sardegna, giornale

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GENOVA Gambizzato dirigente dell’Ansaldo. Gli inquirenti: agguato con tecnica brigatista a pagina 9

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno II Numero 126 Martedì 8 maggio 2012 0,80 Euro

IL VOTO IN ITALIA Il trionfo dei grillini crollo Pdl e Lega, Verona conferma Tosi a pagina 6

REFERENDUM, VALANGA DI SÌ

I sardi tagliano casta e province IL TERREMOTO

PALAZZO VICE REGIO

Cherchi si dimette L’assessore sfoggia onorevoli al verde quorum bianconero

n Una valanga di sì travolge Sulcis, Gallura, Medio Campidano e Ogliastra. Entro 15 giorni la Corte d’Appello proclamerà il risultato del voto e nei 5 giorni successivi il presidente della giunta, Ugo Cappellacci, firmerà il decreto che cancella le Province e le indennità dei consiglieri regionali. Garofalo, Salis e Massimetti alle pagine 2-5

25 APRILE .

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CRONACHE

Dolianova Colpo grosso in banca con 14 ostaggi n Un’ora di terrore al Banco di Sardegna: tre rapinatori armati di pistola hanno chiuso in una stanza dipendenti e clienti e portato via 190mila euro. Manuel Scordo a pagina 10

Procura Figlia del prof vince il bando c’è un’inchiesta n Concorso per ricercatori in Scienze Politiche finisce nel fascicolo del pm, che indaga per abuso d’ufficio. Mesi di veleni. a pagina 12

Apologia del fascismo, indaga la Procura Dopo l’esposto presentato dai legali dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani, la Procura ha aperto un fascicolo per apologia del fascismo nel giorno della festa di Liberazione: il 25

aprile il prefetto aveva autorizzato una manifestazione di ultrà di estrema destra in ricordo dei caduti della repubblica di Salò. In piazza Gramsci, dopo gli scontri, i nostalgici esposero sim-

boli in ricordo del regime mussoliniano, tra bandiere con le aquile e saluti romani.

Poetto Stretta sulla Ztl e meno auto sul lungomare

Maddalena Brunetti a pagina 13

LO SCRITTORE MARCO PORRU E I SUOI ADOLESCENTI INQUIETI a pagina 22

n Divieto d’ingresso per più ore e stop alle auto tra le palme: il Comune prepara la rivoluzione. Paolo Rapeanu a pagina 14

Calamosca Spiazzi chiusi dal Comune locale isolato n Barriere di cemento per contrastare le discariche, protesta alla Paillote, l’Arma in campo. a pagina 15


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DALLE URNE

TEMPI Due settimane per i dati ufficiali n La macchina elettorale ha un motore diesel, appesantito da una gravosa zavorra burocratica. Perché i risultalti dei referendum votati domenica in Sardegna siano incensati di ufficialità, si dovrà attendere almeno quindici giorni. Tanto è il tempo necessario per avere il proclama definitivo da parte della Corte d'Appello che dovrà ufficializzare il risultato dei dieci quesiti referendari. La Corte d’appello dovrà prima accertare il numero

esatto dei votanti, poi verificare e certificare e la somma dei voti favorevoli e dei voti contrari nelle schede. A far fede in merito alle rigide procedure burocratiche da seguire, sono le modalità indicate dalla legge 20 del 1957, che recita: «qualora il referendum sia favorevole all’abrogazione il presidente della Giunta regionale, entro cinque giorni dalla proclamazione del risultato, con proprio decreto dichiara l’avvenuta abrogazione della legge o atto

avente forza di legge o del regolamento o dell’atto o del provvedimento amministrativo o delle singole disposizioni di essi che hanno formato oggetto del referendum». L'abrogazione delle leggi indicate nei quesiti referendari sottoposti al voto degli eletotri ha effetto immediato dal giorno successivo a quello della pubblicazione del decreto presidenziale sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna (il Buras).

REFERENDUM Gli anticasta a valanga i sì spazzano la politica I RISULTATI Tutti e dieci i quesiti hanno il quorum e i sì toccano il 95% con la sola eccezione di quello che riguarda le Province storiche. Indicazioni nette per il taglio agli enti e alle poltrone n La Sardegna ha detto sì all’antipolitica. Con la vittoria schiacciante di dieci sì su dieci quesiti, domenica un terzo dei sardi ha votato per la condanna a morte delle Province (vecchie e nuove), per la fine degli enti concepiti come carrozzoni politici e per il taglio drastico e senza appelli ai costi delle amministrazioni pubbliche. Fra i dieci referendum più temuti dalla classe politica isolana, ora costretta a riformare e riformarsi profondamente, gli elettori hanno votato anche a favore di un’Assemblea costituente del popolo sardo, eletta dai cittadini per riscrivere lo Statuto della Sardegna e rinvigorire l’autonomia dell’Isola. PROVINCE AFFOSSATE I risultati dello scrutinio eseguito ieri nelle 1826 sezioni elettorali dell’Isola hanno dato un verdetto senza appello contro quelli che sono additati da più parti come i costi e gli sprechi della politica. Le vittime più illustri del referendum regionale sardo sono le quattro nuove Province (Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Olbia Tempio e Ogliastra), per le quali i cittadini hanno chiesto l’abolizione: il 97 per cento degli elettori ha votato sì ai primi quattro quesiti abrogativi delle leggi con cui sono state istituiti i nuovi enti provinciali. In particolare, riguardo al referendum numero 1 il risultato è del 96,94 per cento di Sì e del 3,05 per cento di No. Per il referendum numero 2 il risultato è del 97,60 per cento di Sì e del 2,39 per cento di No. Per il referendum numero 3 si sono registrati il 97,71 per cento di Sì e il 2,28 per cento di No. Riguar-

do al referendum numero 4 il risultato è del 96,87 per cento di Sì e del 3,12 per cento di No. Diverso il discorso per il quesito numero 5, che in via consultiva ha chiesto ai sardi se fossero favorevoli all’abolizione delle quattro Province storiche di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. Anche in questo caso la maggioranza degli elettori che si sono recati alle urne ha stroncato il futuro degli enti provinciali, ma con una percentuale più morbida: si è registrato il 65,98 per cento di Sì, il 34,01 per cento di No. Sul quarto quesito, quello che chiedeva espressamente l’abrogazione della legge regionale istitutiva delle quattro nuove Province, il voto è stato meno compatto, con una tenue resistenza proprio nei territori direttamente interessati. Nelle province di Carbonia-Iglesias, Ogliastra e OlbiaTempio il voto è rimasto al di sotto del quorum: nel Sulcis il 31, 42 per cento (93,54% i Sì), in Ogliastra il 28,63 per cento (92,11% i Sì), e in Gallura il 26,85 per cento (91,02% i Sì). In controtendenza il Medio Campidano, che ha autoliquidato la propria amministrazione provinciale con la più alta percentuale di votanti sul quesito 4 (42,52 %) e con il 93,54 per cento di Sì. Il quinto quesito, consultivo, sull’abolizione delle Province storiche è quello sul cui c’è stata più battaglia di numeri. Anche in questo caso è stata registrata la stessa tendenza di affluenza dei precedenti quesiti, ma in questo caso i No sono stati molto più numerosi, con un picco del 40,75 per cento fra gli elettori della provincia di Oristano. A Cagliari hanno votato per il quesito il 38,11 per cento degli aven-

numeri 1,5

I cittadini sardi con diritto di voto sono poco meno di 1 milione e mezzo, per l’esattezza sono 1.479.925.

525

I sardi che si sono recati alle urne domenica per votare i dieci referendum sono stati 525 mila 661.

35,5

L’affluenza ai seggi è stata del 35,5 per cento, oltre due punti percentuale in più del quorum, fissato al 33%.

ti diritto e i Sì sono stati il 71,03%. I QUESITI ANTICASTA Quattro dei dieci referendum miravano esplicitamente all’abbattimento dei privilegi politici ed economici degli amministratori pubblici. Il quesito numero 7 chiedeva l’elezione diretta del presidente della Regione con candidati scelti non dai partiti ma dagli elettori tramite le primarie: il risultato regionale è del 96,85 per cento di Sì e del 3,14 per cento di No. Il quesito numero 8 ha proposto ai sardi l’abrogazione della la legge regionale che determina indennità e status dei consiglieri regionali. Anche in questo caso è stata registrata una valanga di Sì (97,17% ), tanto che il Consiglio regionale sarà costretto ad applicare una riforma urgente per rispettare il voto popolare, paventando il rischio che le indennità di assessori e consiglieri non possano essere più erogate. Con il quesito numero nove il 97,06 per cento dei votanti, e precisamente 503.879 sardi hanno votato per l’abolizione dei consigli di amministrazione di tutti gli enti e le agenzie che fanno capo alla Regione. Un modo per cancellare le scialuppe di salvataggio per i cosiddetti trombati delle elezioni, spesso risarciti dai partiti con un posto da consigliere in uno dei tanti enti strumentali. Il quesito numero 10 era il più anticasta e ha chiesto agli elettori se volessero dimezzare il numero dei consiglieri regionali: il 98,27% ha detto Sì e il 1,72% ha votato No. Fuori dai ragionamenti antipolitica e anticasta il quesito numero 6, con cui i sardi hanno detto Sì (94,42%) alla riscrittura dello Statuto della Regione Autonoma della Sardegna da parte di un'assemblea costituente eletta a suffragio universale da tutti i cittadini. Vincenzo Garofalo

AFFLUENZA Medio Campidano e Nuoro votano in massa

QUORUM SUPERATO Elettori in fila al seggio in attesa di poter votare

n Lo spauracchio quorum ha tenuto con il fiato sospeso i referendari fino all’ultimo minuto delle votazioni. Alla fine il limite del 33 per cento è stato raggiunto e superato agilmente, fermando la quota di votanti al 35,5 per cento: 526 mila 661 elettori hanno votato per i dieci referendum regionali rendendo la consultazione perfettamente valida. Tre province sono risultate refrattarie al voto: Olbia-Tempio, dove sono andati alle urne solo il 26,85 per cento degli elettori, l’Ogliastra con il 28,75 per cento, e Carbonia-Iglesias con il 31,53 per cento. La provincia più virtuosa è risultata quella del Medio Campidano dove è stata registrata un’affluenza pari al 42,56 per cento.

In provincia di Cagliari si è recato alle urne il 38,11 per cento degli elettori (nel capoluogo ha votato il 40,44%), in quella di Nuoro il 34,76 per cento, di Oristano il 33,04 per cento, in provincia di Sassari il 37,23 per cento. Analizzando il voto nei Comuni, il centro più coinvolto dalle consultazioni referendarie è stato Setzu, nel Medio Campidano: su 127 abitanti con diritto di voto, 74 (il 58,27 per

AI SEGGI Il regno di Tocco e la città di Deriu non disertano al contrario di quanto accade in Gallura, Ogliastra e Sulcis

cento) sono andati alle urne per esprimersi sui dieci quesiti referendari. La palma del secondo Comune per percentuale di votanti è andata a Lodine, piccolo centro in provincia di Nuoro: qui dei 322 elettori che risiedono in paese 180 (il 55,9 per cento) sono andati al seggio. L’enclave degli astensionisti si è concentrata in Ogliastra: a Talana su 1025 elettori solo 140 (il 13,66 per cento si sono presentati ai seggi . Dopo Talana la peggiore performance di votanti è stata registrata a Gairo, sempre nella provincia ogliastrina: qui dei 1425 abitanti con diritto di voto, coloro che sono andati alle urne per i referendum sono stati 246, pari al 17,26 per cento.


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TSUNAMI Province ko e Cherchi si dimette Onorevoli senza paga hanno detto

«EVITARE LO STOP AI SERVIZI» Il presidente della provincia del Sulcis, Tore Cherchi annuncia le sue dimissioni e «auspica che il Consiglio regionale adotti le necessarie decisioni per evitare il blocco dei servizi ai cittadini e alle imprese».

«AMMINISTRAZIONI NEL CAOS» Il presidente della provincia di Nuoro e capo dell’Ups: «Non ci sono più le leggi che autorizzano le nuove Province ad esistere, ad avere dei contratti e ad avere dei dipendenti. È il caos»

«COSÌ LO STATO ABBANDONA» Il deputato Giulio Calvisi (Pd): i risultati dei referendum invitano lo Stato ad abbandonare i territori. Rischiano la cancellazione le sedi giurisdizionali, i posti di Polizia più simili a Questure che a Commissariati e gli uffici decentrati dell’Inps.

n Il referendum affonda le Province e cannoneggia anche il Sulcis ma prima che Carbonia riceva da Cagliari il certificato di morte col sigillo del governatore Cappellacci, il presidente del Sud-Ovest, Tore Cherchi (Pd), salta giù dalla poltrona e annuncia l’addio alla guida dell’ente. La promessa di dimissioni da un organismo “sciolto” dai risultati delle urne è solo uno degli ingarbugli che caratterizzano il dopo voto nella giornata in cui l’Isola rimbalza nei rotocalchi nazionali come terra promessa degli anticasta. Le province simbolo della moltiplicazione dei centri di costo della politica sono spazzate via: entro i prossimi quindici giorni la Corte d’Appello proclamerà i risultati del voto ed entro i cinque giorni successivi il presidente della Regione dovrà decretarne lo scioglimento per effetto dell’approvazione dei quattro quesiti abrogativi che domenica hanno fatto il pieno di sì. Fin qui il dettato della legge e le norme procedurali ma in tanti e non solo in Gallura o nel Medio Campidano si domandano ciò che l’Unione province sarde si è chiesta nel mese di campagna referendaria: «Ma dopo il referendum cosa accadra nei territori rimasti senza l’amministrazione che sta in mezzo tra i Comuni e la Regione?». Il governatore Cappellacci ha in testa una road map che prevede tempi rapidi: prima il decreto sull’abrogazione e quasi in contemporanea una leggina per la transizione da spedire all’approvazione del Consiglio, così da garantire i passaggi intermedi sul piano amministrativo e scongiurare il vuoto di potere. La soluzione che si prospetta è la nomina in qualità di commissari del Sulcis, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e della Gallura degli attuali presidenti, magari insieme con i rispettivi consigli provinciali. In pratica è quanto alcuni propongono per la provincia di Cagliari, con la nomina della Quaquero e dei componenti l’assemblea di Palazzo Vice Regio, nella leggina che è già iscritta all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio e che prevede la riforma delle province storiche entro la fine dell’anno ma, in caso di mancata approvazione, valgono le sforbiciate previste dal decreto-Monti. Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano non hanno conseguenze immediate dallo tzunami referendario perché il quesito che le riguarda è solo “consultivo” ed è quello che registra il minor numero di voti favorevoli alla cancellazione (67%). Perché siano azzerate totalmente serve poi una riforma co-

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UGO CAPPELLACCI Il governatore ipotizza un iter rapido e una legge di transizione per l’azzeramento delle “nuove” province

SILVIO LAI (PD) Il segretario del Pd invita Cherchi a recedere dalle dimissioni per aiutare i delicati passaggi nella riforma delle Province

GIACOMO SANNA Il capogruppo del Psd’Az dichiara che seguirà alla lettera le indicazioni degli elettori. «Una legge di transizione per le Province? Gli elettori non l’hanno chiesta»

stituzionale che, come è noto, prevede la doppia lettura nel Parlamento. Tra le forze politiche, anche tra quelle che hanno sostenuto tutti e dieci i referendum, regna la cautela e si sprecano gli appelli a «gestire con responsabilità la delicata fase di transione». È questo il concetto caro al segretario del Pd, Silvio Lai, che invita Tore Cherchi «a recedere dalla volontà di rassegnare le dimissioni da presidente del Sulcis per dare una mano nella delicata fase di riforma degli enti intermedi». In Consiglio regionale ora si aspettano le mosse di Cappellacci e dei Riformatori (primi sostenitori dei referendum) ma sul versante province il clima si annuncia incandescente. Sull’ipotesi di un iter accelerato per la leggina di transizione è cauto il capogruppo del Psd’Az, Giacomo Sanna: «I risultati parlano chiaro e producono effetti immediati, per quanto ci riguarda seguiremo alla lettera ciò che hanno chiesto gli elettori e non mi sembra abbiano chiesto la nomina di commissari». «Una leggina per scongiuare il vuoto di potere nelle Province? Il voto di domenica dice che devono essere abrogate non altro, come sanno da tempo anche i sostenitori dei referendum». Roberto Capelli (Api) relatore sull’altra leggina che riforma gli enti intermedi incalza: «Aspetto le proposte di Capellacci e della sua maggioranza ma per quanto mi riguarda entro il 2015 tutte le province, sia nuove che vecchie, dovranno essere cancellate». CONSIGLIERI SENZA INDENNITÀ L’altro referendum che produce effetti immediati è quello della scheda numero 8 che abroga la legge Regionale che stabilisce che le indennità dei consiglieri di via Roma possono essere al massimo pari all’80% di quelle dei parlamentari, a loro volta agganciate al trattamento economico dei magistrati con funzioni di presidente di sezione della Corte di cassazione. Significa che il Consiglio regionale entro i prossimi venti giorni dovrà approvare per legge l’indennità che spetta agli onorevoli sardi, perchè senza la norma che ne stabilisce l’ammontare (cassata dal referendum) i consiglieri regionali non possono ricevere un solo euro. La corsa a chi la sparerà più bassa è già incominciata, perché a poche ore dallo spoglio delle schede dei referendum più che la voglia di riforme prevale la logica “del tanto peggio tanto meglio”. A.Mo.


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DALLE URNE

IL RISVEGLIO DEI PARTITI

«Rispettare la volontà popolare» n Condannati moralmente dal risultato dei referendum anticasta, il giorno dopo la consultazione elettorale i politici sardi sono tutti d’accordo sulla necessità di riforme istituzionali e sull’urgenza di applicarle nel minor tempo possibile. E l’opposizione in Consiglio regionale usa il risultato referendario come un’arma per disarcionare Cappellacci e il centrodestra dalla guida della Regione: «Il governatore ha fallito, deve andarsene». I COMMENTI «I sardi si sono espressi, adesso tocca alla politica non deludere le aspettative degli elettori», commenta Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi. Un invito al cambiamento colto dal governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci: «I cittadini si riappropriano degli spazi della politica e danno essi stessi impulso a una stagione di cambiamento non più rinviabile, che deve coinvolgere tutta la politica e l'intera società sarda», afferma il presidente della Regione. Ll’Idv del deputato Federico Palomba boccia l’amministrazione regionale: «L'esito referendario è un'intimazione di sfratto alla classe politica sarda di maggioranza, che avrebbe potuto e dovuto fare le riforme antisprechi e anticasta e non le ha fatte». Sulla stessa linea il capogruppo Idv, Adriano Salis: «Verificheremo la coerenza referendaria del presidente Cappellacci e della sua maggioranza. Dopo tanta propaganda retorica lo aspettiamo al varco dei fatti concreti». Stringato il commento di Mario Segni: «Con un voto saggio i sardi hanno cancellato ieri con un referendum le nuove 4 Province istituite follemente 10 anni fa», e trionfale quello di Arturo Parisi: «salutiamo il risultato della partecipazione come una grande vittoria della democrazia». Dal Pd arriva una selva di attacchi verso Cappellacci: «Cappellacci ha il dovere di proporre soluzioni politiche e legislative diverse da quelle che sinora ha presentato con la sua Giunta», afferma il segretario regionale, Silvio Lai. Per il consigliere regionale del Pd, Mario Bruno, «Ora la palla passa proprio al presidente Cappellacci che strumentalmente vuole intestarsi una vittoria che è invece indice del fallimento della legislatura che guida». L’astensionista del Pd, Chicco Porcu, rivaluta i referendum: «Il risultato del referendum è una messa in mora di Cappellacci e della sua maggioranza per le mancate risposte ai problemi della Sardegna». Per Marco Espa il referendum segna una strada: «adesso è l'ora di Cagliari città metropolitana. I referendum diventano per questo una grande opportunità». Esulta il vice capogruppo Pdl, Pietro Pittalis: «I referendum rappresentano anzitutto una vittoria dei cittadini sardi, che non hanno ceduto ai silenzi e all’ostruzionismo del fronte della conservazione». Per il segretario nazionale del Psd,Az, Giovanni Colli, «Ora il Consiglio regionale approvi, senza ulteriori indugi la legge istitutiva dell’Assemblea Costituente». Perplesso Luciano Uras (Sel): «la caduta delle Province rischia di produrre un costoso caos istituzionale senza precedenti». Mentre dall’Upicercano uno spiraglio di speranza: «al voto sono andati solo il 35% dei cittadini, e di questi il 40% è contrario all'abolizione delle Province», afferma il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione. V.G.

