Portfolio

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PORTFOLIO SERENA GIULIANI 2016-2022


Serena Giuliani Data di nascita

16 gennaio 1998

Indirizzo

Via Don Luigi Sturzo 17/L, Manerbio (BS)

E-mail

serena.giuliani.98@gmail.com

Cellulare

+39 320 4436581

LinkedIn

https://www.linkedin.com/in/serena-giuliani-20aa55226/

Issuu

https://issuu.com/serena.giuliani.98

STUDI Ottobre 2016 - marzo 2022

Laurea magistrale in Architettura, Università degli Studi di Ferrara Voto finale: 110/110 con lode.

Luglio 2021

Workshop - PortoAcademy Workshop accademico presso FAUP – Faculdade de Arquitectura do Porto con lo studio architettonico Norell/Rodhe.

Febbraio 2020 - luglio 2020

École Nationale Supérieure d’Architecture et du Paysage du Bordeaux - ENSAP Bx Borsa di studio Erasmus.

Ottobre 2019 - gennaio 2020

Corso di salute e sicurezza sul lavoro Mod. A, B e C Corso sulla formazione e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.LGS.81/2008 e S.M.I.

Febbraio 2019 - luglio 2019

École Nationale Supérieure d’Architecture de Montpellier - ENSAM Borsa di studio Erasmus.

Novembre 2018 - dicembre 2018

Corso KlimaHaus: Energy Efficiency Building Corso in accordo con l’Agenzia CasaClima di Bolzano sui temi dell’efficienza energetica e del benessere ambientale nelle costruzioni.

Settembre 2011 - luglio 2016

Diploma di scuola superiore (Liceo Artistico indirizzo Architettura) Liceo Artistico Bruno Munari, Cremona. Voto finale: 100/100.


ESPERIENZE LAVORATIVE Aprile 2022 - oggi

Progettista presso FLO Felloni Lateral Office, Bologna Collaborazione per il progetto di spazi esterni nel centro abitato della città di Ferrara. Lavoro di analisi e indagine urbanistica per un progetto a grande scala in un’area periferica della città di Ferrara.

Settembre 2021 - ottobre 2021

Mediatrice culturale e logistica per l’installazione “Arc de Triomphe, Wrapped” di Christo e Jeanne-Claude, Parigi Lavoro di accompagnamento dei visitatori provenienti da tutto il mondo, organizzazione e gestione degli spazi e aiuto nel controllo sicurezza.

marzo 2021 – luglio 2021

Stage presso SG/A Sedicigradi Architects, Ferrara Collaborazione per la fase finale di un progetto di un quartiere residenziale in Puglia. Collaborazione nella fase iniziale di analisi territoriale per il concorso EuroPan 2021.

Settembre 2020 - gennaio 2021

Tutorato di accoglienza, Università degli studi di Ferrara. Aiuto nell’ingresso al percorso di studi universitari di architettura e design, supporto nelle procedure informatiche per esami e certificazioni, accompagnamento degli studenti nell’individuazione dei corsi e delle sedi formali di svolgimento della vita universitaria.

Luglio 2019

Stage presso l’Agence Traverses, Montpellier Collaborazione per il progetto a grande scala di ampliamento del cimitero metropolitano di Montpellier. Creazione di un cimitero metropolitano che riunisca i 31 comuni di Montpellier Méditerranée Métropole, integrando i seguenti criteri programmatici: qualità del paesaggio da privilegiare, un cimitero multireligioso, riconfigurazione dell’ingresso e dei parcheggi con un nuovo ufficio del custode, creazione di un ossario, giardini della memoria e colombari.

PREMI 17 Gennaio 2018

Progetto segnalato nel concorso “Costruire con sistemi in legno” XVI edizione, Università di Ferrara - Dipartimento di Architettura, Italia. Tra i collaboratori e i sostenitori dell’iniziativa ci sono: aziende del settore delle costruzioni, come Giorgi Roberto Lavorazione Legno, XLAM Dolomiti e Soltech; e la rivista internazionale di architettura The PLAN Architecture & technologies in Detail.


