La svolta aprile 2015 completo pdf

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La copertina dedicata alle tragedie del mare

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Sbarchi: è emergenza ATTUALITÀ

Acque di morte sulle coscienze

All’INTERNO

Pag. 6/ 8 CITTǺ SICILIANE MESSINA. Petizione

per rilanciare il ponte

Pag. 9 / 12 HINTERLAND MISTERBIANCO Rivalutare le imprese

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ARTE & CULTURA A Catania: “Picasso e le sue passioni”

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di Lucia Pulvirenti

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ifficile conoscere con certezza cosa accade su un barcone con centinaia di disperati, in fuga da tutto, in mezzo al Mediterraneo durante una notte buia. Ci soccorrono l’immaginazione, la sensibilità personale e il desiderio di squarciare tenebre che pesano sulla coscienza collettiva; ma mancano la partecipazione fisica al dramma, la testimonianza oculare, l’immersione nel maleodorante spazio dove vita e morte coabitano e tentano di sopraffarsi vicendevolmente. Commentare e azzardare una riflessione sull’ultima tragedia del mare (900 morti affogati, ma forse anche di più) è impresa assai irrazionale. Parliamo di gente che ha viaggiato per migliaia di chilometri attraverso territori e de-

serti fra i più ostili e infidi che esistano: nessuno può riuscirci senza il supporto di organizzazioni e guide. Ma dobbiamo essere consapevoli che dietro a un evento che spesso si conclude in tragedia nelle acque del Mediterraneo ci sono reti organizzative efficienti, criminali, avide e spietate. Non stiamo parlando di agnelli in fuga da lupi, ma di mansueti che si affidano a belve feroci. Agnelli che vengono prelevati da lupi, guidati da altri lupi attraverso il deserto, passati ad ulteriori lupi in Libia e qui stoccati su barconi che gli ultimi lupi della catena provvederanno a mettere in avaria in punti del Mediterraneo sempre più prossimi alla costa libica, tanto, si sa, gli italiani (brava gente) correranno e faranno di tutto per salvare i poveri disgraziati. Restiamo ai fatti e alle cifre.

Prima che iniziasse Mare Nostrum i barconi arrivavano fino a Lampedusa e alle altre coste siciliane; c’erano naufragi e quando morirono in 300 si parlò di una sciagura immane poi ci fu Mare Nostrum e incidenti e salvataggi furono sempre più numerosi al centro del Mediterraneo; quindi venne Triton e con quest’ultima operazione i barconi cominciarono a partire sempre più carichi di esseri umani e sempre più leggeri di carburante, tanto che i segnali di richiesta di soccorso sono partiti sempre più copiosi al limite delle acque internazionali. Gli scafisti hanno sempre preteso, con le buone o le cattive, di recuperare i barconi. Indispensabili per continuare il “traghettamento di carne umana”. I trecento affogati di due anni fa sembrano un’inezia al cospetto dei 900 di oggi. Le anime belle si strappano i capelli, il Papa fa il Papa, qualcuno scopre che liquidare Gheddafi non fu una buona idea (ma va?); e passi avanti non se ne fanno. Non è forse vero che sarebbe il caso di porre fine alla mattanza? Che il primo obiettivo, in attesa di una concertazione internazionale che risolva umanitariamente e politicamente il groviglio, debba essere salvare vite umane? g

Aprile 2015 - LA SVOLTA

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ATTUALITÀ

Expo 2015

Tipicità, eccellenze ed effetti speciali di Silvia Calanna

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n’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, 145 paesi coinvolti, 3 organizzazioni internazionali (Onu, Ue e Cern) che hanno accettato di partecipare sotto invito del Governo, 13 quelle della società civile, oltre 20 milioni di visitatori attesi, soprattutto americani e tedeschi secondo le stime di prenotazione, 618 mila euro di importi appaltati e più di 12 mila giorni lavorati. Sono questi alcuni dei dati “ufficiali” dell’Expo 2015 che si terrà a Milano dall’1 maggio al 31 ottobre. L’Italia ha scelto il tema: “Nutrire il Paese, Energia per la Vita”. Sei mesi di protagonismo dove fare sfoggio di soluzioni per dare risposte all’esigenza di “garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta”. Questo accade in un Paese afflitto da centinaia di problemi. Forse l’Expo ci salverà...qualcuno vocifera. Scandali e ritardi, tuttora presenti, non hanno scoraggiato le stime positive su introiti commerciali e presenze - si aspettano con trepidazione i visitatori asiatici - nonostante le ricerche di illustri studiosi parlano di

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LA SVOLTA - Aprile 2015

previsioni ottimistiche “lungamente sovrastimate”. Neanche del dopo-Expo, sembra importare. “Show must go on”, si attende solo l’apertura ufficiale. Fuori restano tanti piccoli imprenditori che forse pagheranno un biglietto open, intera giornata, al costo di 32 euro, sognando un padiglione in bella vista. Non sono riusciti, come le aziende più innovative, a presentare un “Theme Statement” e a firmare un contratto di “visibilità”. L’Expo è un’occasione ghiotta. Confronto di idee e soluzioni, eccellenze agroalimentari e un contorno di circa 7 mila eventi. Il visitatore sarà catapultato in scenari creativi a cui collaborano designer, architetti e artisti, ma anche giovani che hanno risposto agli annunci di lavoro già da gennaio 2012 (11339 i profili analizzati). Sono in maggioranza donne, una media di 40 anni, e una laurea in tasca. Tutto il mondo che conta, quello innovativo, ci sarà a Milano, anche grazie alla tecnologia, come nel caso del mercato del Capo di Palermo che, insieme ai mercati di Roma e Venezia, sarà protagonista con un segnale audio e video emesso dal centro del cammino verso il Palazzo Italia.

Il “Padiglione Italia” sarà facilmente riconoscibile grazie all’Albero della Vita, icona di acciaio e legno di 37 metri e 70 tonnellate, realizzata da Marco Balich e collocata sopra uno specchio d’acqua (Lake Arena). Tra le regioni italiane non poteva mancare la Sicilia, prima in Italia, Partner di Expo. A luglio 2014 UnionCamere e Regione hanno firmato l’accordo per “promuovere il sistema economico” puntando sulle eccellenze agroalimentari. Cinque settimane espositive a rotazione, uno spazio di 200 mq coperti situati al piano terra sul Cardo Nord Ovest. Piazzetta n.4 per tutta la durata dell’Expo e tre settimane di protagonismo nel Palinsesto eventi del Padiglione Italia. Inoltre, la Sicilia sarà capofila del “Cluster Bio Mediterraneo”, uno spazio condiviso con altri 12 paesi del Mediterraneo aderenti, raggruppati secondo criteri “tematici” o di

filiere alimentari. Il “Cluster” è una soluzione alternativa al padiglione autonomo che fa risparmiare sui costi di affitto. L’area sarà dedicata alla biodiversità e alla dieta mediterranea. Più di 7 mila metri quadrati in totale, di cui 4350 da condividere in un gioco di colori. Quattro strutture saranno dedicate alla distribuzione delle eccellenze siciliane: l’olio Igp, il pane (che verrà cucinato in forno direttamente in loco), i vini Doc e gli agrumi. 2 settimane (dal 15 al 28 giugno) saranno dedicate al territorio del Sud Est siciliano. Non mancheranno, tra i tanti, i pomodori di Pachino, il cioccolato di modica, ma anche i biscotti di Monreale, il Passito di Pantelleria, il Cerasuolo di Vittoria, i limoni di Siracusa e Messina, il salame di Sant’Angelo di Brolo. I prodotti verranno apprezzati di sicuro, ma per i bilanci costi/benefici bisogna aspettare. g


