Amici dell'Aeroporto Galilei - rassegna stampa

Page 1

16/6/2014

Rassegna Stampa

AMICI DELL’AEROPORTO DI PISA


LE STORIE: FILIPPESCHI

Sull'aeroporto in ' cea l'uomo non solo H sindaco

Marco Filippeschi LANCISI A PAGINA S

I .i làbbrici la,--liala in duc

Mia e impossibile Li sfida del süulaco sdl'aerolxirfo


}

Bella e impossibile el sindaco la sfida d«,20 «05 sull'aeroporto vuole proteggere il Galilei da Firenze e dagli argentini L'amareggia duellare con il leader Renzi e l'amico ossi di MARIO LANCISI Iiiediamo ad un esperto di vita pisana qualche aneddoto che racconti il lato umano del sindaco Marco Filippeschi, e la risposta è una rasoiata: «Filippeschi non ha lato umano». Il sindaco sorride: «Chi mi conosce pensa il contrario. D'altra parte certe battaglie non si fanno di certo per calcolo personale, ma perché una comunità se le merita, ci si crede e ci si mette la testa e il cuore». La battaglia di Filippeschi ha il sapore della sfida impossibile: salvare l'aeroporto di Pisa dall'Opa di CorporaciònAmerica Italia che consente al magnate argentino Eduardo Eurnekian (gestore di una cinquantina di aeroporti in tutto il mondo) di prendersi lo scalo pisano e quello fiorentino. Con la "benedizione" del premier Matteo Renzi e del governatore della Regione Toscana Enrico Rossi. Due nomi che rendono ancora più amara la battaglia di Filippeschi. Si, perché il sindaco di Pisa nel dicembre scorso è stato l'unico esponente di peso del Pd costiero che si è schierato con Renzi: «La mia generazione non ha avuto il coraggio e l'energia di Matteo. Bisogna riconoscerlo, senza pregiudizi». E di Rossi, 56 anni, ha solo due anni in meno, e hanno condiviso molti passi nelle stanze pisane del Pci-Pds-Ds.

«Renai, sei un arrogante ». Passi per Renzi, con il quale già in passato aveva duellato aspra-

mente sull'aeroporto. Ecco un esempio al vetriolo, datato 2011. Renzi: «Sei voli low cost, che come è noto vogliono arrivare a Firenze, passano a Bologna, Pisa cosa fa?», stuzzica malizioso l'allora sindaco di Firenze. Risposta infuriata di Filippeschi: «Renzi, sei un arrogante, non sai di cosa parli».

Ma da Rossi no, non si sarebbe aspettato quello che definisce «un azzardo»: cioè la decisione della Regione di vendere agli argentini le proprie quote in Sat, la società di gestione dello scalo pisano. Cavallo di Troia nella conquista argentina di Pisa. Proprio un pisano. «C'è un patto di sindacato che lega tutti gli enti pubblici. Uno mica può vendere senza consultare gli altri. La Giunta regionale salta impegni e programmi in vigore», tuona Filippeschi. Tra soldi argentini e poteri renziani. Ora siamo ai ricorsi, alle carte bollate, per ora alle prime battute di questa guerra legale Pisa sta perdendo, sembra nell'angolo. Ma il sindaco non molla. E coree se, oltre

all'aeroporto numero uno della Toscana, si sentisse scippato di vecchie amicizie, di lati umani evidentemente calpestati, di storie comuni che all'improvviso si rovesciano. «L'ho detto al sottosegretario Luca Lotti: le scorciatoie alla fine rischiano d'essere un vicolo cieco. Meglio far convergere gli interessi di Pisa, Firenze, Prato e dei comuni della piana, che lacerare», racconta il sindaco pisano. Proprio perché la sfida di Filippeschi è quasi impossibile e Pisa sembra già in un vicolo cieco tra i soldi argentini e i poteri renziani, ecco affiorare il lato umano del sindaco pisano: l'ira, la rabbia, la determinazione, quell'insieme di sentimenti da momenti eccezionali, non ordinari. Tra Machiavelli e Savonarola. Nell'ordinario Filippeschi è figlio di quella sinistra pisana di buone letture («Mi sono appas-

sionato al Rinascimento, facendomi portare per mano da Machiavelli, prima e dopo di lui. Ora sto leggendo il Savonarola del grande storico Lauro Martines. libro Un bellissimo... », racconta), con la cravatta a puntino e mai una parola fuori posto e fuori ortodossia. Funzionario di partito in aspettativa, avent'anni è già membro della segretaria provinciale del Pci. Da lì corre veloce, dopo qualche esperienza da consigliere nei comuni di Fauglia (dove è nato nel 1960) e di Pisa: diventa segretario del Pds pisano e poi nel 2001 viene eletto deputato e segretario regionale dei Ds.