SOFTWARE Autodesk

AutoCAD

Microsoft Office

Revit Adobe

Word

Altro

Sketchup

Excel

Prezi

PowerPoint

Open Office

Photoshop

Pages

Illustrator

Keynote

InDesign

DIAL+

Acrobat DC

Audacity

LINGUE Lingua madre

Italiano

Altre lingue

Inglese: B1 Certificazione Cambridge Francese: B2 Valutazione OLS. Esami universitari sia scritti che orali in lingua francese. Periodi di uso del francese parlato in contesti lavorativi (tirocinante in studi di architettura e come mediatrice culturale e logistica).

Febbraio 2019 - giugno 2019

Corso di lingua francese École Nationale Supérieure d’Architecture et du Paysage de Bordeaux.

Febbraio 2020 - giugno 2020

Corso di lingua francese École Nationale Supérieure d’Architecture de Montpellier.

ALTRO Settembre 2016

Selezionata nell’iniziativa “Scopri l’Europa” del Giornale di Brescia da una giuria composta da rappresentanti dell’Editoriale Bresciana, della Fondazione Giuseppe Tovini, della Fondazione Comunità Bresciana e da componenti del mondo della scuola e della cultura. Viaggio con mete europee fondamentali dal punto di vista storico e artistico.

17 giugno 2015

Vincitrice della borsa di studio sul tema della prigione e della pena Borsa di studio intitolata all’avvocato Aldo Pizzoccaro nel concorso organizzato dalla Camera Penale di Cremona. Partecipazione al concorso con un testo, scritto in forma di diario, riguardante violenza sulle le donne.


SU DI ME capacità ed esperienze

Fin dai tempi della scuola ho partecipato ad attività che richiedevano un grande spirito di squadra. Per quattro anni in estate ho lavorato come volontaria per assistere bambini e adolescenti e in alcune occasioni anche in strutture specializzate per la cura di persone con disabilità motorie e mentali. Queste esperienze si sono rivelate un costante esercizio per la mia capacità di capire e aiutare le altre persone. Ho frequentato il liceo artistico che mi ha preparata per il lavoro in gruppo e per il rispetto di scadenze precise e questa attitudine mi ha aiutata e si è sviluppata poi in campo universitario. Sono in grado di lavorare bene in gruppo ma anche di far valere le mie idee quando ne sono convinta. Cerco sempre di avere un lavoro organizzato e preciso, sia singolarmente che in gruppo. Ho sempre fatto diversi sport, sia individuali che di squadra. Ho suonato in orchestra e ora mi piace continuare a suonare sia da sola che, quando posso, in gruppo con amici e familiari. Ho fatto parte di una compagnia teatrale portando in scena musical per tre anni.

Interessi e approfondimenti

Ho sempre voluto avere interessi anche al di fuori della scuola e dell’università con lo sport, la lettura, la musica e i viaggi. Mi sono interessata all’architettura fin dal liceo quando, al terzo anno, ho deciso di approfondire questo campo. Al quinto anno, per gli esami finali, ho affrontato uno studio sulla percezione che l’uomo ha delle città in cui vive e su cosa succede quando non ci sono punti di riferimento fissi che lui usa per orientarsi. Ho iniziato a leggere i libri e ad informarmi sull’argomento, cosa che poi si è dimostrata fondamentale. All’università ho iniziato a studiare materie più legate all’architettura con approfondimenti sulla tecnologia e sulle strutture, continuando a coltivare l’interesse per la scala urbana. Per questo motivo sono andata due volte in Francia per proseguire gli studi in università con un forte interesse per l’urbanistica e il paesaggio e ho fatto stage presso agenzie di architettura, urbanistica e paesaggio, aiutando con disegni 2d, modelli 3d e elaborati di analisi.


TESI PROGETTI COMPOSITIVI

VIVERE Colognola del PIANO

01

Quartiere Bacalan a Bordeaux

02

Sede universitaria nel Campus di Sarajevo

03


06

Restauro di un palazzo storico a Ferrara

RESTAURO

05

Struttura balneare a Rimini

PROGETTI TECNOLOGICI

04

Centro sportivo a Calderara di Reno


Il Campus di Sarajevo

RAPPRESEN


NTAZIONE

Mes Landes


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VIVERE Colognola del PIANO


Progetto individuale di tesi di laurea magistrale prof. Elena Dorato e Romeo Farinella UniFe | marzo 2021


