Schüco PWS Italia Magazine N° 04 Maggio 2022

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VIEWS Schüco PWS Italia Magazine N° 04 Maggio 2022 Vivere con Schüco Alla scoperta di “Dame di Toscana”: in viaggio con Schüco Smart Innovation Carlo Ratti Associati: innovazione che dà forma al futuro delle città Schüco People C+S Architects: forme contemporanee di sviluppo urbano Editoriale Di nuovo insieme: socialità e spazi condivisi Social spaces Ritorno alle relazioni nei luoghi della condivisione
Schüco PWS Italia
La condivisione è una cosa preziosa: grazie a essa, il bello e il buono che stanno fuori di noi diventano un po’ anche nostri.

Il gruppo Schüco

Il gruppo Schüco, con sede a Bielefeld, realizza e commercializza sistemi per porte, finestre e facciate. Con 4.750 dipendenti in tutto il mondo, l’azienda ambisce a rimanere leader di settore, in termini di tecnologia e servizi offerti. Oltre alla produzione di involucri edilizi eco-sostenibili, adatti a strutture di carattere residenziale e commerciale, offre consulenza e soluzioni digitali durante l’intera fase progettuale di un edificio, dall’idea iniziale al disegno, fino alla fabbricazione e all’installazione. Supportata da una rete di 12.000 aziende partner, compresi architetti, costruttori e investitori, l’azienda è attiva in più di 80 Paesi e nel 2021 ha totalizzato un fatturato di oltre 2 miliardi di euro.

Schüco PWS Italia

Il PVC di Schüco è presente in Italia dal 2011 con la giovane e dinamica divisione Schüco Pws Italia S.r.l. Il quartier generale dell’azienda ha sede a Paliano (FR) e si estende su una superficie di 18.000 metri quadrati, di cui 840 adibiti a uffici e 150 all’area formazione.

1300 metri quadrati sono riservati al reparto rivestimento, dove sono attive 5 linee produttive e impiegati 45 addetti specializzati. L’azienda conta un team complessivo di più di 110 unità.

Una sede logistica moderna e affidabile, dove lavora personale altamente qualificato, in grado di rispondere prontamente a tutte le esigenze del cliente.

Tra identità sociale, teorie aristoteliche e ritorno alla normalità, gli spazi di condivisione stanno per riguadagnare il loro ruolo di centralità nel lavoro, nel tempo libero e nella costruzione delle relazioni.

Giulia Malandruccolo, nuova HR Specialist di Schüco PWS Italia, si racconta e ci spiega cosa significa per lei gestire le risorse umane in un’azienda in continua evoluzione.

Crediamo fermamente nelle potenzialità di uno spazio pubblico libero, ben disegnato e capace di essere reso vivo dalle persone — arch. Maria Alessandra Segantini

Dame di Toscana Residenze con vista è un’esclusiva struttura per la hospitality che sorge nella campagna toscana alle porte di Firenze.

Immaginare il mondo per come potrebbe essere. Questo è il senso più profondo del lavoro del progettista per Carlo Ratti, architetto e ingegnere, fondatore dello studio Carlo Ratti Associati.

City of Telosa: per le nuove generazioni.

Schüco PWS Italia S.r.l.

Z.I. Località Amasona 03018 Paliano (FR)

T +39 06 9444 3250

www.schuecopws.it www.yourtrend.it

© Schüco PWS Italia, 2022

Nasce a Weißenfels lo showroom per immergersi nell’esperienza Schüco PVC.

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Indice

Di nuovo insieme: socialità e spazi condivisi

People first: l’ascolto e l’inclusività che fanno emergere il talento

Architects: forme contemporanee di sviluppo urbano

Alla scoperta di “Dame di Toscana”: in viaggio con Schüco

Designed With Schüco

Carlo Ratti Associati: innovazione che dà forma al futuro delle città

of Telosa: per le nuove generazioni

Nasce a Weißenfels lo showroom

immergersi nell’esperienza Schüco

Editoriale Schüco People Vivere con Schüco Smart Innovation 08 12 22 32 36 40 26 16
City
per
PVC
C+S

Choose Your New Colour: i trend dell’architettura contemporanea in 13 nuove finiture. Colorazioni inedite, texture realistiche e perfetta stabilità cromatica: queste le linee guida che hanno permesso di ampliare ulteriormente le possibilità di personalizzazione degli infissi in PVC Schüco. La gamma di pellicole decorative Choose Your New Colour raccoglie 13 tonalità capaci di dare vita a soluzioni di grande impatto estetico e adattarsi alle diverse visioni dello stile contemporaneo. Fra le nuance disponibili spiccano infatti i grigi ultra-opachi che restituiscono il particolare effetto della verniciatura a polvere, oltre alle nuove opzioni “effetto legno” che replicano con grande fedeltà le venature e la morbidezza al tatto del vero legno.

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WHAT’S ON

Notizie dal mondo Schüco PWS Italia

Accessibilità: nessun ostacolo grazie a Soglia 0. Una perfetta libertà di movimento è un requisito fondamentale per godere completamente, e in totale sicurezza, della casa e degli spazi contigui. Un requisito che può diventare una necessità, in particolare in presenza di persone dalla mobilità limitata e bambini. Sviluppata per portefinestre mono-anta Schüco LivIng e alzanti scorrevoli LivIngSlide, Soglia 0 permette un passaggio agevole e totalmente privo di scalini fra interni ed esterni,

Libra, il telaio monoblocco con cassonetto che rispetta l’isolamento termoacustico. Schüco PWS Italia presenta, in esclusiva per il mercato italiano,

la struttura modulare monoblocco comprensiva di telaio e

prodotta negli stabilimenti Schüco PWS di Paliano (FR), Libra nasce dalla

con Maico Srl allo scopo di facilitare

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collaborazione
l’installazione a regola d’arte di finestre e
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NEWS IN EVIDENZA

Schüco PWS Italia: un anno in crescita

Schüco PWS Italia: un anno in crescita

Il 2021 è stato un anno intenso per il mercato dell’edilizia e per il comparto serramenti in particolare. In questo contesto, il PVC di Schüco si conferma essere una scelta sempre più diffusa, certamente grazie a un contesto particolarmente favorevole, ma anche in virtù di una proposta in grado di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Paolo Mattozzi, Direttore Commerciale di Schüco PWS Italia, riassume in cifre l’anno appena concluso e anticipa i cambiamenti che accompagneranno l’azienda nell’immediato futuro.

