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Atleta

Mensile di cultura e informazione sportiva

Anno VI numero 10

ottobre 2014

Involocol parapendio Un’avventura indimenticabile da provare in tutta sicurezza: «Librarsi nel cielo è una sensazione unica, è come sognare»

Yari va veloce

Due ruote,

emozioni

versolagloria

e cuore

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• FABIO SETTA “Si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera”. Questa dichiarazione rilasciata dal compianto Marco Simoncelli è la sintesi di una filosofia, di uno stile di vita, di uno sport elettrizzante ed eccitante come può essere il motociclismo. L’ebbrezza della velocità, il rischio, l’emozione di un sorpasso, di un duello mozzafiato sono proprio l’essenza di questo sport. E proprio a un giovane pilota è dedicata la copertina di questo mese. Yari Montella, 14 anni, campione italiano nella categoria Supersport 250 ha dimostrato di andare veloce e di essere uno dei talenti più promettenti del motociclismo italiano. Ma c’è anche un altro modo di andare in moto. Quello dei Free Bikers Salerno che coniugano la passione per le due ruote con la solidarietà e beneficenza. Non fanno gare, ma alcune manifestazioni che organizzano, come Motobefana sono davvero vittorie che valgono davvero tanto. Ma questo numero non è naturalmente solo due ruote. Sono tante le discipline come di consueto prese in esame, approfondite e raccontate dalla nostra redazione. Successi mondiali, vittorie europee, storie di vita. Perché lo sport è vita. E l’emozione, quell’adrenalina che può riservarti una gara, una partita, una competizione, che sia amatoriale o ufficiale, è proprio una di quelle cose per cui vale la pena vivere.

Giovaneevincente,Montellahadominato ilcampionatoitalianonellaSupersport250: «Annosuper,mapensogiàalprossimoGp» “Quando ha iniziato, non sapeva neppure mettere le marce”. La rivelazione di papà Mario potrebbe sembrare uno scherzo. Invece è la testimonianza di quanta strada in appena tre anni ha percorso sulla sua moto, Yari Montella. Una strada, anzi una corsa che l'ha portato a soli quattordici anni, a vincere quest'anno il Campionato Italiano Velocità nella categoria Supersport 250 4t. Più che vincere, Yari il campionato italiano l'ha dominato. Quattro vittorie su cinque gare, ben cinque polle position e tante emozioni regalate al suo team che lo segue con passione e affetto. Su tutti proprio il padre: “Ha iniziato per gioco e poi con passione e grande umiltà ha raccolto risultati importanti. Per diventare un pilota ci vuole tanto impegno e tanto lavoro. Ma lui è bravo, ha passione e noi lo sosteniamo. Vedremo poi dove potrà arrivare. Il suo sogno è diventare un pilota e noi siamo con lui”. Intanto, però un riconoscimento importante è già arrivato. L'anno prossimo Montella gareggerà nella Moto3 con il Sic58, ovvero il team del padre di Marco Simoncelli: “Paolo si è innamorato di mio figlio, di come giuda la moto e anche della nostra famiglia”. Per Yari rappresenta una grande occasione da sfruttare al meglio. Può essere davvero un trampolino di lancio importante. Yari però, tra una corsa e l'altra, non

•Salvamento

trascura la scuola. Frequenta il secondo anno di ragioneria a Battipaglia. E oltre i risultati in pista sono migliorati anche i risultati a scuola. Ma pur senza trascurare la scuola, Yari in testa ha soprattutto la pista. Vallelunga, Mugello, Imola non fa differenza. Montella corre veloce ovunque. Come nell'ultima gara quando a bordo della sua Kawasaki, Montella ha chiuso al primo posto precedendo Ritucci e Di Rago laureandosi campione: “E’ stata una stagione quasi perfetta” - ha dichiarato il piccolo Yari. Fatta eccezione di Imola, dove ho avuto un problema tecnico, abbiamo sempre vinto. Sono contentissimo e penso già al prossimo anno”. Un prossimo anno che per Yari sarà davvero importante: “Per me gareggiare con il team Sic58 rappresenta una grandissima opportunità, cercherò di farmi trovare pronto”. Per il momento, in attesa dell’inizio della prossima stagione, meglio godersi i successi di quest’anno: “Vincere il titolo è stata una grande emozione. Poi l’ultima gara è stata davvero combattuta. Voglio dedicare questo successo agli sponsor, alla mia famiglia, ai tecnici e ai meccanici, insomma tutti quelli che mi sono sempre vicino e che hanno contribuito a questo successo”. Un successo arrivato grazie alla grande passione trasmessagli proprio dal padre: “Anche lui correva e così ogni domenica mi portava con sé alle gare. Poi un giorno mi ha regalato una minigp e così ho iniziato”. Davvero alla grande, non c’è che dire.

all’interno

•Kickboxing 8

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I nostri servizi, le nostre interviste

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A Montpellier si è disputato il “Rescue 2014” ovvero il sesto Mondiale di nuoto per salvamento per nazioni e per club. Grande protagonista la Gymnasium Scafati di coach Guido Voccia che ha strabiliato tutti conquistando il meritato titolo iridato nella staffetta 4x50

Si è riconfermata regina del kickboxing, dimostrando a tutti di avere la stoffa per collezionare stima, approvazione e trofei. Ha soli 19 anni Angelica Picone ma in questa disciplina ha dimostrato di essere la numero uno vicendo il secondo oro mondiale

(red.atl.)

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Patron Montuori: «Vogliamo essere protagonisti»

Ottimi risultati in Italia e in Europa

Con grandi ambizioni e tanta voglia di stupire la Due Principati Volley è ai nastri di partenza

Kowalczyk e Fiordelisi portano in alto il nome della Nedo Nadi

• STEFANO SABLONE

Piccole campionesse crescono. In casa Nedo Nadi la spada si colora sempre più di rosa. Sugli scudi in questo mese davvero positivo per il sodalizio salernitano Sara Kovalczyk e Antonella Fiordelisi. Sara Kovalczyk ha conquistato uno strepitoso successo di nella prima prova Interregionale Under 14 . La spadista è stata autrice di una prestazione gagliarda che l'ha portata meritatamente sul gradino più alto del podio. Nella categoria Ragazze-Allieve, ha collezionato sei vittorie nel girone poi sequenza di successi: 15/8 alla orvietana Inches, poi 15/13 alla recanatese Pintucci, alla ternana Scalandro 15/10, 15/11 alla romana Fazzini e passeggiata in semifinale contro la romana Calderaro15/1. La piccola allieva è stata protagonista di una gara pressoché perfetta chiusa, infine, battendo in finale la pesarese SORINI per 15/13. Importante vetrina internazionale, invece, per Antonella Fiordelisi nella terza prova del Circuito Europeo Cadette di Klagenfurt in Austria. Nella prova individuale, la giovanissima portacolori dello storico sodalizio salernitano supera d'autorità la finlandese Sundquist e la lituana Mackoit. Complice il lungo viaggio in treno e l'accumularsi di stanchezza per il tour de force delle ultime settimane, la Fiordelisi esce a testa alta al cospetto dell'americana Yukelson, mettendola comunque a più riprese in grossa difficoltà. In ogni caso i successi precedenti le erano valsi l'ingresso tra le prime 100 del mondo. Il capolavoro, invece, si materializza nella prova a squadre dove, dopo aver battuto la Germania e perso con il team Usa 2, Fiordelisi (seguita dal maestro Giuseppe Tagliariol) e le compagne Lucia Di Sarno e Lucrezia Marandola (Italia 3 con coach Mencarelli e Zenga) si sono sbarazzate con una scherma fluida e lineare di Austria, Serbia e Svizzera. Un tris d'assi con il contributo fondamentale di Antonella che è valso alla compagine azzurra il nono posto, davanti a rappresentative quotate come Ucraina e Germania. Un'altra tappa importante nel percorso di crescita della talentuosa spadista della Nedo Nadi, pronta ora a rituffarsi negli allenamenti per i prossimi appuntamenti in patria.

«L’obiettivo è la B2» Braveevincenti

Bambini del vivaio con i palloncini e tante famiglie hanno partecipato alla festa di presentazione della nuova stagione sportiva organizzata dalla Due Principati Volley al Pala Irno di Baronissi. Presenti il sindaco Valiante, l’assessore allo sport Siniscalco, il vice presidente provinciale Fipav, Alfano. Ricostruita dal ds Franco Cutolo e riaffidata a coach Pierpaolo Veglia, la squadra arrivata quarta l’anno scorso in C è stata ringiovanita e puntellata. La “stella” è Anna Pericolo, il capitano Veronica De Chiara, i liberi Valentina Fusco e Rossella Montuori, le centrali (con De Chiara) Giulia Rago, Giulia Ventre e Lorenza Sorrentino. I ruoli d’attacco coperti con Alessandra Pericolo (sorella di Anna), Laura Cantarella, Candida Viscito, Adriana Della Sala, Marta Pierri. Palleggiatrici Liliana Labano e Alessia Bagnara. «Puntiamo ad un campionato di vertice - ha affermato patron Montuori - vogliamo crescere, far bene, migliorarci». Il girone ha un numero dispari di partecipanti e la P2P debutterà domenica in trasferta. «Siamo ripartiti da

Angri - ha detto coach Veglia - e dobbiamo fare bene. Siamo stati inseriti in un girone agguerrito ma pure la Due Principati è attrezzata per competere in alta quota». La Polisportiva Due Principati parteci-

tro squadre da dividere in tre gironi - avrà inizio il 17 novembre. Ha pure avviato attività di base: al Pala Irno svolge corsi di minivolley e settore giovanile il martedì e giovedì pomeriggio. Inoltre la società irnina

perà con due rappresentative giovanili ai campionati provinciali under 13 e under 18 femminili. L’inizio della stagione sportiva è imminente anche per le baby. Il campionato under 18 - girone unico con dieci squadre, comincerà l’11 novembre. Il campionato under 13 - ventiquat-

ha avviato anche un progetto per la diffusione del volley nelle scuole. Il primo appuntamento è andato in scena all’Istituto Comprensivo “Autonomia 82” di Baronissi. Circa 200 studenti accompagnati dai docenti di scienze motorie hanno trascorso ore di spensieratezza, all’insegna dello sport e del divertimento, con le atlete della Polisportiva Due Principati Anna Pericolo, Alessandra Pericolo e Adriana Della Sala. Le pallavoliste hanno superato a pieni voti l’esame più duro: il giudizio schietto dei ragazzi. In loro compagnia per quattro ore, hanno organizzato in palestra esercizi di gioco-sport e la pallavolo è..salita in cattedra. «Il viaggio nelle scuole segna l’inizio dell’avventura del settore giovanile ha dichiarato il vice presidente della P2P Luca Castagna - e va nella direzione della promozione della cultura sportiva nel territorio. È questa la vocazione della Polisportiva Due Principati. Lo sviluppo del settore giovanile è l’impegno più bello, oneroso ma nello stesso tempo gratificante”.

