Sardegna, giornale

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LA VISITA Benedetto XVI a Milano con Bertone: «La fede sia l’anima della politica»

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno II Numero 151 Sabato 2 giugno 2012 0,80 Euro

CAGLIARI Ficcadenti resta rossoblù era nel mirino di Genoa e Fiorentina

CINEMA Il nuovo film di Zucca con Accorsi per protagonista Giuseppe Novella a pagina 22

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POETTO Verdetto dei tecnici: c’è amianto fino all’ex Marino AREA DELTA

Bombe e missili nel mare di Teulada Vincenzo Garofalo a pagina 8

n Si è concluso il sopralluogo al Poetto degli esperti incaricati dal Comune. Secondo la relazione è stata rilevata la presenza di amianto in circa 110 ettari di spiaggia, nel tratto compreso tra la Quarta fermata e il vecchio ospedale Marino. Per lunedì intanto è già stato convocato un vertice per stabilire le azioni da mettere in campo per gli interventi di pulizia. Possibili chiusure della spiaggia per lotti. E mentre si attendono i risultati sulla pericolosità si infiamma la polemica: non ci sono stati più controlli dall’abbattimento dei casotti. Paolo Rapeanu e Marcello Zasso alle pagine 2-3

ITALIA .

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CRONACHE

Regione Scissione Pdl resa dei conti in Consiglio n Conferme per l’uscita e il passaggio all’opposizione di almeno cinque consiglieri del Pdl. Giovedì sul “caso Lorefice” e Carbosulcis lo scontro finale. Antonio Moro a pagina 6

Senza cassa Isola in rivolta: lo Stato paghi o è il dramma n Roma non versa i soldi per la Cigs dei lavoratori sardi, sindacati e Confindustria sulle barricate. Il Pd: i fondi dalla pubblicità. Francesca Ortalli a pagina 7

Prandelli: «Se serve niente Europei». Poi ko con la Russia «Se ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare all’Europeo per quanto mi riguarda non sarebbe un problema». Così il cittì Prandelli interviene di nuovo sulle accuse da

parte della magistratura verso alcuni giocatori della Nazionale. Il presidente della Repubblica Napolitano: «Prima mi devo porre il problema e poi risponderò». Cancellieri: «È un impegno in-

ternazionale». E nel test amichevole di Zurigo contro la Russia gli azzurri prendono tre sberle. alla pagina 16

COMUNE L’AREA DI VIA SAN PAOLO NON BASTA PER LO STADIO a pagina 11

Elmas Carrello in tilt paura a bordo allarme in pista n Il blocco del carrello sul volo Meridiana da Bologna fa scattare le procedure di emergenza a terra: motovedette in azione. a pagina 13

In chiesa Niente cripta per il film di Enrico Pau n Al regista cagliaritano negata la Chiesa di Santa Restituta per il film che racconta il mazziniano Tola. Don Pani: «Non è un set». Virginia Saba a pagina 14


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SABATO 2 GIUGNO 2012

MARE MALATO

IL PERICOLO Killer invisibile n Già dai primi anni Ottanta c’erano notizie sulla pericolosità dell’amianto, ma il divieto di utilizzarlo è arrivato nel 1992. Prima era normale avere in casa coperture in eternit o serbatoi per l’acqua. Ma se gli esperti assicurano che il materiale non crea problemi se ingerito è la respirazione delle sue particelle che

lo rende micidiale. Le invisibili polveri di cemento-amianto, che si sprigionano quando si rompe o deteriora una lastra, una volta dentro i polmoni si depositano e possono far nascere tumori. Per valutarne la pericolosità ci sono apposite tabelle, perché la concentrazione di amianto nei materiali non è sempre uguale.

ALLARME AMIANTO Il Poetto è contaminato eternit in più di 11 ettari n L’amianto al Poetto c’è e lo certificano le carte. 110mila metri quadrati, questa la stima dell’area contaminata fatta dal Comune. È il risultato di un sopralluogo del servizio Igiene del suolo e della Asl 8 eseguito mercoledì. L’area con presenza di amianto dovrebbe essere non solo tra la Quarta e la Quinta fermata, ma quella compresa tra la Quarta l’ex ospedale Marino. Proprio quegli spazi dove nel 1986, senza troppi complimenti, sono stati abbattuti i casotti. E il rischio che tutto il Poetto sia contaminato dalle polveri di amianto, tra il ripascimento del marzo 2002 e le classiche mareggiate, non è un’ipotesi remota. A confermarlo è l’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo. L’ABBATTIMENTO DEI CASOTTI «L’unica spiegazione logica che possibile dare, è quella che unisce l’abbattimento dei casotti, composti in più parti da materiali con presenza di eternit, con il gioco delle correnti e delle mareggiate. Tanto più dopo il ripascimento. Da quel momento in poi, non è peregrino presumere che si possa essere creato quel classico effetto-risucchio - spiega l’assessore - significa che i detriti vengono sballottati ovunque e finiscono sparsi per tutta la spiaggia, arrivando fino al ciglio della strada». Leo invita a non esagerare con gli allarmismi: «È stata fatta una ricognizione sommaria, la concentrazione massima si riscontra dalla quarta fermata al rudere del Marino, ma in questo momento non si può escludere nulla. Lunedì è previsto un incontro tra Comune, Asl, Arpas, Provincia e Regione - spiega - faremo il punto della situazione, attendendo i risultati definitivi dell’indagine compiuta dall’Arpas, previsti tra circa dieci giorni». E il documento-relazione del Comune, crea non poche preoccupazioni fin dal titolo: “Materiali contenenti amianto rinvenuti nell’arenile del Poetto”. Dopo la relazione ricevuta dalla Asl 8 in seguito a un sopralluogo effettuato il 4 maggio, dopo un esposto a Prefetto, sindaco, Procura, Asl 8 e Ministero dell’Ambiente da parte di un cittadino, Franco Anedda, che denunciava “materiale estraneo all’arenile”, chiedendo “la rimozione immediata di esso a decoro ambientale e della salute pubblica”, i tecnici di Comune e Asl sono tornati al Poetto. LA RELAZIONE DEL COMUNE «Il soggetto responsabile dell’inquinamento è attualmente ignoto, la stima dell’estensione della potenziale contaminazione è di 110mila metri quadrati. Le misure di prevenzione adottate sono una richiesta di messa in sicurezza di emergenza dell’area interessata dalla presenza di amianto, inoltrata alla Direzione tecnica scientifica e al Centro regionale di riferimento Amianto di Oristano dell’Arpas, con una procedura

«L’unica spiegazione logica che possibile dare, è quella che unisce l’abbattimento dei casotti, composti in più parti da materiali con presenza di eternit, con il gioco delle correnti e delle mareggiate. Tanto più dopo il ripascimento. Da quel momento in poi, non è peregrino presumere che si possa essere creato quel classico effettorisucchio. Significa che i detriti vengono sballottati ovunque e finiscono sparsi per tutta la spiaggia, arrivando fino al ciglio della strada».

ristretta di urgenza, da parte del Comune, per individuare una o più ditte certificate per rimuovere i frammenti di materiale contenente amianto». Questo il sunto dell’informativa firmata dal Funzionario dell’ufficio Igiene del suolo, Paolo Malavasi, e dal dirigente, l’ingegnere Guglielmo Carletti. Tre pagine inviate ieri a Provincia, Regione, Arpas e Prefettura. I tempi per la risoluzione del problema-amianto al Poetto sono incerti, così come la cifra che dovrà uscire dalle casse di palazzo Bacaredda per pagare gli esperti che saranno chiamati a bonificare la spiaggia. «La volontà è di procedere nel più breve tempo possibile, operando per lotti e nelle prime ore della mattina, per evitare interventi evasivi -

precisa Pierluigi Leo - il costo dell’operazione non sarà eccessivo, adesso è però impossibile stabilire con esattezza una cifra. Spero di cuore che non sia avvenuto lo sfibramento dell’amianto, se così fosse dovremo indire una conferenza di servizi, alla quale seguirà una bonifica totale del Poetto». Cerca di smorzare i toni anche l’assessore provinciale all’Ambiente. «Qualunque allarmismo, in questo momento, è fuori luogo commenta Ignazio Tolu - lunedì faremo un sopralluogo al Poetto per le indagini di nostra competenza e verificheremo se esiste e nel caso di quale entità è il rischio dell’amianto. A quel punto, con l’incontro di lunedì, saremo in grado di fare il punto della situazione. Paolo Rapeanu

NEL 1986 Le ruspe all’opera tra la quarta e la quinta fermata

LE REAZIONI I BAGNANTI CON GLI OCCHI APERTI I GESTORI DEI BARETTI: NON CHIUDETE TUTTO n La Quarta e la Quinta fermata ieri erano meno affollate della Prima. Ma la causa è stata il vento, non l’amianto. Nel tratto “incriminato” i bagnanti non si preoccupano del rischio-amianto mentre i gestori dei chioschi appena riaperti tremano all’idea che la spiaggia possa essere nuovamente invasa dalle ruspe. «Oggi è la prima volta che veniamo e pensavamo che la Quinta fosse recintata - raccontano quattro ragazzi arrivati da San Sperate per la prima giornata di mare della stagione - siamo tranquilli, però la suggestione c’è e camminando siamo stati attenti a ogni pietra che abbiamo trovato». Il passaggio verso la psicosi è breve, perché per passare dal “ci sono resti di amianto” a un “se vai al Poetto muori”, il passo non è così lungo. «Non me ne preoccupo proprio - smorza Fabio Locci, che

Pierluigi Leo, assessore ai Servizi Tecnologici

alla Quarta fermata ci ha portato tutta la famiglia - se siamo stati così per 25 anni mi riesce difficile pensare che oggi posso rischiare qualcosa in riva al mare con la brezza». Ai chioschi i clienti sono tranquilli mentre i gestori non lo dicono, ma non possono non notare che dopo mesi di attesa appena sono riusciti a tornare a lavoro, gli è caduta in testa una nuova tegola, di eternit. «Aspettiamo l’esito delle indagini per capire come dovranno intervenire - spiega Eliseo Carta della Lanterna Rossa speriamo che non chiudano la spiaggia perché a quel punto saremmo costretti a chiudere anche noi». Che è quello che aluni credono sia già successo. «Di solito vado alla Quinta - commenta Lucia Sanna - ma sono venuta al Poetto di Quartu perché lì hanno chiuso tutto».

L’ESPERTO «Rischio diffuso in tutta la città»

ETERNIT Resti anche all’Anfiteatro

n Nei tubi d’amianto scorre l’acqua che arriva a molti rubinetti di casa, ma sono le coperture abbandonate quelle che rappresentano il vero pericolo. «I rischi dell’amianto a Cagliari ci sono in più punti. Ancora non si sa la reale situazione del Poetto, ma per trovare punti pericolosi non c’è bisogno di spostarsi di molto», spiega Orazio Filippi, ingegnere chimico speicalizzato in rifiuti speciali e bonifiche. «Basta vedere i tetti dei capannoni tra viale Poetto e via San Bartolomeo, una grande quantità di cemento-amianto abbandonata che può rilasciare le pericolose fibre spinte dal vento. Un altro punto che avrebbe bisogno di interventi urgenti è l’ingresso del Parco di Molentar-

gius. Lì, a parte l’edificio Sali Scelti, le le coperture sono in cemento-amianto e sono in pessime condizioni, abbandonate da anni, con le famigliole che vanno a fare la passeggiata che sono esposte a un pericolo che è di gran lunga maggiore di quello che può rappresentare il Poetto». I rischi dell’amianto sulla spiaggia sono legati alle dimensioni dei frammenti e alla profondità a cui si trovano. «Minori

L’ETERNIT Orazio Filippi, ingegnere chimico: «Nel parco di Molentargius e in viale Poetto coperture pericolose»

sono le dimensioni di un pezzo di amianto, maggiore è la possibiltà che rilasci le fibre - spiega Filippi - al tempo stesso se i residui in spiaggia si trovano in profondità sono decisamente poco pericolosi, però in quel caso sarebbe più costoso un eventuale intervento di bonifica». In condizioni normali per la rimozione si può ricorrere all’incapsulamento, rivestendo l’amianto con sostanza chimiche collanti in grado di evitare la dispersione delle fibre nell’aria. «In spiaggia questo non sarebbe possibile - conclude l’esperto di bonifiche - ma si può ricorrere all’acqua che può dare lo stesso effetto e si utilizza in contesti delicati come sicuramente è il Poetto». M.Z.


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DOPO I CASOTTI Nessun controllo dall’86 «Il governo intervenga» n La nevicata dell’85 è l’ultima immagine romantica dei casotti del Poetto. La primavera successiva sono stati demoliti, senza andare tanto per il sottile. La maggior parte dei piccoli fabbricati che coloravano il litorale avevano le coperture in amianto, che vennero distrutte a colpi di ruspa assieme alle pareti di legno. Nell’86 nessuno ha vigilato sui lavori in spiaggia e ora il Poetto presenta il conto, in tutti i sensi, perché la bonifica ha dei costi notevoli. Per anni l’amianto è stato utilizzato normalmente e viene da pensare che al tempo, quando non fu presa nessuna precauzione e addirittura alcune macerie furono lasciate sotto la sabbia, non si sapesse dei suoi effetti cancerogeni. «Purtroppo non è così, nell’86 si conosceva già la pericolosità del cementoamianto, anche se già si cercava di non dare troppo peso a questo aspetto. E se qualche detrito dovesse essere rimasto sulla spiaggia mi chiedo: chissà dove sono finiti gli altri? - Orazio Filippi ingegnere chimico, specializzato in recupero e smaltimento di rifiuti - al tempo non si andava tanto per il sottile, non esisteva il conferimento in discarica dei rifiuti speciali: in ogni città c’erano zone periferiche dove si buttava di tutto». Eppure su un intervento di quella portata realizzato dalle amministrazioni pubbliche qualcuno avrebbe dovuto vigilare. In seguito è

«Chiederemo un fondo straordinario per un intervento immediato» Luciano Uras

«Il ministero non può lasciare tutto sulle spalle delle Amministrazioni locali» Bruno Murgia

arrivata la seconda devastazione del Poetto col ripascimento di dieci anni fa. Adesso questi due eventi, completamente innaturali, potrebbero aver rimescolato la sabbia fino a far riaffiorare detriti la cui reale pericolosità deve essere accertata. Ma tanto basta per creare preoccupazioni, anche dal punto di vista economico, perché un’eventuale bonifica dell’arenile potrebbe avere dei costi notevoli. «Chiederemo un fondo straordinario per un intervento immediato al Poetto - commenta il consigliere regionale di Sel Luciano Uras - è importante intervenire immediatamente non solo per la salute dei bagnanti e di chi frequenta l’arenile, ma anche per le attività e per chi ci lavora». Sui rischi dell’amianto al Poetto è intervenuto anche il deputato Bruno Murgia, che chiede l’intervento del Governo. «La presenza di resti di manufatti in amianto sulla spiaggia del Poetto di Cagliari deve spingere il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ad intervenire - commenta il parlamentare del Pdl - stiamo parlando infatti di una delle principali spiagge urbane del territorio nazionale; una zona potenzialmente contaminata che si estende per centodiecimila metri quadrati. Il ministero dell’Ambiente non può lasciare tutto sulle spalle delle Amministrazioni locali». Marcello Zasso

il confronto

n I casotti durante la nevicata dell’85. Pochi mesi dopo sono stati demoliti e si è chiusa un’epoca. Che ha lasciato qualche ricordo nascosto.

n Senza casotti la sabbia ha cominciato la sua fuga lungo la strada. Col tempo si sono formate le dune che adesso sono ricoperte da vegetazione.


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OPINIONI E SE DOMANI...

NELL’ISOLA SIANO I SARDI A DECIDERE di ANTONELLO GREGORINI

S

e in Sardegna avessimo un presidente della Repubblica, come Napolitano per l’Italia, la giunta Cappellacci non esisterebbe ormai da tempo. Eletta in un’altra era, da un contesto politico dissoltosi, e sotto l’egida protettiva dell’uomo più inquisito dello Stivale, essa si trascina priva di progetto e autorevolezza. Se in Sardegna non ci fosse un’opposizione debole, confusa e frastagliata, così come quella italiana, essa potrebbe autorevolmente chiedere il ricambio naturale del governo semplicemente evocando un «ora tocca a noi». Se in Sardegna avessimo una classe dirigente di tecnici formatasi negli atenei e nelle imprese potremmo pensare, forse, di chiedere a loro di farsi carico del fardello di un sistema economico e sociale da rifondare. In Sardegna, però, non c’è il presidente dello Stato, e non c’è lo Stato; manca un’opposizione che si distingua per caratteristiche etiche e formazione politica dalla maggioranza; la classe dirigente di tecnici e fini intellettuali è, forse, emigrata verso paesi che offrono maggiori opportunità, oppure non si è mai formata, dato il basso livello accademico degli atenei, la pochezza del tessuto imprenditoriale e la mancata applicazione della regola di selezione per merito. Allora che possono fare i sardi per migliorare le prospettive sul futuro? Possono offrire le risorse naturali a saldo agli emiri del petrolio o i rajà di Cindia? Possono consentire la realizzazione di nuovi impianti industriali sulle ceneri dei vecchi senza pretendere che il suolo, già inquinato, e il paesaggio devastato, vengano prima bonificati e ricomposti? Possono offrire le basi militari come campi d’addestramento e di prova per eserciti sempre più sofisticati e distruttivi, fregandosene se potrà esserci qualche mal celato effetto collaterale per la salute delle popolazioni e per gli habitat naturali? Possono vendere dignità in cambio di lavoro? Cosa possono fare i sardi? Possono, forse, mandare tutti al diavolo e riprendere dal Progetto Sardegna che nel dopoguerra, prima delle scelte rivelatesi errate dei “giovani turchi”, si pensava potesse, e dovesse, sviluppare economia dal basso (bottom up, si direbbe oggi), investendo sulle proprie scarse risorse ma in armonia con i tempi di un’evoluzione sana e più umana, nel rispetto della storia e delle caratteristiche sociali. Possono fare così i sardi, forse, nel dubbio. Tanto, per come vanno oggi le cose, val la pena tentare!

il semaforo

l ANNA MARIA CANCELLIERI

Ministro dell’Interno Soffiano i venti cattivi del calcioscommesse, che hanno già agitato l’ambiente azzurro in vista degli imminenti Europei. Prandelli ha sbottato: «Possiamo anche starcene a casa». Ma il ministro non è d’accordo: «Andate e giocate, possibilmente bene. E forza Italia». Almeno nel calcio, teniamo alta la bandiera.

l MARK ZUCKERBERG

Patron di Facebook L’hanno criticato perché durante le vacanze romane si è distinto per la sua tirchieria. Ora sappiamo che, in realtà, è colpa della crisi: a seguito del flop in borsa della sua creatura, è uscito dalla lista dei 40 paperoni del mondo. Ora pare che il suo patrimonio si aggiri intorno a 14,7 miliardi di dollari. Poveretto.

l EDOARDO COSTA

Meteora televisiva Era uno dei belli di Canale 5, sorriso smagliante e fisico scultoreo. E null’altro. Accusato di essersi appropriato indebitamente di circa 570 mila euro dei 650 mila raccolti in beneficenza per (in teoria) i bambini delle zone più povere del mondo, rischia 4 anni di carcere. Dal “Distretto di Polizia” alla gattabuia.