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VIVERE Colognola del PIANO

Parlando di Bergamo viene spontaneo pensare alla città alta e alla città bassa, alle mura veneziane, al grande parco dei colli. Purtroppo, anche la pianificazione urbana degli ultimi anni si è concentrata solo su queste aree. Esiste però un mondo di piccoli nuclei storici di un immenso potenziale poco sfruttato. Uno di questi nuclei è proprio Colognola del Piano, annesso al Comune di Bergamo meno di un secolo fa. Il quartiere presenta diverse problematiche, soprattutto infrastrutturali, ma la sua conformazione derivata dalla sua originaria autonomia, quindi la presenza di servizi e di un centro storico, rendono possibile un lavoro incentrato sui piccoli spostamenti. L’analisi, incentrata soprattutto sulla mobilità, le infrastrutture e i loro effetti, è iniziata a livello regionale. La centralità della città di Milano, anche dal punto di vista infrastrutturale, è evidente. Sono però Brescia e Bergamo ai primi posti, non in Lombardia ma in Europa, per il numero di morti premature a causa dell’inquinamento. Si è passati poi ad un’analisi a più ristretta del Comune di Bergamo, anche questa incentrata sugli spostamenti urbani ed extraurbani, sistematici e non sistematici, che avvengono principalmente per mezzo di automobili private. Dalla mappa di può osservare lo squilibrio di cui si parlava precedentemente. Le campiture in blu indicano gli spazi verdi. Le linee gialle sono i principali assi viari. A Nord il grande Parco dei Colli con piste ciclabili e punti di bike sharing, sempre colorati in blu. Questi sono completamente assenti nella fascia a sud, dove ritroviamo il verde circondato da infrastrutture. Il tutto peggiorato dall’aeroporto di Orio al Serio, poco distante.



01

VIVERE Colognola del PIANO

Colognola chiusa, chiusa dentro a una rete di strade statali e autostrade: il quartiere è una zona di passaggio sia internamente che esternamente, con flussi che superano anche i 2.500 veicoli/hdp. Studiando meglio le sezioni stradali, sono pochissimi i tentativi di inserire dei percorsi ciclabili. Quasi in tutte esistono i percorsi pedonali ma sono ristretti al minimo. Ci sono anche strade in cui la sezione è talmente ristretta, come nel centro storico del quartiere, da non avere lo spazio sufficiente da separare i pedoni dalle automobili.


Colognola frammentata, senza un progetto complessivo. A nord, dalla città alta, inizia il parco dei colli, un’area di 4.700 ettari con diversi percorsi pedonali e piste ciclabili. Il resto della città è ricchissimo di parchi agricoli non attrezzati e scollegati Per poter comprendere meglio le problematiche e le potenzialità di questi spazi verdi è stato creato un abaco che suddivide le aree in: campagna interclusa, orti urbani, parco agricolo, parchi pubblici e/o sportivi, parchi e giardini privati, aree interstiziali, aree industriali, aree abbandonate e grandi parcheggi.


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VIVERE Colognola del PIANO

I. Miglioramento della qualità del sistema degli spazi pubblici Parchi pubblici esistenti da valorizzare Nuova cintura verde Nuovi poli attrattivi Muro verde per protezione acustica Riqualificazioni di ex fabbriche Nuovi parcheggi verdi sul sito di quelli già esistenti Nuove passerelle ciclopedonali Ex stabilimento Gres ed Ex Molini Moretti Area pedonale Nuovi giardini e nuova piazza centrale

II. Pedonalizzazione del centro storico Nuova deviazione sulla Circonvallazione Leuceriano Area pedonale Nuovi giardini e nuova piazza centrale Nuova SS42 con spazi pubblici puntuali Strade a doppio senso di marcia Strade a senso unico

III. Potenziamento del sistema della mobilità sostenibile

Nuovi percorsi ciclabili Parcheggi coperti per biciclette Punti di bike sharing Strade residenziali condivise Linea 6 autobus Fermate linea 6 autobus Strade a doppio senso di marcia Strade a senso unico



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VIVERE Colognola del PIANO

La nuova Piazza Emanuele Filiberto


L’EcoGres


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Quartiere Bacalan a Bordeaux


Realizzato con Alessandra Martin prof. John Brodeur, Carlos Gotlieb ENSAPBX Bordeaux | A.A. 2019-2020


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Quartiere Bacalan a Bordeaux

