzato più di 400 interni tra spazi commerciali e domestici in Italia, Serbia, Russia, Malta, UAE, Spagna Francia, Ucraina, Lettonia, Mongolia, Qatar, Libano, Georgia e Cina. BTArchitetti: Fabio Baratto and Concetta Tavoletta are architects and PhDs in Architectural and Urban Design. The study aims to interpret the real condition of the present through a re-reading of contemporary phenomena. Retail is for them a field of experimentation and re-issue of the theme of seriality and modularity. The studio conducts its own research within this plot of the present by defining the theme of seriality with a specific code that interprets by designing commercial spaces aiming to spectacularization without forgetting the needs of the brands. In the context of domestic spaces, their work emphasizes the bare structure by imagining the usual spaces of the house as an emotional journey and reversing the point of view of the connection elements. They have won architectural awards in international competitions and they are invited for exhibitions in Italy and abroad. To date, they have made more than 400 commercial and domestic trades in Italy, Serbia, Russia, Malta, the United Arab Emirates, Spain, France, Ukraine, Latvia, Mongolia, Qatar, Lebanon, Georgia and China.
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Pedrali Palace Of Wonders
Calvi Brambilla
LOCATION
Salone del Mobile, Milan, Italy YEAR
2019
Ph. Alessia Interlandi
Via Losanna, 25 – 20154 Milano www.calvibrambilla.it
LEAD ARCHITECTS
Fabio Calvi, Paolo Brambilla
PROJECT DESCRIPTION
Palace of Wonders è una scenografia architettonica ideata da Calvi Brambilla per esporre le nuove collezioni di Pedrali. Lo stand, costruito su un’area di 800 mq, è un volume unico caratterizzato da tagli longitudinali con angoli di 45 gradi, che creano una continuità visiva tra esterno ed interno. Nove ambientazioni si sviluppano attorno ad una corte centrale con un unico trait d’union caratterizzato da attenzione e cura per i dettagli e uno stile pulito e grafico. Ognuno di questi “frame of life” si carica di valore evocativo inserendo nelle composizioni un tratto che si discosta dalla realtà: la narrazione pare infatti sospesa. Ogni scena viene interrotta da un vero e proprio stacco della composizione che lascia spazio alla componente razionale e didascalica. Gli elementi stessi presenti sulla scena, dal pavimento, alle pareti, fino agli oggetti decorativi, vengono tagliati. Palace of Wonders is a contemporary architectural stand designed by Calvi Brambilla to display the new Pedrali collections. The stand built on 800sqm area is a single volume characterized by longitudinal cuts with 45 degree angles, which create a visual continuity between exterior and interior. Nine settings display around a central courtyard with a single trait d’union characterized by attention to details and a clean and graphic style. Each of these “frames of life” has an evocative value by inserting in the compositions a trait that differs from reality: the narration seems suspended. Each scene is interrupted by a real break in the composition that leaves room for the rational and didactic component. All the elements, from the floor to the walls to the decorative objects, are cut.
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STUDIO PROFILE
Il mondo del progetto indagato attraverso un approccio creativo in cui la fantasia conta quanto il rigore funzionale e il controllo in tutte le fasi realizzative. Così dal 2006 Fabio Calvi e Paolo Brambilla lavorano insieme ad architetture d’interni, allestimenti e design del prodotto. Un sodalizio consolidato, grazie alla capacità di trovare l’equilibrio delle visioni progettuali talvolta opposte che diventano complementari fino a generare uno stile sempre unico, apprezzato sia dagli addetti ai lavori che da un pubblico più vasto, in particolare attraverso gli allestimenti. Fabio Calvi nasce a Pavia nel 1969. Dopo gli studi presso il Politecnico di Milano e la Brunel University of West London, si laurea in Architettura nel 1996. Collabora con Gianfranco Frattini e con Ferruccio Laviani, per poi aprire il proprio studio nel 2004. Paolo Brambilla nasce a Lecco nel 1973, studia presso il Politecnico di Milano e l’Università Politecnica di Barcellona e si laurea in Architettura nel 1999. Dal 2005 al 2013 insegna Design degli Interni presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano. È stato Consigliere dell’Ordine degli Architetti PPC di Milano dal 2013 al 2017. The world of the project is investigated through a creative approach in which imagination matters as much as the functional rigor and control in all the implementation phases. Since 2006, Fabio Calvi and Paolo Brambilla work together with interior architecture, setups and product design. A consolidated partnership, thanks to the ability to find the balance of sometimes opposed design visions that become complementary to create a unique style, appreciated by professionals and by a wider audience, in particular through the set-ups. Fabio Calvi was born in 1969 in Pavia. After studying at the Polytechnic of Milan and Brunel University of West London, he graduated in Architecture in 1996. He collaborated with Gianfranco Frattini and with Ferruccio Laviani, and then opened his own studio in 2004. Paolo Brambilla was born in Lecco in 1973, he studied at the Polytechnic of Milan and the Polytechnic University of Barcelona and graduated in Architecture in 1999. From 2005 to 2013 he teaches Design of the Interior at the School of Design of the Milan Polytechnic. He was a Councilor of the PPC Architects Order of Milan from 2013 to 2017.
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Behind the scene
Camilla Benedini architetto Via Pietrasanta, 12 - 20141 Milano info@camillabenedini.it
LOCATION
Salone del Mobile, Milan, Italy YEAR
2019
Ph. Federica Bottoli
Photo by Maurizio Zatachetto
LEAD ARCHITECT
Camilla Benedini
PROJECT DESCRIPTION
Il progetto, realizzato durante il Salone del Mobile 2019 per Agapecasa, prende spunto dalla natura della stessa location: la galleria antistante lo storico Teatro Manzoni di Milano, progettato da Alziro Bergonzo alla fine degli anni ‘40. Un complesso architettonico, che porta oggi con grande fascino i segni del tempo e che negli anni ha ospitato diverse prestigiose realtà commerciali. La galleria diventa un luogo di riflessione rispetto al tema del teatro come luogo del vedere e in cui essere visti. L’allestimento diventa un viaggio in 5 atti, attraverso diversi palcoscenici con un unico protagonista: l’architetto Angelo Mangiarotti raccontato tramite i suoi progetti, le sue opere e le sue parole, stampate su tende lucide e riflettenti come i testi di un monologo teatrale. Le cinque scenografie, incorniciate dalle vetrine in ottone, assecondano ed esaltano i cambiamenti che gli spazi hanno subito nel tempo in modo tale da creare, attraverso materiali e colori, suggestioni diverse. The Project, realized for Agapecasa during Salone del Mobile 2019, is inspired by the nature of the venue itself: the gallery opposite the historic Manzoni Theatre in Milan, designed by Alziro Bergonzo in the end of the ‘1940s. The architectural complex, which has been home to various prestigious businesses over the years, proudly shows now its age. The gallery becomes the place to reflect on the theme of theatre as “a place to see and where to be seen”. The exhibition becomes a journey in 5 acts, throughout different stages and only one actor: architect Angelo Mangiarotti is narrated throughout his projects, his art works, and his words which are printed on glossy reflecting drapes as they were texts of a theatrical monologue. The five sets, framed by brass display windows, pander and enhance the changes that the spaces have undergone, in such a way as to create, using diverse materials and colours, different suggestions.
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STUDIO PROFILE
Camilla Benedini studia presso la scuola Elisava di Barcelona e il Politecnico di Milano, dove si laurea nel 2002. Dopo una prima esperienza lavorativa presso lo studio di Piero Lissoni a Milano, si trasferisce a Londra dove lavora presso lo studio Michael Ginn Associates per un paio di anni, allargando le proprie esperienze nell’ambito dell’architettura. Rientrata in Italia, lavora inizialmente con Benedini Associati e poi in proprio occupandosi di progetti di architettura d’interni e allestimenti in Italia e all’estero. Dal 2010 disegna allestimenti e sistemi espositivi per il marchio Agapecasa. Dal 2012 è art director dello showroom Agape 12, progettando allestimenti i e facendo un attività di scouting di nuove aziende, da inserire nello stesso store. Dal 2014, parallelamente alla propria attività di architetto, inizia a dedicarsi professionalmente alla musica, scrivendo e producendo musica con un progetto dalle varie influenze electro-pop-punk di nome “I’m Not a Blonde”. Camilla Benedini studied at the Elisava school in Barcelona and at the Politecnico in Milano, where she graduated in 2002. After her first experience at Piero Lissoni architectural firm, she moved to London where she worked for Michael Ginn Associates firm for a couple of years, expanding her experiences in architecture. Once back to Italy, she worked for Benedini Associati before deciding to start her own business, dedicating herself to interior design projects and installations both in Italy and abroad. Since 2010 she has been designing installations and exhibition systems for Agapecasa brand. In 2012 she became the art director of Agape 12 showroom, for whom she has been designing exhibitions and scouting for new brands to include in the store. Since 2014, along with her work as an architect she has been dedicating to her professional music career writing, producing and playing guitar with electro-art-pop band “I’m Not A Blonde”.
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Bob Krieger Imagine. Living through fashion and music ’60 ’70 ’80 ’90
Carlo Colombo Via Cantonale 19, 6900 Lugano, CH www.carlocolombo.com
Photo by Bob Krieger
LOCATION
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, Milan, Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECT
Carlo Colombo
PROJECT DESCRIPTION
I colori, le geometrie, le linee e l’opulenza italiana immortalati da Bob Krieger sono le assolute protagoniste dell’allestimento che il celebre architetto italiano Carlo Colombo, firma tra le più importanti del design internazionale, ha ideato per la mostra Bob Krieger. Imagine. Living through fashion and music ’60, ’70, ’80, ’90 a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano. Come l’architetto racconta, “sono gli stessi elementi che si ritrovano chiaramente nel progetto di allestimento attraverso un percorso espositivo di rigorosa eleganza, dove i giochi di luce concorrono a dare l’idea dei volumi alle immagini senza tempo creando una sorta di scenografia teatrale. Un cammino di emozioni accompagnato da oggetti di design che ho creato per Trussardi Casa, main sponsor della mostra, e che si distinguono per le forme eleganti e il colore perché la moda è, per me, soprattutto colore. La collaborazione con Bob Krieger ha unito la moda e il design, due tra le espressioni più alte del Made in Italy, in un linguaggio universale che ci accomuna nel segno della bellezza e del senso estetico”. The colours, the geometries, the lines and the Italian opulence immortalized by Bob Krieger are the absolute protagonists of the set-up that the famous Italian architect Carlo Colombo, one of the most important of International design, has designed for the exhibition Bob Krieger. Imagine. Living through fashion and music ’60, ’70, ’80, ’90 at Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in Milan. The architect has created an exhibition itinerary of rigorous elegance, where the play of light gives an idea of volumes to the timeless images of the exhibition by creating a sort of theatrical scenography. “The exhibition designed as a journey of emotions and it will be enhanced by object of design I created by Trussardi Casa, main sponsor of the exhibition, stand out for their elegant shapes and colors. For me fashion is above all colors.” - stated Carlo Colombo. The collaboration with Bob Krieger combines fashion and design, two of the highest expressions of the Made in Italy. A universal language that unites us in the sign of beauty and aesthetic sense “.
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STUDIO PROFILE
La carriera di Carlo Colombo, si caratterizza per le collaborazioni con i più noti marchi del design Made in Italy, da Antoniolupi a Cappellini, Flou, Franke, Bentley Home, Flexform, Trussardi Casa, Giorgetti, Poliform, Bugatti Home, Poltrona Frau, Teuco e Zanotta. Oltre ai prodotti di design, viene coinvolto attivamente nello sviluppo di strategie aziendali e marketing di prodotto, elabora progetti grafici, è curatore di mostre e direttore artistico dei marchi che lo vedono protagonista. L’attività progettuale si estende anche al settore dell’architettura. Professionista riconosciuto dagli innumerevoli premi, dagli Elle Decor International Decor Award, ai Red Dot Design Awards, nel 2016, alla Triennale di Milano, viene presentata la sua prima opera d’arte “784”, raccontata anche nella pubblicazione a cura del Prof. Sgarbi, che lo inserisce a pieno titolo nel mondo dell’arte contemporanea. Nel 2016 Carlo Colombo viene nominato uno delle “100 eccellenze Italiane” e nel 2019 riceve il Wallpaper * Design Award con i lavelli colorati “Albume” per Antoniolupi. Carlo Colombo’s career is characterized by collaborations with the bestknown brands of Made in Italy design, from Antoniolupi to Cappellini, Flou, Franke, Bentley Home, Flexform, Trussardi Casa, Giorgetti, Poliform, Bugatti Home, Poltrona Frau, Teuco and Zanotta. In addition to design products, he is actively involved in the development of business strategies and product marketing, elaborates graphic projects, is curator of exhibitions and artistic director of the brands that feature him. The design activity also extends to the architecture sector. Professionist recognized by the countless awards, from the Elle Decor International Design Award, to the Red Dot Design Awards, in 2016, at the Triennale in Milan, his first work of art “784” is presented, also told in the publication by Prof. Vittorio Sgarbi, who puts him in the world of contemporary art. In 2016 Carlo Colombo was named one of the “100 Italian excellences” and in 2019 he received the Wallpaper - Design Award with the colorful sinks “Albume” for Antoniolupi.
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Stand Chantecler Baselworld
Correa Granados Architects Via solferino, 11 - 20121 Milan www.correagranados.com
LOCATION
Basel, Switzerland YEAR
2015/2017 LEAD ARCHITECT
Ph. Flavio di Renzo
Photo courtesy by Chantecler
Fernando Correa Granados Collaborators: Elena Galbiati, Luca Martorelli, Fabio De Solda Stand Costruction & Furniture Supplier: Bodino Srl Seating Manufacturer: Nalesso Srl PROJECT DESCRIPTION
Lo stand di Chantecler, marchio originario di Capri, è ispirato alle atmosfere caratteristiche dell’Isola Partenopea. In facciata sono protagonisti pannelli verticali in Corian traforati con il motivo del galletto, icona del brand. Una parete curva rivestita di fiori di Bouganvillea di seta accoglie i visitatori, fungendo anche da quinta per le teche espositive. L’intero spazio è rivestito con tende di tessuto bianco che suddividono anche le aree vendita, in uno spazio dove la luce è protagonista, il tessuto a soffitto si intreccia alle travi ricordando le terrazze Capresi. Dietro la reception, una lampada cinetica radente al muro emula su di esso i riflessi ipnotici della luce sull’acqua in movimento. L’attenzione al dettaglio è scrupolosa, così come la scelta di materiali e colori: il bianco avorio è predominante e si accosta all’ottone lucido ed a materiali come la fibra di fico d’India resinata in tonalità Cognac. In netto contrasto, oltre alla parete di fiori fucsia, si trovano le sedute personalizzate in tessuto color corallo. Chantecler’s stand, a jewelry brand from Capri was inspired by the characteristic atmospheres of the Parthenopean island. The rooster motif, an iconic piece of the brand, is highlighted within the perforated vertical Corian panels of the stand’s facade. Bougainvillea’s silk flowers curve wall embrace the visitors, acting also as a background of the jewel’s display furniture. The walls are covered with white fabric curtains in a space where light plays a leading role and weaving fabric strips hanging on the ceiling beams reminds us Capri’s terraces. A kinetic linear wall-wash lamp grazes entirely the rear wall of the welcome counter, emulating the hypnotic effect of light reflected on moving water. Careful attention was made to every detail, as in materials and colors: the predominant white ivory is combined with materials such as polished brass and prickle-pear cactus fiber surfaces in Cognac color. Instead, the curved wall’s fuchsia flowers and the red-coral color fabric chairs contrast with the rest.
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STUDIO PROFILE
Correa Granados Architects è uno studio di architettura situato a Milano. Fernando Correa, fondatore e direttore dello studio, ha incentrato il lavoro del suo team sull’ideazione e sviluppo di concepts di interni unici nel loro genere per brands internazionali del mondo della moda, della ristorazione e nell’ambito del corporate. La sua esperienza professionale include la partecipazione alla creazione del design di edifici, installazioni temporanee, showrooms e boutiques in tutto il mondo, per marchi tra i quali: Max Mara, Canali, M Missoni, Chantecler, Erika Cavallini, diversi brand in Cina, C. P. Company, Kiton e KNT, Moorer e Classic group. Nella filosofia dello Studio, una ricerca dettagliata è alla base di ciascuna fase di ideazione e sviluppo di ogni progetto. Tale attenzione mira a creare linguaggi di design accurati, seguendo precisi principi estetici e funzionali che si fondono con successo con le richieste dei clienti. Caratteristica del processo creativo dello studio è la cura dei dettagli, le nuove tendenze e l’uso sapiente di materiali unici. Correa Granados Architects is an interior design and architecture firm located in Milan. Fernando Correa, the firm founder and director, focuses the studio’s activity mainly in the creation of unique interior concepts for high-end retail, corporate, restaurants, fair stands and showrooms worldwide. His over-20 year international experience include his participation and coordination for new concept creation and development, building, boutique & showroom design and temporary exhibition of several high-end retail brands as these: Max Mara, Canali, M Missoni, Erika Cavallini, several brands in China, C. P. Company, Kiton e KNT, Moorer and Classic group. Extensive research, analysis and preparation is made within the design phase of each project aiming to create design languages, following precise aesthetic and functional principles that successfully blend with clients’ requirements. Special attention is made into details, new trends and skilful use of carefully selected materials.
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ENTRANCE RECEPTION DISPLAY & SEATING AREA KITCHENETTE STORAGE / SECURITY SALES AREA
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PLAN VIEW
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SHOPFRONT S1
SECTION AA'
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Mario Bellini. Italian Beauty. Architettura, design e altro
Dario Curatolo Architetto Via in Selci, 84 - 00184 Roma info@studiodca.net
Photo by Dario Curatolo
LOCATION
Schusev State Architecture Museum, Moscow, Russia YEAR
2019 LEAD ARCHITECT
Dario Curatolo
PROJECT DESCRIPTION
Mosca è la prima tappa del tour mondiale Mario Bellini. Italian Beauty. Architettura, design e altro, la mostra dedicata alla vasta opera dell’architetto e designer che toccherà diverse città del mondo. Una retrospettiva sui quasi sessant’anni di lavoro creativo del noto progettista, con un allestimento curato per la prima volta non dallo stesso Bellini: “Io ho spesso progettato mostre d’arte e d’architettura, a cominciare da quella che il Moma ha voluto che mi disegnassi nel 1987”, ha detto Bellini. “Qui a Mosca ho lasciato per la prima volta carta bianca a Dario Curatolo, collega e amico che con me condivide creatività e una magnifica ossessione: la cura per i dettagli”. Il concept dell’allestimento, progettato per un evento itinerante, è legato all’idea della cornice come elemento iconico per mettere in mostra i progetti di Bellini, isolarli come fossero vere e proprie opere d’arte. In questo modo anche oggetti molto piccoli, inseriti all’interno di grandi cornici, fanno riflettere sulla reale grandezza di alcuni prodotti al di là della loro dimensione fisica. Cornici che inquadrano oggetti, plastici di architettura, grandi schermi video a volte sul piano orizzontale a volte su quello verticale. E ancora disegni e fotografie ingranditi, espansi all’interno delle cornici come fossero particolari di un dipinto da cogliere, tracce dell’origine dell’opera. Moscow is the first stop of Mario Bellini world tour. “Italian beauty, architecture, design and more” is the exhibition dedicated to the vast work of the architect and designer that will touch different cities of the world. A retrospective on the almost sixty years of creative art of the well-known designer, with an installation curated for the first time not by Bellini himself: “I have often designed exhibitions of art and architecture, starting with MOMA in the 1987. Here, in Moscow I left the task for the first time to Dario Curatolo, a colleague and creativity friend, who shares with me an obsession: Attention to detail. “ The layout concept designed for a traveling exhibit, is linked to the idea of the frame as an iconic element to show Bellini’s projects, in that way even very small objects inserted into large frame, make one reflect on the real greatness of some products beyond their physical dimension. Frames framing objects, architectural models, large video screens sometimes on the horizontal plane, sometimes on the vertical one. And even larger drawings and photographs, expanded inside the frames as if they were details of a painting to be picked, traces of the origin of the work.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
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STUDIO PROFILE
Dario Curatolo, architetto, è membro del comitato direttivo nazionale dell’ADI e Delegato Lazio Aiap. È stato membro del Comitato Scientifico del Triennale Design Museum (Triennale di Milano). Insegna grafica editoriale alla scuola IaD dell’Università di Tor Vergata. È direttore di Four in the morning e art director di imprese e istituzioni per le quali studia progetti di architettura, allestimenti e visual design. Nel 2018 e nel 2019 è nominato “Ambasciatore italiano del Design” all’interno dell’iniziativa del Ministero degli Esteri “Italian Design Day”. È curatore e progettista del Padiglione Italiano all’Hong Kong Design Week 2017. Nel 2012 è il direttore artistico del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2018 il suo progetto per identità visiva dell’Università Vanvitelli è stato selezionato nell’ADI Design Index e ha vinto il Premio Eccellenze del Design nel Lazio. Nel 2012 il suo progetto “Il senso della materia” è stato selezionato nell’ADI Design Index. Del 2010 è la mostra personale “Vettori”, alla Casa dell’Architettura di Roma, dedicata ai suoi lavori di visual design. Dario Curatolo, architect, is a member of the national steering committee of ADI and delegate of Lazio Aiap. He was a member of the Scientific Committee of the Triennale Design Museum. He teaches editorial graphics at the laD school of the Tor vergata university. Esecutive director of Four in the morning society, he is also art director of companies and institutions for which he studies architectural projects, exhibitions, and visual design projects. In the 2018 and 2019 he was nominated “Italian Ambassador of Design” in the initiative of the italian Ministry of foreign affairs “Italian Design Day”. At the 2017 Hong Kong fashion week he was the curator and designer of the Italian Pavilion. In 2012 at The Biennial Architecture Venice festival he was the artistic director of the Italian Pavilion. In 2018 his project for the visual identity of Vanvitelli University was selected in the ADI design index, won the the “excellence of design award in Lazio. His Project “The sense of matter” was selected in the ADI Design Index in the 2012. In the 2010 in Rome was organized at “Casa dell’Archittetura” the “Vettori” exhibition dedicated to his visual design work.