Sig. Mattozzi, quali sono i risultati di Schüco PWS Italia in termini di fatturato?

Abbiamo registrato una crescita esponenziale anche in termini di fatturato: nel 2021 abbiamo superato i 50 milioni, praticamente raddoppiando le cifre dell’anno precedente.

Quali sono stati i prodotti più apprezzati dal mercato lo scorso anno?

Tutta la gamma LivIng continua a rivelarsi il nostro prodotto di punta. Nel corso del 2021 sono state particolarmente richieste e apprezzate le varianti LivIng MD e LivIngSlide. Si tratta di soluzioni che, oltre a rispondere perfettamente ai requisiti di efficientamento energetico degli edifici, offrono ampia possibilità di personalizzazione, adattandosi a contesti molto diversi per stile e funzione.

Quali tendenze si stanno delineando per il 2022 dal punto di vista commerciale?

Il mercato sta confermando le tendenze dello scorso anno: le richieste si orientano verso prodotti altamente performanti e personalizzabili per accessori e finiture. La nostra offerta va in questa direzione e in questo senso Schüco PVC rimane un prodotto premium.

Quali sono gli investimenti previsti per la sede di Paliano?

La crescita registrata lo scorso anno porta con sé una necessità di ampliamento. Per questo abbiamo già individuato e integrato nuove risorse nell’organico. Sono previsti anche interventi alle strutture di Paliano per adeguarci in termini di spazi e capacità produttiva ai volumi e agli standard di servizio richiesti dal mercato dei prossimi anni.

L’assetto politico europeo avrà, a suo avviso, ripercussioni sull’andamento del mercato?

Inutile negare che l’incertezza è sempre un freno alla voglia di investire e, purtroppo, quando i bisogni primari tornano a essere, appunto, primari c’è poco spazio per le velleità.

Gli ecobonus in questo senso aiutano e aiuteranno ancora tanto a mantenere elevato il volume del nostro comparto.

What’s On
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Editoriale

1.
Il punto di vista di Schüco PWS Italia sull’attualità del serramento e di tutto ciò che gli sta attorno: scopriamolo nell’Editoriale che affronta i temi che ci stanno oggi più a cuore.

Di nuovo insieme: socialità e spazi condivisi

Tra identità sociale, teorie aristoteliche e ritorno alla normalità, gli spazi di condivisione stanno per riguadagnare il loro ruolo di centralità nel lavoro, nel tempo libero e nella costruzione delle relazioni. Ma come stanno cambiando gli shared spaces che viviamo ogni giorno?

Negli ultimi due anni si è parlato e scritto moltissimo di “casa”: eventi imprevedibili e inaspettati ci hanno fatto riscoprire l’importanza della dimensione domestica, e della qualità del vivere indoor

Ma nel nostro DNA è scritto che siamo “animali sociali”. Lo afferma per la prima volta Aristotele ben 2500 anni fa, nel primo libro della sua Politica, e proprio nell’eccezionalità dei tempi che stiamo vivendo ci siamo resi conto di quanto questa sia una verità inconfutabile, oggi come allora. La stessa definizione di persona, nella psicologia tradizionale, è quella di un “soggetto che sappiamo e crediamo costruirsi e ricostruirsi nelle interazioni e nelle relazioni sociali“.

Per questo gli spazi di condivisione e, per estensione, le città stesse, restano la cifra che ci definisce come società e come individui. Il modo di concepire quegli spazi determina, in fondo, chi siamo.

Oggi vediamo con occhi diversi i luoghi pubblici e il tessuto urbano: uno dei concetti che è emerso con più forza è quello di resilienza, cioè la capacità degli spazi di adattarsi ai cambiamenti (climatici, sociali, sanitari). Proprio per affermare questo valore, le Nazioni Unite hanno creato l’iniziativa Making Cities Resilient 2030, per tracciare il percorso verso l’obiettivo di rendere le città più sicure e inclusive (tra l’altro Milano è una delle quattro città europee ad essere state nominate Resilience Hubs).

Al tradizionale concetto di polis romana (la piazza al centro con luoghi di vita e lavoro tutto attorno) si sta sostituendo

gradualmente l’idea di “città dei 15 minuti”, una mobilità lenta, a misura d’uomo, per raggiungere tutto ciò di cui si ha bisogno facilmente e senza fare molta strada. Mentre fuori dai centri urbani, si punta a spostamenti sempre più rapidi.

Anche per la progettazione degli edifici sta cambiando il paradigma: oggi più che mai la qualità della firma progettuale si fonda sulla capacità di dar vita a spazi sicuri (nei materiali, nella gestione dei flussi e delle interazioni, nella garanzia di elevati livelli di comfort ambientale) e sostenibili (un dato su tutti: secondo il World Green Building Council, le infrastrutture e gli edifici dovranno ridurre le emissioni di carbonio del 40% entro il 2030 e del 100% entro il 2050).

