13 OTT Manifestazione studentesca nazionale - piattaforma rivendicativa

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paga per il nostro lavoro, limitazioni agli orari e tutele effettive. L’alternanza deve essere fatta per gli studenti, altrimenti è solo sfruttamento. Il 13 ottobre incrociamo le braccia, scioperando l’alternanza scuola-lavoro: non saremo i vostri schiavi senza diritti!

La scuola che viviamo è sempre più lontana dagli interessi di noi studenti e piegata alle esigenze di banche e grandi imprese, è una scuola di classe che nega un’istruzione di qualità a chi non può permettersela. È ora di alzare la testa! Organizziamoci insieme per costruire la mobilitazione studentesca del 13 ottobre a partire dalla nostra scuola! Scendiamo in piazza per:

SALARIO E DIRITTI PER GLI STUDENTI IN ALTERNANZA

L’alternanza scuola-lavoro obbligatoria mette un milione e mezzo di studenti al servizio delle aziende e dei loro profitti. Le nostre ore di lavoro non vengono pagate e spesso siamo esposti a rischi e condizioni vergognose senza alcuna forma di tutela. La “Carta dei diritti degli studenti in alternanza” sbandierata dal governo è solo un contentino per tenerci buoni: se ci sono voluti due anni a introdurre qualche regola significa che l’obiettivo era regalare subito noi stud nti alle aziende. Chiediamo una giusta

CONTROLLO STUDENTESCO SULLA SCELTA DEI PROGETTI

Nelle nostre scuole le decisioni vengono quasi sempre prese dal Preside o da pochi professori “addetti ai lavori”. Siamo noi studenti a vivere l’alternanza sulla nostra pelle e per questo abbiamo diritto di discutere e prendere parola a riguardo. Lottiamo per la creazione di commissioni paritetiche interne alle scuole, in cui studenti e professori abbiano voce in capitolo nella scelta e nella valutazione dei progetti di scuola-lavoro, sulla base del valore formativo e dei diritti garantiti agli studenti.

PER UN’ISTRUZIONE GRATUITA E DI QUALITÀ

Le barriere che impediscono il diritto allo studio sono sempre più alte: dai libri di testo , ai contributi volontari e ai trasporti, ogni anno dobbiamo spendere migliaia di euro per studiare. Come risultato di questa situazione uno studente su sei in Italia non riesce a finire il proprio percorso di studi! Rifiutiamo la crescente divisionetra scuole di serie A e di serie B promossa dal modello

INVALSI e dai parametri europei: a tutti deve essere garantita un’educazione gratuita e di qualità, senza ostacoli economici.

PER UNA SCUOLA A MISURA DI STUDENTE, NON DEL PROFITTO

In Italia il 60% delle strutture scolastiche non è a norma e una scuola su tre necessita di interventi strutturali urgenti. Mentre i crolli negli edifici sono all’ordine del giorno, il Governo stanzia cifre del tutto in sufficientiele scuole vengono consegnate nelle mani di banche e grandi imprese dietro il pretesto di sopperire alla mancanza di fondi statali. Dal 2008 a oggi sono stati tagliati più di 20 miliardi di euro all’istruzione per rispettare i vincoli imposti dall’Unione Europea, salvare banche e grandi monopoli o investire in spese militari. Oggi si permette alle aziende di finanziare direttamente le scuole e di avere voce in capitolo sulla definizione della didattica, piegando l’istruzione al profitto di pochi. Per questo rivendichiamo la piena copertura statale dei costi dell’istruzione, necessaria per la messa in sicurezza e per la riqualificazione degli edifici scolastici insieme alla totale abolizione di ogni forma di finanziamento privato alle scuole. Vuoi rimanere aggiornato su tutte le attività degli studenti in Italia verso la giornata di mobilitazione?

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