Oltre la prima squadra, il club è impegnato nel settore giovanile e nella diffusione nelle scuole

servizio video sul canale webtv www.Youtube.com/redazioneatleta

Il nuovo progetto della redazione de l'Atleta, gratis sull'App Store

Informazione sportiva a portata di mano

Una nuova iniziativa per essere sempre e di più al fianco degli sportivi. Da domani sarà possibile scaricare dall’App Store l’applicazione ufficiale de L’Atleta informazione e cultura sportiva. Il nuovo progetto lanciato dalla redazione guidata da Gianpiero Scafuri e Fabio Setta, mira a offrire a tutti gli appassionati uno strumento nuovo, tecnologico ed efficace, per poter seguire con precisione ed esaustività il mondo degli altri sport. Facile e intuitiva l’App realizzata dallo staff de L’Atleta, è suddivisa in diverse sezioni aggiornate di continuo. Il piatto forte è rappresentato ovviamente dalle news: eventi, partite, interviste completamente dedicate agli altri sport finora già fruibili sul blog atletanotizie.blogspot.it. Inoltre c’è l’innovativa sezione dedicata agli eventi sportivi. Sarà possibile, quindi, avvisati dalla classica notifica, sapere in quel giorno e dove si svolgerà un evento sportivo. Previsti collegamenti con la web tv della redazione, oltre naturalmente ai centri di distribuzione, i contatti della redazione, l’archivio del mensile, con possibilità di scaricare i numeri arretrati e una fotogallery con le immagini più belle di atleti, vittorie e partite. Particolarità essenziale è la possibilità di condividere tutte le notizie e le informazioni con i vari social più utilizzati: “Siamo davvero contenti” - ha dichiarato Fabio Setta -“per il lancio di quest’app che speriamo possa piacere ai nostri appassionati lettori. L’Atleta, ancora una volta, si conferma la casa degli sport migliori”. “Grazie a tutta la redazione” - ha affermato Gianpiero Scafuri - “offriamo un nuovo prodotto al passo dei tempi. Chiunque ora tramite il proprio smartphone potrà essere informato su quanto accade nel mondo degli sport migliori. Invito tutti a effettuare il download gratuito dall’App Store, inserendo nella casella di ricerca l’Atleta”. intervista video sul canale webtv - www.Youtube.com/redazioneatleta

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Il responsabile Enzo Caso: «Abbiamo raccolto tanto ma con l’aiuto di tutti faremo ancora di più»

In sella ad una moto,

perdonareunsorriso

L’associazione motocilclistica Free Bikers da anni è parte attiva nel sociale con l’organizzazione di eventi e manifestazioni che coniugano la passione eleoperedisolidarietàconl’obiettivodiregalareunagioiaaimenofortunati • ANGELO DE NICOLA Un lungo viaggio in sella alla speranza che percorre chilometri di strade che conducono alla meta più importante: aiutare chi è meno fortunato. L’associazione motociclistica Free Bikers “Quelli di Sempre”, del responsabile Enzo Caso, è da anni impegnata nel campo del sociale e nell’organizzazione di manifestazioni con protagoniste le due ruote e le opere di solidarietà. Su quella moto d’epoca, da corsa o sul semplice motorino corre veloce la voglia di aiutare i bisognosi regalando momenti di gioia durante le festività e non solo. “La solidarietà e l’aggregazione sono i no-stri principali obiettivi fin da quando è nata la no-

stra associazione Free Bikers - dice Enzo Caso, responsabile dell’associazione Free Bikers Quelli di Sempre - grazie a questo meraviglioso mezzo di trasporto siamo riusciti ad avvicinare tantissime persone non solo appassionate dei motori , ma che come noi vogliono essere parte attiva nel campo del sociale organizzando importanti eventi”. Momenti d’aggregazione e di solidarietà sono le strade che percorrono i generosi centauri. “Abbiamo rappresentato Salerno e il nostro territorio in più di una occasione. E’ doveroso il ringraziamento e il supporto prezioso di amici cari come il professor Cavallo che ci hanno sempre aiutato e sostenuto nell’arco di tanti anni di attività. Anche nel recente evento organizzato nell’amena Costiera Amalfitana eravamo più di trecento con Salerno, Vietri sul Mare e Amalfi protagoniste. Il moto meeting è un momento per condividere passioni ed emozioni tra intenditori delle due ruote e non solo. E’ un’occasione per stare insieme, fare amicizia, e dedicarsi anche al sociale aiutando tante persone che sono meno fortunate di noi e ai quali è sempre rivolto il nostro pensiero e il nostro aiuto. Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato sottolineando il loro impegno profuso - prosegue Caso - e la generosità dei partecipanti che ha aiutato chi si sta impegnando nella ricerca per la cura del cancro. Abbiamo raccolto tanto

per la ricerca e invito tutti a sensibilizzarsi avvicinandosi ad eventi di questo genere come il ben noto Befana Bikers, che organizziamo sempre con l’aiuto di tanti cari amici che ci sostengono costantemente”. A motori spenti in prossimità del Natale i centauri dal cuore d’oro offrono il pranzo della solidarietà alla persone meno fortunate. “Fondamentale il momento d’aggregazione del pranzo, che organizziamo nel corso delle festività natalizie, dove sono nostri graditi ospiti le persone meno fortunate o i ragazzi disagiati. Ci tengo poi a sottolineare che tali eventi non hanno luogo solo in occasione delle festività, ma cerchiamo di organizzarli durante tutto l’anno ogni qual volta ci è possibile. Grazie alla disponibilità e all’aiuto della comunità Gesù di Nazareth, di don Ciro Torre, ci siamo occupati della distribuzione di beni di prima necessità, ma anche i regali per donare a tutti i bambini un momento di gioia che non dovrebbe essere mai privato a nessuno a causa delle difficoltà economiche delle famiglie. Un altro luogo di aggregazione è il parco giochi di Franco Scardone - conclude il responsabile Free Bikers Quelli di Sempre Enzo Caso - che ringrazio per la preziosa collaborazione”. Quando s’accende il motore della speranza è possibile raggiungere ogni meta. La più importante è quella della solidarietà.

La befana arriva su dueruote

Un altro importante Il giorno dell’epifania, un’iniziativa per i bambini ricoverati in ospedale evento Altro importante evento è il d’aggregazione organizzati daldei Bikers l’associazione Free Bikers. Il proDistinguished Gentleman’s Ride gramma prevede una due giorni che si celebra in 250 città del di Salerno ricca di iniziative solidali inizianmondo. Una giornata che identicon il pranzo offerto ai meno fica l’appassionato motociclista è il Distinguished do fortunati e si prosegue con la come un vero gentleman che consegna di doni e la tombolata il suo tempo al piacere di Gentleman’sRide finale, al ritmo della musica che dedica incontrarsi, donando momenti di allieta le serate, e l’allegria dell’afelicità a chi soffre, contribuendo che si celebra nimazione che cura i balli e gli ad una raccolta fondi per la ricerspettacoli. Il giorno dell’Epifania, ca sul cancro della prostata. in 250 città i bikers con i loro amici provve“Siamo motociclisti liberi dalle dono alla consegna delle calze ai convenzioni, dai luoghi comuni e del mondo bambini ricoverati negli ospedali dagli schemi, con una sola certeze i giocattoli alle ludoteche dei za ed una sola meta di solidarietà per la lotta reparti pediatrici e radioterapici. ovvero la libertà di viverla sponNell’ambito dell’organizzazione taneamente, senza contro il cancro è previsto anche il tradizionale chiedere nullaumilmente, in cambio, senza La moto befana solidale è l’annuale appuntamento dedicato ai bambini in occasione della festività dell’Epifania e costituisce uno dei momenti fondamentali

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di Salerno e Provincia

Gianpiero Scafuri Direttore editoriale

corteo di moto attraversa la città di Salerno. Da sottolineare anche il Luna Park Baby di via Rocco Cocchia con Franco Scardone che ha reso a disposizione la propria struttura accogliendo i tanti ragazzi dei quartieri cittadini.