REGIONE

I vitalizi dell’Ars

di Antonio Peci

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.calcoli sono rifatti alla luce della nor-imativa che tre anni fa ha abolito il’istituto per gli ex-deputati. Sono 180 gli ex-deputati regionali che percepiscono l’assegno vitalizio. L’importo mensile ammonta a 902.302,27 euro. Gli assegni vitalizi di reversibilità a consorti e figli di ex-deputati deceduti sono 119 di cui sei per la prole, per un ammontare mensile di euro 530.217,88. Sono le orfane di Giuseppe Alessi, Ignazio Adamo, Carmelo Antoci, Natale Cacciola, Luigi Carollo e Rino Nicolosi. Le pensioni dirette erogate con il sistema “pro-rata” sono quindici per una spesa mensile di euro 79.571,90. Gli assegni di reversibilità erogati con il sistema “pro-rata” sono due per un importo mensile di euro 4.434,62. Complessivamente, gli assegni vitali-

zi diretti e di reversibilità nel bilancio dell’Ars incidono per un milione 517 mila 425 euro al mese, 18 mln 209 mila 109 euro annui, considerato che i vitalizi vengono erogati per dodici mensilità. Si tratta di calcoli in base alla nuova normativa determinata da tagli operati alla spesa dell’Ars. Beneficiari sono quanti avevano maturato i diritti prima del gennaio 2012, data in cui l’istituto dell’assegno vitalizio in favore degli ex-deputati è stato abolito e contestualmente è stato creato il sistema previdenziale contributivo, promuovendo l’allineamento ai dipendenti della pubblica amministrazione. Cosicché, l’ex-deputato non riceve il vitalizio in base alle legislatura in cui ha esercitato il mandato, calcolato in base all’ammontare dei contributi versati nel corso dell’attività parlamentare. A quanto ammontano i contributi ver-

sati da ciascun deputato? Il nuovo regolamento stabilisce una trattenuta mensile pro capite pari all’8,80% dell’indennità lorda percepita. In passato il deputato non rieletto poteva chiedere il vitalizio a cinquant’anni purché avesse al suo attivo tre legislature. Con la nuova normativa potrà percepire il vitalizio dopo il sessantacinquesimo anno di età. Ciò vale anche per i deputati non rieletti prima che entrasse in vigore la nuova regolamentazione. E però, i 65 anni si abbassano a 60 per gli ex-deputati che abbiano almeno due legislature piene, ovvero dieci anni di attività parlamentare. Altra novità (non ricordiamo se sia da collegare alla nota vicenda della sospensione del vitalizio all’ex-governatore, Cuffaro), sostenuta dal presidente dell’Ars, Ardizzone, è l’applicazione della norma del Codice penale che sospende il vitalizio agli ex-deputati destinatari di condanna definitiva per delitti contro la pubblica amministrazione che comporti l’interdizione dai pubblici uffici. E ancora: a differenza del passato, quando l’ex-deputato poteva sommare il vitalizio dell’Ars a quello di altre istituzioni elettive, ora potrà percepirne solo uno che non può essere sommato neppure a eventuali emolumenti derivanti da cariche pubbliche. g

Province di Sicilia, la riforma

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re città metropolitane e sei «aree vaste»: di fatto rimangono i nove ambiti attuali. Forse la telenovela della riforma delle province è arrivata a conlusione. Il testo presentato dall’assessore Ettore Leotta, concordato dalla maggioranza, e depositato ieri mattina in commissione

Affari istituzionali targato Udc, è nettamente diverso da quelli presentati dal governo. Il testo su cui si discute è quello già proposto dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che recepisce la legge Delrio già in vigore a livello nazionale: non si divide la Sicilia in pillole come previsto dai testi precedenti

del governo regionale, con l’istituzione di liberi consorzi di comuni con il solo limite di 150 mila abitanti, ma nascono le tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina che corrispondono alla delimitazione delle attuali rispettive province. Si istituiscono sei consorzi di comuni chiamati «aree vaste» corrispondenti al territorio delle altre sei province siciliane: Agrigento, Siracusa, Trapani, Caltanissetta, Ragusa ed Enna. Se qualche comune intende staccarsi da questo territorio potrà farlo liberamente purché sia contiguo all’area vasta cui intende aderire. Ed in ogni caso dovrà

rispettare tutte le procedure compreso il referendum. A questo proposito va ricordato che i comuni di Gela, Niscemi e Piazza Armerina che avevano aderito al libero consorzio di Catania anzicchè alla città metropolitana di Catania, così come il comune di Licodia Eubea che aveva aderito al consorzio di Ragusa anzicchè alla città metropolitana di Catania, potranno esprimere la volontà di rientrare nell’area vasta di provenienza con una nuova delibera a maggioranza di due terzi da definire entro sei mesi dall’entrata in vigore della nuova normativa. Antonio Peci

Aprile 2015 - LA SVOLTA

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CITTǺ SICILIANE

AGRIGENTO Blocco di roccia si stacca dalla parete di via XXV aprile di Federica Di Mauro

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anni in via XXV Aprile ad Agrigento. E’ crollata nei giorni scorsi un pezzo di casa troglodita scavata migliaia di anni fa nella parete che sovrasta la via. I cittadini apprendono ancora una volta una notizia che riguarda crolli che colpisco varie strutture antiche presenti nella città. I soggetti più fragili si sono rivelati i

vari costoni delle abitazioni agrigentine. Il fatto accaduto non ha fortunatamente creato danni, il grosso pezzo di pietra è rimasto in mezzo al verde della collina. Ancora crolli dai costoni della città di Agrigento. Questo avvenimento ha fatto intervenire sul posto gli esponenti della Polizia municipale e quelli della Protezione civile comunale. Essi hanno spiegato a vari giornalisti che questa è una fase critica in quanto l’a-

sciugatura dei terreni, dopo le abbondanti piogge dei periodi scorsi, porta al loro assestamento e quindi al movimento dei blocchi degradati. In ogni caso i cittadini attendono da mesi che il co-

mune provveda alle dovute misure di messa in sicurezza degli edifici più soggetti a rischio, che principalmente rappresentano il patrimonio artistico e culturale dell'intera zona. g

CALTANISSETTA Le città di Caltanissetta, Modica e Agrigento tra le 24 candidate al premio “Capitale della cultura”

