La svolta giugno 2015

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PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA TESTATA INDIPENDENTE ED APOLITICA CHE NON PERCEPISCE CONTRIBUTI PUBBLICI COME PREVEDE LA LEGGE N° 250/90

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- Giugno 2015

Anno XIII N° 6 - ( € 0,70 - Solo nelle edicole convenzionate )

DIRETTORE ELENA CARUSO

EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”

" Italia terra promessa " ATTUALITÀ

All’INTERNO

Accoglienza migranti

Lo sforzo del Sud contro il rifiuto del Nord Pag. 5

REGIONE 400 milioni di fondi Ue da spendere

Pag. 10 / 11

HINTERLAND PATERNÒ. Firmato il Patto di Fiume Simeto

Pag. 12

ARTE & CULTURA Eterogenesi della forma. Esperienze di pittura Pag. 4

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EDITORIALE

Chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato

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6 Giugno 2015

Anno XIII - N.

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Elena Caruso Direttore responsabile

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empo di vacche magre per il Partito democratico. L’affondo subìto anche ai ballottaggi delle comunali corre lungo la dorsale appenninica, da nord a sud, e non lascia spazio che a considerazioni di sconfitta. Non sono serviti né renziani incalliti (anzi), né dissidenti “doc”: dalla Boschi a Casson, in buona sostanza, i democratici proprio non piacciono. Perché? Le ragioni di certo non mancano, a cominciare da quella Buona (o Cattiva) Scuola della quale, proprio nei giorni in cui scriviamo, si votano i primi articoli in commissione Cultura. Sul

fatto che la suddetta riforma sia, praticamente, casus belli dei malumori e spada di Damocle pendente sulle sorti della legislatura, il premier Renzi non ha, adesso, dubbi, se, stando alle ultime indiscrezioni, sta meditando su due opzioni contrapposte: andare avanti o ritirarsi. Con la prima, se la “Buona scuola” non dovesse passare, il governo rischierebbe di cadere, con la seconda si continuerebbe con la riforma della Rai che però, a Palazzo Madama, potrebbe dare vita alle stesse questioni. Un altro valido motivo del malcontento e, quindi, della “disfatta” democratica, a detta dei detrattori, è il discusso Jobs Act. Secondo il noto economista Carlo Dell’Aringa “lI problema nasce dalle nuove disposizioni sull’abolizione dei co.co. pro e la stabilizzazione delle collaborazioni, contenute nel decreto attuativo sul riordino dei contratti". In discussione ci sono due articoli: Il primo abolisce i co.co.pro, quindi a

parte quelli in scadenza, non ve ne saranno altri. Il secondo articolo, dice dell’Aringa, "riconduce le collaborazioni organizzate dal committente all’interno del recinto del lavoro dipendente, ma non è certa, sicura, definitiva, la distinzione tra le due figure di lavoratore autonomo e subordinato, motivo per cui si tenderà a non fare ricorso ai contratti di collaborazione, rendendo così ancora più precari gli attuali collaboratori". Ma se ancora ciò non avesse spiegato l’esito infelice di questa tornata elettorale, a chiarirlo ci sono le immagini di divisione interna mostrate più volte dal partito. Tutto ciò non porta consensi, specialmente in un clima già di per sé rovente tra Mafia Capitale, emergenza profughi e polemiche sugli Impresentabili. Non servirà certo un ritorno al Renzi 1, come affermato dal premier. È troppo tardi. Ricordiamo: chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato. Scurdàmmoce 'o ppassato. g

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Giugno 2015 - LA SVOLTA

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ATTUALITÀ

Accoglienza migranti

Lo sforzo del Sud contro il rifiuto del Nord

di Silvia Calanna

S

i chiede un aiuto all’Europa per condividere le responsabilità dell’accoglienza tra i 28 paesi dell’Unione, ma tutto slitta, mentre tra le regioni italiane manca il fronte comune per condividere l’emergenza migranti. Il tutto aggravato dalle speculazioni sui poveri disperati emerse dal filone “Mafia Capitale”, con conseguente probabile commissariamento della parte dell’appalto conseguito tramite attività illecita nel Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) di Mineo e dai tempi burocratici che vedono i migranti richiedenti asilo aspettare tempi biblici prima di sapere se possono restare in Italia. Niente compattezza di fronte ad un problema umano e logistico. Migranti che vagano, da Nord a Sud, senza assistenza, in caserme, stazioni, aeroporti. Tutto diventa un centro d’accoglienza improvvisato, in attesa di collocazione. Condizioni igieniche inesistenti e volontari con turni massacranti che hanno a che fare con le stesse proteste dei migranti in Veneto, Lombardia e Sardegna. Nord che non tende una mano al Sud, anche se l’esodo è nel clou. Un caos, tra polemiche e botta e risposta. La storia si ripete. Territori, nord e sud, diversi nel pensiero e nei numeri. Mentre i centri di accoglienza di Lampedusa, Messina, Pozzallo e Mineo, con i massicci flussi di questi giorni, e previsioni di 500 mila persone in arrivo dalla Libia, sono al collasso, il Consiglio Europeo potrebbe cadere in un non

nulla di fatto. Francia e Gran Bretagna partecipano alle operazioni umanitarie, come “Tritone”, si dichiarano disposti agli sforzi economici, ma non ad ospitare migranti, ad accezione, forse, di siriani ed eritrei. Sono più di 40 mila i richiedenti asilo da ricollocare negli Stati. E siamo il terzo Stato europeo per il maggior numero di richiedenti. Il Governo propone incentivi per costruire una strategia. “Proposta demenziale” la risposta di Matteo Salvini. E parte la minaccia di occupare le Prefetture. Le parole di Roberto Maroni, presidente della Lombardia (ex ministro dell’Interno che, a suo tempo aveva firmato l’accordo per portare i migranti nelle regioni) di dare incentivi a chi non ospita i migranti e, viceversa, tagliare i fondi ai sindaci di quei Comuni che lo fanno, suonano stonate. Una punizione economica alla politica di accoglienza anche se “destituire” i migranti è compito dello Stato e dei Prefetti, a cui i governatori del Nord peraltro continuano a indirizzare lettere, che sono tenuti a seguire solo le direttive del Governo e del Ministero dell’Interno. C’è chi, Forza Italia, mette il carico: interveniamo militarmente. Mentre Alfano invita il Nord a non alzare barricate, alla Lombardia danno ragione Luca Zaia e il neo governatore Giovanni Toti, rispettivamente di Veneto e Liguria. Anche La Valle D’Aosta si unisce al coro, nonostante