I COMMENTI A conti fatti il mondo politico si pronuncia sui referendum. L’opposizione «Cappellacci deve dimettersi»

LA RICHIESTA L’ANCI SARDEGNA PENSA AL FUTURO: DA ORA IN POI PIÙ FUNZIONI E RISORSE AI COMUNI

CISL MARIO MEDDE IN PRESSING SULLA GIUNTA «SUBITO SPAZIO ALLA COSTITUENTE SARDA»

n Davanti alla condanna a morte delle Province, decretata dal referendum, l’Anci Sardegna chiederà al presidente della Regione, Ugo Cappellacci e al Consiglio regionale, più funzioni, più risorse e più personale per i Comuni. Dopo l’esito dei quattro referendum abrogativi delle nuove Province l’associazione riunirà l'esecutivo regionale domani, alle 10, nella sede di Cagliari, per definire una proposta condivisa da portare all’attenzione dei sindaci e della Regione. Con la scomparsa delle Province sui Comuni ricadranno nuove funzioni che allo stato attuale delle cose non sarebbero in grado di prendere in consegna.

n «L'Assemblea Costituente del Popolo sardo deve essere ora, e in tempi rapidi, promossa dalla Regione Sardegna». Il segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde, fa pressione sulla Regione subito dopo la consultazione referendaria con la quale gli elettori sardi si sono espressi a favore dell'istituzione di un'Assemblea costituente per la riscrittura dello Statuto autonomistico sardo. «Non sono ammesse più dilazioni e ostacoli strumentali», ha sottolineato il leader della Cisl, «pena l'ulteriore e irrecuperabile decadimento della massima istituzione regionale e della stessa politica».

A CAGLIARI

L’assessore dal quorum bianconero n In Consiglio provinciale, è stato il giorno della prima riunione dopo il “No” dei sardi all’ente Provincia, ma non tutti ieri avevano in mente soltanto le percentuali di votanti e astenuti. Francesco Siciliano, assessore provinciale alla Cultura, si è presentato via Giudice Guglielmo vestendo, sotto la giacca, la maglia bianconera della Juventus che domenica ha conquistato lo scudetto battendo proprio il Cagliari a Trieste. «Sono juventino da sempre e ieri ho gioito particolarmente. Stamattina ho visto la maglia in edicola a Fiumicino e non ho saputo resistere», ha spiegato l’assessore, attore romano di nascita ma bianconero di fede calcistica. Ma la trovata però, a qualcuno non è piaciuta. «Questo è un insulto: le chiedo rispetto per il Consiglio», ha detto il consigliere Modesto Fenu (Psd’Az). «Se ho offeso qualcuno mi dispiace, non era mia intenzione», si scusa Siciliano, che ha tenuto la maglia durante tutta la seduta. Sul fatto, diversi consiglieri preferiscono non commentare, altri stigmatizzano: «Comportamento inadeguato», dice Alessandro Sorgia (Pdl). La presi-

CONSIGLIO Mentre in aula tutti parlano dei rischi del dopo voto Francesco Siciliano (Cultura) si presenta con la maglia della Juve dente Angela Quaquero taglia corto: «Il rispetto per l’istituzione non si valuta da una maglia, ma dalla competenza e dall’impegno per l’amministrazione che Siciliano ha sempre assicurato». Al di là della parentesi calcistica, la mattinata di lavori è trascorsa senza particolari riferimenti ai referendum. Soltanto il presidente dell’assemblea, Roberto Pili, ha toccato l’argomento: «Si apre ora una fase complessa», ha detto, «avvieremo un confronto per avere un quadro delle prospettive». I referendum, però, non sono rimasti del tutto fuori dall’aula. «Per le Province storiche si profila comunque un risultato meno netto», ha detto la Quaquero a margine della seduta, «Personalmente», ha precisato, «non credo che la cancellazione delle Provin-

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AUTO BLU IN RISTORANTE Siciliano aveva subito una lavata di capo dall’allora presidente Milia perché aveva usato l’auto blu per andare in ristorante: l’autista aveva aspettato la fine del pasto all’esterno.

ce sia una soluzione efficiente per l’amministrazione. In ogni caso, la volontà popolare va rispettata». Sul fatto che il voto vada rispettato, anche il coro dei consiglieri è unanime, così come sulla necessità del livello intermedio di governo. Sul futuro nessuno ha certezze. «Ora è il caos», dice Sorgia (Pdl), «resta anche da risolvere la questione della decadenza di Milia». Stefano Delunas, capogruppo Pd, punta il dito contro la Regione: «Chi governa ha abdicato al suo ruolo e preferito cavalcare il malcontento». Con una legge sulle Province in discussione in Parlamento in tanti contestano l’utilità dei referendum: «Oltrettutto, il consiglio regionale avrebbe potuto legiferare direttamente», sostiene Andrea Dettori, capogruppo di Sel, che sottolinea: «Diversi consiglieri regionali che nel 2001 si erano spesi per quattro nuovi enti intermedi hanno appoggiato i referendum». «Per lo meno, ora ci aspettiamo che chi ha sostenuto la consultazione in nome del taglio dei costi della politica riununci ai propri privilegi», aggiunge Fenu. Michele Salis


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DALLE URNE

QUI GALLURA

«Scippati dalla casta di Cagliari» di Ernesto Massimetti n OLBIA Uno schiaffo improvviso, inatteso. Un fulmine a ciel sereno e senza il boato che lo precede. Perché è vero che i politici galluresi erano sicuri che qui a Nord Est i referendum non sarebbero passati, ma nessuno, assolutamente nessuno, pensava che nell’Isola, alla fine dei conti, il quorum sarebbe stato raggiunto. Allora, adesso la botta che abolisce ipso facto la provincia di Olbia-Tempio insieme alle altre 3 “nuove” sorte nel 2005, si sente ancora di più, lascia frastornati e intontiti: «Uno scippo, un borseggio compiuto dalla vera Casta - spiega il presidente della Provincia, Fedele Sanciu - quella che si annida nei palazzi della politica cagliaritana. Con un tratto di penna si cancella una battaglia storica per il Nord Est,che era stata vinta dopo un lungo iter, anche costituzionale. Oggi, invece, torniamo ad essere una semplice dependance di Sassari o Cagliari». LA TERRA DEI GALLURISTI I dati numerici, a dire il vero, segnalano che qui, nella terra dei “galluristi”, come li chiamavano una volta, per intendere gli autonomisti più determinati, la battaglia sostenuta da Fantola, Vargiu e Parisi non è passata: 26,8% è stato il quorum dei votanti, il più basso fra tutte le otto province, con comuni che hanno rasentato il 20%. Ecco perché l’irritazione nasconde qualcosa di più grave: la paura che il Nord est torni ad essere terra di nessuno, cancellata da interessi più forti, ributtata ai margini della politica sarda dopo una lotta, quella per l’autonomia, che solo nel 2005 era stata ialfine vittoriosa: «Partiamo dal fatto che la scelta degli elettori va rispettata - chiarisce Renato Lai, consigliere regionale del Pdl - e che esistano storture burocratico-amministrative. Ho però la sensazione che il voto di domenica nasca in un momento storico particolare. È un voto anticasta, più che un voto contro le rappresentanze. E qui sta l’errore: si confonde una rappresentanza istituzionale e legittima con un baraccone inutile e costoso, che sprecherebbe denaro pubblico. Con le specificità, poi, che il Nordest ha sempre avuto. In termini di strutture sanitarie, di assistenza, di sportelli pubblici che fatalmente verranno a mancare». Proprio sui costi della provincia Nord est qualcosa la aggiunge anche il direttore generale Antonio Appeddu: «150 dipendenti, e stiamo per concludere il contenzioso con Sassari per la ripartizioni di beni e immobili. Un presidio importante viene smantellato con danni diretti ai cittadini. Si stava costruendo un moltiplicatore, anche economico, che si blocca

«Con un tratto di penna si cancella una battaglia storica per il Nord Est,che era stata vinta dopo un lungo iter, anche costituzionale. Oggi, invece, torniamo ad essere una semplice dependance di Sassari o Cagliari». Fedele Sanciu presidente della Provincia Olbia-Tempio

«È stata un’operazione neocentralista mascherata. Si colpiscono i luoghi dove non sempre la mano dei Comuni può arrivare. Si travolgono le specificità culturali, linguistiche ed economiche dei galluresi, senza proporre una valida alternativa». Antonio Perinu capogruppo Pd alla Provincia

all’improvviso». La rabbia, oltreché per come è stato gestito l’istituto referendario, va anche verso il presidente della Regione: «I referendum sono uno strumento democratico aggiunge il sindaco di Padru e leader dell’Upc Antonio Satta - ma bisogna guardarsi dall’abuso di questo strumento, magari per scopi personali o di immagine. La vera analisi è che qui, a Nord Est, ha vinto il no. Il nostro voto, quello della provincia Olbia-Tempio, conferma le intenzioni vere della gente. Non si può dimenticare - continua Satta - che la battaglia per far nascere la provincia Gallura era nata grazie a un fortissimo pronunciamento dei cittadini e dei comuni, che aveva superato le griglie della Corte Costituzionale e quelle durissime del referendum del 2003, che già allora intendeva sbarrarle il passo. Oggi si cancella questo percor-

LA PROTESTA Il “Nord Est” si ribella. Satta (Upc): cancellata la nostra battaglia a favore di un pericoloso centralismo so a favore di un pericoloso centralismo cagliaritano. Come sindaco della Gallura, propongo un incontro di tutti i primi cittadini del nord est per difendere questa istituzione». LO SPETTRO DEL COMMISSARIO Insomma, sarà guerra aperta, sia da parte del centrodestra che da parte del Pd che, a parte qualche eccezione, si mostra anch’esso compatto nel contestare l’ipotesi della cancellazione. Lo stesso capogruppo Pd in consiglio provinciale, Antonio Perinu, usa toni duri: «È stata un’operazione

NO QUORUM In Gallura la battaglia sostenuta dai referendari non è passata: 26,8% è stato il quorum dei votanti, il più basso fra tutte le otto province, con comuni che hanno rasentato il 20%. Nella foto in alto, Fedele Sanciu in Consiglio provinciale.

neocentralista mascherata. Si colpisce la rappresentanza dei territori, il governo delle cose, i luoghi dove non sempre la mano dei Comuni può arrivare. Si travolgono le specificità culturali, linguistiche ed economiche dei galluresi, senza proporre una valida alternativa per il dopo». Insomma, la Gallura non ci sta. Dopo la botta a freddo, ora iniziano le analisi più meditate. Per qualcuno, poi, il vero spettro ha un nome, commissariamento: «Vorrei ben vedere chi sarà il “delegato” che Cappellacci ha il coraggio di spedire in queste “terre lontane” - insiste un imprenditore che non vuol essere nominato.- Oppure, dobbiamo sentirci tutti “sudditi” della presidente sassarese Giudici?». Vecchie ruggini del “Capo di sopra” che tornano a farsi sentire. Chi pensa che la Gallura chinerà il capo supinamente sembra aver sbagliato i conti.

I SINDACATI «COLPO AL CUORE PER I LAVORATORI» n Il disagio tocca anche le associazioni, le rappresentanze di categoria, il mondo economico. «Non è solo un problema di dar voce al territorio - spiega Mirko Idili, responsabile Cisl Gallura – è un fatto che la crisi economica ha penalizzato e sta penalizzando fortemente anche il Nord est, a torto considerato un Eldorado. Chiariamo subito le cose: la disoccupazione giovanile qui è al 45 %». E ancora: «Si è di fatto aperto un vulnus normativo: c’erano tutta una serie di partite aperte con l’interlocutore Provincia. Con chi tratteremo ora? Di fronte a settori agonizzanti come l’edilizia, o in forte sofferenza come il turismo, l’artigianato, si reagisce smontando il presidio più naturale. Per i lavoratori è un colpo al cuore che non mancherà di farsi sentire già da questa estate. Dov’è il nostro interlocutore per combattere la crisi?». Insomma, svuotate le urne, c’è già aria di lacrime e sangue. Quando arriverà, se arriverà, il commissario-liquidatore, qui in Gallura avrà molte gatte da pelare.

AVVISI E COMUNICAZIONI LEGALI


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DALLE URNE

AMMINISTRATIVE Crollano Lega e Pdl è boom dei “grillini”

VENTO DI PROTESTA Tosi al primo turno a Verona. Tiene il Pd: in testa Doria a Genova e Bernazzoli a Parma. Vola il Movimento del comico. Orlando: Palermo ora è libera. Delusione Terzo Polo n No, stavolta non hanno vinto tutti. Una sconfitta bruciante del Pdl, il clamoroso risultato, un vero e proprio boom, del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo. E la Lega che scompare (sebbene il “ribelle” Flavio Tosi a Verona sia l’unico a vincere al primo turno). Tonfo del Terzo Polo che paga lo scotto delle sue non scelte e non intercetta i voti in caduta libera del centrodestra. E un Pd che regge ma non sfonda nelle grandi città e tuttavia si proclama vincitore. Sono le istantanee di questa giornata di voto amministrativo, con un’affluenza in calo di 7 punti pecentuali, specie al Nord e nelle “regioni rosse”. Nonostante il terremoto che ha sconvolto la Lega Nord, il sindaco di Verona Flavio Tosi, 43 anni, maroniano, prototipo del leghista di nuova generazione, è riuscito, solo contro tutti, ad essere riconfermato alla guida della città. È lui il primo grande vincitore di questa tornata elettorale. BALLOTTAGGIO SFIORATO A Genova Marco Doria, che ha battuto alle primarie la candidata del Pd Roberta Pinotti e il sindaco uscente Marta Vincenzi, non è riuscito per un soffio a conquistare la città al primo turno e al ballottaggio dovrà vedersela con Enrico Musso, professore universitario, che ha lasciato il Pdl nel 2010 e ora corre con una lista civica e il Terzo Polo e che per tutto il pomeriggio è stato inseguito dal candidato del Movimento 5 Stelle, Paolo Putti. A Parma, dove si dovette dimettere il sindaco Pdl Pietro Vignali, travolto dai guai giudiziari, ha ottenuto un ottimo risultato il candidato del centrosinistra, Vincenzo Bernazzoli, che andrà al ballottaggio con il candidato “grillino” Federico Pizzarotti. A Palermo Leoluca Orlando, 64 anni, portavoce nazionale di Idv, a più riprese sindaco di Palermo dall’85 al 2000, sostenuto da Italia dei Valori, Verdi e Federazione della Sinistra, a sorpresa ha sbaragliato tutti gli altri 11 candidati sindaci concorrenti. Ha avuto la meglio sia su Massimo Costa, avvocato di 34 anni a capo di un’alleanza “anomala” con Pdl e Udc, sia Fabrizio Ferrandelli, 32 anni, vincitore delle

primarie del centrosinistra dello scorso 4 marzo, quando battè per 161 voti Rita Borsellino. Sterza a sinistra anche Monza e rimane al centrosinistra Pistoia. A Lecce si delinea la riconferma del candidato del Pdl Paolo Perrone. Ballottaggio a Rieti e Frosinone, Trapani e Agrigento. Ballottaggio probabile anche a L’Aquila, guidata finora da Massimo Cialente, Pd e a Piacenza, finora in mano al centrosinistra. «Si registra un nettissimo rafforzamento del Pd e del centrosinistra, uno tsnumani nel centrodestra e un’avanzata di Grillo», commenta il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. E poi non tutti hanno perso: «Siamo avanti in 17 capoluoghi, in 8 è avanti il Pdl. È ribaltato il risultato di partenza. Se ci danno tutte le settimane un risultato così, facciamo festa». Per Bersani gli elettori del Pd «hanno compreso la scelta di sostenere il governo Monti e quindi noi interpretiamo il voto come uno stimolo per rafforzare la nostra posizione magari sottolineando che l’azione di governo va rivolta alla situazione sociale». L’ascesa dei 5 Stelle? «Grillo, è una novità,

info AFFLUENZA: - 7 PUNTI Vistoso calo dell’affluenza alle urne: - 7 punti pecentuali. Un calo che ha colpito soprattutto le Regioni “rosse” e, più in generale, quelle del nord. Di vero e proprio crollo si può parlare per diverse città. Ad esempio Monza, con un crollo di ben 14 punti percentuali. In calo anche Asti, Alessandria, Verona, Genova, Parma, a Palermo.

anche se io non l’ho mai sottovalutato. Sono sicuro che di fronte alla scelta di chi governa davvero una città nel secondo turno ci potrà essere un ripensamento di questa prima posizione». Poi arriva il messaggio a Monti: «Non viene meno la nostra lealtà». Pesante il crollo del Pdl (che dopo la rottura con la Lega correva da solo). Al punto che il segretario Angelino Alfano ammette: «Nessuno può festeggiare. Registriamo una sconfitta e paghiamo la responsabilità per il sostegno a Monti che non vogliamo far mancare. Non voteremo però l’invotabile». Ancor più netto Ignazio La Russa: «Abbiamo sbagliato i candidati non ho difficoltà ad ammetterlo. C’è la mania di cercarli con la faccia carina senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano mentre la gente vuol persone affidabili e per i palermitani è più affidabile Orlando». In controtendenza Berlusconi che, dalla Russia, minimizza: «Non conosco ancora bene i risultati, ma sono superiori a quanto mi aspettassi sinceramente». Trionfalistici, ovviamente, i toni di Grillo: «I partiti sono liquefatti. Sono morti, ragazzi. Sono morti. Ci vediamo in Parlamento». Per Nichi Vendola di Sel «mentre si sfalda il centrodestra, il centrosinistra non viene percepito come alternativa classica all’egemonia culturale

BAGNASCO: ANTIPOLITICA Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova: «Il dato che rincresce maggiormente è la disaffezione alla politica, con quella forma di antipolitica di cui ho sempre parlato: la sfiducia verso la politica in genere non è un segno bello per tutti noi».

degli ultimi anni». Per questo, continua il governatore pugliese, «la foto di Vasto non basta, bisogna aprirsi alla società civile». Rincara Antonio Di Pietro: «Dopo Napoli c’è il successo di Palermo. Non è che la foto di Vasto sia stata stracciata, ma è cambiato il modo in cui viene inquadrata...». Per il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, «paga un prezzo altissimo chi sostiene il governo Monti». GOVERNO PIÙ DEBOLE Dal governo si alza la voce del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri: «Sono elezioni amministrative», taglia corto. E poi: «Era nell’aria una disaffezione; questo è importante considerarlo. Ripercussioni? Chiedete ai partiti». Tace Palazzo Chigi: «Non si commentano gli andamenti delle amministrative». Ma di certo un voto come questo, oltre a rendere più difficile l’accordo su una legge elettorale proporzionale, ha tra i suoi effetti quello di non rafforzare il governo. Nonostante il Pdl proclami il contrario, resta nel partito di Berlusconi la tentazione di sottrarre l’appoggio a Monti, andando al voto anticipato per non subire ancora di più alle politiche nel 2013 la ribellione degli elettori penalizzati. E tanto per iniziare, Alfano dice basta ai vertici con Bersani, Casini e Monti

L’EXPLOIT Una festa a 5 stelle: è solo l’inizio

PARMA Il candidato M5S Pizzarotti

n «Questo è solo l’inizio. Ci vediamo in Parlamento!». Mai come la “minaccia” che Beppe Grillo va ripetendo quasi ogni giorno da molti mesi dalle pagine del suo blog, è risuonata così vera e temibile alle orecchie dei partiti italiani. Perché il voto delle comunali 2012 consacra il Movimento 5 Stelle tra i grandi protagonisti della politica nazionale. «I partiti si stanno liquefacendo!», esulta Grillo, con un audio pubblicato su Youtube e rilanciato dal suo seguitissimo blog. «I cittadini si riappropriano delle istituzioni», proclama in tarda serata il comico genovese. Che non si è smentito, neppure ieri. E, galvanizzato dal responso delle urne, torna a criticare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

È con noncelata soddisfazione che al capo dello Stato il blogger rinfaccia che dalla «rigenerazione» politica di cui aveva «sparlato» in uno dei suoi recenti discorsi, «siamo passati alla liquefazione dei partiti in una diarrea politica». «La destra, il Pdl, il centro: non c’è più nulla», sogghigna colui che nel 2009 ha fondato sull’onda di un “Vaffanculo Day” il suo movimento e quelle liste civiche 5 Stelle che incar-

LA MINACCIA «Ci vediamo in parlamento, partiti liquefatti». L’euforia dei militanti in rete: «Il Terzo Polo siamo noi»

nano «una politica senza soldi, senza partiti». È un crescendo di entusiasmo lo spoglio dei voti, per il M5S. Grillo dirama i risultati in una lunga diretta Twitter e Facebook. Rilancia subito le proiezioni che regalano un inatteso ballottaggio a Parma per il candidato 5 Stelle Federico Pizzarotti, al 19,4%. E sanciscono risultati di tutto rispetto anche a Genova, con Paolo Putti attorno al 12,6% e a Verona. E lui, il comico divenuto leader politico, festeggia («grandi, grandi, grandi!»), gongola e della politica si prende beffa: «Mi avete detto di tutto: maiale, populista, demagogo, arruffapopoli, stronzo. Tanto per arrivare al 100% dei voti, dovreste continuare a offendermi. Io vi mando un po’ di epiteti nuovi».