Il progetto riguarda la riqualificazione del quartiere Bacalan a Bordeaux, in Francia. L’idea del progetto è quella di sviluppare la coscienza comune sul tema dell’utilizzo del suolo. È stato quindi deciso di utilizzare il “dèjà-la” o di costruire in sopraelevazione al fine di non toccare lo spazio naturale. In particolare il progetto si articola in tre spazi principali. A sud ci si è occupati di sopraelevare e trasformare un edificio esistente. Questo è stato adibito, al pian terreno, a biblioteca e uffici e al primo piano a cucina condivisa, con spazi dedicati all’insegnamento e altri spazi aperti ai cittadini. Il solido di sopraelevazione è interamente vetrato e rivestito da lamiera corten forata. Sempre con l’obbiettivo di sensibilizzare i cittadini verso temi della salvaguardia dell’ambiente, dalla cucina di Bacalan si estende un lungo parco sensoriale che inizia con un orto utilizzato per la cucina condivisa e termina con un osservatorio sul fiume (progetto di altri gruppi di lavoro). Si tratta di una lunga promenade in un giardino organizzato secondo i cinque sensi. Verso il fiume si trova un hangar abbandonato. Invece di abbatterlo si è deciso di sfruttare al massimo le sue grandi dimensioni trasformandolo in un mercato coperto con locali da un lato e una grande serra aperta al pubblico dall’altro. Questa serra, sfruttata anche per visite guidate, è divisa in coltivazione verticale di funghi, coltivazione idroponica e vivaio.



02

Quartiere Bacalan a Bordeaux

La cucina di Bacalan


Il mercato coperto e la serra urbana


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Sede universitaria nel Campus di Sarajevo


Realizzato con Carlotta Cabani, Rachele Criveto e Luís Guimarães prof. Alessandro Cambi UniFe | A.A. 2018-2019


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Sede universitaria nel Campus di Sarajevo


Il progetto per la nuova sede dell’Università di Economia di Sarajevo fa parte del progetto dell’l’intero Campus universitario della città. L’edificio progettato è piuttosto frammentato ma tutti i volumi sono collegati da un passaggio vetrato. Il primo edificio corrisponde all’ingresso del campus ed è quindi il volume più grande e visibile e corrisponde, al pian terreno, ad uno spazio culturale, di ristoro e, al piano superiore, a un auditorium a doppia altezza. Il volume centrale, il più piccolo, è una biblioteca. Gli ultimi due volumi, invece, accolgono tutte le aule universitarie. Sul fronte del campus, la sua frammentazione ci permette di vedere volumi diversi e quattro altezze completamente diverse. Allo stesso tempo è stato possibile creare una piccola piazza come spazio ricreativo per i soli studenti di economia, come supporto alla grande piazza centrale triangolare comune a tutto il campus. Sul fronte della strada, tuttavia, questo edificio appare estremamente semplice, per rispettare l’eccentricità della città di Sarajevo. Si vedono solo tre volumi lisci e regolari.


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Sede universitaria nel Campus di Sarajevo

prospetto nord

prospetti est e ovest

prospetto sud



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Centro sportivo a Calderara di Reno


Realizzato con Alessandra Martin e Aimone Tiberi prof. G. Zannoni, M. Toni, E. Piaia, E. Muneratti, A. Lambruschi UniFe | A.A. 2019-2020


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Centro sportivo a Calderara di Reno

Il progetto è una proposta per l’area comunale “Centro Sportivo Gino Pederzini” a destinazione sportivo-ricreativa a Calderara di Reno, in provincia di Bologna. Il lotto è stato suddiviso in due parti secondo un asse Nord-Sud ed è proprio lungo questo asse che si sviluppa l’intero progetto. Nel volume a sud troviamo lo spazio dedicato ai servizi distribuiti su due livelli e, al contrario, a nord un grande spazio sportivo. La suddivisione non riguarda solamente le attività ma diversi altri aspetti; la distinzione delle funzioni è infatti accentuata grazie all’utilizzo di due diversi materiali, dalla loro altezza e dal diverso dipo di copertura. Il blocco dei servizi, alto 9 metri, è rivestito in pannelli di fibrocemento, più pesante alla vista e ricoperto oda una copertura piana in lamera grecata; per il blocco del campo sportivo, alto 12 metri, l’obiettivo è stato fin da subito quello di avere più luce naturale diffusa possibile e per questo l’intero volume è rivestito in u-glass. Sempre per accentuare questa intenzione, la copertura è caratterizzata da shed rivolti verso Nord. Questi non hanno una forma classica. Delle travi a ginocchio hanno permesso di creare una sagoma spezzata che è diventata l’elemento caratterizzante della facciata d’ingresso all’area sportiva e, quindi, dell’intero progetto. Queste travi a ginocchio si reggono al centro su alte travi che corrono lungo tutto il campo e a lato sono sorrette dalla spinta delle travi a ginocchio vicine.