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Leica Istanbul
DC10 Architects Via Luigi Canonica, 9 - 20154 Milano studiodc10.com
Photo by Leica
LOCATION
Istanbul, Turkey YEAR
2016 LEAD ARCHITECTS
DC10 Architects
PROJECT DESCRIPTION
All’interno dell’ex fabbrica Bomonti (1100 mq), Istanbul, è stato sviluppato il nuovo concept store Leica che ospita store, gallery, museo e un’area riservata alla clientela vip con zone destinate a workshop e attività collettive dedicate al mondo della fotografia. Gli elementi architettonici e tecnologici sono sempre integrati nel disegno custom degli arredi. Il progetto, attraverso l’uso del vetro portante e delle partizioni antiche lasciate a vista, svela il passato industriale del luogo mentre le superfici in basaltina, le tappezzerie, i paraventi, le resine utilizzate seguono la corporate image realizzata da DC10 Architects per Leica, declinandola nuovamente in un ambiente nuovo e sofisticato. A new Leica concept store has been developed inside the former Bomonti factory in Istanbul (1100 square metres), hosting a store, gallery, museum, a VIP area and areas for workshops and collective activities dedicated to the world of photography. Through the use of structural glass and exposing the ancient partitions, the project reveals the building’s industrial past while the surfaces in basaltina, the tapestries and the resins that have been used follow the corporate image created by DC10 Architects for Leica, defining it again in a new and sophisticated environment. .
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STUDIO PROFILE
Con un ampio portfolio di progetti e realizzazioni in Italia e all’estero, DC10 Architects è uno studio di architettura dinamico, innovativo e capace di coniugare la dimensione creativa e ideativa con quella di pianificazione e valutazione economica. Lo studio, attivo da più di quindici anni, è composto da circa venti tra architetti, ingegneri e interior designer. I tre partner – Marco Vigo, Alessia Garibaldi e Giorgio Piliego – hanno dato vita a una realtà professionale unica, in cui le competenze di ciascuno si integrano e rispondono in maniera completa a progetti di diversa natura nello scenario dell’architettura e dell’interior design nazionale ed internazionale. DC10 Architects si distingue per la capacità di cambio di scala e vanta un portfolio che spazia da progetti di grandi architetture ex novo ad interventi di riqualificazione e interior design di edifici e residenze private. “L’idea di EDIFICIO INTELLIGENTE è il filo conduttore del nostro lavoro. DC10 Architects cerca la soluzione migliore per ogni PROGETTO rendendo PROGETTISTA e UTENTE / CLIENTE la stessa persona. Ci immedesimiamo nel cliente, con una particolare attenzione alla custumer experience all’interno degli spazi retail”. With a broad portfolio of projects in Italy and abroad, DC10 Architects is a dynamic and innovative architectural firm that combines creativity with planning and economic appraisal. The firm, active from over fifteen years, comprises of about twenty architects, engineers and interior designers. The three partners – Marco Vigo, Alessia Garibaldi and Giorgio Piliego – bring their individual experiences together to create a unique professional reality where the skills and expertise of each are seamlessly integrated and fully respond to the needs of a wide variety of projects. DC10 Architects stands out for its capacity to change scale and prides itself on a portfolio that ranges from big ex novo architectures to redevelopments and interior designs of whole buildings and private residences. “The idea of INTELLIGENT BUILDING is the thread of our work. DC10 Architects looks for the best solution for a PROJECT by making the DESIGNER and the USER/CLIENT pratically the same person. We put ourselves in the ‘client’s shoes’, finding a tailored solution to any possible need”.
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NOI Storie di comunità, idee, prodotti e terre reggiane
Francesco Librizzi Studio Via Solferino, 11 - 20121, Milano www.francescolibrizzi.com
LOCATION
Palazzo dei Musei, Reggio Emilia, Italy YEAR
2016
Ph. Gaia Cambiaggi
Photo by C. Vannini
LEAD ARCHITECT
Francesco Librizzi
PROJECT DESCRIPTION
Un elemento sembra legare le tante storie che danno forma al territorio reggiano: la capacità di creare le condizioni affinché una comunità riesca a generare prodotti, idee, modi di essere che si perfezionano e rinnovano instancabilmente. Esiste una sorprendente forma d’intelligenza collettiva che si definisce in situazioni sempre diverse, dalla campagna della Bassa alla città fino ad arrivare alle pendici degli Appennini e che ogni volta si concretizza in forme associative, comunitarie e cooperative che producono frammenti di futuri possibili, modelli educativi e qualità di vita diffusa. Forma del paesaggio, buona agricoltura e alimentazione di qualità rappresentano alcune delle anime resistenti di questo territorio, ma anche l’identità di una comunità che non ha mai smesso di guardare al mondo come a un orizzonte da cambiare insieme. NOI vuole provare a concentrare in una narrazione trasversale la storia di una terra e delle sue comunità, senza alcuna forma di nostalgia, ma sempre trattando ogni elemento come un frammento di presente che si rinnova e che individua elementi di attualità anche nelle vicende apparentemente più lontane dal nostro tempo. There is a common feature to all the stories which have forged the lands of Reggio: an ability to create conditions which enable communities to generate products, ideas, ways of being, all continuously perfected and renewed. There is a striking collective intelligence which manifests itself in an array of contexts, from the lower rural areas to the city and all the way up the Apennine slopes, and which crystallises into community and cooperative associations which produce fragments of possible futures, educational models and widespread quality of life. Characteristics of the landscape, good agricultural practices and quality food are representative of the local area, as well as the identity of a community which has continuously looked to the world as a horizon of collective change. “US” would like to provide a transversal narrative, an overview of a land and its communities, which does not succumb to nostalgia despite recognising each element to be a fragment of a continuously renewed present and which identifies relevant elements in apparently distant events from our time.
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STUDIO PROFILE
Fondato a Milano nel 2005 il Francesco Librizzi Studio si occupa di architettura, interni, allestimenti, installazioni temporanee. In questi anni i lavori realizzati hanno esplorato il rapporto tra il patrimonio architettonico costruito e la costruzione di nuovi spazi al suo interno. I risultati più significativi hanno messo in evidenza un delicato dialogo tra le caratteristiche fisiche della città storica e la possibilità di creare un linguaggio incisivo seppur leggero, in un’architettura nuova a contatto diretto con spazi senza tempo. Tra i casi più significativi gli allestimenti per il Padiglione Italia alla XII Biennale di Architettura di Venezia nel 2010, curato da Luca Molinari, e il Padiglione del Bahrain alla XIV Biennale di Architettura di Venezia nel 2012, ospitati rispettivamente all’interno degli spazi delle Tese delle Vergini e delle Artiglierie all’interno dell’Arsenale di Venezia. Founded in Milan in 2005, Francesco Librizzi Studio deals with architecture, interiors and temporary installations. In recent years, the works carried out explored the relationship between the architectural heritage and the construction of new spaces within it. The most significant results highlighted a delicate dialogue between the physical characteristics of the historic city and the possibility of creating an incisive yet delicate language, in a new architecture in direct contact with timeless spaces. The preparations for the Italian Pavilion at the 12th Venice Architecture Biennale in 2010, curated by Luca Molinari, and the Bahrain Pavilion at the XIV Venice Architecture Biennale in 2012, are among the most significant cases.
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Design reversibile per allestire la Divina Commedia
Gambardellarchitetti Via Riviera di Chiaia, 215 - 80121 Napoli www.gambardellarchitetti.com
Photo by Mario Ferrara
LOCATION
Foligno (PG) and Caserta, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECT
Simona Ottieri for Gambardellarchitetti
PROJECT DESCRIPTION
Un’architettura per Dante Oltre settanta disegni d’autore e due spazi monumentali: il primo a Caserta nell’appartamento storico di Palazzo Reale, il secondo a Foligno, nello splendido palazzo Trinci. Un tema inedito che galleggia nella memoria collettiva. È difficile pensare che in ognuno non ci sia già un’immagine, anche sfocata, del meraviglioso universo raccontato da Dante nella Divina Commedia. Solo Giuseppe Terragni aveva immaginato un edificio per tradurne in architettura l’allegoria e i significati simbolici. Infinite illustrazioni, culminate con quelle famose del Dorè, ne avevano disegnato le scene ma non si era mai trattato di spazi architettonici o di luoghi in cui l’architettura era protagonista. E, per esporre questi disegni, scegliamo azioni semplici e potenti. Il mondo del design viene evocato attraverso un solo materiale di produzione industriale, un monocromo bianco rivettato. Le forme sono i classici dell’architettura: la rotonda è il Paradiso dove guardare in alto, le ali sono il Purgatorio dove guardare ad altezza umana, le “rocce“ sono l’Inferno, radice tellurica e misteriosa. An architecture for Dante Over seventy drawings by authors and two monumental spaces: the first in Caserta in the historic apartment of Palazzo Reale, the second in Foligno, in the splendid Trinci palace. A new theme that floats in the collective memory. It is difficult to think that in everyone there is not already an image, even blurred, of the wonderful universe narrated by Dante in the Divine Comedy. Only Giuseppe Terragni had imagined a building to translate the allegory and symbolic meanings into architecture. Infinite illustrations, culminating with the famous ones of the Dorè, had drawn the scenes but had never been about architectural spaces or places where architecture was the protagonist. And, to display these drawings, we choose simple and powerful actions. The design world is evoked through a single material of industrial production, a riveted white monochrome. The forms are the classics of architecture: the rotunda is the Paradise where to look upwards, the wings are the Purgatory where to look at human height, the “rocks” are Hell, telluric and mysterious root.
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STUDIO PROFILE
Gambardellarchitetti, più che uno studio di architettura, è un atelier/ laboratorio di ricerca sulle discipline del progetto fondato da Cherubino Gambardella nel 1987. Oggi, l’impegno universitario di Cherubino lo rende presente in gambardellarchitetti responsabile della linea teorica dello spazio di elaborazione progettuale napoletano attraverso la sua consueta passione per lo schizzo e per il collage. Dal 1997 gambardellarchitetti è diretto da Simona Ottieri che ne conduce l’attività impostando ogni fase di riflessione, sin dall’ideazione. Simona Ottieri è nata a Portici (Napoli) nel 1971. È architetto e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Ingegneria dei Materiali presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli oltre che un master sullo studio dei nuovi materiali applicati alla conservazione dei beni culturali. Dal 2014 è abilitata al ruolo di Professore associato nell’Università italiana in Tecnologia dell’Architettura e Design. Gambardellarchitetti, more than an architectural firm, is a workshop/ research laboratory on the disciplines of the project founded by Cherubino Gambardella in 1987. Today, the university and founder’s commitment makes it present in gambardellarchitetti as inspirer and responsible of the theoretical/ideational line Neapolitan design processing space through his usual passion of sketch and the ideational college. Since 1997, gambardellarchitetti has been directed by Simona Ottieri, who leads the design activity by setting up each phase of design processing and keeping alive the artisan imprint that characterizes its activity. Simona Ottieri was born in Portici (Naples) in 1971. She is an architect and has a Ph. D. in Materials Engineering at the Faculty of Engineering of the Federico II University of Naples as well as a master’s degree in the study of new materials applied to the conservation of cultural heritage. From 2014 he is qualified as Associate Professor in the Italian University in architecture and design technology.
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Pinto Srl in Made Expo 2019
Granese Architecture & Design Studio Via Lungomare C. Colombo, 281 - 84129 Salerno www.granese-design.com
Photo by Espressione Fiera
LOCATION
Made Expo, Milan, Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECTS
Granese Architecture & Design Studio
PROJECT DESCRIPTION
L’attività della Pinto srl, specializzata nella produzione e commercializzazione di tapparelle e frangisole, si caratterizza nell’anticipare le esigenze dei clienti puntando sulla continua innovazione visionaria con lo sguardo ai mercati internazionali. L’Exhibit design dello stand Pinto srl per Made Expo 2019 in Milano è frutto di una progettazione capace di trasformare lo spazio espositivo in un dispositivo di comunicazione che con l’ausilio delle tecnologie digitali e delle stesse tapparelle dai colori vivaci, brillanti, forti ed in continuo movimento, trasformano il tutto in un grande meccanismo dinamico e di forte impatto visivo. Le tapparelle da semplice prodotto espositivo diventano attrici indiscusse di una rappresentazione teatrale innovativa e dinamica. Il richiamo ai panni stesi negli storici vicoli napoletani, manifestazione di un’identità collettiva ed elemento iconografico che caratterizza il territorio partenopeo nel mondo, come anche il richiamo ai tessuti ed ai colori dei mercati indiani, sono i riferimenti di un Concept radicato al territorio ma proiettato al mercato globale. Pinto srl, specialized in the manufacture and marketing of roller shutters and sun blinds, is famous for its ability to anticipate its customers’ needs by focussing on continuous visionary innovation with an eye to international markets. The Exhibit design of the Pinto srl stand for Made Expo 2019 in Milan is the result of design that is capable of transforming the exhibition space into a communication device, which together with the aid of digital technologies and the blinds themselves in their bright, lively colours and in continuous movement, transforms everything into a great dynamic mechanism with substantial visual impact. Elevated beyond simple products in an exhibition, the shutters become the undisputed actors in an innovative and dynamic theatrical performance. The allusion to the clotheslines strung across historic Neapolitan alleyways, manifestation of a collective identity and an iconographic element that characterizes the Naples region around the world, as well as the references to the fabrics and colours of Indian markets, are the identifiers of a Concept that is rooted in the territory but projected towards the global market.
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STUDIO PROFILE
Il Granese Architecture & Design Studio nasce nel 2000 fornendo un servizio progettuale completo alla selezionata clientela internazionale. Vincitore del 1° premio Professionisti all’XXI Concurso International de Diseño cDIM in Spagna; Selezione ARCO-Fiera Internazionale di Arte Contemporanea_Madrid; ADI Index 2004, BI019; BI020; Menzione d’Onore al XX Compasso d’Oro; Cersaie Award; Menzione d’Onore al 1° Concorso Nazionale per il Mobile di Saluzzo 2012. Dal Magazine Inglese BUILD riceve l’Architecture Award 2015_ Hotel Architect of the year e l’Architecture Award - Best Hospitality Architecture Firm in Italy. Inoltre Menzione d’Onore al 1° Concurso International de Diseño the Entrornos ContractIntercidec 2016 e vincitore della Medaglia d’Oro alle Olimpiadi della Cucina IKA 2016 in Germania con il Culinary Team Costa del Cilento. Ha progetti di architettura ed interior design in Italia e all’estero oltre a consulenze aziendali in exhibit e brand design. The Granese Architecture & Design Studio was established in 2000 with the aim of providing a full design service meant for a select international clientele. First prizewinner within the professional cathegory at 21st Concurso International de Diseño cDIM in Spain; BI019; BI020; honourable mention at 20th Compasso d’Oro; Cersaie Award; honourable mention at 1st Concorso Nazionale per il Mobile di Saluzzo 2012. From the English Magazine BUILD the Studio received the Architecture Award 2017- Best Hospitality Architecture Firm in Italy. Honourable mention at 1st Concurso International de Diseño the Entrornos ContractIntercidec 2016 and winner of the Gold Medal at IKA Culinary Olymics 2016 with the Team Costa del Cilento. The Studio has architecture and interior design projects both in Italy abroad. Furthermore, it provides consultancy help for exhibits and brand design.
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Piazza Tecla
HOFLAB Via Mentana, 54 - 06129 Perugia www.hoflab.it
Photo by Marco Giugliarelli
LOCATION
Expo Casa, Bastia Umbra (PG), Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECTS
HOFLAB
PROJECT DESCRIPTION
Piazza Tecla, realizzata da Tecla srl, è pensata come uno scrigno ligneo volto a ospitare le performance artistiche e le relazioni scientifiche che hanno qualificato i programmi culturali delle edizioni 2017-2019 della manifestazione Expo Casa, organizzata da EPTA CONFCOMMERCIO UMBRIA. La composizione è generata dalla libera reinterpretazione di alcune opere scultoree di Alberto Burri, replicate in legno e ricomposte in un spazio tanto astratto dal punto di vista figurativo quanto concreto dal punto di vista costruttivo. Due pedane di differente altezza, collegate tra loro da un pavimento su cui è riprodotto un cretto, fungono da connessione orizzontale tra un totem dallo sviluppo fortemente verticale (in cui è inserito un videowall comunicativo), una parete dall’accentuata curvatura (che svolge anche funzioni di controllo acustico) e una serie di quattro elementi aggettanti (che ritmano lo spazio misurando il lato lungo). Ciò che ne risulta è un allestimento programmaticamente evocativo calato nel cuore di una manifestazione dedicata al mondo dell’edilizia per rimarcare l’importanza della sostenibilità e della naturalità. Piazza Tecla, made by Tecla srl, is designed to be a wood box aimed to host the artistic performances and the scientific reports wich regarded the cultural program, from 2017 to 2019, of Expo Casa, exhibition organized by EPTA CONFCOMMERCIO UMBRIA. The composition it’s a free interpretation of some of Alberto Burri’s sculptural works, wooden imitations recomposed in a space that is abstract, from the figurative point of view, but also concrete, from the structure point of view. Two platforms with different heights, connected by a floor where is reproduced the “cretto”, are the horizontal connection of a high-rise totem (where is a videowall), a wall with a pronounced curvature (with an acustic control function) and a set of four projecting elements (that animate the space by measuring the long edge). The result is an evocative equipment, placed in the heart of an exhibition dedicated to the construction industry to emphasise the importance of the sustainability and the naturalness.