Sardegna Si Cambia

IL DOPO REFERENDUM E LA BUONA POLITICA di Pietro Maurandi

F

ra le speranze accese dal voto francese e le preoccupazioni suscitate da quello greco, l’Italia sperimenta una situazione in cui alle macerie della seconda Repubblica non corrisponde una visibile e affidabile alternativa. Le recenti amministrative hanno mostrato elettori che sono alla ricerca di buoni amministratori, di programmi chiari, di trasparenza e affidabilità. Nei ballottaggi delle elezioni comunali si è confermato che la destra senza il cavaliere perde anche il cavallo e che la Lega paga le conseguenze di idee sbagliate e confuse. Ma il centrosinistra, se pure il Pd riesce a tenere, non riesce a vincere neanche laddove la destra perde. Significa che gli elettori non vedono alcuna credibile alternativa agli anni del berlusconismo e si rifugiano nel non voto o nel voto al Movimento 5 Stelle, che riesce a intercettare non solo la rabbia dei cittadini ma anche il desiderio di una politica pulita e affidabile. C’è insomma una domanda di buona politica, che i partiti tradizionali, vecchi e nuovi, hanno palese difficoltà a soddisfare, con decisioni e comportamenti trasparenti e responsabili. Anche i risultati dei referendum in Sardegna si collocano in questa situazione di difficile transizione e rappresentano un caso da manuale di irresponsabilità di una parte della politica. Partiti e uomini che stanno nella maggioranza del Consiglio regionale, volendo procedere alla cancellazione delle province regionali, avrebbero potuto proporre una legge organica, che regolasse an-

che le situazioni che dalla cancellazione sarebbero derivate. Invece hanno preferito rovesciare ogni responsabilità sui cittadini, che naturalmente hanno espresso tutta la loro carica di malumore e di rabbia. Il risultato è che si naviga nel caos, costretti a scegliere fra la proroga delle province abrogate, con buona pace del referendum, o la loro immediata cancellazione, abbandonando a se stesse funzioni importanti per i cittadini. Vi sono anche aspetti di stile e di costume che entra-

Il vero dramma non è non pensare: non tutti lo fanno. È non sentire il bisogno di qualcuno che lo faccia no a fatica, o non entrano affatto, nei comportamenti della politica italiana. Sarkozy, un’ora dopo la sconfitta, ha dichiarato che lascerà la politica. Non si chiede tanto, ma in Italia ci sono troppi leader sconfitti che continuano a dirigere i loro partiti e magari a fondarne altri. La realtà è che tutta la politica che è chiamata a prove decisive, e il futuro appartiene alle forze che mostreranno di saperle affrontare. Le politiche di rigore nella finanza e nell’amministrazione pubblica perdono senso e valore se non sono collocate in comportamenti virtuosi, se non sono affiancate da politiche per la crescita e dalla ricerca di equità sociale nella distribuzione dei costi della crisi. Ma

IL PERSONAGGIO . Maria Rosaria bada al suo Silvio e detta i tempi di Fabio Marcello

quest’ultimo in particolare è un compito proprio della sinistra e non dei governi tecnici. In Francia, da un confronto elettorale chiaro su opzioni contrapposte è emersa una situazione nuova, di fronte alla quale i cittadini sanno più o meno quali scelte li aspettano. In Italia, all’ombra del governo tecnico, assisteremo a balletti e alchimie, dalle quali può venir fuori di tutto. Si tratta di situazioni e di pratiche destinate a favorire il formarsi e il consolidarsi di gruppi di oligarchi, che

non generano solo corruzione e inefficienza nel governo della cosa pubblica ma soprattutto assenza di riflessioni e di elaborazioni, scarsa dedizione all’analisi e al pensiero prima di decidere. Il vero dramma non è non pensare, non tutti riescono a farlo, ma è non sentire neanche il bisogno che qualcuno lo faccia. Così ridotta la politica ha poca vita e la democrazia ha un pessimo futuro. Ma la domanda di buona politica è la vera buona notizia che emerge dal voto amministrativo: significa che molti cittadini stanno a guardare e che il loro consenso, chi si propone di governare il paese o la regione, se lo dovrà guadagnare a suon di idee, di programmi e di scelte trasparenti.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Schiva, quasi timida: «Se finisce col solito bunga bunga, me ne vado a dormire». Così Maria Rosaria Rossi avvisava Emilio Fede, frequentatore abituale dei festini in quel di Arcore. Materna e protettiva. Come solo le badanti sanno essere: «Domani Silvio ha un impegno importante, non dovete farlo stancare», ammoniva. E l’Emilio, pur ingrifato, cedeva le armi: «A mezzanotte meno un quarto, ti faccio un cenno e mandiamo tutti a nanna». Di lei, Maria Rosaria da Caserta, classe ‘72, scollatura debordante, autrice dello struggente inno del Pdl (“Gente che ama la luce, che non prova invidia e odiare non sa. Gente che non ha rancore e ha come valore la sua libertà...”), si sapeva abbastanza poco. Se

non che Berlusconi l’aveva fatta diventare parlamentare prima, e componente della Commissione giustizia alla Camera poi, in tempo di record. Ora Silvione è stato spodestato da Monti, e gli anni iniziano a sentirsi anche per lui. E riecco Maria Rosaria, che teneramente lo guida a braccetto, gli indica il posto, lo fa sedere, allontana da lui gli scocciatori. «Vogliamo parlare con Silvio!», imploravano i postulanti. Ma lei, inflessibile: «Vi faccio richiamare io». E a Berlusconi che chiedeva «Ma quello chi era?», lei prontamente dava rassicurazioni: «Nessuno, nessuno. Ora siediti qui che tra poco inizia. E sorridi». Avvisando tutti i presenti: «Si chiude entro mezzogiorno. Devo fargli fare il pisolino».

CRIBBIO..! Maria Rosaria Rossi

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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SABATO 2 GIUGNO 2012

LA TECNODIDATTICA

SE TI DICONO CHE MARTE È SCOMPARSO

notizie inutili

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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BEN FATTO, BETTY! ANGELINA E BRAD PITT: «COMPLIMENTI, MAESTÀ»

di GIGI MONELLO

G

rande fermento negli ambienti dei consumatori abituali di rivoluzioni copernicane nella didattica. È in arrivo una vagonata di Lim. Per chi non lo sapesse, Lim sta per Lavagna Interattiva Multimediale: un grande schermo che, mediante videoproiettore, riceve da un pc tutto quanto desiderate e diventa, all’occorrenza, pannello di navigazione in rete o lavagna tradizionale. Basta far scendere la penombra e il gioco è fatto: il nativo digitale è bello che catturato, preso, immobilizzato e inebetito con le sue stesse armi; l’elettronica multicolore che gli riempie le tasche. Fenomenale. Anni fa sentimmo a lungo parlare di “Marte”. La sigla stava per “moduli di apprendimento su rete tecno-educativa”. Confesso di avere sempre coltivato il sospetto che chi inventò l’acronimo, pensò prima ad un suono suggestivo e solo qualche ora dopo a cosa dovesse esattamente significare. Si trattava, in sostanza, di immettere massicce dosi di internet e multimedialità nella didattica quotidiana. Il tecnoprofessore alle prese, puta caso, con l’ironia in Socrate o la provvidenza in Manzoni, doveva guidare ricerche di gruppo tese a realizzare elaborati da scambiare, poi, con le classi sorelle nel web. Ricordo ancora una nauseata collega di matematica, “marziana per caso”, che raccontava che mentre lei interrogava, tutti gli altri erano a farsi gli affari loro su Internet. “Didattica flessibile”, “fluidificazione del concetto di classe”. Se chiedete in giro di Marte, vi indicheranno il cielo. Svanito nel nulla. Evaporato. Ora è la volta delle Lim. Non ho nulla contro la tecnologia. Anzi. Il punto è che faccio parte di quella categoria di privilegiati che, a differenza di metodologi e venditori, il piedino dentro le aule ce lo mette ogni giorno, e dei nativi digitali ha diretta esperienza: quanto basta per nutrire fierissimi dubbi su queste svolte tecnologiche. L’overdose di stimoli visivi e il caos di messaggi dentro il quale gli adolescenti vivono pongono infatti problemi di segno opposto: siamo oramai di fronte ad un atrofizzarsi degli spazi mentali e ad un affievolimento del pensiero astratto. Per convincersene, i “nativi” bisogna ascoltarli, e soprattutto leggerli (se prima riuscite a decifrarli). Le Lim? Attacchino pure ai muri l’ultimo ritrovato. Magari a due metri da una serranda rotta. Lo userò anch’io. Non ci raccontino, però, la favola che saranno le Lim a salvare la baracca. Conosciamo troppo bene i nostri guai.

n La coppia hollywoodiana, Brad Pitt e Angelina Jolie, ha inviato un speciale messaggio alla regina d’Inghilterra per il giubileo, complimentandosi per il suo operato ed esortandola a continuare il suo lavoro. La famiglia dei “brangelina” è a Londra nella nuova casa di Richmond.

COMMOZIONE DA STAR BIEBER BATTE LA TESTA E SVIENE IN CAMERINO n Justin Bieber è svenuto nel suo camerino dopo il concerto di Parigi. Aveva battuto la testa contro una parete di vetro dietro le quinte e poco dopo la fine del suo show è caduto a terra. Una leggera commozione cerebrale, hanno detto i medici, come riportato da Tmz, ma sta bene.

FELICE MAL DI PANCIA PINK POSTA SU TWITTER LE SUE FOTO IN OSPEDALE

Scommettiamo che gli azzurri si rilassano? Una doppia con sala massaggi, piscina e tutti i comfort: questo riserverà l’Hotel Turowka, in Polonia, agli atleti della nazionale di calcio impegnati nei campionati Europei. Dai tempi di Rossi-Cabrini, tutti gli allenatori hanno dato grande importanza al ritiro, il più possibile accogliente e rilassante. Pensate che ai tempi del Mondiale in Francia, addirittura si optò per camere singole con letti

n Pink è stata ricoverata per una gastroenterite. La popstar è stata portata in ospedale per dei dolori allo stomaco, e ha poi pubblicato una foto sulla sua pagina di Twitter in cui si vede che è in un letto d’ospedale con una flebo attaccata al braccio. Ad accompagnare l’immagine un suo commento: «Forse è perché mia mamma era un'infermiera, ma mettetemi un camice e attaccatemi ad una flebo e io sono una ragazza felice».

LEO BAGNINO MANCATO A DICAPRIO FU PROPOSTA UNA PARTE IN BAYWATCH n Anni fa Leonardo DiCaprio poteva essere tra i protagonisti di Baywatch. Si era pensata per lui la parte di Hobie, il figlio del protagonista Mitch Buchannon. «Buon per lui e per la sua carriera che alla fine non se ne fece niente», ha commentato l’ex “bagnino” David Hasselhoff.

king-size. Tre le altre “coppie” celebri, un duo inossidabile era quello Giannini-Mancini: il romanista dormiva così profondamente che il compagno non riusciva praticamente mai a spiccicare due parole. Assolutamente bandita la presenza femminile (non siamo in Olanda...). La domanda è d’obbligo: ma ci sarà pure una sala scommesse dentro l’albergo? Si scherza, ovviamente...

notizie incredibili DOMESTICA A SOPRESA PULIZIE DI NASCOSTO PER FARSI PUBBLICITÀ

RIFLETTORI SUL PORNO LO STADIO ILLUMINATO PER FARE UN’ORGIA

IL SUINO FREDDOLOSO MAIALE CON SCIARPA ”RICERCATO” IN USA

Sue Warren, proprietaria di un‘impresa di pulizie dell’Ohio, ha trovato un modo piuttosto particolare, ma altrettanto pericoloso, per farsi pubblicità. La donna entra di soppiatto nelle abitazioni della cittadina di Elyria quando i proprietari non ci sono e inizia a lavare i piatti, buttare la spazzatura e passare l’aspirapolvere. Infine lascia un bigliettino scritto a mano sul tavolo, con sopra il suo nome e indirizzo e lo schizzo di un biglietto da 75 dollari. Lo stratagemma non ha però ripagato la donna come sperava e, anzi, ha portato al suo arresto.

Il Memorial Coliseum di Los Angeles non sarà ricordato soltanto per aver ospitato due Olimpiadi ed essere casa degli Usc Trojans di football, ma anche per esser stato la location di un film porno. Secondo quanto riporta il Los Angeles Times, la notte del 16 settembre del 2001 i cancelli vennero chiusi, i riflettori accesi e per 40 minuti diversi attori si impegnarono in un’orgia al centro del campo. Accendere le luci dello stadio richiede l’approvazione delle autorità cittadine, ma nessuna persona contattata dal Times ha saputo dire chi abbia dato il permesso per girare.

Sicuramente il suo proprietario è un tipo che ci tiene alla salute delle bestie. Ma, allo stesso tempo, deve essere un po’ sbadato. La polizia e gli abitanti di Pittsburgh, in Pennsylvania, sono infatti alla ricerca di un maialino con una sciarpa al collo, avvistato da alcuni automobilisti lungo una strada appena fuori la città. Anche dei soldati hanno detto di aver visto l’animale, ma non sono riusciti a prenderlo prima che scomparisse nei boschi. Non si sa a chi appartenga, né perché indossi la sciarpa. Sono già stati creati appositi account Twitter e Facebook .


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SABATO 2 GIUGNO 2012

PARTITI AL BIVIO

IN CONSIGLIO

Scissione Pdl, il gruppo si allarga n Il nuovo gruppo c’è, è più largo di quanto appaia al momento, starà all’opposizione e i suoi componenti non lasceranno il partito del Pdl. È la sintesi del giro di telefonate e colloqui che i big del Popolo della Libertà e anche gli uomini vicini al governatore Cappellacci fanno al termine della giornata che conferma la scissione del gruppo Pdl in Regione. Il pressing sui singoli consiglieri è alto e intenso ma tra chi gioca coperto e chi non nasconde il mal di pancia alla fine solo uno dei quattro nomi dei cinque certi in uscita, tentenna. «Ma per uno che si mostra disponibile al ripensamento se ne trova un altro insospettabile propenso allo strappo», è il commento di un tessitore. Che, a taccuini chiusi, si fa scappare «che se su Pitea si può lavorare ci sono falle aperte in ogni provincia». Il tempo a disposizione per fermare l’emorragia è ridotto all’osso e la mozione dell’opposizione sulle nomine negli enti e sul caso Lorefice non aiuta affatto. Anzi. Offre l’occasione a Claudia Lombardo, Mario Diana, Nanni Campus, Antonio Pitea a almeno un altro mister X del Pdl di marcare la distanza da Cappellacci e aprire le danze sul piano prettamente politico. Ma giovedì prossimo in Consiglio con la discussione dei documenti di Luciano Uras (Sel) e Giampaolo Diana (Pd) sull’incarico alla Carbosulcis per Alessandro Lorefice, ormai noto come “zero tituli”, oltre alla frattura nel Pdl c’è da mettere nel conto la possibile spaccatura in maggioranza. Al momento è difficile capire cosa farà l’Udc, visto il siluro sganciato nei giorni scorsi da Giorgio Oppi proprio all’indirizzo di Lorefice («una scelta non accettabile e non si può nominare uno senza arte né parte solo per fare un dispetto agli avversari del tuo partito») ma soprattutto emergono, di ora in ora, le difficoltà dei consiglieri della maggioranza provenienti dal Sulcis nel legittimare con il voto in Aula una guida quantomeno inesperta alla Carbosulcis. Non è un caso che il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, in una nota, abbia ribadito ieri che «Lorefice è da rimuovere dall’incarico di amministratore unico e che la Carbosulcis sta attraversando un momento molto critico relativamente alle possibilità di sviluppo dell’attività estrattiva e trasformazione in produzione di energia elettrica ed è impaensabile affidare il destino dell’azienda a una persona priva dei requisiti richiesti». Il messaggio tradotto per gli onorevoli del Sulcis della maggioranza vuol dire: la Carbosulcis va verso tempi difficili e chi legittima la nomina di Lorefice si assume la responsabilità del disastro. I prossimi giorni saranno dunque ad alta tensione per il centrodestra e soprattutto per il Pdl, all’interno del quale la vicenda del nuovo gruppo in Regione viene vista anche con riferimento al quadro nazionale. I fedeli al governatore sono convinti che Alfano regga e che ci sarà una rivoluzione nei coordinamenti regionali che nell’Isola significa far saltare Settimo Nizzi e rimescolare le carte a vantaggio dell’asse Cappellacci-Cicu. L’altro versante è convinto che accada l’opposto e che Cappellacci che punta su Alfano è una scommessa già persa e il conto da pagare peserà doppio per il presidente della Giunta. Intanto in Regione la resa dei conti è fissata per giovedì: alcuni col pallottoliere in mano e almeno in cinque con le scartoffie già pronte per migrare negli uffici del nuovo gruppo ai piani dell’opposizione. Antonio Moro

REGIONE Giovedì la resa dei conti sulla mozione Lorefice “zero tituli” con la fuoriuscita di almeno cinque consiglieri

L’ADDIO PRATO SALUTA IL TAVOLO CHIMICA VERDE «HO LAVORATO GRATIS MA NE È VALSA LA PENA»

REFERENDARI NUOVO AUT AUT DAL MOVIMENTO «SENZA RIFORME, A COSA SERVE IL CONSIGLIO?»

n «Dal 22 maggio non svolgo più l’incarico di coordinatore di Sardegna co2.0 e, di conseguenza, non posso più presiedere il tavolo agricolo, centrale a biomasse e ricerca universitaria di chimica verde. È per me un grande dispiacere!». È il saluto di Andrea Prato ai componenti il tavolo della chimica verde, insieme con le congratulazioni a «chi lavora in Matrika, Eni e Novamont». «Benché lavorassi senza aver percepito, a tutt’oggi, un solo euro di compenso - conclude l’ex assessore all’Agricoltura - mai avrei smesso di starvi a fianco, perché ho percepito che stesse nascendo qualcosa di grande e vi assicuro che ne è valsa assolutamente la pena».

n «Mezzo milione di sardi incomincia a perdere la pazienza». È il messagio che arriva dagli stati generali delle truppe referendarie arruolate in “Sardegna si cambia” che non mancano di lanciare un’altra sfida al Consiglio: «Se non fa le riforme cosa ci sta a fare?». Per i referendari «bisogna fare in fretta e senza furbizie». «Il Consiglio Regionale dia subito le risposte che i sardi hanno chiesto - è l’intimazione - e se i consiglieri non si sentono capaci, non facciano perdere tempo ai sardi». Una ipotesi quest’ultima che non dispiace a molti onorevoli che sulla legislatura da lasciare a metà sono pronti anche alla battuta: «In Sardegna si cambia e a Chilivani si scende».