l’immigrazione lì, dati alla mano, sia pari allo “0”. Maroni col suo 9% (6.500 migranti) sul territorio, peraltro un territorio più ricco del resto d’Italia, sventola il suo record, tralasciando le cifre esorbitanti di uomini e donne ospitati nei Cara, nei Cpsa (centri di primo soccorso) e negli Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) siciliani e laziali (21% e 12%). Ben 110 strutture temporanee su 1657 d’Italia sono in Sicilia, così come 5 dei 14 centri governativi per richiedenti asilo. In Italia circa 67 mila migranti sono presenti (dati febbraio del Viminale) sul territorio. Quota che aumenta di ora in ora. Tra questi circa 14 mila minori. Le proposte dei governatori del Nord sono quelle di bloccare le navi che partono dalla Libia, con l’istituzione di centri profughi in loco. Salvini dice di voler andare in Nigeria entro fine luglio a risolvere personalmente la situazione (bastava così poco?). Chiede di sospendere gli arrivi ma il Governo non ci sta e promette un sistema premiale. Ci sono invece regioni che collaborano. La Toscana ha stanziato 100 mila euro per i comuni che allestiscono progetti di lavoro gratuito per i migranti in servizi socialmente utili e in Sicilia il governatore Crocetta ha fatto un disegno di legge, che verrà esaminato in Giunta, che prevede fondi regionali per i comuni accoglienti. g

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LA SVOLTA - Giugno 2015


REGIONE

400 milioni di fondi Ue da spendere L’Europa “taglia i viveri” alla Sicilia

di Antonio Peci

I

l Fondo sociale europeo per la Sicilia era complessivamente 1,4 miliardi del quale la regione ne ha speso solamente un miliardo. Il resto andrà certificato entro il 31 dicembre 2015. Una corsa contro il tempo e nonostante i numeri sull’occupazione nell’Isola siano drammatici, la nuova programmazione sarà meno generosa per la Regione: solo 800 milioni. Bisogna correre per riuscire a spendere, in soli sei mesi, poco meno della metà di quanto è stato speso negli ultimi sei anni. Quasi 400 milioni. L’auspicio che anche in gran parte del fondo sia impegnato e speso è stato espresso dal dirigente generale della Commissione europea Denis Genton, in occasione del Comitato di sorveglianza sui Fondi strutturali che si è tenuto a Palazzo d’Orleans. Nel

frattempo, però, in vista della nuova programmazione, quella 2014-2020, l’Europa “taglia i viveri” alla Sicilia. Le somme provenienti dal Fondo sociale europeo ammonteranno in tutto a 820 milioni. Oltre mezzo miliardo in meno dell’ultima cifra messa a disposizione della Sicilia. Sono stati molti gli aspetti negativi per una seria e completa programmazione, in particolare è stato il caos amministrativo causato dall’eccessivo e a volte frenetico turn over di assessori e direttori generali. “Paradossalmente la programmazione sarà meno generosa – dichiara l’assessore Mariella Lo Bello – il calo della dotazione finanziaria complessiva sembrerebbe una buona notizia. Vuol dire che altre regioni hanno più bisogno di noi di quei fondi. Senza contare, tra l’altro, che mentre per il vecchio Piano l’Europa ha stanziato 13

miliardi destinati all’Italia, per la nuova programmazione la dotazione è scesa a 10 miliardi complessivi”. Un ottimismo che però si scontra con i numeri che sono stati illustrati proprio dai dirigenti regionali nel corso del Comitato di sorveglianza. Dati che dipingono una Sicilia a tinte fosche. Ben lontana dalla ripresa. E dove il massiccio intervento di fondi europei non ha contribuito, ad esempio, a migliorare il trend relativo all’occupazione. Crollato dal già basso valore del 43,5 per cento del 2009 al 39,3 per cento del 2013 (in Italia il dato è del 55,6 per cento, nei Paesi dell’Ue è del 64 per cento). Preoccupanti in particolare i dati relativi all’occupazione giovanile (15-29 anni) calati dal 23 al 18 per cento nel corso degli ultimi cinque anni della vecchia programmazione. Parallelamente, aumenta il tasso di disoccupazione della popolazione, soprattutto a partire dal 2011 e tra le donne. Anche i livelli di disoccupazione (il 21 per cento) sono più elevati della media italiana (12,2 per cento) ed europea (10,5). Anche in questo caso i numeri relativi ai giovani sono drammatici: si è passati da un livel-

lo di disoccupazione pari al 31,9 per cento nel 2009 a quello del 46 per cento in appena cinque anni. Per farla breve, la Sicilia è la regione italiana più povera: l’indice di povertà regionale calcolato sulla popolazione è oltre il doppio del valore medio italiano. L’orientamento del governo regionale sembra quello di “internalizzare” il servizio, affidando le operazioni alla partecipata Sviluppo Italia Sicilia, in gravissime difficoltà finanziarie. Difficoltà tali da mettere in bilico il futuro dei circa 70 lavoratori dell’azienda. “Ci stiamo pensando – ammette l’assessore Lo Bello – così come crediamo di coinvolgere anche Sicilia e-Servizi. Vedremo come fare”. La scelta desta già qualche dubbio sulla “terzietà” del ruolo di una società regionale nella verifica della spesa regionale, così come sulle professionalità a disposizione dell’azienda. Dubbi che avevano “frenato” già in passato l’affidamento a Sviluppo Italia Sicilia di queste operazioni. Così, quando la nuova programmazione è ancora al palo, si intravede già la prossima “guerra”. Quella dell’assistenza tecnica. Un affare da almeno 15 milioni di euro. g

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CITTǺ SICILIANE

CALTANISSETTA "Il Caravaggio scomparso"

Lo scrittore Alvise Spadaro descrive le vicende del furto della Natività del Caravaggio di Federica Di Mauro

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resso la Galleria Civica d'Arte di Palazzo Moncada, in collaborazione con "Angolo dell'Avventura" di Caltanissetta, la Scuola Superiore della Magistratura Struttura Territoriale di Formazione di Caltanissetta, l'Associazione Nazionale Magistrati, la Fondazione Scuola Forense Nissena G. Alessi e l'Ordine degli Avvocati di Caltanissetta, con il patrocinio del Comune di Caltanissetta e della Pro Loco, si è svolto un incontro con lo scrittore siciliano Alvise Spadaro, esperto caravaggista, il quale ha illustrato le vicende della Tela del Caravaggio rubata nel 1969 a Palermo dall’Oratorio di San Lorenzo:

"Natività con i santi Lorenzo e Francesco". Egli, grazie numerosi studi e ricerche, ha potuto ricostruire in maniera precisa e puntuale tutte le vicende legate al furto della Natività e le relative indagini compiute per tentare il recupero rese note principalmente attraverso la stampa italiana. Secondo le ricostruzioni e le parole dello scrittore, si riesce ad ipotizzare che "Cosa Nostra" ha inghiottito una delle opere d'arte più preziose al mondo. In seguito si è potuto apprezzare l'intervento del Capitano Luigi Mancuso, comandante del nucleo CC Tutela Patrimonio culturale di Palermo, il quale ha parlato dell’impegno con cui le forze dell’ordine tentano ogni giorno di recu-

perare numerose opere d’arte scomparse. La serata ha previsto inoltre un momento dedicato all’esposizione della copia fedele dell’opera trafugata, realizzata dal pittore saccense Calogero Termine, che nel corso dell’evento ha brevemente esposto le tecniche pittoriche usate dal Caravaggio. Grazie alla presenza dell’Avv. Emanuele Limuti, presidente della Scuola Forense Nissena e il dott. Fernando Asaro, presidente dell’Associazione

Nazionale Magistrati, sezione di Caltanissetta, è stato possibile approcciarsi a temi caldi che spesso e volentieri hanno interessato e diviso sia gli esperti sia i Governi, tra cui quello della restituzione al Paese di origine delle opere d’arte trafugate. C'è da chiedersi perciò, quali possono essere le condizioni che potrebbero permettere un eventuale restituzione di beni culturali sottratti o esportati in maniera illecita ai legittimi paesi di provenienza. g

ENNA Ex Provincia in crisi di liquidità di Maria Luisa Caruso

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ormai tristemente nota la vicenda che riguarda le ex province che subiscono, da tempo, i duri colpi di una impietosa legge regionale. Numerose le proteste da parte dei dipendenti precari degli enti; la più recente è quella organizzata dai dipendenti dell’ente ennese, lo scorso 2 giugno, davanti alla Prefettura, in occasione della Festa della Repubblica. Una protesta tanto silenziosa e composta quanto incisiva che ha goduto di una nutrita rappresentanza dei lavoratori precari della Provincia, che sono a rischio di sospensione dal lavoro a partire dalla fine di giugno. I manifestanti si sono presentati con delle magliette bianche che riportavano diverse frasi, che rimandavano tutte agli articoli della Costituzione. I lavoratori sono in assemblea per-

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LA SVOLTA - Giugno 2015

manente all’interno del Palazzo della Provincia dallo scorso 19 maggio e, in assenza di provvedimenti di modifica dell’attuale situazione, dal prossimo 30 giugno saranno sospesi dall’attività lavorativa. I dipendenti tengono sempre a precisare che la soppressione delle province non provocherà esiti negativi solo sul piano occupazionale ma verrà meno, purtroppo, anche la continuità di alcuni servizi necessari alla collettività, come la manutenzione alla viabilità, agli immobili scolastici e l’assistenza socio-assistenziale ai soggetti portatori di handicap. Un barlume di speranza proviene dall’intervento dell’Ars; lo scorso 9 e 10 giugno, il commissario straordinario dell’ente ennese è stato convocato, insieme agli altri otto colleghi siciliani, a Palermo, presso la sala rossa dell’Ars.

Un invito in tal senso è partito dal presidente della prima Commissione Affari Istituzionali, Antonello Cracolici Grandi segni di solidarietà alla causa dei dipendenti precari ennesi provengono da alcuni esponenti politici, dal clero, da alcune associazioni, dagli amministratori pubblici e da un migliaio di semplici cittadini che hanno partecipato, con la loro firma, alla petizione lanciata dai soggetti interessati. Una solidarietà “senza se e senza ma” quella rivolta ai numerosissimi lavoratori scesi in piazza per protestare e ritrovatisi a fianco di molti rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. g


CITTǺ SICILIANE

MESSINA Film Fest contro la violenza sulle donne

di Maria Luisa Caruso

A

nche quest’anno al Taormina Film Fest prosegue l’impegno per la lotta contro le violenze sulle donne; atti di barbarie che purtroppo, nonostante le continue campagne di sensibilizzazione e l’apparente status di civiltà, continuano a perpetrarsi. Sono queste le riflessioni della general manager del Taormina Film Fest, Tiziana Rocca, la quale commenta: “Presenteremo, per l’occasione, esempi internazionali che si sono occupati e

continuano ad impegnarsi in tal senso, come ad esempio Studio 189 di Rosario Dawson e Abrima Erwiah che, con intraprendenza e coraggio, hanno dimostrato come sia possibile lottare contro questa drammatica situazione e come sia possibile passare da vittime a protagoniste della propria vita. Si ricordi – prosegue – anche l’impegno della regista Cecilia Peck con il suo documentario Brave Miss World”. In apertura del festival, lo scorso 13 giugno al Teatro Antico, Rosario Dawson e Abrima Erwiah hanno rice-

vuto il Taormina Humanitarian Award. Riconosciuta a livello internazionale per “He Got Game” e “La 25H”, ora diretti da Spike Lee, l’attrice Dawson ha creato nel 2011, insieme all’esperta di moda Abrima Erwiah “Studio 189”, un’impresa sociale che fa della moda uno strumento di cambiamento sociale, creando opportunità di lavoro e promozione per le donne. “Studio 189” ha dato vita alla collezione di moda artigianale Fashion Rising Collection, curata dalla stessa Dawson e lanciata nel 2013 in supporto al One Billion Rising, un’azione di massa per porre fine alla violenza contro le donne. Fashion Rising Collection rappresenta la collaborazione unica tra artisti, designer e artigiani per opporsi alla violenza contro le donne, attraverso la creazione di una moda più sostenibile. g

PALERMO Il Moovit

Trasporti pubblici a portata di smartphone

di Federica Di Mauro

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'applicazione Moovit arriva a Palermo, e permetterà sia ai turisti che ai cittadini di pianificare i propri spostamenti, tramite trasporti pubblici, e di monitorare e verificare la corrispondenza di orari e passaggi, in una città in cui la puntualità non è di casa. E' nato così l'accordo tra il Comune e la società che ha lanciato l’app in Israele nel 2012, oggi presente in 600

città di 55 Paesi, e gli utenti che ne usufruiscono si stimano sui 20 milioni. “Sperimentiamo proprio da Palermo un nuovo sistema - spiega Alex Torres, vice presidente global marketing di Moovit - che integrerà i dati in real time nella nostra app, in modo da fornire agli utenti un servizio sempre più efficiente, sia per i cittadini che per i turisti, in 38 lingue”. In questo modo sarà possibile avere a portata di

smartphone gli orari dei 92 percorsi degli autobus AMAT e delle linee ferroviarie gestite da trenitalia, ma inoltre sarà possibile avere un’istantanea in tempo reale del percorso richiesto, attraverso le segnalazioni degli utenti che avranno la possibilità di essere dei veri e propri GPS, e che potranno collaborare evidenziando le alternative più veloci e comode tramite l’ausilio della rete di trasporto pubblica. “Con questo accordo, Amat apre un nuovo canale di comunicazione con la sua utenza, che combina le nostre informazioni open source con i dati crowd-sourced forniti dalla community - spiega