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STUDIO PROFILE
Hoflab è un laboratorio in cui convergono le ricerche teoriche, gli studi ideativi e le esperienze professionali dei suoi componenti (Paolo Belardi, Simone Bori, Matteo Scoccia). Hoflab si occupa di progettazione architettonica senza limiti di scala, spaziando dall’ideazione alla costruzione con propensione per l’innovazione tipologica. Le opere e i progetti di Hoflab, che hanno ottenuto menzioni e riconoscimenti in occasione di premi di architettura nazionali e internazionali (San Marco Award, Tecu Architecture Award, Premio Dedalo alla Committenza, Premio di Architettura Luigi Cosenza, Premio di Architettura Andrea Palladio) sono stati pubblicati sulle principali riviste specializzate e sono stati esposti in mostre nazionali e internazionali. Hoflab is a laboratory in which its components (Paolo Belardi, Simone Bori, Matteo Scoccia) theoretical research, conceptual studies and professional experience converge. Hoflab deals with architectural design without limit of scale ranging from concept to construction with an inclination for typological innovation. The works and projects of Hoflab have received honors and prizes at national and international architectural awards (San Marco Award, Tecu Architecture Award, Premio Dedalo alla Committenza, Premio di Architettura Luigi Cosenza, Premio di Architettura Andrea Palladio) and have been published in specialized magazines and on websites of the field. They have also been presented at dedicated conferences and shown in international exhibitions.
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The magic box
Ilaria Marelli Design Via Mentana, 12 - 22100 Como www.ilariamarelli.com
LOCATION
Fortezza da Basso, Florence, Italy YEAR
Ph. Diego Alto
Photo by Pitti Immagine
2018-2019 LEAD ARCHITECT
Ilaria Marelli
PROJECT DESCRIPTION
The magic box è un progetto giocato su luce, riflessi, e effetto sorpresa, dedicato alla sezione Apartment di Pitti Bimbo. L’allestimento si dispiega in 1100 mq, in un ex Liceo all’ingresso del quartiere fieristico, dove i corridoi centrali sono dedicati a bar & lounge e a 7 collezioni moda bimbo internazionali, mentre altri 17 brand espongono nelle aule. All’ingresso dell’edificio una fessura in un misterioso cubo nero invita a scoprire i temi chiave del progetto riprodotti in modellini riflessi all’infinito in un gioco di specchi. Nella lounge blu, tre grandi strutture luminose creano un outline che incornicia tre panche per i visitatori, mentre nel bar giocato sui toni del dark brown, tre grandi paralumi sospesi celano lampadari Led che si specchiano in infiniti riflessi. Ho progettato sia il concept generale che la proposta per ogni singolo brand, proposta che poi è stata personalizzata per adattarsi meglio ai temi stagionali delle varie collezioni. The magic box is a project that plays with light, reflections, surprise, for the Apartment section of the Pitti Bimbo fashion show. The project is located in 1100 sq mt in an ex Lyceum at the entrance of the fair site, where the corridors are dedicated to the bar & lounge and 7 kids fashion collections, while the school rooms on the sides are used by other 17 exhibitors. At the entrance of the building a mysterious black cube invites to look inside through a slit, to discover the key themes of the installation, reproduced in mockups that reflect themselves endlessly in a game of mirrors. In the blue lounge, three big structures made of light, and shaped as an outlined box, frame the three seatings for visitors, while in the dark brown bar, three large hanging lampshade-boxes hide Led chandeliers mirroring themselves in infinite reflections. I have designed both the general concept and the proposal for each single collection – then customized by the brands to better match their seasonal themes.
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STUDIO PROFILE
Ilaria Marelli, è architetto, designer e lecturer al Politecnico di Milano. Il lavoro dello studio Ilaria Marelli Design copre ampie aree di creatività come: art direction, product design, interior e exhibit design in collaborazione con aziende internazionali come: Pitti Immagine, Tivoli Audio, Cappellini, Foscarini, Electrolux, Fiam. L’approccio strategico e human-centered si basa sulla condivisione di idee con le aziende, considerate partner e non solo clienti. Questo porta a creare prodotti riconosciuti come icone per le aziende partner nel progetto, e progetti di interior e exhibit design in cui l’identità di un marchio viene rappresentata in modo emozionale in modo da coinvolgere gli utenti. Interessata agli aspetti sociali e culturali dei design, Ilaria Marelli ha promosso l’introduzione del cohousing in Italia. Grazie a questo approccio, è stata premiata tra gli altri con il premio “Milano Donna” e l’“Alumni Polimi Award” per l’Architettura. Ilaria Marelli, is an Italian architect and designer, and lecturer at Milan Politecnico University. The works of Ilaria Marelli Design office covers wide areas of creativity such as art direction, product design, interior and exhibit design, in collaboration with selected international companies such as: Pitti Immagine, Tivoli Audio, Cappellini, Foscarini, Electrolux, Fiam. The strategic human-centered approach of the studio is based on sharing ideas with companies, considered partners, not just clients. This leads to create products widely recognized as icons for companies, and interior and exhibit design projects where the identity of a brand is displayed in an emotional way so to involve users. Interested in the social and cultural aspects of design, she has also promoted the first cohousing project in Italy. Thanks to this approach Ilaria Marelli was awarded both with “Milano Donna Award” and the “Alumni Polimi Award” for Architecture.
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The Egg
Luca Molinari Studio Via Scarlatti, 30 - 20124 Milan www.lucamolinari.it
Photo by Ugo Dalla Porta
LOCATION
Teatro Dal Verme, Milan, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECTS
Anja Visini, Ilia Celiento
PROJECT DESCRIPTION
The Egg è un’installazione immersiva nell’universo creativo di Ludovico Einaudi, un viaggio senza tempo nell’immaginario poetico del compositore italiano fatto di suoni, immagini, frammenti, scritti e colori dall’archivio dello stesso Einaudi. Il progetto, allestito nella sala piccola del Teatro Dal Verme di Milano accompagna le Dieci Notti (8-18 dicembre 2018) che chiudono il tour mondiale del pianista de’ Le onde, offrendo al pubblico uno sguardo inedito, sulle matrici e le atmosfere che alimentano la creatività di Einaudi. L’installazione ellittica è composta da sette schermi che avvolgono i visitatori in un flusso continuo di forme, luoghi, appunti e suoni dall’archivio di Ludovico Einaudi entro il quale liberamente entrare e sostare prima o dopo il concerto. Realizzata con telai in legno, in parte telati e in parte con pellicola in pvc retroproiettata, isolata a pavimento con moquette nera e a soffitto con una cielinatura anch’essa nera, l’installazione crea al suo interno uno spazio di ispirazione sospeso senza tempo, senza connessioni con la realtà circostante, un uovo nero in cui ogni schermo è indipendente dagli altri, creando un flusso continuo, una composizione senza inizio né fine. The Egg is an immersive installation set within the creative universe of Ludovico Einaudi, a timeless voyage into the poetic imagination of the Italian composer. A journey made up of sounds, images, fragments, texts and colours taken from Einaudi’s own archive. The project, on display in the Sala Piccola of Milan’s Teatro Dal Verme theatre, will be accompanying the Dieci Notti (Ten Nights, 8-18 December 2018) which will draw the world tour of the pianist who composed Le Onde to a close. In so doing, it will afford a new glimpse into the sources and atmospheres which nourish Einaudi’s creativity. The elliptical installation comprises seven screens which envelop the visitors in a continuous flow of forms, places, notes and sounds from Ludovico Einaudi’s archive, which visitors can freely enter and pause inside, before or after the concert. Made using wooden frames, partly canvased and partly covered with rear-projected PVC, the floor is insulated with black carpeting, whilst the ceiling is insulated with a black covering. The installation creates and houses a space of inspiration suspended in time, without connection to the world outside; a black egg in which each screen is independent from the others, creating a constant flow, a composition without beginning or end.
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STUDIO PROFILE
Con un’esperienza trentennale in ambito accademico, curatoriale, editoriale e di ricerca, nel 2015 Luca Molinari fonda il suo studio indipendente supportato da un team di professionisti provenienti dall’ambito dell’architettura, dell’exhibit design, della grafica, dell’editoria, del copyediting e del project management. Luca Molinari Studio fornisce servizi integrati “su misura” di content design, consulenza, curatela, pianificazione, coordinamento e management di progetti e processi nell’ambito dell’architettura e della cultura del progetto. Tra i principali esiti progettuali: mostre, esposizioni ed eventi; concorsi di architettura e progettazione urbana; libri e pubblicazioni. Tra gli obiettivi della filosofia di lavoro dello Studio: fornire strumenti sostenibili capaci di promuovere e condividere i saperi; dare forma concreta a visioni e necessità nell’ambito dell’abitare contemporaneo; “costruire” consapevolezza; dare voce, identità e qualità a luoghi e territori urbani. With an extensive experience that spans over 30 years including university education and assignments in fields of architectural research, curatorship, publishing and consulting, Luca Molinari started his own independent firm in 2015. He is supported by a team of skilled professionals with experience in architecture, graphic and exhibit design, publishing, copyediting and project management. Luca Molinari Studio tailors and supplies integrated services of content design, consulting, process and project management within the fields of architecture and project’s culture. Among the projects: exhibitions and events, architecture and town planning competitions, books and publications. Among the goals of its design philosophy the Studio aims to supply sustainable tools to promote and share knowledge; to shape visions and needs into concrete projects for contemporary living; “build” awareness; give a voice, identity and quality to urban spaces and territories.
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Mood Shop
Luca Soave Architetto Via Roma, 72/C – Limone Piemonte (CN) - Via Peveragno, 11 – 12100 Cuneo www.archisoave.it
Photo by Alberto Maiorano
LOCATION
Limone Piemonte (CN), Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECT
Luca Soave Architetto
PROJECT DESCRIPTION
Il fil rouge dell’intervento ha soddisfatto i desideri della committenza: spazi commerciali con valenza di atelier per giovani stilisti emergenti, atti ad ospitare le loro collezioni. La proposta progettuale ha enfatizzato -come peculiarità- la planimetria irregolare, caratterizzando e personalizzando gli arredi. Spazi contenitivi, bancone, arredi, appenderie e mensole retroilluminate sono state realizzate su disegno, utilizzando l’accostamento in legno di rovere con lamiera verniciata a polvere. L’utilizzo della luce per generare modellazione ricca di contrasti, favorire leggibilità di forme e dettagli, generando affascinante brillantezza. Sono stati impiegati led a potenze differenziate per offrire un comfort efficiente. La pavimentazione lignea lambisce lo spazio senza soluzione di continuità, le tinte tenui contrastano con i due volumi scuri, i camerini e la quinta lapidea, un blocco angolare rivestito effetto pietra ed evocante il contesto nel quale si trova Mood: i monti limonesi delle Alpi Marittime. The fil rouge of the renovation satisfied the commission’s desire: commercial spaces with atelier value for emerging young stylists created to display their collections. The project proposal emphasized the irregular floor plan, characterizing and personalizing the furniture. The storage spaces, counter, furniture, clothes stands, and backlit shelves were all designed using a combination of oak wood and painted sheet metal. The usage of lighting generates rich contrasts and sparkle, and simplifies the legibility of the shapes. A variety of led lights were used to offer efficient comfort. The wooden floor brushes the space without creating continuity. The tenuous tints contrast with the two dark volumes, the fitting rooms, and the fifth stone, an angular block covered with stone and evoking the context “Mood” is present in: the “limonese” mountains of the Maritime Alps.
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STUDIO PROFILE
Luca Soave si laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino, con successiva specializzazione post laurea in Arredo Urbano e Qualificazione Spazi Pubblici al Politecnico di Milano. Dal 1995 al 2002 svolge attività didattica nei corsi di Restauro Architettonico presso il Politecnico di Torino. Lo studio è attivo nelle due sedi di Limone Piemonte e Cuneo, operando nei settori di restauro e conservazione di edifici di interesse storico artistico, progettazione ambientale e architettura degli interni. Tra le realizzazioni principali ed insignite di premio: restauro Parrocchiale di San Pietro e riqualificazione architettonica Piazza Roma in Limone Piemonte, Piano colore e restauro Palazzo Municipale Cherasco, restauro e riuso Pieve Santa Maria Belvedere Cervasca, recupero centralina idroelettrica Pradleves, nuovo centro parrocchiale Cuneo, casa studio in Cuneo. Luca Soave graduated in Architecture at the Polytechnic of Turin and attended the post-graduate specialization course in Urban Furnishing and Public Space Qualification at the Polytechnic of Milan. From 1995 to 2002 he taught courses in Architectural Theory and Restoration at the Polytechnic of Turin. There are functioning offices in both Limone Piemonte and Cuneo, working in the the sectors of restoration and conservation of historical and artistic buildings, in environmental and interior design specifically in the alpine architecture field. Among the most awarded projects are: the restoration of the Church of San Pietro, the architectural redevelopment of Piazza Roma in Limone Piemonte, the restoration of Pieve Santa Maria Belvedere Cervasca, the new parish center and House-Studio in Cuneo.
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Essedue stand
Marasmastudio Architettura Via Alessio Simmaco Mazzocchi, 23 - 81100 Caserta www.marasmastudio.it
Photo by Salvatore Castaldo
LOCATION
Mido, Milan, Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECTS
Marasmastudio Architettura
PROJECT DESCRIPTION
Essedue è un giovane brand italiano che produce occhiali con attenzione al design e all’aspetto artigianale del prodotto. Ogni occhiale è realizzato a mano nell’azienda con sede in Irpinia, con materiali provenienti da fornitori italiani; un virtuoso esempio di made in Italy. Nel 2017 affida a Marasmastudio la progettazione del proprio stand espositivo per le maggiori fiere internazionali di ottica; Milano, Parigi e Monaco. L’ossessione per i telai orienta le prime fasi progettuali e prende forma in un sistema replicabile in diverse dimensioni e configurazioni spaziali attraverso elementi modulari. I mobili contenitori, in legno, slittano come cassetti all’interno dei tralicci in ferro che espongono e reggono una copertura a telaio che amplifica e illumina lo spazio mediante l’utilizzo di specchi triangolari. Il progetto accoglie e guida nell’esperienza espositiva lasciandosi attraversare e diventando un interno dinamico con proiezioni, riflessioni ed esperienze sensoriali. L’azienda propone poi a Marasmastudio di disegnare un modello di occhiale, in edizione limitata. Nasce il “tondo”, modello dedicato all’azienda Feudi di San Gregorio ed esposto in occasione del Mido 2018. Essedue is a young Italian brand that produces glasses with attention to design and the artisan aspect of the product. Each pair of glasses is handmade in the Irpinia-based company, with materials from Italian suppliers; a virtuous example of made in Italy. The company entrusts Marasmastudio in 2017 with the design of theirs exhibition stand for the major international optical fairs; Milan, Paris and Monaco. The obsession with the looms directs the first design phases and takes shape in a replicable system in different dimensions and spatial configurations through modular elements. The wooden storage units slide like drawers inside the iron trellises that expose and hold a frame covering that amplifies and illuminates the space through the use of triangular mirrors. The project welcomes and guides the exhibition experience by letting itself be crossed and becoming a dynamic interior with projections, reflections and sensory experiences. The company then proposes Marasmastudio to design a model of glasses, in a limited edition. The “tondo” was born, a model dedicated to the Feudi di San Gregorio company and exhibited at the Mido 2018.
il tondo
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STUDIO PROFILE
Marasmastudio, fondato dagli architetti napoletani Giuseppe Mascolo e Filomena Fusco, è un laboratorio permanente di riflessioni sull’architettura, sul design e sul territorio. Affiancano all’attività professionale, progetti editoriali e l’organizzazione annuale del workshop di progettazione architettonica “Workin’on”. Nel 2009, ricevono il premio speciale della giuria al concorso di progettazione “Eugenio”, organizzato dalla Regione Campania. Nello stesso anno vincono il primo premio al concorso “une idèe pour chaque ville”, organizzato dalla rivista le carrè bleu. Nel 2010 lo studio è invitato al progetto Epicentro, cantiere di riflessioni sull’avvenire delle città vulnerabili, evento collaterale alla XII Biennale di Architettura di Venezia. Obiettivo dello studio è quello di lavorare alle varie scale di intervento con particolare attenzione alle dinamiche territoriali, sociali, economiche e culturali. Marasmastudio, founded by the Neapolitan architects Giuseppe Mascolo and Filomena Fusco, is a permanent laboratory of reflections on architecture, design and the territory. They accompany the professional activity with editorial projects and the annual organization of the “WORKIN’ON” architectural design workshop. In 2009, they received the special jury prize at the “Eugenio” design competition, organized by the Campania Region. In the same year they won the first prize in the competition “une idèe pour chaque ville”, organized by the magazine le carrè bleu. In 2010 the studio was invited to the Epicentro project, a site for reflections on the future of vulnerable cities, a side event of the 12th Venice Architecture Biennale. The objective of this study is to work on the various intervention scales with particular attention to territorial, social, economic and cultural dynamics.
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Ferrania Film Museum
Marco Ciarlo Associati Oratorio San Sebastiano - Piazza San Sebastiano - 17041 Altare (SV) www.marcociarloassociati.it
Photo by Angela Magnano + 410_Ph
LOCATION
Cairo Montenotte (SV), Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECTS
Marco Ciarlo Associati
PROJECT DESCRIPTION
Il Ferrania Film Museum è un museo di cultura industriale e territoriale. Al suo interno si intrecciano le storie dentro e fuori la fabbrica delle pellicole, fra i boschi di Ferrania e il mondo. Il racconto si sviluppa in modo plurale, attraverso codici visivi, colori, animazioni video, approfondimenti. È un museo che può essere interrogato e che vuole spingere a camminare per le stanze e, insieme, nel tempo, partendo dall’epoca della SIPE e dell’industrializzazione della Val Bormida. Per poi camminare fuori dal museo, nei luoghi della pellicola e della «gente del buio». Il progetto propone la costruzione fisica di un nuovo paesaggio all’interno del costruito con l’obiettivo di dilatare spazi e percorsi in un articolato susseguirsi di occasioni espositive strettamente dedicate alla ricca collezione esposta di immagini, reperti ed attrezzature originali. Una grande teca esterna posizionata tra il cortile e la Piazza del Centro Storico preannuncia la presenza del Museo, interagendo visivamente con lo spazio urbano e le persone. The Ferrania Film Museum is a museum of industrial and territorial culture. Inside, the stories intertwine inside and outside the film factory, between the woods of Ferrania and the world. The story develops in a plural way, through visual codes, colors, video animations, insights. It is a museum that can be questioned and that wants to push people to walk through the rooms and, together, over time, starting from the time of SIPE and the industrialization of Val Bormida. And then walk outside the museum, in the places of the film and the “people of the dark”. The project proposes the physical construction of a new landscape within the building with the aim of expanding spaces and paths in a structured succession of exhibition opportunities strictly dedicated to the rich collection of images, artifacts and original equipment on display. A large external case positioned between the courtyard and the Piazza del Centro Storico heralds the presence of the Museum, visually interacting with the urban space and the people.
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STUDIO PROFILE
Marco Ciarlo inizia l’attività nel 1988 sotto la direzione dell’Architetto Teobaldo Rossigno affiancando alla professione attività in campo artistico di ricerca sull’immagine e la materia. Dal 1993 avvia la collaborazione con gli architetti Fabrizio Melano e Giampiero Negro, con i quali si associa nel 2004. Lo studio sviluppa progetti di architettura pubblici e privati e si occupa di interni, allestimenti e design. Le opere realizzate rispondono alla volontà di far dialogare figure e materiali rigorosamente contemporanei con i luoghi che li accolgono: in questo confronto, risiede il valore dell’esperienza progettuale sviluppata dallo studio. Spesso diventano determinanti l’accostamento di materiali nobili e poveri, le lavorazioni artigianali e industriali o le variazioni di tessiture e cromatismi delle superfici che a volte tendono alla rarefazione. Marco Ciarlo started his career in 1988 under the direction of Architect Teobaldo Rossigno, joining his profession with artistic research on image and material. In 1993 he started collaborating with architects Fabrizio Melano and Giampiero Negro, they joined in 2004. The Studio develops public and private architecture projects and deals with interiors, installations and design. The works created respond to the desire to make figures and materials dialogue rigorously contemporary with the places that welcome them: the value of the design experience developed by the studio lies in this comparison. The combination of noble and poor materials, handcrafted and industrial processes or variations in the texture and colour of surfaces, that sometimes tend to be rarefied, often become decisive.