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Centro sportivo a Calderara di Reno



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Centro sportivo a Calderara di Reno %

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Centro sportivo a Calderara di Reno


DETTAGLIO NODO TRAVE RETICOLARE (corrente inferiore) Vista assonometrica

Vista laterale

Vista frontale

Vista in pianta

Vista laterale

Vista frontale

Vista in pianta

Vista laterale

Vista frontale

Vista in pianta

Vista frontale

Vista in pianta

DETTAGLIO NODO TRA TRAVE RETICOLARE E TRAVE SAGOMATA Vista assonometrica

DETTAGLIO NODO TRA TRAVE E PILASTRO Vista assonometrica

DETTAGLIO NODO TRA FONDAZIONE E PILASTRO Vista assonometrica

Vista laterale


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Struttura balneare a Rimini


Progetto individuale prof. Theo Zaffagnini UniFe | A.A. 2017-2018 Progetto segnalato al concorso “Costruire con sistemi in legno”


05

Struttura balneare a Rimini

ristorante

servizi

bar giochi e proiezioni

Lo spazio progettato è uno spazio creato per avere il massimo comfort per le famiglie in estate, quindi ha numerose zone d’ombra e ampi spazi che permettono di controllare i bambini in ogni momento. Per questo motivo dispone di una zona ristorante con sala da pranzo e cucina, un’area di servizio, un’area bar che si affaccia sia sulla strada che sulla spiaggia e un’area giochi per bambini e proiezioni per gli adulti. Il tutto è progettato in base alla posizione del sole durante il giorno.



05

Struttura balneare a Rimini

L’obiettivo principale del progetto è sempre stato quello di minimizzare l’impatto visivo e ambientale dell’edificio sul paesaggio circostante, al fine di valorizzare il luogo. Per rispettare questo, sono stati scelti materiali e forme che riprendessero immagini ed elementi dell’ambiente marino. Otto travi curve in legno lamellare, ben visibili anche all’interno, danno forma ad una facciata curva simile a dune di sabbia, uniformando l’intera spiaggia, senza interromperla. Allo stesso tempo creano anche due spazi laterali, ombreggiati da brise-soleil, che possono essere utilizzati nelle ore più calde della giornata e accompagnano anche i visitatori nella terrazza al primo piano, perfettamente integrata nell’edificio.



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Restauro di un palazzo storico a Ferrara


Realizzato con Rachele Criveto, Raquel Ida e Greta Montanari prof. Veronica Balboni, Marco Zuppiroli, Andrea Giannantoni UniFe | A.A. 2019-2020


06

Restauro di un palazzo storico a Ferrara

ANDRONE DEL PALAZZO TASSONI MIROGLI Fotopiano

Stato di fatto


Analisi dei degradi

Stato di progetto


06

Restauro di un palazzo storico a Ferrara

Il lavoro di restauro del Palazzo Tassoni-Mirogli a Ferrara ha comportato cinque fasi differenti per ogni elemento di analisi: il rilievo architettonico, la produzione di un fotopiano, lo stato di fatto, l’analisi dei degradi e degli interventi e uno stato di progetto finale. Alla fine dell’ipotesi di restauro per la facciata dell’androne e per il solaio ci si è occupati dell’analisi delle fessurazioni dovute al sisma, quindi l’analisi dei cinematismi e dei possibili interventi.

SOLAIO DEL SALONE PRINCIPALE Fotopiano

Stato di fatto


ZOOM DEL SOLAIO A CASELLE E CANTINELLE Stato di fatto

Stato di progetto

Stato di progetto


06

Restauro di un palazzo storico a Ferrara

ANALISI DEI CINEMATISMI

RIBALTAMENTO COMPOSTO DELLA PARETE LESIONI COINVOLTE

DESCRIZIONE

DESCRIZIONE DEL DISSESTO

POSSIBILI INTERVENTI

Queste lesioni con andamento diagonale sono causate dal ribaltamento del maschio murario.