Antonio Gristina, presidente di Amat - così da inviare in tempo reale attraverso la app, con una notifica direttamente sullo smartphone, informazioni a chi utilizza le nostre linee su eventuali modifiche di servizio, ritardi o cancellazioni di corse”. “Cancelliamo una sorta di mito locale per cui a Palermo l’autobus non passa mai - interviene Giusto Catania, assessore alla Mobilità urbana del Comune di Palermo Questo accordo a costo zero per la collettività si inserisce nel percorso di disincentivo dell’utilizzo dell’automobile, a favore dei mezzi collettivi e tutte le forme di mobilità alternative”. g

Giugno 2015 - LA SVOLTA

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CITTǺ SICILIANE

SIRACUSA Riapre l'Artemision, visite guidate da lunedì di Lucia Pulvirenti

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l via, da lunedì 15 giugno, le visite guidate all’Artemision, che custodisce, in piazza Minerva, i resti del tempio jonico scoperto sotto palazzo Vermexio. Il sito sarà riaperto e gestito da Ega Group. I residenti potranno usufruire di un biglietto a costo ridotto. I visitatori potranno così riscoprire il sito legato al nome dell’archeologo Paolo Orsi, che nel 1910, mentre eseguiva uno scavo ai piedi del campanile della chiesetta della Madonna della Misericordia, San Sebastianello, rinvenIngresso dell'Artemision ne i resti di un edificio di stile ionico. “Abbiamo avviato una nuova stagione a Siracusa – ha commentato il vice sindaco Francesco Italia –. Un nuovo percorso di gestione degli attrattori culturali e turistici comunali che ci porterà progressivamente alla creazione di un biglietto unico. L’affiancamento di servizi e le attività di animazione culturale ci consentiranno, inoltre, di migliorare e potenziare la qualità complessiva della nostra offerta turistica”. g

TRAPANI Trident Juncture

La più grande esercitazione Nato

di Federica Di Mauro

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riginariamente prevista nella base di Decimomannu in Sardegna, la Trident Juncture, ovvero la più grande esercitazione Nato, è stata spostata e si terrà a Trapani. Questo quanto comunicato dall’Aeronautica Militare che ha inoltre esplicitato i motivi per cui si è deciso di abbandonare l’idea di svolgere l’esercitazione in territorio sardo, infatti: "nell’Isola non vi sarebbero le condizioni per operare con la serenità necessaria per attività di tale portata e complessità, che coinvolgerà tutte le aeronautiche dei Paesi Nato". Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare comunica inoltre: "La scelta della base di Trapani, unitamente ad altre aree operative nazionali utilizzate dalle altre componenti, è stata presa in considerazione per motivi eminentemente logistici,

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LA SVOLTA - Giugno 2015

operativi e di distanze percorribili per ottimizzare le risorse a disposizione e per la pregressa esperienza maturata nel corso di altre operazioni condotte sulla base". L’esercitazione interforze della Nato sarò in programma dal 28 settembre al 6 novembre in Italia, Spagna e Portogallo. Lo Stato Maggiore continua e conclude la sua comunicazione spiegando l’obiettivo dell’esercitazione: "La Trident è finalizzata all’addestramento e alla verifica delle capacità dei suoi assetti nell’ambito di una forza ad elevata prontezza d’impiego e tecnologicamente avanzata composta anche da unità terrestri, navali e delle forze speciali da utilizzare rapidamente ovunque sia necessario". La Trident Juncture, riprogrammata sull'aeroporto di Trapani porterà oltre 80 mila velivoli e circa 5.000 militari di diverse nazionalità. g

IN BREVE di Maria Luisa Caruso

RAGUSA

I

l nuovo aeroporto di Comiso tira le somme: 130.000 passeggeri stimati nei primi cinque mesi dell’anno in confronto ai 98.000 dello scorso anno, nello stesso periodo. Un incremento, dunque, di circa il 30% che, a due anni dall’apertura, rappresenta un buon risultato. Nonostante i mille problemi legati alla mancanza di un’identità autonoma, l’aeroporto di Comiso continua a crescere, pur restando uno scalo satellite rispetto a Catania. La spada di Damocle è rappresentata dall’inserimento dello scalo nel piano nazionale aeroporti e dall’accordo di programma che dovrebbe permettere di garantire anche a Comiso il servizio dei controllori di volo. Il servizio, scaduto il 30 maggio scorso, potrà tuttavia continuare fino al prossimo febbraio 2016, grazie ad una proroga dell’Enav e al reperimento di alcune risorse. g

AGRIGENTO

L

a bella stagione è finalmente arrivata; gli stabilimenti balneari riaprono le loro porte a tutti i bagnanti desiderosi, dopo l’inverno, di tintarella e relax. Tuttavia, le spiagge agrigentine non sono ancora pronte ad accogliere turisti e bagnanti. C’è ancora il segno, evidente, di ore di bivacco pomeridiano e serale, cumuli di bicchieri di carta, bottiglie e rifiuti in genere. Pubblicato, dunque, seppur in ritardo, dal Libero consorzio comunale di Agrigento, il bando per la pulizia delle spiagge agrigentine. Dopo la consueta gara d’appalto tra le varie ditte partecipanti, il servizio di pulizia e risanamento ambientale prenderà il via al più presto. g


