Gazzetta di Semex - n° Ottobre 2015

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INVESTI 5 PER GUADAGNARE 10

5 domande da porre al vostro nutrizionista

ome in ogni buon rapporto umano, il legame fra il produttore di latte e il rispettivo consulente nell’ambito dell’alimentazione e della nutrizione dovrebbe prevedere una comunicazione costante, fatta di dialogo da parte di entrambe le parti.

C

Il nutrizionista non solo dovrebbe offrire orientamenti e consigli su come gestire le materie prime, come soddisfare al meglio le esigenze nutrizionali del bestiame e come conseguire gli obiettivi tecnici, produttivi, economici e di salute. Come titolare o come gestore, voi stessi dovreste essere coinvolti in tale processo. A conti fatti, voi siete i responsabili finali, con le vostre azioni od omissioni, del programma nutritivo del vostro allevamento e della resa derivante del bestiame. È fondamentale che siate in contatto costante con il vostro nutrizionista per commentare idee, questioni e possibili soluzioni basate sulla ricerca, che diano una risposta alle vostre difficoltà e obiettivi in materia di nutrizione e alimentazione. Dovete inoltre chiedere al vostro nutrizionista eventuali approfondimenti di determinati argomenti e questioni, per assicurarvi di ricevere in proporzione a quanto investite in nutrizione e alimentazione del bestiame e per riuscire a portare avanti il vostro programma alimentare costantemente, senza preoccupazioni e con garanzie certe. La Gazzetta di SEMEX ITALIA

2 Ottobre 2015

Per aiutarvi a implementare questo tipo di programma di collaborazione, potete cominciare da queste 5 domande:

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P ER CH É SI U SA NO I VA L OR I DEL L A “ P R OTEINA GR EZ Z A” (CP ), ANZ ICHÉ DEL L A “ P R OTEINA METAB OL IZ Z AB IL E” (M P ), P ER EQUIL IB R AR E L E R A Z IONI E P R ENDER E DECISIONI DI A CQUISTO?

La proteina grezza è un dato estremamente valido, per diversi motivi, ma non dovrebbe essere il valore oggettivo per equilibrare le razioni e per prendere decisioni di acquisto. Per molti anni, la percentuale di proteina grezza è stata utilizzata per formulare razioni per le vacche da latte e per prendere decisioni di acquisto, come modo per valutare la variabilità nei livelli e nella qualità delle proteine di uno stesso ingrediente nell’alimentazione. Il problema è che le vacche non hanno esigenze in senso stretto a livello di proteina grezza. Proteina grezza non significa che ciò che somministriamo agli animali sia utilizzabile per le funzioni produttive. I valori a livello di proteina grezza si riferiscono soltanto alla misurazione dei livelli di azoto di una determinata


Di Dr. Elliot Block, Ricercatore e Dr. Joel Pankowski, Manager, Servizi Tecnici sul Campo, per Arm & Hammer Animal Nutrition. Tradotto da Bernat Sales Nogueras, Veterinario e Consulente del Gruppo Ahedo

materia prima, che corrisponde alle proteine totali del suddetto alimento. I valori attuali relativi alla proteina grezza sono come il livello Totale di Nutrienti Digeribili (TDN) di dieci anni fa o più. Sono stati un valido strumento di lavoro, solo che oggigiorno, produttori e nutrizionisti dispongono di parametri migliori, grazie alle conoscenze più approfondite e alla ricerca all’avanguardia. La proteina metabolizzabile si riferisce a ciò di cui hanno bisogno le vacche e al valore che si dovrebbe utilizzare per formulare razioni e basare le decisioni di acquisto delle materie prime. La proteina metabolizzabile è l’unione delle proteine bypass a livello di rumine, delle proteine endogene e delle proteine batteriche che raggiungono l’intestino tenue e che sono disponibili per essere assorbite dalla vacca. La proteina metabolizzabile fornisce gli aminoacidi di cui ha bisogno la vacca per crescere, mantenere la condizione corporea, produrre latte e sostenere la crescita fetale. La proteina metabolizzabile è quindi la vera e propria proteina digerita in postruminale, come anche la sua composizione a livello di aminoacidi assorbiti a livello dell’intestino tenue.