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gni anno il Consiglio dei Ministri, in riferimento alla legge Art Bonus nel contesto dei Grandi Progetti Culturali, attribuisce ad una città Italiana il titolo di Capitale della cultura. «Sono 24 le città italiane che concorrono al titolo di capitale italiana della cultura per gli anni 2016 e 2017», ed il titolo verrà attribuito sulla base di una pubblica selezione. Per gli anni 2016 e 2017 è stato emanato un bando e le città che hanno avanzato le proprie proposte sono: Agrigento, Anagni, Aquileia, Caltanissetta, Carinola, Como, Ercolano, Foligno, Frascati, Mantova, Modica, Novara, Oriveto-Todi, Parma, Pisa, Pistoia, Selargius, Spoleto, Sulmona, Taranto, Terni, Terracina, Tropea, Viterbo. La procedura a questo momento prevede la nomina di sette giurati, esperti nel settore di arte cultura e turismo, che avranno il compito di valutare i dossier di candidatura presentati dalle città. Le due città vincitrici riceveranno rispettivamente un milione di euro. «La qualità e l’importanza delle 24 città che si sono candidate a diventare Capitale Italiana della Cultura per

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LA SVOLTA - Aprile 2015

il 2015 e il 2016 - ha detto il ministro Franceschini - sono la miglior garanzia del successo crescente che sono certo avrà questa iniziativa. Già la partenza per il 2015, con il titolo conferito alle 5 città finaliste con Matera per la capitale europea della cultura, farà capire l’utilità di un investimento su attività culturali e patrimonio come fattore di

crescita, non solo turistica. Ma quando dal 2016 una sola città diventerà Capitale per un anno, vincendo una competizione avvincente e virtuosa, il titolo diventerà, ben oltre il vantaggio del milione di euro di finanziamento, sempre più ambito e porterà notorietà nel mondo e crescita economica». g Federica Di Mauro


CITTǺ SICILIANE

MESSINA

Una petizione popolare rilancia la questione del ponte sullo Stretto

di Maria Luisa Caruso

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hi pensava che il ponte sullo Stretto fosse una questione morta e sepolta si sbagliava. A Messina, la Rete civica per le Infrastrutture del Mezzogiorno rilancia il dibattito e lo fa in grande, portando dalla propria parte anche personalità politiche che, in passato, stavano sul fronte opposto, come Franco Providenti. In corso, da giorni, una petizione po-

polare che, corredata di firme, sarà inviata al governo e al parlamento e una lettera specificamente indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’iter avviato dalla petizione può contare su un alleato prezioso, vale a dire sul contributo determinante dell’amministratore della società capofila del gruppo Eurolink, che doveva realizzare la grande infrastruttura. Dunque, in un momento in cui la città sta vivendo un drammatico monte di crisi e disoccupazione, la questione

del ponte sullo Stretto torna alla ribalta, contando sul sostegno dei tanti che sono favorevoli alla realizzazione della grande infrastruttura. Protagonisti del dibattito sono un gruppo di professionisti che, dalle linee della Rete civica per le Infrastrutture del Mezzogiorno e dell’Associazione “ Ponte subito”, lanciano la petizione di cui sopra, con tanto di banchetti, anche virtuali. Fiducioso anche Pietro Salini, amministratore delegato della Salini – Impregilo, capofila del Consorzio che avrebbe dovuto realizzare l’opera. Questi si dice convinto che il ponte si possa ancora realizzare e che potrebbe rappresentare un mezzo di evoluzione e crescita del territorio nazionale, creando una rete di comunicazione e scambi più semplici e produttivi tra il Mezzogiorno e il resto dell’Italia. Un ponte sia fisico, sia metaforico che potrebbe finalmente eliminare il divario tra la nostra isola e il resto del territorio nazionale, abbattendo anche quelle grette convinzioni di differenza e separazione tra sud e nord. g

PALERMO Street food: Il festival del cibo da strada

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l 18 e 19 aprile dalle 10 alle 24 a piazza San Domenico. Si è svolto il primo street food festival palermitano. Presentata a Villa Niscemi, la prima edizione del festival "Panormvs Street food Festival", vedrà come protagonisti tutti i rappresentanti dello street food nazionale.

Organizzato dal Comune di Palermo e patrocinato da Expo Milano 2015, l'evento ha trasformato la città nella capitale dello street food. “Questa splendida iniziativa - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando - è un modo per scoprire quanto la nostra città sia apprezzata nel mondo, anche dal

punto di vista del cibo di strada. Questo - ha concluso il sindaco Orlando - è l’anno zero per questa iniziativa che diventerà un appuntamento fisso”. E’ stato creato un vero e proprio “Villaggio Gastronomico” che ha visto come componenti 19 street fooder palermitani celebri: Antica Panelleria da Nino, Bar Lucchese, Chioschetto della cattedrale, Dainotti's, Elenka, Francesco re della porchetta, Friggi­toria da Arianna, La Sfincioneria, L'Angolo della Frutta, Le pizzette di Benny, Nino Santa Maria, Nino u Ballerino, eccetera. "Questo festival - ha di-

chiarato l'assessora alle Attività Produttive Giovanna Marano - nasce per promuovere lo street food palermitano e per consentire a coloro che sono quotidianamente impegnati in un'attività che ha un circuito economico importantissimo per il nostro territorio, di esibirsi nel corso di questa due giorni. I quattro mila ticket gratuiti andati a ruba, - ha concluso l'assessora Marano – ci spingono a fare in modo che il festival diventi un evento stabile nel tempo, in modo da assicurare alla città di Palermo un richiamo turistico importante". g Federica Di Mauro

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CITTǺ SICILIANE

RAGUSA

Si farà la Catania-Ragusa? di Maria Luisa Caruso

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’opera di raddoppio della Statale Ragusa-Catania sembra diventare sempre più una chimera; nonostante le decine di annunci, il progetto di finanziamento per la realizzazione dell’opera pare non andare incontro a risultati positivi. La notizia giunge come una doccia fredda nei giorni scorsi da una nota diffusa dall’onorevole Vincenzo Vinciullo, vice presidente vicario della Commissione Bilancio e Programmazione all’Ars. “Nei primi sette giorni da ministro delle Infrastrutture – tuona, irritato, il parlamentare siracusano – l’unica cosa che è stata fatta dal ministro Graziano Delrio è quella di escludere la CataniaLentini-Ragusa dal Piano delle Infrastrutture Strategiche”. In effetti, sono trenta le opere che il ministro ha deciso di inserire nel Piano di Programmazione e fra queste non figura la Statale che collega le tre province in questione.

