Favola vincitrice - edizione 2012 "Ughetto il malandrino"

Page 1

favola Classe IV Scuola Primaria “G. Marconi� Tombelle di Vigonovo illustrazioni Francesca Di Martino


Classe IV Scuola Primaria “G. Marconi� Tombelle di Vigonovo Matteo Bacco Elisa Baldan Asia Bertolin Alessia Bordin Gessica Costa Adam Hedhili Marco Lanzillotta Alberto Maistruc Lisa Menin Greta Milani Junior Ogbebor Anna Rasi Elena Ruffato Giorgia Scattolin Sofia Schiavon Alice Simo Federico Squizzato Andrea Toninato Agnese Torresin Yifa Xie Giacomo Zampieri Luca Zanin con le insegnanti Maria Grazia Bastianello Giampaola Convento Roberta Faggian Eliana Gasparoni


favola Classe IV Scuola Primaria “G. Marconi” Tombelle di Vigonovo illustrazioni Francesca Di Martino Primo Premio Concorso Internazionale di illustrazione per l’infanzia “Scarpetta d’Oro” Riviera del Brenta 17a edizione


Tanto tempo fa nella piazza di un paesino italiano c’era la caserma dei carabinieri: era un edificio di pietra grigia, con inferriate un po’ arrugginite alle finestre e un cortiletto interno, dove sottufficiali carabinieri e allievi si ritrovavano per l’esercitazione giornaliera. Il pennacchio maestoso, la giacca con le decorazioni, i guanti bianchi, le scarpe sempre ben lucide costituivano una divisa degna di rispetto che loro indossavano consapevoli di non poterla mai in alcun modo disonorare. Tutti gli allievi sognavano di diventare dei bravi carabinieri. Tra loro c’era anche Ughetto, un ragazzo scapestrato che prima di allora aveva trascorso la maggior parte del suo tempo vivendo di espedienti poco onesti.



L’opportunità di diventare carabiniere gli era stata offerta dal maresciallo Tirapugni che aveva intravisto per lui un futuro migliore. Ughetto però all’inizio era un vero e proprio malandrino, ne combinava di tutti i colori: toglieva le piume dai pennacchi dei suoi amici, faceva scattare falsi allarmi, scambiava le divise, rubava negli armadietti. Era sgarbato, poco rispettoso delle regole, impertinente e permaloso. Insomma un vero combina guai!!! Un giorno ne combinò una veramente grossa: pieno d’invidia nei confronti di Ettore, un giovane e promettente ufficiale che si era guadagnato una medaglia per un atto di coraggio, architettò un piano per rubargliela. Durante l’adunata, furtivamente si allontanò dal cortile, si avvicinò all’armadietto di Ettore, con un calcio lo aprì e prese ciò che lo interessava. Nessuno più ritrovò quella medaglia.




Mentre si stava allontanando, sentì un CRACK e percepì sotto la pianta del piede, un leggero calore che gli pizzicava la pelle. Si chinò e vide un buchino sulla suola della scarpa. Non vi fece caso e continuò a comportarsi male. Ogni volta che attuava una burla o una cattiva azione il buchino si allargava e il bruciore aumentava. Col passare del tempo si ritrovò con un buco enorme e un bruciore talmente intenso che non riusciva più a camminare. Preoccupato e impaurito corse da Dodo l’allievo più anziano e con la solita spavalderia gli urlò: - Ho un buco nella scarpa, aiutami o “ti meno”! Tranquillamente Dodo rispose: - Sei stato punito! Quel buco ti rappresenta; è l’arroganza che c’è in te. Non sei degno di stare con noi e di indossare questa divisa! Ughetto allora scappò da Gustavo e villanamente gli chiese aiuto, ma questi sbottando gli disse: - Ben ti sta! Quel buco è l’invidia che hai nel cuore, non ti voglio ascoltare. NON SEI UNO DI NOI!