Viene alla ribalta un’idea molto semplice, quasi scontata, ma in realtà rivoluzionaria, se pensiamo alla concezione di lifestyle dei decenni passati. Non sono più i bisogni dell’individuo a fare da guida, ma quelli delle comunità. Un noi che comprende anche il contesto naturale si sostituisce a quell’io che è stato il polo attrattivo delle fasi di boom economico del secolo passato. Come a dire: se dobbiamo tracciare un percorso per il futuro, sarà un percorso lungo il quale ci terremo per mano.

Firma per editoriale Views Magazine - Issue 4 8
Editoriale
10 Views Magazine - Issue 4
Creatività, passione, competenza e capacità di vedere “oltre”: sono questi i valori che accomunano le persone affini al nostro brand. In azienda e fuori, incontriamo chi è fonte di ispirazione. 2. Schüco People

People first: l’ascolto e l’inclusività che fanno emergere il talento

Views Magazine - Issue 4
INTERVISTA ALLA HR SPECIALIST DI SCHÜCO PWS ITALIA 01

Quando parliamo di “Risorse Umane” (o Human Resources, abbreviato in HR) intendiamo molto di più dell’insieme di dipendenti e collaboratori che prestano la propria attività presso un’azienda. Al di là della forza lavoro in sé e delle competenze tecnico-professionali, giocano un ruolo di fondamentale importanza anche le abilità trasversali, la creatività, le capacità relazionali, l’intelligenza emotiva dei singoli membri dello staff. Si tratta di aspetti che, se da un lato influiscono sulla qualità del lavoro e sulla qualità di vita nei luoghi di lavoro, dall’altro possono risultare determinanti

« ... il punto di riferimento per tutte le persone che, insieme, costituiscono l’impresa.»

per la resilienza dell’impresa di fronte ai cambiamenti del mercato e della società.

Le Risorse Umane diventano allora un “Capitale Umano” che, come tale, rappresenta un investimento da valorizzare appièno ai fini della crescita dell’azienda e di tutti coloro che ne fanno parte.

In questo contesto la valorizzazione della persona e dei suoi talenti diventa il fulcro dell’attività di chi si occupa della gestione del personale.

Negli Headquarters di Paliano, Frosinone, abbiamo incontrato e intervistato la

Dott.ssa Giulia Malandruccolo, HR Specialist entrata recentemente a far parte della famiglia Schüco PWS Italia. È stata un’innata propensione alle relazioni interpersonali a portare Giulia Malandruccolo a voler esplorare il settore della gestione delle Risorse Umane. Una passione che, dopo la Laurea in Giurisprudenza, si è trasformata ben presto in lavoro e le ha permesso di maturare esperienza come Responsabile delle Risorse Umane e come Recruiter. Un ruolo che, racconta Giulia, l’ha portata a crescere non solo professionalmente ma anche

13 Schüco People
Sala riunioni della sede di Schüco PWS Italia a Paliano (FR)
Esempio applicazione serramenti Schüco EasySlide Dettaglio esterno della sede di Schüco PWS Italia a Paliano (FR) 01 02 03 03 02
— Giulia Malandruccolo, HR Specialist di Schüco PWS Italia

umanamente, poiché, nella sua visione, necessita di mettere sempre la persona al centro dell’attenzione.

Dott.ssa Malandruccolo, come descriverebbe il ruolo di HR Specialist oggi?

Mi piace definire questo ruolo come il punto di riferimento per tutte le persone che, insieme, costituiscono l’impresa. Oggi uno Specialista delle Risorse Umane è la figura che fa incontrare le esigenze aziendali con quelle del singolo, cercando di individuare una reciproca soddisfazione.

Quali sono gli aspetti predominanti nell’attività di un HR Specialist?

Ritengo che sia di fondamentale importanza garantire il benessere in azienda.

Per questo occorre tenere in considerazione non solo le competenze tecniche di ogni dipendente, ma anche le cosiddette “soft skills”, quelle abilità del tutto personali che determinano il tipo di interazione con i colleghi, l’attitudine alla risoluzione dei problemi e il metodo di gestione del lavoro. Sulla base di questo insieme di particolarità si possono successivamente valutare percorsi di formazione mirati, avendo cura di mantenere l’ottica della soddisfazione incrociata di obiettivi personali e aziendali.

Quale bagaglio porterà dalle sue precedenti esperienze?

Le mie esperienze precedenti mi hanno insegnato ad analizzare le necessità di aziende e persone. Per questo ho imparato a pormi in ascolto attivo, con empatia e attenzione. Solo in questo modo possiamo individuare le soluzioni che meglio rispondono sia alle esigenze lavorative sia alle aspettative personali.

Quale sarà la prima sfida nel suo nuovo ruolo in Schüco PWS?

Prima di tutto vorrei dire che sono entusiasta di essere entrata a far parte di questa realtà. Il mio primo obiettivo sarà di conoscere tutte le persone che ne fanno parte: sarà il primo passo per poter dare un contributo al loro benessere in azienda.

Noi di Schüco PWS Italia auguriamo alla Dottoressa Malandruccolo un percorso ricco di soddisfazioni e di crescita personale e lavorativa. Coscienti del ruolo strategico che riveste la sua figura, siamo certi che il suo operato sarà un prezioso aiuto allo svolgimento delle attività e della soddisfazione delle tante figure presenti all’interno del nostro organico. Un altro tassello importante a completamento di una giovane e dinamica azienda in continua espansione.