La sfida con Di Girolamo. Una nomina, quest'ultima, che suscitò polemiche. In lizza due giovani in ascesa ed entrambi pisani: Alfredo De Girolamo, tendenza Veltroni, e Filippeschi. La spunta quest'ultimo, per l'appoggio determinante,


sancito pare in una cena, di Vannino Chiti e Claudio Martini. De Girolamo si avvia alla carriera di manager, diventan do presidente regionale di Cispel. Cosi come fa discutere a Pisa la nomina di Filippeschi a sindaco. Roberto Cerreto, attuale consigliere giuridico della ministra Maria Elena Boschi, era tra i candidati del ricambio, ma alla fine prevalse un cambio di testimone tra Fontanelli (che andò in Parlamento) e Filippeschi (che divenne sindaco). Caustico c'è chi tra i giovani radunati intorno a Cerreto accusò i Ds di aver fatto un semplice gioco di scambio di figurine: te vai a Rema e io divento sindaco.

Babbo Pci e luì chierichetto. Nato il 2 luglio del 1960 a Fauglia, nonni mezzadri e comunisti,

Filippeschi respira in casa l'aria della politica, il babbo Mario era segretario della sezione del Pci ma il piccolo Marco faceva il chierichetto e il doposcuola dalle suore. Però il suo cuore batte per il rosso: ai preti preferisce i compagni. «Nel Pci ho imparato valori veri. Politica con la "p" maiuscola, spirito di sacrificio, umiltà e tenacia. Poi sono state le letture, gli studi e una scuola di militanza che a Pisa era di alto livello. Ti misuravano ascoltandoti e mettendoti alla prova», racconta Filippeschi, che a scuola (è diventato perito e ha studiato storia a Pisa) è sem-

pre stato «un bravo alunno, passato con il massimo dei voti», così riferisce. «Ogni matti na andavo a scuola a Pisa. Mi alzavo alle 6,30 e prendevo la littorina Pisa-Saline di Volterra, quella di Carlo Cassola», ricorda. Da Berlinguer a Paolo VI. Poi la politica. Coni suoi miti. Berlinguer, per cominciare. Altri punti di riferimento? «Mandela per il coraggio, Olof Palme per la capacità di costruire un nuovo modello di socialdeniocrazia e anche due papi come Giovanni XXIII e Paolo VI. Sono ateo, ma mi ha sempre affascinato l'l'innovazione giovannea e poi la capacità di governo della Chiesa dimostrata da Paolo VI», spiega Filippeschi. Sposato con Marzia Raffaelli, che lavora nell'azienda ospedaliera pisana, Filippeschi ha due figlie, Chiara e Marta, la prima promossa in quinta ginnasio e la seconda in quinta elementare: «Chiara ha una passione straordinaria per la lettura, spero che la coltivi ancora. Marta ora è una fan degli "One Direction"... Le ho promesso che andremo insieme ad un concerto», racconta il sindaco di Pisa, tifoso juventino, amante della musica classica e dell'opera e dei film di Woody Allen. In un'intervista di tredici anni fa si lasciò scappare che avrebbe studiato «gesti clamorosi di protesta» contro la Finanziaria di Berlusconi. Incalzò il cronista: «Si incatenerà al Duomo di Pisa?». E lui: «No, sono un tipo tranquillo» Ma sull'aeroporto il sindaco sembra aver perso la sua flemma. C'è da aspettarsi una battaglia lunga. Senza esclusione di colpi mancini. E intanto il sindaco si ripassa il suo Machiavelli. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Filippeschi a un'iniziativa pro-aeroporto e, a destra, con Enrico Rossi

Figlio della sinistra pisana di buone letture, con la cravatta a puntino e mai una parola fuori posto, adesso sta tirando fuori il lato passionale in questa difficile battaglia il babbo era comunista ma lui faceva il chierichetto e andava a scuola dalle suore. Debutta in politica nel Pci poi la corsa a segretario dei Ds e la successione a Fontanelli

Inizio nella Fgci un filo rosso

da Fauglia a Pisa Nato a Fauglia il2luglio 1960, sposato con Marzia Raffaelli, padre di due figlie , Chiara e Marta, Filippeschi ha conseguito il diploma di perito in fisica industriale, e dopo aver studiato storia moderna alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pisa, si è dato alla politica. Primo incarico quello di segretario provinciale della Fgci nel 1983. Dal 1981 al 1986 svolge il ruolo di capogruppo al comunedi Fauglia. Nel 1990 diventa consigliere comunale di Pisa. Cinque anni dopo è segretario dei Pds pisano. Nel 2001 diventa segretario regionale dei DS toscani e parlamentare. Incarico quest'ultimo che gli viene confermato anche nel 2006. Due anni dopo viene nominato sindaco di Pisa al posto di Paolo Fontanelli, che diventa parlamentare. un altro filo rosso dell'impegno politico di Filippeschi è stato quello nelle istituzionie nelle autonomie locali. è stato ad esempio responsabile nazionale del Pd perle politiche per la Pubblica amministrazione. Nel 2010 infine è stato eletto presidente nazionale della Lega delle autonomie.