Mensile di cultura e informazione sportiva www.editorialeatleta.it e-mail redazione@editorialeatleta.it

Fabio Setta

Direttore responsabile

Angelo De Nicola Caporedattore

Progetto grafico red.atl. l

’Atleta infoline | 3 3 8

9229842 |

Autorizzazione del tribunale di Salerno n. 20/2009 del 29-04-2009 Stampa Arti Grafiche Capozzoli via Irno, snc loc. Sardone 84098 Pontecagnano Faiano Salerno

schiamazzi e con discrezione, solo per donare un attimo di gioia a chi vive nel buio della desolazione – commenta Enzo Caso - Oltre a gite fuori porta, motoraduni, passeggiate in moto on the road tra natura e cultura, non perdiamo di vista l’impegno sociale assunto. Perché la solidarietà non è solo una bella parola ma un’idea da coltivare e diffondere perché possa realizzarsi. Tutti hanno la possibilità di unirsi a noi, - conclude Caso - gli unici requisiti da possedere sono la passione per le moto, da dedizione per gli altri ma, soprattutto tanta buona volontà”.


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Gymnasium sul tettodel Mondo

Al mondiale di nuoto per salvamento in Francia gli atleti guidati da coach Voccia hanno strabiliato tutti conquistando il meritato alloro iridato nella staffetta 4x50 A settembre, nella città francese Montpellier, si è tenuto il “Rescue 2014” ovvero il sesto Mondiale di nuoto per salvamento per nazioni e per club. Non poteva mancare la Gymnasium Scafati, già forte di grandi ed importanti successi collezionati negli ultimi anni. Ed ancora una volta gli atleti Alberto Zurlo, Marcello Paragal-

mata patria. Paragallo, D’Ambrosio, Landi e Cesarano riescono ad ottenere la medaglia d’oro, classificandosi primi nella staffetta 4×50 mista. Paragallo, D’Ambrosio, Landi, Zurlo raggiungono il quinto posto al mondo battendo il loro stesso record italiano cadetto mentre Alessandra Marra porta a casa la medaglia di bronzo nel “super life saver categoria junior”. “Partivo con la presunzione giusta di poter portare due finali a casa nelle staffette - commenta l’allenatore Voccia - Il primo giorno nella staffetta manichino siamo riusciti a centrare la finale poi chiusa in modo brillante al quinto posto mondiale con un nuovo primato italiano”. Risultati che non sorprendono soprattutto se tra i trionfatori vi è l’unica rappresentante femminile della squadra, Alessandra Marra.

lo, Angelo D’Ambrosio, Gianni Landi, Michele De Iulio, Vincenzo De Iulio, Amedeo Cesarano, Alessandra Marra guidati dal sapiente coach Guido Voccia non hanno deluso le aspettative conquistando, per la prima volta, il mondiale. Ma entriamo nel dettaglio dei risultati conseguiti durante la kermesse tenutasi lontano dall’a-

essendosi presentati come club, La sua grinta e passione, infatti, era hanno riempito d’orgoglio non stata ben espressa anche durante i solo il nostro territorio ma l’intera campionati italiani assoluti di salnazione ottenendo l’ambito titolo vamento, tenutisi a Milano, dove di campioni del mondo. “Nel era risultata la migliore tra le under secondo giorno sapevo che la staf19 ancora una volta nelle gare del fetta che avremmo affrontato super life saver, dove perse la sarebbe stata quella che ci avrebbe medaglia assoluta in finale per solo regalato le maggiori emozioni 8 centesimi, e del nuoto con ostacontinua la guida della Gymcoli. “È stato un campionato davnasium Scafati - e così è stato. vero strabiliante - sottolinea il tecDopo aver chiuso la qualificazionico - iniziato già con il bronzo ne al primo posto riusciamo neldella Marra nel Mondiale per l’impresa nel pomeriggio durante Nazioni. Eravamo in una rassegna la finale, tiratissima tra 4 club dal iridata importante, un traguardo primo metro fino all'ultimo”. storico”. Il “Rescue 2014” ha visto “Un emozione assurda, una senla partecipazione di squadre provesazione di soddisfazione inimmanienti da ogni parte del mondo, ginabile fino a quel momento per partite per la Francia con un unico me e per tutto il mio staff. Siamo obiettivo: firmare con il proprio i campioni del mondo con nuovo nome la vittoria. primato italiano!” (ac.s.) Canada, Cina, Giappone, Belgio, Australia, Usa sono state, però, battute dall’Italia ed in particolar servizio video sul canale webtv modo dai giovani scafatesi che pur www.Youtube.com/redazioneatleta

«Costi troppo onerosi: una decisione amara quanto inevitabile»

Tanti gli allievi, tanti i risultati positivi

Favola senza lieto fine per la società di Badminton che dopo la promozione ripartirà dalle serie minori

Alfinito, maestro della palestra Athlon: «Il nostro non è uno sport pericoloso»

• ANNACATERINA SCARPETTA

Fin dall’alba della sua storia l’uomo lotta per affermare il suo ruolo di specie dominante del pianeta. Nello sport, come nella vita, il combattimento è per coloro che scelgono di misurarsi non solo con l’avversario ma anche con se stessi. “L’idea della creazione di una palestra a San Mango, dove praticare lo sport della lotta, nacque dopo l’evento del sisma del 1980 – dice Camillo Alfinito, maestro di lotta della palestra Athlon di San Mango - per raccogliere i ragazzi disorientati e per dare loro la possibilità di essere uniti frequentando uno sport che fin dall’antichità è stato sempre presente in tutte le competizioni olimpiche. Sono stato atleta per tanti anni e poi mi sono dedicato all’insegnamento della lotta a San Mango e ciò è

Picentia, niente serie A Lotta,unmito Fa parlare ancora di sé il Badminton Picentia Club, nato nel 2001 e fondato dal tuttora presidente Alessandro Galderisi che insieme a Monica Memoli ha voluto fortemente creare questa società per diffondere questo sport anche nel salernitano. Sempre più numerose sono state le soddisfazioni a livello individuale, sia nell’ambito regionale dove i ragazzi della Picentia sono sempre citati tra i primi classificati, sia a livello nazionale con due ori nel singolo femminile e tre nel doppio femminile vinti da Monica Memoli. Ma non finisce qua, infatti degne di nota sono anche le vittorie conseguite durante i Campionati Regionali 2014 tenutisi ad Aprile, nel comune di Pontecagnano. Durante la kermesse salernitana il club si è reso nuovamente protagonista con un oro ottenuto nel singolo maschile da Antonio La Rocca mentre nel femminile da Monica Memoli e un'altra medaglia oro conquistata nel doppio maschile dalla coppia Antonio La Rocca / Carmine Bova e nel misto dai sempre fenomenali La Rocca / Memoli. Questi sono i successi a cui il Picentia sembra aver abituato i suoi “aficionados”, con meraviglia, inve-

ce, è stata accolta la promozione in serie A di marzo 2014, a Fiumicino. “Abbiamo incontrato e sconfitto le altre compagini campioni dei loro gironi. Prima a Cuneo contro l’Alba Shuttle e successivamente a Palermo contro la Piume D’argento. Entrambe battute con un punteggio di 3-2 grazie ad una grandissima prestazione di tutta la squadra” commenta con soddisfazione la Badminton Picentia Club. “La promozione in A subito dopo la retrocessione è stata sicuramente un riscatto, un non accettare il risultato bugiardo dell’anno precedente pieno di sfortune come l’infortunio di due atleti, tra i quali Monica. Era sicuramente un obiettivo alla porta-

Il nostro primo obiettivo adesso è preparare al meglio gli assoluti italiani

ta ma la maniera devastante con il quale l’abbiamo conquistato era sì inaspettato.” Eppure non tutte le favole si concludono con un rassicurante lieto fine. Infatti, nonostante la soddisfazione e la gioia per l’ambita promozione ottenuta, la Picentia non potrà partecipare alla serie A 2014/15 per mancanza di sponsor. “La serie A ha dei costi notevoli e questa grave mancanza ha fatto sì che la presidenza prendesse questa dolorosa decisione. Il nostro obiettivo è di ricominciare dalle serie minori e preparare al meglio gli assoluti italiani che si terranno il 30 gennaio 2015 al Palabadminton di Milano e dove il Picentia ha intenzione di partecipare con molti atleti”. La tenacia e l’amore incondizionato per lo sport si leggono tra le righe della risposta a questa notizia che per tutti avrebbe rappresentato una fonte di grande demotivazione. “Le nostre carte vincenti continuano ad essere riassunte in una parola: passione. La voglia di migliorare sempre e di allenarsi, anche nelle condizioni più estreme come il freddo e le intemperie, non ci abbandonano mai anzi cerchiamo di mantenere l’asticella della determinazione sempre alta anche nei momenti più bui come questo.” E con premesse del genere non si possono avere dubbi o tentennamenti: il club ha davanti a sé un futuro roseo che attende solo di essere raggiunto.

servizio video sul canale webtv www.Youtube.com/redazioneatleta

vani promesse. Valerio Vitale dopo tanti successi si dedica all’insegnamento. “Ho sempre avuto la passione per la lotta trasmessa da mio padre. - commenta l’atleta della palestra Athlon - Ho iniziato a diciotto anni continuando a lottare fino a ventisei e dopo un infortunio ho ripreso a trent’ anni fino ai trentacinque. Tra campionati italiani, coppa Italia, con un terzo posto all’ultima competizione a Bari, mi sono congedato da questo sport con buoni risultati. La lotta per me è un divertimento, la mia ora d’aria. Da tecnico cerco d’infondere la motivazione nei ragazzi. Il lottatore è al 50% tecnica e per l’altra metà motivazione.”. Sul tappeto dell’Athlon si allena la giovane promessa Francesco Castagna. “Iniziai a

stato possibile grazie all’aiuto delpraticare questo sport dopo l’invil’amministrazione comunale che ci to del dottor Alfinito che mi consiha messo a disposizione l’impiangliò la lotta come sport. Ho parteto. Abbiamo conseguito ottimi cipato alla coppa Italia di lotta risultati a livello agonistico sia a greco romana under 18, con un livello nazionale che internazionaterzo posto a Rovereto, e quest’anle. La lotta non è uno sport pericono il 4 ottobre nella stessa compeloso e purtroppo si porta dei pretizione stiamo facendo bene. È giudizi atavici e ci tengo a sottoliuno sport completo in tutto e graneare che in tanti anni di attività zie a quest’attività si può solo non abbiamo mai avuto gravi inciconclude il giovane atleta - crescedenti. Nella palestra Athlon pratire e migliorare costantemente”. chiamo sia lo stile di lotta libera che quella greco-romana. Il ragaz(a.dn.) zo che sceglierà di seguire i nostri corsi potrà con il tempo decidere quale settore intraprendere”. servizio video sul canale webtv Prima allievo e poi maestro di gio- www.Youtube.com/redazioneatleta