ASSEMBLEA DEMOCRAT

Il Pd sceglie la tregua armata n Prima di tutto le elezioni amministrative. Con questo comandamento il Pd sardo ha riunito ieri pomeriggio l’Assemblea regionale del partito e ha approvato all’unanimità lo Statuto, trovando un’unità di circostanza, e soprattutto a tempo determinato. Dopo le elezioni maggioranza e opposizione interne al partito si sono date appuntamento per regolare i conti e misurando, con la forza dei numeri, il peso delle varie componenti. Lo scontro, per il momento congelato, è fra il segretario regionale, Silvio Lai, forte dell’appoggio delle correnti Soru e Soro, e l’ala di tesserati ex popolari, che fanno riferimento al deputato Paolo Fadda, con la presidente dell’Assemblea, Valentina Sanna. Nel mezzo ci sono le altre anime del partito, in particola la frangia di Antonello Cabras, finora base portante della maggioranza di Lai, ma dato dai rumor di casa Pd in lento e progressivo allontanamento dal segretario regionale. I conti saranno fatti dopo le amministrative (già dopo il primo turno ci sarà una riunione del direttivo) e non sono esclusi colpi di scena: in ballo ci sono le regole che do-

RIUNIONE L’Assemblea regionale ha approvato lo Statuto, e firmato la pace per le elezioni. Scontro rinviato tra Lai e l’area Fadda vranno definire le candidature alle elezioni politiche del 2013. La maggioranza di Lai aveva preparato la strada per un regolamento che fissa il tetto delle due legislature per parlamentari e consiglieri regionali, con una deroga del 20 per cento degli uscenti. Una norma che rischia di lasciare più morti che feriti sul campo del Pd, anche in vista della riduzione delle poltrone in Consiglio regionale. Su questo si scontreranno le correnti interne. ASSEMBLEA E STATUTO Intanto ieri l’Assemblea ha approvato le modifiche allo Statuto, così come indicato nel 2010 dalla Comitato nazionale di garanzia del Pd. Via libera a tutte le variazioni, tranne una: il cambiamento del nome e del logo del partito, che Ro-

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VALENTINA SANNA «Senza regole è impossibile governare. Ora che abbiamo approvato lo Statuto si può andare avanti».

ma ha inutilmente chiesto di modificare in “Unione regionale Pd della Sardegna”. Quella richiesta non è stata accolta dall’assemblea sarda, che rivendica un patto confederale per mantenere il proprio simbolo. Per il resto tutti soddisfatti dalla riunione di ieri. «Il principale interesse del partito è vincere le amministrative, per dare il terzo segnale consecutivo di sfratto a Cappellacci e alla sua maggioranza», commenta il segretario regionale, Silvio Lai, «e in questo abbiamo dato un segnale di unità che traccia un percorso positivo per il futuro del Pd». Per Valentina Sanna, che aveva aperto una guerra con Lai per discutere dello Statuto, «è andata bene, si è ritrovata l’unità e la volontà di affrontare i problemi dei sardi». Per il capogruppo in Consiglio regionale, Giampaolo Diana, « Ora possiamo concentrarci per affrontare le urgenze dell’Isola». Soddisfatto anche il presidente della Provincia di Nuoro, membro della segreteria regionale, Roberto Deriu: «L’approvazione dello Statuto era indispensabile, abbiamo dimostrato unità e unanimità».


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SARDEGNA A PICCO

SENZA CASSA

L’Isola in rivolta: lo Stato paghi LETTERA A BARCA

Cappellacci utilizzi le risorse a disposizione della la pubblicità istituzionale. Sarebbero certamente spese meglio e si sottrarrebbero all’uso del tutto discrezionale finora fatto». Giampaolo Diana, Pd

LA PROTESTA Roma non sgancia i soldi per gli ammortizzatori sociali: Cgil, Cisl, Uil e Confindustria vanno all’attacco Il Pd: la Regione utilizzi i fondi della pubblicità istituzionale n Non si smorzano le polemiche per il vuoto creato dallo Stato all’interno del sistema sardo della cassa integrazione. Ieri sono scesi in campo il capogruppo Pd in consiglio regionale Giampaolo Diana e il numero uno di Confindustria Sardegna Massimo Putzu. Che, con una voce sola, chiedono che il governo Monti apra i cordoni della borsa per versare quello che deve. E nel frattempo arrivano i nuovi dati del 2012 sul totale dei lavoratori che utilizzano gli ammortizzatori sociali: sono circa 130 mila, secondo i sindacati, su una popolazione attiva, cioè i fortunati che al momento hanno un’occupazione, di 600 mila. Ancora, il Pil dell’industria segna un preoccupante -12%, schizza a -19% se si conta anche il settore dell’edilizia, l’unico che fino al 2010 restava appeso ad un timido +0,9%. Insomma, il quadro globale dell’economia sarda è da allarme rosso. I 130 mila in cassa integrazione sono totalmente a carico del governo nazio-

nale, ma visti gli ultimi sviluppi, è chiaro che la situazione generale preoccupa non poco Cgil, Cisl e Uil. Intanto una cosa è certa: all’appello mancano i 57 milioni che lo Stato doveva versare per la cassa integrazione in deroga. La cifra globale, cioè il 60% della compartecipazione statale è di 125 milioni. È in corso una trattativa, l’ennesima, tra Stato e Regione, per cercare di ottenere, almeno questa volta, quello che è dovuto. Il 7 vertice a Roma, solo dopo si saprà se arriverà la fumata bianca. E Giampaolo Diana, capogruppo Pd, in consiglio, attacca l’esecutivo: «Chiedo a Cappellacci e all’assessore Liori un impegno improntato da meno propaganda e più politico e istituzionale per ottenere i 57 milioni di euro che lo Stato ci deve». Pronta anche la soluzione per tamponare l’emergenza: «Utilizzare le risorse a disposizione del presidente per la pubblicità istituzionale. Sarebbero certamente spese meglio e si sottrarrebbero al-

AUTORIZZATA DAL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

SEDE D’ESAME IELTS DEL BRITISH COUNCIL

LA BEFFA Mancano all’appello 57 milioni che lo Stato deve versare per gli assegni della cassa integrazione in deroga per i lavoratori rimasti senza lavoro per la crisi delle industrie

l’uso del tutto discrezionale finora fatto», conclude senza risparmiare colpi bassi. Massimo Putzu invece, presidente di Confindustria sardo, si tira fuori dall’arena della politica regionale e scrive direttamente a Monti, al ministro Fornero e al numero uno della sua organizzazione, Giorgio Squinzi: «Sollecitiamo il vostro intervento per sbloccare e rendere immediatamente disponibili le risorse spettanti alla nostra regione, in modo da evitare blocchi che rischiano di aggravare la già precaria situazione economica e sociale». Il dramma, oltre ai numeri, lo raccontano i sindacati. Gianni Matta, segretario generale Cisl: «Siamo in mezzo ad un tunnel: dietro non c’è più la luce e davanti c’è il buio totale. I valori del Pil di oggi sono quelli del ’56. Negli ultimi tre anni abbiamo perso 30 mila posti di lavoro a tempo indeterminato, ne sono stati creati 27 mila ma con contratti a termine». Michele Carrus, segretario regionale Cgil per l’industria: «Nel 2012 la crisi ha investito in pieno l’isola. Ed in questa situazione le nostre aziende pagano di più la mancanza di competitività e il gap delle infrastrutture». Francesca Ortalli

«Devono essere sbloccate e rese immediatamente disponibili le risorse spettanti alla nostra regione, in modo da evitare blocchi che rischiano di aggravare la già precaria situazione economica e sociale». Massimo Putzu, industriali

«Nel 2012 la crisi ha investito in pieno l’isola. Ed in questa situazione le nostre aziende pagano di più la mancanza di competitività e il gap delle infrastrutture». Michele Carrus, Cgil

Arriva il ministro i sindacati: servono risposte n Domani il ministro Barca arruverà in Sardegna, per trattenersi fino a martedì. L’obiettivo della visita è quello di «conoscere il territorio e confrontarsi con rappresentanti delle istituzioni locali e della società civile». Il confronto non si annuncia all’insegna dell’entusiasmo. I sindacati, infatti, hanno programmato per lunedì un sit in di protesta davanti al Consiglio regionale. Con una lettera aperta, indirizzata al ministro in visita istituzionale, spiegano le loro ragioni: «Attendiamo dal presidente del Consiglio e dai ministri della Repubblica le risposte necessarie per garantire all’Isola le pari opportunità, in fatto di sviluppo e lavoro», scrivono Enzo Costa della Cgil, Mario Medde della Cisl e Francesca Ticca della Uil. Risposte che devono arrivare anche «dal ministro di quella coesione territoriale che in Sardegna presenta crepe difficili da ricomporre senza che vengano pagati i crediti dell’Isola». Insomma, secondo i sindacati mancano ancora le soluzioni per quei «problemi di natura strutturale e di competenza dello Stato che da anni vengono disattesi». I nodi, infatti, sono sempre gli stessi: mancato riconoscimento dello stato d’insularità da parte dello Stato e dell’Unione Europea e divario infrastrutturale, che interessa sia il trasporto che i servizi pubblici essenziali, insieme alla vertenza entrate. Si chiede allo Stato di onorare i suoi impegni partendo proprio «dai trasferimenti erariali e tributari dovuti negli anni, fino ai fondi per le aree sottoutilizzate, all’attuazione del Piano di Rinascita dell’Isola previsto dallo statuto». Ma la risoluzione della vertenza entrate non basta: serve anche la revisione del patto di stabilità, «indispensabile per promuovere il lavoro e lo sviluppo e ad attutire l’impatto della crisi». Che non risparmia nessun settore e fa schizzare il tasso di disoccupazione al 24%. Il tavolo politico tra Stato e Regione, chiesto a gran voce, non è stato neanche aperto. Ma è invece strategico - si spiega nella lettera per «la definizione dei problemi da tempo insoluti e la verifica di accordi rimasti per gran parte inevasi». Intanto il programma cagliaritano di Barca mette in calendario l’incontro tra sindacati e sistema produttivo isolano: faccia a faccia lunedì alle 19,30 nella sede di Confindustria. F.O.

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la storia

SCHIAVITÙ MILITARI

50 ANNI DI GUERRA SIMULATA CON BOMBE VERE Dal 1959 il poligono di Capo Teulada è scenario di guerra per le esercitazioni aeronavali delle forze militari italiane e della Nato. Cinquant’anni di bombardamenti che hanno sfigurato la costa che delimita a terra la base militare e che hanno lasciato un carico esplosivo adagiato in fondo al mare.

NEL 2005 IL CNR LANCIÒ L’ALLARME ESPLOSIONI Nel fondale marino attorno a Capo Teulada si può trovare un ricco campionario di ordigni, in buona parte inesplosi e pronti a scoppiare in qualsiasi momento. Nel 2005 un rapporto del Cnr commissionato dallo stesso ministero della Difesa aveva lanciato l’allarme.

DAL SENATO LA SPINTA PER IL VIA ALLE BONIFICHE La relazione approvata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito ha chiuso le porte alle base militari in Sardegna e aperto il capitolo bonifiche. Servono però parecchi soldi: 50 milioni di euro secondo un primo calcolo, il doppio secondo una stima più realistica.

IL RAPPORTO Bombe e missili nel mare cristallino ecco il fondale esplosivo di Teulada n Per il senatore del Pd, Gian Piero Scanu, relatore del provvedimento con cui la Commissione parlamentare d’inchiesta sull'uranio impoverito ha imposto al Governo lo stop ai poligoni di tiro di Capo Frasca e Capo Teulada e la rimodulazione di quello di Quirra, «le bonifiche non dovranno essere solo una grattatina al terreno, ma dovranno essere radicali». A Teulada, dopo cinquant’anni di esercitazioni militari senza regole e controlli, sarà difficile e altamente rischioso dare anche solo una grattatina. Nei fondali del mare su cui si affaccia la base militare, immacolati e straordinariamente belli agli occhi distratti di un turista, si nasconde un arsenale esplosivo e inquinante, dimenticato dai militari dopo decenni di giochi di guerra. LA ZONA DELTA A testimoniare la presenza di ordigni attivati e quindi esplosivi sui fondali del mare di Teulada, ci sono una relazione dettagliata del Cnr, commissionato addirittura nel 2005 proprio dal ministero della Difesa, e da una serie di foto pubblicate sul suo blog dal giornalista Vito Biolchini, che mostrano le bombe adagiate nel mare tra Cala Zafferano e Porto Scudo. Siamo in quell’area che all’interno del poligono militare di Teulada è indicata come “Poligono Delta”. Per capire cosa sia la “Zona Delta”, inaccessibile per tutti vista la pericolosità dei residuati bellici presenti, è sufficiente leggere qualche riga dalla relazione sulle basi militari della Sardegna, approvata pochi giorni fa dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito: «Nel corso del sopralluogo svolto da una delegazione della Commissione a Capo Teulada, ha suscitato viva impressione il caso della cosiddetta “penisola interdetta”, indicata nella toponomastica della base come “Poligono delta”», è scritto nel documento del Senato. «Si tratta di una penisola che costituisce l’unica zona di arrivo di proiettili esplodenti, da terra e dal mare presso la quale l’accesso è interdetto sin dagli anni ’60 al personale militare e civile, per direttiva del ministro della Difesa, a causa della presenza di residuati inesplosi. Interpellato dalla delegazione della Commissione nel corso del ricordato sopralluogo, il comandante del poligono ha fatto presente che la penisola non è mai stata bonificata e di non avere giurisdizione su quanto avviene in mare, poiché la materia rientrerebbe nella competenza della

L’AREA La zona Delta ancora inaccessibile dagli anni ‘60. il comandante della base: non è di nostra giurisdizione

numeri 50

Secondo un primo calcolo della Commissione d’inchiesta, per bonificare le aree dei poligoni militari della Sardegna, servono circa 50 milioni di euro, ma la cifra, ammettono gli stessi senatori, potrebbe raddoppiare.

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Il Governo nazionale ha quattro mesi di tempo per presentare un programma concreto di bonifiche.

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500

La giunta regionale metterà a disposizione un fondo di 500 mila euro per sostenere le imprese agricole e zootecniche di Quirra.

AREA DI FUOCO Da cinquant’anni nella zona Delta non vengono effettuati interventi di bonifica: è il punto in cui si effettuano i tiri contro costa

Capitaneria di porto e della Marina militare. È evidente che la Commissione non può assumere un atteggiamento acquiescente su tale questione, e non intende pertanto accettare l’idea che una parte, sia pure minima, del territorio nazionale debba essere considerata definitivamente perduta, a causa di una condizione di incuria che si protrae da anni». Ma ecco cosa c’è sui fondali di quel tratto di mare la cui trasparenza fa pensare a una purezza che purtroppo non esiste più. Nel rapporto del Consiglio nazionale delle ricerche denominato “Studio per la riduzione dei vincoli permanenti nell’area marina di Capo Teulada” è scritto con tanto di dettagli: proiettili razzo lunghi da 50 a 90

centimetri, spezzoni di aerei, razzi fino a 180 centimetri di lunghezza e 12 di larghezza, ordigni sganciati dagli aerei da guerra, lunghi fino a 4 metri e larghi 50 centimetri, bombe da mortaio. Alcuni esplosi al momento delle esercitazioni militari, molti altri ancora carichi e pronti a scoppiare in qualsiasi momento. Tutto ad altissimo potenziale di rischio, sia per le esplosioni, sia per l’inquinamento ambientale. Tanto che lo stesso Cnr, parlando di bonifiche, ha messo le mani avanti: «Un’operazione di bonifica dell’area si presenta tecnicamente complessa e richiederebbe la disponibilità di una nave equipaggiata con sistemi di eco-localizzazione (Multibeam, SideScanSonar, magne-

FRANCO SABATINI «Sulla vicenda legata al poligono di Quirra ritengo ci sia stata troppa superficialità in alcune valutazioni», sostiene il consigliere regionale Pd, Franco Sabatini.

tometri-gradiometri) per procedere alla localizzazione e quindi alla rimozione di tutti gli ordigni inesplosi». Operazioni complicate e costosissime, sulle quali il Governo nazionale, rispettando le indicazioni della Commissione parlamentare di inchiesta, dovrà presentare un programma di intervento entro il 30 settembre di quest’anno. Come ha spiegato il senatore Scanu, una prima stima di massima, calcolata dalla Commissione, ha quantificato le risorse necessarie per le bonifiche in circa 50 milioni di euro, ma non ha nascosto che a calcoli finiti, la cifra potrebbe addirittura raddoppiare. E queste stime si riferiscono solo al poligono di Quirra. IL PIANO DELLA REGIONE Da parte sua la Regione Sardegna ha annunciato per voce dell’assessore alla Sanità, Simona De Francisci, di muoversi su tre ambiti: «Stiamo operando su tre fronti, veterinario, nel monitoraggio delle acque e il bio monitoraggio della popolazione. Verranno effettuati i controlli su un campione dei residenti da almeno cinque anni nei centri dell’area del poligono, compreso il Comune di Villaputzu», ha spiegato l’assessore, annunciando, tra l’altro che entro giugno la Giunta esaminerà un provvedimento per il sostegno alle imprese agrozootecniche dell’area del poligono di Quirra, con un fondo stimato in 500 mila euro. Vincenzo Garofalo


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CONTINENTI

BERLUSCONI SILVIO E LA PAZZA IDEA: LA ZECCA STAMPI EURO

abitazione. Ma il fratello della vittima le ha trovate e ha chiamato la polizia. A quel punto, Alexander ha ceduto e ha confessato tutto. Ha raccontato come ha fatto a pezzi la sua vittima, con un coltello da cucina, e di aver deciso di tenere per sé testa e mani, e di aver gettato il resto del corpo in un cassonetto, nei pressi di una vicina chiesa battista.

n «Noi siamo monolitici, e come dice il nostro segretario Alfano, o si sta uniti, in squadra, o ciascuno di noi si perderà in proprio». Lo ha affermato Silvio Berlusconi, intervenendo all’assemblea dei gruppi del Pdl. In tema di politica economica e di rapporti tra gli stati Ue Berlusconi ha poi lanciato la sua «pazza» idea: «Cominciamo a stampare euro noi, con la nostra Zecca», ha proposto il leader del Pdl.