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OPINIONI GENITORI TOSTI

AIUTI FAI DA TE? CON LE ONLUS NON SI SBAGLIA di MARISA MELIS

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ravolti da un grande desiderio di aiutare il prossimo, molte persone incappano in errori gravissimi. Non mi stanco mai di ripetere che cure e ausili per i disabili sono forniti dal servizio sanitario nazionale. Alle cure che non si possono fare sul territorio provvede la Regione di provenienza, inviando il disabile (insieme ad uno o due accompagnatori secondo la gravità) dove può riceverle. La Regione anticipa il 70% prima della partenza e poi salda dietro presentazione dei giustificativi. Molte persone, in assoluta buona fede, per aiutare i disabili per fantomatiche cure si attivano coi salvadanai. Sarebbe bene che prima di intraprendere queste iniziative si leggessero però le linee guida del Governo. A pagina 47 di tale guida sono fissate infatti le regole per i salvadanai. Non tutti possono esporli nelle attività commerciali, dove i cittadini generosi possono offrire i loro contributi. Possono farlo solo le associazioni Onlus, ma seguendo certi percorsi. Queste le vere regole: 1) indicare nel salvadanaio il nome dell’associazione che sta attivando l’iniziativa, con indirizzo, recapito telefonico e codice fiscale; 2) indicare il motivo della raccolta fondi; 3) indicare tutti gli esercizi dove sono disposti i salvadanai, data inizio e fine raccolta; 4) indicare il giorno, luogo e ora dell’apertura del salvadanaio, questo deve essere fatto da due persone dell’associazione. Si deve redigere un verbale, indicando gli importi del ricavato. Poi si effettua un conto corrente per la destinazione della raccolta fondi. Logicamente, i salvadanai dentro le attività devono essere chiusi con un lucchetto o un sistema di sicurezza. La distribuzione dei salvadanai deve essere insomma una cosa seria, pubblicizzata da cartelloni che indicano tale iniziativa come eventualmente rientrante nell’ambito di qualche manifestazione. Tutto deve risultare alla luce del sole e controllato passo per passo. Tutto ciò che non segue questo iter, è assolutamente illegale. Le persone che contribuiscono, sia pure con un solo euro, devono essere sicure che i loro soldi servano per qualcosa che veramente esiste e non per l’ennesima truffa del furbo del momento.

il semaforo

LA FOTO .DI ESTIQAATSI

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l FRANCESCO MOLINARI

Golfista italiano Insieme al fratello Edoardo e al giovanissimo Manassero rappresenta la migliore generazione mai espressa dal golf in Italia. Ha appena trionfato all’Open di Spagna, un torneo prestigioso. Con dedica speciale: «A Severiano Ballesteros, a un anno dalla scomparsa». Buca nel cuore dei tifosi e degli intenditori.

l CHIARA DANESE

Piemontesina ingenua «In paese mi pensano una donnaccia solo perché son stata ad Arcore». Beh, ma che si faceva lassù? «Spogliarelli, baci a Priapo, toccate, palpate e oscenità varie». Oh, poverina. E tu che hai fatto? «Mi veniva da piangere». E come è finita? «Fede mi ha detto che mi potevo scordare di fare la meteorina». E giù altre lacrime.

l NICOLAS SARKOZY

Trombato Hollande gliele ha suonate, e le battute fioccano da tutte le parti, soprattutto su Facebook: «La Bruni ha cambiato il suo status in relazione complicata»; «Carlà è sul mercato»; «Video sexy della Bruni con Hollande». E lui? Tetramente annuncia: «Lascio la politica». Ha da badare alle cose di casa sua, adesso...

Associazione Genitori Tosti

Moccia sindaco, tre metri sopra il Municipio Lui l’aveva detto: «A Rosello ho potuto lavorare con serenità e sono sempre stato trattato con semplicità e autenticità. Se posso fare qualcosa di buono io lo voglio fare». L’hanno preso in parola, evidentemente. L’autore del romanzo-cult per adolescenti “Tre metri sopra il cielo” (e

successivi capitoli), è stato eletto sindaco nella cittadina abruzzese di Rosello, paese di origine della moglie Giulia. Moccia, candidato con la lista civica Autonomia e libertà, ha ottenuto l’89,47% delle preferenze con 142 voti, battendo l’altro candidato Salvatore Masciotra.

IL REFERENDUM DEI SÌ ORA LA CASTA CHE FA? di Antonello Gregorini

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i sono chiesto con quali parole si potrebbe sintetizzare il significato della vittoria dei Sì nei dieci referendum. Data l’eccezionale biodiversità del movimento referendario posso immaginare un profluvio di commenti, ognuno per la sua tangente. «Ha vinto Cappellacci», oppure, «ha perso lui e vinto Soru». E il Movimento 5 Stelle, Sardigna Natzione? Forse direbbero: «Questa è la vittoria di un popolo che, stanco della schiavitù, vuole riaffermare la propria indipendenza». Oppure: «Ha vinto la Sardegna del vaf...lo». È il referendum dell’antipolitica o semplicemente dell’anticasta? E fra queste due categorie c’è qualche differenza? Quanti invadenti buoi saliranno sul carro e quanti timidi filosofi resteranno a terra. Un segretario di partito ha detto che l’indicazione referendaria è il portato di una minoranza, non democratico: un terzo dell’intero corpo elettorale, sostiene. La verità è che il 35% dei sardi, nel giorno delle amministrative con un’affluenza al 49%, vale esattamente il doppio. È pari al 70%. L’altro segretario di

partito, con il collo che non sta nella camicia e la cravatta esplosa, ha affermato che questa è la vittoria dell’antipolitica, convinto evidentemente di essere lui il paradigma unico della politica: quella dei rapporti di scambio senza alcun ideale di fondo, dove se dai qualcosa, magari briciole, ti metti in fila per la greppia pubblica. Ma di che cosa parlava la gente al seggio? Di onestà; efficienza; so-

La vecchissima questione morale torna ad affacciarsi con prepotenza. E la responsabilità dei referendari è grande brietà; dignità; pari opportunità. Insomma, niente di che e niente di nuovo. Ovvietà, in uno Stato etico! La vecchissima questione morale che ciclicamente torna ad affacciarsi con prepotenza. La responsabilità dei referendari stavolta è grande. Già oggi il consiglio regionale discuterà dell’applicazione della riforma Monti riguardante le province e, forse, deciderà di salva-

IL PERSONAGGIO . Storia di Zlatan, novello re Mida col mal di pancia di Fabio Marcello

re l’ormai moribonda cagliaritana dal commissariamento. Di seguito, statene pur certi, dovranno portare all’ordine del giorno la questione riguardante il loro stipendio, ormai non più definito e pertanto di ripesare. E ci si interrogherà su quanto deve guadagnare un consigliere regionale sardo. Perché un paio di legislature non bastano a compiere una missione politica ma sono sufficienti a creare una rendita per la

vita? Ma un compenso analogo a quello di un magistrato, per esempio di corte d’Appello, perché non dovrebbe essere sufficiente? Forse lavorano di più loro? È forse un mestiere usurante? Suvvia, non scherziamo. Cinquemila euro al mese netti, e basta! Però possiamo pagare cancelleria, telefono e gli diamo pure il parcheggio sotto il palazzo di via Roma. Cos’altro?

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n C’era una volta il campione dal naso aquilino e dal tiro al fulmicotone che trasformava in oro tutto ciò che toccava. O meglio: in scudetti. Ovunque abbia giocato, Zlatan ha vinto. E se in Spagna non ha lasciato un buon ricordo, in Italia è una specie di re Mida: vittorie ovunque, comunque e a suon di gol. Il più forte di tutti, e giustamente strapagato. Però: «Sono deluso. Ho sempre vinto e non sono abituato a perdere». A Milano, in questi casi, usano termini ben specifici: mal di pancia. E la lista, a dispetto delle apparenze, è lunga. A parte la linguaccia che si è beccato da Julio Cesar nel derby che è costato lo scudetto, pare che il patron Berlusconi stia corteggiando l’odiatissimo

Guardiola, quello che a Barcellona lo trattava come uno dei tanti e non come una superstar. Ancora: c’è Mourinho che chiama. Per il Real Madrid? Forse. Oppure per il Chelsea, hai visto mai. E ancora: «La Juve ha fatto mercato e coi giocatori forti ha vinto. E noi, invece?». Qui Galliani sicuramente avrà avuto un coccolone. Dopo aver sbandierato ai quattro venti una supposta superiorità tecnica del Milan rispetto alle concorrenti, il suo giocatore di punta insinua dubbi sull’effettiva caratura della rosa. In altri termini Ibra dice: dovete cacciare i soldi. Per comprare nuovi campioni, oppure per rifarmi il contratto. A me le offerte non mancano: aiutatemi a guarire dal mio solito mal di pancia.

DELUSO Zlatan Ibrahimovic

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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LA NOSTRA MENTE

SE IL POTERE FA VENIRE L’ACQUOLINA

notizie inutili MADONNA, CHE COPIONA AUSTRALIANO L’ACCUSA: «IL TUO “M” È UN PLAGIO»

intanto in viale trento...

Il paese dei balocchi

di GABRIELLA GATTO

L’

acquolina in bocca viene anche a chi fantastica di ottenere denaro o posizioni di potere. Lo ha dimostrato una ricerca condotta da David Gal della statunitense Northwestern University. I ricercatori hanno inserito piccoli rulli di cotone nella bocca dei partecipanti e li hanno sottoposti alla visione di immagini che stimolavano il concetto di denaro, chiedendo loro di immaginare di possedere i beni raffigurati. Alla fine della sessione i rulli sono stati estratti e pesati per valutare la quantità di saliva prodotta. La salivazione più abbondante si è manifestata nei soggetti che avevano osservato fotografie sul tema del denaro e che all’inizio dell’esperimento si ritenevano “meno potenti”. In seguito, una parte (maschile) del gruppo ha osservato foto di belle donne; l’altra parte foto di macchine sportive. Quest’ultimi hanno manifestato la reazione di salivazione maggiore. Secondo i ricercatori tutti gli oggetti del desiderio attivano uno specifico “sistema di ricompensa del cervello”, di cui la salivazione sarebbe un effetto conseguente. La convinzione personale di possedere poco potere ne incrementa il desiderio con un’intensità che investe l’individuo nella sua totalità psicofisica. Ma quali aspetti caratterizzano una personalità che brama il potere? Naturalmente ogni essere umano ha bisogno di percepirsi potente, ossia in grado di influenzare l’ambiente per il raggiungimento dei propri obiettivi. La convinzione di avere potere è un aspetto fondamentale del senso di sicurezza personale, e funge da rassicurazione rispetto al bisogno di sopravvivenza dell’individuo in un ambiente altro da sé. Quando l’attaccamento ai genitori è percepito precario dal bambino in quanto soggetto a trascuratezza o maltrattamento, può nascere un sentimento di impotenza e insicurezza personale. Accumulare potere economico può essere un modo per compensare la sicurezza affettiva che è venuta a mancare. Certe personalità borderline possono ricercare esclusivamente il potere economico e sociale, ritenendo questo l’unico modo per percepirsi forti nell’ambito delle temute relazioni umane. Il potere raggiunto e mantenuto a discapito di qualsiasi valore e a danno di qualunque persona che possa essere percepita fonte di disturbo, è la caratteristica principale della psicopatia. Psicologa psicoterapeuta grabriellagatto.psico@gmail.com

n Nuova battaglia legale per Madonna. Stavolta a far causa alla pop star è un artista australiano che rivendica la paternità del packaging del profumo “Truth or dare”, lanciato da Madonna lo scorso mese a New York. RJ Williams è rimasto impressionato dalla somiglianza del logo “M” sulla bottiglietta e della confezione stessa a un suo lavoro creativo.

A NOI PIACE MATURO CLOONEY PER LE ROMANE GERE PER LE MILANESI n È George Clooney l’uomo più sexy per il 34% delle ventenni romane, mentre a Milano è Richard Gere a posizionarsi al primo posto nelle preferenze delle ragazze. Lo si apprende da un sondaggio condotto su un campione di mille donne di età compresa tra i 20 e i 29 anni realizzato dal sito Aristofonte in cui emerge che sia a nord, sia a sud trionfa il modello dell’uomo più grande.

LA TAZZA D’ORO PER UN TÈ DI LADY GAGA CIFRA RECORD ALL’ASTA FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n La tazza da tè su cui ha appoggiato le labbra Lady Gaga, lasciando la sua firma con il rossetto, è stata venduta all’asta a circa 57mila euro. La tazza era stata usata dalla cantante in una conferenza stampa a Tokyo, in Giappone, tre mesi dopo il terremoto dello scorso anno.

SANGUE DI VAMPIRA LA STEWART SI FA MALE SI FERMANO LE RIPRESE n Kristen Stewart si è ferita sul set di “Twilight - breaking dawn Parte 2”. È volata in Canada, lo scorso mese, per girare alcune scene da inserire nel montaggio finale dell’ultima parte della saga, ma la produzione si è dovuta fermare quando Kristen si è fatta male a un piede.

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili MALATI DI FACEBOOK RICERCA IN SVEZIA: «CREA DIPENDENZA»

UN LADRO...ALCOLICO RUBA BIRRE E LIQUORI POI TRACANNA TUTTO

ANTICA ARIA VIZIATA FINE DEI DINOSAURI? FURONO I PETI KILLER

Appassionati di social media o “drogati” di Facebook? Per sciogliere ogni dubbio i ricercatori norvegesi hanno sviluppato un nuovo strumento in grado di misurare la dipendenza da Facebook: il Bergen Facebook Addiction Scale. L’uso di Facebook è aumentato in tutto il mondo, spiega Cecilie Schou Andreassen dell’Universiy of Bergen. Il problema è che per alcuni il social network è diventato un malattia, prosegue Andreassen, che dirige il progetto di ricerca “Facebook Addiction” Secondo la ricercatrice a cadere preda di questa nuova dipendenza high tech sono più spesso i giovani.

Un anconetano di 37 anni è stato denunciato per furto aggravato da agenti della polizia, che lo hanno individuato subito come l’autore di un furto di 25 bottigliette di Campari, cinque bottiglie di birra e due di vino compiuto ai danni di un circolo di Posatora. È stato però impossibile recuperare la refurtiva, poichè, nonostante la rapidità dell’indagine, quando i poliziotti hanno suonato alla sua porta l’uomo si era già bevuto tutto. Gli agenti hanno rintracciato l’uomo, che ha piccoli precedenti, seguento le tracce di sangue lasciate dopo aver rotto il vetro di una finesta del circolo.

La flatulenza dei dinosauri riscaldò il pianeta: secondo ricercatori britannici i bestioni preistorici produssero quantità di gas sufficiente ad essere un fattore chiave nell’innalzamento delle temperature della Terra 150 milioni di anni fa. Moltiplicando in scala le emissioni del sistema digestivo delle mucche, David Wilkinson della John Moore University di Liverpool e i suoi colleghi hanno stimato che la popolazione dei sauropodi nel loro complesso potrebbe aver prodotto 520 milioni di tonnellate di metano all’anno. I calcoli sono pubblicati sulla rivista Current Biology.


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CRIMINALI SCATENATI

COLPO GROSSO A DOLIANOVA

Banda del Banco, assalto e paura numeri 16

L‘ora in cui i tre rapinatori sono entrati in azione nella filiale del Banco di Sardegna di Dolianova.

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Le persone tenute in ostaggio per circa un’ora. Tra loro 5 clienti e 9 tra dipendenti e lavoratori dell’impresa di pulizie.

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IL BLITZ Nuova rapina al Banco di Sardegna. Tre banditi hanno tenuto in ostaggio per un’ora 14 persone: bottino 190mila euro. Potrebbe essere lo stesso commando che ha agito a Cagliari n Quattordici persone in ostaggio per oltre un’ora, clienti, dipendenti e addirittura personale delle pulizie nelle mani di una banda di criminali professionisti che con freddezza hanno atteso l’apertura a tempo della cassaforte della banca per portare via tutto il denaro. La banda del Banco di Sardegna è tornata nuovamente a colpire. Dopo l’assalto alla filiale di via Tiziano a Cagliari a ottobre dell’anno scorso, dopo il colpo fallito di aprile alla stessa agenzia, questa volta i malviventi hanno preso di mira la filiale di via Roma a Dolianova. I rapinatori sono riusciti a portare via tutto il denaro custodito nella cassaforte, circa 190mila euro. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto effettuata dai carabinieri della Compagnia di Dolianova, coordinati dal capitano Davide Colajanni e dai colleghi del Nucleo investigativo del Comando provinciale, comandato dal capitano Roberto Scalabrin, i banditi sono entrati in azione poco prima della chiu-

sura della filiale, tra le 16 e le 16,15. Uno dei malviventi, armato di pistola, è riuscito a superare il metal detector della porta d’ingresso entrando nell’istituto di credito. L’INGRESSO NELLA FILIALE Aveva il volto parzialmente coperto e indossava una parrucca. Il bandito ha minacciato i clienti e i dipendenti, obbligandoli ad aprire le porte. All’interno dell’istituto di credo sono entrati altri due rapinatori armati di pistola, in quel momento dentro l’istituto di credito c’erano cinque clienti e nove dipendenti, tra questi anche il personale della ditta che si occupa delle pulizie: «Ci hanno minacciato con le armi – racconta una delle impiegate – facendosi spostare nella stanza della direzione dove ci hanno tenuti in ostaggio. Uno dei banditi ci teneva sotto tiro, controllando ogni nostro singolo movimento. Noi eravamo terrorizzati». Mentre il malvivente teneva sotto controllo

IL VIDEO La banda di rapinatori potrebbe essere stata ripresa dall’impianto di videosorveglianza del Comune di Dolianova. Immagini che potrebbero rilevarsi utili per le indagini dei carabinieri.

gli ostaggi, i complici attendevano l’apertura a tempo della cassaforte. «Si muovevano con estrema sicurezza, sembravano professionisti – racconta ancora l’impiegata – hanno atteso l’apertura della cassaforte e presi i soldi ci hanno fatto spostare nel bagno e ci hanno chiusi dentro». LA FUGA DALLA BANCA Preso il denaro i tre banditi sono usciti dall’istituito di credito e si sono allontanati. Intorno alle 17 è scattato l’allarme. Sul posto sono arrivate le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Dolianova e i colleghi del Nucleo investigativo di Cagliari. Sono stati predisposti controlli a tappeto della zona e posti di blocco lungo le principali stare di collegamento, ma i malviventi sono riusciti a far perdere le tracce. Per tutta la sera i carabinieri hanno lavorato nel tentativo di ricostruire dettagliatamente la rapina. Raccolte le testimonianze di clienti e impiegati, recuperato anche i filmati delle telecamere dell’istituto di credito e del palazzo Municipale. I banditi, forse la stessa banda che ha colpito a Cagliari, durante la fuga potrebbero essere stati ripresi. Manuel Scordo

L’ora in cui i tre banditi hanno chiuso gli ostaggi nel bagno di servizio della banca prima di dileguarsi nel nulla.

