VIVERE Colognola del PIANO

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VIVERE Colognola del PIANO una proposta di rigenerazione urbana per il nucleo esterno della città di Bergamo





VIVERE Colognola del PIANO

Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura A.A. 2021/2022 sessione marzo 2022 Laureanda: Serena Giuliani Prima relatrice: prof. Elena Dorato Secondo relatore: prof. Romeo Farinella


Indice ABSTRACT

10

INQUADRAMENTO

14

01. La Lombardia _ Demografia _ La città metropolitana di Milano _ La qualità dell’aria: i casi di Brescia e Bergamo _ L’indice di motorizzazione delle autovetture

17 20 22 28

02. La città di Bergamo _ Demografia _ Spostamenti _ Vivibilità _ La città alta, la città bassa e i nuclei esterni _ Il patrimonio arboreo _ Il Parco dei Colli _ Il Parco agricolo _ Il PGT vigente e il progetto della Cintura Verde

31 36 42 46 52 54 56 58


IL CASO STUDIO: COLOGNOLA DEL PIANO

03. Il quartiere _ Demografia _ Inquadramento territoriale

04. L’evoluzione storica _ L’origine _ Dall’XI al XIII secolo _ Dal XIV al XV secolo _ Il XVI e il XVII secolo _ Il XVIII secolo e la fine del dominio di Venezia _ Il XIX secolo e la nuova conformazione _ 1887: la società Gres e le case per gli operai _ I primi anni del ’900 _ 1927: l’annessione a Bergamo _ Tra le due guerre: il Molino Moretti _ La fine del secolo: la nuova chiesa e l'aeroporto

05. Iniziative e progetti _ Il primo tassello della “città dei 15 minuti” _ #RetidiQuartiere

60 63 63 67 69 72 75 75 77 81 83 86 88 91 99 100


06. Colognola chiusa _ Le infrastrutture _ Il traffico stradale _ L’Aeroporto Orio al Serio

103 110 114

07. Colognola frammentata _ Il progetto della cintura verde nel quartiere di Colognola al Piano _ Abaco del verde

125 128

PROPOSTA PROGETTUALE

140

08. La città attiva _ Città e malattie _ Il covid-19 _ Dalla cura alla prevenzione _ La città attiva _ Lo sport nelle città d’oggi

143 144 148 149 155

09. La strategia d’intervento _ Gli obiettivi e le azioni progettuali _ Gerarchia degli interventi

159 166

10. Piazza Emanuele Filiberto _ L’area d’intervento _ La nuova SS42 _ La nuova piazza Emanuele Filiberto

175 180 182


11. La piazza dei Molini _ L’area d’intervento _ Progetti a confronto _ La piazza dei Molini

193 196 200

12. L’EcoGres _ L’area d’intervento _ Progetti a confronto _ L’EcoGres

207 210 214

CONCLUSIONI

222

FONTI CONSULTATE

230

RINGRAZIAMENTI

244

TAVOLE

250


Abstract



Quando si pensa alla città di Ber-

mo parco agricolo e dall’altro da

gamo viene spontaneo pensare

pesantissime arterie stradali che

subito a Bergamo alta e Bergamo

gravano sulla qualità degli spazi

bassa, ai baluardi delle mura ve-

e dell’aria. Colognola è un’area di

neziane immerse nei colli, ricche

passaggio non solo per i veicoli

di valore storico e ambientale, a

che si vogliono spostare da e per

una città meta di turisti quanto di

il centro di Bergamo ma anche per

pendolari. La pianificazione urba-

gli aerei che atterrano e decollano

na, negli anni, è stata influenzata

dall’aeroporto di Orio al Serio,

da questa immagine della città,

volando vicinissimi alle abitazio-

concentrando la propria attenzio-

ni. Nato come Comune autonomo

ne quasi solamente in queste aree.

e rimasto tale per lungo tempo,

Attorno ad esse c’è però un mon-

Colognola possiede un grandis-

do di piccoli nuclei storici di un

simo potenziale e margine di cre-

immenso potenziale poco sfrut-

scita. La presenza di servizi e di

tato e, anzi, frenato dal continuo

un centro storico, frutto della sua

sviluppo del centro città, poco

originaria indipendenza, rende

più a nord. Uno di questi piccoli

possibile un lavoro incentrato su

nuclei è Colognola del Piano, di-

lenti e piccoli spostamenti. L’in-

ventato parte di Bergamo meno di

tento di questa tesi è di ricreare

un secolo fa. Colognola è oggi un

un quartiere in cui sia possibile

quartiere circondato, da un lato,

vivere Piano, a passo d’uomo, in

da quello che potrebbe essere o

cui il pedone, l’accessibilità, gli

sarà un grandissimo e ricchissi-

spazi per bambini e persone più


anziane siano al centro della progettazione. L’obiettivo, attraverso una riorganizzazione della mobilità cittadina, è di ripensare gli spazi pubblici interni ed esterni al quartiere e dotarlo di tutti i servizi necessari, permettendo così alle persone di muoversi in modo più sostenibile, a vantaggio dell’ambiente e della salute personale. Il progetto riguarderà l’intero quartiere, puntando al suo pieno equilibrio, focalizzandosi successivamente su tre spazi di particolare rilevanza. Seguendo la pianificazione urbana e il progresso già attivati in altre città europee e con più difficoltà in Italia, le trasformazioni previste avranno come primo beneficiario le persone, non l’automobile, tenendo ben salde le tematiche della sostenibilità ambientale, della salute dei cittadini e del consumo di suolo.


Inquadram


mento


01 La Lombardia


Demografia La Lombardia, che si estende per

tra le persone con più di 65 anni e

23.844 km², risulta essere, con

quelle con meno di 14 anni com-

9.981.554 di abitanti, la regione

presi. Sostanzialmente si calcola

più popolosa d’Italia e una del-

quante persone “anziane” ci sono

le prime in Europa. La parte più

ogni 100 persone “giovani”. È il

popolata è quella dell’area metro-

grado di invecchiamento di una

politana di Milano, con 3.265.000

popolazione. In Lombardia la

abitanti (in Italia seconda solo a

provincia con l’indice di vecchiaia

Roma) seguita da Brescia e Ber-

più basso è Bergamo. Solo quattro

gamo (rispettivamente 6° e 9° a

città superano la media lombarda

livello nazionale). La distribuzio-

e solo due la media italiana2.

1

ne della popolazione sul territorio è caratterizzata da una forte disomogeneità: queste 3 province superano i 5 milioni e mezzo di abitanti. Un dato importante per comprendere le dinamiche sociali è l’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto

17 Dati riportati dall’Istat relativi al 2021 e aggiornati al 1° gennaio 2022, accessibili alla pagina: www. dati.lombardia.it/stories/s/Demografia/jx4txhet/. 2 Dati riportati dall'Open Data della Regione Lombardia, accessibili alla pagina: www.dati.lombardia.it/stories/s/Demografia/jx4t-xhet/. 1


Numero abitanti

Sondrio

18

Como Lecco Varese Monza e Brianza

Bergamo Brescia

Milano Lodi Pavia

Cremona

Mantova

3 milioni 2 milioni 1 milione 0


Indice di vecchiaia

Pavia

190

Cremona

178,3

Mantova

169,2

Sondrio

167,9

Varese

163,9

Milano

161,4

Lecco

159,5

Como

157,8

Monza Brianza

149,1

Lodi

146

Brescia

138

Bergamo

132

Media italiana Media lombarda

19


La città metropolitana di Milano 20 Immagine a destra ricavata dai dati riportati dal PRMT della Regione Lombardia, reperibili dal sito www.regione. lombardia.it.

Prima in Italia per numero di visi-

(PRMT) della regione Lombardia

tatori giornalieri e turisti all’anno,

del 2016, Milano viene definita

di Milano non è difficile perce-

come "Sistema Territoriale Metro-

pire la grandezza e l’importanza

politano". Qui viene spiegato an-

nel mondo della moda, dell’arte,

che come in Lombardia il traffico

dell’architettura e del design, or-

sia concentrato lungo le direttrici

mai paragonabili a quelle delle

di accesso dell’area metropolitana

grandi capitali mondiali come

milanese e come questa sia diven-

Londra, Parigi e New York.

tata un nodo della rete delle città

È forse meno immediato capire le

mondiali. Tutto questo diventa

dimensioni e la centralità che sta

evidente se si guarda la mappa

raggiungendo a livello infrastrut-

della Lombardia, ponendo parti-

turale. Chiamata spesso “la Città

colare attenzione alla rete viaria e

Infinita”, Milano è diventata un

aeroportuale.

susseguirsi di città, da Varese a Bergamo, ed è in continua espansione. Nella Valutazione Ambientale Strategica del Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti


Infrastrutture principali

21

Malpensa

Orio al Serio Linate Montichiari

Autostrade Province Aeroporti


La qualità dell’aria: i casi di Brescia e Bergamo 22 Nel sito Radio Onda d'Urto, reperibile dal sito www. radioondadurto.org. 3

“C’è una riduzione dell’inquinamento, come in tutto il continente, ma la Lombardia resta l’area più inquinata d’Europa. Bisogna intervenire subito su motori diesel e allevamenti intensivi che rappresentano le fonti principali dell’inquinamento atmosferico” (Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia)3

Sebbene segua la tendenza al miglioramento registrata in tutta Europa, la Lombardia continua ad avere la qualità dell’aria peggiore del continente, ben lontana dai limiti imposti dall’OMS. Sicuramente una delle cause è la sua conformazione fisica: la Pianura Padana, racchiusa a nord dalle Alpi e a sud dall’Appennino, è scarsamente ventilata e ciò non permette il ricircolo dell’aria e quindi la dispersione degli agenti inquinanti. Alle cause di carattere geografico si sommano quelle antropiche: in Lombardia vive circa un sesto della popolazione italiana e la regione contribuisce per il 21% al PIL del Paese; la sua forte


Media annuale di PM10 2017

23

Monza e Brianza

Bergamo Brescia

Milano

40 [ug/m3]

Media italiana Dlgs 155/2010 Valore limite

35 [ug/m3]


24

industrializzazione è evidente.

to dalla prestigiosa rivista scienti-

A confronto con il resto d’Euro-

fica The Lancet il 19 gennaio 2021,

pa le emissioni pro capite della

presenta un’indagine sulla mor-

Lombardia risultano essere tra le

talità prematura causata dallo

più basse. Soprattutto per quanto

smog (PM2,5 e NO2) con lo scopo

riguarda le PM10, le emissioni me-

di mettere in luce la vera portata

die di un cittadino lombardo sono

degli effetti dell’inquinamento

meno della metà rispetto a quelle

sulla nostra salute. Lo studio è

di un cittadino medio europeo.

stato realizzato su residenti adulti

Nonostante ciò, per le motivazio-

(di età ≥ 20 anni) in 969 città e 47

ni sopra citate, questo non basta.

grandi città in Europa. L’articolo

A partire dal 2006, in Lombardia,

presenta una stima di quale sa-

al monitoraggio storico delle PM10

rebbe il carico annuale di mortali-

è stato aggiunto quello del parti-

tà premature prevenibile se i vari

colato fine PM2,5 per valutare l’e-

Paesi rispettassero le limitazioni

sposizione media annua della po-

raccomandate dall’OMS (10 μg/

polazione. L’OMS prevede come

m3 per PM2,5 e 40 μg/m3 per NO2)

valore limite massimo annuale

o se le concentrazioni di inquina-

10 µg/m ma come possiamo ve-

mento atmosferico fossero ridotte

dere i valori in Lombardia oscil-

ai valori più bassi misurati nel

lano tra i 10 µg/m3 e i 30 µg/m3.

2015. Tra le città prese in analisi

Lo studio Premature mortality due

nell’articolo sono presenti Brescia

to air pollution in European cities: a

e Bergamo, che si classificano ri-

health impact assessment, pubblica-

spettivamente al primo e secondo

3


Distribuzione spaziale della media annuale di PM2,5 2017

25

0-10 [ug/m3] 10-25 [ug/m3] 25-30 [ug/m3] 30-35 [ug/m3]


posto per numero di morti causate dall’alta concentrazione di PM2,5 che si sarebbero potute altrimenti prevenire. Milano invece si trova al tredicesimo posto su 1000.

26

Una proporzione considerevole di morti premature nelle città europee potrebbe essere evitata ogni anno abbassando le concentrazioni di inquinamento atmosferico. Questo dimostra quanto siano necessari oggi dei provvedimenti. Considerando che il particolato PM2,5 viene prodotto soprattutto da sorgenti di natura antropica (industrie, traffico veicolare, processi di combustione...), quello sulla mobilità e sul traffico può essere uno degli interventi chiave per migliorare la qualità dell’aria.


1. Brescia

2. Bergamo

27,5

26,1

PM2,5 Media ponderata della popolazione [μg/m3]

27

PM2,5 Range [min–max; μg/m ] 3

Numero di morti prevenibili: Scenario OMS (95% CI)

21,9-30,4

20,1-28,6

232

137

(156-308)

(92-182)

309

186

(209-407)

(126-246)

127

133

(90-172)

(94-179)

170

181

(121-227)

(128-242)

Numero di morti prevenibili: scenario delle concentrazioni più basse (95% CI) Mortalità prevenibile standardizzata per età su 100.000 abitanti: Scenario OMS (95% CI) Mortalità prevenibile standardizzata per età su 100.000 abitanti: scenario delle concentrazioni più basse (95% CI)


L’indice di motorizzazione delle autovetture 28

Come

detto

precedentemente,

quelle antropiche sono le princi-

hanno raggiunto livelli di circa 75 veh/100 abitanti4.

pali cause degli alti valori di inDati ACI e ISTAT rielaborati da Euromobility in Osservatorio Mobilità Sostenibile in Italia, edizione 2018. 4

quinamento nelle città. Un dato da tenere sotto controllo è l’indice di motorizzazione delle autovetture, ovvero il numero di veicoli ogni mille abitanti. Questo indice, che prima poteva essere associato allo standard di vita di un paese, ora ci permette di valutare il nostro impatto sull’ambiente. In Europa la media del 2015 coincideva con 49,8 veh/100 abitanti. Le città italiane al di sotto di questo valore sono solamente due. L’Italia infatti nel 2017 presen-

Aosta = 289,5

tava una media di 59,3 veh/100

Bolzano = 241,4

abitanti, ma città come L’Aquila

Trento = 246,9


Indice di motorizzazione 2017

29 Monza e Brianza

Bergamo Brescia

Milano

65 veh/100 abitanti 60 veh/100 abitanti media italiana media europea

55 veh/100 abitanti 50 veh/100 abitanti


02

La città di Bergamo


Demografia Nel Comune di Bergamo, al 2020,

km2, la maggior parte concentrati

si contavano 122.094 residenti5; la

nella parte centrale del Comune.

città è quindi quarta per popola-

Come si può vedere nella mappa,

zione nella regione della Lom-

la popolazione si concentra nei

bardia (dopo Milano, Brescia e

quartieri centrali come Loreto,

Monza). Dopo un picco nel 1974

San Paolo, Centro-Sant’Alessan-

con quasi 130.000 abitanti, la città

dro e Borgo Santa Caterina, che

di Bergamo ha subìto una grande

raggiungono una densità demo-

caduta nel 1992, arrivando a cir-

grafica di circa 7.500 ab/km2. Le

ca 115.000 residenti. La popola-

aree periferiche a sud, invece,

zione ora è in continuo aumento:

spesso perché di carattere agrico-

si è passati dai 117.325 residen-

lo o industriale e quindi occupate

ti nel 2000 ai 120.694 del 2010 .

da estesi spazi naturali, arrivano

Il Comune di Bergamo ha un’e-

anche a contare 1.500 ab/km2.

6

stensione di 2.754,86 km2 e di conseguenza una bassissima densità abitativa rispetto a molte altre città lombarde. Qui si conta infatti una media di 401 abitanti per

31 Dati relativi alle statistiche demografiche del 2020 riportati dal Comune di Bergamo, accessibili alla pagina: https:// www.comune.bergamo.it/sites/default/files/StatisticheDemografiche_2020. pdf. 6 Solo dal 2018 i censimenti hanno cadenza annuale e non decennale. I dati precedenti al 2018 sono quindi frutto di una ricostruzione intercensuaria. 5


Numero abitanti, 2020 Valtesse Colli

Monterosso Valverde Conca fiorita

32

Città alta

Redona

S. Caterina

Centro Pignolo Borgo Palazzo Centro - Papa Celadina Loreto Centro - Giovanni XXIII S.Alessandro S. Paolo Boccaleone Carnovali Villaggio Malpensata degli sposi S. Tommaso de’ Calvi

Longuelo

S. Lucia

Grumello del Piano Colognola del Piano 10.000 7.500 5.000 2.500 0

Campagnola


Densità demografica, 2020 Valtesse Colli

Monterosso Valverde Conca fiorita Città alta

Redona

S. Caterina

Centro Pignolo Borgo Palazzo Centro - Papa Celadina Loreto Centro - Giovanni XXIII S.Alessandro S. Paolo Boccaleone Carnovali Villaggio Malpensata degli sposi S. Tommaso de’ Calvi

Longuelo

S. Lucia

Grumello del Piano Colognola del Piano

Campagnola

< 1.500 ab/km2 1.500-3.000 ab/km2 3.000-4.500 ab/km2 4.500-6.000 ab/km2 6.000-7.500 ab/km2 > 7.500 ab/km2

33


Negli anni dal 2015 al 2017 la crescita demografica è stata piuttosto omogenea in tutti i quartieri, con oscillazioni che variavano tra il +0,5% e il +1,5%.