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Arcipelago Italia
Mario Cucinella Architects Via F. Flora, 6 - 40129 Bologna www.mcarchitects.it
LOCATION
Venice, Italy YEAR
2018
Ph. Lenny Pellico
Photo by Alessandro Guida Urban Reports
LEAD ARCHITECT
Mario Cucinella
PROJECT DESCRIPTION
Arcipelago Italia è la mostra-itinerario del Padiglione Italia alla 16. Biennale Architettura di Venezia. La mostra si concentra sui territori interni attraversati dall’architetto durante il viaggio lungo la penisola italiana. Al centro della mostra è l’esplorazione del passato e delle narrazioni presenti all’interno di questi territori, che porta a un’indagine sul futuro dell’architettura italiana. Il primo spazio presenta 8 giganteschi “libri” in pannelli di legno che sostituiscono la tradizionale guida cartacea. Le stampe paesaggistiche, illuminate da luci a Led sul retro, offrono un’esperienza immersiva coinvolgente ed evocativa di luoghi resilienti. Il secondo spazio è concepito come un’ampia area con cinque grandi tavoli in legno di cedro, a rappresentazione delle 5 aree interne della penisola. Ognuno di essi è composto da diversi settori uniti tra loro come un puzzle, sopra i quali vi sono posizionati cinque progetti sperimentali che mostrano fisicamente le soluzioni proposte da “Arcipelago Italia” per le cinque zone. L’esposizione prosegue all’esterno con una panca circolare in calcestruzzo prefabbricato e una serie di pannelli che celebrano l’eredità dell’architetto Giancarlo De Carlo. Arcipelago Italia is a temporary exhibition for the Italian Pavilion at the 2018 Venice Biennale. The exhibit focuses on the marginal urban spaces created in the internal territories of Italy. At the heart of the exhibition is an exploration of the past and the present narratives within these territories, leading to an investigation into the future of Italian architecture. The first space functions as an itinerary for the visitors’ journey; 8 giant ‘books’ made of wooden panels and aluminium reinforcements replace the traditional printed guide showing the areas investigated in Cucinella’s research. The landscape prints, illuminated by Led lights from the back, provide the audience with an immersive lighting experience. The second space is designed as a wide, open area with five large, cedar wood tables joined together like a puzzle in the middle of the room. These five experimental projects physically illustrate the concept of ‘Arcipelago Italia’. The exhibition continues outside the pavilion with a circular pre-cast concrete bench and a series of panels celebrating the legacy of the Italian architect Giancarlo De Carlo.
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STUDIO PROFILE
Mario Cucinella Architects è uno studio di architettura che ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali e ha sede a Bologna, Milano e New York. MC A si avvale di un team internazionale di circa un centinaio di professionisti tra cui architetti, ingegneri, interior designer, product designer, modellisti e ricercatori. La società , fondata a Parigi nel 1992, ha aperto la sua sede a Bologna nel 1999 e da allora ha lavorato attivamente su oltre 300 progetti in tutto il mondo, che vanno dallo studio di masterplan complessi alla progettazione di edifici e al design del prodotto. MC A ha una vasta esperienza nella progettazione architettonica che combina strategie di efficienza ambientale ed energetica e si affida a un dipartimento di ricerca e sviluppo nel campo della sostenibilità e della progettazione circolare. MC A possiede al suo interno anche un corso di alta formazione, la SOS-School of Sustainability, per indagare e anticipare le sfide del futuro formando i professionisti di domani.
Sketch by Mario Cucinella
Mario Cucinella Architects is a multi-awarded architectural firm with offices in Bologna, Milan and New York and an international team of about a hundred professionals including architects, engineers, interior designers, product designers, model makers and researchers. The firm, established in Paris in 1992, has opened its headquarters in Bologna in 1999 and since then it has actively worked on more than 300 projects around the world, ranging from masterplanning to architecture to product design. MC A has extensive experience in architectural design that combines environmental and energy efficiency strategies and relies on an R&D department (that researches continuously in the field of sustainability and circular design) and a post-graduate academy, the SOS-School of Sustainability (to investigate and anticipate the challenges of the future training the professionals of tomorrow).
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Pollution 2018 – RefleAction
Mario Cucinella Architects Via F. Flora, 6 - 40129 Bologna www.mcarchitects.it
Bologna, Italy YEAR
2018
Ph. Emilio Simion
LOCATION
Ph. Lenny Pellico
Photo by Daniele Ferrero
LEAD ARCHITECTS
Mario Cucinella and SOS - School of Sustainability PROJECT DESCRIPTION
Nel 1972 l’evento Pollution “per un’estetica dell’inquinamento” aveva fatto di Piazza Santo Stefano il teatro di una riflessione critica sulle contraddizioni che si celavano dietro l’”imbroglio” ecologico. Dopo quasi cinquant’anni Iris Ceramica Group ha chiesto a Mario Cucinella e SOS School of Sustainability di rendere la Piazza il catalizzatore della discussione sul futuro dell’ambiente. Lo spazio è ripensato sia in termini funzionali sia estetici e promuove un’esperienza inedita. La costruzione geometrica guida il movimento dei visitatori trasformando l’eterogeneità degli edifici in unità formale e spingendone lo sguardo oltre la centralità della piazza, negli stretti vicoli della città e verso il complesso monumentale delle “Sette Chiese”. La piazza è vista come dispositivo sociale e luogo d’incontro tra persone; ne sono stati osservati i flussi, gli assi di attraversamento e i punti di stazionamento, comprendendo la propensione degli utenti a non sostare nella piazza, ma piuttosto ad attraversarla o a osservarne la bellezza dai suoi bordi, dove troviamo perlopiù turisti e cittadini a passeggio. In 1972 the event Pollution “for an aesthetic of pollution” transformed Piazza Santo Stefano into a theatre of critical reflection on the contradictions hidden behind the environmental “fraud”. Almost fifty years later, the Iris Ceramica Group asked Mario Cucinella and the SOS School of Sustainability to make this square the catalyst for discussion on the future of the environment. The space has been redesigned both in functional and aesthetic terms and promotes a brand-new spatial experience. The geometric construction guides the movement of visitors, transforming the diverse buildings into a formal unity and directing the gaze beyond the centrality of the square into the narrow lanes of the city and towards the monumental complex of the “Sette Chiese” (Seven Churches). The square is seen as a social device and a place for people to meet. Its flows, axes of crossing and stopping points have been observed, understanding the tendency of users not to stop in the square, but to cross it or to observe its beauty from the sides, where there are mostly tourists or citizens walking around.
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Ph. Francesco Gumier
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STUDIO PROFILE
Mario Cucinella Architects è uno studio di architettura che ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali e ha sede a Bologna, Milano e New York. MC A si avvale di un team internazionale di circa un centinaio di professionisti tra cui architetti, ingegneri, interior designer, product designer, modellisti e ricercatori. La società , fondata a Parigi nel 1992, ha aperto la sua sede a Bologna nel 1999 e da allora ha lavorato attivamente su oltre 300 progetti in tutto il mondo, che vanno dallo studio di masterplan complessi alla progettazione di edifici e al design del prodotto. MC A ha una vasta esperienza nella progettazione architettonica che combina strategie di efficienza ambientale ed energetica e si affida a un dipartimento di ricerca e sviluppo nel campo della sostenibilità e della progettazione circolare. MC A possiede al suo interno anche un corso di alta formazione, la SOS-School of Sustainability, per indagare e anticipare le sfide del futuro formando i professionisti di domani.
Sketch by Mario Cucinella
Mario Cucinella Architects is a multi-awarded architectural firm with offices in Bologna, Milan and New York and an international team of about a hundred professionals including architects, engineers, interior designers, product designers, model makers and researchers. The firm, established in Paris in 1992, has opened its headquarters in Bologna in 1999 and since then it has actively worked on more than 300 projects around the world, ranging from masterplanning to architecture to product design. MC A has extensive experience in architectural design that combines environmental and energy efficiency strategies and relies on an R&D department (that researches continuously in the field of sustainability and circular design) and a post-graduate academy, the SOS-School of Sustainability (to investigate and anticipate the challenges of the future training the professionals of tomorrow).
by MCA Archive
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Museo Villa Bernasconi
MAT Moretto Architettura Torino Corso Mediterraneo, 148 - 10129 Torino www.lucamoretto.it
Photo by Andrea Butti
LOCATION
Cernobbio (CO), Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECTS
Luca Moretto - MAT Moretto Architettura Torino
PROJECT DESCRIPTION
Restauro e allestimento del Museo Villa Bernasconi (un esempio di architettura Art Nouveau costruita nel 1905-1906 a Cernobbio, sul Lago di Como), per preservare e migliorare le caratteristiche artisticoarchitettoniche preesistenti con l’eliminazione delle superfetazioni e la realizzazione di integrazioni contemporanee attraverso un design minimale, leggero e luminoso. Il concept del museo è quello della “casa parlante”: è la stessa Villa Bernasconi a guidare il visitatore all’interno del museo attraverso uno storytelling in prima persona. Una nuova idea di Museo che coinvolge il visitatore attivamente ed emotivamente, ponendolo al centro della narrazione e trasformandolo in un ospite. La visita, che inizia già all’esterno dell’edificio, è strutturata sui due piani nobili della Villa, dove il visitatore può muoversi liberamente, tra le stanze, proprio come in una casa, alla ricerca di conoscenze, opere d’arte ed esperienza sensoriale. Tutti gli arredi e gli espositori sono stati appositamente progettati per l’allestimento del museo. Restoration and set up of the Villa Bernasconi Museum (an example of Art Nouveau architecture built in 1905-1906 in Cernobbio, on Como Lake), to preserve and ehnance the pre-existing artistic-architectural features with the elimination of the superfetations and the realization of contemporary integrations through a minimal, light and bright design. The concept of the museum is that of “the talking house”: it is the same Villa Bernasconi in fact to guide the visitor inside the museum through a first-person storytelling. A new idea of Museum that involves the visitor actively and emotionally, placing him at the center of the narration and transforming him into a guest. The visit, which starts already outside the building, is structured on the two noble floors of the Villa, where the visitor can move freely, between the rooms, just like into a house, in search for knowledge, artworks and sensorial experience. All the furnishings and display machines were specially designed for the museum set-up.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
STUDIO PROFILE
Lo studio MAT è stato fondato a Torino dall’architetto Luca Moretto. L’approccio alla progettazione è integrale, emozionale, sostenibile, seguendo le opere anche nel loro farsi, nel cantiere. Tra i premi più recenti: Finalista al The Plan Award 2015, shortlisted al The Plan Award 2016, 2017, 2018 e 2019; menzione d’onore al concorso la Ceramica e il progetto 2018; Best Italian Interior Design Selection by Platform nel 2018; German Design Award Special 2019. Tra le opere: i collegi universitari Einaudi Crocetta, San Paolo e Po (riqualificazione certificata LEED Gold) a Torino; Tribunale e Pinacoteca Accademia Carrara a Bergamo (con A. Isola); Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino e Fondazione Cavalieri Ottolenghi a Orbassano (Torino); restauro e allestimento Museo Villa Bernasconi a Cernobbio (Como); ammodernamento dei percorsi dei Musei Reali di Torino. Electa Mondadori ha pubblicato nel 2019 la monografia: “Luca Moretto. Architettura per la vita”. MAT is an architectural firm founded in Turin by the architect Luca Moretto. The design approach is integral, emotional, sustainable, following the works in their making, on the construction site. Among the most recent awards: Finalist at The Plan Award 2015, shortlisted at The Plan Award 2016, 2017, 2018 and 2019; honorable mention for “La Ceramica e il Progetto 2018” competition; Best Italian Interior Design Selection by Platform in 2018; German Design Special Award 2019. Among the works: the university colleges Einaudi Crocetta, San Paolo and Po (LEED Gold certified requalification) in Turin; Carrara Academy Court and Art Gallery in Bergamo (with A. Isola); Faculty of Medicine and Surgery of the University of Turin and the Cavalieri Ottolenghi Foundation in Orbassano (Turin); restoration and interior decoration of the Villa Bernasconi Museum in Cernobbio (Como); modernization of the museum routes of “Musei Reali” of Turin. In 2019 Electa Mondadori published the monograph: “Luca Moretto. Architecture for life”.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
Elia Festa. Nato Soprattutto a Milano
Matteo Fantoni Studio Bastioni di Porta Nuova, 21 - 20121 Milano www.matteofantoni.com
Photo by Alessio Gilardi, Laura Beltrami
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECT
Matteo Fantoni
PROJECT DESCRIPTION
Il progetto nasce dal lavoro congiunto tra la visione spaziale di Matteo Fantoni, la curatela di Fortunato D’Amico e il lavoro di Elia Festa affinché attraverso il gesto architettonico si possa raccontare al meglio le opere e il percorso evolutivo dell’artista e della sua vita. Il rigore geometrico del nobile spazio, un tempo refettorio del Monastero Benedettino a Milano, fa da contenitore alla mostra e un’onda naturale, ritmata dal susseguirsi di volumi variabili fluidi, luci ed ombre, scandisce il tempo così come il trascorrere della vita; emulo di questo percorso l’allestimento conduce il visitatore alla scoperta del vivere artistico di Elia Festa. Con un attento bilanciamento del budget, un semplice e creativo gesto architettonico celebra la mostra personale dell’artista. Il percorso emozionale guida il visitatore alla scoperta delle opere disposte lungo l’itinerario, attraverso tagli e visioni prospettiche in continua evoluzione con avvicinamenti e visioni panoramiche mutevoli. L’arte fotografica, statica e dinamica di diversa scala, è intervallata da video digitali lungo l’esposizione sino all’atto conclusivo della mostra. From an intense design work between the architect Matteo Fantoni, the curator Fortunato D’Amico and the artist Elia Festa comes the idea of the project as an architectural fluid wave able to express the evolution of Elia Festa artistic poetry and life. The geometric precision of the noble space, refectory of the old Benedectine Monastery in Milan, acts as container for the exhibition and the fluid curtain wave, creating a sequence of different volumes, lights and shadows, marks the time and the life flow of the artist, leading the visitor to discover through this journey Elia Festa’s philosophy. With a conscious attitude towards the budget, a simple and creative design gesture has celebrate the artist lifetime solo exhibition. Emotions take the visitors through the ever evolving spatial perspectives from close-up to panoramic visions along the waved spaces. The static and dynamic photographic art of different scale, alternating with videos, concludes to an overwhelming digital sunset as the final artistic moment of the show.
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STUDIO PROFILE
Matteo Fantoni apre il suo studio a Milano nel 2007 dopo una lunga esperienza come partner presso Foster and Partners (1991–2007) progettando tra gli altri il Reichstag - Parlamento tedesco a Berlino, Chesa Futura a St. Moritz, Dolder Hotel Zurich e 58mt Motor Yacht Izanami. Dall’apertura del suo Headquarter a Milano, MFS ha operato in diverse parti del mondo svolgendo attività quali Masterplanning, Progettazione Architettonica e Product Design basandosi sui principi di una Progettazione Integrata, Flessibile ed Ecosostenibile all’insegna della creazione di progetti dalla spiccata qualità volumetrica incentrata sui dettagli architettonici e di forte valenza urbana e sociale. Attualmente MFS sta progettando Pevero Villa - Costa Smeralda (Sardegna),The Student Hotel Bologna (apertura 2020), The Student Hotel Roma in fase di approvazione urbanistica. Matteo è stato invitato come speaker in numerose conferenze internazionali sul futuro sviluppo urbano e innovazione a Indore (India), Firenze, Venezia, Bologna e Milano. Matteo è stato nominato ambasciatore del design italiano per l’Italian Design Day 2019 organizzato da Farnesina, MiBAC e ADI. Matteo Fantoni opened his studio in Milan in 2007 after working as partner for Foster and Partners (1991–2007), where he has been designing various projects such as the Reichstag Parliament in Berlin, ChesaFutura in St.Moritz, Dolder Hotel Zurich and 58mt Motor Yacht Izanami. Since opening his headquarter in Milan, MFS has undertaken projects around the world from Master Planning, Architecture, Interior and Product Design. Flexibility, Economic and Environmental Sustainability as well as High Design Integrity are a daily commitment for Matteo and his team towards the creation of aesthetically beautiful design solutions for a modern living with strong social wellness attitude. Currently MFS is working on: Pevero Villa-Costa Smeralda(Sardinia),The Student Hotel Bologna (opening in 2020), The Student Hotel Rome under planning application. Matteo has given lectures in various international conferences about Future Urban Development and Innovative Design Approaches in Indore (India), Florence, Venice, Bologna and Milano. Matteo has been nominated Italian Design Ambassador representing Italy for the Italian Design Day 2019 organized by Farnesina, MiBAC, ADI.
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Padiglione Italia 4 Elements Taking Care
Migliore + Servetto Architects Viale Col di Lana, 8 - 20136 Milano www.miglioreservetto.com
LOCATION
XXII International Exhibition, Triennale di Milano, Italy YEAR
2019
Ph. Gianluca Di Ioia
Photo by Andrea Martiradonna
LEAD ARCHITECTS
Ico Migliore and Mara Servetto
with Migliore+Servetto team: Giorgia Borroni, Daniela Grimaldi, Rossella Forioli, Daniele Pellizzoni PROJECT DESCRIPTION
Il progetto di Migliore+Servetto definisce il Padiglione Italia come una contemporanea biblioteca del sapere scientifico per restituire la visione dell’approccio multidisciplinare e analitico del Politecnico di Milano, polo di alta formazione riconosciuto a livello internazionale. Nello spazio lo sguardo si espande dal micro al macro, muovendosi lungo una sorta di libreria a tutta altezza che, rivestendo pareti e soffitto, avvolge il visitatore. Su di essa grandi libri fuori scala ed episodi di grafica offrono approfondimenti fisici e digitali su progetti e contenuti di visione del polo didattico rispetto alla tematica “Broken Nature”. Grandi piani luminosi interattivi si animano, rispondendo alle azioni del visitatore, invitandolo ad avvicinarsi e a sfogliarne le pagine per entrare all’interno dei diversi progetti di ricerca e sperimentazione in mostra. Un Padiglione da sfogliare, ascoltare e misurare in cui l’esplorazione diventa esperienza memorabile. Un’occasione per scoprire i numeri, la creatività, la logica e la fertile contaminazione tra aree di pensiero diverse che caratterizzano da sempre il punto di forza del pensiero politecnico. The project designed by Migliore+Servetto defines the Italian Pavilion as a contemporary library of scientific knowledge that represents the multidisciplinary, analytical approach adopted by the Politecnico di Milano, an internationally recognized university. The gaze expands from micro to macro within the space, moving along a kind of bookcase that spans the entire height of the room and covers both the walls and the ceiling, enshrouding visitors. On this structure, large, over-sized books and graphic episodes offer digital and physical insights into projects and content reflecting the educational hub’s vision on the theme of “Broken Nature”. Wide, luminous, interactive planes become animated in response to actions carried out by the visitors, inviting them to come closer and browse the pages, to enter the various research projects and experimentations on display. It is a Pavilion for browsing, listening and measuring, where exploration becomes a memorable experience. It offers an occasion to discover numbers, creativity, logic and the fertile fusion of different areas of thinking that has always been the strong point within the Politecnico’s way of thinking.
