11/6/2014
Rassegna Stampa
AMICI DELL’AEROPORTO DI PISA
Arríva l'appello deglí i ntellettua li «Troppe domande senza risposte Regione deve spiega re» SONO PIÙ DI 50 gli intelluatti che ad oggi hanno firmato l'appello affinché la Regione Toscana, tutti gli enti locali e le istituzioni coinvolte non si sottraggano «al metodo e al merito del confronto» nella vicenda del riassetto del sistema aeroportuale toscano. «Convinti che i cittadini toscani che vivono lungo le sponde dell'Arno abbiano le risposte», nell'appello presentato ieri dall'assessore Dario Danti - si leggono le domande che ormai da mesi aleggiano nell'aria, a partire dal «perché bisogna vendere le quote pubbliche dell'aeroporto di Pisa, privatizzando una infrastruttura strategica, che peraltro va a gonfie vele, e oltretutto attraverso un'Opa giudicata ostile, non conveniente ai soci pubblici?». Tra le firme si leggono quelle dei professori Remo Bodei, Adriano Prosperi, Marco Santagata, Paolo Pezzino, Lucia Tomasi Tongiorgi e Salvatore Settis, ma anche del pianista Maurizio Baglini, della cantante Petra Magoni, del compositore Francesco Filidei e del fotografo Nicola Ughi.
E ILLOGICO PRIVXIIZZARE L'AEROPORTO Un gruppo di personalitĂ toscane della cultura e del sapere ha scritto questa lettera aperta sulla questione degli aeroporti di Pisa e Firenze. ella vicenda del riassetto del sistema aeroportuale toscano, oggi al centro dell'attenzione, ci sfugge il perchĂŠ si debba privatizzare una infrastruttura strategica, che peraltro va a gonfie vele. APAGINA16
Ê illogico privatizzare l'aeroporto Un gruppo di personalità toscane della cultura e del sapere ha scritto questa lettera aperta sulla questione degli aeroporti di Pisa eFirenze.
tempo stesso migliorandola qualità di vita di centinaia di migliaia di lavoratori pendolari? Magari anche intervenendo sulla superstrada Fi-Pi-Li e aumentandone la sicurezza e la scorrevolezza?
ella vicenda del riassetto del sistema aeroportuale toscano, oggi al centro dell'attenzione, ci sono
Infine vorremmo sapere se è proprio necessario che, a distanza di 70 km, debbano esistere due aeroporti in competizione fra di loro, anziché due scali che fanno sistema, dividendosi il lavoro per rispondere alle esigenze dei toscani e dei visitatori in modo efficiente e sostenibile. Con Pisa dedicata ai voli europei e low-cost e Firenze city-airport. Tutti i documenti di programmazione della Regione Toscana, infatti, parlano di questa modalità di integrazione per la costruzione di una holding comune. Cosa è cambiato nelle ultime settimane da dover mettere, di fatto, in discussione questa prospetti va? A quale logica risponde tutto ciò? E che ricadute avrebbe, questa scelta, sui livelli occupazionali?
aspetti che sfuggono alla comprensione dei firmatari di questa nota. Aspetti che fanno sorgere alcune, certamente ingenue, domande. Innanzitutto, perché bisogna vendere le quote pubbliche dell'aeroporto di Pisa, privatizzando una infrastruttura strategica, che peraltro va a gonfie vele, e oltretutto attraverso un'Opa giudicata ostile, non conveniente ai soci pubblici? Si parla poi di 120 milioni di euro di investimenti pubblici per realizzare la nuova pista di 2.400 metri a Peretola. L questa la priorità di investimento per le infrastrutture della Toscana? Non sarebbe meglio impiegare questo denaro di tutti i cittadini per potenziare il collegamento ferroviario fra il Vespucci e il Galilei, ovvero fra Firenze e Pisa, facendo diventare i due aeroporti un sistema integrato e al
Le questioni qui richiamate sono solo alcune - quelle a prima vista più significative - del dibattito in corso. Noi vorremmo contribuire a renderlo il più trasparen-
te e aperto possibile. Capire di più. Siamo convinti che i cittadini toscani che vivono lungo le sponde dell'Arno hanno risposte per queste domande. La Regione Toscana, tutti gli enti locali e le istituzioni coinvolte non possono sottrarsi al metodo e al merito del confronto. Maurizio Baglini, Anna Barsotti, Giovanni Batignani, Marilina Betrò, Remo Bodei, Marcello Buiatti, Renzo Castelli, Paolo Dario, Fabio Dei, Mauro Del Corso, Michele Emdin,Adriano Fabris, Paolo Ferragina, GianIuigi Ferrari, Francesco Filidei, Gianfranco Fioravanti, Maria Antonella Galanti, Giorgio Gallo, Gabriella Garzella, Lorenzo Garzella, Delio Gennai, Fosca Giannotti, Alfonso M. lacono, Carlo I pata, Domenico Laforenza, Petra Magoni, Simonetta MencheIli, Ugo Montanari, Sandro Paci, Giovanni Padroni, Silvia Panichi, Marine lla Pasquinucci, Dino Pedreschi, Paolo Pezzino,Adriano Prosperi, Luca Ricci, Biancamaria Rizzarmi, Manuel Rossi, Paolo Rossi, Giovanni Salmeri, Enrica Salvatori, Marco Santagata, Laura Savelli, Chiara Savettieri, Salvatore Settis, Cinzia Maria Sicca, Lucia Tomasi Tongiorgi, Annamaria Tomassi, Cristiana Torti, Alessandro Tosi, Franco Turini, Nicola Ughi, Alberto Vannucci, Maurizio Vernassa, Alessandra Veronese.