34 Dati riportati da TRT Trasporti e Territorio in PUMS Bergamo. Quadro conoscitivo e definizione degli obiettivi (2018). 7

Solo 4 quartieri hanno registrato un calo demografico, il più significativo nella Città Alta storica (-1,1%). È stata invece rilevata una crescita significativa proprio in alcuni dei nuclei esterni più periferici7.


Variazione demografica per quartiere dal 2015 al 2017

Valtesse Colli

Monterosso Valverde Conca fiorita Città alta

Redona

35

S. Caterina

Centro Pignolo Borgo Palazzo Centro - Papa Celadina Loreto Centro - Giovanni XXIII S.Alessandro S. Paolo Boccaleone Carnovali Villaggio Malpensata degli sposi S. Tommaso de’ Calvi

Longuelo

S. Lucia

Grumello del Piano Colognola del Piano

Campagnola

Inferiore a -1% -0,9% - -0,1% 0% - +0,9% +1% - +1,9% Superiore a +2%


Spostamenti 36 Lo studio analizza sia gli spostamenti interni al Comune che quelli della Cintura bergamasca, ovvero tutta l'area urbana attorno alla città. Considerando il fine di questa tesi, in questo capito verranno analizzati solo gli spostamenti interni al Comune di Bergamo. 9 Dati riportati da TRT Trasporti e Territorio in PUMS Bergamo. Quadro conoscitivo e definizione degli obiettivi (2018). 8

Il Piano Urbano della Mobilità So-

altri motivi come affari, acqui-

stenibile (PUMS) del 2018 del Co-

sti...);

mune di Bergamo presenta uno

— il modo di trasporto con il qua-

studio approfondito relativo alla

le si compiono questi spostamen-

domanda di mobilità. Questo è

ti9.

stato realizzato basandosi sull’in-

Dai risultati dello studio si evin-

dagine Origine-Destinazione con-

ce che il mezzo più utilizzato, sia

dotta dalla Regione Lombardia

per gli spostamenti urbani che per

nel 2014 in occasione del 15° cen-

quelli extraurbani e per qualunque

simento della popolazione e del-

motivazione, è l’automobile pri-

le abitazioni condotto dall’ISTAT

vata. Il suo uso infatti oscilla tra il

nel 2011. Questa ricerca presenta

31,3% e il 77,95%. Al contrario il

in modo approfondito la doman-

tram, il bike sharing e il car sharing

da di mobilità del comune berga-

non sono quasi per nulla sfruttati

masco

(vedi pagine successive).

8

e mostra due aspetti in

particolare: — gli spostamenti (sistematici, ovvero per motivi di lavoro o studio, e non sistematici, ovvero per


Modi di trasporto presi in analisi:

Tram

Bike sharing

37 Car sharing

Biciclette

Autoveicoli privati

Treni

Autobus

Motocicli privati

Spostamenti a piedi


Spostamenti urbani Sistematici

38

Non sistematici


Spostamenti extraurbani Sistematici

Non sistematici

39


Come detto precedentemente l’ISTAT nel 2011 ha approfondito il tema dei flussi di pendolarismo (lo stesso era stato fatto nel 1991 e nel 2001). Lo studio prende in

40 Considerando il fine di questa tesi, in questo capito verranno analizzati solo gli spostamenti da e per la provincia di Bergamo. 10

analisi gli spostamenti per e da ogni provincia d’Italia e due diverse motivazioni: per studio o per lavoro10. Per quanto riguarda la provincia di Bergamo risultano subito evidenti i collegamenti con le città di Milano e Brescia. Si può vedere inoltre che, tranne per la provincia di Cremona, sono sempre maggiori gli spostamenti in uscita che in entrata.


Da Bergamo Verso Bergamo Brescia Cremona

41 Mantova Lodi Pavia Milano Monza Varese Como Lecco Sondrio


Vivibilità 42

In Italia esistono due studi che

Per

mostrano quanto effettivamente

dato, a ogni provincia, un pun-

i problemi detti finora influiscano

teggio da 0 a 1000 che permette

sulla quotidianità, quantificando

successivamente di individua-

il benessere e la vivibilità di ogni

re una graduatoria di 107 città.

provincia italiana.

La classifica riferita all’anno 2021

La prima indagine è Qualità della

vede Triste al primo posto (l’anno

vita del Sole 24 Ore (Finizio 2021),

precedente occupato da Bologna)

effettuata annualmente dal 1990.

che raggiunge anche il primato

Questa ricerca, dal 2021, prende

nell’indice «Cultura e tempo libe-

in esame 90 indicatori (non più

ro», seconda in «Affari e lavoro»

42), suddivisi in 6 macrocategorie

e quarta in «Ambiente e servizi».

tematiche:

Bergamo si classifica al 39° posto,

— ricchezza e consumi;

salendo di 13 posizioni nella clas-

—affari e lavoro;

sifica generale ma scendendo di

—ambiente e servizi;

34 posizioni nella macrocategoria

—demografia e salute;

«Ambiente e servizi». Analizzan-

—giustizia e sicurezza;

do solo quest’ultima, risultano su-

—cultura e tempo libero.

bito evidenti le criticità dette pre-

ciascun

indicatore

viene


cedentemente riguardanti l’aria e

azoto e ozono, la città di Bergamo

il clima. In particolare, nella voce

si posiziona al penultimo posto,

«Qualità dell’aria» che indica pro-

migliore solo di Monza-Brianza.

prio i valori di PM10, biossido di

43

72° 1°

Ambiente e servizi

26° Piste ciclabili 31° Tasso di motorizzazione

39°

106° Qualità dell’aria 98° Indice del clima 12° Qualità di vita dei bambini 44° Qualità di vita dei giovani

107°

64° Qualità di vita degli anziani


I dati relativi all’ambiente e alla

Anche in questo caso le proble-

qualità degli spazi sono meglio

matiche fino ad ora descritte sono

esaminati dal rapporto Ecosistema

indiscutibili. La città arriva tra

urbano di Legambiente e Ambien-

le ultime posizioni con il verde

te Italia . Lo studio, che compara

urbano, bilanciato forse da una

105 città, si fonda su 18 parametri

grande presenza di alberi. Evi-

raggruppati in 5 macroaree:

dente è, ancora una volta, la scar-

— aria;

sa qualità dell’aria (sicuramente

— acqua;

non favorita dalla quantità di ver-

—rifiuti;

de urbano). In particolare nella

—mobilità;

categoria delle PM10 perde in un

—ambiente.

solo anno 13 posizioni, passando

Anche in questo caso per ognuno

dal 66° al 79° posto.

11

44 Dati di Legambiente riportati da Il Sole 24 Ore accessibili alla pagina lab24.ilsole24ore. com/qualita-della-vita/. 11

dei 18 indicatori viene assegnato un punteggio, stavolta da 0 a 100, che permette di creare una graduatoria. Nel 2021 al primo posto si trova Trento, che totalizza diversi punti per quanto riguarda il solare, l’uso efficiente del suolo, il verde urbano e i rifiuti differenziati. In questa classifica la città di Bergamo si posiziona al 35° posto.


45 1°

35°

Ambiente

Mobilità

18° Alberi

27° Piste ciclabili

44° Isole pedonali

30° Tasso di motorizzazione

98° Verde urbano

32° Offerta di trasporto pubblico 15° Passeggeri di trasporto pubblico

Aria 79° PM10 104°

88° Biossido di azoto


La città alta, la città bassa e i nuclei esterni 46 Informazioni riportate da Alessandra Facchinetti ed accesibili alla pagina www.duepassinelmistero.com/Bergamo2.htm. 12

La città di Bergamo è notoriamen-

artigiani12.

te divisa in due parti ben distinte:

La città alta è il nucleo originario

la città alta, la parte originaria, e

e il più suggestivo della città. Ha

la città bassa, anch’essa di origine

origine antichissime che risalgo-

antica ma oggi la più moderna.

no a un insediamento celtico sul

La rottura tra le due parti della

colle Fara nel 2000 a.C.. È tutt’og-

città avviene tra il 1561 e il 1623,

gi circondata dalle imponenti

quando in città alta vengono co-

Mura Veneziane seicentesche (il

struite le nuove mura urbane. Il

9 luglio 2017 le mura vengono

risultato di questa costruzione è

dichiarate patrimonio mondiale

che alla città alta vengono bloc-

dell’umanità UNESCO), incorni-

cate possibili espansioni ed essa

ciate dal Parco dei Colli (di cui si

acquisisce sempre di più le ca-

parlerà successivamente).

ratteristiche di un luogo di rap-

La città bassa nasce invece dallo

presentanza politica e religiosa

sviluppo di alcuni borghi; è per

(Facchinetti, 2010b). Al contrario

questo che Bergamo alta era de-

la città bassa si riempie di attivi-

finita "la città" mentre Bergamo

tà economiche, residenze dei ceti

bassa "i borghi". Anche questa, al

più ricchi e di alloggi per operai e

tempo, era circondata da mura,


chiamate Muraine (Facchinetti, 2019). Queste, completate da Venezia tra il 1430 e il 1435, avevano uno scopo fiscale e, ovviamente, di protezione dagli insediamenti esterni. In seguito a diversi inter-

47

venti urbanistici, tra cui quello del 31 dicembre 1900 che ha visto abbattere le Muraine13, questa è diventata la parte più moderna della città.

Informazioni riportate da Alessandra Facchinetti ed reperibili sul sito www.bergamodascoprire.it 13


48 Dati reperibili sul sito http://parcocollibergamo.it/ITA/ Home.asp. 14

L’attenzione, sia turistica che a

sono vedere numerose piste cicla-

livello urbanistico, è sempre ri-

bili continue che attraversano la

caduta su questi due centri stori-

città fino ad arrivare nei parchi più

ci principali della città. Esistono

grandi. A sud si può distinguere

però moltissimi piccoli nuclei

qualche tratto discontinuo di pi-

esterni che sono stati annessi nel

sta ciclabile o di percorso ciclabile

’900.

su strada consigliato. E ancora, a

Nella mappa della città di Berga-

nord si contano 23 punti di bike

mo (vedi pagina successiva) ap-

sharing, a sud neanche uno. Quel-

pare evidente la disuguaglianza

lo che risulta lampante nei piccoli

tra la parte nord dei nuclei origi-

quartieri meridionali è la presen-

nari e quella sud dei piccoli nuclei

za di infrastrutture, anche a causa

aggiunti successivamente. Nella

della vicinanza con l’Aeroporto

parte settentrionale si vede subito

Orio al Serio. La grande autostra-

un grandissimo spazio verde na-

da A4 taglia alcuni di quei quartie-

turale: è il Parco dei Colli (di cui si

ri, circondati a loro volta anche da

parlerà successivamente), un’area

strade statali e autostrade. A dif-

di circa 4.700 ettari che circonda

ferenza di quello che accade per

la città alta e comprende anche i

la città alta, in questa parte non ci

comuni di Almé14, Mozzo, Paladi-

sono grandi parchi organizzati a

na, Ponteranica, Ranica, Sorisole,

supporto dell’abitato. Esistono di-

Torre Boldone, Valbrembo, Villa

verse aree agricole, ma purtroppo

d’Almé.

anche queste sono attraversate da

Qui e nelle aree circostanti si pos-

grandi arterie stradali.


49


0

300

600

900 1.200 1.500

Legenda Mappa tramvia con stazioni viabilità principale strade tangenziali con uscite autostrade con uscite ferrovia con stazioni funicolare con stazioni punti di distribuzione bike sharing percorsi ciclabili percorsi ciclabili su strada consigliati aree verdi aree a verde agricolo aree boschive Fiume Aeroporto

Ospedale Papa Giovanni XXIII


Bergamo alta

51

Bergamo bassa

Fiume Serio Ospedale Humanitas Gavazzeni E Castelli

Colognola Bergamo

Il Caravaggio Orio al Serio International Airport

Kilometro Rosso


Il patrimonio arboreo 52

Bergamo dispone di un vasto pa-

cie più diffuse sono:

trimonio arboreo. Il Comune pos-

— l’acero, con 3.999 esemplari nel-

siede 2.078.230 m di superficie

le varie sottospecie. Si trova princi-

adibita a verde pubblico. Di questi,

palmente nei parchi pubblici, nei

555.000 m2 sono occupati da par-

giardini scolastici e nei viali albe-

chi, 337.000 da giardini pubblici,

rati;

510.000 da aree verdi e 430.000 da

—i carpini, con 2.029 esemplari, si

aiuole e spartitraffico. La parte re-

trovano in parchi e giardini e lungo

stante, ovvero 248.230 m , è verde

le strade extraurbane ad alto scor-

di pertinenza degli edifici scolastici

rimento;

e verde cimiteriale.

— i platani, con 1.969 esemplari,

Al gennaio 2019 Bergamo contava

occupano principalmente i filari

27.275 esemplari arborei. Negli ul-

delle strade urbane e dei percorsi

timi anni sono più che quadrupli-

storici.

cati, considerando che al dicembre

Ad esclusione del Parco dei Colli,

2015 il patrimonio arboreo am-

la dotazione media di aree a ver-

montava a soli 6.192 esemplari. Le

de pubblico per abitante è di circa

specie censite sono moltissime e in

17,10 m2, con un albero ogni 3 abi-

buone condizioni di salute. Le spe-

tanti15.

2

Dati elaborati dal Comune di Bergamo scaricabili alla pagina https://issuu. com/francescoalleva/docs/presentazione_stampa_26.03. 15

2


27.275 esemplari

17.000 m2

/

ad esclusione del Parco dei Colli 1

/

ad esclusione del Parco dei Colli

Popolazione al 31/12/2018

121.633 abitanti

Superficie del territorio comunale

40.160.000,00 m2

Superficie totale di aree verdi censite

2.062.234 m2

Superficie del parco dei Colli ricadente sul Comune di Bergamo

12.650.000 m2

Dotazione media di verde per abitante

17 m2

Dotazione media alberi per abitante

1 albero ogni 3 abitanti

53


Il Parco dei Colli 54

Il Parco dei Colli, istituito con

orti, frutteti, siepi, filari,pascoli e

legge regionale 18 agosto 1977,

prati da sfalcio.

è un’area protetta racchiusa tra i Nella pagina a destra mappa ricavata dal Documento di Piano 7 del PGT vigente, aggiornato al 13/10/2014.

fiumi Brembo e Serio e situata tra i 244 m e i 1.146 m s.l.m. dal Monte Canto Alto fino alla città alta. Si estende su circa 4.700 ettari di superficie e comprende i comuni di Almé, Bergamo, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Valbrembo, Villa d’Almé. Presenta una grande varietà territoriale e paesaggistica con i nuclei storici, i centri urbani, suburbani, le aree agricole e le aree boscate. Tuttavia l’attività antropica gioca un ruolo fondamentale in quest’area, con i versanti coltivati a balze o terrazzamenti,


55

Parco dei Colli Aree pubbliche, Parco dei Colli Aree boscate, Parco dei Colli Prati, Parco dei Colli Seminativi, Parco dei Colli


Il Parco agricolo 56 Nella mappa, sotto la voce "seminativi". 16

Come già detto mentre l’area nord

biata nel tempo. Essa gioca un

di Bergamo è piuttosto collinare,

ruolo importantissimo sotto l’a-

quella sud è principalmente pia-

spetto ambientale e paesaggistico

neggiante e agricola, come si può

in zone fortemente antropizzate.

vedere nella mappa. Nell’ultimo anno lo spazio agricolo di Colognola del Piano e Grumello al Piano16 è stato trasformato in un vero e proprio parco naturale. L’area di 250 ettari ha subìto interventi di forestazione, di bonifica, di creazione di un nuovo piccolo lago e di un frutteto. Il parco agricolo ha costituito un progetto dedicato ai due quartieri periferici. Quest’area è fondamentale: la sua conformazione attuale mostra i segni di come la struttura sia cam-


57

Aree verdi destinate ad uso pubblico Ambiti di trasformazione Aree verdi con funzione ecologico-ambientale Seminativi


Il PGT vigente e il progetto della Cintura Verde 58 Ad oggi sono stati creati alcuni corridoi ecologici ma il progetto della grande cintura non è ancora stato realizzato e sarà presente anche nel prossimo PGT, ora in corso di definizione. 17

Nel Documento di piano DP0a

rete ecologica (Lab 80 film, 2009c).

del PGT vigente, aggiornato al

Si tratta di una cintura verde ur-

13/10/2014, vengono presentati 7

bana di aree forestali, aree agrico-

obiettivi strategici legati ai temi

le, aree pubbliche e parchi attorno

della mobilità dolce, della salva-

alla città, in connessione con l’edi-

guardia ambientale e del rilancio

ficato (Lab 80 film, 2009a). Questo

economico. Tra questi uno degli

intervento è diventato necessario

obiettivi principali è quello di pro-

negli ultimi anni, quando le pres-

muovere gli interventi sull’am-

sioni

biente attraverso la costruzione

notevole importanza, soprattutto

del "Progetto ecologico ambienta-

da parte dei quartieri di Cologno-

le" e della "Cintura Verde" per fa-

la del Piano e Grumello al Piano

vorire la connessione tra gli spazi

(Lab 80 film, 2009b) 17.

della città, migliorarne la qualità e la loro vivibilità. Questo progetto permette di unire le aree agricole della parte sud della città a quelle collinari a nord della città alta, continuando ad assicurare una

insediative hanno assunto


59


Il caso stud Colognola


dio: del Piano


03

Il quartiere


Demografia

Inquadramento territoriale

Il quartiere di Colognola al Piano

Il quartiere si trova nel punto più

ha perso la propria indipendenza

a sud di Bergamo, è l’ingresso

ed è entrato a far parte del Comu-

meridionale della città. È situato

ne di Bergamo solo nel 1927. Per

in pieno territorio pianeggiante,

questo presenta ancora la chiara

circondato da campi agricoli; si

conformazione di un borgo.

trova infatti a circa 230 m s.l.m..