FRANCIA MUTILARONO LE FIGLIE GENITORI CONDANNATI n I genitori di 4 ragazzine sottoposte a escissione, una forma di mutilazione genitale femminile, sono stati condannati a 2 anni, per il padre, e 18 mesi, per la madre, di reclusione dal tribunale di Nevers, nel centro della Francia. I due, originari della Guinea, sono stati riconosciuti colpevoli di «complicità in violenza volontaria e mutilazione di un minore di 15 anni». L’accusa aveva chiesto pene di 5 e 4 anni.

TERREMOTO IN EMILIA LA PROCURA PREPARA GLI AVVISI DI GARANZIA n La terra d’Emilia continua a vibrare sotto i colpi delle scosse di assestamento. Ben 58, registrate la notte scorsa, di cui tre con magnitudo superiore a 3. Intanto la procura di Modena, che indaga per omicidio colposo in relazione ai crolli dei capannoni, costati la vita a tanti operai, sta preparando l’invio di numerosi avvisi di garanzia anche se ancora nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati.

DISOCCUPAZIONE L’ALLARME DELL’ISTAT: MAI COSI SU DAL 1999 n Il tasso di disoccupazione in Italia nel primo trimestre 2012 vola al 10,9%, in crescita di 2,3 punti percentuali su base annua. L’ha rilevato l’Istat. Si tratta del tasso più alto dal primo trimestre del 1999. Un dato in linea con quanto accade in tutta l’Eurozona, dove il tasso di disoccupazione è salito all’11% nel mese di aprile. A marzo scorso era del 10,9% e nell’aprile 2011 era al 9,9%. Lo ha rilevato l’Eurostat, che ha registrato la perdita di 110.000 posti in un mese e di 1,797 milioni in un anno.

LAVORO FIRMATO IL DECRETO PER 65MILA ESODATI n È stato firmato il decreto interministeriale a tutela dei lavoratori «salvaguardati», cioè i cosiddetti esodati. Il de-

Milano Il Papa: la fede animi la politica n È stata un successo la “prima”di Papa Ratzinger a Milano: tanti i fedeli che, in piazza del Duomo, hanno accolto tra applausi e sventolio di fazzoletti l’arrivo del Pontefice in occasione del VII Incontro mondiale delle Famiglie. È stato il

creto, composto da 8 articoli, porta le firme del ministro dell’Economia Mario Monti e di quello per il Lavoro e le Politiche sociali Elsa Fornero. Il testo riguarda i 65.000 lavoratori che si sarebbero altrimenti trovati senza copertura pensionistica e senza stipendio per aver accettato un’uscita anticipata dalle rispettive aziende, e disciplina le modalità di attuazione del “Salva Italia” del 6 dicembre 2011 individuando la ripartizione dei soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici.

DRAMMA A TIVOLI SGOZZA L’EX RAGAZZA DAVANTI AL FIGLIOLETTO n Ha sgozzato per gelosia la sua ex davanti al figlioletto di lei e poi avrebbe tentato di suicidarsi. È l’immagine che si è trovato un bimbo di due anni,

sindaco, Giuliano Pisapia, a dare il benvenuto «con grande emozione» al Santo Padre e a tutti i fedeli, ma «anche ai non credenti». Benedetto XVI ha affermato che la fede «deve animare tutto il tessuto della vita, personale e comunitaria,

che ha assistito all’omicidio della madre di 23 anni a Tivoli, alle porte di Roma. L’uomo, di nazionalità romena come la sua ex fidanzata, è ora piantonato in ospedale dove è ricoverato in gravi condizioni. La ragazza è morta in ambulanza, dopo essere stata pedinata dal suo ex per tutto il giorno, anche sul posto di lavoro.

ACCORDO IP-FIAT IDEA PER I CARBURANTI: A 1 EURO FINO AL 2015 n Si chiama operazione “fino al 2015, benzina e gasolio a 1€” ed è la mossa - a sorpresa - del Gruppo Fiat contro il caro-carburanti. In pratica chi compra una Fiat nuova fino al 31 luglio 2012 riceve una card attivata dal xoncessionario e collegata a un Pin consegnato in busta chiusa. La card “segue” la macchina ed è precaricata con un

privata e pubblica, così da consentire uno stabile e autentico “ben essere”, a partire dalla famiglia». Il Papa ha avuto un pensiero per le vittime del terremoto in Emilia, «che sono nel nostro cuore e nella nostra preghiera», ha detto.

ammontare di litri di combustibile diverso a seconda del modello scelto. «Per esempio spiegano alla Fiat - se si sceglie una Bravo Multijet, la carta permetterà un rifornimento totale di 2000 litri, corrispondenti a circa 45.000 Km, ovvero la percorrenza media di circa due anni e mezzo di utilizzo». Per permettere ai clienti di fruire pienamente dei benefici previsti, la carta è utilizzabile fino al 31 dicembre 2015.

BARI GIOVANISSIMI UCCIDONO PER TRECENTO EURO n Quattro giovani sono stati fermati dai carabinieri nell’indagine sull’omicidio di Giuseppe Di Terlizzi, salumiere quarantenne di Ruvo di Puglia ucciso la sera del 13 aprile scorso nel corso di una rapina che fruttò circa 300 euro. I rapina-

tori entrarono nel negozio con il volto coperto e uno di loro sparò più volte dopo un tentativo di reazione dell’uomo. Fermati dai carabinieri, i responsabili hanno tra 19 e 20 anni e tutti hanno confessato.

ORRORE IN USA AMMAZZA L’INQUILINO E NE MANGIA IL CUORE n Potrebbe far gola ai migliori sceneggiatori dell’horror la storia di Alexander Kinyua. Peccato, però, che non si tratti di scene di un film, ma un horror che ha scioccato l’intera Baltimora. Il 21enne, di origini keniane, dopo l’arresto ha confessato di essere un cannibale. Ha ucciso un suo coinquilino e ne ha mangiato il cuore e il cervello. Aveva nascosto la testa e le mani della sua vittima, Kujoe Agyei Kodie nel seminterrato della loro

NIGERIA L’INGEGNERE RAPITO È STATO LIBERATO n Modesto di Girolamo, l’ingegnere italiano rapito giovedì in Nigeria, è stato liberato. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ha espresso la sua «grande soddisfazione» per la conclusione positiva della vicenda.

MONITO DI OBAMA LA CRISI EUROPEA «GRAVA SU TUTTI»

n «Stiamo ancora lavorando per uscire dalla crisi», ha detto il presidente Usa, Barack Obama, commentando il dato sull’occupazione. «L’economia cresce ma non ancora velocemente come sarebbe necessario», ha sottolineato parlando da Golden Valley, in Minnesota. E ha aggiunto: «La crisi europea ha avuto un impatto negativo su tutto il mondo». Il dipartimento del lavoro ha fatto sapere questa mattina che sono stati creati solo 69.000 posti a maggio, contro 165.000 attesi, e il tasso di disoccupazione è salito all’8,2 dal precedente 8,1 per cento.


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SABATO 2 GIUGNO 2012


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Università Essere studenti costa seicento euro al mese

Elmas Spia accesa a bordo atterraggio di emergenza

Stampace Cripta di Santa Restituta negata per le riprese del corto di Pau

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Comune Stadio

in via San Paolo l’impianto ci sta i parcheggi forse MUNICIPIO I tecnici in commissione Patrimonio: campo e spalti possono essere realizzati, per le pertinenze necessari gli espropri Ma non esiste alcun atto concreto della Giunta o del Cagliari n In via San Paolo lo stadio ci sta. Ma il Cagliari non ha presentato un progetto per la sua realizzazione e i dirigenti del Comune non hanno avuto indicazioni in tal senso dalla Giunta. In quell’area c’è lo spazio per la Karalis Arena che Cellino voleva realizzare a Elmas. Ma i parcheggi, la viabilità, terreni da espropriare e il cambio di destinazione d’uso sono gli ostacoli principali. Nei giorni scorsi il Cagliari ha comunicato al Comune di guardare verso via San Paolo, ma senza presentare un vero e proprio progetto. Ieri i dirigenti dei settori Patrimonio, Urbanistica e Sport, Gianbattista Marotto, Riccardo Castrignano, Giancarlo Manis e Alessandro Cossa hanno partecipato ai lavori della commissione Patrimonio presieduta da Claudio Cugusi del Pd. I due dirigenti dell’Urbanistica hanno spiegato che per l’ipotesi di realizzare lo stadio in via San Paolo sono stati calcolati i vincoli dell’area, le misure e le fasce di rispetto, concludendo che lì la Karalis Arena ci starebbe. Ma è diversa la questione per tutti i servizi accessori, sarebbero necessarie indagini più approfondite per valutare dove realizzare i parcheggi e l’impatto sulla viabilità, modificare la destinazione d’uso ed espropriare i terreni intorno. «Sono tutti elementi che non rendono percorribile questa strada: ci sono grandi perplessità per quello che riguarda parcheggi e viabilità e gli espropri dovrebbe pagarli il Comune, non i privati - commenta il capogruppo Pdl Giuseppe Farris - è la conferma dell’atteggiamento dilettantistico di Zedda, perché è vietata la procedura di affidamento di aree, serve evidenza pubblica e la gara potrebbero vincerla altri». Diversa la posizione del presidente della commissione.

«Dall’opposizione la città si attende anche contributi, non solo demolizioni - replica Claudio Cugusi - bisogna uscire da questa situazione assurda e il Cagliari deve fare chiarezza su che intenzioni ha per il Sant’Elia. Nel frattempo c’è l’area individuata dal sindaco, ma è prematuro trarre conclusioni. Al momento giusto si faranno gli accertamenti tecnici e tutto dovrà essere fatto nel rispetto delle regole». L’OMBRA DEL SANT’ELIA Tutte le strade portano al Sant’Elia: ogni altro tentativo si è arenato. Il caso più clamoroso è quello di Elmas, la grande fuga verso l’aeroporto dopo anni di tira e molla tra Cellino e Palazzo Bacaredda si è fermata insieme al maxi progetto urbanistico per l’area di Santa Caterina. Ogni altra ipotesi non si è concretizzata e se il Cagliari sta per trasferire i tubi Innocenti dal Sant’Elia a Is Arenas, c’è il tempo per trovare una soluzione definitiva. Dopo i dialoghi iniziali e la rottura sono ripresi i tavoli tecnici tra la società di viale La Playa e l’amministrazione comunale. Ma la settimana scorsa, quando all’ordine del giorno c’era l’ipotesi via San Paolo, il Cagliari si è seduto al tavolo con una relazione in cui sostiene che conviene ricostruire da zero il Sant’Elia piuttosto che ristrutturarlo. Mercoledì al nuovo incontro i delegati rossoblù hanno detto di valutare l’ipotesi via San Paolo, ma senza progetto. Nel frattempo il sindaco sta trattando la riqualificazione del Sant’Elia con grandi società private per un trasformarlo in un impianto polivalente, dove il Cagliari potrebbe eventualmente disputare le sue partite. M.Z.

«Dall’opposizione la città si attende anche contributi, non solo demolizioni, bisogna uscire da questa situazione assurda e il Cagliari deve fare chiarezza su che intenzioni ha per il Sant’Elia. Nel frattempo c’è l’area individuata dal sindaco, ma è prematuro trarre conclusioni. Al momento giusto si faranno gli accertamenti tecnici». Claudio Cugusi (Pd)

«Esistono molti elementi che non rendono percorribile questa strada: ci sono grandi perplessità per quello che riguarda parcheggi e viabilità e gli espropri dovrebbe pagarli il Comune, non i privati. È la conferma dell’azione dilettantistica di Zedda».

LE OPZIONI Sopra, l’area di via San Paolo. Sotto, il vecchio Sant’Elia

Giuseppe Farris, Pdl

VIA SCHIAVAZZI PROGETTO SANT’ELIA SOTTO ESAME LE NUOVE TRIBUNE n In Commissione Patrimonio e bilancio si è discusso anche del campo di via Schiavazzi. Per disputare l campionato di serie D servono delle tribune adeguate e il presidente della società ha chiesto che venga attuato il progetto per portare i posti a sedere da 300 a 1000. I servizi Sport ed Edilizia sportiva lo stanno valutando: devˆessere compatibile sia a livello edilizio e sia a livello di convenzione tra Comune e società. Poi ci sarà il parere delle commissione sul pubblico spettacolo.

Via Quirra Anziano investito, gli rubano la spesa

IL MERCATO Ferito beffato in via Quirra

n Doppia sfortuna per un ottantenne ieri mattina in via Quirra. Prima è stato investito da un’auto mentre attraversava la strada, poi si è scoperto che qualcuno, mentre era a terra, gli ha anche rubato tutte le buste della spesa che aveva appena acquistato al mercato. Nella trafficata strada di Is Mirrionis, intorno a mezzogiorno e mezzo, c’è grande confusione. Tra clienti del mercato e delle bancarelle che ci sono nel piazzale, auto, e mezzi pubblici che si fermano proprio di fronte alla struttura. Un anziano della zona, di circa 80 anni, ha appena salutato i titolari dei box dai quali ha appena effettuato gli acquisti per il fine settimana ed esce per tornare a casa.

Mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali viene travolto da un auto. In un primo momento sembra che la persona al volante abbia deciso di allontanarsi, come se non si fosse accorta di aver appena messo sotto una persona. Poi lo stop: il guidatore scende, vede l’anziano a terra. Partono le chiamate a 118 e vigili urbani, che nel giro di qualche minuto arrivano sul luogo dell’incidente

L’INCIDENTE Ottantenne viene travolto sulle strisce: durante i soccorsi qualcuno porta via le buste comprate al mercato

con un’ambulanza e una pattuglia. L’ottantenne per fortuna non è grave. Ha rimediato “solo” una frattura scomposta al malleolo, che comunque richiede un lungo periodo di cure e la riabilitazione, che non sarà breve, anche a causa dell’età avanzata. L’investito viene caricato su un’ambulanza, mentre la Municipale effettua i rilievi di rito e ricostruisce con facilità la dinamica dell’incidente, anche grazie alle dichiarazioni dell’investitore involontario. Intanto però intorno alle strisce pedonali si è creato un piccolo assembramento di curiosi. E qualcuno decide di approfittarne: le buste della spesa dell’anziano vengono portate via da qualche sciacallo. Sparite.

VIA BATTISTI DUE LADRI NEGLI UFFICI REGIONALI n Volevano fare il colpo grosso negli uffici della Regione di via Battisti i due ladruncoli che giovedì notte sono stati arrestati dagli uomini della squadra Volante della Questura. Il loro piano però è stato rovinato da una guardia giurata, in servizio di vigilanza intorno all’immobile, che li ha notati intorno all’una, mentre spostavano una rete metallica per entrare all’interno della struttura. Il vigilante ha chiamato la polizia: due agenti sono entrati negli uffici e hanno trovato lui, D.P. e lei, J.R, nascosti un sottoscala. Accanto a loro, in una coperta, c’erano uno smeriglio e altri attrezzi appena rubati. I due sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso.


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CAGLIARI SCUOLE MERCOLEDÌ AL PARCO POLARIS ULTIMA TAPPA DI “IL PORTO E LA STELLA”

PALAZZO REGIO RIPARTONO LUNEDÌ I LAVORI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

VIA DEGLI SPORT IL 4 GIUGNO SI TERRÀ LA FESTA COMUNALE DI ATTIVITÀ MOTORIA

n Si svolgerà mercoledì 6 giugno alle ore 9.30 al parco tecnologico “Polaris” a Pula la tappa conclusiva del progetto “Il Porto e la Stella”. Un’iniziativa, rivolta agli studenti delle elementari in un percorso triennale chiamato “Viaggio della conoscenza e della scoperta”, è promossa da Compagnia delle Opere Educative in collaborazione con Laboratorio Scienza srl e Val.Or Agenzia per la Valutazione e l’Orientamento.

n Riprenderanno lunedì 4 giugno, alle ore 17, nella sala consiliare di palazzo Regio, i lavori del consiglio provinciale di Cagliari. Due i punti all’ordine del giorno: 1) Prosecuzione discussione proposta da Modesto Fenu su “Emergenza Ambiente: Ripopolamento fauna selvatica e ricostituzione habitat”; 2) Ordine del giorno presentato da Stefano Delunas (Pd) su: “Informazione Istituzionale”.

n La festa comunale di attività motoria 2012, rinviata nei giorni scorsi a causa del maltempo, si terrà lunedì 4 giugno presso il campo comunale di atletica “R. Santoru” in Via degli Sport a Cagliari. Si tratta dell’evento conclusivo in ambito motorio-didattico dell’attività svolta dalle scuole di Cagliari che hanno aderito al progetto congiunto proposto dal Comune di Cagliari e dal Comitato provinciale del Coni.

MOBILITÀ DIVERSA

Auto in stazione e poi in centro si va con la metro n Da Monserrato a piazza Repubblica con la metropolitana leggera. Quasi la metà degli automobilisti che hanno partecipato a “Casteddu mobility Styles”, il programma promosso dal Centro ricerche modelli di mobilita (Crimm) per sostenere una mobilità alternativa all’auto, ha scelto un altro modo di raggiungere Cagliari: vettura posteggiata al parcheggio di scambio e poi via in carrozza sino al centro della città. «La conferma - ha detto Italo Meloni, docente di Pianificazione dei trasporti a Ingegneria e coordinatore del progetto - che quando le persone vengono informate, sensibilizzate e hanno la possibilità di scegliere un’alternativa, possono cambiare le loro abitudini». Il progetto ha coinvolto circa duemila partecipanti. La percentuale delle persone che hanno deciso di prendere la metro alla fine del programma, febbraio 2012, era del 30,4%. Ma ora, dopo tre mesi, la quota è salita dell’11,6%. Per un totale complessivo del 42%. Perché hanno scelto la metro? Diverse le motivazioni indicate: tra le principali meno stress e il risparmio di soldi. Meno stress soprattutto alle code e al parcheggio che non si trova mai. Il 41% degli automobilisti che ha integrato auto e metro lo ha fatto per spostamenti di studio o di lavoro, il 59% lo ha fatto per shopping, svago, attività sportive o visite a casa di amici. Ciascun partecipante che ha scelto il “park and ride” ogni anno riduce del 40,16% la distanza percorsa in auto nel centro cittadino. Con meno danni all’ambiente: - 40,32% di anidride carbonica. E portafogli più gonfio: si risparmiano 366 euro all’anno per spostamenti e parcheggi.