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Il Maestro Lombardi: «Consiglio a tutti di provare almeno una volta» «Sarebbe bello aprire una scuola»

Sogno a occhi aperti Il tiro perfetto

L’emozione del parapendio con l’Asd Tappeti Volanti: De Cenzo del Bowling Club Salerno: «Il nostro sport ha raggiunto elevati livelli di sicurezza» «Il segreto? Tecnica e forma fisica» • TITTI GIORDANO

• VINCENZO MONETTI

Volare librandosi nell’aria è come un sogno ad occhi aperti. Volare con il parapendio e vedere il mondo dall’alto, senza la protezione di una struttura aerea, offre questa sensazione. Del resto il nome evocativo dell’Asd “Tappeti Volanti”, il cui presidente è il Maestro Ermanno Lombardi, lo conferma. Il parapendio è il mezzo da volo libero più semplice e leggero in circolazione, derivato dai paracadute da lancio pilotabili. La storia del Parapendio comincia nel 1965 ed il primo campionato del mondo di parapendio si tenne nel 1987 a Verbier. L'attrezzatura necessaria al volo è composta da un'ala (chiamata vela dai parapendisti), alla quale è sospesa la selletta del pilota tramite un sistema di "fasci funicolari". Il pilota controlla il volo tramite due comandi, i freni aerodinamici. Tutte le vele sono dotate di un dispositivo di accelerazione da controllare con i piedi, detto comunemente "acceleratore" che, agendo in modo diversificato lungo il profilo alare, consente una migliore performance di velocità o

Tiri ad affetto; bocce che, una volta lanciate sulla pista da gioco, raggiungono velocità straordinarie; spettacolarità e divertimento. Il bowling: non un semplice gioco ma qualcosa di più. Una passione per molti, uno sport per altri. Ma c’è chi decide di coniugare le due cose, come ha fatto Piero De Cenzo, uno dei membri più importanti del Bowling Club Salerno di Pontecagnano: “Ci si avvicina a questo gioco per puro divertimento, la passione nasce da lì. - racconta il giovane originario di Baronissi - Incontrando i primi giocatori professionisti mi sono incuriosito e ne ho voluto sapere di più”. In apparenza può sembrare un gioco molto semplice, che non richiede alcuna abilità fisica o tecnica parti-

a far ‘girare la boccia’. Malgrado questo, i ragazzi se ne interessano ancora troppo poco perché il bowling, di base, è molto poco pubblicizzato”. Come fare, allora, per far crescere il movimento? “Servirebbe un maggior coinvolgimento dei media - afferma Piero e all’interno dei vari centri di bowling andrebbero organizzati tornei open per far avvicinare i curiosi e creare delle scuole dove chi ha intenzione d’imparare può essere seguito da un coach certificato”. Per praticare il bowling a livello agonistico è necessario imparare delle tecniche di lancio della boccia; in più il gioco moderno si basa su velocità e rotazioni impresse alla sfera, sfruttando al meglio braccia e gambe, il tutto per trasferire energia dal corpo alla

colare ma non è così; spiega De Cenzo: “Il bowling come sport non richiede criteri fisici molto selettivi, quasi tutti possono praticarlo ma a livello agonistico bisogna lavorare molto sulla tecnica di gioco e mantenere una buona forma fisica; non espone il fisico al rischio di traumi perché si esegue in un impianto coperto ed è uno sport che, anche in un’età non giovanissima, può essere fatto con ottimi risultati”. Eppure, il bowling viene spesso sottovalutato come disciplina sportiva e i giovani che se ne appassionano sono pochi: “Durante gli allenamenti spesso, qualcuno, attratto dalla spettacolarità del tiro e dalla tecnica di lancio, mi chiede come faccia

palla (‘biomeccanica del bowling’, ndr); insomma, una cosa non proprio semplicissima che richiede anni di allenamento. Se Piero De Cenzo ha come obiettivo futuro quello di entrare a far parte della rappresentativa nazionale italiana, il Bowling Club Salerno, dopo aver vinto diversi titoli provinciali e regionali e classificatosi settimo alla 41° edizione del torneo ‘Città di Napoli’, il più importante d’Italia, mira alle finale di associazioni sportive che si terrà in Campania e al reclutamento di nuove giovani leve attraverso diverse manifestazioni amatoriali per far crescere una disciplina tanto bella quanto entusiasmante.

efficienza a seconda della regolazione e comunque in base alle condizioni aerologiche. Agendo sulla pedalina, comunemente chiamata Speed, si va a variare l'incidenza dell' ala aumentando la velocità. Uno sport che prevede un decollo che si effettua sempre da un pendio sufficientemente inclinato. Ed è a Capaccio, presso il Santuario della Madonna del Granaio, nei monti Calpazio, che i circa ventisette soci decollano, per atterrare a valle. In occasione del 6° raduno internazio-

All’ultimo raduno presenti oltre cinquanta parapendisti da tutto il Sud Italia

nale delle mongolfiere, tenutosi a metà ottobre si è avuto un’affluenza di addirittura 50 parapendisti provenienti da tutto il Sud. Il Presidente del “Tappeti volanti” è un parapendista nato. “Sono circa 20 anni che pratico questo sport che, rispetto al passato, ha ormai livelli di sicurezza molto elevati che permette anche errori senza conseguenze. Soprattutto nel parapendio biposto. Da 3 anni, per il suo compleanno, mi lancio con un 78enne che durante il primo volo, era talmente felice di vivere questa esperienza che aveva sul volto un sorriso così ampio da… far vedere i molari!! A conferma che il lancio non crea stress, anzi rilassa ed emoziona. Fanno parte dell’Associazione anche soci simpatizzanti che, nel luogo del decollo, lanciano i loro modellini telecomandati attirando una folla di curiosi. Insieme agli altri soci abbiamo anche organizzato delle gare nazionali o regionali. L’ultima edizione, “Paraglinding Cup Capaccio 2014”, è stata vinta dal trio Davide Santimone (1°) Franco Cascone, vice presidente dell’Associazione (2°) e Francesco Imbriaco(3°). Le precedenti gare chiamate “M.a.g. Meridional Air Game”mi hanno visto vincitore. Consiglio a chiunque di provare le sensazioni di un volo facendo richiesta tramite l’e-mail del club: tappetivolanti@gmail.com e, sentirsi come l’immagine del nostro simbolo….un omino che vola su di un tappeto….magico!”

Porte aperte al tiro a segno: bersaglio centrato Grande successo per la giornata che visto la presenza di tanti appassionati e semplici curiosi: «Il nostro obiettivo è diffondere quest’attività e non ci aspettavamo una risposta così positiva» • BARBARA TROTTA Curiosi e nuove leve hanno avuto un’occasione unica per avvicinarsi allo sport del tiro a

segno, a ottobre, quando si è tenuta la manifestazione “Porte aperte al tiro a segno”, presso la Sezione di Eboli del Tiro a Segno Nazionale.

La giornata, indetta dall’Unione Italiana Tiro a Segno, Federazione sportiva del Coni, con il patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Eboli, ha contato la presenza di circa 350 persone. «È stata utile per promulgare questa attività sportiva e per far provare ai bambini oltre i dieci anni d’età il tiro con delle armi ad aria compressa. È stata, poi, un successo che non ci aspettavamo e siamo molto soddisfatti» ha dichiarato il segretario, Elio Bruno. Oltre alle prove di tiro, le visite agli stand e la mostra delle armi sportive hanno intrattenuto i visitatori fino alle 18. Una buona riuscita che testimonia l’impegno della Sezione, guidata da Antonio D’Errico, attiva fin dal 1901 e che nel tempo ha avuto atleti

che si sono distinti in questo sport. «Salvatore Balzano - ha ricordato ancora il segretario è diventato campione italiano nel 2013 nella categoria Juniores con la specialità della pistola standard». I soci sono circa 3500. «Ricopriamo tutto il territorio della provincia di Salerno e anche la Basilicata ha continuato - occupandoci sia della pratica sportiva sia del rilascio di certificati». Tra le attività della sezione un ruolo di primo piano hanno le lezioni di tiro. «Abbiamo corsi gratuiti per bambini dai dieci ai tredici anni che durano tutto l’anno per le discipline ad aria compressa. I ragazzi possono accedere alle armi da fuoco solo a partire dai 16 anni. I nostri iscritti, comunque, possono allenarsi in tutte le discipline

olimpiche» ha spiegato Bruno. Vengono organizzate, poi, anche competizioni a livello provinciale e regionale. «L’ultima gara a cui abbiamo dato vita nel periodo di ottobre-novembre - ha aggiunto - è stato il “Trofeo Città di Eboli” a cui hanno partecipato circa 120 persone». Per praticare questo sport non sono richiesti particolari oneri. «Oltre all’istruttore - ha concluso - offriamo anche l’attrezzatura. C’è bisogno, comunque, di una certificazione di sana e robusta costituzione» Chi si iscrive, poi, non deve fare uso di sostanze alcoliche o stupefacenti, né avere alterazioni psichiche o condanne penali. Anche in questo sport la sicurezza, infatti, non viene mai dimenticata.