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SI DOV R EB BER O CONDUR R E DEGLI STUDI NEL L’AMB ITO TECNOLOGICO P ER CONSEGUIR E UN DCAD NEGATIV O E ACIDI GR ASSI ESSENZ IALI P ER AIUTAR E LE VACCHE A MIGL IOR AR E LA R ESA NEL P ER IODO DI TR ANSIZ IONE E MINIMIZ Z AR E L’I NCI DENZ A DI DISTU R B I L EGATI AL SUDDETTO P ER IODO DI TR ANSIZ IONE?

La risposta è Sì. Ecco perché: La ricerca dimostra come fra le vacche alimentate con DCAD negativo a livelli ottimali (8 – 12 meq/100 g), per alme no t re se ttiman e prima del parto, vi sia un’incidenza significativamente minore di problemi metabolici nel postparto, come ipocalcemia clinica e chetosi, ma anche patologie uterine. Tutto ciò aiuta significativamente a lavorare con vacche pronte per un buon inizio di lattazione, a livello produttivo, riproduttivo e di salute. Conseguentemente, la ricerca dimostra anche come le vacche alimentate con DCAD negativo nella fase preparto abbiano un miglior inizio di lattazione, con maggiori picchi e una maggiore ingestione di sostanza secca nel postparto. Cercate prodotti adatti a ottenere un DCAD negativo con

efficacia comprovata a livello di appetibilità. Informatevi anche per sapere se alcuni dei prodotti formulati a livello di DCAD possono essere multifunzionali e possono contribuire a mantenere o stimolare la fermentazione ruminale durante il periodo di transizione, fornendo più proteine metabolizzabili rispetto ad altre alternative. Le razioni pre e postparto formulate per acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6 (EFA) influiscono notevolmente sul rendimento e sulla salute delle vacche da latte. Questi nutrienti devono essere integrati necessariamente nella razione, perché le vacche non sono in grado di sintetizzarli da sole. Un caso recente di studio sul campo, condotto in un allevamento di bestiame da latte, dimostra come gli EFA rivestano una funzione importante, migliorando la funzione immunitaria e la successiva resa produttiva della vacca di transizione. I risultati indicano: • Una riduzione del 12% nella prima conta lineare di cellule somatiche. • Una riduzione del 67% nei casi di morte embrionale precoce. • Una riduzione del 44% nei livelli di acido beta-idrossibutirico (BHBA), ossia il corpo chetonico più diffuso nella vacca da latte, utilizzato dai muscoli e dal tessuto nervoso come substrato energetico. Livelli elevati di BHBA significano incidenza di chetosi clinica e subclinica e espongono quindi la vacca al rischio di altri tipi di patologie. Vari progetti di ricerca condotti a livello universitario hanno dimostrato inoltre che l’aggiunta di EFA nelle razioni di transizione porta a una minore incidenza di metrite clinica e subclinica e a una migliore funzione immunitaria. Sono stati individuati anche miglioramenti nei parametri riproduttivi, come un numero inferiore di giorni alla prima inseminazione e un ritorno precoce alla ciclicità.

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COME M INIMIZ Z IA MO LE P R OB AB IL ITÀ DI DISTU R B I R U MINAL I E IL L OR O IMPATTO SUL B ESTIA ME?

Bisogna analizzare la questione attentamente, poiché i disturbi ruminali portano al contempo a razioni inefficienti e a un altro tipo di effetti indesiderati, come una bassa produzione di grasso nel latte. Tutto ciò comporta perdite economiche importanti, come anche un forte impatto sulla salute del bestiame. Le razioni attuali, con livelli energetici elevati, sono talvolta una limitazione per le vacche a livello di produzione di tamLa Gazzetta di SEMEX ITALIA Ottobre 2015

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I NVESTI 5 P ER GUADGNAR E 10

La Gazzetta di SEMEX ITALIA

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continua da pagina 3 - 5 DOMANDE DA pORRE AL VOSTRO NuTRIzIONISTA

poni naturali (saliva) mediante la ruminazione, provocando una certa tendenza all’acidosi ruminale e metabolica.