“E’ assolutamente inaccettabile che un’opera di grande importanza strategica come l’autostrada Catania-Ragusa sia stata depennata, con tale leggerezza, dall’elenco delle grandi opere previste nel Documento economico e finanziario, recentemente approvato dal Governo”, dichiara il sindaco di Catania, Enzo Bianco che ha immediatamente convocato una riunione con i suoi omologhi di Ragusa e Siracusa e con il presidente della Camera di Commercio di Siracusa, nonché vicepresidente nazionale di Confindustria, Ivan Lo Bello. Il Distretto del sud-est dell’isola è l’area più ricca ed attiva della Sicilia e tra le più importanti del Mezzogiorno; non realizzare, dunque, questa importantissima arteria di collegamento penalizzerebbe tutti i grandi progetti di sviluppo pensati per questa porzione di territorio. Il sindaco si ripromette di mettersi in contatto immediatamente con il neo ministro Delrio, per avere maggiori chiarimenti sulla situazione. g

SIRACUSA Assegnati orti urbani di Antonio Peci

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li affidatari degli orti urbani hanno assistito alla prima di una serie di lezioni formative, che l’assessore alle Attività produttive Teresa Gasbarro, ha programmato per loro insieme agli uffici competenti. Il primo appuntamento è stato dedicato alle regole dell’utilizzo del compost e all’utilizzo della frazione organica dei rifiuti come risorse in agricoltura. In programma nelle prossime settimane, incontri con agronomi, per spiegare le basi fondamentali per approcciarsi agli orti. “È scaduto nei giorni scorsi – ha detto l’assessore Gasbarro - il bando per il secondo step e credo che già la prossima settimana, saremo pronti per stilare la graduatoria, per assegnare gli altri 40 lotti. Resta una fascia di terreno di proprietà della Provincia regionale, per la quale abbiamo già richiesto l’autorizzazione per mettere a bando anche questa area, per far fronte alle tante richieste giunte agli uffici”. All’installazione della compostiera erano presenti, oltre l’assessore Gasbarro, anche Emma Schembari, esperta del sindaco in materia di Politiche Ambientali e Sviluppo Sostenibile, Salvo La Delfa, presidente dell’associazione Rifiuti Zero, e Donatella Paggi, dell’associazione Plemmiryon. g

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LA SVOLTA - Aprile 2015

IN BREVE di Maria Luisa Caruso

ENNA

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l Nucleo operativo provinciale del Corpo forestale ha di recente apposto i sigilli, su delega del sostituto procuratore Fabio Scavone, alla discarica comunale di contrada San Bartolomeo (Gagliano). Il percolato della discarica, ormai inattiva da 15 anni e mai messa in sicurezza, ha inquinato le falde acquifere, come dimostrano le analisi effettuate dall’Arpa di Enna. Oltre agli aspetti legati all’inquinamento ambientale e alla mancata messa in sicurezza del sito, l’indagine sta valutando anche le responsabilità e gli aspetti amministrativi, gestionali e autorizzativi del sito. Il sequestro preventivo da parte della Guardia Forestale è la diretta conseguenza di un’inchiesta avviata già un anno fa dal sostituto Scavone, per verificare lo stato dei siti dismessi di stoccaggio dei rifiuti nella zona nord della provincia. g

TRAPANI

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l sindaco di Trapani, Damiano, ha costituito un "Gruppo di lavoro in materia di turismo", composto da tutti i dirigenti comunali ed in aggiunta anche l'Assessore al turismo Caterina Bulgarella e il Segretario Generale Raimondo Liotta. Gli obiettivi che si intendono raggiungere: Attuare una strategia virtuosa tra il Comune e la filiera di tutti i soggetti operanti nell´ambito dell´offerta turistica e tentare di mettere le basi per una cooperazione più o meno sincronica e armonica degli attori della filiera, in un contesto, come quello siciliano, in cui di certo non viene favorita la collaborazione dei singoli membri in un ottica di sviluppo pragmatico. Oltre a questo, compito del gruppo è quello di interagire attivamente con gli imprenditori turistici in modo da esaminare le istanze e le proposte che da loro perverranno, per armonizzare ed indirizzare gli interventi sul territorio, in modo che risultino proficui e soddisfacenti sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta. g


CATANIA & HINTERLAND

CATANIA

Progetto “Pedibus”

di Antonio Nicolosi

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a Terza età se ben vissuta, può essere motivo di dinamismo e ulteriore speranza di vita. In questo contesto si colloca il progetto che prevede la sicurezza nelle scuole, con l’impiego degli anziani in un’attività di servizio socialmente utile, l’educazione e la formazione dei cittadini. L’iniziativa prevede l’impiego di anziani al fine di evitare che i genitori degli alunni continuino ad essere costretti a fermare le automobili davanti alle scuole, magari in doppia

fila con il conseguente caos che si crea, per accompagnare i loro figli a scuola. Rispetto al passato, grazie a questo progetto, i bambini saranno sorvegliati davanti ai plessi scolastici da questi ‘vigili della terza età’ oltre che da agenti della Polizia municipale. Il progetto illustrato dal Sindaco di Catania Enzo Bianco nella sala Giunta di Palazzo degli Elefanti alla presenza degli Assessori al decentramento Marco Consoli e alla Scuola Valentina Scialfa e del Capo di Gabinetto Massimo Rosso, prevede il servizio di sorve-

glianza da parte di venti anziani davanti a 18 istituti scolastici. Il progetto, che attinge ai finanziamenti del progetto “Pedibus”, consentirà anche lavori per migliorare l’accesso per i diversamente abili in alcune scuole comunali. Il servizio fortemente voluto dal Sindaco Bianco, si propone diversi obiettivi: sicurezza nelle scuole, impiego degli anziani in un’attività di servizio socialmente utile, educazione e formazione dei cittadini. I pensionati impegnati in questo progetto saranno dotati di palette segnaletiche, fischietti, gilet tecnico ad alta visibilità, fascia e tesserino. Il progetto “Pedibus” è finanziato dal Ministero dell’Ambiente che ha stanziato 135 mila euro, una parte dei quali “sarà impiegata per lavori di manutenzione nelle scuole e per l’abbattimento delle barriere architettoniche

con la realizzazione di rampe per diversamente abili”. Le scuole coinvolte in questo progetto rsono: la Caronda di Via Acquicella 83, la Cesare Battisti di Via Plebiscito 380, la Nino Martoglio di Via Salemi 26, la Italo Calvino nei plessi di Via Laurana 45, di Via Ferro Fabiano 76 e di Via Brindisi 11, la Dante Alighieri di Via Cagliari 53, la Mario Rapisardi di Via Aosta 31, la Santi Giuffrida di Viale Africa 198, La Giovanni Verga di Via Leopardi 89, la Quirino Maiorana di Via Beccaria 87, la Giuseppina Pizzigoni di Via Siena 5, la Giosuè Carducci di Via Mazzarello 35, la Salvatore Quasimodo di Via D’Agata 16, la Edmondo De Amicis di Via Merlino 26, la Pietro Antonio Coppola di Via Medaglie d’oro, la Francesco Petrarca di Via Gioviale 11 e la Fontanarossa di Via Fontanarossa 9. g

P.zza S.F. di Paola, 1/2 - Via Vitt. Emanuele, 259 - Paterno' (CT) Tel. 095 622200 - Fax 095 7714688 E-mail: autoscuolabellia@tiscali.it - www.autoscuolabellia.it

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CATANIA & HINTERLAND Riceviamo e pubblichiamo

ACIREALE La villa Belvedere rimarrà chiusa a tempo indeterminato?