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Le migliaia di euro che i tre sono riusciti a portare via dalla cassaforte del Banco di Sardegna di Dolianova.

SASSARI

Blitz dal notaio con un arsenale: voglio l’eredità n Un fucile a pompa, una pistola, una roncola e un bastone. Così Salvatore Delogu, 58 anni di Sassari, si è presentato nello studio notarile dei fratelli Giovanni e Luigi Maniga. I due hanno svolgono la professione del padre salvatore, ma da lui hanno ereditato anche soldi. E Delogu sostiene di aver diritto a parte di quell’eredità perché figlio illegittimo del defunto notaio. Avrebbe già in passato cercato di ottenere ciò che secondo lui gli spetta e ieri ha deciso di chiederlo con la forza. Armato fino ai denti si è presentato nello studio e dopo aver minacciato i dipendenti ha chiesto che venisse letto il testamento originale, mentre gridava «Ci deve essere qualcosa anche per me. Non è possibile che non mi abbia lasciato nulla». Ma il suo ricorso armato è stato interrotto dagli agenti delle Volanti della Questura sassarese, che hanno riportato alla calma e arrestato l’uomo che sognava la sua parte di eredità.

ARBUS

Una novantenne rapinata in casa per la terza volta n L’anno bisesto è veramente funesto per una nonnina di Arbus. La novantenne Vanda Vacca è stata rapinata in casa per la terza volta in due mesi. La notte scorsa mentre dormiva sul divano con la tv accesa un malvivente è entrato nel suo appartamento. Come si è svegliata l’uomo l’ha minacciata con un coltello e si è fatto consegnare 1.300 euro di pensione ritirati da poco. A metà febbraio il malvivente si era intrufolato nella sua casa fatiscente nel centro di Arbus e mentre lei dormiva sul divano si era impossessato dei gioielli per un valore di circa 20mila euro. Ma la prima era stata la rapina più drammatica, il 6 marzo l’uomo incappucciato l’aveva schiaffeggiata, legata e le aveva attaccato nastro per pacchi sulla bocca per non farla urlare. In quella circostanza il delinquente aveva portato via i risparmi della vecchina: 30mila euro accumulati grazie all’affitto di due locali commerciali. Continua la caccia dei carabinieri dopo il terzo colpo.


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CONTINENTI

MONTEZEMOLO ABUSI EDILIZI A CAPRI UN ANNO DI CONDANNA

sorprendendo una folla di persone che in quel momento stava partecipando ad un concerto sulla spiaggia. Gli immigrati, tutti provenienti dal Ciad e della Somalia, non avevano né acqua né cibo. Alcuni di loro hanno riferito che otto loro compagni sono morti di stenti durante un viaggio di fortuna dalla Libia. Le autorità maltesi hanno subito avviato le ricerche nella zona per cercare di recuperare i corpi.

n Luca Cordero di Montezemolo è stato condannato a un anno di reclusione per abusi edilizi commessi a Capri. La sentenza, emessa dal giudice monocratico della sezione staccata di Capri del tribunale di Napoli, Alessandra Cataldi, al termine di una camera di consiglio durata circa un’ora, è stata sospesa. Il presidente della Ferrari era imputato per reati ambientali e per falso ideologico (da quest’ultima accusa è stato assolto) relativamente ad alcuni lavori effettuati senza autorizzazione o in difformità rispetto ai titoli autorizzativi nella residenza di Anacapri, Villa Caprile.

NAPOLI 36ENNE MASSACRATA IL COMPAGNO CONFESSA n Le ha preso la testa e l’ha sbattuta ripetutamente sul pavimento. Così è stata uccisa una donna di 36 anni, Alessandra Cubeddo, nella sua abitazione di Villaricca, in provincia di Napoli. Ad ucciderla sarebbe stato il compagno, Michele Perrotta, un ex poliziotto in pensione di 59 anni originario di Marano di Napoli. L’uomo, che avrebbe perso il controllo dopo un litigio, è stato fermato dalle forze dell’ordine e portato in caserma.

LAGO D’ISEO SCIVOLATA FATALE UN RAGAZZO ANNEGA n Un uomo è annegato questa mattina nel lago d’Iseo, nel comune di Sale Marasino. A perdere la vita inghiottito dalle acque del lago Gianluca Patarini, un giovane 32enne di Malegno (Valcamonica). Stando alle prime ricostruzioni, sembra che l’uomo abbia perso l’equilibrio e sia finito nel lago mentre, con un ombrello, stava tentando di recuperare il proprio portafogli caduto in acqua. L’allarme è stato dato da alcuni passanti. Sul posto 118, carabinieri, vigili del fuoco e i sommozzatori che hanno recuperato il corpo senza vita dello sventurato.

TOSCANA USURA E INTIMIDAZIONI 5 PERSONE ARRESTATE n Prestavano con tassi di interesse da usura, dal 46% al 405%, a imprenditori e privati toscani in difficoltà il denaro provento della gestione di sale scommesse nel Casertano. Intimidivano anche con armi. Il Gico della Guardia di finanza di Firenze ha arrestato cinque persone in esecuzione di misura cautelare in carcere.

‘NDRANGHETA LA DIA CONFISCA BENI PER 12 MILIONI DI EURO n Beni 12 milioni di euro sono stati in parte sequestrati ed in parte confiscati in Piemonte e Calabria da personale della Dia di Reggio Calabria. In par-

YEMEN RAID AEREO AMERICANO UCCISO UN TERRORISTA n Fahd Al Quso era sulla lista dei grandi ricercati. L’Fbi lo cercava per il suo coinvolgimento nell’attentato alla nave Cole (17 le vittime, nel 2000) e il fallito attacco su un volo Northwest con il kamikaze con le mutande bomba (2009). Un esponente di primo piano di Al Qaeda nella Penisola Arabica. Domenica pomeriggio Al Quso, 37 anni, sarebbe stato ucciso da un raid di droni americani nello Yemen.

Genova Gambizzato manager Ansaldo n Gambizzato a Genova l’amministratore di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, 59 anni. L’attentato è avvenuto ieri mattina in via Montello 14, nel quartiere di Marassi, dove abita il manager della società del gruppo Ansaldo Energia, di proprietà di Finmeccanica. A sparargli sarebbe stato un uomo che lo aspettava sotto casa, mentre un complice lo aspettava su uno scooter con cui sono fuggiti.

ticolare, in Piemonte sono state sequestrate 14 unità immobiliari, beni aziendali e rapporti finanziari ai fratelli Vincenzo e Massimo Verterano ritenuti vicini a cosche della fascia ionica reggina. La Dia ha poi confiscato due aziende e terreni a Francesco Stilo, genero del noto boss Giuseppe Morabito, detto “u Tiradrittu”.

BORSA BENE PIAZZA AFFARI SPREAD IN AREA 380 n Seduta a due facce per Piazza Affari. Volatile al mattino, in linea con i cali in Europa sui timori per i nuovi equilibri politici usciti dalle elezioni in Francia e in Grecia, di buon passo nel pomeriggio con un

Il motorino è stato poi ritrovato intorno alle 13. L’amministratore delegato ha raccontato di essere uscito di casa come ogni mattina e di aver superato due «tipi strani» fermi su una moto. Uno dei due, che indossava un giubbotto scuro e un casco integrale, è poi sceso e gli ha sparato alle spalle. Secondo gli inquirenti l’agguato ad Adinolfi è «un chiaro atto terroristico». La tecnica dell’agguato e l'arma

forte rialzo in chiusura (Ftse Mib +2,56% a 14.275 punti, Ftse All Share +2,31% a 15.303 punti) anche per la mano tesa da Berlino al neo presidente transalpino Francois Hollande. Buone notizie anche sul fronte spread tra il btp e il bund tedesco, che si è portato in area 380 punti base.

CARBURANTE PREZZI ALLE STELLE TAVOLO DEL GOVERNO n Il Ministero dello Sviluppo economico ha convocato per domani i rappresentanti della filiera dei carburanti per fare il punto sulla situazione dei prezzi dei prodotti petroliferi. Le recenti rilevazioni elaborate dall’Osservatorio prezzi e

usata confermerebbero questa ipotesi anche se al momento manca una rivendicazione. Fonti di sicurezza citate dall’Ansa parlano di «tecnica da Brigate Rosse», in riferimento all’attentato. Considerato «altamente simbolico». «Uno dei primi attentati delle Br fu proprio all’Ansaldo negli anni ‘70 - spiegano le fonti - oggi è come se avessero voluto dire “ricominciamo come 40 anni fa”».

tariffe del Mise e ai dati diffusi negli scorsi giorni dalla Commissione europea mostrano infatti, si legge in una nota, come «al netto della componente fiscale, persistono nel nostro Paese criticità oggettive e peculiari all’adeguamento dei trend di prezzo europei».

RUSSIA GIURAMENTO DI PUTIN BERLUSCONI PRESENTE n Completo scuro, cravatta rossa, Putin ha posato la mano destra su una copia speciale della Costituzione russa e ha pronunciato le 33 parole del giuramento, tre in meno di quello Usa. «Giuro di rispettare e sostenere i diritti e le libertà degli individui e dei cittadi-

ni, di osservare e proteggere la costituzione della Federazione Russa, di difendere la sovranità, l’indipendenza, la sicurezza, l’integrità dello Stato, e di servire il popolo in buona fede».Vladimir Putin ha giurato come presidente, tornando al Cremlino per la terza volta. Tra gli ospiti, nella sala di S.Andrea, lungo l’ala destra a pochi passi dalla tribuna, anche l’ex premier Silvio Berlusconi.

MALTA SBARCO DI MIGRANTI OTTO MORTI IN MARE n Sono 88 le persone, comprese molte donne e alcuni bambini, arrivate su una spiaggia a nord dell’isola di Malta a bordo di un gommone,

ELEZIONI IN ROMANIA FIDUCIA AL GOVERNO ANNUNCIATE RIFORME n In Romania il nuovo governo di centro-sinistra di Victor Ponta ha ottenuto la fiducia del parlamento. A favore del nuovo esecutivo hanno votato 284 deputati, i contrari sono stati 92. «Siamo pronti a continuare le riforme e a varare cambiamenti fondamentali per il bene della Romania», ha detto il premier Ponta, sottolineando la sua determinazione a rispettare gli impegni assunti dalla Romania con le istituzioni finanziarie internazionali.

GRAN BRETAGNA IL MINISTRO LIBDEM: NOZZE GAY ENTRO 2015 n David Cameron fa marcia indietro sulle nozze gay ma il ministro LibDem per le pari opportunità ha dichiarato che i matrimoni tra persone dello stesso sesso saranno una realtà in Gran Bretagna prima delle prossime elezioni del 2015. Sfidando l’ira dei parlamentari conservatori, il ministro Lynne Featherstone ha assicurato che «non si farà nessuna marcia indietro sull’eguaglianza nel matrimonio».

FRANCIA HOLLANDE AL LAVORO SARKOZY DICE ADDIO

Crisi Due suicidi a Bologna e Vicenza n Si allunga drammaticamente la lista dei suicidi per difficoltà economiche. Un commerciante è stato trovato impiccato a Bologna nel retrobottega del suo negozio e da quanto emerge dai primi accertamenti della polizia aveva pendenze con Equitalia. L’esercizio commerciale si trova nella periferia della città ed è specializzato nella rivendita di elettrodomestici. Il 48enne suicida era co-titolare e ha lasciato un biglietto di scuse ai famigliari. Dei sui problemi economici aveva parlato con alcune persone prima di decidere di farla finita. È il proprietario di un’agenzia immobiliare, invece, l’uomo che si è tolto la vita impiccandosi in un parco nel pieno centro di Vicenza. L’imprenditore, di 52 anni, stava attraversando un periodo di difficoltà anche di natura economica, con un debito verso le banche di circa 7mila eu-

DRAMMA In entrambi i casi alla base del gesto le pendenze con Equitalia. Sconvolti i famigliari: «Non avevamo sentore di nulla» ro. Nella casa dell’uomo tutto era in ordine e non è stato trovato alcunché che possa aiutare a capire le possibili ragioni del suicidio. Non viene esclusa però la possibilità che possa essere stata mandata un messaggio ai familiari in modo diverso. Padre di due figli di 21 e 24 anni, nel 2005 aveva lasciato la gestione di un negozio di liquori e si era messo a lavorare come agente immobiliare con alterne fortune. Nel frattempo si era separato dalla moglie, la quale, assieme

ai figli aveva aperto un locale. Lui invece aveva trovato forti difficoltà col suo nuovo lavoro, dovuto anche al crollo del mercato immobiliare per via della crisi. L’uomo aveva salutato il figlio domenica mattina prima che partisse con la madre e il fratello per un periodo di vacanza. Uno dei figli ha riferito che il padre non gli aveva dato assolutamente l’impressione che fosse abbattuto e che lo aveva abbracciato con affetto. Il parco scelto è poco lontano da una scuola elementare, ma l’intervento degli agenti, che hanno subito avvertito la direzione scolastica, ha permesso di spostare gli alunni in aule distanti dalla vista dell’area verde e quindi non assistere. A trovare il cadavere proprio alcuni genitori che stavano accompagnando i figli a scuola. Fabio Marcello

n Sconfitto dal rivale Hollande nella corsa all’Eliseo, Nicolas Sarkozy dice addio: «Non mi candiderò più», ha dichiarato ai suoi fedelissimi. Intanto, il vincitore Hollande è già al lavoro, e delinea i tratti essenziali del suo progetto di governo: voto agli stranieri, ritiro anticipato dall’Afghanistan, pensioni, immigrazione e nuovi diritti. Il nuovo titolare dell’Eliseo si insedierà ufficialmente il 15 maggio. Sale l’attesa per conoscere i componenti della nuova compagine governativa.


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Calamosca Paillote off limits: il Comune sbarra i parcheggi

Aeroporto Negozianti in fuga Poetto Piano comunale Mareddu: nessuno presenta offerte verso una Ztl più rigida

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CARABINIERI

Una baby gang brucia la casa quattro denunce

PIAZZA REPUBBLICA Aperta un’inchiesta per abuso d’ufficio nel concorso per ricercatori in Scienze Politiche

Ateneo Vince la figlia del docente

la Procura indaga sul concorso n Una poltrona per due aspiranti ricercatrici: una è la figlia del professore arrivata prima al concorso, l’altra è la quinta classificata, ossia la prima dei posti non retribuiti. Una vicenda finita in un vortice di diffide, esposti e ricorsi al Tar e al Consiglio di stato, su cui la Procura ha aperto un’inchiesta per abuso d’ufficio. Il fascicolo, al momento contro ignoti, segue quello - ora archiviato - aperto tempo fa per fare luce su altri aspetti della stessa faccenda. L’indagine, affidata al pm Giangiacomo Pilia, nasce da un corposo esposto presentato da chi rischia di perdere gli assegni universitari: una ventina di pagine in cui vengono elencate presunte irregolarità e incompatibilità. L’INDIZIONE DEL CONCORSO Con ordine: stando a quanto denunciato, per l’anno 2010-2011 la facoltà di Scienze politiche, ha bandito un concorso per otto dottorati di ricerca

in “Diritto dell’attività amministrativa informatizzata e della comunicazione pubblica”. Solo i primi quattro classificati avrebbero avuto diritto a una borsa di studio. In molti si presentano, ma la migliore risulta essere Daniela Duni che è la prima in graduatoria. La ragazza – che è figlia di Giovanni Duni, docente di Scienze politiche e coordinatore, fino alla recente pensione, proprio dello stesso dottorato – però è già iscritta alla scuola di Specializzazione per le professioni legali. Ed è questo il problema (non la parentela, compatibile con il posto). La frequenza a un’altra

L’INCHIESTA Scienze politiche, una battaglia legale sul bando per ricercatori: il primo posto all’erede di Giovanni Duni

scuola è una delle cause di esclusione prevista dal bando e così, quando la prima classificata al concorso cerca di iscriversi al dottorato, viene automaticamente esclusa dal’Università. La graduatoria scala e, tra gli aventi diritto all’assegno, rientra anche la quinta classificata (che inizia il dottorato a marzo e inizia a ricevere la borsa solo a giugno dello scorso anno). I RICORSI E LA FACOLTÀ Ma la Duni aveva chiesto alla facoltà una sospensione che le permettesse di finire la scuola di specializzazione (e che stando all’esposto non sarebbe possibile nel suo caso), e fa ricorso al Tar (assistita dagli avvocati Riccardo Caboni e Gabriele Sette) che, lo scorso novembre, le dà parzialmente ragione. Per i giudici amministrativi l’esclusione della ricercatrice era illegittima, poiché non doveva scattare in automatico, ma doveva essere di-

scussa dal collegio dei docenti. La parola passa dunque alla Facoltà: il collegio si riunisce e - con un solo contrario e qualche astenuto – stabilisce la riammissione della figlia del professore. Ed è proprio su quest’ultima fase che si sarebbe concentrata l’attenzione della Procura. E mentre si avvia il percorso della giustizia penale, quello amministrativo non si è ancora concluso: l’avvocatura di Stato, in tutela dell’Università, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar. I giudici dovrebbero pronunciarsi il 12 giugno. Maddalena Brunetti

I RICORSI L’ipotesi del pm è abuso d’ufficio: una vicenda fatta di ricorsi al Tar, esposti e decisioni di consiglio di facoltà

n Tre persone arrestate e cinque denunciate a piede libero, tra queste quattro minorenni di Sant’Elia. È il bilancio dell’ampia attività di controllo del territorio svolta dai carabinieri nell’ultimo fine settimana sia in cttà che nell’hinterland. In particolare i carabinieri della Stazione di San Bartolomeo, coordinati dal maresciallo Mauro Secci, hanno denunciato in stato di libertà tre quattordicenni e un sedicenne, (tutti residenti nel quartiere San’Elia), per danneggiamento e violazione di domicilio. I quattro minorenni, secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, il 2 novembre dello scorso anno, si sarebbero introdotti all’interno di un appartamento in via dei Pioppi a Quartu. Una volta dentro, dopo aver rovistato in cucina e aver mangiato, hanno incendiato il divano e altri mobili. I quattro sono fuggiti prima dell’arrivo dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Ma la loro azione non è passata inosservata, una persona li ha visti allontanarsi, fornendo agli investigatori una parziale descrizione. I militari hanno avviato le indagini che hanno portato all’identificazione a alla denuncia dei quattro. ARRESTI PER SCIPPO Sempre sabato i militari della Stazione di Assemini hanno arrestato gli autori di uno scippo. In manette Marco e Susanna Muscas, rispettivamente di 41 anni e 37 anni. I due, intorno alle 14, hanno strappato dal braccio la borsa a un’impiegata di 47 anni che era appena uscita dal Discount di via Carmine ad Assemini. Presa la borsa, sono fuggiti a bordo di una Fiat Panda, (poi risultata rubata), ma sono stati intercettati e bloccati da una pattuglia dei carabinieri. La borsa è stata recuperata e restituita. Sabato, i militari della Stazione di Villanova hanno denunciato per minacce aggravate un pensionato di 64 anni. L’abitazione dell’anziano è stata perquisita dopo la denuncia presentata dal fratello. All’interno i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una pisola Beretta calibro 6,35. Infine sempre sabato i carabinieri della Stazione di Sant’Avendrace hanno arrestato Sergio Fadda, 32 anni. Il giovane deve scontare sei mesi e ventisette giorni di reclusione.

