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I principi universali dell’Energia
Vi sono varie premesse e vari principi, sui quali si fonda la guarigione energeticospirituale. Tra i più importanti si trovano senza dubbio i seguenti:
• Ogni disturbo, ogni malattia, e sottolineo ogni, ha una o più origini psicosomatiche.
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• Il pensiero è creativo, nel senso letterale del termine; plasmando la “zuppa quantica” crea la realtà.
• L’energia e l’informazione, nelle loro infinite combinazioni e modulazioni di frequenze, sono la materia prima dell’universo e di tutte le sue innumerevoli creature, uomo incluso.
• L’energia segue il pensiero, nel senso che il pensiero ordina e “mette a fuoco” l’energia che, solo grazie alla propulsione dell’emozione, può essere diretta al “bersaglio”.
• Simile attrae simile; perciò energie “simili” nella qualità e frequenza delle loro vibrazioni tendono ad attrarsi e ad aggregarsi.
• Riceviamo la stessa, identica qualità di energia che, consapevolmente o inconsapevolmente, proiettiamo verso l’esterno, in altre parole, raccogliamo ciò che seminiamo.
Queste sono le leggi, le regole del gioco, secondo le quali si muove l’energia, sia quella “buona”, che crea benessere e salute, sia quella “cattiva”, che crea il caos e la malattia nelle sue varie forme. Questi sono i punti di partenza di qualsiasi teoria e pratica di guarigione energetico-spirituale. Passeremo in rassegna questi concetti, uno per uno.
L’origine psicosomatica della malattia
La malattia è prima di tutto assenza di pace (in hindi: Shanti). Shanti è la dolce e gioiosa pace dello spirito, riflessa nel corpo attraverso la mente1 .
“Malattia” deriva dal latino malus habitus, che significa “abitudine sbagliata”. Le forme pensiero (piano mentale) generano le emozioni (piano astrale). Il processo di somatizzazione si forma, si “modella” nel piano astrale, quindi si addensa nel piano eterico e infine “precipita” cristallizzandosi sul piano fisico, ove è veicolato alle cellule dai flussi dei liquidi corporei. Questo è il meccanismo della somatizzazione.
Orie Bachechi, uno scienziato che opera nel New Mexico, inventore della lampada Kiva Light che è in grado di modificare la struttura dell’acqua, sostiene che “l’acqua contenuta nelle cellule sane è strutturata in modo diverso da quella delle cellule malate”.
È importante rendersi conto che la struttura dei liquidi (e, quindi, anche dei fluidi corporei) si modifica in funzione della qualità dell’energia assorbita, se non altro per il fatto che il 70% del nostro peso corporeo e il 90% delle nostre molecole sono costituiti da acqua. In parole povere, noi siamo acqua… il feto trascorre i nove lunghi mesi della sua formazione nel liquido amniotico, ed è noto quanto sia influente la qualità delle emozioni vissute dalla madre in questo periodo. Il liquido amniotico assorbe omeopaticamente le emozioni della madre e le trasferisce per risonanza alle cellule del feto, al suo DNA. Pensate quanto sia fondamentale per il nascituro una gestazione serena e gioiosa.
Il giapponese Masaru Emoto, ormai conosciutissimo in Occidente, l’ha dimostrato nel modo più semplice e oggettivo: fotografando cristalli d’acqua esposti ad energie di diversa qualità2. Per esempio, la musica di Mozart crea un cristallizzazione particolarmente armonica e luminosa, molto diversa, rispetto a quella modellata dalla musica heavy metal, che appare caotica. Ma Masaru Emoto andò oltre.
Riempì varie bottigliette con la stessa acqua distillata. Su ciascuna bottiglietta appose un’etichetta con la descrizione di una certa “qualità” energetica. Trascorse 24 ore, da ciascuna bottiglietta prelevò una goccia d’acqua che fu cristallizzata a -4°C. Vale la pena sottolineare che, in questo esperimento, la scritta sull’etichetta (neppure apposta a mano, ma fatta a computer) è la sola espressione energetica che ha influenzato la qualità delle varie cristallizzazioni. È sorprendente confrontare l’armonia e la luminosità della cristallizzazione dell’acqua prelevata dalla bottiglietta con la scritta “beautiful” (bello), e l’anarchia della cristallizzazione di “dirty” (sporco); oppure della scritta “Madre Teresa”, rispetto a quella “Adolph Hitler”, oppure tra le cristallizzazioni di due prelevamenti di acqua dallo stesso bacino idrico, una prima e una dopo un’ora di preghiera da parte di un prete shintoista. Davvero stupefacente: il detto “un’immagine vale più di mille parole” non potrebbe avere migliore dimostrazione.
Gli esperimenti con i semi di orzo condotti dal dottor Bernard Grad3, dell’Università McGill di Montreal, dimostrarono che dell’acqua energizzata da guaritori psichici aveva proprietà ed effetti opposti all’acqua energizzata da malati di depressione. Rispetto al tasso medio di crescita dell’orzo, quello innaffiato con l’acqua energizzata dai guaritori germogliava molto prima, cresceva più rapidamente, acquisiva maggior peso e maggior contenuto di clorofilla; mentre quello innaffiato con l’acqua energizzata dai malati psichici era addirittura più lento del tasso medio di crescita dei semi d’orzo. Inoltre l’analisi spettroscopica all’infrarosso rivelò differenze nello spostamento del legame atomico tra i due campioni di acqua, che evidenziarono scostamenti significativi anche nella tensione superficiale.