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Schüco People 15
Views Magazine - Issue 4 A space for all people: esploriamo le potenzialità dello spazio pubblico come spina dorsale per la creazione dell’identità delle comunità. C+S Architects: forme contemporanee di sviluppo urbano CARLO CAPPAI E MARIA ALESSANDRA SEGANTINI 16 01

Progetto “Fondaco dei Tedeschi”, Venezia, 2019

Progetto “Cittadella della Giustizia”, Venezia, 2012, ph. Alessandra Bello

C+S Architects è lo studio di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini. I due architetti si sono incontrati frequentando negli stessi anni lo IUAV di Venezia, dove hanno frequentato i corsi di maestri come Tafuri, Scolari, Pastor, Siza, Moneo, Rossi, Gregotti e Valle. Partito da un piccolo spazio di 43 mq. a Venezia nei primi anni ‘90, oggi lo studio C+S Architects, con sedi a Treviso e Londra, può vantare un portfolio di progetti che si confrontano con temi e contesti differenti su scala internazionale. I lavori di C+S sono stati presentati al Museo di Arte Moderna a

New York, alla Triennale di Milano, alla Cité de l’Architecture et du Patrimoine a Parigi, all’Architekturzentrum a Vienna e al RIBA a Londra, e tra i tanti riconoscimenti ottenuti ricordiamo il BigMat Award 2018 (Premio Nazionale), il German Design Award 2020, il Premio speciale della Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana 2012, il Premio Sfide 2009 del Ministero Italiano dell’Ambiente e la selezione al Mies van der Rohe 2022 e 2009.

Abbiamo incontrato Carlo e Maria Alessandra nel loro studio di Treviso per farci raccontare la loro visione degli

spazi pubblici e condivisi, focus di questo numero del magazine, che sono stati e sono tutt’oggi uno dei principali temi del loro lavoro.

Sui progetti costruiti dei vostri edifici scolastici sono state basate le linee guida per la progettazione di scuole in Italia, ed è forse proprio questo il settore che ha maggiormente caratterizzato l’opera di C+S. Perché proprio le scuole?

Maria Alessandra Segantini - Non è un caso. Le scuole hanno qualcosa di unico rispetto a qualsiasi altro edificio

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— arch. Maria Alessandra Segantini
« Crediamo fermamente nelle potenzialità di uno spazio pubblico libero, ben disegnato e capace di essere reso vivo dalle persone ... »
Ritratto Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini
01 02 03 Schüco People 02 03

pubblico, un elemento distintivo che diventa una grande potenzialità nelle periferie senza identità che caratterizzano il paesaggio urbano europeo: è il loro carattere di “obbligatorietà”. Le scuole diventano dei piccoli centri che tutti devono, per forza, frequentare a livello locale. Per questo abbiamo definito le scuole “piazze della periferia”: lavorando su questi edifici cerchiamo di contribuire a rendere le città più vivibili.

Carlo Cappai - Sono la massima espressione del carattere funzionale dell’architettura. L’architettura deve “servire”, cioè sia rivelarsi utile che essere al servizio. E niente più delle scuole rappresenta la concretizzazione di questo concetto.

Avete citato le piazze. Nel 2018 è stato completato l’intervento su progetto di C+S per una piazza che potremmo definire “emblematica”: quella del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, che ogni anno è sotto gli occhi del mondo durante le settimane della Mostra. Avete sentito un po’ di pressione nel disegnare un luogo tanto simbolico e carico di storia?

CC - In realtà la responsabilità la sentivamo soprattutto verso gli abitanti del Lido, che sono i veri fruitori di quello spazio, cioè coloro che vivendolo quotidianamente gli danno un significato che va oltre il “momento”. E siamo orgogliosi di avergli restituito un pezzo della loro terra e del loro vissuto.

MAS - Crediamo fermamente nelle potenzialità di uno spazio pubblico libero, ben disegnato e capace di essere reso vivo dalle persone, dai loro ricordi e dai loro sogni, che ne scriveranno la storia e contribuiranno a crearne la memoria futura. Abbiamo realizzato uno spazio fatto per incontrarsi, dialogare, sedersi e riposare. Abbiamo trasformato il tappeto rosso delle star in un tappeto bianco per tutti!

Tanti architetti realizzano opere con tratti ricorrenti molto evidenti, che ne caratterizzano la “firma”. I vostri edifici invece sono molto diversi l’uno dall’altro. Perché?

MAS - È vero, e può sembrare strano detto da un architetto, ma C+S non ha uno stile. Questo però, anche se forse funziona meno in termini “commerciali”, ci consente di non avere pregiudizi e vincoli quando ci approcciamo a un nuovo lavoro.

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Restauro delle residenze e del parco di Leopoldo II a Tervuren in Belgio, 202004

Non è in fondo un po’ contraddittorio dire di volersi calare nel contesto, variabile di volta in volta, e produrre opere che si assomigliano un po’ tutte? Per noi l’elemento più importante in un progetto è il “prima”. Ad esempio, il nostro Palazzo di Giustizia a Venezia riprende una forma primordiale Veneziana: due muri paralleli, un tetto a falde. Anche nei materiali vive il “prima”: il rame ossidato che rimanda alle cupole delle chiese veneziane. Ci sentiamo traduttori, lavoriamo sull’interpretazione di riferimenti culturali per dar vita a spazi contemporanei. Unici, come il contesto nel quale si inseriscono.

CC - Proprio la scelta dei materiali è un aspetto che spesso determina la “firma” di un progettista. Per noi invece non esistono materiali migliori di altri, materiali ricchi e materiali poveri. Per la palestra di Ponzano Veneto abbiamo lavorato con la schiuma e i listelli di legno realizzando uno spazio con un costo di 926 Euro al m2, e poco dopo ci siamo confrontati con i materiali preziosi del progetto esecutivo del Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Per noi tutti gli spazi hanno uguale dignità, e meritano lo stesso coinvolgimento.

Quale pensiate che sia il valore più profondo di quello che fate?

MAS - Credo che quando riusciamo a contribuire, attraverso

i nostri progetti, a definire o consolidare l’identità di una comunità, allora stiamo interpretando al meglio il significato dell’essere architetti oggi.

CC - Sono d’accordo... e sono convinto che lo si possa fare davvero soltanto coniugando bellezza e pragmatismo, ricercando costantemente il perfetto equilibrio tra questi due elementi.