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E in Florida si sono sfidati diciassette team provenienti da tutto il mondo per il Darpa Robotic Challenge

UomocontroRobot:èsolofantascienza? Nel 2020 in concomitanza con i Giochi Olimpici si disputeranno anche le Olimpiadi dei robot Una contemporaneità simbolica ma che apre a scenari fin qui immaginati soltanto nei libri

• FABIO SETTA “Roma, nuovo stadio Olimpico. 25 giugno 2120. Sta per iniziare la finale dei cento metri. L’evento più atteso di questa edizione dei Giochi Olimpici. Si respira un’atmosfera incredibile. Il pubblico è pronto a vivere i sette secondi più emozionanti dell’anno. Sono oltre 150mila gli spettatori che affollano i tre anelli dello stadio romano, ma tantissimi quelli che sono presenti virtualmente posizionandosi a bordo pista direttamente dal divano della propria abitazione. Sono arrivati in finale, superando agilmente le batterie dei qualificazione i due grandi favoriti di questa gara.

Il campione olimpico in carica, lo statunitense William Farrough e l’umanoide italiano Coman C72X. Ma ormai è tutto pronto. La gara sta per iniziare. Che vinca il migliore”. Non è un romanzo di fantascienza o di fantasport. E’ solo l’ipotesi di un futuro possibile già immaginato in tanti libri e tanti sport. Umani contro umanoidi, ovvero robot dalle sembianze umane. Un confronto del genere resterà solo sulla carta? Gli scenari immaginati da scrittori e registi cinematografici hanno già “visto” questi duelli. Anzi c’è chi ha immaginato che lo sport sarà praticato solo dai robot con gli umani seduti in tribuna a fare il tifo per loro. Uno scenario futuristico, lontano, attualmente inimmaginabile ma non per questo impossibile. Anzi, considerati gli sviluppi nel campo della robotica, nemmeno troppo lontano. Nel 2020 a Tokyo, durante i Giochi Olimpici che tornano in Giappone dopo ben cinquantasei anni, si terranno anche le Olimpiadi dei robot. Ad annunciarlo è stato proprio il primo ministro giapponese. Non ci sarà il confronto diretto ma il fatto che i due eventi si disputeranno in contemporanea e per di più in un Paese da sempre innamorato e affascinato dalla robotica, dai cartoni animati ai primi esemplari di robot domestici, è sicuramente simbolico. Un’olimpiade dei robot è sicuramente qualcosa di unico e d’inimmaginabile. Ma come ben sanno gli esperti del settore già da diversi anni si disputano competizioni mondiali tra robot. Senza il fascino e la sacralità dei cinque cerchi, indubbiamente, ma che comunque attirano tanti partecipanti e soprattutto tanto pubblico. La più importante è il Drc, Darpa Robotic Challenge. Il primo round, con un milione di dollari in palio al vincitore, ha visto sfidarsi a Miami in Florida ben diciassette team da tutto il mondo, per sfidarsi in discipline come salire le scale, aprire una porta, guidare una jeep, fare un buco nel muro, spegnere un incendio e simili. Dopo due giorni di gare ha vinto Schaft, un umanoide di 146 centimetri di altezza realizzato in Giappone. Si sono già disputati alcune edizioni del mondiale di calcio robot. La Robocup 2014 si è svolta in Brasile, come il mondiale di calcio umano. Anche in Italia si organizzano gare tra robot. L’evento più importante è la Rome Cup un multi evento con gare, convegni e laboratori. Ad Harbin in Cina oltre 600 studenti da 70 scuole superiori e università provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento per portare le loro creature e farle gareggiare in specialità come la danza, la boxe, l'atletica, la ginnastica e i giochi con la palla. Gli interessi e i campi di studio della robotica sono davvero tanti. Attualmente gli scopi principali sono quelli della sicurezza. Lo sport è in secondo piano, ma lo sport accende l’interesse. E allora chissà che un giorno non ci confronteremo contro gli umanoidi. E a quel punto che vinca il migliore.

Il progetto dell’Istituto Italiano di Tecnologia: 170 centimetri di intelligenza artificiale

L’ItaliascendeincampoconWalk-man Al prossimo Darpa Robotic Challenge potrebbe esserci in gara anche l’Italia con Walk-man, ovvero uomo che cammina. Il progetto europeo lanciato dall’Istituto Italiano di Tecnologia ha l’obiettivo di sviluppare robot umanoidi in grado di intervenire in ambienti reali e danneggiati da disastri naturali o incidenti provocati dall’uomo. Centosettanta centimetri d’intelligenza artificiale, Walk-man sarà l’erede di Coman, un gioiellino tecnologico di 95 cm. La differenza fra i due non sta solo nell'altezza, ma anche nelle prestazioni, nella forza e nella resi-

stenza. In comune avranno il fatto di essere fra i pochissimi robot a considerare i movimenti delle braccia e delle gambe in maniera coordinata e simultanea e non come operazioni distinte. Un prodigio della tecnica. Walk-Man nasce con l’obiettivo di sviluppare i robot umanoidi esistenti, come per esempio quelli sviluppati da alcuni degli istituti partner (Coman, iCub e Armar), in robot operativi in situazioni di emergenza a supporto o a sostituzione dell’attività dell’uomo. In tali scenari i robot Walk-Man saranno in grado di camminare come un

essere umano e stare in equilibrio, oltre ad avere capacità di manipolazione avanzata. Potranno, infatti, muoversi in ambienti di lavoro alterati, camminando su terreni irregolari, in luoghi stretti e attraverso la folla, e strisciando su cumuli di detriti. Con l’uomo e al posto dell’uomo. Tante le applicazioni, tantissimi i possibili utilizzi. Tra questi anche lo sport. E la partecipazione al mondiale dei robot va inserita in un contesto di crescita e di sviluppo. Lo sport aiuta a migliorare la coordinazione, la prestazione e la forza degli umani, ma anche degli umanoidi.

La scuola ha partecipato con successo alla Rome Cup

L’innovazioneèalSeveri Dal 2012 è attivo il laboratorio di robotica educativa «L’obiettivo è far appassionare i giovani alla scienza» Un robot tutto salernitano? Perché no. Ci si potrebbe pensare. Anzi qualcuno lo sta già facendo. Infatti, dal 2012 presso il Liceo Severi è attivo il laboratorio di robotica. Il progetto, curato dalla professoressa Lucia Mazzeo, è fondato sulla metodologia del costruttivismo cognitivo, ossia dell'apprendimento significativo e collaborativo. “Noi ci occupiamo di Robotica Educativa con l'obiettivo di fare appassionare i giovani allo studio delle discipline scientifiche attraverso l'uso delle ICT”. Ma come è nata l’idea: “C’era la possibilità di impegnare

terzo giorno). In gara prototipi robotici di ultima generazione, competizioni e sfide amichevoli tra giovani di ogni età per le selezioni nazionali, laboratori didattici per far conoscere a tutti le potenzialità della robotica. “È stata un’esperienza positiva per i ragazzi che così si sono confrontati con altri studenti. Sono momenti molto formativi come ad esempio la partecipazione al campus estivo di biomedica all’Università di Roma”. E ora si guarda avanti verso nuove conquiste: “Siamo partiti con i robot Lego Mindstorms Nxt e attualmente

alcuni fondi europei e considerato che al centro e al nord esistevano già tali attività, abbiamo iniziato anche noi al fine di invogliare i ragazzi a studiare tali discipline ma anche per avviare un loro percorso di crescita tramite il lavoro di gruppo a un progetto”. E la risposta dei ragazzi è stata sicuramente positiva: “Se consideriamo che le attività di laboratorio non sono obbligatorie, il successo in termini di presenza è notevole. Sicuramente lo stimolo della competizione e delle gare li invoglia”. Infatti, il laboratorio del Severi partecipa da due anni alle gare Rescue e Dance nell'ambito della manifestazione nazionale Romecup con ottimi risultati. Quella del 2014 è stata l‘ottava edizione della “RomeCup", l’eccellenza della Robotica a Roma” che si è tenuta nella prestigiosa cornice del Tempio di Adriano (i primi due giorni) e in Campidoglio (il

stiamo svolgendo un corso per acquisire competenze di base sulla scheda Arduino, con relativo software e hardware. Abbiamo inoltre attivato un corso per sensibilizzare i docenti delle materie tecnico-scientifiche delle scuole di ogni ordine e grado sulle opportunità offerte dalla Robotica educativa e dalle competizioni robotiche per sollecitare positivamente i giovani all'impegno, alla collaborazione e allo spirito di squadra attraverso la condivisione di obiettivi e responsabilità”. Non mancano le inevitabili difficoltà: “La robotica è un settore che richiede continui investimenti soprattutto per quanto riguarda i materiali e i software. I costi ci sono ma visto l’entusiasmo dei ragazzi andiamo avanti con grande passione”.