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l mio lungo silenzio è dovuto ad un periodo di riflessione. Tutto ciò, mi ha indotto a capire e approfondire molte cose di quello che abbiamo vissuto, per il recupero, in questi ultimi due anni, della Villa Belvedere di Acireale. Basti pensare al cedimento – dopo appena un anno dall’inaugurazione - della pavimentazione esterna dell’obbrobrio realizzato nello spazio dell’ex Angolo di Paradiso. Dalle relazioni effettuate prima dell’inizio dei lavori per il recupero della “Villa”, oggi si scopre che molte delle dichiarazioni riportate sui documenti firmati, non risultano a verità, cioè, alcuni lavori che si dovevano realizzare, non sono stati effettuati. Tante sono le cose che abbiamo scoperto, le prime risalgono al 17 novembre del 2013, ma di tutto questo imbroglio, potrebbero illuminarci per primi due persone degli uffici dei lavori pubblici: l’Ing. Giovanni Barbagallo, capo area tecnica del Comune e il responsabile di tutti lavori, ing. Salvatore Di Stefano, poi, il direttore dei lavori del recupero del “Giardino” comunale, Pierluca Lombardo e l’agronomo che ha eseguito

l’intervento di potatura degli alberi, Lara Riguccio, (Pensiamo che dovrebbe camminare a testa bassa...e non soltanto lei) e per finire, l’arch. Neri responsabile della Soprintendenza di Catania. A proposito di alberi, alcuni giorni fa si è saputa la notizia che la Soprintendenza di Catania, ha dato parere favorevole alla eliminazione di sedici alberi secolari per poi sostituirli con altri…e la Riguccio che ne pensa?! Con questa notizia gli amministratori acesi, pensano di aver saldato il conto nei confronti della città? Perché la Soprintendenza non è intervenuta prima di tutto questo scempio? E dire che nel 2000, in un mio intervento fatto ad Antenna Sicilia, pregavo l’allora amministrazione ad intervenire affinché gli alberi, privi di linfa, venissero eliminati con conseguente disinfestazione del terreno, come penso dovrebbero fare oggi, ma allora fecero orecchio da mercante. Intanto si ipotizza che se l’attuale sindaco di Acireale avesse denunciato la “cosa” (nostra) a tutti nota, avrebbe bloccato il finanziamento della Comunità Europea, oltre a far intervenire la Magi-

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LA SVOLTA - Aprile 2015

stratura con tutte le rispettive conseguenze. A questo punto ci preoccupa il silenzio dei politici acesi. Il sindaco Barbagallo propone commissioni su commissioni, ma tutto questo serve per spargere polverina negli occhi degli acesi. Nessuna “Commissione” potrà fare niente, soltanto riportare le solite parole senza poter dichiarare i danni che hanno provocato le Imprese costruttrici. Oggi, ci sono ancora diverse cose da valutare, tra queste il sistema di irrigazione e di illuminazione dove i contatti delle cabine non funzionano. Non parliamo delle cerniere delle porte del teatro Arena Eden che sono cedute provocando il blocco dell’apertura e tante altre cose. In questa situazione, i “lavori” già effettuati e da effettuare, dovranno essere ripristinati, ma…a spese di chi? L’attuale amministrazione, non potrà toccare niente e non potrà denunciare nessuno, a questo punto

si tacerà fin quando il tempo – pensano – cancellerà ogni cosa… Non sarà così! L’acese, anche se sembra tranquillo, qualche giorno si sveglierà da questo letargo e…potrà accadere quello che non si desidera. Ma noi dobbiamo tenere alto il buon nome della nostra storica Città di Acireale. Ricordiamoci che i circa 7.000.000,00 (sette milioni di euro), della Comunità Europea, sono stati “bruciati” e la Villa, non è stata resa fruibile come lo era prima. Vorrei aggiungere che l’Assessore ai LL.PP: dott. Nando Ardita, ha dichiarato che. Forse, la “Villa” in estate sarà fruibile soltanto nel breve tratto che porta all’Arena Eden per gli eventuali proiezioni di film. Il resto “tabù”. Auspichiamoci che qualche “santo” possa intervenire per chiarirci le “coperture” di ogni singolo lavoro. Direttore, il mio più sentito ringraziamento. g Biagio Fichera


CATANIA & HINTERLAND

MISTERBIANCO Rivalutare le imprese

di Agata Sava

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i sa, da soli non si va da nessuna parte. L’amministrazione comunale lo ha capito benissimo, annunciando una riunione, tenutasi il 10 aprile al teatro comunale con gli imprenditori e commercianti misterbianchesi. Su iniziativa dell’assessorato allo Sviluppo Economico ed Attività Produttive sono state invitate le 3.378 imprese del territorio misterbianchese. “Bisogna dialogare con le imprese - di-

chiara l’assessore allo Sviluppo Economico Marco Corsaro -. In momenti difficili come questo è uno degli impegni primari di questa amministrazione comunale” . Presenti alla riunione oltre al sindaco Nino Di Guardo anche l’avvocato Ninni Anzalone, il direttore del Centro per l’impiego dott. Giuseppe Patanè e il funzionario Mario Brancato. La tematica è varia, si spazia tra vari argomenti quali rilanciare il marketing, migliorare la viabilità con trasporti e parcheggi adeguati e, nota dolente, si parla di tasse e di banche. Misterbianco è rinomato per la sua zona commerciale ma, ai giorni nostri, molte aziende hanno chiuso soffocate dalle tasse, piccole e medie imprese fallite e negozi storici che erano il vanto del paese

ormai sono ridotti all’osso. Non si può passare dalla zona commerciale e non avere un moto di tristezza. Pietre miliari ormai chiuse da tempo che hanno dato spazio ai colleghi stranieri che la fanno da padrone. Una gran bella sconfitta alla quale i nostri imprenditori e la nostra amministrazione dicono “No”. Certo bisogna rivalutare le nostre imprese ma, ormai i cittadini sono oppressi dalle tasse, manca la forza lavoro che permette un affluire di moneta consentendo al cittadino di fare acquisti e alle imprese di respirare. L’impresa nella quale si è lanciata la nostra amministrazione è alquanto ardua, quindi un doveroso in bocca al lupo è d’obbligo. g

MOTTA SANT’ANASTASIA Chiuderà la discarica Valanghe D’Inverno?

di Antonio Peci

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egli scorsi mesi, il governo siciliano aveva, da un lato, confermato l’iter per la chiusura definitiva della discarica di Motta, cosa che sarebbe dovuta avvenire già nei primi mesi del 2015, dall’altro è lo stesso governatore Crocetta a prorogare fino al 7 maggio prossimo, il conferimento nella discarica di Valanghe d’Inverno di oltre mille tonnellate di rifiuti al giorno.