LA METROPOLITANA LEGGERA

VIA UNIVERSITÀ Studenti davanti al Rettorato

Università Affare da 100 milioni

ma la città snobba gli studenti LA RICERCA Ogni iscritto all’ateneo spende 600 euro al mese ma in cambio riceve pochi servizi. I fuorisede sono più della metà dei ragazzi: caccia alle strategie per alleggerire i costi dell’affitto n Spendono a Cagliari circa 600 euro al mese, cifra che in un anno raggiunge la bellezza di 100 milioni di euro. Gli studenti fuori sede hanno un impatto economico notevole in città, che però ricambia con pochi servizi. I dati emergono dalla ricerca condotta da un giovane laureato, Antonio Fadda, all’interno del progetto di ricerca “Social Welfare Student” finanziato dalla regione. L’obiettivo dello studio era quello di passare al setaccio i costi sostenuti da chi frequenta l’Università sulla base dei dati forniti dall’Ersu. E i risultati dicono che c’è ancora molto da fare sul piano del diritto allo studio. I POCHI SERVIZI Intanto, sul fronte delle borse di studio: quella dei i futuri laureati sardi è

di 3.525 euro, più servizi, tra le più basse d’Italia stabilita in base alla normativa del 2001. Lo ha ribadito anche la presidente dell’Ersu, Daniela Noli: «Ai nostri studenti, va concesso il diritto di essere all'altezza dei loro coetanei di altri paesi europei. Servono risorse e leggi chiare che ci diano la possibilità di finanziare il 100 per cento delle richieste di ragazzi sempre più meritevoli, ma sempre più privi di mezzi». Appello quindi per continuare la collaborazione tra Comune, Regione e Area: «Le istituzioni devono dare più servizi», continua la Noli, «a partire dal nuovo campus di viale La Playa, che potrebbe alleggerire la voce più dispendiosa per l’affitto». Anche se di mezzo c’è un ricorso al Tar presentato dal Cagliari calcio. La strategia comprende anche «le convenzioni

con i commercianti per consentire una vita sociale». LE SPESE DEGLI STUDENTI I ragazzi , a sorpresa, stringono la cinghia proprio sugli extra: spendono appena 10 euro per una pizza, 12 nei locali e 18 per i “divertimenti” in generale. La maggior parte delle spese è assorbita dall’affitto, 217 euro, (prezzo medio di una stanza in città), bollette, 97 euro, e da costi generali, stimati intorno ai 290 euro. In questo campo a fare la parte del leone sono le tasse universitarie, 53 euro che si sommano alla spesa per i trasporti, 28 euro più libri e materiale didattico che costano 44 euro. Insomma non hanno una vita facile i fuorisede del capoluogo: sono 17.512, il 56 per cento dei 31.102 iscritti. Ma, secondo l’autore della ricerca, il loro numero reale è di circa 13.685: «Colpa», spiega, «della mancanza di uno “status” apposito che dovrebbe distinguere tra quelli che abitano in città e chi invece pendolare». Distinzione che aiuterebbe

a indirizzare le agevolazioni. IPOTESI DI SOLUZIONI Una soluzione per diminuire le spese e quindi agevolare il faticoso cammino verso la laurea degli studenti provano a tracciarla l’assessore regionale al Bilancio Giorgio La Spisa ed il sindaco Massimo Zedda. Il vice presidente della giunta Cappellacci punta sul campus diffuso: «Emerge una sproporzione marcata tra il livello degli alloggi gestiti dalla struttura pubblica e le reali necessità. Su questo possiamo aprire un tavolo di confronto sul quale esiste già una proposta della giunta per destinare 5 milioni di euro al campus diffuso». Ma l’ipotesi non entusiasma il primo cittadino: «L’inserimento degli studenti in alcuni quartieri come quelli storici potrebbe creare una crescita a due velocità con picchi di presenze solo in certi periodi. Ci vogliono strategie mirate: non ci possiamo permettere idee sbagliate che non corrispondono ad esigenze reali». Francesca Ortalli


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CAGLIARI

Trubunale Accusato di stupro dall’ex: assolto n La sua ex compagna lo aveva ingiustamente accusato di stupro. Questo è quanto ha stabilito la sentenza che ha assolto A. P. - 39 anni difeso dall'avvocato Valeria Aresti da tutti i capi d’imputazione. L'uomo era stato rinviato a giudizio per

violenza sessuale, stalking e ricettazione dopo la denuncia presentata dalla donna con cui aveva convissuto per anni e con la quale aveva avuto una bambina, che oggi ha quattro anni. I due si erano separati e si stavano fronteggiando davanti al tri-

bunale dei Minori per l'affidamento della figlia. Ma poi, nel maggio 2010, le accuse. La difesa, però, è riuscita a dimostrare l'innocenza dell'imputato mostrando gli sms - dal chiaro contenuto erotico - che la donna aveva inviato al suo ex. A questi ele-

menti si sono aggiunti anche i tabulati da cui è emerso che era lei a chiamare spesso e anche in piena notte, il padre di sua figlia. L'assoluzione, chiesta anche dall'accusa - pm Marco Cocco - è arrivata ieri mattina al termine del processo in abbreviato.

Elmas Un atterraggio da paura AEROPORTO Il comandante del volo da Bologna segnala il blocco del carrello: scatta il piano di emergenza a terra n Il messaggio è rimbalzato dalla cabina di pilotaggio alla torre di controllo, che lo ha trasmesso alle centrali operative dei mezzi di soccorso: non si apre il carrello del volo Meridiana proveniente da Bologna, a pochi minuti di volo da Elmas. Una spia rossa sul pannello del comandante che ha fatto scattare il piano di emergenza al Mario Mameli. La comunicazione è arrivata ieri mattina cinque minuti dopo le 11: veniva segnalato il malfunzionamento del carrello, che non si sbloccava. A bordo del velivolo c’erano 106 passeggeri, che durante la manovra di avvicinamento non si sarebbero accorti dell’apparato di soccorsi che si stava muovendo sotto i loro piedi. Dal porto hanno mollato gli ormeggi tre motovedette della Guardia Costiera, che hanno rombato fino al canale di soccorso di Santa Gilla, dove è confluito anche un gommone dei vigili del fuoco, che sono stati mobilitati in forze. Da viale Marconi è

info

BIRD STRIKE PER RYANAIR Mercoledì il piano di emergenza era scattato quando un gabbiano è entrato nel motore di un aereo Ryanair. L’aereo aveva dovuto fare ritorno nello scalo: passeggeri riprotetti alcune ore dopo.

IL VELIVOLO L’atterraggio è avvenuto senza alcuna conseguenza per i 106 passegeri a bordo

partito un mezzo, mentre lungo la pista venivano schierati tutti quelli del distaccamento fisso dell’aeroporto. Accanto c’erano le ambulanze della Croce Rossa. Un dispiegamento di forze imponente, che per fortuna è servito solo a confermare il buon funzionamento dei meccanismi che dominano la macchina dei soccorsi dello scalo in caso di emergenza. Dalla

info SPIA ACCESA Mobilitati i vigili del fuoco, la Croce Rosse e la Capitaneria.

tore di controllo, che ha seguito tutte le operazioni, è arrivata la comunicazione della buona riuscita dell’aterraggio: alle 11,28 le ruote dell’aereo Meridiana, uscite dalla pancia del velivolo, hanno toccato l’inizio della pista senza nessuna conseguenza. Il volo da Bologna risulta atterrato in perfetto orario e i mezzi di soccorso hanno fatto rientro alla base.

TRIBUNALE

Per il maniaco degli androni nuova condanna n Patrizio Fadda, già condannato perché ritenuto il “maniaco degli androni” che aveva seminato il panico tra le studentesse di Cagliari (per ripetere le sue azioni a Como), ieri è stato nuovamente giudicato colpevole e per lui il giudice ha stabilito una pena di due anni di reclusione. Il ragazzo, 26 anni, difeso dall’avvocato Massimo Pacini, era accusato di aver tentato un approccio brusco e non gradito con due ragazzine di Quartucciu, nel settembre del 2010. Solo di recente le cronache avevano ripercorso il passato del giovane poiché, solo lo scorso gennaio, Fadda è stato arrestato a Como ritenuto lo stupratore seriale che stava terrorizzando le donne della città. A pesare contro anche il suo passato: era già stato condannato a sei anni e otto mesi a Cagliari per violenza sessuale. A incastrare il ragazzo era stato un bottone lasciato sul luogo dell’ennesima aggressione. Così era stato identificato quello che tutti ormai chiamavano “il maniaco degli androni” che aveva aggredito diverse studentesse. M.B.


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CAGLIARI L’INIZIATIVA LUNEDÌ L’INCONTRO PER “INSIEME È PIÙ FACILE” n Lunedì alle 16 in via Riva Villasanta 241, quinta tappa di “Insieme è più facile - incontri tematici per operatori e familiari di malati non autosufficienti”, organizzato da Confartigianato.

COMUNE PER IL BONUS FAMIGLIA LE DOMANDE ENTRO IL 12 GIUGNO

VIA LEOPARDI NEL CIRCOLO DEL PD UN DIBATTITO SUL LAVORO

PIRRI SCHERMO PER GLI EUROPEI LA RICHIESTA DELLA MUNICIPALITÀ

n Le famiglie con 4 o più figli a carico di età compresa tra 0 e 25 anni, residenti a Cagliari nel periodo compreso tra il 1 maggio 2011 ed il 30 aprile 2012, ed aventi un reddito Isee non superiore a 30.000 euro, possono presentare domanda per i “Bonus famiglia”entro il 10 giugno, in piazza De Gasperi 2, 4° piano, stanza n° 122, secondo i seguenti orari dalle 11 alle 13.

n “Quale lavoro – Riforma del mercato del lavoro: tutela del posto od opportunità di accesso?” è il titolo del convegno di mercoledì, alle ore 18.30, nel Circolo Pd “Enrico Berlingur” di via Leopardi 3.

n Il consiglio della Municipalità di Pirri è convocato per martedì alle ore 17 nella sala consiliare in via Riva Villasanta, 35. All'ordine del giorno la richiesta del maxi schermo per gli eventi di calcio e le Olimpiadi di Londra 2012 e gli interventi infrastrutturali per il vecchiom problema del dissesto idrogeologico nel territorio di Pirri.

I 37 MILIONI DI SANT’ELIA

Master plan fermo Sel accusa Area «È un carrozzone» n I soldi ci sono: 37 milioni di euro per riqualificare Sant’Elia. Ma sono fermi dal 2006 perché il Master plan non ha ancora avuto il via libera da parte della Regione. Così gli esponenti di Sel in consiglio regionale accusano il direttore di Area, Giorgio Sangiorgi. Con una mozione che sarà portata in aula la settimana prossima, i vendoliani chiedono, tra i vari punti, la nomina di un commissario ad acta, nel caso di un’ulteriore inerzia da parte dell’agenzia per l’edilizia abvitativa. I lavori iniziali prevedono la creazione di nuove piazze, parcheggi, aree verdi, spazi per attività commerciali e l’evoluzione del porticciolo. Oltre alla riqualificazione dei quattro lotti di edifici del quartiere: Del Favero, Lame, Torri e Anelli. Fino a oggi, però, tutto fermo. L’esponente di Sel, Luciano Uras, non utilizza mezzi termini: «Sangiorgi è profumatamente pagato e scelto, come spesso capita, senza guardare le competenze che io sappia è un semplice psicologo aziendale. Per questo chiediamo alla Giunta la nomina di un commissario ad acta», afferma Uras, «oltre a coinvolgere il Comune e di attivare le procedure di impiego dei lavoratori nella realizzazione degli interventi per il quartiere, con una quota di disoccupati del capoluogo ed in particolare di Sant'Elia». Nelle scorse settimane, la Regione ha fatto sapere di voler destinare al porticciolo cinque milioni e mezzo di euro, con una riduzione del progetto iniziale e i posti barca scesi da 136 a 40. «Oltre a tutti i problemi del quartiere, c’è questa riduzione dei fondi per il porticciolo», dice Marisa Depau, consigliera comunale del partito, «è pura follia che questa Area prenda i soldi dei canoni di affitto delle case: appare come un inutile carrozzone». Arriva a distanza la replica del direttore di Area, Giorgio Sangiorgi: «Noi non abbiamo questi soldi in cassa, stiamo completando la progettazione, abbiamo ottenuto da poco il via libera dalla Regione per la fase intermedia», sostiene, «speriamo di fare il bando di gara entro l’anno. C’è un altro problema, la definizione con il Comune della proprietà dei terreni delle palazzine di Sant’Elia». P.R.

«Sangiorgi è profumatamente pagato e scelto, come spesso capita, senza guardare le competenze che io sappia è un semplice psicologo aziendale. Per questo chiediamo alla Giunta la nomina di un commissario ad acta». Luciano Uras (Sel)

«Noi non abbiamo questi soldi in cassa, stiamo completando la progettazione, abbiamo ottenuto da poco il via libera dalla Regione per la fase intermedia. Speriamo di fare il bando di gara entro l’anno». Giorgio Sangiorgi (Area)

STAMPACE La chiesa di Santa Restituta, quella di Sant’Anna in ristrutturazione e il regista Enrico Pau

Santa Restituta Cripta negata

stop al film con gli studenti STAMPACE Il mazziniano Tola raccontato dal regista Pau: «Tolto lo scenario più suggestivo». Don Pani: «Decisione che spetta all’arcivescovo, ora fuori sede. Ma un luogo sacro non è un set» n Efisio Tola di Chambéry leggeva Leopardi. Un libercolo di versi che rimbalzavano nelle pareti rugose di quella umida taverna. D’un tratto i gendarme. L’arresto. La condanna a morte. Si denudò da solo il petto. E “imparate, come si muore”. La storia di un eroe sardo del Risorgimento accusato di passione mazziniana e fucilato dai Savoia raccontata dal regista sardo Enrico Pau in un cortometraggio. Solo che quella taverna, oggi, sarebbe la cripta della Chiesa di Santa Restituta. Per lo meno, così l’aveva immaginata il regista. «Luogo suggestivo, ben adatto per l'ambientazione ottocentesca, e degno di essere promosso attraverso il cortometraggio», ha detto Pau. E quando tutto era pronto per le riprese, col consenso della Regione che ha ap-

provato e premiato il progetto dei ragazzi del liceo linguistico Gramsci di Olbia autori del cortometraggio, è arrivato all’improvviso il no da parte di Don Luciano Pani. «Non so perché, sono dispiaciuto. Avremmo rispettato la sacralità del luogo, sarebbe stato lo scenario più suggestivo per raccontare la storia di un eroe sardo». Un cortometraggio dal valore didattico. «Ho cercato i luoghi più ottocenteschi di Cagliari e Don Marco Lai ci ha messo a disposizione la cripta della Chiesa di Santo Sepolcro per girare la scena del processo e della condanna a morte. Abbiamo girato anche nel cimitero monumentale, ma mi sono innamorato di quella cripta. Uno degli scorci più belli della città», ha detto il regista. L’idea è che il video sia «veicolo per l’im-

«Pur essendo responsabile dei beni culturali questa decisione spettava all’arcivescovo, ora fuori città. Avrei potuto assicurare documentari, non un film. La cripta non può essere un set cinematografico, tantomeno una taverna». Don Luciano Pani

magine di Cagliari. Capisco le perplessità, ma avremmo potuto spiegare le nostre intenzioni». Elegante e suggestiva la cripta di Santa Restituta, avrebbe assicurato «quell’atmosfera giusta, l’immagine un po’ astratta della nostra città, priva di contaminazioni, una porta all’immaginario creativo». Don Luciano Pani, da Sant’Anna, «con dispiacere» ha voluto puntualizzare. «Ho spiegato tutto nella lettera, pur essendo responsabile dei beni culturali questa decisione spettava all’Arcivescovo, ora fuori città. Avrei potuto assicurare documentari, non un film. La cripta non può essere un set cinematografico, tantomeno una taverna. Serviva il suo consenso. Ma a Ivrea negò di far girare Elisa di Rivombrosa, credo avrebbe detto no anche stavolta. Fossero stati più tempestivi avrebbero trovato l’Arcivescovo». E ora la soluzione è una grotta in via Veneto, vecchio rifugio. «Ma il pubblico non saprà mai di quel luogo», chiude Pau. Virginia Saba

Caffè La “Tazza d’oro” cambia padrone e parlerà napoletano

L’AZIENDA La “Tazza d’oro” fu fondata nel 1938 da Giuseppe e Carmela Murgia

n D’ora in poi sarà “Na tazzulella ‘e cafè”. “Cafè do Brasil” ha annunciato l’acquisizione della storica azienda cagliaritana “La Tazza d’oro”. Un’operazione che, dice una nota del gruppo napoletano, «conferma lo sviluppo nel canale Ho.Re.Ca. (Hotellerie-Restaurant-Cafè) della società napoletana proprietaria dei marchi Kimbo e Kosè, collocandola oggi tra i principali player nazionali del settore». Il bilancio 2011 è stato chiuso con un +8,7% in valore. Cafè do Brasil è nata dalla volontà della famiglia Rubino che 60 anni fa ha trasformato la propria torrefazione in un’azienda moderna. Un po’ come Giuseppe e Carmela Murgia, che nel 1938 fondarono “La Tazza d’oro” a Cagliari, un’azienda simbolo in

città col tempo diventata una della realtà sarde più famose nel mondo del caffè. Ieri le trattative per l’acquisizione sono avvenute con la signora Adriana Murgia, figlia dei fondatori, e il marito e amministratore delegato Luciano Carta. Azienda leader del settore con un bilancio 2011 chiuso con un +8,7% in valore, Café do Brasil è assai ben collocata nei bar: Kimbo è protagonista in locali di charme, co-

IL PASSAGGIO La azienda di torrefazione acquistata dalla “Cafè do Brasil”. Confermato il management, restano i marchi

me i foyer del Teatro alla Scala di Milano, sui mercati esteri (11.000 bar in Francia), e la partnership con Autogrill ha portato il marchio in oltre 600 bar italiani che si aggiungono ai numerosi già partner di Café do Brasil. L’operazione conferma lo sviluppo nel canale Ho.Re.Ca.(Hotellerie-Restaurant-Cafe') da parte della società partenopea che ha trovato ne “La Tazza d’oro” una realtà affine per storia e passione: come l’origine familiare a artigianale comune alle due aziende. Nessun pericolo per gli aficionados del caffè made in Cagliari: l’accordo prevede che rimangano anzi siano potenziati i marchi che tutti ben conoscono. E il management continuerà a essere quello di prima.


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SPORT TEST KO DELLA REP CECA CON L’UNGHERIA E L’UCRAINA PERDE IN CASA DELL’AUSTRIA

MONTOLIVO «UN RISULTATO PESANTE MA NON DOBBIAMO FARE DRAMMI»

MAGGIO «PER NOI È STATA UNA SERATACCIA PRESSIONI? NO, PENSIAMO ALL’EUROPEO»

n A Praga la Repubblica Ceca di Michal Bilek è stata battuta 1-2 dall'Ungheria. Vantaggio dei magiari al 6’ con Dzsudzsak su punizione, pari su rigore di Kadlec al 24', nella ripresa gol-vittoria di Gyurcso con un diagonale all’88’. Anche per l'Ucraina una brutta serata. Austria avanti dopo 3’ con Junuzovic, pari nella ripresa all'11' di Gusev. Botta e risposta fra il 17' e il 20' tra Arnautovic e Gusev. Il 3-2 al 90' ancora con Arnautovic.

n Montolivo ha commentato la pesante sconfitta con la Russia. «Il mister era deluso come noi. Perdere 3-0 non è mai bello, poi per come è andata la partita credo che il risultato sia troppo pesante. Dobbiamo preoccuparci il giusto, senza fare drammi. Bisogna migliorare in tutti gli aspetti, a livello fisico, mentale, tattico. Difesa? Si deve difendere di squadra, gli attaccanti devono essere i primi».

n «Sono onesto: oggi è stata una serataccia». Christian Maggio spera vada meglio nella prossima partita. «Tante cose non sono andate nel verso giusto, ma noi volevamo fare bene prima di iniziare l'Europeo. Abbiamo ancora alcuni giorni per poter migliorare. Pressione? Relativamente. La testa è agli Europei, non pensiamo a quanto successo in settimana. Ora dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato».