Sat col fiato sospeso. Si vigila sull'Opa Domani alle 17.3

chiusura ufficiale. Argentini verso lo scacco matto

SONO ore cruciali per la Sat e per il Galilei. Alle 17.30 e 30 di domani è fissata la scadenza dell'Opa volontaria totalitaria promossa da Corporacion America su Sat. A favore degli argentini del magnate Edoardo Eurnekian si sono mosse, spinte da chissà quale mano, pedine decisive e oggi, quelle che nei giorni passati erano ancora inten-

zioni dichiarate, potrebbero diventare atto formale e irrevocabile. Per oggi alle 17, il sindaco di Massa, Alessandro Volpi, ha convocato una seduta straordinaria del consiglio comunale. Un so-

lo punto all'ordine del giorno: la cessione delle quote di Sat. Una manciata di decimali, solo lo 0,23% che però frutterebbe al Comune 325 mila euro. Tutto dipende dalla decisione che il consiglio comunale adotterà oggi. Qualunque scelta, non dovrebbe spostare di molto la maggioranza che Corporacion già detiene in sostanza. Raggiunta quella relativa, il 48.2% dopo la vendita dell'11,90% delle quote Sat della Regione, ora a Corporacion manca meno del 2% per arrivare al 50% e, come scrivevamo ieri, potrebbe arrivare dalla provincia di Livorno che detiene il

2,33% di Sat. Il presidente Kutufa non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull'Opa in scadenza domani, ma è chiaro che in queste ore dovrà rendere nota la decisione della Provincia di Livorno. Più netta è la posizione del Comune, il cui sindaco appena eletto, il grillino Nogarin, ha dichiarato il suo appoggio incondizionato al sindaco Filippeschi in questa vicenda, certo che Aeroporto di Pisa e Interporto di Livorno siano infrastrutture che vanno difese con le unghie e con i denti per il benessere delle due città e del livello di occupazione che portano. E.M.

0777, CRU CIALI L'aeroporto internazionale «Galilei» di Pisa


L'« OP > SU SAT E'

R AI ALLA STRETTA FINALE: MARTEDF LA SCADENZA

e,r Arge t n 50 L vo i 'onta Ga .,i il

:i

ï

ïu Gcra

ï

m

mo

IL TEMPO stringe e il conto alla rovescia è quasi terminato. L'Opa volontaria totalitaria lanciata da Corporacion America sulle azioni di Sat terminerà alle 17.30 del 17 giugno. La scalata degli argentini del magnate Edoardo Eurnekian sembra matematicamente riuscita, anche se le ultime ore sono cruciali e si gioca tutto sul filo dei decimali. La Regione, con la sua delibera di vendere l' 11,90% delle proprie azioni Sat, ha impresso una accelerata decisiva all'operazione degli argentini che ora sono vicini a superare l'obiettivo

del 50% più una azione. Corporacion America controllava fino a venerdì il 37,01% delle azioni Sat così suddiviso: 27,39% di capitale di partenza e 9,62% di adesioni rastrellate dopo l'ingresso in Sat. A queste percentuali si aggiunge 1'11,90% della Regione Toscana che ha invece deciso di tenere per sé il 5%. Il decollo verso il 48,91% è

ï

c rt e

i o

i

presto fatto, e il passo verso il 52,41% è solo questione di ore. La provincia di Lucca, che ha in Sat lo 0,94% ha annunciato venerdì la propria adesione ufficiale all'Opa. Un altro 0,23% dovrebbe arrivare dal Comune di Massa, il cui sindaco Alessandro

L'unica speranza di fermare Eurnekian 6 per Pisa it ar Volpi ha dichiarato, sempre venerdì, l'intenzione di vendere lo 0.23% di azioni. Manca soltanto l'approvazione del Consiglio comunale, convocato ad hoc in seduta straordinaria per domani pome-

riggio. Se i massesi diranno, com'è prevedibile sì (dalla vendita delle azioni a Corporacion, il Comune di Massa guadagnerebbe 325 mila euro: «Potrò investirli in viabi-

lità», sarebbe l'arma vincente di Volpi) lunedì pomeriggio potrebbe esserci la svolta per il Ga ilei e la sua maggioranza assoluta passerebbe nelle mani dell'argentino Eurnekian che controllerebbe il 50,2% di Sat. Una maggioranza che la vendita ormai vicina anche da parte della Provincia di Livorno rinsalderebbe. IL «NO COMMENT» del presidente Kutufa sollecitato sulle intenzioni del suo ente (che detiene il 2,33% di Sat) è stato eloquente più di mille parole. E intanto la politica si mobilita. Seda un lato Paolo Fontanelli chiede l'intervento di Renzi, che però ha già ignorato Filippeschi, sulla liceità della scalata di Corporacion, dall'altro la deputata di Sel, Martina Nardi attacca il sindaco di Massa: «Affermazioni sconcertanti di Volpi. Massa faccia fronte comune contro la privatizzazione del Galilei». Eleonora Mancini