Ecco perché dovreste utilizzare misure quali l’ADG

Il potere tamponante di strumenti come il bicarbonato di sodio alimentare, somministrato a livelli ottimali, contribuisce a stabilizzare gli acidi ruminali, poiché l’ingestione di sostanza secca è maggiore e la funzione ruminale è migliore.

come l’efficienza alimentare, per prendere decisioni a livel-

Questo contrasta i disturbi ruminali, evitando circoli viziosi alimentari, aumentando la produzione di componenti e migliorando la produttività.

(“Average Daily Gain” o Aumento Medio Giornaliero), lo di gestione che comportino il maggior ritorno economico possibile nel programma riproduttivo di vitelle e manze.

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Inoltre, monitorando i livelli e la qualità della fibra nella razione, somministrando meno energia sotto forma di amidi e più energia sotto forma di grasso nella razione, ma anche minimizzando la variabilità a livello di materie prime, si può contribuire al miglioramento della razione e ad aumentare il rendimento delle vacche sotto tutti i punti di vista.

Potete garantire che i vostri Protocolli di nutrizione / alimentazione consentono ai resPonsabili d’individuare costantemente e raPidamente le difficoltà PrinciPali e di aPPortare dunque gli adeguamenti necessari?

Il vostro consulente nutrizionista dovrebbe essere coinvolto nello sviluppo e nell’implementazione di tutti i protocolli,

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COME R IDUCIAM O IL TEMP O NECESSA R IO A LL’INTEGR A Z IONE DELL E M ANZ E I N A L L EVA M ENT O, OSSI A L’ ET À A L P R IM O PAR TO?

La crescita e lo sviluppo delle manze sono aspetti fondamentali e dovrebbero essere considerati una possibilità per la maggior parte degli allevamenti. E quando si parla di sviluppo delle manze, il miglioramento della funzione ruminale è a sua volta un punto fondamentale per il conseguimento dei nostri obiettivi.

come anche in tutti i cambiamenti possibili richiesti in ogni caso. Dedicate il tempo necessario ad analizzare le procedure e i protocolli necessari almeno una volta l’anno (o più spesso, se necessario), con il personale che lavora in allevamento, per determinare insieme quali punti, se ce ne sono, debbano essere modificati. Valutate in modo onesto e aperto una serie ben definita e coincisa di parametri volti a monitorare la salute animale, come anche l’evoluzione delle varie procedure.

Concentrate il vostro lavoro nel cercare di aumentare la produzione di proteine batteriche per massimizzare la funzione ruminale e utilizzate vari strumenti per mantenere una buona crescita e un buono sviluppo nelle manze in modo efficiente.

Fra i suddetti parametri dovrebbero figurare dati come i giorni di permanenza nel gruppo in preparto, l’inizio della produzione, i livelli di BHBA e l’incidenza di patologie diverse.

Cercate varie possibilità per massimizzare la crescita, senza limitare o ingrassare eccessivamente le vostre manze.

Tenete in considerazione che i suddetti valori possono

Il vostro obiettivo dovrebbe essere quello di allevare manze che arrivino al punto giusto prima della pubertà e che possano quindi essere inseminate quanto prima.

variare da un’azienda all’altra e possono inoltre cambiare

Questo vi consentirà d’inserire prima le manze in allevamento, riducendo così i costi di accrescimento, aumentando la produzione vitalizia e contribuendo a migliorare i vostri profitti, fra gli altri vantaggi.

Collaborate con il vostro team per determinare quali para-

Tenete in considerazione che a causa dei costi attuali, è necessaria una gestione più intensiva e accurata, il che richiede l’introduzione nella routine di lavoro di alcuni KPI (“Key Performance Indicators” o Indicatori Chiave di Rendimento) diversi da quelli usati normalmente per valutare l’accrescimento di vitelle e manze.