SFOGO DI CRISCITO

«Sono innocente mi è stato negato un grande sogno» n «Mi è stato negato un sogno». È lo sfogo di Domenico Criscito non convocato per gli Europei a seguito dello scandalo scommesse. «Ho giocato un Mondiale e volevo giocare questo Europeo. Purtroppo mi à stato negato dice il difensore - Penso che sia io che Bonucci dovevamo essere tra i convocati. A me è arrivato l'avviso di garanzia, ma questo vuol dire tutelarsi dall'accusa, non vuol dire essere colpevole. Io sono innocente. La mia immagine è diventata brutta davanti a tutta Europa». Poi ammette: «Mi dispiace per la Nazionale, per la mia famiglia. Non mi vergogno di dire che ho anche pianto davanti ai miei compagni perché è stata una cosa inaspettata». Sulla fotografia che lo ha ritratto insieme al pregiudicato Altic, a Sculli e a due ultrà genoani: «Io con la tifoseria del Genoa ho un grandissimo rapporto, sono stato tantissimi anni lìed è normale che se vogliono un chiarimento io lo do perché sono una persona intelligente».

SCOMMESSE

Palazzi chiede il -6 al Novara Siena multato n «Prima carota e poi bastone? Non è il termine giusto. Abbiamo soltanto utilizzato un istituto giuridico previsto dal nostro ordinamento». Il procuratore federale Stefano Palazzi spiega così le dure richieste di condanna per il calcioscommesse dopo i patteggiamenti: 6 punti di penalizzazione per il Novara, con l'esclusione dalla Coppa Italia e 50mila euro di ammenda. Per il Pescara -2. Penalità di 27 punti per l'Albinoleffe. A Samp e Siena un'ammenda di 50mila euro. Richiesti 5 anni di squalifica per Mario Cassano, Santoni, Sartor e Zamperini. Le sentenze dopo playoff e playout di B. Palazzi non ha voluto commentare l'eventualità che il presidente federale Abete possa impugnare le sentenze del processo. «Non c'è stato nessun contatto con Abete, siamo in fase dibattimentale e lui e tutta la federazione è composta da galantuomini». Il presidente federale è lapidario: «C’è massima fiducia nella giustizia sportiva».

CESARE PRANDELLI Il cittì e la sua Nazionale travolti dai casi di Calcioscommesse nel ritiro prima degli Europei

Europei Prandelli: se serve non si va

Napolitano: mai posto il problema IL CASO Il ct della Nazionale: «Se per il bene del calcio non dobbiamo partecipare, non è un problema». Il presidente Abete: «Ma è solo uno sfogo». Il ministro Cancellieri: «Impegno internazionale giocate bene» n «Se ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare all'Europeo per quanto mi riguarda non sarebbe un problema. Ci sono cose che reputo più importanti. Non mi piacciono le crociate, mi piacciono i confronti e non le prese di posizione senza pensare alle conseguenze». Cesare Prandelli, ai microfoni di RaiSport, interviene di nuovo sulle accuse da parte della magistratura verso alcuni giocatori della Nazionale dopo aver detto il giorno prima di “provare imbarazzo a difendere 50 sfigatelli”. Il ct dell'Italia insiste: «Vorrei parlare solo di calcio ma quello che sta succedendo ci impone qualcosa di diverso. Per quanto riguarda i giocatori, continuiamo a dire che quelli che sono coinvolti non partiranno per l'Europeo. Se poi voglia-

mo creare delle crociate creiamole». Il caso Buffon è l’ultima delle spine che si infila nel ritiro di Coverciano. «L'umore di Buffon? Dovreste chiedere a lui - continua Prandelli - È molto forte, ha grande personalità, riesce a nascondere momenti di disagio, ma nonostante questo anche a una persona come lui può pesare un momento difficile come questo. Anche i più forti possono essere tanto sensibili». INTERVIENE NAPOLITANO La provocazione del ct azzurro arriva fino al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, passeggiando nei giardini del Quirinale durante il ricevimento per il 2 giugno, ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano se la Nazionale deve giocare o meno l'Euro-

peo: «Non mi sono mai posto il problema. Prima mi devo porre il problema e poi risponderò». Ci pensa il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri a dare il via libera alla spedizione in Polonia e Ucraina: «L'Europeo è un impegno internazionale importante. Giocate, giocate bene e forza Italia». ABETE E ALBERTINI Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, tra il primo e secondo tempo della sfida con la Russia, blocca sul nascere la preoccupazione di una non partecipazione agli Europei: «Il nostro obiettivo è rimanere più a lungo possibile in Polonia e Ucraina, quello di Cesare Prandelli era solo uno sfogo». Prima era stato il vice-presidente federale Demetrio Albertini a frenare restando sulla stessa lunghezza d’onde di Abete: «Quella di Prandelli è stata solo una battuta, uno sfogo, un'idea. Concretamente non c'è nessun rischio che l'Italia non vada agli Europei»

Italia E a Zurigo ecco tre sberle dalla Russia

MARIO BALOTELLI

n L'Italia fallisce l’unica prova prima degli Europei incassando una sonora sconfitta per 3-0 dalla Russia. A Zurigo, si è vista una squadra con discrete trame di gioco in fase d'attacco ma una difesa troppo ballerina che paga la serata-no di Bonucci, colpevole in tutt’e tre i gol russi. Nel primo tempo da apprezzare al 7’ il grande lancio di Pirlo per Balotelli, stop al volo e destro di controbalzo deviato in angolo. La risposta russa non si fa attendere, palo di Kerzhakov. Al 22’ il diagonale rasoterra di De Rossi è parato da Malafeev. La Russia sfonda con facilità, Shirokov di piatto sbaglia, poi è Zyryanov che in 1’ (29’ e 30’) fallisce due grosse occasioni a pochi metri da Buffon. Nel finale di tempo, al 38’ gol annullato a Balotelli;

Pirlo non trova la magia su punizione al 42’; Montolivo fallisce la semirovesciata al 44’. Nella ripresa c’è De Sanctis al posto di Buffon. Al 7’ Marchisio sciupa il vantaggio: solo in area, tira debole di fronte ad Akinfeev. Ma è la Russia al 15’ a segnare: penetrazione di Arshavin, cross per Kerzhakov che gira a rete con Bonucci in ritardo. Clamoroso il pasticcio tra Bonucci e De Sanctis nel raddoppio russo: palla a Shirokov che

IL TEST Azzurri discreti in attacco ma fragili in difesa, Bonucci un disastro e colpevole nei gol di Kerzhakov e Shirokov (doppietta)

mette dentro a porta vuota. Al 44’ Bonucci sbuccia e Shirokov fa doppietta. Il 10 c’è la Spagna, è allarme rosso. I TABELLINI Italia (4-3-1-2):Buffon (1' st De Sanctis); Maggio, Barzagli, Bonucci, Balzaretti (8' st Ogbonna); De Rossi (15' st Motta), Pirlo (24' st Di Natale), Marchisio; Montolivo (15' st Nocerino); Balotelli, Cassano (24' st Giovinco). All. Prandelli Russia (4-3-3):Malafeev (1' st Akinfeev); Nababkin, A. Berezutsky, Ignashevich, Zhirkov (42' st Kombarov); Shirokov, Denisov, Zyryanov; Dzagoev (40' st Kokorin), Arshavin, Kerzhakov (18' st Pavlyuchenko). All.: Advocaat Reti: 15' st Kerzhakov; 30' st, 44' st Shirokov.

BUFFON L’AVVOCATO: «ACQUISTÒ 20 ROLEX» n Niente scommesse, quel milione e mezzo di assegni firmati da Gigi Buffon al titolare di una ricevitoria a Parma ha una spiegazione semplice: «Il bonifico più cospicuo di oltre 300mila euro riguarda l'acquisto di 20 Rolex che sono nella cassaforte di Buffon da mesi, un acquisto compatibile con il suo reddito», dice l'avvocato del portiere azzurro. Che ribadisce esser stato «Un timer a strettissimo giro» la diffusione di notizie sull'informativa della Finanza dopo lo sfogo del portiere: «Ci si riferisce a un atto di 6 mesi fa che non ha sortito alcun effetto». Corini ripete: «Siamo in grado di dimostrare che ogni pagamento effettuato non riguarda le scommesse sportive». Il portiere Viviano, escluso dai 23, difende Buffon: «Andiamo a casa tutti se va a casa Gigi. Senza di lui la Nazionale non si può vedere».

IL CT «COSÌ TORNIAMO COI PIEDI PER TERRA» n Cesare Prandelli cerca di essere ottimista nonostante l’imprevisto 30: «Paradossalmente è meglio aver perso qui di brutto, così per tornare con i piedi per terra» Il ct azzurro ricorda le difficoltà avute nel 2012: «È la terza gara in otto mesi, abbiamo 5-6 giorni per lavorare, correggere qualcosa. Loro erano già pronti, ma noi recupereremo in tempo. Peccato perché più di una volta un episodio ci poteva essere favorevole e darci morale». Claudio Marchisio: «Abbiamo subito tre gol, il risultato è pesante, ma potevamo anche passare in vantaggio. Loro hanno sfruttato le loro occasioni, noi invece no. Ora abbiamo cinque giorni per migliorare prima della Spagna».


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SABATO 2 GIUGNO 2012

SPORT LAZIO PER PETKOVIC È PRONTO IL BIENNALE MANCA SOLO L’UFFICIALITÀ PER IL BOSNIACO

CANADA DOPO DI VAIO C’È DEL PIERO? IL MONTREAL VUOLE L’EX JUVENTINO

PANCHINE ZEMAN A ROMA DOPO 13 ANNI FIRENZE ASPETTA MONTELLA DA CATANIA

n Biennale certo, manca solo l'ufficialità: ma Vladimir Petkovic è il nuovo tecnico della Lazio. Il 49enne slavo, ex allenatore del Sion, è da due giorni nel centro sportivo di Formello e ieri è stato raggiunto anche dal resto dello staff che dovrebbe affiancarlo il prossimo anno. Già noto l'arrivo, anche lui dalla Svizzera, di Arno Rossini nel ruolo di vice allenatore. «Sono molto contento» sono state le prime dichiarazioni del “Dottore”.

n Il Montreal Impact vuole un attacco tutto italiano. Il club canadese, dopo aver preso Marco Di Vaio ora vuole anche Alex Del Piero. Già nella scorsa primavera i dirigenti del Montreal avevano incontrato l'entourage di Del Piero per sondare la disponibilità a chiudere la carriera nella Major League Soccer e adesso pare che la trattativa con l'ex bandiera della Juve sia già ben avviata.

n Zdenek Zeman è l'allenatore della Roma. Di nuovo. Il tecnico, dopo l'esperienza vissuta sulla panchina giallorossa 13 anni fa, si appresta a tornare nella Capitale. Per l'annuncio ufficiale e la presentazione si dovrà attendere ancora qualche giorno, probabilmente l'inizio della prossima settimana, ma il più è fatto. Dalla Fiorentina invece aspettano Montella. Entro lunedì sperano venga lasciato dal Catania. L’alternativa è Zola.

Cagliari Ficcadenti,

sfumano le opzioni ma resta in rossoblù PANCHINE Il tecnico era nel mirino di Genoa e Fiorentina andati su De Canio e Montella. Ripartirà con il tridente Sau-Pinilla-Ibarbo

info

di Fabio Salis n Che Massimo Ficcadenti abbia pensato di allenare altrove per la prossima stagione è un dato di fatto. Che Massimo Cellino voglia ricominciare dal tecnico di Fermo lo ha detto a chiare lettere al rientro da Miami: «Si riparte da Ficcadenti; prima di partire per l'America l'ho chiamato e gli ho presentato il programma della società. E gli ho detto: “Ti va bene? Il programma è questo non perché ci sei tu come allenatore ma perché sono i programmi dell'azienda e basta”. E lui ha accettato». GENOA E FIORENTINA A POSTO Ma, durante la sua assenza in Florida, Ficcadenti è stato avvicinato da due club di serie A. Prima il Genoa e poi la Fiorentina che, però, stavano definendo gli arrivi dei direttori generali Pietro Lo Monaco (ex Catania) e Daniele Pradè (ex Roma). Si diceva anche il Catania, ma era solo una voce che mai si è trasformata in squillo di telefono. Il tecnico rossoblù, forte di un contratto che scade a giugno 2013, non ha chiuso la porta in faccia né ai grifoni né ai viola. Non è uscito allo scoperto perché ancora non era partita una vera e proprio trattativa. E, infatti, i giorni a seguire hanno portato il nome di Ficcadenti sempre più lontano da piazze importanti come Genova e Firenze. È notizia di ieri che il Genoa abbia riconfermato Luigi De Canio. Lo ha annunciato il nuovo dg Lo Monaco spiegando che il tecnico della salvezza ha firmato un contratto di un anno e verrà presentato ufficialmente martedì a Pegli. E, sempre ieri, si è saputo che la Fiorentina attenderà, al massimo fino a lunedì, per avere una risposta dal Catania e da Vincenzo Montella (problemi di contropartite, il pallino dell’ex dg giallo-

LUIGI DE CANIO Ieri ha avuto la certezza che sarà lui che guiderà ancora il Genoa dopo la sofferta salvezza.

VINCENZO MONTELLA Dopo aver creduto di poter tornare alla Roma ora sta per dire sì alla Fiorentina e lasciare Catania.

rosso Pradè. In caso contrario punterebbe tutto su Gianfranco Zola, visto che la Lazio lgli ha preferito il bosniaco Vladimir Petkovic. Il Catania, nel frattempo, ha presentato il 22 maggio il nuovo amministratore delegato, Sergio Gasparin (ex Udinese) e tre giorni fa il nuovo diesse Nicola Salerno (a Cagliari dal 2003 al 2006 e da giugno 2007 a febbraio 2008) i quali stanno per annunciare il ritorno di Pasquale Marino non appena Montella chiude con la Fiorentina. SE RESTA GIOCA COL TRIDENTE Ricapitolando, le richieste per Massimo Ficcadenti ci sono state e l’idea di dire addio al Cagliari c’era tutta quanta. È stato esonerato l’8 novembre scorso non capendo realmente i motivi, ha incassato il riconoscimento dell’errore fatto dal presidente Cellino quando è stato richiamato il 10 marzo, ma le ultime 11 partite di campionato non hanno portato quell’entusiasmo e quel cambio di passo che ci si aspettava. Molto ha influito lo spostare il campo di casa a Trieste dopo i due bei successi al Sant’Elia con Cesena e Atalanta che avevano scacciato via lo scetticismo dei tifosi sul suo ritorno. Il fatto che possa riniziare il campionato ancora al Nereo Rocco lo ritiene un fattore negativo, così come pensare che elementi cardine come Astori e Nainggolan, nonostante le rassicurazioni, siano in uscita non fa che aumentare il fattore rischio esonero. E, poi, con il ritorno certo di Marco Sau, il riscatto certo di Pinilla e il mandato per far esplodere definitavemente Ibarbo lo portano a presentarsi ai nastri di partenza con un tridente che non prevede più Cossu tra i titolari. Perciò una faccia non certo felice nello spogliatoio. Ficcadenti, l’anno scorso decise di non rinnovare il contratto a Cesena pur non avendo in mano altre squadre. Quest’anno quelle che poteva avere hanno scelto altri tecnici. Per Cellino non c’è problema e, solo in caso di richiesta di rescissione, si farebbe avanti per avere Delio Rossi (ma c’è il Pescara) o l’emergente Fulvio Pea.

MASSIMO FICCADENTI Ha il contratto in scadenza a giugno 2013

MERCATO IL GENOA VUOLE CANINI E AI ROSSOBLÙ PIACE ANTONELLI n Michele Canini potrebbe volare a breve in un altro club. Il centrale del Cagliari piace a De Canio del Genoa che lo vorrebbe per la prossima stagione. Qualora partisse pronta la prossima coppia Astori-Ariaudo. Mentre con la partenza di Alessandro Agostini continua la ricerca di un terzino sinistro. E se anche i rossoblù tengono d’occhio Filippo Carini, difensore classe '90 attualmente al Modena, e che piace anche a Atalanta, Chievo Verona e Torino, ci sarebbe Luca Antonelli pronto a sostituire il difensore da nove stagioni a Cagliari. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, i rossoblù starebbero trattando l'ex parmense con il Genoa, squadra come detto in cui potrebbe finire Canini. La Juventus, proprietaria dell'altra metà del cartellino di Ekdal avrebbe invece offerto il giocatore all'Udinese come contropartita tecnica nella trattativa per Asamoah.

Serie D La Torres perde anche il suo capitano

SIMONE DELIPERI Lascia la Torres

n La squadra dello storico “triplete” è già nell’album dei ricordi. Dopo il tecnico Mauro Giorico, il regista Joseph Manzini, il centrocampistia Alessandro Piras, l’ala Matteo Tedde e il bomber Andrea Sanna, anche il portiere Simone Deliperi saluta la Torres. Un unico comune denominatore dietro questi addii a catena: il difficile rapporto con il presidente Antonello Lorenzoni. La tifoseria tanto entusiasta di aver abbandonato la triste Eccellenza per tornare in un campionato nazionale, si interroga sul futuro ed è preoccupata: se il club non riesce a mantenere il tecnico della promozione e l’ossatura della squadra, vien difficile pensare che la stessa società possa adeguatamente sostituirli. E,

infatti, il presidente Lorenzoni, dopo aver incassato uno dietro l’altro i primi cinque biglietti di addio ha subito detto: «Da solo non posso portare avanti un campionato di serie D, entro il 10 giugno comuncherò le mie decisioni». In tanto pensano che passi la mano, in molti però non ci credono ma, se per caso la squadra verrà iscritta in serie D, ora come ora si prospetta un campionato con tanti giovani in

SASSARI Dopo mister Giorico e gli ex Fertilia Manzini, Tedde e Sanna, anche Deliperi saluta. La neopromossa è da rifondare

squadra. Impensabile per un club così blasonato, specie se da Sassari partono le chiamate per Bernardo Mereu. La realtà è che la Torres che ha stravinto il campionato di Eccellenza col record dei punti (ben 87), che si aggiudicata la Coppa Italia regionale e la Supercoppa si è sfaldata nel giro di una decina di giorni. Sabato 19 maggio i rossoblù hanno festeggiato il terzo trofeo stagionale, battendo 2-1 a Macomer il Fonni, il martedì successivo l’addio polemico di Giorico, a ruota quello del quartetto ex Fertilia. Ieri, invece, è stato il turno di Deliperi, il capitano, dopo un incontro infruttuoso con il presidente Lorenzoni. La lunga scia degli addii non si ferma. F.S.

