Workshop "Il sangue della Madonna"

Page 1



IL RITO_le origini del miracolo La festa della Madonna sanguinante è un pellegrinaggio che ogni lunedì in Albis si svolge al Santuario a Sant’Anastasia a 12 km ad est di Napoli. E sono i fujenti (coloro che corrono) a santificarla, scalzi per voto, e fu proprio una ferita ad essere all’origine del primo miracolo. Siamo nel 1500 quando “un giocatore di palla a maglio (una sorta di antenato del baseball) furioso per aver sbagliato un colpo e aver così perduto la sfida con il suo avversario, colpì con la palla di legno l’immagine della Vergine dipinta sotto l’arco di un acquedotto romano che sorgeva nel casale di Santa Anastasia. L’immagine prese allora a sanguinare miracolosamente e l’empio, colto da irrefrenabile frenesia si mise a correre e a saltellare senza riuscire a fermarsi. Fu punito con l’impiccagione e sul luogo dell’accaduto fu costruita una cappella dedicata all’icona prodigiosa. La cappella, in seguito ad ampliamenti successivi, assunse la forma e le dimensioni dell’attuale santuario, retto dai padri domenicani” (Marino Niola). I pellegrini vestono ritualmente di bianco, simbolo di purezza, e portano sull’abito una fascia azzurra, il colore della Madonna. I devoti la maggior parte delle volte provengono dagli strati più popolari – dal sottoproletariato urbano al popolo contadino – di Napoli e della provincia. Sono organizzati in numerosissime associazioni, capillarmente diffuse sul territorio. Ciascuna di queste il giorno della festa è rappresentata da una propria squadra detta “paranza”, che ha il compito di portare a spalla un “tosello”. Di solito una statua della Madonna dell’Arco in trono. La paranza è preceduta da uno o più stendardi che recano il nome dell’associazione, il luogo di provenienza e la data della fondazione.


E’ in questo scenario che si svolgerà il workshop fotografico “Il sangue della Madonna”, dove ai riti sacri si unisce tutto un immaginario pagano. Si articola in quattro incontri, nella prima giornata di venerdì verrà presentato il lavoro di reportage su ‘Madonna dell’Arco’ del fotografo Mario Spada, e uno degli obiettivi del workshop sarà come costruire una storia determinando il tipo di linguaggio più adatto alla situazione, alla visione e allo stile dei partecipanti; a seguire ci sarà una lezione introduttiva dell’antropologo della contemporaneità Marino Niola, scrittore e accademico napoletano, che ci avvicinerà alle radici del rito, dove si uniscono sacro e profano, l’estasi e il teatro, il dionisiaco e l’apollineo. Il workshop si svolgerà in maniera intensiva dal venerdì 18 aprile (con la possibilità di iniziare a lavorare sulle paranze dal giovedì) al lunedì 21. Dopo una prima parte di presentazione dell’evento, si passerà subito alla produzione fotografica seguendo ognuno una paranza sotto la supervisione del fotografo Mario Spada. Le giornate si concluderanno la sera con la visione e l’editing del materiale prodotto durante il giorno. Lo scopo sarà la realizzazione di un portfolio sul rito dedicato a Madonna dell’Arco. A conclusione dei lavori sarà poi prodotto uno slide fotografico con gli scatti migliori.






Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.