Candidato Sindaco: Michele Cannizzaro Lista: Liberiamo la città, NCD, Forza Italia
1. “Come miglioreresti la programmazione urbanistica con spazi e risorse così ristretti?” Non è lo strumento, ma il metodo. La programmazione urbanistica va condivisa con chi abita quei quartieri e quelle strade. E poi basta cemento. Una seria tassazione non orizzontale ma chirurgica. Chi ha appartamenti sfitti deve pagare di più o scendere il canone e fittarli a chi oggi ha bisogno di casa. Serve una seria legge sul fitto degli studenti affinché Potenza diventi una città appetibile anche sotto questo punto di vista per chi pensa di venire a studiare a Potenza. Inoltre bisogna davvero pensare ed aver cura di aree verdi, non più palazzoni ma edifici armonici con il contesto naturalistico che ci circonda. Non più quartieri-scopo (polod elle scuole, degli uffici pubblici ecc.) ma servizi diffusi.
2. “Quali sono le tue idee per aumentare e mantenere gli spazi verdi?” Le casse comunali sono povere in questo momento. Ma bisogna fare uno sforzo per gli interventi più complessi ed importanti. In tal senso si possono però attivare energie endogene con progetti du quartiere affidati all'associazionismo in modo da favorire anche in questo la partecipazione. Si pensi alle ultime tendenze di guerrilla-gardering o agli orti didattici.
3. “Secondo te quale sarebbe la migliore destinazione per la Cip-Zoo?” Siamo logisticamente alle porte della città e vicini al nodo autostradale. Senza dubbio bisogna pensare ad un'area estesa di benvenuto, in cui sia facile scambiare merci e servizi, cultura, spettacoli. Immagino un grande polo del terziario avanzato, con attività commerciali, sportive, culturali e verde pubblico. Ci sono programmi europei a cui iscrivere queste ipotesi affinché non restino solo desideri.
4. “E la Ferriera? Pensi che andrebbe spostata o che basterebbe un monitoraggio ambientale più accurato?” Assolutamente. Spostata e monitorata. La salute e la serenità dei cittadini prima di tutto.
5. “Quali sono le tue proposte per rilanciare il centro storico?” Portare gli uffici e gli studenti al centro. Aule studio, biblioteche, uffici di rappresentanza. Farlo diventare davvero il nostro biglietto da visita. Ad es. mi piacerebbe convenzionare l'Unibas con il Teatro Stabile affinché le sedute di laurea si tengano incentro in una cornice assolutamente unica.
Questionario somministrato ai candidati alla carica di Sindaco alle elezioni amministrative del Comune di Potenza
6. “La Ztl va eliminata, modificata o soppressa?” Io vivo nel centro storico. Conosco tutta la storia, molto brutta della ZTL. Io dico che così com'è va abolita immediatamente. Potenza ha una ztl naturale che è la via Pretoria. Le vie laterali vanno regolamentate e difese dagli sciacalli dell'automobile, ma nulla di più.
7. “Il debito comunale è una realtà. Dove e come troveresti le risorse per far quadrare i conti?” Qui ci vorrebbe un libro. Il debito, il suo controllo, è il secondo punto del mio programma subito dopo l'idea di comuni-comunità. Bisogna tagliare gli sprechi, rinegoziare il debito, ottimizzare i costi che oggi il comune ha come quello ad esempio relativo al costo dei rifiuti. Bisogna immediatamente iniziare la raccolta differenziata che oltre che un segno di civiltà rappresenta un risparmio economico importante.
8. “Che futuro immagini per la città di Potenza?” Vorrei che a potenza ci sia una possibilità per tutti. Vorrei che i ns giovani non fossero costretti ad andare via. Quindi una città ben collegata con il mondo sia dal punto di vista fisico rivedendo il sistema di strade e ferrovie che conducono a Potenza, sia dal punto di vista telematico, immaginando che l'innovazione possa essere lo sviluppo di una nuova era per Potenza. Altre realtà hanno fatto lo stesso.
9. “Pensi che la Parata Storica dei Turchi possa essere un buon veicolo di attrazione turistica? Se si, come lo sfrutteresti al meglio?” La parata dei turchi può essere il vero grande attrattore della città. Penso però che iniziative spontanee vadano incoraggiate e non mortificate come spesso succede e come anche in questi giorni mi trovo a leggere. Penso che debba essere però riorganizzata in un'offerta plurima e non in un solo grande evento dal sapore un po' posticcio quale oggi si presenta. Penso ad una settimana fissa su cui si articola un percorso di eventi che duri tutto l'anno.
10. “Hai delle proposte di intervento per le infrastrutture della città? Quali sono?” Assolutamente migliorare il rapporto tra città e territorio. Ma non ci si può improvvisare in questo. Chiameremo i migliori esperti al mondo e con la cittadinanza, dopo un attento percorso di studio pubblico individueremo le priorità. Bisogna poi migliorare l'accesso al polo ospedaliero e a quello universitario e migliorare il rapporto centro-periferia-campagne.
11. “Inceneritore sì o no?” No. Dobbiamo anche in questo caso alle migliori esperienze ormai presenti in campo nazionale ed internazionale. Non c'è nulla da inventare. Bisogna solo studiare.
Questionario somministrato ai candidati alla carica di Sindaco alle elezioni amministrative del Comune di Potenza
12. “Come riorganizzeresti la situazione rifiuti in città? Proposte per la raccolta differenziata?” Il primo problema è culturale. Sono convinto che il dialogo sarà l'elemento distintivo del mio amministrare. Non vi è alcun piano di raccolta differenziata che tenga se esso è imposto alla cittadinanza. Dobbiamo però assolutamente implementarlo. A valle di un percorso condiviso e di sensibilizzazione, anche qui non orizzontale, ma valutato caso per caso. Una cosa è gestire la differenziata in città, altra cosa nelle campagne.
13. “Come favoriresti i rapporti e gli scambi tra l’università e la città?” L'università? Nessuno se ne è mai accorto della sua presenza. Qui sta tutto il problema. L'università e i suoi studenti deve essere una delle linee direttrici dello sviluppo di Potenza. Immagino aule studio e biblioteche in centro. Spazi autogestiti dalle associazioni studentesche, spazi per spinoff e startup. Non è fantascienza altre città sono già avanti in questa direzione.
14. “Qual è il tuo impegno per i più deboli e per sconfiggere o arginare il problema delle sacche di povertà e disagio sociale, spesso invisibili?” Sono un medico. I deboli e i sofferenti sono da sempre ciò che mi sta più a cuore. Ho già detto che mi candido non per lo stipendio da sindaco che devolverò interamente alle associazioni caritatevoli, ma perché tutti in questa città abbiano un'opportunità. Ma anche in questo caso alimentare il senso di comunità può fare la differenza.
15. “Come incentiviamo la partecipazione ad eventi culturali di cittadini, gruppi e associazioni?” Creando gli spazi di aggregazione. Oggi mancano gli spazi, e la loro animazione. Se uno vuole incontrare qualcuno più che aperitivi e pizze non può fare. Eppure incontro tante associazioni: stare insieme significa stare meglio tutti.
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