Al 2020 contava 5.487 abitan-

L’abitato è recintato da infrastrut-

ti e una densità di 1.744 ab/km2.

ture e chiuso a sud dal grande

Come visto precedentemente è

parco agricolo.

tra i quartieri meno popolati ma in costante crescita demografica.

63


64


65


04 L’evoluzione storica


L’origine Sulla linea Brescia-Como-Milano

“[...]la testimonianza più evi-

si creano numerosi indesiamenti

dente della presenza romana

(Facchinetti, 2010a).

è forse la sistemazione della

Per quanto riguarda Colognola

campagna […] vaste sistema-

non si hanno molte documenta-

zioni di questo genere non

zioni prima del XII secolo; si pen-

poterono qui avvenire che in

sa, comunque, che esistessero un

epoca molto antica, dovendo-

piccolo agglomerato di abitazioni

si nel nostro caso scartare, per

e alcune aree agricole già in epoca

diversi motivi e per mancanza

romana. A farlo pensare è soprat-

di documentazione, l’ipotesi

tutto la struttura della campagna

di un sistematico intervento

che richiama una suddivisione in

tardo medioevale o cinque-

poderi. I campi, le strade e i fossati

centesco"18 (p.17)

si incontrano perpendicolarmente e sono tutti orientati nello stesso verso. Gianmario Petrò, in Colognola al piano. Territorio e aspetti di vita economica e sociale dall’antichità al 1927 (1984) spiega che

La maggior parte delle aree agricole erano in mano a conventi e consistevano in coltivazioni di cereali e vite e boschi di castagni e querce. Un ritrovamento importante, a

67 Mentre spiega in maniera piuttosto esaustiva i motivi per cui la sistemazione della campagna può essere associata ad una nascita in epoca romana, l’autore rimane comunque vago nel dimostrare l’impossiblità di attribuzione degli interventi ad epoche successive. 18


68 Della famiglia Suardi o gens Suardorum, di origine medioevale proprietaria di molti terreni dell’area bergamasca. Di fazione ghibellina, si scontrano in diverse occasioni con le famiglie bergamasche della fazione opposta. 19

conferma dell’esistenza del quar-

nosciuto in cui si trova il nome

tiere in epoca molto antica, avvie-

di Colognola, invece, risale al

ne nel 1888 nell’area poi occupata

1173. Si tratta di una pergamena

dalla Società Gres, in via San Ber-

dell’archivio capitolare con un

nardino, forse proprio in occa-

testo riguardante la donazione

sione degli scavi per costruire la

del vescovo Guala alla Chiesa di

grande fabbrica. Il ritrovamen-

Bergamo di alcune decime che

to, che infatti avviene per mano

gli erano state cedute da un certo

dell’ingegnere Pietro Murnigotti,

Orichino Suardi19, il quale le ave-

uno dei fondatori della società,

va ricevute a Colognola.

consiste in una tomba contenente “Parecchi oggetti appartenenti certamente ad una sepoltura dell’epoca barbarica postromana. Essi sono: una crocettina in lamina d’oro, tre bottoni ovoidali pure di oro purissimo, quattro altri bottoni discoidi in bronzo, pezzo di grossa lama in ferro, patera in bronzo frammentata col fondo rappezzato da 4 bullette…” (Mantovani 1884-1890, in Petrò 1984, 17).

Il primo documento ufficiale co-


Dall’XI al XIII secolo Il periodo tra l’XI e il XII secolo è

questi in mano alla famiglia Suar-

per Colognola, come per le città

di.

italiane in generale, un periodo di

Per quanto riguarda il nucleo abi-

rinascita economica e di recupero

tato esiste solo via Maggiore (l’at-

del territorio. I boschi di castagni

tuale via Carlo Alberto) con un

e querce si trasformano in campi

pozzo che resterà fino al 1988 e al-

coltivati, vigneti e prati. Molti di

cuni vicoli chiusi che partono da

Mappa dell’XI-XIII secolo dedotta dalle fonti consultate

69


70 A destra fotografia dei resti della porta sud, oggi ancora visibile.

essa. Questa via si apre e si chiu-

in Agris, vicina all’attuale uscita

de con due porte; quella a sud è

dell’autostrada.

ancora ben visibile, mentre quella

Sicuramente al tempo già esiste

a nord, detta porta de supra o por-

l’attuale via Stezzano (in un docu-

ta del pergamo, la vediamo solo in

mento del 1431 chiamata stratam

alcune pergamene del XIII secolo. Colognola nasce come borgo rurale, le case sono immerse in grandi orti e campi confinanti e circondate da mura come sistema di difesa. Fuori dal centro abitato, all’incrocio delle attuali via Enrico Fermi e via Goffredo Mameli, esiste uno spiazzo immerso nei campi chiamato periurata o sperzurata. In questi anni, all’esterno del nucleo abitato, esistono già molte chiese, alcune scomparse negli anni successivi. In particolare risale al 1236 il primo documento che attesta l’esistenza della chiese di San Pietro ai Campi e San Sisto

de Stezano), fondamentale per i collegamenti tra la bassa pianura padana lombarda e la città di Bergamo.


71


Dal XIV al XV secolo 72

In questi anni si intensifica ancora

cora tre case fortificate del tempo,

di più la produzione nei campi di

che corrispondono ai cortili di via

cereali e nei vigneti.

Carlo Alberto 15, via Carlo Alber-

Tra il XIV e il XV secolo a Colo-

to 29 e via Rampinelli 1-5. Anche

gnola si verificano diversi cam-

queste, per un certo periodo, in

biamenti: gli edifici in muratura

mano alla famiglia Suardi. Questa

prendono il posto delle case in le-

famiglia continua ad avere nume-

gno e paglia, sorgono alcune abi-

rose proprietà a Colognola fino

tazioni fuori dal nucleo origina-

al 1428 quando l’intero territorio

rio (lungo l’attuale via Mameli) e

passa dal dominio dei Visconti di

sulla via per Bergamo (attuale via

Milano a quello della Repubblica

San Bernardino). I fabbricati del

di Venezia. Ai Suardi, imparentati

tempo hanno più funzioni, com-

con i Visconti, vengono confiscati

prendono quasi sempre la casa

tutti i beni, poi usati per ripagare

del padrone, le case dei contadi-

i soldati.

ni, le stalle, le scuderie, i fienili e

La nuova Repubblica si occupa

i portici, tutto ben circondato da

di numerose opere di bonifica e

mura. A Colognola troviamo an-

di canalizzazione e, grazie all’in-


troduzione della tecnica della

za di avere una chiesa all’interno

rotazione, si riesce ad irrigare

del nucleo abitato. Viene così co-

una parte più grande di terreno,

struita la chiesa di Santa Maria

potenziando la produttività delle

Purificata20.

coltivazioni. I vigneti spariscono e si incrementa l’allevamento,

73

grazie alla possibilità di coltivare il foraggio. Un altro avvenimento importante risale alla metà del XV secolo quando si inizia a sentire l’esigen-

Mappa dell’XIII-XIV secolo dedotta dalle fonti consultate

Chiesa di Santa Maria Purificata poi chiesa parrocchiale di San Sisto e oggi biblioteca e auditorium San Sisto, come verrà spiegato successivamente. 20


74


Il XVI e il XVII secolo

Il XVIII secolo e la fine del dominio di Venezia

Il XVI secolo inizia con gravi pe-

Per quanto riguarda l’architettu-

stilenze e carestie che continuano

ra risalgono all’inizio del ’700 le

anche nel secolo successivo, fino

ricostruzioni

al decennio tra il 1620 e il 1629.

di San Sisto in Agris e dell’antica

Gli anni peggiori, soprattutto

chiesa di Santa Maria Purificata,

per la popolazione più povera,

trasformata completamente su

saranno il 1628 e il 1629. Negli

progetto dell’architetto Giovan

anni successivi ci si concentra

Battista Caniana.

sulla coltivazione del granoturco,

Al tempo diventa importante

più produttivo, eliminando qua-

anche la famiglia Tasca che fa

si completamente il frumento. È

costruire un oratorio a Zanica e

proprio questo cambiamento di

una grande villa all’ingresso del

coltivazione a portare ad un’a-

paese. Di questa, purtroppo, si è

limentazione

quasi

perso il grande portale ma rimane

solamente da polenta e quindi,

una grande parte della struttura,

successivamente, alla diffusione

oggi occupata dall’Istituto delle

della pellagra in queste zone.

Suore Sacramentine.

composta

dell’antica

75

chiesa

Nella seconda metà del secolo gli abitanti di Colognola passano

A sinistra fotografia della'auditorium San Sisto oggi.


76

dai 560 del 1740 ad essere 640 nel

Venezia. Il marzo del 1797 segna

1800 (Maffioletti, 1994). Questi

ufficialmente l’inizio della Re-

dati ci sono arrivati grazie ai fun-

pubblica Bergamasca. Si ha una

zionari della Serenissima Repub-

piccola interruzione nel 1799 do-

blica di Venezia che ogni cinque

vuta all’Impero austro-russo che

anni aggiornavano i dati sulla

verrà, però, sconfitto nel 1800 con

situazione anagrafica e socio-e-

l’arrivo di Napoleone. È proprio

conomica. Questa grande crescita

grazie questo e ad un suo decreto

demografica è spiegata dal fatto

di pochi anni dopo che noi oggi

che Colognola era un piccolo bor-

abbiamo informazioni sulla for-

go immerso nella campagna ma

ma urbana delle città in quegli

allo stesso tempo non era lontana

anni (Maffioletti, cit.).

da una grande città. Per questo le grandi ville erano meta di molte famiglie nobili e di tutta la loro servitù. Alla fine del XVIII secolo si verifica un passaggio fondamentale dal dominio della Serenissima al dominio francese. Le truppe arrivano in una notte del 1796 e vengono accolte con entusiasmo, dando origine a manifestazioni contro il governatore della Repubblica di


Il XIX secolo e la nuova conformazione Il 12 gennaio 1807 Napoleone im-

quartiere.

pone una riorganizzazione del

Nel 1813 l’intera Lombardia vie-

patrimonio e quindi la creazione

ne annessa all’Impero d’Austria

di un nuovo catasto. Grazie al ca-

e, anche in questo caso, ci torna

tasto napoleonico21 si ha un’im-

utile una mappa del catasto au-

magine di come Colognola è in

striaco, realizzata nel 1857. Qui

quegli anni. Nella mappa del 1811

l’impianto è uguale a quello del

vediamo chiaramente l’esistenza

1811: il primo tratto di via Mame-

della via Maggiore (chiusa sul

li verso la piazza Emanuele II e il

lato est e aperta solamente da via

tratto orientale di Via Vittoria co-

della Vittoria sul lato ovest) e del-

stituiscono la via più esterna del

la parte settentrionale dell’attuale

quartiere, qui denominata Strada

Via Mameli. In tutte le mappe,

regia postale Lodi-Bergamo. Non

dal periodo napoleonico al 1927

c’è ancora traccia invece del tratto

con l’annessione del quartiere al

che da Via Vittoria arriva all’at-

comune di Bergamo, l’attuale Via

tuale via Mentana.

Mentana era chiamata Strada co-

La conformazione cambia solo

munale di Circonvallazione ed

quando gli abitanti della parte

era la strada a sud più esterna del

ovest del paese (quindi quelli lun-

77 Il catasto napoleonico è conservato presso l’archivio di Stato di Bergamo e di Milano. 21


78 Non viene specificato in che anno o in che occasione la chiesa venga dedicata a San Sisto. 23 La fontana ancora presente nella via ed è stata restaurata, creando, grazie anche alla pavimentazione, uno spazio b en de dicato a d essa. 22

go la strada regia) si lamentano

zione nel 1839 della prima linea

per la necessità di raggiungere in

ferroviaria italiana Napoli-No-

modo diretto la chiesa di Santa

cera-Castellammare, è l’apertura

Maria Purificata (V. Benigni, s.d.),

del tratto Bergamo-Treviglio il

ormai da qualche anno chiamata

10 ottobre del 1857 (Maffioletti,

San Sisto , chiedendo di poter

1994), che, come al giorno d'oggi,

aprire una nuova strada per colle-

circondava il quartiere da ovest

gare le case alla chiesa. La nuova

fino ad attraversare via San Ber-

strada viene realizzata nel 1860 e

nardino e giungere alla città bassa

viene chiamata via della Vittoria

(Facchinetti, 2020).

22

in onore delle vittorie delle truppe franco-piemontesi dell’anno precedente a San Martino e Solferino contro gli austriaci. Contemporaneamente si decide anche di costruire una nuova fontana per l’approvvigionamento di acqua, vista la lontananza dell’unica esistente. Nel 1863 si realizza il nuovo pozzo in stile neoclassico23 (quello già esistente verrà demolito nel 1988). Un ultimo fatto fondamentale per questo secolo, dopo l’inaugura-


79

catasto napoleonico, 1811

catasto austriaco, 1857


80

Mappa del 1863 dedotta dalle fonti consultate


1887: La Società del Gres e le case per gli operai È a cavallo tra l’800 e il ’900 che

ra esistente. Il progetto nasce per

Colognola al Piano passa da pae-

iniziativa della famiglia Santinelli

se puramente rurale a centro agri-

apposta per le famiglie degli ope-

colo-industriale. Nel 1887 viene

rai della fabbrica Gres. La fabbri-

inaugurata la nuova società del

ca chiuderà negli ultimi anni del

Gres dai tre ingegneri fondatori:

XX secolo.

Parravicini, Curletti e Murnigotti. Questa è la prima azienda in Italia a produrre gres: fino a quel tempo era solo d’importazione. Dopo i primi 15 anni circa, la Società Gres comincia a crescere e la fabbrica si ingrandisce notevolmente.

Ovviamente

questo

vuol dire anche un aumento del numero di operai e, perciò, della richiesta di case. Risale proprio a questi anni il palas nòf, un enorme palazzo in via Mameli, anco-

81


82


I primi anni del ’900 Nel 1886 viene ordinato un nuo-

Sulla stessa mappa la strada regia

vo censimento dei terreni agrico-

prende il nome di Strada provin-

li e non edificati. Le mappe della

ciale Lodi-Bergamo.

provincia di Bergamo vengono

Nel 1910 e nel 1911 il consiglio

pubblicate tra il 1901 e il 1903. In

Comunale decide di cambiare al-

quella del 1901 si vede un nuovo

cuni dei nomi delle vie del paese.

tratto che va da via Vittoria fino

Il XX secolo è importantissimo

all’attuale via Mentana che appa-

dal punto di vista del trasporto,

re col nome di via Regina Elena

inizialmente caratterizzato da car-

(coincidente col tratto meridiona-

rozze, presto sostituite da mezzi

le di quella che oggi è via Goffre-

su rotaie. Nel 1925 Colognola vie-

do Mameli). Tra la seconda metà

ne collegata alla rete tramviaria

del 1800 e il 1903 viene quindi re-

che arriva vicino all’odierno Mo-

alizzata questa strada che finisce

numento ai Caduti, poi allungata

sulla Circonvallazione meridio-

fino a Stezzano.

nale del quartiere. La costruzione

La necessità di un collegamento

di questa via cambia completa-

diretto tra Bergamo e Milano è

mente l’assetto del quartiere, cre-

sempre più urgente. Ad ottobre

ando un impianto a doppia croce.

dello stesso anno iniziano i lavo-

83 A sinistra fotografia dello stabilimento Gres oggi.


ri anche per un’autostrada che aprirà ufficialmente il 24 settembre 1927.

84

Mappa del 1901, Sistema Informativo Geografico Interattivo


85

Mappa del 1910 dedotta dalle fonti consultate


1927: L’annessione a Bergamo 86 Nel sito della Rete Archivi Piani urbanistici (RAPu) consultato non si ha una mappa del 1929 che mostri la città di Bergamo con i nuovi quartieri annessi. Quella esistente più vicina a quell’anno con l’intera città è del 1956 e fa parte del Piano regolatore generale di Muzio, Morini e Nestorio. 24

Per molto tempo il Comune di

gazione di quattro dei sei comuni

Bergamo continua a pensare, per

limitrofi. Col decreto del 10 feb-

far fronte a difficoltà economiche,

braio del 1927, Redona, Grumel-

di annettere ad esso i sei piccoli

lo al Piano, Colognola del Piano

comuni limitrofi: Curnasco, Gru-

e Valtesse vengono ufficialmente

mello al Piano, Colognola del

annessi a Bergamo.

Piano, Ponteranica, Redona e Val-

Con l’annessione diventa necessa-

tesse. Questi ultimi, ovviamente

ria una modifica della toponoma-

contrari all’aggregazione alla città

stica, poiché diversi nomi di vie

poiché vorrebbe dire perdere l’au-

e di piazze sono uguali tra i vari

tonomia e ogni attività consolida-

comuni e, ovviamente, si decide

ta in secoli, si rifiutano per diversi

di mantenere i nomi originali in

anni. La svolta si ha con l’avvento

quello che era il vecchio comune

del fascismo che, con una norma-

di Bergamo. La delibera arriva nel

tiva del 1925, sposta il potere del

192924.

sindaco nelle mani del podestà. In questo modo i comuni hanno molto meno potere decisionale ed è molto più facile imporre l’aggre-


87

Mappa del 1927 dedotta dalle fonti consultate. Tra queste non è presente un documento che permetta di ricostruire l’intera città di Bergamo con i nuovi comuni annessi


Tra le due guerre: il Molino Moretti 88

La struttura del quartiere, tra le

mento Gres, chiuderà negli ultimi

due guerre, rimane pressoché in-

10 anni del secolo.

variata, simile a quella di inizio A destra fotografia dell'area del Molino Moretti oggi.