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STUDIO PROFILE
Ico Migliore e Mara Servetto realizzano progetti di space identity a scale diverse, caratterizzati da un uso espressivo delle nuove tecnologie e della luce. Premiati con tre Compassi d’Oro ADI, hanno realizzato progetti e allestimenti per i più importanti musei e istituzioni nel mondo. Tra i progetti recenti: il Museo Chopin a Varsavia; il Museo Egizio di Torino di cui sono stati creative advisor; l’installazione di luce “α-cromactive” per il grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino. Attualmente sono impegnati a Busan (Corea del Sud) nel progetto “Blue Line Park”, la trasformazione di 5 km di ferrovia dismessa in affaccio sul mare in un parco tematico e acustico. Inoltre, a breve realizzeranno a Milano, insieme a Italo Lupi, l’allestimento permanente del nuovo ADI Design Museum che ospiterà la storica Collezione del Compasso d’Oro ADI. Ico Migliore insegna al Politecnico di Milano ed è Chair professor alla Dongseo University di Busan (Corea del Sud); Mara Servetto è visiting professor alla Joshibi University di Tokyo. Ico Migliore and Mara Servetto design space identity projects on various scales, characterized by an expressive use of new technologies and light. They have been awarded three Compassi d’Oro ADI and have realized projects and installations for some of the most important museums and institutions worldwide. Their recent works include: the “Chopin Museum” in Warsaw; the Egyptian Museum in Turin for which they have been creative advisor; the “α -cromactive” lighting installation within the Intesa Sanpaolo skyscraper in Turin. They are currently working on the “Blue Line” project in the city of Busan (South Korea) involving the conversion of 5 km of abandoned railway tracks in the waterfront area into a thematic and acoustic park. In addition, with Italo Lupi, they are also working on the permanent exhibition of the new ADI Design Museum for Compasso d’Oro ADI Collection in Milan. Ico Migliore is professor at the Politecnico di Milano and visiting professor at the Dongseo University in Busan (South Korea); Mara Servetto is Chair Professor at the Joshibi University in Tokyo.
Sketch by Ico Migliore
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Segb Gb Exhibit Pavilion
NAT Office Christian Gasparini architetto - Viicolo Trivelli, 6 - 42121 Reggio Emilia www.natoffice.it
Photo by Filippo Poli
LOCATION
Milan, Rho Fiera, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECTS
Christian Gasparini NAT Office
PROJECT DESCRIPTION
Il padiglione espositivo per la ditta GB Gnudi Bruno fa parte di una ricerca sulle strutture flessibili, temporanee e leggere, che lo studio porta avanti da anni. Il modulo, con le sue infinite combinazioni come struttura e il cartone con le sue stratificazioni e facce come materiale sono gli elementi generativi, spaziali, architettonici ed estetico - materici del progetto. Le grandi macchine in linea a produzione continua sono gli attori dello spazio, ma sono contenute all’interno di un bordo perimetrale di moduli a C in cartone che si elevano o meno a seconda del sistema di spazi d’uso interni. All’angolo di ingresso si posiziona la reception-infopoint con il guardaroba retrostante, posto in continuità con la sala riunioni e più staccato lo spazio del service. Al centro come elemento distributivo e di raccordo è collocato il bar/caffetteria. Attorno ad esso, oltre alle macchine, sono collocati i tavoli e le sedute, intesi come spazi del leisure e dell’informazione. In alto appesa, una struttura quadrangolare parallela ai lati del padiglione mette in evidenza il brand e la grafica della ditta. I moduli a C giustapposti ed alternati muovono il perimetro, riproducendo il materiale e la forma a scatola di molti dei prodotti. The exhibit pavilion for GB Gnudi Bruno researches on flexible and light temporary structures, an important topic for the studio. The module, with its infinite mash-up as structure, and the cardboard, with its layers and sides as material, are the generative, spatial, architectural and aesthetic elements of the project. The big assembly line machines are the actors of the space but are contained inside a curtain wall of C-shaped cardboard modules that are raised or not depending on the indoor uses’ range spaces. At the foyer corner there is the reception-infopoint with a wardrobe behind, placed in continuity with the meeting room and more detached the service room, while in the middle the bar /cafeteria becomes the distributive and connecting element of the space. Around it, in addition to the machines, are set tables and chairs, intended as leisure and information spaces. at the top, a quadrangular structure is hanging, parallel to the sides of the pavilion: it highlights the company’s brand and graphics. The juxtapposed and rotated C modules switch the edge, reproducing the box material and shape of the packaging system.
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STUDIO PROFILE
Fondato nel 2001, a Reggio Emilia da Christian Gasparini, NATOFFICE si rivolge al campo della progettazione urbana e architettonica, intrecciandola ad una attività di ricerca nel campo delle strutture modulari e dell’allestimento e delle relazioni fra architettura, città e paesaggio. Lo studio estende la sua attività in differenti aree tematiche, dal design al landscape e ha vinto numerosi premi in Italia ed all’estero (nel 2018 è finalista al concorso internazionale in 2 fasi per la nuova Biblioteca del Lorenteggio a Milano). Le opere dello studio hanno ricevuto negli ultimi anni diversi premi come l’Architizer A+Awards a New York e l’American Architecture Prize a Los Angeles nel 2017 (RABM), la candidatura ad edificio dell’anno di Archdaily, il premio Inarcassa e Cicop a Firenze, il Build Awards a Londra nel 2018 (HLBH), il BigSee Architecture Award a Lubiana, il London International Creative Competition a Londra e il DNA Paris Design Award a Parigi nel 2019 (HHCR). Founded in 2001 in Reggio Emilia by Christian Gasparini, NAT OFFICE turns its attention to urban and architectural planning and investigates on modular structures and exhibit design and on the relationship between architecture, city and landscape. The practice extends its approach to different topics, from design to landscape. Participation to design competitions allows experimentation about typologies, morphologies and scales: the office won several architectural competitions in Italy and abroad (in 2018 the practice was finalist at the international 2 step design competition for New Lorenteggio Library in Milan). NAT Office’ s works received in the last years many awards, such us Architizer A+Awards - New York and American Architecture Prize - Los Angeles in 2017 (RABM), Archdaily Boty candidate, Inarcassa and Cicop Award - Firenze, Build Awards - London in 2018 (HLBH), BigSee Architecture Award - Lubiana, London International Creative Competition – London and DNA Paris Design Award - Paris in 2019 (HHCR).
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Labirinto e… per novarArchitettura 2.0.17
noLogo|architettura Via dei Tornielli 12 a Novara www.nologoarch.com
Photo by Silvia Fiorello, Ruggero Biondo
LOCATION
Novara, Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECTS
noLogo|architettura
PROJECT DESCRIPTION
Le installazioni sintetizzavano il tema di novarArchitettura 2017: Architetto? Il labirinto: I setti interrompono la normale fuga prospettica e le visuali familiari della corte, proponendo nuove vedute, ridefinendo lo spazio, rileggendo il paesaggio con nuovi percorsi. Il labirinto, con i continui cambi di direzione è anche astrazione e momento di sintesi del processo creativo, ove le scelte compositive e il rispetto delle normative si traducono in cambi, ripensamenti|adeguamenti per lo sviluppo del tema progettuale. Finestra di architettura pone l’attenzione sull’importanza della luce naturale. La forma archetipica della casa viene scomposta, mostrando lo scheletro | struttura, la pelle| tamponamento e l’anima sintetizzata in uno schermo con immagini di architetture e luce. La luce crea suggestioni, tensioni e mutazioni nel tempo; rende possibile la percezione dello spazio o lo può negare e falsare. A lezione dai maestri sono una serie di sagome di maestri di architettura, riconoscibili ed iconiche in cui sono riportati pensieri dell’architetto rappresentato. Le silhouette sono state posizionate sia nel labirinto che nel centro storico della città. The installations summarized the theme of novarArchitettura 2017: Architetto? “Il Labirinto “: The septa interrupt the normal vanishing point and visuals of the court, proposing new views, redefining the space, reading the landscape with new paths. The labyrinth, with its constant changes of direction, is also an abstraction and a synthesis of the creative process, where choices and rules changes developing the final result “Finestra di architettura” focuses on the importance of natural light in architecture. The archetypal form of the house is broken down, the structure is laid bare allowing light to enter in different ways. The soul of the installation is a screen with images of architecture and light. “A Lezione dai maestri” it’s a series of recognizable and iconic silhouettes of masters of architecture in which the architect’s thoughts are reported. The silhouettes were positioned in the labyrinth and in the historic center of the city.
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STUDIO PROFILE
noLogo | architettura è un contenitore in cui confluiscono esperienza, gusto e quel saper fare artigianale che caratterizzano il “mestiere dell’architetto”. Senza fronzoli, senza protagonismi, leggendo il contesto, interpretando lo spazio e accompagnando la committenza verso il raggiungimento di un risultato. Alla base del lavoro vi è la pratica del costruire a cui si aggiunge una continua ricerca e sperimentazione di materiali e tecniche innovative per meglio affrontare ogni situazione progettuale e di realizzazione mettendo l’uomo al centro. La filosofia del lavoro è sintetizzata nella fusione di conoscenze teoriche e tecnologiche combinate con la conoscenza della costruzione, dell’esperienza, del gusto e del know-how artigianale. noLogo|architettura si occupa di quanto c’è da progettare e costruire: organismi architettonici complessi, restauro, spazi pubblici, piazze e giardini, elementi di arredo, housing fino alle soluzioni di dettaglio, edifici commerciali e hospitality. noLogo | architettura is a tank in which experience, taste and the artisan know-how that characterize the “profession of the architect” flow together. No frills, no protagonists; the willing of reading the context, interpreting the space until the resulti is achieved. NO|Logo operates according to the practice of building, to which is added a continuous research and experimentation of materials and innovative techniques to face every situation, putting the man in the center. Work’s philosophy is the fusion of theoretical and technological knowledge combined with the knowledge of construction, experience, taste and craftwork. It is a reality that seeks to combine the everyday handmade production with all the aspects of architecture and engineering. noLogo | architettura deals with what there is to design and build: complex architectural organisms, restoration, public spaces, squares and gardens, furnishing elements, from the design concept to the finished product.
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Stand CALIA Italia
Obliqua Studio Piazzetta L. Sinisgalli, 1 - 75100 Matera (MT) obliquastudio.com
Photo by OBLIQUA Studio
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECTS
Flavia Calia, Carlos Tapia Córdoba
PROJECT DESCRIPTION
L’obiettivo che guida la progettazione dello spazio espositivo è preciso: portare Matera a Milano in modo che il visitatore possa esperire la parte più antica della città. Per questo sono stati riportati nel progetto gli elementi ricorrenti nei Sassi: il vicinato a cui si ispira la zona hospitality; i chiostri presenti negli edifici ecclesiastici riportati nella zona centrale dello stand che richiama il verde tramite piante rigogliose e che come la zona hospitality è priva di copertura; il porticato perimetrale al chiostro che nello stand ospita le nuove collezioni; le scalinate – che nei Sassi collegano il piano del vicinato alle abitazioni che vi si affacciano sono riportate nei tagli diagonali presenti anche nel prospetto frontale; le chiese rupestri le cui bucature – ottenute per sottrazione di materia- sono rappresentate da segni grafici di luci ed ombre; le balconate e le logge dei palazzotti nobiliari sono richiamati attraverso archi di diverse dimensioni in un ambiente in cui gli spazi sono tutti interconnessi, gli uni si affacciano sugli altri e non esistono spazi chiusi. The space was planned with the intention to bring a bit of Matera to Milan, so as to drive the visitor in a miniature Matera, recreating its typical architecture elements and spaces. In order to achieve this goal, some characteristic elements of the Sassi, have been replicating in the exhibition space, such as the neighbourhood, that inspires the hospitality area, or the cloister typical of the convents or monasteries, that it is recreating, in the middle section of the stand, through the usage of flourished plants; or the stairways, that in the Sassi connect one house to the other areas in a sort of accurate overlapping, are here represented by a contrast of lights and shadows. That being said, the element that most stands out, is the presence of the arches, that in different shapes and dimensions, leave all the spaces connected to each other, by preventing the formation of closed spaces.
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STUDIO PROFILE
Obliqua Studio è uno studio di architettura e design nato dalla commistione delle culture e delle influenze dei suoi due co-fondatori, Flavia Calia e Carlos Tapia Córdoba. Fondato a Matera nel 2018, Obliqua Studio opera fra Italia e Spagna, Matera e Siviglia. Il nome dello studio vuole trasmettere la trasversalità, sia di competenze sia di scala di intervento; dalla grande alla piccola scala, operando sia in ambito privato sia nel retail design. Ogni progetto è pensato come un percorso sostenuto da un intenso rispetto per il contesto, per la ricerca sui materiali, per i molteplici aspetti disciplinari, per l’ergonomia, per i modi d’uso, per quel rapporto interno esterno / oggetto - fruitore che accomunano la progettazione di un tavolo, il restauro di un quartiere degradato e il progetto di un edificio. Obliqua Studio is an architecture and design studio born from the mixture of cultures and influences of its two co-founders, Flavia Calia and Carlos Tapia Córdoba. Founded in Matera in 2018, Obliqua Studio operates between Italy and Spain, Matera and Seville. The name of the firm wants to convey the transversality, both of skills and of intervention scale; from large to small scale, operating both in private and in retail design. Each project is conceived as a path supported by an intense respect for the context, for research on materials, for the many disciplinary aspects, for ergonomics, for ways of using, for that internal - external / object - user relationship that unite the design of a table, the restoration of a degraded neighborhood and the design of a building.
A4 | scala -
A4 | scala 1:200
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La foresta di violini
Piuarch Piuarch Srl - Via Palermo, 1 - 20121 Milan www.piuarch.it/it/contatti
Photo courtesy of Interni magazine
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECTS
Piuarch
Ph. Piuarch partner © Delfino Sisto Legnani, Marco Cappelletti
Piuarch team © Delfino Sisto Legnani, Marco Cappelletti
PROJECT DESCRIPTION
L’opera celebra l’architettura primordiale della foresta, rispettandone le strutture e le forme di intersezione con il pianeta e i suoi abitanti. Rievoca la capacità della natura stessa di parlare all’umanità, invitando a osservarla con discrezione e prendersene cura. Durante la Milano Design Week 2019, Piuarch ha partecipato all’evento Interni Human Spaces presentando “La Foresta di Violini”, un’installazione nata da un concept di Nemo Monti che aspira a celebrare la Foresta di Paneveggio in Val di Fiemme, patrimonio dell’Unesco e conosciuta in tutto il mondo come “La Foresta dei Violini” per la qualità del legno d’abete proprio della lavorazione della tavola armonica, apprezzato in primis dal mastro liutaio Stradivari. Il 30 ottobre 2018 una tempesta di vento ha devastato questo equilibrio naturale secolare e ci vorranno secoli per ripristinare questo ecosistema. Due grandi tronchi di abete rosso emergono dalla loggia: le imponenti radici sospese sul vuoto si affacciano dalla balaustra del cortile, sostenuta da un cavalletto architettonico intagliato nello stesso legno d’abete rosso che stupisce per la sua imponenza. The project celebrates the primordial architecture of the forest, respecting its structures and forms of intersection with the planet and its inhabitants. It evokes the ability of nature to communicate with human beings, inviting them to tactfully observe its rules, taking care of it. During Milan Design Week 2019, Piuarch took part in Interni Human Spaces event in the Courtyard of Honor of Università Statale di Milano presenting “La Foresta di Violini”, an installation born from a concept by Nemo Monti aiming at celebrating the Paneveggio Forest in Fiemme Valley, which is under Unesco protection and known throughout the world as the Forest of Violins for the quality of its soundboard spruce, which was highly prized by master luthier Stradivari. On the 30th of October 2018 a windstorm ravaged this centuries-old natural balance and it will take centuries to restore this broken ecosystem. Two large trunks of red fir emerge from the loggia: the impressive roots suspended over the void overlook the balustrade on the courtyard, supported by an architectural easel made of the same carved red fir astonishing in its massiveness.
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STUDIO PROFILE
Fondato nel 1996 da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario, Piuarch si occupa di architettura, spaziando dalla progettazione di edifici per uffici, al retail, sino allo sviluppo di complessi residenziali, interventi di recupero per la cultura e di rigenerazione urbana, con una costante attenzione ai valori di qualità ambientale e di relazione con il contesto. È conosciuto a livello internazionale per la collaborazione con alcune delle maggiori maison di moda, alla quale ha sempre affiancato la sperimentazione di episodi progettuali a carattere sociale. Lo studio, insignito del premio “Architetto Italiano dell’anno 2013” e di due Medaglie d’oro per Menzione d’Onore alla Triennale di Milano, è stato più volte esposto alla Biennale di Architettura di Venezia e ha ottenuto numerose pubblicazioni e monografie dedicate. Il progetto di recupero architettonico Gucci Hub ha vinto numerosi premi come Archmarathon Awards 2018, Wallpaper Design Award 2019 e Archdaily’s Refurbishment in Architecture Award 2019. Founded in 1996 by Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini and Monica Tricario, Piuarch works in the field of architecture, ranging from the design of office and retail buildings to the development of residential complexes and cultural recovery and urban renewal works, with attention constantly given to the values of environmental quality and the relationship with the context. Piuarch is internationally known for its collaboration with some of the major fashion brands, alongside of which it has always experimented with social projects. The winner of the “2013 Italian Architect of the Year” prize and of two Gold Medals for Honorable Mention at the Milan Triennale, the studio has been exhibited several times at the Venice Biennale of Architecture and obtained numerous publications and dedicated monographs. The Gucci Hub project has won several prizes such as Archmarathon Awards 2018, Wallpaper Design Award 2019 and Archdaily’s Refurbishment in Architecture Award 2019.
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The walkable summit journal
Plasma Studio Italia Via S. Giuseppe, 51 - 39030 Sesto (BZ) www.plasmastudio.com
Photo by Michael Pezzei – Wisthaler
LOCATION
Sexten (BZ), Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECT
Peter Pichler
PROJECT DESCRIPTION
Il libro di vetta è la prova scritta delle imprese eroiche in montagna. È trascorso un secolo e mezzo da quando le prime vette dolomitiche furono conquistate. Per l’anno dedicato agli albori dell’alpinismo nelle Dolomiti di Sesto 150 anni fa e dell’assunzione delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale UNESCO 10 anni or sono, si è voluto ricreare quest’attimo particolare rendendo accessibili le variegate sfaccettature delle iscrizioni nei libri di vetta, affinché questi primi attimi nelle Dolomiti di Sesto potessero entrare consapevolmente a far parte della nostra memoria collettiva. Dall’idea è nata un’installazione temporanea che può essere attraversata e che rivela alcune iscrizioni delle prime ascensioni sulla Cima Grande, sulla Cima Piccola e sulla Cima Dodici da diverse prospettive e sotto diversi punti di vista. Rappresenta la soglia d’ingresso del “Cammino dell’alpinista” che conduce alla Pietra del tempo della Meridiana dei Monti di Sesto. Dopo l’estate 2019, l’installazione si riscompone nelle sue singole componenti: ogni elemento si trasforma in una panchina e tutte saranno distribuite sul territorio comunale di Sesto. The summit book is written proof of heroic deeds in the mountains. It is these very conquests that have been documented in the books high up in the mountains since the late 19th century. It was 150 years ago that the first peaks of the Dolomites were climbed. To make these moments accessible and to make it possible to trace these complex facets of the entries in the summit books was the mission and the wish for jubilee year “150 years of alpinism in the Sesto Dolomites” the inclusion of the Dolomites in the UNESCO World Heritage List 10 years ago. The result is a temporary installation that can be traversed and shows selected entries from the first ascents of the Cima Grande, Cima Piccola and Cima Dodici from various perspectives and points of view. After the summer of 2019, the installation dissolves again into its individual parts: each element becomes a bench that is distributed over the area of Sesto. In this way, the individual summit moments can still be experienced and walked on.
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STUDIO PROFILE
Ripiegando lo spazio nello spazio, Plasma disegna e trasforma paesaggi in edifici, strade in facciate, l’interno nell’esterno. Questa “tettonica trasformativa” fissa spazi, piani e corpi in relazioni impreviste che sfidano le topografie convenzionali e i codici spaziali. Un’architettura con una precisa traiettoria e impulso, che risponde alle specificità del contesto locale e alle varie possibilità di impiego. Plasma si è evoluto per affrontare le complesse potenzialità e sfide di oggi. Le diverse sedi dello studio, situate a Pechino, Hong Kong e Bolzano, gli permettono di creare una mediazione tra condizioni e particolarità locali e una portata e una prospettiva globale. Plasma studio è stato fondato da Eva Castro e Holger Kehne a Londra nel 1999, nel 2002 Ulla Hell ha aperto Plasma studio Italia con sede a Sesto (BZ) e nel 2011, a seguito dell’apertura di una sede di Plasma in Cina, Chuan Wang si è unito come partner dello studio. Folding space into space, Plasma draws landscapes into buildings, streets into façades, inside to outside. Transformative tectonics set spaces, planes and bodies into unforeseen relationships that challenge conventional topographies and spatial codes. An architecture of trajectory and momentum, which responds to the specificities of the local context and the possibilities of engagement. Plasma has evolved to productively engage with the complex potentials and challenges of today: Its diverse studio locations in Beijing, Hong Kong and Bolzano enable the practice to mediate local conditions and particularities with a global scope and outlook. Plasma studio was founded by Eva Castro and Holger Kehne in London 1999, in 2002 Ulla Hell opened Plasma studio Italy in Sesto (BZ) and in 2011 followed the opening of Plasma in China and Partner Chuan Wang joined as partner.