CAR SHARING
Auto elettríche allo scalo ®, ® si po ss ono di DoadyGiugliano 1 PISA
Si chiama "ICarO", ma nonostante da oggi sia a disposizione dei viaggiatori dell'aeroporto Galilei, con la mitologia greca ha ben poco a che fare. Anzi ha quattro ruote ben piantate a terra e motore rigorosamente elettrico per girare comodamente in città e nei dintorni, con il vantaggio di entrare nella Ztl senza incorrere in sanzioni e, soprattutto, spendendo una manciata di euro. E' questo l'ultimo servizio, in ordine di tempo, che il Galilei mette a disposizione dei propri utenti per favorire ed incrementare la conoscenza principalmente dei territori di Pisa, Livorno e Lucca che di fatto costituiscono un'area metropolitana che l'autonomia delle batterie al litio di ICarO consente di raggiungere tranquillamente. «Il Galilei, a quanto mi risulta, è il primo aeroporto al mondo che si dota di un simile servizio - dice Ettore Chimenti, amministratore delegato di "Share'n Go", la società che ha già posizionato 10 auto nello scalo pisano -. Nei prossimi mesi andremo ad operare a Lisbona, Napoli e all'Expo di Milano». Un record, pur non ostentato dai vertici di Sat, le cui mire sono essenzialmente rivolte allo sviluppo non solo aeroportuale, ma anche e soprattutto al sostegno del turismo toscano. «Questo servizio
- dice Gina Giani, amministratore delegato di Sat - oltre a offrire un'alternativa ai passeggeri, si inserisce anche tra le iniziative a basso impatto ambientale dell'aeroporto di Pisa. Un'offerta che tiene conto degli ottimi risultati già ottenuti da Sat in termini di riduzione di emissione di Cot e quelli che sono attesi con il People Mover, per il territorio un servizio che facilita e stimola la permanenza dei turisti nelle vicinanze del Galilei». Poche parole, quelle di Gina Giani, dalle quale si capisce il perché del nome del veicolo: "Auto a emissioni T. Un'auto dal piccolo ingombro, con un'autonomia massima di 120 km, al costo di 1,07 euro per un pieno d'elettricità, si può già noleggiare alla tariffa di 0,20 centesimi al minuto, pari a 6 euro per ogni 30 minuti di utilizzo e con un tetto massimo di 48 euro al giorno. Sarà possibile acquistare anche un pacchetto da una settimana al costo di 45 euro al giorno e di 40 euro al giorno per un mese.
L'innovazione tecnologica di cui è dotata permetterà a chiunque di fruire dei tour preimpostati dedicati alla scoperta delle eccellenze delle nostre zone. «L'auto elettrica è il futuro - dice il sindaco Marco Filippeschi - e questo è un altro fatto importante che arricchisce il progetto sulla mobilità elettrica del Comune di Pisa».