’900. Negli anni ’30 gli abitanti di Colognola sono quasi tutti nel nucleo centrale. La maggior parte degli operai (quasi 400) sono ancora legati alla Società del Gres. Una nuova azienda, però, inizia ad assumere importanza in questi anni. Si tratta della Fraterna Moretti che nel 1939 acquista il molino-oleificio della ditta Colnago in via Rampinelli. I tre fratelli Moretti in pochi anni riescono a trasformare questo molino in un efficiente stabilimento industriale. Anche questo, come lo stabili-


89


90

Mappa del Piano Regolatore Generale del 1956 di Muzio, Morini e Nestorio. Qui si può vedere com’era Colognola in quegli anni e, soprattutto, com’era collegata al centro della città di Bergamo


La fine del secolo: la nuova chiesa e l’aeroporto Fino alla metà degli anni ’50 Co-

solo nel 1934 in seguito a nume-

lognola è delimitata ad est da

rose modifiche. A causa della

quella che nella mappa del 1857

guerra si è obbligati a rinuncia-

è chiamata strada postale Ber-

re alla costruzione della chiesa.

gamo-Lodi. All’esterno del nu-

Solo dopo la fine della Seconda

cleo storico esistono solo alcu-

Guerra Mondiale si ricomincia

ne cascine occupate da famiglie

a sentire la necessità di nuova

agricole. La svolta si ha sia con

chiesa e anche di un oratorio.

l’aumento della popolazione, sia

Viene acquistato quindi anche

con la scelta di costruire la nuo-

un terreno adiacente. Questa

va chiesa parrocchiale e il nuovo

volta il progetto è affidato all’ar-

oratorio ad est dell’attuale via

chitetto Giovanni Muzio, figlio

San Bernardino.

dell’architetto Virginio Muzio,

Negli anni ’20, infatti, l’ex San

nato a Colognola. Il progetto

Sisto inizia a diventare piccola

dell’intero complesso viene ap-

per il numero di famiglie arri-

provato nel 1960 e i lavori termi-

vate a Colognola. L’ingegnere

nano nel 1966.

Luigi Angelini presenta il pri-

Gli anni di maggiore sviluppo

mo progetto nel 1925, approvato

coincidono anche con l’amplia-

91


mento dell’aeroporto Orio al Serio. Sorto nel 1939 e in principio utilizzato solo come aeroporto militare, nel 1970 inizia anche con l’attività civile che, nel 1978,

92 A destra fotografia della chiesa San Sisto oggi.

diventa la prevalente.


93


94


95

Bergamo oggi


Fotografie storiche di Colognola del Piano (Avis-Aido e centro culturale della terza età, s.d.)

96


97


05

Iniziative e progetti


Il primo tassello della “città dei 15 minuti” Negli ultimi anni e soprattutto

marzo 2020, in pochi mesi, sono

dopo la pandemia da Covid-19 si

state rilasciate 328 carte d’iden-

è iniziato a parlare delle “città dei

tità. L’87% di queste di persone

15 minuti” (come meglio spiegato

residenti nel quartiere, la restan-

nel capitolo 8), il modello parigi-

te parte di persone di passaggio

no di città in cui il cittadino può

o residenti nei quartieri vicini. È

trovare tutto ciò di cui necessi-

stato provato quanto questo de-

ta per vivere entro i 15 minuti a

centramento fosse necessario.

piedi da casa. Bergamo, che si

Se a Bergamo si riuscisse a fare lo

estende per oltre 40 km , nel 2020

stesso in ogni quartiere, si arrive-

ha deciso di sperimentare que-

rebbe addirittura ad avere città di

sto modello francese e di iniziare

7 minuti25.

2

proprio da Colognola del Piano. In realtà questo era stato previsto per il 2022/2023 ma la pandemia ha reso necessario anticipare l’iniziativa. Il 26 gennaio 2020 sono stati aperti i primi servizi decentrati, gli uffici dell’anagrafe. Al 28

99 Dati esposti in data 07/04/2020 dall’assessore Giacomo Angeloni nell’incontro con il quartiere di Colognola del Piano per la redazione del nuovo PGT. 25


#RetidiQuartiere 100

La progettazione della città di

Oggi le Reti sono 22, con più di 300

Bergamo è al centro dell’attenzio-

partecipanti. Queste rappresenta-

ne dei cittadini. La partecipazione

no il perfetto punto di unione tra

e la condivisione sono alla base

il territorio e l’Amministrazione: i

della sua riuscita. Per questo sono

cittadini possono realmente par-

nate le Reti di Quartiere, gruppi

tecipare alla trasformazione del

di cittadini, rappresentanti di as-

territorio.

sociazioni, enti, comitati che hanno l’obiettivo di migliorare ogni quartiere. Le prime esperienze risalgono alla fine degli anni ’90 sotto la spinta di alcuni cittadini che sentivano la necessità di incoraggiare la comunicazione con i vari enti. Nel 2015 è nato il Servizio Reti Sociali (oggi "Servizio Reti di Quartiere"), per favorire il dialogo tra i residenti e il Comune.


101


06

Colognola chiusa


Le infrastrutture Uno dei problemi più evidenti del

Il margine sud-est ed est è blocca-

quartiere di Colognola del Piano

to dall’autostrada A4 e dal casello

è la presenza di infrastrutture che

di Bergamo.

chiudono

isolandolo

La fascia sud-ovest, la porta verso

dalla città a nord e dal parco agri-

il grande parco agricolo, è taglia-

colo a sud.

ta dalla circonvallazione Leuce-

Dalla mappa (vedi pagina succes-

riano: una strada a doppio senso

siva) si può infatti vedere come

di marcia, non troppo grande ma

la SS671 occupi il confine nord

sufficiente a interrompere visi-

del quartiere per tutta la sua lun-

vamente e fisicamente il collega-

ghezza. Questa è una strada mol-

mento con il parco.

to trafficata che arriva ad avere

Nel tratto ad ovest si vede inve-

fino a sei corsie su due livelli. La

ce la ferrovia che costeggia tutto

sua larghezza e la grande rotonda

il parco agricolo, dividendolo dai

all’ingresso del quartiere rendo-

campi del quartiere di Grumello

no impossibile ai pedoni e a tut-

al Piano.

ti i mezzi lenti un collegamento

Alcune sezioni stradali permet-

diretto con la città di Bergamo a

tono di capire meglio ciò di cui si

nord.

sta parlando.

l’abitato,

103


0

100

200

300

400

Legenda Mappa Ferrovia con stazioni Linea autobus 6 con fermate Percorsi ciclabili Percorsi ciclabili su strada consigliati Limiti di velocità Autostrade SS42 Strade tangenziali Curve di isolivelli Parcheggi in linea a bordo strada Grandi parcheggi privati Parcheggi di interscambio Grandi aree parcheggio Parcheggi per persone disabilità


B

B'

105 A' A

D D' E

E' C

C'

G' G

F' F


Misure in m

106

Sezione B-B’

15,9 Strada carrabile

2,7 14,5 Spartitraffico Strada carrabile

1,3 Marciapiede


Sezione A-A’ 1:300

107 Marciapiede 4,6 2 Parcheggi Residenze private

9,2

40,2 Ex Molini Moretti

Sezione C-C’

Marciapiede Marciapiede 9,6 2,9 2,5 Abitazioni private Strada carrabile Negozio


Sezione D-D’ 1:300

108

Sezione E-E’ 1:300

Residenze private

Residenze private 3,7 Strada carrabile e pedonale

Piano terra commerciale 13 Piazza Emanue

Sezione F-F’

Scuola superiore

Marciapiede Marciapiede 1,8 2 1,6 7 Pista ciclabile Strada Residenze private carrabile


e

ele Filiberto

Spartitraffico Aiuola 4,6 1,8 5,1 1,4 7,3 Strade carrabili Percorso pedonale

Piano terra commerciale 35 Area verde

3,1 Percorso pedonale

Sezione G-G’

Marciapiede Marciapiede Strada carrabile 3,5 5,4 9,8 5,4 5,2 Residenze private Parcheggi Aiuola Piano terra commerciale

109


Il traffico stradale 110 Documento SDF_0 del PUMS 26

Nel 2016 è stato aperto uno stu-

— motociclette;

dio

— biciclette;

26

per quantificare il traffico

veicolare in città e nei nuclei più

— altri veicoli.

esterni. Sono state create 55 sezio-

Anche in questo caso si vede

ni stradali per rilevare quanti vei-

come le infrastrutture e il traffico

coli le attraversavano nell’ora di

siano concentrati nella fascia me-

punta dei giorni feriali medi (da

ridionale della città.

martedì a venerdì, non il lunedì perché giorno di mercato). In particolare i veicoli sono stati divisi in 9 categorie: — automobili; — autobus; — veicoli merci leggeri; — veicoli merci pesanti senza rimorchio (autocarri); — veicoli merci pesanti con rimorchio (autotreni); — veicoli merci articolati;


111

Linea ferroviaria <200 veicoli/hdp 200-1.000 veicoli/hdp 1.000-2.000 veicoli/hdp 2.000-2.500 veicoli/hdp >2.500 veicoli/hdp


Più nel dettaglio, nel quartiere di Colognola del Piano risultano più problematiche le strade nominate precedentemente: la SS671, la A4, la circonvallazione Leuceriano e

112

la SS42.


113

<200 veicoli/hdp 200-500 veicoli/hdp 500-1.000 veicoli/hdp 1.000-1.500 veicoli/hdp 1.500-2.000 veicoli/hdp 2.000-2.500 veicoli/hdp >2.500 veicoli/hdp ferrovia <200 200-1000 1000-2000 2000-2500 >2500

<200 200-500 500-1000 1000-1500 1500-2000 2000-2500 >2500


L’Aeroporto Orio al Serio 114 A destra fotografia di Francesco Benigni.

Sorto nel 1939, l’Aeroporto di Orio

quali viene attribuita una classe

al Serio ha un peso enorme sulla

acustica e i relativi limiti:

qualità della vita nel quartiere,

— aree particolarmente protette

sotto l’aspetto dell’inquinamen-

(aree ospedaliere, aree scolasti-

to sia ambientale che acustico. Il

che, aree destinate al riposo e allo

rumore infierisce su qualunque

svago, aree residenziali rurali,

attività umana, dal riposo alla co-

aree di particolare interesse urba-

municazione.

nistico, parchi pubblici, ecc.);

Il Comune ha spesso cercato di ri-

— aree destinate ad uso prevalen-

solvere parte di questo problema,

temente residenziale (con bassa

ma i fattori che lo impediscono

densità di popolazione, limitata

sono diversi. Nel Piano della Mo-

presenza di attività commerciali

bilità Sostenibile (PUMS) aggior-

ed assenza di attività artigianali e

nato a ottobre 2018 viene riporta-

industriali);

ta la zonizzazione acustica della

— aree di tipo misto (aree urbane

città, uno strumento di pianifica-

con traffico veicolare locale o di

zione in base al quale il territorio

attraversamento, media densità

viene suddiviso in zone acustica-

di popolazione, presenza di atti-

mente omogenee a ciascuna delle

vità commerciali, uffici, limitata


115


presenza di attività artigianali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici); — aree di intensa attività umana

116

(con intenso traffico veicolare, alta densità di popolazione, elevata presenza di attività commerciali e uffici, presenza di attività artigianali); — aree prevalentemente industriali; — aree esclusivamente industriali. Esistono poi dei valori limite tabulati associati alle varie categorie che permetto di conoscere il limite sonoro in dB giornaliero e notturno per ogni area.


117

Valore lim. assoluto di immissione [dB(A)]

Classe I aree particolarmente protette

50

40

Classe II aree prevalentemente residenziali

55

45

Classe III aree di rispetto di tipo misto

60

50

Classe IV aree di intensa attività umana

65

55

Classe V aree prevalentemente industriali

70

60

Classe VI aree esclusivamente industriali

70

70


118


119


120

Per associare queste tabelle e que-

— zona di tutela D: caratterizza-

sti valori all’Aeroporto di Orio al

ta da un livello minimo di tutela

Serio si deve far riferimento al Pia-

e finalizzata a garantire uno svi-

no dei Rischi Aeroportuali (PRA)

luppo del territorio; impedisce la

del Comune di Bergamo aggior-

realizzazione di interventi pun-

nato al 2018. Questo Piano indivi-

tuali ad elevato affollamento (es.

dua le fasce di decollo e atterrag-

centri commerciali, congressuali

gio degli aerei e quindi quali aree

e sportivi a forte concentrazione,

sottoporre a una particolare tutela:

edilizia intensiva).

— zona di tutela A: non vanno previste nuove edificazioni residenziali. Ci possono essere attività non residenziali, con indici di edificabilità bassi; — zona di tutela B: possono essere previste attività con modesta funzione residenziale, con indici di edificabilità bassi, e attività non residenziali con indici di edificabilità medi; — zona di tutela C: possono essere previste funzioni residenziali con indici di edificabilità medi e nuove attività non residenziali;


121

Zona di tutela A Zona di tutela B Zona di tutela C Zona di tutela D


Quello che non coincide con la prima analisi del PUMS e la seconda del PRA sono alcuni dati forniti da ARPA Lombardia. Uno studio del 2019 determina le cur-

122 Dati accessibili alla pagina https://www. arpalombardia.it/ sites/DocumentCenter/Documents/ Orio/BGY_2019_isofoniche.pdf. 27

ve di isolivello dell’indice di valutazione del rumore aeroportuale, ovvero i dB che si raggiungono attorno all’aeroporto27. Quello che si deduce dalla mappa è che, nella realtà, la rotta degli aerei non coincide con quella previste dal PRA. La curva di 60 dB(A), secondo il PRA, si sarebbe dovuta estendere solo nella parte nord del quartiere, con strade ad alta velocità e zone industriali. Nella mappa invece si vede chiaramente come questa invada l’intero quartiere con abitazioni, scuole e studi medici.


123

Caravaggio Orio al Serio International Airport 60 dB(A) 65 dB(A) 75 dB(A)


07

Colognola frammentata


Il progetto della cintura verde nel quartiere Il progetto della cintura verde del

acusticamente l’infrastruttura e

PGT vigente, di cui si terrà conto

mitigare l’impatto ambientale.

in questa tesi, prevede che l’intero

Per questo si prevedono elementi

quartiere di Colognola del Piano

arbustivi e arborei a distanze pre-

venga circondato da fasce bosca-

viste dalle norme vigenti. Solo le

te e/o da spazi aperti verdi. Più

aree agricole a sud sono organiz-

nel dettaglio, a sud e a est sono

zate con filari semplici arborati a

previste fasce boscate semplici. Il

specie miste. Si tratta di elementi

Documento di Piano DP7 le defi-

vegetali a fila semplice o doppia

nisce come delle strutture vegeta-

con almeno 10 individui ogni 100

li lineari con andamento, forma e

metri lineari.

dimensioni variabili. È prevista

Gli spazi, invece, sono descritti

inoltre una compresenza di specie

come spazi verdi e divisi in base

arboree, arbustive ed erbacee del-

alla loro destinazione e funzione.

la vegetazione locale. Ad ovest in-

Si trovano ovviamente i grandi

vece, a contatto con la linea ferro-

spazi seminativi a vocazione agri-

viaria, è stata pensata un’ulteriore

cola nel grande parco a sud del

fascia boscata ma con l’obietti-

quartiere. Oltre a queste sono se-

vo di mascherare visivamente e

gnalate anche delle aree verdi con

125


funzione ecologico-ambientale. Il Documento di Piano DP0b le descrive come aree prevalentemente edificabili ma in cui, da progetto, non vengono previsti fabbricati

126

per non interrompere il disegno degli spazi verdi. Altri ambiti sono quelli di trasformazione e si tratta di aree di progetti più dettagliati, descritti nelle tavole di Piano. Gli ultimi spazi verdi identificati sono quelli destinati a spazio pubblico e/o di uso pubblico.

Aree verdi destinate ad uso pubblico Ambiti di trasformazione Aree verdi con funzione ecologico-ambientale Seminativi Aree verdi a vocazione agricola convenzionate Fascia boscata in presenza di infrastrutture Fascia boscata Filare semplice arborato a specie miste


127


Legenda Mappa

Abaco del verde 128

0

100

200

300

400

Come già detto, il quartiere è cir-

C1. Campagna interclusa

condato da molte aree verdi, dif-

C2. Orto urbano

ferenti tra di loro e differenti da quelle che si trovano a nord del-

C3. Parco agricolo

la città. Oltre a queste sono state

V1. Parchi pubblici

identificate anche diverse aree

V1. Parchi sportivi

interne, anche queste però spesso poco progettate o sfruttate. È stato creato un abaco del verde per meglio identificare questi spazi, capire il loro potenziale e i possibili miglioramenti.

V2. Parchi e giardini V3. Aree interstiziali S1. Aree industriali S2. Aree abbandonate S3. Grandi parcheggi

500


129


C1. Campagna interclusa

130

Sono aree agricole che circondano il quartiere e si estendono oltre l’urbanizzato. Si tratta di grandi terreni per lo più privati ma non recintati.


C2. Orto urbano

131

Sono terreni agricoli di dimensioni ridotte e interni all’abitato. Questi sono pubblici e condivisi tra gli abitanti di Colognola.