.'ESTA

LA FEDE

Cisl e Comitato contro Rossi

racconta il Santo

«REGIONE stai atterrando lo sviluppo» è lo striscione che da ieri sventola sul terrazzo della Cisl, a mostrare la preoccupazione dei sindacato sulla vicenda. Furibondo anche il Comitato dei Piccoli azionisti Sat: « A Pisa, caro Rossi, siamo stufi di slogan e non apprezziamo la pilatesca decisione di affidare ad un privato la gestione degli interessi dei territorio toscano. Fa bene il Sindaco Filippeschi a perseguirli anche per via giudiziaria».

ALLA vigilia della festa di San Ranieri torna il tradizionale evento della compagnia di San Ranieri che racconta la vita del patrono. Quest'anno, da un'idea di monsignor Giuliano Catarsi e delle professoresse Maria Luisa Ceccarelli Lemut e Gabriella Garzella, verrà eseguita la prima parte dell'Oratorio musicato da Claudiano Pallottini. Appuntamento oggi alle 21.15 nella Chiesa di San Pierino. Ingresso libero.

La Compagnia

AL TOP Edoardo Eur-

nekian, magnate di c orporacion America


AEROPORTO

Striscio ne alla C isI contro la Regione 1 PISA

Da ieri la Cisl di Pisa ha esposto uno striscione sulla facciata della sua sede con la scritta «Regione sta atterrando lo sviluppo» per manifestare il dissenso contro la scelta della giunta regionale di vendere a Corporacion America gran parte delle suo quote detenute in Sat, la società di gestione dell'aeroporto Galilei di Pisa. Lo striscione raffigura un aereo che sorvola la Toscana. Il segretario provinciale della Cisl Gianluca Federici spiega che il sindacato «è preoccupato per come si sta evolvendo la vicenda e per una privatizzazione senza garanzie». Cgil, Cisl e Uil da oltre dieci giorni hanno anche allestito un presidio permanente con un gazebo all'aeroporto. ©RIPRODIJZIOf1E RISERVATA


Sat, Massa e Carrara vendono le loro quote 1 PISA

Carrara e Massa vendono le loro azioni della Sat. A Carrara il consiglio comunale ha approvato la cessione delle quote. Hanno votato contro i partiti di opposizione, Sel e i consiglieridi maggioranza i Menconi e Scattina.

Sinistra Ecologia e libertà motiva la propria contrarietà: «La questione della privatizzazione dell'aeroporto di Pisa coinvolge il nostro territorio in maniera non secondaria. La sopravvivenza o meno dello scalo pisano metterebbe in crisi tutta l'area vasta, con particolare riferimento alla fascia di costa». Sei chiede perché la Regione dovrebbe partecipare all'investimento di 120 milioni di euro per il potenziamento di Peretola. «Non sarebbe più logico potenziare la linea ferroviaria Firenze-Pisa Aeroporto? Quali ragioni spingono oggi a modificare gli assetti strategici del trasporto integrato regionale?». A Massa si terrà domani alle 17 il consiglio comunale straordinario e urgente sullo stesso tema. Spiega il sindaco Alessandro Volpi: «Il nostro 0,23% è una quota modesta, quasi

Lo striscione della Cisl pisana

esclusivamente nominale ma che tradotta in denaro, se vendiamo adesso che ne abbiamo la possibilità, vale circa 325 mila euro. Viceversa rimanendo nella società, un pacchetto dello 0,23% sul mercato difficilmente qualcuno celo comprerebbe». Riguardo l'appello dalla città di Pisa agli azionisti di non vendere quote, rispetto all' Opa di Corporacion America, Volpi dichiara: «Io devo fare il sindaco, 325 mila euro potrò investirli in interventi precisi, sulla viabilità, ad esempio, che altrimenti non riuscirei a fare. Comunque ho aperto la discussione politica. A decidere sarà il consiglio comunale». Da ieri la Cisl di Pisa ha esposto uno striscione sulla facciata della sua sede con la scritta «Regione sta atterrando lo sviluppo» per manifestare il dissenso contro la scelta della Giunta regionale. Lo striscione raffigura un aereo che sorvola la Toscana. Il segretario provinciale Gianluca Federici spiega che il sindacato «è preoccupato per come si sta evolvendo la vicenda e per una privatizzazione senza garanzie». Antonio Scuglia ©RIPRODl1Z10NE RISERVATA


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.