L’indagine Senza patente il nigeriano morto nello schianto

LO SCHIANTO La Citroen Saxo è finita contro un albero ad Assemini

n Un fenomeno di aquaplaning, un’improvvisa sbandata, il conducente che perde il controllo e finisce contro l’albero. Sarebbe riconducibile proprio a un fenomeno di aquaplaning l’incidente stradale avvenuto domenica pomeriggio lungo la ex Statale 130 ad Assemini che è costato la vita al nigeriano Emalele Happy, 21 anni, residente a Pirri. È l’ipotesi più avvalorata dagli agenti della polizia stradale intervenuti sul posto subito dopo la tragedia. Gli agenti della Polstrada hanno anche scoperto che il nigeriano alla guida della “Citroen Saxo”, era sprovvisto di patente di guida perché non l’aveva mai conseguita. Ma non solo, l’automobile sulla quale viaggiava, intestata a una sua connazionale, era an-

che priva di copertura assicurativa e non era stata revisionata. L’incidente, quindi, oltre al possibile fenomeno di aquaplaning riconducibile alla pioggia battente di domenica pomeriggio, potrebbe essere stato provocato da un guasto al veicolo, un problema meccanico che potrebbe aver reso impossibile governare l’automobile che è finita contro l’albero. Diversamente l’incidente potrebbe essere stato causato da

I RILIEVI Il ragazzo residente a Pirri viaggiava su un’auto di un amico non assicurata e mai passata dalla revisione

un errore umano, una manovra sbagliata del conducente che a causa della pioggia non sarebbe riuscito a controllare la vettura. IL BILANCIO Quello di domenica è solo l’ultimo degli incidenti stradali che ha impegnato gli agenti della Polstrada. Nell’ultima settimana, infatti, i poliziotti hanno rilevato cinque incidenti con un morto e due feriti. Sottoposti al test con l’etilometro 473 automobilisti, ritirate quattro patenti per guida in stato di ebbrezza, decurtati ben 148 punti e messe sotto chiave sei carte di circolazione. I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane. Ma.Sc.


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CAGLIARI VIA NICOLODÌ IMPRESA CON LA RICERCA VENERDÌ CONVEGNO IN GIURISPRUDENZA

INIZIATIVE COPPA GENTLEMEN SARDI TRA PANTERE E GAZZELLE STORICHE

MONTE CLARO GIOVEDÌ I FESTEGGIAMENTI PER I TRENT’ANNI DEL CENTRO DOWN

n Venerdì alle 9 l’aula magna della facoltà di Giurisprudenza, in via Nicolodi 102, ospita il convegno “Fare impresa con la ricerca. Gli spin off dell'Università: una riflessione sui risultati e sulle prospettive”. I lavori vengono aperti dal rettore dell’ateneo, Giovanni Melis, e dal preside di Giurisprudenza, Massimo Deiana.Intervengono Francesco Pigliaru, Loris Nadotti, Gianluca Cadeddu e Roberto Saba.

n Si è conclusa domenica la sesta Edizione della “Coppa Gentlemen Sardi” organizzata dall’Associazione auto e moto d’epoca sardegna che ha visto la partecipazione della polizia di Stato me dei carabinieri. L’equipaggio della polizia ha partyecipato alle tappe a bordo di un’Alfa Romeo “Giulietta” del 1961. Mentre la “Gazzella” dei carabinieri era era una Fiat 1100 “109” del 1955.

n Trent’anni fa il 10 maggio 1982, per iniziativa di 5 genitori, nasceva il Centro Down. Oggi raggruppa circa 160 famiglie, in gran parte di Cagliari e provincia ma non solo. Il centro down organizza una festa per i 30 anni giovedì dalle 15,30 nella sala polifunzionale del Parco Monte Claro. Per informazioni, il sito www.centrodown.it. Mail centrodown@tiscali.it , segreteria@centrodown.it. Telefono: 070271919.

L’INCHIESTA

Fallimento Si.Fra. coppia in manette per bancarotta

LA COMMEMORAZIONE Ultrà di estrema destra al presidio nel giorno della festa della Liberazione

25 aprile Aperta l’inchiesta

per apologia del fascismo PROCURA Esposto dell’Anpi, la magistratura ora indaga sui saluti romani e i simboli di estrema destra in piazza n La procura ha aperto un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto durante le celebrazioni del 25 aprile. Per il giorno della Liberazione, il prefetto aveva autorizzato una commemorazione ai caduti della Repubblica sociale organizzata da alcuni gruppi di estrema destra. Una manifestazione che le associazioni di partigiani avevano duramente contestato, continuando a chiedere che venisse annullata. La vicenda, che aveva provocato non poche tensioni il giorno della Liberazione, è finita sotto la lente degli inquirenti a seguito dell’esposto presentato la scorsa settimana dall’Anpi – l’associazione nazionale partigiani d’Italia. Esponenti dell’associazione, assistiti dall’avvocato Andrea Pubusa, hanno incontrato il procuratore Mauro Mu-

info

ACCUSE AL PREFETTO L’associazione nazionale partigiani ha anche accusato il prefetto di aver violato la Costituzione permettendo il ricordo dei caduti della Repubblica sociale.

ra per chiedergli di accertare “gli eventuali reati che potrebbero essere ravvisati nel corso della manifestazione organizzata dai gruppi neofascisti cagliaritani”. Il fascicolo è stato assegnato al pm Giangiacomo Pilia che ora dovrà verificare se c’è stata o meno violazione della legge Scelba. L’esposto prende le mosse dalla prima lettera inviata dall’Anpi al Prefetto lo scorso 22 febbraio, con la quale si chiedeva di non autorizzare la manifestazione dei nostalgici che da qualche anno si tiene nel pomeriggio del 25 aprile davanti al Monumento ai Caduti di via Sonnino. Secondo l’associazione nel corso della manifestazione “sono stati posti in essere comportamenti esteriori fatti di gesti fisici (camicie nere, effigi di Benito Mussolini al braccio, saluto romano a braccio teso) e di frasi (canzoni e grida) inequivocabilmente fascisti e perciò in netto e palese contrasto con la Costituzione” e con la legge che vieta l’apologia al fascismo. La denuncia che - evidentemente – chiama in causa anche il

prefetto Giovanni Balsamo verrà ora valutata dagli inquirenti che hanno già disposto i primi accertamenti. Ma al fronte nero potrebbe presto aggiungersi quello rosso. La manifestazione dei gruppi di destra, aveva suscitato sdegno e proteste tra gli antifascisti della città. Alcuni gruppi avevano così deciso di presidiare piazza Gramsci per impedirne l’accesso ai nostalgici. A tenere separati i due schieramenti ci aveva pensato la polizia che aveva fatto allontanare i “rossi” per poi bloccare le via d’acceso a via Sonnino. Nella fase di “sgombero” c’erano stati momenti di tensione culminati in una carica degli agenti a cui erano seguiti slogan di protesta e lanci di fumogeni da parte dei manifestanti. Non potendo più avvicinarsi al parco delle Rimembranze i gli antifascisti avevano così deciso – dopo un’assemblea improvvisata – di ripiegare in un corteo non autorizzato che aveva sfilato per le vie del centro fino ad arrivare in piazza del Carmine. M.B.

n Due arresti per il fallimento della Imm.Si.Fra srl, società che si occupava di costruire e vendere immobili, che ha chiuso i battenti nel 2009. Ieri la Guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari per Maurizio Sitzia, 55 anni di Capoterra, e di sua moglie Raffaella Frau di 45 anni. I coniugi, assieme ad altri tre sotto inchiesta, sono finiti nel registro degli indagati per la bancarotta della ditta di cui lui era stato consulente, socio occulto e amministratore di fatto, mentre lei era stata amministratore dal 2000 al 2007. Tutta la vicenda ha inizio con l’istanza di fallimento presentata da un creditore a cui spettavano oltre 50mila euro. I libri erano finiti in tribunale e già il curatore fallimentare - Veronica Balletto – aveva riscontrato diverse presunte irregolarità, come il pagamento di fatture stratosferiche a società con cui apparentemente non c’era alcun rapporto commerciale. In questo modo sarebbero state distratte somme che superano i due milioni di euro per operazioni inesistenti: assegni emessi dalla Imm.si.fra e incassati personalmente o tramite le loro società, da Stizia e dalla Frau. Inoltre molti sospetti erano nati attorno ai movimenti finanziari con una serie di ditte riconducibili alla coppia. In modo particolare la gran parte degli immobili della Imm.Si.Fra vennero svenduti alla Genss s.r.l. di cui la Frau era amministratrice. Un patrimonio in edifici dal valore di almeno 850mila euro, venduto nel 2007 a un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato e saldato per oltre 300mila euro tramite accollo di un mutuo e per circa 500mila euro tramite la rilevazione di un credito. A questi vanno aggiunti i tre appartamenti di Oristano, anche questi ceduti a un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato. Inoltre anche in questa occasione il pagamento era avvenuto quasi interamente attraverso l’accollo da parte dell’acquirente di mutui già intestati alla società fallita. Infine durante le indagini sono emersi anche una serie di irregolarità nella contabilità. M.B.

info I CONIUGI ARRESTATI In manette per il fallimento fraudolento della ditta di cui sono stati amministratori sono finiti Maurizio Sitzia, 55 anni, e la moglie Raffaella Frau. Con loro altri tre indagati, che avrebbero partecipato al disegno criminoso.

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Sono gli indagati nell’inchiesta per bancarotta della Si.Fra. Srl.

Torre delle Stelle Acqua e lavori finiscono sotto accusa

CASE AL MARE Lo storico condominio delle vacanze dei cagliaritani

n Non c’è pace giudiziaria su Torre delle Stelle, il condominio e la gestione delle sue opere di urbanizzazione. Queste, come stabilito dal Tar, sono in carico al Comune di Maracalagonis ma, in attesa che l’amministrazione se ne occupi, restano in mano all’amministratore Diego Arca. Ed è proprio sulla sua gestione della rete idrica che l’avvocato Alessandro Dedoni ha presentato un esposto in Procura per conto di Franca Macis, la proprietaria di una delle villette di Torre delle Stelle. E a seguito di questa denuncia la Procura ha aperto un’inchiesta per abuso d’ufficio. Stando all’esposto la signora Macis sarebbe rimasta mesi senz’acqua a causa della decisione, considerata illegittima, di Arca. E partendo dal

caso particolare di questa condomina che il dito viene puntato sul potere di allaccio e slaccio alla rete idrica esercitato in modo arbitrario dall’amministratore di condominio. Ma su Arca potrebbe cadere un ulteriore tegola giudiziaria: aspre polemiche ha suscitato la sua decisione di opporsi contro la pavimentazione dell’anello stradale che gira attorno al parco comunale di Torre delle Stelle, storica sede delle ca-

IL FASCICOLO Abuso d’ufficio nella gestione del servizio idrico e sulla pavimentazione della viabilità interna

se-vacanza dei cagliaritani. Arca si sarebbe rivolto al tribunale civile per opporsi ai lavori avviati dal Comune, poiché lastricando quella zona si renderebbe più difficoltosa la manutenzione dei sotto-servizi. Una mossa accolta con sospetto dai tanti che vedevano nella nuova pavimentazione la soluzione al problema dei frequenti allagamenti che rendono difficoltoso il passaggio delle auto. E c’è già chi è pronto a dare battaglia legale. Ma il braccio di ferro sulla lottizzazione va avanti da anni: solo dopo una battaglia giudiziaria l’associazione Torre delle Stelle era riuscita a far uscire l'amministrazione del villaggio dalla condizione di condominio per passare al Comune. M.B.


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CAGLIARI VIA PRINCIPE AMEDEO L’ESERCITO IN FESTA CONFERENZA SUI GRANATIERI DI SARDEGNA

MOLENTARGIUS «OTTOCENTO VISITE? QUI RISULTANO SOLO 28 FIRME»

CASTELLO UN CONVEGNO AL GHETTO SUI PROGETTI TRA PUBBLICO E PRIVATO

n L’Esercito festeggia i 151 dalla sua fondazione. Nell’ambito delle celebrazioni domani alle 10, al Circolo unificato Esercito di via Principe Amedeo, ci sarà il Generale di Brigata Ernesto Bonelli, vice presidente dell’associazione nazionale Granaitieri di Sardegna per una conferenza storico-illustrativa dal titolo “I Graniatieri di Sardegna, 353 anni di vita italiana”.

n Mentre va avanti l’occupazione dei precari il Parco di Molentargius ha partecipato all’edizione 2012 di Monumenti aperti. Secondo i precari, che hanno distribuito volantini, i visitatori sono stati accolti dall’associazione per il Parco e se l’Ente ha comunicato 800 presenze «sul registro dell’organizzazione presente all’infopoint del Parco sono state apposte solo 28 firme».

n Il pubblico e il privato si incontrano per disegnare il futuro di Castello. Giovedì mattina al Ghetto ci sarà il convegno “Rigenerazione urbana del centro storico: gli interventi attuabili mediante paternariato pubblico-privato nel quartiere Castello”. All’incontro saranno presentati gli studi di fattibilità realizzati dall’Ati Izi D’Appolonia e i risultati delle attività dello sportello Casteddu 2.0.

Sogaer «Il bando

per i negozi c’è, ma nessuno ha partecipato»

ELMAS Il presidente della società che gestisce l’aeroporto spiega perché alcuni spazi commerciali restano vuoti: «Io mi sono impegnato per non far scattare l’incremento Istat a chi lavora lì» LUNGOMARE È slittata a martedì 22 l’apertura delle dodici buste per il bando sulla riqualificazione del lungomare

Progetti La Ztl si allarga

notti pedonali al Poetto COMUNE La commissione Trasporti studia una rivoluzione per la mobilità sul litorale, da Marina Piccola all’ospedale Marino: no alle auto dalle 19 alle 10 e niente sosta selvaggia n Niente auto dalle 19 alle 10 del mattino dopo e basta col parcheggio selvaggio tra le palme a ridosso della spiaggia. Passaggio libero per i residenti muniti di pass. Nessun divieto, invece, per i mezzi di trasporto pubblico, di soccorso, per le auto adibite al trasporto dei disabili e per le biciclette. Questo il possibile scenario per il futuro di un Poetto a (nuovo) traffico limitato, da Marina Piccola fino all’ospedale Marino. La Ztl nel lungomare e le strade intorno esiste dal 2008, quando fu istituita fino a via Ischia. Un anno dopo l’estensione fino al canale delle Saline, accanto al Marino. Rimasta finora più o meno sulla carta la Ztl potrebbe a breve diventare più rigida. Se ne è iniziato a parlare ieri mattina in Comune, durante la commissione Trasporti presieduta da Guido Portoghese (Pd). Con la stagione estiva dietro l’angolo, restano ancora tutta una serie di punti interrogativi sul possibile Poetto libero dalle auto.

«Va vietato il parcheggio sul lungomare, ragionando anche sulla possibilità di parcheggi di scambio ai margini del quartiere. Gli stalli per i disabili, che dobbiamo garantire, vanno spostati nel lato opposto a quello del mare», spiega Portoghese, «l’estensione della zona a traffico limitato dalle sette di sera fino alle dieci del mattino è pensata per salvaguardare chi è abituato a fare attività fisica come la corsa nel lungomare, ma anche per chi preferisce una calma passeggiata serale con i propri bambini. In tempi rapidi», argomenta il consigliere Pd, «faremo un’assemblea pubblica con i residenti, per spiegare loro tutte le novità previste e ascoltare gli eventuali suggerimenti». Senza più parcheggi, il problema della sosta è quello che ha impegnato maggiormente i membri della commissione. «Esiste il problema della sosta indiscriminata sull’arenile, ma serve una chiara riflessione su come poter far fronte all’eliminazione di

questi spazi», afferma Matteo Lecis Cocco Ortu (Pd). Una Ztl per 24 ore, unita all’individuazione di parcheggi di scambio, è la sintesi della proposta dell’esponente del Pdl, Stefano Schirru. «Molte zone di mare sono rinate grazie alla scomparsa delle auto, in più è importante che i cittadini possano usufruire liberamente di tutto il Poetto a piedi a qualunque ora». Raimondo Perra dei Socialisti pone l’accento su due punti: «È utile una regolamentazione degli orari del ritiro dei rifiuti e lo spostamento dei cassonetti in zone nascoste alla vista», dice il consigliere socialista «questa potrebbe essere una soluzione per un calo di chi getta rifiuti sulla spiaggia, senza dimenticare tutti quei maleducati che lasciano libero il proprio cane che corre tra i bagnanti, dando fastidio». Altra proposta sulla viabilità arriva da Pierluigi Mannino, Patto per Cagliari, che chiede l’apertura di un ingresso nel parcheggio sterrato di Marina Piccola a ridosso delle caserme. Nel frattempo è slittata a martedì 22 l’apertura delle buste con le 12 offerte presentate al Comune per il progetto di riqualificazione del Lungomare. Paolo Rapeanu

n «Ci può essere qualcuno più scontento di altri, ma non è vero che le attività commerciali dentro l’aeroporto sono in crisi». Secondo il presidente della Sogaer Vincenzo Mareddu la situazione è sotto controllo e non c’è il rischio dell’esodo di massa. Ma in realtà ci sono tanti spazi inutilizzati dentro l’aeroporto e alcuni imprenditori che stanno valutando di abbassare le serrande. «Bisogna valutare i fatturati - spiega Mareddu - dai dati si registra un incremento per tutti rispetto all’anno precedente. Certo la crisi incide, come capita anche fuori dall’aeroporto perché la situazione è delicata in tutta Italia, ma se c’è uno che si lamenta non vuol dire che va male per tutti». Una delle lamentele di chi opera dentro l’aeroporto di Elmas è l’elevato costo dei canoni a cui si stava sommando un ulteriore aumento per chi ha un’attività dentro lo scalo. «Ho preparato io di persona, e l’ho portato all’attenzione del consiglio di amministrazione che lo ha approvato, uno stop all’incremento Istat - spiega il presidente della Sogaer - si tratta di un adeguamento dovuto per il settore del commercio, ma considerata la fase delicata per tutti abbiamo pensato di non chiederlo». Una decisione che limiterà le spese di chi opera dentro l’aeroporto di Elmas, che si lamentano però perché il minimo garantito richiesto dalla Sogaer è troppo elevato. E Mareddu conferma che non sono previste nuove inizia-

tive per attrarre altri imprenditori negli spazi riservati ai commercianti lasciati vuoti. Come quelli del ristorante del terzo piano. «Adesso non c’è nulla, ma abbiamo ben sei offerte da valutare e si tratta di grandi gruppi nazionali con comprovata esperienza nel settore». Anche perché ai piccoli non riesce facile trovare spazio dentro l’aeroporto perché servono requisiti adeguati. «Il bando c’è, ma nessuno partecipa perché l’aeroporto è una realtà particolare - spiega Vincenzo Mareddu - si apre per 365 giorni all’anno e i costi di gestione e del personale sono commisurati, è inutile che presentino offerte realtà che non sarebbero in grado di offrire un servizio adeguato». È imminente l’approvazione del bilancio da parte del consiglio di amministrazione della Sogaer, mentre il futuro resta incerto con il 40 per cento delle azioni ancora ferme sul mercato. «Su questa vicenda preferisco mantenere il riserbo necessario, perché è giusto che chi ha partecipato non riceva informazioni, magari inesatte - conclude Mareddu - comunque nei prossimi tre mesi si saprà tutto». M.Z.