Ma le comunità, che sono i principali “destinatari”, possono avere un ruolo attivo in tutto questo?

MAS - I progetti devono essere partecipati. La riqualificazione degli spazi urbani deve avvenire per gradi, anche attraverso progetti bottom-up, e le istituzioni devono garantire la deburocratizzazione dei processi e l’equilibrio tra aspetti economici (chi investe deve, giustamente, avere un ritorno economico) e culturali.

Per aspetti culturali intendo iniziative e azioni che riguardano la sfera della trasmissione della conoscenza, dell’educazione e del tempo trascorso assieme agli altri in modo proattivo.

L’edificio per “vivere” ha bisogno di tutta una serie di attività aperte, condivise, pubbliche, è questa la vera sfida che noi progettisti abbiamo di fronte quando ci approcciamo a un nuovo intervento.

19 Schüco People
Scuola primaria di Ponzano Veneto, Trevsio, 2009, ph. Pietro Savorelli Piazza del Cinema, Lido di Venezia, 2019 05 06
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Scopriamo

Vivere con Schüco

3.
le novità dal mondo del PVC di Schüco: nuovi prodotti e soluzioni per vivere l’edificio con più comfort, migliori prestazioni energetiche e una particolare attenzione all’estetica e al design.

In viaggio con Schüco

Dame di Toscana Residenze con vista è un’esclusiva struttura per la hospitality che sorge nella campagna toscana alle porte di Firenze. Il progetto di interior design, realizzato da Sammarro Architecture Studio, si caratterizza per il rapporto di continuità fra interni ed esterni e una correlazione fra spazi che esalta reciprocamente i diversi ambienti. I serramenti, prodotti dall’azienda Coges Infissi Srl, Partner PVC Schüco di Acri (CS), hanno rappresentato la soluzione ideale per rispondere alle esigenze di funzionalità e design proprie della struttura ricettiva. Abbiamo chiesto all’architetto Luigi Sammarro di esporci il suo punto di vista sul ruolo degli infissi e le sue valutazioni in fase di progettazione.

Nella scelta dei serramenti per la realizzazione delle residenze con vista “Dame di Toscana”, quali sono i principali aspetti che ha preso in considerazione?

Le richieste della committenza ci hanno guidati nell’individuare un risultato ottimale sia dal punto di vista progettuale che per quanto riguarda la

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01
23 Vivere con Schüco
Arredamento interno di un appartamento della residenza Ingresso della residenza Dame di Toscana
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Poste queste fondamentali esigenze, sicuramente il serramento deve lavorare in armonia con tutti gli elementi architettonici nel definire l’estetica del luogo.

In altre parole, occorre mettere il serramento al servizio del progetto anche in termini di design, trattandosi di un elemento essenziale nel definire la relazione fra interni ed esterni e fra i diversi ambienti.

Dal punto di vista di performance, durata e sicurezza, quali sono gli elementi fondamentali da valutare in una struttura ricettiva?

Certamente in questo caso specifico la sicurezza è stata un aspetto molto importante, considerato che non erano presenti altri elementi di chiusura quali tapparelle, persiane o cancelletti. Un altro fattore da non sottovalutare per una corretta scelta dei serramenti in una struttura ricettiva è la resistenza, visto il passaggio di tante persone diverse che spesso non prestano grande attenzione, col risultato che i serramenti a volte vengono “trattati male”. In generale, è fondamentale tenere in considerazione la durata dei serramenti: devono reagire bene all’usura e agli agenti atmosferici, mentre l’aspetto esterno e i colori delle finiture devono mantenersi inalterati a lungo.

funzionalità. Per questo siamo andati a delineare un design d’interni attento ai dettagli, sobrio ed elegante. Il nostro scopo era duplice: da un lato, trasmettere la professionalità della struttura adibita a hospitality, dall’altro, creare un ambiente confortevole e rassicurante per il visitatore. Per questo abbiamo scelto con il committente una tipologia di serramenti prima di tutto altamente performante e, in secondo luogo, caratterizzata da un design minimale e finiture in toni neutri che rispettassero in pieno l’estetica essenziale e raffinata del contesto.

In che modo il serramento concorre a determinare l’estetica dell’opera finita?

Il serramento deve essere tenuto in grande considerazione già in fase progettuale perché, oltre a influire sul comfort degli spazi, deve rispettare determinati requisiti di efficienza energetica ed essere in grado di isolare dal caldo o dal freddo.

maggiori informazioni:

Views Magazine - Issue 4 24
Per
www.sammarro.com
SAMMARRO ARCHITECTURE
STUDIO 03 04

Secondo lei quale ruolo e quale impatto potrà avere l’utilizzo del PVC in futuro?

Oggi il serramento in PVC è preso in grande considerazione perché non è più assimilabile al preconcetto dell’infisso in plastica. Il PVC è un materiale durevole e personalizzabile, grazie a una scelta di finiture sempre più ampia che copre tutti i gusti e gli stili, con un risultato finale in tutto e per tutto simile ai materiali naturali come il legno.

Per tutti questi motivi vedo un passaggio abbastanza rapido verso l’utilizzo di serramenti in PVC che si rivelano resistenti, stabili e non hanno nulla da invidiare ad altri materiali anche per quanto riguarda la resa estetica. C’è un altro aspetto da non sottovalutare: il PVC necessita di pochissima manutenzione, rimanendo inalterato negli anni, e si pulisce facilmente e velocemente. Se a tutti questi elementi aggiungiamo una ferramenta di ottima qualità, otteniamo un prodotto che porta con sé un rapporto equilibrato fra prestazioni, sicurezza ed estetica, con costi decisamente più contenuti rispetto ad altri materiali.