Insomma, l’ennesima illusione per i residenti delle aree limitrofe della ditta Oikos di Motta Sant’Anastasia, i quali continuano a dar fondo a tutte le loro risorse per dichiarare lo stato d’emergenza a tutela del diritto alla salute. Per il prossimo 25 aprile "giorno della Liberazione" i Comitati No Discarica, lanciano anche due iniziative simultanee: un appello alle massime Autorità Istituzionali e una grande mo-

bilitazione popolare. Ma la domanda, adesso è: "cosa accadrà dopo il 7 maggio?" "E soprattutto dove verranno abbancati i rifiuti?". Intanto i comitati ‘No-Discarica’ di Motta e Misterbianco hanno redatto una precisa scaletta, in cui ribadiscono tutti i provvedimenti e gli interventi da intraprendere, rivolta alle massime autorità dello Stato, fra cui al Capo dello Stato, Sergio Mattarella e al premier Matteo Renzi, e ripercorre con grande meticolosità tutto il groviglio di vicende legate alla questione delle discariche di Tiritì e Valanghe D’Inverno. E’ evidente che la questione

tocca direttamente alla Regione che deve intervenire definitivamente. Adesso tocca agli abitanti del comune di Motta Sant’Anastasia e del vicino Misterbianco ribellarsi e partecipare massicciamente alle prossime manifestazioni. Non è più sopportabile quello che in questi lunghi anni hanno subito, prima, la presenza della discarica di Tiritì e, poi, di Valanghe d’Inverno; discariche che, incuneate tra i due comuni, hanno segnato la vita dei territori, con provvisorietà, crolli, intensi e insopportabili fetori, timori per la salute, illegittimità e corruzione. g

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CATANIA & HINTERLAND

PATERNÒ Il pronto soccorso, presidio solo per codici bianchi di Gianluca Torrisi

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a manager dell’Asp 3, Ida Grossi, ha presentato il cronoprogramma degli interventi che l’Asp ha predisposto per il presidio ospedaliero paternese. All'incontro che si è avuto presso la direzione sanitaria dell’Ospedale “SS. Salvatore” di Paternò, erano presenti anche il direttore sanitario dell’Asp Franco Luca, il direttore sanitario del “SS. Salvatore” Salvo Calì; il sindaco Mauro Mangano; il vicesindaco Carmelo Palumbo; il presidente del Consiglio comunale Laura Bottino; ed ancora il consigliere Turi Campisano; i rappresentanti sindacali di Fials e Uil, il portavoce del comitato “difendiamo l’ospedale”, Orazio Lopis. Un incontro tra luci ed ombre, per gli elementi emersi. In positivo l’annuncio dello stanziamento di 650mila euro, da parte dell’Asp, con l’obiettivo di recuperare le due sezioni dell’ospedale chiuse dal 2008, per permettere l’esecuzione degli interventi, in realtà mai effettuati. Dopo l’intervento di risistemazione, secondo le previsioni, verranno

riposizionati i reparti ad oggi accorpati di chirurgia, otorinolarin-goiatria e medicina (per quest’ultimo verranno ampliati i posti letto, con l’aggiunta della neurologia). Entro giugno, inoltre, verrà trasferito nei nuovi locali il centro trasfusionale, in vista dell’accreditamento da parte della Regione Sicilia, atto necessario a mantenere l’attività in funzione. Il manager dell’Asp ha evidenziato, inoltre, l’importante e proficuo lavoro avviato con l’Amministrazione comunale. «Insieme al sindaco abbiamo messo nero su bianco, un programma di interventi - evidenzia la manager Grossi -, da realizzare entro il mese di dicembre, che impegna l’Asp Catania con propri fondi, finalizzati al miglioramento logistico e dell’offerta dei servizi, e al rafforzamento degli standard alberghieri. Nel mese di ottobre verificheremo il programma, quanto sarà realizzato e quanto sarà da realizzare». Queste le luci, ma come detto ci sono le ombre che coprono quasi completamente il buono programmato. Ad evidenziarle è il comitato “difendiamo per l’ospedale”, uscito dalla riunione amareggiato

e per nulla soddisfatto. «Non possiamo cantare vittoria - dicono dal comitato -. Oggi è il giorno in cui abbiamo compreso che per l’ospedale la decisione presa è quello di ridurlo ad un semplice Pte». Le parole dei componenti del comitato sono legate all’affermazione della manager Ida Grossi, che ha evidenziato come il pronto soccorso per le emergenze sarà a Biancavilla, quello di Paternò diventerà un presidio per i codici bianchi, dunque un Pte, come da sempre si è temuto. «La politica sembra far finta di non aver capito - dicono dal comitato - e per il risultato esulta». Critica netta, espressa durante la conferenza stampa dal presidente del Consiglio comunale, Laura Bottino e di altri esponenti presenti all’incontro. g

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La manager dell’Asp 3, Ida Grossi

LA SVOLTA - Aprile 2015

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Salvatore Musumeci


ARTE & CULTURA

A Catania: “Picasso e le sue passioni”

Antonio Nicolosi

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ino al 28 giugno 2015 nel Castello Ursino a Catania sarà possibile visitare la mostra delle opere del grande artista spagnolo Pablo Picasso. La mostra denominata “Picasso e le sue passioni”, organizzata dal Comune di Catania e da Comediarting & III Millennio, a cura di Dolores Duran Urcan e Stefano Cecchetto, rientra in quella serie di proposte culturali che hanno come priorità di sfruttare le potenzialità turistiche di Catania che ricordiamo è due volte Patrimonio dell’Umanità con il suo barocco fiorito e con l’Etna. Di Picasso in questa mostra i visitatori potranno godere circa 300 opere tra vasi, piatti, brocche, mattonelle dipinte, importanti opere su carta

e tre opere uniche, di cui due oli e una gouache. Uno sforzo organizzativo non comune che ha raccolto insieme opere provenienti per la maggior parte da prestigiose raccolte private di tutto il mondo e dal museo di Mija Malaga, noto per la ceramica. In aggiunta al prezioso bagaglio culturale ed artistico esposto, il percorso offerto ai visitatori è inoltre arricchito da Picasso in the cube (politic passion), un’istallazione multimediale interattiva che racconta il rapporto dell’artista con la politica e i riflessi che questa ebbe sulla sua arte. “La mostra, con un percorso completo di opere del grande artista, intende illustrare, nei suoi contenuti più autentici, i temi e le passioni che hanno dato vita alla creatività di Picasso e ne hanno

influenzato la vicenda umana e quella artistica. Il teatro e il circo, la tauromachia, le donne e la politica sono state per tutta la sua carriera argomenti di ricerca portante nella sua complessa cifra stilistica”. Artista poliedrico, duttile, innovativo, unico artista del ‘900 che ha saputo trattare tutte le tecniche ascrivibili al mondo dell’arte, ha maturato nel tempo una genialità artistica che lo ha proiettato nell’olimpo degli artisti che con la loro arte hanno lasciato un segno tangibile della propria creatività. In questa mostra vengono esposte alcune serie d’incisioni quali: La Suite des saltimbanques (1913) 14 incisioni acquaforte e puntasecca, Il Tricorno (1920) 33 incisioni bulino e collotype, I Venti Poemi di Gongora, (1958) 41 incisioni acquaforte e acquatinta allo zucchero, Carmen (1949) 40 opere incisioni a bulino, Tauromachia (1959) 27 opere acquatinta allo zucchero e puntasecca, Barcelona Suite

(1966) 5 incisioni litografia a colori, La Célestine, (1971) 68 incisioni acquaforte e acquatinta. Oltre i quadri e le incisioni è possibile in questa mostra visionare opere in ceramica realizzate dall’artista spagnolo. In queste ceramiche è possibile focalizzare tutta la potenzialità creatrice dell’artista. Picasso “ si dedica a questo linguaggio espressivo che scopre particolarmente congeniale alla sua vena creativa, tanto da iniziare una sperimentazione che lo accompagna per il resto della vita e che si intreccia indissolubilmente con i suoi lavori su tela, le sue sculture e la sua grafica”. Questa mostra su Picasso, sia per la quantità di opere esposte, sia per la presenza di tutte le tecniche affrontate, diventa un’occasione unica per la Sicilia e per Catania, una tra le mostre più importanti mai realizzate su Picasso. Il giusto input per ridare alla nostra città il posto che si merita nell’ambito culturale nazionale. g