Is Arenas Primi intoppi a Quartu per lo stadio del Cagliari

QUARTU La planimetria del campo di Is Arenas nella convenzione col Cagliari

n Dopo le accelerate dei giorni scorsi per la pratica stadio a Quartu arrivano i primi problemi. La votazione in Aula prevista per oggi, slitta almeno di una settimana. Dopo il passaggio in Giunta la bozza di convenzione con il Cagliari calcio per la concessione triennale dell’area di is Arenas doveva passare al vaglio delle commissioni interessate prima del traguardo in Consiglio comunale. Per accelerare i tempi ieri è stata convocata la maxi-seduta congiunta delle commissioni Patrimonio, Lavori pubblici, Sport e Urbanistica ma la riunione non ha dato l’esito sperato. Sono emerse numerosi dubbi e punti critici ed è stato deciso che ogni commissione dovrà esa-

minare la convenzione per ciò le compete. Le nuove convocazioni sono state fissate tra mercoledì e giovedì e una volta conclusi i rispettivi lavori i quattro presidenti si incontreranno per un documento finale che sarà votato dal Consiglio comunale. Sono i primi intoppi per una pratica istituita a tempo di record: a un mese esatto dalla richiesta del Cagliari

LO STOP Salta l’esame unico delle commissioni e slitta il voto in Aula. In Comune sollevate alcune perplessità

la Giunta di Mauro Contini ha approvato la bozza di convenzione. Ma un conto è la volontà di portare il Cagliari a Quartu, un altro è l’aspetto pratico. Dall’esame più approfondito dei consiglieri è emerso che dovrebbero spettare al Comune le spese per le recinzioni e i tornelli, con i rigidi (e costosi) parametri previsti dalla Lega calcio. Ma non solo, i consiglieri stanno realizzando che allo scadere della convenzione la situazione tornerà come è ora: le tribune saranno smantellate e, rispetto ad adesso, ci saranno solo i nuovi spogliatoi sotto la tribuna esistente. Con intorno le recinzioni e i parcheggi da stadio di serie A. M.Z.


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CAGLIARI CONFARTIGIANATO ECCO L’“AUTO WELFARE” UN SUPPORTO PER GLI ANZIANI DISABILI

AMIANTO AL POETTO QUINTA FERMATA SORGIA: «ACCERTARE I PERICOLI»

ISILI RINNOVATO IL PRESIDIO OSPEDALIERO NUOVO REPARTO DI CHIRURGIA GENERALE

n Tra tagli e ritardi i disabili anziani non possono aspettare: ecco l’“auto-welfare” di Confartigianato. L’associazione apre le iscrizioni al percorso gratuito “Insieme è più facile”, che interviene e supporta direttamente le famiglie. Cosa fare quando un anziano sta male e l’intervento delle Asl è rallentato dalla burocrazia? Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.cagliari.confartigianato.it, oppure contattando il 3401776813.

n «Serve fare chiarezza e verificare immediatamente se esiste veramente un pericolo amianto all’altezza della quinta fermata del Poetto, dove un tempo c’erano i casotti». Questa la richiesta contenuta in un’interrogazione presentata ieri in consiglio provinciale, da Alessandro Sorgia (Pdl). «Bisogna fare tutte le verifiche – ha detto – per appurare eventuali pericoli per la popolazione».

n L’ospedale di Isili cambia volto: saranno infatti operativi i nuovi reparti di Chirurgia Generale (2° piano) e gli ambulatori del Servizio di Diabetologia e di Oncologia Medica (1° piano). Inoltre, il progetto di ristrutturazione ha interessato il potenziamento delle discipline ambulatoriali territoriali (Ortopedia e Cardiologia) e l’adeguamento dei locali adibiti a Guardia medica che ora potrà disporre anche di 2 letti per l’osservazione breve.

Protesta Blocchi di cemento a Calamosca IL BLITZ Operai del Comune piazzano i blocchi nelle aree di sosta lungo la strada, rabbia dei gestori della Paillote n Accessi chiusi ai parcheggi di Calamosca, gli spiazzi lungo la strada che conduce anche allo stabilimento “La Paillote” da ieri mattina sono off limits. Davanti agli spiazzi, infatti, sono state piazzate tre barriere “New Jersey”, tre blocchi di cemento identici a quelli usati come spartitraffico lungo strade e autostrade. Il posizionamento dei blocchi di cemento è avvenuto ieri mattina da parte degli operai di una cooperativa incaricata dal settore igiene del suolo del Comune. L’operazione non è passata inosservata, soprattutto al titolare dello stabilimento “La Paillote” che ha cercato di capire cosa sesse accadendo, cercando anche evitare il posizionamento della barriere. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di San Bartolomeo e gli agenti della polizia municipale. «L’area era stata pulita dal Comune - ha sottolineato l’ingegnere Guglielmo Carletti del settore servizi tecnologici, presente

«Hanno applicato una soluzione radicale per risolvere il problema dei rifiuti danneggiando tutta la zona». Fabrizio Marella titolare dello stabilimento “La Paillote”

LA CHIUSURA Ieri mattina sono state piazzate tre barriere di cemento lungo la strada

ieri mattina – non era di nostra competenza, ma del Genio Civile. Era stata trasformata in una discarica abusiva e noi l’abbiamo pulita di nostra iniziativa. Abbiamo messo dei dissuasori provvisori in attesa che la proprietà, che è stata informata da noi, decida cosa fare. Se avessimo lasciato aperta l’area, sarebbe stata riempita di rifiuti. È un tipo di intervento che stiamo

info CARABINIERI I carabinieri hanno avviato accertamenti sulla chiusura delle aree.

facendo in diverse zone della città». LA VIABILITÀ Di fatto le barriere di cemento impediscono il parcheggio delle auto nella zona e anche il regolare transito dei veicoli, visto le dimensioni della carreggiata. Nel caso in cui le barriere di cemento non venissero spostate o riposizionate sarebbero molti i disagi

per le attività presenti nella zona che proprio con l’arrivo del caldo e della stagione estiva stanno iniziando a lavorare. «È stata applicata una soluzione radicale per risolvere il problema dei rifiuti – ha sottolineato Fabrizio Marella, titolare dello stabilimento “La Paillote” - è stato impedito l’accesso a una piazza larga 5mila metri quadri importantissima per tutta la zona non solo per i parcheggi. Sono arrivati questi tre blocchi di cemento che impediscono anche alle auto di accostarsi e che sono uno spettacolo terribile da vedere in una zona sottoposta a vincolo come è quella di Calamosca. È una cosa assurda, sono 40 anni che vivo qui, non era mai successa una cosa del genere. Spero che vengano spostati al più presto, l’area in questo periodo dell’anno potrebbe essere data in appalto a qualche ditta o cooperativa per farne veramente dei parcheggi a pagamento e dare lavoro, anziché chiudere l’acceso a tutti». I carabinieri della Stazione di San Bartolomeo hanno avviato una serie di accertamenti su quanto accaduto ieri mattina e sulle autorizzazioni per la chiusura delle aree. Ma.Sc.


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SPORT MOGGI «IL CAMPIONATO 2004-2005 SENZA OMBRE, GIUSTO AVERNE 30»

BUFFON VICEPRESIDENTE DELL’AIC «MIGLIORARE NOSTRA IMMAGINE»

CHIELLINI «QUESTA BELLA VITTORIA SPINTA IN PIÙ PER GLI EUROPEI»

DEL PIERO «GODIAMOCI LA FESTA CE LA MERITIAMO, GRAZIE TIFOSI»

n La Juventus ha ragione a chiedere «di essere a quota 29, 30 scudetti», ha detto Luciano Moggi. «Le motivazioni del processo dicono che il campionato 2004/05 era pulito, senza ombre. Il mio scudetto».

n Buffon è diventato vicepresidente dell’Aic. «Penso si possa lavorare bene per migliorare l'immagine del calcio e dei giocatori». All’indomani dello scudetto non intende mollare. «Trentaquattro anni non sono pochi, ma per un portiere non sono neanche tantissimi. Quando non mi chiameranno più in Nazionale comincerò a considerare di abbandonare».

n Chiellini non dimentica gli Europei: «Ci penso sempre anche se in questo momento voglio finire quello che sto facendo. Sicuramente questa vittoria è una spinta in più anche per la Nazionale».

n Alessandro Del Piero ha le idee chiare sulla terza stella. «Sul campo e nel cuore la terza stella ce l'abbiamo già. Quello che è determinato da altri criteri va rispettato. La vetta? Godiamocela, ce la siamo meritata. Siamo tornati». E ai tifosi sempre presenti il ringraziamento per esserci stati sempre, anche quando «festeggiavano gli altri».

MILAN

Berlusconi deluso: «Scudetto buttato ma Allegri resta» numeri 77

I punti del Milan inclassifica, 81 quelli della Juventus.

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Gli scudetti vinti in tutta la sua storia dal Milan.

LO STRISCIONE I festeggiamenti a Trieste, anche i tifosi reclamano 30 scudetti e terza stella

Juventus Agnelli e la 3ª stella

«C’è la sorpresa per i tifosi» IL PRESIDENTE «È un momento di estremo orgoglio per tutti i bianconeri. Conte l’acceleratore di tutto e Del Piero è un simbolo. Ma gli scudetti sul campo sono trenta, non tollero disparità» n Andrea Agnelli annuncia una novità per i tifosi: sono 30 i campionati vinti dalla Juventus e sulla maglietta, riguardo alla contestata “terza stella” ci sarà una «bella sorpresa». Il presidente della Juventus arriva alla riunione della Lega Calcio con tutta la gioia possibile all'indomani della vittoria del titolo da parte della squadra bianconera. Parla di orgoglio ritrovato, elogia il lavoro svolto da Antonio Conte, vede in Del Piero un simbolocome lo furono Boniperti e Platini. «È un momento - dice Agnelli - di estremo orgoglio per tutti gli juventini. Credo che questo sia l'aspetto più importante. C'è stata tanta emozione perchè abbiamo raccolto i frutti di due anni di lavoro durante i quali la società è stata rinnovata. È stato un percorso tortuo-

so, difficile ma - aggiunge - gli investimenti hanno dato ottimi risultati». Parole di grande riconoscenza verso l'allenatore che ha reso possibile tagliare il traguardo del titolo: «Conte è stato l'acceleratore di tutto. Ha trasmesso alla squadra il messaggio che io stesso gli comunicavo in sede. È stato uno dei principali protagonisti insieme a Marotta, Paratici, Nedved, Rossi. Il cerchio si sarebbe chiuso quando saremmo tornati a vincere e siamo tornati a vincere». Non è forse il momento giusto per fare polemiche riguardo alla terza stella. Eppure il tema c'è e Agnelli ne parla in questi termini: «Gli scudetti sono trenta sul campo. Da Napoli hanno detto che la stagione 2004/05 non fu alterata e quella successiva non è stata indagata. Sulla maglia i tifosi

info

ANDREA AGNELLI A soli 35 anni è il presidente più giovane del calcio ad aver conquistato uno scudetto.

35

Questi i gol di Ibrahimovic in questa stagione di cui 28 in campionato.

troveranno una bella sorpresa. Noi vogliamo la parità di trattamento, la chiediamo nella giustizia sportiva e nell'ambito della giustizia penale, così come nella nostra vita. Non possiamo subire disparità di trattamento. Questo è un tema verso il quale la società è molto sensibile». Un capitolo a parte spetta ad Alessandro Del Piero. Il cui futuro non è perfettamente contornato: «Su Alessandro potrei stare qui a parlare anche 25 minuti per ricordare tutto quello che rappresenta per la Juventus. Potrei elencare le sue qualità di giocatore prima ancora di quelle che ha come uomo. Sono qualità che lo accomunano ad alcuni simboli della Juventus come Boniperti e Platini. Sia io che tutto il pubblico bianconero avremo sempre per lui una grande riconoscenza. Dopodichè, Del Piero ha ancora una partita estremamente importante da giocare, la finale di Coppa Italia. Se Del Piero potesse chiudere la sua avventura bianconera vincendo due trofei, sarebbe un'apoteosi».

Inter Moratti su Strama: «Sì sì, confermato»

ANDREA STRAMACCIONI

n Il giorno dopo la vittoria del derby contro il Milan, Massimo Moratti non nasconde la sua soddisfazione per i giocatori e per l'allenatore Stramaccioni. Al suo arrivo alla Saras, ieri, Moratti, alla domanda se è soddisfatto della vittoria ha risposto: «Sì, senza dubbio, per il derby e per i miei giocatori perchè hanno potuto dimostrare di essere bravi, come sapevo anch'io e come sapeva il loro allenatore. Altrettanto per l'allenatore, è stata una grande soddisfazione. È un ragazzo giovane che però mi sembra abbia una sua esperienza, che gli consente di fare bene le cose». Ci sarà la conferma del tecnico? «Sì, sì, penso di sì. Comunque - aggiun-

ge - noi l'abbiamo preso in un gesto che lui considera folle, ma che in realtà era una soluzione, per conto mio, intelligente, anche perchè lui è intelligente e quindi credo si possa continuare». ll presidente nerazzurro poi ha commentato lo scudetto della Juventus: »Scudetto meritatissimo per il gioco espresso, faccio i complimenti. Ma che finiscano le polemiche». Poi Moratti è

IL PRESIDENTE «È un ragazzo giovane che però mi sembra abbia una sua esperienza, che gli fa fare bene le cose»

tornato sul derby: «C'è grandissima soddisfazione per com'è andata e per come l'abbiamo giocato. Una partita giocata ottimamente dai giocatori e diretta alla perfezione dall'allenatore, che ha dimostrato di saper gestire un match così delicato». Unica nota negativa, per Moratti, l'arbitraggio: «Chiamiamolo sfortunato se vogliamo, ma ieri c'era una certa determinazione nel primo tempo che, fortunatamente, siamo riusciti a girare nel secondo». E su Cordoba: «Ivan è un ragazzo molto in gamba, generoso e che ha fatto molto bene come giocatore e credo che lo potrà fare anche in un nuovo ruolo che troverà nell'Inter».

n Massimiliano Allegri resterà alla guida del Milan, che, nonostante abbia perso il titolo, tornerà a vincere: lo dice Silvio Berlusconi da Mosca, dove si trova per l'insediamento di Vladimir Putin al Cremlino. Tuttavia le analisi, il giorno dopo l'assegnazione matematica dello scudetto alla Juventus, sono un pò amare: «Il Milan ha gettato lo scudetto al vento. La colpa è nostra. La Juve però - dice Berlusconi - lo ha meritato per l' imbattibilità e per il gioco mostrato. Complimenti dunque alla Juventus. Allegri ha un contratto di due anni, non vedo perchè debbano esserci tutte queste discussioni». Zlatan Ibrahimovic mastica amaro. Una «stagione fallimentare». Dopo la stracittadina, Ibrahimovic ha fatto il punto con la stampa svedese. «Ho un contratto per altri 2 anni e lo rispetto. Sono molto felice qui, voglio andare avanti e vincere. Ma -aggiunge- si tratta di vedere cosa vuole il club. Penso debba dirlo alla squadra e ai giocatori. Volevo vincere qualcosa in questa stagione, sto giocando a livelli eccellenti. Ho fatto grandissime cose, ma chiudiamo a mani vuote». Ibra ritiene che Allegri vada confermato: «Credo che abbia la fiducia della squadra. Alla fine, è stata una stagione durissima a causa degli infortuni». Tra i giocatori Ibra non è l’unico arrabbiato. «Siamo tutti arrabbiati, quando indossi la maglia rossonera vuoi sempre vincere», spiega Rino Gattuso. «Ibra è un grande giocatore, ha un contratto lungo, si tratta di un sacco di soldi e credo che ne parlerà con Galliani», ha osservato Gattuso. «Anche quando si vince c'è sempre qualcosa da cambiare in una squadra - ha aggiunto - Il Milan è una squadra un pò vecchiotta, bisogna fare qualcosa». Galliani vede il bicchere mezzo pieno: «Certo, - dice l'amministratore delegato del Milan - avremmo voluto che finisse in un altro modo, ma insomma la stagione rimane positiva». E neanche Pirlo e la sua strepitosa stagione in bianconero possono essere un rimpianto: «è un anno che ne parliamo di Andrea Pirlo, è inutile tornarci». Tevez sfumato? «Il Milan - replica Galliani - ha due top players mondiali, Thiago Silva e Ibrahimovic che certamente resteranno».

SCOMMESSE IL GIORNO DEI DEFERIMENTI n Oggi sarà una giornata cruciale per il calcioscommesse. «Ci saranno i deferimenti - ha detto il presidente Figc Abete - In questa fase si opera sulla base della documentazione della Procura di Cremona». Novità sul Lecce. Il sospetto dei carabinieri è pesante ma ancora da approfondire: l'ex presidente Pierandrea Semeraro potrebbe aver avuto un ruolo nella combine del derby Bari-Lecce 0-2 del 15 maggio 2011 che fece guadagnare ai salentini la permanenza in A. Sul conto del figlio del patron dei giallorossi sono in corso accertamenti bancari, secondo l'accusa furono versati in più tranches 230.000 euro complessivi ad Andrea Masiello e ai suoi presunti complici.


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SPORT FIORENTINA JOVETIC, IL GINOCCHIO È OK PER MONTOLIVO LA STAGIONE È FINITA

DONADONI NELLA STORIA DEL PARMA SEI VITTORIE DI FILA ED È AL 7° POSTO

LEGA ULTIMO TURNO IN TRE TRANCHE COI VIOLA CHIESTO L’ANTICIPO ALLE 15

n Responso positivo per Jovetic. La visita in Germania ha confermato la stabilità dell'arto e soprattutto l'assenza di lesioni meniscali conseguenti al recente trauma contusivo riportato dall'attaccante della Fiorenti nella gara con l'Atalanta. In forse per domenica contro il Cagliari, è certo invece il forfait di Montolivo e Gamberini, usciti malconci dalla trasferta di Lecce per lesione all’adduttore e lesione alla caviglia.

n Donadoni nella storia del Parma. Approdato il 9 gennaio 2012 in sostituzione di Colomba per la lotta per la salvezza, ha raggiunto settimo posto in classifica, ma è riuscito a ottenere il record di sei vittorie di fila per i gialloblù superando il primato di Malesani nel 1999-2000, ma in quel Parma infarcito di campioni (Buffon, Thuram, Cannavaro, Fuser, Baggio, Crespo, Stanic, Di Vaio...).

n Si è deciso lo spezzatino per domenica 13. L’ultima giornata in tre tranche con Juventus-Atalanta e MilanNovara alle 15, le partite ininfluenti per retrocessioni e coppe alle 18, Cesena-Roma e Parma-Bologna, alle 20.45 tutte le altre Chievo-Lecce, Genoa-Palermo, Lazio- Inter, Napoli-Siena, Catania-Udinese e Fiorentina-Cagliari. Il club vuole anticipare alle 15 perché alle 20.45 c’è il concerto di Biagio Antonacci al Mandela Forum.

