AGGLOMERATI URBANI E LETTERATURA FOTOGRAFIA URBANA E LETTERATURA (un‘omaggio per Italo Calvino)
AGGLOMERATI URBANI E LETTERATURA FOTOGRAFIA URBANA E LETTERATURA (un omaggio per Italo Calvino)
Fotografia: Diego A. Pinzón Testi: Italo Calvino (Le Cittá Invisibili)º Edizione: Diego A. Pinzón
ºItalo Calvino. Le Cittá Invisibili. Arnoldo Mondadori Editore.Quarta edizione. 2002
La fotografia urbana é un atto di coscienza premeditata. L’immagine può essere intesa come un atto mentale in cui l’autore esprime il suo punto di vista sul “fatto urbano” e comunque non viene espressa solamente tramite una forma di costruzione grafica, infatti l’immagine urbana può anche essere spiegata con parole. Italo Calvino ad esempio ha scritto “Le Cittá Invisbil La fotografia urbana é un atto di coscienza premeditata. L’immagine può essere intesa come un atto mentale in cui l’autore esprime il suo punto di vista sul “fatto urbano” e comunque non viene espressa solamente tramite una forma di costruzione grafica, infatti l’immagine urbana può anche essere spiegata con parole. Italo Calvino ad esempio ha scritto “Le Cittá Invisbili” in modo da raccontare le diverse dimensioni mentali della città e dei suoi abitanti. Il libro in tal senso ha lo scopo di ritrovare le fantastiche dimensioni descritte da Calvino in “fatti urbani” concisi, grazie ad una serie di fotografie scattate durante l’arco di cinque anni. i” in modo da raccontare le diverse dimensioni mentali della città e dei suoi abitanti. Il libro in tal senso ha lo scopo di ritrovare le fantastiche dimensioni descritte da Calvino in “fatti urbani” concisi, grazie ad una serie di fotografie scattate durante l’arco di cinque anni.
CHICAGO
É la cittå in cui si arriva morendo e in cui ognuno trova le persone che ha conosciuto, e segno che sono morto anch’io...
BERLINO
La cittá per chi passa senza entrarci é una cittá, e un’altra per chi ne é preso e non ne esce; una é la cittá in cui si arriva la prima volta, un’altra quella che si torna.
ROMA
Quale bisogno o comandamento o desiderio abbia spinto i fondatori a dare questa forma alla loro citt谩, non si ricorda, e perci贸 non si pu贸 dire se esso sia stato fatto.
BETHLEMME
Cittรก bianca, ben esposta alla luna, con vie che girano su se stesse come un gomitolo. Nella disposizioni delle strade ognuno rifece il percorso del suo inseguimento.
CALI
Vero ĂŠ che due proiezioni di se stessa acompagnino la cittĂĄ, una celeste e una infernale; ma sulla loro consistenza ci si sbaglia.
TRENTO
Da un a parte all’altra la cittá sembra continui in prospettiva moltiplicando il suo repertorio d’immagini: invece non ha spessore, consiste solo in un dritto e in un rovescio.
ATENE
Per stabilire i rapporti che reggono la vita della cittĂĄ, gli abitanti tendono dei fili tra spigoli delle case, bianchi o neri, o grigi, o bianco-e-neri....
BOGOTA
Certo molti sono i vivi che domandano per dopo morti un destino diverso da bello che giá toccó loro: la necrópoli é affollata piú di quanti mai ne conto cittá vivente.
º Fotografia: Didier Rey
PITTSBURGH
Cosí la cittá ripete la sua vita uguale spostandosi in su e in giú sulla scacchiera vuota. Gli abitanti tornano a recitare le stesse scene con attori cambiai.
PARIGI
Gli abitanti hanno construito una copia identica della loro cittĂĄ sottoterra.. ĂŠ perchĂŠ il alto dalla vita alla morte sia meno brusco.
VILLAVICENCIO
Non Ê felice, la vita, per le strade la gente cammina torcendosi le mani, impreca ai bambini che piangono, s’appoggia ai parapetti con le tempie tra i pugni...
BARCELLONA
La cittá si presenta differente a chi viene da terra e a chi dal mare, uno vede spuntare dall’orizonte i pinnacoli dei grattacieli, le antene, i fumaioli.. l’altro d’una sella ricamata di frange liccicanti tra due gobbe chiazzate.