Fate comunque in modo che i dati su cui lavorate siano

nel corso del tempo, a seconda dell’evoluzione della vostra attività.

metri tenere sotto controllo e come utilizzare i risultati per migliorare il rendimento dell’attività.

rilevanti per la strategia di gestione, monitorati in modo costante per conseguire gli obiettivi e che consentano di prendere le decisioni opportune in ogni momento, per ottimizzare il rendimento degli animali. La Gazzetta di SEMEX ITALIA Ottobre 2015

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INFORMAZIONE TECNICA

Come procede il vostro programma d’inseminazione delle manze?

Q

In molte aziende, i costi legati all’alimentazione di una manza, a seconda della fase, possono aggirarsi attorno ai 2,60 € al giorno.

Sì, le manze hanno il maggior potenziale di fertilità.

È un incentivo importantissimo per conseguire il prima possibile la gestazione delle manze.

Anche in questo caso, in moltissimi allevamenti di vacche da latte, le vacche hanno una resa riproduttiva migliore delle manze, perché spesso gli allevatori fanno più attenzione ai programmi d’inseminazione delle vacche, rispetto a quanto non facciano con le manze.

In questo senso, il programma d’inseminazione delle nostre manze deve cominciare al momento della nascita: senza un’eccellente gestione del colostro e in assenza di un buon programma nutritivo, le manze non raggiungeranno l’altezza adeguata per essere inseminate all’età adatta.

uando chiediamo quale sia il gruppo più fertile di animali in un allevamento di bestiame da latte, la maggior parte degli allevatori risponde, naturalmente, le manze.

Nella maggior parte degli allevamenti, l’accrescimento costituisce la voce di costo principale, dopo l’alimentazione. L’OTTIMIZ ZAZ IONE DEL PROGRAMMA D’INSEMINAZIONE NELLE MANZE COSTITUISCE UNA DELLE MAGGIORI OP PORTUNITÀ ECONOMICHE PER RIDURRE I COSTI DI ACCRESCIMENTO. Ottimizzando la riproduzione delle manze, i costi di seme e ormoni, la riforma delle manze e i giorni di alimentazione prima del parto possono tutti essere ridotti. Ogni giorno in cui una manza non è gravida nel gruppo d’inseminazione, è un giorno in più in cui la manza deve essere alimentata. La Gazzetta di SEMEX ITALIA

6 Ottobre 2015

• COME DECIDETE QUALI MANZE INSEMINARE? Considerate la possibilità di utilizzare un Periodo di Attesa Volontario (PAV), per quanto approssimativo, per inseminare le vostre manze. Molti allevamenti all’avanguardia, con buoni tassi di crescita e sviluppo, utilizzano un PAV di 13 mesi, anche se lo stesso può variare da un allevamento all’altro a seconda dei rispettivi obiettivi, come anche della crescita e dello sviluppo delle manze. Oltre all’età, lavorate con un altro tipo di parametri per determinare quando inseminare la prima volta. Le manze Holstein dovrebbero raggiungere un’altezza al garrese di almeno 132 cm e un peso di 380 kg, quando entrano nel gruppo d’inseminazione.


Di Gabe Middleton, D.V.M. collabora con il Dr. Mel Wenger presso la Clinica Veterinaria di Orrville, in Ohio. Tradotto da Bernat Sales Nogueras, Veterinario e Consulente del Gruppo Ahedo

“Se non lo si può misurare, non lo si può controllare” è una frase abituale, che si sente spesso nei discorsi, nelle conferenze e nei congressi organizzati sul bestiame da latte. È vero soprattutto nel caso del programma d’inseminazione delle manze. Molti allevamenti utilizzano “l’età al primo parto”, come anche il “tasso di diagnosi alla palpazione”, come indicatori dei risultati del programma d’inseminazione.

• SE NON UTILIZZIAMO QUESTI PARAMETRI NELLE VACCHE, PERCHÉ DOVREMMO UTILIZZARLI NELLE MANZE? Il Tasso di Gravidanza (Pregnancy Rate) è il parametro chiave della resa riproduttiva. Costituisce una valutazione composita del Tasso di Concepimento (Fertilità) e del Tasso d’Inseminazione (Rilevamento Calori).