25 Dettaglio del serramento con vista su panorama esterno Ingresso della struttura Dame di Toscana Arredamento interno di un appartamento della residenza Vista finiture interne 03 04 05 06
Vivere con Schüco
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SOSTENIBILITÀ, QUALITÀ, STILE ED EFFICIENZA

Designed With Schüco, un ponte fra il mondo dei serramenti in PVC e le esperienze reali degli architetti

Negli ultimi anni, le soluzioni per serramenti in PVC Schüco hanno saputo conquistare anche quella fetta di professionisti e utilizzatori finali che prestano particolare attenzione al design e alla resa estetica dei serramenti, senza mai rinunciare a prestazioni, durata, versatilità e sostenibilità ambientale. Sulla linea di questo percorso, orientato allo stile, alla luminosità e, di conseguenza, al benessere abitativo, sono nate soluzioni di grande impatto estetico, come gli scorrevoli Schüco LivIngSlide Panorama e Schüco LivIngSlide Panorama Evolution.

L’evoluzione che ha portato il PVC a entrare di diritto fra i protagonisti del mondo del design si basa sull’ascolto di esigenze e tendenze di mercato di cui si fanno principali portavoce gli architetti. Grazie alla loro capacità di guardare al

domani dell’edilizia e dell’estetica, i progettisti rappresentano per Schüco un riferimento di fondamentale importanza per tracciare il futuro.

Per questo, oggi, Schüco PWS Italia desidera intensificare le opportunità di incontro ed esplorare in toto le potenzialità di uno scambio continuo con la community degli architetti, nella volontà di conoscere esperienze reali e individuare valori condivisi.

L’iniziativa “Designed With Schüco” nasce per dare il via a un percorso di vera e propria collaborazione, che getta le sue fondamenta nella condivisione dei valori Schüco (sostenibilità, qualità, stile ed efficienza) e trova espressione nel racconto di applicazioni reali dei sistemi per infissi.

Vivere con Schüco
Hai realizzato un progetto architettonico dove sono stati installati infissi in PVC Schüco? Scopri l’iniziativa “Designed With Schüco” e carica alcuni scatti fotografici che mettano in evidenza l’impiego dei serramenti e la valorizzazione del design degli infissi.
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Panoramica del progetto

Un progetto volto a creare un ponte tra Schüco PWS Italia e gli architetti, che avranno la possibilità di valorizzare i propri progetti, già realizzati o in corso d’opera, dove sono stati installati infissi in PVC Schüco. Gli architetti diventano quindi “narratori” e “interpreti” del mondo del PVC e dei valori di Schüco, grazie a casi reali e applicazioni concrete delle tecnologie Schüco.

Come rendere più sostenibile un’abitazione?

Come ottimizzare l’efficienza di un immobile storico? Come migliorare la luminosità degli ambienti e creare un perfetto equilibrio tra interno ed esterno?

“Designed With Schüco” mira a dare risposte concrete a questi quesiti, creando allo stesso tempo una nuova narrazione delle soluzioni in PVC, non più volta alla sola descrizione dei plus di prodotto, ma a un’autentica rielaborazione dei temi complessi dell’abitare.

“Designed With Schüco” offre la possibilità ad architetti, Partner PVC Schüco e alle rivendite clienti di segnalare i progetti, corredati di immagini fotografiche o render di progettazione, e caricarli in una piattaforma dedicata.

Schüco PWS Italia darà visibilità alle realizzazioni più interessanti attraverso i propri canali online e offline, nonché testate nazionali di architettura.

Inoltre, i progetti meritevoli potranno essere oggetto di uno shooting fotografico che darà modo di realizzare i materiali necessari a comunicare efficacemente il caso studio. Ogni progetto può trasformarsi dunque in un’occasione per dare piena visibilità e riconoscimento anche a tutti gli attori della filiera, dai Partner PVC Schüco al network di rivendite clienti.

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01 02 Radisson Collection Hotel, Bodrum, Turchia01-02

Una visibilità mirata che si trasformerà anche nell’opportunità di condividere esperienze, riflettere su nuove possibilità di utilizzo e individuare potenziali sviluppi dei sistemi in PVC Schüco in termini di stile e funzionalità. Nel sito yourtrend.it potrete caricare i vostri i progetti, compilando il form e caricando alcuni scatti fotografici che mettano in evidenza l’impiego dei serramenti.

Dai visibilità alle tue realizzazioni! Scopri di più su: www.yourtrend.it/designed-with-schueco/

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30 Views Magazine - Issue 4

Smart Innovation

4.
Per noi la sostenibilità ambientale è un valore imprescindibile: andiamo alla scoperta degli aspetti più “green” dei profili in PVC Schüco, perché dalle nostre finestre vogliamo poter guardare a un mondo più verde.

Carlo Ratti Associati: innovazione che dà forma al futuro delle città

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CARLO
RATTI ASSOCIATI

Immaginare il mondo per come potrebbe essere. Questo è il senso più profondo del lavoro del progettista per Carlo Ratti, architetto e ingegnere che insegna al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, dove dirige il Senseable City Lab, ed è fondatore dello studio di design e innovazione Carlo Ratti Associati con sede a Torino e filiali a New York e Londra. Il suo nome è un punto di riferimento a livello internazionale sul tema dell’influenza delle nuove tecnologie nel design urbano e nell’architettura, ma anche nel settore del product design il suo approccio è unico e distintivo: ha realizzato installazioni e arredi sperimentali e responsivi per marchi come Cassina, Artemide e Vitra, e il suo è l’unico studio di design ad essere comparso per ben tre volte nella classifica “Best Inventions of the Year” di TIME Magazine, per i progetti Digital Water Pavilion (2007), Copenhagen Wheel (2014) e Scribit (2019).