Due centri di rotazione. L’ammorsamento delle murature ha fatto così che le lesioni si presentassero sulla parete perpendicolare.

Due tiranti orizzontali che contrastano gli sforzi di ribaltamento della parete. Questi vengono posizionati nei punti di criticità.

DESCRIZIONE

DESCRIZIONE DEL DISSESTO

POSSIBILI INTERVENTI

Lesioni con andamento diagonale causate dal cedimento diagonale delle fondazioni.

Il cedimento fondale sotto l’ala ovest ha provocato un cedimento della muratura. L’ala nord, essendo ben ammorsata, presenta lesioni.

Intervento di sottofondazione eseguito in mattoni pieni a tutto spessore della muratura fino al raggiungimento del litotipo resistente.

DESCRIZIONE

DESCRIZIONE DEL DISSESTO

POSSIBILI INTERVENTI

Lesione con andamento verticale sull’archivolto dell’ingresso al vano scale.

Un archivolto sfrutta l’arco a tre cerniere ma è meno resistente. A causa del forte carico si è verificata una rottura nella cerniera centrale.

Inserimento di una piastra metallica in intradosso per aumentare la resistenza a flessione.

CEDIMENTO DIFFERENZIALE DELLE FONDAZIONI LESIONI COINVOLTE

CERNIERIZZAZIONE DELL’ARCHIVOLTO LESIONI COINVOLTE


SCHIACCIAMENTO PER CARICO PUNTUALE LESIONI COINVOLTE

DESCRIZIONE

Lesioni di andamento verticale in prossimità delle travi perciò dovute a schiacciamento.

POSSIBILI INTERVENTI

DESCRIZIONE DEL DISSESTO

Dopo un distacco preventivo dell’intonaco si inserisce all’interno dello scasso murario un dormiente metallico che aumenta la superficie d’influenza.

Cinematismo dovuto alla somma dell’effetto delle isostatiche e delle sollecitazioni di compressione.

SFILAMENTO E SCHIACCIAMENTO LESIONI COINVOLTE

DESCRIZIONE

2

L’intonaco rimasto sugli elementi lignei denota uno sfilamento dei travetti a causa del ribaltamento della parete.

POSSIBILI INTERVENTI

DESCRIZIONE DEL DISSESTO

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1

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Lo sfilamento fa sì che i travetti appoggino su una superficie minore di muratura, questo aumenta il fenomeno di schiacciamento.

2

Dopo un distacco preventivo dell’intonaco si inserisce all’interno dello scasso murario un dormiente metallico che aumenta la superficie d’influenza.

DISTACCO PER DISCONTINUITÀ MURARIA LESIONI COINVOLTE

DESCRIZIONE

DESCRIZIONE DEL DISSESTO

Un gruppo di lesioni diagonali e verticali svela il tamponamento di un’apertura precedente.

Le isostatiche hanno continuato a lavorare come se ci fosse ancora un’apertura, dividendosi in corrispondenza dell’architrave.

POSSIBILI INTERVENTI

Per compensare le isostatiche proprie della precedente apertura si ammorsa la muratura di tamponamento tramite un sistema di placche metalliche interne alla malta.


Rappresentazione di spazi, concetti, progetti e idee



Il Campus di Sarajevo

Analisi dei problemi del Campus Universitario della città di Sarajevo e possibili soluzioni

PALINSESTO

PIAZZA

LINK

SICUREZZA

La città come sovrapposazione di eventi storici.

Il bisogno di uno spazio centrale.

Il bisogno di creare connessioni interne.

La necessità di avere un luogo illuminato e sicuro.


CULTURA La necessità di avere un luogo di incontro culturale per lo studio.

ATTIVITÀ Il bisogno di rendere la città dinamica.

COMUNICAZIONE

MASTERPLAN

La necessità di avere collegamenti interculturali anche con tutto ciò che si trova fuori dal campus.

Risoluzione dei problemi.


Mes Landes

Studio di un percorso immerso nella foresta delle Lande. Rappresentazione dell’aspetto paesaggistico e architettonico del territorio.


Base: fotografia storica di Félix Arnaudin




GRAZIE +39 3204436581 +33 7 66 08 42 85 serena.giuliani.98@gmail.com


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