Si possono verificare errori onerosi quando si valutano le manze per capire se inserirle nel gruppo d’inseminazione, per esempio ogni 6 settimane. Si consiglia di farlo ogni 1 – 2 settimane.

• COME GESTITE LE VOSTRE MANZE UNA VOLTA CHE SONO NEL GRUPPO D’INSEMINAZIONE? Un programma diffuso è quello di somministrare una dose di prostaglandina quando entrano nel gruppo, ripetendo la somministrazione a due settimane di distanza, nelle manze non ancora inseminate. Se le manze non sono entrate in calore a 28 giorni di distanza da quando sono state inserite nel gruppo d’inseminazione, devono essere controllate. Alcuni allevamenti lavorano con un breve periodo di rilevamento di calori naturali prima di avviare la somministrazione della prostaglandina. Un’altra possibilità è quella di lavorare con un programma di sincronizzazione con inseminazione a tempo fisso, solo che i programmi utilizzati di solito nelle vacche da latte non funzionano così bene nelle manze, per una semplice questione di fisiologia ormonale riproduttiva. È molto importante lavorare con il vostro veterinario per determinare la struttura del suo programma d’inseminazione nelle manze, affinché sia allineato ai vostri obiettivi e alle vostre possibilità a livello di gestione.

In breve, il Tasso di Gravidanza è il numero totale di manze che concepiscono in un periodo dato di 21 giorni, diviso per il numero di manze idonee (che possono quindi essere inseminate in base all’età, al peso, all’altezza e allo stato riproduttivo), nel suddetto periodo di 21 giorni. Per esempio, se avete un gruppo di 20 vacche vuote o che non sono mai state inseminate e inseminate 12 di queste manze in un intervallo di 21 giorni, il Tasso di Rilevamento Calori sarà di 12/20=60%. Se dopo la diagnosi gestazionale, il vostro veterinario rileva 8 manze gestanti sul totale di 12, significa che il Tasso di Concepimento sarà di 8/12=67%. Moltiplicate il Tasso di Concepimento per il Tasso di Rilevamento Calori e il Tasso di Gravidanza sarà del 40%. Controllate le manze mediante diagnosi precoce e frequente: è assolutamente fondamentale per qualsiasi programma d’inseminazione individuare gli animali vuoti e reinseminarli quanto prima. È molto raro che un allevamento di vacche da latte (soprattutto Holstein a elevata produzione) possa raggiungere un Tasso di Gravidanza del 40%, ma nelle manze può assolutamente succedere. Dedicate il tempo necessario per inserire i dati e analizzare le informazioni a disposizione. Un Tasso di Gravidanza del 40% o superiore costituisce un obiettivo ragionevole per le manze. Se non lo conseguite nella vostra Azienda, collaborate con il vostro veterinario per capire quale ne sia al motivo. La Gazzetta di SEMEX ITALIA Ottobre 2015

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FRA AMICI

Società Agricola Olza

Da sinistra a destra i fratelli Ciceri, Francesco e Paolo, con i figli di Paolo: Andrea e Stefano

P

resso la Cascina Olza a Zorlesco di Casalpusterlengo (LO), ci ricevono i fratelli Paolo e Francesco Ciceri, proprietari di una delle aziende storiche del settore nel territorio lodigiano, con 90 vacche in mungitura discendenti da animali iscritti sin dal 1960. Dopo più di 40 anni di attività presso la Cascina Olza, Paolo e Francesco decidono di intraprendere una nuova avventura per dare un seguito al lavoro ed alla passione costruita negli anni dal papà Andrea e nel 2009 prendono in affitto la Cascina Giulia a Cavenago D’Adda (LO), passando da 90 a 180 bovine in mungitura. Purtroppo nel 2012, 85 di queste vacche muoiono a causa del botulino… ma grazie anche all’aiuto di tanti amici e colleghi allevatori, riescono a riprendersi da questo evento infausto. Così nel 2014 decidono di incrementare ulteriormente la loro impresa, prendendo in gestione la Cascina Pizzolanino a Somaglia (LO). Oggi i fratelli Ciceri possiedono in totale 650 capi e mungono in tutto 300 vacche, suddivise tra primipare e pluripare, le prime situate presso la C.na Giulia e le seconde alla C.na Pizzolanino. Tutte le manze invece, vengono allevate ancora presso la storica Cascina Olza di Zorlesco (LO) prima di passare a Cavenago dove iniziano la lattazione ad un’età media di 22,8 mesi. La Gazzetta di SEMEX ITALIA