CITTǺ SICILIANE

CATANIA L’elenco degli interventi di edilizia scolastica in provincia

di Antonio Peci

I

ll “Piano regionale triennale degli interventi ritenuti ammissibili” ha avuto il via libera dal Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana dopo l’approvazione della graduatoria delle istanze ammesse al finanziamento per interventi in materia di edilizia scolastica in Sicilia, graduatoria resa ufficiale dall’assessorato all’Istruzione e Formazione Professionale, con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale a firma del dirigente generale Gianni Silva. La Regione Siciliana, per questo “Piano”, ha stanziato ben oltre 106 milioni di euro e sono 175 gli istituti scolastici siciliani che usufruiranno del finanziamento erogato dalla Regione

tonio: Istituto Comprensivo “F.De Andrè”, 335.700,00 euro; Mazzarrone: scuola siciliana. Si tratta di fondi “Sandro Pertini”, 800 mila assegnati alla Sicilia dal Mi- euro; Viagrande: Istituto nistero dell’Istruzione, “per comprensivo “G. Verga”, far fronte alle carenze strut- 697.300,00 euro; Vizzini: turali degli edifici scolastici, Plesso di viale Margherita, tramite la ristrutturazione, il 440.000,00 euro; Acireamiglioramento, la messa in le : Istituto “Grassi Pasisicurezza e l’adeguamento ni”, 753.000,00 ed Istituto sismico delle scuole sicilia- “G. B. Arista, 795.000,00 euro; Paternò: Istituto “Marne beneficiarie”. Oltre agli interventi strut- coni”, 800.000,00 euro e Cirturali, lo stesso “Piano” colo didattico “M. Virgilliconsentirà anche interventi to”, 800.000,00 euro; Scorper la costruzione di nuovi 5 dia: scuola elementare “G. Verga”, 775.000,00; Bronte: plessi scolastici. Nella provincia di Catania Scuola elementare “G. Mazsarà solo il Comune di Pe- zini”, 555.000,00 e scuola dara ad avere un edificio elementare “N. Spidalieri”, scolastico nuovo: Istituto 515.000,00; Aci Castello: comprensivo “S. Casella”, Scuola media, via Dusmet, con un finanziamento di cir- Aci Trezza, 405.000,00 euro. ca 2 milioni di euro. Le istanze di finanziamenGli altri Comuni catanesi interessati dal finanziamen- to pervenute al Dipartimento to per finalità di ristruttu- regionale dell’Istruzione e razione degli edifici già Formazione Professionale esistenti sono: Aci Sant’An- sono state 250 e quelle am-

messe sono state approvate in seguito ad una verifica a cura dello stesso Dipartimento regionale. Non tutti i progetti approvati e finanziati sono già cantierabili infatti, nel decreto regionale, si legge: “nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”. Traduzione: non appena sarà pubblicato dal Ministero dell’Istruzione il definitivo provvedimento di ripartizione delle risorse assegnate a ciascuna regione, ci sarà l’avvio del procedimento e l’immediata “cantierabilità” per i previsti interventi, che, attualmente, non sono “esecutivi”. Dalla lettura dell'elenco e dei dati, conoscendo le penose condizioni in cui versano tanti edifici scolastici a Catania ed in particolare nella provincia, viene da chiedersi, come mai certi edifici scolatici non rientrano fra i beneficiari di questo finanziamento? g

Giugno 2015 - LA SVOLTA

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CATANIA & HINTERLAND

CATANIA Concorso teatrale con le scuole

di Antonio Nicolosi

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rganizzato dall’Assessorato alla Scuola del Comune di Catania in sinergia con il teatro Stabile di Catania, si è svolto al teatro Musco il concorso teatrale “Prima di tutto si deve imparare ad essere d’accordo”. L’atto finale del concorso, che ha coinvolto gli istituti scolastici primari e secondari di primo grado, per sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura della legalità attraverso lavori teatrali prodotti e rappresentati dagli studenti con la collaborazione dei docenti e il coinvolgimento dei genitori, ha visto la messa in scena delle opere delle scuole proclamate vincitrici: Musco (“L’accordo ritrovato…”) e Cavour

(“Accordiamoci”). Al secondo posto si sono classificate rispettivamente le scuole Giuffrida e Pestalozzi, mentre al terzo posto si è classificata la scuola Malerba. L’Assessore Scialfa presente al teatro Musco ha ricordato con entusiasmo come il teatro rappresenti una vera e propria palestra privilegiata per la crescita degli alunni perché regala esperienza. Il concorso curato dalla responsabile delle Attività Parascolastiche della direzione Pubblica Istruzione, Silvana Contino, nell’ambito del progetto “Teatro giovani” e coordinato dal prof. Ezio Donato, prevedeva premi in denaro che la Commissione giudicatrice ha attribuito ai lavori più meritevoli. I premi in denaro che preve-

devano per la sezione riservata alla scuola primaria un primo premio di €.1,000,00, e n. 15 mini-abbonamenti gratuiti per la stagione teatrale 2015/2016, un secondo premio di €.600,00 e un terzo premio di €.400,00 dovranno essere destinate dalle scuole a iniziative e beni in favore di alunni appartenenti a famiglie in condizioni di disagio socio-economico. Riguardo la sezione riservata alla scuola secondaria di primo grado era previsto un primo premio di €.1.000,00

e n. 15 mini-abbonamenti gratuiti per la stagione teatrale 2015/2016 e un secondo premio di €.600,00. Questa iniziativa dall’indubbio valore educativo e culturale, rappresenta un buon viatico verso il rispetto della legalità e delle Istituzioni che i bambini di oggi, adulti di domani, devono fin da subito avere. Per evitare che una pericolosa anarchia avanzi sempre più e diventi un elemento sempre più pericoloso per la convivenza civile di oggi e di domani. g

Adozione a Catania

Avviato il progetto denominato “Dall'arte di navigare sui torrenti... "

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sstato già avviato il progetto denominato “Dall'arte di navigare sui torrenti... alla ricostruzione su un'isola”, realizzato in collaborazione con l'ASP 3 di Catania e condiviso con il Tribunale per i Minorenni di Catania. Come sottolineato dall’Assessore Villari, durante il seminario formativo “Post-adozione: esperienza a Catania” svoltosi nel Palazzo dei Chierici, “l'iniziativa è stata anche premiata a Firenze tra le migliori d'Italia, perché offre alle famiglie che adottano un servizio in più rispetto a quelli istituzionali. Infatti l'impegno dell'Amministrazione comunale e dell'ufficio adozioni, nelle attività di adozione e post-adozione, è indirizzato a determinare le condizioni di accompagnamento utili a processi di integrazione necessari per la costruzione di una famiglia in grado di affrontare una condizione nuova. Ciò va fatto con un processo educativo che deve essere discreto e sostanziale”.