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Angelica, regina del kickboxing

Dopo aver vinto l’oro ai Mondiali nel 2012 in Slovacchia e agli Europei del 2013 in Polonia l’atleta avellinese è tornata sul gradino più alto del podio ai Campionati Mondiali a Rimini •LOREDANA ZARRELLA

Si è riconfermata regina del kickboxing, dimostrando a tutti di avere la stoffa per collezionare stima, approvazione, coppe e medaglie. Ha soli 19 anni Angelica Picone ma la maturità di un’atleta di lungo corso. L’oro mondiale, vinto a Rimini lo scorso settembre nella categoria Junior, ha riportato alla ribalta la sua ottima preparazione: «È stata un’emozione ancora maggiore di quella provata quando vinsi il mondiale nel 2012 perché non pensavo di riconfermarmi nella categoria - ha commentato la giovane avellinese - I tanti sacrifici sono stati ripagati». Soddisfatto anche il suo allenatore Michele Del Percio che l’ha sempre

sostenuta durante i suoi esercizi in palestra e nel corso delle gare. «Ora ho la possibilità di partecipare agli Europei Seniores che si terranno a Slovenia a novembre - ha spiegato la giovane atleta -. Partecipo da senior per la prima volta, avendo compiuto 19 anni lo scorso 21 settembre. Ho messo dunque per il momento da parte l’entusiasmo per la vittoria dei mondiali per concentrarmi su questo prossimo importante appuntamento». Con grinta e determinazione Angelica parteciperà ai Campionati Europei di Maribor in Slovenia, che si terranno dal 15 al 22 novembre. Una convocazione nella Nazionale che suona come una grande sfida, l’ennesima occasione per distinguersi ed eccellere, per vedersi alzare il braccio dall’arbitro

Grande risultato per Tedesco

ancora una volta. Lo spera col cuore Angelica che già lo scorso anno portò a casa uno strepitoso risultato, salendo sul gradino più alto del podio agli Europei disputati in Polonia. Ma l’anno prima ancora, nel 2012, aveva già provato l’emozione di vincere il mondiale in Slovacchia. Dopo ore di allenamenti e duri sacrifici, quest’anno Angelica, che intende prendere anche il brevetto da istruttrice, ha visto riconfermata la sua superiorità atletica, prima a Catania e poi a Rimini. Mentre infatti in Sicilia, ai Campionati italiani di maggio, aveva agguantato la medaglia d’oro sia nella categoria Junior sia nella Senior, raggiungendo così un traguardo storico, qualche mese dopo a Rimini, in occasione del grande appuntamento con i Mondiali, ha sconfitto in finale la slove-

na Alesa Bagari. Da campionessa italiana a campionessa del mondo, nel giro di un breve lasso di tempo. Accanto alla reginetta del kickboxing, anche due fratelli hanno portato in alto la bandiera dell’Irpinia. Con la maglia azzurra hanno esordito, alla loro prima esperien-

za internazionale, Alberto e Filomena Ambrosone, il primo tra gli juniores, la seconda tra le cadette, che hanno portato a casa, rispettivamente, un bronzo e un argento mondiali. È l’Irpinia vittoriosa del kickboxing, una realtà sempre più affermata.

L’alfiere del Poseidon Team: «E ora puntiamo alla gara a squadre»

Unoslanciorecord Una foto da vero campione •FELICE CACCESE

È di Francesco Tedesco, atleta della Royal Gym (Montecalvo Irpino), il nuovo Record Italiano di Slancio della Classe Esordienti, nella categoria fino a 94kg. L’atleta irpino centra il suo obiettivo a cui ha tanto lavorato negli ultimi mesi e batte il record precedentemente detenuto dal siciliano Angelo Farina, sollevando 106kg. La splendida performance è stata ottenuta durante le fasi di qualificazioni ai Campionati Italiani Assoluti di Pesistica a Mercogliano (Av). Alla gara, organizzata dalla Fipe Campania in collaborazione con la Lyas Gym, hanno preso parte tutti i pesisti campani, di ogni classe di età, per contendersi il più prestigioso dei titoli. Per Tedesco, attuale Campione Italiano Esordienti, è stata la prima partecipazione al massimo campionato e si è subito distinto, tra l’altro, piazzandosi al secondo posto in ambito regionale. Niente male per un nato nel 2000. Francesco, come hai vissuto questa tua partecipazione agli Assoluti? La gara è stata magnifica. Partecipare agli Assoluti, confrontarsi con pesisti di più alto livello e più grandi di te è una grande esperienza, ma il pensiero fisso in questi mesi era di battere il record. E ho vissuto ogni giorno, compreso il momento in cui sono stato chiamato in pedana, allo stesso modo: con concentrazione, determi-

nazione e grinta. Quanto è stata dura la fase di preparazione? Molto. La cosa più difficile in assoluto è stata affrontare la dieta. Ho dovuto lottare tanto per abbassare il mio peso corporeo, decisamente eccessivo, e allenarmi duramente per mantenere alta la prestazione. Comunque sono estremamente soddisfatto perché il sacrificio ha dato i suoi frutti. Qual è il tuo prossimo obiettivo? Sarebbe bello se riuscissi a chiudere l’anno degli Esordienti battendo anche il record di Strappo. C’è ancora una gara da disputare e ce la metterò tutta. Il mio grande sogno, però, è quello di partecipare agli Europei Giovanili del prossimo agosto. Dovrò lavorare tanto e sarà dura lo so, ma la affronterò come tutte le altre cose che ho fatto finora. Auguriamo al piccolo Campione irpino di realizzare i suoi sogni sportivi.

Liguori fotografo subacqueo rivince in titolo italiano: «Non mi sarei mai aspettato di riconfermarmi al primo posto» •JOSÈ ASTARITA Concedere il bis è sempre difficile. Paganini non si ripeteva, ma Gianpiero Liguori ha deciso di doppiare il primo posto della passata stagione e vestirsi di tricolore. Il fotografo subacqueo della penisola sorrentina è tornato a far parlare di se. Nelle acque di Alassio in Liguria con soli due giorni per studiare il campo gara, Liguori ha vinto ancora. “Ripetersi non è mai facile”, spiega, “I miei colleghi erano sul campo di gara già da diverso tempo, mentre io sono arrivato solo un giorno prima di andare in acqua”. Una disciplina quella del Safari Fotografico Subacqueo fatta di abilità con la macchina fotografica, ma anche di quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Riuscire a trovare il pesce giusto in posa che riesca a garantire il punteggio migliore è sempre difficile. Liguori in coppia con la giovane Gabriella Luongo, nella prova a squadre non è riuscito ad avvicinarsi al podio. Podio sul quale è poi salito al primo posto nel singolo. “Non conoscendo il campo di gara il primo giorno è servito imparare”. Ha imparato in fretta il reporter fotografico subacqueo del Poseidon Team che, nel giorno dedicato alla competizione singola ha sfoderato il meglio di se. “Non credevo di poter bissare il successo anche perché due dei miei avversari migliori giocavano in casa e temevo il fattore casalingo”. Un successo per il quale il campione tricolore ha una dedica tutta particolare. “Al presidente del Poseidon Team Antonio Mario” afferma Liguori, “Lui fa tantissimo per noi ed è un piccolo ringraziamento”.

72 i punti di stacco dal secondo classificato e un chiaro obiettivo per il futuro. “Vogliamo migliorare il piazzamento a squadre” puntualizza l’alfiere costiero del Poseidon Team. Un titolo quello a squadre che i costieri vogliono far tornare nella terra delle sirene. Dall’inno di Mameli all’inno alla Gioia il passo potrebbe essere breve. “Per il momento mi godo la convocazione in Nazionale. Dovessero disputarsi gli Europei sarebbe una

nuova avventura. Chi c’è da battere? Beh gli spagnoli anche perché giocherebbero in casa”. A mancare al momento è un regolAmento unico che unisca tutte le federazioni, poi si vedrà. Un ultimo messaggio Liguori lo manda al collega che è tornato in acqua solo un mese fa Marco Gargiulo.“Spero che Marco decida di partecipare nuovamente alle gare organizzate dalla Federazione. Sarebbe bellissimo”.

Con le ali ai piedi l'età non conta Ettore Beatrice è il campione nazionale US Acli sui 10 km

Grande performance quella di Ettore Beatrice alla gara podistica su strada che si è svolta a Benevento a fine settembre. L’atleta di Melito Irpino, in provincia di Avellino, ha tagliato il traguardo prima di tutti aggiudicandosi il titolo di campione nazionale Us Acli. Classe ’52, Beatrice è stato il protagonista della manifestazione podistica denominata “Xcorrere la Storia” che ha visto la partecipazione di oltre 500 podisti provenienti da tutta Italia lungo un percorso di dieci chilometri con partenza fissata all’Arco Traiano e percor-

renza del corso Melluso e di via Roma. Alla prova, che si è svolta di notte nel centro storico del capoluogo sannita, il sessantenne melitese, iscritto alla società Atletica Ducenta, ha confermato la sua preparazione atletica, già dimostrata in altre occasioni. Dopo due titoli regionali e uno nazionale, Beatrice ha chiuso la gara, organizzata dall’Us Acli - Podismo Benevento, al sessantesimo posto in classifica generale con un tempo personale di quaranta minuti e quattordici secondi conquistando la categoria Sm60. (l.z.)