14 Ottobre 2015

Quindi oggi l’azienda che dimensioni ha raggiunto? Attualmente l’azienda nel suo insieme si estende su un totale di 213 ha, di cui 33 di prato stabile, 22 di medica e 158 a mais (di questi ultimi, la metà è sottoposta a rotazione con frumento).

Che tipo di raz ione utilizzate per l’alimentazione? Per quanto riguarda la Cascina Pizzolanino di Somaglia: 24 kg di silomais, 13 kg di concentrati, 8 kg di frumento silo e 3 kg di fieno silo, con una sostanza secca di 24,5 kg. Mentre alla Cascina Giulia di Cavenago una razione più concentrata con l’aggiunta di 1,5 kg di medica fieno.

Quali sono i principali dati produttivi delle mandrie? Oggi le 100 primipare della C.na Giulia producono 10.800 q.li in 305 gg, 3,70 Gr, 3,40 Pr e 85.000 cellule; invece alla C.na Pizzolanino, con 3 mungiture, 13.350 q.li in 305 gg, 3,40 Gr, 3,28 Pr e 140.000 cellule. Viene applicata un’attesa volontaria di 60 gg per le pluripare e 90 gg per le primipare. In totale abbiamo una media di


162 gg di lattazione con un 57% vacche gravide all’anno, 400 gg intervallo parto-concepimento e 21% PR.

Ottimi dati! E quali sono i fattori principali che vi permettono di avere questi risultati? Da ormai 3 anni applichiamo un rigido programma di sincronizzazione: questo parte dopo l’inizio del picco di lattazione che riusciamo ad ottenere intorno ai 20 gg attraverso un programma aggressivo di post-parto. Negli ultimi mesi, grazie all’utilizzo del sistema di rilevamento calori Seme x ai24™, stiamo aumentando notevolmente la % di calori visti ed inoltre, un severo protocollo di cow comfort ci ha permesso di conseguire un forte miglioramento del benessere animale.

Su quale base genetica e di sviluppo negli anni è costruita la vostra mandria? Valorizziamo le famiglie storiche della Olza attuando un programma intensivo di ET con tori alti a tipo e ad indici e negli anni abbiamo esteso questo programma su quelle più importanti che siamo riusciti ad inserire. Tra queste: Glenridge Citation Ro x y, Clovarland C h e r r y- Re d , Snown-d Denises D e ll ia, La Presentation Pe t r e l le, Delaberge Durham Lucille, Raswell Lidya, Lylehaven Starbuck Lily, Regancrest Barbie, Whittier-Farms Leadman Mae, MS Kingstead Chief A deen, ME.D.AL Rudolph Ilary e Ladys-Manor Shaw n.

E da qui quale strategia genetica avete adottato ed utilizzerete per i prossimi anni? Sicuramente il nostro obiettivo è avere animali produttivi, con gestionali molto corretti, in salute e longevi allo stesso tempo, potendo così contare sulla massima efficienza di una mandria redditizia, cosa che sta già facendo la differenza in questo periodo difficile a causa del prezzo del latte. Per questo motivo utilizziamo per il 100% tori Ge n omax ™ con marchio Imm unit y+™ di Semex! Grazie a queste scelte negli ultimi anni abbiamo notato un notevole miglioramento in accrescimento, vitalità, resistenza alle malattie e risposta ai vaccini, arrivando ad ottenere soltanto l’1% di mortalità dei vitelli nei primi 100 giorni di vita! I tori con i quali abbiamo conseguito i migliori risultati sono NUMERO UNO, D ED UCTIVE, DOORMAN, SEAVER e DOMINIC; oggi stiamo utilizzando D OORS O PE N, D E D U C T I V E, PU L S A R, G A L A PA G OS, OCTOBERFEST e HIGH OCTA NE.