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Ph. Emanuele Spanò
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Musicaliquida
Rosa Vetrano Principe di Belmonte, 26 - Palermo www.rosavetrano.it
LOCATION
Venice and Favignana, Italy YEAR
2017 LEAD ARCHITECT
Rosa Vetrano
PROJECT DESCRIPTION
Musicaliquida è una installazione multi-sensoriale che si avvale di un’enorme quantità di plastica raccolta, selezionata, riutilizzata e modellata in poetici oggetti luminosi che traggono ispirazione dagli abissi marini. Ogni singolo elemento è unico poiché viene realizzato manualmente in maniera quasi scultorea. L’installazione è pensata all’interno di un ambiente buio, schermato, dove un esercito di meduse fluttua in sospensione. In presenza di movimento si attiva un dispositivo che crea una graduale luminosità, nonché movimento, la cui intensità è proporzionale al numero di persone presenti. Il visitatore interagisce attraverso un’esperienza emozionale di notevole effetto suggestivo accompagnato dal suono e dall’odore del mare che si sprigiona nell’ambiente. Le creature marine di Musicaliquida simboleggiano il mare che urge difendere, ovunque nel mondo, dall’inquinamento causato dalla cattiva gestione dei rifiuti. L’artista utilizza l’originale creazione per sensibilizzare alla tutela dell’ambiente e, in particolare, dei mari. Musicaliquida is a multi sensorial installation dedicated to the environmental sustainability, made of recicled plastic collected and transformed into poetical luminous objects that recall the sea abysses with the intent to stimulate awareness on this topic. Each work is a work of art as it is manually realized by the artist. The installation is realized inside a dark room in which these works of art, reproducing jellyfishes are suspended from the ceiling. When moving among the jellyfishes, while touching them they illuminate and fluctuate giving a sense of peace and pleasure to the installation visitors accompanied by the sound of classic music mixed with the sound of the sea. Musicaliquida creatures symbolize the sea that needs to be protected from pollution. The artist uses these creatures to sensitise on the safeguard of the environment and especially of the sea. Ph. Francesco Piazza
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Ph. Emanuele Spanò
Ph. Danila Galante
Ph. Emanuele Spanò
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Ph. Emanuele Spanò
BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
STUDIO PROFILE
Consegue la laurea in architettura e l’abilitazione alla professione a Palermo. In seguito effettua un periodo di tirocinio presso la Facoltà di Architettura di Genova, Dipartimento di Restauro Architettonico. Consolida la sua esperienza lavorativa prestando collaborazioni in vari studi professionali sia in Italia che all’estero trascorrendo un lungo periodo lavorativo in Francia dove frequenta un Master Biennale di II livello sul “Recupero e Restauro del Patrimonio Architettonico” presso l’Universitè Sophia Antipolis di Nizza. Attualmente svolge attività professionale in Italia con particolare attenzione al settore dell’interior design, della slow-fashion e dell’allestimento museografico. In questo ambito particolare attenzione è stata posta alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Versatile ed eclettica ama sperimentare nuove tecniche attraverso l’utilizzo di materiali inusuali e/o di scarto per la realizzazione di creazioni innovative il cui linguaggio poetico si serve di forme, talvolta fluide e altre volte strutturate, quasi spigolose, ma di essenza minimalista. Rosa Vetrano graduated in Palermo, Italy, with a degree in architecture. Later, she obtained a Master Degree in “Restoration of Architectural Heritage” in France. Her visions and subsequent artistic creations always refer to a particular state of mind conferred by the numerous shapes and forms used. Her creations use poetic language and forms, at times fluid and at times complex and structured, almost edgy, but always with a minimalistic essence. Her interests vary from interior design to fashion design.
Ph. Danila Galante
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Milano Unica XXVIII Roadshow
SGS Architetti Associati Via Francesco Nullo, 14 - 20129 Milano www.sgsassociati.com
Photo by ERDNA Creative
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECTS
SGS Architetti Associati
PROJECT DESCRIPTION
“2080 Cous Cous Rap”, “2070 Funky Tabbouleh” e “2050 Bon Bon Jazz” sono i tre temi del raffinato menu musicale di Milano Unica per la Primavera-Estate 2020. Milano Unica Music Menu è un accostamento simbolico tra generi musicali e cibo in grado di evocare sensazioni tattili, olfattive, uditive e gustative altamente creative. Insieme, il ritmo e i sapori si fondono per creare nuovi generi d’intrattenimento e inedite tendenze estetiche perfette per futuribili party e divertenti serate ambientate in immaginarie città del futuro. Le date 2080, 2070 e 2050 rappresentano da una parte la proiezione in un futuro non molto lontano e dall’altra, invece, accennano al passato degli anni ’80, ’70 e ’50 i cui echi si fanno sentire nelle note rispettivamente del rap, del funky e del jazz. La musica, infatti, è il punto di partenza che detta la linea creativa e visionaria, mentre, il food è una delle esperienze centrali dell’estetica contemporanea. “2080 Cous Cous Rap”, “2070 Funky Tabbouleh” and “2050 Bon Bon Jazz” are the themes of the refined music menu of Milano Unica for Spring-Summer 2020. Milano Unica MUSIC MENU is a symbolic combination of musical genres and food able to remember tactile, olfactory, auditory and taste sensations. Together, the rhythm and the flavors come together to create new kinds of entertainment and new aesthetic trends perfect for future parties and fun evenings set in imaginary future cities. The dates 2080, 2070 and 2050 on one side represent the projection in a future not too far away instead, they mention the past of the 80s, 70s and 50s whose echoes are felt in the rap, funky and jazz notes. Music, in fact, is the starting point that tells the creative and visionary line, while, food is one of the experiences of contemporary aesthetics.
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STUDIO PROFILE
Nel 2007 Luca Alessandro Amendola e Gianluca Geroli fondano, dopo percorsi professionali decennali differenti, lo Studio SGS Architetti Associati a Milano. Due formazioni totalmente diverse - industrial design e progettazione di spazi nel settore moda per Amendola, progetti su scala urbana e architettura applicata al Management per Geroli - convergono per creare qualcosa che non è la somma delle parti, ma un inedito, nato da una costante, reciproca contaminazione. Un approccio che ha permesso a ciascun socio di mantenere la propria identità ed individualità portando tuttavia sempre qualcosa di nuovo nella progettualità comune. SGS Architetti Associati si compone inoltre di una squadra di giovani talenti che affiancano i Soci Senior in ogni fase da quella progettuale a quella attuativa, con attenzione sempre costante verso il cliente, la cura per i dettagli e l’innovazione. In 2007, with more than a decade each in different design areas, Luca Alessandro Amendola and Gianluca Geroli founded SGS Architetti Associati in Milan. Two entirely different backgrounds – one, for Luca Amendola, more oriented toward industrial design and creating spaces for the fashion industry; the other, for Gianluca Geroli, more toward urban design and architecture applied to Management - join forces to create something that is not the sum of its parts, but something unique, built upon ongoing, shared influences. An approach that allows each partner to maintain his own identity and individuality while still contributing something new to the joint creative process. SGS Architetti Associati boasts a team of young talents who work alongside the senior partners at every stage of development, from design to implementation with constant attention to the customers, detail and innovation.
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Russian Copper Company Pavilion
Simmetrico Via Vincenzo Forcella, 13 - 20144 Milano www.simmetrico.it
Photo by Andrea Bellusci
LOCATION
Ekaterinburg, Russia YEAR
2018 LEAD ARCHITECTS
Simmetrico Daniele Zambelli, CEO Simmetrico Srl
PROJECT DESCRIPTION
Il rame come il DNA della civilizzazione – questo è il concept creativo ideato da Simmetrico per la progettazione del padiglione della Russian Copper Company, realizzato in collaborazione con Illogic Srl per la fiera internazionale Innoprom 2018 a Ekaterimburg. Il padiglione ha mostrato l’identità di RCC, i suoi valori e la sua storia. Il concept principale del padiglione prende forma in una installazione cinetica alta 5 mt: una elica di DNA in continuo movimento. L’elemento centrale è costituito da 24 moduli a forma ogivale con capacità di rotazione indipendente di 360°, ed è coperto da 400 mattonelle di mini-led sincronizzate fra loro, per permettere al contenuto di giocare con il movimento dell’elica. Alla base, un prisma olografico interattivo funge da gate per scoprire i 5 valori di RCC. L’esperienza è completata da due altre installazioni: il teatro olografico, che si muove al passaggio delle persone mostrando le 6 sfide future di RCC, e la linea del tempo interattiva, che mostra la storia del rame come motore dell’innovazione. Copper as the DNA of civilization - this was the creative concept from which Simmetrico designed the Russian Copper Company Pavilion, realized in collaboration with Illogic Srl for the International Fair Innoprom 2018 in Ekaterinburg. The pavilion was a showcase of RCC identity, its values and history. The main concept of the pavilion took the form of 5m high kinetic installation: the ever-changing DNA column. The central element was made of 24 ogive-shaped modules revolving independently 360°, covered with 400 custom-made synchronised mini-LED tiles, allowing the content to play with the spine movement. At the base, an interactive holographic prism was a gate to discover the 5 key-values of RCC. The experience was completed by other two installations: the Holographic Theatre, moving at people passages showing the company’s six challenges, and the Interactive Timeline, explaining the history of copper as a motor of innovation.
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STUDIO PROFILE
Simmetrico è un network di creativi, project manager ed esperti in tecnologie multimediali, che realizza padiglioni EXPO, progetti in ambito museale ed eventi in tutto il mondo. Il network è nato nel 2007 dalla visione del suo fondatore Daniele Zambelli. Inizialmente focalizzato sulla produzione di eventi in Italia e all’estero, oggi Simmetrico fa dell’integrazione fra le diverse discipline creative il suo punto di forza. Il processo creativo inizia con l’esplorazione dei valori e si evolve nella identificazione di una master narrative, uno spazio filologico che interagisce con tutti i diversi linguaggi espressivi che verranno utilizzati nell’esperienza: architettura, design, tecnologia, installazioni interattive e sviluppo dei contenuti. Integrando forma, lingua e contenuto, il risultato del nostro lavoro è un progetto di comunicazione culturale che può fungere da ponte tra le aspirazioni del progetto e il suo retaggio. Simmetrico ha la sua sede centrale a Milano e 2 uffici di rappresentanza a Londra e New York. Nel 2018 abbiamo aperto due uffici a Dubai. Simmetrico is a network of creatives, project managers and multimedia experts, that creates Expo pavilions and stands, museum projects and events worldwide. The network was born in 2007 from the vision of its founder Daniele Zambelli. Initially focused on the event production in Italy and abroad, now it is a project and content design network that prides itself on the integration of various disciplines. The creative process begins with the exploration of the values and evolves into a master narrative, a philological space that interacts with all the different expressive languages that will be used in the experience: architecture, design, technology, interactive installations, and content development. By integrating form, language and content, the outcome of our work is a cultural communication project that can act as a bridge between the aspirations of the project and its legacy. Simmetrico has its HQ in Milan and 2 representative offices in London and New York. In 2018 we opened two offices in Dubai.
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Sala del Cartone di Raffaello
Stefano Boeri Architetti Via G. Donizetti, 4 - 20122 Milano www.stefanoboeriarchitetti.net
Photo by Paolo Rosselli
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECT
Stefano Boeri Project: Marco Giorgio, Francesca Motta, Esteban Marquez, Daniele Barillari, Elisa Versari Table and furnitures: Giorgio Donà, Martina Mitrovic with Riva 1920 Spa PROJECT DESCRIPTION
Stefano Boeri Architetti firma il progetto di allestimento della sala che ospita nuovamente, dopo quattro anni di restauro, il Cartone preparatorio per l’affresco della Scuola di Atene situato nella Stanza delle Segnature dei Musei Vaticani realizzato interamente per mano di Raffaello. La nuova Sala è stata interamente concepita per ospitare il Cartone e per mantenere l’attenzione del visitatore focalizzata completamente sull’opera di Raffaello. Il progetto di allestimento è stato pensato anche per massimizzare il confort ambientale dell’opera al fine di garantire la sua conservazione nel tempo. Il “Ben Finito Cartone” è protetto da una grande teca, una lastra di vetro unico, di dimensioni pari a quelle dell’opera stessa, quindi 8 metri di larghezza per 3 metri di altezza, trasportato all’interno della sala attraverso una fessura ricavata nella facciata laterale della Pinacoteca. La doppia lastra di vetro accoppiata è stata sottoposta a un trattamento antiriflesso ed extra-chiaro per permettere la migliore visione possibile, a un trattamento anti raggi ultravioletti per evitare il deterioramento dei 210 fogli che compongono l’opera ed è predisposta per mantenere parametri di umidità costante per proteggere il Cartone il più a lungo possibile. Stefano Boeri Architetti signs the project for the new set- up of the hall which hosts again, after four years of restoration, the preparatory drawing for the fresco of the School of Athens located in the Stanza delle Segnature of the Vatican Museums drawn entirely by Raphael. The new Sala was entirely designed to house the Cartoon and to keep the visitor’s attention fully focused on Raphael’s work. The design of the hall is aimed to maximize the environmental comfort of the work itself in order to guarantee its conservation over time. The “Ben Finito Cartone” is protected by a large case, a single sheet of glass, equal in size to the work itself, 8 meters wide - 3 meters high, transported inside the room through a slit obtained in the side Pinacoteca’s façade. The double laminated glass sheet has been subjected to an anti-reflective and extra-clear treatment to allow the best possible vision, to an anti-ultraviolet treatment to avoid the deterioration of the 210 paper sheets that make the work and it is designed to maintain humidity parameters constant in order to protect the Cartoon in time.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
STUDIO PROFILE
Con sede a Milano e uffici a Shanghai e Tirana, lo studio Stefano Boeri Architetti (prima Boeri Studio) spazia dalla produzione di visioni urbane e architetture all’interior e product design con un costante focus sulle implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani. Il focus sulla relazione tra città e natura ha portato nel 2014 alla realizzazione del Bosco Verticale di Milano, il primo prototipo di edificio residenziale sostenibile che ospita più di 800 alberi e 20, 000 piante. Lo studio lavora a progetti internazionali di forestazione urbana tra cui i Boschi Verticali di Parigi, Losanna, Utrecht, Eindhoven e Nanchino e a diversi modelli di Città Foresta in tutto il mondo. Based in Milan and with offices in Shanghai and Tirana, Stefano Boeri Architetti’s work ranges from the production of urban visions and buildings to interior and product design, constantly referring to the geopolitical and environmental implications of urban phenomena. The focus on the relationship between city and nature in 2014 led to the creation of the Vertical Forest in Milan, first prototype of a residential sustainable building hosting more than 800 trees and 20, 000 plants. The office works on different international projects of urban forestry among which the Vertical Forests in Paris, Lausanne, Utrecht, Eindhoven and Nanjing and several models of Forest Cities all over the world.
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Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri
Stefano Lodesani Studio Via San Filippo 3, 42121 Reggio Emilia - Italy www.lodesani.com
Photo by Carlo Vannini
LOCATION
Reggio Emilia, Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECT
Stefano Lodesani Collaborators: Paola Daolio, Valentina Zecchi, Chiara Pastoressa Curators: Virginia Bertone, Elisabetta Farioli, Claudio Spadoni Lighting: Ilmas Graphic: MZDS PROJECT DESCRIPTION
L’esposizione ideata da Stefano Lodesani Studio ha come tema Fontanesi e l’influenza del suo lavoro nella visione del paesaggio nell’arte. Una mostra realizzata secondo un linguaggio espositivo contemporaneo improntato all’empatia, il cui allestimento coinvolge fisicamente il visitatore in un contatto con la dimensione più intima e attuale del pittore reggiano. Solo colori naturali, derivati proprio dalla tavolozza dell’artista. Due colori dominano tutto l’allestimento: un verde scuro, emblema della natura, distingue le opere di Antonio Fontanesi e un verde salvia fa da sfondo ai dipinti degli altri autori. Il colore acquista così il valore di guida inconsapevole per il visitatore. Grandi tende ad arco separano le diverse sezioni e creano sfondi teatrali a richiamo dei primi lavori da scenografo dell’artista. La luce usata in modo drammatico, ambienti che alternano parti luminose a parti in ombra, pareti verde bosco che rievocano paesaggi naturali, sono gli elementi caratterizzanti dell’esposizione. The main topic of the exhibition conceived by Stefano Lodesani Studio is Fontanesi and the influence of his work on the vision of the landscape in art. Created according to a contemporary expository language marked by empathy, the exhibition physically involves the visitor in a connection with the most intimate and actual dimension of the painter from Reggio Emilia. Only natural colors, derived from the artist’s palette. Two colors dominate the whole set-up: a dark green, emblem of nature, distinguishes the works of Antonio Fontanesi and a sage green for the background of the paintings of the other authors. Colors that acquire the value of an unconscious guide for the visitor. Large arched curtains separate the different sections and create theatrical backgrounds recalling the artist’s first works as a set designer. Light is used dramatically, environments that alternate bright parts with shaded parts and forest green walls that evoke natural landscapes, are the characterizing elements of the exhibition.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
STUDIO PROFILE
Dopo aver conseguito la laurea in architettura al Politecnico di Milano, Stefano Lodesani si trasferisce a San Francisco, California, per frequentare la CCAC (California College of Artand Craft) e la Berkeley University dove consolida ulteriormente le basi per la sua carriera. Nel 2010 fonda Stefano Lodesani Studio, firma i progetti per residenze private e boutique per prestigiosi marchi di moda in tutto il mondo, disegna ristoranti e gelaterie in Italia ed in Idonesia, oltre a showrooms, stand fieristici ed uffici per una nota ditta di ceramiche in Cina e Sudest asiatico. Oltre che per l’architettura, Stefano Lodesani coltiva la sua passione per il design e la grafica. Nel 2017 il suo progetto per una macchina per mantecare il gelato di nome Principessa viene pubblicato sull’ADI Design Index ed è tra i finalisti per il prestigioso premio Compasso d’Oro 2018 nella sezione food design. L’allestimento della mostra “Confessionali” del fotografo inglese Michael Kenna rappresenta l’esordio nel mondo dell’arte di Stefano Lodesani. Il connubio con l’arte si consolida fortemente con la vittoria del concorso che lo porta a progettare l’allestimento, nel 2019, della mostra di Antonio Fontanesi. After his master degree in architecture at Politecnico di Milano, Stefano Lodesani moved to San Francisco, California to attend the CCAC (California College of Artand Craft) and Berkeley University where he further consolidated the foundations for his career. In 2010 he founded Stefano Lodesani Studio signing projects for prestigious fashion brands worldwide and private residences. He also designs restaurants and gelato shops in Italy and Idonesia and he’s also in charge of designing showrooms, exhibition booths and offices for a famous ceramic tiles company in China and Southeast Asia. In addition to architecture, Stefano Lodesani develop his passion for design and graphics. In 2017, his project for a gelato machine named Principessa is published on the ADI Design Index and it’s among the finalists for the prestigious Compasso d’Oro 2018 award in the food design section. The project of the “Confessionali” exhibition for the British photographer Michael Kenna, represents for Stefano Lodesani the debut in the art world. His experience in the art field is strongly consolidated with the victory of the competition that led him to design, in 2019, the Antonio Fontanesi exhibition.