NEW YORK
Le vie della cittá erano quelle in cui stessi andavano al lavoro tutti i giorni, senza piú nessun rapporto con l’inseguimento sognato. Che del resto era giá dimenticato da tempo.
ATENE
La cittå tutta nuova che nelle sue dimensioni ridotte conserva i tratti e il flusso di linfa della prima cittå e di tutte che sono spuntate una dall’altra.
BOSTON
Chi si affaccia alla piazza in momenti successivi sente che d’atto in atto il dialogo cambia, anche se le vite degli abitanti sono troppo brevi per accorgersene.
VENEZIA
Cittá acquatica, un reticolo di canali e un reticolo di strade si sovrappongono e s’intersecano.. e poiché la linea piú breve tra due punti non é una retta uno zigzag che si ramifica in tortuose varianti..
BOSTON
In ogni cittå dell’impero ogni edificio Ê differente e disposto in un diverso ordine
PARIGI
Non c’é cittá piú propensa a godere la vita e a sfuggire gli affanni. E pertanto che gli abitanti hanno costruito una copia identica della loro cittá sottoterra.
HEIDELBERG
Gli uni stanno sulle porte delle case, all’interno, vicino all’attaccampanni e al portaombrelli; nei traslochi seguono le gamiglie e s’installano nei nuovi alloggi alla consegna delle chiavi
AMBURGO
Scavalca il fossato la cui acqua alimenta canali che attraversano la cittรก e la dividono in quartieri, calcoli in base ai dati fino a sapere tutto quello che si vuole della cittรก nel passato, nel presente e nel futuro.
COPENHAGEN
Essendo la loro societá ordinata senza grandi differenze di richezza o i autoritá, i passaggi di una funzione all’altra avvengono quasi senza scosse.
MEDELLIN
Ha questo di miserabile: benchĂŠ si sposta su terreno asciutto essa sorge su ltissime palafitte, e le case sono di bambĂş e di zinco, con molti ballatoi e balconi
NEW YORK
Ma la cittå non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano,scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature,intagli, svirgole.
TORINO
Se ci fossero davvero di bifor e e pavoni, di sellai e tessitori di tappeti e canoe, arebbe un misero buco nero di mosche..
VERONA
Ti compiaci d’osservare quanti ponti diversi uno dall’altro attraversano i canali: in gni suo punto la cittå ofre sorprese alla vista.
BOLOGNA
Nella piazza c’´é il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventú, i desideri sono giá ricordi
GENOVA
Se ci passi fischiettando, a naso librato dietro al fischio, la conoscerai di sotto in su, non puoi dire che un aspetto della cittá sia piú vero dell’altro, pero della cittá d’in su senti parlare sopratutto d’in gi’u percorrendo tutti giorni gli stessi tratti di strada
BOGOTA
I viaggiatori tornano con ricordi ben distinti: un negro cieco che grida nella folla, un pazzo che si sporge dal cornicione d’un grattacielo, una ragazza che passegia con un puma legato al guinzaglio.
BRESCIA
Il viaggiatore vede non una cittĂĄ ma molte, di eguale grandezza e non dissimili tra loro, sparse per un vasto ondulato altopiano.
PEREIRA
Ci si addentra per vie fitte d’insegne che sporgono dai muri, l’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose.
ZURIGO
Le popolazione e le costumanze cambiarono piú volte; restando il nome, l’ubicazione, el gli oggetti piú difficili da rompere.
BRATISLAVA
I sottili trampoli che s’alzano dal suolo a gran distanza l’uno dall’altro e si perdono sopra le nubi che sostengono la cittá.
BARCELLONA
Giรก dalle cittรก vicine sono pronti coi rullicompressori per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi immondezzai.
STOCCOLMA
Cittå con cupole d’argento, statue in bronzo...da una trrazza una voce di donna grida:uh!, gli viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver vissuto una sera uguale.