CONCORSI

WDE 2015: Dominio Semex e SID Premier Sire! WORLD DAIRY EXPO, Madison, Wisconsin, USA. 2 e 3 di Ottobre 2015

I due migliori animali del concorso attendono nel ring principale l’elezione della Campionessa Assoluta di Madison 2015: da sinistra a destra, la Campionessa di Riserva Senior JACOBS GOLDWYN VALANA, e la Campionessa Assoluta LOVHILL GOLDWYN KATRYSHA.

o show americano più importante del nostro settore, il World Dairy Expo di Madison, si chiude quest’anno più che mai con un dominio assoluto dei tori con codice 0200HO e con alcune sensazionali novità!. Dopo sette anni di dominio indiscusso del Re dei Ring, Goldwyn, quest’anno lo scettro di Premier Sire passa alla nuova star degli show 0200HO02137 Pine -Tree Sid!!

L

La supremazia generale viene dimostrata dal fatto che praticamente ogni vincitrice di categoria e campionessa dell’Holstein Show è figlia di un toro Semex, con 12 vincitrici di categoria che sono figlie di 6 diversi riproduttori targati Semex! SID è il riproduttore più presente nelle varie categorie, in ben 8 diverse con 5 sue figlie vincitrici! Non solo… tutte le Campionesse Intermedie sono Sid: Jacobs Sid Beauty (Campionessa Intermedia), Bergeroy Sid Ambelle (Campionessa Riserva Intermedia), Knonaudale Sid Mudpie (Menzione d’Onore Intermedia)! Mentre Golden Oaks Sid Charlise vince il titolo di Campionessa Junior. Per lui anche un’incredibile categoria Vacche Junior 3 Anni, 5 delle prime 6 sono Sid!! Altre sue figlie vincono La Gazzetta di SEMEX ITALIA

16 Ottobre 2015

anche la cat. Winter Calf, Fall Calf, Milking Yearlings e Vacche Senior 3 Anni. Goldw yn è ancora una volta il padre della Campionessa Senior e Grand Champion dello show, Lovhill Goldwyn Katrysha, ed anche della Campionessa di Riserva, Jabobs Goldwyn Valana. Piazza in tutto 17 figlie nelle top10 di 8 diverse categorie, tra cui 2 vincitrici. Il titolo di Menzione d’Onore Senior dello show è andato a Brackley Farm Chelios Cheerio, figlia di 0200HO03648 Domicole Chelios, che si è anche aggiudicata la categoria Vacche 4 Anni. Altre splendide presenze, sempre più numerose, sono quelle delle figlie della superstar Genomax™ 0200HO06480 Val-Bisson D oorman: 8 figlie nelle top10 di 5 categorie diverse! Weeksdale Doorman Envy è seconda nella cat. Spring Calf, Duckette Doorman Brook è terza nella cat. Fall Calf e Comestar Lamadona Doorman è quarta nella cat. Vacche Junior 2 Anni! Gran prova anche delle figlie di Windbrook, presenti nelle top10 di 5 diverse categorie, vincendone 2 e aggiudicandosi tutto il podio della cat. Summer Yearling.


Di Team SEMEX ITALIA

LOVHILL GOLDWYN KATR YSHA EX -96 5yr USA Campionessa Assoluta di Madison 2015 Campionessa Senior e Miglior Mammella dello show

La Gazzetta di SEMEX ITALIA Ottobre 2015

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CONCOR SI WDE 2015: Dominio Semex e SID Premier Sire! Ô Continua da pagina 16

L’impressionante categoria Vacche Adulte di 6 anni o più ha riunito nelle sue prime posizioni un gruppo fantastico di 5 figlie di nostri tori. Da destra a sinistra nella foto: Campionessa Assoluta e Senior LOV HILL GOLDWYN KATRYSHA, Campionessa di Riserva Assoluta e Senior JACOBS GOLDWYN VALANA, BLONDIN GOLWYN SUBLIMINAL e MS GOLDWYN ALANA.