Smart Innovation
Progetto “Eni Natural Capital”, Orto Botanico di Brera - Università degli Studi di Milano, 2021, ph. Marco Beck Peccoz Ritratto di Carlo Ratti, ph. Lars Kruger Progetto “Playscraper Tennis Tower”, 2020, renderings by CRA: Gary di Silvio
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Abbiamo voluto approfondire tre progetti particolarmente emblematici di CRA, MEET, Scribit e Natural Capital, che si sviluppano a scale completamente differenti ma hanno in comune la stessa capacità di racchiudere concetti di “smart innovation” che puntano decisamente a un visione futura delle nostre comunità: immaginiamo con Carlo Ratti Associati il mondo di domani.

MEET: una piazza verticale per coltivare connessioni Come non parlare, in un numero dedicato agli spazi condivisi, di MEET Digital Culture Center, il progetto di CRA che richiama il tema dell’incontro fin dal nome. Il nuovo centro di cultura digitale e tecnologia creativa di Milano, progettato in collaborazione con Italo Rota, si colloca in un palazzo storico nel cuore di Porta Venezia: un edificio risalente al primo Novecento, ampliato alla fine degli anni Novanta dall’architetto italiano Gae Aulenti e ora ristrutturato con il sostegno della Fondazione Cariplo. La superficie a disposizione del nuovo centro culturale è distribuita su tre piani per complessivi 1500 metri quadrati e ospita un auditorium e una sala da 200 posti

con tre superfici di proiezione, una caffetteria-bistrot e una sala immersiva per installazioni digitali e proiezioni continue su tre pareti. Il progetto è incentrato su un ampio spazio pubblico verticale che contiene la Living Staircase, una scala “abitata” alta 15 metri, punto nodale per tutte le attività e gli eventi che quotidianamente si svolgono al MEET. “In questo momento”, sottolinea Carlo Ratti parlando del progetto “è vitale utilizzare l’architettura per aiutare a coltivare nuove connessioni, precisamente quelle che vengono meno nel mondo digitale”. Il nuovo Digital Culture Center è aperto al pubblico dal 31 ottobre 2020.

Scribit Pen: il primo pennarello compostabile Nell’era della digitalizzazione, la scrittura, soprattutto in ambito scolastico, è ancora legata a modelli e prodotti tradizionali: le classiche penne a sfera, comode e a basso costo, sono oggetti con un problema di smaltimento una volta che il loro ciclo vitale è giunto al termine, a causa dell’inchiostro contenuto all’interno. Ci sono produttori che stanno tentando di rendere più eco-compatibili le penne a sfera mediante l’utilizzo

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Scala Abitata del “MEET Digital Culture Center”, Milano, 2020, ph. Michele Nastasi06

di plastica riciclata e coloranti biologici, ma la strada da percorrere per renderle davvero “ecologiche” è ancora lunga. Come alternativa a tutto questo, CRA ha di recente presentato Scribit Pen, il primo pennarello al mondo usa e getta completamente compostabile.

Ogni componente di Scribit Pen è ecologica: l’involucro è di legno o di plastica biodegradabile, i pennini e le cartucce in fibre naturali, mentre l‘inchiostro è a base d’acqua, completamente atossico. La Scribit Pen è stata creata per Scribit, l’omonimo robot da disegno, nominato dalla rivista Time “Best Invention of the Year 2019”.

“Siamo orgogliosi del successo di Scribit e di come abbia consentito a migliaia di persone in tutto il mondo di cambiare il modo in cui disegnano”, afferma Carlo Ratti, “ma eravamo preoccupati dalla quantità di plastica prodotta dai pennarelli che il robot utilizza. Con il nuovo pennarello compostabile, possiamo trasformare uno degli atti primordiali dell’umanità, il disegno, in un’azione completamente sostenibile”.

Natural Capital, la “data visualization” che racconta il capitale naturale delle foreste

Eni ha partecipato al FuoriSalone 2021 con l’installazione “Natural Capital” all’interno dell’Orto Botanico di Brera dell’Università degli Studi di Milano, su progetto firmato da CRA insieme a Italo Rota. Si tratta di un percorso inedito tra specie rare e alberi iconici che invita lo spettatore a riflettere sul ruolo del verde e delle foreste, fondamentale per il benessere del nostro pianeta, attraverso la visualizzazione di alcuni dati che ci fanno comprendere l’importanza di questo “capitale vegetale”: una serie di immense sfere fluttua sospesa tra la vegetazione dell’Orto Botanico, e ogni bolla ha una dimensione differente - da alcuni centimetri ad alcuni metri - in proporzione alla quantità di diossido di carbonio che ogni specie arborea è in grado di catturare e immagazzinare durante il suo ciclo vitale. Creatività, design e tecnologia si incontrano per far percepire le foreste come fattore-chiave per la sopravvivenza nostro ecosistema.

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Progetto “Scribit Pen”, 2020, CRA team: Carlo Ratti, Andrea Cassi, Luca Giacolini, Gary di Silvio Redesign della sede Fondazione Agnelli a Torino, 2017, ph. Beppe Giardino Sala
cinematografica del “MEET
Digital Culture
Center”, Milano, 2020, ph.
Michele Nastasi
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FOCUS SUL FUTURO DELLE CITTÀ

City of Telosa: per le nuove generazioni

Nel mondo stanno nascendo diversi progetti di città del futuro, sostenibili e ipertecnologiche: come NEOM, di cui vi abbiamo raccontato nelle pagine di VIEWS Magazine, che sorgerà nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, o la città che Toyota ha inaugurato alle falde del Monte Fuji in Giappone.

Rientra in questa categoria anche City of Telosa: una città del futuro che sorgerà negli USA (non si sa ancora precisamente dove, alcune ipotesi sono Nevada, Utah e Arizona), voluta dall’investitore Marc Lore - ex-dirigente di Walmart e proprietario dell’NBA - che, dice, «stabilirà un nuovo standard di vita urbana, espandendo il potenziale umano e diventando un modello per le generazioni future».