La presentazione delle auto elettriche all'aeroporto
'IPROD'JZIONE RISERVATA
ARRIVA ICARO, LA MACCHINA CHE Si RICARICA, FA RISPARMIARE E GUIDA ALLA SCOPERTA DELLE ECCELLENZE TOSCANE
sempre ATTERRA al «Galilei» un nuovo servizio per cittadini e passeggeri. Si chiama «Share'NGo» ed è l'offerta che il CS Group lancia nello scalo pisano e che faciliterà la mobilità senza danneggiare l'ambiente. Il Cs Group ha posizionato nell'area antistante gli Arrivi del Terminal passeggeri un parco di 10 auto elettriche "ICarO", prodotte da GreenGO. Si tratta di auto dal piccolo ingombro, a misura d'uomo, perfette per la circolazione cittadina e su strade di piccola viabilità. Completamente elettrica, con un'autonomia massima di 120km, al costo di 1,07 curo per un pieno d'elettricità, l'ICarO è un vero veicolo a zero emissioni, sia per quanto riguarda i
gas che per il rumore. La tariffa del servizio sarà di 0,20cent al minuto
i `,. Dieci e super-tecnologiche: possono essere usate da tutti senza difficoltà (cioè 6 curo ogni 30 minuti di utilizzo e con un tetto massimo di 48 curo al giorno). Sarà possibile acquistare anche un pacchetto da una settimana al costo di 45 curo al giorno e da un mese al costo di 40 curo al giorno. GIÀ da ieri ci si può iscrivere al servizio dal portale www.sharengo.eu o ai punti Share'NGo dell'Aeroporto di Pisa, prenotare
un'auto anche da remoto , ritirarla, utilizzarla per qualche ora o per giorni e poi riconsegnarla ai punti di ricarica nei quali è stata presa in carico . A breve sarà disponibile una App per smartphone e tablet da cui iscriversi e gestire prenotazione e uso dei veicoli. L'innovazione tecnologica di «ICarO» permetterà a chiunque di fruire dei tour preimpostati dedicati alla scoperta delle eccellenze della nostra regione: mare, cultura, Strade del vino, strade dell'olio, benessere. Gina Giani, ad di Sat, ha dichiarato : «Il nuovo servizio di car-sharing "Share'NGo" offre un 'alternativa ai passeggeri e si inserisce tra le iniziative a basso impatto ambientale dell'aeroporto di Pisa ». Soddisfatto Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e presidente del patto di sindacato dei soci pubblici di Sat: «L'auto elettrica è il futuro: questo è un altro fatto importante, che arricchisce il progetto sulla mobilità elettrica del Comune di Pisa. Il progetto avviato con Enel deve ancora svilupparsi e gli ostacoli alla ricarica delle auto vanno superati. Una città turistica può e deve mettere a regime sistemi di trasporto che ottimizzino l'accoglienza e e che non siano inquinanti. La flotta che "salpa" oggi è d'esempio».
Pisa chiama la Consob «Esposto sutt'opa» PISA non vuole che sulla vicenda-aeroporti cada il silenzio. Così si muove anche nei giorni in cui non sembra succedere niente. li sindaco Filippeschi ieri ha dato notizia di un nuovo esposto presentato alla Consob. E' il secondo del genere e come il precedente chiede all'organismo di controllo di valutare se le ultime dichiarazioni di Riggio, Nencini, Naldi e Carrai non rappresentino «turbative del mercato» da censurare. E lo stesso atteggiamento Filippeschi chiede al cda di Sat. Il succo della sua richiesta è: «Anche voi fatevi sentire».
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«Danni per Galilei e Sat»
esposto alla Consob il sindaco: «Tante dichiarazioni pro Peretola, il mercato può essere condizionato» Lettera di Filippeschi a Cavallaro e Giani perché prendano a loro volta iniziative di Francesco Lo! 1 PISA
Dal governo, dopo la lettera inviata al premier Renzi e al ministro Lupi alla fine della scorsa settimana, ancora nessuna risposta alla richiesta di un incontro urgente sulla vicenda dell'aeroporto. «Ma noi non molliamo di un millimetro», dice il sindaco Marco Filippeschi, affiancato dall'assessore Dario Danti (in altra parte del giornale l'appello del mondo della cultura). E così la battaglia di Pisa in difesa dell'aeroporto Galilei, ora soprattutto di carattere legale, si arricchisce di un altro fronte. Esposto alla Consob. Filippeschi, come presidente del patto parasociale di Sat, ha presentato venerdì scorso un esposto alla Consob chiedendo all'organismo di controllo della Borsa di verificare gli effetti di una serie di dichiarazioni recenti sullo sviluppo dell'aeroporto di Firenze «che, a maggior ragione con un'Opa in corso, rischiano di influenzare il mercato». Le dichiarazioni sono del presidente di Enac (ente nazionale aviazione civile) Vito Riggio, del viceministro Riccardo Nencini, del presidente di Adf-Aeroporto di Firenze Marco Carrai e del rappresentante di Corporacion America Italia Roberto Naldi. Tutte, in un modo o in un altro, secondo il sindaco, a sostegno dell'allungamento della pista di Peretola. «Consentire una pista di 2400 metri significa uscire dall'ambito del city airport (voli intraeuropei) per aprirsi ai voli di medio/lungo raggio, ponendosi in piena e diretta concorrenza con l'aeroporto di Pisa, e questo prevedendo sin dall'inizio finanziamenti