AMATORI OGGI SEI GARE DELLE SEMIFINALI MSP n Campionato MSP. Oggi si scelgono le finaliste. Sono sei le gare di semifinale. Diversamenti da ottavi e quarti di finale, se al termine degli incontri il risultato fosse in parità, verranno disputati due tempi supplementari di 10’ e poi i calci di rigore. n AMATORI. Al campo Ferrini si giocano Resti Umani-Ar.De Antincendio (ore 17) e P.G.S. Sant'Elia 90La Pulitutto (ore 15.30). n OVER 40. Al campo Terramaini si giocano Moniaflor/Marina-Hotel Panorama (ore 15.30) e Maccioni Marmi-Cooper Band (ore 17). n OVER 45.Al campo Sant’Elia si giocano Thermo Servic-Cooper Band (ore 15.30) e Orione 96-Masnata B (ore 17).


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SABATO 2 GIUGNO 2012

SPORT PARIGI IMPRESA ERRANI-SEPPI, GLI OTTAVI ELIMINATI AL 3° TURNO FOGNINI-PENNETTA

GINNASTICA RITMICA 3ª AGLI EUROPEI AZZURRE DIETRO RUSSIA-BIELORUSSIA

MOTOGP LIBERE, LORENZO VOLA IN SPAGNA MALE ROSSI, INDIETRO PEDROSA E STONER

n Andreas Seppi sfata il tabù del terzo turno: contro Vernasco 7-5, 3-6, 6-3, 4-6, 6-2 dopo tre ore e 23 minuti. Impresa anche per Sara Errani passa agli ottavi dopo aver battuto Ana Ivanovic dopo un bel match finito in tre set (1-6, 7-5, 6-3) . Si fermano invece al terzo turno sia Fognini sia Pennetta eliminata dalla tedesca Angelique Kerber 4-6, 6-3, 6-2. Fognini contro Jo-Wilfried Tsonga si è arreso in tre set: 7-5, 6-4, 6-4 in due ore e 28 minuti.

n Le azzurre della ritmica salgono sul podio europeo a Niznij Novgorod. La nazionale campione del mondo ha conquistato la medaglia di bronzo chiudendo con il punteggio di 54.875, alle spalle di Russia, oro con 56.900, e Bielorussia, argento con 56.325. «Sapevamo che era difficile ripetere l'impresa di Mosca 2010, partire per prime non ci ha aiutato» dice il capitano dell'Italia Elisa Santoni.

n Jorge Lorenzo (Yamaha) in grande forma fa il miglior tempo nelle prove libere del GP di Catalunya in 1’42’’099, staccando di 2 decimi un inedito Bautista (Honda Gresini), seguono le Yamaha Tech3 di Crutchlow (+0’’348) e Dovizioso (+0’’493). Male Rossi e la Ducati, 12° tempo a +1’’439 mentre Hayden è 9° (+0’’958). Stentano le Honda ufficiali di Pedrosa 7° (+0’’771) e Stoner 10° (+1’’035).

Dinamo Finisce qui, con applausi SASSARI Al Siena anche gara3 e la finale. I sassaresi lottano ma chiudono 64-79. E al PalaSerradimigni inizia la festa n La Dinamo esce sconfitta 3-0 nelle semifinali contro Siena. Ma tra gli applausi commoventi del PalaSerradimigni che incorona una stagione meravigliosa dei sassaresi. Finisce 64-79 per Siena, come previsto. Primi minuti equlibrati con la Dinamo che cerca di restare attaccata al Siena. Dopo 3 minuti la Montepaschi è già 6-1 mentre la Dinamo sbaglia tanto ma sembra più vivace delle scorse gare di questa serie. E così Hosley finta l’arresto e tiro portando via il difensore di Esley che va a canestro, si becca l’assist e schiaccia (5-8). Ma alla fine del quarto Siena chiude 23-12 con un misero 2/4 da fuori di Sassari che inizia a faticare e subisce la prova di un Mc Calebb in grande forma, anche stavolta (12 punti nei primi 10 minuti). Siena ancora in transizione passa sul più 15 con Lavrinovic con finta a canestro. Risponde Plisnic dai tre punti. Dorme la difesa su Lavrinovic e dall’altra dorme quella biancoverde ma il lungo del Siena è immarca-

ESLEY Ieri il migliore in campo tra i sassaresi

bile. Travis Diener in contropiede sveglia il PalaSerradimigni col suo primo canestro della serata. Dopo 15’ il punteggio è 21-33 per gli ospiti. E vola il palloncino Mercedes, prossimo sponsor della Dinamo. Aradori va a canestro dopo due passaggi. Le due squadre vanno a riposo sul punteggio di 2844 con Drake Diener che ha rosicchiato nel finale dalla lunetta ma con una

superiorità indiscussa in ogni angolo del campo da parte dei giocatori del Siena. Contropiedi di un velocissimo Mc Calebb e dominio sotto canestro di Lavrinovic. Hosley stoppa Kaukenas ma la piazza si scalda per poco. Il Siena prende il largo e il terzo quarto è sofferente per i padroni di casa. Che reagiscono con due triple di Plisnic, Hosley e poi Esley (42-57). Hosley in trans

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GRANDE PUNTO 1.2 ACTUAL 3/P 1.2 ACTUAL 5/P 1.3 MJT 75CV ACTUAL 5/P

agonistica mette un’altra tripla (4557). I sassaresi sono passati a zona. Travis Diener ai primi punti della serata, Vanuzzo da tre ed Esley tengono la Dinamo agganciata 54-68. Ancora Esley vola su un rimbalzo e porta a meno 12. Gran passaggio di Travis Diener e doppia finta di Esley che schiaccia di prepotenza con fallo e a poco più di 4 minuti dalla fine il tabellone dice 6071. Gara che sembra riaperta. Hosley dalla lunetta segna il -9. La Dinamo fa zone-press a tutto campo. e si chiude con la 2-1-2. Kaukenas riprende il vantaggio di 11. Ma anche quello del più 15 a un minuto e mezzo dalla fine della gara. Cade e Sacchetti, coach, va a tirarlo su preoccupato. Finisce qui. Applausi per Esley, il migliore per i sassaresi. “Grazie ragazzi”, grida il pubblico del PalaSerradimigni. Il Siena si prende la finale, la Dinamo la gloria. Tabellini. Dinamo Sassari: T. Diener 4, D. Tiener 10, Vanuzzo 5, Hosley 13, Esley 17, Pinton 2, Plisnic 8, Metreveli, Binetti, Sacchetti 2, Devecchi 3. All. Sacchetti. Montepaschi Siena: Mc Calebb 21, Lavrinovic 12, Moss 1, Stonerook 4, Zisis 5, Ress 4, Marvis Thorn 9, Aradori 6, Michelori 7, Kaukenas 10, Carraretto, Lechthaler. All. Pianigiani. V.S.

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n Cosa mai potrebbe dire il presidente Sardara sulla sua Dinamo? «Una stagione meravigliosa, una città e regione meravigliosa», ha detto il presidente della squadra sassarese. Che durante gara 3 contro il Siena ironico pensava di poterli contrastare con un «4-4-2». Lo ha ammesso col sorriso che i giocatori del Siena sono dei «mostri sacri. Ma sono molto felice per questa stagione, sarà irripetibile anche se proveremo ancora a fare di meglio. Aspettiamo l’ufficialità per l’Eurocup, percorso importante ma dobbiamo stare con i piedi per terra dando la priorità in campinato». l tutto mentre al palazzetto si canta “Sassari portaci in Europa”. I Diener? Resteranno? «Abbiamo preso i passaporti, speriamo restino...», commenta Sardara. Anche coach Pianigiani innamorato della Sardegna elogia i suoi ma fa anche i «complimenti a Sassari per la stagione straordinaria che ha fatto, è andata oltre i suoi limiti». Brian Sacchetti, figlio del coach, è un po’ deluso. «Abbiamo fatto un gran lavoro, volevamo vincere, ma era impossibile».

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Sardara: «Impresa forse irripetibile, adesso l’Eurocup»

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SABATO 2 GIUGNO 2012

MOTORI

L’usato Bmw X1, una piccola già grande n Questa settimana per le strade di Cagliari abbiamo provato un Suv eccezionale: la Bww X1 sDrive 18d Eletta. La piccolina della casa bavarese, lunga meno di quattro metri e mezzo ha in questo caso la trazione posteriore e 143 cv di potenza. Il modello nelle nostre mani ha interni in stoffa Me-

dian Antracite/Silver, cerchi da 17” e volante in pelle con comandi multifunzione. Comodo anche il bracciolo anteriore scorrevole. Immatricolata nel 2010 ha percorso poco più di settantamila Km e viene proposta a meno di ventiquattro mila euro. Sono oltre cinquanta gli accessori di serie. Da

guidare poi è facilissima. Grazie ad uno sterzo preciso, un motore elastico, anche in città ci si destreggia senza patemi. Per viaggiare poi è molto comoda e silenziosa. Purtroppo per noi la prova è finita: la concessionaria di Via Sernagiotto è già all’orizzonte. (l.g.)

Il nuovo Jeep Wrangler, classica di classe LA PROVA Le novità: l’hard top in tinta carrozzeria, il sistema Start & Stop e il navigatore satellitare con schermo in plancia da oltre 8 pollici n Nonostante gli anni e i vari restyling la Jeep Wrangler resta sempre se stessa. Per fortuna. Sì, in una macchina così c’è ben poco da cambiare. Un’auto forse anacronistica, sicuramente rumorosa e all’apparenza anche un po’ minimalista, ma dannatamente affascinante. Un po’ tutti, quando ne vediamo una in giro per le strade di Cagliari, rimaniamo piacevolmente colpiti dalle linee accattivanti che la caratterizzano. Come fuoristrada poi è imbattibile. Le novità di questo modello partono dall’hard top in tinta carrozzeria (se non si ama la capote telonata), passando per il sistema Start&Stop, al navigatore satellitare con schermo in plancia da oltre otto pollici. In pratica come un tablet. Partendo dalla concessionaria di Sestu sentiamo subito il rombo del quattro cilindri 2.8 a gasolio, motore che sprigiona 200 cavalli, ossia venti e più del suo predecessore. Modifiche che faranno piacere agli appassionati ma che in realtà non intaccano la classicità del veicolo. Basta mettersi al volante per rendersi conto

OFFSHORE A CAGLIARI È TEMPO DI MONDIALE

info UN DIESEL ROBUSTO Motore: Diesel, 4 cilindri in linea, 2776 cm3, 4 valvole per cilindro. Potenza max 147 Kw (200cv) a 1600 giri/min. Massa a vuoti in ordine di marcia 1993 Kg. Capacità bagagliaio: da 142 dm3 a 714 dm3.

di cosa stiamo guidando. La spazio, nell’abitacolo, è notevole. Le finiture sono buone, perfette per un modello così. La linea netta e un po’ squadrata invece garantisce una visibilità ottimale. Su strada l’auto è solida e tranquilla ma la sua vera anima viene fuori nel fuoristrada. La facilità con cui riesce ad arrampicarsi è disarmante. Nei tratti misti sono necessari circa otto litri per percorrere cento chilometri. Le prestazioni

non sono certo da capogiro ma non è per niente un’auto da corsa: 170 km/h di velocità massima e dieci secondi per arrivare a cento all’ora. La trazione integrale è inseribile a comando e il cambio della nostra versione è un automatico a cinque rapporti con blocco del convertitore. Il costo per avere questa mitica Jeep è di poco più di trentacinque mila euro. Luca Gualandi

n Arriva a Cagliari il mondiale di Offshore. Sarà la Marina ad avere l’onore di ospitare la rassegna. Da ieri, sino a domani, si sta svolgendo l’evento internazionale con protagonisti piloti da tutto il mondo. In totale sono dieci le nazioni rappresentate, quattordici gli equipaggi in gara ai quali vanno ad aggiungersi tutti gli addetti ai lavori e la stampa. Sarà la prima gara del Campionato del mondo di motonautica Formula 2 nell’anno 2012. La tre giorni è suddivisa tra qualifiche e gare, tutto nelle acque tra il porto e Su Siccu. Il centro operativo e il villaggio sono invece allestiti al Molo Ichnusa. Per la nostra città si tratta di una conferma, poiché è il secondo anno consecutivo che la Uim (Union International Motonautique) e la Fim (Federazione Italiana Motonautica) scelgono il capoluogo sardo come cornice per questo spettacolare evento. Una manifestazione che interesserà tutto il quartiere Marina. E coi tempi che corrono ci voleva proprio. (l.g.)


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CULTURA

DANIELA DUCATO

La regina del “green business”

U

n’ impronta marcata di green philosophy e capacità di fare squadra per tirare su i pilastri di quell’architettura di pace” che è diventata la sua bandiera, il suo marchio di fabbrica. Un “brand” lontano da ecoaffari, inquinamento, sfruttamento, abusi, conflitti sociali, malavita, impoverimenti, guerre. Un brand che l’ha catapultata sotto i riflettori nazionali ed europei per essere incoronata “regina” del business verde. Daniela Ducato non si ferma e continua a mettere nel sacco premi e riconoscimenti: “Innovatrice italiana del 2011”, “Donna sarda 2012”. E ora per l’imprenditrice sarda arrivano altri traguardi prestigiosi: il Premio Nazionale di Ecologia e dal ministero dell’Ambiente il “Premio Miglior Imprenditore Green del Made in Italy”. La consegna dei riconoscimenti nel corso delle Giornate Mondiali dell’Ambiente, da domenica a martedì a Sorrento. L’imprenditrice cagliaritana e guspinese d’adozione ha ideato materiali per l’architettura naturale basati su eccedenze e scarti di pastorizia, come la lana delle pecore sarde, agricoltura e apicoltura, certificati a emissioni zero. Ma ha creato plusvalore facendo squadra con gli altri operatori locali, facendo emergere il meglio, creando sinergia di produttori, aziende, competenze, ricerche condivise orientate ad una edilizia rispettosa del pianeta. Da questa green philosophy sono nati Edilana ed il polo produttivo per la bioedilizia a km zero più grande in Italia “La Casa Verde CO2.0” che ha visto la prima cellula prender vita in Sardegna per poi diventare filiera a 360 gradi. Domenica a Sorrento, giorno che precede la giornata Mondiale dell'Ambiente indetta dall’Onu, in occasione della consegna del Premio Nazionale per l’Ecologia con Daniela Ducato sarà premiata anche Tawakkul Karman, premio Nobel per la pace 2011, giornalista yemenita e leader della primavera araba. Due donne che nei rispettivi campi di intervento si impegnano per realizzare e diffondere in modo concreto la cultura della nonviolenza, base su cui poggia l’architettura di pace . La conferma di come il connubio tra etica ed eccellenza tecnica produca equità e innovazione arriva da Edilana, termocoibente 100% in pura lana di pecora Edilana che da Bruxelles riceverà lunedì nella giornata mondiale dell’ambiente il premio quale miglior prodotto per l’efficienza energetica, nella categoria degli isolanti naturali del mercato europeo, per grazie alla conduttività termica: W/mK, 0,032, W/mK 0,033 e per la sua capacità di azzerare la CO2: un metro cubo di edilana ne elimina 230 Kg. «Si tratta di riconoscimenti che premiano il lavoro di squadra, dove ognuno cerca di svolgere al meglio il suo ruolo», spiega Daniela Ducato, «da sola non avrei fatto nulla, il punto di forza è la coralità del fare. Le eccedenze agricole o della lana di pecora diventano materiali preziosi solo grazie alla “biodiversità delle intelligenze”, che sommate, scambiate e rimesse in circolo si moltiplicano e producono ricchezza. Sono le competenze delle persone e le relazioni a generare innovazioni, dove 1+1 +1 = 111». Il Polo produttivo per la bioedilizia, la Casa Verde CO2.0. Ha il cuore pulsante in Sardegna, per ragioni di opportunità ambientali. L’Isola è la regione che vanta il primato europeo per la

L’EVENTO Per l’imprenditrice cagliaritana doppio premio a Sorrento durante le Giornate mondiali dell’ambiente

info

INNOVATRICE ITALIANA Daniela Ducato già “Innovatrice italiana del 2011”, “Donna sarda 2012” ora riceverà il Premio Nazionale di Ecologia e dal ministero dell’Ambiente il “Premio Miglior Imprenditore Green del Made in Italy”.

più alta varietà e presenza di materie prime eccedenti naturali rinnovabili (minerali, vegetali, animali, marine) ottime per l’edilizia ecologica, seppur fino a pochi anni fa sottovalutate o addirittura smaltite come rifiuti seppur emblema di biodiversità e di paesaggio da custodire. «L’attività umana col più alto impatto ambientale è l’edilizia. Il 60% dell’inquinamento globale è generato dall’architettura. Ed anche l’architettura definita sostenibile nonostante il nome rassicurante non sempre risponde a valori etici e ambientali», sottolinea Daniela Ducato, «realizzare edifici naturali è un invito suggestivo che può però alimentare però appetiti di denaro pubblico. Cresce inoltre l’uso di materie prime minerali vegetali o petrolchimiche fortemente energivore o che sfruttano persone o consumano territori causando causa fame, povertà, guerra, ingiustizia sociale. E a essere sfruttate nella filiera della bioedilizia e del solare sono sempre di più le donne, pagate meno rispetto agli uomini, quindi più convenienti nel mercato della green economy». Francesca Cardia

NUOVA ROTTA Daniela Ducato è impegnata ad invertire questa rotta attraverso innovazioni nell’edilizia dimostrando che è possibile realizzare materiali, economie e progetti ecosociosostenibili, eticamente corretti, rispettosi delle persone e dell'ambiente

L’INIZIATIVA

Musica e incontri per il paesaggio

I

n occasione dell’undicesimo Meeting del Consiglio d’Europa per l’implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio, si terrà a Carbonia, lunedì e martedì, nella Grande Miniera di Serbariu, il Forum delle Selezioni Nazionali del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, organizzato dal Consiglio d’Europa e dalla Direzione generale paesaggio, belle arti, architettura e arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il Comune di Carbonia, vincitore italiano della seconda

edizione del premio, la Provincia di Carbonia-Iglesias e la Regione Sardegna. La Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari propone per la sera di lunedì, alle 20, nell’anfiteatro del Parco archeologico di Monte Sirai, l’esecuzione di un concerto di straordinario interesse, il cui fulcro sarà costituito dal Poema sinfonico Sardegna di Ennio Porrino, eseguito dall’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, diretta dal Maestro Alessandro D’Agostini. Sarde-

MIBAC A Carbonia, lunedì e martedì, nella Grande Miniera di Serbariu, forum e incontri, concerto lunedì a Cagliari gna è un poema sinfonico di ispirazione paesaggistica; scritto nel 1933 ha conosciuto da subito buon successo e grande apprezzamento da parte del pubblico. La composizione, con ampia orchestrazione e utilizzo di strumenti musicali inusuali, quali

frusta, sonagliera e campane degli armenti, descrive il paesaggio della nostra Isola dalla notte all’alba. Vista la particolare rilevanza dell’evento ed il coinvolgimento di tante rappresentanze internazionali, il MiBAC organizza in parallelo un tavolo di lavoro nazionale, Laboratorio Italia, che, attraverso mostre, workshop, conferenze e pubblicazioni, permetterà di comparare per la prima volta i progetti italiani e stranieri partecipanti alle prime due edizioni del premio e consentirà inoltre il confronto tra enti, associazioni territoriali ed esperti coinvolti nella tutela e valorizzazione del paesaggio e la condivisione di esperienze comuni.