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LA SVOLTA - Giugno 2015

Oltre la referente dell'ufficio Adozioni, l'assistente sociale Maria Teresa Rizzarelli che ha esposto le fasi del progetto “Dall'arte di navigare sui torrenti.... alla ricostruzione su un'isola” erano presenti: il capo servizio Psicologia dell'Asp di Catania, Maria Concetta Cannella, la psicoterapeuta Loredana di Natale, il giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Catania Giusi Bruno, la psicologa Maria Luisa Alioto dell'Asp, e Cristina La Rosa. All'incontro erano presenti anche rappresentanti delle associazioni, a cominciare da "Genitori adottivi", e numerosissimi addetti ai lavori. Il progetto, che avrà come sede l'Ufficio adozioni dell’Assessorato, prevede 8 incontri mensili con dei gruppi formati al massimo da 6 famiglie, questo per favorire la piena espressione di tutti i partecipanti. Questi incontri, avranno il supporto di operatori psico-sociali. Tra questi ricordiamo il neuropsichia-

tra infantile, il pedagogista, l'assistente sociale. Gli incontri saranno inframmezzati da letture, racconti, testimonianze, visione di filmati, attività ludiche. Il primo percorso ha visto già la luce con un gruppo formato da 4 famiglie, che hanno adottato bambini stranieri di varie fasce di età. Un progetto quello appena avviato che si pone come obiettivo primario quello di attenzionare tutte quelle problematiche che possono mettere in difficoltà le famiglie che hanno deciso di adottare un bambino. Una finalità di supporto alle famiglie che sicuramente permetterà alle stesse di vivere l’adozione di un bambino in maniera meno problematica. g Antonio Nicolosi


CATANIA & HINTERLAND

PATERNÒ Firmato il Patto di Fiume Simeto

Per sviluppare azioni di salvaguardia, tutela attiva e valorizzazione del patrimonio naturalistico, ambientale, culturale, sociale ed economico della Valle del Simeto di Antonio Peci

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opo un lungo percorso è stato firmato e di conseguenza ufficializzata la convenzione quadro per l’avvio operativo del Patto di Fiume Simeto. E’ stata una giornata storica per le comunità della Valle del Simeto che impegna le amministrazioni pubbliche a sostenere e implementare azioni di salvaguardia, tutela attiva e valorizzazione del patrimonio naturalistico, ambientale, culturale, sociale ed economico della Valle del Simeto. Ad aderire e firmare, nell’aula del rettorato dell’Università degli studi di Catania, sono stati: il rettore, Giacomo Pignataro, i sindaci dei Comuni etnei di Adrano, Biancavilla, Belpasso, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Ragalna, Santa Maria di Licodia, quelli en-

nesi di Centuripe, Regalbuto, Troina, il consorzio di Bonifica di Enna e il presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto. Complessivamente 13 soggetti pubblici. Il processo partecipativo che caratterizza in maniera esclusiva per la Sicilia questa esperienza è rappresentato dalle pratiche di cittadinanza attiva volte alla cogestione responsabile e partecipata dell’intero territorio, con obiettivi precisi per quanto riguarda i profili urbano-territoriale, paesaggistico, idrogeologico, ecologico, economico e socio-culturale. Queste linee si tradurranno in progetti concreti che verranno elaborati da un “laboratorio partecipato” già dai prossimi mesi e che potranno essere finanziati da fondi previsti dalla Strategia Nazionale Aree Interne e da fondi diretti e indiretti previsti dalla Strategia Horizon 2020.

Il Patto per il Fiume Simeto fa parte della grande famiglia degli Accordi di Paesaggio e, in linea con la Direttiva 2000/60/CE sulla Gestione Comunitaria delle Acque, si configura come un documento programmatico di sviluppo, sottoscritto volontariamente da tutti i soggetti che si vogliono impegnare nella costruzione di un futuro ispirato ai principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’operatività del Patto si è successivamente concretizzato in un successivo appuntamento ufficiale, tra i vari soggetti, con referenti politici e tecnici della Regione sul tema degli interventi contro i dissesti idrogeologici dell’area, a giorni altri incontri nei diversi Comuni per la progettazione partecipata e per il 26 giugno per la presentazione dei progetti elaborati da una “International Summer school” di rigenerazione urbana. g

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ARTE & CULTURA

Eterogenesi della forma

Esperienze di pittura e scultura all’inizio del XXI secolo di Lucia Pulvirenti

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l Palazzo della Cultura Ex convento di San Placido (Cortile Platamone) a Catania sta ospitando fino al 28 giugno 2015, la mostra "Eterogenesi della forma". Esperienze di pittura e scultura all’inizio del XXI secolo. La rassegna, promossa dal Comune di Catania - Assessorato ai Saperi e Bellezza Condivisa, in collaborazione con la Galleria Giovanni Bonelli, curata da Alberto Mattia Martini, presenta una serie di dipinti e sculture, realizzati da quaranta artisti italiani che hanno se-

gnato il linguaggio figurativo di inizio secolo. Il termine ‘eterogenesi’, che dà il titolo all’iniziativa, è stato coniato a metà del 1800 dal biologo tedesco Rudolf Albert von Kölliker per indicare la teoria evoluzionistica, secondo la quale gli organismi si trasformano in modo discontinuo, spinti da una “legge di perfezionamento”. Una vita è quindi un organismo che evolve creando difformità tra le generazioni precedenti e quelle successive. Allo stesso modo, la creatività e l’arte nelle sue più svariate conformazioni converge all’interno

di tale concetto, essendo sempre protesa alla ricerca, all’ideale, all’estetica, nella tensione di migliorare la propria espressività. Le opere proposte interpretano questo concetto: la loro “eterogenesi artistica” è accomunata dall’allusione e dalla configurazione all’atto creativo, pur diversificandosi nella rappresentazione dello stesso. Gli artisti, anche se provenienti da esperienze artistiche e

luoghi differenti, condividono inoltre il pensiero che conduce e tende all’armonia della forma. Tuttavia, i lavori di questa collettiva s’indirizzano anche all’etica dell’espressività, e sottolineano come l’arte per poter essere definita tale, deve necessariamente propendere alla ricerca della conoscenza, coniugando l’emozione estetica all’apparente smarrimento che comporta la riflessione etica. g

Cultura a Misterbianco

“I misterbianchesi si raccontano” ed entrano nella storia del paese di Agata Sava

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o scrosciante applauso finale, dopo due ore di passerella di autori locali, sancisce il successo dell’evento, “I misterbianchesi si raccontano” facendolo entrare a pieno titolo nella storia del paese di Misterbianco. Due ore in cui il pubblico è rimasto incollato alle sedie, attratto dai racconti e partecipando, con applausi, commenti e sorrisi di assenso, alla sfilata culturale, che ha visto ben 19 autori alternarsi al microfono. Promotrice della serata l'Associazione culturale “Graziella Corso” di cui è presidente dott. Francesco Manna ed è stata realizzata nello scenario del Chiostro della biblioteca comunale G. Marchesi. La rosa di autori era così composta: Angelo Battiato, Antonino Di Guardo, Federico Lupo, Francesco Manna, Giuseppe Giuffrida, Giuseppe Motta, Giuseppe Puleo, Giuseppe Rapisarda, Josè Calabrò, Mario Iraci, Mimmo Murabito, Mimmo Santonocito, Nicolò Arena, Nicolò Spampinato, Pasquale Musarra, Salvatore Mazzola, Santina Scuderi, Vincenzo Cannone. "Abbiamo fatto ricerche non semplici,

