Documento direzione nazionale 11 luglio 2015

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La Direzione Nazionale di Scelta Civica, riunitasi in Roma sabato 11 luglio, sentita la relazione del segretario nazionale Enrico Zanetti e dopo un approfondito ed articolato dibattito, approva la linea politica illustrata dal segretario nazionale e la strategia complessiva delineata per il secondo semestre del 2015 e il primo semestre del 2016. In particolare viene dato mandato al segretario Zanetti di elaborare e presentare, entro la pausa estiva, una iniziativa politica di ampio respiro per le elezioni amministrative 2016, volta ad aprire, attraverso un simbolo ed una nuova denominazione, un processo costituente finalizzato alla costruzione di un Movimento Civico Nazionale, di un Partito dei Cittadini Italiani, capace di raccogliere la migliore eredità dell'esperienza di Scelta Civica per proiettarla in un orizzonte nuovo caratterizzato da un esplicito civismo di dimensione locale e territoriale. Questo è il secondo tempo di Scelta Civica, la nuova Stagione Civica che si inaugura oggi attraverso questa Direzione politica e sulla base dei deliberati dell'Assemblea nazionale del 13 giugno u. s. I risultati elettorali delle recenti elezioni regionali ed amministrative hanno confermato un disagio crescente del corpo elettorale italiano che sfocia ormai ripetutamente in comportamenti diffusi di astensione e di ribellismo anti politico. Solo e soltanto una forte riscossa civica su base territoriale, che rivendichi alla politica il suo primato ma anche capace di chiedere alla politica un sussulto di dignità rispetto ai fenomeni corruttivi e ai costi davvero iniqui e non più inaccettabili della stessa, può rappresentare una speranza per offrire agli italiani perbene, ai Cittadini Italiani che sognano una Italia moderna, giusta ed europea, una offerta politica all'altezza, un nuovo soggetto politico che ancora non c'è. Scelta Civica promuovera' una mobilitazione ed un radicamento straordinari nel prossimo semestre per essere presente e protagonista alle prossime elezioni amministrative del 2016, dove si voterà in oltre 1.200 comuni, di cui 120 oltre i 15.000 abitanti e 25 oltre i 50 mila abitanti. La prospettiva è quella di dare vita a coalizioni civiche nel perimetro ricompreso tra il Pd, che continua, anche sotto la gestione Renzi a mostrarsi un partito Giano bifronte, schiacciato nella contraddizione infinita tra conservazione ed innovazione, l'area di destra anti europea ed estremistica del ForzaLeghismo, oltre che l'area del distruzionismo in servizio permanente rappresentata dall'opposizione anti sistemica di Cinque Stelle.


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