“CHE MERAVIGLIA!!!!” Direbbe D’Orazio se avesse un palco sotto ai piedi. Siete davvero fantastici! E non lo dico per circostanza, l’affetto che mi tirate addosso con i vostri auguri, si sente forte e lascia il segno: grazie, grazie, grazie! Anche quest’anno ho fatto il pieno. Mi sono apparsi sulla mail una valangata di commoventi messaggi e io, li ho aperti tutti con grande emozione. Avevo un appuntamento alle 9 e alle 10 ero ancora con la faccia sul computer e con gli occhi lucidi a leggervi: non si poteva evitare. Ho telefonato al malcapitato che mi stava aspettando in ufficio e ho confessato testuale: “Scusami, ma non arrivo, oggi è il mio compleanno e qualcuno me lo sta ricordando, perdonami, ma voglio dedicare la mattinata ai miei amici sconosciuti” Il poverino ha incassato la “buca” con spiazzata rassegnazione, se avessi inventato una qualunque scusa per giustificarmi, probabilmente mi avrebbe salutato con un solenne “’fanculo” invece ho rimediato anche i suoi auguri! Dio, …. quanto è comoda la verità, peccato che ne facciamo uso raramente. Un bel compleanno quello passato a leggere le mail che mi sono arrivate da più fronti. Dai messaggi privati di facebook inviati a Tiziana a quelli che la Danelli ha voluto raccogliere e spedirmi, fino a quelli di Antonio e Marinella e dei loro fan club. E allora eccomi qui a dirvi grazie per le parole, gli auspici, le tenerezze e le generosità che avete voluto chiudere nei vostri pensieri. Come faccio a ringraziarvi tutti? Mentre vi sto scrivendo il cellulare mi manda una raffica di bip, ma agli sms ci penserò dopo, adesso ci siete voi e vi meritate tutta la mia riconoscenza. Faccio 65 anni, e se il bilancio di questa mia lunga fetta di vita lo dovessi misurare con le vostre parole, rischierei di montarmi la testa, meno male che mi è sempre piaciuto rimanere con i piedi per terra e, nonostante i vostri straordinari apprezzamenti, per dirla alla Allen, rimango convinto che non vorrei mai fare parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me! E invece voi, mi volete bene e si sente! Mi fate gli auguri, mi dite cose belle e mi regalate un po’ della vostra storia: mi ricordate emozioni e momenti che avete vissuto eleggendomi immeritatamente parte dei vostri giorni buoni, mi fate sentire vostro amico, mi raccontate segreti: mi fate sentire importante! C’è Biagio e Sergio che saluto e ringrazio! Ci sono Maurizio e Francesca che con le loro bambine Angela, Chiara e Agnese festeggiano proprio oggi il loro anniversario di matrimonio. C’è Alessia che mi racconta che ha deciso di svuotare la sua bottiglia e di riempirla di cose nuove, c’è Marco che è nato lo stesso mio giorno e Nando che fa il compleanno dopodomani. C’è Alessio che, con uno slancio di spericolato masochismo, vuole le altre 400 pagine del mio libro mentre c’è Roberta che dopo averlo letto, …mi ha perdonato! (lasciandomi sperare nei domiciliari o nell’affidamento ai servizi sociali) Antonio mi chiede di scrivere un metodo per batteria ignorando che ho suonato tutta la vita senza alcun metodo (e si sentiva!) e poi ci sono: Lorenzo, Ester, Angelica, Tiziana, Michela, Gabriella, Rosario, Luigi, Patrizia e Rosa Maria che mi ha mandato la foto che abbiamo scattato in una libreria di Catania l’inverno scorso. E c’è Michela che a Treviso avrebbe voluto “spettinarmi i riccioli” (operazione inutile visto che vivo spettinato da ormai 13 lustri) e Sophia che ha 6 anni e mi disegna con le bacchette in mano. Ernesto mi da dell’ “immarcescibile simpatico” (che ho dovuto cercare sullo Zingarelli cosa significasse) Antonio vuole una fetta di torta mentre Ishtar mi manda un tenero acquarello dove un orso picchia su una colorata batteria. E arrivano gli auguri delle Cover Band e qualcuno mi chiede: “ma nd’orazio stai?” Sono qui, tranquilli, sono qui!
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E ancora Primiano, Nicola, Carla, Gill, Gianni, Geronimo, Maurizio, Donata, Cristina, Antonio d’orazio, Mauro, Emanuela, Domenica, Stella e la piccola Chiara di 8 anni che con il papà Sandro mi fa gli in bocca la lupo per Cenerentola. C’è Stefano di Monteverde, mio vecchio amico dell’epoca dei Sunshines, che si ricorda di quando attaccavo i barattoli dietro al filobus 44 e di quella carta d’identità dove avevo appiccicato, al posto della mia fotografia, il primo piano di una scimmia. Claudia mi dedica una poesia in dialetto marchigiano e le Matte di Bologna mi abbracciano da lontano, scandendo, come fanno da sempre, con i loro auguri tutti i miei 12 settembre (credo che da 40 anni, non ne abbiano mai mancato nessuno) . E che dire di Daniele, Katy, Barbara, Alfio, Franco, Cinzia, Franca, Lilo, Laura, Mariella, Roberto, Marianna, Nadia, Giulia, Lisa, Camilla, Seba, (il mitico Seba dei miei giorni Poohici) Maddalena, Rossana, Maria, Terry, Beatrice, Elena e chissà quanti me ne dimentico che mi hanno voluto regalare mille pensieri affettuosi. Leslie e tutta la sua famiglia mi mandano gli auguri da New York e nonostante il fuso orario arrivano puntualissimi. E poi ci sono Gigliola, Erminia, Paride, Lia, Sara, Lucia, Mariangela, Lorella mentre Roberta sta per festeggiare le nozze d’oro dei suoi suoceri al suono di 50 primavere e Manuela mi confida che ha usato il mio “Confesso che ho stonato” come “tiramisù” contro le piccole sfighe quotidiane. Ci sono poi gli auguri di Luciana e mamma Eleonora, di Irene, di Giovanna, di Tamara e Umberto ed ancora e ancora e ancora. Una folla di “cari sconosciuti” che sconosciuti non riescono ad essere perché sento che in ognuno di loro c’è qualcosa che me li rende “amici”. E allora grazie davvero! E questa volta senza nessun palco sotto ai piedi, grazie perché mi fate sentire uno di voi, senza divismi ne aureole che mi aleggiano intorno, una bella sensazione che a 65 anni fa bene all’anima. Vi voglio bene.
Stefano.
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