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Un progetto molto ambizioso a partire dal nome, che deriva dal termine greco telos che significa “fine, scopo, obiettivo”. «Vogliamo combinare il meglio delle città attuali, e costruire Telosa mettendo al centro le persone» - aggiunge Lore - «Telosa sarà piena di vita come New York, pulita come Tokyo e sostenibile come Stoccolma». Basata sul modello della “città dei 15 minuti” (un’organizzazione urbana che prevede che il cittadino possa trovare a non più di 15 minuti a piedi da casa tutto ciò di cui ha bisogno) Telosa promuoverà spostamenti “slow” (a piedi o in bicicletta), vita all’aria aperta, condivisione e socialità. Una torre panoramica denominata Equitism sorgerà al centro della città e controllerà che tutto funzioni per il meglio, mentre un sistema per il recupero delle acque piovane unito a una smart grid alimentata esclusivamente ad energia rinnovabile per l’approvvigionamento energetico di tutta l’area risponderà ai requisiti di sostenibilità.

Telosa sarà “un luogo di orgoglio per tutti coloro che ci vivranno” afferma Lore, “e fisserà un nuovo standard globale per la vita urbana, allargando il potenziale umano e creando un progetto per le generazioni future”. Nei prossimi 40 anni Telosa dovrebbe poter ospitare circa 5 milioni di persone, partendo tra poco meno di dieci anni con una popolazione di 50.000 abitanti: ad accoglierli, architetture ecocompatibili, trasporti autonomi, spazi verdi e fattorie aeroponiche dove produrre cibo a chilometro zero per la comunità.

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Vista panoramica della Smart City “per le nuove generazioni”

Lo sviluppo verticale di City of Telosa

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Nasce a Weißenfels lo showroom per immergersi nell’esperienza Schüco PVC

Il nuovo showroom di Schüco Polymer Technologies KG di Weißenfels è uno spazio in cui partner commerciali, architetti e tutti i professionisti della filiera possono tornare a scoprire dal vivo le soluzioni Schüco PVC per il settore residenziale, toccando con mano estetica, funzionalità e design di finestre, porte e scorrevoli.

ESTETICA, FUNZIONALITÀ E DESIGN
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Vista interna dello Showroom di Schüco Polymer Technologies KG di Weißenfels

Vista esterna dello Showroom di Schüco Polymer Technologies KG di Weißenfels

Luce e aria sono esigenze centrali per vivere in pieno benessere, anche se lo stile di vita contemporaneo ci porta a lunghe permanenze in ambienti chiusi e riparati.

Le soluzioni Schüco PVC per l’edilizia residenziale mirano proprio a esaltare il ruolo della luce naturale negli interni, sfruttando la tecnologia per offrire, al contempo, sicurezza, protezione e il massimo comfort di utilizzo. Ma come raccontare tutte le potenzialità dell’offerta Schüco PVC in modo immediato e convincente?

Inaugurato nel settembre del 2021, il nuovo spazio espositivo di Weißenfels si configura come un percorso immersivo in cui il visitatore può fare esperienza diretta di tutte le peculiarità estetiche e tecniche di ogni prodotto esposto, sperimentando in prima persona le sensazioni del prodotto finito installato in un ambiente realistico. Il concept dello showroom, sviluppato dalla rinomata agenzia D’Art, si basa sul

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progetto dello stand ideato per il Fensterbau Frontale 2020, annullato a causa della pandemia. Moduli ed elementi già costruiti sono stati così integrati nella nuova struttura permanente da 400 mq. Il design essenziale e moderno dell’area espositiva si costruisce sull’alternanza di superfici antracite e grigio, scaldate da tonalità color oro, legno e il verde della vegetazione che costella lo spazio su più livelli. Un ambiente contemporaneo e accogliente, dove i prodotti di punta dell’offerta Schüco PVC sono organizzati per stanze tematiche che si aprono su una zona centrale dedicata agli eventi.

Le zone dello showroom L’area ARRIVAL mostra le porte d’ingresso e tutte le tecnologie smart per apertura e controllo a distanza degli accessi. Qui il visitatore, oltre ad avere esperienza diretta del design delle porte e delle diverse opzioni di finitura, può provare soluzioni come Schüco DCS (Door Control System) o Schüco BlueCon, entrambe basate sulla tecnologia Bluetooth, che consente allo smartphone di sostituire le chiavi di casa. VIEW è la stanza interamente dedicata alle soluzioni per finestre, dove spiccano i sistemi Schüco Symbiotic (che combina PVC e alluminio) e LivIng, il sistema di ventilazione integrata Ventotherm Twist e il sistema d’ombreggiatura Schüco Integralmaster.

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Vista area VIEW dello showroom03
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interne dello Showroom di Schüco Polymer Technologies KG di Weißenfels

Grandi immagini di paesaggio caratterizzano la stanza PANORAMA, dove il visitatore può sperimentare in prima persona l’impatto estetico che nasce dalla continuità visiva fra interni e mondo esterno, grazie a vetrate di grandi dimensioni dai profili minimali. Oltre agli scorrevoli della serie Panorama, qui sono esposte alcune realizzazioni degli scorrevoli LivIngSlide, EasySlide e SoftSlide.

Infine, la zona SERVICE è dedicata alle soluzioni digital che Schüco mette a disposizione dei professionisti della filiera, come Schüco PolyPlan, il software per progettare in modo veloce e affidabile finestre, porte e scorrevoli e Schüco Polycal, il software che semplifica il calcolo e la produzione dei serramenti in PVC.

Lo showroom Schüco PVC di Weißenfels può essere visitato anche grazie al tour virtuale a 360°. Scopri di più su www.schueco.com/showroom-en/weissenfels

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Schüco PWS Italia S.r.l. www.schuecopws.it - www.yourtrend.it

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