LUBECCA
Cittá che chi l’ha vista una volta non puó piñu dimenticare. Ha la proprietá di restare nella memoria punto per punto, nella successione delle vie. e delle porte e le finestre, nelle case, pur non mostranndo in esse bellezze o raritá particolare
BERGAMO
Ma alle cittå resta nel mezzo la vecchia cerchia delle mura stretta, da cui spuntano campanili, le torri, i tetti d’embrici, le cupole, mentre i quartieri nuove si spanciano intorno come da una cintura che si slaccia.
BETLEMME
Le due cittá vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.
ROMA
Convinti che ogni innovazione nella cittá influisca sul disegno del cielo, primad’oggi ogni decisione calcolano i rischi e i vantaggi per loro e per l’insieme della cittá e dei mondi.
ZIPAQUIRA
Non si sa quando i capitelli corinzi siano stati in cima alle loro colonne: solo si ricorda d’uno d’essi he per molti anni dove le galline facevano le uova, e di lí passó al Musseo dei Capitelli, in fila con gli altri esemplari della collezione.
BUDAPEST
Vi arrivai nella prima giovanezza, una mattina, molta gente andava svelta per mle vie verso il mercato, le donne guardavano dritto agli occhi, dappertutto intorno giravano ruote e sventolavano scritte colorate.
BOGOTA
I dialoganti muoiono a uno e intanto nascono quelli che prenderanno posto a loro volta nel dialogo, chi in una parte, chi nell’altra.
NAZARETH
Maggiori costrizioni sono esposte, qui come altrove, le vite segrete e avventurose. I ladri, gli amanti clandestini si spostano per vie piú alte e discontinue, saltando da un tetto all’altro...
SAN FRANCISCO
Ma la cosa di cui volevo avvertiti é un’altra, che tutte le cittá future sono giá presenti in questo istante, avvolte l’una dentro l’altra, strette pigiate indistricabili.
NEW YORK
Gli abiranti senza smettere d’issare secchi, di calare fili a piombo, di muovere in su e in giú lunghi pennelli, -perché non cominci la distruzione, se temono che appena tolte le impalcature la cittá cominci a sgreto larsi e andare in pezzi.
MANIZALES
A certe ore, in certi scorci di strade, vedi apritirtisi davanti il sospetto di qualcosa d’inconfondibile, di raro..
HONDA
Certo che verrá il giorno in cui il solo desiderio sará partire. So che non dovró scendere al porto ma salire sul pinnacolo piú alto della rocca ed aspettare che una nave passi lassú.
BELLINZONA
Sanno che tutti i loro atti sono insieme quell’atto e la sua immagine speculare, cui Sappartiene la speciale dignitå delle immagini, e questa loro coscienza vieta di abbandonarsi per un solo istante al caso all’oblio.
ATENE
In ogni luogo di questa cittå si potrebbe volta a volta dormire, accumulare monete d’oro, svestirsi, regnare, vendere, interrogare oracoli.
PORTO
Sospesa sull’abisso, la vita degli abitanti e meno incerta che in altre cittå. Sanno che piú di tanto la rete non regge.
BERLINO
Poco saprei fuori delle cose che gli abitanti stessidella cittå ripetono da sempre: una serie di virtú proverbiali, d’altrettanto proverbiali difetti, qualche bizarria, qualche puntiglioso ossequio alle regole
PUERTO NARIテ前
I viventi frequentano la casa dei non nati interrogandoli; i passi risuonanosotto le volte vuote; le domande si formulano in silenzio: ed テゥ sempre di sテゥ che chiedo noi vivi, e non quelli che verrano.
BERNA
Questa e la base della cittå: una rete che serveda passaggio e da sostegno. Tutto il resto inveced’elevarsi sopra, sta appeso sotto
PRAGA
L’una rachiude ci’o che é acettato come necessario mentre non lo é ancora; le altre ció che é immaginato come possibile e un minuto dopo non lo é piú.
IBAGUE
CosĂ la noia a percorrere ogni giorno le stesse strade ĂŠ risparmiata agli abitanti: la rete dei passaggi non ĂŠ disposta su un solo tratto, ma segue saliscendi di scalette, ballatoi, ponti, vie pensili.
LISBONA
Come modello iniguagliabile d’ogni splendore, al cui confronto lo stato presente della cittå non manca di suscitare nuovi sospiri a ogni volgere di stelle.