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Il Sannio pronto a colorarsi di rosa

La nona tappa dell’edizione 2015 del Giro d’Italia attraverserà la provincia di Benevento: s partirà dal capoluogo per poi scalare il Monte Terminio, il colle Molella e il passo Serra

•MICHELE IADICICCO È arrivata l'ufficialità, il Giro d'Italia torna nel Sannio. L'edizione 2015, la numero 98, come al solito organizzata da Rcs Sport e dalla Gazzetta dello Sport, prenderà il via con la San Lorenzo al Mare-Sanremo (cronometro a squadre) sabato nove maggio, e terminerà domenica trentuno con la Torino-Milano. L'edizione che è annunciata tra le più belle e spettacolari della storia toccherà anche la nostra terra, lo farà domenica diciasette maggio in occasione della nona tappa. Si tratta di una delle frazioni più lunghe dell'edizione 2015 con i suoi 212 km. Si partirà da Benevento per poi scalare il Monte Terminio, il Colle Molella

e il Passo Serra prima di arrivare a San Giorgio del Sannio. Il giro numero 98 sarà un vero e proprio spettacolo visto la rosa dei partenti tra cui spiccano due grandi nomi: Vincenzo Nibali, vincitore del Tour de France 2013, e quello dello spagnolo Alberto Contador che ha trionfato alla Vuelta España nello scorso mese di settembre. Questa sarà una sfida emozionante ed esaltante che sicuramente si deciderà sulle grandi salite previste nella terza settimana di corsa. Viste le difficoltà del giorno precedente, con l'ottava tappa che prevede l'arrivo in salita di Campitello Matese, quella sannita sarà molto probabilmente una tappa adatta ad una fuga da lontano portata da uomini già fuori classifica. Ma atten-

Quindicesimo anno in A per gli irpini

La Scandone punta in alto

zione, il percorso potrebbe riservare tantissime sorprese perché non sono escluse scintille nel finale. Il Monte Terminio è una salita pedalabile, il Colle Molella è più dura ma comunque ancora molto lontana dal traguardo. La corsa dei big, e che big, potrebbe esplodere sul Passo Serra, salita che verrà affrontata dal versante di Pratola Serra (3.2 km) e che presenta un dislivello di 250 m con una pendenza media del 7,8%. Poi giù in picchiata verso Dentecane dove chi avrà ancora forza nelle gambe potrà attaccare. L’arrivo in viale Spinelli è in leggerissima salita e anche in quel frangente serviranno tante forze per fare la differenza allo sprint se ci sarà bisogno della volata.

Qualificazioni Scherma: la Boscarelli chiude seconda Ottima prestazione di Francesca Boscarelli nella prova di spada femminile dell’Open di qualificazione nazionale, andata in scena al Pala De Andrè di Ravenna. La sannita si è arresa solo ad Alberta Santuccio che si è imposta nell’assalto di finale per 15 a 14. Un vero peccato per Francesca che avrebbe meritato l’affermazione finale dopo aver tirato in maniera splendida sia nei quarti di finale, dove ha battuto la Marziani

per 15 a 10, sia in semifinale quando ha superato la Santandrea per 15 a 12. A salire sul podio, ma solo sul terzo gradino, sono state la campionessa del Mondo in carica, Rossella Fiamingo (Forestale) fermata sul 1510 in semifinale da Alberta Santuccio, e proprio la Santandrea che era stata eliminata dalla sannita. Dunque un buon risultato per Francesca Boscarelli in una giornata in cui il Pala De André di Ravenna ha assisti-

to all’originale gesto del campione del mondo del 2011 Paolo Pizzo, che si è presentato sulla pedana dove stava affrontando la fase a gironi la fidanzata Lavinia Bonessio, azzurra della Nazionale di Pentathlon Moderno, chiedendole la mano. La Bonessio ha risposto con un tenero bacio che fa pensare ad una risposta affermativa. Insomma un piccolo aneddoto in una bella giornata di sport.

La sfida di Tommasone

Il pugile alla conquista del titolo italiano pesi piuma: «Sono davvero orgoglioso di rappresentare l’Irpinia» •STELLA COLUCCI Due sconfitte all’esordio contro Venezia e Cantù per la Sidigas Avellino che quest’anno partecipa per la quindicesima volta consecutiva al campionato di basket di serie A1. Gli irpini guidati da coach Frank Vitucci e sponsorizzati da più di tre anni dalla società di gas naturali Sidigas sono partiti questa estate confermando pochi punti fermi della scorsa stagione. Gli obiettivi restano i playoff e le final Eight. Finali di coppa Italia disputate e vinte nel 2008, quando al timone della società sedeva il vulcanico presidente Vincenzo Ercolino. In questi quindici anni diverse volte la società di pallacanestro della città di Avellino, per molti semplicemente la Scandone, ha rischiato il fallimento, oggi da un punto di vista finanziario Gianandrea De Cesare assicura maggiore stabilità al sodalizio biancoverde. Nei sessantasei anni dalla sua fondazione gioie e dolori hanno segnato intere generazioni, quando la squadra fu promossa in A1 dopo tre anni di A2 in quella compagine oltre ai Mastroianni, Capone giocava anche un giovane cestista irpino e la contiguità con il territorio ha sempre caratterizzato la Sidigas. Il settore giovanile è strutturato in sinergia con la prima squadra, quasi ogni anno ne debutta uno in massima serie. Daniele Cavaliero, unico reduce del successo del 2008, da quest’anno è il nuovo capitano della squadra. Il triestino ha suonato la carica, spronando i compagni a migliorare lo score dell’ultimo anno per riportare Avellino nella top ten italiana. Le due sconfitte rimediate all’esordio hanno evidenziato un calo sia fisico che mentale nell’ultimo quarto. Con l’uscita di scena della Montepaschi Siena quest’anno la squadra da battere è l’Olimpia Milano. La squadra dello stilista Giorgio Armani ha interrotto il dominio senese sul campionato conquistando il tricolore proprio la scorsa stagione. La lega Basket ha introdotto alcune novità quest’anno in stile Nba: inno nazionale prima di ogni partita e instant replay per visionare le azioni dubbie. (s.c.)

Da Cardamone a Tommasone l’Irpinia indossa di nuovo i guantoni e torna a sognare su un ring. Il pugile di Contrada, a fine mese a Rezzato (Brescia), sfiderà Mario Pisanti per il titolo italiano pesi piuma. Carmine Tommasone si è avvicinato alla boxe all’età di dieci anni, il papà voleva che praticasse dello sport nella palestra del paese per tenerlo impegnato nel tempo libero, quando ha scoperto che suo figlio tirava pugni era spaventato, pensava al pugilato come uno sport violento e pericoloso. «Verso i quattordici anni ho partecipato alle prime gare, ho cominciato a vincere e quando sono stato convocato in nazionale allora i miei hanno capito quanto fosse importante per me questo sport. Per due anni ho militato anche delle fiamme azzurre e i successi nelle varie categorie non sono tardati. Per fare il pugile a livello agonistico, senza

appartenere ad un gruppo sportivo militare, significa preoccuparsi di tutto in primis dei soldi da investire nell’abbigliamento, nel trovare una palestra, un maestro, nell’affrontare i viaggi per allenarsi e combattere». La fase di preparazione è già cominciata da alcuni mesi, l’ultimo incontro l’ha disputato a fine agosto e nell’ultimo mese si è concentrato sulla parte atletica in mattinata e quella di pugilato nel pomeriggio. «La mia giornata comincia molto presto, la parte atletica la svolgo ad Avellino, alle prime luci dell’alba sono già in pedana. Di sera con il maestro Picariello perfeziono le tecniche di combattimento. Per prepararmi al meglio alla gara mi alleno con altri colleghi pugili in una sorta di simulazione del match». Ironia della sorta il cognome di Tommasone fa rima con Cardamone il pugile di Montoro che negli anni Novanta portò in Irpinia il titolo Italiano, Europeo e Mondiale nei pesi

medi. «Il mio maestro è lo stesso di Agostino, sono cresciuto guardando lui tirare pugni in palestra. Sono orgoglioso di poter rappresentare la mia terra come ha fatto in passato Cardamone. Un vero numero uno». La preparazione è accompagnata da una dieta specifica, nei pesi piuma non bisogna superare i cinquantasette chilogrammi, «sono alto un metro e sessantotto centimetri, arrivo a pesare anche sessantaquattro chili per questo diventa fondamentale prestare attenzione anche all’aspetto alimentare durante la preparazione. Fisicamente e mentalmente mi sento pronto, so che mi troverò di fronte il campione italiano in carica ma punto al massimo». Sul ring saranno due atleti contro «quando suona il gong non sento più il rumore della folla, a parte i consigli del mio allenatore, sono completamente concentrato sulla gara. Al termine avrò battuto il mio avversario non il mio nemico».


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Sono stati tanti i giocatori che hanno preso parte al torneo nelle diverse categorie, tra cui quella juniores

Unverospettacolo…inbucad’angolo

Grandissimo successo per la 40° edizione degli assoluti di carambola con tre sponde Al primo posto il bolzanino Zanetti che vince il titolo per la settima volta consecutiva • ANTONIO SICA Battipaglia ha ospitato la 40° edizione dei Campionati Assoluti di carambola tre sponde nei locali del Casino Caffè, coinvolgendo tutte le categorie, juniores inclusi. Programma ricco che sin dalla prima giornata ha regalato un vero e proprio spettacolo al pubblico che si è riversato numeroso all'evento, sotto lo sguardo vigile delle telecamere di Rai Sport che hanno collaborato ad immortalare la manifestazione. Non delude l'attesa Marco Zanetti, giocatore originario di Bolzano, attualmente al quarto posto nelle classifiche ufficiali dell’Unione Mondiale Biliardo (UMB), che non solo si riconferma Re d’Italia conquistando il 23° titolo nazionale (nonché settimo consecutivo) ma stabilisce anche il nuovo record italiano per la media generale (2,137). La conquista delle posizioni alle sue spalle è stata invece molto aperta e i diversi giocatori se la sono

contesa fino all’ultimo colpo. Fra tutti ha avuto la meglio il catanese Salvatore Papa, tre volte campione italiano, a seguire Emilio Sciacca e Andrea Bitetti. Ma al di là del risultato, questo prestigioso torneo nel nostro territorio sta a rappresentare l'impegno di tutta la regione campania nei confronti di questo antico sport accostato troppo spesso ad un mondo malavitoso che non gli appartiene. Infatti pochi sanno dei nobili natali del biliardo, originario proprio dalla corte di Luigi XVI, poi tramandato con qualche modifica fino ai nostri giorni. È proprio questa la missione che si è posta la F.I.Bi.S Campania: far apprendere e tramandare una storia, una tradizione e un gioco, che oltre l'abilità motoria contiene principi riconducibili alla matematica, alla fisica, alla geometria tanto da essere stato inserito in alcune scuole, attraverso il progetto principe dell'associazione di carambola della nostra