C3. Parco agricolo

132

È un vasto parco naturale che si estende oltre l’abitato anche nei quartieri circostanti. È pubblico, aperto ed è percorribile da chiunque.


V1. Parchi pubblici e/o sportivi

133

Sono tutti quegli spazi pubblici e di aggregazione per attività sportive o ludiche. Il suolo è quasi completamente erboso.


V2. Parchi e giardini privati

134

Sono spazi privati o semiprivati, spesso appartenenti a strutture private o complessi residenziali. Il suolo è interamente erboso.


V3. Aree interstiziali

135

Comprendono tutti quegli spazi che sono residuali, non progettati e spesso coincidono con nodi infrastrutturali. Sono aree erbose, spesso in uno stato di degrado e abbandono.


S1. Aree industriali

136

Sono grandi aree private che circondano le fabbriche. Sono esterne al nucleo abitato più storico e il suolo è principalmente in asfalto.


S2. Aree abbandonate

137

Sono principalmente due: l’Ex Molino Moretti (qui sopra) e l’Ex Stabilimento Gres. Sono grandi aree private abbandonate che erano occupate da fabbriche oggi dismesse o demolite.


S3. Grandi parcheggi

138

Sono spazi pubblici occupati da grandi parcheggi. Il verde è quasi assente, il suolo è principalmente asfaltato.


139


Proposta pr


rogettuale


08 La città attiva


Città e malattie Come racconta Barzi (2020), nel

gliarono soprattutto alle persone

1995 Chicago e diverse parti degli

più deboli di raggiungere luoghi

Stati Uniti furono colpite da una

freschi, all'ombra e con fontanelle

fortissima ondata di caldo, un

o centri commerciali.

evento climatico estremo. Le tem-

80 ricercatori, sotto il nome di

perature oscillavano tra i 40°C e i

Center for Disease Control and Pre-

45°C, con temperature percepite

vention, alla fine dell’epidemia,

anche di 64°C. Nell’area di Chica-

affermarono che la maggior parte

go si contarono oltre 500 morti ,

delle persone erano decedute per

la maggior parte poveri e anzia-

non aver ascoltato i consigli dei

ni, coloro che soffrono di più in

meteorologi ed erano restate nelle

situazioni di emergenza. A causa

proprie abitazioni. Un giovane so-

del grande consumo di energia

ciologo di nome David Klimberg,

elettrica e di acqua, spesso era im-

invece, si concentrò sulle caratte-

possibile poter utilizzare apparec-

ristiche dei vari quartieri. In parti-

chi come il condizionatore o avere

colare notò che a South Lawndale

l'acqua corrente. Considerando

i decessi furono solo un decimo di

che le case non erano più i luoghi

quelli registrati a North Lawnda-

ideali, molti meteorologi consi-

le. Studiando più approfondita-

28

143 Dati riportati dall'agenzia Adnkronos. 28


mente i quartieri, si accorse che a nord le persone più anziane non avevano un posto fresco da poter raggiungere a piedi e temevano

Il Covid-19 e "la città dei 15 minuti"

che dei ladri potessero entrare

144 Sul modello parigino della "Ville du quart d'heure". 29

nelle loro abitazioni in loro assen-

Gli stati di emergenza che ripor-

za, perciò non uscirono dalle loro

tano l’attenzione sulle città posso-

case.

no essere diversi: ondate di caldo,

"[...] bisogna concentrarsi sulle caratteristiche dei quartieri e non sui comportamenti degli individui." (Barzi, cit.)

terremoti, alluvioni e pandemie. Ci troviamo oggi e ormai da due anni in una crisi mondiale, forse la prima vera crisi del XXI secolo, dovuta al virus SARS-CoV-2. Da

Ricorda quanto successe quando

due anni, dopo lunghi periodi di

nel 1854 John Snow scoprì che la

distanziamento costretti in piccoli

causa del colera era l’acqua infetta

spazi, chiunque si è visto obbliga-

e che il tratto di acquedotto infet-

to a rivalutare l’importanza dei

tato si riforniva di acqua del Ta-

grandi spazi esterni, dei parchi,

migi: non si obbligarono i cittadi-

delle città a misura d’uomo. Si

ni a organizzarsi diversamente e

è parlato molto della cosiddetta

a bollire l’acqua prima di ogni uti-

“Città dei 15 minuti”29, ovvero cit-

lizzo, si pensò piuttosto a realiz-

tà in cui nel raggio di 15 minuti,

zare un nuovo sistema fognario.

a piedi o in bicicletta, le persone possano raggiungere tutto ciò che


costituisce l’esperienza urbana:

la di diverso rispetto a ciò di cui gli

lavoro, alloggio, cibo, salute, edu-

urbanisti parlano da anni. Quello

cazione, cultura e tempo libero

che è cambiato è che i bisogni si

(Moreno,2020a). Gli elementi chia-

sono concretizzati, sono diventati

ve di questo modello di città sono

ben visibili e riconoscibili da tutti.

l’ecologia, la prossimità, la solida-

Richard Rogers (1997) ne ha par-

rietà, la partecipazione attiva dei

lato descrivendo il modello della

cittadini nella trasformazione del

Compact city, una città che rifiuta

loro quartiere (Moreno, 2020b). Ci

lo sviluppo per singole funzioni, e

si deve chiedere quali servizi sia-

il dominio dell’automobile, favori-

no disponibili in città ma non solo

sce la vita in comune e riequilibra

nel centro.

l’uso delle strade. I quartieri de-

Carlos Moreno (2021) identifica

vono essere dotati di tutti i servizi

tre caratteristiche chiave che le cit-

necessari ed essere collocati attor-

tà devono avere:

no ai nodi di trasporto pubblico.

— il ritmo è scandito dagli esseri

Una delle cause dell’obesità o

umani e non dalle automobili;

della sedentarietà sono le lunghe

— uno stesso spazio deve avere

distanze. Se una persona deve re-

diverse funzioni;

carsi sul luogo di lavoro a 60 km

— i quartieri devono essere pro-

di distanza sceglierà di prendere

gettati in modo tale che ci si possa

l’automobile. Questo vuol dire

vivere e lavorare senza il bisogno

da un lato che inquinerà di più e

costante di doversi spostare.

dall’altro che si muoverà molto

In realtà questi temi non sono nul-

meno.

145


146


147


Città diffusa

Dalla cura prevenzione Live

alla

Work "Non si può conoscere l’im-

148

prevedibile, ma se ne può prevedere l’eventualità. Non ci si

Immagine in Rogers R. Cities for a small planet, p.39

Leisure

deve fidare delle probabilità né dimenticare che ogni evento storico trasformatore è im-

La distanza richiede spostamenti in automobile

previsto" (Morin, 2020, p. 42) Anche in questo caso, come è successo dopo altri stati di emergen-

Città compatta

za (terremoti, alluvioni...), ci si è resi conto della necessità di cambiare approccio nella progettazio-

Live

Work

ne delle città. Si tratta di presumere che un imprevisto avverrà e quindi evitare di dover vivere

Leisure

a lungo in uno stato di emergenza. L’emergenza ha effetti curativi

La distanza è percorribile a bici e a piedi

a breve termine, immediati, ma


fortissimi effetti collaterali. Elena Dorato (2020) descrive come sostenere politiche e azioni che promuovano la salute pubblica e l’attività fisica,

La città attiva

abbia permesso

di passare concettualmente dalla

1.1 Ogni essere umano ha il

cura alla prevenzione. Vuol dire

diritto fondamentale all’educa-

non puntare più a una città sen-

zione fisica, all’attività fisica e

za malattia ma a una città sana e

allo sport, senza discriminazio-

del benessere, sia ambientale che

ne sulla base di origine etnica,

fisico. Occorre rivedere il modo

genere, orientamento sessuale,

in cui si concepiscono gli spazi,

lingua, religione, opinione po-

facendo coincidere, come detto

litica o di altra natura, origine

prima, lo spazio di lavoro, di stu-

nazionale o sociale, economi-

dio, di tempo libero, di gioco, di

ca o qualsiasi altra base.

socialità, di spostamento e di at-

1.2 La libertà di sviluppare le

tività fisica.

potenzialità e il benessere fisico, psicologico, sociale attraverso queste attività deve essere supportata da tutte le istituzioni governative, sportive ed educative. (Carta Internazionale per l’Educazione Fisica, l’Attività Fisica e lo Sport, Art.1)

149


Come è stato detto, la città attiva è

volgere l’intera popolazione. Solo

una città consapevole, in cui i cit-

in questo modo la città potrà esse-

tadini sono incentivati ad essere

re realmente inclusiva.

fisicamente attivi, che riconosce l’attività fisica come una parte

150

naturale della giornata, che mira allo "Sport per tutti" (Edwards, P. e Tsouros, A.D., 2008). Per fare in modo che l’attività fisica faccia parte della routine di ognuno è

"La città deve essere il luogo in cui l’inclusione dei soggetti e la loro eguaglianza sia in simbiosi con lo sviluppo ambientale ed economico." (Cubeddu, F., 2020, p. 69)

necessario che gli spazi pubblici

I progettisti di Urhahn Urban de-

si arricchiscano di opportunità

sign & strategy in The Active city

nel contesto sia edilizio che socia-

(2017) identificano tre obiettivi

le. Essi devono diventare la no-

fondamentali per la progettazio-

stra palestra e per realizzare ciò

ne di queste città. Il primo sono

occorre lavorare su ogni percorso

gli spostamenti in bicicletta e a

e spazio vuoto di queste città dif-

piedi. L’automobile deve essere

fuse che vediamo oggi (Borgogni,

un’ospite in strade dedicate al

A. e Farinella, R., 2017, p. 17). Per

traffico lento. Muoversi solamen-

riuscire ad avviare questa trasfor-

te in automobile danneggia l’am-

mazione la progettazione dovrà

biente e la persona. Basti pensare

avere un approccio sempre più

che l’obesità è la terza causa di

oggettivo e scientifico (Dorato, E.,

morte dopo la droga e l’alcool.

2015) ed essere in grado di coin-

Per invogliare le persone a cam-


151


152

minare occorrono distanze limita-

gere attività fisica. Gli sport non

te, superfici confortevoli e strade

strutturati riscuotono sempre più

sicure.

seguito, le persone stanno già ini-

Richard Rogers (1997, p. 38) rac-

ziando il processo in modo natu-

conta di una ricerca svolta a San

rale e questo favorisce la proget-

Francisco nella quale venivano

tazione. I parchi possono essere a

comparate strade di diversi quar-

tutti gli effetti un’alternativa alle

tieri per valutare l’impatto del

palestre; ce ne siamo accorti so-

traffico sull’interazione dei pedo-

prattutto in questi mesi, quando

ni con la strada. Lo studio ha ri-

non si poteva sostare a lungo in

velato che il livello di interazione

luoghi chiusi e affollati. Anche

sociale e il senso di comunità è

in questo caso la sicurezza delle

inversamente proporzionale alla

strade è essenziale. Ad Amster-

quantità di traffico. Il traffico è la

dam è stato condotto uno studio

causa principale di alienazione

grazie ai dati recepiti dalle app

degli abitanti in città.

mobili del telefono. Grazie a que-

Il secondo punto fondamentale

sti si è riusciti a studiare i percorsi

è lo sport. Uno stile di vita sano,

che ogni persona faceva all’inter-

non sedentario, non dipende solo

no della città. Quali erano i luoghi

dalla volontà del singolo ma an-

più attraversati, quelli evitati, che

che da fattori socioeconomici e

strade percorrevano i corridori di

ambientali. La città va disegnata

lunghe distanze e quali quelli di

come una palestra, in modo da

brevi distanze. È stato visto che

avere diversi spazi in cui svol-

uno dei parchi (Rembrandt Park)


Traffico leggero

153 Traffico moderato

Traffico intenso


154

veniva evitato nelle ore serali poi-

si ha paura di luoghi non sicuri.

ché considerato buio e pericoloso

Quartieri a traffico lento creano

(Urhahn, 2017, p. 114).

automaticamente spazi più sicuri

L’ultimo punto individuato da

per persone di ogni età. I bambini

Urhahn riguarda il gioco e le at-

possono giocare liberamente, le

tività ricreative. Giocare all’aria

persone anziane e più in difficoltà

aperta stimola nei bambini lo svi-

possono fare attività fisica anche

luppo motorio, la creatività e le

solo spostandosi per andare al su-

capacità sociali e cognitive. Per

permercato. Questi spostamenti e

gli adulti e gli anziani si parla di

momenti di gioco diventano più

attività ricreative e si intendono

sicuri.

tutte quelle attività all’aria aperta

Per riuscire a raggiungere questi

che garantiscono un miglior fun-

tre obiettivi la mixité funzionale

zionamento del cervello e offrono

degli spazi diventa indispensa-

possibilità per mantenere contatti

bile. Una pubblicazione del 2010

sociali, aiutando a prevenire la so-

a cura dell’Amministrazione di

litudine. La città è per tutti: i bam-

New York racconta di uno studio

bini possono giocare e imparare

condotto ad Atlanta, in Georgia,

i movimenti, i genitori possono

nel quale è stato scoperto che ogni

avere contatti sociali e allenarsi.

aumento del 25% dell’uso misto

I bambini giocano sempre meno

del suolo —che incoraggia a cam-

all’aria aperta per i motivi più

minare— è stato associato a una

vari: entrambi i genitori lavorano,

riduzione del 12% della probabi-

i ritmi giornalieri sono frenetici,

lità di soffrire di obesità.


Lo sport nelle città d’oggi La domanda ora sorge spontanea:

sedentari per quanto riguarda la

considerando che l’aria inquinata

concentrazione di citochine (mo-

causa 3 milioni di morti prema-

lecole proteiche secrete da diver-

ture ogni anno (WHO, 2016) nei

se cellule come risposta a stimoli

luoghi particolarmente inquinati,

immunologici) nelle vie aeree su-

e considerando la probabile iper-

periori e i livelli di FeNO (ossido

ventilazione nei momenti di atti-

nitrico presente nell’aria ed espi-

vità sportiva, non diventa questa

rato dal paziente). È interessante

pericolosa per il nostro sistema

notare che è stato verificato che

respiratorio?

l’aumento medio dei livelli di PM

Pagani e coll. (2019) hanno svolto

(circa il 25% in più per entrambi

un esperimento comparando lo

PM2.5 e PM10) trovato dopo 10 set-

stato respiratorio di 28 persone

timane in entrambi i gruppi, non

volontarie (14 sportive e 14 se-

era in grado di indurre l’infiam-

dentarie) tra i 23 e i 44 anni, tutte

mazione polmonare, poiché i li-

lavoratrici a San Paolo in Brasile.

velli di FeNO non sono aumentati

Una maggiore esposizione alle

nei campioni in questo periodo.

PM per dieci settimane ha susci-

Un aumento della ventilazione

tato risposte diverse in corridori e

nel gruppo di corridori ha fatto sì

155


che ci fosse un maggior deposito di particolato nelle vie aeree, ma meno del previsto. Ci si aspettava che questa iperventilazione potesse portare a un’infiamma-

156

zione polmonare, tuttavia i valori di FeNO non sono significativamente diversi tra i due gruppi. I risultati ottenuti in questo studio hanno dimostrato che la pratica dell’allenamento di resistenza all’aperto può anzi indurre uno stato anti-infiammatorio nei polmoni che può proteggerne il tessuto contro l’effetto dell’esposizione alle PM. Inoltre

l’allenamento

regolare

all’aperto di resistenza può anche portare una risposta immunitaria diversa che può essere benefica per il tratto delle vie aeree rispetto alla risposta immunitaria osservata per le persone con uno stile di vita sedentario.


157


09 La strategia d'intervento


Gli obiettivi e le azioni progettuali L’analisi effettuata e le criticità in-

da conseguire e le rispettive ma-

dividuate diventano ora necessa-

croazioni progettuali in una visio-

rie per capire quali modifiche ap-

ne futura dell’area.

portare al quartiere di Colognola del Piano per raggiungere il più possibile il benessere di cui si è appena parlato. La finalità principale è quella di avere un quartiere in cui è possibile avere uno stile di vita sostenibile, a favore dell’ambiente, del collettivo e della salute della singola persona; un quartiere sano in cui il pedone ha la precedenza sull’automobile, gli alberi sui parcheggi, i brevi spostamenti su quelli lunghi, l’attività motoria sulla sedentarietà. Per fare questo sono stati individuati tre obiettivi fondamentali

159


I. Miglioramento della qualità del sistema degli spazi pubblici

160

Il primo obiettivo si concentra su-

pubblici.

gli spazi pubblici e sulla loro qua-

Con "miglioramento" si intende

lità e vivibilità. Le aree individua-

l’isolamento rispetto alle princi-

te sono l’area verde che circonda

pali infrastrutture, la rigenerazio-

il

stabilimento

ne di spazi abbandonati, la pe-

Gres, l’ex Molino Moretti, il cen-

donalizzazione di alcune parti e

tro storico del quartiere, la piazza

l’aggiunta di elementi verdi dove

Emanuele Filiberto e alcuni spazi

possibile.

quartiere,

l’ex

puntuali come parcheggi e parchi

Parchi pubblici esistenti da Nuova cintura Nuovi poli attrattivi

Nuove passerelle ciclopedonali Ex stabilimento Gres ed Ex Molini

Muro verde per protezione acustica Riqualificazioni di ex fabbriche

Area pedonale

Nuovi parcheggi verdi sul sito di

Nuovi giardini e nuova piazza centrale


161


II. Pedonalizzazione del centro storico

162

Nella struttura del quartiere si

traffico principale, potenziando

identifica facilmente il nucleo ori-

la Circonvallazione Leuceriano

ginario, ora per nulla valorizza-

permette di lavorare anche sulla

to. Si riconoscono perfettamente

piazza Vittorio Emanuele concen-

i primi piccoli assi viari da cui è

trandosi sugli spazi pedonali. Si

nato il paese, oggi quartiere, che

è deciso di mantenere a doppio

confinano con l’attuale piazza,

senso di marcia le strade che col-

anch’essa poco valorizzata. Per

legano Colognola ai quartieri vi-

questo si è pensato di dare valo-

cini, alla città e agli ospedali. Altre

re a questi spazi rendendoli pe-

strade, soprattutto quelle residen-

donali e riorganizzando, di con-

ziali, sono state riorganizzate ad

seguenza, la viabilità dell’intero

un unico senso di marcia.

quartiere. Alleggerire la SS42 dal

Nuova deviazione sulla Circonvallazione Leuceriano

Nuova SS42 con spazi pubblici puntuali

Area pedonale

Strade a doppio senso di marcia

Nuovi giardini e nuova piazza centrale

Strade a senso unico


163


III. Potenziamento del sistema della mobilità sostenibile

164

Per poter raggiungere un buon

stati creati nuovi percorsi ciclabili

livello di sostenibilità ambientale

a doppio senso di marcia in quasi

è necessario abbandonare i tradi-

tutte le vie del quartiere con i ri-

zionali mezzi di trasporto privati.

spettivi punti di parcheggio e di

Per questo si è deciso di mantene-

bike sharing.

re la linea 6 dell’autobus, che at-

Come già detto, dove possibile, le

traversa e serve l’intero quartiere,

strade sono diventate ad un unico

ma allo stesso tempo di aggiunge-

senso di marcia per poter aumen-

re più servizi possibili che favori-

tare lo spazio dedicato ai mezzi

scano pedoni e biciclette. Sono

sostenibili.

