Roma, 28 aprile 2014 Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Via Isonzo, 21b 00198 Roma ESPOSTO ALL' AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI PER LA
VIOLAZIONE DEI PRINCIPI E DELLE NORME IN MATERIA DI PAR CONDICIO,
RELATIVI ALLA CAMPAGNA ELETTORALE PER L'ELEZIONE DEI
RAPPRESENTANTI ITALIANI AL PARLAMENTO EUROPEO, DA PARTE DELLE
EMITTENTI DELLA SOCIETÀ RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.P.A. e DELLE
TESTATE DEL GRUPPO MEDIASET
Gli scriventi, ai fini dell'accertamento di eventuali responsabilità connesse alla violazione dei principi e delle norme in materia di par condicio,
premesso che, - il sistema radiotelevisivo, come indicato con la sentenza 112 del '93 dalla Corte costituzionale, è chiamato a garantire ai cittadini un'informazione completa e obiettiva, così da pori i in condizione di maturare ed esprimere la propria volontà "avendo presenti punti di vista e orientamenti culturali differenti"; - l'arto 3 del Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici annovera fra i principi fondamentali del sistema radiotelevisivo il pluralismo, l'obiettività, la completezza, la lealtà, l'imparzialità, l'apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche; - il Testo unico stabilisce anche che l'attività d'informazione deve garantire la libera formazione delle opinioni attraverso la presentazione veritiera dei fatti e degli avvenimenti, nonché la garanzia di accesso alle trasmissioni di informazione a tutti i soggetti politici in condizioni di parità di trattamento e di imparzialità; - ai sensi della delibera no 243/1O/CSP, la valutazione del pluralismo politico di tutte le edizioni di ciascun telegiornale, nei periodi non elettorali, è effettuata dall' AGCOM d'ufficio su base trimestrale; - nella Gazzetta ufficiale no 64 del 18 marzo 2013 è stato pubblicato il decreto del Presidente della Repubblica 17 marzo 2014, recante indizione dei comizi per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, che è entrato in vigore il giorno stesso; - l'articolo l, comma 5, della legge IO dicembre 1993, no 515, stabilisce che "dalla data di convocazione dei comizi elettorali, nelle trasmissioni informative riconducibili alla specifica responsabilità di una specifica testata giornalistica [o oo] la presenza di candidati, esponenti di partiti e movimenti politici, membri del Governo [o oo] deve essere limitata esclusivamente alla esigenza di assicurare la completezza e l'imparzialità dell' informazione"; - in violazione dei principi sopra esposti nei mesi appena trascorsi e in particolare da quando sono stati indetti i comizi elettorali, il tempo messo a disposizione di Scelta Civica per l'Italia per la diffusione delle proprie posizioni politiche è stato di gran lunga inferiore a quello di altri partiti inclusi quelli i cui risultati elettorali e la cui rappresentanza parlamentare sono molto meno significativi di quelli di Scelta Civica per l'Italia;
- nei dati rilevati dal 5 al 18 aprile da GECA ITALIA srl. in tema di pluralismo politico/istituzionale in televisione risulta un'evidente sottoesposizione nei tempi di antenna, parola e notizia relativi a Scelta Civica per l'Italia, il cui picco di presenza sulle testate RAI e MEDIASET monitorate non supera il 2,9% con una media complessiva inferiore all' l ,5%; - nei dati rilevati dall'Osservatorio di Pavia alla Commissione parlamentare di vigilanza, uniformati dal IO gennaio 2014 alla metodologia utilizzata dall' AutoritĂ per le garanzie nelle comunicazioni, si evidenzia ad esempio come nella settimana dal 4 al 9 aprile il tempo di parola di Scelta Civica sia ridotto alla sporadica presenza di qualche deputato nei programmi d'intrattenimento giornalistico e nei servizi parlamentari;
chiedono a Codesta AutoritĂ - di assicurare un'equa distribuzione delle presenze nei programmi e nelle trasmissioni specificamente dedicate all'approfondimento giornalistico e politico; - di considerare con estremo rigore, in sede di monitoraggio televisivo, l'adeguata rappresentanza delle diverse posizioni politiche in relazione anche alla consistenza dei rispettivi gruppi parlamentari; - di prescrivere alle testate giornalistiche della RAI e di MEDIASET il corretto adempimento delle disposizioni di legge, nonchĂŠ il ripristino immediato dell'equilibrio e della paritĂ di trattamento tra i soggetti politici, considerato che la SOt1oesposizione degli esponenti e delle posizioni di Scelta Civica per l'Italia nelle ultime settimane, in particolare dalla data di indizione dei comizi elettorali, si configura come grave violazione dei principi e delle norme in materia di pluralismo politico radiotelevisivo.
BRUNO MOLEA
ANO