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Museo Scuola Bombardieri del Re
Studio Andreani Spazi di Valore Via Emilia, 9 – 31015 Conegliano (TV) www.andreanispazidivalore.it
Photo by Francesco Galifi
LOCATION
Santa Lucia di Piave (TV), Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECT
Andrea Impiombato Andreani
PROJECT DESCRIPTION
Nel 1916, in un fabbricato rurale di una famiglia nobiliare, fu istituita la Scuola Bombardieri: un reparto d’élite dell’esercito, dove gli ufficiali venivano istruiti prima d’essere mandati al fronte. Cent’anni dopo, nello stesso luogo è nato il Museo Bombardieri del Re, uno spazio cucito ad arte sulla narrazione di ciò che al tempo avveniva dentro a quelle mura, dalle sezioni più private (ad es. le camerate) a quelle dedicate alla formazione in aula o sul campo. Il progetto che presentiamo è realizzato con materiali e arredi d’epoca, è focalizzato sulla storia di un Corpo glorioso e di un istituto d’eccellenza, e contiene reperti provenienti dai più importanti musei, come ad es. la “bombarda 400”, unica al mondo per dimensioni, tipologia e gittata. Siamo andati perciò a raccontare a uomini e donne d’oggi, storie di vita dei nostri nonni, in un allestimento ove la dislocazione degli ambienti ha la funzione d’esaltarne la narrazione. L’impalcato scenografico nasce con l’obiettivo di generare uno spazio dinamico basato su concetti come: relazioni sociali fra individui, comprensione della guerra quale fenomeno socioculturale, empatia verso i predecessori e mantenimento della memoria. In 1916, in a rural building of a noble family, the Scuola Bombardieri del Re (translated in King’s School of Bombardier) was established: an elite unit of the Italian army, where the officers were instructed to the use of bombarde – particular weapons similar to mortars – before being sent to the front. Hundred years later in the same place, we created the Scuola Bombardieri del Re Museum: a space based on the narration of what happened many years ago inside the building, from the most private sections (e.g. dormitories) to those dedicated to education in classrooms or field training. The exhibition itinerary has made with historical materials and furnishings: it has focused on the history of the Bombardier unit and its school of excellence, and contains finds from many important Italian museums, such as the “bombarda 400”, unique in the world for size, type and range. We wanted to describe the day to day life and personal story of our grandparents to contemporary people, in a setting where the arrangement of the different areas has the function to enhancing the narration. The scenographic warp has been created with the aim of generating a dynamic space based on concepts like human relationship, the understanding of war as a socio-cultural phenomenon, empathy to our predecessors and preservation of memory.
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STUDIO PROFILE
Studio Andreani Spazi di Valore è specializzato nella progettazione d’interni, di abitazioni, di locali pubblici, direzionali e commerciali. Seguendo un percorso formativo non convenzionale e con oltre vent’anni d’esperienza, ha maturato competenze negli aspetti scenografici, ergonomici, illuminotecnici, cromatici e psicologici dell’ambiente di progetto. Collabora stabilmente con più di duecento artigiani (falegnami, fabbri, scenografi, decoratori, ecc.) per dare vita e anima ai propri progetti. La Vision di Studio Andreani Spazi di Valore consiste nel creare ambienti che, emozionando, diano valore a chi li vive. La Mission di Studio Andreani Spazi di Valore è combinare elementi diversi come spazio, luce, forme, colori e oggetti, per generare emozioni e qualità della vita, accrescendo al contempo il livello d’intimità tra le persone e lo spazio in cui vivono. Lo studio crede nei valori della conoscenza, della fiducia, della passione, dell’etica, della dedizione, della creatività e del divertimento. Studio Andreani Spazi di Valore is an interior design studio focused on residential, public, directional and commercial buildings. Following an unconventional training path and with over twenty years of experience, it has acquired a strong competence in the scenographic, ergonomic, lighting, chromatic and psychological aspects of the living space, with the aim of creating characteristic and distinctive architectures. Studio Andreani Spazi di Valore collaborates with more than two hundred artisans (carpenters, blacksmiths, set designers, decorators, etc.) with the goal to give life and soul to all projects. Our Vision consists in creating ambients that could provide value to people who live the ambients themselves. The Mission of Studio Andreani Spazi di Valore aims to combine elements such as space, lights, shapes, colours and objects to generate emotions and quality of life, while increasing the level of intimacy between people and their surrounding space. We believe in the values of knowledge, trust, passion, ethics, commitment, creativity and fun.
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Aldabra @Light + Building 2016
Studio Asia Via Europa, 12 - 20863 Concorezzo (MB) www.studioasia.it
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2016 LEAD ARCHITECT
Carla Bartelli
PROJECT DESCRIPTION
In un’area espositiva di circa 300 mq Aldabra ha presentato i tanti e differenziati apparecchi per l’illuminazione architetturale d’interni ed esterni. “È di notte che è bello credere alla luce” (Edmond Rostand): così l’architetto Carla Baratelli, insieme al suo team Studio Asia, che segue da sempre la direzione artistica del marchio, ha concepito lo spazio: pavimento ultra dark a contrasto con nicchie espositive bianche candide per un’ambientazione essenziale, high-tech ma molto rassicurante. Sistemi di illuminazione all’avanguardia, dalle linee pulite e curate; materiali sempre innovativi ed up-to-date; effetti luce e cromatici davvero unici e sempre personalizzati sono le novità Made in Italy presentate per l’occasione. I pezzi della nuova collezione Aldabra possono essere ammirati, senza barriere e nel loro splendore, come veri gioielli, grazie ad un’organizzazione spaziale a box studiata ad hoc per dare spunti progettuali e creativi ai light designers ed architetti che sono presenti in fiera. In an exhibition area of about 300 square meters Aldabra presents many and different fixtures for interior and exterior architectural lighting. “At night it is beautiful to believe in light” (Edmond Rostand): this is how Architect Carla Baratelli, together with her team Studio Asia, who has always held the art direction of the brand, thought and designed the space: ultradark floor in contrast with white exhibition niches for an essential setting, high-tech but very reassuring. State-of-the-art lighting systems, with clean and accurate lines; innovative and up-to-date materials; unique and even custom-made light and color effects are the Made in Italy novelties presented in this fair. The products of the new Aldabra collection can be admired, without barriers and in their brightness, like real jewels, in these boxes designed specifically to give creative and project ideas to light designers and architects who are present at Light + Building.
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STUDIO PROFILE
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SCALE 1:50
ELONG
C
VIEW C - SID
Y' OP EN SID E 10
OP EN SID E
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Box 2
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Box 1 350
Box 3
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Z'
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800
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Z
W' 350
W Box 4
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Box 5
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EM ERG ENZ Y EX IT
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Y
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STAND CONSTRU CTION P LAN SCALE 1:50
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VIEW A - FRONTAL
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SCALE 1:50
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Carla Baratelli, architect and designer, founded Studio Asia in 1987. Her early works took into consideration all the aspects of creative working, from the study of forms and balance to psychophysical well-being, always using the light as a geometrical and aesthetic element. Carla’s passion for light and shadow effects paved the way for a series of collaborations with renowned Italian companies such as Leucos, Luxo, Egoluce, Valenti and Aldabra, designing new lighting fixtures for them. She also shared her experience in several urban and engineering projects, experimenting the use of new materials. She wrote on prestigious magazines such as “Design” and “Luce”, and was member of AIDI (Italian lighting association). From the beginning of the new millennium, she became art-director of different companies as Trend Group, Salvini Marmi, Aldabra and Luxury Diffusion. The projects she supervised while working with these groups received the “Best design” award in the Covering (Orlando, USA) and Mostbuilding (Moscow). In 2009 the Studio Asia office of Malabo in Equatorial Guinea was opened and, in the last few years, Carla’s been supporting the development of several Made in Italy brands in Miami.
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VIEW B - SID ELONG SCALE 1:50
400
Carla Baratelli, architetto e designer, fondatrice nel 1987 di Studio Asia. Tutti i suoi lavori prendono in considerazione aspetti creativi partendo dallo studio delle forme e dell’equilibrio del benessere psico-fisico, utilizzando sempre la luce come elemento geometrico ed estetico. Ha collaborato con importanti aziende italiane come Leucos, Luxo, Egoluce, Valenti e Aldabra. Ha scritto su riviste prestigiose come “Design” e “Luce”, ed è stata membro di AIDI. Ha insegnato all’ Istituto Europeo del Design di Milano, e ha tenuto un seminario sull’architettura delle SPA all’Istituto Marangoni di Milano. Dall’inizi del nuovo millennio diventa art-director di aziende leader nel settore della progettazione, come Trend Group, Salvini Marmi, Aldabra e Luxury Diffusion. Alcuni dei suoi progetti hanno ricevuto il premio “Best Design” nelle fiere internazionali Covering (Orlando, USA) e Mostbuilding (Mosca). Nel 2009 apre la sede di Studio Asia a Malabo in Africa e negli ultimi anni sta favorendo lo sviluppo del made in Italy a Miami.
WW' CROSS SECTION SCALE 1:50
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Paolo Pellegrin. Un’antologia
Studio Bianchi Architettura Via Appia Antica, 73 - 00179 Roma www.studiobianchiarchitettura.com
Photo by Vincenzo Labellarte
LOCATION
Rome, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECTS
Sergio Bianchi, Chiara Pellegrin, Annalisa D’Angelo with Valeria Menculini, Simone Fracasso, Roberto Ruggeri and Vincenzo Labellarte PROJECT DESCRIPTION
La mostra “Paolo Pellegrin. Un’antologia” realizzata al Maxxi di Roma è una raccolta di oltre 150 fotografie che, con l’aiuto di materiale di vario genere, raccontano venti anni di lavoro. L’allestimento si articola in un percorso immersivo che si snoda tra due estremi: il buio e la luce. Partendo del grande antro in penombra popolato dalle visioni di Gaza, si accede alla grande sala inclinata che viene divisa in due. La parte bassa è buia. Prevale il dramma dell’uomo, il dolore, la guerra, le violenze, la distruzione. Ma anche l’intima bellezza. Un muro, che rimanda ai confini e alle divisioni, divide diagonalmente lo spazio espositivo. Il muro nero avvolge uno spazio completamente bianco in cui prevalgono immagini di una natura che nella sua maestosità e lontananza sembra ricordarci la fragilità della condizione umana. Nel passaggio tra il buio e la luce c’è lo spazio dei migranti, uomini che cercano di valicare quel muro e di andare oltre. The exhibition “Paolo Pellegrin. Un’antologia” hosted by Maxxi in Rome is a collection of more than 150 images that showcases twenty years of work. The exhibition unravels between two extremes: darkness, symbolizing the merciless struggles of Humanity, and light, representing Nature, its majesty and yet defenseless decay. The space starting in a gloomy atrium filled with visions of Gaza guides the viewer to a great hall. There, a black wall stands diagonally dividing the space, highlighting the idea of boundaries. The wall creates an utterly black space, where a narration of War and suffering unfolds. On the other side its antithetic counterpart, a white room, presents visions of Nature in its majesty and remoteness, somehow reminding of the fragility of humankind. There, between darkness and light, migrants are shown in the act of crossing walls and go beyond.
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STUDIO PROFILE
Sergio Bianchi, consegue la laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1996. Durante il periodo universitario, tra il 1989 e il 1995, frequenta lo studio dell’arch. Luigi Pellegrin, con cui approfondisce aspetti e tematiche che diventeranno i cardini della sua futura attività professionale e di cui attualmente cura l’archivio. Nel 1999 apre il suo studio di architettura in un loft situato in Via Appia Antica a Roma. L’attività di Studio Bianchi Architettura si articola in vari settori, incentrandosi principalmente sui complessi terziari e sul residenziale, ma è anche particolarmente attivo nell’allestimento e nell’ideazione di mostre d’arte, architettura e fotografia. Lo studio si occupa inoltre di gestire tutte le fasi del processo edilizio, curando i vari iter autorizzativi e coordinando la complessa congerie di figure che intervengono nello sviluppo del progetto. Sergio Bianchi, graduated in Architecture at the University of Rome “La Sapienza” in 1996. During the university period, between 1989 and 1995, he attended the office of the architect Luigi Pellegrin, with which he explores aspects and themes that will become the cornerstones of his future professional activity. In 1999 he opened his architecture studio in a loft located in Via Appia Antica in Rome. The activity of Studio Bianchi Architettura is divided into various sectors, focusing mainly on masterplanning and residential, but it is also particularly active in the organization and design of art, architecture and photography exhibitions. The study also deals with managing all the phases of the building process, taking care of the various authorization procedures and coordinating the complex set of figures involved in the development of the project.
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Mido 2019 Fashion District
Studio Cavaletti + Pagliariccio Via Moncenisio, 8 - 20900 Monza www.cavalettipagliariccio.com
Photo by studio cavalettipagliariccio
LOCATION
Milan, Italy YEAR
2019 LEAD ARCHITECT
Francesco Pagliariccio
PROJECT DESCRIPTION
Questo è lo spazio non solo per i grandi player mondiali dell’eyewear, ma anche per tutte le aziende medie e piccole che traggono ispirazione dal mondo fashion e dalle nuove tendenze che ogni anno dettano lo stile dell’accessorio moda più importante, quello che caratterizza il nostro volto e la nostra identità. Lo spazio ricalca il tema della “Piazza”, dove il “Portico” che delimita la piazza stessa, è costituito dalle singole aree espositive dei top brand. La zona centrale si pone come un luogo chiaro, preciso e misurato in antitesi alla fitta e uniforme trama degli stand circostanti. La ricerca compositiva è stata guidata dalla necessità di ottenere un ambiente nel quale l’occasione di vivere il mood fashion, coincidesse con un’apertura visiva che favorisse la fruizione dei brand perimetrali. Un enorme specchio sospeso e inclinato di circa 30°, restituisce al pubblico con particolare forza non solo le suggestioni video dell’enorme schermo led calpestabile, ma soprattutto le interazioni dinamiche che spontaneamente nascono e si intrecciano tra lo spazio e il pubblico presente, protagonista inconsapevole dell’installazione stessa. This is the space not only for the big eyewear players, but also for all the medium and small companies that draw inspiration from the fashion world and from the new trends that every year dictate the style of the most important fashion accessory, the one that characterises our face and our identity. The space worthily echoes the theme of the “Piazza”, where the “Portico” that delimits the square itself consists of the individual exhibition areas of the top brands. The central area is a defined, precise and measured area in contrast to the dense and uniform texture of the surrounding stands. Compositional research was guided by the need to obtain an environment in which the opportunity to experience the fashion mood coincided with a visual opening that favoured the use of perimeter brands. With particular emphasis, a huge suspended mirror inclined at about 30° offers the public not only video suggestions of the enormous walk-on LED screen, but above all the dynamic interactions that spontaneously arise and intertwine between the space and the public present, unwitting protagonists of the installation itself.
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STUDIO PROFILE
Set designer, con una vocazione per la commistione dei linguaggi compositivi che, in trent’anni anni ha sviluppato con Dario Cavaletti, in molteplici ambiti dell’allestimento. Proprio questa interazione tra diversi codici progettuali costituisce il principale percorso di ricerca dell’attività creativa e viene messo al centro di ogni nuova sfida professionale che lo studio affronta, sempre mirando alla sperimentalità del progetto. Scenografi RAI dagli anni ’90, firmano le scene di numerosi programmi televisivi di intrattenimento, molti di prima serata, per le maggiori reti nazionali. Autori di numerosi progetti per la produzione di Grandi Eventi, organizzati dalle principali agenzie Italiane, tra cui: Balich Worldwide Shows, Filmmaster, TBWA, e molte altre. Tra i committenti: Google, You Tube, Coca Cola, Bulgari, Samsung, Benetton, Vodafone, Hyunday, Heineken, Levi’s et cetera. Consulenti di Camera Nazionale della Moda Italiana, hanno curano i progetti delle principali aree negli eventi di Milano Moda Donna. Dal 2007 consulenti di Mido.
1199,50
400,00
5067,50
2179,00
2432,50
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981,00 0
0 1011,00 1171,50
1872,50 558,50
222,00
m2 22 m2 255
219,00
1010,00
m2 54,50 totale ledfloor / m2_231,50
Set designer, with a vocation for the mixture of compositional languages that, in thirty years he has developed with Dario Cavaletti, in multiple settings. It is precisely this interaction between different design codes that constitutes the main research path of creative activity and is placed at the centre of every new professional challenge that the studio faces, always aiming at project experimentation. RAI scenographers from the 90s, created the scenes of numerous television entertainment programmes, many of them prime time, for the major national networks. Authors of numerous projects for the production of Big Events, organised by the main Italian agencies, including Balich Worldwide Shows, Filmmaster, TBWA, and many others. Among the clients: Google, You Tube, Coca Cola, Bulgari, Samsung, Benetton, Vodafone, Hyunday, Heineken, Levi’s et cetera. Consultants of the National Chamber of Italian Fashion, they take care of the main area projects in the events of Milano Moda Donna. MIDO consultants since 2007.
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Designing the complexity: Materials Colors Textures
Studio Marco Piva Via Maiocchi, 9 - 20129 Milano www.studiomarcopiva.com
LOCATION
Venice, Italy YEAR
2016
Ph. Filippo Avandero
Photo by Luca Casonato
LEAD ARCHITECT
Marco Piva
PROJECT DESCRIPTION
In concomitanza con l’apertura della 15esima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia si è tenuta la mostra “Designing The Complexity Materials Colors Textures” di Marco Piva, che affronta il tema del progetto quale processo di ricerca e invenzione estetica e funzionale. La location era il palazzo della Scuola Nuova di Santa Maria della Misericordia, edificio attribuito al Sansovino. La mostra si sviluppa all’interno della sala al pianterreno, divisa in tre navate da colonne binate, mentre al piano superiore, all’interno del vastissimo salone, sono visibili gli affreschi realizzati dalla scuola di Paolo Veronese. L’iter espositivo parte dal tema principale dell’Architettura, presentata “in azione” attraverso 6 video installazioni che raccontano il mondo della progettazione dello Studio Marco Piva. Il percorso di lettura parte proponendo le visioni delle fasi del concept, dello sviluppo del progetto, della selezione di materiali, della progettazione tecnica e delle fasi di cantiere fino al risultato finale. Un percorso di ricerca, che sta alla base del progetto, oggi indispensabile per conferire di volta in volta una specifica “anima” a ogni realizzazione. In Venice, in conjunction with the opening of the 15th International Architecture Exhibition of La Biennale, Marco Piva have inaugurated his own exhibition “Designing The Complexity - Materials Colors Textures”, focused on the aesthetic and functional research behind the contemporary design planning. The location was the “Scuola Grande della Misericordia”, a building attributed to Sansovino. The exhibition is displayed at the ground floor, which is divided into three naves by twin columns, while upstairs, in the great hall, it’s possible to see frescoes painted by Paolo Veronese‘s school. The exhibition starts from the theme of architecture, which is presented “in action”, through 6 videos that illustrate the design’s activities of Studio Marco Piva. The aim is to narrate the design process: from the concept phase to the development, through the selection of materials, technical design and construction phases, until the completion. An indispensable research path in today’s design, that reveals the soul that lies within each work.
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STUDIO PROFILE
Lo Studio Marco Piva risiede nel cuore creativo e multiculturale di Milano: un’accademia delle scienze più che uno studio di progettazione, un atelier di sperimentazione dove si affrontano con rigore metodologico diverse scale progettuali, dal Master Plan all’architettura, all’interior al product design. Architetti, ingegneri e interior designer di diverse nazionalità e cultura, sviluppano progetti in tutto il mondo partendo dalla ricerca sui riferimenti socio economici e sulle tecnologie costruttive e produttive. I progetti iniziano dalla ricerca e diventano rendering altamente realistici, passando poi alla costruzione dei prototipi e alle simulazioni di efficienza: una fucina di creatività che genera soluzioni di eccellenza e dal forte impatto estetico. Architettura, design e interior design si fondono in un processo sincronico in cui il progettista diviene regista di un’opera unitaria, garantendo continuità e fluidità di linguaggio sia sotto il profilo stilistico che funzionale. Inside the creative and multicultural heart of Milan, that’s where you’ll find Studio Marco Piva: an academy of sciences more than an architectural and design firm, an experimental workshop where, with methodological rigor, different design scales are dealt with, from Master Plan to architecture, from interior to industrial design. Architects, engineers and interior designers from different nationalities and cultures, develop projects all over the world starting from research on socio-economic references and on available construction technologies. Projects start with research and ultimately achieve highly realistic graphic rendering, and then go from the building of the prototypes to simulations of efficiency: a breeding ground of creativity from which solutions that havea strong impact emerge. Architecture, design and interior design are joined in a synchronic process, and the designer becomes the director of a unitary work, guaranteeing continuity and fluidity of language from a stylistic and functional standpoint.