Nuovi percorsi ciclabili

Linea 6 autobus

Parcheggi coperti per biciclette

Fermate linea 6 autobus

Punti di bike sharing

Strade a doppio senso di marcia

Strade residenziali condivise

Strade a senso unico


165


Gerarchia degli interventi 166

Quelli urbanistici sono interventi

tenziamento della Circonvallazio-

a medio-lungo termine. La riqua-

ne in modo da alleggerire il carico

lificazione di un quartiere intero

di traffico veicolare della SS42 e di

dura anni e per questo, come in

conseguenza liberare il centro del

tutti i progetti, occorre pianificare

quartiere. I poli attrattivi verran-

i lavori secondo una sequenza lo-

no potenziati o creati solo nelle

gica e temporale.

fasi finali, dopo aver riequilibrato

In questa tesi è stata individua-

e ricollegato il quartiere.

ta una gerarchia degli interventi, ovvero una classificazione in base alla loro necessità e urgenza. In un cantiere alcune di queste azioni sarebbero consequenziali, altre si potrebbero svolgere contemporaneamente, altre ancora sarebbero accavallate solo in parte. I primi interventi puntano a migliorare la vivibilità nel quartiere quindi risulta subito indispensabile il po-


Potenziamento

della

deviazione

sulla Circonvallazione Leuceriano con conseguente alleggerimento del traffico di passaggio sulla SS42. Mantenimento delle fermate del-

167

la linea 6 dell’autobus che serve il quartiere. Percorso ciclabile continuo interno realizzato riducendo, dove possibile, la carreggiata ad una corsia. Aggiunta di parcheggi coperti per biciclette vicino agli spazi e agli ediAggiunta di marciapiedi accessibili

fici pubblici più frequentati.

in ogni strada del quartiere. Introduzione di “strade condivise”, soprattutto in vie residenziali. Pedonalizzazione dell’area centrale storica del quartiere. Aggiunta di due passerelle ciclopedonali che attraversano la SS671. Creazione della prima parte della cintura verde, in corrispondenza delle due nuove passerelle.


Progetto di nuovi giardini sul sito di quelli esistenti a lato della chiesa principale per rendere lo spazio più. .accessibile e vivibile. Creazione di una piazza centrale, aggiungendo elementi sulla SS42 che

168

obblighino i veicoli a rallentare in corrispondenza di essa. Aggiunta di spazi pubblici puntuali lungo tutta la SS42. Aggiunta di elementi verdi sia nei parcheggi su strada che nelle aree parcheggio più grandi. Creazione di un punto di car sharing Creazione di punti di bike sharing.

vicino alla stazione ferroviaria. Creazione di spazi pubblici nel vuoto rimasto dalla riqualificazione degli Ex Molini Moretti.

Compimento della cintura verde che circonda il quartiere. Continuazione della pista ciclabile anche nella cintura verde e come collegamento con i quartieri confinanti.


169 Terminare la cintura verde. Creazione di barriere verdi nella cintura verde, lungo l’autostrada, le strade statali e la linea ferroviaria. Potenziamento del campo sportivo comunale già esistente creando un grande polo con campi pubblici e semi-pubblici. Creazione un parco agricolo didattico nello spazio verde non utilizzato, Riqualificazione dell’area industriale ex Gres.

all’ingresso del Parco Agricolo. protetto.


170


171

0

70

140

210

280

350


Via Enrico Fermi Nuovo polo sportivo Percorso pedonale ampliato

172

Parcheggi a spina di pesce permettono di ricavare spazio per alberature

Nuovo sistema ciclabile

Carreggiata ad un unico senso di marcia

Polo sportivo di quartiere Campi sportivi pubblici coperti Percorso sportivo all’aperto

Campi sportivi pubblici all’aperto


Cintura verde Barriera verde verso le maggiori infrastrutture contro smog e inquinamento acustico

Nuovo sistema ciclabile e pedonale che circonda il quartiere

Centro storico pedonale

Possibilità di bar, ristoranti e altre attività di occupare la strada

Area completamente pedonalizzata

173


10

Piazza Emanuele Filiberto


L’area d’intervento La piazza è situata all’ingresso

Per quasi tutta la sua lunghezza

del quartiere, venendo dal centro

le corsie sono due, una per senso

della città di Bergamo, su via San

di marcia; in corrispondenza del-

Bernardino. Su questa piazza si

la piazza diventano tre, con par-

affacciano la nuova chiesa di San

cheggi laterali e uno spartitraffico

Sisto, attività commerciali, bar

nel mezzo. Nonostante il limite di

e abitazioni private. Questi sa-

velocità, internamente al quartie-

rebbero degli ottimi presupposti

re, sia di 30 km/h, non sono po-

per la piazza centrale storica di

chi gli incidenti che si sono veri-

un quartiere, ricca di vita diurna

ficati in corrispondenza di questa

e notturna; il problema è, anco-

strada. Gli spazi sono costruiti in

ra una volta, la grande SS42 e il

funzione di questa importante ar-

traffico che porta con sé. Questa

teria stradale e ciò che i cittadini

strada, come già detto, collega la

possono veramente sfruttare sono

città di Bergamo con i quartieri e i

solo i suoi margini; persino il sa-

paesi a sud: è l’ingresso meridio-

grato non è allineato con la chiesa

nale alla città perciò vede costan-

ma è parallelo alla direzione del-

temente automobili, autobus e

la carreggiata. La strada divide

furgoni per il rifornimento merci.

la Piazza Emanuele Filiberto in

175


due parti ben distinte. A sud-ovest, con esercizi alimentari e bar, i marciapiedi raggiungono una profondità di circa 10 m e, dunque, sono sfruttati con tavolini

176

dei bar, parcheggi per automobili, fermata dell’autobus, panchine e un piccolo spazio libero. La parte a nord-est, invece, è occupata da un piccolo parco con panchine e grandi alberature e dal sagrato della chiesa. L’obiettivo per quest’area del quartiere sarà sicuramente quello di invertire le priorità. Gli spazi saranno progettati per le persone, per il gioco dei bambini, per gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Le automobili dovranno adattarsi alla nuova conformazione.


177


178


179


La nuova SS42 180

Come spiegato nella strategia

avere una sezione stradale di 9 m,

d’intervento (p. 164), una del-

impossibile da occupare con un

le prime azioni progettuali è il

doppio senso di marcia, una pista

potenziamento della Circonval-

ciclabile e due percorsi pedonali.

lazione Leuceriano che rende

Dove lo spazio lo consente la pi-

quindi possibile l’alleggerimento

sta ciclabile e il marciapiede sono

del traffico veicolare sulla SS42.

divisi da piccoli arbusti mediter-

Un minor traffico consente di

ranei, i più efficaci contro l’inqui-

restringere la carreggiata a due

namento nell’assorbimento del-

corsie e inserire un percorso ci-

la CO2. Tra la pista ciclabile e la

clabile. Nello stato di progetto la

carreggiata, invece, si prevedono

pista ciclabile è continua lungo

delle aiuole con alberature sia per

tutta la strada e si collega ad al-

mettere in sicurezza pedoni e ci-

cune delle vie trasversali. Solo in

clisti, sia per poter ombreggiare

un punto particolarmente stretto,

l’intera sezione stradale. Sono sta-

all’incrocio con Via della Vitto-

ti scelti alberi con gradi di allergia

ria, è risultato necessario unire

bassi o medi e i migliori contro lo

lo spazio pedonale e quello cicla-

smog, come il tiglio e il platano.

bile. In questo punto si arriva ad

Questi, in particolare il primo,


presentano una corteccia e delle foglie in grado di trattenere le particelle PM10 più di altre specie arboree. Il limite resta di 30 km/h in tutto il centro abitato che diventano

181

10 km/h in corrispondenza della piazza Emanuele Filiberto. L’aspetto di questa strada deve essere non più quello di un’arteria ad alta velocità che divide Colognola ma, anzi, di una via centrale ricca di servizi che serve l’intero quartiere, percorribile in sicurezza da chiunque e con qualsiasi mezzo lento.

0

40

80

120

160

200


La nuova Piazza Emanuele Filiberto 182

L’intento per questa piazza è sta-

I pedoni devono potersi muovere

to quello di invertire l’ordine ge-

in libertà e in totale sicurezza. La

rarchico. Al primo posto ci sono

carreggiata è riconoscibile solo

gli spazi dedicati solamente ai

grazie ai lampioni e a dei bassi

pedoni. In secondo luogo è stata

profilati metallici, appositamen-

aggiunta la pista ciclabile e tutti

te inseriti per evitare incidenti e

i servizi a supporto: parcheggi e

impedire che le auto parcheggino

punti di bike sharing. La carreg-

lateralmente.

giata è l’ultimo elemento inserito

La distribuzione dei servizi è ri-

in questo progetto. Una piccola

masta piuttosto invariata. Nella

rotonda all’incrocio con Via En-

fascia a sud, ora molto più ampia,

rico Fermi, inoltre, permette di

si trovano bar e ristoranti con nu-

liberare l’area da grandi aiuole

merosi tavoli all’esterno. La parte

spartitraffico, guadagnando ulte-

a nord, vicino al grande edificio

riore spazio da aggiungere all’a-

privato, è invece l’area più versa-

rea pedonale. L’idea è quella di

tile. Ci sono alberature che per-

avere un’unica grande piazza,

mettono di creare zone d’ombra e

tutta sullo stesso livello e non tan-

panchine per le soste ma lo spazio

ti piccoli spazi separati da strade.

è sostanzialmente libero.


Stato di fatto

183

Stato di progetto

Spazio pedonale

Spazio ciclabile


184


185

0

15

30

45

60

75


186

La forma è data quasi solo al li-

durevole, sostenibile, facile da

vello della pavimentazione. L’in-

produrre. Delle fasce verticali in

tera piazza è rivestita di grandi

porfido permettono di unificare

lastre di cemento poroso (le stesse

e uniformare visivamente il tutto,

inserite nell’area storica centrale),

anche la strada carrabile. Nella


parte della piazza a nord-est, il

San Sisto. Delle aiuole verticali

centro è evidenziato da una gran-

drenanti che seguono la direzione

de pavimentazione in marmo di

della pavimentazione dell’intera

Zandobbio bianco e rosa che ri-

piazza ospitano tigli e carpini per

prende la facciata della chiesa di

creare zone di sosta in ombra.

30

187 unico materiale individuato dal Piano del Colore di Bergamo. 30

Sezione A-A’


Abaco dei materiali

Lastre di cemento 120x240 cm

188 Piastrelle di porfido 40x50 cm

Marmo di Zandobbio

Percorso ciclabile in asfalto con legante ecologico


Abaco delle specie arboree

Tiglio

189

Platano

Carpino


190


191


11

Piazza dei Molini


L’area d’intervento L’inizio della demolizione degli

apertura a bordo strada, in pieno

Ex Molini Moretti arriva nel 2008,

centro, alta 5 metri e lunga circa

aprendo così il grandissimo can-

60. Nel lato nord è ancora presente

tiere, la cui fine era prevista per il

parte dei setti del cantiere che era

2011. Il progetto consisteva in due

iniziato anni fa.

lotti occupati da una piastra com-

L’obiettivo del progetto in quest’a-

merciale di 2.500 m e circa 200

rea sarà quello di sfruttare la for-

appartamenti distribuiti in sei pa-

ma attuale del lotto, costruire il

lazzine. Di questi sono stati realiz-

meno possibile e inserire funzioni

zati un grande centro commerciale

di cui il quartiere necessita.

2

accanto alla strada ad alta velocità a nord e cinque palazzine. Il cantiere del secondo lotto, quello più piccolo e confinante con il cortile dell’Istituto delle Suore Sacramentine, è fermo da anni proprio perché la maggior parte degli alloggi costruiti è ancora sfitta. Ora questo consiste in una pericolosissima

193


194


195


Progetti a confronto 196

Nel 2019 si è ricominciato a par-

chiudere la vista e creare una

lare della chiusura del progetto

grandissima zona d’ombra.

esistente, spostando l’attenzione

Il progetto che si propone in que-

anche sui giovani, pensando di

sta tesi prevede di mantenere il

riservare parte degli alloggi agli

dislivello di 5 m per creare una

studenti. Le possibili problema-

grande piazza ipogea e di conser-

tiche di un progetto del genere,

vare e sfruttare i setti già costruiti

però, sono molteplici. Come già

per inserire una fascia commer-

evidenziato, parte degli apparta-

ciale senza danneggiare il costru-

menti nelle palazzine già costru-

ito circostante ma, anzi, creando

ite sono sfitti. Questo costituisce

diverse opportunità per i cittadi-

un problema e costruirne di nuo-

ni.

ve non farebbe che prolungarlo. Come ultima cosa è già stato detto che questo lotto confina a nord con il cortile dell’Istituto delle Suore Sacramentine. Costruire a sud di un giardino palazzine di 10/25 m di altezza vorrebbe dire


Stato di fatto

197

Progetto approvato dalla giunta comunale


Stato di progetto

Piazza dei Molini rialzata

Rampe pendenza 8%

Asce

198

Rampe pendenza 8%

Muro verde verso la strada

Scalone d’accesso co d’ombra e di sosta


ensore

on zone

Piazza dei Molini ipogea

Passaggio pedonale

Spazio commerciale costruito sfruttando i setti già esistenti

199

Fontana a raso


La Piazza dei Molini 200

Il progetto è pensato sui due livel-

per il trasporto merci) e due ram-

li. Al livello 0, attorno alla piazza,

pe parallele lunghe circa 60 m.

la carreggiata è stata ristretta per

Nella fascia a nord, esattamente

poter inserire la pista ciclabile e il

sotto il percorso pedonale, alcu-

percorso pedonale è stato riporta-

ni dei setti del cantiere sono stati

to nella fascia a nord, a contatto

mantenuti e sfruttati per ricreare

con l’Istituto delle Suore Sacra-

una zona commerciale con i ser-

mentine. Come tutte le aree pedo-

vizi mancanti nel quartiere. La

nali, anche questa è stata rivestita

piazza rivestita da conglomerato

in grandi lastre di cemento. Una

bituminoso, è stata lasciata per lo

scalinata divide la piazza rialza-

più libera in modo che possa es-

ta (0 m) dalla piazza ipogea (-5

sere il più versatile possibile. Solo

m). La piazza ipogea si apre con

delle fasce in lastre di cemento

questa grandissima scalinata con

alternate ad aiuole alberate pro-

gradoni, panchine e alberature

seguono, sempre più grandi, fino

che la rendono anche un’area di

ad arrivare ad una più grande

sosta. Per rendere lo spazio il più

area verde, opposta alla scalinata

accessibile possibile è stato inseri-

d’accesso. La piazza vuole essere

to un ascensore (utilizzato anche

il più versatile possibile: l’unico


0

7

14

21

28

35

201


arredo fisso sono le panchine vi-

do di allergia e adatti al terreno.

cino alle aiuole in ombra grazie a

In una delle fasce sono stati posi-

carpini, sofore e platani. Anche in

zionati degli ugelli per fontane a

questo caso sono stati scelti alberi

raso, sfruttati in estate soprattut-

tipici dell’area, con un basso gra-

to dai bambini. Il dislivello per le

202 Abaco dei materiali

Lastre di cemento 120x240

Conglomerato bituminoso

Sezione A-A’

Ugelli per fontane in ottone

Percorsi ciclabile e pedonale in asfalto con legante ecologico


fontane a raso è minimo: questo

Sul lato a sud, verso la strada, si

vuol dire che, a seconda dell’oc-

è pensato ad un muro verde a be-

casione, questo spazio può essere

neficio sia dell’acustica che della

pienamente sfruttato (mercato, ci-

sicurezza, come parete divisoria,

nema all’aperto, concerti...).

per non avere la strada carrabile

203 Abaco delle specie arboree

Carpino

Sofora

Platano

Sezione B-B’


204


205


12 L'EcoGres


L’area d’intervento L’area dell’ex Stabilimento Gres

Palaghiaccio.