SIRMIONE SUL GARDA
Un giardino di magnolie si specchiava su lagune azurre... ma in fondo all’acqua ii granchi mordevano gli occhi delle suicide con la pietra legata al collo ei capelli verdi d’alghe.
VIENNA
Chi sfaccia alla piazza in momenti succesivi sente che d’atto in atto il dialogo cambia, anche se le vite degli abitanti sono tropo brevi per accorgersene.
CARTAGENA
Incontri le rovine delle cittรก abbandonate, senza le mura che non durano, senza le osa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intrincati che cercano una forma.
BERLINO
Se arriva a un momento nella vita in cui tra la gente che si é conosciuta e morti sono piú dei vivi. E la mente si rifiuta d’accettare altre fisionomie, altre espressioni: su tutte le facce nuove che incontra, per oguna trova la maschera che s’adatta di piú
MADRID
Fatto sta che non ha muri, nĂŠ soffiitti, nĂŠ pavimenti: non ha nulla che la faccia sembrare una cittĂĄ.
STOCCARDA
Metropoli di pietra grigia, al centro sta un palazzo di metallo con una sfera di vetro in ogni stanza, in ognuna si vede una cittá azzurra che é il modello d’un’altra cittá
SAN FRANCISCO
Nuovi uomini arrivarono da altri paesi, avendo avuto un sogno come il loro, e nella cittรก riconoscevano qualcosa delle vie del sogno.
BRUXELLES
Cittรก dove i palazzi hanno scale a chiociola incrostate di chiocciole.
BUDAPEST
Mentre la descrizione della cittรก non fa che risvegliare i desideri uno per volta per obbligarti a soffocarli, a chi si trova in mattino in mezzo i desideri si risvegliano tutti insieme e ti circondano.
GERUSALEMME
Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due cittá non sono uguali, perché nulla di ció che esiste é simmetrico.
ASSUAN
La cittรก dei non nati non transmette, come quella dei morti, una qualche sicurezza gli abitanti, ma solo sgomento.
MILANO
Questa fu la cittá in cui si stabilirono aspettando che una notte si ripetesse quella scena. Nessuno di loro, né nel sonno né da sveglio, vide ai piú la donna.
ROTTERDAM
Fin dalla prima volta mi sono soffermato a contemplare il paesaggio che si vede spostando la tendina della finestra: un ponte, un fosso, un muretto, un albero di sorbo...
GERUSALEMME
Dappertutto dove gli abitanti scavando nella terra lunghi buchi verticali, fin lá e non oltre si é stessa la cittá...
CLEVELAND
Le persone che passano per le vie non si conoscono, nessuno saluta nessuno, gli sguardi s’incrociano per un secondo e poi sfugono, cercano altri guardi, non si fermano...
STOCCOLMA
Cosà ogni anno arriva il giorno in cui i manovali staccano i frontoni di marmo, calano i muri di pietra, i piloni di cemento, smontano il ministerio, il monumento... per seguire di piazza in piaza l’itinerario d’ogni anno.
FÉS
Ogni cittá riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone, e cosí come il cammelliere e il marinaio della sabbia vedono la cittá al confine tra due deserti.
OSLO
Da qua sopra, non si vede nulla; c’é chi dice (e lá sotto) e non resta che crederci; i luoghi sono deserti. Di notte, accostando l’orecchio al suolo, alle volte si sente una porta che sbatte.
CAIRO
Vano a chiedersi se essi sono migliori o peggiori degli antichi, dato che non esiste tra loro alcun rapporto, cosí come le vecchie cartoline non rappresentano la cittá e com’era, ma un’altra cittá che per caso si chiamava come questa.
LOS ANGELES
Se toccando terra non avessi letto il nome della cittå scritto a grandi lettere, avrei creduto d’essere arrivato allo stesso porto da cui ero partito
BOLOGNA
Col passare del tempo anche le parti non sono piú esattamente le stesse di prima; certamente l’azione che esse mandano avanti attraversi intrighi e colpi di scena porta verso un qualche scioglimento finale.
ROTTERDAM
Non solo a vendere o comprare si viene, anche perché la notte accanto ai fuochi utt’intorno al mercato, seduti ai sacchi o sdraiati su mucchi di tappeti, a una parolac’é uno che dice, gli altri raccontano...