L’acqua, espressione della polarità yin, è l’“assorbitore” naturale per eccellenza e conserva la memoria delle informazioni ricevute. In questo è simile al cristallo di quarzo, che, come noto, è un composto di ossigeno e silicio. Assorbire l’energia, amplificarla e ritrasmetterla secondo un asse ben preciso sono tre caratteristiche del quarzo, sulle quali, ad esempio, si fonda anche il funzionamento di un orologio al quarzo. Vi è una significativa presenza di silicio anche nel nostro corpo. L’uomo è una creatura estremamente complessa e, grazie all’acqua e al silicio, è anche un potente “assorbitore”, amplificatore e memorizzatore di energie. Potremmo dire che l’uomo è una specie di cristallo liquido.
La medicina moderna, o medicina allopatica4, ammette l’origine psicosomatica di un buon numero di patologie: dispepsie, cardiospasmi, gastrite, ulcera gastrica, diarrea, colite, ipertensione, asma, varie allergie ecc. È una lista che si allunga anno dopo anno.
La cosiddetta “medicina alternativa”, o “medicina olistica”, o “medicina vibrazionale”, antica quanto l’uomo, ha sempre sostenuto che tutte le malattie hanno una o più origini psicosomatiche.
La medicina allopatica tende a essere specialistica, a considerare l’uomo come il risultato, più o meno riuscito, di un assemblaggio di organi e parti. Quando si usurano o si guastano, si asportano, o si riparano; oppure, se si può, ci si rivolge alle “banche degli organi” per procurare i pezzi di ricambio del caso. www.edizionienea.it www.scuolasimo.it
Osserva il dottor Richard Gerber, medico specializzato in medicina interna: “La conoscenza medica convenzionale è fuorviata dal convincimento che si possa curare ogni patologia riparando materialmente o eliminando le strutture cellulari anomali. La chiave per il trattamento delle malattie non può consistere semplicemente in interventi fisici di rapida riparazione, ma deve essere ricercata nella riprogrammazione dei campi energetici che governano la manifestazione della disfunzione a livello cellulare”5.
Una sera assistetti a una conferenza (ricordo che il tema era “l’acqua”), tenuta dal professor Emilio Del Giudice, brillante fisico nucleare, amico e collaboratore del compianto Giuliano Preparata, scomoda punta di diamante della fisica italiana.
Quella sera il professor Del Giudice definì la malattia con un termine interessante: una problematica frequenziale, che riflette un “pedaggio energetico” per il passaggio da uno stato di coerenza ad uno di incoerenza. Tanto per esser chiari, anche il cancro è una problematica frequenziale, una “incoerenza” energetica: le cellule cancerose sono nocive proprio perché anarchiche.
Il professor Nicola Dioguardi, che fu Direttore Scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano, parlando un giorno della crisi attuale della medicina6, definì il moderno medico tecnologico un “infermiere specializzato in quanto la medicina oggi applica tecnologie che sostengono teorie. Il medico non pensa più, perché si appoggia alla tecnologia, ma la tecnologia non è scienza: approfondisce la conoscenza, non la estende”.
Queste e molte altre prese di posizione sono l’indicazione che la coscienza più profonda e autentica della scienza medica sta irresistibilmente dettando nuove regole e, in effetti, è doveroso prendere atto che un numero crescente di medici sta da qualche tempo sperimentando un approccio sempre più olistico alla guarigione. Questo nuovo orientamento si trasformerà in un effetto-valanga e un giorno, che mi auguro non lontano, il numero di questi pionieri raggiungerà quella famosa “massa critica” in grado di provocare il cambiamento. A quel punto, con buona pace dei benpensanti che dalle tribune televisive, beandosi delle proprie dogmatiche certezze, compiacciono l’imperante industria della salute, molte delle tecniche che oggi chiamiamo “alternative” saranno praticate anche nelle strutture pubbliche.
La medicina alternativa ha una visione “olistica” dell’uomo – cioè tende a vederlo come sintesi di corpo, psiche e spirito – una sintesi inscindibile, perché è l’amalgama armonica di energie che vibrano a frequenze diverse e che si interpenetrano. Essa dunque agisce su tutti i corpi energetici; mentre quella allopatica si rivolge al corpo fisico, anche se, indubbiamente, si rivela insostituibile per correggere guai ormai irreversibili. Perciò, allo stato dei fatti, sono entrambe necessarie all’uomo che ha appena varcato la soglia del terzo millennio.
Prendiamo ad esempio un’appendicite acuta. Intervenendo con il necessario anticipo con tecniche di guarigione eterico-fisiche (come quelle che saranno illustrate nel prosieguo della trattazione) l’infiammazione regredirà, scongiurando così la necessità di intervenire chirurgicamente.
Certamente, per fronteggiare la malattia, la medicina olistica – cui oggi il malato si rivolge spesso come “ultima spiaggia” – dovrebbe venir utilizzata tempestivamente, per poter agire terapeuticamente sui corpi energetici e, contemporaneamente, provocare la riarmonizzazione psichica delle cause profonde dei disturbi. Quando ciò avverrà, si tratterà di un vero e proprio cambio di cultura.
Dal 2005 Edizioni Enea collabora insieme a Scuola SIMO con un obiettivo preciso: fornire contenuti di qualità per promuovere la salute di corpo, mente e spirito.
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