è un’area industriale dismessa di

In questo progetto si cercherà di

circa 60.000 m2 (di cui 46.000 co-

sfruttare il più possibile il poten-

struiti), un tempo occupata dalla

ziale dell’area e dei grandi volumi

Società del Gres. Il lotto confina

storici, individuando quali man-

a sud con la Strada Statale 671,

tenere e quali abbattere. Le fun-

ad ovest col grande parco ovest

zioni scelte saranno a servizio di

e ad est è costeggiato da Via San

tutta la città di Bergamo, cercando

Bernardino. Il potenziale è quindi

però di evitare l’aggiunta di ulte-

indubbio.

riore traffico automobilistico. Gli

I fabbricati sono numerosi. Ai

spazi saranno versatili e le atti-

ben riconoscibili edifici multipia-

vità, pensate per persone di ogni

no originari in mattoni del 1887,

età, terranno conto dell’esistenza

anno della fondazione della so-

del Palaghiaccio.

cietà, sono addossati capannoni voltati con struttura in calcestruzzo armato. Nel 2016, a nord, è stato aggiunto un grandissimo volume di circa 5.000 m2 con il nuovo

207


208


209


Progetti a confronto 210

Da molti anni a Bergamo si parla

studenti, studentesse e docenti.

di una possibile riqualificazione

Negli altri fabbricati sono previsti

dell’area. Nel 2019 venne affida-

una startup di artigianato ad alta

to il progetto all’architetto Mauro

tecnologia, un mercato coperto

Piantelli dello studio bergamasco

e uno spazio sportivo. Secondo

De8 Architetti. Il loro masterplan

il progetto presentato in questa

prevede l’abbattimento di una

tesi alcune di queste funzioni ver-

piccolissima parte dei fabbricati,

ranno sostituite e sarà abbattuto

in modo da poter sfruttare pie-

un maggior numero di fabbrica-

namente l’esistente. L’attrazione

ti. Uno dei problemi salienti del

principale sarebbe, in vista di

progetto approvato dal comune

Brescia e Bergamo capitali italia-

è la creazione di un grande polo

ne della Cultura 2023, il Gres Art,

d’attrazione in un evento a scala

un polo per l’arte contemporanea

nazionale. Questo vorrebbe dire

che, dopo l’evento, diventerebbe

caricare ulteriormente le infra-

un centro di riabilitazione. A ser-

strutture di traffico, rendendo

vizio di questo centro, in futuro,

veramente difficoltosi i collega-

una parte degli edifici circostan-

menti per tutti i quartieri a sud.

ti saranno adibiti ad alloggi per

Un secondo problema sostanzia-


le sarebbe la creazione di alloggi

brevi residenze, non sembrano la

sotto l’unica zona certa di atter-

soluzione che meglio garantisce

raggio e decollo degli arei (vedi

il benessere, considerando che a

pagina 121). I rischi e i problemi

poche centinaia di metri ci sono

nell’abitare sotto la rotta aerea

gli appartamenti ancora sfitti del

sono diversi e, anche in caso di

progetto degli Ex Molini Moretti.

Stato di fatto

211


Schema funzionale: progetto dello studio De8 Architetti

212

Schema funzionale: stato di progetto


Gres Art in occasione di Brescia e Bergamo Capitali italiane della Cultura 2023 e successivamente Rehab -centro di riabilitazione Startup - artigianato ad alta tecnologia Spazio sportivo Alloggi studenti e studentesse Alloggi docenti Mercato coperto Parcheggio coperto per biciclette Spazio ludico sportivo esterno coperto Spazio per giovani e per associazioni di quartiere Spazio ristoro e prestito libri Spazio polivalente Serra urbana

213


L’EcoGres 214

Per il progetto dello Stabilimen-

L’hangar a Sud, l’unico volume

to Gres qui presentato, innanzi-

non originario mantenuto, è di-

tutto, l’area d’intervento è stata

viso in due: una parte è adibita

unita alla cintura verde tramite

a mercato coperto e l’altra è una

una passerella ciclopedonale che

serra urbana interna. Qui giun-

scavalca la strada statale, in modo

ge il grande viale che attraversa

che il collegamento con il quartie-

l’intero lotto. Vicino all’hangar si

re di Colognola del Piano sia di-

sono mantenute le coperture di

retto anche per i mezzi più lenti.

tre fabbricati in modo da creare

Il progetto architettonico prevede

un versatile spazio ludico-sporti-

l’abbattimento di tutti gli edifici

vo coperto ma all’aperto. Dal lato

non originari, quindi quelli volta-

opposto, il Palaghiaccio è stato

ti in calcestruzzo armato. Questo

ampliato con una copertura che,

permette di creare un grandissi-

allo stesso modo, possa coprire

mo vialone centrale che serve i

due nuovi campi sportivi. Passan-

vari edifici. Il perimetro dei fab-

do agli edifici più storici, si han-

bricati demoliti è stato ricreato

no tre blocchi principali. Quello

con il verde e con le pavimenta-

più ad ovest è stato mantenuto a

zioni.

tutta altezza ed è adibito a spazio


0

17

34

51

68

85

215


216

polivalente. Il blocco centrale è

ture. Anche per questo progetto

suddiviso in due piani. Al piano

sono state scelte specie arboree

terra si colloca uno spazio ristoro

con un medio-basso grado di al-

con una piccola area lettura con

lergia e adatte al terreno. Vicino

prestito di libri. L’intero piano

al mercato coperto è stata pensata

superiore, invece, è pensato per

un piccola area verde coperta dal-

spazi per giovani e per le riunioni

le chiome di nove magnolie: un

di tutte le associazioni di quartie-

piccolissimo bosco colorato e pro-

re. L’ultimo volume è adibito ad

fumato che mostra il suo grande

area chiusa sportiva con campi

valore estetico tra la fine dell’in-

di padel, squash, sitting volley, e,

verno e l’inizio della primavera.

nel volume più alto, una parete

Il lungo viale è evidenziato da

di arrampicata. Tra questi volumi

una serie di alti e allungati piop-

si crea una grande piazza, la cui

pi neri lombardi, tipici della zona.

pavimentazione ricalca perfetta-

A sud, vicino alla strada statale,

mente il perimetro degli edifici

è stato pensato un bosco di coni-

demoliti. A nord di questi, all’in-

fere, come protezione acustica.

gresso, uno dei piccoli fabbricati è

In particolare il larice è la specie

stato mantenuto per poter creare

più indicata per contrastare l’in-

un punto di parcheggio coperto

quinamento acustico, grazie allo

delle biciclette.

spessore e alla rugosità della sua

Tutti gli spazi aperti sono ricchi

corteccia.

di zone di sosta e d’ombra grazie

Il materiale più utilizzato è il ce-

a una grande quantità di albera-

mento in lastricati, lo stesso utiliz-


zato per le aree pedonali interne

Abaco delle specie arboree

al quartiere. La piazza che si crea tra gli edifici originari, invece, è rivestita di lastre di pietra ricomposta con inerti recuperati dalla

Pioppo nero lombardo

demolizione dei volumi in calce-

217

struzzo armato.

Abaco dei materiali

Magnolia

Lastre di cemento 120x240

Pietra ricomposta con inerti recu-

Larice

perati dalla demolizione di una parte dell’edificio preesistente Pino Percorsi ciclabile e pedonale in asfalto con legante ecologico


Sezione A-A’

218

Sezione C-C’


Sezione B-B’

219


220


221


Conclusion


ni


224

Il disegno dello spazio, degli spa-

le puntare lo sguardo sulla salute

zi pubblici, aperti, sedi di relazio-

dei cittadini e sulla loro qualità di

ni sociali ed esperienze, ma anche

vita, appunto mettendo mano sia

i percorsi che portano ad essi, è

ai percorsi che agli spazi pubblici.

uno strumento fondamentale per

Prima di tutto il progetto si pre-

migliorare l’esperienza urbana. Il

occupa di reinserire il quartiere

lavoro di questa tesi si è basato

nella grande realtà della città di

sull’esperienza diretta di questi

Bergamo, eliminando la concezio-

spazi, sia personale che a contat-

ne di Colognola come piccolo nu-

to con la comunità interessata: il

cleo periferico e facendone invece

quartiere è stato attraversato più

una parte integrante e viva. Per

volte, cercando di conoscerne la

quanto riguarda la viabilità si è

realtà, si sono tenuti incontri con

cercato di individuare i problemi

la Rete di Quartiere, con i tecnici

che rendevano più impegnativo

per la redazione del nuovo PGT,

l’avvicinamento alla città, ma an-

restando sempre in contatto e in

che quali fossero i fattori che più

continuo confronto con una parte

di tutti potevano ostacolare uno

dei cittadini. Colognola è un quar-

stile di vita e un ambiente sani.

tiere di persone attive, affezionate

Nel progetto proposto in questa

al luogo e partecipative nella sua

tesi questi problemi sono stati il

progettazione ma le cui esigenze

più possibile eliminati e, in segui-

e tempi, purtroppo, non vengono

to, varie parti del quartiere sono

sempre rispettati. Il progetto di

state potenziate. Questo vuol non

VIVERE Colognola del PIANO vuo-

solo dire che è stato alleggerito


225


226

dal traffico automobilistico, ma

punto di vista ambientale. L’Eco-

che ogni percorso è stato modifi-

Gres, per concludere, è stato pro-

cato in modo tale che diventasse

gettato per diventare un centro

fruibile soprattutto da pedoni e

d’attrazione, che difende il tema

biciclette in totale sicurezza. Tra

della sostenibilità, continuando

i vari spazi cittadini, invece, sono

però a rispettare i limiti che l’area

stati scelti per un intervento i tre

presenta.

Questo lavoro è stato

che creavano più disagi, che era-

progettato con l’obiettivo di tute-

no meno sicuri e a cui la forma,

lare il quartiere e di sfruttarne le

la posizione e il costruito già esi-

potenzialità, nella convinzione,

stente

maggiori

però, della necessità di un disegno

possibilità di miglioramento. La

complessivo della città di Berga-

piazza Emanuele Filiberto è stata

mo che miri ad essere totale e in-

ripensata in modo da restituire il

tegrante, e che possa racchiudere

centro storico pedonale al quar-

le varie parti che lo compongono.

tiere, oltre a prestare un’area per

Questo lavoro tenta di tutelare il

lo svolgimento di diverse attività

quartiere e di sfruttarne le poten-

collettive. La piazza dei Molini è

zialità, ma sempre nella convin-

stata messa in sicurezza ed essen-

zione che sia necessario un dise-

zialmente potenziata sfruttando

gno globale della città di Bergamo

ciò che è già presente, evitando

che possa racchiudere le varie

la realizzazione di interventi so-

parti che la compongono.

permettevano

stanziali ed inutili costruzioni che graverebbero ulteriormente dal


227


228


229


Fonti consu


ultate


Bibliografia 232

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241


Tesi 242

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Ringraziam


menti


246


Grazie alla professoressa Elena Dorato per il tempo dedicatomi, per la sua pazienza e la sua energia. Grazie al professore Romeo Farinella per la sua professionalità. Grazie a tutta la Rete di Quartiere di Colognola del Piano per avermi accolta con piacere ed interesse. In particolare grazie ad Angelo Gotti per la sua immediata e continua disponibilità. Grazie a Francesco Benigni e al gruppo AIDO di Colognola per la gentilezza, l'interesse e per avermi donato parte del materiale risultato indispensabile per questa tesi.

247


Grazie ai miei nonni Acquilina e Francesco che sono sempre stati fieri di me ma che oggi forse lo sarebbero un po' di più. Grazie alla mia bella famiglia sempre in viaggio ma sempre vicina. Grazie ai miei genitori Marisa e Massimo, fondamentali in ogni mio per-

248

corso; pronti a passare ore e ore in macchina o in autobus per venirmi a trovare ovunque io sia, ad accompagnarmi ai sopralluoghi, a caricarmi quando mi scarico e a rimproverarmi quando mi scarico un po' troppo. Grazie ad Alice che vorrei assomigliarle sempre un po' di più. Grazie a tutte le persone che, anche se per poco tempo, sono state parte della mia vita degli ultimi cinque anni. Ogni momento è stato fondamentale. Grazie a Mariagrazia, Elvira, Carlotta, Rachele, Salvo, Giulia, Andrea, Leonardo, Ippolito, Simone perché i più bei ricordi degli ultimi anni ci sono grazie a voi. Grazie a Sam perché ci bastano una chitarra, un ukulele e due bruschette. Grazie a Chiara e Caterina perché è bello trovarsi e ritrovarsi dopo tanti anni. Grazie a tutte le persone che ho incontrato in Francia, alle ragazze romane e ai compagni di lockdown.


Merci à Paulina, avec qui j'ai beaucoup appris. Merci à la musique dans le parc, à La Pleine Lune, à l'envie de se retrouver. Tu es forte. Grazie a Luca e alla sua serenità contagiosa. E grazie alle passeggiate romane notturne. Grazie alle due persone che sono state con me dal primo all'ultimo giorno. A quelle che "Scrivi quando sei a casa", a quelle da cui mi sono autoinvitata per cinque anni per una cena o anche solo per due chiacchiere, a quelle che "Oh mi tieni un posto a lezione? Però non davanti che sono in ritardo", a quelle che in pausa pranzo, la sera, in Erasmus, in pandemia, in sessione, alle feste ci sono sempre state. Grazie a Matteo che è una persona talmente bella che nemmeno se ne rende conto. Grazie all'istintiva premura che ha verso di noi, che se siamo contente allora è contento anche lui. Grazie a Elena, una presenza costante in tutto ciò che faccio. Grazie ai nostri ukuleli che hanno inaspettatamente trovato un compagno, alle cene con patate al forno e nient'altro, alle ore di chiacchiere che non bastano mai, al sostegno continuo. Grazie alla carica che ci siamo trasmesse a vicenda in modo così naturale e inconsapevole. E grazie a Ferrara, tanto piccola e bella.

249


Tavole



VIVERE Colognola del PIANO una proposta di rigenerazione urbana per il nucleo esterno della città di Bergamo Quando si pensa alla città di Bergamo viene spontaneo pensare subito a Bergamo alta e Bergamo bassa, ai baluardi delle mura veneziane immerse nei colli, ricche di valore storico e ambientale, a una città meta di turisti quanto di pendolari. La pianificazione urbana, negli anni, è stata influenzata da questa immagine della città, concentrando la propria attenzione quasi solamente in queste aree. Attorno ad esse c’è però un mondo di piccoli nuclei storici di un immenso potenziale poco sfruttato e, anzi, frenato dal continuo sviluppo del centro città, poco più a nord. Uno di questi piccoli nuclei è Colognola del Piano, diventato parte di Bergamo meno di un secolo fa. Colognola è oggi un quartiere circondato, da un lato, da quello che potrebbe essere o sarà un grandissimo e ricchissimo parco agricolo e dall’altro da pesantissime arterie stradali che gravano sulla qualità degli spazi e dell’aria. Colognola è un’area di passaggio non solo per i veicoli che si vogliono spostare da e per il centro di Bergamo ma anche per gli aerei che atterrano e decollano dall’aeroporto di Orio al Serio, volando vicinissimi alle abitazioni. Nato come Comune autonomo e rimasto tale per lungo tempo, Colognola possiede un grandissimo potenziale e margine di crescita. La presenza di servizi e di un centro storico, frutto della sua originaria indipendenza, rende possibile un lavoro incentrato su lenti e piccoli spostamenti. L’intento di questa tesi è di ricreare un quartiere in cui sia possibile vivere Piano, a passo d’uomo, in cui il pedone, l’accessibilità, gli spazi per bambini e persone più anziane siano al centro della progettazione. L’obiettivo, attraverso una riorganizzazione della mobilità cittadina, è di ripensare gli spazi pubblici interni ed esterni al quartiere e dotarlo di tutti i servizi necessari, permettendo così alle persone di muoversi in modo più sostenibile, a vantaggio dell’ambiente e della salute personale. Il progetto riguarderà l’intero quartiere, puntando al suo pieno equilibrio, focalizzandosi successivamente su tre spazi di particolare rilevanza. Seguendo la pianificazione urbana e il progresso già attivati in altre città europee e con più difficoltà in Italia, le trasformazioni previste avranno come primo beneficiario le persone, non l’automobile, tenendo ben salde le tematiche della sostenibilità ambientale, della salute dei cittadini e del consumo di suolo.