LIBRI. L’indipendentismo Siciliano, tra mito e realtà

di Agata Sava

L’indipendentismo Siciliano, tra mito e realtà”, è il primo libro realizzato dal vice sindaco di Mascalucia, avvocato e giornalista, Fabio Cantarella. Nasce con il desiderio di consegnare alle nuove generazioni, e per la verità anche a quelle precedenti, una storia che a scuola non s’insegna, una storia di cui non c’è traccia nei libri

di testo, nonostante il sangue versato da tanti siciliani che a cavallo dell’ultima guerra mondiale credettero, fino al punto di rimetterci la vita, in una Sicilia stato. Il libro parte col chiedersi: da dove nasce la Sicilia moderna, quella di oggi cioè? Non dobbiamo andare, in fin dei conti, troppo lontano: la Sicilia d’oggi “nasce” con la concessione da parte dello Stato Italiano dell’Autonomia Speciale, nel….. del 1946. Ma perché alla Sicilia venne concessa un’Autonomia Speciale? Perché avvenimenti burrascosi l’avevano preceduta all’indomani dello sbarco angloamericano nell’Isola, in quel non lontano luglio del 1943, e subito dopo, e durante, l’occupazione militare da parte dei nemici che diventeranno alleati dopo la caduta di Mussolini. In quegli anni, la Sicilia accarezzò il sogno di una sua “indipendenza”, sogno che si esaurì dopo la conclusione del conflitto bellico mondiale, e il

Governo italiano si vide costretto al “compromesso” per eludere l’eventualità di una separazione di fatto, concedendo appunto un’Autonomia che poteva considerarsi veramente “Speciale”, visti i contenuti e le norme dello Statuto che la regolava, quasi una sorta di “indipendenza”. Probabilmente, in quella “concessione” di Autonomia, evidenziato c’era già un trucco iniziale: doveva rimanere un “atto formale” (sulla carta) e non doveva essere mai applicata. Così, infatti, è accaduto. Gli avvenimenti di quegli anni turbolenti sono stati riportati alla luce nel settembre dello scorso anno a Mascalucia, nel corso di un convegno promosso dall’Amministrazione comunale su iniziativa del vice sindaco fabio Cantarella. che ha raccolto gli atti di quel convegno, lo ha raffrontato con i tempi di oggi e ne ha fatto un libro al quale ha dato lo stesso titolo del convegno. Ne è scaturito un lavoro interessante e coinvolgente. g Aprile 2015 - LA SVOLTA

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SPETTACOLO a cura di Mariella Palmeri

Primavera cinematografica firmata Sequel

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a primavera cinematografica trascina nelle sale un vero e proprio fiume di spettatori; parola d’ordine “sequel”. Già, perché negli ultimi trenta giorni, ben tre fra le saghe più seguite sul grande schermo, hanno visto aggiungere un capitolo a quelli precedenti. Ad inaugurare la primavera, “The divergent series: Insurgent”, secondo capitolo della saga firmata Robert Schwentke. Le pellicole, trasposizioni cinematografiche degli omonimi romanzi firmati da Veronica Roth, raccontano un futuro distopico, immaginario, di una società post-apocalittica e adesso suddivisa in cinque fazioni. Nel secondo capitolo seguiamo le avventure di Tris e Quattro, adesso in fuga perché inseguiti da Jeanine, capo degli Eruditi, fazione elitaria. In corsa contro il tempo, devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,

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LA SVOLTA - Aprile 2015

affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo. E’ stata poi la volta di “Fast and Furoius 7”, attualmente al primo posto ai box-office, con oltre quattordici milioni di incassi. Una saga diversa da quelle che siamo abituati a vedere al cinema, lunga quattordici anni, con un crescendo importante dal punto di emotivo. Nessuno potrà negare la centralità via via acquisita dall’elemento famiglia, che ha di fatto accresciuto in positivo il valore dell’intreccio cinematografico e dei personaggi protagonisti. Che sia chiaro, la spavalderia non manca neppure in quest’ultimo capitolo nel quale Toretto affronta Ian Shaw, il fratello di Owen in cerca di vendetta, ma c’è un malinconico pensiero che accompagna tutti i 140 minuti di visione; si tratta della scomparsa nella vita vera, del giovane Paul Walker che vedi sullo schermo e non riesci a capacitarti non ci sia più. Nel film è presente fino alla fine, grazie ai due fra-

telli usati come controfigure, e un omaggio delicato e commovente chiude la visione e, insieme, la saga in modo toccante e sincero. A chiudere Aprile, l’uscita di “Avengers 2: Age of Ultron”. Ognuno di noi ha un super eroe preferito; cosa succede se li mettiamo tutti (o quasi) dentro un’unica pellicola? E’ un successo mondiale assicurato. Dopo l’enorme trionfo del primo capitolo, seguiamo adesso Tony Stark cercare di avviare un programma di pace, ma se le cose degenerano sono di nuovo i più grandi eroi della Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, ad esser messi di nuovo alla prova per salvare il destino della pianeta. Il villain Ultron infatti emerge, e spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili piani. Una primavera cinematografica per tutti i gusti, insomma, nella quale perdersi fra avventura e coraggio. g


SPORT NEWS IN SICILIA Aprile 2015

Campionato di calcio delle squadre siciliane di A e B Lella Seminerio

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uando ormai i campionati si avviano alla fase finale, le squadre siciliane, sembrano avvicinarsi ai rispettivi obiettivi stagionali. La squadra del capoluogo, dopo un periodo opaco nel gioco e nei risultati, si rimette in sesto e conquista sei punti nelle ultime due giornate. Il decimo posto in classifica del Palermo, ma soprattutto i quarantuno punti, significano il raggiungimento dell’obiettivo principe della stagione rosanero e cioè l’aritmetica certezza della permanenza in serie A. Ma con ancora sette partite da giocare, e dunque ben ventuno punti a disposizione, la stagione può ancora regalare soddi-