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LA SVOLTA - Giugno 2015

- dichiara il presidente Manna - per riuscire a trovare tutti gli autori ancora viventi, con varie riunioni di gruppo dove gli scrittori si sono confrontati, prima dell’evento stesso". All'iniziativa hanno partecipato anche i ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo A. Gabelli. A loro e al vice preside prof.ssa Trecarichi, è stato consegnato il primo volume del quaderno antologico, realizzato dalla casa Editrice Book Sprint Edizioni. L’evento è stato allietato dal gruppo musicale i Sideout che hanno deliziato

la kermesse con brani di musica italiana di grosso calibro, presentando anche un loro brano inedito. La chiusura della serata è stata affidata all’artista Matteo Sicuro che interpretando “La scaffa” del poeta Renzino Barbera a tenuto incollato alle sedie il pubblico presente fino all’ultima battuta. “I misterbianchesi si raccontano” continuerà per tutto l’anno con micro eventi che coinvolgeranno gli autori in varie tappe fino alla fine di giugno del 2016 con la sua seconda edizione. g


SPETTACOLO

FILM La risposta è nelle stelle

Le commedie romantiche hanno il dovere di far sognare lo spettatore, facendo a pezzi la sua emotività e ricostruendola più forte, sognante e speranzosa

di Mariella Palmeri

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eorge Tillman jr porta sul grande schermo un altro best seller firmato Nicholas Sparks. E’ vero, basta citare il nome dell’ormai famosissimo scrittore americano per essere proiettati in un genere narrativo (prima), cinematografico (dopo) ben preciso, per certi aspetti ripetitivo eppure sempre diverso. A stare al centro delle sue vicende, infatti, è sempre l’amore e il destino. Fra tutte le trasposizioni cinematografiche tratte dai suoi romanzi, “La risposta è nelle stelle” scala l’ampia classifica e si gioca il podio con “Le pagine della nostra vita”, ad oggi la pellicola più apprezzata fra quelle firmate Sparks. Sarà che anche in questo caso ad intrecciarsi ai due giovani protagonisti, ci sono una coppia settant’anni più vecchia, ma il film non solo funziona, ci insegna (o ci ricorda) che l’amore richiede sacrificio, molto più di quello che a volte pensiamo di essere capaci di compiere. Sophia è una laureanda in arte mo-

derna e sta per realizzare il suo sogno, uno stage in una importante galleria di New York. Luke è un professionista di rodei, uno di quelli sempre ai primi posti, da poco rientrato in campionato, dopo un anno di pausa forzata a causa di un brutto incidente in gara. Due mondi troppo distanti per incontrarsi? Non per il suo autore. Al rientro dal loro primo appuntamento salvano la vita ad un anziano uomo che ha perso il controllo della sua auto ed è finito giù per un burrone. Quell’uomo, di nome Ira, è testimone di una storia d’amore grandissima, fatta di passione, rinunce sofferte, compromessi e arte, perché Ruth, la moglie defunta, era un’appassionata d’arte. Insieme avevano avviato una grande collezione, colorando le loro giornate e spazzando via il grigio - non senza dolore e sacrificio - di una vita matrimoniale imperfetta. Due storie, quattro protagonisti, che

si sfiorano appena, ma che arricchiscono ciascuno la vita dell’altro. Gli appassionati del genere, ameranno la pellicola; i più cinici non potranno non ammettere che il film funziona, è ben fatto ed equilibrato. Gli spettatori vengono abilmente spostati dal presente al secondo dopo guerra; i flashback continui non disturbano, complice l’eccellente performance di Jack Huston e Oona Chaplin, rispettivamente Ira e Ruth. Alla Chaplin - soprattutto - spetta il merito di aver saputo abilmente interpretare il personaggio forse più affascinante della pellicola, quello nel quale passione, sogno, rinuncia e amore si intrecciano ad alti livelli. Sul versante Luke-Sophia, i cliché si fanno più edulcorati, ma comunque mai indigesti. I bei volti di Scott Eastwood (tale padre, tale figlio!) e Britt Robertson funzionano, così come funziona la loro interpretazione, pulita, asciutta, mai disincantata. Le commedie romantiche hanno il dovere di far sognare lo spettatore, regalando emozioni senza tempo, facendo a pezzi la sua emotività e ricostruendola più forte, sognante e speranzosa. E’ per questo che vengono amate e apprezzate da un pubblico vasto, perché sono in grado di regalare o riaccendere qualcosa di importante; la fiducia. E “La risposta è nelle stelle” supera a pieni voti quest’obbligo. g

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EVENTI

NIVARATA 2015

Il rito della granita siciliana di Lucia Pulvirenti

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rande la partecipazione del pubblico e numerosi gli incontri per addetti ai lavori e semplici appassionati, per una manifestazione che, nonostante sia ancora alla quarta edizione, si pone come punto di riferimento sul piano nazionale e internazionale per tutto ciò che riguarda tecnica, ricerca della qualità, tradizione e innovazione nel mondo di granite e gelati. Tre giorni intensi ed importanti per Acireale e le eccellenze dei prodotti siciliani e del suo artigianato con l’ eccellente e particolare esposizione artigianale a cura dell’Associazione

Spighe D’Oro. Un indiscusso successo, tre giorni di Nivarata dove i visitatori hanno potuto gustare prodotti di altissima qualità e creatività gelatiera e la città di Acireale ha visto una partecipazione massiccia di stranieri e visitatori. Gli organizzatori nonostante alcuni imprevisti tecnici e il meteo non proprio favorevole, hanno gestito la manifestazione in modo esemplare mettendo in campo l’esperienza di una squadra ormai rodata e pronta ad ogni evenienza. Ad aggiudicarsi l’ambito premio per la Granita dell’Anno nella IV edizione della Nivarata è stato Fulvio Massimino che è riusci-

to a fare il bis grazie anche al voto popolare. Il premio di qualità Don Angelino è andato al messinese Guido Mammana, mentre il premio Caviezel per il miglior gelato è volato a Città del Messico insieme ad Alfonso Jarero. Il concorso Vetrine da Gustare ha visto vincitore il fo-

tografo Marcello Trovato, al secondo posto Fontanesca elementi casa, terzo 101 Caffè. Il concorso Vetrina dell’anno decretato dal voto popolare tramite il sito, ha scelto per il primo posto Fontanesca elementi casa, secondo posto per Scuto Viaggi, terzo Hansel & Gretel. g