Colognola dentro Bergamo DATI

EVOLUZIONE DEL QUARTIERE

Demografia | Lombardia Numero di abitanti nelle province 9.981.554 di abitanti totali

Lodi

Pavia

Cremona

190 178,3 169,2 167,9 163,9 161,4 159,5 157,8 149,1 146 138 132

Pavia Cremona Mantova Sondrio Varese Milano Lecco Como Monza Brianza Lodi Brescia Bergamo

3 milioni

Sondrio Varese Lecco Como Bergamo Monza e Brianza Brescia Milano

2 milioni 1 milione 0

Mantova

Infrastrutture e inquinamento | Lombardia Infrastrutture principali

Autostrade

Aosta = 289,5 Bolzano = 241,4 Trento = 246,9

Province Aeroporti

Montichiari

Osservatorio della Mobilità Sostenibile in Italia 2018 (Elaborazione su dati ACI e ISTAT) [veh/100 abitanti]

Bergamo Brescia

Monza e Brianza

Orio al Serio Linate

1811, catasto napoleonico

Indice di motorizzazione - 2017 PRMT 2016, Regione Lombardia

Malpensa

XI-XII secolo

Media italiana Media lombarda

Indice di vecchiaia

65 Media italiana 60

Media europea

Milano

55 50

Media annuale di PM10, 2017 Osservatorio della Mobilità Sostenibile in Italia 2018 (Elaborazione su dati ARPA) [ug/m3]

Brescia

Milano

1863

ARPA Lombardia, 2017 [ug/m3] 0-10

40

Bergamo

Monza e Brianza

Distribuzione spaziale della media annuale di PM2,5,2017

10-25

Media italiana Dlgs 155/2010 Valore limite

25-30 30-35

35

Demografia | Bergamo

Qualità della vita | Bergamo

122.094 residenti totali

Qualità della vita, Il Sole 24 Ore, 2021

Ambiente e servizi Valtesse Valverde Colli

1927, anno dell’annessione a Bergamo

26° Piste ciclabili

Monterosso

31° Tasso di motorizzazione

Conca fiorita

Redona Borgo Santa Città alta Caterina Centro - Borgo Santa Lucia Pignolo Palazzo Boccaleone Centro - Papa Centro - Giovanni XXIII Loreto Sant’Alessandro San Paolo Celadina Carnovali Villaggio Malpensata degli sposi San Tommaso de’ Calvi Grumello Campagnola Statistiche demografiche, 2020 del Piano Colognola [ab/km2]

106° Qualità dell’aria 98°

Indice del clima

12° Qualità di vita dei bambini

Longuelo

44° Qualità di vita dei giovani 64° Qualità di vita degli anziani Ecosistema Urbano di Legambiente e Ambiente Italia, 2020

< 1.500 1.500 - 3.000 3.000 - 4.500 4.500 - 6.000 6.000 - 7.500 < 7.500

Ambiente

Mobilità

18° Alberi

27° Piste ciclabili

44° Isole pedonali

30° Tasso di motoriz-

47° Verde urbano Aria

zazione

32° Offerta di traspor-

to pubblico

79° Pm10

15° Passeggeri di tra-

88° Biossido di Azoto

sporto pubblico

Mobilità | Bergamo Modalità di spostamento, 2018

PUMS Bergamo, Quadro conoscitivo e definizione degli obiettivi, 2018

Spostamenti urbani Sistematici

Spostamenti extraurbani Non sistematici

Sistematici

2022

Non sistematici

Pendolarismo per lavoro e studio, 2011 Da Bergamo Verso Bergamo

Mappa interattiva dei flussi di pendolarismo, ISTAT, 2011

Legenda Mappa 1:15.000

Brescia Cremona Mantova

Lodi

Pavia

Milano

Monza

Varese

Como

Laboratorio di sintesi finale

Urbanistica

0

Lecco Sondrio

Prima relatrice: prof. Elena Dorato

150

300

Secondo relatore: prof. Romeo Farinella

450

600

750

Laureanda: Seren


na Giuliani

tramvia con stazioni

strade tangenziali con uscite

ferrovia con stazioni

punti di distribuzione bike sharing

percorsi ciclabili su strada consigliati

aree a verde agricolo

Fiume

viabilità principale

autostrade con uscite

funicolare con stazioni

percorsi ciclabili

aree verdi

aree boschive

Aeroporto

VIVERE una proposta di rigenerazione urbana per Colognola del PIANO il nucleo esterno della città di Bergamo

Tavole


Colognola chiusa AEROPORTO ORIO AL SERIO Zonizzazione Acustica

Zone di tutela in base alla rotta degli aerei PUMS Comune di Bergamo, ottobre 2018

Curve di isolivelli in base alla reale rotta degli aerei

PRA Comune di Bergamo, Aggiornato al 2018

Classe I aree partic. protette Classe II aree preval. residenziali Classe III aree di rispetto di tipo misto Classe IV aree di intensa attività umana Classe V aree preval. industriali Classe VI aree esclusiv. industriali

ARPA Lombardia, 2019 Caravaggio Orio al Serio International Airport 60 dB(A)

Caravaggio Orio al Serio International Airport

Zona di tutela A Zona di tutela B Zona di tutela C Zona di tutela D

65 dB(A) 75 dB(A)

Valore lim. assoluto di immissione [dB(A)] 50 55 60 65 70 70

40 45 50 55 60 70

TRAFFICO STRADALE

Linea ferroviaria <200 veicoli/hdp 200-500 veicoli/hdp 500-1.000 veicoli/hdp 1.000-1.500 veicoli/hdp 1.500-2.000 veicoli/hdp 2.000-2.500 veicoli/hdp >2.500 veicoli/hdp

Linea ferroviaria <200 veicoli/hdp 200-1.000 veicoli/hdp 1.000-2.000 veicoli/hdp 2.000-2.500 veicoli/hdp >2.500 veicoli/hdp

SEZIONI STRADALI

Legenda Mappa 1:4.000 0

40

80

120

160

200

misure in metri

Sezione A-A’ 1:300 ferrovia <200 200-1000 1000-2000 2000-2500 >2500

15,9

2,7

Strada carrabile

Spartitraffico

<200 200-500 500-1000 1000-1500 1500-2000 2000-2500 >2500

14,5

Strada carrabile

1,3

Marciapiede

Marciapiede

2

Residenze private

4,6

Parcheggi

9,2

Strada carrabile

Sezione E-E’ 1:300

Marciapiede

2

Scuola superiore

1,6

Pista ciclabile

Laboratorio di sintesi finale

Urbanistica

Marciapiede

7

Strada carrabile

1,8

3,5

Residenze private Marciapiede

Prima relatrice: prof. Elena Dorato

5,4

Parcheggi

9,8

Strada carrabile

Secondo relatore: prof. Romeo Farinella

5,4

Aiuola

5,2

Marciapiede P

Laureanda: Seren


A A’

B’ D

B

G’

D’

G C

C’ F’ F

E’ E

Ferrovia con stazioni

Percorsi ciclabili

Limiti di velocità

SS42

Curve di isolivelli

Grandi parcheggi privati

Grandi aree parcheggio

Linea autobus 6 con fermate

Percorsi ciclabili su strada consigliati

Autostrade

Strade tangenziali

Parcheggi in linea a bordo strada

Parcheggi di interscambio

Parcheggi per persone disabilità

Sezione B-B’ 1:300

Sezione D-D’ 1:300

Sezione C-C’ 1:300

Marciapiede Residenze private

2,5

Residenze private

9,6

Strada carrabile

Residenze private

3,7

2,9

Strada carrabile e pedonale

Marciapiede Negozio

40,2

Ex Molini Moretti

Sezione F-F’ 1:300

Piano terra commerciale

na Giuliani

Sezione G-G’ 1:300

Spartitraffico

13

Piano terra commerciale Piazza Emanuele Filiberto

7,3

Strada carrabile

1,8

Aiuola

5,1

1,4

4,6

Strada carrabile Percorso pedonale

VIVERE una proposta di rigenerazione urbana per Colognola del PIANO il nucleo esterno della città di Bergamo

35

Area verde

3,1

Percorso pedonale

Tavole

Piano terra commerciale


Colognola frammentata LA CINTURA VERDE Patrimonio arboreo di Bergamo aggiornato a gennaio 2019 27.275 esemplari

/ 17.000 m2 ad esclusione del parco dei Colli 1

/

ad esclusione del parco dei Colli

Documento di Piano 7, PGT vigente aggiornato al 13.10.2014

ABACO

Parco dei Colli Aree pubbliche, Parco dei Colli Aree boscate, Parco dei Colli Prati, Parco dei Colli Seminativi, Parco dei Colli Aree verdi destinate ad uso pubblico Ambiti di trasformazione Aree verdi con funzione ecologico-ambientale Seminativi

C1. Campagna

C2. Orto urbano

Sono aree agricole che circondano il quartiere e si estendono oltre l’urbanizzato. Si tratta di grandi terreni per lo più privati ma non recintati.

V1. Parchi pubblici e/o sportivi

Sono terreni agricoli di dimensioni ridotte e interni all’abitato. Questi sono pubblici e condivisi tra gli abitanti di Colognola.

V2. Parchi e giardini privati

Sono tutti quegli spazi pubblici e di aggregazione per attività sportive o ludiche. Il suolo è quasi completamente erboso.

S1. Aree industriali

Sono spazi privati o semiprivati, spesso appartenenti a strutture private o complessi residenziali. Il suolo è interamente erboso.

S2. Aree abbandonate

Sono grandi aree private che circondano le fabbriche. Sono esterne al nucleo abitato più storico e il suolo è principalmente in asfalto.

Sono principalmente due: l’Ex Molino Moretti (qui sopra) e l’Ex Stabilimento Gres. Sono grandi aree private abbandonate che erano occupate da fabbriche oggi dismesse o demolite.

Laboratorio di sintesi finale

Urbanistica

Documento di Piano 7, PGT vigente aggiornato al 13.10.2014 Aree verdi a vocazione agricola convenzionate Fascia boscata in presenza di infrastrutture Fascia boscata Filare semplice arborato a specie miste

C3. Parco agricolo

È un vasto parco naturale che si estende oltre l’abitato anche nei quartieri circostanti. È pubblico, aperto ed è percorribile da chiunque.

V3. Aree interstiziali

Comprendono tutti quegli spazi che sono residuali, non progettati e spesso coincidono con nodi infrastrutturali. Sono aree erbose, spesso in uno stato di degrado e abbandono.

S3. Grandi parcheggi

Sono spazi pubblici occupati da grandi parcheggi. Il verde è quasi assente, il suolo è principalmente asfaltato.

Prima relatrice: prof. Elena Dorato

Legenda Mappa 1:5.000 0

50

100

150

Secondo relatore: prof. Romeo Farinella

200

250

Laureanda: Seren


na Giuliani

C1. Campagna interclusa

C3. Parco agricolo

V1. Parchi sportivi

C2. Orto urbano

V1. Parchi pubblici

V2. Parchi e giardini privati

VIVERE una proposta di rigenerazione urbana per Colognola del PIANO il nucleo esterno della città di Bergamo

V3. Aree interstiziali S1. Aree industriali

S2. Aree abbandonate S3. Grandi parcheggi

Tavole


Strategia d’intervento OBIETTIVI STRATEGICI

PROGRAMMA STRATEGICO Gerarchia degli interventi

Miglioramento della qualità del sistema spazi pubblici

Parchi pubblici esistenti da valorizzare Nuova cintura verde Nuovi poli attrattivi Muro verde per protezione acustica Riqualificazioni di ex fabbriche Nuovi parcheggi verdi sul sito di quelli già esistenti

Potenziamento della deviazione sulla Circonvallazione Leuceriano con conseguente alleggerimento del traffico di passaggio sulla SS42. Mantenimento delle fermate della linea 6 dell’autobus che serve il quartiere.

Nuove passerelle ciclopedonali Ex stabilimento Gres ed Ex Molini Moretti

Percorso ciclabile continuo interno realizzato riducendo, dove possibile, la carreggiata ad una corsia.

Area pedonale Nuovi giardini e nuova piazza centrale Aggiunta di marciapiedi accessibili in ogni strada del quartiere.

Aggiunta di parcheggi coperti per biciclette vicino agli spazi e agli edifici pubblici più frequentati.

Introduzione di “strade condivise”, soprattutto in vie residenziali.

Pedonalizzazione del centro storico Pedonalizzazione dell’area centrale storica del quartiere.

Aggiunta di due passerelle ciclopedonali che attraversano la SS671. Creazione della prima parte della cintura verde, in corrispondenza delle due nuove passerelle.

Nuova deviazione sulla Circonvallazione Leuceriano Area pedonale Nuovi giardini e nuova piazza centrale Nuova SS42 con spazi pubblici puntuali Strade a doppio senso di marcia Strade a senso unico Progetto di nuovi giardini sul sito di quelli esistenti a lato della chiesa principale per rendere lo spazio più accessibile e Creazione di una piazza centrale, aggiungendo elementi sulla SS42 che obblighino i veicoli a rallentare in corrispondenza di essa.

Potenziamento del sistema di mobilità sostenibile

Aggiunta di spazi pubblici puntuali lungo tutta la SS42

Aggiunta di elementi verdi sia nei parcheggi su strada che nelle aree parcheggio più grandi.

Nuovi percorsi ciclabili Parcheggi coperti per biciclette Punti di bike sharing Strade residenziali condivise

Creazione di punti di bike sharing.

Creazione di un punto di car sharing vicino alla stazione ferroviaria. Creazione di spazi pubblici nel vuoto rimasto dalla riqualificazione degli Ex Molini Moretti.

Compimento della cintura verde che circonda il quartiere. Continuazione della pista ciclabile anche nella cintura verde e come collegamento con i quartieri confinanti.

Linea 6 autobus Fermate linea 6 autobus Strade a doppio senso di marcia Strade a senso unico

Terminare la cintura verde.

Creazione di barriere verdi nella cintura verde, lungo l’autostrada, le strade statali e la linea ferroviaria. Potenziamento del campo sportivo comunale già esistente creando un grande polo con campi pubblici e semi-pubblici. Creazione un parco agricolo didattico nello spazio verde non utilizzato, all’ingresso del Parco Agricolo protetto. Riqualificazione dell’area industriale ex Gres.

Laboratorio di sintesi finale

Urbanistica

Prima relatrice: prof. Elena Dorato

Secondo relatore: prof. Romeo Farinella

Laureanda: Seren


na Giuliani

0

50

100

150

200

250

AZIONI PROGETTUALI Via Enrico Fermi

Cintura verde

Barriera verde verso le maggiori infrastrutture contro smog e inquinamento acustico

Nuovo polo sportivo Percorso pedonale ampliato

Parcheggi a spina di pesce permettono di ricavare spazio per alberature Nuovo sistema ciclabile e pedonale che circonda il quartiere

Nuovo sistema ciclabile

Carreggiata ad un unico senso di marcia

Polo sportivo di quartiere

Centro storico pedonale

Campi sportivi pubblici coperti

Percorso sportivo all’aperto

Possibilità di bar, ristoranti e altre attività di occupare la strada Campi sportivi pubblici all’aperto

Area completamente pedonalizzata

VIVERE una proposta di rigenerazione urbana per Colognola del PIANO il nucleo esterno della città di Bergamo

Tavole


Piazza Emanuele Filiberto

Planimetria Piazza Emanuele Filibe 0

5

10

15

Sezione A-A’ 1:250

Laboratorio di sintesi finale

Urbanistica

Prima relatrice: prof. Elena Dorato

Secondo relatore: prof. Romeo Farinella

Laureanda: Seren


Planimetria SS42 1:1500

erto 1:500 20

na Giuliani

0

Stato di fatto

15

30

45

60

75

25

Stato di progetto

Spazio pedonale

Spazio ciclabile

Abaco dei materiali

Lastre di cemento 120x240 cm

Marmo di Zandobbio

Piastrelle di porfido 40x50 cm

Percorso ciclabile in asfalto con legante ecologico

Abaco delle specie arboree

Tiglio

Carpino

Platano

VIVERE una proposta di rigenerazione urbana per Colognola del PIANO il nucleo esterno della città di Bergamo

Tavole


Piazza dei Molini Stato di fatto

Stato di progetto della Piazza dei Molini Piazza dei Molini rialzata

Rampe pendenza 8%

Ascensore

Piazza dei Molini ipogea

Passaggio pedonale

Spa cos sett

Progetto approvato dalla giunta comunale

Rampe pendenza 8%

Sezione A-A’ 1:250

Muro verde verso la strada

Scalone d’accesso con zone d’ombra e di sosta

Fontana a raso

Sezione B-B’ 1:250

Laboratorio di sintesi finale

Urbanistica

Prima relatrice: prof. Elena Dorato

Secondo relatore: prof. Romeo Farinella

Laureanda: Seren


Abaco dei materiali

Abaco delle specie arboree

Lastre di cemento 120x240

Ugelli per fontane in ottone

Conglomerato bituminoso

Percorsi ciclabile e pedonale in asfalto con legante ecologico

Carpino

azio commerciale struito sfruttando i ti già esistenti

na Giuliani

Sofora

Platano

Planimetria Piazza dei Molini 1:500 0

VIVERE una proposta di rigenerazione urbana per Colognola del PIANO il nucleo esterno della città di Bergamo

5

10

Tavole

15

20

25


L’Eco Gres Stato fatto

Schema funzionale: progetto dello studio De8 Architetti

Abaco dei m Legenda schemi funzionali Gres Art in occasione di Brescia e Bergamo Capitali italiane della Cultura 2023 e successivamente Rehab-centro di riabilitazione Startup - artigianato ad alta tecnologia Spazio sportivo Alloggi studenti e studentesse

Schema funzionale: stato di progetto

Alloggi docenti Mercato coperto Parcheggio coperto per biciclette

Abaco delle

Spazio ludico sportivo esterno coperto Spazio per giovani e per associazioni di quartiere

Pio lom

Spazio ristoro e prestito libri Spazio polivalente Serra urbana

Ma

Sezione A-A’ 1:250

Sezione C-C’ 1:250

Laboratorio di sintesi finale

Urbanistica

Prima relatrice: prof. Elena Dorato

Secondo relatore: prof. Romeo Farinella

Laureanda: Sere


Planimetria EcoGres 1:1.000 0

10

20

materiali

Lastre di cemento 120x240

Pietra ricomposta con inerti recuperati dalla demolizione di una parte dell’edificio preesistente

Percorsi ciclabile e pedonale in asfalto con legante ecologico

e specie arboree

oppo nero mbardo

Larice

agnolia

Pino

ena Giuliani

Sezione B-B’ 1:250

VIVERE una proposta di rigenerazione urbana per Colognola del PIANO il nucleo esterno della città di Bergamo

Tavole

30

40

50




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