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Gualini Lamiere
Taramelli Via Marco Biagi, 95 - 24030 Terno d’Isola (BG) www.taramelli.org
Photo by Giacomo Albo
LOCATION
Bolgare (BG), Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECT
Giuseppe Taramelli, Rossana Pedrali Wireline sculptures: Federica Giudici Director of the building: Riccardo Minelli PROJECT DESCRIPTION
Il ferro è il cuore e il grande protagonista di questa realizzazione. Il progetto gravita attorno a tre punti chiave: Incipit: l’incudine da cui tutto ebbe inizio; Sviluppo: le innovazioni aziendali in diversi ambiti, riconducibili ai 4 elementi Terra, Acqua, Aria e Fuoco; Futuro: la proiezione verso l’internazionalità, la tecnologia, l’innovazione L’incudine, icona dell’azienda, è al centro: accoglie e indirizza il visitatore. La parete evocativa racconta la storia aziendale. È costruita su due livelli: le fotografie delle realizzazioni più importanti e l’opera “Wireline” con le sculture in fil di ferro, simboli delle tappe basilari della crescita e dei settori aziendali, connessi ai quattro elementi, uniti dalla mano dell’uomo. I pannelli creano movimento fra piani in ferro e lastre fotografiche e permettono all’opera di vivere e trasformarsi con l’azienda. La progettazione, la materia, gli elementi ambientali e architetturali garantiscono continuità di forme e creano un dialogo fra interno ed esterno, tradizione e innovazione. Iron is the heart and the great hero of this creation. The project gravitates around three key points: Incipit: the anvil from which it all began; Development: the company innovations in different fields, linked to the 4 elements Earth, Air, Water and Fire; Future: the projection towards internationality, technology and innovation The anvil, the company icon, is located in the middle: it welcomes guests and address them to the two other focal points. The evocative wall, built on two levels, tells the history of the company: the photographs of the most relevant works and the “Wireline” masterpiece with the wire sculptures, symbols of the growth in the different fields, linked to the four elements joined by the hand of a man. The result is the movement given by plain panels and the lower photo plates on magnets that allow the wall to live and transform together with the Company. Design, materials and architectural elements guarantee shape uniformity and create a dialogue between interior and exterior, tradition and innovation.
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STUDIO PROFILE
Taramelli Srl è un general contractor con una forte vocazione al made in Italy. Attivi sul mercato dal 1991, con radici nella tradizione artigiana edile bergamasca, ha maturato una grande esperienza internazionale nella progettazione e realizzazione di importanti interventi di edilizia terziaria, commerciale, industriale e residenziale. Il credo della società si fonda sulle persone: i progetti si concretizzano grazie ai talenti, alle abilità e competenze dei tecnici. Taramelli affianca il cliente proponendosi come unico referente integrando figure professionali specialistiche - esperti in architettura, design, urbanistica, progettazione strutturale, impiantistica – in grado di operare in Italia e all’estero nel rispetto delle legislazioni in materia ambientale, edilizia e impiantistica. Focalizzati sul cliente, il committente è al centro ed è coinvolto nelle scelte progettuali e nelle fasi di sviluppo più significative. Un metodo di lavoro rigoroso che ha consentito alla società di raggiungere risultati di eccellenza. Taramelli Srl is a general contractor with a strong Made in Italy vocation. On the market since 1991, lays its foundation in the building tradition of Bergamo. With a great international experience, especially in Europe and China, the company provides building and refurbishment/requalification services in residential, retail, offices and industrial sites. They believed in people: projects are realized thanks to the talents, skills and competences of its technicians. They support the customer by proposing themselves as a sole representative integrating specialized staff - experts in architecture, design, urban planning, structural design, plant engineering - able to operate in Italy and abroad in compliance with environmental, construction and plant law. Taramelli is focused on the needs of customers, who are at the center and involved in all the most significant development phases. A rigorous working method has allowed the society to achieve excellent results.
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Scollamenti temporali
Total Tool Viale Francesco Restelli, 3 - 20124 Milano www.totaltool.it
LOCATION
Triennale, Milan, Italy YEAR
2018 LEAD ARCHITECT
Giulio Ceppi
PROJECT DESCRIPTION
Una selezione del ricco corpus di collages realizzati da Giulio Ceppi, architetto e designer milanese, ha riservato non poche sorprese ai visitatori della mostra, curata da Elisabetta Longari, “Scollamenti Temporali”. Le oltre 160 opere collages, che compongono l’installazione, sono basate sulla relazione tra opere d’arte del passato e campagne pubblicitarie contemporanee. Accostamenti a prima vista improbabili trovano una familiarità inaspettata, dando luogo a una serie di contrasti, paradossi e provocazioni. In questi montaggi su carta Giulio Ceppi ha giocato con due tipi di frammenti: parti di immagini che riproducono capolavori della storia dell’arte dal Duecento al Moderno, e ritagli di riviste che illustrano campagne pubblicitarie di moda, dando vita a relazioni fluide, aperte e imprevedibili tra arte e moda. Nelle tavole in mostra alla Triennale, Giulio Ceppi ricerca attraverso il collage, sperimentando liberamente nuove vie espressive e nuovi linguaggi, e rivendicando il diritto alla materia e all’interazione sensoriale con gli oggetti, in un mondo ormai sempre più digitale e immateriale. A selection of the rich corpus of collages created by Giulio Ceppi, an architect and designer from Milan, held a few surprises in store for visitors to the “Scollamenti Temporali” (Temporal Separations) exhibition, curated by Elisabetta Longari. The more than 160 collages that make up the installation are based on the relationship between works of art from the past and contemporary advertising campaigns. Combinations that at first sight seem improbable manage to find unexpected familiarity, giving rise to a series of contrasts, paradoxes and provocations. In these montages on paper, Giulio Ceppi has played with two types of fragments: parts of images that reproduce masterpieces of the history of art from the thirteenth century to Modern Art, and cuttings of magazines that illustrate fashion advertising campaigns, giving life to fluid, open and unpredictable relationships between art and fashion. In the panels in the exhibition at the Triennale, Giulio Ceppi searches through collage, freely experimenting with new expressive methods and new languages, and claiming the right to material things and to sensorial interaction with the objects, in a world that is ever more digital and immaterial.
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STUDIO PROFILE
Total Tool è uno studio di progettazione e consulenza strategica con sede a Milano, che opera trasversalmente nei settori del design, della comunicazione, dell’architettura e delle attività di visioning. Lo studio è stato fondato nel 1999 da Giulio Ceppi, architetto e designer con al suo attivo esperienze nei team creativi di Domus Academy e Philips Design. TotalTool, con sedi a Milano e Buenos Aires, si dedica all’innovazione aziendale a all’identità di marca e ha collaborato con aziende quali Autogrill, BhartyiaCity, Coop, Danese, Deborah, Festo, Fiat, Gruppo Auchan/la Rinascente, Illycaffè, Italcementi, Ferrero, Luceplan, Mitsubishi, Motorola, Nava, Nestlè, Nike, Nissan, Oikos, PepsiCo, Pirelli RE, SaporitiItalia, TerraMoretti, Unilever, Vertu, Viacom, 3M ed enti vari, tra cui Bormio 2005, Cenacolo Vinciano, Comunità Europea, Comune di Venezia, Dynamo camp, Provincia di Lecco, Reggio Children, Torino 2006.” Total Tool is a strategic design and consultancy studio based in Milan, browsing transversally into the fields of design, communication, architecture and visioning activities, founded in 1999 in Milan by Giulio Ceppi, architect and designer, with a personal experience in creative team working in Domus Academy and Philips Design. TotalTool, with offices in Milan and Buenos Aires, is dedicated to corporate innovation and brand identity and has collaborated with companies such as Autogrill, BhartyiaCity, Coop, Danese, Deborah, Festo, Fiat, Auchan Group / la Rinascente, Illycaffè, Italcementi, Ferrero, Luceplan, Mitsubishi, Motorola, Nava, Nestlé, Nike, Nissan, Oikos, PepsiCo, Pirelli RE, SaporitiItalia, TerraMoretti, Unilever, Vertu, Viacom, 3M and various organizations, including Bormio 2005, Cenacolo Vinciano, European Community, Municipality of Venice, Dynamo camp, Province of Lecco, Reggio Children, Torino 2006.
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Cantiere periferie, alla ricerca di una città normale
T-Studio Piazza A. Mancini 4 - 00196 Rome, Italy www.tstudio.net
Photo by Filetici
LOCATION
Eur, Rome, Italy YEAR
2016 LEAD ARCHITECT
Guendalina Salimei Client: Direzione Generale Arte e Architettura contemporanea e periferie urbane - Director Arch. Federica Galloni PROJECT DESCRIPTION
La mostra, esito di una ricerca promossa dal Mibact, ha visto il lavoro di gruppi di ricerca coordinati dai professori Pasquale Belfiore (per il Sud e le Isole), Piero Ostilio Rossi (per il Centro), Paolo Castelnovi, (per le aree del Nord). Ospitata all’interno del Palazzo dell’Archivio Centrale dello Stato all’Eur di Roma, è stata allestita secondo un progetto di Guendalina Salimei del T-Studio. Il percorso espositivo interpreta il tema del viaggio attraverso un nastro-rampa continuo, un fil-rouge che dall’esterno all’interno accompagna il visitatore alla scoperta dei quartieri d’iniziativa pubblica sorti durante l’espansione urbana dell’Italia degli ultimi cinquant’anni. La struttura, realizzata con i tubolari di acciaio impiegati per i ponteggi delle opere provvisionali, simboleggia il “cantiere delle periferie” da riqualificare e ripensare. Il percorso prende avvio dalla scalinata d’accesso e invita a percorrere un tappeto rosso fino ad arrivare alla sala monumentale dove la grande impalcatura di ferro che sostiene la rampa, attraversando in verticale lo spazio centrale, diviene il fulcro dell’allestimento. The exhibition is the outcome of a research coordinated by proff. Pasquale Belfiore (Southern Italy and Islands), Piero Ostilio Rossi (Central Itay ), Paolo Castelnovi, (northern Italy). The exhibition is based on the idea of a journey through Italy. The journey is metaphorically represented by a ramp built with a frame of metal tubes, that by being positioned at the centre of the room, becomes the fil rouge that accompanies the guest, from the outside through the discovery of the suburbs of Italy. The use of steel tubes, usually employed for construction sites, figuratively symbolizes the “Construction Site of the suburbs” which need to be retrained and re-thought. A large iron scaffold becomes the fulcrum of the whole construction.
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Disegni
dell’Archivio Archivio Centrale dello Stato
Itinerario del
viaggio in Italia
STUDIO PROFILE
L’attività del T-Studio trova uno specifico campo d’indagine nelle relazioni complesse che si instaurano tra le metodologie progettuali e le modalità d’intervento dell’ambiente costruito e naturale. Le sue opere si fondano sul triplice principio di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il suo lavoro, operando spesso in condizioni di degrado urbano e disagio sociale, coniuga innovazione e tradizione, con sensibile coscienza dell’habitus locale. Vincitore di numerosi premi sia in Italia che all’estero, tra le sue realizzazioni più significative: il Museo d’arte a Foligno, l’Auditorium della Tecnica e la scuola Mazzacurati a Roma, la caserma Cosenz a Gaeta, i cimiteri di Frascati e Napoli, i waterfront a Taranto, Napoli e Corigliano, la via Sparano a Bari, riusi a Ferrara e Bologna, il quarto piano del Corviale e social housing a Roma, Ceccano e Latina. Ha progettato un eco-quartiere a Bratislava e la città di Dao Viet in Vietnam. Partecipa inoltre a numerose mostre tra cui X, XI, XII Bienn. di Venezia e Pechino, Trienn. Di Sofia, Astana, Singapore, Mosca. T-Studio’s activity finds fertile terrain for cultivation in the complex relationships that are established between its design methodologies and the intervention methods of the constructed and natural environment. Its works are based on the triple principle of environmental, economic and social sustainability. Its work, often undertaken in conditions of urban decay and social disadvantage, combines innovation and tradition, and demands sensitive awareness of the local habitat. A winner of several awards both in Italy and abroad, its most important projects include: the Museum of Art in Foligno, the Auditorium of Technology and Mazzacurati School in Rome, Cosenz Barracks in Gaeta, Frascati and Naples cemeteries, the waterfronts in Taranto, Naples and Corigliano, Via Sparano in Bari, reused buildings in Ferrara and Bologna, the 4th floor of the Corviale and social housing in Rome, Ceccano and Latina. It has designed an eco-district in Bratislava and the city of Dao Viet in Vietnam. It has also participated in several exhibitions, including the 10th, 11th and 12th Biennials of Venice and Beijing, and the Triennials of Sofia, Astana, Singapore, and Moscow.
+2.50
dei Disegni quartieri Cronologia in mostra dell’Archivio Archivio Centrale dello Stato
Primo Livello sala 1
sala 6
sala 3
Zen, Palermo Borgo Ulivia | PALERMO Quartiere di ERP | VILLABATE (AG) Villaseta | AGRIGENTO Librino | CATANIA
Decima | ROMA Mariconda | SALERNO Quartaccio | ROMA PEEP Sant’Eustachio | SALERNO Quartieri della Ricostruzione post-sisma | NAPOLI Vigne Nuove | ROMA Le Vele | NAPOLI Monterusciello | POZZUOLI sala 7 Quartiere Vanvitelli | CASERTA La Torraccia | ROMA Intervento IACP al Tiburtino III | ROMA Casal Monastero | ROMA sala 4 San Samuele | CERIGNOLA (FG) Fonte Laurentina | ROMA CEP | FOGGIA
sala 2
sala 5
Quartiere Latte Dolce | SASSARI Quartiere CEP | CAGLIARI Quartiere Sant’Elia | CAGLIARI
sala 1A
sala 7A Case a schiera | CARDETO 27 alloggi | POLISTENA Quartiere Europa | RENDE CEP Via Firenze | POTENZA Abitazioni sperimentali | RIONERO IN VULTURE
Comparto 16 RD | SAN GIULIANO DI PUGLIA (CB) Quartiere CEP | CAMPOBASSO Monticchio | L’AQUILA Quartiere CEP San Donato | PESCARA Villaggio Olimpico | ROMA
Case Enel | TARQUINIA (VT) Quartiere Gescal | TUSCANIA (VT)
sala 7B Villaggio Matteotti | TERNI
sala 8 L’Oliveto | PERUGIA Quartiere CECA di Salivoli | PIOMBINO INA-casa San Giusto | PRATO Compiobbi | FIESOLE (FI)
sala 11 Campo di Marte | VENEZIA GIUDECCA Area ex-Trevisan | VENEZIA GIUDECCA Area ex Junghans | VENEZIA Mazzorbo | VENEZIA
sala 12 sala 9 Sorgane | FIRENZE Le Grazie | ANCONA Guasco San Pietro | ANCONA Santa Maria del Piano | JESI (AN)
sala 10 Parco Amendola sud | MODENA Pilastro | BOLOGNA Villaggio Giardino Centro | MODENA Coriandoline | CORREGGIO
Madonna Bianca | TRENTO San Polo | BRESCIA Via Gallarate | MILANO Quartiere residenziale IACP | BOLLATE
sala 13 Costa degli Ometti | GENOVA Quartiere Sant’Ambrogio | MILANO Forte Quezzi | GENOVA
sala 14 Via Artom | TORINO Falchera | TORINO Quartiere Cogne | AOSTA
visione dall’alto
Secondo Livello
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Acqua, luce, benessere. Un’architettura alpina contemporanea
Vudafieri-Saverino Partners Via Rosolino Pilo, 11 20129 Milan www.vudafierisaverino.it
LOCATION
Triennale, Milan, Italy YEAR
2018
Ph. Graziell aVigo
Photo by Filippo Romano
LEAD ARCHITECTS
Claudio Saverino, Tiziano Vudafieri
PROJECT DESCRIPTION
Vudafieri-Saverino Partners - in collaborazione con Cristofori Santi Architetti - ha curato il concept della mostra “Acqua, luce, benessere. Un’architettura alpina contemporanea” ospitata dalla Triennale di Milano. La mostra ha esposto gli esiti del concorso per la realizzazione di un centro termale wellness a Ponte di Legno (BS), tra le montagne della Lombardia e del Trentino. L’allestimento ha messo in scena lo spazio dentro cui si è svolto il racconto dei cinque progetti in concorso. L’articolazione dei progetti ha fornito l’occasione per definire un sistema di racconto per moduli, attraverso 18 espositori in compensato lamellare di betulla naturale e ferro grezzo: raggruppati tra loro in modo da rievocare i petali di un fiore. Gli espositori bifacciali dispongono di un doppio piano inclinato, per una lettura rapida e sintetica all’esterno e calma e approfondita all’interno. Il risultato è stato un percorso dinamico e continuo, di circolazione e di sosta, attraverso il quale i visitatori possono conoscere e approfondire le proposte e il profilo dei cinque team di progetto, oltre al contesto entro il quale sorgerà il Centro termale. The concept behind the exhibition entitled “Water, light and wellness. A contemporary alpine architecture” hosted by the Milan Triennale is the brainchild of Vudafieri-Saverino Partners, in conjunction with Cristofori Santi Architetti. The exhibition displays the results of the competition to design a wellness spa at Ponte di Legno (Brescia), set amidst the mountains of Lombardy and Trentino. The exhibition showcases the premises inside which the competition’s five projects are outlined. The distribution of the projects provided an opportunity to create a display system divided into modules using 18 display stands made of natural beech plywood and untreated iron, grouped together to recall the petals of a flower. The two-sided display stands have a double surface set at an angle, offering a quick summary from the outside, and a calmer, more in-depth read from the inside. The result has proven to be a dynamic, continuous path of circulation and pauses, through which visitors are able to gain a deeper understanding of the proposals, as well as the profiles of the five project teams, not to mention the context in which the spa centre will be located.
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STUDIO PROFILE
Fedele alla tradizione milanese dell’atelier creativo, il lavoro dello Studio guidato da Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino spazia tra l’architettura, il design d’interni, il retail moda, l’hotellerie e il food design, affrontando sia i grandi temi della città, del paesaggio e della società, sia l’architettura dei luoghi residenziali, commerciali e industriali. Vudafieri-Saverino Partners ha sede a Milano e Shanghai ed ha nel tempo sviluppato progetti pressoché in ogni Paese e continente. Faithful to the Milanese creative atelier tradition, the studio’s work, guided by Tiziano Vudafieri and Claudio Saverino flows between architecture, interior design, retail fashion, hotel and food design, facing both the great urban, landscape and society themes along with residential, commercial and industrial location architecture. Vudafieri-Saverino Partners has offices in both Milan and Shanghai and over the years has developed projects in almost every country and continent.
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BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
2019
BEST ITALIAN EXHIBITION DESIGN SELECTION
concept
SIMONA FINESSI art director
ANGELO DADDA exhibition design
ANGELO DADDA desktop publishing
PAOLO VEIRANA content coordinator
DANIELA GARBILLO socialmedia
CRISTINA BIGLIATTI webmaster
FABRIZIO BENDAZZOLI logistical coordination
SARA BRERO offset catalogue printing
COLOR ART exhibition production & fitting
EVESTYLE publisher
PUBLICOMM Srl 24/6 piazzetta Brera 20121 Milano (Italy)
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ISBN 978-88-98320-35-6
200
ISBN 978-88-98320-35-6