Altri due tori Semex padri di vincitrici di categoria sono Lheros per la cat. Vacche 5 Anni e Regin ald per la cat. Spring Calf. 0200HO05592 Crackholm Fever anche quest’anno registra diverse presenze di sue figlie con 4 animali in 4 differenti top10 di categoria; Attic e 0200HO05567 R-E-W S eaver completano il quadro dei padri Semex di animali presenti nelle top10.

WDE HOSTEIN SHOW 2015 - QUADRO D´ONORE CAMPIONESSA ASSOLUTA, CAMP. SENIOR E MIG. MAMMELLA LOVHILL G OLDWYN KATRYSHA (Goldwyn) MilkSource Genetics, Wisconsin RESERVA CAMPIONESSA ASSOLUTA e SENIOR JACOBS GOLDWYN VALANA (Goldwyn) Ferme Jacobs, Quebec MENZIONE D’ONORE ASSOLUTA e SENIOR

Un breve cenno anche per lo show della bruna, con la leggendaria Brown Heaven Glenn Fantasy, figlia dello storico riproduttore svizzero Gle nn, che si aggiudica il titolo di Senior & Grand Champion del Brown Swiss show. Semex ringrazia tutti gli allevatori, espositori ed appassionati che hanno partecipato a questo evento di fama mondiale.

BRACKLEY FARM CHELIOS CHEERIO (Chelios) MilkSource Genetics, Wisconsin CAMPIONESSA INTERMEDIA VACC HE JACOBS SID BEAUTY ET (Sid) Eaton Holsteinsand B&C Murphy, New York R ESERVA C AMP IONES SA INTERMEDIA BERGEROY SID AMBELLE (Sid) Bergeroy Holstein Inc, Quebec MENZIONE D’ONORE INTERMEDIA KNONAUDALE SID MUDPIE (Sid) MilkSource Genetics, Wisconsin CAMPIONESSA JUNIOR GOLDEN-OAKS SID CHARLISE (Sid) C & J Hill, F & D Borba, F Connelly and T & S Merwarth, Maryland RESER VA CAMPIONESSA J UNIOR STRANSHOME GOLD ANNICE ET (Goldwyn) Budjon Farms, Wisconsin

Gli allevatori da tutto il mondo che hanno visitato il nostro stand di Madison hanno dimostrato grande interesse nei prodotti esclusivi all’avanguardia di SEMEX IMMUNITY+™ e AI24™. La Gazzetta di SEMEX ITALIA

18 Ottobre 2015

VACCA IN PRODUZIONE CON PIÙ DI 150.000 Lbs CALBRETT GOLDWYN LAYLA ET (Goldwyn) Comestar & Ponderosa Holsteins, Quebec


Un’altra categoria spettacolare è stata quella delle Vacche Junior 3 Anni, con 5 animali targati SEMEX nei primi 6 posti, e 3 fantastiche SID a guidare la classe. Da sinistra a destra: la Campionessa Intermedia JACOBS SID BEAUTY, KNONAUDALE SID MUDPIE e GAEMENCHET SID KATIA.

Due stupende figlie di nostri tori in testa alla categoria da 4 Anni: La Lo stand di SEMEX a Madison, centro di riunioni ed inconMenzione d’Onore Intermedia BRACKLEY FARM CHELIOS CHEERIO e tri tra clienti e professionisti del settore da cinque diversi alla sua sinistra PETICLERC SID SUNKISS. continenti.

BERGEROY SID AMBELLE dimostra le proprie qualità vincendo la categoria Vacche Adulte 3 anni, per poi essere eletta più tardi Campionessa di Riserva Intermedia.

La Gazzetta di SEMEX ITALIA Ottobre 2015

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