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sfazioni inattese. Il risveglio del Catania in serie B ha certamente del miracoloso. Relegata nei bassifondi della classifica, derisa dagli scettici e umiliata dagli avversari fino a qualche settimana fa, la squadra etnea di Mister Marcolin, sconvolgendo ogni previsione, inanella a sorpresa una serie imprevedibile quanto impressionante di quattro vittorie consecutive, che significano, in soldo-

ell’ultima giornata del campionato di eccellenza sembrava già tutto scritto con l’inchiostro nero per il Siracusa: una vittoria inutile sul Catania San Pio X per 2-0 che non sarebbe bastata per la promozione diretta. Sconforto tra le tribune dello stadio De Simone al triplice fischio, mentre con l’orecchio incollato alla radiolina, i tifosi più accaniti aspettavano il mira-

ni, dodicesima posizione in classifica e quarantaquattro punti, cioè diverse lunghezze sopra la zona retrocessione. Certo, la situazione non è ancora completamente tranquilla, ma i risultati e le prestazioni della squadra lasciano ben sperare per il futuro della stagione che, se non altro, potrebbe consentire alla compagine rossazzurra di disputare la serie cadetta anche il prossimo anno. Ma-

gari provando a riagguantare quella massima serie di cui tutta la città sente il bisogno. Una lunghezza dietro al Catania che l’ha battuto nettamente nel derby, troviamo il Trapani di Serse Cosmi. I granata non riescono più ad esprimersi con scioltezza com’era successo qualche giornata fa e la classifica deficitaria è la riprova della di una situazione quantomeno delicata. Certamente la squadra ha tutte le carte in regola per mantenere la categoria, se solo avesse più convinzione nei propri mezzi. Serse Cosmi è comunque un grande allenatore ed ha la piena fiducia della società, a lui il compito di guidare i suoi ragazzi verso un obiettivo quanto mai possibile. g

Campionato di Eccellenza: Siracusa promosso in serie D colo da Barcellona, dove l’Igea Virtus soccombeva con lo Scordia per 1-0. Un risultato demoralizzante per i supporter degli azzurri sugli spalti e che, nonostante la vittoria, rimandava gli aretusei ai play-off, lanciando verso la serie D la squadra di Nicola Serafino. In molti, sconsolati, lasciavano lo stadio. Ma un recupero super, ben undici minuti, riaccende le speranze azzurre. Ed è proprio all’ottavo minuto che si concretizza il miracolo: Biondo supera Fagone, pareggia l’incontro e spedisce il Siracusa direttamente in paradiso. Lo stadio si trasforma in una bolgia, i musi lunghi in sorrisi smaglianti, il mesto silenzio in urla di gioia. Scene di giubilo si susseguono sul rettangolo di gioco e

fuori per una promozione cercata, voluta e meritata dalla squadra, dalla società e dalla città tutta. Le scene di sconforto si trasferiscono a Scordia, che non si attendeva un epilogo così amaro in una giornata in cui tutto lasciava supporre ben altra conclusione. Certo la promozione diretta è un’altra cosa, ma squadra e tifosi scordiensi non devono abbattersi, il sogno non è svanito del tutto, ci sono i play-off da giocare e non bisogna mollare. Già note le date degli incontri: 17/24 maggio le semifinali, 7/14 giugno la finale. In bocca al lupo a Mister Serafino e ai suoi ragazzi che meritano certamente il salto di categoria. g Lella Seminerio

Aprile 2015 - LA SVOLTA

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MISCELLANEA

Seminario sulle malattie degenerative di Agata Sava

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on i seminari indetti dal consultorio Agnese Lo Certo, Misterbianco prende coscienza sempre di più sulla prevenzione delle malattie degenerative. Il terzo incontro di queste riunioni ha visto come relatrice la prof.ssa Mimì Duscio, docente di medicina sul lavoro all’università di Catania, affiancata dal professore epidemiologo Nico Arena. La professoressa Duscio, ha spiegato il perché dell’insorgere di alcune malattie degenerative, cancro compreso, aiutandosi con delle

diapositive relazionandole in modo lineare ed esaustivo. "Per avere un benessere psico/fisico bisogna cambiare stile di vita, fare molta attenzione a tutto ciò che usiamo per la pulizia della casa, per alimentarci, per la pulizia della nostra stessa persona". La prof.ssa Duscio ha argomentato su una serie di fattori che causano inquinamenti chimici interni alle nostre case ed esterni. Esaminandoli ad uno ad uno prospettandoci un quadro d’inquinamento ormai diventato quotidianità di ogni cittadino e quindi quasi occultato dallo stile di vita. Il consultorio Agnese lo Cer-

to, capitanato dalla presidente psicoterapeuta Agata Di Stefano e coadiuvato dalla dott.ssa pediatra Benedetta Santonocito ha uno staff di collaboratori di alto livello professionale, l’equipe multidisciplinare, come amano definirsi è formata da varie figure di professioniste quali la psicologa Anna Nastasi, il tecnico di riabilitazione psichiatrica Anna Maria Tirenni, l’avvocato Grazia Lombardo, le due neuropsichiatre infantili Pina Chia-

renza e Margherita Longo, la pedagogista Maria Rosaria Carfì, l’insegnante di metodi naturali Angela Saglimbene e molti altri operatori che costantemente si adoperano per i cittadini che hanno bisogno di aiuto e supporto psico-fisico. Il consultorio terrà altri incontri per sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione delle malattie degenerative, affinchè, con essa, possiamo avere una vita più sana e genuina e soprattutto più consapevole. g

di Gianluca Torrisi

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el prestigioso Palazzo Libertini è stata inaugurata la seconda edizione della mostra del fischietto in terracotta dal tema “Il mondo contadino” organizzata dall’associazione culturale “Terra Erea”, in collaborazione con i Musei civici e il patrocinio del Comune di Caltagirone, grazie all’assistenza tecnica degli alunni e dei docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Alberto Dalla Chiesa”. All’inaugurazione alcuni privati hanno offerto un piccolo rinfresco, proprio per richiamarsi al tema contadino, tutto basato su prodotti tipici locali compresi i geli di arancia e limone realizzati

da due signore secondo antiche ricette tradizionali, inoltre c’è stato un momento di poesia della prof.ssa Rosanna Nicoletti e l’accompagnamento musicale del maestro Giacomo Randazzo. La mostra, aperta ai ceramisti ed artisti calatini e siciliani, ha voluto mantenere viva un’antica tradizione, ormai quasi scomparsa, invitando i migliori ceramisti a plasmare dei veri e propri capolavori d’artigianato attenendosi al tema assegnato ma attraverso il quale hanno potuto esprimere tutta la loro creatività con le tecniche di cottura e gli stili del decoro più vari. La novità di quest’anno è stato il ritorno dei maestri saccensi alla mostra del fischietto, Gaspare Cascio (cerami-

L’adozione a distanza con ActionAid

sta e pittore ha studiato presso l’Istituto d’arte di Caltagirone ed ha esposto oltre che in Italia anche negli USA, Germania, Svizzera, Malta, Belgio, Francia, Spagna ed Israele mentre alcune sue opere sono conservate presso i musei di Caltagirone, Rutigliano, S. Stefano di Camastra, Valletta ed Israele) e Antonio Carlino, altro ceramista di Sciacca con una tradizione cinquantennale, oltre ai più bravi ceramisti calatini. g

LA SVOLTA - Aprile 2015

“Il mondo contadino” alla mostra del fischietto

Milioni di bambini vivono senza cibo, acqua potabile, cure mediche e istruzione. ActionAid si batte da oltre 25 anni in più di 40 paesi di Africa, Asia e America Latina per garantire a tutti questi diritti. Ma per farlo c'è bisogno anche del tuo aiuto! Adotta un bambino a distanza e con meno di 1€ al giorno (25 euro al mese) cambierai il suo futuro e quello della sua comunità. Non aspettare: realizzeremo insieme il sogno di un mondo più giusto!


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