Ughetto sempre più arrabbiato corse da Pippo e mostrandogli la scarpa, a denti stretti gli chiese: - Aiutami almeno tu, di questo buco non ne posso più! Pippo che era il più paziente e saggio degli allievi, lo fece sedere in un angolo tranquillo del cortile e cercando di trovare le parole giuste per fargli capire perché si trovasse in quella triste situazione, dolcemente gli si rivolse così: L’egoismo allontana chi ti ama, se sei arrogante, nessuno più ti chiama, le malefatte ti tolgono gli amici e ti ritrovi solo con nemici. Solamente se disposto sei a cambiare, a umiliarti e ascoltare, presto vedrai che nel tuo cuore troverà il posto giusto ogni valore. Ughetto colpito da quelle parole cominciò a riflettere e capì che Pippo aveva ragione. - Accetto la sfida – esclamò con un’inaspettata umiltà – mi sto rendendo conto che devo cambiare, non voglio più essere chiamato “UGHETTO IL MALANDRINO”. Da quel giorno incominciò a comportarsi diversamente: aiutò chi era in difficoltà, rispettò i più deboli, imparò a non prevaricare sugli altri.



Ughetto poté constatare con sua grande gioia che, giorno dopo giorno, il buco nella scarpa rimpiccioliva e il bruciore diminuiva. La trasformazione di Ughetto si stava completando ed egli iniziava a diventare proprio un allievo modello. Il maresciallo Tirapugni accortosi del cambiamento lo convocò nel suo ufficio e gli disse: - Sono felice, quello che avevo intuito si sta avverando, sono sicuro che in breve tempo saprai dare il meglio di te. Ughetto che era comunque ancora un po’ maldestro, abbracciando con impeto il maresciallo fece cadere dalla scrivania una boccetta scura. ACCIDENTI!! L’inchiostro di china schizzò dappertutto, anche sui baffi di Tirapugni che si colorarono di blu. Costui però, invece di arrabbiarsi, si mise a ridere così fragorosamente che Ughetto capì che ormai era veramente diventato UNO DI LORO e non aveva più nulla da invidiare agli altri. Da allora indossò quella divisa sempre con molto entusiasmo e trascorse le giornate svolgendo il suo lavoro con coraggio e onestà.



Un giorno con sua grande sorpresa, alla presenza di molte autorità fu premiato con una medaglia lucente. Commosso se la appuntò al petto. L’aver capito che non sempre colui che grida più forte ha ragione, gli aveva permesso di far emergere la sua parte migliore. Da allora Ughetto non fu più soprannominato “il malandrino” ma divenne un esempio per tutti coloro che volevano una vita migliore.



con il patrocinio di UNIONCAMERE VENETO con il contributo di ASSOCALZATURIFICI ASSOCIAZIONE CALZATURIFICI RIVIERA DEL BRENTA CAMERA DI COMMERCIO DI PADOVA CAMERA DI COMMERCIO DI VENEZIA POLITECNICO CALZATURIERO PROVINCIA DI Padova PROVINCIA DI VENEZIA REGIONE VENETO VENEZI@OPPORTUNITà con collaborazione dei Comuni e delle Direzioni didattiche di CAMPAGNA LUPIA, CAMPOLONGO MAGGIORE, CAMPONOGARA, DOLO, FIESSO D’ARTICO, FOSSò, MARTELLAGO, MIRA, NOVENTA PADOVANA, PIANIGA, PIOVE DI SACCO, SANT’ANGELO DI PIOVE, SAONARA, STRA, VIGONOVO, VIGONZA con il fattivo sostegno del Comune di Vigonza


Favola vincitrice del concorso “Scarpe d’Italia” scritta dagli alunni delle Scuole Primarie ispirata alla tavola vincitrice del 17° Premio Internazionale di illustrazione per l’infanzia “Scarpetta d’Oro” illustrazioni Francesca Di Martino giuria Serena Fiorio Presidente Giuria, Responsabile Compagnia teatrale Fantaghirò Guglielmo Frezza Direttore La Difesa del Popolo Eugenia Girotti Assocalzaturifici Alessandra Tugnolo Giornalista, DNA Italia Giada Zampieri Imprenditrice

segreteria a cura di Laura Girardello Acrib Anna Dallari e Monica Turato Politecnico Calzaturiero progetto grafico DNA Italia www.dnaitalia.com Si ringraziano gli Enti, le aziende, gli operatori, gli insegnanti, i genitori, gli alunni e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. © 2013 A.C.Ri.B SERVIZI S.R.L. via Mazzini, 2 - 30039 Stra (Ve) tel. 049 980 1422 info@scarpettadoro.org www.scarpettadoro.org


finito di stampare nel mese di ottobre 2013 da Tipografia Nuova Jolly via delle Industrie, 28 Rubano (PD)




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.