regione: “Scuola & Biliardo”. Ovviamente “l’intrusione” avviene nel rispetto delle istituzioni e dei programmi ministeriali grazie ad un cordinamento con il docente di scienze motorie. I professori, ma soprattutto i ragazzi si sono immediatamente “catapultati” in questa nuova realtà, seguendo con interesse nozioni di teoria e di pratica sviluppando nelle giovani promesse la capacità di socializzare, di concentrazione e di autocontrollo; qualità che sono carenti nella nostra società attuale. A tal proposito il presidente federale Andrea Mancino, vedendo il grande entusiasmo degli adolescenti sia nella categoria juniores dei campionati assoluti e sia nelle scuole, ha promesso maggiore impegno, dichiarando: “Vedere i giovani intenti a battagliare per superare il turno nelle batterie eliminatorie, è uno spettacolo che ci si augura lungimirante”. Insomma noi appassionati degli sport "migliori" , e non "mino-

ri" come vogliono farci credere, sulla base di questi interessanti tornei ci auguriamo che queste iniziative e manifestazioni possa-

no continuare nel nostro territorio, al fine di formare atleti con una "mens sana" in un corpo sano.

La missione della F.I.Bi.S Campania è far apprendere e tramandare ai giovani questo fantastico gioco

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2015:silavora Chiuso in maniera estremamente positiva il bilancio del 2014, il Coni Point di Salerno è già tempo di programmazione per il prossimo anno. Sono questi i mesi decisivi per mettere in pratica tutte le iniziative attualmente in cantiere. Infatti, entro la fine di novembre bisogna inviare prima al Coni regionale a Napoli e poi al Coni Nazionale a Roma tutti progetti. “Ne presenteremo tanti” - ha dichiarato la Luca - “speriamo possano essere approvati”. Tra i progetti che sicuramente andranno in porto c’è quello dei corsi di formazione riservati a tecnici e dirigenti. “L’obiettivo è fornire educazione e nozioni secondo tre filoni principali, fisico-tecnico, alimentare e primo soccorso. Tre campi davvero fondamentali. E così a gennaio sarà in programma il corso d’istruttore di base di primo livello; a febbraio quello per animatori sportivi di primo livello, soprattutto in vista della prossima edizione dell’Educamp; a marzo un corso sull’alimentazione dell’atleta, un problema sentito e non certo da sottovalutare soprattutto per quanto riguarda i bambini; ad aprile ci sarà il corso per il primo soccorso e tecnica assistenziale in ambito sportivo; a maggio la formazione del management sportivo e a settembre il corso di direttore sportivo e di responsabilità civile e penale del dirigente sportivo”.

Un Natale a tutto sport

Fervono i preparativi per la manifestazione in programma a dicembre: “Promozione delle discipline tra i più giovani, solidarietà e tanti eventi” Una nuova iniziativa per fare promozione e diffondere ancora di più le discipline sportive tra i giovani. In un periodo dell’anno in cui Salerno sale in tutti i sensi alle luci della ribalta. Sono giorni intesi di lavoro e preparazione, questi al Coni Point di Salerno per l’organizzazione di “Natale sotto l’albero”. La manifestazione, organizzata di concerto con il Comune, si terrà a dicembre, prima di Natale, e avrà come location principale proprio Piazza Portanova, al centro della città, dove come di consueto il Comune installa il tanto imponente quanto affascinante albero di Natale. “Il nostro obiettivo” - ha dichiarato il delegato provinciale del Coni di Salerno, la dottoressa Mimma Luca - “è di dare la possibilità alle federazioni di poter promuovere la propria disciplina al centro della città. Società, tecnici e dirigenti potranno dimostrare e spiegare il proprio sport a tanti ragazzi”. E, infatti, i destinatari dell’iniziativa sono proprio i giovani: “In collaborazione con l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Salerno, Eva Avossa,

vorremo coinvolgere il maggior numero di scuole con l’intento di avvicinare sempre di più allo sport gli studenti”. Un’occasione di promozione quindi per le federazioni e le

Defibrillatore,alviauncorsogratuito

Dal prossimo anno le società saranno obbligate ad avere il macchinario a bordo campo “Grazie alla Clinica Tortorella per i sedici posti concessi ai dirigenti delle nostre società” Dal prossimo anno ogni società sportiva avrà l’obbligo di possedere il defibrillatore a bordo campo in occasione di ogni gara sportiva. Una svolta epocale per la salvaguardia della salute degli atleti. Ovviamente l’uso del defibrillatore va imparato e infatti ogni società deve avere nel proprio organico una persona che abbia seguito un corso certificato sul’utilizzo del defibrillatore. Il Coni Point di Salerno ne ha già organizzato uno l’anno scorso a costi bassissimi ma ora c’è una gustosa novità: “Grazie alla Clinica Tortorella” ha dichiarato il delegato provinciale, la dottoressa Mimma Luca - “abbiamo avuto ben sedici posti gratuiti per il corso che si terrà il dieci e l’undici dicembre presso la sede del Consorzio Ismess. Questa è un’iniziativa della clinica che ha voluto offrire questa opportunità al Coni. Anche

noi come Coni l’anno prossimo organizzeremo un altro corso perché i dirigenti devono essere eruditi in materia e anche la clinica ci ha promesso altri posti gratuiti in un altro corso”. Oltre il problema del corso resta il problema del costo del defibrillatore. Oltre 1300 euro. Anche in questo caso il Coni Point di Salerno è pronto a dare una grande mano alle società: “Abbiamo già regalato un defibrillatore al Circolo Canottieri Irno, in modo che tutti i circoli in occasione delle gare a mare possono utilizzarlo. Un altro a breve sarà consegnato al Vestuti così da soddisfare la richiesta di pallavolo, basket, pugilato, atletica e delle altre discipline che utilizzano la struttura. Poi mi sto adoperando per averne altri due, uno da destinare ala piscina Arbostella e uno in costiera amalfitana”.

Ilpresentenelpassatoègiàfuturo

Alla Borsa del turismo, le anticipazioni sulla seconda edizione

I nostri servizi, le nostre interviste

La prima edizione è stata un grande successo. Da bissare o da migliorare se possibile la prossima estate. Il Coni Point di Salerno è già al lavoro, infatti, per la prossima edizione della manifestazione “Il presente nel passato”. Per questo motivo di concerto con il Comune di Capaccio Paestum in concomitanza con la Borsa Mediterranea del turismo archeologico proprio a Paestum, si terrà un conferenza stampa per fare un bilancio della prima edizione e si sveleran-

no già alcune delle gustose novità della prossima edizione. Innanzitutto ci saranno altri Comuni, antiche colonie greche che parteciperanno alla manifestazione. L’anno scorso in gara rappresentate da oltre duecentocinquanta bambini si sono sfidate in un mix tra discipline antiche e moderne, Poseidonia, Elea Velia, Sibaris, Picentia e Salernum, in discipline ormai dimenticate. l’Oplitodromia, il Kottabos e la Lampadedromia. L’anno prossimo nuove sfide e chissà, magari anche nuove discipline.

società, un momento da sfruttare per attirare nuovi iscritti verso la propria disciplina. Soprattutto in un momento sicuramente non facile dal punto di vista economico, portare lo sport in strada, tra la gente può essere davvero il modo idoneo per farsi conoscere, apprezzare e anche amare. Natale sotto l’albero sarà, come tutte quelle organizzate dal Coni Point di Salerno, una manifestazione con tanti eventi collegati. In questi giorni si sta definendo l’intero calendario delle iniziative. Ci saranno davvero tante sorprese, ma qualcosa magari può essere già anticipato: “Stiamo pensando a tante iniziative” - conferma la dottoressa Luca - “tra queste mi piacerebbe tanto organizzare una gara di canottaggio in notturna sul lungomare all’altezza di piazza Cavour. Sarebbe sicuramente un’innovazione gradita”. Confermata invece la fiaccolata: “Sicuramente sì. Dobbiamo soltanto definire la data che potrebbe essere o prima di Natale oppure tra Natale e capodanno. Praticamente tutti i rappresentanti delle federazioni, i partecipanti alle attività sportive ma anche tutti i ragazzi interessati potranno partecipare a questa fiaccolata. In tale occasione mi piacerebbe anche indire una lotteria. Magari con biglietti in vendita al costo di un euro, con dei premi in palio, magari delle biciclette e con il ricavato raccolto che sarà dato in beneficenza o alla mensa dei poveri o al reparto oncologico bambini dell’ospedale di Salerno. In tal senso stiamo cercando di organizzarci al meglio”. Non mancheranno anche momenti di spettacolo puro. Infatti, sono in programma, in contemporanea con le attività sportive, anche le coreografie curate dalle ginnaste della Poseidon, guidate da Daniela Rinaldi e Vania Santoro. Una collaborazione già sperimentata con grande successo in occasione della consegna delle benemerenze sportive a piazza Flavio Gioia. Ci sono, quindi, davvero tutti gli ingredienti per delle giornate all’insegna del vero sporto, quello basato su sani principi e valori: “Saranno invitate tutte le federazioni che sicuramente risponderanno in maniera entusiasta. Soprattutto in un momento di crisi come questo, di difficoltà per tante famiglie, fare promozione con eventi e manifestazioni e fare rete è davvero la strada giusta per risollevare il nostro sport”.

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pagina di informazione a cura del Coni Point di Salerno

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