Cagliari L’esilio? Autosgambetto A TRIESTE Il colpaccio degli incassi non è riuscito e il Comune chiede ora a Cellino 50mila euro di danni per la festa-scudetto di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Trieste, come l’Elba per Napoleone. Il Cagliari non c’è morto in esilio ma mezzo suicidio se l’è procurato. Il Comune della città della Bora non ha l’anello al naso e ha chiesto a Massimo Cellino circa 50 mila euro per i danni allo stadio “Nereo Rocco” per la festa-scudetto della Juve. Nel periodo in cui i primi cittadini gli sono indigesti, altra botta in virtù di una polizza fideiussoria stipulata proprio per tutelarsi di fronte a presunti rischi. «L’anno prossimo si gioca a Trieste», aveva detto Cellino. Ecco che signor rossoblù si potrebbe preparare, visto “l’inconveniente”, a rimangiarsi tutto. Ma come è andata questa avventura nella città di Saba e Svevo? Stando ai verdoni, contro la Juventus ci si aspettava grandi sorrisi e mangiate. Costi di biglietti record, e allora Marotta incavolato ha

TRIESTE Michele Canini in contrasto con l’ex compagno di squadra Matri

citato con stile Galeano: «Uno scrittore diceva che uno spettacolo calcistico senza pubblico è pari allo zero. Forse con prezzi diversi avremmo avuto uno stadio pieno...». Perché alla fine la grande “magnata” non è arrivata, Cellino ha pensato che gli juventini fossero abbastanza ricchi da spendere 363 euro a famiglia (papà e bambino se non volevano finire

nella calca). Quasi 20mila spettatori e, alla fine, il pienone lo hanno fatto solo “i poveri” in curva a 30 euro e nelle tribune di lusso a parte i giornalisti spiccava uno striscione che celebrava in rima lo sfarzo di Cagliari-Juventus: “163 euro per me, 100 per il bambino, e bravo Cellino”. Alla fine broncio per l’insoddisfatto deludente e pure lo stadio vuoto di ros-

soblù (un migliaio) ma pieno di bianconeri ammassati e pronti a festeggiare staccando poltrocine, 30 metri quadrati di zolle del manto erboso, tagliando la rete della porta, sradicando bandierine dei corner eccetera eccetera. Si aggiungano i danni negli spogliatoi con Ichnusa e canzoni ed ecco che il club rossoblù dovrà sborsare 50mila euro circa che vanno ad aggiungersi a quelli che gli ha già preso il Comune di Cagliari. Gli incassi nelle altre gare con Catania e Chievo sono stati inconsistenti, discreto quello con l’Inter. Non male invece i 5 punti in 4 gare di Ficcadenti al “Nereo Rocco”. Ma nel contesto che include lo stress di ritiri di giorni e giorni dei giocatori lontani dalla famiglia, l’affare è stato poco conveniente: 5 punti (e 6 gol) in 7 gare, con tutte le trasferte perse e soggiorni e viaggi da pagare. In più ci sono quei tifosi arrabbiati e disinnamorati, abbonati soprattutto, persi per strada dopo il trasferimento a Trieste e in dubbio per la prossima stagione. Tanto rumore per poche noccioline. Per fortuna il campionato è quesi finito. Stessa frase ricorrente nella Fiorentina, prossima e ultima avversaria dei rossoblù.

FICCADENTI

Altra giornata di poche parole possibile addio n Quando è tornato non parlò per una settimana intera. Massimo Ficcadenti non si era mangiato la lingua durante l’era Ballardini. Era concentrato, pare. Ma il suo silenzio dopo la gara contro la Juventus la dice lunga. Il tecnico che ha tenuto misteriosamente fuori Cossu per tutta la prima parte della gara, ha preferito non parlare una volta che l’arbitro Orsato ha fischiato la fine. Di certo in questo campionato ha festeggiato ben poco. L’esonero, il ritorno più per “rattoppare” che altro. La stessa salvezza conquistata con sconfitta ha reso il tutto meno appagante. Ora il futuro del tecnico è appeso a un filo. Quasi impossibile che il tecnico rimanga per la prossima stagione. Domenica contro la Fiorentina potrebbe essere la sua ultima partita. Per lui come per qualche altro. Vedi Nainggolan. DI certo il campionato è finito per Cossu e Pisano. Squalificati contro la Juventus chiudono il campionato e salutano alla prossima stagione. Ancora col Cagliari, ma chissà dove.

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SPORT SQUALIFICHE COSSU E PISANO 1 TURNO CAMPIONATO FINITO PER I DUE ROSSOBLÙ

SERIE B POSTICIPO, TORINO-PADOVA 3-1 E I GRANATA TORNANO AL COMANDO

MOTOGP IL MALTEMPO FRENA ROSSI ESORDIO DEL NUOVO MOTORE RIMANDATO

n Il giudice sportivo ha squalificato per 2 turni Dzemaili (Napoli), Morleo (Bologna), Palacio (Genoa) e Stendardo (Atalanta). Morleo per aver spinto un avversario, Palacio per insulti all'arbitro così come Stendardo. Una giornata per 13 giocatori: Abate (Milan), Aronica e Cavani (Napoli) Cossu e Pisano (Cagliari), Delvecchio e Miglionico (Lecce), Lodi (Catania), Mascara (Novara), Silvestre (Palermo), Julio Cesar (Inter), Taddei (Roma), Vidal (Juventus)

n Il Torino si riprende subito il primato in Serie B. Nel posticipo della 39ª giornata, battuto 3-1 il Padova con reti di Meggiorini, Di Cesare e Antenucci, di Cacia l’eurogol dei patavini. Il Toro passa a quota a 76, scavalcato il Pescara (74), staccati Sassuolo (73) e Verona (73). Il club granata, inanto, si rivolge all'Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni per la gara d’andata Padova-Torino finita 1-0.

n Il maltempo si mette di traverso sulla strada di Valentino Rossi verso quei miglioramenti della sua Ducati che permettano un salto di qualità nel Motomondiale. Ieri il nove volte campione del mondo avrebbe dovuto provare all'Estoril una nuove versione del motore ma la pioggia e la nebbia hanno costretto gli organizzatori ad annullare la sessione. Test collettivo rimandato al 6 giugno, ma per Rossi e Hayden al Mugello dal 22 al 24 maggio.

Selargius Mura:

«Bella salvezza e con nuovi soci si può far di più» SERIE D Il presidente granata dopo aver evitato i playout al fotofinish: «Ci ripaga di tanti sacrifici, al ritorno è stato più difficile. Programmi ambiziosi con altri dirigenti, Fadda resta e confermerei tutta la rosa» PROGETTO SANT’ELIA Christian Sanna ha segnato il primo gol in serie D, a destra il presidente Franco Cardia

Sant’Elia Il gioiello in casa

Sanna: «Gol importante» SERIE D L’ex Primavera del Cagliari a segno con l’Astrea. «È servito per i playout, ci salveremo». Il team manager Ibba: «Ha tanta qualità». Il presidente Cardia: «Bella rete, daremo il massimo col Monterotondo» di Fabio Salis n Progetto playout realizzato. Il pareggio per 2-2 in casa dell’Astrea ha dato la certezza della conquista degli spareggi da parte del Sant’Elia, con la solita firma d’autore di Francesco Virdis, capocannoniere del campionato con 20 gol insieme con Biancolino del Salerno, e l’insolita firma di Christian Sanna, centrocampista offensivo classe 1992 ex Primavera del Cagliari. «Ha fatto un grande gol e sta dimostrando tutto il suo valore», dice il presidente Franco Cardia. «Con l’Astrea ha fatto vedere di che pasta è fatto», osserva il team manager Roberto Ibba. Che poi va più sullo specifico tecnico: «Ha un’ottima tecnica individuale, sa giocare molto bene sulla trequarti. È un peperino al quale manca qualche centrimetri ma è serio e già contro il Boville il suo ingresso ha cambiato la gara. Domenica invece ha segnato un eurogol». È Sanna stesso a descrivere la perla: «Ho ricevuto palla da Virdis, mi

sono accentrato e ho fatto un bel tiro con la palla che ha toccato il palo prima di infilarsi in rete. Bello? Di sicuro un gol importante, sono felice perché è il primo stagionale». Sanna non è esploso prima solo perché la sfortuna lo ha perseguitato per buona parte del campionato. «All’inizio ho avuto problemi all’adduttore - dice il 22enne di Belvì - poi mi sono fermato per farmi operare all’ernia». Riposo assoluto e la lenta rincorsa alla migliore condizione. «Ho ripreso da due mesi - continua Sanna - e solo ora sto ritrovando il ritmo gara ma ho sempre sentito la fiducia della società, dei compagni e del tecnico Mereu». Che lo ha schierato titolare contro l’Astrea e non solo per le tante assenze. «II mister è bravo, mi ha cambiato di ruolo e quando agisco tra le linee riesco a dare il massimo». L’ex Primavera del Cagliari parla del traguardo playout: «Il primo obiettivo stagionale l’abbiamo raggiunto, ora ce ne aspetta uno ancora più importante». In arrivo la doppia sfida col Mon-

terotondo, il 20 a Sant’Elia, il 27 in casa dei romani. «Un avversario valeva l’altro - dice Sanna - siamo un gruppo unito che vuole la salvezza a tutti i costi». Il Monterotondo ha il vantaggio della miglior posizione in classifica, con un doppio pari si salverebbe. Roberto Ibba la vede così: «Partiamo dall’1-0 per loro, vediamo se saremo bravi a rimontare e vincere». Il presidente Franco Cardia ci ha sempre creduto: «Siamo riusciti a coronare il sogno dei playout, l’unico vero traguardo al quale potevamo ambire». C’è fiducia ma anche realismo: «Non siamo ancora salvi ma lotteremo in queste due partite ora ci crediamo ancora di più». Il numero uno del club cagliaritano ricorda: «Dopo il ko col Bacoli sembravamo spacciati, nelle ultime tre partite abbiamo avuto la forza per non far finire il nostro campionato, adesso possiamo salvare la categoria». Cardia torna sul 2-2 con l’Astrea: «È stata dura, sull’1-0 non ho avuto paura, ci sono abituato a veder la squadra andare sotto ma mancavano ancora 80’. È stato bravissimo Mereu che nell’intervallo ha strigliato la squadra, con quella frustata i giocatori sono rientrati in campo facendo vedere quanto valgono». Gol di Virdis e, appunto, Sanna.

di Silvia Dell’Orto n Si è concluso in bellezza il campionato del Selargius. Domenica, in casa del Boville, è arrivata una vittoria. E quella tanto cercata salvezza, che si è fatta attendere fino alla fine, ma che non può non regalare ugualmente tanta gioia. Specie a chi ha lottato un anno intero, come il presidente Tonio Mura. Come ci si sente a traguardo raggiunto? È una bella soddisfazione e ci ripaga dei tanti sacrifici fatti. Abbiamo sofferto fino all’ultimo e si può dire che nessuno ci ha regalato niente. Domenica ne abbiamo dato la dimostrazione, eravamo convinti che un punto sarebbe bastato, invece una vittoria era indispensabile. Cosa vi ha detto questa serie D? Per me era un’esperienza nuova, ed è stata bellissima. Da rifare sicuramente, anche se con un organico a livello dirigenziale più consistente. Ad un certo punto mi sono trovato a gestire la società con tre persone e questo è coinciso anche con il fatto che la Lega non ha più dato quei contributi che di solito dà tra dicembre e febbraio. Dovrebbero arrivare ora, ma questo ha pesato non poco. Si aspettava che la vostra stagione venisse decisa al fotofinish? All’inizio non potevo fare una valutazione. Da ciò che mi si diceva sapevo che avremmo dovuto soffrire e che al girone di ritorno le cose sarebbero cambiate: molte squadre si sarebbero rinforzate e, soprattutto le società delle altre regioni, tra loro nei risultati si sarebbero date una mano. Ma io e Vincenzo Fadda queste situazioni le avevamo già vissute in passato. Prima dei 5 ko di fila pensavate a

Olbia Mariani è il tecnico per trovare la serie D

MASSIMO MARIANI La scelta dell’Olbia

n Chiusa nello spazio di un giorno la crisi tecnica che si era aperta in casa Olbia. Dopo l’esonero a sorpresa di Raffaele Cerbone, la dirigenza gallurese ha ingaggiato Massimo Mariani, ex tecnico del Tavolara. Il nuovo allenatore ha vinto la concorrenza di Piero Spanu, vice di Cerbone, per l’esperienza maturata in panchina e per il fatto che l’Olbia può così riabbracciare il suo capitano. Mariani, infatti, vanta ben 314 presenze con la maglia dei bianchi, è stato un difensore arcigno e capitano di un’Olbia che faceva la sua bella figura in serie C2. Oggi Mariani svolgerà il suo primo allenamento in vista delle gare di playoff nazionale per la conquista della serie D. Il primo turno vedrà Siazzu e compagni fron-

teggiare la seconda in classifica del Lazio A, una tra Rieti, Pisoniano e Albalonga divise da un solo punto a due giornate dal termine. Resta il mistero sui motivi che hanno portato all’esonero di mister Cerbone capace di collezionare 77 punti in 34 partite (23 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte). L’EXPLOIT DELL’ATLETICO Chi conserva l’Eccellenza è stato l’A-

ECCELLENZA Dopo l’esonero di Cerbone, sarà l’ex capitano dei bianchi a fare i playoff nazionali. L’Atletico salvo, Salis: «Meritato»

tletico che ha vinto 1-0 lo spareggio playout in casa del San Teodoro. Marco Salis, difensore esperto della squadra di Elmas parla di «impresa riuscita, contro pronostico visto che giocavamo fuori casa». Per il mancino 37enne è stata la vittoria del gruppo: «Tutti bravi, soprattutto Cacciuto che ha segnato il gol decisivo e Uda che ha salvato la porta due volte». Un successo che non fa una piega. «Sofferto ma meritato - continua Salis - abbiamo giocato a viso aperto, nella ripresa, poi loro non ne avevano di più». E svela un segreto: «All’ultima giornata abbiamo perso a Sanluri perché già puntavamo tutto sui playout». E l’Atletico ha sbancato San Teodoro. F.S.

qualcosa di più oltre alla salvezza? Non parto mai con l’intento di fare un campionato di sofferenza. Mi piace giocarmela, ma bisogna essere anche realisti e vedere la rosa che si ha. Abbiamo tanti giovani, e siamo una delle poche società che schiera i fuoriquota del proprio vivaio, mentre altri club li pescano da squadre di categoria superiore. Il futuro cosa vi riserverà? Per quanto riguarda mister Fadda, vedremo se ci sono dei programmi seri e voglia di riprovare, magari con qualche ambizione in più. Intanto faremo qualche appello per cercare 4 o 5 dirigenti che si uniscano a noi e ci aiutino a fare un bel programma, volto soprattutto ad investire sul settore giovanile. Sulla rosa dipende dalle scelte dell’allenatore, per la società sarà molto difficile fare tagli perché questi sono tutti ragazzi eccezionali a cui non si può dire nulla per comportamento e attaccamento alla maglia.

CICLISMO TERZA TAPPA A GOSS CON CADUTA n Matthew Goss ha vinto la terza tappa del Giro d'Italia, 190 km a Horsens in Danimarca. Il corridore australiano della GreenEdge si è imposto al termine di una volata segnata da una maxi-caduta. A terra sono finiti anche la maglia rosa Taylor Phinney e il britannico Mark Cavendish. A causare la caduta è stata una manovra azzardata dell'italiano Roberto Ferrari (Androni Giocattoli), che si è spostato improvvisamente sulla destra tagliando la strada di Cavendish. La manovra di Ferrari è ora oggetto di un procedimento da parte della giuria che ha deciso di non squalificare Ferrari, 9° al traguardo, e di farlo retrocere all'ultimo posto dell'ordine d'arrivo.


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FUMETTI “Quaderni Russi” la graphic novel targata Igort conquista Napoli

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ira il mondo per osservare e imparare. Igor Tuveri è italiano, francese e anche un po’ giapponese. Il suo tratto si è modificato nel corso del tempo, i suoi fumetti sembrano tutti disegnati da mani diverse. Ogni volta stupisce tutti per la sua capacità di raccontare la realtà attraverso i disegni. Temi non semplici, come l’attuale situazione politica in Russia. “Quaderni Russi: La guerra dimenticata del Caucaso” di Igort – lo pseudonimo con cui è conosciuto dal grande pubblico – ha appena conquistato la vittoria al Comicon, il salone del fumetto di Napoli. A premiare quella che può essere definita una graphic novel è stata una giuria che contava sulla partecipazione di Giancarlo Alessandrini, disegnatore di Martin Mystere, la scrittrice Micol Beltramini e il regista Stefano Sollima. Il miglior fumetto dell’anno è un reportage a fumetti di un percorso compiuto dall’autore. Un viaggio lungo due anni pensato dopo l’omicidio di Anna Politkovskaja. Tuveri è partito con lo scopo di realizzare un libro, ma dopo due settimane in Ucraina qualcosa è cambiato e l’autore ha deciso di cambiare rotta. «Ho cominciato a fermare la gente per strada, per sentire cosa pensano le persone», dichiara Igort, «per capire cosa rimaneva della vecchia Unione Sovietica e come la popolazione ha reagito ai recenti cambiamenti». Testimonianze scomode, racconti sulla limitazione della libertà di stampa, sulle uccisioni di persone ritenute pericolose. “Quaderni Russi” è stato pubblicato in Francia con il patrocinio di Amnesty International, per la sua rappresentazione delle violazioni dei diritti fondamentali dell’essere umano. Il volume è consigliato ai lettori più maturi, che possono capire e reagire meglio a quanto si osserva su quelle pagine. Secondo l’autore il fumetto è una forma d’arte indirizzata a tutti e che a tutti si deve rivolgere per evitare di rinchiudersi in un ghetto culturare dal quale risulta difficile uscire. «Un fumetto può raccontare storie leggere ma anche molto complesse», sottolinea Tuveri, «attraverso i disegni è possibile parlare con persone non necessariamente esperte, che cercano evasione ma anche tematiche forti». Si racconta una realtà filtrata dai disegni, senza però semplificarla troppo. Cagliaritano di nascita, il fumettista ha compreso fin da subito che la sua strada si sarebbe incrociata con la letteratura in forma di disegno. Classe ’58, fin dall’adolescenza ha intrapreso un cammino che lo ha portato a dialogare con i disegnatori italiani più conosciuti e a partecipare a numerosi festival. Segue il trasferimento a Parigi, a cui fanno seguito le richieste di collaborazione da parte di case editrici di tutto il mondo. Risale agli anni Novanta lo sbarco in Giappone, uno dei mercati più estesi per quanto riguarda il fumetto. Il rapporto con l’estremo Oriente si è consolidato con decine di visite, che hanno permesso all’autore di comprendere al meglio la cultura asiatica. Contattato inizialmente per il suo stile europeo, Igort ha subito nel tempo una metamorfosi. Il suo stile

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LA VITTORIA AL COMICON Il progetto ha appena vinto il Comicon, il salone del fumetto di Napoli. Il miglior fumetto dell’anno è un reportage a fumetti di un percorso compiuto dall’autore. Un viaggio di 2 anni pensato dopo l’omicidio di Anna Politkovskaja.

evidenzia diverse contaminazioni, che variano nel tempo andando a creare opere molto diverse. Quello che non cambia è la visione complessiva, attenta ai dettagli ed alla profondità della storia raccontata. «Ho esplorato fonti diverse, fa parte del mio lavoro», sostiene il fumettista. «Ho sempre cercato di immedesimarmi nel lettore, per realizzare qualcosa che mi piacerebbe leggere». Una qualità ricercata nei volti dei protagonisti, nei colori e negli sfondi. Il mondo dei fumetti è in continua evoluzione, le nuove tecnologie hanno portato su computer, telefoni cellulari ed altri dispositivi quello che prima si poteva soltanto leggere sfogliando materialmente le pagine di un albo. Igort non si oppone a questi cambiamenti, ma cerca di cavalcare l’innovazione. «In Giappone e Corea del Sud si leggono fumetti ovunque», commenta l’autore, «il supporto è relativamente interessante, quello che conta è cosa si ha da dire, come lo si fa è secondario». Jacopo Basanisi

LA GENESI Tuveri è partito con lo scopo di realizzare un libro, ma dopo due settimane in Ucraina qualcosa è cambiato e l’autore ha deciso di cambiare rotta

PALCO “Sono nato così”, la nuova normalità

LOCATION Teatro delle Saline

n L’eterna lotta tra ragione e sentimento, tra ciò che ci impone la società e la possibilità di valutare in modo autonomo cosa sia da considerare come normale. Questa sera alle 21 l’associazione culturale I Menestrelli porta al Teatro delle Saline di Cagliari “Sono nato così”. Scritto e diretto da Ivano Cugia, direttore artistico della compagnia, lo spettacolo punta sul tema dell’omosessualità. Parole e musica guidano gli spettatori all’interno di un modo poco conosciuto. Sul palco Francesco Atzeni, Andrea Gandini, Adriana Monteverde, Cristina Orrù, Anna Maria Palla, insieme allo stesso Cugia. Gli attori vestono i panni di una famiglia come tante altre, appartenente ad una borghesia un po’ bigotta. La rivelazione

sconcertante e inattesa dell’omosessualità di un figlio fa crollare tutte le certezze acquisite, innescando dubbi esistenziali in ciascuno dei protagonisti. Tutti dovranno fare i conti con la notizia appena appresa, ma soprattutto con la propria interiorità. In una società in cui i fenomeni di intolleranza si susseguono giorno dopo giorno, la rappresentazione costituisce un momento di riflessione.