pubblici al 50%, esclusivamente per Adf». Invito alla Consob . Questa frase è contenuta anche nel secondo atto annunciato ieri da Filippeschi, un sollecito agli organi della Sat (in particolare al presidente Costantino Cavallaro e all'amministratore delegato Gina Giani) ad intraprendere altre iniziative di tutela della società. «Anche loro - spiega il sindaco - devono muoversi con la Consob. La lettera ai vertici della Sat ricalca infatti l'esposto che ho mandato all'autorità garante della Borsa, cori il quale chiedo un intervento che censuri determinati comportamenti». Nello specifico, la richiesta è di ripristino della «correttezza delle comu-
nicazioni al mercato e per sanzionare eventuali responsabilità in danno dei soci». Al cda della Sat, Filippeschi chiede anche se abbia domandato alla Consob, o se voglia farlo, «quali siano e che rilevanza abbiano le intese intercorse tra l'offerente e il governo italiano, intese aventi ad oggetto un "progetto" che la Regione Toscana avrebbe ritenuto essere "corretto da perseguire"». Quest'ultimo riferimento è a dichiarazioni rilasciate da Naldi in un'intervista a Toscamedia Channel. La differenza. Un altro punto da chiarire, sempre per Filippeschi, è una differenza tra atti riguardanti le prospettive di aumento dei passeggeri all'aero-
porto di Firenze. Corporacion America, a proposito delle linee guida per l'integrazione di Sat e Adf, scriveva di una «piena condivisione» nei confronti dei programmi dei due scali approvati o in corso di approvazione da Enac «che prevedono il raggiungimento di 7 milioni di passeggeri per Sat e 4,5 per Adf». Tale dichiarazione faceva seguito al documento legato all'Opa del 17 aprile in cui si parlava, riguardo allo sviluppo del Vespucci, di «poter servire più di 5 milioni di passeggeri». Filippeschi attacca: «Non si possono fornire dati previsionali diversi a seconda della provenienza della domanda». ALTRO SERVIZIO A PAG. 4 CRIPRODLZIONE RISERVATA
La manifestazione in difesa del Galilei svolta di
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Aeroporti, ora Pisa 40 gioca la carta del ricorso Consob / PISA
«Ci sono iniziative convergenti ai danni di Sat, mentre è in corso un'Opa: il mercato rischia di essere influenzato». Nella battaglia degli aeroporti, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi non molla la presa. La nuova mossa in difesa del Galilei è ancora all'insegna delle carte bollate: un esposto alla Consob. All'autorità di garanzia della Borsa il sindaco pisano chiede «di assumere provvedimenti per ripristinare la correttezza delle comunicazioni al mercato e di sanzionare eventuali responsabilità in danno dei socie della Sat». Nel mirino di Filippeschi una serie di dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni da alcuni protagonisti di questa caldissima vicenda, che negli atti il sindaco elenca: il presidente di Enac (ente nazionale aviazione civile) Vito Riggio, il viceministro Riccardo Nencini, il presidente di Adf-Aeroporto di Firenze Marco Carrai e il rappresentan te di Corporacion America Italia Roberto Naldi. Tutti, chi un modo e chi in un altro, secondo il sindaco, a sostegno dell'allungamento della pista di Peretola «confermando che con gli aeroporti c'è la volontà di fare un'
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Una recente protesta a Pisa
operazione competitiva ai danni di Pisa». «Consentire una pistadi 2400 metri significa uscire dall'ambito del city airport (voli intraeuropei) per aprirsi ai voli di medio/lungo raggio, ponendosi in piena e diretta concorrenza con l'aeroporto di Pisa, e questo prevedendo sin dall'inizio finanziamenti pubblici al 50%, esclusivamente per Adf», si legge infatti nel secondo atto annunciato ieri da Filippeschi, un sollecito agli organi della Sat (in particolare al presidente Costantino Cavallaro e all'amministratore delegato Gina Giani) di iniziative a tutela della società. «Anche loro - spiega il sindaco devono muoversi con la Consob». (f. d.)
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