A Maletto una torta di 2.000 kg

La sagra della fragola con boom eccezionale di presenze di Giancarlo Torrisi

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onclusasi con un bagno di folla la 30ª edizione della Sagra delle fragole di Maletto, con un afflusso di pubblico oltre le aspettative. Calcolate in oltre 25.000 le presenze nei tre giorni della sagra con il clou nella giornata di domenica. Tantissimi i visitatori e turisti che hanno scelto il piccolo paese, alle penedici dell’Etna, per passare un weekend all’insegna del gusto e della prelibatezza e che hanno potuto assistere all’arrivo di una maxi torta alle gustosissime e fragranti fragole di Maletto. Raggianti il sindaco Salvatore Barbagiovanni e l’assessore Luigi Sanfilippo, che nel taglio della torta sono stati affiancati dalla deputata regionale Concetta Raia: presenti anche tanti sindaci dei Comuni limitrofi. Bagno di folla quindi per la torta di quasi 2.000 chilogrammi, ma anche per gli spettacoli che si sono succe-

duti durante i tre giorni di Sagra. Apprezzatissimi dal pubblico "La sfilata delle rosse”, la sfilata delle Ducati e

delle stupende Ferrari, mentre è stata apprezzatissima la degustazione del riso alla fragola. g

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SPORT NEWS IN SICILIA Giugno 2015

Campionato di calcio delle squadre siciliane di A e B di Lella Seminerio

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ala il sipario sulla stagione calcistica 2014/15 e il bilancio delle squadre siciliane nei rispettivi campionati, non può che considerarsi positivo. Bene senza dubbio il Palermo che taglia il traguardo con 49 punti complessivi e che gli valgono l’undicesimo posto in classifica. Una classifica che non è mai stata, se si escludono le prime giornate, una nota dolente. I rosanero si sono sempre tenuti lontani dalla zona retrocessione, improntando il loro campionato soprattutto sulla qualità delle prestazioni. Prestazioni che sono cresciute di livello anche grazie a giocatori come Dybala, uno dei simboli di questa felice stagione rosanero, che ha certamente dato alla squadra quel quid in più che è tipico dei fuoriclasse. Acquisita l’aritmetica salvezza però, le prestazioni sono state altalenanti e, di conseguenza, i risultati non

sono stati brillanti. Tuttavia l’ultima prestigiosa vittoria all’Olimpico contro la Roma, seconda in classifica, lascia la bocca dolce ai tifosi che, complice le affermazioni del Presidente, si aspettano una nuova stagione che non contempli, come unico obiettivo, solo la permanenza in A. Voto 7. Appena sufficiente la stagione del Catania. L’annata rossazzurra, in realtà, si potrebbe tranquillamente definire fallimentare, non foss’altro per quelle cinque vittorie consecutive conseguite tra la fine di marzo e la fine di aprile e che hanno permesso alla squadra, alla

fine, di mantenere la categoria. Per il resto, si può tranquillamente archiviare tutto ciò che c’è stato prima, ma soprattutto ciò che c’è stato dopo. E si perché la squadra che in quel mese aveva messo sul campo grinta e cuore, lasciando sperare, se non altro, in una salvezza anticipata, all’improvviso si smarrisce e, complice una serie di risultati negativi, viene nuovamente risucchiata nella zona retrocessione. Soltanto un ultimo, sospirato punticino la salva, all’ultima giornata, sul campo di quel Carpi già promosso in serie A. Inutile cercare i colpevoli. Tutti sono colpevoli: società in

primis, ma poi le colpe vanno equamente divise dall’allenatore, ai calciatori, ai preparatori e perfino all’ultimo dei magazzinieri. Non è pensabile che una società come il Catania non programmi per tempo una stagione calcistica con l’intento primario di riportare la squadra nella massima serie e che, invece, con molta approssimazione e poca professionalità, rischia seriamente di retrocedere tra i semiprofessionisti. Voto 5. Sufficiente la stagione del Trapani. Partita con buone ambizioni, la squadra granata si è lentamente arenata, insabbiandosi ai margini della zona retrocessione, pur non essendo mai stata direttamente coinvolta. Il cambio in corsa in panchina, Cosmi per Boscaglia, serve a ben poco, ma comunque la squadra riesce, con un ultimo colpo di coda, a mantenere la categoria. Delusi i tifosi che speravano, anche quest’anno, di fare il definitivo salto di qualità. Voto 6. g

Basket serie A2: sfuma il sogno promozione di Agrigento

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inisce in una tiepida serata estiva il sogno di Fortitudo Moncada Agrigento. Infranto sul muro di una squadra, la Manital Torino, che, alla fine, ha meritato. La squadra piemontese, più attrezzata economicamente, viene trascinata a gara 5 dalla splendida Fortitudo, la Cenerentola della categoria, a dei play-off tanto incerti quanto appassionanti. La squadra siciliana sfiora l’impresa a gara 4, quando, forte del 2-1, cerca sul proprio campo e con il tifo entusiasmante dei suoi supporters, l’ultimo, decisivo punto. Ma la Manital vende cara la pelle, sembra un’altra squadra rispetto alle ultime prestazioni, e così riesce a sovvertire il pronostico e a riportare il punteggio in parità. Sul 2-2, sarà l’ultima decisiva sfida del Palaruffini a consentire la promozione a Torino che batte Agrigento 93-70.

La gara è stata certamente più combattuta di quanto il punteggio lasci intendere, ma la supremazia dei ragazzi di Bechi obiettivamente appare netta. Non bastano i 17 punti di Saccaggi, Vai, De Laurentiis o i 15 di Dudzinski. La serata di grazia di Giachetti 20, Miller 20 e Mancinelli 17, fanno la differenza. Ovviamente c’è rammarico per un’impresa solo sfiorata e che, ad un certo punto è sembrata, invece, possibile. Ma i ragazzi di Ciani non hanno nulla da rimproverarsi, ed anzi a loro va dato il merito di aver disputato, da neopromossa, una stagione strepitosa (la squadra è giunta ottava al termine della stagione regolare). I play-off di quest’anno, dunque, per la Fortitudo possono ed anzi devono essere il punto di partenza per ricominciare una nuova annata con l’intento di riconfermarsi. Magari, stavolta, raggiungendo quell’obiettivo che quest’anno, davvero, è sfuggito d’un niente. g Lella Seminerio Giugno 2015 - LA SVOLTA

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