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CULTURA

DANZA Pagine bianche da “colorare” con le nuove arti IN SCENA Ritorno importante al T.Off di via Sauro 6 a Cagliari, quello di Clotilde Tiradritti, fantasiosa coreografa residente in Francia, oggi e domani alle 21 con la compagnia Heliotropion

S

perimentazione, ricerca e fusione delle arti. Si apre oggi la sessione estiva della rassegna Danzaintrilogia dell'associazione Tersicorea, con la direzione artistica di Simonetta Pusceddu. Si apre con un ritorno importante al T.Off di via Sauro 6 a Cagliari, quello di Clotilde Tiradritti, fantasiosa coreografa residente in Francia, sempre alla ricerca di sorgenti dove attingere ed elaborare nuove forme artistiche coniugando danza, canto, circo e teatro. Con la compagnia Heliotropion oggi e domani alle 21 mette in scena "#Pagina Bianca#", raccolta di immagini, memorie, frammenti, pezzi, testi e canti per ricostruire una nuova città e a seguire "étude pour une Chorégraphie Urbaine # 2", progetto interdisci-

plinare di danza, musica e nuove tecnologie sulla riappropiazione del corpo dal torrente di informazione e comunicazione in cui è immerso e la cui versione iniziale venne presentata proprio al T.Off due anni fa. Dopo due anni di erranza artistica, passando attraverso varie fasi di ricerca, il progetto evolve e ritorna completamente trasformato in una nuova versione, # 2. Coreografie e voce di Clotilde Tiradritti e Sissi Guoi. Composizione musicale e sonora: Patrick Matoian. Creazione immagini video e luci testi originali: Clotilde Tiradritti e Patrick Matoian. Il fine settimana successivo, in collaborazione con l'Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, e di Tilt Spazio Danza (Milano), Tersicorea dà spazio alla ricerca creativa più interessante della nuova danza contem-

POLIEDRICA Clotilde Tiradritti, fantasiosa coreografa residente in Francia, sempre alla ricerca di sorgenti dove attingere ed elaborare nuove forme artistiche coniugando danza, canto, circo e teatro

poranea in 3 giornate, dall'8 al 10 giugno di incontri con i coreografi e spettacoli. Venerdì 8 giugno alle ore 21,00 è la volta della Compagnia milanese Nut con due proposte: "Lacrime antiche" e Cortometraggio "Mi sposeresti tu?". Sabato 9 dalle ore 19,30 e domenica 10 giugno dalle ore 18,00 si svolgerà inoltre il consueto appuntamento con le proposte originali dei giovani coreografi nazionali ed internazionali selezionate nel concorso "Cortoindanza". Sul palco del T.Off 10 Compagnie nazionali ed internazionali per 10 Coreografie dal vivo in forma breve. Tiziana Frongia


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CULTURA

PAOLO ZUCCA Con Accorsi star più Urgu e Cullin così l’Arbitro diventa grande

C

imentarsi nell’arte dell’audiovisivo a tutto tondo, spaziando dal cinema alla pubblicità, confezionando opere che rimangano impresse nella mente sia dei critici di cinema che negli spettatori. Un traguardo che il regista sardo Paolo Zucca è riuscito a raggiungere e coronare non solo attraverso i diversi spot da lui realizzati, ma anche grazie a diverse opere cinematografiche. A partire dal cortometraggio “L’Arbitro”, vincitore del David di Donatello nel 2009, o il lungometraggio in lavorazione proprio in questi giorni, “Terza Categoria”, che vede Stefano Accorsi come protagonista e insieme a un cast d’eccezione. Oltre all’ex ragazzo Maxibon, nonché marito della splendida Laetitia Casta, il set è affollato da personalità interessanti del panorama cinematografico e non: la promssa comica Jacopo Cullin, il veterano Benito Urgu, Guido Caprino, e persino Francesco Pannofino, attore e doppiatore di grande rilevanza nazionale. Si tratta, spiega lo stesso Zucca, del naturale sviluppo del cortometraggio. «Abbiamo deciso di sviluppare L’Arbitro in un vero e proprio film», dice il regista, «realizzato interamente in Sardegna, anche se parte di esso sarà ambientata all’estero, in un luogo non meglio precisato che comunque sarà girata sempre in Sardegna». Per Zucca la Sardegna è un set ideale per il cinema, e non esclude che l’industria cinematografica possa diventare, in futuro, una fonte di reddito importante per lIsola. «La mia opinione è che la Sardegna potrebbe essere un luogo ideale per fare cinema», sottolinea, «tuttavia le politiche culturali della Regione dovrebbe essere più efficienti, sebbene siano già attive delle buone leggi. A volte però gli intoppi nascono a livello amministrativo e rallentano pesantemente il sostegno al venduto cinematografico». male anche i tempi lunghi nell’erogazione di fondi. Il film è finanziato dal ministero e da Rai Cinema, nonché dalla Regione Sardegna. «Sappiamo che ci finanzieranno e che la commissione che ha detto sì», prosegue Zucca, «ma siamo in attesa di una risposta ufficiale e quest’attesa non si capisce quanto dovrà durare». Rallentamenti che a volte costano ritardi importanti durante la realizzazione di un’opera cinematografica. Come nel caso del suo lungometraggio. «Sarò costretto a interrompere per due settimane i lavori al film per motivi di budget, di tempistica finanziaria e rapporto con le banche», chiarisce il regista. «Se avessimo avuto maggiori certezze anche da parte dell’amministrazione, questo non sarebbe stato necessario». Alla lavorazione di “Terza Categoria” prende parte uno staff tutto sardo, come racconta lo stesso Zucca. «Nel mio film lavorano costumisti, scenografi e addetti alla produzione sardi, così come sono molti gli attori sardi anche molto bravi che stanno lavorando con me», è orgoglioso di specificare il regista. «Purtroppo siamo ancora agli albori,

info

MONTIFERRU E CAGLIARI Il regista oristanese Paolo Zucca in questi giorni sta girando il film “Terza categoria” che sviluppa l’idea de “L’arbitro”. Nel cast Stefano Accorsi come protagonista, di Jacopo Cullin, Benito Urgu, Guido Caprino, e persino Francesco Pannofino.

ed è probabile che la situazione rimarrà sempre questa, sono un po’ pessimista. Parlo naturalmente solo a livello industriale», continua, «non invece per ciò che riguarda il lato artistico, che conta molte figure di spessore». Ma Zucca non si è cimentato soltanto con il cinema classico, ma ha collezionato un insieme di esperienze nel mondo della pubblicità, che lo vede in particolare protagonista di una collaborazione con l’agenzia Shibuya, e anche con i videoclip musicali. «Ho girato soltanto un video musicale, ed è stata una cosa davvero amatoriale», dice, «mentre invece amo molto fare la pubblicità. Riprenderò a farne ancora non appena avrò concluso le riprese del film. Recentemente ne ho realizzato una, secondo me anche piuttosto bella, per il comune di Siniscola». Un mondo, quello della pubblicità, che mostra alcune differenze fondamentali col mondo del cinema. Come spiega il regista infatti, «la differenza fondamentale è nel rapporto con gli attori. Mentre il cinema è fondato sugli attori, lo scheletro della pubblicità è invece basato sull'impatto visivo piuttosto che su quello recitativo, almeno per la mia esperienza». Giuseppe Novella

CIAK Per Zucca la Sardegna è un set ideale per il cinema, e non esclude che l’industria cinematografica possa diventare una fonte di reddito importante per l’Isola.

MASCAREDDAS Momoti ormai non fa più paura

CONCORSO Premiati (foto Priamo Tolu)

n Si chiama Fabrizio Dessalvi ed ha sei anni il vincitore del Concorso Disegna Momoti, la competizione lanciata presso le scuole primarie e secondarie di Monserrato nell’ambito di “MOMOTI: un teatro, un burattino e la città”. L’immagine elaborata da Fabrizio (alunno della seconda Cdella primaria di Primo Grado Cesare Cabras) caratterizzerà il logo identificativo del progetto promosso dalla CompagnaIs Mascareddas con Larus Onlus e Arcoiris Onlus e sostenuto dalla Fondazione “CON IL SUD”. Il piccolo creativo si aggiudica anche tre abbonamenti alle stagioni teatrali di Is Mascareddas. Al suo nome si aggiungono quelli di altri due compagni di classe: Simone Onnis (al se-

condo posto, con due abbonamenti conquistati) e Lorenzo Corona (terzo classificato, conil premio di un abbonamento). La giuria del Concorso ha, inoltre, deciso di attribuiretre menzioni speciali, che vanno ad Alessandro Corda (prima B della scuola primaria di Secondo Grado Cabras), Azzurra Galasso (seconda A dellaPrimaria La Marmora) e Gabriele Atzeni(seconda C della primaria di Primo

BURATTINI È Fabrizio Dessalvi, di soli sei anni, è lo studente vincitore del Concorso “Disegna Momoti”. A ottobre una mostra

Grado Cesare Cabras). La cerimonia diproclamazione e di premiazione si è svolta ieri mattina a Monserrato, all’Istituto Comprensivo Cesare Cabras, alla presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione del ComuneMarco Asunis, delle scuole che hannoaderito all’iniziativa (gli IstututiComprensivi La Marmora e Cabrase l’Istituto Tecnico Commerciale Besta), degli otto giurati (due del capofila Is Mascareddas, un rappresentante di ArcoirisOnlus ed uno di Larus Onlus, più quattro esperti di comunicazione) e deglialtri quattordici soggetti – pubblici e privati – che collaborano allarealizzazione di MOMOTI: un teatro, unburattino e la città.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 7 h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 I colori della passione Ore 19.30-21.30 Sala 1 Sister Ore 17.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 18.00-20.30-22.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.30 Sala 2 Viaggio in paradiso Ore 18.00-20.30-22.30 Sala 3 Killer Elite Ore 18.00-20.15-22.40 Sala 4 Men in Black 3 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 Men in Black 3 Ore 18.15-20.30-22.40 Sala 6 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 7 La fredda luce del giorno Ore 22.40 Sala 7 Silent Souls Ore 20.45 Sala 8 Margin Call Ore 18.15 Sala 8 Quella casa nel bosco Ore 22.40 Sala 8 The Avengers Ore 18.00 Sala 9 Dark Shadows Ore 20.00-22.30 Sala 9 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 20.00 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 La guerra e’ dichiarata Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2 Cosa piove dal cielo? Ore 17.00 Sala 2 Cosmopolis Ore 19.15-21.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Marilyn Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Silent Souls Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Dark Shadows Ore 0.25-16.30-19.10-21.50 Sala 2 Love & Secrets Ore 0.25-17.00-19.30-22.00 Sala 3 La fredda luce del giorno Ore 0.10-19.25-21.50 Sala 3 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.10 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 17.20-19.30 Sala 4 Viaggio in paradiso Ore 0.00-21.40 Sala 5 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 0.20-17.30-19.50-22.10 Sala 6 Killer Elite Ore 17.00-19.40-22.20

Sala 8 Sala 9 Sala 10 Sala 11 Sala 11 Sala 12 Sala 13 Sala 13

Men in Black 3 Ore 17.30-20.00-22.30 Men in Black 3 3D Ore 0.05-16.35-19.05-21.35 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 16.45-18.55-21.15 American Pie - Ancora insieme Ore 17.05-19.40-22.15 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 19.15 Quella casa nel bosco Ore 0.25-17.00-22.05 Viaggio in paradiso Ore 17.45-20.05-22.25 Cosmopolis Ore 16.35-19.15-21.55 Operazione vacanze Ore 0.25

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Cosmopolis Ore 0.50-15.10-17.40-20.10-22.30 Sala 2 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 0.40-15.30-17.40-20.10-22.30 Sala 3 Killer Elite Ore 1.00-15.00-17.30-20.00-22.30 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 15.30-17.40 Sala 4 Men in Black 3 3D Ore 1.00-20.00-22.30 Sala 5 Viaggio in paradiso Ore 0.40-15.10-17.20-20.20-22.30 Sala 6 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 0.30-20.10-22.20 Sala 6 Men in Black 3 Ore 15.00-17.30 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 1.00-22.30 Sala 7 Dark Shadows Ore 15.00-17.30-20.00 Sala 8 Love & Secrets Ore 0.40-15.20-17.40-20.00-22.20

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 0.40-20.15-22.30 Sala 1 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 17.30 Sala 2 Viaggio in paradiso Ore 0.40-16.25-18.25-20.35-22.45 Sala 3 American Pie - Ancora insieme Ore 0.30-19.30-22.00 Sala 3 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 17.30 Sala 4 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 0.40-16.25-18.20-20.25-22.30 Sala 5 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 16.25-18.20 Sala 5 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 0.30-20.25-22.30 Sala 6 Men in Black 3 Ore 0.40-17.40-20.00-22.20 Sala 7 Men in Black 3 3D Ore 16.50-19.10-21.30-23.50 Sala 8 Killer Elite Ore 0.40-17.30-19.55-22.25 Sala 9 Dark Shadows Ore 0.40-17.30-19.55-22.25 Sala 10 Marilyn Ore 0.40-17.55-20.15-22.35 Sala 11 Quella casa nel bosco Ore 0.50-20.30-22.40

ILMETEO

le trame Sala 11

The Avengers 3D

Sala 12

Cosmopolis

TORTOLI’

Ore 17.30

Sala 12 Sala 12

Ore 0.40-22.00 Operazione vacanze Ore 17.30 Viaggio in paradiso Ore 19.30

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Act of Valor Ore 18.30-21.00 TEATRO VERDI ▲ho Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Men in Black 3

❆▲h Ore 18.30

Sala 1

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Viaggio in paradiso Ore 19.00-21.30 Sala 2 The Artist Ore 19.15-21.15

The Avengers

CARBONIA

Ore 21.00

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Killer Elite Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 20.30-22.30 Sala 3 Viaggio in paradiso Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 4 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.15-20.30-22.40 Sala 5 La fredda luce del giorno Ore 20.30-22.30 Sala 5 Quella casa nel bosco Ore 18.00-22.30 Sala 6 Men in Black 3 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 7 Dark Shadows Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 7 Operazione vacanze Ore 18.30 Sala 8 American Pie - Ancora insieme Ore 20.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 17.00-19.00-21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.20-20.30-22.40 Sala 2 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.30-20.50-22.50 Sala 3 Killer Elite Ore 18.10-20.40-22.50 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 18.00-20.30-22.30 Sala 5 Viaggio in paradiso Ore 18.30-20.45-22.45 Sala 6 Men in Black 3 3D Ore 18.15-20.30-22.40

OLBIA

LORAX - IL GUARDIANO DELLA FORESTA Genere Animazione Anno 2012 Durata 86 minuti Regia Chris Renaud, Kyle Balda Trama Ted, per far colpo sulla ragazza di cui è innamorato, si avventura con la sua bicicletta nella foresta, per raggiungere la torre abitata dal guardiano Lorax. Il ragazzo gli chiede di raccontargli la storia della sparizione degli alberi e il perché ne siano ormai rimasti cosi pochi. Dalla sua torre la strana creatura comincia a narrare la storia da principio, dall’abbattimento del primo albero...

MARILYN Genere Biografico Anno 2011 Durata 99 minuti Regia Simon Curtis Con M. Williams, E. Redmayne Trama La Monroe tratta da My week with Marilyn e raccontata da Colin Clarke, giovane assistente alla regia di sir Laurence Olivier, col quale la diva trascorse una settimana. Tra i due, a stretto contatto e lontano dalle riprese de "Il principe e la ballerina", nacque un legame durante una pausa concessa all’attrice per rilassarsi. L’icona cede il passo ora alla donna, ora alla bambina, in una storia d’amore travolgente...

VIAGGIO IN PARADISO Genere Azione Anno 2012 Durata 95 minuti Regia Adrian Grunberg Con Mel Gibson, Daniel G. Cacho Trama Un viaggio speciale in un posto speciale, è quello compiuto da Driver (Mel Gibson), a bordo della sua auto, con un carico di denaro sporco. Ciò che inevitabilmente lo attente alla frontiera messicana è l’arresto, e quindi il carcere dove, con l’aiuto di un bambino di dieci anni, con il vizio del fumo, riuscirà a sopravvivere e farsi degli amici...

KILLER ELITE Genere Azione Anno 2011 Durata 116 minuti Regia Gary McKendry Con Robert De Niro, Jason Statham Trama Quando un team di killer professionisti e una squadra per la difesa dei membri di un reparto speciale sono in conflitto tra loro, è una guerra, alla quale solo i migliori sopravvivono. Chi indìce l’attacco è uno sceicco arabo, che recluta i killer chiamati The Clinic, per annientare l’altra fazione, The Feather men, nell’amara convinzione che questi ultimi abbiano causato la morte del figlio.

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Men in Black 3 Ore 17.30-20.00 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 22.00 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 22.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 17.00-19.30

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 19.00-21.30

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 The Avengers

PALAU

Ore 21.30

CINE-TEATRO MONTIGGIA ❆ Via Nazionale 113 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 21.30

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Men in Black 3 3D Ore 17.45-20.00-22.30 Sala 3 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 17.30-19.30-21.30 Sala 4 Dark Shadows Ore 17.30-19.50-22.15

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 18.30-21.30

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 18.00-20.10-22.30 Sala 2 Viaggio in paradiso Ore 18.10-20.20-22.35 Sala 3 Men in Black 3 3D Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 4 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 5 Dark Shadows Ore 22.30 Sala 5 Il pescatore di sogni Ore 18.05-20.15 Sala 6 American Pie - Ancora insieme Ore 18.00-20.15 Sala 6 Quella casa nel bosco Ore 22.35 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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SABATO 2 GIUGNO 2012


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