LA PIÉCE Oggi l’associazione culturale “I Menestrelli” porta in scena lo spettacolo al Teatro delle Saline alle 21

Un avvenimento banale, che può accadere all’interno di qualunque famiglia, dipinge il ritratto di una società che sembra non essere ancora pronta ad avere a ridefinire il concetto di normalità. Tema cardine dello spettacolo è la lotta a tutte le discriminazioni e le violenze. “Sono nato così” si inserisce all’interno della stagione “Un Euro Festival” organizzata da Akròama. La giovane squadra dei Menestrelli si occupa di teatro per adulti e per ragazzi. In questa occasione ha avuto la possibilità di portare in scena una tragedia stemperata da momenti comici, equivoci e toni grotteschi. Fino al 27 maggio un cartellone ricco, che ha richiamato dieci diverse compagnie. J.B.


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IL CONCERTO Il Castello di note: Mozart, Schubert e la forma sonata MINIMAX Il pianista Stefano Giavazzi giovedì alle 21 alle prese con la Sonata in do maggiore K 279 e la Sonata in fa maggiore K 280 del grande salisburghese. Più l’Ultima Sonata del viennese

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ascino, segreti e evoluzione della forma sonata tra le raffinate invenzioni e interessanti sperimentazioni e anticipazioni del giovane Wolfgang Amadeus Mozart nella Sonata in do maggiore K 279 e la Sonata in fa maggiore K 280 scritte nella seconda metà del Settecento e la celebre Ultima Sonata (D 960, in si bemolle maggiore) di Franz Schubert nel recital del pianista mantovano Stefano Giavazzi, protagonista giovedì 10 maggio alle 21 al MiniMax – il Ridotto del Teatro Massimo di Cagliari. La Stagione Concertistica 2012 degli Amici della Musica di Cagliari ospita per il ciclo di appuntamenti dedicati all’arte del pianoforte il brillante e apprezzato solista - già vincitore nel Concorso Internazionale “Ennio Porrino” nel 1991 – di ritorno nell’Isola vent’anni dopo l’esordio cagliaritano, esattamente

nel maggio del 1992, agli albori della sua intensa carriera, punteggiata da concerti (oltre all’insegnamento: è docente al Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova) e impegni istituzionali. Nel 2010 infatti il maestro Stefano Giavazzi è stato nominato membro della Commissione Musica presso il ministero dei Beni culturali, per la sezione “Spettacolo dal vivo”. Il recital cagliaritano sarà quindi l’occasione per riscoltare il pianista nato nella “città sull’acqua” in un programma che rievoca la temperie mitteleuropea e insieme la singolarità di due grandi maestri, la grazia e una certa qual aerea leggerezza che si fa pensiero musicale e l’intima corrispondenza tra melodie e stati d’animo, paesaggi interiori e visioni della Natura. Virtuosismi e suggestive armonie tra echi Rococò e ricerche timbriche nelle prime due Sonate mozartiane e atmosfere not-

IL RITORNO Già vincitore nel Concorso Internazionale “Ennio Porrino” nel 1991 Giavazzi torna nell’Isola vent’anni dopo l’esordio, nel maggio del 1992, agli albori della sua intensa carriera, punteggiata da concerti. Nel 2010 è stato nominato membro della Commissione Musica al ministero dei Beni culturali.

turne e dense di pathos nell’ampio respiro della partitura schubertiana a comporre un dittico capace di far risuonare le corde dello strumento a tastiera, esplorandone appieno le capacità espressive, nell’eleganza e compiutezza classica come negli slanci e le segrete inquietudini - tradotti in note – del Romanticismo. Poetiche e sensibilità differenti quindi in un ideale dialogo lungo un arco temporale che abbraccia oltre mezzo secolo di storia della musica (e coincide con la “nascita” del pianoforte e prima ancora del fortepiano), nell’interpretazione necessariamente personale e insieme rigorosa, in cui si sposano sapienza tecnica ed estetica, di Stefano Giavazzi.


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CULTURA

MARCO PORRU

Com’è difficile diventare adulto

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torie di ordinaria difficoltà, di ossessioni che lentamente emergono dal mare della propria esistenza. Storie travagliate di un’adolescenza che rappresenta lo snodo centrale della vita, abbandono dei riti rassicuranti dell’infanzia, scoperta del sesso e dell’indipendenza. Sono i temi portanti del libro d’esordio di Marco Porru, “L’eredità dei corpi”, edito dalla romana Nutrimenti e finalista al XXIV Premio Italo Calvino. Porru, sceneggiatore e scrittore poco più che trentenne, sardo di nascita e romano di adozione, sceglie di ambientare la propria storia nella periferia cagliaritana. «Il romanzo racconta le vicende di due ragazzi uniti dall’odio verso le loro famiglie inadeguate», spiega l’autore, «e con un’eredità fisica e mentale disturbante che impedisce ai loro corpi di vivere serenamente. Lo considero un romanzo di formazione, che non risparmia neppure il personaggio di Rosaria, nonostante abbia quarantacinque anni», continua. «Lei è un’altra protagonista che sembra vivere nuovamente una seconda, complessa e tormentata giovinezza, dopo che alla prima sono stati privati i piaceri sessuali appaganti». Il percorso professionale di Marco Porru ha attraversato diversi campi dell’arte, come spiega lui stesso. «La scrittura è sempre stata presente nella mia vita» dice lo scrittore, «sin da quando avevo dieci anni, quando scrivevo delle storie che avevano come protagonisti i miei familiari. Durante la mia adolescenza però è stata accantonata, poiché sentivo il bisogno di esprimermi attraverso il corpo, e non le parole». DANZA, PRIMO AMORE La danza dunque. Primi passi alla scuola di ballo Assunta Pittaluga a Cagliari, «dove ho vissuto gli anni forse più belli della mia vita». La sua crescita come ballerino lo conduce infine a Firenze, alla tenera età di vent’anni, con una borsa di studio per il Balletto Di Toscana. «Studiavo danza e teatro poi mi sono avvicinato in maniera sempre maggiore verso il teatro e il cinema. Ed è stato a quel punto che ho sentito tornare l’urgenza di riprendere a scrivere» confessa il giovane scrittore. «Per questo motivo mi sono trasferito a Roma, dove sono iniziate le prime “abbuffate” alla Casa del Cinema, e con esse i primi corsi di sceneggiatura». Nel 2007 propone la sua prima sceneggiatura a Peter Marcias, “Ma la Spagna non era cattolica”. «Si tratta di una docu-fiction che è stata presentata alla Mostra di Venezia e ha girato attraverso numerosi festival internazionali», dice Porru, «traa cui Torino, Madrid, Buenos Aires, ed è uscita nella sale e in Dvd è distribuita da Casini editore». Successivamente scrive la sceneggiatura per il lungometraggio di fiction “I bambini della sua vita”, che uscirà nelle sale nel 2011, anche questa volta grazie alla produzione di Peter Marcias. «In Sardegna “I bambini della sua vita” è diventato un autentico caso, restando in programmazione al Cineworld per più di due mesi» racconta Marco Porru. L’esordio in editoria avviene invece nell’ottobre 2010, inviando proprio “Eredità dei corpi” alla selezione per il Premio Calvino di quell’anno.

L’AUTORE “L’eredità dei corpi” (Nutrimenti) è il romanzo d’esordio dello sceneggiatore e già finalista al Calvino 2011

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ADOLESCENTI SOFFERENTI È in questi giorni nelle librerie il romanzo d’esordio di Marco Porru, “L’eredità dei corpi”, edito dalla romana Nutrimenti e finalista al XXIV Premio Italo Calvino 2011.

«Nutrivo tante speranze ma anche tanti dubbi» spiega lo scrittore e sceneggiatore. «Provenendo dal cinema, temevo che lo stile letterario non fosse all’altezza di un premio letterario così prestigioso. E invece è andata bene». Un romanzo dalle tinte forti e dalle tematiche delicate, che come lo stesso autore spiega intende raccontare la “perfetta imperfezione” dei personaggi, ritraendoli nella loro umanità. «Mi premeva raccontare quanto il corpo possa risultare ingombrante e possa influenzarci durante un’intera esistenza» afferma Porru, «ma non in toni pessimistici. I miei personaggi si ribellano. Cadono e si rialzano. Vivono più di altri personaggi perfetti». Il libro sarà presentato al Salone di Torino il 12 maggio. «Sono davvero felice per i consensi che il romanzo sta riscuotendo in giro» sostiene entusiasta Porru. «Al Salone del Libro di Torino “L’eredità dei corpi” sarà presentato da Mariapia Veladiano, vincitrice del Premio Calvino, proprio in occasione del venticinquesimo anniversario del Premio», conclude infine l’autore. Giuseppe Novella

IL PERCORSO La danza è stato il primo amore di Porru. Prima a Cagliari, poi a Firenze. Poi l’amore per il teatro e il cinema. E dal cinema nasce la sua passione per la scrittura. Così si trasferisce a Roma per studiare sceneggiatura. Nel 2007 la sua prima sceneggiatura per Peter Marcias (“Ma la Spagna non era cattolica”) con il quale collabora ancora.

MIELEAMARO

Un tris d’assi: Pulixi, Carlotto e Fois

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arlotto e Fois ma anche il giovane Pulixi nel ricco menu letterario di Mieleamaro. Si comincia giovedì alle 19 al Caffè Savoia di piazza Savoia con “Una brutta storia” uscito per la E/O di Piergiorgio Pulixi che sarà presente. Partecipano Andrea Melis, Michele Ledda, Ciro Auriemma, Renato Troffa del Collettivo Sabot. Qui la colonna sonora del libro che è stato scelto come libro del mese di Giallomania. Pulixi è nato a Cagliari nel 1982 e vive a Padova. Fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto di

cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de Fogu, (edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale “Un amore sporco” inserito nel trittico noir “Donne a Perdere” (edizioni E/O 2010). Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul Manifesto e Micromega. Il 16 maggio al Caffè Savoia c’è Antonia Iaccarino e il suo “Il figlio della santa”. Altro appuntamento importante martedì 22 maggio alle 19 al Ghetto degli ebrei di via Santa Crocecon la prima e unica presentazione di “Respiro corto” (Einaudi),

PRESENTAZIONI Si parte giovedì con il giovane autore di “Una brutta storia” al Caffe Savoia, poi c’è Iaccarino il 16 di Massimo Carlotto. Anche in questo caso è prevista la partecipazione di Collettivo Sabot e di Massimo Massa. Sullo sfondo di una Marsiglia mai cosí affascinante, difesa dainguaribili romantici come il commissario Bourdet e il boss Armand Grisoni, una genera-

zione di criminali del tutto nuovi scende in campo. Hanno studiato. Sono giovani, spregiudicati, e corrono terribilmente veloci. Potranno mai fallire? Altro big giovedì 24 maggio alle 19 al Ghetto degli ebrei di via Santa Croce con la presentazione di “Nel tempo di mezzo” (Einaudi) di Marcello Fois, il candidato Einaudi al Premio Strega 2012. Presenta Francesco Abate. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con libreria Tiziano. Vincenzo Chironi - sardo friulano, per moltianni figlio di nessuno - è un uomo che non dovrebbe neppure esistere, quandotorna in una terra che pare esistere da sempre. Lì ricomincia a vivere, diventase stesso, s’innamora dell’unica donna a lui proibita.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 8 h

Sala 9

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 Il mio migliore incubo! Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

Sala 8

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Il castello nel cielo Ore 17.45 Sala 3 Hunger Games Ore 16.50-18.30-19.45-21.30-22.30 Sala 4 To Rome With Love Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 22.30 Sala 5 Una spia non basta Ore 20.15 Sala 6 The Avengers 3D Ore 18.30-21.30 Sala 7 The Avengers Ore 17.00-19.45-22.30 Sala 8 Ho cercato il tuo nome Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 9 Battleship Ore 22.30 Sala 9 Biancaneve Ore 17.45 Sala 9 Quasi amici Ore 20.00 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Ciliegine Ore 19.15-21.30 Sala 2 Il primo uomo Ore 19.15-21.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. To Rome With Love Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Hunger Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 If a tree falls Ore 21.00 Sala 2 Hunger Games Ore 19.25-22.20 Sala 3 Battleship Ore 21.50 Sala 3 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.30-19.40 Sala 4 Gli infedeli Ore 19.05-21.35 Sala 5 American Pie - Ancora insieme Ore 19.00-21.30 Sala 6 The Avengers 3D Ore 18.10-21.10 Sala 7 The Avengers Ore 19.20-22.20

Sala 10 Sala 11 Sala 11 Sala 12 Sala 13

StreetDance 2 Ore 17.40-19.50 To Rome With Love Ore 21.50 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 To Rome With Love Ore 17.25-19.55-22.25 Hunger Games Ore 21.55 Il castello nel cielo Ore 19.15 Hunger Games Ore 18.15-21.15 Ho cercato il tuo nome Ore 19.35-21.55

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Ho cercato il tuo nome Ore 17.20-20.10-22.30 Sala 2 Gli infedeli Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 Hunger Games Ore 16.45-19.45-22.45 Sala 4 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.40 Sala 5 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 20.00-22.30 Sala 6 The Avengers 3D Ore 16.45-19.45-22.45 Sala 7 StreetDance 2 3D Ore 17.40 Sala 7 To Rome With Love Ore 20.00-22.30 Sala 8 Battleship Ore 18.30-21.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 Battleship Ore 19.25-22.10 Sala 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.20 Sala 2 Ho cercato il tuo nome Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Il castello nel cielo Ore 16.20 Sala 3 La casa nel vento dei morti Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 4 StreetDance 2 3D Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 5 Pirati! Briganti da strapazzo Ore 16.30 Sala 5 The Avengers 3D Ore 18.35-21.30 Sala 6 Hunger Games Ore 16.40-19.35-22.30 Sala 7 The Avengers Ore 16.40-19.35-22.30 Sala 8 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-19.55-22.20 Sala 9 To Rome With Love Ore 17.40-20.05-22.30 Sala 10 Biancaneve Ore 16.30 Sala 10 If a tree falls Ore 21.00

ILMETEO

le trame Sala 10 Sala 11

Sala 12 Sala 12

Ore 18.50 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 17.30-20.00-22.30 Hunger Games Ore 18.35-21.30 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 16.30

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 The Avengers 3D Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 18.30-21.00 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Spettacolo Teatrale

ALGHERO MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Battleship

▲ho

Ore 21.00 ❆▲h

Ore 21.00 Sala 1

TORTOLI’

To Rome With Love

Bel Ami

TORRALBA

Ore 18.30

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 To Rome With Love Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Riposo

SANT’ANNA ARRESI

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Chiuso

❆▲h

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

▲ho

LUNAMATRONA

SAMASSI

ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Riposo

▲h

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 To Rome With Love Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 2 The Avengers Ore 18.30-21.15 Sala 3 American Pie - Ancora insieme Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 4 Hunger Games Ore 18.20-21.00 Sala 5 Ho cercato il tuo nome Ore 18.20-20.40-22.40 Sala 6 The Avengers 3D Ore 20.10-22.50

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 The Avengers 3D Ore 21.00 Sala 2 Biancaneve Ore 21.30

AMERICAN PIE ANCORA INSIEME

Genere Commedia Anno 2012 Durata 113 minuti Regia J. Hurwitz, H. Schlossberg Con Jason Biggs, Alyson Hannigan Trama American Pie: dieci anni dopo si rincontrano tutti i protagonisti in una bella rimpatriata nella stessa cittadina in cui li avevamo lasciati. Ora le cose sono cambiate: alcuni sono cresciuti, altri un po’ meno. E’ l’occasione per fare un po’ il punto della situazione. Kevin e Vicky si sono lasciati mentre Jim e Michelle si sono sposati. Insomma, le loro vite sono andate avanti ma forse sono rimasti sempre i ragazzi di allora...

SEAFOOD UN PESCE FUOR D'ACQUA

Genere Animazione Anno 2011 Durata 78 minuti Regia Aun Hoe Goh Trama Pup è un mini-squalo che decide di lasciare il mare e andare sulla terraferma in mezzo agli uomini per riportare in salvo una sacca di uova. Si mette in viaggio con lui anche il suo più grande amico, Julius, che sta al suo fianco per proteggerlo. Tra mille pericoli, porteranno a termine la loro missione, cui ne seguirà subito un’altra: le forze del male hanno attaccato la barriera corallina...

GLI INFEDELI

Genere Commedia Anno 2012 Durata 109 minuti Regia AA.VV. Con J. Dujardin, G. Canet Trama Si narrano storie di uomini adulterini per passione. Michel Hazanavicius, Emmanuelle Bercot, Jean Dujardin, Fred Cavaye, Alexandre Courtes, Eric Lartigau, Gilles Lellouche tutti insieme per dirigere un film in episodi che mette gli uomini e i loro vizi in mostra. Casi di coppie: fatti tristi, aspetti comici ma sempre dell’infedeltà maschile si tratta. Tanti modi di guardare ad una medesima cattiva abitudine...

HUNGER GAMES

Genere Drammatico Anno 2012 Durata 117 minuti Regia Gary Ross Con J. Lawrence, E. Banks Trama Katniss viene selezionata nel suo distretto, all’interno dello stato di Panem, per partecipare agli Hunger Games. Fortemente voluti dal governo, questi giochi per la sopravvivenza sono un grande successo televisivo. Katniss si trova ad affrontare altri giovani, selezionati ogni anno nei restanti undici distretti,. La ragazza deve cercare dentro se stessa la forza e le armi per affrontare il nemico e poi, forse, tornare a casa...

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 The Avengers 3D Ore 17.00-19.45-22.30 Sala 2 Hunger Games Ore 16.45-19.30-22.15

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Hunger Games Ore 18.30-21.15

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA Via Nazionale 113 Sala 1 Riposo

SANTA TERESA DI GALLURA

CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Hunger Games Ore 16.45-19.30-22.15 Sala 2 To Rome With Love Ore 19.50-22.10-1730 Sala 3 The Avengers 3D Ore 16.30-19.30-22.30 Sala 4 Ho cercato il tuo nome Ore 17.00-19.30-22.00

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Hunger Games Ore 17.00-19.45-22.25 Sala 3 The Avengers 3D Ore 17.00-19.40-22.20 Sala 4 Ho cercato il tuo nome Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 5 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 20.00 Sala 5 To Rome With Love Ore 17.45-22.30 Sala 6 Bel Ami Ore 18.00-20.15-22.25 LEGENDA

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Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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MARTEDÌ 8 MAGGIO 2012


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